CeSPI CentroStudidiPoliticaInternazionale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CeSPI CentroStudidiPoliticaInternazionale"

Transcript

1 CeSPI CentroStudidiPoliticaInternazionale Consultazione tra esperti su: Migrazione e servizi alle persone: opzioni strategiche per una politica di co-sviluppo sociale 2 ROUND Strategie per una Politica di co-sviluppo sociale Coordinamento: Flavia Piperno (CeSPI-Centro Studi di Politica Internazionale) Supervisione Scientifica: Mara Tognetti Bordogna (Università Milano Bicocca) Agosto

2 A - Azioni prioritarie da intraprendere nell ambito di collaborazioni bilaterali tra Albania e principali paesi di destinazione per rispondere ai principali bisogni di servizi alle persone connessi alle problematiche e/o opportunità generate dalla migrazione. Nel primo round abbiamo interrogato gli esperti sui principali bisogni di servizi alla persona conseguenti al processo migratorio e sulla loro evoluzione nel tempo. Come è intuibile, i bisogni sociali connessi alla migrazione nel prossimo futuro saranno fortemente influenzati dall evolversi delle dinamiche migratorie che coinvolgono l Albania (sia in entrata che in uscita). Le due principali tendenze messe in luce dagli esperti sono: 1) Un aumento del numero dei ritorni: non solo rimpatri e ritorni assistiti, ma in misura crescente ritorni volontari orientati al reinserimento nel contesto di origine (maggior numero di migranti di ritorno qualificati e di anziani) 2) Un emigrazione maggiormente selettiva e consapevole, composta da studenti, lavoratori specializzati, migranti per ricongiungimento, lavoratori che si spostano nell ambito di accordi per l inserimento lavorativo, etc. Queste tendenze aumentano il bisogno, sia per chi si reca all estero che per chi torna nel paese di origine, di servizi alla persona che possano aiutare a perseguire una strategia più controllata e orientata all inserimento socio-professionale nel paese di approdo, anche costruendola prima della partenza; aumenta inoltre il bisogno di servizi che aiutino a rafforzare la sostenibilità della scelta intrapresa. Un aspetto cruciale messo in rilievo da alcuni esperti è la possibilità di guardare ai bisogni che emergono dal processo migratorio in una prospettiva integrata, in cui continua ad avere rilevanza la differenziazione tra bisogni specifici pertinenti a diversi profili migratori, ma si attenua la differenziazione riguardante le diverse fasi del processo migratorio: sostanzialmente i bisogni di chi è in procinto di partire (ad es. quello di ottenere informazioni aggiornate sul paese di approdo) sono in parte assimilabili a quelli di coloro che sono in procinto di tornare. A partire da queste osservazioni, compiamo una voluta semplificazione, riconducendo i bisogni di chi parte e di chi torna ad un unico schema concettuale riferito al sistema dei servizi sia in Albania che nei principali contesti di destinazione. Si tratta dunque di bisogni sociali che si proiettano su una sfera transnazionale, a cavallo tra paese di origine e di destinazione. Nell ambito di tale schema semplificato appaiono, almeno 6 sfere di bisogni che gli esperti ritengono prioritarie e in crescita, e che riportiamo di seguito: 1) Formazione linguistica e professionale (anche prima della partenza) e mediazione transnazionale al lavoro. 2) Preparazione e mediazione all inserimento scolastico dei minori (anche prima della partenza). 3) Informazione/orientamento (anche prima della partenza) su: il sistema lavorativo nel paese di approdo; il sistema dei servizi esistenti e le relative modalità di accesso; università e borse di studio all estero opportunità e normative per l emigrazione regolare e programmi di incentivo al ritorno. 4) Sostegno psico-sociale (anche a cavallo tra paese di origine e paese di arrivo). 5) Esigibilità/portabilità dei diritti e cumulo dei contributi. 6) Assistenza delle persone anziane: sia quelle lasciate indietro (i così detti orphan pensioners, De Soto et. al., 2002), sia quelle che tornano a seguito della conclusione del progetto migratorio. Tutti i bisogni menzionati possono essere gestiti anche prima della partenza e del ritorno, o a cavallo tra paesi collocati alle due sponde del processo migratorio, e questo apre nuove prospettive di collaborazione tra paesi di origine e di destinazione. Tenendo anche in considerazione la recente raccomandazione della Commissione Europea che evidenzia la possibilità di gestire il bisogno di integrazione socio-economica dei migranti in un ottica transnazionale e mediante la collaborazione tra paesi di origine e paesi di arrivo (Agenda sull Integrazione, COM (2011) 455 final), la domanda che poniamo agli esperti attraverso le sezioni A.1-A.3 è: quale sistema di governance deve essere adottato nell ambito della collaborazione bilaterale tra l Albania e i principali paesi di destinazione per rispondere al bisogno di servizi nelle 6 sfere di bisogno indicate dagli esperti? Più nello specifico, la domanda proposta agli esperti si articola in 3 punti: 1) quali devono essere le strategie di intervento, nell ambito della collaborazione bilaterale tra Albania e principali paesi di destinazione, per rispondere alle 6 sfere di bisogno indicate; 2) quale sistema di attori deve essere coinvolto e con che ruolo (ai vari livelli e nelle/tra le diverse nazioni), 3) quali sono i principali punti di forza e debolezza del sistema di governance transnazionale identificato. 2

3 A.1 - Strategie di Intervento nell ambito di collaborazioni bilaterali Quale strategia d intervento deve essere adottata nell ambito di collaborazioni bilaterali tra l Albania e i principali paesi di destinazione per rispondere alle 6 sfere di bisogno sotto indicate 1? Tabella 1 (chi lo desidera può scegliere di non usare lo schema sottostante o usarlo solo in parte) Bisogni di servizi alle persone rilevati nel 1 round Strategie di intervento nell ambito di collaborazioni bilaterali Formazione linguistica e professionale (anche prima della partenza) e mediazione Concordo con l esperto 10 che il Memorandum d Intesa Italia-Albania del 2008 stabilisca transnazionale al lavoro principi efficaci di coordinamento tra servizi di formazione e di impiego, mantenendo il ruolo di regolamentazione dell attore pubblico, ma aprendo ai servizi privati. Tuttavia, rimane aperta la questione dell efficacia della rete e la relativa difficoltà che un coordinamento tra servizi già esistenti crea in termini di flessibilità e ampliamento della rete. A dispetto, invece, di una necessità ancora elevata di ampliare l offerta dei servizi in Albania e della generale utilità di potenziarne la capacità tramite l affiliazione a reti di attori già operanti in Albania e in Italia. Rimane ancora da risolvere anche un altro aspetto dei servizi di formazione linguistica e professionale: quello della certificazione della qualità dei servizi che, nonostante gli investimenti degli anni scorsi, anche valorizzando le risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, rimane un obiettivo inevaso. La qualità dei servizi erogati, che corrisponde alla qualità delle competenze acquisite dai beneficiari dei servizi, è un aspetto chiave di un coordinamento bilaterale efficace tra gli attori della formazione e quelli per l impiego. Le esperienze che hanno visto un diretto coinvolgimento delle rappresentanze di settori imprenditoriali interessati a formare e impiegare manovalanze straniere (penso ad esempio alle manovalanze albanesi nel settore delle costruzioni), hanno garantito la corrispondenza tra capacità richieste dal settore e moduli formativi, risultando in tassi elevati di assorbimento lavorativo in Italia. 1 Nelle risposte al primo round, gli esperti suggeriscono alcune strategie di policy che ritengono appropriate. Per rispondere al bisogno di formazione e inserimento professionale già prima della partenza, l esp. 10 ritiene che il Memorandum d Intesa Italia-Albania del dicembre 2008 vada nella giusta direzione, in quanto crea un coordinamento tra Servizi per l impiego ed Enti di formazione operanti ai due poli del processo migratorio. Per rispondere al bisogno di maggiori informazioni di chi parte e di chi torna, l esp. 9 auspica la creazione di una rete tra sportelli informativi ai due poli del processo migratorio, anche grazie al coinvolgimento delle associazioni della diaspora. Il processo di capacity building delle Direzioni Generali dell Educazione e l impostazione di un servizio sanitario psico-sociale e mentale presso i dipartimenti di salute pubblica sono ritenute dall esp. 2 strategie di intervento importanti adottate nell ambito della Strategia per la Reintegrazione ( ) per rispondere rispettivamente al bisogno di reinserimento scolastico dei minori e sostegno psico-sociale delle famiglie: queste opzioni strategiche (di cui va comunque valutata l efficacia) non sono però inserite in un piano di governance transnazionale e network con istituti analoghi sull altra sponda e non prevedono dunque di incidere sulle opportunità di reintegrazione dei cittadini albanesi nel paese di origine già prima della partenza. L esp. 9 ricorda, infatti, che offrire sostegno alla famiglia transnazionale vuole anche dire estendere il livello di comunicazione tra il migrante all estero e i servizi (specialmente quelli che seguono i familiari left behind, come scuole o centri diurni) nel paese di origine (si veda box 4 nella Sintesi). Per quanto riguarda la questione degli anziani left behind, l esp.10, auspica un intervento bilaterale per la promozione di pensioni ed assicurazioni integrative. Anche il miglioramento della qualità e dell accessibilità dei servizi in loco può essere sostenuto attraverso collaborazioni transnazionali: interessante ad esempio il caso delle associazioni temporanee di impresa (A.T.I.) in cui soggetti diversi si aggregano per il raggiungimento di un obiettivo programmatico comune. 3

4 Preparazione e mediazione all inserimento scolastico dei minori in partenza e di ritorno (anche prima della partenza) Informazione/orientamento (anche prima della partenza): il sistema lavorativo nel paese di approdo, il sistema dei servizi esistenti e relative modalità di accesso, università e borse di studio all estero, opportunità e normative per l emigrazione regolare e programmi di incentivo al ritorno Sostegno (anche a cavallo tra paese di arrivo e di origine) psico-sociale per migranti in partenza, di ritorno e per famiglie transnazionali Esigibilità/portabilità dei diritti e cumulo dei contributi Tuttavia, gli ultimi anni hanno visto un aumento del numero dei migranti di ritorno, come ampiamente notato nel primo round. I lavoratori immigrati sono stati particolarmente colpiti dalla crisi, con tassi di disoccupazione più elevati di quelli degli italiani. L aumento di ritorni da parte di persone in età di lavoro, conferma l utilità di rafforzare la rete dei servizi che operano sul versante albanese, sia in termini di numero di servizi di qualificazione professionale disponibili (a partire dalla scuola tecnica pubblica), sia in termini della qualificazione dei servizi e della loro certificazione, sia rispetto a referral mechanisms che rafforzino il coordinamento tra attori albanesi e tra questi e i servizi per la formazione linguistica e professionale che operano sulla sponda italiana. Si tratta di un aspetto chiave delle politiche sociali (oltre che di quelle di integrazione e di sviluppo) sia per il paese di destinazione che per quello di origine, in quanto determina un passaggio chiave dell integrazione dei minori e delle loro famiglia, sia nel breve periodo che nel medio-lungo. L aspetto della formazione linguistica pre-partenza riveste grande rilevanza e dovrebbe essere oggetto di strategie ad hoc, anche bilaterali, sia per i minori che si preparano a raggiungere i loro familiari all estero, sia per i minori che, nati all estero, rientrano nella patria dei loro genitori, pur spesso non parlandone la lingua. Il supporto linguistico e di adattamento dovrà poi continuare dopo l arrivo, ma mi sembra meno facile arrivare a un impianto di regolazione bilaterale di questo aspetto, che presuppone una presa in carico da parte del paese che riceve il minore. Si tratta nondimeno di un aspetto di grande rilevanza sotto diversi profili: per i paesi riceventi, per l interesse a ridurre gli elevati tassi di abbandono scolastico da parte dei minori stranieri (mi chiedo se sia lo stesso per i minori di ritorno, non ho dati in questo senso) e per facilitarne il pieno inserimento nelle scuole e nelle comunità; per quelli di origine, come investimento chiave nelle politiche di sviluppo e di riduzione della povertà nelle aree meno sviluppate. Potrebbe sotto questo profilo essere un ambito di interesse per la cooperazione allo sviluppo e per la cooperazione territoriale. La rilevanza della disponibilità di informazioni sulle opportunità esistenti in entrambi paesi è già stata recepita dal potenziamento dei servizi dei centri per la migrazione in Albania. Si tratta ora di investire nel potenziamento della capacità operativa dei centri, sia rispetto al reperimento di informazioni aggiornate da parte dei centri, sia rispetto alla reale capacità di fornire orientamento. Nell interesse dei paesi delle due sponde, lla collaborazione bilaterale dovrebbe investire nella costruzione di un referral mechanism che veda il sistema dei servizi operativi (formazione, inserimento lavorativo, servizi per l accesso allo studio, eccetera) strettamente collegato a quello dei servizi di informazione/orientamento. La definizione degli accordi tra Italia e Albania per la portabilità e il cumulo dei contributi pensionistici ha fatto molti passi avanti negli ultimi 5 anni. Si tratta di una materia che richiede necessariamente la ratificazione di accordi bilaterali. Insieme alla approvazione del regime visafree per brevi soggiorni tra Albania e UE, la portabilità dei contributi favorisce la mobilità transnazionale del lavoro e tende a ridurre la caduta in situazioni di irregolarità. Strategie a breve termine possono concentrarsi sulla facilitazione per i migranti albanesi dell accesso a 4

5 schemi pensionistici su base volontaria. Supporto ad anziani left behind o di ritorno Il profilo tipo degli anziani di ritorno è quello di persone che hanno passato la loro vita lavorativa all estero e decidono di passare la propria vecchiaia nel paese di origine. La strategia più efficace di protezione sociale degli anziani di ritorno è la regolamentazione efficace della portabilità (e cumulabilità) dei contributi pensionistici. E verosimile, come rilevato da diversi colleghi nel 1 round, che l esperienza migratoria accresca anche la domanda di servizi di maggiore qualità di quelli offerti dal sistema pubblico, creando verosimilmente lo spazio per la sostenibilità di servizi sanitari e di cura privati. Le misure a supporto delle persone anziane left behind riguardano principalmente l accessibilità a servizi sanitari e di cura, anche per le fasce di popolazione più svantaggiate. Non sempre infatti il solo fatto di avere familiari all estero garantisce che le persone rimaste in Albania ricevano risorse economiche dai loro familiari; in particolare, diversi studi basati su indagini sulle famiglie mostrano come con l allungarsi del progetto migratorio e per effetto delle riunificazioni familiari all estero, i flussi medi di rimesse verso i familiari anziani rimasti in patria tendono a ridimensionarsi progressivamente, lasciandoli al contempo privi anche della tradizionale rete di supporto familiare. La cooperazione bilaterale dovrebbe continuare gli investimenti passati sul rafforzamento di metodi di analisi dei bisogni, programmazione delle politiche sociali e rafforzamento di un sistema decentrato dei servizi (tra cui quello sanitari e di cura) su tutto il territorio albanese. Eventuali precisazioni: 5

6 A.2 - Attori chiave e relativo ruolo Ad integrazione della tabella precedente e sulla base delle strategie sopra identificate, la preghiamo di specificare quale sistema di attori debba essere coinvolto e con che ruoli (ai vari livelli e nelle/tra le diverse nazioni). Tabella 2 (chi lo desidera può scegliere di non usare lo schema sottostante o usarlo solo in parte) Bisogni di servizi alle persone rilevati nel 1 round Livello Nazionale in Albania Livello locale in Albania Livello nazionale in Italia Livello locale in Italia Attore Ruolo/azione Attore Ruolo/azione Attore Ruolo/azione Attore Ruolo/azion e Formazione linguistica e professionale (anche prima della partenza) e mediazione transnazionale al lavoro Preparazione e mediazione all inserimento scolastico dei minori in partenza e di ritorno (anche prima della partenza) Informazione/orientamento (anche prima della partenza) su: il sistema lavorativo nel paese di approdo, il 1/Enti formazione 2/Centri per l impiego, anche privati 3/ Autorità pubbliche 4/ Enti per la certificazione dei servizi 1/Enti di formazione linguistica 2/Ministero Istruzione 3/ altri? Autorità governative preposte Definizione di un sistema comune di 1/Scuole 2/Attori del terzo settore 3/ Attori del terzo settore 4/Attori privati convenzionati (anche con coinvolgiment o in programmi di cooperazione) Attori pubblici o del terzo settore Insegnamento dell albanese ai minori di ritorno Insegnamento della lingua italiana prepartenza Erogazione dei servizi 1/Enti formazione 2/Centri per l impiego, anche privati 1/Ministero Istruzione Soggetti pubblici e privati che Accordi bilaterali e knowledge transfer per la definizione di curricula e strumenti formativi. Supporto alla creazione di una rete integrata di servizi in Albania. Gli obiettivi e le risorse sono di competenza nazionale. 1/Rappresent anze datoriali 1/Uffici scuola provinciali e Provveditora ti agli studi 2/Scuole Soggetti pubblici e privati che 1/Definizion e delle competenze e supporto alla definizione di programmi di formazione La programmaz ione dei servizi e delle risorse è di livello provinciale ma attuata dalle scuole. Attore/i pilota e relativo ruolo 6

7 sistema dei servizi esistenti e relative modalità di accesso, università e borse di studio all estero, opportunità e normative per l emigrazione regolare e programmi di incentivo al ritorno Sostegno (anche a cavallo tra paese di arrivo e di origine) psico-sociale per migranti in partenza, di ritorno e per famiglie transnazionali Esigibilità/portabilità dei diritti e cumulo dei contributi. Autorità governative preposte e Istituto di previdenza sociale raccolta ed erogazione informazioni detengono informazione rilevante Ministero Lavoro e Politiche sociali e Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Sindacati Facilitazione Ministero Esteri e sue rappresentanze all estero. 1/ Attori istituzionali della CSV 2/ONG 3/Soggetti privatiy interessati a supportare investimenti privati nel settore dei servizi in Albania detengono informazion e rilevante (almeno nelle regioni a più alta densità di presenza albanese) Soggetti privati nel campo delle assicurazioni sanitarie. Supporto ad anziani left behind o di ritorno 1/Autorità governative preposte 2/Enti per la certificazione dei servizi 1/Attori pubblici 2/Attori del terzo settore 1/ Attori istituzionali della cooper. decentrata 2/ONG 3/Soggetti privati interessati a supportare investimenti privati nel settore dei servizi in Albania Eventuali precisazioni: 7

8 A.3 - Punti di forza e di debolezza A integrazione delle risposte precedenti la preghiamo, infine, di specificare eventuali elementi di forza (e opportunità) e di debolezza (e rischio) delle azioni indicate. Poiché politiche ben costruite possono rivelarsi inefficaci se sono distanti rispetto alla cultura dei potenziali beneficiari rispetto ai servizi di cura (i migranti albanesi ad esempio possono essere poco disponibili a rivolgersi ai servizi pubblici per la soddisfazione di determinati bisogni e più inclini ad indirizzarsi alla rete informale), segnalando i punti di forza e debolezza delle politiche indicate, chiediamo agli esperti di indicare quali possono essere le resistenze culturali al cambiamento proposto e le opportunità di superarle. Tabella 3 (chi lo desidera può scegliere di non usare lo schema sottostante o usarlo solo in parte) Temo di non essere nella posizione di analizzare possibile resistenze culturali con la precisione dei colleghi albanesi o di colleghi che hanno un esperienza diretta dell Albania degli ultimi due anni. Le annotazioni sui punti di debolezza e di forza di seguito saranno dunque limitate a considerazioni di contesto e non alla contestualizzazione delle del paese e di prevedibili resistenze culturali. Bisogni di servizi alle persone rilevati Proposte Punti di debolezza (e rischio) Punti di forza (e opportunità) nel 1 round Formazione linguistica e professionale (anche prima della partenza) e mediazione transnazionale al lavoro Certificazione della qualità dei servizi transnazionali. Sul versante albanese, rafforzare la rete dei servizi: numero di servizi di qualificazione professionale disponibili (a partire dalla scuola tecnica pubblica), qualificazione dei servizi e loro certificazione, referral mechanisms che rafforzino il coordinamento tra attori albanesi e tra questi e i servizi per la formazione linguistica e professionale che operano sulla sponda italiana. Disponibilità di risorse pubbliche dedicate e di investimenti privati. La debolezza attuale del tessuto albanese rispetto alla qualità e alla diffusione di servizi professionali e formativi è stata una barriera significativa per gli sforzi degli ultimi anni per rafforzare la rete dei servizi e il coordinamento tra i servizi linguistici/formativi e quelli professionali, in Albania e tra Albania e Italia. La formazione professionale e quella linguistica sono aspetti importanti (oltre che prioritari per l Italia) non sol di una migrazione per lavoro regolata, ma anche di un inserimento pieno dei migranti nelle società di origine e nel mercato del lavoro di accoglienza e di origine/ritorno Quello della formazione è inoltre un ambito chiave delle politiche di sviluppo e di progresso delle comunità di origine e di accoglienza. A migliore qualificazione corrisponde un miglior livello occupazionale, dicono omogeneamente gli studiosi. Per i paesi e le famiglie rimaste nei paesi di origine, gli effetti di una migliore occupazione si dispiegano anche sui flussi di rimesse in arrivo. Si tratta dunque di un ambito di estremo interesse per i governi dei paesi di origine e un aspetto molto importante della politica sociale albanese e di una migrazione regolata tra Albania e Italia. Per gli aspetti delineati brevemente nella sezione 1, è verosimile che le potenzialità del mercato dei servizi in oggetto si amplino e che quindi ci possa essere un maggiore interesse di soggetti privati in investimenti in Un lavoro di costruzione e potenziamento delle reti e di certificazione della qualità dei servizi è indispensabile perché ci sia sostenibilità e quindi attrattiva per soggetti privati. Preparazione e mediazione Formazione linguistica pre- Presuppone una presa in carico da parte del Intervento che facilita l efficacia di iniziative nei paesi di 8

9 all inserimento scolastico dei minori in partenza e di ritorno (anche prima della partenza) Informazione/orientamento (anche prima della partenza) su: il sistema lavorativo nel paese di approdo, il sistema dei servizi esistenti e relative modalità di accesso, università e borse di studio all estero, opportunità e normative per l emigrazione regolare e programmi di incentivo al ritorno Sostegno (anche a cavallo tra paese di arrivo e di origine) psico-sociale per migranti in partenza, di ritorno e per famiglie transnazionali Esigibilità/portabilità dei diritti e cumulo dei contributi. Supporto ad anziani left behind o di ritorno partenza nei due sensi. Supporto linguistico e di adattamento dopo l arrivo. Potenziamento della capacità operativa dei centri per la migrazione in Albania, sia rispetto al reperimento di informazioni aggiornate da parte dei centri, sia rispetto alla reale capacità di fornire orientamento. Costruzione di un referral mechanism che veda il sistema dei servizi operativi (formazione, inserimento lavorativo, servizi per l accesso allo studio, eccetera) strettamente collegato a quello dei servizi di informazione/orientamento. Regolamentazione della portabilità e cumulabilità dei contributi pensionistici. Facilitare per i migranti albanesi l accesso a schemi pensionistici su base volontaria, in Albania e in Italia. Supporto allo sviluppo di servizi sanitari e di cura privati. Analisi dei bisogni, programmazione delle politiche sociali e rafforzamento di un sistema decentrato dei servizi sociosanitari su tutto il territorio albanese. paese/comunità che riceve il minore. Limitatezza delle risorse e della disponibilità di competenze idonee a svolgere questi servizi. Difficile programmazione dei bisogni. Si tratta di una necessità a cui difficilmente le famiglie accordano priorità. Complessità dal punto di vista tecnico, per il numero degli attori coinvolti, per le implicazioni di spesa. Si tratta inoltre di una questione delicata dal punto di vista della comunicazione pubblica e quindi è più difficile trovare l appoggio politico necessario a portare avanti un percorso che richiede la convergenza di diversi attori pubblici. Difficoltà di supportare azioni che richiedono una forte attività di assistenza tecnica. Limitatezza delle risorse di cooperazione, anche dedicate alla sostenibilità sociale. Non è facile attirare risorse del privato e in particolare risorse di piccoli investitori, anche migranti, in un settore che richiede investimenti di lungo termine e capacità imprenditoriali elevate. destinazione del minore. Si tratta di una misura efficace, su cui gli attori privati hanno già cominciato a orientarsi. Forte opportunità legata alla crescente domanda di serviz di questo tipo. 9

10 Eventuali precisazioni: 10

11 A.4 Il Memorandum d intesa tra Italia e Albania e la Strategia Nazionale sulla Reintegrazione ( ) Nel corso della prima consultazione, alcuni partecipanti (2, 10, 3 e 8) hanno fatto riferimento ad alcune evoluzioni nel quadro normativo albanese e nei rapporti bilaterali con l Italia, su cui chiediamo il giudizio di tutti esperti. Come accennato nella nota 1, l esp. 10 richiama l importanza del Memorandum d intesa firmato nel dicembre 2008 dai Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali albanese e italiano (si veda box 1 del Documento di Sintesi) che si indirizza al piano professionale ma prepara anche all inserimento sociale in Italia. Un secondo cambiamento importante, messo in rilievo dagli esp. 2, 8 e 3, è la recente approvazione della Strategia sulla Reintegrazione dei cittadini albanesi di ritorno ( ) (si veda allegato 1 del documento di sintesi), che punta a promuovere processi di ritorno sostenibili. La strategia affronta molti dei bisogni indicati dagli esperti come prioritari anche se non prevede collaborazioni transazionali che preparino/orientino i cittadini albanesi al ritorno, già prima della partenza. Agli esperti chiediamo di esprimerne un giudizio sul Memorandum d Intesa firmato nel dicembre 2008 per la regolazione dei flussi migratori per lavoro e sulla Strategia per la reintegrazione dei cittadini albanesi di ritorno ( ), mettendo in evidenza i principali punti di forza e di debolezza, i rischi e le opportunità, delle politiche promosse. Tabella 4 (chi lo desidera può scegliere di non usare lo schema sottostante o usarlo solo in parte) Punti di debolezza (e rischio) Punti di forza (e opportunità) Memorandum d intesa tra Italia e Albania Strategia Nazionale sulla Reintegrazione ( ) Eventuali precisazioni: 11

12 B - Il ruolo dei diversi attori del welfare nel catalizzare la domanda di servizi alla persona conseguenti al processo migratorio in Albania: aumento di bisogni di assistenza e ruolo strategico del settore comunitario (volontariato, imprenditoria sociale, altre realtà del terzo settore) Nella sezione B del primo round di domande abbiamo chiesto agli esperti di analizzare il ruolo (nella situazione corrente e in prospettiva) dei diversi attori del sistema di welfare locale (famiglia, settore privato, terzo settore e settore pubblico) nel rispondere ai nuovi bisogni di servizi alla persona dipendenti dalla migrazione. Diversi esperti hanno previsto una crescita dei bisogni di assistenza ed hanno sottolineato il ruolo potenzialmente strategico del terzo settore nel soddisfarli. Tuttavia il terzo settore in Albania non è una tradizione (esp. 7) ed il sistema locale di welfare mix è ancora molto fragile. Come ricorda l esp. 10, gli scenari che si aprono nel prossimo futuro (anche a fronte della crescente domanda di servizi alla persona esercitata dai cittadini coinvolti nel processo migratorio) possono essere due: 1) Il rafforzamento del privato di mercato che prefigura un modello di erogazione dei servizi non di tipo europeo, ma di matrice anglosassone, a due velocità, non universalistico; 2) Il potenziamento di un sistema di welfare mix nel quale il pubblico abbia un ruolo di regolatore nell organizzazione dei servizi, con un articolazione interna che garantisca il decentramento territoriale nell erogazione dei servizi sociali. Il secondo scenario è evidentemente preferibile, specialmente in relazione all offerta di servizi di assistenza. Dati gli scenari descritti dall esp. 10, e considerato l aumento del bisogno di cura e di assistenza previsto dagli esperti (anche per via della nuova domanda connessa ai flussi migratori - esp. 4), riteniamo utile riflettere su come potenziare, in un ottica di welfare mix, il settore comunitario, a cui in Albania vengono generalmente delegati, appunto, i servizi di assistenza (esp. 1, 3) e che, come evidenziato nella Sintesi del primo round, può giocare un ruolo strategico in Albania. A monte l esp. 11 ricorda la necessità di declinare il significato della cura a seconda del contesto geografico a cui ci si riferisce, mettendo in evidenza quali aspettative i cittadini albanesi ripongono nel sistema dei servizi locale e come cambiano tali aspettative a seguito del processo migratorio. L esperto 11 in particolare domanda: Does care mean the same thing in both the sending and destination places? To nuance what care means and to make it work in the local Albanian context. How has family form and other types of care infrastructures altered between the migrant leaving and returning? How do you deal with their expectations? What are the different infrastructures of care in both countries and what does that mean for the expectations that migrants may have on their return, or for their left behind families?. Dati questi scenari, chiediamo agli esperti di rispondere alle domande B. 1 e B.2. B.1 Il - Sostegno al settore comunitario in Albania Come l erogazione di servizi di assistenza a livello comunitario (volontariato, imprenditoria sociale, altre realtà del terzo settore) può essere rafforzata e sostenuta dalle autorità centrali e locali in Albania, e quale ruolo deve giocare la cooperazione internazionale nel favorire questo processo? 2 Cooperazione internazionale: a. Sostenere la qualità, l'efficacia e l'efficienza della pubblica amministrazione. Un'amministrazione pubblica efficiente è di fondamentale importanza per coordinare le azioni intese a un miglior servizio ai cittadini e per garantire che le priorità d investimento possano produrre risultati efficienti. 2 Ricordiamo che l esp. 10 a questo proposito ritiene necessario portare avanti alcuni passi decisivisi, e in particolare: il compimento coerente del percorso di decentramento delle funzioni sociali che sta subendo una fase di arresto; il rafforzamento di una legge sull impresa sociale che regoli diversamente da oggi il settore no-profit, considerato attualmente business; una legislazione sugli appalti che consenta ai soggetti pubblici di intervenire in materia di servizi sanitari e sociali con modalità dedicate, superando il massimo ribasso oggi obbligato e consentendo la valutazione qualitativa dei servizi erogati. Alcune di queste sperimentazioni sono in atto, o in fase di avvio. 12

13 Autorità centrali e locali: b. Servizi di informazione e orientamento. Gli interventi devono concentrarsi sulla fornitura di servizi d informazione e orientamento atti a guidare e favorire decisioni consapevoli circa le prospettive nel campo dell istruzione, della formazione e dell occupazione, e sul sostegno di azioni e regimi che consentano una mobilità regolarizzata delle persone e del lavoro. Cooperazione internazionale e autorità centrali in Albania: c. La creazione di un sistema nazionale di convalida e riconoscimento delle competenze e delle qualifiche acquisite anche definite in collaborazione con i soggetti italiani interessati, è un requisito fondamentale per consentire la mobilità del lavoro tra i paesi e per l inserimento lavorativo nel paese di origine e di destinazione. d. Ammodernare e rafforzare le istituzioni del mercato del lavoro. E ancora necessario investire sulla modernizzazione e il rafforzamento degli attori che operano sul mercato del lavoro, pubblici e privati. La rete dei servizi per l impiego in Albania deve essere supportata per arrivare a fornire servizi più efficienti ed efficaci sul territorio nazionale e per promuovere partenariati con soggetti privati, con le istituzioni del mondo dell istruzione e con i servizi per l impiego italiani. La recente riforma europea di EURES potrebbe fornire la piattaforma di partenza per rendere più efficace lo scambio di domande e offerte di lavoro e per rafforzare l erogazione di servizi personalizzati a quanti cercano lavoro. B.2 - Significati e aspettative sulla cura in Albania Sulla base del suggerimento dell esp. 11 chiediamo, inoltre: che cosa le famiglie, coinvolte dal processo migratorio, si aspettano di ricevere dai servizi di assistenza e come cambiano tali aspettative a seguito del processo migratorio? Purtroppo non mi è possibile rispondere, le informazioni che ho risalgono al periodo pre-crisi, quando le condizioni dei migranti albanesi e i flussi di ritorno erano completamente diversi. C - Opportunità e rischi connessi alla migrazione per lo sviluppo del sistema di servizi alle persone in Albania Nell ultima sezione del primo round di domande abbiamo chiesto agli esperti di riflettere sui principali rischi e opportunità, connessi alle migrazioni, nello scenario attuale e in una prospettiva di medio termine, per lo sviluppo del sistema di servizi alle persone in Albania. Le opportunità e rischi connessi alla migrazione per lo sviluppo del sistema di servizi alle persone in Albania sono ricondotte dagli esperti a tre fenomeni prioritari, sotto elencati. 1) Le rimesse. La forte spesa delle rimesse in servizi alla persona, l aumento delle aspettative riferite ai servizi sanitari e socio-educativi e, contemporaneamente, la prospettiva di un declino drastico del flusso di rimesse, porta alcuni esperti a ritenere necessario capitalizzare e valorizzare il flusso esistente, prima che si esaurisca: offrendo la possibilità di legarlo ad un offerta di servizi trasparente, di qualità, in grado di produrre economie di scala, e soprattutto in raccordo con l offerta pubblica. 2) Le competenze dei migranti. L opportunità che si profila nel prossimo futuro è quella di una possibile convergenza tra il processo di riforme guidato (dall alto) dalle istituzioni europee e internazionali, che porta alla progressiva de-istituzionalizzazione dei servizi di assistenza e cura e dunque alla nascita di esperienze innovative, più tarate su standard occidentali, e l investimento (dal basso) di capitali, relazioni, conoscenze ed esperienze professionali acquisiti durante il percorso migratorio in tali servizi innovativi. Il rafforzamento del settore dell impresa sociale in Albania (che tuttavia ancora non è regolato da un espressa legislazione) potrebbe creare delle nuove opportunità. Il rischio deriva invece dal possibile spreco di competenze di chi torna: sebbene in Albania stia aumentando una migrazione 13

14 circolare e di ritorno da parte di professionisti della diaspora, difficilmente le opportunità di inserimento lavorativo risultano adeguate, e molto spesso si assiste a una ri-emigrazione all estero a seguito del fallito tentativo di reinserirsi nel paese di origine. 3) La questione della sostenibilità finanziaria dell offerta di servizi alla persona. Il sistema di protezione sociale in Albania è attualmente molto debole. Le pensioni assorbono una parte molto alta della spesa sociale albanese ma, anche a causa della forte corruzione e di un amministrazione inadeguata (esp. 9), i trasferimenti pensionistici sono molto ridotti e spesso non in grado di soddisfare bisogni essenziali. I sussidi statali lasciano scoperta una vasta fascia di popolazione vulnerabile, anche a causa della presenza di un estesa economia informale, che non rende possibile accedere alla rete di protezione pubblica. E su questo sfondo che si inserisce la crescita dei bisogni di servizi alla persona legati al processo migratorio: soprattutto in riferimento alle problematiche degli anziani left behind, e più in generale delle famiglie divise, e della migrazione di ritorno. Già oggi, nell ambito della Strategia Nazionale sulla Reintegrazione, sono stati approvati emendamenti normativi alla legge 9668/2006 per includere i migranti di ritorno nella categoria dei soggetti che beneficiano di programmi di promozione dell occupazione, di servizi professionali, e dei sussidi economici (in una misura pari al 10% del budget complessivo - esp 2) e nel futuro il rischio più sentito è legato al ritorno di anziani senza contributi accumulati. A partire da questo back ground agli esperti chiediamo quali strategie possano essere adottate per attrarre le risorse dei migranti verso lo sviluppo di un sistema di servizi alla persona di qualità in Albania (C.1 e C.2) e quali formule e accordi finanziari di natura diversa, possono essere messi in gioco per rafforzare la sostenibilità di interventi volti a rispondere alla domanda di servizi alla persona connessi al processo migratorio (C.3) C.1 Le rimesse Sulla base di quanto accennato sopra, chiediamo agli esperti: quali schemi possono essere adottati per orientare le rimesse verso servizi trasparenti e di qualità e in grado di produrre economie di scala in Albania 3? Tabella 5 (chi lo desidera può scegliere di non usare lo schema sottostante o usarlo solo in parte) Obiettivo di policy Livello nazionale in Albania Livello locale in Albania Livello nazionale in Italia Livello locale in Italia Livello Transnazionale Attori Ruolo/azione Attori Ruolo/azione Attori Ruolo/azione Attori Ruolo/azione Attori Ruolo/azione Autorità gove p Vedi risposta a C.3 Eventuali precisazioni: C.2 Le competenze dei migranti 3 In India lo Stato ha tentato di migliorare l attrazione delle rimesse collettive verso il terzo settore locale, attraverso un programma di validazione delle competenze delle principali associazioni di volontariato (Kofman e Raghuram, 2009). 14

15 In aggiunta alla domanda precedente, chiediamo agli esperti: quali schemi possono essere adottati per valorizzare le competenze dei migranti nell ambito del processo di de-istituzionalizzazione dei servizi sociali e rafforzamento dell imprenditoria sociale orientata all erogazione di servizi alla persona in Albania? 4 Tabella 6 (chi lo desidera può scegliere di non usare lo schema sottostante o usarlo solo in parte) Obiettivo di policy Livello nazionale in Albania Livello locale in Albania Livello nazionale in Italia Livello locale in Italia Livello Transnazionale Attori Ruolo/azione Attori Ruolo/azione Attori Ruolo/azione Attori Ruolo/azione Attori Ruolo/azione Eventuali precisazioni: C.3 - La questione della sostenibilità finanziaria dell offerta di servizi alla persona. A conclusione della consultazione, agli esperti chiediamo: quali formule e accordi finanziari di natura diversa, possano essere messi in gioco per rafforzare la sostenibilità di interventi volti a rispondere alla domanda di servizi alla persona connessi al processo migratorio? 5 Confermato il ruolo dell attore pubblico nel delineare il sistema dei servizi alla persona, con il ruolo guida nella rilevazione dei bisogni e nella costruzione della rete dei servizi su tutto il territorio nazionale, anche tramite partnership con soggetti privati, vorrei qui soffermarmi su alcune opzioni di intervento per rafforzare la sostenibilità finanziaria dei servizi alla persona in Albania. Mi sembra che si tratti di un ambito di intervento molto importante (anche) nel contesto albanese. Una direzione di intervento viabile è quella dello sviluppo di strategie di supporto finanziario allo sviluppo di un sistema privato dei servizi, anche orientate all attrazione di investimenti di migranti. E ipotizzabile che i migranti individuino più facilmente di altri nel sistema dei servizi un settore di attività redditizio, per loro diretta esperienza in paesi con sistemi di servizi alla persona privati più evoluti di quelli disponibili in Albania (nel senso di più qualificati ed 4 Una strategia interessante adottata dal Consorzio Gino Mattarelli in vari paesi, tra cui l Albania, consiste nel rafforzare le cooperative sociali locali e gemellarle con quelle italiane, anche al fine di favorire la circolazione di personale infermieristico e delle lavoratrici nel settore socio-sanitario e della cura. 5 Da questo punto di vista l esp. 10 ricorda la necessità di individuare risorse locali - albanesi - indipendenti dai donor internazionali (i.e. capacità di utilizzare correttamente fondi europei sulle linee previste - IPA Paese, etc.), oppure risorse interne (i.e. provenienti dal sistema delle imprese come l Irap in Italia, ovvero l Imposta Regionale sulle Attività Produttive, i cui proventi sostengono la spesa per la sanità). 15

16 eterogenei nell offerta), per la conoscenza del contesto albanese e per la consapevolezza diretta dei bisogni dei loro familiari rimasti in Albania e dei bisogni o aspettative inevase che potrebbero attendere loro in Albania in caso vi facciano ritorno. Sotto questo profilo, due vie appaiono molto rilevanti da esplorare: - la prima tiene conto del fatto che l investimento privato in settori come quello dei servizi alla persona è più spesso realizzato da gruppi la cui dimensione economica consente un investimento elevato; una misura alternativa potrebbe essere l avvio di un sistema di servizi privati sostenuto da sistemi di garanzia del credito che attraggano con incentivi economici i depositi (sia dei migranti sia degli altri individui e famiglie, sia in Albania che dall estero), in un fondo di garanzia da collegarsi a un meccanismo di erogazione di credito da parte di soggetti bancari per l avvio o il consolidamento di attività di servizio. I soggetti privati che in Italia e in Albania potrebbero essere interessati a supportare l avvio di un meccanismo di questo tipo sono diversi; tra questi, gli operatori del credito che operano sia in Italia sia in Albania a partecipare ad un iniziativa di questo tipo, intervenendo sui clienti in Albania e su clienti e potenziali clienti in Italia. I risultati preliminari di studi preliminari che sono stati condotti in questo ambito hanno definito alcune modalità attuative su cui era stato verificato l interesse di diversi operatori del credito). Dovrebbe essere inoltre verificata la disponibilità del governo albanese a promuovere (co-sponsorizzare? Co-garantire? Le formule possono essere diverse), iniziative private in ambiti di interesse collettivo, su cui questo stesso Delphi Panel prevede un rischio (anche economico) per il paese per il prossimo futuro. Si tratta di un operazione complessa, che richiede diversi passaggi di realizzazione, sia in Albania sia in Italia, ma che potrebbe costituire un intervento solido a favore del sistema dei servizi e non solo. - La seconda riguarda la dimensione delle rimesse collettive. Le rimesse sono risorse private, che arrivano in media ad ammontari annui che non consentono un investimento diretto in servizi complessi e di lungo periodo come quelli di cura, assistenza, formazione. Si potrebbe testare un utilizzo diretto delle rimesse studiando l applicazione in Albania meccanismi di rimesse collettive, che hanno raggiunto risultati apprezzabili in altri paesi ma bisognerebbe verificare quanto siano riproducibili in un paese nel quale l iniziativa collettiva non raccoglie consensi facili. D) Altri elementi o osservazioni generali relative al quadro sia attuale che futuro delineato che ritiene non siano stati evidenziati nelle risposte precedenti. La risposta è facoltativa. E.1) Quali elementi ritiene che non siano stati colti dalle domande sopra esposte? 16

2 ROUND Strategie per una Politica di co-sviluppo sociale

2 ROUND Strategie per una Politica di co-sviluppo sociale Consultazione tra esperti su: Migrazione e servizi alle persone: opzioni strategiche per una politica di co-sviluppo sociale 2 ROUND Strategie per una Politica di co-sviluppo sociale http://www.cespi.it/delphi-cosviluppo.html

Dettagli

1 ROUND L impatto della migrazione sul sistema dei servizi alle persone: i bisogni e le opportunità

1 ROUND L impatto della migrazione sul sistema dei servizi alle persone: i bisogni e le opportunità Consultazione tra esperti su: Migrazione e servizi alle persone: opzioni strategiche per una politica di co-sviluppo sociale 1 ROUND L impatto della migrazione sul sistema dei servizi alle persone: i bisogni

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013

Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013 Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013 1 L interesse europeo Negli ultimi anni, l interesse della Commissione europea per l inclusione sociale è cresciuto

Dettagli

La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro

La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia Valentina Aprea

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,

Dettagli

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero

Dettagli

È finanziato con risorse del Fondo sociale europeo pari a 74 milioni di euro. Ha avvio il I maggio 2014.

È finanziato con risorse del Fondo sociale europeo pari a 74 milioni di euro. Ha avvio il I maggio 2014. La Garanzia Giovani è un progetto che intende assicurare ai ragazzi e alle ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano opportunità per acquisire nuove competenze e per entrare nel mercato

Dettagli

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

AZIONE DI SISTEMA FILO. Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento

AZIONE DI SISTEMA FILO. Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento AZIONE DI SISTEMA FILO Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento Azione di sistema: FILO- Formazione, imprenditorialità, lavoro e orientamento Il ruolo delle Camere di Commercio sui temi dello sviluppo

Dettagli

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA

LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA Consegnate alla Commissione agricoltura della Camera dei deputati il 26 aprile 2012 1. Il Forum per una legge nazionale Il Forum

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

EaSI Employment and Social Innovation. Assi PROGRESS e EURES

EaSI Employment and Social Innovation. Assi PROGRESS e EURES Provincia di Pistoia EaSI Employment and Social Innovation Assi PROGRESS e EURES Potenzialità per il lavoro e l integrazione sociale su scala europea Carla Gassani Servizio Politiche attive del Lavoro,

Dettagli

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Corso di Alta Formazione Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Evento Finale 25 marzo 2013 -Bergamo Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni BERGAMO SVILUPPO AZIENDA

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

COMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA

COMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA Emilia Gangemi COMITATO TECNICO SCUOLA E UNIVERSITA Linee di indirizzo 12 dicembre 2012 Il quadro disegnato dai dati più recenti, tra cui le indagini ISTAT, in merito al mercato del lavoro nel Lazio non

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII

Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII ISTRUTTORIA PUBBLICA PER LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI WELFARE Bologna, 21 Settembre 2010 Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII 1 IL CONTESTO In questi anni a Bologna abbiamo assistito a: aumento del

Dettagli

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Area Disabilità La politica regionale lombarda in quest area è particolarmente attiva, con servizi ed interventi a carattere educativo, formativo

Dettagli

Protocollo di Intesa

Protocollo di Intesa Protocollo di Intesa tra Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (di seguito denominato INPS), E Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) per la valorizzazione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI

PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI OLBIA - Palazzo Provincia Olbia Tempio 6 novembre 2014 PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI La Garanzia Giovani (Youth Guarantee) è il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Con questo obiettivo

Dettagli

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia

Dettagli

Economia sociale e impresa sociale

Economia sociale e impresa sociale Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali DG Terzo settore e formazioni sociali Economia sociale e impresa sociale Intervento di Anna Chiara Giorio 9 gennaio 2014 Indice dell intervento Terzo settore,

Dettagli

Le nuove geografie del lavoro di comunità. Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013

Le nuove geografie del lavoro di comunità. Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013 Le nuove geografie del lavoro di comunità Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013 Il contesto nel quale si collocano le politiche di welfare L evoluzione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Regione Calabria

Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Regione Calabria Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Report di ricerca Rapporto realizzato da Viale della Resistenza 23 87036

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

La CAssetta degli attrezzi

La CAssetta degli attrezzi in collaborazione con Fondo Sociale Europeo Investiamo sul nostro futuro La CAssetta degli attrezzi per costruire il tuo futuro Hai un idea da realizzare? Istruzioni per l uso www.fse.basilicata.it - www.eures.europa.eu

Dettagli

Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri

Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri Città di Torino Divisione Servizi Educativi Settore Integrazione educativa Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri a cura di Carla Bonino Gli interventi che la Divisione Servizi

Dettagli

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

Progetto P.R.I.S.M.A. a cura di Maurizio Piccinetti

Progetto P.R.I.S.M.A. a cura di Maurizio Piccinetti Progetto P.R.I.S.M.A Obiettivi trasversali indicati dall Avviso Pubblico della Provincia di Roma Prevedere un forte raccordo fra i sistemi della formazione, del lavoro e del sociale, al fine di individuare

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

ACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978. Newsletter nr.1

ACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978. Newsletter nr.1 ACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978 Newsletter nr.1 Indice: Formazione professionale forma di riduzione della disoccupazione Progetto Accedere alla formazione per lo sviluppo

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,

Dettagli

Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione

Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione 2 Premessa In.Sar. Spa, nell assolvere alle sue finalità istituzionali volte a supportare l Amministrazione

Dettagli

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014 Maggio 2014 La strategia è rivolta a: prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa; rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio dell occupabilità; favorire le occasioni di efficace

Dettagli

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014 Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015 3 febbraio 2014 Si aprono le iscrizioni Da oggi al 28 febbraio sono aperte le iscrizioni alle scuole statali, alle scuole paritarie,

Dettagli

Garanzia Giovani in ottica di Genere : gli sportelli Impresa Donna in Abruzzo.

Garanzia Giovani in ottica di Genere : gli sportelli Impresa Donna in Abruzzo. Garanzia Giovani in ottica di Genere : gli sportelli Impresa Donna in Abruzzo. Sonia Di Naccio Coordinatrice Impresa Donna Roma, 8 ottobre 2014 Garanzia Giovani in Abruzzo La Regione Abruzzo dispone di

Dettagli

Fondi Pensione Integrativi Territoriali:

Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Le rôle croissant des régimes territoriaux et régionaux de protection sociale en Europe Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Il Progetto della Regione Autonoma Valle d Aosta ed il Fondo Pensione regionale

Dettagli

Scheda sintetica del progetto. "Start-up della fondazione Senegal Italia per il Co-Sviluppo"

Scheda sintetica del progetto. Start-up della fondazione Senegal Italia per il Co-Sviluppo Scheda sintetica del progetto "Start-up della fondazione Senegal Italia per il Co-Sviluppo" Informazioni generali Nome del proponente IPSIA Milano Progetto congiunto presentato da: Associazione partner

Dettagli

Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018

Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018 Tavoli TemaTiCi 2015 Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018 Comunità solidale, welfare di tutti: costruiamo insieme il piano dei servizi alla persona

Dettagli

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia

Dettagli

DIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale

DIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale I professionisti del care Figure professionali la cui definizione e formazione è di competenza Ministeriale (Università) Medici Assistente Sociale Fisioterapista Infermiere professionale Terapista della

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Sostenere i disabili e le loro famiglie nella costruzione di prospettive di vita autonoma (dopo di noi)

Sostenere i disabili e le loro famiglie nella costruzione di prospettive di vita autonoma (dopo di noi) Sostenere i Il problema I temi che si definiscono dopo di noi legati alle potenzialità e autonoma dei disabili - hanno un impatto sociale estremamente rilevante. In primo luogo va sottolineato che, per

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

Studenti partecipanti per Rete

Studenti partecipanti per Rete Monitoraggio e valutazione degli interventi di orientamento all interno dei progetti Antidispersione del POF a.s. 2011-2012 Risultati della sperimentazione Nell ambito del progetto FSE Mantenimento e sviluppo

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

Europa 2020, salute e sociale

Europa 2020, salute e sociale Europa 2020, salute e sociale Breve introduzione L Europa 2020 presenta tre priorità che si rafforzano a vicenda: Crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione.

Dettagli

CGIL CISL UIL. Gli Enti Bilaterali emanazione delle parti sociali (alle quali resta la competenza delle politiche. 00198 Roma Corso d Italia, 25

CGIL CISL UIL. Gli Enti Bilaterali emanazione delle parti sociali (alle quali resta la competenza delle politiche. 00198 Roma Corso d Italia, 25 Particolare rilievo è posto alla questione della formazione professionale continua che si evidenzia come un importante strumento per il rafforzamento del patrimonio di conoscenze dei lavoratori, per il

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

DECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive. Giovanni Principe General Director ISFOL

DECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive. Giovanni Principe General Director ISFOL DECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive Giovanni Principe General Director ISFOL DECENTRALISATION AND COORDINATION: THE TWIN CHALLENGES OF LABOUR

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

Le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza

Le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza Le sfide della nuova direttiva per la centrale di VALUTAZIONE DELL EFFICIENZA E DELL EFFICACIA DELLA DIRETTIVA 2004/18 1 Frammentazione ed eterogeneità delle stazioni appaltanti (250.000); 2 Le piccole

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

Manifesto dei diritti dell infanzia

Manifesto dei diritti dell infanzia Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione

Dettagli

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della

Dettagli

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni INTRODUZIONE BilanciaRSI è una società di formazione e consulenza specializzata nei temi della Legalità, della Sostenibilità, della Responsabilità d Impresa e degli Asset Intangibili. Da più di 10 anni

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato

Dettagli

BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate

BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate Il contesto L emarginazione sociale è un fenomeno che affligge

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

15243 17/12/2008. Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

15243 17/12/2008. Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 15243 17/12/2008 Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO INDICAZIONI REGIONALI PER PERCORSI FORMATIVI DI ASSISTENTE FAMILIARE IL DIRIGENTE DELLA UO ATTUAZIONE DELLE

Dettagli

Piano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud. Università Ca Foscari. Venezia, 10 febbraio 2010

Piano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud. Università Ca Foscari. Venezia, 10 febbraio 2010 Piano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud Università Ca Foscari Venezia, 10 febbraio 2010 Premesse In riferimento all obiettivo di sensibilizzare ed educare allo sviluppo

Dettagli

Verso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit

Verso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit Verso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit gennaio 13, Milano Il vostro bisogno, la nostra proposta L economia italiana attraversa una fase di generale difficoltà, all interno

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono

Dettagli

VIENE STIPULATO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA

VIENE STIPULATO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARTENARIATO PUBBLICO / PRIVATO A FAVORE DELLA MOBILITA EUROPEA GEOGRAFICA E PROFESSIONALE DEI LAVORATORI NELL AMBITO DEL PROGRAMMA COMUNITARIO EURES (EUROPEAN

Dettagli

Auto Mutuo Aiuto Lavoro

Auto Mutuo Aiuto Lavoro Assessorato al Lavoro Auto Mutuo Aiuto Lavoro progettazione e sperimentazione di un nuovo servizio rivolto a chi perde il lavoro Il progetto Nel quadro delle politiche attive al lavoro non esiste ad oggi

Dettagli