Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese
|
|
- Emma Giuliani
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Ferrara, 29 giugno 2015 Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese La Prevenzione Incendi nei luoghi di lavoro Ing. Massimo Fratti Corpo Nazionale Vigili del Fuoco
2 Attività lavorativa Attività a rischio specifico (deposito GPL in bombole) Attività a rischio specifico (controlli radiografici) Luogo di lavoro (prefabbricazione carpenteria metallica) Fratti 2/xxx Centrale termica UFFICI
3 T.U. Sicurezza Dlgs 81/08 Attività a rischio specifico (deposito GPL in bombole) Attività a rischio specifico (controlli radiografici) Luogo di lavoro (prefabbricazione carpenteria metallica) PREVENZIONE INCENDI Fratti 3/xxx Centrale termica UFFICI
4 PREVENZIONE INCENDI - art. 46 D.Lgs 81/08 (luoghi di lavoro) - norme tecniche per attività specifiche (uffici, centrale termica, deposito GPL, ecc..) - DPR 151/2011 (attività soggette al controllo dei VVF) Fratti 4/xxx
5 Art. 46 D.Lgs. 81/ e s.m.i. PREVENZIONE INCENDI 1. La prevenzione incendi è la funzione di preminente interesse pubblico, di esclusiva competenza statuale, diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell ambiente. 2. Nei luoghi di lavoro soggetti al presente decreto legislativo devono essere adottate idonee misure per prevenire gli incendi e per tutelare l incolumità dei lavoratori. Fratti 5/xxx SANZIONATO DALL'ART. 55 co. 5 lett. C
6 Fratti 6/xxx
7 3. Fermo restando quanto previsto dal decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 e dalle disposizioni concernenti la prevenzione incendi di cui al presente decreto, i Ministri dell interno, del lavoro, della salute e delle politiche sociali, in relazione ai fattori di rischio, adottano uno o più Decreti nei quali sono definiti: a) i criteri diretti atti ad individuare: 1) misure intese ad evitare l insorgere di un incendio ed a limitarne le conseguenze qualora esso si verifichi; 2) misure precauzionali di esercizio; 3) metodi di controllo e manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio; 4) criteri per la gestione delle emergenze; Fratti 7/xxx b) le caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio, compresi i requisiti del personale addetto e la sua formazione.
8 4. Fino all adozione dei Decreti di cui al comma 3, continuano ad applicarsi i criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro di cui al decreto del Ministro dell interno in data 10 marzo Al fine di favorire il miglioramento dei livelli di sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro, ed ai sensi dell articolo 14, comma 2, lettera h), del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 (funzioni e compiti CNVF), con decreto del Ministro dell interno sono istituiti, presso ogni Direzione regionale dei Vigili del fuoco, dei nuclei specialistici per l effettuazione di una specifica attività di assistenza alle aziende. Il medesimo decreto contiene le procedure per l espletamento della attività di assistenza. Fratti 8/xxx MODALITA' ATTUATIVE IN CORSO DI DEFINIZIONE
9 6. In relazione ai principi di cui ai commi precedenti, ogni disposizione contenuta nel presente decreto legislativo, concernente aspetti di prevenzione incendi, sia per l attività di disciplina che di controllo, deve essere riferita agli organi centrali e periferici del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, di cui agli articoli 1 e 2 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n Restano ferme le rispettive competenze di cui all articolo Le maggiori risorse derivanti dall espletamento della funzione di controllo di cui al presente articolo, sono rassegnate al Corpo nazionale dei vigili per il miglioramento dei livelli di sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro. Fratti 9/xxx
10 Art. 13 D.Lgs. 81/ e s.m.i. VIGILANZA 1. La vigilanza sull applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è svolta dalla Azienda Sanitaria Locale competente per territorio e, per quanto di specifica competenza, dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco,.. Fratti 10/xxx
11 Art. 18 D.Lgs. 81/ e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE 1. Il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all articolo 3, e i dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono: Fratti 11/xxx... b) designare preventivamente i lavoratori incaricati dell attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell emergenza;
12 INTERPELLO N. 4/2012 del 15/11/2012 Designazione dei lavoratori addetti al servizio antincendio nelle aziende fino a 10 lavoratori Oggetto: art. 12, D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni, - risposta al quesito relativo all obbligo di designazione dei lavoratori addetti al servizio antincendio nella aziende fino a dieci lavoratori. Fratti 12/xxx Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha avanzato istanza di interpello per conoscere il parere di questa Commissione in merito alla obbligatorietà o meno, per le aziende che occupano sino a dieci lavoratori, della designazione degli addetti al servizio antincendio, tenuto presente che l articolo 5 del DM 10 marzo 1998, al secondo comma, afferma che [ ] per i luoghi di lavoro ove sono occupati meno di dieci dipendenti, il datore di lavoro non è tenuto alla redazione del piano di emergenza, ferma restando l adozione delle necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio. L articolo 18, comma 1, lett. b), del D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni, obbliga il datore di lavoro a designare preventivamente i lavoratori incaricati dell attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell emergenza. Tale designazione deve tener conto della natura dell attività, delle dimensioni dell azienda o dell unità produttiva, e del numero delle persone presenti (articolo 18, comma 1 lett. t), del D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni).
13 Fratti 13/xxx Tutto ciò premesso la Commissione fornisce le seguenti indicazioni. L articolo 5, comma 2, del DM 10/03/1998, contempla l esonero, per il datore di lavoro, solo dalla redazione del piano di emergenza ma non dalla individuazione delle misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio, anche per le aziende classificate a rischio di incendio basso. Pertanto la previsione di cui all articolo 18, comma 1, lett. b), del D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni, trova applicazione anche nel caso in esame. Tale disposizione è ulteriormente confermata dall art. 34, comma 1-bis, del D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni che prevede la possibilità per i datori di lavoro delle aziende che occupano fino a cinque lavoratori, di svolgere direttamente i compiti di primo soccorso, nonché di prevenzione degli incendi e di evacuazione. La designazione dei lavoratori incaricati di attuare le misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze deve avvenire sulla base degli esiti della valutazione dei rischi e del piano di emergenza, qualora tale ultimo documento sia previsto (art. 6 DM 10/03/1998). IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE - Ing. Giuseppe PIEGARI (art. 12 Dlgs 81)
14 Art. 37 D.Lgs. 81/ e s.m.i. FORMAZIONE DEI LAVORATORI E DEI LORO RAPPRESENTANTI Fratti 14/xxx 9. I lavoratori incaricati dell attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell emergenza devono ricevere un adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico; in attesa dell emanazione delle disposizioni di cui al comma 3 dell articolo 46, continuano a trovare applicazione le disposizioni di cui al decreto del Ministro dell interno in data 10 marzo 1998, pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 81 del 7 aprile 1998, attuativo dell articolo 13 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n SANZIONATO DALL'ART. 55 co. 5 lett C
15 Fratti 15/xxx
16 Fratti 16/xxx.. aggiornamento periodico
17 Fratti 17/xxx
18 DECRETO MINISTERIALE 10 MARZO 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro Art. 1 - Oggetto - campo di applicazione Art. 2 - Valutazione dei rischi di incendio Art. 3 - Misure preventive, protettive e precauzionali di esercizio Art. 4 - Controllo e manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio Art. 5 - Gestione dell emergenza in caso di incendio Art. 6 - Designazione degli addetti al servizio antincendio Art. 7 - Formazione degli addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione dell emergenza Art. 8 - Disposizioni transitorie e finali Art. 9 - Entrata in vigore Fratti 18/xxx
19 Allegato I LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INCENDIO NEI LUOGHI DI LAVORO Generalità Definizioni Obiettivi della valutazione dei rischi di incendio Criteri per procedere alla valutazione dei rischi di incendio Identificazione dei pericoli di incendio Materiali combustibili e/o infiammabili Sorgenti di innesco Identificazione dei lavoratori e di altre persone presenti esposti a rischi di incendio Eliminazione o riduzione dei pericoli di incendio Criteri per ridurre i pericoli causati da materiali e sostanze infiammabili e/o combustibili Misure per ridurre i pericoli causati da sorgenti di calore Classificazione del livello di rischio di incendio Adeguatezza delle misure di sicurezza Redazione della valutazione dei rischi di incendio. Fratti 19/xxx
20 Allegato II - MISURE INTESE A RIDURRE LA PROBABILITA' DI INSORGENZA DEGLI INCENDI Generalità Cause e pericoli di incendio più comuni Deposito ed utilizzo di materiali infiammabili e facilmente combustibili Utilizzo di fonti di calore Impianti ed attrezzature elettriche Apparecchi individuali o portatili di riscaldamento Presenza di fumatori Lavori di manutenzione e di ristrutturazione Rifiuti e scarti di lavorazione combustibili Aree non frequentate Mantenimento delle misure antincendio. Fratti 20/xxx
21 Allegato III - MISURE RELATIVE ALLE VIE DI USCITA IN CASO DI INCENDIO Definizioni Obiettivi Criteri generali di sicurezza per le vie di uscita Scelta della lunghezza dei percorsi di esodo Numero e larghezza delle uscite di piano Misure di sicurezza alternative Misure per limitare la propagazione dell'incendio nelle vie di uscita Porte installate lungo le vie di uscita Sistemi di apertura delle porte Porte scorrevoli e porte girevoli Segnaletica indicante le vie di uscita Illuminazione delle vie di uscita Divieti da osservare lungo le vie di uscita. Fratti 21/xxx
22 Allegato IV - MISURE PER LA RIVELAZIONE E L'ALLARME IN CASO DI INCENDIO Obiettivo Misure per i piccoli luoghi di lavoro Misure per i luoghi di lavoro di grandi dimensioni o complessi Procedure di allarme Rivelazione automatica di incendio Impiego dei sistemi di allarme come misure compensative. Fratti 22/xxx
23 Allegato V - ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI Classificazione degli incendi Estintori portatili e carrellati Impianti fissi di spegnimento manuali ed automatici Ubicazione delle attrezzature di spegnimento. Fratti 23/xxx
Controlli e sanzioni in materia di Prevenzione Incendi
CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO CASERTA Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Controlli e sanzioni in materia di Prevenzione
DettagliCorso di formazione per Addetto al Servizio di Emergenza Prevenzione incendio - Aziende a basso, medio ed alto rischio -
Prevenzione incendio - Aziende a basso, medio ed alto rischio - Studio di Consulenza e Formazione Consulting Professional Napoli - Corso Arnaldo Lucci 102 Cell. 393.943.81.57 Centro di formazione Riferimenti
DettagliDalla prevenzione oggettiva alla prevenzione soggettiva. La Comunicazione. e D.Lgs. 81/2008. La comunicazione nel Decreto Legislativo 81/2008
Comunicazione e D.Lgs. 81/2008 Durata: 05 23 La Comunicazione nella D. Lgs. 81/08 dott. Giulio Regosa professionista in comunicazione della salute e sicurezza sul lavoro Dalla prevenzione oggettiva alla
DettagliLA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza
LA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza Definizione di incendio L incendio è la combustione sufficientemente
DettagliSALA AGORA (EX AULA MAGNA) FONDAZIONE ALDINI VALERIANI VIA BASSANELLI 9/11 BOLOGNA
SALA AGORA (EX AULA MAGNA) FONDAZIONE ALDINI VALERIANI VIA BASSANELLI 9/11 BOLOGNA IL NUOVO CODICE DI PREVENZIONE INCENDI (D.M. 3.8.2015) E I SUOI PROTAGONISTI: IL PROFESSIONISTA ANTINCENDIO, L R.S.P.P.,
DettagliAspetti connessi con la gestione della sicurezza
Ministero dell Interno LE NUOVE NORME ANTINCENDIO PER LE STRUTTURE SANITARIE Convegno Nazionale Istituto Superiore Antincendi Roma 25 marzo 2015 Aspetti connessi con la gestione della sicurezza Ing. Claudio
DettagliLa sicurezza su lavoro: prevenzione e protezione. La gestione delle emergenze
La sicurezza su lavoro: prevenzione e protezione La gestione delle emergenze 0 Presentazione La gestione delle emergenze costituisce un aspetto di grande rilievo nell ambito delle misure per la prevenzione
DettagliLa prevenzione incendi nelle attività commerciali
La prevenzione incendi nelle attività commerciali Le misure di prevenzione e protezione e di esercizio per le attività commerciali all ingrosso e al dettaglio alla luce della recente regola tecnica di
DettagliCamera di Commercio di Napoli
Camera di Commercio di Napoli Seminario D.M. 19 marzo 2015 Le nuove norme antincendio per le strutture sanitarie: dal progetto alla costruzione e gestione Relatore Ing. Gaetano Vallefuoco Comandante provinciale
DettagliCAT CONFCOMMERCIO PMI soc. consortile a r.l. Ufficio Formazione Via Miranda, 10 tel. 0881/560111 fax 0881/560560 e-mail:
FORMAZIONE AREA SICUREZZA E SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO Corso Formazione Datori di lavoro - Responsabili SPP Rischio basso Acquisire elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica
DettagliGESTIONE DELLE EMERGENZE. 17.08.22 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/54
GESTIONE DELLE EMERGENZE 17.08.22 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/54 GESTIONE DELLE EMERGENZE 17.09.29 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 2/54 GESTIONE DELLE EMERGENZE Articolo 43 -
DettagliCorso 818 Ordine architetti Napoli. Principi e metodi generali per la valutazione del rischio incendio nei luoghi di lavoro
Principi e metodi generali per la valutazione del rischio incendio nei luoghi di lavoro 1 Criteri generali di sicurezza antincendio A) VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO B) MISURE GENERALI DI PREVENZIONE
DettagliCodice di Prevenzione Incendi D.M. 3 Agosto Strategia Antincendio di Protezione Attiva. Soluzioni conformi e soluzioni alternative
Strategia Antincendio di Protezione Attiva Soluzioni conformi e soluzioni alternative Esempi di progettazione Fabio Alaimo Ponziani Strategia Antincendio di Protezione Attiva D.M. 3 agosto 2015 Approvazione
DettagliQualora siano presenti lavoratori disabili, il piano di emergenza deve essere predisposto tenendo conto delle loro invalidità.
Occorre altresì considerare le altre persone disabili che possono avere accesso nel luogo di lavoro. Al riguardo occorre anche tenere presente le persone anziane, le donne in stato di gravidanza, le persone
DettagliSalute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese
Ferrara, 29 giugno 2015 Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese La valutazione del rischio incendio nel "Documento Valutazione dei Rischi" e la gestione
DettagliINFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI
INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI ASPP: gli addetti al servizio di prevenzione e protezione vengono designati dal Dirigente scolastico, sentito il RLS, tenendo conto delle dimensioni della scuola e della struttura
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DEL D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D.M. 10 marzo 1998 D.P.R. 151 11 agosto 2011 Comune di Pisa Tipografia - Ospedaletto Il tecnico
DettagliL ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO AI SENSI DEL D.L.vo 626/94 RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA SCOLASTICHE E ALLE UNIVERSITA.
L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO AI SENSI DEL D.L.vo 626/94 RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA SCOLASTICHE E ALLE UNIVERSITA. 1) L AUTORIZZAZIONE ANTINCENDIO NELLE ATTIVITA SCOLASTICHE Il D.M. 16.02.1982,
DettagliFORUM DI PREVENZIONE INCENDI
FORUM DI PREVENZIONE INCENDI Il nuovo decreto 10 marzo 98 Milano, 26 settembre 2013 La proposta di norma è stata redatta da un gruppo di lavoro istituito dalla Direzione Centrale per la Sicurezza Tecnica
DettagliDM 1 luglio 2014 IL MINISTRO DELL'INTERNO
DM 1 luglio 2014 Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle attività di demolizioni di veicoli e simili, con relativi depositi, di superficie superiore a
Dettagli«La formazione degli addetti alle operazioni all interno degli Spazi Confinati»
«La formazione degli addetti alle operazioni all interno degli Spazi Confinati» Ottobre 2013 Fiera Ambiente lavoro Bologna Formazione: requisito fondamentale (D.Lgs 81/08) Ing. Simone Mosconi C.R.I.S.
DettagliSQUADRE ANTINCENDIO D.M. 10/03/1998 D. Lgs 81/08 e s.m.i. RISCHIO BASSO e MEDIO
Tipologia CORSO: SQUADRE ANTINCENDIO D.M. 10/03/1998 D. Lgs 81/08 e s.m.i. RISCHIO BASSO e MEDIO Premessa Questo corso di formazione, specifico per gli addetti antincendio, illustra in dettaglio le procedure
DettagliLA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO. ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali
LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali 1 Specificità dei cantieri di restauro occasione di studio (disponibilità
DettagliLa formazione come strumento necessario al lavoratore. Davide Ferrari SPSAL Azienda USL Modena
La formazione come strumento necessario al lavoratore Davide Ferrari SPSAL Azienda USL Modena La INFORMAZIONE e la la FORMAZIONE nel D.Lgs. 81 // 2008 CERCA Informazione Formazione 151 volte 2
DettagliI piani di emergenza:
Piani di emergenza La risposta pianificata a situazioni di criticità I piani di emergenza: stato dell arte tra obblighi normativi e necessità di tutela Pordenone 7 marzo 2014 Paolo Qualizza Comandante
DettagliLa Prevenzione Incendi nelle Strutture Sanitarie. il DM 19 marzo 2015
La Prevenzione Incendi nelle Strutture Sanitarie il DM 19 marzo 2015 Le Procedure Autorizzative Sulla Gazzetta Ufficiale n 221 del 22 settembre 2011 è stato pubblicato il testo del DPR 1 agosto 2011 n
DettagliREGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SCUOLA COMUNE DI PREMESSA L art. 5 del D.P.R. 37/98 obbliga i responsabili di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi a mantenere in stato di efficienza i sistemi,
DettagliCriticità PREVENZIONE INCENDI
Criticità PREVENZIONE INCENDI 1 di 49 Prevenzione incendi Come si fa a quantificare il RISCHIO?? Rischio = Frequenza x Magnitudo 2 di 49 Prevenzione incendi Diminuire il rischio Prevenzione Probab. Elevata
DettagliCORSO PER GLI RLS (32 ore)
SANZIONI 1 SANZIONI 2 3 CORSO PER GLI RLS (32 ore) Corso RLS in aziende con meno di 50 dipendenti e aziende con più di 50 dipendenti Ogni attività lavorativa, nella quale sono presenti dei lavoratori,
DettagliEvoluzione prevenzione incendi secondo il nuovo codice
Milano, 3 Maggio 2016 Evoluzione prevenzione incendi secondo il nuovo codice n Emanuele Gissi Comando VVF Genova - emanuele.gissi@vigilfuoco.it Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Evento sponsorizzato
DettagliDecreto Ministeriale 20/12/2012 (Gazzetta ufficiale 04/01/2013 n. 3)
Decreto Ministeriale 20/12/2012 (Gazzetta ufficiale 04/01/2013 n. 3) Ministero dell'interno - Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle
DettagliFORMAZIONE PER RESPONSABILI E ADDETTI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE. art. 32 D.Lgs 81/2008 e Accordo Stato Regioni 7 luglio 2016.
FORMAZIONE PER RESPONSABILI E ADDETTI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE art. 32 D.Lgs 81/2008 e Accordo Stato Regioni 7 luglio 2016 MODULO A 28 ore Cod. Sas1.3/2016 PROGRAMMA UNITA DIDATTICA A1 8 Presentazione
DettagliCORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. g Antonio Giorgi RSPP
I.C. A. VOLTA Via Botticelli, 31 04100 Latina CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Ing. g Antonio Giorgi g RSPP Il Decreto legislativo 9 aprile
DettagliProtezione elettronica antincendio di strutture sanitarie
Protezione elettronica antincendio di strutture sanitarie A cura di Piergiorgio Marelli Giuseppe Fascina Incontro di aggiornamento tecnico sull antincendio Milano, 19 2004 Le strutture sanitarie in genere
Dettagli2. Ai fini degli adempimenti di cui al comma 1, le attività soggette sono distinte nelle sottoclassi indicate nell Allegato III al presente decreto.
2006, n. 139, si applicano le tariffe previste dal decreto del Ministro dell interno 3 febbraio 2006, adottato di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze, mentre per le nuove attività introdotte
DettagliMODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI
MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI MODULO ORE ARGOMENTO La filosofia del D.lgs 66/94 in riferimento METODI MATERIALI DIDATTICI DOCENTI L approccio alla prevenzione attraverso il
DettagliDM 7 agosto Attività Allegato I del DPR 151/2011
DM 7 agosto 2012 Allegato I Documentazione tecnica allegata all istanza di valutazione dei progetti Stessa struttura allegato I del DM 4.05.98 Riferita a istanze del DPR 151/2011 e aggiorna quella da allegare
DettagliGli addetti all antincendio nelle strutture sanitarie
CORSO DI FORMAZIONE Gli addetti all antincendio nelle strutture sanitarie Destinatari Il corso, promosso dal Risk Management e Technology Assessment della Direzione Tecnologie, Infrastrutture e Governo
DettagliVigili del Fuoco di Reggio Emilia
Vigili del Fuoco di Reggio Emilia l evoluzione della prevenzione incendi 09 aprile 2015 Fortunato Rognetta Vigili del Fuoco Reggio Emilia fortunato.rognetta@vigilfuoco.it Agenda 1. introduzione 2. il rischio
DettagliCamera di Commercio di Napoli
Camera di Commercio di Napoli Seminario D.M. 19 marzo 2015 Le nuove norme antincendio per le strutture sanitarie: dal progetto alla costruzione e gestione Relatore Ing. Gaetano Vallefuoco Comandante provinciale
DettagliIL DECRETO DEL FARE. LE NOVITÀ PER IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI
Alfonso Cioffi mercoledì, 18 settembre 2013 G i o r n a ta d e l D e c r e to del fare IL DECRETO DEL FARE. LE NOVITÀ PER IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI Indice Salute e sicurezza sul lavoro Gestione degli
DettagliLA SICUREZZA NELLE SALE: ADEMPIMENTI E NOVITÀ LEGISLATIVE
ChiesadiMilano LA SICUREZZA NELLE SALE: ADEMPIMENTI E NOVITÀ LEGISLATIVE Relatore: Ing. MAURO BERTONI direttore Tecnico Teknoprogetti Engineering s.r.l. 2 LA SICUREZZA NELLE SALE: ADEMPIMENTI E NOVITÀ
DettagliSQUADRA DI SICUREZZA PER L EMERGENZA
Riferimenti legislativi: - D.lgs 9 aprile 2008, n. 81 - D. lgs 3 agosto 2009, n. 106 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia
DettagliMinistero dell Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Ministero dell Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile COMANDO PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO DI IMPERIA Decreto Legislativo 09 aprile 2008 n 81 Corsi di
DettagliORDINE INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CREMONA CORSO BASE IN PREVENZIONE INCENDI / LEZ. DATA Mod. Argomento Ore Docente 1 08/04/2016
LEZ. DATA Mod. Argomento Ore Docente 1 08/04/2016 1 OBIETTIVI, DIRETTIVE, LEGISLAZIONE E REGOLE TECNICHE DI PREVENZIONE INCENDI (6) Salone 1.1 Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e competenze
DettagliLA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE ALL INAIL
LA FIGURA DEL RAPPRESENTANTE DELLA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE ALL INAIL Sede di Treviso Dott. Antonio Salvati Gli attori della prevenzione Il modello di sicurezza in forma partecipativa del D Lgs n.
DettagliRISOLUZIONE N.24/E. Quesito
RISOLUZIONE N.24/E Direzione Centrale Normativa Roma, 8 aprile 2013 OGGETTO: Imposta di bollo - segnalazione certificata inizio attività e altri atti previsti per l esercizio di attività soggette alle
DettagliFormazione dei Lavoratori
pagina 1 di 8 Formazione dei Lavoratori articolo 37 D.Lgs. 81/08 Accordo Conferenza Stato Regioni del 21/12/2011 Rep. Atti n. 221/CSR Gazzetta Ufficiale n. 8 del 11 gennaio 2012 pagina 2 di 8 paragrafo
DettagliAzienda Esempio DOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHI ESEMPIO DI STAMPA. Realizzato secondo le procedure standardizzate
Azienda Esempio Data: DOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHI Realizzato secondo le procedure standardizzate ai sensi degli artt. 17, 28, 29 del D. Lgs.81/08 e s.m.i. Datore di Lavoro Datore di lavoro esempio RSPP
DettagliLa nuova analisi del rischio incendio per le aziende e i professionisti Ing. Tiziano Zuccaro
La nuova analisi del rischio incendio per le aziende e i professionisti Ing. Tiziano Zuccaro Roma, 18 Giugno 2014 1 Il rischio di incendio 2 Il rischio di incendio Fase pre flashover Fase post flashover
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008. Modulo A
CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008 Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 Modulo A Le attrezzature di lavoro in collaborazione
DettagliPiano straordinario biennale adottato ai sensi dell'articolo 15, commi 7 e 8, del decreto-legge
Ministero dell'interno D.M. 16 marzo 2012 - Piano straordinario biennale adottato ai sensi dell'art. 15, co. 7 e 8, del dl 29.12.11, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla l. 24.2.12, n. 14, adeguamento
Dettagli2 A parte. Gli Allegati All. V. Dott. Ing. Valter Melotti ALLEGATO V - ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI.
Corso di Aggiornamento in materia di Prevenzione Incendi Il D.M. 10/03/1998 2 A parte. Gli Allegati All. V 1 ALLEGATO V - ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI. 5.1 - CLASSIFICAZIONE DEGLI
DettagliTitolo Luogo Data e ora. CE.DI.FAR. Via del Lavoro, 71 Casalecchio d/reno (BO) CE.DI.FAR. Via del Lavoro, 71 Casalecchio d/reno (BO)
Ai Soci e Clienti Cedifar S.p.A. -Loro Sedi- Circolare N. 2 / 2014 Casalecchio di Reno (BO), 24 gennaio 2014 Oggetto: Corsi di formazione ECM Cedifar sulla sicurezza sul lavoro Gent.le Dottoressa, Gent.le
DettagliANPE - 2a Conferenza Nazionale
L EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI SICUREZZA NELLA NORMATIVA DI PREVENZIONE INCENDI DAL D.P.R. 151/2011 AL NUOVO CODICE DI PREVENZIONE INCENDI Dott. Ing. Vasco Vanzini IL D.P.R. 151/2011 Regolamento di carattere
DettagliAnnalisa Lantermo ASL1 Torino Convegno Sicurezza sul lavoro oggi Città di Torino, Presidenza del Consiglio Comunale Torino, 13 maggio 2008
EVOLUZIONE NORMATIVA, VIGILANZA, INFORMAZIONE E ASSISTENZA Annalisa Lantermo ASL1 Torino Convegno Sicurezza sul lavoro oggi Città di Torino, Presidenza del Consiglio Comunale Torino, 13 maggio 2008 D.LGS.
DettagliDEPOSITO ED UTILIZZO DI SOSTANZE RADIOGENE
DEPOSITO ED UTILIZZO DI SOSTANZE RADIOGENE Marco Frezza Pisa 23 maggio 2015 Attività 58 Pratiche di cui al decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230 e s.m.i. soggette a provvedimenti autorizzativi (art.
DettagliIlluminazione di Emergenza. Aspetti tecnico-normativi
Illuminazione di Emergenza Aspetti tecnico-normativi Illuminazione di emergenza Definizione - Obbiettivo per illuminazione di emergenza si intende l illuminazione ausiliaria che interviene quando viene
DettagliDecreto Legislativo 81/2008
Associazione Professionisti Valerio Vivarelli ORGANISMO ACCREDITATO PRESSO LA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER LA FORMAZIONE CONTINUA E SUPERIORE LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO, REQUISITO PRIMARIO PER CONTRIBUTI,
DettagliSICUROMAGNA S.R.L. SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (ART. 37 D.LGS. 81/08 E ACCORDO STATO-REGIONI DEL 21/12/2011)
Via Montecatini, 213-47521 Cesena (FC) Tel. e Fax 0547 384296-0547 630467 email: info@sicurlink.it PEC: sicuromagna@pec.sicurlink.it CATALOGO OFFERTA FORMATIVASICUROMAGNA S.R.L DA ACCREDITARE A FONDOPROFESSIONI
DettagliAPPALTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA DEGLI UFFICI COMUNALI
COMUNE DI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) (ART 26 DEL Decreto Legislativo 81/08) APPALTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA DEGLI UFFICI COMUNALI C.I.G (ALLEGATO ALLA DETERMINA
DettagliREGOLAMENTO PER L'ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NELLE SEDI LUOGO DI LAVORO DEI DIPENDENTI COMUNALI
REGOLAMENTO PER L'ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NELLE SEDI LUOGO DI LAVORO DEI DIPENDENTI COMUNALI Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 453 del 19/11/2012 1 INDICE Articolo 1 Oggetto Articolo
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO (artt. 4 e 7, D.M. 5 agosto 2011 e Circolare ministeriale n del )
1 1.1 1.2 1.3 1.4 Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e competenze del CNVVF Legislazione sulla sicurezza antincendio
DettagliIstituto Comprensivo Centro Storico. Dispensa informativa per docenti e non docenti. Informazioni di base per la sicurezza nell ambiente scolastico
Dispensa informativa per docenti e non docenti PREMESSA Le informazioni contenute nella presente dispensa sono nozioni fondamentali per l organizzazione e la gestione della sicurezza all interno della
DettagliTITOLO III - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D.Lgs. 09 aprile 2008 n. 81
Note all Art. 77 Richiami all Art. 77: - Art. 78, co. 1 - Art. 79, co. 1 Articolo 78 - Obblighi dei lavoratori 1. In ottemperanza a quanto previsto dall articolo 20, comma 2, lettera h), i lavoratori si
DettagliP A R T E V R E A T I REATO RIFERIMENTO SANZIONE
P A R T E V R E A T I REATI INERENTI L ATTIVITÀ DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO NON SOGGETTI ALLA PROCEDURA PREVISTA DAL DECRETO LEGISLATIVO 19/12/1994 N.758 REATO RIFERIMENTO SANZIONE Falsità
DettagliALLEGATO N.08. DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI (AI SENSI DEL D.Lgs.9.04.2008/N.81) _ ATTESTATI CORSI DIPENDENTI
ALLEGATO N.08. DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI (AI SENSI DEL D.Lgs.9.04.2008/N.81) _ ATTESTATI CORSI DIPENDENTI - - 01.CORSO R.L.S.. - 02.CORSO INFORMAZIONE/FORMAZIONE. - 03.CORSO PREPOSTI. - 04.CORSO
DettagliD.L. 81/08 D.L. 139/06 I Decreti 139/06 e 81/08
E la funzione di preminente interesse pubblico, di esclusiva competenza statuale, diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita
DettagliIng. Fabio Sassu Dirigente Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Nuoro
MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE CORSO DI AGGIORNAMENTO IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDI FINALIZZATO AL MANTENIMENTO DELL ISCRIZIONE
DettagliProvincia di Forlì-Cesena
Provincia di Forlì-Cesena Servizio Progettazione e Manutenzione Fabbricati Ufficio Servizio Prevenzione e Protezione PROGRAMMA DELLA FORMAZIONE ANNUALE Provincia di Forlì-Cesena 2012 sito web: www.provincia.fc.it
DettagliCATALOGO OFFERTA FORMATIVA
Principali accreditamenti: Assessorato Istruzione e Formazione Professionale - Regione Sicilia Assessorato della Salute - Ispettorato Regionale Sanitario - Regione Sicilia FondoProfessioni Fondo Paritetico
DettagliAziende e Uffici. Maria Francesca Conti Comando Provinciale Vigili del Fuoco IMPERIA
Aziende e Uffici Maria Francesca Conti Comando Provinciale ATTIVITA 71/A Aziende ed uffici con oltre 300 e fino a 500 persone presenti SCIA asseverazione articolo 4 comma 1 d.p.r. 151/2011 D.M. 22 febbraio
DettagliVigilanza art. 19 D.Lgs. n 139 del 08/03/ art. 14 D.Lgs. n 81 del 9 aprile 2008
Vigilanza art. 19 D.Lgs. n 139 del 08/03/2006 - art. 14 D.Lgs. n 81 del 9 aprile 2008 Il Corpo nazionale esercita, con i poteri di polizia amministrativa e giudiziaria, la vigilanza sull'applicazione della
Dettagli«ESPERIENZE DI COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA NEGLI INTERVENTI DI RICOSTRUZIONE E CONSOLIDAMENTO ANTISISMICO» Ing. Giorgio Fiocchi
«ESPERIENZE DI COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA NEGLI INTERVENTI DI RICOSTRUZIONE E CONSOLIDAMENTO ANTISISMICO» Ing. Giorgio Fiocchi «Contenuti del piano di emergenza per un cantiere di un edificio gravemente
DettagliIL RLS Prof. Luca Salvini
CORSO di FORMAZIONE su SICUREZZA e SALUTE dei lavoratori (626/94) IL RLS Prof. Luca Salvini IL RLS INTRODUZIONE OBIETTIVI DI QUESTO INCONTRO IL CONTESTO LA CONSULTAZIONE E LA PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI
DettagliSANDRO MARINELLI A B C. delle PROCEDURE di EMERGENZA ed EVACUAZIONE. Manuale ad uso dei lavoratori
SANDRO MARINELLI A B C delle PROCEDURE di EMERGENZA ed EVACUAZIONE Manuale ad uso dei lavoratori Informazione dei lavoratori ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m. Titolo I, Sez. IV, art. 36 e
DettagliLA SQUADRA DI EMERGENZA RAGAZZI
LA SQUADRA DI EMERGENZA RAGAZZI FINALITÀ DEL PROGETTO Scopo del progetto è quello di preparare gli alunni ad affrontare situazioni di emergenza fornendo loro, in particolare, le informazioni necessarie
DettagliSicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti
Workshop Aggiornamento delle Linee guida per la redazione dei piani regolatori portuali 16 dicembre 2014 Roma Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti Salvatore Fiadini Premessa: - tutte le
DettagliLEGISLAZIONE SULLA SICUREZZA ANTINCENDIO EVOLUZIONE COMPETENZE CORPO NAZIONALE VVF
LEGISLAZIONE SULLA SICUREZZA ANTINCENDIO EVOLUZIONE COMPETENZE CORPO NAZIONALE VVF ilario.mammone@ordineingegneripisa.it 2016 ing. ilario mammone 1 LEGGE 27.12.1941 N 1570 Nuove norme per l'organizzazione
DettagliSCHEDE DI VALUTAZIONE RISCHIO INCENDIO E CONTROLLO
Comune di Perdaxius 21 Maggio 2010 SCHEDE DI VALUTAZIONE RISCHIO INCENDIO E CONTROLLO ALLEGATO I VALUTAZIONE RISCHIO INCENDIO D.M. 10 marzo 1998 Comune di Perdaxius 21 Maggio 2010 SCHEDE DI VALUTAZIONE
DettagliRischio Chimico. Definizioni
Rischio Chimico Definizioni a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come
DettagliVALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO D.M. 10 Marzo 1998 - D.Lgs81 del 9 Aprile 2008 Aggiornamento Febbraio 2014 L attività è soggetta all obbligo di richiesta di certificazione di prevenzione incendi. Il
DettagliIl D.Lgs 81/2008 e s.m.i. ed il rischio sismico. dott. GIORGIO LUZZANA - ing. NICOLA PASTA
Il D.Lgs 81/2008 e s.m.i. ed il rischio sismico dott. GIORGIO LUZZANA - ing. NICOLA PASTA Il rischio sismico deve essere considerato nella valutazione dei rischi? LA RISPOSTA A QUESTA DOMANDA NON PUO CHE
DettagliComune di Gabicce Mare DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Comune di Gabicce Mare ALLEGATO 3 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DEL LUOGO DI LAVORO (art. 26 comma 1 lett. b D.Lgs 81/08) e MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE
DettagliInsegnante di autoscuola
Standard formativo relativo alla formazione iniziale propedeutica per il conseguimento dell abilitazione e formazione periodica Insegnante di autoscuola ai sensi Decreto ministeriale 26 gennaio 2011, n.
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo
DettagliIstituto Nazionale di Fisica Nucleare. Sezione di Milano Bicocca
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Milano Bicocca Corsi di formazione anno 2009 in collaborazione con: Istituto Superiore di Formazione alla Prevenzione 30 NOVEMBRE 2009 Aula (da definire)
DettagliLA FIGURA DEL MEDICO COMPETENTE NEL TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO:
LA FIGURA DEL MEDICO COMPETENTE NEL TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: UN COLLABORATORE INDISPENSABILE PER IL DATORE DI LAVORO Agosto 2008 Presentiamo questo mese un articolo dell'ing.
DettagliValutazione e gestione dei rischi collegati allo stress lavoro correlato nella scuola Stress lavoro correlato: aspetti normativi
Valutazione e gestione dei rischi collegati allo stress lavoro correlato nella scuola Stress lavoro correlato: aspetti normativi Dr. Gianni Trevisan Medico del Lavoro ASL 1 In ambito nazionale, il Decreto
DettagliUFFICIO DEL GENIO CIVILE DI RAGUSA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PRINCIPALI RISCHI POSSIBILI SUI LUOGHI DI LAVORO :
UFFICIO DEL GENIO CIVILE DI RAGUSA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PROCEDURE D EMERGENZA UFFICIO DEL GENIO CIVILE DI RAGUSA (stralci semplificati del Piano di Emergenza dell Ufficio) CLASSIFICAZIONE
DettagliAllegato 1 al D.Lgs n.388 del 15/07/2003
ESTRATTO DAL DECRETO MINISTERIALE 15 luglio 2003, N.388 DISPOSIZIONI SUL PRONTO SOCCORSO AZIENDALE (G.U. 03-02-2004, n. 27) Allegato 1 al D.Lgs n.388 del 15/07/2003 Il contenuto minimo della cassetta di
DettagliSOGGETTI FORMATORI E SISTEMI DI ACCREDITAMENTO (Allegato A - Punto 2) ACCORDO STATO REGIONI 07/07/2016
C P R P SOGGETTI FORMATORI E SISTEMI DI ACCREDITAMENTO (Allegato A - Punto 2) ACCORDO STATO REGIONI 07/07/2016 (Pubblicato G.U. N 193 DEL 19/08/2016, IN VIGORE DAL 03 SETTEMBRE 2016) SOGGETTI FORMATORI
Dettaglianno 2016-2 semestre
Certificato n 2010010200736 06 LUGLIO 1 R.L.S (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) annuale R.L.S. con formazione di base già assolta (min. 32 ore) 1-18 In osservanza dell art. 37 del D.Lgs.
DettagliMINISTERO DELL'INTERNO
MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO 28 febbraio 2014 Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture turistico - ricettive in aria aperta (campeggi,
DettagliSeminario tecnico Procedure standardizzate per la valutazione dei rischi. Venerdì 11 gennaio 2013 Sede Apindustria Bergamo - Sala Taiocchi
Seminario tecnico Procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Venerdì 11 gennaio 2013 Sede Apindustria Bergamo - Sala Taiocchi Un progetto per la sicurezza Introduzione Inquadramento normativo
DettagliGALLERIE. a cura di Simone Cappelletti I N D I C E
GALLERIE a cura di Simone Cappelletti I N D I C E PREMESSA................................................... 11 GALLERIE FERROVIARIE - REGOLA TECNICA COMMENTATA.. 13 Decreto Ministero Infrastrutture e
DettagliLa sicurezza negli impianti sportivi e nelle palestre
La sicurezza negli impianti sportivi e nelle palestre CAMPAGNA INFORMATIVA 2016 Soluzioni flessibili per ogni esigenza Introduzione Il Decreto legislativo n.81 del 2008 e successive modifiche e integrazioni,
DettagliADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1 Nomina del Responsabile servizio prevenzione e protezione In tutte le imprese deve essere nominato il RSPP che può essere: Datore di lavoro
Dettagli-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula
-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula CORSO R.S.P.P. MODULO B4 -INDUSTRIA D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 32 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 ed Accordo Stato-Regione del 26 gennaio 2006
DettagliIstituto Professionale di Stato Giulio Verne Acilia (Rm) Marzo 2016
Istituto Professionale di Stato Giulio Verne Acilia (Rm) Marzo 2016 GIORNATE DI FORMAZIONE SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO ANTONIO STEFANELLI - RSPP Progetto Alternanza Scuola Lavoro 3 L ' A L T E R N
Dettagli