Utilizzazione metabolica dei nutrienti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Utilizzazione metabolica dei nutrienti"

Transcript

1 Utilizzazione metabolica dei nutrienti Il rifornimento di substrati è discontinuo Fase postprandiale utilizzazione dei nutrienti esogeni e messa in riserva Fase postassorbitiva (digiuno) mobilizzazione e utilizzazione delle riserve Le riserve consistono in: Depositi di lipidi (tessuto adiposo) Depositi di glucosio (fegato e muscolo)

2

3 Come è regolata? Due ormoni chiave: Insulina e Glucagone Fase postprandiale insulina Fase postassorbitiva (digiuno) glucagone

4 Catabolic hormone

5 Controllo della glicemia da parte di insulina e glucagone La glicemia deve essere mantenuta adeguata soprattutto perché le cellule nervose utilizzano quasi esclusivamente il glucosio come fonte di energia. Tuttavia, alti valori di glicemia possono essere dannosi, sia perché portano a down-regulation dei recettori dell insulina, sia perché a lungo termine portano a danno cellulare come conseguenza di una anomala glicosilazione proteica. Meccanismi di risposta ad un alto tasso glicemico Ingresso di glucosio all interno delle cellule Metabolismo del glucosio a glicogeno (fegato e muscolo) o grassi (tessuto adiposo) Meccanismi di risposta ad un basso tasso glicemico glicogenolisi gluconeogenesi (dal piruvate o dal lattato) In risposta ad un basso ingresso di glucosio nelle cellule (diabete): Produzione di acidi grassi e chetoacidi come fonti di energia alternative

6 Come è regolata? Attiva Deposito di lipidi Deposito di glucosio Ossidazione del glucosio Sintesi di trigliceridi L insulina : Inibisce - Mobilizzazione di lipidi - Mobilizzazione di glucosio Il glucagone (e le catecolamine): Attiva Inibisce Mobilizzazione di lipidi - Deposito di lipidi Mobilizzazione di glucosio - Deposito di glucosio Sintesi del glucosio Ossidazione di trigliceridi

7 Il glucagone, in risposta a diminuzione della glicemia, determina aumento di glucosio, acidi grassi e amino acidi nel sangue Fegato: aumentata liberazione di glucosio glicogenolisi sintesi di glicogeno gluconeogenesi aumentata liberazione di amino acidi catabolismo proteico sintesi proteca Tessuto adiposo: aumentata liberazione di acidi grassi catabolismo dei grassi (lipolisi) sintesi di grassi

8 L ipotalamo regola l attività secretoria dell ipofisi che a sua volta regola altre ghiandole (tiroide, corteccia surrenalica, gonadi) Il controllo è attivato da due meccanismi: la secrezione di neuropeptidi ipotalamici trasportati lungo il peduncolo ipofisario all ipofisi posteriore e la secrezione di peptidi che mediano la secrezione ormonale adenoipofisaria

9

10 Anatomia funzionale L ipotalamo è una parte del diencefalo localizzata sotto il talamo e tra la lamina terminale e i corpi mammillari che formano le pareti e il pavimento del 3 ventricolo. Sul pavimento del terzo ventricolo le due halves dell ipotalamo si riuniscono a dare una struttura nota come eminenza mediana. L eminenza mediana è importante in quanto è la sede dove hanno termine gli assoni che originano dai neuroni ipotalamici. È la sede dove sono secreti i neuropeptidi coinvolti nel controllo della funzione adenoipofisaria.

11

12 Vascolarizzazione L ipotalamo è irrorato dai rami arteriosi derivati dal poligono cerebrale di Willis, il sangue refluo è drenato in parte dal sistema portale ipofisario e in parte dalla vena basale di Rosenthal Il network capillare che fornisce un adeguato apporto ematico all eminenza mediana, al peduncolo ipofisario e all ipofisi ha un ruolo chiave nel trasporto dei neurormoni ipotalamici all adenoipofisi

13

14 Fase post-assorbitiva Aminoacidi GLUCOSIO ACIDI GRASSI catecolamine _ insulina

15 Gli adattamento metabolici al digiuno sono continui ma si possono schematicamente suddividere in diversi periodi in base al tipo di substrato energetico maggiormente usato Digiuno fisiologico notturno Digiuno prolungato Prima fase inizia ore dall ultimo pasto ed occupa le due giornate dall ultimo pasto Seconda fase dura circa 3 settimane Terza fase che si protrae fino ad esaurimento delle scorte lipidiche

16 Fasi del digiuno in base alle modalità di approvvigionamento di glucosio FASE DI ADATTAMENT O AL DIGIUNO

17

18

19 LIVELLI EMATICI glucosio 5,5 mm a digiuno notturno 3,5 mm nel digiuno prolungato corpi chetonici 0,01 mm stato di alimentazione 0,1 mm dopo il digiuno notturno 2 mm dopo tre giorni di digiuno 5 mm digiuno prolungato acidi grassi-albumina 0,5 mm 2 mm nel digiuno

20 CPT I. punto di controllo inibita da malonilcoa palmitil~coa CoASH citoplasma Carnitina Palmitil Transferasi I - CPT I membrana esterna carnitina palmitoilcarnitina Carnitina Palmitil Transferasi II - CPT II carnitina-palmitil translocasi membrana interna palmitil~coa CoASH β-ossidazione matrice mitocondriale

21

22 CHETOGENESI e CORPI CHETONICI - composti acidi (pk~4) - metaboliti idrosolubili degli acidi grassi ( non necessitano di trasportatori ematici) - captazione indipendente dall insulina ACETOACETATO CH 3 -CO-CH 2 -COO - β-idrossibitirrato CH 3 -CHOH-CH 2 -COO - maggior componente Interconvertibili ad opera di deidrogenasi decarbossilazione lenta e spontanea acetone CH 3 -CO-CH 3

23 FORMAZIONE EPATICA (matrice mitocondriale) velocità di formazione direttamente proporzionale alla velocità della β -ossidazione UTILIZZO soltanto EXTRAEPATICO: ossidati a CO 2 e H 2 O - sistema nervoso centrale - muscolo cardiaco - muscolo scheletrico il fegato manca dell enzima succinil~coa 3chetoacido transferasi per l attivazione dell acetoacetato ad acetoacetilcoa

24 Digiuno prolungato (1-7 giorni) GLUCOSIO Proteine Aminoacidi + glucagone CORPI CHETONICI ACIDI GRASSI

25

26

27 Digiuno protratto N ureico nelle urine (da 12 a 2 g/24 h) Tessuti GLUCOSIO Aminoacidi + glucagone CORPI CHETONICI

28

29

Obesità e sovrappeso. -Educazione alimentare -Terapia nutrizionale -Esercizio fisico

Obesità e sovrappeso. -Educazione alimentare -Terapia nutrizionale -Esercizio fisico Obesità e sovrappeso L obesità e il sovrappeso sono l epidemia del Duemila. Un grave problema medico-sociale che richiede un mosaico di interventi: -Approccio cognitivo comportamentale -Educazione alimentare

Dettagli

Apparato endocrino. Controllo della glicemia. Il pancreas endocrino. Università degli Studi di Perugia

Apparato endocrino. Controllo della glicemia. Il pancreas endocrino. Università degli Studi di Perugia Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Medicina Sperimentale Sezione di Fisiologia e Biochimica Apparato endocrino Controllo della glicemia Il pancreas endocrino 1 Insulina: struttura e biosintesi

Dettagli

Metabolismo energetico nel lavoro muscolare

Metabolismo energetico nel lavoro muscolare Metabolismo energetico nel lavoro muscolare Esiste una relazione tra intensità di esercizio e consumo di grassi, scopriamo qu L'energia necessaria per soddisfare le richieste energetiche dell'organismo

Dettagli

Ruolo del fegato nella nutrizione

Ruolo del fegato nella nutrizione Ruolo del fegato nella nutrizione Centro di distribuzione dei nutrienti per tutti gli altri organi Annulla le fluttuazioni del metabolismo determinate dall assunzione intermittente del cibo Funge da deposito

Dettagli

Regolazione ormonale del metabolismo energetico. Lezione del 11 marzo 2014

Regolazione ormonale del metabolismo energetico. Lezione del 11 marzo 2014 Regolazione ormonale del metabolismo energetico Lezione del 11 marzo 2014 Effetti fisiologici e metabolici dell adrenalina: preparazione all azione EFFETTO IMMEDIATO EFFETTO COMPLESSIVO Effetto fisiologico

Dettagli

ANORESSIA: CAUSA O CONSEGUENZA DI MALATTIA? Grazia Guidi Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato Università di Pisa

ANORESSIA: CAUSA O CONSEGUENZA DI MALATTIA? Grazia Guidi Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato Università di Pisa ANORESSIA: CAUSA O CONSEGUENZA DI MALATTIA? Grazia Guidi guidi@vet.unipi.it Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato Università di Pisa Il comportamento alimentare Un insieme di attitudini realizzate

Dettagli

METABOLISMO LIPIDICO

METABOLISMO LIPIDICO METABOLISMO LIPIDICO I LIPIDI FUNZIONI GENERALI DEI LIPIDI Ø Funzione energetica: forniscono 9 Kcal/gr Ø Funzione ormonale (ormoni steroidei) e di messaggeri intracellulari Ø Funzione termica: mantenimento

Dettagli

Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio

Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio IL METABOLISMO DEL TESSUTO MUSCOLARE Scheletrico Striato La maggior parte della massa muscolare corporea Volontario Cardiaco Striato Cuore Involontario Liscio Non striato Visceri e vasi sanguigni Involontario

Dettagli

Metabolismo glucidico

Metabolismo glucidico Metabolismo glucidico Glicemia a digiuno La concentrazione del glucosio nel sangue è una variabile omeostatica: l organismo tende a mantenere le oscillazioni della glicemia entro valori stretti Scopi:

Dettagli

IL TESSUTO ADIPOSO La funzione del tessuto adiposo, che è costituito da adipociti, è quella di garantire all organismo animale una riserva di

IL TESSUTO ADIPOSO La funzione del tessuto adiposo, che è costituito da adipociti, è quella di garantire all organismo animale una riserva di IL TESSUTO ADIPOSO La funzione del tessuto adiposo, che è costituito da adipociti, è quella di garantire all organismo animale una riserva di energia, prontamente disponibile quando l organismo ne ha bisogno.

Dettagli

Integrazione del metabolismo

Integrazione del metabolismo Integrazione del metabolismo Gli effetti metabolici dell insulina e del glucagone Aspetti generali: il fegato, il tessuto adiposo, il muscolo e l encefalo sono i quattro tessuti che svolgono un ruolo dominante

Dettagli

Gli organismi multicellulari si devono adattare ad un ambiente esterno che cambia continuamente. A tale scopo operano due sistemi, il sistema nervoso

Gli organismi multicellulari si devono adattare ad un ambiente esterno che cambia continuamente. A tale scopo operano due sistemi, il sistema nervoso Gli organismi multicellulari si devono adattare ad un ambiente esterno che cambia continuamente. A tale scopo operano due sistemi, il sistema nervoso ed il sistema endocrino. Il sistema nervoso gestisce

Dettagli

Ghiandole endocrine centrali

Ghiandole endocrine centrali Ghiandole endocrine centrali Ipotalamo e ipofisi: ghiandole endocrine centrali Ipotalamo e neuroipofisi agiscono come unità per secernere vasopressina e ossicitina 1 La secrezione di ormoni dell adenoipofisi

Dettagli

ENDOCRINOLOGIA DELL ESERCIZIO FISICO. Massimo Morè

ENDOCRINOLOGIA DELL ESERCIZIO FISICO. Massimo Morè ENDOCRINOLOGIA DELL ESERCIZIO FISICO Massimo Morè ESERCIZIO FISICO E MODIFICAZIONI FISIOLOGICHE Attività fisica lieve o moderata : glicogeno muscolare glucosio plasmatico acidi grassi liberi impiego trifasico

Dettagli

COMUNICAZIONE INTERCELLULARE

COMUNICAZIONE INTERCELLULARE COMUNICAZIONE INTERCELLULARE TRASFERIMENTO DIRETTO DI SEGNALI CHIMICI E ELETTRICI ATTRAVERSO GIUNZIONI COMUNICANTI COMUNICAZIONE CHIMICA LOCALE (SOSTANZE PARACRINE E AUTOCRINE) COMUNICAZIONE A LUNGA DISTANZA

Dettagli

Metabolismo. Metabolismo. Il complesso di tutte le reazioni organiche di trasformazioni tra energia e materia viene definito come metabolismo.

Metabolismo. Metabolismo. Il complesso di tutte le reazioni organiche di trasformazioni tra energia e materia viene definito come metabolismo. Metabolismo Dr. Augusto Innocenti, PhD Biologo Nutrizionista Prof. a contratto Università di Parma Perfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia Metabolismo

Dettagli

Connessioni. Le cellule cardiache sono unite tra loro da parti più ispessite del sarcolemma dette: Gap - junction

Connessioni. Le cellule cardiache sono unite tra loro da parti più ispessite del sarcolemma dette: Gap - junction Muscolo cardiaco Le fibrocellule cardiache sono simili alle fibrocellule muscolari di tipo I (fibre rosse), ma si differenziano, infatti: Sono più piccole Non sono polinucleate Minor massa fibrillare (50%

Dettagli

1. Cosa si intende per steatorrea? 2. Indica la sede di formazione delle seguenti lipoproteine: a) HDL (fegato-intestino) b) LDL (dal metabolismo intravasale delle VLDL) c) VLDL (fegato) d) Chilomicroni

Dettagli

TESSUTO ADIPOSO. Caldarera Lehninger, cap.21

TESSUTO ADIPOSO. Caldarera Lehninger, cap.21 TESSUTO ADIPOSO E' costituito dall'insieme di numerose cellule, chiamate ADIPOCITI, deputate alla sintesi dei trigliceridi ed al loro rilascio sotto forma di glicerolo + acidi grassi. 1. Funzione meccanica:

Dettagli

Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre

Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre cellule (contatto cellula-cellula) o con strutture extracellulari

Dettagli

Metabolismo glucidico

Metabolismo glucidico Metabolismo glucidico Digestione degli zuccheri a-amilasi salivare e pancreatica maltotrioso destrina maltosio glucosio lattosio amido saccarosio maltosio maltotrioso destrine lattasi maltasi oligosaccaridasi

Dettagli

Formazione dei chilomicroni

Formazione dei chilomicroni Formazione dei chilomicroni I triacilgliceroli forniscono il combustibile per i lunghi voli migratori del Piviere minore. I triacilgliceroli sono riserve di energia molto concentrate essendo ridotti ed

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz INSULINA Negli ultimi anni l insulina ha assunto un ruolo chiave nel doping, tanto da essere inserita dal CIO nella classe E della lista delle sostanze vietate e dei metodi proibiti,

Dettagli

Idratazione (introduciamo un gruppo OH sul Cβ) per mezzo della enoil-coa idratasi

Idratazione (introduciamo un gruppo OH sul Cβ) per mezzo della enoil-coa idratasi β-ossidazione di un Ac. Grasso Saturo con n PARI di atomi di carbonio Deidrogenazione FAD-dipendente del legame Cα- Cβ per mezzo della Acil-CoA deidrogenasi che è legata alla membrana mitocondriale interna)

Dettagli

Omeostasi e coordinamento funzioni di un organismo

Omeostasi e coordinamento funzioni di un organismo Omeostasi e coordinamento funzioni di un organismo Organismi unicellulari Organismi pluricellulari Scambi attivi con l ambiente esterno Comunicazione elettrica Comunicazione chimica Meccanismi di comunicazione

Dettagli

METABOLISMO CELLULARE

METABOLISMO CELLULARE METABOLISMO CELLULARE Struttura dell ATP (Adenosintrifosfato) Adenina (base azotata), Ribosio (zucchero) e un gruppo fosforico ATP Il legame covalente tra i gruppi fosforici si spezza facilmente liberando

Dettagli

Trattamento dietetico dei difetti della Beta ossidazione mitocondriale

Trattamento dietetico dei difetti della Beta ossidazione mitocondriale Trattamento dietetico dei difetti della Beta ossidazione mitocondriale R.Parini, A.Pozzoli, G.Sersale, F.Furlan Centro per le Malattie metaboliche dell Infanzia, Az Osp.S.Gerardo, Monza Difetti della Beta

Dettagli

TRASMISSIONE DEI SEGNALI E COMUNICAZIONE TRA LE CELLULE

TRASMISSIONE DEI SEGNALI E COMUNICAZIONE TRA LE CELLULE TRASMISSIONE DEI SEGNALI E COMUNICAZIONE TRA LE CELLULE GLI ORMONI SONO MESSAGGERI CHIMICI SINTETIZZATI DA CELLULE O GHIANDOLE DETTE ENDOCRINE POICHE RIVERSANO NEL SANGUE DIRETTAMENTE QUESTI LORO PRODOTTI.

Dettagli

Malnutrizione in Eccesso e in Difetto

Malnutrizione in Eccesso e in Difetto Malnutrizione in Eccesso e in Difetto Augusto Innocenti Dottore in Biologia Perfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia 1 Bilancio Energetico La risultanza

Dettagli

Apparato digerente. Quantità Secrezione. Composizione. giornaliera (L) Saliva Amilasi, bicarbonato. Succo gastrico Succo pancreatico

Apparato digerente. Quantità Secrezione. Composizione. giornaliera (L) Saliva Amilasi, bicarbonato. Succo gastrico Succo pancreatico Apparato digerente Quantità Secrezione giornaliera (L) ph Composizione Saliva 1 6.5 Amilasi, bicarbonato Succo gastrico Succo pancreatico 1-3 1.5 Pepsinogeno, HCl, fattore intrinseco 1 7-8 Tripsinogeno,

Dettagli

Regolazione della Glicolisi

Regolazione della Glicolisi Regolazione della Glicolisi Enzimi regolati della glicolisi: 1) esochinasi. da: Champe La esochinasi: ha bassa Km per Glu 0,2mM: questo assicura la captazione anche di poche molecole di glucosio, presenti

Dettagli

La motivazione ed il comportamento alimentare

La motivazione ed il comportamento alimentare La motivazione ed il comportamento alimentare La motivazione Il comportamento di ogni essere vivente è orientato alla realizzazione di un certo numero di scopi e alla soddisfazione di determinati bisogni

Dettagli

Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare respiratorio. Svolge quindi

Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare respiratorio. Svolge quindi Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare e respiratorio. Svolge quindi un ruolo particolarmente rilevante nella prevenzione delle patologie cerebrovascolari,

Dettagli

Bioenergetica e Metabolismo

Bioenergetica e Metabolismo Bioenergetica e Metabolismo Anabolismo Comprende quel complesso di reazioni enzimatiche, definito anche BIOSINTESI che permette all'organismo di utilizzare i principi nutritivi introdotti con gli alimenti

Dettagli

Induzione della Fame

Induzione della Fame Induzione della Fame IPOTALAMO Mesencefalo Fame Sazietà NTS Eminenza Mediana Area Postrema? Sistema Simpatico Nervo Vago Grelina Stomaco Svuotamento Gastrico Intestino Ipoglicemia Calo [Acidi Grassi] Recettori

Dettagli

La Nutrizione Artificiale dall ospedale al domicilio. La Terapia insulinica nel paziente in N.A.

La Nutrizione Artificiale dall ospedale al domicilio. La Terapia insulinica nel paziente in N.A. La Nutrizione Artificiale dall ospedale al domicilio La Terapia insulinica nel paziente in N.A. 25-26 Marzo 2009 Il pancreas endocrino produce gli ormoni insulina e glucagone che hanno un ruolo fondamentale

Dettagli

Digestione e assorbimento dei lipidi. β-ossidazione degli acidi grassi

Digestione e assorbimento dei lipidi. β-ossidazione degli acidi grassi Digestione e assorbimento dei lipidi β-ossidazione degli acidi grassi I grassi della dieta sono assorbiti nell intestino tenue Il diametro della particella dei chilomicroni varia da circa 100 a circa 500

Dettagli

La quantità di glu presente nei liquidi extracellulari è di circa 20g, 80kcal.

La quantità di glu presente nei liquidi extracellulari è di circa 20g, 80kcal. I principali nutrienti metabolici sono il glucosio e gli acidi grassi. In circostanze normali il glucosio è l unico nutriente che possa essere utilizzato dal cervello. E anche utilizzato preferenzialmente

Dettagli

28/04/15. Il pancreas risponde agli aumenti di concentrazione di glucosio nel sangue secernendo un ormone

28/04/15. Il pancreas risponde agli aumenti di concentrazione di glucosio nel sangue secernendo un ormone Nelle lezioni che seguono esamineremo l azione degli ormoni secreti dal pancreas e dalla ghiandole surrenali perché svolgono i ruoli principali nella regolazione dei combustibili nei diversi tessuti dei

Dettagli

Regolazione di secrezione e motilità 1. Nervoso 1.1 SNC (riflessi lunghi - locali o cefalici) 1.2 Enterico (riflessi corti - locali)

Regolazione di secrezione e motilità 1. Nervoso 1.1 SNC (riflessi lunghi - locali o cefalici) 1.2 Enterico (riflessi corti - locali) Regolazione di secrezione e motilità 1. Nervoso 1.1 SNC (riflessi lunghi - locali o cefalici) 1.2 Enterico (riflessi corti - locali) 2. Endocrini e Paracrini Secrezioni 1. Muco (mucose e caliciformi)

Dettagli

METABOLISMO del GLUCOSIO: GLUCONEOGENESI e VIA DEI PENTOSI

METABOLISMO del GLUCOSIO: GLUCONEOGENESI e VIA DEI PENTOSI METABOLISMO del GLUCOSIO: GLUCONEOGENESI e VIA DEI PENTOSI Glicolisi: Glucosio Glucosio Piruvato Piruvato Gluconeogenesi La Glicolisi (dal greco glykys dolce e lysis scissione) E` la via metabolica che

Dettagli

CHIMICA BIOLOGICA. Seconda Università degli Studi di Napoli. DiSTABiF. Corso di Laurea in Scienze Biologiche. Insegnamento di. Anno Accademico 2014-15

CHIMICA BIOLOGICA. Seconda Università degli Studi di Napoli. DiSTABiF. Corso di Laurea in Scienze Biologiche. Insegnamento di. Anno Accademico 2014-15 Seconda Università degli Studi di Napoli DiSTABiF Corso di Laurea in Scienze Biologiche Insegnamento di CHIMICA BIOLOGICA Prof. Antimo Di Maro Anno Accademico 2014-15 Lezione 16 Degradazione dei lipidi

Dettagli

Indice generale 1. Introduzione alla biochimica 2. Acqua, ph, acidi, basi, sali, tamponi

Indice generale 1. Introduzione alla biochimica 2. Acqua, ph, acidi, basi, sali, tamponi Indice generale 1. Introduzione alla biochimica 1 Unità di misura 1 Energia e calore 3 Struttura dell atomo 3 Tavola periodica degli elementi 4 Legami chimici 8 Legami covalenti 8 Legami non covalenti

Dettagli

FISIOLOGIA dell ALLENAMENTO. dai processi fisiologici alle metodiche di allenamento

FISIOLOGIA dell ALLENAMENTO. dai processi fisiologici alle metodiche di allenamento FISIOLOGIA dell ALLENAMENTO dai processi fisiologici alle metodiche di allenamento Introduzione alla fisiologia Metabolismo cellulare Il sistema cardiovascolare: funzione cardiaca vasi, flusso, pressione

Dettagli

Richiami di fisiologia

Richiami di fisiologia Dott. Alfonso La Loggia U.O.D. di Diabetologia dell Età Evolutiva A.S.P. di Caltanissetta Richiami di fisiologia L insulina è l ormone anabolizzante per eccellenza. La sua azione è controbilanciata dagli

Dettagli

LIPIDI COMPLESSI E LIPOPROTEINE

LIPIDI COMPLESSI E LIPOPROTEINE LIPIDI COMPLESSI E LIPOPROTEINE Principali lipidi assunti con la dieta Fosfolipidi e colesterolo (membrane) Triacilgliceroli (olii e grassi) Le cellule importano ACIDI GRASSI e GLICEROLO SATURI MONOINSATURI

Dettagli

Sistema Endocrino 1. Principi generali. Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona

Sistema Endocrino 1. Principi generali. Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona Sistema Endocrino 1. Principi generali Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona Obiettivi Principi generali di fisiologia endocrina Meccanismi

Dettagli

Il FEGATO Cardarera, cap.3

Il FEGATO Cardarera, cap.3 Il FEGATO Cardarera, cap.3 2.5% della massa corporea 1,6-1.8 Kg nel maschio 1.3-1.4 Kg nella femmina Tramite la vena porta, è il primo organo a ricevere il sangue arricchito di nutrienti assorbiti dall

Dettagli

ENDOCRINOLOGIA E NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 10 ESERCIZIO (PRIMA PARTE)

ENDOCRINOLOGIA E NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 10 ESERCIZIO (PRIMA PARTE) ENDOCRINOLOGIA E NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 10 ESERCIZIO (PRIMA PARTE) ESERCIZIO E PRODUZIONE ORMONALE Esercizio AUTONOMA (secondi) SN simpatico METABOLICA (minuti) adenoipofisi Ormoni dell ipofisi L ipofisi

Dettagli

COSA DOBBIAMO RICORDARE: 19. FUNZIONE OMEOSTATICA DEL RENE

COSA DOBBIAMO RICORDARE: 19. FUNZIONE OMEOSTATICA DEL RENE COSA DOBBIAMO RICORDARE: 19. FUNZIONE OMEOSTATICA DEL RENE 1. La Concentrazione delle urine 2. La creazione del gradiente osmotico nella midollare del rene da parte del meccanismo controcorrente: acquaporine

Dettagli

Ruolo degli ormoni tiroidei nell attività sportiva? Effetti dell attività sportiva sugli ormoni tiroidei?

Ruolo degli ormoni tiroidei nell attività sportiva? Effetti dell attività sportiva sugli ormoni tiroidei? Ruolo degli ormoni tiroidei nell attività sportiva? Effetti dell attività sportiva sugli ormoni tiroidei? Aumenta il lavoro muscolare Si modifica l attività cardiaca Aumenta il consumo energetico SNC:

Dettagli

IL SISTEMA ENDOCRINO

IL SISTEMA ENDOCRINO IL SISTEMA ENDOCRINO LA FUNZIONE DEL SISTEMA ENDOCRINO Per coordinare tutte le attività del nostro organismo e mantenere una condizione di equilibrio interno (detta omeostasi) ci serviamo di due sistemi

Dettagli

IPOTALAMO e IPOFISI Berne & Levy cap. 45

IPOTALAMO e IPOFISI Berne & Levy cap. 45 IPOTALAMO e IPOFISI Berne & Levy cap. 45 Ipotalamo E parte del Sistema Nervoso Centrale, dove, alla base dell encefalo, forma il pavimento del terzo ventricolo. Connette e integra le risposte del sistema

Dettagli

LICEO STATALE G. MAZZINI - LA SPEZIA

LICEO STATALE G. MAZZINI - LA SPEZIA LICEO STATALE G. MAZZINI - LA SPEZIA LICEO LINGUISTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE Programma Finale ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014 Prof. Materia Classe V:BELLONI

Dettagli

ORMONI CORTICOSURRENALICI Berne & Levy cap. 47

ORMONI CORTICOSURRENALICI Berne & Levy cap. 47 ORMONI CORTICOSURRENALICI Berne & Levy cap. 47 STEROIDI CORTICOSURRENALICI androgeni glucocorticoidi mineralcorticoidi MINERALCORTICOIDI Aldosterone - Funzioni : regola il ricambio idrico e salino (vengono

Dettagli

Biologia Terza edizione Capitolo 6:

Biologia Terza edizione Capitolo 6: D. SADAVA et al. Biologia Terza edizione Capitolo 6: Energia, enzimi e metabolismo D. Sadava et al., BIOLOGIA 3/E, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2009 6 1 6 2 Metabolismo Il metabolismo (dal greco

Dettagli

ORMONE DELLA CRESCITA (GH, o somatotropina)

ORMONE DELLA CRESCITA (GH, o somatotropina) ORMONE DELLA CRESCITA (GH, o somatotropina) Caratteristiche Polipeptide a catena singola di 191 aa con pm 21.500 D Prodotto dalle cellule somatotrope dell ipofisi anteriore In circolo è legato per l 85-90%

Dettagli

FEGATO. GHIANDOLA ENDOCRINA - Fibrinogeno - Protrombina - Lipoproteine - Colesterolo. GHIANDOLA ESOCRINA - Bile

FEGATO. GHIANDOLA ENDOCRINA - Fibrinogeno - Protrombina - Lipoproteine - Colesterolo. GHIANDOLA ESOCRINA - Bile FEGATO GHIANDOLA ENDOCRINA - Fibrinogeno - Protrombina - Lipoproteine - Colesterolo GHIANDOLA ESOCRINA - Bile Vena epatica Vena porta Vena splenica (gastro-lienale) (stomaco-milza) Vena mesenterica sup.

Dettagli

19/05/14. La centralità funzionale del fegato è indicata dal fatto che di solito definiamo gli altri organi extraepatici o periferici.

19/05/14. La centralità funzionale del fegato è indicata dal fatto che di solito definiamo gli altri organi extraepatici o periferici. Anche nelle cellule più semplici i processi metabolici devono essere coordinati in modo che vie opposte non possano procedere contemporaneamente e che l organismo possa rispondere a eventuali variazioni

Dettagli

Dott. Maurizio Sudano - Urbino

Dott. Maurizio Sudano - Urbino Dott. Maurizio Sudano - Urbino Attività sportive nelle quali la prestazione atletica è prolungata nel tempo e/o nello spazio Sono attività prevalentemente aerobiche Prevalentemente? Provate a farvi queste

Dettagli

G i l i A ut u otro r fi G i l i E t E ero r tro r fi I F ototro r fi I C he h mo m tro r fi i us u a s no C e h moete t ro r tr t o r fi

G i l i A ut u otro r fi G i l i E t E ero r tro r fi I F ototro r fi I C he h mo m tro r fi i us u a s no C e h moete t ro r tr t o r fi Organismi differenti utilizzano differenti modalità per ottenere carbonio ed energia: carbonio: Gli Autotrofi usano CO 2 Gli Eterotrofi usano carbonio organico energia: I Fototrofi usano la luce I Chemotrofi

Dettagli

Fegato e metabolismo lipidico

Fegato e metabolismo lipidico Fegato e metabolismo lipidico LIPIDI : Acidi grassi liberi o esterificati ad Acil gliceroli ( mono, di, tri) Fosfolipidi e colesterolo FONTI : Grassi della dieta Depositati sotto forma di goccioline (tessuto

Dettagli

MUSCOLO CARDIACO. 50% Massa fibrillare - 35% MITOCONDRI

MUSCOLO CARDIACO. 50% Massa fibrillare - 35% MITOCONDRI MUSCOLO CARDIACO 50% Massa fibrillare - 35% MITOCONDRI Miociti: un solo nucleo, ricchi di mitocondri, maggiore vascolarizzazione, elevate quantità di mioglobina interagisce con tropomiosina inibisce l'interazione

Dettagli

DI ALLARME FASE DI RESISTENZA FASE DI ESAURIMENTO

DI ALLARME FASE DI RESISTENZA FASE DI ESAURIMENTO Lo STRESS Cos'è lo stress? È una parola usata con molte accezioni, quindi attenzione al suo utilizzo per noi è: la reazione dell organismo ad un effetto dell ambiente (stressore), con l interessamento

Dettagli

di glucosio da parte di tutte le cellule, facilitandone il trasporto transmembranario 2. aumenta l utilizzazione

di glucosio da parte di tutte le cellule, facilitandone il trasporto transmembranario 2. aumenta l utilizzazione non c Ormone ipoglicemizzante, causa un forte abbassamento della glicemia (70-100 mg/100 ml) perché esalta i processi responsabili della sottrazione di glucosio dal sangue e inibisce i processi responsabili

Dettagli

Gli ormoni sono : peptidi o glicoproteine steroidi

Gli ormoni sono : peptidi o glicoproteine steroidi L apparato endocrino insieme al sistema nervoso coordina e controlla le attività cellulari e il metabolismo, ma con meccanismi e tempi diversi: veloci per il nervoso, più lenti e di lunga durata per l

Dettagli

TERMOREGOLAZIONE FARMACIA 2012 A.MEGIGHIAN

TERMOREGOLAZIONE FARMACIA 2012 A.MEGIGHIAN TERMOREGOLAZIONE FARMACIA 2012 A.MEGIGHIAN POICHILOTERMI OMEOTERMI IPOTALAMO neuroni sensibili alla temperatura area preottica paraventricolare commessura ipotalamico anteriore anteriore dorsomediale area

Dettagli

INTRODUZIONE AL METABOLISMO. dal gr. metabolè = trasformazione

INTRODUZIONE AL METABOLISMO. dal gr. metabolè = trasformazione INTRODUZIONE AL METABOLISMO dal gr. metabolè = trasformazione IL Metabolismo Il metabolismo è la somma di tutte le trasformazioni chimiche che avvengono in una cellula o in un organismo. E costituito da

Dettagli

Gli alimenti si suddividono in Macro- e Microelementi.

Gli alimenti si suddividono in Macro- e Microelementi. ALIMENTAZIONE Un settore spesso trascurato è quello dell alimentazione. Possiamo definire Dieta l alimentazione equilibrata, completa, mirata e personalizzata in base agli obbiettivi di ogni soggetto (dimagrimento,

Dettagli

DIVISIONE DEL LAVORO METABOLICO

DIVISIONE DEL LAVORO METABOLICO DIVISIONE DEL LAVORO METABOLICO MUSCOLO SCHELETRICO è predisposto a produrre ATP che sarà utilizzato per generare lavoro meccanico TESSUTO ADIPOSO conserva e distribuisce energia sotto forma di triacilgliceroli,

Dettagli

DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio. GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici)

DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio. GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici) DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici) 1 2 Il glucosio viene trasportato all interno della cellula

Dettagli

La steatosi epatica nelle bovine da latte

La steatosi epatica nelle bovine da latte La steatosi epatica nelle bovine da latte Cenni sul metabolismo glicolipidico Nei ruminanti i carboidrati assunti con la dieta vengono trasformati ad opera della flora batterica ruminale in acidi grassi

Dettagli

ORMONI, GLICEMIA E CONTROLLO GLICEMICO INSULINA

ORMONI, GLICEMIA E CONTROLLO GLICEMICO INSULINA ORMONI, GLICEMIA E CONTROLLO GLICEMICO INSULINA GLUCAGONE ADRENALINA CORTISOLO L INSULINA FAVORISCE L UTILIZZO DEL GLUCOSIO DA PARTE DEL MUSCOLO E DEL TESSUTO ADIPOSO E LA FORMAZIONE DI GLICOGENO EPATICO.

Dettagli

Ormone. Definizione classica

Ormone. Definizione classica Ormone Definizione classica Sostanza biologicamente attiva (messaggero chimico) secreta in circolo da una cellula (cellula endocrina) e capace di regolare le funzioni di un altra cellula posta a distanza

Dettagli

Mantenimento di valori normoglicemici ( mg/dl)

Mantenimento di valori normoglicemici ( mg/dl) MALATTIE DEL PANCREAS ENDOCRINO Prof. Carlo Guglielmini Mantenimento di valori normoglicemici (70-120 mg/dl) Assorbimento intestinale di glucosio Produzione epatica di glucosio Consumo o deposito di glucosio

Dettagli

Modificazioni metaboliche indotte dall esercizio fisico. Prof. Giuseppe Calcagno MD PhD Università del Molise

Modificazioni metaboliche indotte dall esercizio fisico. Prof. Giuseppe Calcagno MD PhD Università del Molise Modificazioni metaboliche indotte dall esercizio fisico Prof. Giuseppe Calcagno MD PhD Università del Molise METABOLISMO = CAMBIAMENTO Il complesso delle trasformazioni chimiche che avvengono nelle cellule

Dettagli

Le due porzioni del pancreas, esocrino ed endocrino, sono anatomicamente e funzionalmente diverse.

Le due porzioni del pancreas, esocrino ed endocrino, sono anatomicamente e funzionalmente diverse. ENDOCRINOLOGIA E NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 7 PANCREAS Le due porzioni del pancreas, esocrino ed endocrino, sono anatomicamente e funzionalmente diverse. Isole del Langherans Contengono da poche centinaia

Dettagli

Sistema Endocrino 2. Adenoipofisi. Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona

Sistema Endocrino 2. Adenoipofisi. Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona Sistema Endocrino 2. Adenoipofisi Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona Obiettivi Neuroipofisi e adeno ipofisi: unità funzionale ipotalamo

Dettagli

Aggiungendo zinco a questa formula si stabilizza la molecola, che si unisce in esameri e diventa idrofila, Farmacocinetica e legame alle proteine

Aggiungendo zinco a questa formula si stabilizza la molecola, che si unisce in esameri e diventa idrofila, Farmacocinetica e legame alle proteine Le differenze dell'insulina detemir rispetto all'insulina naturale sono la scomparsa del residuo aminoacido Aggiungendo zinco a questa formula si stabilizza la molecola, che si unisce in esameri e diventa

Dettagli

Regolazione endocrina della crescita

Regolazione endocrina della crescita Regolazione endocrina della crescita Determinazione genica Dieta adeguata Assenza di malattie croniche e condizioni ambientali stressanti (che inducono rilascio di cortisolo attività catabolica) Livelli

Dettagli

METABOLISMO DEL GLICOGENO

METABOLISMO DEL GLICOGENO METABOLISMO DEL GLICOGENO GLICOGENO: Polisaccaride di riserva del regno animale Organi principali: FEGATO MUSCOLO SCHELETRICO Glicogeno Glucosio Glucosio-6P Via del pentoso fosfato Glucosio Fruttosio-6P

Dettagli

Acetone - Sostanza chimica prodotta durante la trasformazione dei grassi dell'organismo (vedi anche chetoni).

Acetone - Sostanza chimica prodotta durante la trasformazione dei grassi dell'organismo (vedi anche chetoni). Acetone - Sostanza chimica prodotta durante la trasformazione dei grassi dell'organismo (vedi anche chetoni). Acidosi - Stato patologico caratterizzato da una eccessiva acidità del sangue. Può essere una

Dettagli

INSULINA RECERE REC INS T U T L O INA RE OR

INSULINA RECERE REC INS T U T L O INA RE OR INSULINA RECERE REC INSULINA TTORE OR Lipidi Sono un gruppo eterogeneo di composti con una caratteristica comune: l isolubilità in acqua Lipidi di riserva (triacilgliceroli o trigliceridi e cere) Lipidi

Dettagli

DIABETE E ATTIVITA SPORTIVA

DIABETE E ATTIVITA SPORTIVA DIABETE E ATTIVITA SPORTIVA M. Mannelli, C.M. Rotella, W. Castellani, Università degli Studi di Firenze A.O. Careggi - Firenze Fisiologia dell esercizio fisico L esecuzione di uno sforzo muscolare prolungato

Dettagli

Capitolo 6 La respirazione cellulare

Capitolo 6 La respirazione cellulare Capitolo 6 La respirazione cellulare Introduzione alla respirazione cellulare 6.1 La respirazione polmonare rifornisce le nostre cellule di ossigeno ed elimina diossido di carbonio La respirazione polmonare

Dettagli

METABOLISMO DEL GLICOGENO

METABOLISMO DEL GLICOGENO METABOLISMO DEL GLICOGENO Struttura del glicogeno DEMOLIZIONE DEL GLICOGENO: GLICOGENOLISI 1) distacco progressivo di unità glucosidiche con formazione di glucosio-1- fosfato: enzima: glicogeno fosforilasi

Dettagli

Post Ant Arteria coronarica DS Arteria coronarica Sn arteria circonflessa arteria discendente anteriore

Post Ant Arteria coronarica DS Arteria coronarica Sn arteria circonflessa arteria discendente anteriore Post Circolo coronarico Ant Arteria coronarica DS: parte Ds del cuore e posteriormente ventricoli Ds e Sn Arteria coronarica Sn: arteria circonflessa ventricolo Sn; arteria discendente anteriore ventricoli

Dettagli

GHIANDOLE ANNESSE ALL APPARATO APPARATO DIGERENTE. Fegato, Pancreas, Cistifellea

GHIANDOLE ANNESSE ALL APPARATO APPARATO DIGERENTE. Fegato, Pancreas, Cistifellea GHIANDOLE ANNESSE ALL APPARATO APPARATO DIGERENTE Fegato, Pancreas, Cistifellea Gli organi Fegato. Secerne la bile (emulsionante dei grassi) e proteine del sangue (fibrinogeno, albumine) Metabolizzazione

Dettagli

3 SISTEMI ENERGETICI NEL MUSCOLO SCHELETRICO

3 SISTEMI ENERGETICI NEL MUSCOLO SCHELETRICO 24-04-2013 3 SISTEMI ENERGETICI NEL MUSCOLO SCHELETRICO 1. METABOLISMO OSSIDATIVO (GLICOLISI AEROBICA) CONSUMO DI OSSIGENO 2. M. ANAEROBICO LATTACIDO (FERMENTAZIONE LATTICA) ACIDO LATTICO 3. M. ANAEROBICO

Dettagli

INDICE PARTE I CHIMICA. Autori Introduzione

INDICE PARTE I CHIMICA. Autori Introduzione INDICE Autori Introduzione XI XIII PARTE I CHIMICA Capitolo 1 STRUTTURA DELL ATOMO 3 1.1 Teorie atomiche 3 1.2 Costituenti dell atomo 4 1.3 Numeri quantici 4 1.4 Tipi di orbitali 5 1.5 Aufbau 6 1.6 Sistema

Dettagli

Lezione 5. Il metabolismo dei carboidrati

Lezione 5. Il metabolismo dei carboidrati Lezione 5 Il metabolismo dei carboidrati 1 La produzione di energia: catabolismo dei nutrienti La degradazione enzimatica delle sostanze nutritive principali (carboidrati, lipidi e proteine) procede attraverso

Dettagli

Amilasi salivare e pancreatica (Cl - ) Amilosio degradato in maltotriosio e maltosio (destrine)

Amilasi salivare e pancreatica (Cl - ) Amilosio degradato in maltotriosio e maltosio (destrine) Assorbimento dei glucidi Dieta: polisaccaridi (amido, glicogeno), Disaccaridi (lattosio, saccarosio) Demolizione ad opera di endoglicosidasi presenti nel cavo orale e nel lume intestinale mediante idrolisi

Dettagli

La motivazione a mangiare può dipendere da:

La motivazione a mangiare può dipendere da: La motivazione a mangiare può dipendere da: Anticipazione del cibo che verrà consumato Tempo trascorso dall ultimo pranzo Distanza dall ora dei pasti Quantità e tipo di cibo presenti nell intestino Livelli

Dettagli

Catabolismo dei lipidi

Catabolismo dei lipidi Catabolismo dei lipidi Il 90% dei lipidi è costituito da trigliceridi o triacilgliceroli o grassi neutri! 5 25 % peso corporeo dei mammiferi! E la fonte primaria di riserva di energia degli animali! Nel

Dettagli

Diabete. Attività sportiva.

Diabete. Attività sportiva. Diabete & Attività sportiva www.fisiokinesiterapia.biz Diabete Celso, nel De re medica, parla del diabete come di una malattia caratterizzata da poliuria, mancanza di dolore, debolezza Areteo di Cappadocia

Dettagli

Diabete e attività fisica

Diabete e attività fisica Diabete e attività fisica Dott. Francesco Costantino Clinica Pediatrica Servizio di Diabetologia Infantile Università La Sapienza Roma Tipologia del Diabete Diabete mellito tipo 1 E caratterizzato dalla

Dettagli

METABOLISMO DEI LIPIDI

METABOLISMO DEI LIPIDI METABOLISMO DEI LIPIDI STRUTTURA DEI TRIACILGLICEROLI -Molecole non polari (grassi neutri) -insolubili in H 2 O O= R-C-O - + R -OH O= R-C-O-R + H 2 O Acidi grassi: acidi carbossilici con catena idrocarburica

Dettagli

Attività cellulare altamente coordinata svolta da sistemi multienzimatici, con i seguenti scopi: ottenere energia chimica dall ambiente attraverso la

Attività cellulare altamente coordinata svolta da sistemi multienzimatici, con i seguenti scopi: ottenere energia chimica dall ambiente attraverso la Metabolismo Attività cellulare altamente coordinata svolta da sistemi multienzimatici, con i seguenti scopi: ottenere energia chimica dall ambiente attraverso la degradazione di nutrienti operare la sintesi

Dettagli

APPARATO ENDOCRINO. Scambio di informazioni : SISTEMA NERVOSO : mezzo di comunicazione/selettività: assoni e dendriti

APPARATO ENDOCRINO. Scambio di informazioni : SISTEMA NERVOSO : mezzo di comunicazione/selettività: assoni e dendriti APPARATO ENDOCRINO Un sistema di comunicazione tra cellule deputato al controllo ed alla regolazione di numerose funzioni essenziali per la sopravvivenza : omeostasi, crescita, riproduzione Scambio di

Dettagli

Meccanismo della contrazione

Meccanismo della contrazione Miofibrilla costituita da serie di filamenti di molecole di actomiosina (proteina contrattile) I filamenti sono disposti lungo l asse maggiore della fibra muscolare e percorrono ininterrottamente i dischi

Dettagli