SOLUZIONI DELLA I SESSIONE: PROVA D'ESAME DEL 15 MARZO 2002

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1 SOLUZIONI DELLA I SESSIONE: PROVA D'ESAME DEL 15 MARZO ) Quale dei seguenti non è definito nel Decreto Legislativo n.58/1998 "servizio accessorio"? A. La locazione di cassette di sicurezza; La consulenza e i servizi concernenti le concentrazioni e l'acquisto di imprese; C. L'erogazione di mutui ipotecari; D. L'intermediazione in cambi, quando collegata alla prestazione di servizi d'investimento. L art. 1 comma 6 del decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 (Testo unico della finanza) fissa l elenco tassativo dei cosiddetti «servizi accessori». In particolare la lett. b) individua l attività di locazione di cassette di sicurezza, la lett. d) la consulenza e i servizi concernenti le concentrazioni e l'acquisto di imprese ed infine la lett. g) l intermediazione in cambi, quando collegata alla prestazione di servizi d'investimento. Rimane esclusa l erogazione di mutui ipotecari, che non è pertanto un servizio accessorio. La risposta esatta è dunque quella contraddistinta dalla lettera C. 2) Un operatore che ha investito in BTp e teme un rialzo dei tassi di interesse può coprirsi dal rischio: A. vendendo contratti future su BTp; vendendo opzioni put su BTp; C. acquistando opzioni call su BTp; D. acquistando contratti future su BTp. La vendita di contratti future su titoli obbligazionari consiste in una vendita a termine di un titolo nozionale che presenta un alta correlazione con i titoli BTp, una correlazione che è tanto più elevata quanto più le caratteristiche finanziarie (in particolare la scadenza) dei titoli che vogliamo immunizzare sono vicine a quelle del titolo nozionale. Tale vendita consente di immunizzare un portafoglio titoli dal rischio di rialzo dei tassi di interesse. Ad esempio un investitore che abbia comperato titoli BTp a dieci anni incorrerebbe in una perdita nel caso di un rialzo dei tassi di interesse. Viceversa, dalla vendita di contratti future su BTp a dieci anni lo stesso investitore, sempre nel caso di un rialzo dei tassi di interesse, trarrebbe un profitto perché potrebbe riacquistare i contratti venduti ad un prezzo più basso. L immunizzazione è dunque ben riuscita quando la perdita derivante dai titoli viene compensata dal guadagno generato dalla vendita dei futures. La soluzione corretta è quindi quella indicata dalla lettera A. 3) L'attività di promotore finanziario è incompatibile con la qualità di membro del collegio sindacale? A. Si, ma solo se l'attività di sindaco si svolge presso il soggetto abilitato per il quale il promotore opera o per altro soggetto appartenente al medesimo gruppo; Si, sempre; C. Si, se l'attività di sindaco si svolge presso soggetti abilitati; D. No, in nessun caso. L articolo 94 del Regolamento Consob n del 1 luglio 1998, così come successivamente modificato, disciplina il regime delle incompatibilità con l attività di promotore finanziario. In particolare, il comma 1, lett. b) stabilisce che «l attività di promotore è incompatibile con la qualità di sindaco o suo collaboratore ai sensi dell art bis del codice civile, responsabile o addetto al controllo interno presso soggetti abilitati». La risposta corretta è quindi quella fornita dall alternativa C. 4) In regime di capitalizzazione composta, un tasso nominale annuo di interesse del 6% equivale a: A. un tasso trimestrale maggiore dell'1,5%; un tasso trimestrale minore dell'1,5%; C. un tasso semestrale maggiore del 3%; D. un tasso semestrale pari al 3%. Il regime di capitalizzazione composta prevede che il tasso di interesse venga applicato nel primo periodo al capitale, nel secondo periodo al capitale aumentato degli interessi maturati nel primo periodo, e così via: gli interessi producono interessi. Il passaggio da un tasso annuo ad un tasso trimestrale comporta l aumento del numero dei periodi da uno a quattro. Il tasso annuo nominale del 6% sarebbe equivalente ad un tasso trimestrale del 1,5% solo in regime di capitalizzazione semplice, che non prevede la capitalizzazione degli interessi. In regime di capitalizzazione composta, visto che gli interessi producono a loro volta interessi, per ottenere un tasso annuo nominale del 6% è sufficiente un tasso trimestrale inferiore al 1,5%. 5) Quale dei seguenti compiti non è attribuito alla funzione di controllo interno di un'impresa di investimento? A. Vigilare sul rispetto delle procedure interne; Gestire il registro dei reclami; C. Svolgere attività di supporto consultivo ai settori dell'organizzazione aziendale; D. Presentare un relazione di commento al bilancio d'esercizio. L articolo 57 del Regolamento Consob n del 1 luglio 1998, così come successivamente modificato, stabilisce che «gli intermediari autorizzati, le società di gestione del risparmio e le Sicav istituiscono una apposita funzione di controllo interno». Il successivo comma 3 individua i compiti della stessa funzione di controllo, i quali non comprendono la presentazione di una relazione di commento al bilancio di esercizio. Pertanto, posto che, ai sensi dell art. 25 dello stesso Regolamento, le imprese di investimento sono intermediari autorizzati, la soluzione corretta è quella indicata dalla lettera D. 6) I promotori finanziari incaricati di raccogliere ordini fuori sede rilasciano al cliente un'attestazione cartacea che deve contenere uno dei seguenti elementi, indipendentemente dalle modalità di esecuzione richieste: A. l'ora di esecuzione dell'ordine; la data di ricevimento dell'ordine; C. l'indirizzo completo al quale inviare la conferma dell'esecuzione dell'ordine; D. le modalità di ricevimento dell'ordine, precisando se sia stato ricevuto per telefono o fax.

2 L articolo 60 del Regolamento Consob n del 1 luglio 1998, così come successivamente modificato, regolamenta il regime dell attestazione degli ordini impartiti dagli investitori agli intermediari autorizzati, ai promotori finanziari, alle società di gestione del risparmio ed alle Sicav. In particolare, il comma 3 prevede che i promotori finanziari, incaricati dagli intermediari autorizzati di ricevere ordini fuori dalla sede legale o dalle dipendenze, devono rilasciare agli investitori, all atto del ricevimento degli ordini, una attestazione cartacea contenente il nome degli investitori, l orario, qualora rilevante con riferimento alle modalità di esecuzione, e la data di ricevimento dell ordine, gli elementi essenziali dell ordine e le eventuali istruzioni accessorie. La risposta corretta è quindi quella fornita dall alternativa 7) Quando sono liquidati i contratti di compravendita di azioni negoziati sull'mta? A. Il giorno di Borsa aperta successivo alla loro stipulazione; Il terzo giorno di Borsa aperta successivo alla loro stipulazione; C. Il trentesimo giorno di Borsa aperta successivo alla loro stipulazione; D. Il giorno di liquidazione-contratti fissato per ciascun mese borsistico. Secondo quanto previsto dall art del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A., approvato dalla Consob con delibera n del 22 dicembre 1998, così come successivamente modificato, «nel mercato telematico azionario si negoziano, per qualunque quantitativo, azioni, obbligazioni convertibili, diritti di opzione, warrant e quote di fondi mobiliari e immobiliari chiusi». Ai sensi della lett. a) del successivo comma 4, i contratti di compravendita di azioni negoziati sul mercato telematico azionario sono liquidati il terzo giorno di Borsa aperta successivo alla loro stipulazione. L alternativa corretta è quindi quella prevista dalla soluzione 8) Il reato di insider trading è punito secondo la legge italiana: A. anche se commesso all'estero, qualora attenga a strumenti finanziari negoziati presso mercati regolamentati italiani; solo se commesso in Italia; C. solo se commesso da soggetti residenti in Italia; D. anche se commesso all'estero, qualora attenga esclusivamente ad azioni quotate presso la Borsa Italiana S.p.A. La fattispecie di reato di abuso di informazioni privilegiate («insider trading») viene descritta dall art. 180 del decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 (Testo unico della finanza) mentre il successivo art. 183, che ne determina l'ambito di applicazione, stabilisce che l abuso di informazioni privilegiate è punito secondo la legge italiana, anche se commesso all'estero, qualora attenga a strumenti finanziari negoziati presso mercati regolamentati italiani. La risposta esatta è quindi quella indicata dalla lettera A. 9) Al di fuori dei mercati regolamentati, gli scambi organizzati di strumenti finanziari: A. sono ammessi, ma la Consob può vietarli quando ciò sia necessario per evitare gravi pregiudizi alla tutela degli investitori; non sono ammessi dalla normativa vigente; C. sono ammessi, ma la Borsa Italiana S.p.A. può stabilire obblighi di informazione sugli scambi relativi a strumenti negoziati nei mercati dalla stessa gestiti; D. sono ammessi, ma la Consob ne determina gli orari di contrattazione, affinché non coincidano con quelli di apertura dei mercati regolamentati. L art. 78 del decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 (Testo unico della finanza) fissa la disciplina degli scambi organizzati di strumenti finanziari sui mercati non regolamentati: in particolare, il comma 2, lett. b) stabilisce che «ai fini della tutela degli investitori, la Consob può sospendere e, nei casi più gravi, vietare gli scambi quando ciò sia necessario per evitare gravi pregiudizi alla tutela degli investitori». La risposta esatta è pertanto quella indicata dalla soluzione A. 10) In base alla definizione riportata nel Decreto Legislativo n.58/1998, per "emittenti quotati" si intendono: A. i soggetti italiani o esteri che emettono strumenti finanziari quotati nei mercati regolamentati italiani; i soggetti italiani che emettono strumenti finanziari quotati nei mercati regolamentati italiani ed esteri; C. i soggetti italiani o esteri che emettono titoli azionari quotati nei mercati regolamentati italiani ed esteri; D. i soggetti italiani o esteri che emettono azioni, warrants e obbligazioni convertibili, quotate nei mercati riconosciuti dal Governo italiano. Secondo quanto disposto dall art. 1, comma 1, lett. w) del decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 (Testo unico della finanza), per emittenti quotati si intendono «i soggetti italiani o esteri che emettono strumenti finanziari quotati nei mercati regolamentati italiani». La risposta corretta è quindi la A. 11) L'obbligo di utilizzo di promotori finanziari nel collocamento mediante tecniche di comunicazione a distanza non è previsto se la comunicazione è attivata su iniziativa dell'investitore, a condizione che tale iniziativa: A. possa essere registrata su supporto duraturo in ogni sua fase; sia stata preceduta dalla consegna all'investitore del documento sui rischi generali dell'investimento in strumenti finanziari; C. non sia stata sollecitata con messaggi a lui personalmente indirizzati; D. non sia conseguenza del fallimento di tentativi di comunicazione diretta tra l'investitore ed il promotore. Il libro IV del Regolamento Consob n del 1 luglio 1998, così come successivamente modificato, disciplina la promozione ed il collocamento a distanza di servizi di investimento e di prodotti finanziari. Al riguardo, l art. 76, comma 2 stabilisce che l obbligo di utilizzo di promotori finanziari non sussiste ove l attività di promozione e di collocamento mediante tecniche di comunicazione a distanza sia svolta su iniziativa dell investitore, a condizione che tale iniziativa non sia stata sollecitata con messaggi a lui personalmente indirizzati. L alternativa corretta è dunque la C. 12) Nella prestazione dei servizi di negoziazione, gli intermediari autorizzati devono informare l'investitore delle commissioni e delle spese addebitate per ciascuna operazione eseguita? A. No, salvo che la controparte dell'investitore sia costituita dall'intermediario; Solo nel caso in cui le commissioni superino l'ammontare determinato nel contratto; C. Solo quando l'investitore ne faccia espressa richiesta; D. Si, nella nota inviata all'investitore relativa alle singole operazioni eseguite. Secondo quanto disposto dall art. 61, comma 1, lett. g) del Regolamento Consob n del 1 luglio 1998, così come successivamente

3 modificato, nella prestazione dei servizi di negoziazione, gli intermediari autorizzati devono inviare al domicilio dell investitore per ogni operazione eseguita, entro il settimo giorno lavorativo successivo a quello di esecuzione, una nota relativa all operazione stessa in cui devono essere indicate le commissioni e le spese addebitate per ciascuna operazione eseguita. La soluzione corretta è quindi quella prevista dalla lettera D. 13) In materia di fondi comuni d'investimento speculativi, quale delle seguenti affermazioni è falsa? A. Nel regolamento del fondo possono essere fissate norme prudenziali diverse da quelle stabilite dalla Banca d'italia; I fondi speculativi non sono sottoposti a predefiniti vincoli in materia di oggetto dell'investimento; C. Le quote dei fondi speculativi non possono essere oggetto di sollecitazione all'investimento; D. Il numero dei soggetti che partecipano a ciascun fondo speculativo deve superare le cento unità. Il Capitolo II, sezione I, paragrafo I, lett. D) del Provvedimento della Banca d Italia del 20 settembre 1999, fissa le disposizioni di carattere generale che devono essere applicate ai fondi speculativi. In particolare, vengono ivi elencati i requisiti di questa categoria di fondi, caratteristiche in parte descritte nelle risposte individuate dalle soluzioni A, B e C. L affermazione falsa è quindi quella contraddistinta dalla lettera D, dal momento che il medesimo Provvedimento prevede che i fondi speculativi non possano avere più di 100 partecipanti. 14) Il rimborso e/o la remunerazione delle obbligazioni strutturate ammesse alla quotazione possono essere indicizzati all'andamento di: A. Buoni del Tesoro, ordinari o poliennali; indici azionari o panieri di indici azionari; C. materie prime e contratti futures su materie prime; D. quote di fondi comuni di investimento immobiliare. La lett. b) dell art , comma 1 del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A., approvato dalla Consob con delibera n del 22 dicembre 1998, così come successivamente modificato, stabilisce che il rimborso e/o la remunerazione delle obbligazioni strutturate può essere indicizzata all andamento di indici azionari e panieri di indici azionari. La soluzione corretta è quindi quella indicata dalla lettera 15) A parità delle altre condizioni, in regime di capitalizzazione composta il valore attuale di una rendita perpetua è: A. inversamente proporzionale al tasso di interesse; inversamente proporzionale alla rata; C. direttamente proporzionale al tempo; D. direttamente proporzionale al montante a scadenza. La formula per il calcolo del valore attuale (o prezzo) di una rendita perpetua è la seguente: P = Cedola / i da qui la risposta corretta. 16) Il mancato pagamento del contributo di vigilanza è causa di cancellazione dall'albo dei promotori finanziari? A. No; No, è solo causa di sospensione; C. Si; D. Si, ma solo se è protratto per un biennio. La risposta corretta è quella indicata dalla lettera C poiché l articolo 18, comma 1, lett. b) del Regolamento Consob n dell 8 aprile 1997 stabilisce che «la Consob procede alla cancellazione del promotore in caso di perdita di uno dei requisiti per l iscrizione all albo ovvero mancato pagamento del contributo di vigilanza». 17) Gli organismi che gestiscono i sistemi di compensazione e garanzia delle operazioni su strumenti derivati devono: A. astenersi dall'assumere qualsiasi posizione contrattuale per evitare l'insorgere di conflitti di interesse; versare margini di garanzia a copertura delle posizioni contrattuali aperte; C. versare margini iniziali e aggiuntivi di garanzia a copertura delle posizioni contrattuali aperte; D. assumere in proprio le posizioni contrattuali da regolare. L art. 70, comma 2 del decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 (Testo unico della finanza) dispone che gli organismi che gestiscono i sistemi di compensazione e di garanzia delle operazioni aventi ad oggetto strumenti finanziari derivati devono assumere in proprio le posizioni contrattuali da regolare. La soluzione corretta è quella indicata dalla lett. D). 18) Quale dei seguenti non è uno strumento finanziario? A. Un titolo di debito negoziabile sul mercato dei capitali; Una valuta estera; C. Un titolo normalmente negoziato sul mercato monetario; D. Un contratto di scambio a pronti e a termine su valute. L art. 1 comma 2 del decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 (Testo unico della finanza) riporta l elenco tassativo degli «strumenti finanziari»: in particolare, la lett. b) indica i titoli di debito negoziabili sul mercato dei capitali, la lett. d) i titoli normalmente negoziati sul mercato monetario e la lett. g) i contratti di scambio a pronti e a termine su valute. Rimangono escluse le valute estere, che non sono pertanto strumenti finanziari. La risposta esatta è quindi quella contraddistinta dalla lettera 19) Che cosa è il "price earning ratio"? A. Il rapporto tra il prezzo di mercato di un'azione e l'utile relativo a ciascuna azione; Il rapporto tra l'utile distribuito e l'utile conseguito da una società; C. Il rapporto tra la capitalizzazione di Borsa e l'utile conseguito da una società; D. Il rapporto tra il prezzo di emissione dell'azione ed il rendimento promesso all'atto del collocamento. Il «price earning ratio» o P/E o prezzo-utile di una società quotata è un indicatore sintetico utilizzato dagli analisti per stimare il grado di attrattiva di un titolo azionario e viene calcolato come rapporto fra il prezzo di mercato di un azione e l utile netto relativo a ciascuna

4 azione, quest ultimo ottenuto come rapporto fra utile netto complessivo e numero di azioni. Un titolo con un P/E più elevato viene considerato peggiore di un titolo con P/E più basso. La soluzione corretta è dunque quella indicata dalla lettera A. 20) Il regolamento di un fondo comune di investimento mobiliare deve stabilire, tra l'altro: A. un parametro di riferimento oggettivo, adeguatamente diffuso e accessibile ai risparmiatori (c.d. benchmark); la denominazione e la durata del fondo; C. le modalità di calcolo del coefficiente di rivalutazione annuale e delle quote; D. la misura o i criteri di determinazione delle provvigioni da riconoscere agli intermediari che includono quote del fondo nelle gestioni patrimoniali dei clienti. L art. 39 del decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 (Testo unico della finanza) fissa i contenuti minimi essenziali del regolamento di ciascun fondo comune di investimento e prevede che la Banca d Italia lo debba approvare, valutandone in particolare la completezza e la compatibilità con i criteri generali dettati dallo stesso testo unico. In particolare, secondo quanto espressamente disposto dal comma 2, lett. a), il regolamento deve stabilire anche la denominazione e la durata del fondo. La soluzione corretta è quindi quella prevista dalla lett. 21) Il coefficiente Delta esprime la variazione del prezzo: A. di un contratto Mibo 30 a fronte di variazioni dell'indice Mib 30; di un "interest rate swap" a fronte della variazione del tasso di riferimento; C. di un qualsiasi titolo di Stato rispetto al prezzo di collocamento; D. di un contratto Isoalfa a fronte di variazioni del prezzo del sottostante. Il Delta è il coefficiente che misura la variazione che il valore di un opzione subirebbe se il prezzo dell attività sottostante variasse di un unità. Di conseguenza, è un coefficiente applicabile sia al contratto Mibo 30 (Vedi anche l articolo 1.3 del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A., approvato dalla Consob con delibera n del 22 dicembre 1998, così come successivamente modificato, che definisce il «coefficiente Delta» come il coefficiente, calcolato con il modello di valutazione Black & Scholes, che esprime la variazione del prezzo di un contratto Mibo 30 a fronte di variazioni del valore dell indice Mib 30), sia all' Isoalfa, essendo questa un opzione (Individual stock option) su singoli titoli azionari (generalmente indicati con alfa), che prevede alla scadenza la consegna del titolo azionario sottostante. Le risposte possibili, quindi, sono sia la A che la D. 22) Il promotore finanziario può ricevere dall'investitore forme di finanziamento? A. Si, previa comunicazione all'intermediario ed alla Consob; Si, se autorizzato dalla Consob; C. No, mai; D. Si, previa comunicazione alla Consob. L articolo 96 del Regolamento Consob n del 1 luglio 1998, così come successivamente modificato, fissa le regole di presentazione e di comportamento dei promotori finanziari nei confronti degli investitori. In particolare, il comma 7 stabilisce che «il promotore non può ricevere dall investitore alcuna forma di compenso ovvero di finanziamento». La soluzione corretta è quindi quella indicata dalla lettera C. 23) Quale delle seguenti non costituisce requisito per l'ammissione alla quotazione di un warrant? A. Essere diffuso tra il pubblico in misura ritenuta dalla Borsa Italiana S.p.A. adeguata a soddisfare l'esigenza di un regolare funzionamento del mercato ; Avere una circolazione autonoma; C. Essere riferito ad azioni di compendio già ammesse alla quotazione di Borsa, ovvero oggetto di contestuale provvedimento di ammissione; D. Essere emesso contestualmente alle azioni di compendio alle quali il warrant si riferisce. L art , comma 1 del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A., approvato dalla Consob con delibera n del 22 dicembre 1998, così come successivamente modificato, fissa i requisiti dei warrant per l ammissione alla quotazione. Tale elenco individua, fra le altre, le caratteristiche indicate nelle soluzioni A, B e C (rispettivamente previste nello stesso comma 1 dalle lett. d), a) e b)). La risposta esatta è dunque la D. 24) Le sanzioni a carico dei promotori finanziari sono comminate dalla Consob: A. previa contestazione degli addebiti agli interessati da parte della competente Commissione regionale o provinciale e tenuto conto delle deduzioni scritte dagli stessi presentate entro trenta giorni; senza alcuna preventiva contestazione; C. previa contestazione degli addebiti agli interessati da parte della Consob e tenuto conto delle deduzioni dagli stessi presentate entro trenta giorni; D. previa necessaria convocazione degli interessati. Secondo quanto disposto dall art. 196, comma 2 del decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 (Testo unico della finanza), «le sanzioni sono applicate dalla Consob con provvedimento motivato, previa contestazione degli addebiti agli interessati e valutate le deduzioni da essi presentate nei successivi trenta giorni. Nello stesso termine gli interessati possono altresì chiedere di essere sentiti personalmente». L alternativa corretta è dunque quella prevista dalla lettera C. 25) Quali aspettative sull'andamento futuro del mercato ha l'acquirente di una "call Mibo 30"? A. Ribasso dell'indice Mib 30; Rialzo dell'indice Mib 30; C. Stabilità dell'indice Mib 30 nel breve periodo; D. Stabilità dell'indice Mib 30 nel lungo periodo. L opzione «call» è un contratto in base al quale il sottoscrittore cede all acquirente, dietro corresponsione di un premio, il diritto di acquistare un certo ammontare di attività finanziarie o reali, ad un prezzo prefissato: pertanto, l acquirente acquista un diritto che può esercitare perfezionando la compravendita sottostante il contratto nel caso che questa sia conveniente («in the money»), oppure non esercitare abbandonando l opzione nel caso che questa non lo sia («out of the money»), perdendo così solo il premio. Conseguentemente, da un tale schema di contratto si deduce che l acquirente di una call Mibo 30, cioè di una opzione call che ha come sottostante il valore dell indice Mib 30, ritiene che il valore dell indice sia destinato ad aumentare. La soluzione corretta è dunque quella indicata dalla lettera

5 26) Per ciascuna delle violazioni individuate dal Regolamento Consob n /1998 relativamente all'attività di promotore finanziario, tenuto conto delle circostanze e di ogni altro elemento disponibile, la Consob può disporre, in luogo della sanzione prevista: A. qualunque sanzione superiore o inferiore; quella immediatamente inferiore o superiore; C. solo quella immediatamente inferiore; D. solo quella immediatamente superiore. Secondo quanto previsto dall art. 98, comma 3 del Regolamento Consob n del 1 luglio 1998, così come successivamente modificato, per ciascuna delle violazioni individuate ai sensi del medesimo regolamento, la Consob, tenuto conto delle circostanze e di ogni elemento disponibile, può disporre, in luogo della sanzione prevista, quella immediatamente inferiore o superiore. La risposta corretta è allora quella indicata dalla lettera 27) Quali delle seguenti attività sottostanti non possono costituire riferimento di un covered warrant ammesso alla quotazione di Borsa? A. Titoli di Stato, negoziati su mercati regolamentati, che presentino requisiti di elevata liquidità; Valute convertibili; C. Tassi di interesse ufficiali; D. Strumenti finanziari derivati. L art del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A., approvato dalla Consob con delibera n del 22 dicembre 1998, così come successivamente modificato, individua le attività sottostanti dei covered warrant che possono essere ammessi a quotazione: in particolare, la lett. b) fa riferimento ai titoli di Stato negoziati su mercati regolamentati, che presentino requisiti di elevata liquidità; la lett. d) alle valute convertibili ed infine la lett. c) ai tassi di interesse ufficiali. Rimangono esclusi gli strumenti finanziari derivati, che pertanto non possono costituire riferimento di un covered warrant ammesso alla quotazione in Borsa. La risposta esatta è dunque quella contraddistinta dalla lettera D. 28) Per "asset backed securities" si intendono quegli strumenti finanziari emessi a fronte di operazioni di: A. cartolarizzazione; privatizzazione di enti pubblici; C. fusione e scissione di società; D. finanziamento all'esportazione. L art del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A., approvato dalla Consob con delibera n del 22 dicembre 1998, così come successivamente modificato, stabilisce che per «asset backed securities» (ABS) si intendono strumenti finanziari emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione. L alternativa corretta è quindi quella contraddistinta dalla lettera A. 29) Dati un tasso di interesse annuo del 5% e un orizzonte temporale di 10 anni, quale delle seguenti formule rappresenta il fattore di attualizzazione A secondo il regime dell'interesse composto? A. A = 1,05 elevato a 10; A = 1,05 x 10; C. A = 1,05 elevato a 1/10; D. A = 1,05 elevato a -10. La formula del valore attuale in regime di capitalizzazione composta è la seguente: V0 = C x 1 / (1 + i)t dove il fattore di attualizzazione A = 1 / (1 + i)t Per portare il denominatore al numeratore occorre cambiare di segno all esponente: A = (1 + i) t = (1 + 0,05) 10 = (1,05) 10 30) In un contratto Fib 30 quale è il valore di 1 punto indice? A. 5 Euro; 1 Euro; C. 3 Euro; D. 10 Euro. Il Fib 30 è un contratto future sull indice di Borsa Mib 30. Con tale contratto le controparti si impegnano a liquidarsi, alla scadenza, una somma determinata come prodotto tra il valore assegnato convenzionalmente a ciascun punto dell indice di Borsa Mib 30 e la differenza tra il valore dell indice stabilito alla stipula e il valore assunto dall indice il giorno di scadenza. Il valore di ogni punto dell indice è oggi pari a 5 euro, mentre prima del gennaio 1999 era pari a lire. La soluzione corretta è quindi quella indicata dalla lettera A. GlobalMente S.r.l. Progetto Promotori.com Via Pestalozzi, Milano Tel: Fax: info@promotori.com

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