W S. 1. Propagazione del suono in campo libero

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "W S. 1. Propagazione del suono in campo libero"

Transcript

1 IUAV - MASTER IN PROGETTAZIONE ACUSTICA A.A. 4/5 Lezione del 4 ottobre 4 Titolo: Proagazione del suono in ambiente esterno Docente: Arch. Antonio Carbonari 1. Proagazione del suono in camo libero La condizione di camo acustico libero resuone: l assenza di suerfici riflettenti ed ostruenti (ostacoli) che ossano interferire con la roagazione del fronte d onda, ε/oure la resenza di suerfici altamente assorbenti. Questa condizione è ottenibile arossimativamente in ambiente esterno, lontano da qualsiasi suerficie che non sia totalmente assorbente, oure, iù rigorosamente, in camera anecoica. In generale le altre condizioni ossibili sono quelle di: - camo sonoro semi-riverberante, che si verifica quando in uno sazio totalmente o arzialmente confinato sono contemoraneamente resenti onde sonore rovenienti direttamente dalla sorgente ed onde riflesse; - camo sonoro riverberante o diffuso, che si riscontra in ambienti chiusi in cui è dominante l energia sonora riflessa dalle suerfici di confine ed in ogni unto le onde sonore rovengono da tutte le direzioni. Quest ultima condizione è ottenuta nelle camere riverberanti Nello studio della roagazione sonora in camo libero è articolarmente imortante la definizione del tio di sorgente sonora che genera il camo acustico. Si definiscono in articolare tre tii di sorgenti sonore cui corrisondono altrettanti tii di attenuazione dovuta alla distanza dal ricevitore: a) sorgente untiforme, b) sorgente lineare, c) sorgente iana. Il camo sonoro considerato in questa sede è semre quello lontano, che si riscontra ad una distanza dalla sorgente maggiore o uguale ad 1,6 volte la lunghezza d onda (d>=1,6٠λ). A far sì che una sorgente sia considerata untiforme, lineare o iana non è solo la sua forma ma anche la distanza dal ricevitore o meglio: le sue dimensioni in raorto a tale distanza. 1.1 Sorgente untiforme Una sorgente uò essere considerata untiforme quando le sue dimensioni sono iccole risetto alla sua distanza dal ricevitore. Una sorgente di questo tio in camo libero roduce onde sonore sferiche. Nel camo sonoro lontano l intensità sonora alla distanza r da una sorgente untiforme omnidirezionale è così calcolabile: (1) I = W S = W 4 π r [W/m ] dove W è la otenza sonora emessa dalla sorgente.[w] ed S la suerficie sferica [m ] su cui tale otenza è distribuita alla distanza r. In questa sede, a differenza che nella trattazione del camo sonoro riverberante o semi-riverberante, uò essere

2 referibile considerare la grandezza intensità sonora, anziché la ressione efficace o la densità sonora, dal momento che c è una direzione di roagazione del suono identificabile.. Il livello di intensità sonora alla distanza r dalla sorgente sarà: L I I W 1 W 1 = 1 log = 1 log 1 log L 1 log r I = W 4 r W = W 4 r π π π ( 4 ) 1 log quindi: () L = L 11 log r I W in camo libero ed in condizioni di camo sonoro lontano, intensità e ressione sonore efficace sono legate dalla relazione: eff I = [W/m ] quindi: ρ c eff ρ c = e eff = I ρ c I dove ρ è la densità dell aria (in condizioni di quiete) e c la velocità del suono nella stessa, esrimendo la ressione sonora efficace in funzione dell intensità, con l ultima delle esressioni sora riortate, il suo livello sarà: L = 1 log eff eff I ρ c = 1 log I 4 W = 1 log 4 π r 1 W ρc = 1 log 4 W W 1 4 π r ρc 4 L ρ c = LW + π 4 ( 4 ) 1 log 1 log 1 log r dunque: ρc (3) L = LW + 1log 11 log r 4 il valore numerico 4 che comare accanto all intensità sonora di riferimento, è il valore dell imedenza acustica ρ relativo ai valori di riferimento, in corrisondenza del quale si uò scrivere: c I eff = [W/m ] ρ c dunque:

3 5 ( 1 ) eff [ Pa ] ρ c = = = 4 1 I 1 [ W / m ] kg m m s m J = kg m s s m kg = s m i livelli di l intensità e di ressione sonora efficace assumono ertanto lo stesso valore numerico quando il rodotto ρ c, che raresenta l imedenza acustica del mezzo, assume il valore 4 [kg/(m s) o Rayls], condizione che si riscontra con aria secca a 39 ed a ressione atmosferica. In condizioni normali di ressione e temeratura il termine ρ c assume comunque valori rossimi a 4, er cui ρ Il termine c ρ assume valori rossimi all unità, ed il suo logaritmo tende a zero. Pertanto il termine 1log c 4 4 viene di solito trascurato ed i livelli di intensità e di ressione si calcolano allo stesso modo. Come si uò facilmente osservare i livelli di intensità e ressione sonora diminuiscono di 6 (ovvero di log ) ad ogni raddoio della distanza r. Infatti, volendo calcolare il L, avremo: ρ c ( L ) = L + 1log 11 log( r) = ( L ) log( ) = ( L ) 6 r W 4 r r Una volta calcolato il livello, di ressione o di intensità, relativo ad una data distanza sorgente-ricevitore r 1 la variazione di livello risetto ad un'altra distanza r è facilmente calcolabile con la seguente formula: (4) r log r 1 L = anche qui se r = r 1 avremo: r1 L = log = log = 6 r 1 1. Sorgente lineare Un esemio di sorgente lineare uò essere costituito da un tubo ercorso da un fluido in moto turbolento, oure, a scala maggiore, da un convoglio ferroviario sufficientemente lungo o una strada ercorsa da un flusso continuo di veicoli. Una sorgente lineare in camo acustico libero roduce onde cilindriche. Pertanto, considerando un tratto di lunghezza unitaria di sorgente lineare, l intensità sonora in direzione normale ad esso ad una distanza r sarà data dalla otenza sonora emessa dalla sorgente nel tratto unitario W divisa er la suerficie cilindrica di lunghezza unitaria S del fronte d onda, dunque: (5) W I = S W = π r 1 [W/m ]

4 I corrisondenti livelli di intensità e di ressione si ottengono dalle: L I I W 1 W 1 = 1 log = 1 log 1 log LW 1 log I = r I = W r π π π ( ) 1 log r quindi: (6) L = L 8 1 log r I W ρc (7) LI = LW + 1log 8 1 log r 4 anche in questo caso i livelli delle due grandezze assumono lo stesso valore numerico quando l imedenza acustica del mezzo ( ) assume valore ari a 4 Rayls, ρ c In questo caso i livelli di intensità e ressione sonora diminuiscono di 3 (ovvero di 1 log ) ad ogni raddoio della distanza r. L attenuazione da divergenza cilindrica uò essere calcolata er qualsiasi variazione della distanza da un valore r 1, er il quale il livello è noto, ad un valore r con la seguente formula: (8) r 1log r 1 L = 1..1 Sorgenti arzialmente lineari Una serie di veicoli in movimento lungo una strada uò costituire una sorgente lineare, anche se arossimata da tante sorgenti untiformi, ciascuna caratterizzata da un livello di otenza sonora L W. Il livello di ressione della sorgente-strada sarà: L α n α1 = L 1 log W + + L 8 r b il fattore correttivo L è < 1 se il numero delle sorgenti untiformi n è >= 3 e se la distanza tra di esse è relativamente iccola risetto ad r ovvero se: r b cosα 1 1 π solo se sono soddisfatte tali condizioni la sorgente iù vicina all ascoltatore non revale sulle altre. Se tali condizioni non sono soddisfatte L è di difficile valutazione. Se invece si tratta di una sorgente lineare di lunghezza finita, ad esemio un convoglio ferroviario, allora si userà la formula: L = L W α α log 8 r d

5 dove L W è il livello di otenza dell unità di lunghezza della sorgente lineare. In tutte le formule sora riortate gli angoli sono esressi in radianti. b α 1 r o α n r n R d α 1 r o α R

6 1.3 Sorgente iana Queste sorgenti generano onde sonore iane, che non subiscono attenuazioni da divergenza. Si tratta di una situazione che non si verifica frequentemente nella ratica, nelle normali situazioni di misura. Tiicamente onde iane ossono essere ottenute all interno di un tubo liscio entro cui si muove in modo oscillatorio un istone. Più frequentemente si ossono ascrivere a questo tio le sorgenti molto estese, lungo due dimensioni, risetto alla distanza dal ricevitore, distanza misurata in senso normale alle due suddette dimensioni. È il caso delle areti di grandi caannoni industriali, ma solo finché la distanza arete-ricevitore si mantiene iccola risetto alle due dimensioni della arete e non in rossimità dei bordi della stessa. In condizioni del genere l intensità sonora si mantiene costante al variare della distanza sorgente-ricevitore.. Fattore di Direttività In genere le sorgenti sonore non sono omnidirezionali, ed emettono con intensità diversa nelle varie direzioni. A volte vi sono vincoli esterni alla sorgente che ne condizionano la direzionalità; ad esemio una sorgente anche omnidirezionale che sia aoggiata su un iano sarà costretta ad irradiare la sua otenza sonora solo in un semisazio. Il fattore di direttività Q è definito come il raorto tra l intensità sonora in una data direzione e l intensità sonora che si avrebbe nella stessa direzione se la sorgente fosse omnidirezionale: (9) Q = I Θ I er sorgenti sferiche generiche l intensità sonora in una data direzione sarà: (1) W Q I = 4 π r [W/m ] Si definisce anche l indice di direttività D: (11) D =1 log Q Pertanto la (3) diventa ρ c (1) L = LW + 1log 11 log r + D 4 Quest ultima relazione è articolarmente imortante erché consente, mediante la misura in camera anecoica del livello di ressione sonora in vari unti dello sazio, di determinare il fattore di direttività di una sorgente nelle varie direzioni, nonché il valore del livello di otenza sonora. La norma ISO 3745 [5] contiene le rescrizioni in merito. Come rima accennato, il camo sonoro generato da una sorgente uò essere modificato dalla resenza di vincoli fisici nelle sue vicinanze. Se una sorgente untiforme omnidirezionale è aoggiata su un iano riflettente la otenza sonora da lei emessa sarà irradiata in un semisazio dunque la sua intensità sonora ad una data distanza r sarà data dalla otenza divisa er la suerficie di una semisfera di raggio r:

7 W I = π r [W/m ] e W = π r I [W] in assenza del iano riflettente la sua otenza sarebbe stata irradiata in un semisazio secondo la (1) ertanto il fattore di direttività sarà: Q I = Θ I = W π r W = e D=3 4 π r ragionando in modo analogo, se la sorgente è collocata lungo la linea di intersezione tra due suerfici riflettenti Q sarà ari a 4 e D ari a 6. Figura 1 Curve iso-intensità, fattori ed indici di direttività er una sorgente untiforme omnidirezionale aoggiata su uno o iù iani. 3. Fattori di attenuazione sonora nella roagazione in ambiente esterno Oltre all attenuazione da divergenza altri fattori ossono concorrere all attenuazione del suono durante la sua roagazione nell ambiente esterno. Si tratta di comlessi fenomeni dissiativi legati agli effetti del vento, del gradiente di temeratura, all assorbimento di energia sonora da arte dell aria e delle suerfici lambite dall onda di ressione (terreno, vegetazione ). L attenuazione dovuta a tali fenomeni viene detta attenuazione in eccesso. Gli effetti di tutti questi fenomeni vengono raresentati da un termine L, esresso in, che viene aggiunto alla formula imiegata, ad esemio nel caso di sorgente untiforme: ρ c (13) L = LW + 1log 11 log r + D L Condizioni meteorologiche Il gradiente verticale di temeratura ed il vento influenzano la direzione di roagazione e la velocità del suono. Si ricorda che la velocità del suono nell aria è legata alla temeratura della stessa. Una delle formule con cui è calcolabile: questa velocità è la seguente: c = 331 +,6 t

8 dove t è la temeratura dell aria esressa in gradi centigradi. Pertanto se la temeratura dell aria aumenta con l altezza (gradiente ositivo) la velocità del suono aumenterà anch essa con l altezza. Un fronte d onda tenderà così ad essere leggermente iù veloce nella sua arte alta, e la direzione di roagazione del suono tenderà ad incurvarsi verso il basso, come illustrato nelle figure Una situazione del genere si verifica se la suerficie del suolo è fredda, erché innevata o ghiacciata oure semlicemente non scaldata dal Sole come avviene nelle ore notturne o al tramonto di giornate molto limide quando la suerficie del suolo si raffredda raidamente er radiazione verso il cielo. Ma il gradiente ositivo si riscontra anche quando uno strato di nubi basse scherma la radiazione solare. Questa situazione favorisce la roagazione del suono a distanza: l energia sonora che normalmente si diserderebbe verso l alto riesce a raggiungere un ricevitore anche lontano. Normalmente erò avviene il contrario: tanto che la situazione aena descritta è denominata inversione termica. Di norma la temeratura dell aria (che è scaldata dal suolo) diminuisce con l altezza, e le direzioni di roagazione delle arti del fronte d onda (raggi sonori) si incurvano verso l alto. Figura Il vento uò avere effetti diversi sull onda sonora a seconda delle risettive direzioni, che ossono conbinarsi in vario modo. Raresentando come vettori sia la velocità del raggio sonoro che la velocità del vento, la somma dei due vettori-velocità determina la direzione risultante del raggio sonoro. Di norma la velocità del vento aumenta con l altezza. Figura 3 Quando il suo ercorso si incurva verso il basso il suono uò anche suerare delle barriere. L effetto del gradiente di temeratura uò determinare la resenza di zone d ombra sonora. Se il gradiente è ositivo e le onde vengono deviate verso il basso non si formano zone d ombra, se il gradiente è negativo invece si. La distanza r, indicata in figura 5, indica l inizio della zona non raggiunta dal suono diretto (zona tratteggiata). Quando il gradiente di temeratura ha un andamento iù comlicato (con una o iù inversioni) le zone d ombra diventano iù irregolari e ossono allontanarsi dalla sorgente (figura 6). A volte uò crearsi una secie di canale all interno del quale il suono si roaga a distanza con attenuazione minima (figura 7).

9 Figura 4 Figura 5 La figura 8 mostra quello che uò essere un effetto combinato di vento e gradiente di temeratura. Tutti questi effetti sono rilevabili su distanze di centinaia e non di decine di metri. Su tali distanze un vento a favore uò aumentare il livello sonoro di 3-4.

10 Figura 6-7 Figura 8

11 3. Assorbimento da arte dell aria Nella roagazione del suono all aerto, su grandi distanze, non è trascurabile l assorbimento da arte dell aria. L assorbimento di energia sonora da arte dell aria è legato agli effetti dissiativi, attriti interni al mezzo, che convertono arte dell energia in calore. L effetto è rilevabile solo considerando distanze ari a varie lunghezze d onda. Questo assorbimento è dovuto a due rocessi. 1. Assorbimento classico, esso include: 1.1 le erdite er diffusione e radiazione (termine solitamente trascurabile), 1. le erdite diendenti dalla conduzione termica, significative alle frequenze iù basse, 1.3 erdite da attrito, roorzionali al quadrato della frequenza,dunque rilevanti alle frequenze iù alte. Nel range dell udibile l assorbimento classico è resonsabile solo dell 1% dell assorbimento da arte dell aria ed in generale uò essere trascurato.. Rlassamento rotazionalee e vibrazionale delle molecole di ossigeno nell aria. Per i gas oliatomici queste erdite sono dovute alla conversione dell energia cinetica delle molecole in energia interna. Il rilassamento vibrazionale è reonderante risetto a quello rotazionale, ed è la causa rinciale dell assormimento del suono da arte dell aria. Entrambi i tii di assorbimento sono funzione della distanza di roagazione, delle imurità resenti nell aria. dell umidità e della temeratura. In generale l assorbimento aumenta con la frequenza, con il decrescere dell umidità (che significa con l aumento della densità), ed, eccetto che er alte frequenze e bassi valori dell umidità, aumenta al decrescere della temeratura. Come si uò osservare dai valori riortati in tabella II, a frequenze minori di 1 Hz, con un umidità relativa del 5% l attenuazione dovuta all aria è molto iccola, dell ordine di 1-, ma sale notevolmente alle alte frequenze. Dunque la semlice distanza altera lo settro del rumore enalizzando le alte frequenze. 3.3 Barriere acustiche Le barriere acustiche sono costituite da ostacoli fisici interosti tra sorgente e ricevitore lungo la linea di roagazione del suono, dunque sorgente (S) e ricevitore (R) non devono vedersi. È essenziale che tali ostacoli abbiano un buon otere fonoisolante, di almeno 15-, altrimenti il suono che le attraversa non è trascurabile. Se tali condizioni sono soddisfatte le onde sonore ossono raggiungere il ricevitore solo er diffrazione sui bordi della barriera, e non seguendo un ercorso diretto. In generale, come indicato in figura 9, il rumore emesso da una sorgente S uò raggiungere il ricevitore A seguendo vari ercorsi: - diffrazione sui bordi, sueriore e laterali della barriera (B,C,D), - trasmissione attraverso la barriera (SA), - riflessioni e diffrazioni su altre suerfici circostanti (E). L attenuazione acustica dovuta alla barriera è raresentata dal termine L, ovvero dalla differenza tra il livello di ressione sonora in un dato unto in assenza della barriera L, e quello che si riscontrerebbe nello stesso unto in resenza della stessa L,. L = L, L, b b se dalla sorgente untiforme S l energia sonora raggiunge il ricevitore A solo er diffrazione e l attenuazione dovuta alla barriera uò essere valutata con la seguente relazione, valida er sorgenti untiformi:

12 (14) = 1log(3 + N) L d la relazione [lez. alla scuola di acustica di FE] è valida er N >. Dove N raresenta il numero di Fresnel definito come segue: (15) N = ( SB + BA SR) λ dove λ è la lunghezza d onda considerata, e la somma tra arentesi al numeratore raresenta la differenza di ercorso tra il raggio sonoro diretto e quello che subisce la diffrazione (quantità denominata anche δ), B S C d R D Figura 9 Barriera acustica e ercorsi del suono. nel caso di schermi rofondi tale differenza di ercorso (δ) è così calcolabile (con riferimento alla figura 9/b: δ = SB + BC + CR SR B C S R hs h R Figura 9/b Differenza di ercorso nel caso di schermi sessi.

13 Come si uò osservare il valore di N è legato alla differenza tra il ercorso dell onda sonora diffratta dal bordo sueriore della barriera (SB+BR) e quello che sarebbe il ercorso diretto (SR). Se si considera anche la diffrazione attraverso i bordi laterali, si dovrà utilizzare la seguente relazione dove N 1 ed N sono i numeri di Fresnel relativi ai ercorsi laterali: (16) N N L = L 1log 1+ + d N1 N valida er valori di N, N 1 ed N > 1. Per ridurre l influenza della diffrazione laterale a valori minori di occorre che la larghezza della barriera sia ari ad almeno 4-5 volte la sua altezza. Un altra formula in uso er calcolare L, e valida er l intero camo di variazione di N, è la seguente [lez. Bretoni e M. Strada-Lazzarin], valida semre er sorgenti untiformi π N (17) L d = log + 5 tanh N π si ricorda che la tangente ierbolica di un numero è α α e e tanh( α) = con e = numero di Neero. α α e + e Come si deduce dalle formule riortate, minore è la frequenza (maggiore è λ) minore è N e minore risulta essere l attenuazione ottenibile con la barriera. Questo erché le basse frequenze subiscono di iù l effetto della diffrazione. Dunque anche la resenza di barriere modifica lo settro del rumore nella zona da esse rotetta. Ai valori ottenuti con le formule riortate è comunque osto un limute ratico di 4 Figura 1 Andamento dei valori dell attenuazione ottenuti con la (14)

14 Per sorgenti lineari non sono disonibili formule, si uò tuttavia assumere, sulla base di osservazioni serimentali condotte da Z. Maekawa [4], che er una sorgente lineare incoerente (discontinua) l attenuazione ottenibile sia semre inferiore di 4-5 risetto a quella che si avrebbe er una sorgente untiforme. Nel caso di rumore da traffico stradale sono stati sviluati vari metodi di calcolo semlificato che forniscono il risultato direttamente in (A), si riorta a titolo di esemio quello roosto dal CNR canadese [3], che fornisce l attenuazione dovuta alla barriera ( L) in base alla sola differenza di ercorso δ. Tale attenuazione, che non è riferita a singole frequenze, va alicata al livello totale. L = 7,7 log δ +13,7 (A) Barriere acustiche di lunghezza finita Nel caso di barriere acustiche di lunghezza finita er valutare il livello sonoro al ricevitore si tiene conto dell energia sonora non diffratta che arriva dalle arti di sorgente non schermate e di quella che arriva er diffrazione, sommando i risettivi contributi. Asse viario schermo φ α β R B Figura 11 Schermo di lunghezza.limitata Si riorta come esemio il metodo roosto dal centro di ricerche francese CETUR (Centre d'études sur les transorts urbains).[3]. Dato un ricettore che riceve energia sonora roveniente da una strada situata ad una distanza d e vista sotto un angolo di 18, se L è il livello sonoro che la strada rodurrebbe al ricevitore in assenza di ostacoli, quando la strada è arzialmente schermata da una barriera di lunghezza l, si ossono distinguere due contributi: a) l energia sonora comresa entro gli angoli α e β che arriva al ricevitore senza subire diffrazione: (( α + ) / ) L( α + β ) = L + 1log β 18 con tale oerazione in ratica l energia sonora totale che arriverebbe all ascoltatore in assenza di barriera (il cui livello sarebbe L) viene moltilicata viene moltilicata er un coefficiente di riduzione (minore di uno) che risulta dal raorto tra la somma degli angoli α e β e l angolo totale di 18,

15 b) l energia sonora diffratta che arriva con attenuazione L (attenuazione calcolata come se lo schermo fosse infinitamente lungo), essa è comresa entro l angolo φ: L ( / ) L = L + 1log 18 ( ϕ ) ϕ il livello sonoro al recettore risulterà dalla comosizione dei due livelli L(α+β) e L(φ) Esemio di calcolo dell attenuazione dovuta ad una barriera acustica di lunghezza finita In riferimento a quest ultimo metodo iotizziamo che la sorgente costituita dall asse viario rodurrebbe, in assenza di schermatura, un livello di ressione sonora totale L ari a 7,4 (A) nella osizione del ricevitore. B R A S d 4, La differenza di ercorso fra l onda diretta e l onda diffratta sarà: δ = =,175 in riferimento alla frequenza di 68 Hz, utilizzata er le stime di attenuazione in (A), dunque ad una lunghezza d onda di,5 m, il numero di Fresnel sarò: N δ = = λ,175 =,7,5 Se lo schermo fosse di lunghezza infinita a tale numero di Fresnel corrisonderebbe un attenuazione di 1 (A) er le sorgenti untiformi (si veda anche la figura 1), che scendono a 7,5 er le sorgenti lineari (4,5 in meno secondo Maekawa [3]). L d = 1 log(3 + N) = 1 log(3 +.7) = 1,3 Iotizziamo ora che in ianta il ricevitore veda la lunghezza dello schermo entro un angolo di 9. a) contributo dell energia sonora non diffratta comresa entro gli angoli α e β:

16 α + β 9 L ( α + β ) = L + 1log = 7,4 + 1log = 7,4 3 = 69, b) l energia sonora diffratta che arriva con attenuazione L (calcolata come se lo schermo fosse infinitamente lungo), essa è comresa entro l angolo φ: ϕ 9 L( ϕ ) = L + 1log L = 7,4 + 1log = 7,4 3 7,5 = 61, il livello sonoro L al recettore risulterà dalla comosizione dei due livelli L(α+β) e L(φ): L tot L α + L 7,1 ( = ( + β ) ( ϕ ) = Esemio di calcolo dell attenuazione dovuta ad una barriera acustica di lunghezza illimitata Consideriamo una sorgente untiforme omnidirezionale S la cui otenza sonora alle frequenze di 1 e di 5 Hz sia la seguente: W 1 13 a 1 Hz : W S = 1 W > L W, S = 1 log = 1 log = 1 log1 = 13 1 W 1 W 1 1 a 5 Hz : W S = 1 W > L W, S = 1 log = 1 log = 1 log1 = 1 1 W 1 Se l assorbimento da arte del suolo non é totale bisognerà tener conto anche dell energia sonora riflessa. Si considera ertanto una sorgente-immagine S, seculare ad S. I raggi o ercorsi sonori che dalle due sorgenti raggiungono il ricettore R er diffrazione sono i due indicati in figura. Iotizzando che il coefficiente di assorbimento sonoro del suolo sia α =. a 1 Hz e α =.1 a 5 Hz,, la otenza sonora della sorgente-immagine S sarà: a 1 Hz : W S = 1 * (1 -.) = 8 W > 8 L, = 1 log = 19 W S -1 1 a 5 Hz : W S = 1 * (1 -.1) =.9 W >,9 L, = 1 log = 119 W S -1 1 Si trattano searatamente gli effetti della barriera sul suono roveniente dalle due sorgenti, il livello sonoro totale al ricettore R risulterà dalla somma (logaritmica) dei livelli sonori dovuti risettivamente ad S ed S, effettuata in ogni banda di frequenza. L, tot L,S/1 + L,S' /1 1 1 = 1 log = 1 log 1 L,S/1 L,S' /1 ( + 1 )

17 B R S h S S d 1 =5 m d =5 m Figura 1 Esemio di barriera acustica. In assenza di barriera il livello sonoro in R dovuto alla sorgente reale S sarebbe determinato dalla sola divergenza sferica: L,S,lib = L W,S lg r = lg 1. = 98.8 La differenza di ercorso δ dovuta alla barriera é: δ = =, 187 [m] Pertanto a 1 Hz il numero di Fresnel sarà: δ.187 N = = = 1, 9 λ 34 1 Pertanto l attenuazione dovuta alla barriera é: L barr = 1 lg (3 + N) = 13.9 Dunque il livello sonoro attenuato in R é: L,S = L,S,lib - L barr = = 84.9 Si riete il rocedimento er la frequenza di 5 Hz. L,S,lib = L W,S lg r = lg 1. = 88.8 La differenza di ercorso δ é semre: δ =.187 [m]

18 mentre a 5 Hz il numero di Fresnel sarà: N = δ λ = 187. = Pertanto l attenuazione dovuta alla barriera é: L barr = 1 lg (3 + N) = (si nota che é minore di quella a 1 Hz) Dunque il livello sonoro attenuato in R é: L,S = L,S,lib - L barr = = 77.3 Si riete il rocedimento er la sorgente-immagine S, di cui si é calcolata la otenza. L,S,lib = L W,S lg r = lg 1.77 = 97.4 La differenza di ercorso δ dovuta alla barriera stavolta é: δ = =.63 [m] Pertanto a 1 Hz il numero di Fresnel sarà: N = δ λ = 63. = Pertanto l attenuazione dovuta alla barriera é: L barr = 1 lg (3 + N) = 18.9 (come si vede é > data la > differenza di ercorso) Dunque il livello sonoro attenuato in R é: L,S = L,S,lib - L barr = = 78.5 Per la frequenza di 5 Hz. L,S,lib = L W,S lg r = lg 1.77 = 87.4 La differenza di ercorso é semre: δ =.63 [m] Pertanto a 5 Hz il numero di Fresnel sarà: δ N = λ = = 1.85 Pertanto l attenuazione dovuta alla barriera é: L barr = 1 lg (3 + N) = 16 Dunque il livello sonoro attenuato in R é: L,S = L,S,lib - L barr = = 71.4 Ora non resta che sommare i livelli di ressione sonora in R dovuti alle due sorgenti (o ai due ercorsi dell onda): 78.5 /1 a 1 Hz: = 1 log( /1 + 1 ) 86 L, tot = 71.4 /1 a 5 Hz: = 1 log( 1 77,.3/1 + 1 ) 78 L, tot =

19 A questi risultati andrebbe ora alicata la esatura A. 3.4 Effetto della vegetazione La resenza di un manto erboso, così come di iante ed alberi attenua la roagazione dell energia sonora. Ma l effetto della vegetazione è minore di quanto la sensibilità comune orti a credere. Come risulta dai diagrammi riortati nelle figure 13 e 14 gli effetti della vegetazione cominciano ad essere sensibili solo su distanze elevate e con sessori della cortina arborea ragguardevoli, non con una semlice fila di alberi er intendersi. A titolo indicativo lungo trenta metri di bosco fitto si uò avere un attenuazione di 5. Come si uò osservare l effetto della vegetazione è in generale maggiore alle alte frequenze, er l assorbimento di energia sonora da arte del fogliame (si veda il bosco denso di semreverdi), mentre la resenza di alberi e iante dal fusto consistente consente di ottenere attenuazione anche alle basse frequenze. 4. La norma ISO La norma ISO 9613 arte seconda riguarda il calcolo dell attenuazione del suono nella sua roagazione in ambiente esterno, roonendo un metodo di calcolo Lo scoo rinciale è il calcolo del livello continuo equivalente onderato A della ressione sonora efficace (L Aeq,T ) come definito nella ISO ,,3 in condizioni meteorologiche favorevoli alla roagazione del suono. Un altra grandezza che viene determinata è il livello sonoro mediato su un temo lungo (L Aeq,LT ) ISO ,. Tali condizioni sono sottovento (aragrafo della ISO 1996-) ovvero: - direzione del vento comresa entro un angolo di dalla linea congiungente il centro della rinciale sorgente sonora ed il ricevitore, con vento che soffia dalla sorgente al ricevitore, - velocità del vento comresa tra 1 e 5 m/s misurata tra 3 e 11 m da terra. Le formule suggerite dalla norma sono da considerarsi valide in riferimento a sorgenti sonore untiformi, qualora si abbia a che fare con sorgenti iù estese (assi viari o installazioni industriali) esse dovranno essere suddivise in sezioni, ognuna con roria otenza sonora e direttività. L attenuazione calcolata in riferimento ad un unto raresentativo della sezione viene attribuita all intera sezione. Un gruo di sorgenti untiformi uò essere raresentato da una sola sorgente untiforme equivalente situata al suo centro in taluni casi secificati dalla norma. 4.1 Definizioni L Aeq,T (Downwind) - Livello continuo equivalente della ressione sonora onderato A in condizioni di sottovento. È il valore del livello di ressione di un suono stazionario che, in un intervallo finito di temo (t -t 1 ) resenti la stessa ressione quadratica media del segnale (non stazionario) in esame. Esso è così calcolato: t = 1 A (t) L Aeq,T (Downwind) 1 log dt t - t1 t 1 dove è la ressione sonora di riferimento ( µpa) e A (t) è la ressione sonora istantanea del segnale all istante t onderata A. uò essere misurato con un fonometro integratore (ISO 84) con un intervallo temorale di integrazione che ermetta di avere le condizioni sottovento, come secificato nella ISO ( ), si tratta in genere di un temo abbastanza lungo da consentire di mediare gli effetti delle variazioni della velocità del vento. (* T* sta er totale somma di livelli di tutte le bande di frequenza NdR - *)

20 Figura 13 Attenuazione ottenibile con diversi tii di manto erboso e vegetazione bassa (cesugli). Fonte [1].

21 Figura 14 Attenuazione ottenibile con diversi tii di alberi. Fonte [1].

22 4.1. L Downwind - Livello medio di ressione sonora in bande di ottava in condizioni di sottovento. È la comonente in bande di ottava del Livello continuo equivalente della ressione sonora in condizioni di sottovento, come definito al unto recedente, ma senza la onderazione A L Aeq,LT - Livello di ressione sonora mediato su un temo lungo. È il Livello continuo equivalente della ressione sonora onderato A misurato in un eriodo sufficientemente lungo da includere diverse condizioni meteorologiche L WD - Livello effettivo di otenza sonora nella direzione di roagazione. Per una sorgente untiforme direzionale è il livello di otenza sonora in bande di ottava di una sorgente untiforme omnidirezionale, sita nella stessa osizione, che roduca nel unto di ascolto lo stesso livello di ressione in bande di ottava L W - Livello di otenza sonora della sorgente in bande di ottava in condizioni di camo libero. È quello che si uò misurare seguendo le norme ISO 374 (er le macchine) o la ISO 897(er gli imianti industriali) 4. Metodo di calcolo Il livello medio di ressione sonora in bande di ottava in condizioni di sottovento L Downwind.va calcolato er ogni sorgente untiforme e er ogni banda di ottava (come secificato nella IEC 55) nel range di frequenze da 63 a 8 Hz utilizzando la seguente relazione: (18) L Downwind = L WD A dove il termine A, che raresenta l attenuazione totale in bande di ottava durante la roagazione, è comosto dai seguenti contributi: A = A + A + A + A + A + A (19) div atm grond refl screen misc dove: A div = attenuazione da divergenza geometrica (sferica nel caso della sorgente untiforme in questione), A atm = attenuazione dovuta all assorbimento da arte dell aria, A ground = attenuazione dovuta all effetto suolo, A refl = attenuazione dovuta a riflessioni da arte di ostacoli, A screen = attenuazione dovuta a effetti schermanti, A misc = attenuazione dovuta alla somma di altri effetti. La onderazione A, in ogni banda di ottava, uò essere alicata singolarmente ad ognuno di questi contributi oure alla loro somma. Il Livello continuo equivalente della ressione sonora onderato A in condizioni di sottovento L Aeq,T (Downwind) risulta dalla somma, estesa a tutte le N sorgenti resenti, dei singoli livelli di ressione ottenuti con le ultime due equazioni er ogni sorgente e er ogni banda di frequenza. (* il livello totale in oni banda di frequenza sarà: *) L = 1 log N L i 1 1 i= 1 Il Livello di ressione mediato su un temo lungo L Aeq,LT è uguale al L Aeq,T (Downwind) corretto con un termine che tenga conto della variabilità delle condizioni meteorologiche:

CBM a.s. 2012/2013 PROBLEMA DELL UTILE DEL CONSUMATORE CON IL VINCOLO DEL BILANCIO

CBM a.s. 2012/2013 PROBLEMA DELL UTILE DEL CONSUMATORE CON IL VINCOLO DEL BILANCIO CM a.s. /3 PROLEMA DELL TILE DEL CONSMATORE CON IL VINCOLO DEL ILANCIO Il consumatore è colui che acquista beni er destinarli al rorio consumo. Linsieme dei beni che il consumatore acquista rende il nome

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

I NUMERI INDICI. Numeri indici indici (misurano il livello di variabilità, concentrazione, dipendenza o interdipendenza, ecc.)

I NUMERI INDICI. Numeri indici indici (misurano il livello di variabilità, concentrazione, dipendenza o interdipendenza, ecc.) NUMER NDC Numeri indici indici (misurano il livello di variabilità, concentrazione, diendenza o interdiendenza, ecc.) si utilizzano er confrontare grandezze nel temo e nello sazio e sono dati dal raorto

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

IUAV - MASTER IN PROGETTAZIONE ACUSTICA A.A.

IUAV - MASTER IN PROGETTAZIONE ACUSTICA A.A. IUAV - MASTER IN PROGETTAZIONE ACUSTICA A.A. 004/005 Lezione del 8 ottobre 004 Titolo: Previsione di clima acustico mediante composizione di livelli sonori Docente: Arch. Antonio Carbonari. L Il livello

Dettagli

Una proposizione è una affermazione di cui si possa stabilire con certezza il valore di verità

Una proposizione è una affermazione di cui si possa stabilire con certezza il valore di verità Logica 1. Le roosizioni 1.1 Cosa studia la logica? La logica studia le forme del ragionamento. Si occua cioè di stabilire delle regole che ermettano di assare da un'affermazione vera ad un'altra affermazione

Dettagli

TUTORIAL PORTAFOGLIO MANAGEMENT. Parte 1 Rischio e Rendimento

TUTORIAL PORTAFOGLIO MANAGEMENT. Parte 1 Rischio e Rendimento TUTORIAL PORTAFOGLIO MANAGEMENT Parte Rischio e Rendimento Quando si tratta di investire del denaro ci si rosettano diverse combinazioni di rischio e rendimento. Maggiore è il rischio cui ci si esone,

Dettagli

Capitolo Ventitrè. Offerta nel breve. Offerta dell industria. Offerta di un industria concorrenziale Offerta impresa 1 Offerta impresa 2 p

Capitolo Ventitrè. Offerta nel breve. Offerta dell industria. Offerta di un industria concorrenziale Offerta impresa 1 Offerta impresa 2 p Caitolo Ventitrè Offerta dell industria Offerta dell industria concorrenziale Come si combinano le decisioni di offerta di molte imrese singole in un industria concorrenziale er costituire l offerta di

Dettagli

DISTRIBUZIONE di PROBABILITA. Si dice variabile aleatoria (o casuale) discreta X una quantità variabile che può assumere i

DISTRIBUZIONE di PROBABILITA. Si dice variabile aleatoria (o casuale) discreta X una quantità variabile che può assumere i DISTRIBUZIONE di PROBABILITA Si dice variabile aleatoria (o casuale) discreta X una quantità variabile che uò assumere i valori: ; ;, n al verificarsi degli eventi incomatibili e comlementari: E ; E ;..;

Dettagli

14/05/2013. Onde sonore

14/05/2013. Onde sonore Onde sonore valutazione del fenomeno acustico 1 Cos è il suono? Una erturbazione di carattere oscillatorio che si roaga in un mezzo elastico Alla roagazione corrisonde una roagazione di energia ma non

Dettagli

Trigonometria (tratto dal sito Compito in classe di Matematica di Gilberto Mao)

Trigonometria (tratto dal sito Compito in classe di Matematica di Gilberto Mao) Trigonometria (tratto dal sito Comito in classe di Matematica di Gilberto Mao) Teoria in sintesi Radiante: angolo al centro di una circonferenza che sottende un arco di lunghezza rettificata uguale al

Dettagli

La FREQUENZA del suono

La FREQUENZA del suono ACUSTICA PSICOFISICA La FREQUENZA del suono Infra Audio Ultra... K Hz Frequenza L orecchio è sensibile solo a variazioni della ressione, intorno a quella media atmosferica, caratterizzate da oscillazioni

Dettagli

Fonoassorbimento: materiali e sistemi assorbenti

Fonoassorbimento: materiali e sistemi assorbenti SISTEMI FONOASSORBENTI Fonoassorbimento: materiali e sistemi assorbenti Per assorbire l energia sonora presente in un ambiente si ricorre all utilizzo di sistemi fonoassorbenti; ovvero dei sistemi con

Dettagli

SENSAZIONE SONORA. 18.1 L orecchio umano. 18.2 La sensazione sonora - Audiogramma normale

SENSAZIONE SONORA. 18.1 L orecchio umano. 18.2 La sensazione sonora - Audiogramma normale Corso di Imiati Tecnici a.a. 009/010 Docente: Prof. C. Isetti CAPITOLO 18 18.1 L orecchio umano La ercezione di suoni, come d altra arte già osservato al riguardo della luce, coinvolge sia asetti fisici

Dettagli

Risposta: 2009 2010 Quantità Prezzo ( ) Quantità Prezzo ( ) Automobili 8.000 15.000 6.500 14.500 Biciclette 80.000 195,52 94.

Risposta: 2009 2010 Quantità Prezzo ( ) Quantità Prezzo ( ) Automobili 8.000 15.000 6.500 14.500 Biciclette 80.000 195,52 94. 1. Domanda Si consideri un sistema economico che roduce solo due beni: automobili e biciclette. È noto che nel 009 sono state rodotte 8.000 automobili che sono state venduto al rezzo di 15.000 e 80.000

Dettagli

Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SPAZIO

Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SPAZIO Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SPAZIO CONTROLLO TERMICO Equilibrio termico 2 Al di fuori dell atmosfera la temperatura esterna non ha praticamente significato Scambi termici solo

Dettagli

Legge del gas perfetto e termodinamica

Legge del gas perfetto e termodinamica Scheda riassuntia 5 caitoli 9-0 Legge del gas erfetto e termodinamica Gas erfetto Lo stato gassoso è quello di una sostanza che si troa oltre la sua temeratura critica. La temeratura critica è quella oltre

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone

Dettagli

Ripasso di microeconomia ECONOMIA E FINANZA PUBBLICA. Teoria del consumatore. Lezione n. 1. Teoria del consumatore. Le preferenze.

Ripasso di microeconomia ECONOMIA E FINANZA PUBBLICA. Teoria del consumatore. Lezione n. 1. Teoria del consumatore. Le preferenze. Università degli Studi di erugia Corso di Laurea Magistrale in Scienze della olitica e dell'mministrazione Lezione n. Riasso di microeconomia CONOMI FINNZ ULIC nza Caruso Le referenze Come i consumatori

Dettagli

Portata Q - è il volume di liquido mosso dalla pompa nell'unità di tempo; l'unità di misura della portata è m 3 /sec (l/s; m 3 /h).

Portata Q - è il volume di liquido mosso dalla pompa nell'unità di tempo; l'unità di misura della portata è m 3 /sec (l/s; m 3 /h). OME ER FLUIDI ALIMENARI Definizione Sono macchine oeratrici oeranti su fluidi incomrimibili in grado di trasformare l energia meccanica disonibile all albero di un motore in energia meccanica del fluido

Dettagli

La valutazione del rumore ambientale: quale ruolo per i modelli di calcolo?

La valutazione del rumore ambientale: quale ruolo per i modelli di calcolo? La valutazione del rumore ambientale: quale ruolo per i modelli di calcolo? Giuseppe Elia La scelta del modello Caso a) valutazione del clima acustico in pochi punti, soprattutto se l ambiente l e le sorgenti

Dettagli

Termologia. Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti

Termologia. Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti Termologia Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti Trasmissione del calore Legge di Wien Legge di Stefan-Boltzmann Gas

Dettagli

CALCOLO INERZIA TERMICA E CONSUMO LEGNA DEL TERMOCAMINO MERCURY

CALCOLO INERZIA TERMICA E CONSUMO LEGNA DEL TERMOCAMINO MERCURY Pag. 1 di 7 CALCOLO INERZIA TERMICA E CONSUMO LEGNA DEL TERMOCAMINO MERCURY Premessa La resente relazione ha l obiettivo di verificare quale sia il consumo di legna ed il temo necessario affinché il termocamino

Dettagli

TX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero.

TX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero. Collegamenti Supponiamo di avere due antenne, una trasmittente X e una ricevente X e consideriamo il collegamento tra queste due antenne distanti X X Figura : collegamento tra due antenne nello spazio

Dettagli

FISICA. V [10 3 m 3 ]

FISICA. V [10 3 m 3 ] Serie 5: Soluzioni FISICA II liceo Esercizio 1 Primo rinciio Iotesi: Trattiamo il gas con il modello del gas ideale. 1. Dalla legge U = cnrt otteniamo U = 1,50 10 4 J. 2. Dal rimo rinciio U = Q+W abbiamo

Dettagli

CALCOLO EFFICACIA ED EFFICIENZA DI TERMOCAMINETTI A GIRI DI FUMO

CALCOLO EFFICACIA ED EFFICIENZA DI TERMOCAMINETTI A GIRI DI FUMO Pag. 1 di 7 CALCOLO EFFICACIA ED EFFICIENZA DI TERMOCAMINETTI A GIRI DI FUMO Introduzione La resente relazione ha obiettivo di calcolare indicativamente funzionamento efficacia ed efficienza di termocaminetti

Dettagli

Calcolo della trasmittanza di una parete omogenea

Calcolo della trasmittanza di una parete omogenea Calcolo della trasmittanza di una parete omogenea Le resistenze liminari Rsi e Rse si calcolano, noti i coefficienti conduttivi (liminari) (o anche adduttanza) hi e he, dal loro reciproco. (tabella secondo

Dettagli

ELEMENTI DI ACUSTICA 03

ELEMENTI DI ACUSTICA 03 I.U.A.V. Scienze dell architettura a.a. 01/013 Fisica Tecnica e Controllo Ambientale Prof. Piercarlo Romagnoni EEMENTI DI ACUSTICA 03 PROPAGAZIONE DE SUONO 0 DIRETTIVITA DEA SORGENTE FREQUENZA SONORA PROPAGAZIONE

Dettagli

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R Studio di funzione Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R : allo scopo di determinarne le caratteristiche principali.

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione Foronomia In idrostatica era lecito trascurare l attrito interno o viscosità e i risultati ottenuti valevano sia per i liquidi

Dettagli

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale.

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale. Cenni di geografia astronomica. Tutte le figure e le immagini (tranne le ultime due) sono state prese dal sito Web: http://www.analemma.com/ Giorno solare e giorno siderale. La durata del giorno solare

Dettagli

Basi di matematica per il corso di micro

Basi di matematica per il corso di micro Basi di matematica per il corso di micro Microeconomia (anno accademico 2006-2007) Lezione del 21 Marzo 2007 Marianna Belloc 1 Le funzioni 1.1 Definizione Una funzione è una regola che descrive una relazione

Dettagli

Laboratorio di Progettazione 3M B. Fisica Tecnica. Calcolo del Fattore medio di luce diurna

Laboratorio di Progettazione 3M B. Fisica Tecnica. Calcolo del Fattore medio di luce diurna Laboratorio di Progettazione 3M B Fisica Tecnica Calcolo del Fattore medio di luce diurna Università degli Studi di Roma Tre Facoltà d Architettura A.A. 2011-2012 Il fattore di luce diurna Il Fattore di

Dettagli

ACUSTICA AMBIENTALE PARTE I

ACUSTICA AMBIENTALE PARTE I ACUSTICA AMBIENTALE PARTE I PROPAGAZIONE DEL SUONO IN AMBIENTE ESTERNO 1 2 PROPAGAZIONE SFERICA Al crescere della distanza dalla sorgente, aumenta la superficie su cui la potenza sonora emessa si distribuisce

Dettagli

Nozioni base di acustica

Nozioni base di acustica Nozioni base di Simone Secchi Diartimento di Tecnologie dell Architettura e Design Pierluigi Sadolini Università di Firenze t) = cos ( max ( π ft +φ) max = amiezza massima della oscillazione; F = frequenza

Dettagli

Simulazioni acustiche in esterno Andrea Cerniglia hilbert@venus.it

Simulazioni acustiche in esterno Andrea Cerniglia hilbert@venus.it Simulazioni acustiche in esterno Andrea Cerniglia hilbert@venus.it (Estratto da RCI, anno XXV N. 10, ottobre 1998, Tecniche Nuove) Una panoramica sulle opportunità offerte dai programmi di simulazione

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

PRINCIPI DI TRASMISSIONE DEL CALORE

PRINCIPI DI TRASMISSIONE DEL CALORE PRINCIPI DI TRASMISSIONE DEL CALORE La trasmissione del calore può avvenire attraverso tre meccanismi: - Conduzione; - Convezione; - Irraggiamento; Nella conduzione la trasmissione del calore è riconducibile

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

TITOLO Programma di previsione MITHRA: principi di calcolo ed applicazione al caso di un tratto di tangenziale nell area Nord Est di Padova

TITOLO Programma di previsione MITHRA: principi di calcolo ed applicazione al caso di un tratto di tangenziale nell area Nord Est di Padova TITOLO Programma di previsione MITHRA: principi di calcolo ed applicazione al caso di un tratto di tangenziale nell area Nord Est di Padova Amadasi G. (1), Mossa G. (1), Riva D. (1) 1) S.C.S. controlli

Dettagli

GEOMETRIA DELLE MASSE

GEOMETRIA DELLE MASSE 1 DISPENSA N 2 GEOMETRIA DELLE MASSE Si prende in considerazione un sistema piano, ossia giacente nel pian x-y. Un insieme di masse posizionato nel piano X-Y, rappresentato da punti individuati dalle loro

Dettagli

IL RUMORE DA TRAFFICO STRADALE

IL RUMORE DA TRAFFICO STRADALE INDICE ARGOMENTI 1) Sorgenti di rumore di un veicolo a motore 2) Misura dell emissione sonora di un veicolo 3) Livelli di emissione sonora e velocità 4) Livelli di emissione sonora e categorie di veicoli

Dettagli

REALTÀ E MODELLI SCHEDA DI LAVORO

REALTÀ E MODELLI SCHEDA DI LAVORO REALTÀ E MDELLI SCHEDA DI LAVR 1 La mansarda Per ultimare l edificazione di una villetta occorre costruire il tetto a due spioventi sopra la mansarda Come dato di progetto è noto quanto segue: considerata

Dettagli

Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale

Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Scelta

Dettagli

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE La radiazione elettromagnetica è un mezzo di trasmissione dell energia sotto forma di onde aventi entrambe le componenti elettriche e magnetiche. La sequenza ordinata delle

Dettagli

Forze, leggi della dinamica, diagramma del. 28 febbraio 2009 (PIACENTINO - PREITE) Fisica per Scienze Motorie

Forze, leggi della dinamica, diagramma del. 28 febbraio 2009 (PIACENTINO - PREITE) Fisica per Scienze Motorie Forze, leggi della dinamica, diagramma del corpo libero 1 FORZE Grandezza fisica definibile come l' agente in grado di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo. Ci troviamo di fronte ad una

Dettagli

Aprile (recupero) tra una variazione di velocità e l intervallo di tempo in cui ha luogo.

Aprile (recupero) tra una variazione di velocità e l intervallo di tempo in cui ha luogo. Febbraio 1. Un aereo in volo orizzontale, alla velocità costante di 360 km/h, lascia cadere delle provviste per un accampamento da un altezza di 200 metri. Determina a quale distanza dall accampamento

Dettagli

1 Giochi d ombra [Punti 10] 2 Riscaldatore elettrico [Punti 10] AIF Olimpiadi di Fisica 2015 Gara di 2 Livello 13 Febbraio 2015

1 Giochi d ombra [Punti 10] 2 Riscaldatore elettrico [Punti 10] AIF Olimpiadi di Fisica 2015 Gara di 2 Livello 13 Febbraio 2015 1 Giochi d ombra [Punti 10] Una sorgente di luce rettangolare, di lati b e c con b > c, è fissata al soffitto di una stanza di altezza L = 3.00 m. Uno schermo opaco quadrato di lato a = 10cm, disposto

Dettagli

Consideriamo due polinomi

Consideriamo due polinomi Capitolo 3 Il luogo delle radici Consideriamo due polinomi N(z) = (z z 1 )(z z 2 )... (z z m ) D(z) = (z p 1 )(z p 2 )... (z p n ) della variabile complessa z con m < n. Nelle problematiche connesse al

Dettagli

Propagazione dell onda sonora

Propagazione dell onda sonora Propagazione dell onda sonora Diffrazione Rifrazione Riflessione Assorbimento Trasmissione Principio di Huygens Fresnel E stato sviluppato inizialmente da Huygens: Ogni punto colpito da una perturbazione

Dettagli

illuminazione artificiale

illuminazione artificiale illuminazione artificiale Illuminazione artificiale degli interni Il progetto di illuminazione degli interni deve essere studiato e calcolato in funzione della destinazione d uso e dei compiti visivi del

Dettagli

Il vetro e l isolamento acustico

Il vetro e l isolamento acustico Proprietà e funzioni del vetro 31 Principi generali Intensità, pressioni e livelli sonori La "potenza" di un rumore può essere data dalla sua intensità I o dalla sua pressione P (misurate rispettivamente

Dettagli

GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI

GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI 1 Nel campo elettrotecnico-elettronico, per indicare una qualsiasi grandezza elettrica si usa molto spesso il termine di segnale. L insieme dei valori istantanei assunti

Dettagli

Temperatura e Calore

Temperatura e Calore Temperatura e Calore 1 Temperatura e Calore Stati di Aggregazione Temperatura Scale Termometriche Dilatazione Termica Il Calore L Equilibrio Termico La Propagazione del Calore I Passaggi di Stato 2 Gli

Dettagli

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza

Dettagli

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.

Dettagli

! L occhio come sistema ottico complesso. Corso di Principi e Modelli della Percezione. ! Prof. Giuseppe Boccignone!

! L occhio come sistema ottico complesso. Corso di Principi e Modelli della Percezione. ! Prof. Giuseppe Boccignone! L occhio come sistema ottico comlesso Corso di Princii e Modelli della Percezione Prof. Giusee Boccignone Diartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it htt://homes.dsi.unimi.it/~boccignone/giuseeboccignone_webage/modelli_percezione.html

Dettagli

Relazioni statistiche: regressione e correlazione

Relazioni statistiche: regressione e correlazione Relazioni statistiche: regressione e correlazione È detto studio della connessione lo studio si occupa della ricerca di relazioni fra due variabili statistiche o fra una mutabile e una variabile statistica

Dettagli

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 3 Il Mercato

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 3 Il Mercato UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 3 Il Mercato Prof. Gianmaria Martini Modelli ed iotesi Vi sono iù cose, Orazio, tra il cielo e la terra di quelle che

Dettagli

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995).

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). ANALISI DI UNA SERIE TEMPORALE Analisi statistica elementare Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). Si puo' osservare una media di circa 26 C e una deviazione

Dettagli

Elementi di meccanica dei fluidi

Elementi di meccanica dei fluidi IMPIANTI AEROSPAZIALI DISPENSE DEL CORSO, VERSIONE 005 Caitolo 3 Elementi di meccanica dei fluidi 3. IMPIANTI AEROSPAZIALI DISPENSE DEL CORSO, VERSIONE 005 3. Introduzione In molti imianti il collegamento

Dettagli

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 2015

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 2015 SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 015 1. Indicando con i minuti di conversazione effettuati nel mese considerato, la spesa totale mensile in euro è espressa dalla funzione f()

Dettagli

Rumore virtuale. Andrea Cerniglia hilbert@venus.it. (Estratto da RCI, anno XXVI N. 7, luglio 1999, Tecniche Nuove)

Rumore virtuale. Andrea Cerniglia hilbert@venus.it. (Estratto da RCI, anno XXVI N. 7, luglio 1999, Tecniche Nuove) Rumore virtuale Andrea Cerniglia hilbert@venus.it (Estratto da RCI, anno XXVI N. 7, luglio 1999, Tecniche Nuove) Una semplice descrizione del processo di auralizzazione, ossia di quanto viene offerto da

Dettagli

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito.

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito. INTEGRALI DEFINITI Sia nel campo scientifico che in quello tecnico si presentano spesso situazioni per affrontare le quali è necessario ricorrere al calcolo dell integrale definito. Vi sono infatti svariati

Dettagli

STUDIO DI UNA FUNZIONE

STUDIO DI UNA FUNZIONE STUDIO DI UNA FUNZIONE OBIETTIVO: Data l equazione Y = f(x) di una funzione a variabili reali (X R e Y R), studiare l andamento del suo grafico. PROCEDIMENTO 1. STUDIO DEL DOMINIO (CAMPO DI ESISTENZA)

Dettagli

NUMERI RAZIONALI E REALI

NUMERI RAZIONALI E REALI NUMERI RAZIONALI E REALI CARLANGELO LIVERANI. Numeri Razionali Tutti sanno che i numeri razionali sono numeri del tio q con N e q N. Purtuttavia molte frazioni ossono corrisondere allo stesso numero, er

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

LA CORRELAZIONE LINEARE

LA CORRELAZIONE LINEARE LA CORRELAZIONE LINEARE La correlazione indica la tendenza che hanno due variabili (X e Y) a variare insieme, ovvero, a covariare. Ad esempio, si può supporre che vi sia una relazione tra l insoddisfazione

Dettagli

Gas perfetti e sue variabili

Gas perfetti e sue variabili Gas perfetti e sue variabili Un gas è detto perfetto quando: 1. è lontano dal punto di condensazione, e quindi è molto rarefatto 2. su di esso non agiscono forze esterne 3. gli urti tra le molecole del

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Indici di dispersione

Indici di dispersione Indici di dispersione 1 Supponiamo di disporre di un insieme di misure e di cercare un solo valore che, meglio di ciascun altro, sia in grado di catturare le caratteristiche della distribuzione nel suo

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

METEOROLOGIA AERONAUTICA

METEOROLOGIA AERONAUTICA METEOROLOGIA AERONAUTICA La meteorologia aeronautica è la scienza che descrive i fenomeni meteorologici pericolosi per il volo. Questi sono: la turbolenza (trattata nella parte I) il wind shear (trattato

Dettagli

CURVE DI LIVELLO. Per avere informazioni sull andamento di una funzione f : D IR n IR può essere utile considerare i suoi insiemi di livello.

CURVE DI LIVELLO. Per avere informazioni sull andamento di una funzione f : D IR n IR può essere utile considerare i suoi insiemi di livello. CURVE DI LIVELLO Per avere informazioni sull andamento di una funzione f : D IR n IR può essere utile considerare i suoi insiemi di livello. Definizione. Si chiama insieme di livello k della funzione f

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti. Determinare kπ/ [cos] al variare di k in Z. Ove tale ite non esista, discutere l esistenza dei iti laterali. Identificare i punti di discontinuità della funzione

Dettagli

Le funzioni continue. A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. 2002-03. A. Pisani, appunti di Matematica 1

Le funzioni continue. A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. 2002-03. A. Pisani, appunti di Matematica 1 Le funzioni continue A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. -3 A. Pisani, appunti di Matematica 1 Nota bene Questi appunti sono da intendere come guida allo studio e come riassunto di quanto illustrato

Dettagli

1. Distribuzioni campionarie

1. Distribuzioni campionarie Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie

Dettagli

PROVINCIA DI CREMONA

PROVINCIA DI CREMONA PROVINCIA DI CREMONA VALUTAZIONE D IMPATTO ACUSTICO EX S.S. PAULLESE LUOGO: MONTE CREMASCO SOMMARIO 1) Descrizione delle condizioni attuali. 2) Impostazione delle attività. 3) Misure fonometriche. 4) Modello

Dettagli

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

Caratteristiche meccaniche, termiche e acustiche del tufo. Ing. Nicola Lauriero

Caratteristiche meccaniche, termiche e acustiche del tufo. Ing. Nicola Lauriero Caratteristiche meccaniche, termiche e acustiche del tufo Ing. Nicola Lauriero Calcarenite di Gravina Calcare di origine sedimentaria, formatosi in ambiente marino, mediamente cementato di colore bianco,

Dettagli

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi

Dettagli

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI INTEGRATORE E DERIVATORE REALI -Schemi elettrici: Integratore reale : C1 R2 vi (t) R1 vu (t) Derivatore reale : R2 vi (t) R1 C1 vu (t) Elenco componenti utilizzati : - 1 resistenza da 3,3kΩ - 1 resistenza

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche Slide Cerbara parte1 5 Le distribuzioni teoriche I fenomeni biologici, demografici, sociali ed economici, che sono il principale oggetto della statistica, non sono retti da leggi matematiche. Però dalle

Dettagli

Modulo Isolamento Acustico

Modulo Isolamento Acustico Modulo Isolamento Acustico Il modulo Isolamento Acustico viene utilizzato per il calcolo dei parametri acustici degli edifici in conformità alle norme ISO 140 e per la valutazione dei requisiti acustici

Dettagli

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Che cos è la corrente elettrica? Nei conduttori metallici la corrente è un flusso di elettroni. L intensità della corrente è il rapporto tra la quantità

Dettagli

Matematica e Statistica

Matematica e Statistica Matematica e Statistica Prova d esame (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie - A.A. 0/3 Matematica e Statistica Prova di MATEMATICA (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie

Dettagli

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari.

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari. Spettrofotometria. Con questo termine si intende l utilizzo della luce nella misura delle concentrazioni chimiche. Per affrontare questo argomento dovremo conoscere: Natura e proprietà della luce. Cosa

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004 ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS SPERIMENTALE P.N.I. 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario. PRBLEMA Sia la curva d equazione: ke ove k e

Dettagli

Minicorso Regole di Disegno Meccanico

Minicorso Regole di Disegno Meccanico Parte 3 Minicorso Regole di Disegno Meccanico di Andrea Saviano Tolleranze dimensionali di lavorazione Accoppiamenti mobili, stabili e incerti Giochi e interferenze Posizione della zona di tolleranza e

Dettagli

Proposta di soluzione della prova di matematica Liceo scientifico di Ordinamento - 2014

Proposta di soluzione della prova di matematica Liceo scientifico di Ordinamento - 2014 Proposta di soluzione della prova di matematica Liceo scientifico di Ordinamento - 14 Problema 1 Punto a) Osserviamo che g (x) = f(x) e pertanto g () = f() = in quanto Γ è tangente all asse delle ascisse,

Dettagli

Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012

Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012 Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012 Problema 1 Due carrelli A e B, di massa m A = 104 kg e m B = 128 kg, collegati da una molla di costante elastica k = 3100

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO DELLE ATTIVITA RIENTRANTI NELL ALL. 1 D. LGS. 372/99

LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO DELLE ATTIVITA RIENTRANTI NELL ALL. 1 D. LGS. 372/99 LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO DELLE ATTIVITA RIENTRANTI NELL ALL. 1 D. LGS. 372/99 La valutazione delle emissioni sonore di una attività produttiva si basa sulla relazione di impatto

Dettagli

B. Vogliamo determinare l equazione della retta

B. Vogliamo determinare l equazione della retta Risoluzione quesiti ordinamento Quesito N.1 Indicata con α la misura dell angolo CAB, si ha che: 1 Area ( ABC ) = AC AB sinα = 3 sinα π 3 sinα = 3 sinα = 1 α = Il triangolo è quindi retto in A. La misura

Dettagli

Esercizio 20 - tema di meccanica applicata e macchine a fluido- 2002

Esercizio 20 - tema di meccanica applicata e macchine a fluido- 2002 Esercizio 0 - tema di meccanica applicata e macchine a fluido- 00 er regolare il regime di rotazione di un gruppo elettrogeno, viene calettato sull albero di trasmissione del motore un volano in ghisa.

Dettagli