COMUNE DI CIVITACAMPOMARANO (Provincia di Campobasso)
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1 COMUNE DI CIVITACAMPOMARANO (Provincia di Campobasso) DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N 5 DEL 20/06/2005 N 5 DEL REGISTRO DELIBERAZIONI N DI PROT. VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE SESSIONE STRAORDINARIA D URGENZA SEDUTA DI PRIMA CONVOCAZIONE OGGETTO: Rinegoziazione e rifinanziamento dei prestiti concessi dalla Cassa depositi e prestiti. L anno duemilacinque il giorno venti del mese di giugno, alle ore 18.00, nella SEDE MUNICIPALE di Civitacampomarano sita in Piazza Municipio, n 13. A seguito di avvisi diramati ai signori consiglieri comunali, si è riunito il CONSIGLIO COMUNALE, in sessione ordinaria, di prima convocazione, sotto la presidenza del Dott. Maurizio CIAFARDINI, Sindaco. Risultano presenti o assenti i seguenti consiglieri comunali, a fianco dei quali è apposta la lettera X sotto la lettera P per i presenti o sotto la lettera A per gli assenti: N COGNOME/NOME CONSIGLIERE P A N COGNOME/NOME CONSIGLIERE P A 1 CIAFARDINI Maurizio - Sindaco X 8 D'ASTOLFO Giuseppe X 2 RUSSO Maurizio X 9 DI PAOLO Mario Felice X 3 DI PAOLO Nicolino X 10 LISTORTI Giulio Luciano X 4 COLONNA Pasqualino Serafino X 11 IOVINE Giorgio X 5 DI PAOLO Paolo X 12 DI PAOLO Giuseppe X 6 COLONNA Antonietta X 13 DI PAOLO Francesco X 7 D'ASTOLFO Natalino X TOTALE PRESENTI: 8 TOTALE ASSENTI: 5 Partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza e il segretario comunale Dott.ssa Maria Luisa NATALE, che cura la verbalizzazione della riunione (art.97 del T.U. 18 agosto 2000, n.267). E presente anche l assessore comunale non consigliere DE MARINIS Giovanni Giorgio, a norma dell art.23 dello Statuto comunale. Il Dott. Maurizio CIAFARDINI, Sindaco, assunta la presidenza e constatata la legalità dell adunanza, dichiara aperta la seduta e pone in discussione la pratica segnata all oggetto. La seduta è pubblica. In continuazione di seduta.
2 IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO che, ai sensi dell art. 5 del D.L , n. 444, convertito con modificazioni dalla legge , n. 53, è data facoltà di rinegoziare i prestiti assegnati alla Cassa depositi e prestiti S.p.a. ai sensi dellìart. 3, comma 4, lettera a) del decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze del ; PRESO ATTO dei contenuti della circolare n del , con la quale la Cassa depositi e prestiti S.p.a. ha comunicato le condizioni per avvalersi della facoltà di rinegoziazione, trasmettendo l elenco dei mutui rinegoziabili; CONSIDERATO che l attuale crisi congiunturale richiede nuovi investimenti per sostenere lo sviluppo economico locale, in un contesto di accresciuta competitività e che, pertanto, si rende necessario dotarsi di servizi di supporto volti ad ottimizzare gli oneri finanziari e a rispondere efficacemente ai cambiamenti economico-normativi; DATO ATTO che l adesione alla proposta di rinegoziazione dei debiti consentirà di trarre vantaggio dall attuale livello dei tassi di interesse, di diversificare le strutture di tasso associate all indebitamento, riducendo gli oneri finanziari, rispondendo alle esigenze di trasparenza e snellezza amministrativo-contabile; VISTO il vigente Regolamento di contabilità; VISTO lo statuto comunale; VISTO il D.Lvo , n. 267; ACQUISITI i pareri favorevoli resi dai Responsabili dei settori in merito alla regolarità tecnica e contabile, ai sensi di quanto disposto dal D.Lvo 267/2000; CON VOTI unanimi favorevoli, resi nei modi e termini di legge; DELIBERA DI DARE atto che la narrativa si intende integralmente riportata nel dispositivo; DI RINEGOZIARE, per la parte di cui è debitore, il residuo debito al 1 luglio 2005 dei mutui di cui all allegato prospetto A), che costituisce parte integrante della presente deliberazione, alle condizioni di cui al decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze del , comunicate dalla Cassa depositi e prestiti S.p.a. con la circolare di cui in premessa; DI APPROVARE il meccanismo di indicizzazione per il mutuo con struttura di rinegoziazione indicizzata all inflazione italiana, di cui al prospetto allegato alla presente deliberazione, per farne parte integrante e sostanziale DI DARE ATTO che la rinegoziazione ha effetto dal 1 luglio 2005 e ha per conseguenza la rideterminazione del piano di ammortamento di ciascun prestito con pari decorrenza. La scadenza dell ammortamento di tutti i prestiti rinegoziati è posticipata al 31 dicembre Con riferimento a ciascun prestito, si accettano le seguenti due distinte strutture di rinegoziazione, di seguito descritte:
3 1 - Struttura a tasso fisso Il nuovo piano di ammortamento dei prestiti rinegoziati con struttura a tasso fisso è elaborato con le seguenti modalità, a partire dal debito residuo alla data del 1 luglio 2005 (di seguito "Debito in Capitale"): i. la prima rata semestrale, posticipata, in scadenza il 31 dicembre 2005, è composta della sola quota interessi, calcolata sulla base del Debito in Capitale e del tasso fisso di interesse applicato al finanziamento; ii. le rate successive alla prima sono semestrali, costanti, posticipate, comprensive di quota capitale e quota interessi, da pagarsi il 30 giugno ed il 31 dicembre di ciascun anno di ammortamento, a partire dalla rata in scadenza il 30 giugno 2006; iii. l'ammortamento, a partire dalla rata in scadenza il 30 giugno 2006, è a quote capitale crescenti e quote interessi decrescenti (piano di ammortamento francese); iv. l'ammortamento ha una durata di 29 anni e sei mesi (dal 1 luglio 2005 al 31 dicembre 2034); v. il tasso fisso di interesse - nominale, annuo, pagabile semestralmente - è stabilito dalla CDP sulla base delle caratteristiche di ciascun Prestito Pre-Rinegoziazione (con riferimento a capitale concesso, capitale ammortizzato, capitale erogato, tasso di interesse, durata residua) e delle condizioni di mercato. 1.1 Rimborso anticipato II rimborso anticipato dei prestiti rinegoziati con struttura a tasso fisso è consentito con le modalità ed alle condizioni previste per i prestiti a tasso fisso dalla Circolare della Cassa depositi e prestiti n. 1255, pubblicata nel Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 29, Parte II, del 5 febbraio Struttura indicizzata all'inflazione italiana Il nuovo piano di ammortamento dei prestiti rinegoziati con struttura indicizzata all'inflazione è elaborato con le seguenti modalità, a partire dal debito residuo alla data del 1 luglio 2005 (di seguito "Debito in Capitale"): i. la prima rata semestrale, posticipata, in scadenza il 31 dicembre 2005, è composta della sola quota interessi, calcolata sulla base del Debito in Capitale e del parametro fisso annuo per il calcolo degli interessi (di seguito "Parametro Fisso") applicato al finanziamento; ii. le rate successive alla prima sono semestrali, posticipate, comprensive di quota capitale e quota interessi, da pagarsi il 30 giugno ed il 31 dicembre di ciascun anno di ammortamento, a partire dalla rata in scadenza il 30 giugno 2006; iii. l'ammortamento ha una durata di 29 anni e sei mesi (dal 1 luglio 2005 al 31 dicembre 2034); iv. il Parametro Fisso è stabilito dalla CDP sulla base delle caratteristiche del Prestito Pre- Rinegoziazione (con riferimento a capitale concesso, capitale ammortizzato, capitale erogato, tasso di interesse, durata residua) e delle condizioni di mercato; v. ciascuna rata successiva alla prima comprende una quota capitale e una quota interessi; con l'eventuale eccezione dell'ultima, la quota capitale relativa a ciascuna rata corrisponde alla cinquantottesima parte del Debito in Capitale, rivalutata in base al relativo coefficiente dì indicizzazione (d'ora in avanti "CI"); la quota interessi di ciascuna rata è calcolata sulla base del debito residuo successivo al pagamento della rata precedente e del Parametro Fisso applicato al finanziamento, ed è rivalutata in base al medesimo CI utilizzato per la rivalutazione della corrispondente quota capitale. Il CI è calcolato in base all'indice dei prezzi al consumo "NIC", al netto dei consumi dei tabacchi, elaborato e pubblicato mensilmente dall'lstat (d'ora in avanti "IPC"). Il CI utilizzato per la rivalutazione della quota interessi e della quota capitale di ciascuna rata è dato dal rapporto tra l'ipc relativo al terzo mese precedente la scadenza della rata medesima (marzo o settembre) e l'ipc relativo al mese di settembre 2005 ("indice base"). In ogni caso, il totale delle quote capitale rivalutate rimborsate non può essere inferiore al Debito ìn Capitale. Di conseguenza, se necessario per soddisfare tale condizione, l'ultima quota capitale rivalutata è aumentata in misura tale da assicurare il rimborso esatto del Debito in Capitale, 2.1 Rimborso anticipato II rimborso anticipato dei prestiti rinegoziati con struttura indicizzata all'inflazione è consentito in corrispondenza della scadenza dì ciascuna rata del prestito rinegoziato, previa comunicazione scritta da inviarsi alla CDP almeno 30 (trenta) giorni prima della data prescelta per il rimborso. In caso di rimborso anticipato l'ente deve corrispondere alla CDP la differenza, se positiva, tra la quota di capitale erogata e quella ammortizzata in relazione al prestito rinegoziato da estinguere; qualora la quota di capitale ammortizzata risulti superiore a quella erogata, la differenza è corrisposta dalla CDP all'ente. A fronte dell'esercizio della facoltà di rimborso anticipato l'ente deve corrispondere alla CDP un indennizzo pari al valore di mercato del finanziamento, calcolato il terzo venerdì antecedente la data
4 prescelta per il rimborso. Tale valore di mercato è determinato sulla base i) della curva Euro pubblicata lo stesso giorno sulle pagine del circuito Reuters EuriborOI ed 1SDAFIX2 (Euribor basis 11:00 AM Frankfurt) per quanto riguarda i tassi di interesse e ii) della curva per l'inflazione italiana determinata dalla CDP nel medesimo giorno, sulla base di metodologie di calcolo standard di mercato per i prodotti indicizzati all'inflazione. Qualora il venerdì non sia un giorno TARGET, il tasso di interesse è definito il Giorno TARGET immediatamente antecedente. Restituzione di una quota della rata di ammortamento, rapportata all'importo non erogato La CDP restituisce all'ente una quota della rata di ammortamento del prestito, calcolata sulla base dell'importo non erogato e di un tasso di interesse annuo pari alla media aritmetica, arrotondata alla terza cifra decimale, del tasso EURIBOR a sei mesi, rilevato nei giorni lavorativi del mese che precede di un mese il semestre di riferimento della rata di ammortamento. Il criterio dì calcolo è giorni effettivi/360. Conferma delle previsioni normative e regolamentari I prestiti rinegoziati, per quanto non espressamente modificato con il contratto di rinegoziazione, seguitano ad essere regolati, per quanto compatibile, dal decreto del Ministro del tesoro de! 7 gennaio 1998 e successive modificazioni. DI RILASCIARE, a garanzia dell esatto adempimento delle obbligazioni assunte con la presente deliberazione, per tutta la durata di rimborso del residuo capitale, delegazione di pagamento pro solvendo a valere sulle entrate afferenti i primi tre titoli del bilancio; DI EMETTERE appositi atti di delega, non soggetti ad accettazione, distinti per gli importi delle rate semestrali e i periodi indicati nell allegato elenco B), sul Tesoriere, il quale è obbligato a versare alla Cassa depositi e prestiti S.p.a. gli importi dovuti alle prescritte scadenze, provvedendo opportunamente ad accantonare le somme dell Ente ovvero ad apporre specifici vincoli sull anticipazione di tesoreria concessa e disponibile; DI PRENDERE ATTO che il Tesoriere, ai sensi di legge e sulla base delle indicazioni contenute nell atto di delega, esegue i pagamenti di cui trattasi anche in assenza del relativo mandato; DI IMPEGNARSI, alla scadenza del vigente contratto di tesoreria, di far assumere al nuovo tesoriere tutti gli obblighi nascenti dalla presente deliberazione e a comunicare alla Cassa depositi e prestiti S.p.a. la ragione sociale del nuovo tesoriere; DI ISCRIVERE le rate di cui l Ente è debitore nella parte passiva del bilancio per il periodo di anni considerato, nonché di soddisfare per tutta la durata dei mutui medesimi i presupposti di impignorabilità delle somme destinate al pagamento delle rate previsti dall art. 159, comma 1 lettera b), del D.L.vo 18 agosto 2000, n. 267; DI IMPEGNARSI a non utilizzare le risorse che si rendono disponibili per effetto della presente rinegoziazione per dare copertura finanziaria a nuovi impegni di spesa di parte corrente; DI DICHIARARE il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi dell art. 134 del D.L.vo 267/2000, con voti unanimi favorevoli resi nei modi e termini di legge.
5 Allegato A) alla deliberazione del Consiglio comunale n. 5 del 20 giugno ) Contratto di rinegoziazione a tasso fisso.- Elenco prestiti Struttura di rinegoziazione a tasso fisso. Posizione Debito residuo Tasso di Prima rata Rate semestrali Tasso interesse interesse ( ) successive massimo / ,90 5, , ,23 5,68 2) Contratto di prestito ai sensi dell art. 41, comma 2 della legge 448/2001 a tasso fisso.- Elenco prestiti Struttura di ammortamento a tasso fisso. Posizione Nuovo prestito (somma prestata) Somma prestata per estinz. Debito verso MEF Somma prestata per l investimen to Indennizzo Tasso di interess e Prima rata Rate semestr. ( ) successive Tasso int.massi mo / , , , ,62 4, , ,24 5,23 3) Contratto di rinegoziazione indicizzata all inflazione.- Elenco prestiti Struttura di rinegoziazione indicizzata all inflazione. Posizione Debito residuo Parametro per calcolo interessi Prima rata ( ) Quota capitale non rivalutata (dal al ) Parametro per il calcolo degli interessi massimo / ,09 3, , ,66 3,34
6 Allegato B) alla deliberazione del Consiglio comunale n. 5 del 20 giugno 2005 Tabella delle rate per la compilazione delle delegazioni di pagamento. Elenco prestiti Numero di posizione Debito residuo al 01/07/2005 Struttura a tasso fisso Rata semestr. Successiva da inserire nella delegazione di pagamento Struttura indicizzata all'inflazione Rata non rivalutata, alla data di pagamento del 30/6/2006, da inserire nella delegazione di pagamento / , , , / , , , / , , ,54
7 IL SEGRETARIO COMUNALE IL PRESIDENTE Sulla proposta di deliberazione, conforme all atto che precede hanno espresso Parere favorevole: -Il Segretario comunale e/o l istruttore del servizio interessato per la regolarità Tecnica P.C.C. all originale. Civitacampomarano, IL SEGRETARIO COMUNALE (Dott.ssa Maria Luisa NATALE ) -L istruttore contabile per la regolarità tecnico - contabile e per la copertura finanziaria La presente deliberazione è stata pubblicata il giorno Civitacampomarano, IL SEGRETARIO COMUNALE Il sottoscritto Segretario comunale attesta che la presente deliberazione, riguardante atto non sottoponibile al controllo preventivo di legittimità su richiesta di consiglieri comunali, è divenuta esecutiva il giorno, dopo il decimo giorno della sua pubblicazione. Attesta, altresì, che è stata affissa all Albo pretorio comunale dal al. Civitacampomarano, IL SEGRETARIO COMUNALE
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