Salumificio Vitali S.p.A.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Salumificio Vitali S.p.A."

Transcript

1 Salumificio Vitali S.p.A. Report di Comunicazione Esterna, Prosciutto Crudo DOP di Modena Rev. 01 Data: 06/04/2017 1

2 Introduzione Il Salumificio Vitali S.p.A. è un azienda nata nel 1981, con sede operativa a Castel d Aiano Via Passo Brasa, 28 (BO) che esercita le seguenti attività: produzione, stagionatura, disossatura e confezionamento di prosciutto crudo DOP Modena, di prosciutti crudi di provenienza nazionale e comunitaria; commercializzazione a nome proprio di prosciutto crudo DOP Modena, di prosciutti crudi di provenienza nazionale e comunitaria; commercializzazione di salumi. Lo studio di Carbon Footprint (CFP Completa) è stato implementato dall organizzazione per la referenza prosciutto di Modena DOP.. Informazioni di contatto Address: Salumificio Vitali S.p.A via Passo Brasa Castel d Aiano Bologna, Italy C.F.: P.IVA: Phone: Fax: Dr Davide Vitali info@salumificiovitali.com 2

3 Descrizione prodotto Il Prosciutto di Modena DOP è prodotto seguendo le severe regole del disciplinare di produzione depositato presso la Comunità Europea, che indica dettagliatamente ogni requisito: dalla materia prima, alle zone di approvvigionamento e di lavorazione, dalle tecniche produttive ai controlli finalizzati a certificare la produzione. La zona tipica di produzione del prosciutto di Modena corrisponde alla particolare zona collinare insistente sul bacino oroidrografico del fiume Panaro e sulle valli confluenti, e che, partendo dalla fascia pedemontana, non supera i 900 metri di altitudine. In queste zone devono essere ubicati gli stabilimenti di produzione (prosciuttifici) e devono quindi svolgersi tutte le fasi della trasformazione della materia prima, previste dal disciplinare fino alla stagionatura completa. Valori Nutrizionali Valore energetico Grassi di cui: Per 100 gr di prodotto 1293 Kj 331 kcal 23 g - acidi grassi saturi 7,9 g Carboidrati di cui 0 g - zuccheri 0 g Proteine Sale 26 g 5,1 g Il prodotto viene utilizzato per consumo umano diretto e trasformazione industriale. Il prosciutto con osso può essere conservato per un tempo indefinito a temperatura inferiore a 20 C. I prosciutti disossato e pronto al taglio possono essere conservati per 180 giorni. Le condizioni di conservazione sono temperatura inferiore a 10 C. Per l analisi di Carbon Footprint sono state scelte le seguenti unità funzionali: Il prosciutto di Modena DOP con osso, Peso 11 Kg venduto a 14 mesi; gli impatti sono riferiti a 1 Kg di carne e il relativo packaging (il peso del packaging non è incluso nell unità dichiarata). Packaging (Peso per pezzo): Etichetta (4 g); Corda (0,0133 Kg); Cartone (415 g) Il prosciutto di Modena DOP disossato, Peso 8,5 Kg venduto a 14 mesi; gli impatti sono riferiti a 1 Kg di carne e il relativo packaging (il peso del packaging non è incluso nell unità dichiarata). Packaging (Peso per pezzo): Film plastico (43,7 g); Nylon (2,3 g); Etichetta (4 g); Rete (10 gr); Corda (0,0133 Kg); Cartone (365 g) Il prosciutto di Modena DOP pronto al taglio, Peso 6,1 Kg venduto a 14 mesi; gli impatti sono riferiti a 1 Kg di carne e il relativo packaging (il peso del packaging non è incluso nell unità dichiarata). Packaging (Peso per pezzo): Film plastico: (47,5 g); Nylon (2,5 g); Etichetta (4 g); Corda (0,0133 Kg); Cartone (215 g). Il peso medio è ottenuto facendo il rapporto tra i kg totali dei prodotti venduti nell anno 2016 (peso netto) e il numero totale di pezzi venduti nello stesso anno. 3

4 Riferimenti Normativi Lo studio è stato condotto secondo i requisiti previsti: - dalla Specifica Tecnica UNI CEN ISO-TS del L ISO e in particolare la famiglia delle norme orientate ai prodotti della serie ISO 14040: o la UNI EN ISO 14040:2006 Priciples and framework (ISO, 2006a) o la UNI EN ISO 14044:2006 Requirements and guidelines (ISO, 2006b). La prima di carattere più generale riporta i principi e descrive la struttura di una LCA, la seconda, di carattere più operativo, è il principale supporto per l applicazione pratica di uno studio di ciclo di vita. Le PCR utilizzate nello studio sono: - PCR Meat of mammals 2012:11, version 2.0 valid until: PCR Preserves and preparations of meat, version 1.0 valid until: Al momento della realizzazione dello studio non sono disponibili PCR CFP. Campo di applicazione e metodologia Lo studio prende in considerazione una sola categoria di impatto: il cambiamento climatico. Pertanto la CFP calcolata non costituisce un indicatore dell impatto sociale o economico o l impatto globale sull ambiente del Prosciutto di Modena DOP. La compensazione delle emissioni (offsetting) è al di fuori del campo di applicazione del presente studio. Lo studio della CFP comprende le quattro fasi della LCA, ossia: 1. definizione dell'obiettivo e del campo di applicazione - definisce lo scopo per il quale viene svolto lo studio di LCA, scegliendo un opportuna unità funzionale per il caso in esame e identificando i confini di sistema entro i quali viene svolto lo studio. 2. Analisi dell inventario definisce i flussi di energia e di materie entranti nel sistema e i flussi di energia e materia che vengono emessi nell ambiente esterno al sistema. 3. Valutazione dell impatto - che include la categoria di impatto cambiamento climatico. 4. Interpretazione del ciclo di vita- I risultati ottenuti nelle precedenti fasi di analisi di inventario e di valutazione dell impatto vengono collegati tra loro al fine di trarne conclusioni. L analisi di incertezza dell impatto CFP è stata condotta con un metodo quali-quantitativo. Attraverso il Metodo Monte Carlo è stato calcolato il coefficiente di variazione in percentuale (%CV) e sono stati applicati i seguenti criteri: CV < 5, Buona 5 < CV < 10, Valutazione incertezza: Accettabile 10 < CV < 30, Critica 10 < CV < 30, Molto critica La qualità dei dati e le allocazioni Fattori temporali: I dati relativi alla produzione e distribuzione sono riferiti all anno I dati utilizzati per la fase di macellazione sono relativi all anno I dati utilizzati per la fase di allevamento sono raccolti da fonti bibliografiche accreditate nell ultima versione disponibile. Copertura geografica: Per la fase di allevamento la zona geografica di riferimento è l Italia. Per la fase di macellazione la zona geografica di riferimento è la Provincia di Ravenna. 4

5 Per la fase di produzione e distribuzione la zona geografica di riferimento è la Provincia di Bologna, dove è situato lo stabilimento produttivo. Copertura tecnologica Per la fase di allevamento nello studio viene ipotizzato che l azienda implementi le tecnologie di allevamento adottate per l ingrasso del suino pesante in Italia, conforme al disciplinare DOP di Modena. I consumi e le emissioni sono stati considerati per suino allevato. Per la fase di macellazione nello studio viene considerato un macello che lavora unicamente suini pesanti utilizzando le tecnologie standardizzate per questa tipologia di attività produttiva. I consumi e le emissioni sono stati considerati per suino macellato. Per la fase di produzione e distribuzione la tecnologia è specifica ed è quella utilizzata dall Azienda Vitali. Le fasi di produzione del prosciutto di Modena e le relative tecnologie sono definite e standardizzate. I consumi e le emissioni sono stati considerati per prodotto intero. Precisione La precisione degli impatti è stata valutata attraverso il Metodo Monte Carlo. Le fonti dei dati Per la fase di produzione del salume le fonti sono rappresentate da: fatture di vendita, fatture di acquisto, analisi di laboratorio, schede tecniche dei materiali di imballaggio, registro di carico e scarico dei rifiuti, rilevamenti in campo e ricetta. Per la fase di allevamento le fonti sono rappresentate da studi di settore e report di settore di Enti Nazionali. Per la fase di macellazione le fonti sono rappresentate da dichiarazioni certificate di dati su produzione e consumi. Allocazione degli impatti Per la fase di allevamento e produzione del salume è stata utilizzata un allocazione di massa Per la fase di macellazione è stata utilizzata un allocazione su base economica Aspetti considerati nell analisi ed esclusioni Gli aspetti considerati nell analisi vengono riportati in forma tabellare. FASE Aspetti considerati nell analisi Esclusioni e Motivazioni UPSTREAM PROCESSES Allevamento (1) La coltivazione dei mangimi (2) La produzione di fertilizzanti usati in agricoltura (3) La produzione e i consumi energetici (4) La produzione dei rifiuti e la loro destinazione (riciclo/incenerimento) (5) Il consumo di acqua per l allevamento del suino (6) Il consumo di acqua per il lavaggio delle strutture (7) Le emissioni che derivano dall allevamento e della gestione delle deiezioni: (7a) Emissioni associate alla fermentazione enterica (7b) Emissioni relative alla gestione delle deiezioni. (1) La produzione e l utilizzo di prodotti ausiliari come detergenti e sanificanti. Negli allevamenti i locali che ospitano i suini vengono lavati con acqua calda erogata con sistema a pressione (idropulitrice). Le idropulitrici sono alimentate a energia elettrica, gasolio ed acqua. Questi consumi vengono considerati nell analisi. (2) Le manutenzioni negli allevamenti suinicoli sono esclusivamente di natura 5

6 FASE Aspetti considerati nell analisi Esclusioni e Motivazioni UPSTREAM PROCESSES Macellazione CORE PROCESSES Produzione e distribuzione del salume (1) Consumi idrici: acqua (2) Consumi energetici: (2a) Energia elettrica (2b) Gas naturale (metano) (3) Consumi di sostanze pericolose: (3a) Detergenti e sanificanti (3b) Prodotti per il trattamento delle acque nell impianto di depurazione (4) Emissioni in atmosfera (5) Emissioni in acqua (gestione acque di scarico) (6) Attività di manutenzione: perdite di gas refrigeranti (7) Rifiuti (1) Trasporto cosce dal macello al Salumificio Vitali (2) Consumi idrici (1a) Consumi acqua per lavorazione (1b) Consumi acqua per pulizia ambienti (3) Consumi ingredienti: (2a) Consumo sale (2b) Consumo sugna (4) Trasporto ingredienti (3a) Trasporto sale (3b) Trasporto sugna (5) Consumo detergenti/sanificanti (6) Trasporto detergenti sanificanti (7) Gestione rifiuti (8) Trasporto rifiuti presso i centri di recupero/smaltimento (9) Produzione degli imballaggi primari e secondari (10) Trasporto degli imballaggi primari e secondari straordinaria. (3) Le strutture e i beni capitali dell azienda di allevamento vengono esclusi perché hanno una vita superiore ai 3 anni. (4) Il trasporto dei mangimi dall azienda di produzione all allevamento dal momento che secondo la scheda di settore Allevamento suini elaborata dall ISMEA (dati 2013) circa 1/3 delle aziende di allevamento autoproduce il mangime. (5) Il ciclo di vita della scrofa dal momento che l ipotesi fatta per l allevamento è che questo sia a ciclo aperto Le strutture e i beni capitali dell azienda vengono esclusi perché hanno una vita superiore ai 3 anni. (1) Le strutture e i beni capitali dell azienda vengono esclusi perché hanno una vita superiore ai 3 anni. 6

7 FASE Aspetti considerati nell analisi Esclusioni e Motivazioni (11) Consumi energetici: elettricità, GPL, Natural gas (12) Emissioni in aria da utilizzo di gas refrigeranti (13) Emissioni in acqua DOWNSTREAM PROCESS (1) Fine vita degli imballaggi primari e secondari dell unità funzionale (2) Distribuzione del prodotto finito (1) Il periodo post-vendita (stoccaggio) viene escluso perché soggetto a numerose variabili che dipendono prevalentemente dalla gestione da parte del punto vendita. (2) La fase di uso per assenza di dati, presenza di molteplici alternative di utilizzo (tal quale, ricetta ecc) e dal momento che il prodotto che arriva al consumatore finale è totalmente edibile. 7

8 Valutazione della CF e interpretazione dei risultati La filiera di produzione dei salumi è piuttosto articolata e per questo motivo gli impatti, se comparati a parità di peso, sono generalmente tra i più alti nel mondo alimentare. Un primo motivo, abbastanza intuitivo, è quello per cui a differenza dei prodotti di origine vegetale è necessario un doppio passaggio prima si producono gli alimenti per gli animali, e poi si ha la fase di trasformazione (macellazione e produzione dei salumi). Nella fase LCIA dello studio della CFP, il potenziale impatto sul cambiamento climatico di ciascun GHG viene calcolato moltiplicando la massa dei GHG rilasciati per il GWP a 100 anni indicato dall'ipcc in unità di "kg di emissioni di CO2e per kg". Il metodo di valutazione utilizzato è l IPCC2013 (100a) disponibile sul software di calcolo SimaPro Analyst, Database Ecoinvent nell ultima versione disponibile. L impatto maggiore tra le tre unità funzionali viene registrato dal Prosciutto pronto al taglio. La motivazione è riconducibile al fatto che è la referenza che per pezzo ha un peso minore. Il Pronto al taglio è anche la referenza che ha più materiale di imballaggio, questo aspetto determina un valore di CO2 eq maggiore rispetto alle altre unità funzionali. Tabella 1 - Carbon Footprint, dettaglio per Unità Funzionale UPSTREAM CORE DOWNSTREAM Fase Prosciutto con osso CF, Kg CO2 eq Mercato Italia Prosciutto disossato Prosciutto pronto al taglio CF, Kg CO2 eq Mercato Estero Prosciutto disossato Allevamento 6,021 7,844 10,819 7,844 Macellazione 0,168 0,219 0,302 0,219 Produzione salume 0,921 1,221 1,685 1,221 Trasporti 0,156 0,208 0,287 0,150 Imballaggi 0,0410 0,0715 0,0646 0,0715 Rifiuti 0, , , , Distribuzione 0,0742 0,0747 0,0439 0,235 Distribuzione mezzo aereo Fase D'uso ,493 Fine vita 0, ,0171 0,0192 0,0171 Totale 7,388 9,655 13,220 10,250 - L allevamento è la fase che è responsabile per tutte le unità funzionali dell 83% dell impatto. La somministrazione dei mangimi con la dieta contribuisce per il 67,3% all impatto cambiamenti climatici. Tra i mangimi somministrati con la dieta l impatto maggiore deriva dalla somministrazione di farina di mais e crusca di mais. L analisi di sensitività condotta riducendo del 10% la somministrazione di farina di mais con la dieta e del 15% la somministrazione di crusca di mais ha portato ad una riduzione dell impatto complessivo del 5%. 8

9 Incertezza, Metodo Montecarlo, CV% 1,69, range di valutazione Buono Incertezza, Metodo Montecarlo, CV% 1,70, range di valutazione Buono Incertezza, Metodo Montecarlo, CV% 1,65, range di valutazione Buono Incertezza, Metodo Montecarlo, CV% 1,65, range di valutazione Buono Nel grafico sottostante vengono riportati i contributi dei gas serra all impatto complessivo: la CO2 è responsabile del 48% dell impatto per le tre unità funzionali oggetto di analisi vendute nel mercato Italiano. Le emissioni e rimozioni di gas serra derivanti da fonti e pozzi di carbonio fossile e biogenico sono stati calcolati e vengono documentati in tabella. 9

10 Mercato Unità funzionale Impatto totale Kg di CO2 eq fossile Kg CO2 eq biogenica Kg CO2 eq Dluc Kg CO2 soil carbon change Kg CO2 eq Storage Kg CO2 eq da trasporto aereo ITALIA ITALIA ITALIA ESTERO Prosciutto con osso Prosciutto disossato Prosciutto Pronto al Taglio Prosciutto disossato 7,388 3,00 1,85 2,55 0,00 0,00 0,00 9,65 6,48 2,40 0,77 0,00 0,00 0,00 13,22 8,85 3,30 1,07 0,00 0,00 0,00 10,250 4,04 2,40 3,32 0,00 0,00 0,49 Limitazioni La Carbon Footprint è la somma delle emissioni e rimozioni di gas serra di un sistema prodotto, espressa in CO 2 equivalente, relative all estrazione delle materie prime, alla produzione, all uso ed al fine vita del prodotto. La Carbon Footprint si basa su di uno studio di Life Cycle Assessment (LCA), un metodo standardizzato a livello internazionale e descritto in precise norme internazionali, ma i vincoli e le scelte richieste dall applicazione della metodologia possono influenzare i risultati e pertanto la valutazione, accurata e completa, può presentare margini di errore, anche se non rilevanti. Si sottolinea, infine, come la CFP è un singolo indicatore e non può pertanto rappresentare da solo l impatto ambientale complessivo del prodotto oggetto del presente studio. Inoltre, questo studio di CFP non viene usato per comunicare la superiorità ambientale di un prodotto rispetto ad un altro, in quanto il confronto può essere fatto solo a parità dei requisiti di calcolo e di comunicazione secondo la norma ISO/TS 14067:2013 (allegato D). 10

SEMINARIO LIFE CYCLE ASSESSMENT APPLICATO ALLA PRODUZIONE SALUMI. Sedi e stabilimenti

SEMINARIO LIFE CYCLE ASSESSMENT APPLICATO ALLA PRODUZIONE SALUMI. Sedi e stabilimenti VENERDÌ 21 OTTOBRE 2011 ORE 15.00 18.00 SEMINARIO La certificazione ambientale e l etichettatura di prodotto come strumento di valorizzazione delle produzioni locali e opportunità di sviluppo professionale

Dettagli

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale » Cipolla Le Erbe Aromatiche 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,

Dettagli

Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore. Carmine Correale

Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore. Carmine Correale Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore Carmine Correale Impatto ambientale degli alimenti La stima degli impatti ambientali associati a ogni singolo alimento è stata condotta con l analisi

Dettagli

Pecorino Toscano DOP_CF External Communication Report rev.2 del 25/06/2014

Pecorino Toscano DOP_CF External Communication Report rev.2 del 25/06/2014 i Pecorino Toscano DOP_CF External Communication Report rev.2 del 25/06/2014 Caseificio Sociale Manciano Società Agricola Cooperativa - Loc. Piano di Cirignano - 58014 Manciano (GR) Studio del ciclo di

Dettagli

CHE COS È UNA LCA (Life Cycle Assessment)?

CHE COS È UNA LCA (Life Cycle Assessment)? ASPETTI RILEVANTI METODOLOGIA LCA La valutazione del ciclo di vita (nota con l acronimo L.C.A.: Life Cycle Assessment) si sviluppa alla fine degli anni 60 come tecnica di analisi energetica, a seguito

Dettagli

Valdigrano: una scelta naturale

Valdigrano: una scelta naturale Valdigrano: una scelta naturale Pasta biologica e biologica integrale 1 Valdigrano Valdigrano di Flavio Pagani nasce nel 1997 a Rovato, in Franciacorta, come azienda a conduzione familiare, proseguendo

Dettagli

Life CONCLUSIONI. Cycle Analisys per la valutazione economica della sostenibilità ambientale della filiera del biogas in Lombardia

Life CONCLUSIONI. Cycle Analisys per la valutazione economica della sostenibilità ambientale della filiera del biogas in Lombardia Life Cycle Analisys per la valutazione economica della sostenibilità ambientale della filiera del biogas in Lombardia COSA impatto dell intero ciclo di produzione di biogas COME quantificazione della emissioni

Dettagli

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA. Salumificio F.lli Uanetto & C. S.n.c. Via Napoleonica CASTIONS DI STRADA (UD)

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA. Salumificio F.lli Uanetto & C. S.n.c. Via Napoleonica CASTIONS DI STRADA (UD) REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI CASTIONS DI STRADA Sede legale Salumificio F.lli Uanetto & C. S.n.c. Via Napoleonica 33050 CASTIONS DI STRADA (UD) Unità operativa Salumificio

Dettagli

Valutazione ambientale delle filiere agroalimentari

Valutazione ambientale delle filiere agroalimentari Valutazione ambientale delle filiere agroalimentari Patrizia Buttol- ENEA Sostenibilitàambientale: la vision e le azioni dell Industria Alimentare Italiana in un ottica di filiera e rete Cibus, 8 maggio

Dettagli

ELETTROGREEN POWER. Ing. Carlo Corallo A.D. Applicazione delle biomasse nel settore agricolo, industriale e del teleriscaldamento

ELETTROGREEN POWER. Ing. Carlo Corallo A.D. Applicazione delle biomasse nel settore agricolo, industriale e del teleriscaldamento ESCo: 9 CASI DI EFFICIENZA ENERGETICA APPLICATA Fonti rinnovabili termiche, una via per diminuire il consumo di combustibili fossili Applicazione delle biomasse nel settore agricolo, industriale e del

Dettagli

Un analisi del contributo del settore agro-alimentare alle emissioni di gas-serra

Un analisi del contributo del settore agro-alimentare alle emissioni di gas-serra Un analisi del contributo del settore agro-alimentare alle emissioni di gas-serra Parma 13 Maggio 2010 Prof. Riccardo Valentini Rete Rurale Nazionale Università degli Studi della Tuscia RIK@UNITUS.IT Gas

Dettagli

Risultati e Buone Pratiche nel settore animale

Risultati e Buone Pratiche nel settore animale Progetto Life Climate ChangER Risultati e Buone Pratiche nel settore animale Maria Teresa Pacchioli, Laura Valli, Aldo Dal Prà Centro Ricerche Produzioni Animali Buone Pratiche per il PSR 15 aprile 2016

Dettagli

PEF tools development (Action B.3.2) Schemi di correlazione tra diagrammi di flusso di filiere diverse

PEF tools development (Action B.3.2) Schemi di correlazione tra diagrammi di flusso di filiere diverse PEF tools development (Action B.3.2) Schemi di correlazione tra diagrammi di flusso di filiere diverse 1 Indice SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 LA CORRELAZIONE TRA DIAGRAMMI DI FLUSSO DI FILIERE DIVERSE...

Dettagli

CompostLabel POLYCART S.P.A. www.polycart.eu. la collaborazione con Green Innovation, l accordo volontario con il Ministero dell Ambiente

CompostLabel POLYCART S.P.A. www.polycart.eu. la collaborazione con Green Innovation, l accordo volontario con il Ministero dell Ambiente POLYCART S.P.A. www.polycart.eu CompostLabel CFP e riduzione delle emissioni l esperienza Polycart, la collaborazione con Green Innovation, l accordo volontario con il Ministero dell Ambiente Cos è CompostLabel

Dettagli

SOSTENIBILITÀ DELL INDUSTRIA CONCIARIA ITALIANA

SOSTENIBILITÀ DELL INDUSTRIA CONCIARIA ITALIANA SOSTENIBILITÀ DELL INDUSTRIA CONCIARIA ITALIANA COSTO MEDIO DELLA SOSTENIBILITÀ PER UNA CONCERIA ITALIANA: 6%-10% del fatturato annuale COSA COMPONE LA SOSTENIBILITÀ DELLE CONCERIE ITALIANE? Relazioni

Dettagli

VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE AZIONI DEL P.A.R.R. MEDIANTE LCA. Dino De Simone Cestec Divisione Energia

VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE AZIONI DEL P.A.R.R. MEDIANTE LCA. Dino De Simone Cestec Divisione Energia VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE AZIONI DEL P.A.R.R. MEDIANTE LCA Dino De Simone Cestec Divisione Energia PIANO PER UNA LOMBARDIA SOSTENIBILE 2 20 RE 20 CO 2 CO 2 20 FER 20 RE 20 FER Politica

Dettagli

Etichetta di Utilizzo Responsabile

Etichetta di Utilizzo Responsabile Etichetta di Utilizzo Responsabile LA PREMESSA L esigenza di avere un etichetta ambientale utile ed efficace è una sfida che negli ultimi anni ha coinvolto molte aziende cosmetiche. 2 LA PROPOSTA DI L

Dettagli

REGOLAMENTO DI PRODUZIONE DELLA CARNE DI RAZZA BOVINA PIEMONTESE DEL CONSORZIO MACELLAI TIPICI DI CUNEO

REGOLAMENTO DI PRODUZIONE DELLA CARNE DI RAZZA BOVINA PIEMONTESE DEL CONSORZIO MACELLAI TIPICI DI CUNEO Pagina: 1 di 7 REGOLAMENTO DI PRODUZIONE DELLA CARNE DI RAZZA BOVINA DEL CONSORZIO MACELLAI TIPICI DI CUNEO Pagina: 2 di 7 Premessa Il Consorzio Macellai Tipici di Cuneo - Carnè promuove la realizzazione

Dettagli

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO BOLOGNA 20-21 MAGGIO 2016 C.N.R. AREA DELLA RICERCA DI BOLOGNA Agricoltura e cambiamenti climatici: l esperienza del Life+ Climate ChangE-R ROBERTA CHIARINI

Dettagli

Foglio1 SCHEDA TECNICA DI PRODOTTO: CONDIMENTO PER PASTA CON SARDE

Foglio1 SCHEDA TECNICA DI PRODOTTO: CONDIMENTO PER PASTA CON SARDE DESCRIZIONE Filetti di sardine deliscate in salsa verde costituita da finocchietti selvatici tritati, soffritto di cipolla, passolina e pasta di sarde salate. INGREDIENTI (in ordine decrescente per quantità)

Dettagli

LA GEOTERMIA NELLA MARCA. Il contributo dei sistemi di geoscambio in campo agricolo zootecnico

LA GEOTERMIA NELLA MARCA. Il contributo dei sistemi di geoscambio in campo agricolo zootecnico LA GEOTERMIA NELLA MARCA Il contributo dei sistemi di geoscambio in campo agricolo zootecnico dott. agr. Giacomo Gazzin STUDIO AGRIPLAN - PADOVA Preganziol, 10 giugno 2011 PROTOCOLLO DI KYOTO -Riduzione

Dettagli

Qualità ambientale e marketing territoriale

Qualità ambientale e marketing territoriale Qualità ambientale e marketing territoriale SOCI ALLEVATORI TOTALE n 1.471 REGGIO EMILIA 22 aprile 2009 Società Cooperativa Agricola sorta nel 2004 SITI INDUSTRIALI SITI INDUSTRIALI Potenzialità Mac. settimanale

Dettagli

La doppia piramide alimentare: sano per te, sostenibile per il pianeta. Barbara Buchner Director, Climate Policy Initiative Venice

La doppia piramide alimentare: sano per te, sostenibile per il pianeta. Barbara Buchner Director, Climate Policy Initiative Venice Venezia, 14 febbario 2012 La doppia piramide alimentare: sano per te, sostenibile per il pianeta Barbara Buchner Director, Climate Policy Initiative Venice Greenhouse effect: natural vs. Enhanced 2 Le

Dettagli

2. DESCRIZIONE DELL ATTIVITA ESERCITATA

2. DESCRIZIONE DELL ATTIVITA ESERCITATA 2. DESCRIZIONE DELL ATTIVITA ESERCITATA 2.1 Descrizione del processo produttivo Per descrivere con accuratezza il processo produttivo dalla fase primaria a quella di trasformazione occorre individuare

Dettagli

GRUPPO POLIGRAFICO TIBERINO S.R.L.

GRUPPO POLIGRAFICO TIBERINO S.R.L. PROGETTO CO-FINANZIATO DA REALIZZATO DAL CONSULENTE ESTERNO INCARICATO (COME DA BANDO): GREEN INNOVATION S.R.L. DOTT.SSA ING. FEDERICA LUNGHI VERIFICATO DA CERTIQUALITY S.R.L. PROGETTO DI: GRUPPO POLIGRAFICO

Dettagli

External Communication Report dell insalata mista quattro gusti in sacchetti formato 200 g

External Communication Report dell insalata mista quattro gusti in sacchetti formato 200 g Via Cesare Battisti, 80-24060 Telgate (BG) External Communication Report dell insalata mista quattro gusti in sacchetti formato 200 g secondo la ISO-TS 14067 Analisi dell impronta di carbonio nella filiera

Dettagli

La valutazione del Carbon Footprint del cuoio: Il caso della lavorazione delle pelli ovine nel Distretto di Solofra

La valutazione del Carbon Footprint del cuoio: Il caso della lavorazione delle pelli ovine nel Distretto di Solofra La valutazione del Carbon Footprint del cuoio: Il caso della lavorazione delle pelli ovine nel Distretto di Solofra Biagio Naviglio a, Massimiliano Fabbricino b, Anna Cozzolino b a. Stazione Sperimentale

Dettagli

LA FAMIGLIA ALLASIA E RUBIANO

LA FAMIGLIA ALLASIA E RUBIANO LA FAMIGLIA ALLASIA E RUBIANO 1 2 Vi raccontiamo una storia Nel mezzo al territorio del vecchio MARCHESATO DI SALUZZO nasce l azienda CARNI DOCK. Si trova a due passi dal CASTELLO DI LAGNASCO, trecentesco

Dettagli

ALLEGATO 5 Criteri per l aggiudicazione

ALLEGATO 5 Criteri per l aggiudicazione ALLEGATO 5 Criteri per l aggiudicazione 1 Si procederà all aggiudicazione dell appalto mediante il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base dei seguenti elementi di

Dettagli

Analisi del ciclo di vita dei pannolini W.I.P.

Analisi del ciclo di vita dei pannolini W.I.P. University of Milano Bicocca Department of Environmental Science Analisi del ciclo di vita dei pannolini W.I.P. Nadia Mirabella, Valentina Castellani, Serenella Sala GRISS Gruppo di Ricerca sullo Sviluppo

Dettagli

NORMA UNI PER IL MERCATO. VOLONTARIO DEL Prodotto CARBONIO

NORMA UNI PER IL MERCATO. VOLONTARIO DEL Prodotto CARBONIO 1 NORMA UNI PER ISO/CD 14067.3 IL MERCATO Carbon Footprint di VOLONTARIO DEL Prodotto CARBONIO Daniele Pernigotti Daniele Pernigotti Padova, 16 dicembre 2013 Quinto Vicentino, 6 dicembre 2011 Presentazione

Dettagli

Life Cycle Costing. La metodologia per il calcolo dei costi del ciclo di vita di un prodotto o servizio

Life Cycle Costing. La metodologia per il calcolo dei costi del ciclo di vita di un prodotto o servizio Life Cycle Costing La metodologia per il calcolo dei costi del ciclo di vita di un prodotto o servizio Elia Rillo Sessione laboratoriale Applicazione pratica del metodo del ciclo di vita dei costi (LCC)

Dettagli

OLITALIA SRL VIA ANTONIO MEUCCI, 22/A - FORLÌ

OLITALIA SRL VIA ANTONIO MEUCCI, 22/A - FORLÌ OLITALIA SRL VIA ANTONIO MEUCCI, 22/A - FORLÌ DICHIARAZIONE DI VERIFICA (ISO 14064-3) 30 agosto 2016 Emesso da Ufficio: Copia controllata del presente documento è solamente quella elettronica disponibile

Dettagli

CSQA E IL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE SOSTENIBILE. MICHELE ZEMA Rimini-8 novembre 2016

CSQA E IL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE SOSTENIBILE. MICHELE ZEMA Rimini-8 novembre 2016 CSQA E IL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE SOSTENIBILE MICHELE ZEMA Rimini-8 novembre 2016 STORIA E PRIMATI 25 anni di attività. Più di 3000 clienti. Oltre 13 milioni di Euro di fatturato. Operiamo in 17 Nazioni

Dettagli

LA FILIERA AGRO-ENERGETICA DA COLTURE DEDICATE: ANALISI TERMO-ECONOMICA DI SISTEMI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA. Mirko Morini, Ph.D.

LA FILIERA AGRO-ENERGETICA DA COLTURE DEDICATE: ANALISI TERMO-ECONOMICA DI SISTEMI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA. Mirko Morini, Ph.D. Biomasse: prospettive di uso energetico in Emilia-Romagna e sistemi di calcolo e monitoraggio su GIS 25 Novembre 2010, Bologna LA FILIERA AGRO-ENERGETICA DA COLTURE DEDICATE: ANALISI TERMO-ECONOMICA DI

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI DEL SETTORE ITTICO. La filiera

CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI DEL SETTORE ITTICO. La filiera CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI DEL SETTORE ITTICO La filiera LA FILIERA ITTICA FILIERA insieme definito delle organizzazioni (o operatori) con i relativi flussi materiali che concorrono alla formazione,

Dettagli

La Semola Kronos. dichiarazione ambientale di prodotto della semola di frumento duro kronos. codice cpc. Numero di registrazione. data di approvazione

La Semola Kronos. dichiarazione ambientale di prodotto della semola di frumento duro kronos. codice cpc. Numero di registrazione. data di approvazione La Semola Kronos dichiarazione ambientale di prodotto della semola di frumento duro kronos codice cpc data di approvazione REvisione Numero di registrazione 2311 - Wheat and meslin flour 06/02/2015 Validità

Dettagli

Mauro Spanghero, Dipartimento di Scienze Animali, Università di Udine, mauro.spanghero@uniud.it

Mauro Spanghero, Dipartimento di Scienze Animali, Università di Udine, mauro.spanghero@uniud.it INPUT (alimenti zootecnici) Alimentazione animale e riduzione delle emissioni azotate dagli allevamenti Inefficienza digestiva N in feci Inefficienza metabolica N in urine Costi di mantenimento (animali

Dettagli

PROTEGGERE L AMBIENTE, COME? PERCHE?

PROTEGGERE L AMBIENTE, COME? PERCHE? PROTEGGERE L AMBIENTE, COME? PERCHE? Rifiuti: una crescita inarrestabile Rifiuti: è possibile una politica per ridurli? AZIONI SUL PACKAGING COOP: la prevenzione DAL 1996 COOP IMPLEMENTA INTERVENTI SUL

Dettagli

Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.A - Appendice Settore Accessori Moda

Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.A - Appendice Settore Accessori Moda Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.A - Appendice Settore Accessori Moda Pagina 1 di 5 APPENDICE SETTORE ACCESSORI MODA 1 - Obiettivo Il

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI E PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE DA PARTE DELLE AZIENDE

LINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI E PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE DA PARTE DELLE AZIENDE LINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI E PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE DA PARTE DELLE AZIENDE AGRICOLE SOMMARIO 1. Introduzione 2. Normativa di riferimento

Dettagli

INTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA AUTO OIL E AI FINI DEL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEL RECUPERO ZOLFO

INTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA AUTO OIL E AI FINI DEL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEL RECUPERO ZOLFO INDICE GENERALE INDICE CAPITOLO 1 1. PREMESSA 1.1 INQUADRAMENTO GENERALE 1.2 MOTIVAZIONI E FINALITÀ DELLO STUDIO 1.3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1.3.1 Compatibilità ambientale 1.3.2 Tutela delle acque 1.3.3

Dettagli

Rintracciabilità nella filiera del latte alimentare

Rintracciabilità nella filiera del latte alimentare Rintracciabilità nella filiera del latte alimentare Produzione Agricola Reg. CE 852/04 Reg. CE 178/02 Reg. CE 178/02 Mangimificio Produzione zootecnica Reg. CE 852/04 Reg. CE 178/02 Prima trasformazione

Dettagli

L'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche

L'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche L'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche Armando Olivieri Società Medico-Chirurgica Vicentina 22 ottobre 2016 le nostre scelte alimentari individuali possono influenzare l ambiente,

Dettagli

IL CICLO DI VITA E LA SOSTENIBILITA DELLE MATERIE PLASTICHE. Gian Luca Baldo Life Cycle Engineering Torino

IL CICLO DI VITA E LA SOSTENIBILITA DELLE MATERIE PLASTICHE. Gian Luca Baldo Life Cycle Engineering Torino IL CICLO DI VITA E LA SOSTENIBILITA DELLE MATERIE PLASTICHE Gian Luca Baldo Life Cycle Engineering Torino Baldo@studiolce.it FERRARA, 6 GENNAIO 006 Chi siamo Lo Studio Associato Life Cycle Engineering

Dettagli

Carbon Footprint di un organizzazione

Carbon Footprint di un organizzazione CHE COSA E LA CARBON FOOTPRINT? La Carbon Footprint misura il contributo che le attività umane producono sull effetto serra, espresso in tonnellate di biossido di carbonio equivalente (CO 2 eq). Il tema

Dettagli

A) ELEMENTI DI VALUTAZIONE TECNICO- QUALITATIVA: 30 punti complessivi

A) ELEMENTI DI VALUTAZIONE TECNICO- QUALITATIVA: 30 punti complessivi Università degli Studi della Basilicata Area Provveditorato e Patrimonio ALLEGATO 4 al Disciplinare di gara CRITERI DI VALUTAZIONE DELL OFFERTA AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE

Dettagli

Quantificazione e rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra relativi alla 3ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SU DECRESCITA, SOSTENIBILITA ED

Quantificazione e rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra relativi alla 3ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SU DECRESCITA, SOSTENIBILITA ED Quantificazione e rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra relativi alla 3ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SU DECRESCITA, SOSTENIBILITA ED EQUITA SOCIALE Introduzione La Carbon Footprint misura

Dettagli

Le fonti proteiche nell alimentazione del suino

Le fonti proteiche nell alimentazione del suino Convegno Impatto ambientale e rese energetiche di filiere zootecniche sostenibili: integrazione tra allevamenti ed agricoltura agro-energetica Andrea Rossi, M. Teresa Pacchioli, CRPA S.p.A. Giacinto Della

Dettagli

Prot Pos. 16 SEDE

Prot Pos. 16 SEDE Ufficio II E p.c. Roma, 30 marzo 2004 Ai Direttori degli Uffici periferici LORO SEDI Ai Direttori degli Uffici centrali Prot. 21167 Pos. 16 SEDE Oggetto: Controlli etichettatura delle carni bovine../.

Dettagli

LISTA DI RISCONTRO SUINO LODIGIANO TERRA BUONA N DEL VERBALE: ALLEVAMENTO. Riportare il nominativo dell Allevamento OBIETTIVI DELLA VERIFICA

LISTA DI RISCONTRO SUINO LODIGIANO TERRA BUONA N DEL VERBALE: ALLEVAMENTO. Riportare il nominativo dell Allevamento OBIETTIVI DELLA VERIFICA DATA N DEL VERBALE: ALLEVAMENTO (n progressivo) Riportare il nominativo dell Allevamento OBIETTIVI DELLA VERIFICA Riportare lo scopo della Verifica FIGURE COINVOLTE NELLA VERIFICA PERSONA FUNZIONE FIRMA

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO DTP 07 Patate, cipolle e carote arricchite in selenio

DOCUMENTO TECNICO DTP 07 Patate, cipolle e carote arricchite in selenio Pag. 1 di 5 DOCUMENTO TECNICO Patate, cipolle e carote arricchite in selenio CCPB SRL 40126 Bologna Italy Via J. Barozzi, 8 tel. 051/6089811 fax 051/254842 www.ccpb.it ccpb@ccpb.it Redatto il 2010-04-01

Dettagli

Sindar s.r.l. Corso Archinti, Lodi tel r.a fa

Sindar s.r.l. Corso Archinti, Lodi tel r.a fa Piano di Emergenza Comunale Piano Stralcio Rischio industriale Elaborato Tecnico Azienda Innocenti Depositi S.p.A. Giugno 2011 Rev. 00 Sindar s.r.l. Corso Archinti, 35-26900 Lodi tel. 0371 54920 r.a fa

Dettagli

La Fibra Alimentare e L energia Della Dieta

La Fibra Alimentare e L energia Della Dieta Convegno SINU Regione Lombardia - Piemonte La Fibra Alimentare e L energia Della Dieta Avvocato Neva Monari Avvocati per l impresa Venerdì 24 giugno 2016 Aula C04 DeFENS Università degli Studi di milano

Dettagli

Analisi energetica e ambientale del processo di produzione di olio vegetale UNIVERSITÀ DI PISA FACOLTÀ DI INGEGNERIA

Analisi energetica e ambientale del processo di produzione di olio vegetale UNIVERSITÀ DI PISA FACOLTÀ DI INGEGNERIA UNIVERSITÀ DI PISA FACOLTÀ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA CHIMICA Dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienze dei Materiali TESI DI LAUREA SPECIALISTICA

Dettagli

AMBIENTE E SICUREZZA PER VENDERE? 4 CONVEGNO NAZIONALE DELL IMBALLAGGIO DI LEGNO Xylexpo Fiera Milano Rho venerdì7 maggio 2010

AMBIENTE E SICUREZZA PER VENDERE? 4 CONVEGNO NAZIONALE DELL IMBALLAGGIO DI LEGNO Xylexpo Fiera Milano Rho venerdì7 maggio 2010 AMBIENTE E SICUREZZA PER VENDERE? 4 CONVEGNO NAZIONALE DELL IMBALLAGGIO DI LEGNO Xylexpo Fiera Milano Rho venerdì7 maggio 2010 LCA: un acronimo per tutte le stagioni Life Cycle Analysis Life Cycle Assessment

Dettagli

ELENCO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE ESCLUSE O AMMESSE CON LIMITAZIONI ATECO 2007

ELENCO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE ESCLUSE O AMMESSE CON LIMITAZIONI ATECO 2007 ALLEGATO 3 al bando Agevolazione alla diffusione, sul territorio piemontese, di sistemi di valorizzazione dell energia termica prodotta da impianti alimentati da biomasse provenienti dalla filiera forestale

Dettagli

SUAP DELLE VALLI SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE

SUAP DELLE VALLI SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE SUAP DELLE VALLI SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE PRESSO LA COMUNITÀ MONTANA VALLE SUSA E VAL SANGONE S.C.I.A - SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ PER LABORATORIO DI PANIFICAZIONE Al Comune

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SD05U ATTIVITÀ PRODUZIONE DI CARNI, NON DI VOLATILI, E ATTIVITÀ CONSERVAZIONE DI CARNE, NON DI

STUDIO DI SETTORE SD05U ATTIVITÀ PRODUZIONE DI CARNI, NON DI VOLATILI, E ATTIVITÀ CONSERVAZIONE DI CARNE, NON DI STUDIO DI SETTORE SD05U ATTIVITÀ 15.11.1 PRODUZIONE DI CARNI, NON DI VOLATILI, E DI PRODOTTI DELLA MACELLAZIONE ATTIVITÀ 15.11.2 CONSERVAZIONE DI CARNE, NON DI VOLATILI, MEDIANTE CONGELAMENTO E SURGELAZIONE

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE - UFFICIO 4 LINEE GUIDA SULLE TOLLERANZE ANALITICHE APPLICABILI IN FASE DI CONTROLLO UFFICIALE Le presenti

Dettagli

the Italian Talent Fiore Crudo

the Italian Talent Fiore Crudo the Italian Talent Fiore Crudo la migliore tecnologia per linee integrate 01 La coscia fresca viene disossata con una particolare tecnica studiata appositamente. 02 Già in questa fase è evidente il risparmio

Dettagli

SOSTENIBILITA E VALORIZZAZIONE DELLE FILIERE AGRICOLE: PROSPETTIVE E SFIDE FUTURE

SOSTENIBILITA E VALORIZZAZIONE DELLE FILIERE AGRICOLE: PROSPETTIVE E SFIDE FUTURE SOSTENIBILITA E VALORIZZAZIONE DELLE FILIERE AGRICOLE: PROSPETTIVE E SFIDE FUTURE Valutazione e certificazione della prestazione ambientale in agricoltura Fabrizio Piva - CCPB srl Bologna ccpb@ccpb.it

Dettagli

E N E R G I A E L E T T R I C A E T E R M I C A

E N E R G I A E L E T T R I C A E T E R M I C A 1 E N E R G I A E L E T T R I C A E T E R M I C A Nella zona industriale di Porto Marghera sono presenti 6 centrali termoelettriche destinate alla produzione di energia elettrica e vapore: Edison - Centrale

Dettagli

Pasta di semola di grano duro Valdigrano di Flavio Pagani Srl

Pasta di semola di grano duro Valdigrano di Flavio Pagani Srl Life Cycle Assessment Report Pasta di semola di grano duro Valdigrano di Flavio Pagani Srl Valdigrano semola, Valbio e Franciacorta elysia INDICE 1 PREMESSA... 3 2 PRESENTAZIONE DELL AZIENDA E DEI PRODOTTI

Dettagli

Responsabile del processo di trasformazione

Responsabile del processo di trasformazione Responsabile del processo di trasformazione La figura è stata rilevata nei seguenti gruppi di attività economica della classificazione Ateco 2007: C10 - Industrie alimentari Figure professionali contigue:

Dettagli

Analisi di sostenibilità ambientale e approcci simulativi per il settore del packaging alimentare

Analisi di sostenibilità ambientale e approcci simulativi per il settore del packaging alimentare Migliorare le prestazioni dell Industria Alimentare Analisi di sostenibilità ambientale e approcci simulativi per il settore del packaging alimentare Michele Manfredi CIPACK - Unipr AGENDA Analisi e valutazione

Dettagli

ALLEGATO _C2_ Dgr n. del pag. 1/5

ALLEGATO _C2_ Dgr n. del pag. 1/5 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO _C2_ Dgr n. del pag. 1/5 Notifica ai fini della registrazione per il progetto sperimentale sulle PPL (Piccole Produzioni Locali) DATI OPERATORE Il/La sottoscritto/a:

Dettagli

PROGETTO ValorE. Dott. Lodovico Alfieri Dipartimento di Produzione Vegetale Sez. Agronomia Università degli Studi di Milano

PROGETTO ValorE. Dott. Lodovico Alfieri Dipartimento di Produzione Vegetale Sez. Agronomia Università degli Studi di Milano PROGETTO ValorE Dott. Lodovico Alfieri Dipartimento di Produzione Vegetale Sez. Agronomia Università degli Studi di Milano Calvenzano (BG) 15 dicembre 2010 Progetto Valore Sistema esperto per la Valorizzazione

Dettagli

Azienda 1: Linee guida per l alimentazione di bufali in fase di finissaggio

Azienda 1: Linee guida per l alimentazione di bufali in fase di finissaggio Premessa La predisposizione delle linee guida per l allevamento/alimentazione dei bovini e bufali da carne allevati dai partner del progetto MALENA, ha riguardato in questa prima fase, l introduzione di

Dettagli

HASHTAG MODENA. Modena 31/10/2014. XXIII Assemblea Congressuale LegaCoop Modena CARBON FOOTPRINT DELL EVENTO CARBON FOOTPRINT DELL EVENTO

HASHTAG MODENA. Modena 31/10/2014. XXIII Assemblea Congressuale LegaCoop Modena CARBON FOOTPRINT DELL EVENTO CARBON FOOTPRINT DELL EVENTO CARBON FOOTPRINT DELL EVENTO HASHTAG MODENA XXIII Assemblea Congressuale LegaCoop Modena Modena 31/10/2014 PROGETTO E ORGANIZZAZIONE EVENTO CARBON FOOTPRINT DELL EVENTO [HASHTAG MODENA 2014] /////////////

Dettagli

DITTA ASSOCIATA AL CONSORZIO PROSCIUTTO DI PARMA

DITTA ASSOCIATA AL CONSORZIO PROSCIUTTO DI PARMA CERTIFICATO B I O L O G I C O OPERATORE CONTROLLATO www.ad99.it La prima cosa che si impara al Salumificio Ferrari Giovanni è subito molto chiara: fare i prosciutti è una cosa, farli bene è tutta un altra

Dettagli

La finitura sostenibile per prodotti in cartone completamente riciclabili

La finitura sostenibile per prodotti in cartone completamente riciclabili Convegno CQC - COMIECO Riciclabilità di materiali e imballaggi a base cellulosica La finitura sostenibile per prodotti in cartone completamente riciclabili Lucense, 20 Gennaio 2016 Finitura: l arma di

Dettagli

Il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico Il cambiamento climatico Gli effetti sono già evidenti Emissioni di CO 2 : quali le cause Il legno e la riduzione di CO 2 Il legno come carbon sink L incremento della concentrazione di CO 2 nell atmosfera

Dettagli

Per i paesi dove si consuma carne suina esiste una forte relazione fra popolazione residente e allevamento e macellazione di suini

Per i paesi dove si consuma carne suina esiste una forte relazione fra popolazione residente e allevamento e macellazione di suini suini macellati (milioni) Per i paesi dove si consuma carne suina esiste una forte relazione fra popolazione residente e allevamento e macellazione di suini 600 500 400 suini macellati = 0,39x abitante

Dettagli

Energie rinnovabili. Tecnologia e impiantistica per l'utilizzo delle colture

Energie rinnovabili. Tecnologia e impiantistica per l'utilizzo delle colture Energie rinnovabili Tecnologia e impiantistica per l'utilizzo delle colture Corso di laurea magistrale in Scienze e tecnologie agrarie a.a. 2011-12 3 CFU dott. Daniele Dell Antonia 3! Analisi tecnica!

Dettagli

Francia, terra di allevamento

Francia, terra di allevamento Francia, terra di allevamento La Francia è il paese che detiene la più grande superficie di pascoli in Europa (più di 13 milioni di ettari), che rappresentano la base essenziale dell alimentazione dei

Dettagli

This project has received funding from the European Union s Seventh Framework Programme for research, technological development and demonstration

This project has received funding from the European Union s Seventh Framework Programme for research, technological development and demonstration Indicazioni di Qualità dei prodotti alimentari: Indicazioni di origine protetta,indicazione geografica, Specialità garantite, Prodotti di Montagna,Prodotti dell agricoltura e delle Isole di Gabriella lo

Dettagli

Gioco Etichettiamoci - Premessa Progetto Campioni.. d Energia

Gioco Etichettiamoci - Premessa Progetto Campioni.. d Energia Progetto Campioni.. d Energia Per studenti della Scuola Secondaria di 1 Grado Edizione n. 3 - Anno Scolastico 2014-2015 Gioco Etichettiamoci Premessa Ing. Libero Buttaro Recupero Materiali e Prodotti Materiali

Dettagli

Come valutare la prevenzione: strumenti per scelte sostenibili. Maurizio Fieschi, ATIA - ISWA Ecomondo, Rimini 5 Novembre 2015

Come valutare la prevenzione: strumenti per scelte sostenibili. Maurizio Fieschi, ATIA - ISWA Ecomondo, Rimini 5 Novembre 2015 Come valutare la prevenzione: strumenti per scelte sostenibili Maurizio Fieschi, ATIA - ISWA Ecomondo, Rimini 5 Novembre 2015 1 Indice dei contenuti 1 Gli strumenti 2 Perché il Life Cycle? 3 Il LCA 4 Regole

Dettagli

La tecnologia alimentare è la disciplina che studia i processi di conservazione e trasformazione dei prodotti alimentari

La tecnologia alimentare è la disciplina che studia i processi di conservazione e trasformazione dei prodotti alimentari Insegnamento di OPERAZIONI UNITARIE DELLA TECNOLOGIA ALIMENTARE Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari Lezione 1 -Introduzione La tecnologia alimentare è la disciplina che studia i processi

Dettagli

L attività del Consorzio del Prosciutto Toscano

L attività del Consorzio del Prosciutto Toscano L attività del Consorzio del Prosciutto Toscano Regione Toscana 26 febbraio 2013 Il Prosciutto Toscano Riconoscimento della DOP nel 1996 Inizio produzione tutelata: settembre 1997 Materia prima: cosce

Dettagli

INDAGINE SULLE CARATTERISTICHE DELL'ALLEVAMENTO SUINO IN EMILIA ROMAGNA. Anno 1999

INDAGINE SULLE CARATTERISTICHE DELL'ALLEVAMENTO SUINO IN EMILIA ROMAGNA. Anno 1999 INDAGINE SULLE CARATTERISTICHE DELL'ALLEVAMENTO SUINO IN EMILIA ROMAGNA. Anno 1999 Con lo scopo di individuare i principali fattori di rischio per la presenza dell'infezione, il piano nazionale di controllo

Dettagli

Ecodesign del cosmetico biologico. Giuseppe Garcea Ufficio Controllo e Certificazione di Prodotto CCPB srl E mail:

Ecodesign del cosmetico biologico. Giuseppe Garcea Ufficio Controllo e Certificazione di Prodotto CCPB srl E mail: Ecodesign del cosmetico biologico Giuseppe Garcea Ufficio Controllo e Certificazione di Prodotto CCPB srl E mail: ggarcea@ccpb.it Fiera SANA 2013 Chi siamo CCPB è un Organismo di Ispezione e Certificazione

Dettagli

SPECK ALTO ADIGE I.G.P. 1/1

SPECK ALTO ADIGE I.G.P. 1/1 Codice prodotto 964 documento Revisione Data 04/04/2016 Pagina 1 di 3 Denominazione di vendita Ingredienti Additivi alimentari Alrgeni Altre diciture in etichetta Descrizione del prodotto ed ingredienti

Dettagli

LCA DEL SISTEMA RICICLO: RICICLO vs SMALTIMENTO, MONOUSO RICICLABILI vs LAVABILI

LCA DEL SISTEMA RICICLO: RICICLO vs SMALTIMENTO, MONOUSO RICICLABILI vs LAVABILI LCA DEL SISTEMA RICICLO: RICICLO vs SMALTIMENTO, MONOUSO RICICLABILI vs LAVABILI 28/10/2014 Duccio Bianchi, Ambiente Italia Ambiente Italia, istituto indipendente di analisi e ricerca ambientale, ha analizzato

Dettagli

Utilizzo integrato ed efficiente della biomassa all interno del sistema energetico toscano: Risultati conclusivi. Enel Ingegneria e Ricerca

Utilizzo integrato ed efficiente della biomassa all interno del sistema energetico toscano: Risultati conclusivi. Enel Ingegneria e Ricerca Utilizzo integrato ed efficiente della biomassa all interno del sistema energetico toscano: Risultati conclusivi Enel Ingegneria e Ricerca 26 Marzo 2015 Progetto BioPower in Tuscany Scenari di utilizzo

Dettagli

Etichettatura dell Olio Extra Vergine di Oliva

Etichettatura dell Olio Extra Vergine di Oliva Etichettatura dell Olio Extra Vergine di Oliva PRESCRIZIONI GENERALI INDICAZIONI OBBLIGATORIE OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA (1) mediante procedimenti meccanici (2) ITALIANO oppure TOSCANO IGP oppure SEGGIANO

Dettagli

LA RICERCA DELLA QUALITA DEL PELLET: ESPERIENZE DEL LABORATORIO BIOMASSE - SIBE srl

LA RICERCA DELLA QUALITA DEL PELLET: ESPERIENZE DEL LABORATORIO BIOMASSE - SIBE srl LA RICERCA DELLA QUALITA DEL PELLET: ESPERIENZE DEL LABORATORIO BIOMASSE - SIBE srl Dr. Fabrizio Corinaldesi 23-25 settembre 2011 6 Edizione Biennale Biella Fiere- Gaglianico (BI) www.sibesrl.it www.laboratoriobiomasse.it

Dettagli

PRESENTAZIONE DELL AZIENDA

PRESENTAZIONE DELL AZIENDA PRESENTAZIONE DELL AZIENDA 5 FRATELLI, UN SOLO OBIETTIVO: FARE UN GRANDE PROSCIUTTO 1938 Primo comincia a lavorare in uno stabilimento di prosciutti 1950 tutti e 5 i fratelli lavorano nella produzione

Dettagli

Fileté di merluzzo neozelandese impanato prefritto 130g

Fileté di merluzzo neozelandese impanato prefritto 130g Fileté di merluzzo neozelandese impanato prefritto 130g Codice Globe FERT: 12077423 Codice Articolo: 12077423 EAN: 3220440008047 Numero di registro sanitario e/o codice EMB.: FR 76.482.001 CE Denominazione

Dettagli

ALLEGATO N. 6 DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI CHE RECAPITANO IN PUBBLICA FOGNATURA

ALLEGATO N. 6 DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI CHE RECAPITANO IN PUBBLICA FOGNATURA (*) Scarico N. Estremi catastali del punto di scarico FOGLIO N. MAPPALI N. Scarico in : pubblica rete fognaria pubblica rete fognaria recapitante nel collettore consortile collettore consortile pubblico

Dettagli

ELENCO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE ESCLUSE O AMMESSE CON LIMITAZIONI ATECO 2007

ELENCO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE ESCLUSE O AMMESSE CON LIMITAZIONI ATECO 2007 ALLEGATO 3 al bando Bando Agevolazione alla diffusione, sul territorio piemontese, di impianti termici alimentati a fonte rinnovabile - Linea d azione I.2 ELENCO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE ESCLUSE O AMMESSE

Dettagli

L ALLEVAMENTO DEL SUINO IN UMBRIA (Aggiornato al 31 dicembre 2015)

L ALLEVAMENTO DEL SUINO IN UMBRIA (Aggiornato al 31 dicembre 2015) 1 UMBRIA: ALLEVAMENTO SUINO L ALLEVAMENTO DEL SUINO IN UMBRIA (Aggiornato al 31 dicembre 2015) Premessa I dati relativi agli allevamenti umbri analizzati di seguito, sono stati estratti dalla Banca Dati

Dettagli

External Communication Report dell insalatina novella in sacchetti formato da 90 g X 2

External Communication Report dell insalatina novella in sacchetti formato da 90 g X 2 Via Cesare Battisti, 80-24060 Telgate (BG) External Communication Report dell insalatina novella in sacchetti formato da 90 g X 2 secondo la ISO-TS 14067 Analisi dell impronta di carbonio nella filiera

Dettagli

Convegno CENTRO CONGRESSI CCIAA TORINO FILIERA CARNE BOVINA. Silvana Russo

Convegno CENTRO CONGRESSI CCIAA TORINO FILIERA CARNE BOVINA. Silvana Russo Convegno CENTRO CONGRESSI CCIAA TORINO FILIERA CARNE BOVINA Silvana Russo CRAI: LA PRESENZA GEOGRAFICA CRAI sviluppa un fatturato alle casse di 3.200 mio/euro con una superficie di vendita pari a ca. 691.240

Dettagli

OLITALIA SRL VIA ANTONIO MEUCCI, 22/A - FORLÌ

OLITALIA SRL VIA ANTONIO MEUCCI, 22/A - FORLÌ OLITALIA SRL VIA ANTONIO MEUCCI, 22/A - FORLÌ DICHIARAZIONE DI VERIFICA (ISO 14064-3) 23 febbraio 2015 Copia controllata del presente documento è solamente quella elettronica disponibile on-line sulla

Dettagli

CARBON FOOTPRINT DI PRODOTTO STANDARD ISO/TS 14067 PASTA FORMA OK LE ELICHE

CARBON FOOTPRINT DI PRODOTTO STANDARD ISO/TS 14067 PASTA FORMA OK LE ELICHE Analisi dell impronta del prodotto Le Eliche, la pasta della linea Forma OK di Ipafood S.r.l. Progetto co-finanziato dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare CARBON FOOTPRINT

Dettagli

REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE FORMAGGI A PASTA DURA E SEMIDURA

REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE FORMAGGI A PASTA DURA E SEMIDURA PRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE FORMAGGI A PASTA DURA E SEMIDURA 1 1. CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente

Dettagli

Economia e Gestione delle Imprese Parte IV Il processo di produzione e l impianto

Economia e Gestione delle Imprese Parte IV Il processo di produzione e l impianto Economia e Gestione delle Imprese Parte IV Il processo di produzione e l impianto A.A. 2015-2016 Prof.ssa Laura Michelini Laurea Triennale in Economia aziendale e bancaria Una definizione La funzione di

Dettagli

LA VERIFICA DI PARTE TERZA INDIPENDENTE: UNO STRUMENTO PER AUMENTARE LA CREDIBILITA DELLE ASSERZIONI AMBIENTALI

LA VERIFICA DI PARTE TERZA INDIPENDENTE: UNO STRUMENTO PER AUMENTARE LA CREDIBILITA DELLE ASSERZIONI AMBIENTALI LA VERIFICA DI PARTE TERZA INDIPENDENTE: UNO STRUMENTO PER AUMENTARE LA CREDIBILITA DELLE ASSERZIONI AMBIENTALI Giovanni Cottica Bergamo Km rosso 1 La comunicazione ambientale: destinatari, contenuti,

Dettagli