Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici

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1 Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici N CIG: calcolo dell indennità di malattia e infortunio Categoria: Previdenza e Lavoro Sottocategoria: Cigs Nell ambito della revisione degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (D.Lgs. n. 148/2015), particolare attenzione va dedicata alla cassa integrazione guadagni sia in caso di malattia che di infortunio del lavoratore. Nel primo caso, in considerazione delle diverse fattispecie che in concreto possono verificarsi, l art. 3, co. 7 della suddetta norma stabilisce espressamente il principio di prevalenza della CIG sulla malattia, secondo il quale il trattamento di integrazione salariale sostituisce in caso di malattia l indennità giornaliera di malattia, nonché la eventuale integrazione contrattualmente prevista. Dunque, il dettato normativo fa sì che se durante la sospensione dal lavoro (cassa integrazione a 0 ore) insorge lo stato di malattia, il lavoratore continuerà ad usufruire delle integrazioni salariali. Differente è il caso dell infortunio occorso al lavoratore durante la percezione del trattamento di integrazione salariale straordinaria (CIGS). In quest ultimo casi, infatti, rimane in vigore la precedente disciplina che prevede la sospensione e sostituzione del trattamento di CIGS con l indennità INAIL. CIG e malattia Nell ambito della revisione degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (D.Lgs. n. 148/2015), particolare attenzione va dedicata alla cassa integrazione guadagni in caso di malattia del lavoratore. In considerazione delle diverse fattispecie che in concreto possono verificarsi, l art. 3, co. 7 della suddetta norma stabilisce espressamente il principio di prevalenza della CIG sulla malattia, secondo il quale il trattamento di integrazione salariale sostituisce in caso di malattia l indennità giornaliera di malattia, nonché la eventuale integrazione contrattualmente prevista. 1

2 Il dettato normativo fa sì che se durante la sospensione dal lavoro (cassa integrazione a 0 ore) insorge lo stato di malattia, il lavoratore continuerà ad usufruire delle integrazioni salariali; quindi, in considerazione del fatto che l attività lavorativa è totalmente sospesa, si producono le seguenti conseguenze: nessun obbligo di prestazione da parte del lavoratore; nessun obbligo di comunicare lo stato di malattia; il lavoratore continuerà a percepire le integrazioni salariali, che prevale sull indennità giornaliera di malattia Ma cosa succede se l evento dello stato di malattia sia precedente l inizio della sospensione dell attività lavorativa? Ebbene, in tali casi sono due le situazioni che possono venire a crearsi: 1. se la totalità del personale in forza all ufficio, reparto, squadra o simili cui il lavoratore appartiene ha sospeso l attività, anche il lavoratore in malattia entrerà in CIG dalla data di inizio della stessa; 2. qualora, invece, non venga sospesa dal lavoro la totalità del personale in forza all ufficio, reparto, squadra o simili cui il lavoratore appartiene, il lavoratore in malattia continuerà a beneficiare dell indennità di malattia, se prevista dalla vigente legislazione. Se l intervento di cassa integrazione è relativo ad una contrazione dell attività lavorativa, quindi riguarda dipendenti lavoranti ad orario ridotto, prevale l indennità economica di malattia. CALCOLO INTEGRAZIONE SALARIALE Riguardo invece al calcolo dell integrazione salariale in presenza dell evento malattia sono da ritenersi ancora valide le istruzioni della circolare INPS 82/2009, che si sintetizzando di seguito: l integrazione CIGS sostituisce l indennità di malattia in caso di sospensione del rapporto di lavoro (CIGS a zero ore); in caso di CIGS con riduzione di orario, l indennità di malattia sostituisce l integrazione salariale; n questo ultimo caso, per la retribuzione utile al calcolo dell indennità di malattia, viene presa a riferimento la retribuzione del mese precedente l evento indennizzato senza considerare la riduzione per effetto del minor orario di lavoro prestato causa CIGS (circ. INPS 152/1990). 2

3 Ipotizziamo il seguente caso: CIGS a zero ore con retribuzione lorda annua di euro per 13 mensilità; ore lavorabili nel mese 173; assenze per malattia durante il periodo CIGS: 5 giorni (dal lunedì al venerdì). Sulla base di quanto detto pocanzi, il lavoratore per questi cinque giorni continuerà a percepire l integrazione salariale per CIGS visto che si tratta di una CIGS a zero ore. Per il calcolo del valore mensile della retribuzione bisogna procedere come segue: /12=2.275 euro. L importo è superiore a 2.102,24 euro quindi il valore settimanale dell integrazione salariale, al netto del 5,84%, sarà pari a: 1.099,70/173= 6,35 euro * 40 ore integrate= 254 euro. Laddove il lavoratore avesse percepito l ordinaria indennità di malattia si rileva quanto segue: 100% a carico dell azienda, pari a Primi tre giorni di carenza euro (*) Valore giornaliero della mensilità 5,83 euro aggiuntiva Valore retributivo giornaliero 75,83 (***) Valore retributivo di tre giorni di 227,50 euro (****) carenza (*) /13 (**) (2.100/12) : 30 (***) (2.100/30)+5,83 (****) 75,83*3 Per quanto concerne le restanti due giornate di malattia l INPS indennizzerà il 50% della RMG e il datore, qualora il CCNL applicato lo preveda, è tenuto a integrare fino al 100%. Quindi: l integrazione carico INPS sarà pari a: (75,83 * 2) *50% = 75,83 euro; per l integrazione carico azienda occorre individuare la retribuzione giornaliera spettante per i due giorni: (2.100/26) * 2= 161,53 euro; occorre poi lordizzare l indennità INPS: (75,83 * 1,101200)= 83,50 euro. Pertanto il datore integrerà: (161,53-83,50) =78,03 euro. 3

4 Pertanto nei cinque giorni di malattia il lavoratore avrebbe avuto diritto a: 227,50 (tre giorni di carenza) +153,86 (successivi due giorni integrati)= 381,36 euro. Conclusioni: In conclusione se la malattia interviene nell ambito di una CIGS a zero ore il lavoratore, in riferimento a cinque giorni di malattia, riceve un corrispettivo di 254 euro. Se i cinque giorni di malattia fossero sopravvenuti nell ambito dell ordinaria attività lavorativa il lavoratore avrebbe percepito un corrispettivo di 381,36 euro. Di contro l evento malattia è privo di rilievi per l azienda perché al lavoratore continua ad essere messo in pagamento il trattamento CIGS. Infortunio e CIGS La riforma sugli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (D.Lgs. n. 148/2015), entrata in vigore dal 24 settembre 2015, nulla ha innovato in merito alla disciplina dell infortunio occorso al lavoratore durante la percezione del trattamento di integrazione salariale straordinaria (CIGS). Pertanto, rimane in vigore la precedente disciplina che prevede la sospensione e sostituzione del trattamento di CIGS con l indennità INAIL. Lavoratore infortunato durante il periodo di CIGS PREVALE L INDENNITÀ INAIL CON CONSEGUENTE SOSPENSIONE E SOSTITUZIONE DELLA CIGS Per capire meglio tale meccanismo si illustra di seguito un caso di infortunio insorto ad un dipendente in concomitanza di CIGS con riduzione di orario. ESEMPIO Ipotizziamo il seguente caso: infortunio pari a 16 giorni in un mese; nei 10 giorni in cui cade l infortunio era prevista la riduzione dell orario di lavoro per CIGS (per un totale di ore di riduzione pari a 80 ore ); retribuzione annua lorda di euro per 13 mensilità; orario normale di lavoro pari a 40 ore settimanale; per i 16 giorni di infortunio il lavoratore percepirà l ordinaria indennità giornaliera dall INAIL con le relative integrazioni datoriali previste dal CCNL applicato anche nei giorni in cui era prevista la riduzione di orario; ore lavorabili nel mese

5 Quindi avremo, 16 giorni di infortunio, per i quali l INAIL indennizzerà nelle seguenti misure: Primo giorno di infortunio 3 giorni di carenza 12 giorni di infortunio (09/08-20/08) Totalmente a carico azienda; Sulla base del CCNL applicato totalmente a carico azienda Integrazione INAIL al 60% della RMG e azienda al 100% (ex CCNL applicato). A questo punto, ci serve sapere la RMG (Retribuzione Media Giornaliera) ai fini INAIL, la quale si compone in questo modo: Componente ordinaria retribuzione 77,86 euro (*) straordinario zero importo annuo ferie e permessi 8,27 euro (**) componente mensilità aggiuntive 6,98 (***) Retribuzione media giornaliera 93,11 euro (****) (*) 2.094,32 euro (retribuzione ordinaria mensile) : 25 (**) Si ipotizzano 26 giorni di ferie + 32 ore ex festività. Quindi avremo: (2.094,32 : 173 * 32 = 387,38) = Euro 2.481,17 : 300. (***) 2.094,32 euro * 1 = Euro 2.094,32 : 300 (****) 77,86+8,27+6,98 Dunque, per calcolare l importo dei 12gg di infortunio bisogna procedere in questo modo: (Euro 93,11 * 12 giorni) al 60% = 670,39 (integrazione infortunio c/inail). Riepilogando, quindi, l azienda dovrà retribuire il lavoratore come segue: Primo giorno di infortunio 3 giorni di carenza 100% a carico azienda, pari a Euro 80,55 (*) 100% a carico azienda, pari Euro 241,65 (**) restanti 12 giorni di infortunio fino al 100% carico azienda, pari a Euro 966,6 (***) 5

6 la lordizzazione dell integrazione INAIL Totale importo percepito dal lavoratore percepisce (*) Euro 2.094,32 : 26 (**) Euro 2.094,32 : 26 = Euro 80,55 x 3 (***) Euro 2.094,32 / 26) * 12 gg (****) Euro 966,6 737,80 (*****) 228,37+322,2+670,39 228,2 euro integrazione c/azienda infortunio 1.220,41 euro Ma cosa sarebbe accaduto se il lavoratore non avesse subito l infortunio? Ebbene, il lavoratore avrebbe fruito di 12 ore di integrazione salariale CIGS nell ambito delle 16 giornate di lavoro. Pertanto occorre calcolare la retribuzione giornaliera pari a: / 13= / 26 = 80,5 euro. Le 16 giornate di lavoro corrispondono a 128 ore di lavoro (16 * 8). Mentre la retribuzione oraria è pari a / 173= 12,10 euro. Pertanto il lavoratore riceverà per la prestazione eseguita: 12,10 * (128-80) = 580,8 euro (128 sono le ore complessive del normale orario di lavoro e 80 sono le ore non lavorate causa CIGS). Successivamente, occorre calcolare il valore di integrazione per le 56 ore di CIGS. Da notare che il valore di : 12 = 2.268,50 euro supera l importo di 2.102,24 euro pertanto trova applicazione il massimale di integrazione al netto del 5,84% pari a 1.099,70 euro. Il valore orario del massimale è pari a 1.099,70 : 173 = 6,35 euro. Pertanto il valore dell integrazione sarà: 6,35 * 80 = 508 euro. In definitiva, il lavoratore avrebbe ricevuto: 580,8+508= 1.088,8 euro 6

7 Conclusioni Dunque, facendo un raffronto fra la prima e la seconda ipotesi (CIGS con riduzione orario in caso di infortunio e semplice CIGS in caso di infortunio) è possibile affermare che in caso di normale integrazione salariale e in assenza di infortunio per i 16 giorni menzionati l azienda avrebbe corrisposto al lavoratore 580,8 euro di retribuzione mentre in caso di infortunio l azienda dovrà corrispondere un importo pari a: 227,50 (carenza) + 78,03 (integrazione azienda) = 550,4 euro. - Riproduzione riservata - 7