Associazione Universitaria per la Cooperazione internazionale

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1 Associazione Universitaria per la Cooperazione internazionale Roma, 21 Luglio 2016 Era giusto un anno fa quando Benedetta Piccoli si è presentata nella sede AUCI per consegnare la sua domanda di servizio civile per il progetto a Karungu in Kenya, il "suo progetto". In occasione di quell'incontro mi ha ricordato che, qualche anno prima, era stata mia studentessa al corso di Biochimica e che aveva maturato la decisione di fare il servizio civile all'estero. Mi ha colpito, in quell'incontro, la sua forza di volontà e la sua capacità di scegliere "un progetto fatto per lei", come ebbe a dire nel corso dei successivi colloqui di selezione dei candidati. Sappiamo bene che il sevizio civile all'estero ha le sue difficoltà proprio per lo scarto tra quello che ci si aspetta e la realtà con la quale ci si confronta, e spesso questo scarto, non sempre evitabile e a volte provvidenziale, induce alcuni a ritirarsi prima del tempo. Così non è stato per Benedetta! Con umiltà, tenacia, spirito di sacrificio e capacità di adattamento, mossa da un sincero amore per i piccoli e i deboli con cui era a contatto, ha superato le inevitabili difficoltà di un anno trascorso in luoghi e contesti non del tutto familiari. Proprio grazie a questa sua capacità è riuscita non solo a portare a termine positivamente la sua esperienza nei diversi settori del progetto ma, sopratutto, a creare un clima positivo di cui tutti se ne sono giovati. Prof. Pasquale De Sole Presdente di AUCI c/o - Facoltà di Medicina e Chirurgia A.Gemelli - Università Cattolica del Sacro Cuore Largo Agostino Gemelli, Roma Tel: Fax: auci@rm.unicatt.it

2 Spett.le Auci Cooperazione Internazionale Roma Monza, 11 Luglio 2016 Oggetto: Candidatura Benedetta Piccoli Premio Giovane Volontario Europeo Quando ho incontrato Benedetta la prima volta, al mio arrivo a Karungu, ho percepito che questo futuro medico aveva qualcosa di davvero speciale. Io in ufficio tra budget finanziari e conti amministrativi, Benedetta in corsia coi malati e i colleghi medici e infermieri. Due donne diverse per esperienze professionali e di vita, eppure così vicine con quello che avremmo scoperto essere elemento comune: l'essere per l'altro strumento di crescita, senza imposizione, con generosità. La nostra amicizia è cominciata con un abbraccio particolare, quasi terapeutico mi ha spiegato, che presuppone il lasciarsi andare, il fidarsi, quello stesso abbraccio, migliaia di abbracci, che le ho visto regalare ai bambini di Karungu, senza riserve, con la consapevolezza di chi sente che è molto potente ciò che si riceve, donando. Tutti aspettano lei, Magic, con i suoi giochi di prestigio che abbagliano e stupiscono: ho visto gli occhi curiosi dei nostri bimbi cercare di capire i suoi segreti e poi le loro bocche spalancate in sorrisi di meraviglia e gratitudine, finché tutto torna ad essere abbraccio, universale, totale, per tenere stretto tutto quell'amore che ci si è scambiati. Lascio a chi è competente in materia dare un'opinione professionale sul suo lavoro di quasi medico, io dal mio ufficio vedovo Benedetta girare tra le corsie, attenta ai pazienti, sulle cartelle o con i referti in mano, multilingue conversare passando dall'italiano all'inglese, dallo swahili al luo, consultarsi con chi ha più esperienza con l'umiltà di chi vuole sempre imparare, col suo camice bianco sempre interessata all'altro, al suo bene, lontana da certi atteggiamenti di chi si trova in Africa a voler cambiare l'africa. In Benedetta riscontro la volontà di non fermarsi allo stabilito da contratto, il piacere di dedicare parte del suo tempo libero soprattutto ai più piccoli e alla missione, al lago, a vedere film improponibili pur di fare compagnia a chi vive in missione, aperta al confronto e alla relazione sincera con i volontari che a turno durante l'anno si dedicano all'ospedale o all'orfanotrofio. Di lei ammiro la coinvolgente capacità di avvicinarsi agli altri e di regalare momenti di gioia e di ascolto che resteranno sempre nel cuore di chi l ha conosciuta ed ha vissuto con lei quasi un anno, apprezzando il suo DONARE OLTRE, con la gratuità che contraddistingue i volontari che ogni anno tornano a Karunguperchè li l'amore esiste. Ornella Volpato Volontaria dal 2012 presso il St.CamillusMission Hospital di Karungu, Kenya Per info professionali, consultare il mio profilo Linkedin

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