DESCRIZIONE STUDIO FATTIBILITA AMBIENTALE
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- Bruno Campana
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1 RELAZIONE GENERALE - STUDIO FATTIBILITA' AMBIENTALE - RELAZIONE CALCOLO PLINTO PALO- ILLUMINAZIONE / ESECUTIVO PARTICOLARI COSTRUTTIVI - QUADRO ECONOMICO DESCRIZIONE La presente relazione è relativa all intervento denominato RIORGANIZZAZIONE SPAZIALE E FUNZIONALE DELL AREA ANTISTANTE I LOTTI DI VIALE SCARANO. In particolare l intervento consiste nella sistemazione dell area antistante i suddetti lotti che allo stato attuale versano in situazione di alto degrado, con la presenza di buche e fossi tali da impedirne la carrabilità dell area. Tale area attualmente si presenta con il solo accesso asfaltato e con il piazzale completamente sterrato ad esclusione di una fascia contermine il marciapiede condominiale. Gli interventi consistono in: - Realizzazione di piazzale asfaltato previa realizzazione di idoneo supporto - Installazione di pali di pubblica illuminazione da collegare alla P.I. esistente - Ampliamento delle caditoie esistenti di ricezione delle acque meteoriche - Realizzazione di cordolo e ringhiera di separazione strada/piazzale e strada/vegetazione - Piantumazione di arbusti STUDIO FATTIBILITA AMBIENTALE Dall esame della seguente regolamentazione comunale/regionale: - PRG vigente - PUG adottato - PPTR approvato dalla Regione Puglia - PAI Piano di Assetto Idrogeologico approvato dall AdB Puglia - Normativa sismica - vincoli ambientali di ogni altro genere È emerso quanto segue: l intervento per tipologia e per ubicazione territoriale non è soggetto a pareri o nulla osta di alcun genere, in quanto non ricadente in alcuna area vincolata in riferimento alla tipologia di opere da realizzare.
2 RELAZIONE CALCOLO PLINTO PALO- ILLUMINAZIONE / ESECUTIVO PREMESSA La presente relazione è parte integrante della documentazione di progetto per la realizzazione di RIORGANIZZAZIONE SPAZIALE E FUNZIONALE DELL AREA ANTISTANTE I LOTTI DI VIALE SCARANO In virtù della collocazione geografica del sito, i dati considerati ai fini del calcolo delle sollecitazioni dovute al vento sono: -Quota sul livello del mare: 195,00 m s.l.m. -Altezza struttura dal suolo: 9 m -Zona vento: 3 L oggetto della relazione è principalmente la verifica del plinto di fondazione del palo in acciaio. AZIONI DEL PALO SUL PLINTO Le forze sollecitanti il palo sono principalmente le azioni dovute al vento, poiché le eventuali azioni sismiche, viste le piccole masse in gioco, sono sempre di entità inferiore. GEOMETRIA DEL BLOCCO DI FONDAZIONE Al fine di garantire una successiva verifica al ribaltamento si ipotizza un plinto di fondazione in cls armato avente una base di m 1.00 x m 1.00 x m AZIONI DI CALCOLO Le forze sollecitanti la recinzione sono principalmente le azioni dovute al vento, poiché le eventuali azioni sismiche, viste le piccole masse in gioco, sono sempre di entità inferiore. Il vento esercita sulla struttura azioni che variano nel tempo provocando, in generale, effetti dinamici. Convenzionalmente il calcolo viene effettuato riconducendo tali azioni a quelle statiche equivalenti. Le azioni statiche del vento si traducono in pressioni e depressioni agenti normalmente alle superfici, sia esterne che interne, degli elementi che compongono la struttura. L azione del vento sul singolo elemento viene determinata considerando la combinazione più gravosa della pressione agente sulla superficie esterna e della pressione agente sulla superficie interna dell elemento. L azione esercitata dal vento sulla struttura è data dalla risultante delle azioni sui singoli elementi, considerando di regola, come direzione del vento, quella corrispondente ad uno degli assi principali della pianta della struttura. La pressione del vento, quindi, per unità di superficie ortogonale è data dall espressione: p =q ref c e c p c d dove: q ref è la pressione cinetica di riferimento c e è il coefficiente di esposizione.; c p è il coefficiente di forma (o coefficiente aerodinamico), funzione della tipologia e della geometria della costruzione e del suo orientamento rispetto alla direzione del vento. Il suo valore può essere ricavato da dati suffragati da opportuna documentazione o da prove
3 sperimentali in galleria del vento; c d è il coefficiente dinamico con cui si tiene conto degli effetti riduttivi associati alla non contemporaneità delle massime pressioni locali e degli effetti amplificativi dovuti alle vibrazioni strutturali. Nella fase di calcolo del carico orizzontale associato alla forza vento, si considerano le seguenti condizioni: valore della q ref = 0.625*V 2 ref =45,5 Kg/mq; valore della V ref = V ref,0 pari a 27 m/s appartenenza della Puglia nella zona di classificazione 3; appartenenza del comune di Lucera in una zona situata oltre i 40 Km dalla costa, dettati dalle norme affinché sia indipendente dall altitudine del sito; l altezza massima dell opera oggetto di intervento rispetto al piano stradale pari a 9,00 m. una classe di rugosità del terreno pari a B che determina la categoria IV di esposizione del sito, con K r =0,22, z 0 =0,30 m e z min =8 m; un valore del coefficiente topografico pari a c t =1; un valore del coefficiente di esposizione pari a c e (z)= 1,71 c e (z) = k 2 rc t ln(z/z o ) x [7+c t ln(z/z o )] per z >z min c e (z) = c e (z min ) per z <z min un valore del coefficiente dinamico pari a c d =1; un valore del coefficiente di forma per strutture pari a c p =1,2 (considerando due facce + e -); quindi, in definitiva la pressione del vento agente sui paletti sarà pari a: p = q ref c e c p c d = 94 Kg/m 2 a cui corrisponde, per ciascun paletto, la seguente forza totale: superficie = 0,15*9,00= 1,35 mq F = 94*1.35 = 126 Kg (ripartita lungo i 9 m del paletto) GEOMETRIA DEL BLOCCO DI FONDAZIONE Al fine di garantire una successiva verifica al ribaltamento si è dimensionata una fondazione in cls armato avente una base di m 1.00 x m 1.00 x m 1.25.
4 VERIFICA AL RIBALTAMENTO Il momento ribaltante M R è dato dalla somma del momento alla base del palo e da quello dell azione tagliante riportato al piede del plinto stesso; mentre il momento stabilizzante M S dovuto al peso proprio del plinto, al peso del rinterro e del palo, per cui si calcola il coefficiente di sicurezza s = M S /M R > 1.50, in tal modo si ha garanzia di stabilità anche nel caso in cui le sollecitazioni reali dovessero superare quelle di progetto. carichi da considerare sul plinto di fondazione N = 200 Kg T = 126 Kg M = 567 Kgm dado superiore h = 0.00 m L = 0.00 m Ps = 2500 Kg/mc base inferiore h = 1.25 m L = 1.00 m Ps = 2500 Kg/mc contributo terreno F = 1406 Kg Ps = 1800 Kg/mc Ms= 879 Kgm momento stabilizzante Ms = 2541 Kgm momento ribaltante Mr = 725 Kgm verifica s = Ms/Mr = 3.51 > 1.50 verifica ok [verifica positiva]
5 ESECUTIVI PLINTI DI FONDAZIONE
6 AMPLIAMENTO CADITOIE ESISTENTI Al fine di ampliare la capacità di smaltimento delle acque meteoriche verranno ampliati il numero di caditoie esistenti, ovvero verranno installate ulteriori n.4 caditoie opportunamente collegate all esistente.
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