ASL 9 IVREA (TO) TITOLO: SESSUALITA ED EDUCAZIONE TRA PARI. tema/setting/destinatari: STUDENTI DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ASL 9 IVREA (TO) TITOLO: SESSUALITA ED EDUCAZIONE TRA PARI. tema/setting/destinatari: STUDENTI DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI"

Transcript

1 ASL 9 IVREA (TO) TITOLO: SESSUALITA ED EDUCAZIONE TRA PARI tema/setting/destinatari: STUDENTI DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI Contesto di partenza L ASL 9 è impegnata da dieci anni, attraverso l intervento diretto di propri operatori, in un progetto di educazione sessuale che coinvolge capillarmente le scuole medie superiori del territorio di competenza. Il progetto prevede sei ore di attività di un operatore dell ASL 9 in ogni classe seconda e a tal fine è impegnato un gruppo di lavoro costituito da medici, ostetriche, assistenti sanitarie e infermieri professionali afferenti ad ogni dipartimento aziendale. Questi operatori hanno seguito uno specifico percorso formativo ed intervengono nelle classi con la finalità di: informare gli studenti sullo spazio adolescenti attivato presso i consultori familiari dell ASL 9; aumentare le conoscenze degli studenti sui temi della contraccezione e delle malattie sessualmente trasmesse per promuovere adeguati comportamenti preventivi. Le scuole si connotano come un luogo di frequentazione privilegiata degli adolescenti e richiedono la collaborazione dell istituzione sanitaria per promuovere il passaggio di importanti messaggi di prevenzione agli studenti. Gli stessi studenti, in un questionario somministrato successivamente agli incontri con gli operatori dell ASL 9, dichiarano utile affrontare i temi della sessualità a scuola e di avere dubbi e necessità di informazioni su questi argomenti. Gli studenti dichiarano inoltre di aver acquisito maggiori informazioni sulla contraccezione e sulle malattie sessualmente trasmesse e di aver riflettuto sulla necessità di adottare comportamenti preventivi in ambito sessuale, attraverso gli interventi degli operatori sanitari. Alla luce di questa esperienza si ritiene che la peer education possa costituire un opportunità innovativa per rispondere in modo adeguato ai bisogni e alle richieste degli studenti sul delicato tema della sessualità. Con il presente progetto s intende pertanto introdurre la peer education in alcune scuole medie superiori del territorio di competenza dell ASL 9 disponibili a condividere con la stessa ASL un percorso di formazione/intervento supportato da questa metodologia con la finalità di prevenire i comportamenti sessuali a rischio tra gli studenti e avvicinare gli studenti allo spazio adolescenti attivato da anni presso i consultori familiari dell ASL 9 stessa. A tal fine l ASL 9 si avvale della collaborazione di formatori consulenti (Eclectica). La peer education prevede il coinvolgimento degli studenti, in veste di destinatari e protagonisti degli interventi, di alcuni insegnanti referenti e l inserimento del progetto nel POF delle scuole interessate. Operatori dell ASL 9 accompagneranno questo percorso per poter poi proporre in futuro la peer education capillarmente nelle scuole medie superiori del territorio di competenza. Diagnosi educativa ed organizzativa Il rapporto di ricerca della Regione Piemonte pubblicato nel 2005 e condotto secondo il protocollo internazionale HBSC evidenzia che a 15 anni il 24.6% dei maschi e il 24.1% delle femmine del campione intervistato dichiara di aver già avuto rapporti sessuali completi (la media nazionale è 23.5%). Il 76.3 % dei maschi e il 73.9 delle femmine dichiara inoltre di aver usato il profilattico nell ultimo rapporto sessuale avuto. Il mancato uso del profilattico aumenta il rischio di contrarre infezioni (WHO,1996), ma non esclude la possibilità dell utilizzo di altri metodi anticoncezionali per evitare gravidanze indesiderate. I risultati di una ricerca condotta dal Laboratorio di Psicologia dello Sviluppo del Dipartimento di Psicologia dell Università di Torino hanno evidenziato che la tendenza degli adolescenti ad una crescita sempre più anticipata li induce ad assumere comportamenti che sono propri dell età adulta, tra cui l avvio dell attività sessuale quando le competenze emotive e relazionali non sono ancora abbastanza sviluppate. Il precoce inizio dell attività sessuale è collegato, inoltre, ad una minore capacità di gestire praticamente la contraccezione. In effetti è propria degli adolescenti la difficoltà di anticipare le conseguenze dei comportamenti messi in atto. La capacità di dialogo con i genitori, il tipo di scuola frequentata, le attività svolte nel tempo libero ed il gruppo dei pari assumono un ruolo di protezione rispetto ai comportamenti sessuali a rischio (da Bonino S., Ciairano S.,1999. I comportamenti per la salute e a rischio psicosociale in adolescenza: comportamento sessuale e conoscenze sull AIDS, Assessorato Assistenza Sanitaria, Regione Piemonte, Torino). 1

2 Le attività di valutazione del progetto di educazione sessuale, realizzato da anni dall ASL 9 nelle scuole medie superiori del territorio di competenza, evidenziano che gli studenti considerano utile affrontare i temi della sessualità a scuola, dichiarano di avere molti dubbi e di aver bisogno di informazioni corrette, preferiscono parlare con i coetanei di questi argomenti perché è imbarazzante parlarne con gli adulti, in particolare i genitori e gli insegnanti. Le I.S.T. ( Infezioni Sessualmente Trasmesse) non sono in generale percepite come un rischio alla loro età e la trattazione di questo argomento suscita preoccupazione. Lo spazio adolescenti attivato presso i consultori dell ASL 9 è riconosciuto come un utile punto di riferimento dove ricevere informazioni e sostegno da adulti competenti, che non giudicano e rispettano la privacy. Il 50% degli studenti dichiara di essere venuto a conoscenza dello spazio adolescenti attraverso l intervento in classe dell operatore dell ASL 9, il restante 50% ne era già a conoscenza. Successivamente agli interventi nelle classi, si registra ogni anno l afflusso di nuovi utenti allo spazio adolescenti stesso. Determinanti predisponenti Conoscenze/credenze/ atteggiamenti/ pregiudizi in tema di contraccezione, malattie sessualmente trasmesse e servizi consultoriali L autoefficacia personale La percezione del rischio di gravidanze indesiderate e di contrazione di I.S.T. (Infezioni Sessualmente Trasmesse) Determinanti abilitanti La disponibilità di risorse umane impegnate con continuità in attività di promozione della salute La diffusione di informazioni sulla sessualità attraverso modalità comunicative vicine al target adolescenziale La disponibilità/accessibilità di spazi di ascolto e dialogo per adolescenti Determinanti rinforzanti Il gruppo dei pari come punto di riferimento importante nel percorso di crescita dell adolescente La possibilità di affrontare i temi della sessualità e della prevenzione a scuola, in famiglia e in strutture sanitarie preparate all accoglienza/ascolto degli adolescenti La competenza degli operatori sanitari e degli insegnanti nell affrontare un dialogo aperto e non giudicante con gli adolescenti Trasferibilità di prove di efficacia disponibili ed esempi di buona pratica La letteratura scientifica indica come essenziale per il successo dei programmi di prevenzione che il comportamento obiettivo dell intervento non sia ancora molto diffuso, pertanto alla luce dei dati della ricerca HBSC i primi anni delle scuole medie superiori sono quelli maggiormente indicati per un attività di educazione sessuale e quindi di peer education per prevenire le gravidanze indesiderate e le I.S.T. (Infezioni Sessualmente Trasmesse) Esempio di buona pratica della metodologia della peer education è sicuramente quello nato e sperimentato con successo a Verbania sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse. Questa esperienza è illustrata nel testo di Croce M., Gnemmi A. Peer education. Adolescenti protagonisti della prevenzione. Franco Angeli, Milano 2003 ed è stata presentata in un convegno nazionale tenutosi a Verbania nel Altra esperienza significativa è stata realizzata dall equipe di Alberto Pellai (cfr. Empowered Peer Education, Erickson, Trento 2002). 2

3 Modelli teorici di cambiamento dei comportamenti Il presente progetto intende introdurre una metodologia innovativa (la peer education!) in alcune scuole medie superiori del territorio di competenza dell ASL 9 con la finalità di prevenire comportamenti sessuali a rischio tra gli studenti e presentare i servizi consultoriali dell ASL stessa. La peer education a scuola prevede la partecipazione attiva degli studenti per la codefinizione dei contenuti e delle strategie della comunicazione nell'ambito dell'educazione alla salute. L intervento dei peer educator, ragazzi della stessa età dei destinatari dell intervento, va ad incidere sulle dinamiche del gruppo di appartenenza, mettendo in discussione opinioni e credenze radicate, grazie al potenziale della comunicazione orizzontale. La peer education è pertanto utilizzata per promuovere il cambiamento a livello individuale attraverso la modificazione delle conoscenze, degli atteggiamenti, dei pregiudizi. La peer educationi rende protagonisti gli studenti in un percorso di promozione del benessere socio affettivo per sé e per i coetanei. Essa può diventare un efficace strumento di crescita per i giovani, ispirandosi ai presupposti concettuali dell empowerment. Empowerment è un costrutto complesso che indica l insieme di conoscenze, competenze, modalità relazionali che permettono a individui e gruppi di porsi obiettivi, di elaborare strategie per raggiungerli, utilizzando risorse esistenti. E un processo tramite il quale gli individui accrescono la possibilità di dirigere e controllare la propria vita. Sull educazione sessuale si è molto detto, letto, discusso e realizzato. Spesso si tratta però di iniziative e messaggi provenienti da istituzioni che a pieno titolo si occupano di questi argomenti, ma sono iniziative e messaggi contraddistinti da una visione prevalentemente adulta, con il rischio conseguente di utilizzare un linguaggio poco adatto agli interlocutori e di mettere in atto strategie di prevenzione inefficaci, talvolta addirittura controproducenti. Nonostante la diffusione di conoscenze e di contenuti importanti realizzata attraverso lo sviluppo di numerose iniziative di prevenzione, rimane comunque difficile agire sulle motivazioni e sui significati dei comportamenti a rischio nella popolazione giovanile. Di conseguenza si rende necessario attivare nuovi canali e risorse di comunicazione tesi a cogliere e a comprendere "ciò che sta nella testa dei giovani". La peer education può rappresentare in quest ottica un efficace strumento di prevenzione. La peer education rende i giovani protagonisti ed autonomi nel contesto della prevenzione, offre loro uno stimolo forte perché rispetta e dà fiducia ai loro stili di vita. Crea inoltre occasioni capaci di sviluppare nei giovani stessi il senso di appartenenza alla propria comunità, dando visibilità alla loro presenza e considerandoli come risorsa fondamentale nell'ambito della prevenzione. Gerarchia degli obiettivi congruenti con la diagnosi educativa e organizzativa Comportamentali per i peer educator - si costituisce un gruppo di peer educator in alcune scuole medie superiori - i peer educator seguono un percorso formativo sui temi della sessualità - i peer educator realizzano iniziative di prevenzione dei comportamenti sessuali a rischio indirizzate ai pari nella scuola di appartenenza per gli studenti delle scuole medie superiori (destinatari finali e peer educator) - gli studenti (peer educator e destinatari finali) sono più propensi ad utilizzare contraccettivi efficaci e mezzi di prevenzioni dalle I.S.T. qualora avessero rapporti sessuali - gli studenti (peer educator e destinatari finali) sono più propensi a rivolgersi allo spazio adolescenti attivato da anni presso i consultori familiari dell ASL 9 per eventuali problemi/bisogni concernenti la sessualità (per le figure di riferimento) I formatori consulenti, gli insegnanti e gli operatori dell ASL 9 supportano la formazione dei peer educator e la realizzazione degli interventi previsti per il gruppo dei pari 3

4 Ambientali - Alcune scuole aderiscono al progetto di peer education proposto - La peer education è inserita nel POF delle scuole che aderiscono al progetto - Lo spazio adolescenti attivato presso i consultori familiari dell ASL 9 acquisisce maggiore visibilità sul territorio Educativi Fattori predisponenti i peer educator e i destinatari finali - aumentano le loro conoscenze sui temi della sessualità - esprimono e si confrontano sulle proprie percezioni di rischio e sul significato della prevenzione in ambito sessuale - aumentano le loro conoscenze sullo spazio adolescenti attivato presso i consultori familiari dell ASL 9 - considerano lo spazio adolescenti una risorsa per bisogni/problemi concernenti la sessualità le figure educative di riferimento( insegnanti e operatori dell ASL 9) - aumentano le loro conoscenze sulla metodologia della peer education e sugli aspetti socio affettivi della sessualità - aumentano la loro consapevolezza sull importanza di parlare di sessualità con gli adolescenti a scuola e sul loro ruolo di insegnanti e operatori sanitari nella prevenzione di comportamenti sessuali a rischio - si esprimono e si confrontano sulle molteplici dimensioni dl rischio in adolescenza Fattori abilitanti - gli interventi di prevenzione dei comportamenti sessuali a rischio tra gli studenti a scuola sono programmati e realizzati dai peer educator - gli adulti di riferimento (formatori consulenti, insegnanti e operatori dell ASL 9) accompagnano e supportano i peer educator - lo spazio adolescenti che l ASL 9 ha attivato da anni presso i consultori familiari è una risorsa per le iniziative dei peer educator Fattori rinforzanti - gli studenti sono valorizzati come protagonisti delle iniziative di prevenzione a scuola - gli studenti incontrano figure educative (insegnanti e operatori dell ASL 9) capaci di ascoltare e accogliere i loro bisogni/problemi concernenti la sessualità 1. Costituzione del gruppo di lavoro Programma delle attività 2. Costituzione del gruppo di peer educator (tra gli studenti delle classi terze) 3. Formazione dei peer educator 4. Formazione degli insegnanti e degli operatori dell ASL 9 sulla peer education 5. Progettazione degli interventi di educazione tra pari 6. Realizzazione di iniziative di prevenzione rivolte ai pari nelle scuole di appartenenza (classi seconde) 7. Valutazione I formatori consulenti (Eclectica) gestiranno le attività pianificate affiancati da operatori dell ASL 9 ( servizio di educazione sanitaria e consultori familiari). 1) Costituzione del gruppo di lavoro ( settembre 2006) Presentazione del progetto e individuazione delle scuole disponibili a partecipare. Costituzione del gruppo di lavoro ASL 9- scuole- formatori consulenti sulla peer education. 4

5 2) Costituzione del gruppo di peer educator (settembre/ottobre 2006) Presa di contatto con la scuole aderenti al progetto Presentazione del progetto agli studenti (classi terze) Colloqui con i giovani interessati Definizione dello spazio fisico dove il gruppo potrà svolgere la sua attività con la disponibilità di una o più postazioni multimediali. 3) Formazione dei peer educator ( novembre 2006 gennaio 2007 in orario extra scolastico) Rafforzamento della coesione del gruppo dei promotori di salute attraverso tecniche di animazione Informazione/formazione dei promotori di salute sui temi relativi alla contraccezione, alle infezioni sessualmente trasmissibili Incontri con esperti (psicologo, medico, ostetrica dell ASL 9 ) al fine di approfondire gli argomenti trovati più significativi dai peer educator Presentazione ai peer educator dello spazio adolescenti attivato nei consultori familiari dell ASL 9 (compresa la visita della struttura) 4) Formazione degli insegnanti e degli operatori dell ASL 9 sulla peer education ( novembredicembre 2006) Individuazione degli insegnanti referenti del progetto Individuazione degli operatori sanitari referenti Organizzazione e realizzazione del percorso formativo rivolto agli insegnanti e operatori ASL 9 ( 6 ore complessive) 5) Progettazione degli interventi di educazione tra pari ( febbraio/marzo 2007) Definizione contenuti/attività delle iniziative di prevenzione rivolte ai pari Simulazione degli interventi 6) Realizzazione di iniziative di prevenzione rivolte ai pari (aprile/giugno 2007 settembre/dicembre 2007) Organizzare gli interventi di sensibilizzazione per i pari (classi seconde). Attuazione degli interventi di sensibilizzazione progettati dai peer educator. 7) Verifica delle attività (in itinere) Valutazione complessiva delle attività svolte, sia per quanto riguarda il percorso formativo rivolto agli insegnanti/operatori, sia per le attività di peer education (vedi paragrafo Piano di valutazione). Gruppo di progetto Dr.ssa Carla Francone - medico referente per l educazione sanitaria dell ASL 9 e responsabile del progetto - compito organizzativo, formativo e valutativo Dr.ssa M.Rita Molino - assistente sanitaria laureata in pedagogia - servizio di educazione sanitaria dell ASL 9 ruolo di referente della valutazione - compito organizzativo, formativo e valutativo Dr. Marco Ruschi - medico - S.I.S.P. dell ASL 9 ruolo di referente della valutazione - compito organizzativo, formativo e valutativo Dr.ssa Antonella Ermacora educatore formatore laureata in scienza dell educazione- società di comunicazione, formazione e ricerca sociale Eclectica di Torino responsabile della formazione - compito educativo e formativo Dr.ssa Franca Beccaria sociologa - società di comunicazione, formazione e ricerca sociale Eclectica di Torino responsabile della ricerca - compito formativo e valutativo 5

Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili

Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili ASP 7 - SER.T Vittoria Responsabile progetto Dott. Giuseppe Mustile Referenti progetto Dott.ssa Delizia Di Stefano Dott.ssa Melania

Dettagli

Servizio Educazione Affettiva e Sessuale UOC Area Famiglia. Consultorio Familiare

Servizio Educazione Affettiva e Sessuale UOC Area Famiglia. Consultorio Familiare Servizio Educazione Affettiva e Sessuale UOC Area Famiglia Consultorio Familiare I CONSULTORI FAMILIARI - ULSS 20 Via Poloni 1, Verona Via del Capitel 22, Verona Via Siracusa 4d, Verona Via Volturno 20,

Dettagli

Progetto di prevenzione degli incidenti stradali

Progetto di prevenzione degli incidenti stradali Progetto di prevenzione degli incidenti stradali ASL 9 IVREA (TO) DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Educazione Sanitaria Il servizio di educazione sanitaria dell ASL 9 ha conosciuto il progetto BIP-BIP ad un

Dettagli

PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA

PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA Rendimi il tempo della mia adolescenza Quando ancora non ero me stesso, se non come attesa. Rendimi quei desideri che mi tormentano la vita, Quelle pene strazianti

Dettagli

Percorsi di prevenzione su fumo, alcol e sostanze Dipartimento Patologia delle Dipendenze Guida ai percorsi

Percorsi di prevenzione su fumo, alcol e sostanze Dipartimento Patologia delle Dipendenze Guida ai percorsi Guida ai percorsi Le nostre proposte operative sono suddivise in 5 tipologie progetti di formazione, rivolti a docenti e a genitori progetti di educazione e promozione della salute, rivolti ad allievi

Dettagli

DENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI

DENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI DENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI LUOGO DISVOLGIMENTO: COMUNE DI REGGIO CALABRIA- TERRITORIO SUD DELLA

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA SESSUALITA' E

EDUCAZIONE ALLA SESSUALITA' E EDUCAZIONE ALLA SESSUALITA' E SENSIBILIZZAZIONE ALL'AUTOPROTEZIONE DALLE MST GIOVANI DELLA CROCE ROSSA ITALIANA DI GIAVENO (TO) A CURA DEGLI ANIMATORI ABC ANDREA ORIZZONTE E STEFANO POLELLO Il taboo frequentemente

Dettagli

LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE

LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE PERCORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI E ASSISTENTI EDUCATIVI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA,

Dettagli

Area di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education

Area di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education Progetto CCM Utilizzo della strategia di prevenzione di comunità nel settore delle sostanze d abuso Area di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education Referente: Azienda

Dettagli

PERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA'

PERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA' PERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA' PREMESSA L educazione emozionale affettiva è di notevole importanza nel percorso di sviluppo dell'individuo, soprattutto nel periodo della preadolescenza

Dettagli

TITOLO DEL PROGETTO. DIPARTIMENTO DELLE CURE PRIMARIE U.O. Assistenza Consultoriale N.O. Centro Giovani

TITOLO DEL PROGETTO. DIPARTIMENTO DELLE CURE PRIMARIE U.O. Assistenza Consultoriale N.O. Centro Giovani DIPARTIMENTO DELLE CURE PRIMARIE U.O. Assistenza Consultoriale N.O. Centro Giovani TITOLO DEL PROGETTO Promozione al Benessere nell Adolescenza (Crescere nel Corpo, nella Mente) PREMESSA Lavorando con

Dettagli

Aspettative e motivazioni degli utenti dei corsi di formazione del Comune di Milano: un indagine conoscitiva

Aspettative e motivazioni degli utenti dei corsi di formazione del Comune di Milano: un indagine conoscitiva Aspettative e motivazioni degli utenti dei corsi di formazione del Comune di Milano: un indagine conoscitiva Introduzione La ricerca è stata realizzata nei primi 7 mesi del 2007, attraverso un questionario,

Dettagli

PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo

PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo PUZZLE 2008 per la Scuola Primaria di Edolo Il progetto PUZZLE - Educare alla Diversità nasce da una serie di riflessioni ed esperienze educative promosse e sperimentate dalla cooperativa Il Cardo sul

Dettagli

L EDUCAZIONE TRA PARI

L EDUCAZIONE TRA PARI Seminario L educazione tra pari Quali strategia negli interventi di promozione della salute rivolti ai giovani ASL Città di Milano Milano, 26 aprile 2005 Progetto Stop al bullismo L EDUCAZIONE TRA PARI

Dettagli

Il Progetto interventi mirati al benessere

Il Progetto interventi mirati al benessere TEEN EXPLORER Il Progetto Gli interventi mirati al benessere e al pieno sviluppo di bambini, adolescenti e giovani, rappresentano un obiettivo cardine per lo sviluppo sociale e culturale dell intera società.

Dettagli

Scienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento

Scienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento Cosa farò da grande? A cura di: Prof.ssa Filomena De Lumè, associato Psicologia dello sviluppo Dott.ssa Francesca Borgia, laurea in Metodologia dell Intervento Psicologico Dott.ssa Arianna Mignozzi, laurea

Dettagli

COMUNE DI GAVIRATE Varese

COMUNE DI GAVIRATE Varese COMUNE DI GAVIRATE Varese P.zza Matteotti n. 8 21026 Gavirate C.F. 00259850121 PATTO EDUCATIVO 2014/2015 SCUOLE PRIMARIE I.C. DI GAVIRATE INSIEME VERSO UNA NUOVA AVVENTURA Premessa Il passaggio dalla quinta

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER

Dettagli

La Peer Education nella prevenzione primaria dei comportamenti sessuali a rischio connessi all'uso di sostanze psicotrope legali e illegali

La Peer Education nella prevenzione primaria dei comportamenti sessuali a rischio connessi all'uso di sostanze psicotrope legali e illegali La Peer Education nella prevenzione primaria dei comportamenti sessuali a rischio connessi all'uso di sostanze psicotrope legali e illegali l'esperienza del Progetto Even negli istituti scolastici di secondo

Dettagli

Università degli Studi di Padova Dipartimento di Medicina Corso di Laurea in Infermieristica. Relatore: Bonso Ornella. Laureanda: Rossetto Lara

Università degli Studi di Padova Dipartimento di Medicina Corso di Laurea in Infermieristica. Relatore: Bonso Ornella. Laureanda: Rossetto Lara Università degli Studi di Padova Dipartimento di Medicina Corso di Laurea in Infermieristica Relatore: Bonso Ornella Laureanda: Rossetto Lara A.A.2013-2014 Ruoli infermiere: Caregiver, decisore, difensore

Dettagli

IL CORPO FRA CULTURE: IDENTITA' DI GENERE E AFFETTIVITÀ NELLE NUOVE GENERAZIONI Un intervento sperimentale di Peer Education partecipata e

IL CORPO FRA CULTURE: IDENTITA' DI GENERE E AFFETTIVITÀ NELLE NUOVE GENERAZIONI Un intervento sperimentale di Peer Education partecipata e IL CORPO FRA CULTURE: IDENTITA' DI GENERE E AFFETTIVITÀ NELLE NUOVE GENERAZIONI Un intervento sperimentale di Peer Education partecipata e multiculturale PRIMA FASE DEL PROGETTO (2013-14) Sperimentazione

Dettagli

I centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016

I centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016 ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune

Dettagli

Prevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti

Prevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti Prevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti Responsabile U.O. Psicologa Adolescenza Dipartimento Salute M entale ASL di Modena Dr. Federica

Dettagli

Accompagnare al cambiamento

Accompagnare al cambiamento Accompagnare al cambiamento percorso per Guadagnare salute Rendere facili le scelte salutari Reggio Emilia 24-25-26 settembre 2009 E.Centis*, P.Beltrami*, G.P.Guelfi** (*) Azienda USL Bologna (**) Università

Dettagli

IL RUOLO DEI GENITORI

IL RUOLO DEI GENITORI EDUCARE ALL AFFETTIVITA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO 2014-15 Regione Toscana IL RUOLO DEI GENITORI Progetto di educazione affettiva e sessuale rivolto ai ragazzi e alle ragazze delle classi seconde

Dettagli

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle

Dettagli

PROGETTO ORIENTAMENTO

PROGETTO ORIENTAMENTO PROGETTO ORIENTAMENTO anno scolastico 2014.15 Finalità: - L orientamento è un processo di apprendimento contestuale all attività curricolare, struttura non accessoria ma centrale dell azione formativa:

Dettagli

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) ENTE: C.A.M. Centro per l'apprendimento Mediato Periodo I

Dettagli

DANIELA FANTINI CEMP - Milano SALA ALESSI 11/5/2012

DANIELA FANTINI CEMP - Milano SALA ALESSI 11/5/2012 DANIELA FANTINI CEMP - Milano SALA ALESSI 11/5/2012 Il compito dell attività dell equipe consultoriale deve aver al centro l adolescente nella sua complessità e deve operare affinchè possa crescere libero

Dettagli

Formazione e sensibilizzazione

Formazione e sensibilizzazione Formazione e sensibilizzazione La Casa delle donne per non subire violenza, uno dei centri di più lunga esperienza in Italia, ha da sempre curato l aspetto formativo come strumento fondamentale per sviluppare

Dettagli

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Metodologia e ambiti di applicazione 5/6 maggio 2012

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Metodologia e ambiti di applicazione 5/6 maggio 2012 1 WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Metodologia e ambiti di applicazione 5/6 maggio 2012 PRESENTAZIONE Da diversi anni la scuola ha aperto le proprie porte al mondo della

Dettagli

Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I.

Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Vincitore del PREMIO INNOVAZIONE 2007 Qualità e semplificazione A CURA DI : Rita Giannetti e Gabriella Zoff Centri Regionali di Orientamento

Dettagli

Progetto LA CASA DELLE BUONE RELAZIONI. Un offerta formativa gratuita. rivolta a docenti di ogni ordine e grado. di Milano e provincia

Progetto LA CASA DELLE BUONE RELAZIONI. Un offerta formativa gratuita. rivolta a docenti di ogni ordine e grado. di Milano e provincia Progetto LA CASA DELLE BUONE RELAZIONI Un offerta formativa gratuita rivolta a docenti di ogni ordine e grado di Milano e provincia Comunità Nuova Onlus Tel. 02.48303318 Fax 02.48302707 Sede legale e amministrativa:

Dettagli

ATTIVITÀ DELL AZIENDA U.L.S.S. N.10 RIVOLTE A GIOVANI E ADOLESCENTI (fino ai 24 anni)

ATTIVITÀ DELL AZIENDA U.L.S.S. N.10 RIVOLTE A GIOVANI E ADOLESCENTI (fino ai 24 anni) Conferenza dei Servizi Portogruaro, 5 maggio 2010 ATTIVITÀ DELL AZIENDA U.L.S.S. N.10 RIVOLTE A GIOVANI E ADOLESCENTI (fino ai 24 anni) Consultorio Giovani Attività dei Ser.D Attività per adolescenti con

Dettagli

Sintesi Divulgativa. Progetto Prevenzione in Andrologia - AmicoAndrologo

Sintesi Divulgativa. Progetto Prevenzione in Andrologia - AmicoAndrologo Sintesi Divulgativa Progetto Prevenzione in Andrologia - AmicoAndrologo In Italia e nel mondo si registra un aumento preoccupante delle affezioni croniche della sfera riproduttiva e sessuale maschile,

Dettagli

1. Tra rischio e trasgressione

1. Tra rischio e trasgressione 23 gennaio 2015 ore 21.00 Oratorio di S. Stefano - Parabiago ADOLESCENZA: PROBLEMA O RISORSA? 1. Tra rischio e trasgressione dott.ssa Luisa Santoro NODI CRUCIALI DELLA CRESCITA Separazione dalla famiglia

Dettagli

Direzione Didattica 2 circolo di Santarcangelo di Romagna. L INTEGRAZIONE SCOLASTICA: i Gruppi di lavoro la documentazione. A cura di Barbara Tosi

Direzione Didattica 2 circolo di Santarcangelo di Romagna. L INTEGRAZIONE SCOLASTICA: i Gruppi di lavoro la documentazione. A cura di Barbara Tosi Direzione Didattica 2 circolo di Santarcangelo di Romagna L INTEGRAZIONE SCOLASTICA: i Gruppi di lavoro la documentazione A cura di Barbara Tosi 1 I GRUPPI DI LAVORO GLH DI ISTITUTO GLH OPERATIVO COMMISSIONE

Dettagli

PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Francavilla di Sicilia Via Napoli, 2 Francavilla di Sicilia(Me) Telefono 0942 981230 c.f.96005620834 c.u.ufal7m

Dettagli

Esso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento.

Esso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento. PROGETTO ORIENTAMENTO 2013/2014 ORIENTARSI PER SCEGLIERE FINALITA EDUCATIVE L orientamento nella scuola secondaria di I grado è un processo educativo e didattico al quale concorrono, secondo le specifiche

Dettagli

Associazione Arcobaleno AIDS

Associazione Arcobaleno AIDS Associazione Arcobaleno AIDS Uno sguardo da Volpiano al Burundi: territori alleati nella prevenzione dell'hiv 24 settembre 2011 Dott. Alessandro Livelli Psicologo di area Neuropsicologica Borsista Divisione

Dettagli

1440 ore annue, con un minimo di 12 ore settimanali obbligatorie

1440 ore annue, con un minimo di 12 ore settimanali obbligatorie Ente: ASSOCIAZIONE MANI TESE ONG ONLUS SEDE NAZIONALE: PIAZZA V.GAMBARA 7/9 MILANO serviziocivile@manitese.it www.manitese.it tel. 02 4075165 Titolo del Progetto: CAPACI DI CAMBIARE PROSPETTIVA: RIDURRE,

Dettagli

Oltre a garantire una solida preparazione culturale, queste discipline mirano a promuovere la formazione e la crescita personale.

Oltre a garantire una solida preparazione culturale, queste discipline mirano a promuovere la formazione e la crescita personale. Ultimo aggiornamento Domenica 1 Novembre 011 :06 LICEO DELLE SCIENZE UMANE Finalità generali Il percorso del Liceo delle Scienze Umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati

Dettagli

PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA

PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA Servizio Salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri Servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza Franca Francia

Dettagli

I FABBISOGNI FORMATIVI di DIRIGENTI SCOLASTICI e DOCENTI: RISULTATI DI UNA RILEVAZIONE

I FABBISOGNI FORMATIVI di DIRIGENTI SCOLASTICI e DOCENTI: RISULTATI DI UNA RILEVAZIONE TAVOLO TECNICO TERRITORIALE PER L ORIENTAMENTO, LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE E LA PROMOZIONE DEL SUCCESSO FORMATIVO Scegli con noi il tuo domani 13 febbraio 2014 I FABBISOGNI FORMATIVI di DIRIGENTI

Dettagli

Il progetto di valutazione dell efficacia del percorso formativo

Il progetto di valutazione dell efficacia del percorso formativo La sicurezza nei cantieri nasce a scuola Da studente.a RSPP Modena,11 novembre 2011 Il progetto di valutazione dell efficacia del percorso formativo BRUNA ZANI FACOLTA DI PSICOLOGIA Alma Mater Studiorum

Dettagli

AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI

AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI 50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante

Dettagli

"ALCOL, DROGHE E GUIDA. RIFLESSIONI IN CORSO" PERCORSO FORMATIVO PER INSEGNANTI ED ISTRUTTORI DI AUTOSCUOLA

ALCOL, DROGHE E GUIDA. RIFLESSIONI IN CORSO PERCORSO FORMATIVO PER INSEGNANTI ED ISTRUTTORI DI AUTOSCUOLA "ALCOL, DROGHE E GUIDA. RIFLESSIONI IN CORSO" PERCORSO FORMATIVO PER INSEGNANTI ED ISTRUTTORI DI AUTOSCUOLA L Assessorato alla Sanità delle Regione Piemonte, rispondendo anche alle indicazioni della Legge

Dettagli

CARTA della promozione della salute nella scuola in Ticino. Principio generale

CARTA della promozione della salute nella scuola in Ticino. Principio generale CARTA della promozione della salute nella scuola in Ticino Principio generale Persone informate, consapevoli e in grado di attivare risorse personali, comunitarie e sociali sono nella miglior condizione

Dettagli

Psicologia scolastica

Psicologia scolastica Psicologia scolastica Roma, 16 settembre 2008 G. Luigi Palma Presidente Consiglio Nazionale Ordine Psicologi 1 Disagio scolastico Il dato: Il numero di alunni con problemi comportamentali è in aumento

Dettagli

Progetto Orientamento Scolastico

Progetto Orientamento Scolastico Progetto Orientamento Scolastico I. C. Serao sc. Secondaria di 1 grado a.s. 2015/ 2016 FINALITA EDUCATIVE L orientamento nella scuola secondaria di I grado è un processo educativo e didattico al quale

Dettagli

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI

Dettagli

con pillole di cultura TIPO DI PROGETTO Progetto sperimentale di promozione della salute AREA TEMATICA Stili di vita DATI GENERALI DEL PROGETTO

con pillole di cultura TIPO DI PROGETTO Progetto sperimentale di promozione della salute AREA TEMATICA Stili di vita DATI GENERALI DEL PROGETTO con pillole di cultura TIPO DI PROGETTO Progetto sperimentale di promozione della salute AREA TEMATICA Stili di vita DATI GENERALI DEL PROGETTO Soggetto attuatore Gruppo Salute è Benessere Quartiere 4

Dettagli

La settimana del Benessere Psicologico in Campania Città amica del Benessere Psicologico. Da se stesso all altro

La settimana del Benessere Psicologico in Campania Città amica del Benessere Psicologico. Da se stesso all altro La settimana del Benessere Psicologico in Campania Città amica del Benessere Psicologico Da se stesso all altro Premessa L Ordine degli Psicologi della Campania, in collaborazione con il Comune di Bracigliano,

Dettagli

Indice generale Promozione della salute Teorie e modelli concettuali di riferimento per l educazione sanitaria

Indice generale Promozione della salute Teorie e modelli concettuali di riferimento per l educazione sanitaria Indice generale IL CONTESTO DI RIFERIMENTO 1 Promozione della salute (P. Lemma) 1.1. Inadeguatezza delle definizioni...................................3 1.1.1. Equità e sviluppo sostenibile..................................4

Dettagli

Ufficio Scolastico Provinciale

Ufficio Scolastico Provinciale PROTOCOLLO D INTESA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA DIPENDENZA GIOVANILE DA SOSTANZE STUPEFACENTI VENEZIA, Premesso che il fenomeno della dipendenza da sostanze stupefacenti sta assumendo,

Dettagli

Apprendere attraverso l esperienza: una Formazione orientata ai processi e alla persona per Formatori nelle organizzazioni di oggi

Apprendere attraverso l esperienza: una Formazione orientata ai processi e alla persona per Formatori nelle organizzazioni di oggi Apprendere attraverso l esperienza: una Formazione orientata ai processi e alla persona per Formatori nelle organizzazioni di oggi Bologna 2011 Premessa I forti cambiamenti del contesto competitivo che

Dettagli

MESE DI GENNAIO: Incontro con i genitori dei nuovi iscritti per presentare il Piano dell Offerta Formativa.

MESE DI GENNAIO: Incontro con i genitori dei nuovi iscritti per presentare il Piano dell Offerta Formativa. 6.1 AREA CONTINUITA E ORIENTAMENTO PROGETTO ACCOGLIENZA E CONTINUITA FINALITA Il progetto ha come finalità il raccordo tra i tre diversi ordini di scuola, nell intento di accompagnare ogni alunno nell

Dettagli

La nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente

La nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente La nave dei folli: la modifica dello stereotipo del malato mentale nell adolescente La chiusura dei manicomi, avvenuta nel 1996, ha determinato un apertura nei confronti delle persone affette da malattia

Dettagli

Laboratorio area antropologica

Laboratorio area antropologica Laboratorio area antropologica IDENTITÀ AUTONOMIA COMPETENZE CITTADINANZA In primo luogo, la scuola stessa deve essere una vita di comunità in tutto quello che implica questo concetto: le percezioni e

Dettagli

Teorie e metodi della Promozione della Salute Corso base

Teorie e metodi della Promozione della Salute Corso base Teorie e metodi della Promozione della Salute Corso base ASL TO 4 Buone pratiche in Promozione della Salute Primum non nocere Promozione della salute e prevenzione basate su prove di efficacia e criteri

Dettagli

OBIETTIVI B e D. (Questionario rivolto ai corsisti)

OBIETTIVI B e D. (Questionario rivolto ai corsisti) OBIETTIVI B e D (Questionario rivolto ai corsisti) Domanda n. : Nell ultimo anno ha partecipato ad altri corsi di formazione oltre quello sul quale le chiediamo di esprimere le sue opinioni? Sì, ho partecipato

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO

ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO : DOCENTE: ORLANDI DONATELLA DATA: 29/09/2016 FIRMA DESCRIZIONE SINTETICA DEL L integrazione degli alunni portatori di handicap come di quelli

Dettagli

Alunni Diversamente Abili (DVA)

Alunni Diversamente Abili (DVA) Alunni Diversamente Abili (DVA) Protocollo per l inclusione degli studenti diversamente abili Finalità: garantire il diritto all istruzione e i necessari supporti agli alunni; inserire gli alunni diversamente

Dettagli

INTERVENTI NEL CONTESTO SCOLASTICO

INTERVENTI NEL CONTESTO SCOLASTICO Master in Metodologie di intervento educativo per soggetti con disturbi dello spettro autistico Interventi cognitivi comportamentali per soggetti con disturbi dello spettro autistico - Approccio TEACCH

Dettagli

Corso di formazione PROMOZIONE DELLA LETTURA AD ALTA VOCE IN FAMIGLIA - SUPPORTO ALLE COMPETENZE GENITORIALI (NATI PER LEGGERE)

Corso di formazione PROMOZIONE DELLA LETTURA AD ALTA VOCE IN FAMIGLIA - SUPPORTO ALLE COMPETENZE GENITORIALI (NATI PER LEGGERE) Corso di formazione PROMOZIONE DELLA LETTURA AD ALTA VOCE IN FAMIGLIA - SUPPORTO ALLE COMPETENZE GENITORIALI (NATI PER LEGGERE) Pescara, 3 e 4 ottobre 2008 NATI PER LEGGERE è un progetto promosso dall

Dettagli

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE COPERTINO SEZIONE PROFESSIONALE Via Mogadiscio, 41 Tel Copertino

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE COPERTINO SEZIONE PROFESSIONALE Via Mogadiscio, 41 Tel Copertino ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE COPERTINO SEZIONE PROFESSIONALE Via Mogadiscio, 41 Tel. 0832 947778 73043 Copertino Unità Di Apprendimento (UDA) 0 1. Denominazione dell UDA ACCOGLIENZA: Star bene a scuola

Dettagli

DISTRETTO SANITARIO DI SORGONO CONSULTORIO FAMILIARE *** COMUNITÀ MONTANA GENNARGENTU MANDROLISAI

DISTRETTO SANITARIO DI SORGONO CONSULTORIO FAMILIARE *** COMUNITÀ MONTANA GENNARGENTU MANDROLISAI DISTRETTO SANITARIO DI SORGONO CONSULTORIO FAMILIARE *** COMUNITÀ MONTANA GENNARGENTU MANDROLISAI LO SPORTELLO MEDIAZIONE FAMIGLIA SCUOLA La famiglia è centrale nell educazione dei figli. Essa rappresenta

Dettagli

1 Programmi svolti ID Anno scolastico 2014-2015 Disciplina Docente Classe Scienze umane e sociali Orlandino Chiara ID NUCLEO TEMATICO 1 Le scienze umane e sociali e la ricerca in campo sociale (modulo

Dettagli

PRESENTAZIONE IL PROGETTO

PRESENTAZIONE IL PROGETTO PRESENTAZIONE Come l orientamento alla cultura della protezione civile, della sicurezza e dell autoprotezione dai rischi si integra nel percorso formativo dei giovani, esaltandone le percezioni, le motivazioni

Dettagli

Fermo immagine Fratelli a confronto Percorsi culturali sulla vita delle persone con disabilità e dei loro fratelli e sorelle

Fermo immagine Fratelli a confronto Percorsi culturali sulla vita delle persone con disabilità e dei loro fratelli e sorelle Fermo immagine Fratelli a confronto Percorsi culturali sulla vita delle persone con disabilità e dei loro fratelli e sorelle Le attività progettuali Evento finale Roma, 12 maggio 2014 1 Anffas ha presentato

Dettagli

Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus)

Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus) Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus) Premessa Il progetto presentato si muove nell ambito di una strategia di sostegno delle famiglie romane, realizzando:

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento

Dettagli

Progetto: CON GLI ADULTI IN ADOLESCENZA: una ricerca azione nel territorio di Santarcangelo

Progetto: CON GLI ADULTI IN ADOLESCENZA: una ricerca azione nel territorio di Santarcangelo Progetto: LE RELAZIONI CON I COETANEI E CON GLI ADULTI IN ADOLESCENZA: una ricerca azione nel territorio di Santarcangelo Risultati preliminari dei focus group realizzati per la stesura del profilo di

Dettagli

SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 4

SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 4 SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 4 PERIODO IN ESAME: Gennaio 2006 DICEMBRE 2006 DATA COMPILAZIONE SCHEDA: APRILE 2007 Nome Progetto BAMBINI E NUOVE CULTURE Mission (finalità del Progetto) Il progetto

Dettagli

Istituto Superiore di Sanità

Istituto Superiore di Sanità Rapporti con gli insegnanti Fabrizio Guaita Azienda ULSS 13 Mirano (VE) U.O.C. Sperimentazione, Formazione, Educazione Promozione della Salute ALCUNI DATI SUL TERRITORIO 17 Comuni in 498 kmq 271.000 abitanti

Dettagli

Chi è e cosa fa lo Psicologo

Chi è e cosa fa lo Psicologo Chi è e cosa fa lo Psicologo L articolo 1 della Legge 18/2/1989 n. 56 Ordinamento della professione di psicologo recita: La professione di Psicologo comprende l uso degli strumenti conoscitivi e di intervento

Dettagli

Obiettivo percorso curriculare

Obiettivo percorso curriculare Obiettivo percorso curriculare Consegnare alla società un cittadino più consapevole al mondo dell impresa un lavoratore più orientato a comportamenti sicuri. Perchè la scuola? Whole of school approach

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI

PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

Dettagli

ASSISTENZA DOMICILIARE ALZHEIMER (A.D.A)

ASSISTENZA DOMICILIARE ALZHEIMER (A.D.A) WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 2 Edizione ALZHEIMER A CASA: BUONE PRASSI PER L ASSISTENZA DOMICILIARE Castellanza, 6 novembre 2013 a cura di Ester Poncato e Ambrogina

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA SAN FRANCESCO DI SALES PROGETTO EDUCATIVO

SCUOLA DELL INFANZIA SAN FRANCESCO DI SALES PROGETTO EDUCATIVO SCUOLA DELL INFANZIA SAN FRANCESCO DI SALES PROGETTO EDUCATIVO 1 L identità della scuola e la sua funzione educativa La carta di identità della Scuola Materna San Francesco di Sales è il PIANO EDUCATIVO

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, PSICOLOGIA, COMUNICAZIONE A.A. 2015/2016

DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, PSICOLOGIA, COMUNICAZIONE  A.A. 2015/2016 DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, PSICOLOGIA, COMUNICAZIONE www.forpsicom.uniba.it A.A. 2015/2016 CORSO DI STUDIO IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE CLASSE L-19 Coordinatore: prof. Silvana

Dettagli

Modelli operativi nel tirocinio: il CdL in Tecnica della riabilitazione psichiatrica

Modelli operativi nel tirocinio: il CdL in Tecnica della riabilitazione psichiatrica Convegno La scheda di valutazione dell esperienza di tirocinio da parte dello studente: uno strumento di classe Modelli operativi nel tirocinio: il CdL in Tecnica della riabilitazione psichiatrica 16 maggio

Dettagli

PROGETTO DI PROMOZIONE DEL RUGBY EDUCATIVO NELLA SCUOLA - A.S. 2014/2015 IL RUGBY VALEGGIO A SOSTEGNO DELLE SCUOLE

PROGETTO DI PROMOZIONE DEL RUGBY EDUCATIVO NELLA SCUOLA - A.S. 2014/2015 IL RUGBY VALEGGIO A SOSTEGNO DELLE SCUOLE PROGETTO DI PROMOZIONE DEL RUGBY EDUCATIVO NELLA SCUOLA - A.S. 2014/2015 IL RUGBY VALEGGIO A SOSTEGNO DELLE SCUOLE TITOLO : GIOCORUGBY 2014/15 RESPONSABILE DEL PROGETTO: Preosti Roberto DESTINATARI DEL

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente

Dettagli

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23

Dettagli

IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM del

IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM del IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM 36167 del 5-11-2015 Secondo quanto riportato dal DM 850 del 27/10/2015, il periodo di formazione e di prova è finalizzato specificamente

Dettagli

Anno Scolastico Scuola Secondaria di Primo grado C. Nivola Capoterra PROGETTO EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ

Anno Scolastico Scuola Secondaria di Primo grado C. Nivola Capoterra PROGETTO EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ Anno Scolastico 2015 2016 Scuola Secondaria di Primo grado C. Nivola Capoterra PROGETTO EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ 1 SOMMARIO PARTE I DESCRIZIONE ANALITICA DEL PROGETTO... 3 1 - DATI GENERALI... 3 1.1

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema

Dettagli

I giovani: gli attori protagonisti del Programma Guadagnare Salute in Adolescenza.

I giovani: gli attori protagonisti del Programma Guadagnare Salute in Adolescenza. Ministero della Salute Convegno Nazionale Venezia, 21-22 giugno 201e I giovani: gli attori protagonisti del Programma Guadagnare Salute in Adolescenza Giuseppe Salamina, ASL TO1 www.inadolescenza.it Che

Dettagli

PROGETTO DIPENDENZE DALLE NUOVE DROGHE

PROGETTO DIPENDENZE DALLE NUOVE DROGHE XXII convegno NAZIONALE FONDAZIONE AIUTIAMOLI A VIVERE ONG Non Esistono Grandi Scoperte Ne Reale Progresso Finche Sulla Terra Esiste Un Bambino Infelice (A. Einstein) 27-28 - 29 Novembre 2015 COSMOHOTEL

Dettagli

Un progetto di comunicazione dell OMCeO di Torino

Un progetto di comunicazione dell OMCeO di Torino L esperienza di costruzione di una rete di comunicatori istituzionali Un progetto di comunicazione dell OMCeO di Torino L IDEA All interno della sua struttura di comunicazione l Ordine dei Medici di Torino

Dettagli

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Programmazione Sociale RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA tavolo provinciale di coordinamento e azioni di supporto nell area dell integrazione socio-culturale e dell intercultura

Dettagli

OGGETTO: Resoconto del progetto di consulenza psicologica all interno dell Istituto Comprensivo di Martinengo (Elementari e Medie)

OGGETTO: Resoconto del progetto di consulenza psicologica all interno dell Istituto Comprensivo di Martinengo (Elementari e Medie) Dott.ssa Zaira Angela FASOLI Psicologa psicoterapeuta Via Crema, 19 24050 Mozzanica (Bg) Cell. 340 53 94 514 P.I. 03184230161 C.F. FSLZNG77C61H509G Alla cortese attenzione del RESPONSABILE AREA sig. Ilvano

Dettagli

Lo psicologo a scuola

Lo psicologo a scuola ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Con il patrocinio del COMUNE DI BELLUNO ASSOCIAZIONE DAFNE - Associazione a tutela dei diritti

Dettagli

PATRIZIA SPINA. Data di nascita: 26 maggio 1970 Luogo di nascita: Novara. Dati personali. Esperienze professionali

PATRIZIA SPINA. Data di nascita: 26 maggio 1970 Luogo di nascita: Novara. Dati personali. Esperienze professionali Ufficio: COMUNE DI NOVARA Assessorato alle Politiche Sociali Corso Cavallotti, 23 28100 NOVARA Tel. 0321-3703582 e-mail: spina.patrizia@comune.no vara.it PATRIZIA SPINA Dati personali Data di nascita:

Dettagli

L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale

L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 9 Giugno 2016 Domodossola Verbania

Dettagli

LA SQUADRA E LA MIA SALUTE promozione della salute e del benessere dei giovani sportivi

LA SQUADRA E LA MIA SALUTE promozione della salute e del benessere dei giovani sportivi Si inserisce tra le finalità di promozione di stili di vita favorevoli alla salute attraverso strategie di rete e di collaborazione tra partner nei confronti di target specifici e setting opportunistici

Dettagli

CONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth

CONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth CONGRESSO REGIONALE 29-31 Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth Stato di attuazione della 194/78 nella Regione Emilia-Romagna tra ospedale e territorio A cura di Silvana Borsari Elena castelli

Dettagli

PROGETTO DELLA REGIONE VENETO PER LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI NEI BAMBINI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

PROGETTO DELLA REGIONE VENETO PER LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI NEI BAMBINI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA PROGETTO DELLA REGIONE VENETO PER LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI NEI BAMBINI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA Assistente Sanitaria Dott.ssa Mara Brunelli Servizio di Promozione ed Educazione alla Salute

Dettagli