fondi strutturali e di investimento europei LE CRISI AZIENDALI UN MODELLO DI INTERVENTO Genova, 21 marzo 2017

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1 LE CRISI AZIENDALI UN MODELLO DI INTERVENTO REGIONALE Genova, 21 marzo 2017

2 IL CONTESTO Elevato numero di crisi aziendali e forti contrazioni dei livelli occupazionali, soprattutto nell industria manifatturiera, i con conseguente aumento del disagioi sociale e della disoccupazione in Regione Piemonte. Piemonte una delle Regioni in cui vi è stato il maggior utilizzo degli ammortizzatori sociali a favore di lavoratori finalizzate alla salvaguardia dell occupazione ( ore CIG autorizzate da gennaio a settembre 2016). Modifica della normativa in tema di ammortizzatori sociali (Dlgs. 148/2015).

3 LA STRATEGIA DI INTERVENTO Regione Piemonte Interventi integrati per l acquisizione i i di aziende in crisi, i di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura. (Finpiemonte) Buono Servizi Lavoro per lavoratori provenienti da aziende in crisi (Regione/Struttura Rle/ATS) R.le/ATS)

4 ELEMENTI DI INNOVAZIONE Utilizzo di una Unità di crisi che interviene sin dalla fase di intercettazione e concertazione delle crisi aziendali, a livello territoriale e regionale, e nella fase di attivazione degli interventi di politica attiva. L Unità di crisi supporta la Regione (Direzione Coesione Sociale) nella definizione degli elenchi delle aziende e dei potenziali destinatari su cui intervengono le misure finanziate, attraverso un processo di concertazione all interno della Commissione Regionale per I'Impiego.

5 FUNZIONE UNITA DI CRISI Raccordo tra il tavolo di concertazione all interno della CRI e i tavoli territoriali. Supporto al tavolo di concertazione all interno della CRI e ai tavoli territoriali e gestione degli interventi di politica attiva del lavoro rivolti ai lavoratori coinvolti da aziende in situazione di crisi. Partecipazione ai tavoli territoriali attraverso il coinvolgimento dei referenti territoriali. Raccolta, elaborazione dati e monitoraggio degli interventi.

6 ELEMENTI DI INNOVAZIONE Costruzione di interventi ad hoc su specifiche crisi aziendali e coinvolgimento i delle parti sociali e degli stakeholder in tuttett le fasi degli interventi: Disponibilità di un fondo dedicato e possibilità di intervenire tempestivamente su nuove crisi conclamate. Intercettazione delle crisi aziendali su cui intervenire. Co-progettazione e realizzazione degli interventi. Monitoraggio e valutazione.

7 ELEMENTI DI INNOVAZIONE Integrazione tra servizi pubblici e servizi privati: Protocollo tra Regione Piemonte e Agenzia Regionale in qualità di ente di gestione e coordinamento dei CPI. Partenariato tra l Agenzia Regionale e le ATS che realizzeranno gli interventi.

8 ELEMENTI DI INNOVAZIONE Selezione di enti accreditati con esperienza in processi di outplacement tmediante lacostituzione i di raggruppamenti temporanei (ATS/ATI): Operatore capofila in possesso dell autorizzazione ministeriale ai sensi dell articolo 4, comma 1, e iscritti alle sezioni a), c), d), e) dell albo delle agenzie per il lavoro (d.lgs. n. 276/2003 ss.mm.ii.). Operatori componenti in possesso dell autorizzazione ministeriale ai sensi dell articolo 4, comma 1, e iscritti almeno ad una delle sezioni dell albo delle agenzie per il lavoro (D.lgs. n. 276/2003 ss.mm.ii.) oppure in possesso dell autorizzazione regionale ai sensi dell art. 6, comma 6, dello stesso decreto.

9 GLI INTERVENTI PROGRAMMATI Buono Servizi Lavoro per lavoratori provenienti da aziende in situazione di crisi ( Regione Piemonte Agenzia Regionale ATI/ATS)

10 TARGET DELL INTERVENTO Lavoratori di aziende in crisi posti in CGS CIGS per causali quali la cessazione attività o le procedure concorsuali. Lavoratori provenienti da aziende in crisi posti in mobilità. Lavoratori provenienti da aziende in crisi posti in NASPI.

11 TARGET DELL INTERVENTO In una prima fase si interviene su lavoratori, già individuati, provenienti da situazioni già in essere nel periodo compreso dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2016, definendo così una platea di utenti specifica. Lavoratori destinatari ancora in carico alle aziende n Lavoratori già fuoriusciti dalle aziende n In una seconda fase si interviene rispetto alle aziende entrate in crisi a partire dall 1/1/2017 con priorità per le situazioni ritenute più gravi.

12 AMBITI DI INTERVENTO Chiamata di progetto divisa in 4 lotti sulla base delle aree sono individuate sulla base di quanto previsto dalla L.R. 23/2015 ovvero: Ambito 1) Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli Ambito 2) Alessandria, Asti Ambito 3) Cuneo Ambito 4 ) Città Metropolitana di Torino

13 GESTIONE DELL INTERVENTO REGIONE (Unità di crisi) Agenzia Regionale ATI / ATS

14 MODELLO INTERVENTO Individuazione aziende lavoratori Bando per chiamata di progetti Realizzazione intervento

15 SERVIZI EROGATI Orientamento, ricerca attiva, accompagnamento al lavoro Tutoraggio Incontro domanda e offerta

16 MODELLO POST INTERVENTO Realizzazione Intervento Occupati TI/TD nei primi 12 mesi Avviati lavoro autonomo Formazione breve Formazione lunga (riqualificazione) Inserimento in LSU, PPU, Cantieri, ecc Altre azioni PAL Altre azioni PAL Altre azioni PAL per inserimento per inserimento per inserimento TI/TD TI/TD TI/TD

17 RISORSE DISPONIBILI Ammontare complessivo del budget disponibile è pari a euro Il valore medio del buono servizi individuale è pari a euro

18 Bando 2016 Interventi t ti Integrati ti per l acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio chiusura. DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA REGIONALE DIREZIONE REGIONALE COESIONE SOCIALE FINPIEMONTE S.p.A.

19 OBIETTIVI contrastare i processi di deindustrializzazione d i i in atto; recuperare a fini produttivi i siti industriali dismessi o a rischio di dismissione ; salvaguardare il patrimonio di conoscenze e competenze e professionali poesso presente pese nei centri di ricerca e sviluppo del territorio; f i il i il i li / il favorire il mantenimento, il miglioramento e/o il recupero dei livelli occupazionali.

20 BENEFICIARI Imprese di qualsiasi dimensione (PMI e Grandi Imprese): iscritte al Registro delle Imprese, oppure, nel caso di imprese estere, iscritte ad analogo registro del Paese di provenienza con almeno un unità unità operativa localizzata in Piemonte al momento dell erogazione del contributo con un codice ATECO 2007 primario ammissibile ai sensi dell Allegato I del Bando di riferimento, oppure che acquisiscano attività con uno dei codici compresi tra quelli elencati in suddetto Allegato I che non abbiano violato il cosiddetto Impegno Deggendorf che non siano considerate imprese in difficoltà ai sensi dell art. 2 comma 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014.

21 INTERVENTI AMMISSIBILI I progetti di acquisizione aziendale devono riguardare: E t bi li i t ti d i ti ll Entrambi gli interventi devono essere previsti nella domanda di agevolazione.

22 SPESE PER INVESTIMENTO AMMISSIBILI acquisto e/o ristrutturazione di immobili acquisto del suolo aziendale, sue sistemazioni (escluse le bonifiche), indagini geognostiche e relative spese di progettazione; infrastrutture specifiche aziendali opere murarie eassimilate il macchinari e impianti (compresi i costi di revamping se inseriti i i a cespiti), i) attrezzatureattivi t tti i immateriali i spese per due diligence canoni di locazione per affitto d azienda, per progetti con successiva acquisizione d azienda o ramo d azienda

23

24 INTERVENTI PER OCCUPAZIONE AMMISSIBILI Mantenere o raggiungere la soglia minima di almeno il 40% del livello occupazionale presente nell azienda azienda, nella parte di azienda, nell impianto impianto, nello stabilimento o nel centro di ricerca oggetto di acquisizione, mediante: le acquisizioni di contratti relativi a dipendenti occupati a tempo determinato e/o indeterminato presso l azienda o la parte di azienda oggetto di acquisizione; le nuove assunzioni di lavoratori svantaggiati con contratti di tipo subordinato a tempo indeterminato, pieno o parziale. le acquisizioni di contratti relativi a dipendenti occupati a tempo determinato e/o indeterminato presso l azienda o la parte di azienda oggetto di acquisizione;

25 DOTAZIONE FINANZIARIA DELLE AGEVOLAZIONI Dotazione secondo Bando: ,00 per la parte Investimenti ,48 per la parte Incentivi all occupazione. Forma dell agevolazione: CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO di lavoratori svantaggiati con contratti di tipo subordinato a tempo indeterminato, pieno o parziale. acquisizioni di contratti relativi a dipendenti occupati a tempo determinato e/o indeterminato presso l azienda o la parte di azienda oggetto di acquisizione;

26 MASSIMALI DI AIUTO PREVISTI INVESTIMENTI Contributo massimo per singolo beneficiario: 2 milioni di euro (fino a euro ,00 se a titolo de minimis) OCCUPAZIONE Contributo pari ad un massimo di euro 6.300,00 per ogni assunzione/acquisizione di contratto e comunque non oltre euro ,00 per singolo beneficiario A con contratti di tipo subordinato a tempo indeterminato, pieno o

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