Università degli Studi di FERRARA Laurea triennale (DM270) Educazione professionale (abilitante alla professione sanitaria di

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Università degli Studi di FERRARA Laurea triennale (DM270) Educazione professionale (abilitante alla professione sanitaria di"

Transcript

1 Allegato 7 Università degli Studi di FERRARA Laurea triennale (DM70) in Educazione professionale (abilitante alla professione sanitaria di Educatore professionale) attivato ai sensi del D.M. /10/004, n. 70 valido a partire dall anno accademico 01/013 1 Premessa Denominazione del corso Denominazione del corso in inglese Classe Facoltà di riferimento Altre Facoltà Dipartimento di riferimento Altri Dipartimenti Durata normale 3 Crediti 180 Titolo rilasciato Titolo congiunto Atenei convenzionati Doppio titolo Modalità didattica Il corso è Data di attivazione Data DM di approvazione Educazione professionale (abilitante alla professione sanitaria di Educatore professionale) Professional education L/SNT Classe delle lauree in Professioni sanitarie della riabilitazione Facolta' di Medicina e Chirurgia Dipartimento di Scienze biomediche e chirurgico specialistiche Dipartimento di Morfologia, chirurgia e medicina sperimentale Dipartimento di Scienze mediche Laurea in Educazione professionale (abilitante alla professione sanitaria di Educatore professionale) No Non previsto Convenzionale trasformazione di EDUCATORE PROFESSIONALE SANITARIO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA IN EDUCATORE PROFESSIONALE SANITARIO (cod 64599) 30/05/011 Data DR di approvazione 31/05/011 Data di approvazione del consiglio di facoltà Data di approvazione del senato accademico 01/1/010 15/0/011 14/06/01 pagina 1/ 4

2 Data parere nucleo 11/0/011 Data parere Comitato reg. Coordinamento Data della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni Massimo numero di crediti riconoscibili Corsi della medesima classe Numero del gruppo di affinità Sede amministrativa Sedi didattiche Indirizzo internet Ulteriori informazioni 9/11/010 6 FISIOTERAPIA (abilitante alla professione sanitaria di Fisioterapista) FISIOTERAPIA (abilitante alla professione sanitaria di Fisioterapista) - SEDE BOLZANO LOGOPEDIA (abilitante alla professione sanitaria di Logopedista) ORTOTTICA ED ASSISTENZA OFTALMOLOGICA (abilitante alla professione sanitaria di Ortottista ed assistente di oftalmologia) TECNICA DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della riabilitazione psichiatrica) 1 FERRARA (FE) ROVERETO (TN) L ordinamento attivato ai sensi del DM 70/004 è partito con il primo anno nell anno accademico 011-1, progressivamente verranno attivati gli anni di corso successivi. Parere parti sociali L'incontro tenutosi in data 9/11/010, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle aziende sanitarie di riferimento, dell'ordine provinciale dei medici e delle varie associazioni professionali, nonché i rappresentanti dei Collegi Professionali. In tale occasione è stata illustrata l'offerta complessiva della Facoltà nel settore delle professioni sanitarie. I rappresentanti delle professioni hanno espresso apprezzamento per il mantenimento dell'offerta formativa complessiva della Facoltà, sottolineando la necessità che i settori professionalizzanti (MED/45-MED/50) siano maggiormente rappresentati da personale docente universitario strutturato e di aumentare l'offerta formativa post-laurea professionalizzante (master di I e di II livello) per tutte le classi delle professioni sanitarie. 14/06/01 pagina / 4

3 Data del parere: 9/11/010 3 Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Il Corso di studi è volto alla formazione di laureati con competenze specifiche dell'educatore professionale. In particolare l'organizzazione di tutte le attività didattiche e formative del corso di studi mirano alla formazione di laureati con: - competenze relazionali, intese come saper cogliere e gestire in maniera consapevole il processo evolutivo che si fonda nell'interazione e nel riconoscimento reciproco nell'altro e con l'altro; - competenze educative-didattiche, intese come saper insegnare, istruire e far apprendere abilità generali e specifiche che riguardano la globalità degli aspetti dell'individuo; - competenze metodologiche e di programmazioneorganizzazione del lavoro che consentano l'individuazione e la messa in atto di strategie operative, modelli organizzativi e di programmazione, funzionali alla realizzazione degli obiettivi; - competenze in ambito sanitario e di promozione della salute finalizzate ad assolvere ai bisogni di cura e ai bisogni assistenziali di base e a promuovere progetti nell'ambito della tutela della salute; Il laureato infine saprà operare all'interno del territorio di appartenenza, favorendo azioni che promuovano il benessere collettivo. Il percorso formativo si articola in attività di didattica frontale e laboratoriale, finalizzata all'acquisizione di conoscenze di base nell'area sanitaria, sociale, psicologica e educativa e nelle correlate competenze metodologiche. Sono inoltre approntate attività di tirocinio presso strutture esterne sanitarie e socio-educative per rendere operativa la messa in atto delle competenze acquisite. I momenti di valutazione delle competenze acquisite, in numero non superiore a 0, prenderanno in considerazione sia le conoscenze teoriche sia le abilità operative acquisite dagli studenti anche nell'ambito di corsi integrati fra più discipline Risultati di apprendimento attesi Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) I laureati di questo corso di laurea avranno acquisito conoscenze e competenze di base in ambito sanitario, psicologico, sociologico e dei processi educativi. Inoltre avranno acquisito capacità di base che permettano di supportare interventi in ambito educativo e relativi aspetti relazionali. Questo percorso di formazione sarà caratterizzato dall'uso di libri di testo sia introduttivi sia avanzati, al fine di fornire al laureato le basi adeguate per affrontare problematiche correnti nel campo dell'educatore professionale. Il raggiungimento di tali obiettivi formativi verrà verificato attraverso gli esami di profitto relativi ad ogni insegnamento del corso di laurea e l'approvazione dell'attività di tirocinio. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) Un elemento caratterizzante del corso di studi è la capacità di applicare le conoscenze teoriche all'ambito pratico e al contesto lavorativo. Il laureato sarà in grado di affrontare e risolvere problemi pratici nei quali siano coinvolte variabili psicologiche, sociali ed educative, ideando soluzioni che tengano conto delle conoscenze teoriche, anche di tipo medico-sanitario, acquisite durante il percorso formativo. Inoltre sarà in grado di sostenere argomentazioni, basate sia sulle 14/06/01 pagina 3/ 4

4 Risultati di apprendimento attesi conoscenze teoriche sia sulle evidenze empiriche. La capacità di applicare le conoscenze acquisite viene verificata attraverso l'analisi delle prestazioni nei laboratori e nelle attività di tirocinio, nonché attraverso il lavoro individuale svolto dallo studente sotto la guida di un docente per la preparazione e stesura dell'elaborato finale. Autonomia di giudizio (making judgements) Il laureato sarà in grado di esprimere giudizi autonomi di natura tecnica, motivati dalle conoscenze teoriche e dai risultati empirici. Inoltre sarà in grado di contestualizzare tali giudizi rispetto alle questioni socio-educative, sanitarie e etiche coinvolte nel ruolo dell'educatore professionale. Tali competenze saranno valutate in particolar modo attraverso la capacità di esporre in modo critico nel corso degli esami di profitto, ed eventualmente della prova finale, le diverse posizioni teoriche attinenti alle specifiche tematiche trattate. Altro strumento di verifica dell'acquisizione di tali competenze sarà rappresentato dalla relazione del tutor di tirocinio nell'ambito della rielaborazione individuale e di gruppo del tirocinio stesso. Abilità comunicative (communication skills) Il laureato svilupperà la capacità di comunicare in maniera efficace il punto di vista dell'educatore Professionale a specialisti e non specialisti. In particolare saprà descrivere un problema applicativo da una prospettiva educativa, e comunicare le proprie soluzioni all'interno del contesto multidisciplinare nel quale si troverà ad operare. Il raggiungimento di tali competenze comunicative sarà verificato attraverso gli esami di profitto relativi agli insegnamenti del corso di laurea, nelle attività di tirocinio e nella presentazione dell'elaborato finale. Capacità di apprendimento (learning skills) I laureati saranno in grado di consultare materiale bibliografico, banche dati e altre informazioni in rete e di utilizzare strumenti conoscitivi di base per l'aggiornamento continuo delle conoscenze. Si dovranno inoltre mostrare capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro, per svolgere i precisi compiti professionali richiesti dalle strutture socio-educative e sanitarie. L'acquisizione di tali capacità viene verificata attraverso l'approvazione dei laboratori, attraverso la valutazione finale dell'attività di tirocinio, nonché attraverso il lavoro individuale svolto dallo studente sotto la guida di un docente per la preparazione e stesura dell'elaborato finale. 5 Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati I laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 8 ottobre 1998, n. 50 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero attuano specifici progetti educativi e riabilitativi, nell'ambito di un progetto terapeutico elaborato da un'equipe multidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato della personalità con obiettivi educativo/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana; curano il positivo inserimento o reinserimento psico-sociale dei soggetti in difficoltà. 14/06/01 pagina 4/ 4

5 Il corso prepara alle professioni di 3..1 Classe Categoria Unità Professionale Tecnici della salute Professioni sanitarie riabilitative Educatori professionali Professional and employment opportunities for graduates Professional and employment opportunities for graduates Graduates are health professionals who exercise the functions assigned by the Law n. 50 of the Ministry of Health, 8th Oct and the subsequent amendments and additions; that is, they implement specific health education strategies and rehabilitation programmes developed by a multidisciplinary team aimed at a balanced development of the personality to provide people with the skills needed to make quality health decisions which are conducive to the improvement and recovery of daily life; they are involved in the psycho-societal process of integration of people with special needs. Professions ISTAT classification: Physiotherapists and rehabilitation technicians. 7 Accesso a studi ulteriori Il laureato potrà accedere alla laurea magistrale delle professioni sanitarie in Scienze delle professioni sanitarie e della riabilitazione (Classe classe SNT_SPEC/), a Master di 1 Livello, previo superamento fase di selezione, prevista da appositi bandi di ammissione. 8 Access to further studies Graduates will be able to access the Degree in Sciences of Health and Rehabilitation Professions (Class SNT-SPEC/) and to a 1st Level Master s Degree, subsequent to official selection and admission tests 9 Esame di stato Nelle lauree triennali delle professioni sanitarie l esame finale ha valore di Esame di Stato abilitante alla professione. Deve essere superata una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale. La prova è organizzata in due sessioni definite a livello nazionale con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della Ricerca di concerto con il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. 14/06/01 pagina 5/ 4

6 10 Titolo di studio richiesto per l'accesso Per essere ammessi al corso di laurea è necessario essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all estero, riconosciuto idoneo. 11 Conoscenze richieste per l'accesso L'accesso al corso di laurea è a numero programmato, ai sensi dell'art. 1 della Legge agosto n. 64. L'organizzazione didattica del corso prevede che gli studenti ammessi possiedano una adeguata conoscenza della lingua italiana e una preparazione iniziale, conseguita negli studi precedentemente svolti, per quanto riguarda la matematica, la fisica, la chimica e la biologia. E' altresì richiesto il possesso o l'acquisizione di una adeguata preparazione iniziale, secondo quanto previsto dalle normative vigenti, relative all'accesso ai corsi a numero programmato a livello nazionale e precisamente: cultura generale, con particolari attinenze all'ambito letterario, storico-filosofico, sociale ed istituzionale, nonchè della capacità di analisi su testi scritti di vario genere e da attitudini al ragionamento logico-matematico. Le conoscenze e le abilità richieste fanno comunque riferimento alla preparazione promossa dalle istituzioni scolastiche che organizzano attività educative e didattiche coerenti con i programmi ministeriali. 1 Modalità di verifica delle conoscenze d'accesso L'immatricolazione al corso è subordinata al superamento di una apposita prova di ammissione ed in base ad un contingente di posti, indicato per ogni anno accademico, sul bando di ammissione. Il numero di posti per l'ammissione al primo anno di corso e le modalità e contenuto della prova vengono stabiliti con decreti ministeriali. Le prove di ammissione, di contenuto identico sul territorio nazionale, sono predisposte da ogni singolo Ateneo. Nel caso vengano presentate richieste da parte di studenti con maturità di durata quadriennale, il superamento della prova d'ammissione con un risultato superiore agli standard minimi previsti comporta l'assolvimento di eventuali obblighi formativi legati alla durata della maturità. Indipendentemente dal tipo di diploma superiore posseduto, nel caso la prova di ammissione venga superata con un punteggio inferiore ad un prefissato valore, stabilito dalla Struttura competente, verranno individuati specifici obblighi formativi aggiuntivi (OFA), da soddisfare nel primo anno di corso. 13 Criteri per la determinazione degli obblighi formativi aggiuntivi e modalità per il recupero L accertamento dell eventuale Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA) sarà effettuato tenendo conto del punteggio ottenuto dai candidati nella prova d ammissione. In particolare, tale obbligo aggiuntivo sarà definito sulla base di una statistica effettuata con i risultati conseguiti nella prova parziale di Cultura generale e ragionamento logico dai candidati che risulteranno vincitori nella formulazione della prima graduatoria. 14/06/01 pagina 6/ 4

7 Il criterio che definisce tale carenza è rappresentato da un punteggio uguale o inferiore a 10 (dieci) nella materia di Cultura generale e ragionamento logico: tutti coloro che avranno conseguito in tale disciplina un punteggio uguale o inferiore al minimo stabilito, saranno immatricolati con obbligo formativo aggiuntivo. Tale valore sarà preso come riferimento anche per calcolare l eventuale OFA dei potenziali candidati ripescati nelle fasi successive alla prima graduatoria. Tali studenti dovranno obbligatoriamente frequentare un corso di recupero, organizzato dalla Struttura competente allo scopo di colmare le carenze formative iniziali evidenziate. La mancata attestazione del recupero dell obbligo formativo aggiuntivo non consente allo studente l'iscrizione regolare ad anni successivi al primo, pertanto chi non avrà assolto il proprio obbligo sarà iscritto in qualità di fuori corso nell anno accademico successivo. L obbligo formativo aggiuntivo non ha alcuna influenza sul numero dei crediti che lo studente deve conseguire nel suo percorso di studio né sulla media dei voti: la verifica infatti non produce una valutazione; una volta assolto l obbligo, inoltre, non si acquisiscono crediti. 14 Periodo di lezioni 1 semestre: dal 1 ottobre al 14 gennaio semestre: dal 1 marzo al 31 maggio. 15 Sito WEB dell'orario delle lezioni 16 Modalità di erogazione della didattica e Rilevamento della frequenza Il corso di laurea sviluppa la sua didattica in presenza. La frequenza alle lezioni ed esercitazioni/tirocini è obbligatoria. L attestazione di frequenza viene data d ufficio a tutti gli studenti iscritti; nel caso in cui lo studente non abbia frequentato la percentuale di ore stabilita, il titolare dell insegnamento potrà comunicare per iscritto alla Segreteria studenti, al termine del semestre, i nominativi di tali studenti. Nella carriera scolastica verrà registrata una frequenza non ottenuta, che dovrà essere recuperata l anno accademico successivo, tenendo conto di eventuali sbarramenti fra un anno di corso e l altro. 17 Periodo esami Ciascun di lezioni è seguito da una sessione ordinaria di esami. Durante le sessioni d esame sono sospese le attività didattiche frontali, con esclusione del tirocinio. Sono previste inoltre due sessioni riservate al recupero di esami, nei mesi di settembre e di gennaio/febbraio dell anno successivo. Le sessioni d esame sono le seguenti: 14/06/01 pagina 7/ 4

8 1 sessione dal 15 gennaio al 8 febbraio; sessione dal 1 giugno al 31 luglio; 1 sessione di recupero dal 1 al 30 settembre; sessione di recupero dal 15 gennaio al 8 febbraio. Durante le sessioni d esame gli studenti possono sostenere tutti gli esami di profitto di cui hanno ottenuto le relative attestazioni di frequenza con l obbligo di rispettare le propedeuticità previste dal Regolamento. Gli studenti iscritti fuori corso, non avendo l obbligo di frequenza delle lezioni, possono fruire di appelli straordinari di recupero, al di fuori delle sessioni ufficiali, da concordare con il docente responsabile e comunque all interno dei seguenti periodi: 1 dal 07 gennaio al 31 marzo; dal 1 aprile al 31 luglio; 1 di recupero dal 1 di settembre al dicembre; di recupero dal 07 gennaio al 31 marzo. 18 Sito WEB del calendario esami alla voce bacheca appelli Struttura del corso PERCORSO PDS Percorso PERCORSO COMUNE Tipo Attività Formativa: CFU Gruppo SSD Attività Formativa CFU Base Scienze propedeutiche 10 SPS/07 INDIVIDUO E AMBIENTE: STRUMENTI DI 6 LETTURA - MOD.1 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata INDIVIDUO E AMBIENTE: STRUMENTI DI LETTURA) (Anno Corso:1) LAVORO SOCIO-TERRITORIALE - MOD. 4 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata LAVORO SOCIO-TERRITORIALE) (Anno Corso:) Scienze biomediche 11 BIO/09 FONDAMENTI BIOLOGICI DEL 1 COMPORTAMENTO - MOD.1 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata FONDAMENTI BIOLOGICI DEL COMPORTAMENTO) (Anno Corso:1) BIO/16 FONDAMENTI BIOLOGICI DEL COMPORTAMENTO - MOD. (Modulo Generico dell'attività formativa integrata FONDAMENTI BIOLOGICI DEL COMPORTAMENTO) (Anno Corso:1) 14/06/01 pagina 8/ 4

9 M-PSI/08 PSICOPEDAGOGIA E TECNICHE DI OSSERVAZIONE - MOD. 1 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata PSICOPEDAGOGIA E TECNICHE DI OSSERVAZIONE) (Anno Corso:1) Primo soccorso 3 BIO/14 CONTESTI ORGANIZZATIVI E PROMOZIONE DELLA SALUTE - MOD. 4 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata CONTESTI ORGANIZZATIVI E PROMOZIONE DELLA SALUTE) (Anno Corso:3) MED/45 LAVORO SOCIO-TERRITORIALE - MOD. 4 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata LAVORO SOCIO-TERRITORIALE) (Anno Corso:) Totale Base Tipo Attività Formativa: e Scienze dell'educazione professionale sanitaria Scienze umane e psicopedagogiche Scienze medico chirurgiche Scienze della prevenzione dei servizi sanitari CFU Gruppo SSD Attività Formativa CFU 30 M-PED/01 PSICOPEDAGOGIA E TECNICHE DI OSSERVAZIONE - MOD. (Modulo Generico dell'attività formativa integrata PSICOPEDAGOGIA E TECNICHE DI OSSERVAZIONE) (Anno Corso:1) METODI E TECNICHE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO - MOD.1 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata METODI E TECNICHE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO) (Anno Corso:1) M-PSI/0 INDIVIDUO E AMBIENTE: STRUMENTI DI LETTURA - MOD.3 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata INDIVIDUO E AMBIENTE: STRUMENTI DI LETTURA) (Anno Corso:1) MED/48 IL RUOLO PROFESSIONALE DELL'EDUCATORE I (Anno Corso:1) IL RUOLO PROFESSIONALE DELL'EDUCATORE II (Anno Corso:) METODI E TECNICHE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO - MOD. (Modulo Generico dell'attività formativa integrata METODI E TECNICHE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO) (Anno Corso:1) 5 M-PSI/0 ANALISI DEI BISOGNI E PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI - MOD. 3 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata ANALISI DEI BISOGNI E PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI) (Anno Corso:) MED/09 ANALISI DEI BISOGNI E PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI - MOD. (Modulo Generico dell'attività formativa integrata ANALISI DEI BISOGNI E PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI) (Anno Corso:) 10 MED/36 ABILITA' STRUMENTALI E FORMATIVE - MOD. 1 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata ABILITA' STRUMENTALI E FORMATIVE) (Anno Corso:) /06/01 pagina 9/ 4

10 Scienze interdisciplinari e cliniche MED/4 CONTESTI ORGANIZZATIVI E PROMOZIONE DELLA SALUTE - MOD. 3 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata CONTESTI ORGANIZZATIVI E PROMOZIONE DELLA SALUTE) (Anno Corso:3) MED/48 ANALISI DEI BISOGNI E PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI - MOD. 4 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata ANALISI DEI BISOGNI E PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI) (Anno Corso:) 8 MED/5 FONDAMENTI BIOLOGICI DEL COMPORTAMENTO - MOD. 3 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata FONDAMENTI BIOLOGICI DEL COMPORTAMENTO) (Anno Corso:1) MED/6 FONDAMENTI BIOLOGICI DEL COMPORTAMENTO - MOD. 4 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata FONDAMENTI BIOLOGICI DEL COMPORTAMENTO) (Anno Corso:1) ANALISI DEI BISOGNI E PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI - MOD.1 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata ANALISI DEI BISOGNI E PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI) (Anno Corso:) MED/30 CONTESTI ORGANIZZATIVI E PROMOZIONE DELLA SALUTE - MOD. 1 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata CONTESTI ORGANIZZATIVI E PROMOZIONE DELLA SALUTE) (Anno Corso:3) MED/31 CONTESTI ORGANIZZATIVI E PROMOZIONE DELLA SALUTE - MOD. (Modulo Generico dell'attività formativa integrata CONTESTI ORGANIZZATIVI E PROMOZIONE DELLA SALUTE) (Anno Corso:3) Management sanitario M-PSI/05 INDIVIDUO E AMBIENTE: STRUMENTI DI LETTURA - MOD. (Modulo Generico dell'attività formativa integrata INDIVIDUO E AMBIENTE: STRUMENTI DI LETTURA) (Anno Corso:1) Scienze interdisciplinari M-EDF/01 LAVORO SOCIO-TERRITORIALE - MOD. 1 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata LAVORO SOCIO-TERRITORIALE) (Anno Corso:) Tirocinio differenziato per specifico profilo Totale e 60 MED/48 TIROCINIO FORMATIVO I ANNO (Anno Corso: 1) TIROCINIO FORMATIVO II ANNO (Anno Corso: ) TIROCINIO FORMATIVO III ANNO (Anno Corso:3) Tipo Attività Formativa: Affine/Integrativa Attività formative affini o integrative CFU Gruppo SSD Attività Formativa CFU 13 IUS/09 CONTESTO LEGISLATIVO (Anno Corso:3) 4 M-PSI/05 LAVORO SOCIO-TERRITORIALE - MOD. 3 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata LAVORO SOCIO-TERRITORIALE) (Anno Corso:) 3 14/06/01 pagina 10/ 4

11 Totale Affine/Integrativa 13 M-PSI/07 METODI E TECNICHE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO CON ELEMENTI DI DEONTOLOGIA PROFESSIONALE - MOD. 1 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata METODI E TECNICHE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO CON ELEMENTI DI DEONTOLOGIA PROFESSIONALE) (Anno Corso:3) 6 Tipo Attività Formativa: CFU Gruppo A scelta dello studente A scelta dello studente 6 Totale A scelta dello 6 studente SSD Attività Formativa CFU Tipo Attività Formativa: CFU Gruppo SSD Attività Formativa CFU Lingua/Prova Finale Per la prova finale 5 PROVA FINALE (Anno Corso:3, SSD: 5 PROFIN_S) Per la conoscenza di almeno una lingua straniera 4 ABILITA' STRUMENTALI E FORMATIVE - MOD. (Modulo Generico dell'attività formativa integrata ABILITA' STRUMENTALI E 4 Totale Lingua/Prova Finale 9 FORMATIVE) (Anno Corso:, SSD: L-LIN/1) Tipo Attività Formativa: Altro Altre attività quali l'informatica, attività seminariali ecc. Laboratori professionali dello specifico SSD Totale Altro CFU Gruppo SSD Attività Formativa CFU 6 ABILITA' STRUMENTALI E FORMATIVE - MOD. 3 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata ABILITA' STRUMENTALI E FORMATIVE) (Anno Corso:, SSD: INF/01) METODI E TECNICHE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO CON ELEMENTI DI DEONTOLOGIA PROFESSIONALE - MOD. (Modulo Generico dell'attività formativa integrata METODI E TECNICHE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO CON ELEMENTI DI DEONTOLOGIA PROFESSIONALE) (Anno Corso:3, SSD: MED/48) METODI DI RICERCA E PROGETTAZIONE - MOD. (Modulo Generico dell'attività formativa integrata METODI DI RICERCA E PROGETTAZIONE) (Anno Corso:3, SSD: MED/48) 3 METODI DI RICERCA E PROGETTAZIONE - MOD. 1 (Modulo Generico dell'attività formativa integrata METODI DI RICERCA E PROGETTAZIONE) (Anno Corso:3, SSD: MED/48) 9 3 Totale Percorso /06/01 pagina 11/ 4

12 -- 0 Course content layout -- 1 Piano di studi PERCORSO PDS PERCORSO COMUNE 1 Anno (60 CFU) TAF/Ambito Attività Formativa CFU Settore TAF/Ambito Periodo Interclasse INDIVIDUO E AMBIENTE: STRUMENTI DI LETTURA Unità Didattiche INDIVIDUO E AMBIENTE: STRUMENTI DI LETTURA - MOD INDIVIDUO E AMBIENTE: STRUMENTI DI LETTURA - MOD INDIVIDUO E AMBIENTE: STRUMENTI DI LETTURA - MOD PSICOPEDAGOGIA E TECNICHE DI OSSERVAZIONE Unità Didattiche PSICOPEDAGOGIA E TECNICHE DI OSSERVAZIONE - MOD PSICOPEDAGOGIA E TECNICHE DI OSSERVAZIONE - MOD FONDAMENTI BIOLOGICI DEL COMPORTAMENTO Unità Didattiche FONDAMENTI BIOLOGICI DEL COMPORTAMENTO - MOD FONDAMENTI BIOLOGICI DEL COMPORTAMENTO - MOD FONDAMENTI BIOLOGICI DEL COMPORTAMENTO - MOD FONDAMENTI BIOLOGICI DEL COMPORTAMENTO - MOD M-PSI/05 5 M-PSI/0 6 SPS/07 4 M-PED/01 8 M-PSI/08 1 BIO/09 MED/5 MED/6 BIO/16 e / Management sanitario dell'educazion e professionale sanitaria Bas propedeutiche dell'educazion e professionale sanitaria Bas biomediche Bas biomediche interdisciplina ri e cliniche interdisciplina ri e cliniche Bas biomediche Primo Primo Secondo Tipo insegnamento Tipo esame 14/06/01 pagina 1/ 4

13 TAF/Ambito Attività Formativa CFU Settore TAF/Ambito Periodo Interclasse IL RUOLO PROFESSIONALE DELL'EDUCATORE I METODI E TECNICHE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO Unità Didattiche METODI E TECNICHE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO - MOD METODI E TECNICHE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO - MOD. 6 MED/ M-PED/01 4 MED/ TIROCINIO FORMATIVO I ANNO 15 MED/48 Anno (61 CFU) dell'educazion e professionale sanitaria dell'educazion e professionale sanitaria dell'educazion e professionale sanitaria e / Tirocinio differenziato per specifico profilo Primo Secondo Secondo TAF/Ambito Attività Formativa CFU Settore TAF/Ambito Periodo Interclasse LAVORO SOCIO-TERRITORIALE 10 Unità Didattiche LAVORO SOCIO- TERRITORIALE - MOD LAVORO SOCIO- TERRITORIALE - MOD LAVORO SOCIO- TERRITORIALE - MOD LAVORO SOCIO- TERRITORIALE - MOD ABILITA' STRUMENTALI E FORMATIVE 7 M-EDF/01 4 SPS/07 3 M-PSI/05 1 MED/45 interdisciplina ri Bas propedeutiche Affine/Integrat iva / Attività formative affini o integrative Base / Primo soccorso Secondo Primo Tipo insegnamento Tipo insegnamento Tipo esame Tipo esame 14/06/01 pagina 13/ 4

14 TAF/Ambito Attività Formativa CFU Settore TAF/Ambito Periodo Interclasse Unità Didattiche ABILITA' STRUMENTALI E FORMATIVE - MOD ABILITA' STRUMENTALI E FORMATIVE - MOD ABILITA' STRUMENTALI E FORMATIVE - MOD ANALISI DEI BISOGNI E PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI Unità Didattiche ANALISI DEI BISOGNI E PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI - MOD ANALISI DEI BISOGNI E PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI - MOD ANALISI DEI BISOGNI E PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI - MOD ANALISI DEI BISOGNI E PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI - MOD IL RUOLO PROFESSIONALE DELL'EDUCATORE II 16 1 MED/36 4 L-LIN/1 INF/01 MED/6 MED/09 5 M-PSI/0 7 MED/48 8 MED/ TIROCINIO FORMATIVO II ANNO 0 MED/48 3 Anno (53 CFU) della prevenzione dei servizi sanitari Lingua/Prova Finale / Per la conoscenza di almeno una lingua straniera Altro / Altre attività quali l'informatica, attività seminariali ecc. interdisciplina ri e cliniche medico chirurgiche umane e psicopedagogi che della prevenzione dei servizi sanitari dell'educazion e professionale sanitaria e / Tirocinio differenziato per specifico profilo Primo Primo Secondo Tipo insegnamento Tipo esame TAF/Ambito Attività Formativa CFU Settore TAF/Ambito Periodo Interclasse CONTESTI ORGANIZZATIVI E PROMOZIONE DELLA SALUTE 6 Secondo Tipo insegnamento Tipo esame 14/06/01 pagina 14/ 4

15 TAF/Ambito Attività Formativa CFU Settore TAF/Ambito Periodo Interclasse Unità Didattiche CONTESTI ORGANIZZATIVI E PROMOZIONE DELLA SALUTE - MOD CONTESTI ORGANIZZATIVI E PROMOZIONE DELLA SALUTE - MOD CONTESTI ORGANIZZATIVI E PROMOZIONE DELLA SALUTE - MOD CONTESTI ORGANIZZATIVI E PROMOZIONE DELLA SALUTE - MOD. 4 1 MED/31 1 MED/30 MED/4 BIO/ TIROCINIO FORMATIVO III ANNO 5 MED/ CONTESTO LEGISLATIVO 4 IUS/ METODI E TECNICHE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO CON ELEMENTI DI DEONTOLOGIA PROFESSIONALE Unità Didattiche METODI E TECNICHE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO CON ELEMENTI DI DEONTOLOGIA PROFESSIONALE - MOD METODI E TECNICHE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO CON ELEMENTI DI DEONTOLOGIA PROFESSIONALE - MOD. 8 6 M-PSI/07 MED/ PROVA FINALE 5 PROFIN_S METODI DI RICERCA E PROGETTAZIONE Unità Didattiche METODI DI RICERCA E PROGETTAZIONE - MOD METODI DI RICERCA E PROGETTAZIONE - MOD. 5 3 MED/48 MED/48 interdisciplina ri e cliniche interdisciplina ri e cliniche della prevenzione dei servizi sanitari Base / Primo soccorso e / Tirocinio differenziato per specifico profilo Affine/Integrat iva / Attività formative affini o integrative Affine/Integrat iva / Attività formative affini o integrative Altro / Altre attività quali l'informatica, attività seminariali ecc. Lingua/Prova Finale / Per la prova finale Altro / Laboratori professionali dello specifico SSD Altro / Altre attività quali l'informatica, attività seminariali ecc. Primo Primo Secondo Secondo Secondo Tipo insegnamento Tipo esame 14/06/01 pagina 15/ 4

16 Attività a scelta dello studente Lo studente potrà acquisire n. 6 crediti attingendo sia tra gli insegnamenti offerti dal corso di studio o da altri corsi impartiti nell Ateneo. La scadenza e le modalità di scelta di tali attività verranno indicate ogni anno sul manifesto degli studi. Gli insegnamenti scelti dagli studenti e pertanto inseriti nel proprio piano di studi non possono essere modificati o sostituiti in corso d anno. 3 Ulteriori attività formative Sono previste nel corso di laurea attività seminariali nell ambito del settore scientifico disciplinare specifico, che permettono allo studente di applicare le proprie conoscenze sfruttando le capacità comunicative e di giudizio. Sono previsti inoltre laboratori professionali che permettono ulteriori acquisizioni tecniche, con particolare riguardo alle specifiche tecniche riabilitative dell educatore professionale. 4 Tirocinio nelle lauree delle professioni sanitarie Le attività formative di tirocinio professionalizzante sono indicate nel piano di studio per un totale di 60 CFU (crediti formativi universitari). Il Direttore delle attività didattiche, determina le modalità di svolgimento delle attività di tirocinio o stages ritenute funzionali al perseguimento degli obiettivi fissati per il corso di laurea, indicando le modalità di rilevamento della frequenza e il responsabile di tale rilevamento. I crediti minimi riservati al tirocinio sono da intendersi come impegno complessivo necessario allo studente per raggiungere le competenze professionali specifiche del profilo. Il tirocinio professionale può comprendere: sessioni tutoriali che preparano lo studente all esperienza; esercitazioni e simulazioni in cui si sviluppano le abilità tecniche, relazionali e metodologiche in situazione protetta prima o durante la sperimentazione nei contesti reali; esperienze dirette sul campo con supervisione; sessioni tutoriali e feedback costanti; report, progetti di educazione terapeutica, pianificazioni assistenziali. Le esperienze di tirocinio devono essere progettate, valutate e documentate nel percorso dello studente. Durante ogni esperienza di tirocinio lo studente riceve valutazioni formative sui suoi progressi opportunamente documentate attraverso schede di valutazione. Gli organi competenti del corso di laurea individueranno gli obiettivi e le regole di espletamento del tirocinio, che ogni tirocinante dovrà seguire. Le strutture formative, in ogni occasione di svolgimento del tirocinio, informeranno il tirocinante sulle regole di svolgimento. Ogni studente riceverà un libretto di formazione che dovrà essere compilato durante il tirocinio e consegnato al tutor. Assenze dal tirocinio Lo studente è tenuto a documentare le ore di presenza in tirocinio nel libretto, a farle controllare e controfirmare dal tutor/responsabile del tirocinio e segnalare tempestivamente l esigenza di recupero di eventuali assenze. Sospensione dal tirocinio Le motivazioni che possono portare le Strutture competenti ad imporre una sospensione dal tirocinio sono le seguenti: 14/06/01 pagina 16/ 4

17 1. stato di gravidanza nel rispetto della normativa vigente;. studente che non ha i prerequisiti e che deve recuperare obiettivi formativi propedeutici ad un tirocinio formativo e sicuro per gli utenti; 3. studente che frequenta il tirocinio in modo discontinuo, senza un giustificato motivo; 4. studente che ha ripetuto più volte errori che possono mettere a rischio l incolumità psicofisica o provocare danno biologico all utente; 5. studente che ha ottenuto una valutazione negativa nel tirocinio per un numero di volte pari a TRE; 6. studente che è stato respinto all esame/valutazione finale di tirocinio per un numero di volte pari a TRE; 7. studente che si deve iscrivere fuori corso e/o ripetente per un numero di volte superiore a quello consentito dallo sbarramento indicato nel regolamento; 8. altre cause documentate e valutate dagli Organi competenti; Qualora persistano le difficoltà che hanno portato alla sospensione dal tirocinio o ci sia un peggioramento che impedisce l apprendimento delle abilità professionali o nei casi previsti nei punti 3, 4, 5, 6, 7 e 8, le figure competenti hanno la facoltà di proporre al Consiglio di corso di laurea o alla Commissione crediti la sospensione definitiva dello studente dal tirocinio, tramite apposita relazione che documenti approfonditamente le motivazioni. La sospensione definitiva dovrà essere deliberata dal Consiglio di corso di laurea o dalla Commissione crediti. Una sospensione definitiva dal tirocinio porta all esclusione dello studente con l impossibilità di proseguire gli studi nel corso di laurea di riferimento dell Università degli studi di Ferrara. La delibera del Consiglio o della Commissione crediti ha valore esecutivo e dovrà essere inviata alla Segreteria studenti per i provvedimenti di esclusione. 5 INTERATENEO informazioni utili NON PREVISTO 6 Propedeuticità Le propedeuticità sono deliberate dal Consiglio di corso di studio e verranno pubblicate sul manifesto del corso di laurea reperibile sul sito web dell'ateneo 7 Sbarramenti SBARRAMENTI: Per l iscrizione all anno successivo devono essere soddisfatti i seguenti requisiti: aver frequentato il 100% del monte ore previsto per il tirocinio dello specifico anno di corso; aver frequentato almeno il 75% dell attività didattica programmata di ciascun insegnamento; aver superato, entro la sessione di esami di settembre, gli esami dell anno in corso, con un eventuale residuo non superiore a TRE esami.gli esami dei corsi a scelta dello studente (tipo D) non influiscono in alcun modo sugli sbarramenti. Pertanto, anche nell'eventualità in cui essi non siano ancora stati sostenuti dallo studente, tali esami non verranno conteggiati ai fini dell'iscrizione regolare all'anno di corso successivo. Lo studente che, nel corso dell anno accademico, non abbia ottenuto l attestazione di frequenza ad almeno il 75% delle ore previste per ciascun insegnamento o che non abbia assolto l impegno del tirocinio, sia rispetto alla frequenza che al conseguimento degli obiettivi formativi stabiliti, viene iscritto, nel successivo anno accademico, anche in soprannumero, come ripetente, con l obbligo di frequenza dei corsi e del tirocinio per i quali non abbia ottenuto l 14/06/01 pagina 17/ 4

18 attestazione. Invece lo studente che alla data di iscrizione all anno di corso successivo si trovi in difetto di più di tre esami (esclusi i corsi a scelta) deve iscriversi in qualità di fuori corso. Lo studente non può iscriversi come fuori corso e/o come ripetente complessivamente per un numero di volte superiore a QUATTRO nell intero corso di studi. Verranno esclusi dal suddetto corso di laurea presso l Ateneo di Ferrara coloro i quali superino il numero di volte previsto per l iscrizione fuori corso e/o ripetente, con chiusura della carriera svolta in quel corso di laurea presso questa Università. Eventuali eccezioni gravi e giustificate, su richiesta dello studente da presentare entro il 30 novembre, potranno essere deliberate dal Consiglio di corso di laurea o dalla Commissione crediti competente. La delibera del Consiglio o della Commissione crediti ha valore esecutivo. Qualora lo studente non presenti richiesta di proseguire gli studi, la carriera verrà chiusa automaticamente al verificarsi delle condizioni indicate nel Regolamento. Le strutture competenti del corso di laurea possono prevedere forme di verifica periodica dei crediti acquisiti, ai fini di valutarne la non obsolescenza dei contenuti conoscitivi. OBSOLESCENZA/ESCLUSIONI: Le lauree triennali delle professioni sanitarie sono soggette ad una obsolescenza e ad un annullamento di carriera differenti rispetto a quanto previsto dalle normative generali, in quanto il percorso da seguire è altamente professionalizzante ed il titolo rilasciato è abilitante alla professione. Il Regolamento studenti indica che le strutture competenti possono stabilire un numero minimo di crediti o di esami da acquisire da parte dello studente in tempi determinati per non incorrere nella obsolescenza degli studi. Lo studente può incorrere nell annullamento della carriera, con esclusione dal corso presso l Ateneo di Ferrara, per i seguenti motivi: 1) supera il numero di volte previsto per l iscrizione fuori corso e/o ripetente, in base a quanto previsto dagli sbarramenti; ) incorre nella sospensione definitiva del tirocinio. 8 Caratteristiche della prova finale e criteri di valutazione La prova finale delle lauree triennali delle professioni sanitarie, con valore di esame di Stato abilitante alla professione, si compone di: a. una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale; b. redazione di un elaborato di una tesi e sua dissertazione. Lo studente che non supera la prova pratica non può essere ammesso alla dissertazione della tesi. La prova è organizzata in due sessioni definite a livello nazionale con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della Ricerca di concerto con il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Per essere ammesso all esame finale lo studente deve avere seguito tutti i corsi del piano di studio ed aver superato tutti gli esami e tirocini previsti. L esame di laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore; può essere prevista la figura di un docente correlatore. Possono essere relatori di tesi le figure previste dal Regolamento studenti, inoltre può essere relatore anche una persona esterna all Ateneo, in questo caso occorre che la sua nomina, limitatamente a quella seduta di laurea, sia autorizzata dal Responsabile della struttura didattica competente. Può essere nominato un controrelatore per la seduta di laurea. La tesi di laurea potrà essere redatta in lingua italiana o in lingua inglese. A determinare il voto di laurea (espresso in centodecimi con eventuale Lode) contribuiscono la media dei voti 14/06/01 pagina 18/ 4

19 conseguiti negli esami curriculari, la valutazione della tesi in sede di discussione e l eventuale valutazione di altre attività con modalità stabilite dal Consiglio della Struttura Didattica. La Commissione di laurea per la determinazione della votazione complessiva finale potrà tener conto della media aritmetica o della media ponderata degli esami, a seconda di ciò che risulterà più conveniente per il laureando. La domanda di laurea va presentata on-line, secondo le modalità indicate sul sito di Ateneo. Un eventuale regolamentazione specifica con le modalità di assegnazione del voto finale verrà approvata dal Consiglio del corso di laurea e resa pubblica sul sito internet del corso di laurea. 9 Conoscenze linguistiche: riconoscimento La lingua straniera richiesta è la lingua inglese. Il Consiglio di corso di laurea (o la Commissione crediti) riconosce certificazioni comprovanti la conoscenza della lingua Inglese. Con delibera del Consiglio del corso di laurea (o della Commissione crediti) saranno indicati i voti corrispondenti ai diversi livelli attestati dalle certificazioni. La tabella di convalida delle certificazioni di inglese verrà pubblicata sul Manifesto degli studi del corso di laurea. 30 Conoscenze informatiche: riconoscimento Il Consiglio di corso di laurea può riconoscere certificazioni comprovanti le conoscenze informatiche. Con propria delibera il Consiglio (o la Commissione crediti) potrà indicare i voti corrispondenti alle certificazioni. La tabella di convalida delle conoscenze informatiche verrà pubblicata sul Manifesto degli studi del corso di laurea. 31 Riconoscimenti per conoscenze e abilità professionali Per le conoscenze e le attività professionali pregresse, ai sensi della Legge 30 dicembre 010, n. 40 (Norme in materia di organizzazione delle Università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l efficienza del sistema universitario), art. 14, comma 1 -Disciplina di riconoscimento dei crediti, si prevede il riconoscimento di abilità professionali, certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in materia, nonché di altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione le Università abbiano concorso, che attestino specifiche competenze acquisite negli ambiti formativi del corso di studio, per un massimo di 1 crediti, complessivamente tra i corsi di I livello e di II livello (laurea e laurea magistrale). Detta disposizione è applicata anche per le coorti precedenti. Il Consiglio della struttura didattica competente ha deliberato di voler riconoscere un numero massimo di 6 crediti. Le richieste per tali riconoscimenti devono essere presentate alla Segreteria studenti dall inizio dell anno accademico e fino al 30 novembre di ogni anno. 14/06/01 pagina 19/ 4

20 Numero massimo di CFU riconoscibili: 6 3 Progetto PIL NON PREVISTO 33 Passaggi Il passaggio da altri corsi di studio dell Ateneo di Ferrara può avvenire solamente dopo il superamento dell apposito test di selezione, con il collocamento in graduatoria in posizione utile, in base ai posti stabiliti dal bando di ammissione. Il Consiglio di corso di laurea esamina la carriera scolastica precedentemente svolta, ne determina, qualora ritenuto possibile, l ulteriore svolgimento, e decide le convalide e le uguaglianze tra insegnamenti, nei termini fissati dal Regolamento di Ateneo, sul riconoscimento dei crediti precedentemente acquisiti. Il Consiglio di corso di laurea può delegare l attività di valutazione delle carriere scolastiche e di riconoscimento crediti ad una apposita Commissione crediti nominata dal Consiglio stesso. La Commissione è tenuta ad applicare i criteri dettati dal Consiglio. Le delibere della Commissione sono immediatamente esecutive. Un esame convalidato dal Consiglio o dalla Commissione crediti non può essere nuovamente sostenuto dallo studente. Gli studenti che effettuano il passaggio possono ottenere il riconoscimento dei crediti pregressi, con l obbligo, per concludere il corso, di conseguire i crediti richiesti con riferimento ai singoli insegnamenti. In ogni caso devono essere conseguiti complessivamente almeno 180 crediti. In base agli studi precedentemente svolti, lo studente potrà richiedere, alla Commissione crediti, eventuali abbreviazioni di corso, nel rispetto della disponibilità di posti negli anni successivi. 34 Trasferimenti Trasferimenti in arrivo da altri Atenei da altro corso di studio: il trasferimento da altri Atenei italiani, da un differente corso di studio, è possibile previo superamento dell apposita prova di selezione, con il collocamento in graduatoria in posizione utile, in base al numero di posti previsti. Trasferimento in arrivo da altri Atenei sullo stesso corso di studio: il trasferimento dallo stesso corso di laurea di altri Atenei italiani è possibile solamente in funzione della disponibilità di posti ed in base a quanto stabilito ogni anno nel manifesto degli studi. Il conteggio dei posti disponibili per ogni anno di corso è effettuato alla data del 31 luglio di ogni anno. I trasferimenti in arrivo saranno accolti esclusivamente nell ambito di tali posti disponibili. Eventuali posti che si dovessero rendere disponibili dopo tale data, verranno recuperati l anno accademico successivo. I conteggi per i posti disponibili verranno effettuati tenendo conto degli studenti iscritti presso questo Ateneo in corso regolare, ripetente o fuori corso che si dovranno iscrivere all anno di corso successivo nel prossimo anno accademico. 14/06/01 pagina 0/ 4

21 Non verranno accolti con trasferimento studenti di ordinamenti disattivati o su anni disattivati di corsi ancora vigenti oppure studenti iscritti al fuori corso dell ultimo anno o studenti in procinto di iscriversi al fuori corso dell ultimo anno. In base ai conteggi effettuati e alla disponibilità di posti, la Segreteria studenti di Medicina e Chirurgia rilascerà il nulla osta al trasferimento a partire dal 1 agosto e fino al 15 ottobre di ogni anno. Il Consiglio di ogni corso di laurea può stabilire regolamenti specifici riguardanti i trasferimenti in ingresso, che verranno pubblicati sul sito internet di Ateneo e nei manifesti degli studi di ogni anno accademico. Tali regolamenti possono prevedere modalità e scadenze differenti. Nel caso di trasferimento in ingresso il Consiglio di corso di laurea esamina la carriera scolastica precedentemente svolta, ne determina, qualora ritenuto possibile, l ulteriore svolgimento, e decide le convalide e le uguaglianze tra insegnamenti, nei termini fissati dal Regolamento di Ateneo, sul riconoscimento dei crediti precedentemente acquisiti. Il Consiglio di corso di laurea può delegare l attività di valutazione delle carriere scolastiche e di riconoscimento crediti ad una apposita Commissione crediti nominata dal Consiglio stesso. La Commissione è tenuta ad applicare i criteri dettati dal Consiglio. Le delibere della Commissione sono immediatamente esecutive. Un esame convalidato dal Consiglio o dalla Commissione crediti non può essere nuovamente sostenuto dallo studente. Gli studenti che effettuano il trasferimento possono ottenere il riconoscimento dei crediti pregressi, con l obbligo, per concludere il corso, di conseguire i crediti richiesti con riferimento ai singoli insegnamenti. In ogni caso devono essere conseguiti complessivamente almeno 180 crediti. In base agli studi precedentemente svolti, lo studente potrà richiedere, alla Commissione crediti, eventuali abbreviazioni di corso, nel rispetto della disponibilità di posti negli anni successivi 35 Percorsi formativi individuali Lo studente, sulla base di motivate esigenze, può seguire un curriculum individuale approvato dal Consiglio di corso di studio. In ogni caso non potranno essere derogati i crediti obbligatoriamente previsti dalla rispettiva tabella stabilita dal D.M. e quanto stabilito nel Regolamento del corso di laurea. Il termine per la presentazione dei curricula individuali è fissato per il 30 Novembre. Qualora il curriculum individuale proposto non sia ritenuto approvabile, il consiglio della struttura didattica è tenuto a sentire lo studente. 36 Durata diversa dal normale La laurea viene conseguita in un corso della durata normale di tre anni equivalenti all acquisizione di 180 crediti formativi universitari (CFU). Non è prevista la possibilità di un percorso part time o di un percorso di durata inferiore ai tre anni. 14/06/01 pagina 1/ 4

22 37 Internazionalizzazione Per informazioni sugli scambi con l'estero rivolgersi al Direttore delle attività didattiche del corso di laurea o all'ufficio mobilità internazionale mail: mob_int@unife.it 38 Orario di ricevimento dei docenti Consultare la pagina personale di ogni singolo docente tramite il sito di Ateneo oppure consultare il sito del corso di laurea 39 Strutture e servizi a disposizione del corso e degli studenti Gli studenti possono usufruire dei servizi informatici pubblicizzati sul sito web dell Ateneo (segreteria virtuale, pagamento on line delle tasse, posta elettronica, accesso Wireless a Internet in tutto l'ateneo, iscrizione on-line agli esami, ecc.). E presente una biblioteca didattica di medicina. Sono attivi i progetti di Tutorato Orientativo (SIAM), Didattico, Metodologico. I servizi sono consultabili sul sito internet di Ateneo: 40 Tutorato I servizi sono consultabili sul sito internet di Ateneo: 41 Docenti garanti del corso di studi CAPITANI Silvano, GRANIERI Enrico, CRAIGHERO Laila, PELUCCHI Stefano 14/06/01 pagina / 4

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8487 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE

Dettagli

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Titolo: IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA IN CULTURE E TECNICHE DELLA MODA CLASSE L- 3 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La

Dettagli

Facoltà: SCIENZE STATISTICHE Corso: 8053 - FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA (L) Ordinamento: DM270 Titolo: FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento

Dettagli

Facoltà: ECONOMIA - SEDE DI RIMINI Corso: 8847 - ECONOMIA DEL TURISMO (L) Ordinamento: DM270 Titolo: ECONOMIA DEL TURISMO Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Sede Di Rimini Corso di Laurea

Dettagli

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto

Dettagli

8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L)

8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L) Page 1 of 6 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L) Titolo: EDUCAZIONE PROFESSIONALE

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali Titolo: SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE Testo: LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE - CLASSE L- 20 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica Classe di laurea magistrale n. LM-33 Ingegneria meccanica DM 270/2004,

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 UNIVERSITA DEL SALENTO FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 Nel seguito saranno

Dettagli

Scuola di Ingegneria e Architettura. Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA

Scuola di Ingegneria e Architettura. Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA Scuola di Ingegneria e Architettura Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA Art. 1 Requisiti per l'accesso al Corso Per essere ammessi al Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica è necessario il possesso di

Dettagli

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE 1. Denominazione del corso di studi Scienze psicologiche 2. Classe di appartenenza

Dettagli

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Obiettivi formativi specifici Art. 4 Risultati di apprendimento attesi

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Obiettivi formativi specifici Art. 4 Risultati di apprendimento attesi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E INTERNAZIONALI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INTERNAZIONALI INTERNATIONAL STUDIES (Classe LM 52 Relazioni

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA (LM41)

REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA (LM41) Page 1 of 5 Facoltà: MEDICINA E CHIRURGIA Corso: 8415 - MEDICINA E CHIRURGIA (LM) Ordinamento: DM270 Titolo: MEDICINA E CHIRURGIA Testo: Scuola di Medicina e Chirurgia REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN Scienze per la formazione

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

L'obbligo formativo aggiuntivo assegnato si intende superato con il superamento dell'esame di Matematica generale.

L'obbligo formativo aggiuntivo assegnato si intende superato con il superamento dell'esame di Matematica generale. SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento di MANAGEMENT E MARKETING - Parte normativa- Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso Per essere ammessi al corso di laurea è

Dettagli

Data del DR di emanazione del ordinamento 31/03/2006 didattico. Data di attivazione 01/10/2003

Data del DR di emanazione del ordinamento 31/03/2006 didattico. Data di attivazione 01/10/2003 Scheda informativa Università Classe Universita' degli Studi di PADOVA Nome del corso Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della

Dettagli

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA MAGISTRALE IN GEOGRAFIA E PROCESSI TERRITORIALI CLASSE LM- 80 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA - Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso

Dettagli

Psicologia sociale e delle organizzazioni

Psicologia sociale e delle organizzazioni Psicologia sociale e delle organizzazioni Università Università degli Studi di FIRENZE Classe 58/S - Classe delle lauree specialistiche in psicologia Nome del corso Psicologia sociale e delle organizzazioni

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI Via Collegio Gallarini, 1 28100 NOVARA (tel. 0321-31252 / 392629) Fax 0321 640556 E-Mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it

Dettagli

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Regolamento didattico del Corso di Laurea di I livello in OTTICA e OPTOMETRIA Il Regolamento Didattico specifica gli aspetti

Dettagli

I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI

I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI Sigle: CFU=Crediti Formativi Universitari SSD=Settore Scientifico-Disciplinare ISCRIZIONE

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN SCIENZE DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Scienze del lavoro (classe delle

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo

Dettagli

SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE 8059 - MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L)

SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE 8059 - MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L) SEDE DI FORLI - Corso: Ordinamento: SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE 8059 - MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L) DM270 MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE Scuola di Lingue

Dettagli

Art. 4: è necessario specificare la percentuale di tempo da dedicare allo studio individuale.

Art. 4: è necessario specificare la percentuale di tempo da dedicare allo studio individuale. Allegato 2 Art. 4. Crediti formativi universitari Testo approvato Rilievi CUN Testo adeguato ai rilievi 1. Il credito formativo universitario (cfu) - di seguito denominato credito - è l unità di misura

Dettagli

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) MODALITA PER IL RICONOSCIMENTO CREDITI Dopo le fasi dell immatricolazione riportate nel Bando (http://www.univaq.it/section.php?id=1670&idcorso=574)

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali Titolo: DAMS - DISCIPLINE DELLE ARTI, DELLA MUSICA E DELLO SPETTACOLO Testo: LAUREA IN DAMS Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo CLASSE L- 3 REGOLAMENTO

Dettagli

L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano. PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene

L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano. PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene Cos è il premio di merito Unitn è il primo ateneo

Dettagli

FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1

FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1 SEZIONE UNDICESIMA FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1 Alla Facoltà di Economia (sede di Piacenza) afferiscono i seguenti corsi di laurea triennali: a) corso di laurea in Economia aziendale b)

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Scadenze amministrative per l anno accademico 2012-2013 Per l anno accademico 2012-2013 le scadenze amministrative di seguito riportate che devono essere osservate necessariamente per tutti i corsi di

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN MARKETING E ORGANIZZAZIONE D IMPRESA (CLASSE L-18 Scienze dell economia e della gestione aziendale) Art. 1 Premesse e finalità 1. Il presente Regolamento disciplina

Dettagli

Regolamento didattico del corso di laurea triennale in Giurista dell Impresa e dell Amministrazione. Parte generale

Regolamento didattico del corso di laurea triennale in Giurista dell Impresa e dell Amministrazione. Parte generale Regolamento didattico del corso di laurea triennale in Giurista dell Impresa e dell Amministrazione Capo I. Disposizioni generali Parte generale Art. 1. Ambito di competenza 1. Il presente Regolamento

Dettagli

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Vista la legge 9.5.89, n. 168; Vista la legge 19.11.90, n. 341; Vista la legge 15.5.97, n. 127; il D.P.R. 27.1.98, n. 25; il D.M. 3.11.99, n. 509 recante norme concernenti

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria A cura della Prof.ssa Paola Giacone Giacobbe a.s. 2010-2011 Il Sistema

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA Università degli Studi di Cagliari Regolamento Didattico del Corso di Studi in Ingegneria Elettrica, A.A. 2007/08 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA Art. 1. Articolazione del Corso di Laurea in Ingegneria

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN BIOLOGIA (CLASSE LM-6 BIOLOGIA) Art. 1 Premesse e finalità

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO E DELL ESAME FINALE PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI STUDIO Art. 1 Ambito di applicazione Il presente

Dettagli

NORME PER L AMMISSIONE

NORME PER L AMMISSIONE Facoltà di Psicologia NORME PER L AMMISSIONE Corsi di Laurea Magistrale: Psicologia clinica e promozione della salute: persona, relazioni familiari e di comunità 120 posti Psicologia dello sviluppo e dei

Dettagli

Sentito per le vie brevi MIUR e CUN, per questa tipologia di classi sembrerebbe non applicarsi

Sentito per le vie brevi MIUR e CUN, per questa tipologia di classi sembrerebbe non applicarsi Documento contenente le linee guida per l attivazione dei Corsi di studio delle professioni sanitarie (DM 8 gennaio 2009 e DI 19 febbraio 2009) a partire dall offerta formativa dell a.a. 2011-2012 In attesa

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO ALLE MODALITA DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA FINALE DI LAUREA

REGOLAMENTO RELATIVO ALLE MODALITA DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA FINALE DI LAUREA REGOLAMENTO RELATIVO ALLE MODALITA DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA FINALE DI LAUREA RIFERIMENTI NORMATIVI E REGOLAMENTARI Decreto Interministeriale 2 aprile 2001 Determinazione delle classi delle lauree universitarie

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI (emanato con Decreto Rettorale N. 645 del 12/03/2003) ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Titoli per l accesso...

Dettagli

)$&2/7 ',0(',&,1$(&+,585*,$ &/$66(/617352)(66,21,6$1,7$5,(7(&1,&+( DELOLWDQWHDOODSURIHVVLRQHVDQLWDULDGL,JLHQLVWDGHQWDOH. $UW±3UHPHVVHHILQDOLWj

)$&2/7 ',0(',&,1$(&+,585*,$ &/$66(/617352)(66,21,6$1,7$5,(7(&1,&+( DELOLWDQWHDOODSURIHVVLRQHVDQLWDULDGL,JLHQLVWDGHQWDOH. $UW±3UHPHVVHHILQDOLWj 81,9(56,7 '(*/,678',',02'(1$(5(**,2(0,/,$ )$&2/7 ',0(',&,1$(&+,585*,$ 5(*2/$0(172','$77,&2'(/&2562',/$85($,1,*,(1('(17$/( &/$66(/617352)(66,21,6$1,7$5,(7(&1,&+( DELOLWDQWHDOODSURIHVVLRQHVDQLWDULDGL,JLHQLVWDGHQWDOH

Dettagli

FACOLTÀ DI PSICOLOGIA ART. 1

FACOLTÀ DI PSICOLOGIA ART. 1 SEZIONE DODICESIMA FACOLTÀ DI PSICOLOGIA ART. 1 Alla Facoltà di Psicologia afferiscono i seguenti corsi di laurea triennali: a) corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche Laurea in Scienze e tecniche

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA. FACOLTÀ DI Medicina e Chirurgia

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA. FACOLTÀ DI Medicina e Chirurgia UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI Medicina e Chirurgia REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE (CLASSE LM/SNT1 - SCIENZE

Dettagli

Regolamento didattico del corso di laurea magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali. Parte generale

Regolamento didattico del corso di laurea magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali. Parte generale Regolamento didattico del corso di laurea magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali Capo I. Disposizioni generali Parte generale Art. 1. Ambito di competenza 1. Il presente Regolamento disciplina,

Dettagli

Università Cattolica del Sacro Cuore Facoltà di Medicina e Chirurgia

Università Cattolica del Sacro Cuore Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea Magistrale in Scienze infermieristiche e Sede U.C.S.C. Manifesto degli studi Anno Accademico 2012-2013 CLASSE DI LAUREA DI APPARTENENZA: LM/SNT1 SCIENZE

Dettagli

Corso di Laurea in Informatica

Corso di Laurea in Informatica Università degli Studi di Parma Dipartimento di Matematica e Informatica Corso di Laurea in Informatica Laurea di primo livello Classe L-31 Scienze e Tecnologie Informatiche (studenti immatricolati negli

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CORSI DI STUDIO ACCADEMICI DI I e II LIVELLO AI SENSI DEL REGOLAMENTO DIDATTICO

REGOLAMENTO DEI CORSI DI STUDIO ACCADEMICI DI I e II LIVELLO AI SENSI DEL REGOLAMENTO DIDATTICO REGOLAMENTO DEI CORSI DI STUDIO ACCADEMICI DI I e II LIVELLO AI SENSI DEL REGOLAMENTO DIDATTICO Indice Art. 1. (Generalità) Art. 2. (Titoli di accesso) Art. 3. (Competenze di accesso e loro verifica) Art.

Dettagli

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online di I Livello 60 Crediti Formativi (CFU) 1. Premesse In base al dato riportato dal Sole

Dettagli

Premio di merito Quando studiare ti conviene

Premio di merito Quando studiare ti conviene Premio di merito Quando studiare ti conviene Sommario Sommario 2 Cos è il premio di merito 3 Come si concorre al premio. Prerequisiti 3 Indicatori di valutazione e calcolo del premio 3 (a) Durata del percorso

Dettagli

Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis)

Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Modalità per il riconoscimento crediti Dopo le fasi dell immatricolazione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) Art. 1 Ambiti d applicazione In attuazione della legislazione vigente (L. 64/2001; L.

Dettagli

Corso di laurea in SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE

Corso di laurea in SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE Corso di laurea in SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE A.A. 2014/2015 Anno Accademico 2014/2015 I ANNO II ANNO III ANNO E2401P - Scienze e tecniche psicologiche (Classe L-24 D.M. 270/2004) Attivato Attivato

Dettagli

antropologico( e( scientifico*letterario,( orientata( al( conseguimento( del( livello( formativo( richiesto(dall'area(professionale;(

antropologico( e( scientifico*letterario,( orientata( al( conseguimento( del( livello( formativo( richiesto(dall'area(professionale;( REGOLAMENTO*DIDATTICO* * Corso*di*Studio*in*Scienze*della*Mediazione*Linguistica*Classe*di*Laurea*L=12* Articolo1*AttivazionedelCorsodiStudio Articolo2*ObiettiviformativiqualificantidellaClassediLaureaL*12

Dettagli

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività

Dettagli

MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE, TECNICHE E DELLA PREVENZIONE STATUTO

MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE, TECNICHE E DELLA PREVENZIONE STATUTO MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE, TECNICHE E DELLA PREVENZIONE STATUTO Art. 1 Attivazione del Master L Università degli Studi dell Aquila attiva,

Dettagli

TITOLO I FINALITÀ E ORDINAMENTO DIDATTICO

TITOLO I FINALITÀ E ORDINAMENTO DIDATTICO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN FISIOTERAPIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI FISIOTERAPISTA) REGOLAMENTO DIDATTICO TITOLO I FINALITÀ E ORDINAMENTO

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA) in PRODUZIONI ANIMALI (Classe L-38) Ai sensi del D.M. 270/2004 Art. 1 Finalità 1.

Dettagli

Anno Accademico 2013/2014 A) ISCRIZIONE CON RISERVA

Anno Accademico 2013/2014 A) ISCRIZIONE CON RISERVA REGOLE DI ISCRIZIONE E MODULISTICA PER I LAUREANDI CHE ASPIRANO AD ISCRIVERSI AI CORSI DI LAUREA MAGISTRALE AD ACCESSO NON PROGRAMMATO DELL ATENEO DI PALERMO Anno Accademico 2013/2014 A) ISCRIZIONE CON

Dettagli

17-Classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale Nome del corso. Economia aziendale

17-Classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale Nome del corso. Economia aziendale Università Università degli studi di Genova Classe 17-Classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale Nome del corso Economia aziendale Modifica di Economia aziendale (codice=333)

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

ART. 1 Oggetto del Regolamento

ART. 1 Oggetto del Regolamento REGOLAMENTO DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN DIDATTICA DELL ITALIANO COME LINGUA STRANIERA ART. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina, ai sensi dell articolo 1 comma 3 del Regolamento

Dettagli

Università Cattolica del Sacro Cuore Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli. Corso di Laurea Magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche

Università Cattolica del Sacro Cuore Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli. Corso di Laurea Magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli Corso di Laurea Magistrale in Scienze infermieristiche e Manifesto degli studi Anno Accademico 2014-2015 CLASSE DI LAUREA DI APPARTENENZA: LM/SNT1 SCIENZE INFERMIERISTICHE

Dettagli

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità Articolo 1. Finalità 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e il funzionamento dei corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente successivi

Dettagli

FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE, NATURALI UNIVERSITÀ DEL SALENTO

FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE, NATURALI UNIVERSITÀ DEL SALENTO AVVISO di BANDO FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE, NATURALI UNIVERSITÀ DEL SALENTO Corso di laurea magistrale ad accesso libero in: MATEMATICA (LM39, CLASSE LM-40) PROVE DI AMMISSIONE A.A. 2014/2015

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE CLASSE DELLE LAUREE IN SERVIZIO SOCIALE L-39 Ai sensi del D.M. 270/2004 (Social Service) A.A. 2014/2015 TITOLO

Dettagli

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Il presente Regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e l organizzazione dei Master nell Università Telematica Universitas Mercatorum. L Ateneo

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO Articolo 1 Definizione 1. In attuazione di quanto previsto dalla normativa

Dettagli

Manifesto degli studi del DIIES per l anno accademico 2014/2015

Manifesto degli studi del DIIES per l anno accademico 2014/2015 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA DIPARTIMENTO DIIES Manifesto degli studi del DIIES per l anno accademico 2014/ 1 Premessa L offerta formativa del DIIES dell Università degli Studi

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA (CLASSE LM-40 Matematica) Art. 1 Premesse

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

Regolamento della Prova Finale di Laurea Magistrale

Regolamento della Prova Finale di Laurea Magistrale Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Regolamento della Prova Finale di Laurea Magistrale (Approvato CdF 13-6-2012) 1. Elaborazione della tesi e presentazione del titolo 1.1 La prova

Dettagli

UNIVERSITY OF SIENA FACULTY OF POLITICAL SCIENCES ACADEMIC REGULATIONS PROGRAMME IN SOCIAL WORK

UNIVERSITY OF SIENA FACULTY OF POLITICAL SCIENCES ACADEMIC REGULATIONS PROGRAMME IN SOCIAL WORK UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEL SERVIZIO SOCIALE (Classe L-39 Servizio sociale) UNIVERSITY OF SIENA FACULTY OF POLITICAL

Dettagli

Articolo 1 Definizioni e finalità. Articolo 2 Attività formative

Articolo 1 Definizioni e finalità. Articolo 2 Attività formative Università di Cassino Facoltà di Ingegneria Regolamento didattico dei corsi di laurea in L7 - Classe delle Lauree in INGEGNERIA CIVILE ED AMBIENTALE Ingegneria Civile ed Ambientale L8 - Classe delle Lauree

Dettagli

Febbraio Agosto 2011. Facoltà di MEDICINA E CHIRURGIA (Roma)

Febbraio Agosto 2011. Facoltà di MEDICINA E CHIRURGIA (Roma) Febbraio Agosto 2011 Facoltà di MEDICINA E CHIRURGIA (Roma) Universita` Cattolica del Sacro Cuore Facolta` di Medicina e Chirurgia A. Gemelli Sede di Brescia CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INFERMIERISTICA

Dettagli

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 27 giugno 2012 SENATO ACCADEMICO 17 luglio 2012 DECRETO RETTORALE DI EMANAZIONE:

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 27 giugno 2012 SENATO ACCADEMICO 17 luglio 2012 DECRETO RETTORALE DI EMANAZIONE: Università degli Studi di Ferrara REGOLAMENTO DIDATTICO DI MEDICINA E CHIRURGIA E DEI CORSI DI STUDIO AFFERENTI Regolamento per i corsi di studio attivi in base al D.M. 270/04 ANNO ACCADEMICO 2012-2013

Dettagli

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI INDIRIZZO INTERPRETATIVO-COMPOSITIVO (Decreto M.I.U.R. dell 8 gennaio 2004 Autorizzazione A.F.A.M. prot. 4114 del 9 Settembre 2004)

Dettagli

OTTICA E OPTOMETRIA. Corso di Laurea in. (classe L-30)

OTTICA E OPTOMETRIA. Corso di Laurea in. (classe L-30) Corso di Laurea in OTTICA E OPTOMETRIA (classe L-30) Corso di Laurea in Ottica e Optometria (LB24, Classe L-30) Informazioni generali Il Corso di laurea in Ottica e Optometria è attivato ai sensi del DM

Dettagli

EDUCAZIONE PROFESSIONALE

EDUCAZIONE PROFESSIONALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA in collaborazione con UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO Corso di laurea in EDUCAZIONE PROFESSIONALE (abilitante alla professione sanitaria di Educatore professionale) Classe

Dettagli

Scuola di Giurisprudenza

Scuola di Giurisprudenza Scuola di Giurisprudenza PARTE NORMATIVA DEL REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN GIURISPRUDENZA - sede di Bologna ART. 1 REQUISITI PER L'ACCESSO AL CORSO Per essere ammesso

Dettagli

FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA, CLASSE LMG/01 REGOLAMENTO DIDATTICO. Art. 1 Definizioni

FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA, CLASSE LMG/01 REGOLAMENTO DIDATTICO. Art. 1 Definizioni FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA, CLASSE LMG/01 1. Ai sensi del presente Regolamento si intende: REGOLAMENTO DIDATTICO Art. 1 Definizioni a) per Facoltà: la Facoltà

Dettagli

Università degli Studi di Torino. Laurea in TECNICHE AUDIOPROTESICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI AUDIOPROTESISTA)

Università degli Studi di Torino. Laurea in TECNICHE AUDIOPROTESICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI AUDIOPROTESISTA) Università degli Studi di Torino Laurea in TECNICHE AUDIOPROTESICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI AUDIOPROTESISTA) D.M. /0/004, n. 70 Regolamento didattico - anno accademico 04/05 ART. Premessa

Dettagli

DIPARTIMENTO di MATEMATICA. REGOLAMENTO PROVA FINALE E CONFERIMENTO DEL TITOLO corso di laurea in MATEMATICA

DIPARTIMENTO di MATEMATICA. REGOLAMENTO PROVA FINALE E CONFERIMENTO DEL TITOLO corso di laurea in MATEMATICA DIPARTIMENTO di MATEMATICA REGOLAMENTO PROVA FINALE E CONFERIMENTO DEL TITOLO corso di laurea in MATEMATICA Emanato con D.R. n. 413 del 2 luglio 2015 INDICE Art. 1 Definizioni... 3 Art. 2 Obiettivi della

Dettagli

Manifesto degli studi del DIIES per l anno accademico 2015/2016

Manifesto degli studi del DIIES per l anno accademico 2015/2016 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA DIPARTIMENTO DIIES Manifesto degli studi del DIIES per l anno accademico 2015/ 1 Premessa L offerta formativa del DIIES dell Università degli Studi

Dettagli

I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE

I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: LM-31 Ingegneria Gestionale NORMATIVA DI RIERIMENTO: DM 270/2004 DIPARTIMENTO DI RIERIMENTO: Ingegneria Industriale

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004)

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) 1 INDICE Articolo 1 Finalità Articolo 2 Ambito di applicazione Articolo 3 Istituzione

Dettagli

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino CONFERIMENTO DELLA POSIZIONE DI COORDINATORE SANITARIO E DI ASSISTENTE SOCIALE CRITERI GENERALI (art. 10 c.8

Dettagli

DIZIONARIO UNIVERSITARIO

DIZIONARIO UNIVERSITARIO DIZIONARIO UNIVERSITARIO ANNO ACCADEMICO L anno accademico può essere suddiviso in due periodi dell anno in cui frequentare le lezioni e dare gli esami. In genere il primo periodo dura da ottobre a gennaio,

Dettagli

In convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172

In convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172 81,9(56,7 '(*/,678',',6,(1$ ',3$57,0(172',',5,772'(// (&2120,$ )$&2/7 ',(&2120,$³5,&+$5'0*22':,1 In convenzione con UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA DIPARTIMENTO DI DIRITTO PUBBLICO AGENZIA DELLE ENTRATE

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE (CLASSE L-18 SCIENZE DELL ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE)

Dettagli