La Pianificazione Previdenziale dell'imprenditore post riforma Fornero. Presidente Comitato Tecnico Scientifico di Itinerari Previdenziali

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1 post riforma Fornero Welfare, sfide e opportunità I riflessi della crisi economica e della transizione demografica; le sfide dei prossimi anni: spunti di riflessione D o c e n t e : Alberto Brambilla Presidente Comitato Tecnico Scientifico di Itinerari Previdenziali

2 La crisi del welfare state L attuale crisi economica, frutto delle bolle speculative e dei mercati assai poco regolamentati, iniziata nel 2008, avrà pesanti riflessi sulle politiche di welfare e sulla spesa pubblica. I casi di Grecia, Irlanda, Spagna e Portogallo, sono un esempio, purtroppo concreto e attuale; Inoltre la transizione demografica con il relativo aumento della speranza di vita ed il conseguente invecchiamento della popolazione, determinerà un incremento della spesa per pensioni, sanità, assistenza e non autosufficienza; attenzione: la demografia è già scritta Le proiezioni ci dicono che nel 2030, cioè poco più che domani per la domanda sociale, la somma delle spese per pensioni, sanità e LTC, sarà pari a circa il 26% del Pil.

3 La crisi del welfare state Cioè una somma quasi pari a quella che spendiamo oggi (28,4% ultimo dato Eurostat) per l intera protezione sociale, il che significa che per soddisfare le altre funzioni (famiglia, sostegno al reddito, disoccupazione, esclusione sociale, casa) si arriverà ad oltre un terzo del Pil. e tutto ciò Nel momento in cui l indice di dipendenza strutturale (rapporto tra pop > 65 anni e pop tra anni) si troverà oltre il 40% dall attuale 30,6% circa; l indice di invecchiamento della popolazione si attesterà oltre 180% dall attuale 143,1 (180 >65 x 100 <15 fonte Eurostat) E fin troppo evidente che nei sistemi pensionistici, sanitario e assistenziali, ci sarà un forte sviluppo delle forme integrative poiché è altrettanto evidente che la spesa pubblica difficilmente potrà far fronte a queste nuove esigenze che incrementano la spesa.

4 Spesa per la protezione sociale, anni 2000/2006 (in % del PIL) Unione Europea (27 countries) Unione Europea (25 countries) Unione Europea (15 countries) Euro area Belgio Danimarca Germania Spagna Francia Italia

5 Verso un welfare mix Per colmare l inevitabile incapacità dello Stato di fronteggiare questa delicata fase, in piena transizione demografica, occorrerà accelerare il passaggio dal tradizionale welfare state a un moderno welfare mix dove privato sociale, terzo settore e privato profit ( assicurazioni e operatori di mercato) offriranno schemi di protezione integrativi e complementari. quali previdenza complementare; forme di assistenza sanitaria integrativa; assicurazioni contro i rischi biometrici Prodotti e servizi di LTC Vediamo alcuni indicatori tendenziali

6 La transizione demografica e economica Indicatori demografici: Evoluzione della struttura della popolazione per età Tassi di fertilità Tassi di dipendenza Evoluzione della speranza di vita Indicatori economici Spesa per welfare pubblico Spesa per l assistenza Spesa per pensioni Le tre sfide future: proiezioni spesa/pil per pensioni, sanità e LTC

7 I cambiamenti in corso: l Europa invecchia Tabella 2 DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE EUROPEA PER GRUPPI DI ETA (periodo ) 24,3% 100% 80% 1,2% 2,0% 3,4% 7,9% 10,7% 12,3% 15,2% 15,4% 17,2% 6,5% 16,2% 11,8% 18,5% 80 + anni 65 / 79 anni 48,8% 60% 40% 35,0% 32,7% 15,8% 15,5% 36,9% 21,3% 31,1% 18,5% 28,2% Serie6 50 / 64 Serie5 anni Serie4 Serie3 25 / Serie2 49 anni Serie1 20% 0% 13,0% 10,5% 9,7% 24,9% 23,7% 17,1% 14,4% 13,3% / 24 anni 0 / 14 anni Fonte: UN World Population Prospects (2002 Revision) and Eurostat 2004 Demografic Projectons (Baseline scenario)

8 Livello necessario per il ricambio generazionale I cambiamenti in corso: poche nascite Tabella 4 TASSO DI FERTILITA TOTALE (periodo )* Fonte: Eurostat (2005) * Dati 1970 Estonia e Lettonia

9 L Europa ha un tasso di fertilità attuale e prospettico inferiore a quello necessario per un pari ricambio generazionale TASSO DI FERTILITA ,0 2,5 2,0 1, Livello ricambio generazionale ,0 0,5 0,0 BE BG CZ DK DE EE IE GR ES FX IT CY LV LT LU HU MT NL AT PL PT RO SI SK FI SE UK Fonte: Eurostat 2010 w w w. P F A c a d e m y. i t

10 Il mondo invecchia TASSO DI DIPENDENZA ANZIANI Rapporto fra popolazione over 65 anni su popolazione anni 60% % 40% 30% 20% 10% 0% World Europe Northern America Latin America Asia Africa Oceania Italy Japan China India Fonte: UN - World Population Prospects Revision w w w. P F A c a d e m y. i t

11 REGIONE IDV (1) IDS (2) IDA (3) Piemonte 172,5 181,3 178,2 48,7 53,8 54,9 30,8 34,7 35,2 Valle D'Aosta 147,5 151,8 150,7 46,5 50,4 52,6 27,7 30,4 31,6 Lombardia 135,5 143,2 142,2 44,6 49,5 51,5 25,7 29,2 30,2 Trentino Alto Adige 104,9 109,3 114,0 48,7 51,2 52,4 24,9 26,7 27,9 Bolzano - Bozen 90,7 97,4 124,2 48,2 50,7 52,1 22,9 25,0 26,6 Trento 120,6 122,1 138,8 49,1 51,6 52,8 26,9 28,4 29,2 Veneto 134,3 138,5 186,4 45,6 49,4 51,1 26,2 28,7 29,7 Friuli Venezia Giulia 188,0 188,0 235,6 48,2 52,9 55,2 31,4 34,5 35,9 Liguria 238,4 240,3 172,3 55,0 60,6 61,5 38,7 42,8 43,2 Emilia Romagna 193,5 182,9 185,2 50,6 54,5 55,1 33,3 35,2 34,9 Toscana 189,8 192,0 180,4 50,8 54,8 55,7 33,3 36,1 36,2 Umbria 182,7 186,4 169,0 52,8 55,9 56,1 34,1 36,4 36,1 Marche 166,4 172,9 140,7 52,5 55,4 55,5 32,8 35,1 34,9 Lazio 123,0 137,6 161,8 45,9 49,3 50,7 25,3 28,5 29,7 Abruzzo 141,8 158,6 171,3 51,9 53,1 52,4 30,4 32,6 32,4 Molise 144,9 164,7 95,0 54,5 54,7 52,9 32,3 34,0 33,4 Campania 72,9 87,8 119,2 49,1 48,8 48,4 20,7 22,8 23,6 Puglia 90,6 110,2 146,4 48,1 49,2 49,4 22,8 25,8 26,9 Basilicata 113,7 137,8 128,7 51,7 52,4 51,0 27,5 30,4 30,3 Calabria 97,6 120,2 118,6 51,1 50,3 49,5 25,2 27,5 27,9 Sicilia 92,8 111,3 150,7 51,8 51,8 51,0 25,0 27,3 27,7 Sardegna 109,3 136,8 151,0 42,4 43,9 45,2 22,1 25,3 27,2 ITALIA 127,1 140,4 143,1 48,4 51,2 51,9 27,1 29,9 30,6 Nord 155,6 159,4 156,9 47,3 51,8 53,3 28,8 31,8 32,6 Centro 151,8 162,0 160,5 48,8 52,3 53,3 29,4 32,4 32,8 Mezzogiorno 91,5 110,3 118,3 49,5 49,8 49,5 23,7 26,1 26,8 Fonte: Istat Indicatori demografi Indicatori demografici distinti per regione (1) Rapporto percentuale tra la popolazione di 65 e più e la popolazione di 0-14 anni (2) Rapporto percentuale tra la popolazione in età non attiva ( 0-14 anni e 65 anni e più) e quella in età attiva ( anni) (3) Rapporto percentuale tra la popolazione di 65 e più e la popolazione in età attiva ( anni) w w w. P F A c a d e m y. i t

12 Le prospettive future: le aspettative di vita La corsa dall'800 ad oggi 74,4 71,9 69,8 70,5 66,1 68,3 69,2 65,5 60,5 57,7 54, ,2 78,9 F M F M 72,9 74,2 84,3 82, ,2 79,4 77,2 78,7 78, , ,3 37,1 43 aspettativa di vita alla nascita aspettativa di vita a 5 anni 33,

13 La spesa per welfare pubblico nel 2008 tipologia Oneri in mld di In % PIL spesa pubblica Spesa per pensioni 217,60 13,84% 30,0% Spesa per sanità 100,00 6, 36% 13,8% Spesa per assistenza + LTC 22,70 1,44% 3,13% Spesa per casa (*) 16,00 1,02% 2,2% Spesa per welfare enti locali (*) 4,00 0,25% 0,55% Spesa totale 360,30 22,90% 49,70% Fonti: Bilancio Inps; rapporto n. 10 della RGS; rapporto 2009 Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale. - Pil 2008 pari a 1.572,22 MLD - Spesa statale totale 2008 pari a circa 725 mld (*) stima

14 Spunti di riflessione Sistema pensionistico italiano 2008 LA DIMENSIONE DEL PROBLEMA Sistema IVS Costo totale delle prestazioni (1) Totale entrate contributive (1) Saldo mil mil mil. 13,8 % del PIL Sistema Generale N dei lavoratori occupati (2) N dei pensionati (3) N delle pensioni (3) N abitanti residenti in Italia (2) Copyright di Alberto Brambilla; riproduzione vietata. Alberto Brambilla Importo medio annuo della pensione (3) Importo medio corretto pro capite (3) IX Congresso nazionale mil. degli attuari PIL (1) (valori a prezzi correnti) maggio 2010Torino 1,4 occupati per pensionato 1,4 pensioni per ogni pensionato 1 pensione ogni 2,5 abitanti (1) Nucleo di valutazione della Spesa Previdenziale Gli andamenti finanziari del sistema pensionistico obbligatorio (2) Istat demo.istat.it (3) Inps Casellario Centrale dei Pensionati

15 La spesa per l assistenza galoppa Tabella B.3 - Altre prestazioni assistenziali Numero Importo complessivo (mgl ) Pensioni invalidi civili * Pensioni ed assegni sociali * Indennità di accompagnamento * Pensioni di guerra ** dirette indirette Totale Altre prestaz. da Enti locali *** nd ,0 TOTALE * Fonte : bilancio Inps le pensioni invalidi civili e le pensioni-assegni sociali sono al lordo delle maggiorazioni, art 38 legge n.448/2001 ** Fonte: Casellario Centrale dei pensionati. Dati provvisori di stock al 31/12/2008 * ** Fonte: RGS Rapporto n. 10 "Le tendenze di medio e lungo periodo del sistema pensionistico e socio sanitario", anno Dato su spesa annua 2007.

16 % w w w. P F A c a d e m y. i t Spesa pubblica per pensioni in % del PIL aggiornata alla legge n. 11/2011 Monti Spesa pubblica per pensioni in % PIL Normativa vigente Normativa antecedente il DL 201/2011 Fonte: RGS. Previsioni aggiornate alla normativa al 31/12/2011

17 w w w. P F A c a d e m y. i t Evoluzione del rapporto spesa/pil negli ultimi 20 anni Grafico 1 - Spesa pensionistica in rapporto al Pil * 15,00 14,81 14,93 15,40 14,50 14,00 13,60 13,56 13,84 13,50 13,00 13,10 13,19 13,22 13,35 13,50 12,50 12,50 12,00 11,50 11,48 11, * i valori del 2009 e del 2010 sono stati stimati sulla base degli andamenti della spesa pensionistica e del PIL previsti nella RPP 2010

18 SPESA PUBBLICA PER LA SANITA Fig. A: confronto fra aggiornamento 2007 e Scenario nazionale base Spesa in rapporto al PIL Fig. A2: spesa pubblica per sanità(1) 10,0% 9,0% 8,0% 9,0% 8,6% 9,0% 7,0% 6,0% 5,0% Aggiornamento 2008 Aggiornamento 2007 Note: (1) Le previsioni scontano le ipotesi del pure ageing scenario.

19 SPESA PUBBLICA PER LA LONG TERM CARE Fig. A: confronto fra aggiornamento 2007 e Scenario nazionale base Spesa in rapporto al PIL Fig. A3: spesa pubblica per LTC(1) 5,0% 4,0% 3,0% 3,0% 3,3% 2,8% 2,0% 1,0% 0,0% Aggiornamento 2008 Aggiornamento 2007 Note: (1) Le previsioni scontano le ipotesi del pure ageing scenario.

20 Il welfare integrativo Ricapitolando: La grave crisi finanziaria, l invecchiamento della popolazione e l enorme debito pubblico, ci costringeranno a cambiare il nostro modello di welfare state, che avrà in futuro prestazioni inferiori a oggi; Diventerà sempre più importante quindi, tenere sotto controllo la propria posizione (pensionistica, sanitaria, assistenziale) e proteggersi dai rischi legati alla vita umana; Ciò che prima davamo per scontato: ci pensa lo Stato non sarà più così; come l acqua a cui non davamo il minimo valore ma scopriamo ogni giorno di più quanto è preziosa (e costa), così anche per il nostro futuro dovremo pensare a valorizzarlo e proteggerlo.

21 Il welfare integrativo Ricapitolando: Il nostro futuro prossimo sarà un ritorno alle origini, al manifesto di Beveridge, del 1942/44: Il benessere collettivo deve essere raggiunto attraverso una stretta cooperazione fra lo Stato e l individuo Non sarà più welfare state, ma si tenderà verso un nuovo welfare mix a tre dove Stato, Imprese e Individui opereranno insieme per migliorare il benessere sociale ; lo Stato dovrà agevolare fiscalmente parte delle retribuzioni in denaro o servizi; le Imprese offriranno non solo classiche retribuzioni ma anche servizi sociali; gli individui, non più soli, avranno più strumenti per migliorare il loro futuro.

22 CONVIENE INVESTIRE NEI FONDI PENSIONE? Motivazioni, vantaggi e come scegliere il fondo su misura Ci concentriamo ora sul nostro sistema pensionistico La prima domanda da porsi è: la mia pensione pubblica quanto sarà? Riuscirò a mantenere un minimo di tenore di vita? 22 w w w. P F A c a d e m y. i t

23 Il sistema pensionistico Le pensioni pubbliche e la previdenza complementare (i fondi pensione) I tassi di sostituzione della pensione pubblica Chi ha più bisogno di previdenza complementare I nuovi tassi di sostituzione Perché iniziare il prima possibile I vantaggi fiscali

24 Tassi di sostituzione netti della previdenza obbligatoria dipendenti privati - scenario nazionale base ipotesi base Fonte RGS, rapporto n.12. Ipotesi dal 2012 : tasso di crescita del PIL 1,57% tasso di inflazione 2% tasso di variazione della produttività 1,51%, retribuzione lorda per unità di lavoro dipendente ISTAT

25 Tassi di sostituzione netti della previdenza obbligatoria autonomi - scenario nazionale base ipotesi base Fonte RGS, rapporto n.12. Ipotesi dal 2012 : tasso di crescita del PIL 1,57% tasso di inflazione 2% tasso di variazione della produttività 1,51%, retribuzione lorda per unità di lavoro dipendente ISTAT

26 Fonte : elaborazione - ipotesi tasso di crescita del PIL 1,57% tasso di inflazione 2% tasso di variazione della produttività 1,51%, retribuzione lorda per unità di lavoro dipendente ISTAT pari a quella dei dipendenti privati w w w. P F A c a d e m y. i t Tassi di sostituzione netti della previdenza obbligatoria parasubordinati - scenario nazionale base ipotesi base

27 QUALE SARÀ LA MIA PENSIONE PUBBLICA? SARÀ SUFFICIENTE NELL ETÀ ANZIANA? qualche riflessione I tassi di sostituzione cioè il rapporto tra l ultimo reddito da attivo e la prima pensione, misurano in pratica quale potrà essere il tenore di vita possibile quando si sarà in pensione; Tuttavia per avere i tassi di sostituzione indicati, occorre che si verifichino: Le ipotesi alla base delle proiezioni della RGS: e cioè dal 2010 tasso di crescita del PIL nominale 3,5%, tasso di inflazione medio annuo 2% e quindi tasso di crescita del Pil reale 1,5%, tutto imputabile all aumento medio annuo della produttività. Infine, valore nominale del reddito nel 2005 = Ma il nostro è un Paese che da più di 15 anni cresce poco (negli ultimi anni meno del 1,5% di PIL reale previsto dalla Dini) e in cui la produttività è modesta (addirittura in qualche anno con crescita negativa)

28 QUALE SARÀ LA MIA PENSIONE PUBBLICA? SARÀ SUFFICIENTE NELL ETÀ ANZIANA? qualche riflessione Supponendo un discreto andamento economico, i dati dei grafici ci dicono comunque 2 cose: dopo tutte le riforme i tassi di sostituzione sono buoni; tra i più elevati dei Paesi sviluppati (eravamo battuti da Irlanda, Grecia, Spagna ma oggi è un altra storia); i paesi anglosassoni hanno tassi non superiori al 40%; anche così, la riduzione di reddito che si avrà il mese successivo la fine dell attività lavorativa sarà tra il 30% dei dipendenti e il 45% degli autonomi; emerge la necessità di di avere una previdenza complementare

29 In sintesi, riepilogando QUALE SARÀ LA MIA PENSIONE PUBBLICA? SARÀ SUFFICIENTE NELL ETÀ ANZIANA? I LAVORATORI PIU BISOGNOSI DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE a) i liberi professionisti, iscritti alle casse privatizzate di cui al D LGS n. 509/94 e 103/96 (dottori commercialisti, ragionieri, geometri, ecc.), quelli già inseriti nel metodo di calcolo contributivo; b) i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e imprenditori agricoli) con particolare riguardo a quelli che hanno iniziato l attività dal 1/1/1996; nonchè quelli con modeste anzianità contributive al c) i lavoratori iscritti alla gestione separata INPS (soci e/o amministratori di società di capitali, membri di CDA e collegi sindacali, co.co.co, co.co.pro., associati in partecipazione e lavoratori occasionali (con > euro annui). d) in generale tutti i lavoratori dipendenti neo assunti che hanno iniziato a lavorare dal 1/1/1996, o con poca anzianità contributiva (<18 anni al ); d) le carriere medie e forti: dinamica retributiva individuale > 2,5% annuo In generale tutti i lavoratori con basse % di contribuzione e inseriti nel metodo contributivo w w w. P F A c a d e m y. i t

30 Tassi di sostituzione netti della previdenza obbligatoria e complementare dipendenti privati scenario nazionale base ipotesi base Fonte RGS, rapporto n.12. Ipotesi dal 2012 : tasso di crescita del PIL 1,57% tasso di inflazione 2% tasso di variazione della produttività 1,51%, retribuzione lorda per unità di lavoro dipendente ISTAT contribuzione per la previdenza complementare 6,91 interamente deducibile

31 Tassi di sostituzione netti della previdenza obbligatoria e complementare - autonomi scenario nazionale base ipotesi base Fonte RGS, rapporto n.12. Ipotesi dal 2012: tasso di crescita del PIL 1,57% tasso di inflazione 2% tasso di variazione della produttività 1,51%, retribuzione lorda per unità di lavoro dipendente ISTAT contribuzione per la previdenza complementare 6,91 interamente deducibile w w w. P F A c a d e m y. i t

32 Tassi di sostituzione netti della previdenza obbligatoria e complementare lavoratori parasubordinati - scenario nazionale base ipotesi base Fonte : elaborazione - ipotesi tasso di crescita del PIL 1,57% tasso di inflazione 2% tasso di variazione della produttività 1,51%, retribuzione lorda per unità di lavoro dipendente ISTAT pari a quella dei dipendenti privati contribuzione per la previdenza complementare 6,91 interamente deducibile w w w. P F A c a d e m y. i t

33 INFORMAZIONE E FORMAZIONE PER LA TUTELA DEI BISOGNI PREVIDENZIALI DATI DEI FONDI PENSIONE ITALIANI ANNO 2011 ISCRITTI FISSI (15 MILIONI) FLUSSI NETTI ANNUI 3, 7 MLD ( 24 MLD) INVESTIMENTO PRO CAPITE 664,00 /ANNO 1,8 (1.260 ANNUO 3,5 / GIORNO) PATRIMONIO ACCUMULATO (400 MILIARDI ) PATRIMONIO/PIL 5,9% (27%) TASSO DI CRESCITA 2010/11 iscritti +5,7% patrimonio +6,5% (+ 8,4%) La non grande diffusione è un problema di risorse economiche o di informazione e consapevolezza? E più un problema di informazione tesa alla consapevolezza e distribuzione offerta. Ecco cosa accade in Paesi con livelli di vita anche inferiori al nostro.

34 Rapporto patrimonio / PIL dei fondi pensione Paesi OCSE anno 2010 Netherlands Iceland Australia United Kingdom Finland United States Media Ponderata Chile Canada Denmark Ireland Israel Media Semplice Poland Hungary New Zealand Mexico Portugal Spain Norway Slovak Republic Czech Republic Austria Germany Italy Korea Belgium Slovenia Turkey France Greece 15,8% 14,6% 13,8% 12,6% 11,4% 7,9% 7,8% 7,4% 6,3% 5,3% 5,2% 4,6% 4,0% 3,8% 2,5% 2,3% 0,2% 0,0% 33,2% 90,9% 86,6% 82,1% 72,6% 71,6% 67,0% 60,9% 49,7% 49,0% 48,9% 123,9% 134,9% Fonte: OECD Global Pension Statistics w w w. P F A c a d e m y. i t

35 Hong Kong (China) El Salvador Rapporto patrimonio / PIL dei fondi pensione Paesi NON OCSE anno ,1% 34,7% Peru 20,0% Colombia Media Ponderata Uruguay Brazil 16,1% 15,3% 14,4% 14,4% Media Semplice 8,9% Bulgaria Dominican Republic Russian Federation Indonesia Romania Latvia China India Ukraine Pakistan 5,7% 4,1% 3,4% 1,6% 0,9% 0,9% 0,7% 0,2% 0,1% 0,0% Fonte: OECD Global Pension Statistics w w w. P F A c a d e m y. i t

36 . Perché è bene pensarci per tempo Percentuale di integrazione del reddito a 70 anni 10% 20% 30% 40% 50% Età Percentuale del reddito da lavoro da destinare all'investimento previdenziale 30 1,1 2,2 3,3 4,4 5,5 40 2,4 4,8 7,2 9, ,4 14,8 22,2 29, ,4 56,8 82,2 113,6 142

37 CONVIENE VERSARE IL TFR AI FONDI PENSIONE? SI, SOTTO IL PROFILO FISCALE. NOTA: Tutti i rendimenti del TFR sono al netto dell imposta del 11%

38 Aliquote Irpef OLTRE AL TFR, E CONVENIENTE VERSARE ANCHE IL CONTRIBUTO A CARICO DEL LAVORATORE 43% 39% 33% 23% IN GENERALE IL VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO A CARICO DEL LAVORATORE DIPENDENTE È CONVENIENTE, SIA PER LE AGEVOLAZIONI FISCALI IN FASE DI CONTRIBUZIONE, SIA PER LA TASSAZIONE FINALE; CERTO ALCUNE VALUTAZIONI SIA SULL ISCRIZIONE AI FPC E QUINDI SULLA DEVOLUZIONE DEL TFR E DEL PROPRIO CONTRIBUTO, VANNO FATTE SOPRATTUTTO IN BASE ALL ETÀ E ALLA ANZIANITÀ CONTRIBUTIVA DEL SOGGETTO, AGLI ANNI MANCANTI ALLA PENSIONE E ALLA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE. LA FISCALITA DELLE PRESTAZIONI 15% Aliquote prestazioni 9% Anni di partecipazione a forme pensionistiche complementari Ogni anno è prevista una riduzione dello 0,30% fino al massimo del 6% w w w. P F A c a d e m y. i t

39 L enorme platea dei potenziali aderenti 5.164,57, massimo versamento annuo con deducibilità fiscale DESTINATARI: Tutti i lavoratori ; anche i già iscritti ai fondi di categoria I lavoratori di prima occupazione (incentivi contributivi) I già pensionati I dipendenti pubblici Le persone a carico Il vero regalo per i figli, alla nascita, alle ricorrenze

40 L enorme platea dei potenziali aderenti di detraibilità fiscale al 19% (massimale ) per tutte le protezioni collaterali Tutte le polizze collaterali per la copertura dei rischi di: Invalidità Premorienza LTC altro..

41 Protezione globale Dopo il fondo pensione, per completare la protezione TFM: per una tutela complessiva di soci, amministratori, sindaci e imprenditori; Coperture sanitarie: per tutti i lavoratori Polizze collettive, fondo pensione, protezione sanitaria: per tutte le PMI e i loro dipendenti e per il welfare aziendale. Un insieme di commissioni ricorrenti che diventano la pensione anticipata per i proponenti e un servizio sociale per i lavoratori e il Paese.

42 drinnn GRAZIE PER L ATTENZIONE

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