L AUTISMO, COME SI MANIFESTA E I POSSIBILI TRATTAMENTI

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1 L autismo, originariamente chiamato sindrome di Kanner, è un disturbo pervasivo dello sviluppo che interessa la funzione cerebrale e in cui alla base vi è un deficit neurologico che colpisce lo sviluppo mentale. E considerato un handicap grave, che coinvolge diverse funzioni cerebrali e dura tutta la vita. Secondo stime recenti l autismo colpisce una persona su mille e due su mille possono presentarne solo alcuni sintomi. Talvolta è associato a disturbi neurologici aspecifici, come l epilessia, o specifici, come la sindrome di Rett o di Down. Generalmente si manifesta entro il terzo anno di età con deficit nelle seguenti aree: comunicazione, interazione sociale, immaginazione. Inoltre possono essere presenti anche problemi comportamentali. Questo disturbo non ha origine da una singola causa e i fattori di rischio: possono essere: anomalie genetiche e 1 / 7

2 metaboliche, pregressi episodi familiari di autismo o di altri disordini pervasivi dello sviluppo, nascita pretermine del bambino, soprattutto se il peso alla nascita è notevolmente sotto la media. Inoltre, possono influire anche geni e fattori ambientali, come virus o sostanze chimiche. Alcuni studi suggeriscono che l autismo possa derivare da un interruzione nello sviluppo cerebrale in una fase precoce della vita intrauterina o da carenza di vitamina D durante la gravidanza. I soggetti che presentano questa patologia sono caratterizzati dalla presenza contemporanea di quella che viene definita come la triade del comportamento autistico che comprende: uno sviluppo molto anomalo o deficitario dell interazione sociale e della comunicazione oltre ad una marcata ristrettezza del repertorio di 2 / 7

3 attività e di interessi. Le manifestazioni del disturbo variano considerevolmente in base al livello di sviluppo e all età dell individuo. Generalmente i sintomi si manifestano in un ritiro autistico, dove i comportamenti messi in atto risultano agli occhi degli altri anomali e non comprensibili, e quindi la persona si trova esposta a un elevato rischio di isolamento sociale. Questi soggetti presentano gravi alterazioni nelle seguenti aree: - Comunicazione verbale e non verbale: la compromissione della comunicazione è marcata, molti individui autistici possono presentare ritardo o mancanza dello sviluppo del linguaggio parlato. Non riescono ad acquisire, se non limitatamente, capacità di esprimersi mediante il linguaggio verbale. Coloro che riescono ad utilizzare l espressione verbale, in molte occasioni si esprimono in modo bizzarro e eccentrico, spesso ripetendo parole, suoni, frasi ascoltate (ecolalia). A volte presentano anomalie nell intonazione, nella velocità e nel ritmo dei contenuti espressi. Anche il tono della voce spesso può essere monotono o inappropriato. Presentano anche difficoltà di comprensione del linguaggio simbolico, non colgono metafore e modi di dire, hanno una modalità di comprensione letterale che spesso non gli permettere di capire ciò che realmente viene espresso, con conseguente difficoltà a sostenere una conversazione. E presente un alterazione dell uso pragmatico del 3 / 7

4 linguaggio sottolineata dall incapacità di integrare le parole con la gestualità, capire l umorismo, l ironia e i significati impliciti del discorso. Il gioco di immaginazione è assente o gravemente compromesso. Inoltre, possono esistere compromissioni anche nell utilizzo di comportamenti non verbali come lo sguardo diretto, le espressioni del viso, le posture corporee, la gestualità; - Interazione sociale: questi soggetti presentano difficoltà nella ricerca spontanea della condivisione di gioie, interessi e obiettivi con le altre persone. Mostrano gravi problemi o incapacità a sviluppare relazioni con gli altri e ad instaurare un contatto vivo con chi hanno di fronte, di interpretarne i gesti, l espressione mimica, le posture e le norme che regolano l interazione sociale. Può essere presente un apparente carenza di interesse e reciprocità relazionale ed emotiva con gli altri che porta all isolamento e alla chiusura. Appaiono incuranti degli altri, in quanto non riescono a coglierne i bisogni, capirne gli stati d animo e regolare il proprio comportamento in funzione di esso. A volte mostrano anche apparente indifferenza emotiva agli stimoli o ipereccitabilità. I bambini autistici mostrano difficoltà a stare con gli altri, generalmente tendono all isolamento, evitando lo sguardo, non rispondendo al loro nome, mostrandosi inconsapevoli dei sentimenti altrui e della realtà che li circonda; - Modalità di comportamento, immaginazione e repertorio di interessi : la 4 / 7

5 persona affetta da autismo presenta modalità di comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e stereotipati. Spesso un limitato repertorio comportamentale viene ripetuto in modo ossessivo, si possono osservare anche posture e sequenza di movimenti stereotipati (es. torcersi le mani, dondolarsi) e anomalie della postura (es. camminare in punta di piedi). Gli autistici possono manifestare eccessivo interesse per oggetti o parti di essi, in particolare se hanno forme tondeggianti o ruotano. Inoltre, possono presentare abitudini o rituali specifici e ripetitivi, tali da condizionare il normale svolgimento delle attività. Generalmente mostrano eccessivo assorbimento per un unico e ristretto interesse (es. numeri di telefono, orari dei treni). Queste persone tendono ad astrarsi dalla realtà per isolarsi in una sorta di mondo virtuale in cui si sentono di vivere realmente; - Importanza dell ordine: le persone con disturbo autistico manifestano resistenza e malessere ai cambiamenti, anche minimi, in alcuni casi assumendo le caratteristiche di un vero e proprio terrore fobico che si può manifestare, ad esempio, se il soggetto viene allontanato dal proprio ambiente o se nel luogo in cui vive viene cambiata inavvertitamente la collocazione di oggetti, mobili o aspetto della camera. Anche il lasciare in disordine oggetti crea disagio e inquietudine nella persona autistica, che tenterà subito di mettere le cose al loro posto, e avrà reazioni quali crisi di pianto, di riso o aggressività. Attualmente non esiste un'unica cura per l autismo che risulti efficace allo stesso modo per ogni paziente e che 5 / 7

6 vada bene per tutte le età e risponda alle diverse esigenze. Generalmente le terapie vengono scelte in base ai sintomi individuali; inoltre, raramente le cure permettono di ottenere una remissione totale dei sintomi. Fondamentale è la continuità e la qualità del perco rso e ciò può essere garantito dal coinvolgimento dei genitori, ponendo obiettivi intermedi da valutare durante la terapia, coordinando i vari interventi in ogni fase di sviluppo e verificando le strategie messe in atto durante. Di rilevante importanza è l'intervenire precocemente e in modo intensivo sul bambino, lavorando sul disturbo del minore e sullo sviluppo dell intenzionalità motoria e comunicativa autonoma. I soggetti con disturbi della comunicazione possono anche utilizzare supporti cognitivi, come le tavole di comunicazione, linguaggio dei segni e il computer. Tutto ciò è importante che sia fatto precocemente, in modo da aumentare il livello di apprendimento del linguaggio, sfruttando il periodo di massima recettività per l acquisizione di quest'ultimo nel bambino, e di minimizzare le conseguenze comportamentali dovute ad una comunicazione inadeguata. L utilizzo di farmaci può servire alla riduzione o estinzione di comportamenti problematici o disturbi clinici associati all autismo. Psicologi e psicoterapeuti sono coinvolti nella cura di questo disturbo con interventi psicoeducativi rivolti al bambino, sostegno verso la famiglia, collaborazione con educatori e insegnanti. Dott.ssa Valentina Calzi 6 / 7

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