ASL 9 IVREA (TO) TITOLO: SESSUALITA ED EDUCAZIONE TRA PARI. tema/setting/destinatari: STUDENTI DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI
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- Bartolomeo Rostagno
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1 ASL 9 IVREA (TO) TITOLO: SESSUALITA ED EDUCAZIONE TRA PARI tema/setting/destinatari: STUDENTI DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI Contesto di partenza L ASL 9 è impegnata da dieci anni, attraverso l intervento diretto di propri operatori, in un progetto di educazione sessuale che coinvolge capillarmente le scuole medie superiori del territorio di competenza. Il progetto prevede sei ore di attività di un operatore dell ASL 9 in ogni classe seconda e a tal fine è impegnato un gruppo di lavoro costituito da medici, ostetriche, assistenti sanitarie e infermieri professionali afferenti ad ogni dipartimento aziendale. Questi operatori hanno seguito uno specifico percorso formativo ed intervengono nelle classi con la finalità di: informare gli studenti sullo spazio adolescenti attivato presso i consultori familiari dell ASL 9; aumentare le conoscenze degli studenti sui temi della contraccezione e delle malattie sessualmente trasmesse per promuovere adeguati comportamenti preventivi. Le scuole si connotano come un luogo di frequentazione privilegiata degli adolescenti e richiedono la collaborazione dell istituzione sanitaria per promuovere il passaggio di importanti messaggi di prevenzione agli studenti. Gli stessi studenti, in un questionario somministrato successivamente agli incontri con gli operatori dell ASL 9, dichiarano utile affrontare i temi della sessualità a scuola e di avere dubbi e necessità di informazioni su questi argomenti. Gli studenti dichiarano inoltre di aver acquisito maggiori informazioni sulla contraccezione e sulle malattie sessualmente trasmesse e di aver riflettuto sulla necessità di adottare comportamenti preventivi in ambito sessuale, attraverso gli interventi degli operatori sanitari. Alla luce di questa esperienza si ritiene che la peer education possa costituire un opportunità innovativa per rispondere in modo adeguato ai bisogni e alle richieste degli studenti sul delicato tema della sessualità. Con il presente progetto s intende pertanto introdurre la peer education in alcune scuole medie superiori del territorio di competenza dell ASL 9 disponibili a condividere con la stessa ASL un percorso di formazione/intervento supportato da questa metodologia con la finalità di prevenire i comportamenti sessuali a rischio tra gli studenti e avvicinare gli studenti allo spazio adolescenti attivato da anni presso i consultori familiari dell ASL 9 stessa. A tal fine l ASL 9 si avvale della collaborazione di formatori consulenti (Eclectica). La peer education prevede il coinvolgimento degli studenti, in veste di destinatari e protagonisti degli interventi, di alcuni insegnanti referenti e l inserimento del progetto nel POF delle scuole interessate. Operatori dell ASL 9 accompagneranno questo percorso per poter poi proporre in futuro la peer education capillarmente nelle scuole medie superiori del territorio di competenza. Diagnosi educativa ed organizzativa Il rapporto di ricerca della Regione Piemonte pubblicato nel 2005 e condotto secondo il protocollo internazionale HBSC evidenzia che a 15 anni il 24.6% dei maschi e il 24.1% delle femmine del campione intervistato dichiara di aver già avuto rapporti sessuali completi (la media nazionale è 23.5%). Il 76.3 % dei maschi e il 73.9 delle femmine dichiara inoltre di aver usato il profilattico nell ultimo rapporto sessuale avuto. Il mancato uso del profilattico aumenta il rischio di contrarre infezioni (WHO,1996), ma non esclude la possibilità dell utilizzo di altri metodi anticoncezionali per evitare gravidanze indesiderate. I risultati di una ricerca condotta dal Laboratorio di Psicologia dello Sviluppo del Dipartimento di Psicologia dell Università di Torino hanno evidenziato che la tendenza degli adolescenti ad una crescita sempre più anticipata li induce ad assumere comportamenti che sono propri dell età adulta, tra cui l avvio dell attività sessuale quando le competenze emotive e relazionali non sono ancora abbastanza sviluppate. Il precoce inizio dell attività sessuale è collegato, inoltre, ad una minore capacità di gestire praticamente la contraccezione. In effetti è propria degli adolescenti la difficoltà di anticipare le conseguenze dei comportamenti messi in atto. La capacità di dialogo con i genitori, il tipo di scuola frequentata, le attività svolte nel tempo libero ed il gruppo dei pari assumono un ruolo di protezione rispetto ai comportamenti sessuali a rischio (da Bonino S., Ciairano S.,1999. I comportamenti per la salute e a rischio psicosociale in adolescenza: comportamento sessuale e conoscenze sull AIDS, Assessorato Assistenza Sanitaria, Regione Piemonte, Torino). 1
2 Le attività di valutazione del progetto di educazione sessuale, realizzato da anni dall ASL 9 nelle scuole medie superiori del territorio di competenza, evidenziano che gli studenti considerano utile affrontare i temi della sessualità a scuola, dichiarano di avere molti dubbi e di aver bisogno di informazioni corrette, preferiscono parlare con i coetanei di questi argomenti perché è imbarazzante parlarne con gli adulti, in particolare i genitori e gli insegnanti. Le I.S.T. ( Infezioni Sessualmente Trasmesse) non sono in generale percepite come un rischio alla loro età e la trattazione di questo argomento suscita preoccupazione. Lo spazio adolescenti attivato presso i consultori dell ASL 9 è riconosciuto come un utile punto di riferimento dove ricevere informazioni e sostegno da adulti competenti, che non giudicano e rispettano la privacy. Il 50% degli studenti dichiara di essere venuto a conoscenza dello spazio adolescenti attraverso l intervento in classe dell operatore dell ASL 9, il restante 50% ne era già a conoscenza. Successivamente agli interventi nelle classi, si registra ogni anno l afflusso di nuovi utenti allo spazio adolescenti stesso. Determinanti predisponenti Conoscenze/credenze/ atteggiamenti/ pregiudizi in tema di contraccezione, malattie sessualmente trasmesse e servizi consultoriali L autoefficacia personale La percezione del rischio di gravidanze indesiderate e di contrazione di I.S.T. (Infezioni Sessualmente Trasmesse) Determinanti abilitanti La disponibilità di risorse umane impegnate con continuità in attività di promozione della salute La diffusione di informazioni sulla sessualità attraverso modalità comunicative vicine al target adolescenziale La disponibilità/accessibilità di spazi di ascolto e dialogo per adolescenti Determinanti rinforzanti Il gruppo dei pari come punto di riferimento importante nel percorso di crescita dell adolescente La possibilità di affrontare i temi della sessualità e della prevenzione a scuola, in famiglia e in strutture sanitarie preparate all accoglienza/ascolto degli adolescenti La competenza degli operatori sanitari e degli insegnanti nell affrontare un dialogo aperto e non giudicante con gli adolescenti Trasferibilità di prove di efficacia disponibili ed esempi di buona pratica La letteratura scientifica indica come essenziale per il successo dei programmi di prevenzione che il comportamento obiettivo dell intervento non sia ancora molto diffuso, pertanto alla luce dei dati della ricerca HBSC i primi anni delle scuole medie superiori sono quelli maggiormente indicati per un attività di educazione sessuale e quindi di peer education per prevenire le gravidanze indesiderate e le I.S.T. (Infezioni Sessualmente Trasmesse) Esempio di buona pratica della metodologia della peer education è sicuramente quello nato e sperimentato con successo a Verbania sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse. Questa esperienza è illustrata nel testo di Croce M., Gnemmi A. Peer education. Adolescenti protagonisti della prevenzione. Franco Angeli, Milano 2003 ed è stata presentata in un convegno nazionale tenutosi a Verbania nel Altra esperienza significativa è stata realizzata dall equipe di Alberto Pellai (cfr. Empowered Peer Education, Erickson, Trento 2002). 2
3 Modelli teorici di cambiamento dei comportamenti Il presente progetto intende introdurre una metodologia innovativa (la peer education!) in alcune scuole medie superiori del territorio di competenza dell ASL 9 con la finalità di prevenire comportamenti sessuali a rischio tra gli studenti e presentare i servizi consultoriali dell ASL stessa. La peer education a scuola prevede la partecipazione attiva degli studenti per la codefinizione dei contenuti e delle strategie della comunicazione nell'ambito dell'educazione alla salute. L intervento dei peer educator, ragazzi della stessa età dei destinatari dell intervento, va ad incidere sulle dinamiche del gruppo di appartenenza, mettendo in discussione opinioni e credenze radicate, grazie al potenziale della comunicazione orizzontale. La peer education è pertanto utilizzata per promuovere il cambiamento a livello individuale attraverso la modificazione delle conoscenze, degli atteggiamenti, dei pregiudizi. La peer educationi rende protagonisti gli studenti in un percorso di promozione del benessere socio affettivo per sé e per i coetanei. Essa può diventare un efficace strumento di crescita per i giovani, ispirandosi ai presupposti concettuali dell empowerment. Empowerment è un costrutto complesso che indica l insieme di conoscenze, competenze, modalità relazionali che permettono a individui e gruppi di porsi obiettivi, di elaborare strategie per raggiungerli, utilizzando risorse esistenti. E un processo tramite il quale gli individui accrescono la possibilità di dirigere e controllare la propria vita. Sull educazione sessuale si è molto detto, letto, discusso e realizzato. Spesso si tratta però di iniziative e messaggi provenienti da istituzioni che a pieno titolo si occupano di questi argomenti, ma sono iniziative e messaggi contraddistinti da una visione prevalentemente adulta, con il rischio conseguente di utilizzare un linguaggio poco adatto agli interlocutori e di mettere in atto strategie di prevenzione inefficaci, talvolta addirittura controproducenti. Nonostante la diffusione di conoscenze e di contenuti importanti realizzata attraverso lo sviluppo di numerose iniziative di prevenzione, rimane comunque difficile agire sulle motivazioni e sui significati dei comportamenti a rischio nella popolazione giovanile. Di conseguenza si rende necessario attivare nuovi canali e risorse di comunicazione tesi a cogliere e a comprendere "ciò che sta nella testa dei giovani". La peer education può rappresentare in quest ottica un efficace strumento di prevenzione. La peer education rende i giovani protagonisti ed autonomi nel contesto della prevenzione, offre loro uno stimolo forte perché rispetta e dà fiducia ai loro stili di vita. Crea inoltre occasioni capaci di sviluppare nei giovani stessi il senso di appartenenza alla propria comunità, dando visibilità alla loro presenza e considerandoli come risorsa fondamentale nell'ambito della prevenzione. Gerarchia degli obiettivi congruenti con la diagnosi educativa e organizzativa Comportamentali per i peer educator - si costituisce un gruppo di peer educator in alcune scuole medie superiori - i peer educator seguono un percorso formativo sui temi della sessualità - i peer educator realizzano iniziative di prevenzione dei comportamenti sessuali a rischio indirizzate ai pari nella scuola di appartenenza per gli studenti delle scuole medie superiori (destinatari finali e peer educator) - gli studenti (peer educator e destinatari finali) sono più propensi ad utilizzare contraccettivi efficaci e mezzi di prevenzioni dalle I.S.T. qualora avessero rapporti sessuali - gli studenti (peer educator e destinatari finali) sono più propensi a rivolgersi allo spazio adolescenti attivato da anni presso i consultori familiari dell ASL 9 per eventuali problemi/bisogni concernenti la sessualità (per le figure di riferimento) I formatori consulenti, gli insegnanti e gli operatori dell ASL 9 supportano la formazione dei peer educator e la realizzazione degli interventi previsti per il gruppo dei pari 3
4 Ambientali - Alcune scuole aderiscono al progetto di peer education proposto - La peer education è inserita nel POF delle scuole che aderiscono al progetto - Lo spazio adolescenti attivato presso i consultori familiari dell ASL 9 acquisisce maggiore visibilità sul territorio Educativi Fattori predisponenti i peer educator e i destinatari finali - aumentano le loro conoscenze sui temi della sessualità - esprimono e si confrontano sulle proprie percezioni di rischio e sul significato della prevenzione in ambito sessuale - aumentano le loro conoscenze sullo spazio adolescenti attivato presso i consultori familiari dell ASL 9 - considerano lo spazio adolescenti una risorsa per bisogni/problemi concernenti la sessualità le figure educative di riferimento( insegnanti e operatori dell ASL 9) - aumentano le loro conoscenze sulla metodologia della peer education e sugli aspetti socio affettivi della sessualità - aumentano la loro consapevolezza sull importanza di parlare di sessualità con gli adolescenti a scuola e sul loro ruolo di insegnanti e operatori sanitari nella prevenzione di comportamenti sessuali a rischio - si esprimono e si confrontano sulle molteplici dimensioni dl rischio in adolescenza Fattori abilitanti - gli interventi di prevenzione dei comportamenti sessuali a rischio tra gli studenti a scuola sono programmati e realizzati dai peer educator - gli adulti di riferimento (formatori consulenti, insegnanti e operatori dell ASL 9) accompagnano e supportano i peer educator - lo spazio adolescenti che l ASL 9 ha attivato da anni presso i consultori familiari è una risorsa per le iniziative dei peer educator Fattori rinforzanti - gli studenti sono valorizzati come protagonisti delle iniziative di prevenzione a scuola - gli studenti incontrano figure educative (insegnanti e operatori dell ASL 9) capaci di ascoltare e accogliere i loro bisogni/problemi concernenti la sessualità 1. Costituzione del gruppo di lavoro Programma delle attività 2. Costituzione del gruppo di peer educator (tra gli studenti delle classi terze) 3. Formazione dei peer educator 4. Formazione degli insegnanti e degli operatori dell ASL 9 sulla peer education 5. Progettazione degli interventi di educazione tra pari 6. Realizzazione di iniziative di prevenzione rivolte ai pari nelle scuole di appartenenza (classi seconde) 7. Valutazione I formatori consulenti (Eclectica) gestiranno le attività pianificate affiancati da operatori dell ASL 9 ( servizio di educazione sanitaria e consultori familiari). 1) Costituzione del gruppo di lavoro ( settembre 2006) Presentazione del progetto e individuazione delle scuole disponibili a partecipare. Costituzione del gruppo di lavoro ASL 9- scuole- formatori consulenti sulla peer education. 4
5 2) Costituzione del gruppo di peer educator (settembre/ottobre 2006) Presa di contatto con la scuole aderenti al progetto Presentazione del progetto agli studenti (classi terze) Colloqui con i giovani interessati Definizione dello spazio fisico dove il gruppo potrà svolgere la sua attività con la disponibilità di una o più postazioni multimediali. 3) Formazione dei peer educator ( novembre 2006 gennaio 2007 in orario extra scolastico) Rafforzamento della coesione del gruppo dei promotori di salute attraverso tecniche di animazione Informazione/formazione dei promotori di salute sui temi relativi alla contraccezione, alle infezioni sessualmente trasmissibili Incontri con esperti (psicologo, medico, ostetrica dell ASL 9 ) al fine di approfondire gli argomenti trovati più significativi dai peer educator Presentazione ai peer educator dello spazio adolescenti attivato nei consultori familiari dell ASL 9 (compresa la visita della struttura) 4) Formazione degli insegnanti e degli operatori dell ASL 9 sulla peer education ( novembredicembre 2006) Individuazione degli insegnanti referenti del progetto Individuazione degli operatori sanitari referenti Organizzazione e realizzazione del percorso formativo rivolto agli insegnanti e operatori ASL 9 ( 6 ore complessive) 5) Progettazione degli interventi di educazione tra pari ( febbraio/marzo 2007) Definizione contenuti/attività delle iniziative di prevenzione rivolte ai pari Simulazione degli interventi 6) Realizzazione di iniziative di prevenzione rivolte ai pari (aprile/giugno 2007 settembre/dicembre 2007) Organizzare gli interventi di sensibilizzazione per i pari (classi seconde). Attuazione degli interventi di sensibilizzazione progettati dai peer educator. 7) Verifica delle attività (in itinere) Valutazione complessiva delle attività svolte, sia per quanto riguarda il percorso formativo rivolto agli insegnanti/operatori, sia per le attività di peer education (vedi paragrafo Piano di valutazione). Gruppo di progetto Dr.ssa Carla Francone - medico referente per l educazione sanitaria dell ASL 9 e responsabile del progetto - compito organizzativo, formativo e valutativo Dr.ssa M.Rita Molino - assistente sanitaria laureata in pedagogia - servizio di educazione sanitaria dell ASL 9 ruolo di referente della valutazione - compito organizzativo, formativo e valutativo Dr. Marco Ruschi - medico - S.I.S.P. dell ASL 9 ruolo di referente della valutazione - compito organizzativo, formativo e valutativo Dr.ssa Antonella Ermacora educatore formatore laureata in scienza dell educazione- società di comunicazione, formazione e ricerca sociale Eclectica di Torino responsabile della formazione - compito educativo e formativo Dr.ssa Franca Beccaria sociologa - società di comunicazione, formazione e ricerca sociale Eclectica di Torino responsabile della ricerca - compito formativo e valutativo 5
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