ESERCITAZIONE SUL PASSIVO. Fabio Barca Marianna Fradiante Stefania Saglietti Giulia Supertino

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1 ESERCITAZIONE SUL PASSIVO Fabio Barca Marianna Fradiante Stefania Saglietti Giulia Supertino 1 Professioni Contabili Bilancio d esercizio B a.a

2 Elenco vincoli Struttura patrimoniale: 60% Patrimonio Netto - 40% Passività PN/Capitale sociale = 1,5 ANNO N-1 Perdita d esercizio, coperta nell anno N attraverso versamento soci ANNO N Aumento del capitale sociale con sovrapprezzo versato integralmente Incasso crediti scadenti nel N+1 tramite Ri.Ba sbf Stipulato contratto leasing finanziario su attrezzature Sono state pagate rate del mutuo passivo Acquisto merci da fornitore USA in Novembre: tasso di cambio 1 = 1,10 $ 31/12/N Risultato fiscale positivo. Redazione Business Plan che evidenzia risultati positivi per i prossimi 3 esercizi Accantonamento f.do per oneri garanzia prodotti Interessi passivi sono parzialmente indeducibile Tasso di cambio 1 = 1,15 $ TFR mantenuto in azienda 2

3 Richiesta Si presentino: 1. L analisi dei vincoli dal punto di vista contabile, civilistico e fiscale 2. Il calcolo delle imposte correnti, anticipate e differite limitatamente all IRES 3. Il bilancio di verifica al 31/12/N 4. Lo schema di Stato patrimoniale passivo 3

4 PERDITA D ESERCIZIO Aspetti civilistici: Art. 2424: La perdita d esercizio viene rilevata in sede di chiusura dei conti e trova allocazione in bilancio nella voce di Patrimonio Netto, con segno negativo in A) IX - utile (perdita) d esercizio Il ripianamento della perdita può avvenire utilizzando una delle seguenti modalità: utilizzo di riserve disponibili precostituite versamento da parte dei soci riduzione del capitale sociale (obbligatoria quando la perdita è superiore a 1/3 del capitale sociale) - art cc. 4

5 PERDITA D ESERCIZIO Aspetti fiscali: Art. 84 TUIR: La perdita d esercizio può essere computata in riduzione del reddito dei periodi di imposta successivi, in misura non superiore all 80% del reddito imponibile di ciascuno di essi. Si determina la nascita di un disallineamento tra un reddito civilistico e un reddito fiscale: questa differenza è rilevata civilisticamente nel calcolo della fiscalità differita. 5

6 PERDITA D ESERCIZIO ipotesi di lavoro: copertura delle perdite civilistiche - 30 aprile anno N. Perdita civilistica anno N-1 di , coperta con un versamento soci in c/ copertura 31/12/N-1 Perdita d esercizio a Conto Economico /04/N Banca c/c a Riserva per versamento soci c/copertura perdite Riserva per versamento soci c/copertura perdite a Perdita d esercizio Perdita d esercizio Banca c/c Riserva versam soci

7 PERDITA D ESERCIZIO Sulla perdita, nel corso dell anno N-1, non era stata calcolata la fiscalità differita per impossibilità, da parte del Consiglio di Amministrazione, di formulare un piano industriale attendibile. Secondo il principio di prudenza non è stato possibile calcolare la fiscalità differita attiva. Nell anno N è stata rilevata un utile civilistico: Perdita fiscale anno N-1 pari a Euro Utile fiscale anno N pari Euro Previsione utili del triennio successivo pari a Euro 7

8 PERDITA D ESERCIZIO esercizi N-1 N N+1 N+2 N+3 reddito imponibile (15.800) utilizzo perdite pregresse (5.000x80%) (4.000x80%) (6.000x80%) ( ) perdite fiscalmente riportabili ( ) ( ) ( ) 0 ( ) base imponibile IRES ( ) 800 ( ) ( ) ( ) IRES 24% 240 (1.000x24%) 192 (800x24%) 288 (1.200x24%) (5.000x24%) imposte anticipate (11.800x24%) Riassorbimento imposte anticipate (768) (3.200x24%) (1152) (4.800x24%) (912) (3.800X80%) 8

9 PERDITA D ESERCIZIO Nell anno N-1, non essendo stato redatto un piano industriale attendibile, non viene calcolata fiscalità differita attiva. La perdita fiscale sarà comunque recuperabile negli anni successivi nel limite dell 80% del primo utile fiscale conseguito. Nell anno N, essendosi conseguito un utile fiscale, viene creato un credito per imposte anticipate pari al 24% dello stesso (variazione in aumento temporanea). Dato che negli anni successivi sono previsti utili fiscali, il credito per le imposte anticipate verrà stornato, sempre nel limite del 24% dell utile fiscale riferito ad ogni determinato esercizio, fino ad esaurimento del credito. 9

10 PERDITA D ESERCIZIO 31/12/N Credito per imposte anticipate a Imposte anticipate IRES corrente a Debiti tributari 240 Credito imposte anticipate Imposte anticipate IRES corrente Debiti tributari

11 PERDITA D ESERCIZIO 31/12/N+1 Imposte anticipate a Credito per imposte anticipate 768 IRES corrente a Debiti tributari 192 Imposte anticipate 768 Credito imposte anticipate IRES corrente Debiti tributari

12 PERDITA D ESERCIZIO 31/12/N+2 Imposte anticipate a Credito per imposte anticipate IRES corrente a Debiti tributari 288 Imposte anticipate Credito imposte anticipate IRES corrente Debiti tributari

13 AUMENTO CAPITALE SOCIALE E RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI Aspetti civilistici: Art. 2481, 2481-bis: In caso di aumento di capitale sociale spetta ai soci il diritto di sottoscriverlo in proporzione delle partecipazioni da esse possedute. Contemporaneamente alla sottoscrizione dev essere effettuato il versamento di almeno il 25% e l intero sovrapprezzo. Il capitale sociale trova destinazione nella voce A) I - capitale sociale Aspetti contabili: OIC 28: Possibili tecniche di aumento di capitale: Aumento reale: emissione nuove azioni da parte di soci o terzi; Aumento nominale: aumento mediante attribuzione al capitale di altre riserve disponibili; Aumento misto: in parte reale, in parte nominale. 13

14 AUMENTO CAPITALE SOCIALE E RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI Aspetti fiscali: Art. 1 DL 201/2011: A partire dal 2011 è stato introdotto un meccanismo di incentivazione alla patrimonializzazione delle imprese denominato ACE (Aiuto alla Crescita Economica). l ACE è un incentivo alla capitalizzazione delle imprese con capitale proprio, favorendone il trattamento fiscale rispetto alle imprese che si finanziano con capitale di debito. L agevolazione consiste nella deduzione dal reddito imponibile per un importo corrispondente all incremento del capitale proprio moltiplicato per un rendimento nazionale stabilito. La legge di stabilità ha fissato le aliquote per il triennio : periodo di imposta in corso al 31/12/2014 aliquota al 4% periodo di imposta in corso al 31/12/2015 aliquota 4,5% periodo di imposta in corso al 31/12/2016 aliquota al 4,75% 14

15 CAPITALE SOCIALE E RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI ipotesi di lavoro: Emissione di azioni: Valore nominale 1, Valore di emissione 1,10 01/07 Azionisti c/sottoscrizione a diversi capitale sociale riserva sovrapprezzo Banca c/c a Azionisti c/sottoscrizione azionisti c/sott capitale sociale riserva sovrapprezzo

16 AIUTO ALLA CRESCITA ECONOMICA (ACE) Per calcolare il bonus: capitale sociale x decorrenza = valore del CS ai fini ACE x 184/365 = MOVIMENTAZIONE PN VALORE ASSOLUT O VALORE AI FINI ACE capitale sociale (10.000x184/365) riserva sovrapprezzo (1.000x184/365) DECORRENZA luglio-dicembre luglio-dicembre versamento c/copertura perdite (*) (10.000x245/365) aprile-dicembre incremento del Patrimonio Netto Bonus ACE x 4,75% (*) viene considerato anche il versamento per la copertura delle perdite in quanto anch essa comporta un aumento del PN nell anno N 16

17 AIUTO ALLA CRESCITA ECONOMICA (ACE) Il bonus ACE è deducibile nel limite dell utile imponibile dell anno. Bonus ACE = 582 Euro Reddito imponibile (hp) = Euro Il bonus ACE genera una variazione in diminuzione permanente per 582 Euro perché è interamente deducibile. Essendo una variazione permanente non si genera fiscalità differita né per questo esercizio, né per gli esercizi successivi. 17

18 RICEVUTE BANCARIA SBF Aspetti civilistici: Viene considerata esattamente come tutti gli altri crediti in quanto si tratta di una diversa modalità di incasso del credito. Il credito viene iscritto in bilancio al presumibile valore di realizzo. Aspetti contabili: La RI.BA è una delle modalità di pagamento più diffusa tra aziende e professionisti. Si tratta di un impegno al pagamento di una fattura, a scadenza prestabilite, a 30, 60, 90 giorni. La banca del creditore comunica la scadenza alla banca del debitore, quest'ultima contestualmente anticipa il pagamento dell importo della frattura per conto del fornitore. A scadenza la banca si rivarrà sul fornitore addebitandogli, oltre all importo della fattura, le commissioni bancarie. La clausola salvo buon fine presenta il vantaggio per il creditore di poter incassare il credito prima della scadenza, ottenendo così il pagamento in anticipo SBF direttamente dalla propria banca. 18

19 RICEVUTE BANCARIA SBF ipotesi di lavoro: credito 1: credito 2: credito 3: commissioni bancarie Presentazione della Ri.Ba. e pagamento anticipato al creditore Diversi Banca c/c Commissioni Bancarie a Banca c/anticipi Ipotesi: il debitore effettua il pagamento nell anno N+1 Banca c/anticipi a Crediti v/clienti Banca c/c Commissioni bancarie Banca c/anticipi N+1 Crediti v/clienti N+1 19

20 LEASING FINANZIARIO SU ATTREZZATURE Aspetti civilistici: Il leasing può essere: leasing operativo: alla scadenza viene restituito il bene (no possibilità di riscatto del bene), oppure possibilità di nuova stipulazione del contratto. Simile al contratto di locazione. leasing finanziario: alla scadenza si può riscattare il bene. Simile ad un finanziamento. 20

21 LEASING FINANZIARIO SU ATTREZZATURE Aspetti contabili: Per quanto riguarda il leasing finanziario esistono due metodi di contabilizzazione: metodo patrimoniale: l iscrizione del bene in Stato Patrimoniale avviene al momento del riscatto. L impresa rileva nel Conto Economico i costi sostenuti per canoni di locazione finanziaria di competenza nel periodo. In Nota Integrativa compare il debito residuo verso la società di leasing. metodo finanziario: l iscrizione del bene in Stato Patrimoniale avviene al momento della stipulazione del contratto di leasing. In Conto Economico si rileva la quota di ammortamento (canone), calcolato in base alla vita utile del bene. Art. 2427: nella Nota integrativa deve essere applicato al contratto di leasing il metodo finanziario per evidenziare l impatto del metodo finanziario. 21

22 LEASING FINANZIARIO SU ATTREZZATURE Aspetti fiscali: Art. 102 comma 7 - TUIR: per l impresa utilizzatrice che imputa a Conto Economico i canoni di locazione finanziaria, a prescindere della durata contrattuale prevista, la deduzione è ammessa per un periodo non inferiore alla metà del periodo di ammortamento (fiscale) corrispondente al coefficiente stabilito nel comma 2 (aliquote fiscali stabilite per categorie di beni omogenei). 22

23 LEASING FINANZIARIO SU ATTREZZATURE IPOTESI DI LAVORO: Vengono acquisite attrezzature del valore di Euro+IVA 22%, la cui durata economico-tecnica è stimata in 10 anni. L impresa stipula un contratto di leasing della durata di 4 anni che prevede il pagamento di: - maxicanone iniziale di Euro - 16 canoni trimestrali anticipati (comprensivi di interesse a tasso 1% trimestrale e quota capitale costante di 2.000) - riscatto di Euro - canone teorico mensile pari a 830,83 Euro ( /48 mesi = 16 canoni trimestrali di diverso importo per l incidenza degli interessi + maxicanone di 5.000) - costo annuale di competenza del leasing: Euro (830,83 x 12 mesi) - Costo effettivamente contabilizzato e pagato anno N: 4 canoni di importo variabile = Risconto 4.230,00 La decorrenza del contratto di leasing è a partire dal 01/01/N. 23

24 LEASING FINANZIARIO SU ATTREZZATURE N rata Scadenza Importo canone di leasing Quota Interesse Quota capitale Debito residuo ( 2000x ) maxicanone 01/01/N /01/N (1% di 33000) (debito residuoquota capitale) 2 01/04/N /07/N /10/N /01/N riscatto 01/09/N TOTALE

25 LEASING FINANZIARIO SU ATTREZZATURE Metodo Patrimoniale Scrittura di stipulazione del contratto: Attrezzature in leasing a Società di leasing c/ attrezzature in leasing (*) L impegno non va iscritto in Stato Patrimoniale ma in Nota Integrativa. Il valore da iscrivere è pari al totale dell impegno verso la società di leasing: - Maxi canone iniziale = Euro - 16 canoni trimestrali anticipati di diversi importo - Riscatto finale = Euro 25

26 LEASING FINANZIARIO SU ATTREZZATURE Pagamento del maxi canone di leasing 01/01/N diversi Canoni di leasing Iva a credito a Fornitori Società di leasing c/ attrezzature in leasing a Attrezzature in leasing Canoni di leasing Iva a credito Fornitori

27 LEASING FINANZIARIO SU ATTREZZATURE Pagamento del 1 canone di leasing 01/01/N diversi Canoni di leasing Iva a credito a Fornitori Società di leasing c/ attrezzature in leasing a Attrezzature in leasing Canoni di leasing Iva a credito 490 Fornitori

28 LEASING FINANZIARIO SU ATTREZZATURE Pagamento del 2 canone di leasing 01/04/N diversi Canoni di leasing Iva a credito a Fornitori Società di leasing c/ attrezzature in leasing a Attrezzature in leasing Canoni di leasing Iva a credito 508 Fornitori

29 LEASING FINANZIARIO SU ATTREZZATURE Pagamento del 3 canone di leasing 01/07/N diversi Canoni di leasing Iva a credito a Fornitori Società di leasing c/ attrezzature in leasing a Attrezzature in leasing Canoni di leasing Iva a credito 503 Fornitori

30 LEASING FINANZIARIO SU ATTREZZATURE Pagamento del 4 canone di leasing 01/10/N diversi Canoni di leasing Iva a credito a Fornitori Società di leasing c/ attrezzature in leasing a Attrezzature in leasing Canoni di leasing Iva a credito 499 Fornitori

31 LEASING FINANZIARIO SU ATTREZZATURE Nel corso dell anno N abbiamo sostenuto costi per (4 canoni ), anziché di competenza. Risconto attivo a Canone di Leasing al 31/12/N la situazione risulta come segue: Canoni di leasing Risconto attivo

32 LEASING FINANZIARIO SU ATTREZZATURE La deduzione è ammessa per un periodo non inferiore alla metà del periodo di ammortamento (fiscale) corrispondente al coefficiente stabilito nel comma 2 (aliquote fiscali stabilite per categorie di beni omogenei). Il contratto (civilistico) prevede una durata pari a 4 anni. Per la deduzione ai fini fiscali, i canoni sono interamente deducibile se la durata del contratto usata ai fini civilistici è almeno pari alla metà della durata del contratto prevista fiscalmente. Durata Contratto civilistico Contratto fiscale Metà durata contratto fiscale Deducibili interamente 4 anni 6 anni 3 anni SI Non si rilevano differenze permanenti. 32

33 LEASING FINANZIARIO SU ATTREZZATURE NOTA INTEGRATIVA In nota integrativa occorre rilevare il metodo di contabilizzazione finanziario, per mettere in evidenza le differenze con il metodo di contabilizzazione patrimoniale effettivamente utilizzato. VALORE LORDO ATTREZZATURE = ,00 VITA UTILE: 10 ANNI AMMORTAMENTO ATTREZZATURE: /10 = 3.800,00 FONDO AMMORTAMENTO ATTREZZATURE: 3.800,00 VALORE NETTO CONTABILE: ,00 DEBITO RESIDUO = (debito iniziale - maxicanone - 4 canoni) INTERESSI: 1200 ( ) 33

34 MUTUO PASSIVO Aspetti civilistici - Art. 2424: Stato Patrimoniale, Passivo D-4) Debiti verso banche Aspetti contabili OIC 19: Nella voce D-4) sono ricompresi i debiti contratti nei confronti delle banche. Alla stipulazione del contratto, il mutuo viene rilevato per l intero debito. 34

35 MUTUO PASSIVO IPOTESI DI LAVORO La società in data 01/10/N-2 ha stipulato un contratto di mutuo passivo per Euro. Le rate sono costanti posticipate semestrali e il pagamento avviene: 10 rate da Euro (comprensive degli interessi del 10% annuo) Il pagamento avviene alle date 1/10 e 1/04 35

36 MUTUO PASSIVO Data Rata (costante, comprende la rata di restituzione maggiorata degli interessi Quota Interesse (sempre decrescente) Quota capitale (sempre crescente) Debito residuo 1/10/N /04/N (+ quota interessi) ( x10%x6/12) /10/N (+ quota interessi) 01/04/N (+ quota interessi) 01/10/N (+ quota interessi) 01/04/N (+ quota interessi) 01/10/N (+ quota interessi) , , , , , , , , , , , ,79 (debito oltre N+1) 01/10/N TOTALE C (1+i*t) somma interessi somma quote capitale - 36

37 MUTUO PASSIVO 01/10/N-2 Stipulazione contratto di mutuo passivo per Euro Banca c/c a Mutui passivi Banca c/c Mutui passivi /12/N-2 : Calcolo del rateo passivo della rata che verrà pagata il 01/04/N-1 Interessi passivi a Ratei passivi Interessi passivi Ratei passivi

38 MUTUO PASSIVO 01/04/N-1 Pagamento prima rata del mutuo passivo Diversi Mutui passivi Interessi passivi Ratei passivi a Banca c/c Banca c/c Mutui passivi Interessi passivi 2500 Ratei passivi

39 MUTUO PASSIVO 01/10/N-1 : Calcolo interessi passivi e quota capitale Diversi Mutui passivi Interessi passivi a Banca c/c Banca c/c Mutui passivi Interessi passivi

40 MUTUO PASSIVO 31/12/N-1 : Calcolo del rateo passivo della rata che verrà pagata il 01/04/N Interessi passivi a Ratei passivi 2.243,75 Interessi passivi ,75 Ratei passivi 2.243,75 40

41 MUTUO PASSIVO 01/04/N Pagamento terza rata del mutuo passivo Diversi Mutui passivi Interessi passivi Ratei Passivi a Banca c/c 5.512, , , Banca c/c Ratei passivi Mutui passivi , Interessi passivi 2243, , ,75 41

42 MUTUO PASSIVO 01/10/N: Calcolo del rateo passivo della rata che verrà pagata il 01/04/N Diversi Mutui passivi Interessi passivi a Banca c/c 5.736, , Banca c/c Mutui passivi , , Interessi passivi 2243, ,13 42

43 MUTUO PASSIVO 31/12/N : Calcolo del rateo passivo della rata che verrà pagata il 01/04/N+1 Interessi passivi a Ratei passivi 1.988,14 Interessi passivi 2243, , ,14 Ratei passivi 1.988,14 43

44 MUTUO PASSIVO Situazione al 31/12/N Debito residuo = ,63 Quota interessi passivi da iscrivere in CE = 8.495,02 Rateo passivo = 1.988,14 44

45 UTILE/PERDITE SU CAMBI Aspetti civilistici Art.2425: a fine gli utili o le perdite generati dall adeguamento dei tassi di cambio sono iscritti in Conto Economico alla voce 17-bis) utile/perdite su cambi Gli utili o le perdite generati da adeguamenti per tassi di cambio concorrono a formare il risultato d esercizio ma, nel caso in cui il saldo generato fosse un utile netto questo non può essere distribuito tra i soci ma deve essere iscritto a riserva utili su cambio, sarà distribuibile al momento dell effettivo realizzo (momento del pagamento e non del sorgere del credito/debito). Le operazioni che sorgono in valuta estera devono essere iscritte al tasso di cambio del giorno in cui l operazione è compiuta al momento dell operazione di vendita/acquisto. 45

46 UTILE/PERDITE SU CAMBI Aspetti contabili: Sono previsti: utili/perdite su cambi realizzati, derivanti dalla conversione di attività e passività in valuta regolate(cioè pagate o incassate) nell esercizio, quale, ad esempio, l incasso di un credito; gli utili e le perdite su cambio non realizzate, derivanti dalla conversione di attività e passività in valuta non ancora regolate alla data di chiusura dell esercizio. Le differenze di cambio non rettificano i ricavi e i costi già iscritti in sede di rilevazione iniziale dell operazione in valuta, neppure nei casi in cui la liquidazione finanziaria avvenga nello stesso esercizio. Aspetti fiscali: ART.101 TUIR: gli utili o le perdite su cambi da valutazione iscritti a conto economico a livello fiscale non sono né imponibili né deducibili. Assumeranno rilevanza fiscale solo nel momento in cui sono effettivamente realizzati. 46

47 UTILE/PERDITE SU CAMBI IPOTESI DI LAVORO Nel mese di novembre sono state acquistate merci da un fornitore statunitense per un importo di Dollari. Al 20 novembre il tasso di cambio è 1 Euro = 1,10 Dollari. Al 31/12/N il tasso di cambio è 1 Euro = 1,15 Dollari. Il pagamento è fissato a 90 giorni. Scrittura di acquisto al 20/11/N: Acquisto merce a Debito verso fornitore 9.090,91 (*) Acquisto merce 9.090,91 Debito verso fornitore 9.090,91 (*) x(1/1,10) 47

48 UTILE/PERDITE SU CAMBI Al 31/12/N il tasso di cambio è 1 Euro = 1,15 Dollari Quindi sarà rilevata una perdita su cambi del valore di: 9.090, ,65 (*) = 395,26 Euro Debito verso fornitore a Utile su cambi da valutazione 395,26 Utile su cambi da valutazione 395,26 Debito verso fornitore 395,26 (*) x(1/1,15) 48

49 UTILE/PERDITE SU CAMBI Al 31/12/N l utile su cambi non è ancora stato realizzato, poiché il pagamento è stato fissato a 90 giorni e quindi ai fini fiscali non è tassabile. Ai fini fiscali viene quindi rilevata una variazione in diminuzione temporanea che genera fiscalità differita. Imposte differite a Fondo imposte differite 94,86 Imposte differite 94,86 Fondo imposte differite 94,86 (*) l utile su cambi sarà tassato solo al momento della sua effettiva realizzazione 49

50 UTILE/PERDITE SU CAMBI L utile netto (o la perdita netta), generato dalle molteplici operazioni di acquisto/vendita in valuta estera avvenute nel corso dell anno, concorre a formare il reddito d esercizio con destinazione in una riserva. questa riserva non può essere distribuita ai soci fino all effettiva realizzazione dell utile Utile d esercizio a Riserva da utili su cambi 395,26 Utile su cambi 395,26 395,26 Riserva da utili su cambi 395,26 50

51 FONDO SU RISCHI DI GARANZIA Aspetti civilistici: Art. 2424: Rilevazione in Stato Patrimoniale, PASSIVO, -B-4)Altri fondi per rischi ed oneri. Aspetti contabili: OIC 31 I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività di natura determinata, certe o probabili, con data di sopravvenienza od ammontare indeterminati. L accantonamento a fondo rappresenta la contropartita economica (onere o perdita) correlata alla rilevazione patrimoniale, di competenza dell esercizio, nei fondi di rischi ed oneri. I fondi su rischi di garanzia rappresentano passività di natura determinata ed esistenza probabile, i cui valori sono stimati. Si tratta, quindi, di passività potenziali connesse a situazioni già esistenti alla data di bilancio, ma caratterizzate da uno stato di incertezza, il cui esisto dipende dal verificarsi o meno di uno o più eventi in futuro. L utilizzo del fondo è effettuato in modo diretto e solo per quelle spese per le quali lo stesso fondo era stato originariamente costituito. 51

52 FONDO SU RISCHI DI GARANZIA Aspetti fiscali: Gli accantonamenti per fondi su rischi di garanzia sono indeducibili nel momento in cui il fondo viene costituito. Si registra, quindi, una variazione in aumento temporanea su cui viene calcolato il credito per le imposte anticipate. Nel momento in cui il fondo viene utilizzato si recuperano le imposte anticipate precedentemente rilevate. Verrà, quindi, rilevata una variazione in diminuzione con il rigiro delle imposte anticipate. 52

53 FONDO SU RISCHI DI GARANZIA Ipotesi di lavoro: Nel corso dell anno N sono state vendute merci per un importo di Euro +IVA 22%. Si prevede un accantonamento per Fondo Rischi su garanzia per un importo di Euro. Vendita: Crediti v/clienti a Diversi Vendita IVA a debito Crediti v/clienti Vendita IVA a debito

54 FONDO SU RISCHI DI GARANZIA 31/12/N Accantonamento del Fondo su Rischi di Garanzia per Euro. Accantonamento rischi di garanzia a Fondo Rischi di Garanzia Accantonamento rischi di garanzia Fondo Rischi di Garanzia

55 FONDO SU RISCHI DI GARANZIA Fiscalità: Non avendo sostenuto costi per garanzia, occorre rilevare la fiscalità anticipata pari al 24% dell accantonamento Crediti per imposte anticipate a Imposte anticipate 240 Crediti per imposte anticipate 240 Imposte anticipate

56 FONDO SU RISCHI DI GARANZIA Fiscalità: Al 01/07/N+1 si determina il sostenimento di un costo dovuto ad una riparazione pari a Spese di garanzia a Fornitori 1500 diversi Fondo rischi di garanzia Sopravvenienza passiva a Spese di garanzia Fornitori a Banca c/c 1500 spese di garanzia fondo rischi garanzia 1/7/n /12/n *sopravvenienza passiva 500 *N.B. LA SOPRAVVENIENZA PASSIVA E INTERAMENTE DEDUCIBILE 56

57 FONDO SU RISCHI DI GARANZIA Fiscalità: Al 31/12/N+1, avendo utilizzato il fondo di garanzia, in sede di dichiarazione dei redditi si rileva una variazione negativa di utilizzo delle imposte anticipate l anno precedente pari al 24% dell accantonamento per previsione spese di garanzia di 1000 Utilizzo imposte anticipate a Attività per imposte anticipate 240 utilizzo imposte anticipate 240 attività per imposte anticipate 31/12/n /12/n+1 57

58 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Aspetti civilistici: Art. 2120: In ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il prestatore di lavoro ha diritto ad un trattamento di fine rapporto. Tale trattamento si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all importo della retribuzione dovuta per l anno successivo divisa per La quota è proporzionalmente ridotta per le frazioni d anno. Art. 2424: Rilevazione in Stato Patrimoniale, PASSIVO, -C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato. 58

59 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Aspetti contabili OIC 31: La legge finanziaria del 2007 ha introdotto nuove regole per il Trattamento di fine rapporto che matura a partire dal 1 gennaio Per le aziende con 50 o più dipendenti si prevede che: le quote di TFR maturate prima di questa data continuano a rimanere in azienda, mentre le quote maturate a partire da questa data, a scelta del dipendente, devono essere destinate a forme di previdenza complementare. Per le aziende con meno di 50 dipendenti non si applica la nuova normativa, tuttavia i dipendenti possono scegliere di aderire ai fondi di previdenza complementare. Aspetti fiscali: Art. 105 TUIR: gli accantonamenti ai fondi per le indennità di fine rapporto e ai fondi di previdenza del personale dipendente, se costituiti in conti individuali dei singoli dipendenti, sono deducibili nel limite delle quote maturate nell esercizio, in conformità alle disposizioni legislative e contrattuali che regolano il rapporto di lavoro dei dipendenti stessi. 59

60 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 31/12/N La società ha 20 dipendenti che hanno optato per il mantenimento del TFR in azienda. Si ipotizza un accantonamento pari a Euro. Accantonamento TFR a Fondo Accantonamento TFR Accantonamento TFR Fondo Accantonamento TFR

61 INTERESSI PASSIVI Aspetti Civilistici Art c.c.: categorie di interessi passivi B8) costi per godimento beni di terzi C17) interessi e altri oneri finanziari Aspetti Contabili Le rilevazioni contabili saranno le seguenti: rilevazione interessi passivi Interessi passivi a Banca capitalizzazione interessi passivi Immobilizzazioni a Incrementi di immobilizzazioni 61

62 INTERESSI PASSIVI Aspetti Fiscali Art. 93 TUIR Si prendono in considerazione oneri derivanti da: -> contratto di mutuo -> contratti di locazione finanziaria -> obbligazioni e titolo -> interessi causati da ogni causa avente natura finanziaria Gli interessi passivi possono essere sia integralmente indeducibili, sia integralmente deducibili che parzialmente deducibili in base a determinate categorie di appartenenza. PARZIALMENTE DEDUCIBILI sono calcolati con il meccanismo ROL. 62

63 INTERESSI PASSIVI Aspetti Fiscali MECCANISMO ROL: Gli interessi passivi sono deducibili entro certi limiti. Possono essere dedotti interessi passivi nel limite dell importo degli interessi attivi. Qualora il monte interessi passivi eccedesse il monte interessi attivi, la quota eccedente sarà anch essa deducibile nel limite del 30% del ROL. ROL = REDDITO OPERATIVO LORDO VALORE DELLA PRODUZIONE - COSTI DELLA PRODUZIONE (non includenti gli ammortamenti delle immobilizzazioni e i canoni di leasing di competenza dell esercizio) 63

64 INTERESSI PASSIVI Ipotesi di lavoro: Monte interessi passivi > ,02 interessi sul leasing = 2.000,00 interessi sul mutuo = 8.495,02 interessi su procedura Ri.ba = 300,00 Monte interessi attivi > 7.795,02 (hp) Eccedenza 3.000,00 R.O.L = 5.056,30 (30% è 1.516,90) 1.516,90 < 3.000,00 A) ,30 (valore della produzione) B) ,00 (Costi della produzione già non comprendenti canoni leasing di ,00 e ammortamenti di ,00 ) GLI INTERESSI PASSIVI SOGGETTI A MECCANISMO ROL NON SONO INTERAMENTE DEDUCIBILI 64

65 INTERESSI PASSIVI FISCALITA Gli interessi passivi soggetti a meccanismo ROL risultano non interamente deducibili per 1.483,10. Su questa differenza si genera fiscalità anticipata per il 24%. Crediti per imposte anticipate a Imposte anticipate 355,95 Crediti per imposte anticipate 355,95 Imposte Anticipate 355,95 65

66 Passivo dello Stato patrimoniale al 31/12/N A. I) Capitale sociale A.II) riserva sovrapprezzo azioni A.III) Riserva legale riserva straordinaria A.IX) Utile d esercizio Totale A B.2 Fondo imposte differite 95,00 B.4) Fondo rischi garanzia Totale B C) Trattamento di fine rapporto D.4) Debiti verso banche entro 12 mesi ( mutui, Banca c/anticipi) oltre 12 mesi ( mutui) D.7) Debiti verso fornitori ,65 D.12) Debiti tributari

67 Prospetto calcolo fiscalità corrente e differita Vincoli: Risultato civilistico negativo ed un risultato fiscale positivo Risultato prima delle imposte Variazione in temporanea Variazione in temporanea Variazione in temporanea Variazione in permanente 3.494, ,12 Reddito imponibile Copertura della perdita Fondo rischio garanzia interessi passivi indeducibili (395,25) utile su cambi (582) Bonus ACE Utile imponibile Genera imposte anticipate 24% di = 240 Genera imposte anticipate 24% di 1.483,12 = 355,95 Genera imposte differite per 24% di 395,25 = 94,86 La differenza permanente va a diminuire il reddito imponibile senza creare fiscalità differita Genera imposte anticipate per 24% di =

68 Conto economico Risultato prima delle imposte ) Imposte ( ) Imposte correnti (240) 24% (IRES) di (Reddito imponibile) Imposte differite (94,86) Imposte anticipate ,95 Utile/perdita d esercizio 2.272,91 68

69 Bilancio di verifica Voci I Bilancio di verifica Rettifiche II Bilancio di verifica Dare Avere Dare Avere Dare Avere perdita d esercizio riserva c/copertura perdite banca c/c ires corrente debiti tributari Azionisti c/sottoscrizione Capitale Sociale riserva sovrapprezzo azioni Banca c/anticipi commissioni bancarie canoni di leasing risconti attivi

70 Bilancio di verifica Voci I Bilancio di verifica Rettifiche II Bilancio di verifica Dare Avere Dare Avere Dare Avere interessi passivi 8750, , , ,02 ratei passivi 1988, ,14 Mutui passivi , ,63 debiti verso fornitori ,91 395, ,65 utile su cambi accantonamento fondo rischi di g. fdo rischi di garanzia prodotti accantonamento tfr debiti per tfr imposte anticipate crediti per imposte anticipate imposte differite fondo imposte differite 395,26 395, , , , ,95 94,86 94,86 94,86 94, , ,21 70

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