FONDO SOCIALE DIPENDENTI REGIONALI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "FONDO SOCIALE DIPENDENTI REGIONALI"

Transcript

1 FONDO SOCIALE DIPENDENTI REGIONALI Regolamento recante criteri e modalità di concessione dei prestiti previsti dall articolo 153, comma 1, punto 4) della Legge regionale 31 agosto 1981, n. 53 (Aggiornato con circolari n. 5 e 21/2011) Articolo 1 (Finalità) 1. Il presente Regolamento disciplina i criteri e le modalità per la concessione dei prestiti di cui all articolo 153, comma 1, punto 4), della legge regionale 31 agosto 1981, n. 53 (Stato giuridico e trattamento economico del personale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia). Articolo 2 (Beneficiari) 1. Nei confronti dei dipendenti regionali in attività di servizio, purchè non a tempo determinato, può essere disposta la concessione di prestiti alle condizioni di cui agli articoli seguenti. 2. Possono contrarre il prestito per le finalità di cui al presente Regolamento anche i dipendenti già collocati in esonero dal servizio ai sensi dell articolo 13, commi 10, 11 e 12 della L.R. 30 dicembre 2009, n. 24. Articolo 3 (Esclusioni) 1. Non può contrarre il prestito il dipendente che: a) non abbia maturato almeno due anni di servizio effettivo alla data di presentazione della domanda; b) abbia in corso di restituzione il mutuo edilizio superiore ad Euro ,00 (diciottomila/00) concesso ai sensi dell articolo 7 (Oggetto) del

2 Regolamento per la concessione dei mutui edilizi e del quale non ha ancora restituito almeno 60 rate; c) sia sottoposto alla misura cautelare o alla sanzione disciplinare della sospensione dall impiego. 2. Nel caso in cui nei confronti del richiedente sia stata disposta la revoca prevista dall articolo 11 (Revoca) del presente Regolamento, dall articolo 11 (Revoca) del Regolamento per la concessione dei mutui edilizi e dall articolo 10 (Revoca) del Regolamento per la concessione dei sussidi assistenziali, allo stesso non potrà essere concesso un prestito per la durata di due anni a decorrere dalla data di restituzione al Fondo Sociale della somma residua. 3. Non è ammessa la concessione di un nuovo prestito se non dopo che sia stato totalmente estinto il prestito precedente, salvo il caso di documentate eccezionali situazioni di gravità, riconosciute dal Comitato di gestione. 4. Al dipendente che fruisce di un mutuo edilizio può essere concesso un prestito purchè la somma delle quote di retribuzione mensile cedute e da cedere per gli ammortamenti dei due debiti non superi i 2/5 della retribuzione complessiva valutata al lordo delle ritenute. 5. La concessione del prestito è cumulabile con altre provvidenze previste anche da leggi statali o regionali entro il limite del costo dell intervento per il quale è stato erogato. Articolo 4 (Oggetto) 1. Formano oggetto di richiesta: a) spese sanitarie; b) lavori di miglioramento funzionale dell abitazione; c) acquisto di arredamento e di elettrodomestici d) altre motivazioni da comprovare. Articolo 5 (Modalità della richiesta) 1. La domanda di prestito, adeguatamente motivata, deve essere redatta sull apposito modulo fornito dalla Segreteria del Fondo Sociale avvalendosi anche delle procedure informatiche eventualmente messe a disposizione. Pagina 2 di 7

3 2. Quando nello stesso nucleo familiare vi siano più dipendenti regionali, la concessione del prestito allo stesso titolo può essere richiesta da uno solo dei medesimi. 3. A corredo della domanda di prestito il richiedente deve presentare: a) documentazione originale delle spese da sostenere o sostenute, intestata al richiedente, quali preventivi o fatture/ricevute fiscali quietanzate; b) composizione del nucleo familiare convivente alla data della presentazione della domanda; c) ultima dichiarazione dei redditi presentata da tutto il nucleo familiare convivente. Articolo 6 (Documentazione di spesa) 1. Qualora il prestito sia concesso a fronte di preventivi di spesa, il beneficiario è tenuto a produrre in originale, entro i termini fissati dal Comitato di gestione, fatture quietanzate o altra idonea documentazione, intestata al medesimo, circa l utilizzazione del prestito per le finalità per le quali è stato concesso. Articolo 7 (Modalità della concessione) 1. Il prestito può venir concesso fino alla misura massima di Euro 7.000,00 (settemila/00). 2. Nel caso di spese per interventi di carattere sanitario, socio-assistenziale, nonché per spese inerenti lavori di miglioramento funzionale dell abitazione di residenza del dipendente, per i quali si richiede una anticipazione di spesa non altrimenti sostenibile, il prestito potrà essere concesso fino alla misura di Euro 9.000,00 (novemila/00). 3. I prestiti sono concessi nell ambito delle risorse annualmente disponibili. 4. Nell eventualità che le stesse siano insufficienti per soddisfare tutte le richieste pervenute, il Comitato di gestione concederà i prestiti a seguito di istruttoria selettiva effettuata con riferimento alla gravità della situazione economica del richiedente, al reddito del nucleo familiare avendo riguardo al numero di familiari a carico e prendendo a riferimento i limiti di reddito di cui all articolo 6 (Requisiti economici) del Regolamento concernente la concessione dei sussidi assistenziali, all entità della spesa che il richiedente si appresta a sostenere o ha sostenuto, al non aver precedentemente fruito Pagina 3 di 7

4 di altri prestiti da parte del Fondo Sociale, all ordine di presentazione della domanda, nonché ad altre particolari situazioni di bisogno. 5. Le domande escluse saranno riesaminate d ufficio nell annualità successiva a quella di presentazione, decorsa la quale saranno definitivamente archiviate. 6. Fermo restando quanto previsto nei commi precedenti, il dipendente già collocato in esonero ai sensi dell articolo 13, commi 10, 11 e 12 della L.R. 30 dicembre 2009, n. 24, può optare per una proporzionale riduzione dell entità del prestito da concedere ragguagliandola alla durata massima della permanenza in esonero ed al valore della rata prescelta. Al fine della determinazione dell entità del prestito da concedere, saranno tenute in considerazione l entità delle quote dei debiti già gravanti sulla retribuzione mensile, onde non superare i 2/5 della retribuzione stessa. Articolo 8 (Modalità di pagamento) 1. Il dipendente, avuta comunicazione della concessione del prestito, deve rilasciare delega all Amministrazione regionale per l autorizzazione a trattenere a favore del Fondo Sociale: a) le rate di ammortamento sulla retribuzione mensile; b) l ammontare del residuo debito del prestito sulle indennità comunque e ad ogni titolo dovutegli dall Amministrazione regionale in occasione della cessazione dal servizio. c) L ammontare del residuo debito del prestito concesso al dipendente già collocato in esonero ai sensi dell articolo 13, commi 10, 11 e 12 della L.R. 30 dicembre 2009, n. 24, calcolato alla data di maturazione del diritto all accesso alla pensione sarà trattenuta a valere sull integrazione dell indennità di buonuscita regionale da corrispondere. Qualora quest ultima dovesse rivelarsi insufficiente a saldare il residuo debito, l interessato dovrà impegnarsi a versare direttamente in unica soluzione l importo residuo. 2. Qualora il dipendente non avesse diritto alle indennità di cui alla lettera b) del comma precedente o le stesse non fossero sufficienti, egli s impegna, all atto della delega, a versare direttamente ed in un unica soluzione l importo residuo del debito entro 30 giorni dal ricevimento della relativa richiesta. Pagina 4 di 7

5 3. Nel caso in cui il dipendente sia esonerato dal servizio ai sensi dell articolo 13, commi 10, 11 e 12 della L.R. 24 dd. 30/12/2009 dovrà comunque versare mensilmente la rata del prestito che sarà trattenuta dalle competenze spettantegli. Qualora al momento dell effettivo collocamento in quiescenza, le indennità dovutegli dall Amministrazione regionale non risultino sufficienti a saldare il residuo debito, si applicherà quanto disposto dal comma Alla ricezione della delega la Segreteria del Fondo Sociale provvederà all emissione del mandato di pagamento accreditando l importo del prestito concesso sul c/c bancario o postale indicato. Articolo 9 (Ammortamento) 1. Il prestito viene ammortizzato fino ad un massimo di n. 48 rate mensili costanti senza maggiorazione di interessi. 2. In relazione ai prestiti concessi ai sensi del comma 2 dell articolo 7 (Modalità della concessione), la durata dell ammortamento può essere stabilita fino ad un massimo di n. 60 rate mensili. 3. L interessato può chiedere che il prestito sia rateizzato anche con un piano di rientro personalizzato con rate costanti. 3.1 La durata massima del piano di ammortamento di un prestito concesso al dipendente già collocato in esonero ai sensi dell articolo 13, commi 10, 11 e 12 della L.R. 30 dicembre 2009, n. 24, non può superare la durata prevista di permanenza in esonero. 4. L ammortamento ha inizio dal primo giorno del terzo mese successivo a quello in cui il prestito è erogato. 5. L ammortamento può essere interrotto in caso di sospensione della retribuzione, però dovrà essere estinto entro il periodo di ammortamento prescelto. 6. Il dipendente ha facoltà di rimborsare in qualunque momento il residuo debito del prestito. 6.1 In caso di sospensione della retribuzione, il dipendente dovrà provvedere al versamento mensile della rata al fine del rispetto del periodo di ammortamento prescelto per l estinzione del prestito. 7. In caso di decesso di un dipendente in attività di servizio, il prestito si intende estinto ai sensi del successivo articolo 10 (Fondo rischi). Pagina 5 di 7

6 8. Nel caso di cessazione dal servizio del dipendente debitore per causa diversa dalla morte prima che sia estinto il debito, le indennità comunque e ad ogni titolo, compresa quella di equo indennizzo, dovutegli dall Amministrazione regionale, sono trattenute dalla stessa a favore del Fondo Sociale fino alla concorrenza del residuo debito. 9. Qualora, per qualsiasi altra causa, l ammortamento del prestito non possa essere eseguito nelle condizioni precedentemente stabilite, il Fondo Sociale procederà al recupero del credito sulle spettanze dovute a qualsiasi titolo dall Amministrazione regionale al debitore, nonché su altri beni dello stesso, avvalendosi anche della procedura coattiva stabilita per la riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato e degli Enti pubblici. 10.Nel caso di trasferimento del dipendente debitore ad altro ente del comparto unico del pubblico impiego regionale e locale del Friuli Venezia Giulia, l Amministrazione regionale comunicherà all amministrazione ricevente i dati del prestito, il conto delle ritenute eseguite e quelle da eseguirsi, al fine della prosecuzione della trattenuta mensile sulle competenze dovute. Tali trattenute dovranno essere riversate nel conto entrate della Regione a favore del Fondo Sociale. Articolo 10 (Fondo rischi) 1. Sull importo di ciascun prestito concesso si trattiene in anticipo, a titolo di fondo rischi, un importo pari all 1% (uno per cento). 2. Con la riserva così costituita, il Fondo Sociale provvede a proprio carico all estinzione del prestito concesso in caso di: a) morte del dipendente prima che sia estinto il debito; b) dispensa del dipendente dal servizio per inabilità fisica con indennità, comunque e ad ogni titolo, compreso quello di equo indennizzo, dovute dall Amministrazione regionale, insufficienti all estinzione del residuo debito. Articolo 11 (Revoca) 1. Qualora si accerti che il prestito è stato concesso sulla base di dichiarazioni e documentazioni risultate false o infedeli o non sia stato utilizzato per i fini per i quali è Pagina 6 di 7

7 stato concesso, si procede all immediata revoca della concessione del prestito stesso, salva ogni ulteriore responsabilità del dipendente. 2. In caso di insolvenza delle rate mensili da parte del dipendente si procederà alla revoca del prestito. 3. Nell ipotesi di cui sopra, l interessato è tenuto a restituire nel termine di trenta giorni la somma percepita, al netto delle rate rimborsate, maggiorate degli interessi calcolati in base ai tassi per le giacenze di cassa del Fondo Sociale applicati durante il periodo di fruizione del prestito. 4. Qualora a seguito di revoca il dipendente non esegua nei termini indicati il versamento della somma indicata, si provvederà a darne opportuna comunicazione ai competenti uffici regionali per l avvio delle procedure di recupero del credito e per l adozione degli eventuali provvedimenti disciplinari conseguenti. Articolo 12 (Abrogazioni) 1. E abrogata ogni precedente disposizione regolamentare in materia. Articolo 13 (Norma transitoria) 1. Le domande presentate precedentemente all entrata in vigore del presente Regolamento e non ancora evase, saranno esaminate dal Comitato di gestione ai sensi della precedente normativa. 2. I prestiti in corso di restituzione continuano nei rispettivi piani di ammortamento. Articolo 14 (Entrata in vigore) 1. Il presente Regolamento entra in vigore il 1 luglio Pagina 7 di 7

FONDO SOCIALE DIPENDENTI REGIONALI

FONDO SOCIALE DIPENDENTI REGIONALI FONDO SOCIALE DIPENDENTI REGIONALI Regolamento recante criteri e modalità di concessione dei mutui edilizi previsti dall articolo 153, comma 1, punto 5) della Legge regionale 31 agosto 1981, n. 53 (Aggiornato

Dettagli

COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA

COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI E DI CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI PER LA PROMOZIONE DI ATTIVITA CULTURALI, DIDATTICO EDUCATIVE, ISTITUZIONALI,

Dettagli

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRESTITI CONTRATTI DAI PENSIONATI ESTINGUIBILI CON CESSIONE FINO AD UN QUINTO DELLE PENSIONI

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRESTITI CONTRATTI DAI PENSIONATI ESTINGUIBILI CON CESSIONE FINO AD UN QUINTO DELLE PENSIONI DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRESTITI CONTRATTI DAI PENSIONATI ESTINGUIBILI CON CESSIONE FINO AD UN QUINTO DELLE PENSIONI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Con la presente procedura si definiscono le modalità

Dettagli

COMUNE DI CAMPIONE D ITALIA REGOLAMENTO DI INTEGRAZIONE DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI

COMUNE DI CAMPIONE D ITALIA REGOLAMENTO DI INTEGRAZIONE DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI COMUNE DI CAMPIONE D ITALIA REGOLAMENTO DI INTEGRAZIONE DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI Approvato con deliberazione consiliare n. 8 del 28 febbraio 2013 Modificato con deliberazione consiliare n. 13 del

Dettagli

COMUNE DI CESENA Settore Risorse Patrimoniali e Tributarie Servizio Tributi

COMUNE DI CESENA Settore Risorse Patrimoniali e Tributarie Servizio Tributi Allegato A COMUNE DI CESENA Settore Risorse Patrimoniali e Tributarie Servizio Tributi REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI RATEIZZAZIONI DI TRIBUTI COMUNALI ARRETRATI Approvato con delibera del Consiglio

Dettagli

REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.)

REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.) COMUNE DI ORIO CANAVESE Sede: Piazza G. Tapparo, 1 10010 Orio Canavese (TO) REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.) Approvato con deliberazione C.C.

Dettagli

(G.U. n. 241 del 15 ottobre 2012 )

(G.U. n. 241 del 15 ottobre 2012 ) Decreto Ministero dello Sviluppo Economico 9 agosto 2012 Attuazione dell articolo 26 del decreto-legge n. 83/2012 recante «Moratoria delle rate di finanziamento dovute dalle imprese concessionarie delle

Dettagli

COMUNE DI MIRANDOLA (Provincia di Modena) Regolamento per la riscossione coattiva delle entrate comunali

COMUNE DI MIRANDOLA (Provincia di Modena) Regolamento per la riscossione coattiva delle entrate comunali COMUNE DI MIRANDOLA (Provincia di Modena) Regolamento per la riscossione coattiva delle entrate comunali Approvato con delibera di C.C. n. 40 del 20/04/2015 INDICE Art. 1 Oggetto 3 Art. 2 Recupero bonario

Dettagli

Art. 6 Mancata restituzione delle somme revocate Art. 7 Interessi di revoca Art. 8 Imputazione delle somme versate

Art. 6 Mancata restituzione delle somme revocate Art. 7 Interessi di revoca Art. 8 Imputazione delle somme versate Allegato Disposizioni procedurali per le revoche e le restituzioni di incentivi gestiti dall Area Servizi al Cittadino - U.O. Politiche Attive del Lavoro Sportello Contributi Lavoro della Provincia di

Dettagli

COMUNE DI CAMPIONE D ITALIA Prov. di Como

COMUNE DI CAMPIONE D ITALIA Prov. di Como COMUNE DI CAMPIONE D ITALIA Prov. di Como REGOLAMENTO DI INTEGRAZIONE DEI TRATTAMENTI PENSIONISTICI Approvato con deliberazione consiliare n. 24 del 30 ottobre 2007 Pubblicato all Albo Pretorio il 14 novembre

Dettagli

(Provincia di GENOVA)

(Provincia di GENOVA) COMUNE DI LAVAGNA (Provincia di GENOVA) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 32 del 24/08/2012 1 INDICE Art. 1 Art. 2 Art.

Dettagli

Comune di San Salvatore Telesino Provincia di Benevento. Regolamento per la concessione di dilazione di pagamento per imposte e tributi comunali

Comune di San Salvatore Telesino Provincia di Benevento. Regolamento per la concessione di dilazione di pagamento per imposte e tributi comunali Comune di San Salvatore Telesino Provincia di Benevento Regolamento per la concessione di dilazione di pagamento per imposte e tributi comunali Approvato con Delibera di Consiglio comunale n. 7 del 11

Dettagli

Regolamento per l erogazione di contributi per l avvio e l esercizio dell attività libero professionale

Regolamento per l erogazione di contributi per l avvio e l esercizio dell attività libero professionale Regolamento per l erogazione di contributi per l avvio e l esercizio dell attività libero professionale Articolo 1 - Contributi concessi 1. Il Consiglio di Amministrazione, con le modalità ed i limiti

Dettagli

Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca

Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca Regolamento per la concessione e l erogazione di contributi per il sostegno alle imprese che stipulano

Dettagli

I tratti caratteristici e la disciplina dettata dal Testo Unico

I tratti caratteristici e la disciplina dettata dal Testo Unico I tratti caratteristici e la disciplina dettata dal Testo Unico 1 INTRODUZIONE Apprenderemo: Lo schema negoziale della cessione del quinto La disciplina dettata dal Testo Unico in materia di finanziamenti

Dettagli

Cassa depositi e prestiti società per azioni CIRCOLARE N. 1266

Cassa depositi e prestiti società per azioni CIRCOLARE N. 1266 Cassa depositi e prestiti società per azioni Roma, 15 settembre 2006 CIRCOLARE N. 1266 Oggetto: Condizioni generali dei prestiti a tasso fisso con oneri di ammortamento a carico dello Stato, senza pre-ammortamento.

Dettagli

RATEIZZAZIONI DI PAGAMENTO APPLICABILI AI DEBITI DI NATURA TRIBUTARIA ED EXTRA TRIBUTARIA

RATEIZZAZIONI DI PAGAMENTO APPLICABILI AI DEBITI DI NATURA TRIBUTARIA ED EXTRA TRIBUTARIA COMUNE DI MONTEGROSSO D ASTI Provincia di Asti Via Re Umberto, 60 CAP 14048 Tel. 0141/953052 Fax 0141/95.37.39 REGOLAMENTO RATEIZZAZIONI DI PAGAMENTO APPLICABILI AI DEBITI DI NATURA TRIBUTARIA ED EXTRA

Dettagli

PRESTOBENE- DONOBENE - DONO - REGOLAMENTO-

PRESTOBENE- DONOBENE - DONO - REGOLAMENTO- Definizioni PRESTOBENE- DONOBENE - DONO - REGOLAMENTO- Beneficiaria un organizzazione non profit (ONP) che, per la realizzazione di un Progetto, riceve somme in forma di PrestoBene, DonoBene, Dono. Prestatore

Dettagli

ALLA FINAOSTA S.p.A. "Finanziaria Regionale Valle d'aosta - Società per Azioni" Sede legale: Via B. Festaz, AOSTA

ALLA FINAOSTA S.p.A. Finanziaria Regionale Valle d'aosta - Società per Azioni Sede legale: Via B. Festaz, AOSTA mod. Modulo per la richiesta di interventi regionali per l accesso al credito sociale ALLA FINAOSTA S.p.A. "Finanziaria Regionale Valle d'aosta - Società per Azioni" Sede legale: Via B. Festaz, 22-11100

Dettagli

COMUNE DI SANT AGATA BOLOGNESE Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE COATTIVA DELLE ENTRATE COMUNALI

COMUNE DI SANT AGATA BOLOGNESE Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE COATTIVA DELLE ENTRATE COMUNALI COMUNE DI SANT AGATA BOLOGNESE Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE COATTIVA DELLE ENTRATE COMUNALI Allegato alla Deliberazione di Consiglio Comunale n.29 del 5 Giugno 2015 INDICE Art. 1

Dettagli

- ritenute operate e versate sugli emolumenti erogati entro il relativi all anno 2007;

- ritenute operate e versate sugli emolumenti erogati entro il relativi all anno 2007; PROSPETTO ST - ritenute operate e versate sugli emolumenti erogati entro il 12.01.2008 relativi all anno 2007; - versamenti effettuati entro marzo 2008 relativi alle operazioni di conguaglio di fine anno

Dettagli

COMUNE DI CREVALCORE REGOLAMENTO DELLA RISCOSSIONE COATTIVA DELLE ENTRATE PATRIMONIALI COMUNALI

COMUNE DI CREVALCORE REGOLAMENTO DELLA RISCOSSIONE COATTIVA DELLE ENTRATE PATRIMONIALI COMUNALI COMUNE DI CREVALCORE REGOLAMENTO DELLA RISCOSSIONE COATTIVA DELLE ENTRATE PATRIMONIALI COMUNALI INDICE Art. 1 - Oggetto e finalità del regolamento Art. 2 Gestione della riscossione coattiva Art. 3 Avviso

Dettagli

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA ADDIZIONALE COMUNALE ALL IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE (I.R.P.E.F.)

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA ADDIZIONALE COMUNALE ALL IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE (I.R.P.E.F.) COMUNE DI PONTE LAMBRO Provincia di Como UFFICIO TRIBUTI REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA ADDIZIONALE COMUNALE ALL IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE (I.R.P.E.F.) APPROVATO CON DELIBERAZIONE

Dettagli

L.R. 22/2007, art. 3, c. 47 B.U.R. 7/11/2007, n. 45. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 30 ottobre 2007, n. 0350/Pres.

L.R. 22/2007, art. 3, c. 47 B.U.R. 7/11/2007, n. 45. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 30 ottobre 2007, n. 0350/Pres. L.R. 22/2007, art. 3, c. 47 B.U.R. 7/11/2007, n. 45 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 30 ottobre 2007, n. 0350/Pres. Regolamento concernente i criteri di ripartizione e le modalità di concessione, rendicontazione

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA RATEIZZAZIONE DEI TRIBUTI COMUNALI

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA RATEIZZAZIONE DEI TRIBUTI COMUNALI COMUNE DI CIMINNA ALBO PRETORIO Allegato Pubbl. n.769 del 30/06/2016 Allegato A COMUNE DI CIMINNA PROVINCIA DI PALERMO Settore 3 Servizi Finanziari Tributi REGOLAMENTO COMUNALE PER LA RATEIZZAZIONE DEI

Dettagli

DECRETO DEL COMMISSARIO DELEGATO PER GLI EVENTI ALLUVIONALI DEL SETTEMBRE 2006 N. 13/CDA DEL 27/03/2008

DECRETO DEL COMMISSARIO DELEGATO PER GLI EVENTI ALLUVIONALI DEL SETTEMBRE 2006 N. 13/CDA DEL 27/03/2008 1 DECRETO DEL COMMISSARIO DELEGATO PER GLI EVENTI ALLUVIONALI DEL SETTEMBRE 2006 N. 13/CDA DEL 27/03/2008 Oggetto: Attuazione art. 4 Ordinanza n.3660/2008. Concessione del contributo per il ripristino

Dettagli

Comune di Soave REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALIQUOTA DI COMPARTECIPAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F.

Comune di Soave REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALIQUOTA DI COMPARTECIPAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F. REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALIQUOTA DI COMPARTECIPAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F. (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) 1 INDICE Art. 1 Ambito di applicazione...(pag. 3) Art.

Dettagli

A S P I. la prestazione che ha sostituito le indennità di disoccupazione e di mobilità

A S P I. la prestazione che ha sostituito le indennità di disoccupazione e di mobilità A S P I la prestazione che ha sostituito le indennità di disoccupazione e di mobilità Vediamo come funziona la nuova prestazione sociale a favore dei disoccupati Sommario Lavoratori interessati Indennità

Dettagli

Informativa n. 61. La manovra Monti (DL n. 201) - Novità in materia di IRPEF e relative addizionali INDICE. del 13 dicembre 2011

Informativa n. 61. La manovra Monti (DL n. 201) - Novità in materia di IRPEF e relative addizionali INDICE. del 13 dicembre 2011 Informativa n. 61 del 13 dicembre 2011 La manovra Monti (DL 6.12.2011 n. 201) - Novità in materia di IRPEF e relative addizionali INDICE 1 Premessa... 2 2 Indennità di fine rapporto - Esclusioni dal regime

Dettagli

REGOLAMENTO MOROSITA

REGOLAMENTO MOROSITA UFFICIO SUPPORTO AGLI ORGANI AMMINISTRATIVI E AL CONTROLLO DI GESTIONE Premessa: REGOLAMENTO MOROSITA I Servizi dell ATERP provvedono all applicazione delle norme del presente regolamento secondo le competenze

Dettagli

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IMPOSTA SUI REDDITI DELLE PERSONE FISICHE

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IMPOSTA SUI REDDITI DELLE PERSONE FISICHE REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IMPOSTA SUI REDDITI DELLE PERSONE FISICHE 1 INDICE Articolo 1 Oggetto Articolo 2 Variazione dell aliquota di compartecipazione Articolo 3 Soggetto

Dettagli

LEGGE REGIONALE 11 LUGLIO 2014, N. 5

LEGGE REGIONALE 11 LUGLIO 2014, N. 5 LEGGE REGIONALE 11 LUGLIO 2014, N. 5 Modifiche alla legge regionale 26 febbraio 1995, n. 2 (Interventi in materia di indennità e previdenza ai Consiglieri della Regione autonoma Trentino-Alto Adige), come

Dettagli

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IMPOSTA SUI REDDITI DELLE PERSONE FISICHE

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IMPOSTA SUI REDDITI DELLE PERSONE FISICHE COMUNE DI SANNAZZARO DE BURGONDI PROVINCIA DI PAVIA REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IMPOSTA SUI REDDITI DELLE PERSONE FISICHE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale

Dettagli

REGOLAMENTO. Approvato con delib. CC n. 51/

REGOLAMENTO. Approvato con delib. CC n. 51/ REGOLAMENTO Criteri di utilizzazione delle somme relative a oneri di urbanizzazione secondaria da destinare a: -«Chiese ed altri edifici per servizi religiosi»; -«Centri civici e sociali, attrezzature

Dettagli

Regolamento Comunale per la Riscossione Coattiva delle Entrate Comunali

Regolamento Comunale per la Riscossione Coattiva delle Entrate Comunali ALL. C COMUNE DI PIACENZA Regolamento Comunale per la Riscossione Coattiva delle Entrate Comunali Approvato con delibera di C.C. n. 17 del 23/07/2015 1 INDICE Art. 1 - Oggetto Art. 2 - Recupero bonario

Dettagli

ACCORDO 2015 SOSPENSIONE DEL CREDITO ALLE FAMIGLIE AVVISO ALLA CLIENTELA

ACCORDO 2015 SOSPENSIONE DEL CREDITO ALLE FAMIGLIE AVVISO ALLA CLIENTELA ACCORDO 2015 SOSPENSIONE DEL CREDITO ALLE FAMIGLIE AVVISO ALLA CLIENTELA Si avvisa la gentile clientela che questa Banca ha aderito all Accordo siglato il 31 marzo 2015 tra l ABI e le Associazioni dei

Dettagli

CITTÁ DI LIGNANO SABBIADORO

CITTÁ DI LIGNANO SABBIADORO CITTÁ DI LIGNANO SABBIADORO Provincia di Udine REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER LA VIOLAZIONE DELLE DISPOSIZIONI PREVISTE DAI REGOLAMENTI E DALLE ORDINANZE COMUNALI APPROVATO

Dettagli

COMUNE DI CAVRIAGO Provincia di Reggio Emilia

COMUNE DI CAVRIAGO Provincia di Reggio Emilia COMUNE DI CAVRIAGO Provincia di Reggio Emilia DETERMINAZIONE N. 367 DEL 10/11/2016 OGGETTO: PROVVEDIMENTI ANTICRISI 2016 - APPROVAZIONE DISCIPLINARE A SOSTEGNO DEL PAGAMENTO DI RETTE PER ATTIVITA' SPORTIVE

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento.

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento. Protocollo n. 97156 /2011 Disposizioni di attuazione dell articolo 3, comma 5, della legge 30 dicembre 2010, n. 238, in ordine alla richiesta dei benefici fiscali da parte dei lavoratori dipendenti rientrati

Dettagli

C O M U N E OSTRA VETERE

C O M U N E OSTRA VETERE C O M U N E OSTRA VETERE Provincia di Ancona REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI DILAZIONI E/O RATEIZZAZIONI DI PAGAMENTO APPLICABILI AI DEBITI DI NATURA TRIBUTARIA APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE

Dettagli

Trattamento di Fine servizio e Trattamento di Fine Rapporto

Trattamento di Fine servizio e Trattamento di Fine Rapporto Trattamento di Fine servizio e Trattamento di Fine Rapporto di Alberto Forti A tutti i dipendenti pubblici assunti con contratto a tempo indeterminato prima del 31 dicembre 2000 l INPDAP eroga la cosiddetta

Dettagli

Assemblea Generale dei Soci Delegati 31 maggio 2013 REGOLAMENTO RISTORNI E CAPITALIZZAZIONE

Assemblea Generale dei Soci Delegati 31 maggio 2013 REGOLAMENTO RISTORNI E CAPITALIZZAZIONE Assemblea Generale dei Soci Delegati 31 maggio 2013 REGOLAMENTO RISTORNI E CAPITALIZZAZIONE Premesso che: - la Cooperativa persegue lo scopo di valorizzare al meglio le produzioni agricole dei propri Soci

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI DILAZIONI E/O RATEIZZAZIONI DI PAGAMENTO APPLICABILI AI DEBITI DI NATURA TRIBUTARIA

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI DILAZIONI E/O RATEIZZAZIONI DI PAGAMENTO APPLICABILI AI DEBITI DI NATURA TRIBUTARIA Ufficio COMUNE DI TAVAZZANO CON VILLAVESCO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI DILAZIONI E/O RATEIZZAZIONI DI PAGAMENTO APPLICABILI AI DEBITI DI NATURA TRIBUTARIA APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE N.

Dettagli

Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione finanziario SOMMARIO

Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione finanziario SOMMARIO Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione finanziario 2017-2019 SOMMARIO Preambolo Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 - Bilancio di previsione finanziario annuale - Bilancio di previsione finanziario

Dettagli

R E G O L A M E N T O

R E G O L A M E N T O REGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CANONI APPROVATO CON D.C. N.15 DEL 24/01/2008, MODIFICATA CON D.C. N.82 DEL 18/11/2010 E CON D.C. N.61 DEL 04/10/2011 R E G O L A M E N T O Ai fini del presente

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI RATEIZZAZIONI PER IL PAGAMENTO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI RATEIZZAZIONI PER IL PAGAMENTO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI RATEIZZAZIONI PER IL PAGAMENTO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE Indice: Art. 1 Oggetto del Regolamento Art. 2 Criteri di ammissione al beneficio della rateizzazione Art. 3 Contenuto

Dettagli

VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14)

VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14) VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14) Pagina 2 di 6 - Pagina Documento bianca sul regime fiscale Edizione 11.2014

Dettagli

REGOLAMENTO DESTINATO A DISCIPLINARE LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN FAVORE DI FAMIGLIE CON BAMBINI ISCRITTI AGLI ASILI NIDO DI AVIANO

REGOLAMENTO DESTINATO A DISCIPLINARE LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN FAVORE DI FAMIGLIE CON BAMBINI ISCRITTI AGLI ASILI NIDO DI AVIANO REGOLAMENTO DESTINATO A DISCIPLINARE LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN FAVORE DI FAMIGLIE CON BAMBINI ISCRITTI AGLI ASILI NIDO DI AVIANO 1 Art. 1 Oggetto e finalità 1. Il presente regolamento disciplina

Dettagli

- ritenute operate e versate sugli emolumenti erogati nel 2006 ed entro il ;

- ritenute operate e versate sugli emolumenti erogati nel 2006 ed entro il ; PROSPETTO ST Dati relativi a: - ritenute operate e versate sugli emolumenti erogati nel 2006 ed entro il 12.01.2007; - ritenute operate in sede di conguaglio di fine anno 2006 effettuato entro il 28.02.2007;

Dettagli

SETTORE SERVIZI ALLA PERSONA

SETTORE SERVIZI ALLA PERSONA BANDO CRISI ECONOMICA ANNO 2016 SOSTEGNO ECONOMICO A FAVORE DI CITTADINI DI BUCCINASCO CHE SI TROVANO IN STATO DI DISAGIO ECONOMICO FINALITÀ, DEFINIZIONI E RISORSE FINANZIARE Il Comune di Buccinasco, con

Dettagli

COMUNE DI NAVE. Provincia di Brescia. Regolamento Comunale per l applicazione dell ISEE indicatore della situazione economica equivalente

COMUNE DI NAVE. Provincia di Brescia. Regolamento Comunale per l applicazione dell ISEE indicatore della situazione economica equivalente COMUNE DI NAVE Provincia di Brescia Regolamento Comunale per l applicazione dell ISEE indicatore della situazione economica equivalente Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n.53 del 30/11/2015

Dettagli

Il Ministro dell Economia e delle Finanze

Il Ministro dell Economia e delle Finanze Il Ministro dell Economia e delle Finanze Visto l articolo 1, comma 91, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, il quale dispone, tra l altro, che, a decorrere dal periodo di imposta 2015, agli enti di previdenza

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE DI TASSE E CONTRIBUTI SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE

REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE DI TASSE E CONTRIBUTI SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE DI TASSE E CONTRIBUTI SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DELL AREA SANITARIA, MEDICO-CHIRURGICA E VETERINARIA A.A. 2014/2015 SOMMARIO 1 - IMPOSTA DI BOLLO 2 - SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO Protezione Mutuo New

SCHEDA PRODOTTO Protezione Mutuo New SCHEDA PRODOTTO Protezione Mutuo New NOME PRODOTTO PROTEZIONE MUTUI - New Revisione prodotto post evidenze di mercato a seguito Lettera Ivass/Bankit LE COMPAGNIE BCC Assicurazioni S.p.A BCC Vita S.p.A

Dettagli

CORTE D APPELLO DI TRIBUNALE DI SEZIONE DISTACCATA DI

CORTE D APPELLO DI TRIBUNALE DI SEZIONE DISTACCATA DI CORTE D APPELLO DI TRIBUNALE DI SEZIONE DISTACCATA DI Cancelleria p/c Ufficio dei crediti da recuperare Il sottoscritto cancelliere, vista la domanda presentata in data dal sig., nato a il, residente in,

Dettagli

COMUNE DI CONCA DEI MARINI (Provincia di Salerno) REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL IMPOSTA DI SOGGIORNO (D.Lgs. 14 marzo 2011, n.

COMUNE DI CONCA DEI MARINI (Provincia di Salerno) REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL IMPOSTA DI SOGGIORNO (D.Lgs. 14 marzo 2011, n. COMUNE DI CONCA DEI MARINI (Provincia di Salerno) REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL IMPOSTA DI SOGGIORNO (D.Lgs. 14 marzo 2011, n. 23) Approvato con delibera di C.C. n. 5 del 18.04.2012 Modificato con

Dettagli

Nessuna spesa può, comunque, eccedere il limite del fondo di anticipazione assegnato mensilmente.

Nessuna spesa può, comunque, eccedere il limite del fondo di anticipazione assegnato mensilmente. Articolo 1 Il presente Regolamento ha per fine di stabilire i compiti e le regole operative della Cassa Economale Aziendale in attuazione dei principi di cui al D.L.gs. 30.12.1992, n. 502 e alla L. R.

Dettagli

N DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO I.GE.P.A. - Ufficio V

N DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO I.GE.P.A. - Ufficio V N. 0044123 - DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO I.GE.P.A. - Ufficio V VISTO l art.56, comma 2, della legge 23 dicembre 2000, n.388, ove è stabilito che i principali enti pubblici di ricerca

Dettagli

Il Presidente dell Autorità di Informazione Finanziaria

Il Presidente dell Autorità di Informazione Finanziaria REGOLAMENTO N.3 IN MATERIA DI SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE IN CASO DI VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI STABILITI DALLA LEGGE N. CXXVII DEL 30 DICEMBRE 2010 CONCERNENTE LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO DEL

Dettagli

COMUNE DI CAMPONOGARA

COMUNE DI CAMPONOGARA COMUNE DI CAMPONOGARA Provincia di VENEZIA COPIA UNITA OPERATIVA COMPLESSA: PERSONALE DETERMINAZIONE DI IMPEGNO Numero 1111 del Registro delle Determinazioni Data 29-12-2010 OGGETTO: INTEGRAZIONE FONDO

Dettagli

COMUNE DI POZZA DI FASSA PROVINCIA DI TRENTO PROMOZIONE E SOSTEGNO DEL SERVIZIO NIDO FAMILIARE SERVIZIO TAGESMUTTER

COMUNE DI POZZA DI FASSA PROVINCIA DI TRENTO PROMOZIONE E SOSTEGNO DEL SERVIZIO NIDO FAMILIARE SERVIZIO TAGESMUTTER COMUNE DI POZZA DI FASSA PROVINCIA DI TRENTO PROMOZIONE E SOSTEGNO DEL SERVIZIO NIDO FAMILIARE SERVIZIO TAGESMUTTER - APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 60 DD. 24.11.2005 - MODIFICATO

Dettagli

DICHIARA. 1. che il minore* per il quale richiede l erogazione dell assegno è: Cognome Nome Nat a in data

DICHIARA. 1. che il minore* per il quale richiede l erogazione dell assegno è: Cognome Nome Nat a in data AL COMUNE DI AYMAVILLES (spazio riservato all Ufficio protocollo) DOMANDA PER L EROGAZIONE DELL ASSEGNO POST-NATALE, ai sensi della legge regionale 27.05.1998, n. 44 Iniziative a favore della famiglia

Dettagli

Comune di Porcari Prov. di Lucca. Regolamento per la disciplina della IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (I.M.U.)

Comune di Porcari Prov. di Lucca. Regolamento per la disciplina della IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (I.M.U.) Comune di Porcari Prov. di Lucca Regolamento per la disciplina della IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (I.M.U.) Approvato con delibera del C.C. n. 9 del 29/03/2012 Modificato con delibera del C.C n. 44 del 27/09/2012

Dettagli

[COMUNE DI ROCCELLA IONCIA - REGOLAMENTO IMPOSTA DI SOGGIORNO] 23 febbraio 2012

[COMUNE DI ROCCELLA IONCIA - REGOLAMENTO IMPOSTA DI SOGGIORNO] 23 febbraio 2012 C O M U N E D I R O C C E L L A J O N I C A REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA IMPOSTA COMUNALE DI SOGGIORNO 1 Sommario Articolo 1 - Oggetto del Regolamento... 2 Articolo 2 - Istituzione e presupposto

Dettagli

Allegato parte integrante

Allegato parte integrante Allegato parte integrante Allegato d) - Modifiche ed integrazioni ai criteri e modalità per gli aiuti alla nuova imprenditorialità femminile e giovanile Modifiche ed integrazioni ai criteri e modalità

Dettagli

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Ministero per i Beni e le Attività Culturali Modalità di accesso ai contributi finanziari sugli interventi conservativi volontari su beni culturali previsti dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Istruzioni procedurali Enti Ecclesiastici

Dettagli

Comune di Tonengo Prov. di Asti REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (I.M.U.)

Comune di Tonengo Prov. di Asti REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (I.M.U.) Comune di Tonengo Prov. di Asti REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (I.M.U.) Allegato alla d.c.c. n. 12 del 27/06/2012 INDICE Art. 1 - Oggetto Art. 2 Abitazione posseduta a titolo

Dettagli

Comune di Vibonati. REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL IMPOSTA DI SOGGIORNO Art. 4 D.Lgs. 14 marzo 2011, n. 23

Comune di Vibonati. REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL IMPOSTA DI SOGGIORNO Art. 4 D.Lgs. 14 marzo 2011, n. 23 Comune di Vibonati (Provincia di Salerno) Tel. 0973/301611 Fax 0973/301415 Largo SS. Annunziata - 84079 Vibonati(Sa) info@comune.vibonati.sa.it www.comune.vibonati.sa.it 1 REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE

Dettagli

19. QUADRO SV - TRATTENUTE DI ADDIZIONALI COMUNALI ALL IRPEF

19. QUADRO SV - TRATTENUTE DI ADDIZIONALI COMUNALI ALL IRPEF 19. QUADRO SV - TRATTENUTE DI ADDIZIONALI COMUNALI ALL IRPEF ATTENZIONE Il presente quadro non deve essere compilato dalle amministrazioni dello Stato, comprese quelle con ordinamento autonomo. Il quadro

Dettagli

FONDO PENSIONE DEI DIPENDENTI DELLE IMPRESE DEL GRUPPO UNIPOL REGOLAMENTO. (approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 dicembre 2013)

FONDO PENSIONE DEI DIPENDENTI DELLE IMPRESE DEL GRUPPO UNIPOL REGOLAMENTO. (approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 dicembre 2013) FONDO PENSIONE DEI DIPENDENTI DELLE IMPRESE DEL GRUPPO UNIPOL REGOLAMENTO (approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 dicembre 2013) 1 ART. 1 Il presente Regolamento disciplina le modalità di

Dettagli

Comune di Saletto Provincia di Padova REGOLAMENTO COMUNALE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE E OBLAZIONI PER ABUSI EDILIZI.

Comune di Saletto Provincia di Padova REGOLAMENTO COMUNALE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE E OBLAZIONI PER ABUSI EDILIZI. Comune di Saletto Provincia di Padova --ooooo ooooo-- REGOLAMENTO COMUNALE CRITERI E MODALITA DI CALCOLO DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE E DELLE SOMME DA CORRISPONDERE A TITOLO DI OBLAZIONE PREVISTE

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca MIUR.AOODRAB.REGISTRO UFFICIALE(U).0002976.25-05-2016 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la L. 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni e integrazioni;

Dettagli

Prestito chirografario a privati a tasso fisso. Dipendenti Provincia di Lecce

Prestito chirografario a privati a tasso fisso. Dipendenti Provincia di Lecce Modulo n.mepp 27 Agg. n. 1 Data aggiornamento 14.02.2013 MODULO INFORMAZIONI PUBBLICITARIE Prestito Chirografario Privati - Tasso Fisso Dipendenti Provincia di Lecce Prodotto venduto da UniCredit Società

Dettagli

Prestito Chirografario Privati TASSO FISSO

Prestito Chirografario Privati TASSO FISSO Modulo n.mepp06 Agg. n. 013 Data aggiornamento 27.05.2016 MODULO INFORMAZIONI PUBBLICITARIE Prestito Chirografario Privati TASSO FISSO Il prestito chirografario Privati è venduto da UniCredit S.p.A. tramite

Dettagli

PROGETTO DI LEGGE MODIFICA DELLA NORMATIVA E DELL IMPORTO MENSILE DEGLI ASSEGNI FAMILIARI

PROGETTO DI LEGGE MODIFICA DELLA NORMATIVA E DELL IMPORTO MENSILE DEGLI ASSEGNI FAMILIARI PROGETTO DI LEGGE MODIFICA DELLA NORMATIVA E DELL IMPORTO MENSILE DEGLI ASSEGNI FAMILIARI Articolo 1 (Misura degli Assegni familiari) 1. A decorrere dal 1 gennaio 2009 l entità degli assegni familiari

Dettagli

COMUNE di FABRIANO. REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F. (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche)

COMUNE di FABRIANO. REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F. (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) COMUNE di FABRIANO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F. (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) Articolo 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento disciplina, nell'ambito

Dettagli

e, p.c.: > ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CISL - FPS Fax 2638 UIL - FPL Fax 6298 DIRER - SDIRS Fax 2763

e, p.c.: > ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CISL - FPS Fax 2638 UIL - FPL Fax 6298 DIRER - SDIRS Fax 2763 Prot. n.p. 22861 Cagliari, 28 settembre 2012 Lettera inviata solo tramite tele-fax SOSTITUISCE L ORIGINALE Ai sensi art. 6, comma 2, L. 412/1991 > Alla Presidenza della Regione - Ufficio di Gabinetto -

Dettagli

Regolamento per l erogazione dei contributi integrativi delle rette di ricovero presso le residenze sanitario assistenziali per anziani (R.S.A.

Regolamento per l erogazione dei contributi integrativi delle rette di ricovero presso le residenze sanitario assistenziali per anziani (R.S.A. Regolamento per l erogazione dei contributi integrativi delle rette di ricovero presso le residenze sanitario assistenziali per anziani (R.S.A.) Approvato dal Consiglio Comunale con atto n. 4 del 07/05/2015

Dettagli

Regolamento per la definizione agevolata delle entrate tributarie

Regolamento per la definizione agevolata delle entrate tributarie Regolamento per la definizione agevolata delle entrate tributarie (approvato con deliberazione di C.C. n. 2 del 30/01/2017) Regolamento per la definizione agevolata delle entrate tributarie 1 Sommario

Dettagli

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE CITTA DI ACQUI TERME Provincia di Alessandria REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL IMPOSTA DI SOGGIORNO Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 10 del 25/03/2013 Articolo 1 Oggetto del Regolamento

Dettagli

Deliberazioni della Giunta regionale n. 758 del 27 agosto 2012 e n. 194 del 25 marzo 2013 TESTO COORDINATO

Deliberazioni della Giunta regionale n. 758 del 27 agosto 2012 e n. 194 del 25 marzo 2013 TESTO COORDINATO Legge regionale 29 dicembre 2010, n. 65 (Legge finanziaria per l anno 2011) - articoli 118 bis e 118 ter - Misure a sostegno dell autonomia abitativa dei giovani. Intervento di sostegno al pagamento del

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ACCESSO E LA FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI PASTI CALDI

REGOLAMENTO PER L ACCESSO E LA FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI PASTI CALDI COMUNE DI SETTIMO MILANESE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO PER L ACCESSO E LA FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI PASTI CALDI Approvato con deliberazione CC n. 70 del 8 novembre 2000, come modificato con del. CC

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ACCESSO AI CONTRIBUTI REGIONALI FINALIZZATI ALL ABBATTIMENTO DEI CANONI DI LOCAZIONE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ACCESSO AI CONTRIBUTI REGIONALI FINALIZZATI ALL ABBATTIMENTO DEI CANONI DI LOCAZIONE C O M U N E di Z O P P O L A PROVINCIA di PORDENONE Via Romanò, n.14 - CAP. 33080 - tel. 0434/ 577503- fax 0434/ 574025 assistenza@com-zoppola.regione.fvg.it - Ufficio Assistenza REGOLAMENTO DA INSERIRE:

Dettagli

COMUNE DI MARTIS Provincia di Sassari

COMUNE DI MARTIS Provincia di Sassari COMUNE DI MARTIS Provincia di Sassari Viale Trieste, - C.A.P. 07030 - Tel. 079.56629-566306 - Fax 079.56625 - C.F. 00274490903 www.comune.martis.ss.it E-mail servizisociali@comune.martis.ss.it Prot. n.

Dettagli

Cassa depositi e prestiti società per azioni CIRCOLARE N. 1268

Cassa depositi e prestiti società per azioni CIRCOLARE N. 1268 Cassa depositi e prestiti società per azioni Roma, 07 dicembre 2006 CIRCOLARE N. 1268 Oggetto: Nuove condizioni generali dei prestiti a tasso fisso con oneri di ammortamento a carico dello Stato, senza

Dettagli

BANDO ASSEGNAZIONE CONTRIBUTI A FAVORE DI FAMIGLIE NUMEROSE PREMESSA

BANDO ASSEGNAZIONE CONTRIBUTI A FAVORE DI FAMIGLIE NUMEROSE PREMESSA BANDO ASSEGNAZIONE CONTRIBUTI A FAVORE DI FAMIGLIE NUMEROSE PREMESSA La Giunta Regionale, con propria deliberazione n. 1872 del 30/12/2008, ha deciso di dare prosecuzione al piano regionale di interventi

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F.

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F. COMUNE DI FERNO PROVINCIA DI Varese Via Aldo Moro, n 3 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. del 1 INDICE Art. 1 -

Dettagli

C O M U N E D I S A M A T Z A I Provincia di Cagliari

C O M U N E D I S A M A T Z A I Provincia di Cagliari C O M U N E D I S A M A T Z A I Provincia di Cagliari NUOVO REGOLAMENTO PER RIMBORSO SPESE VIAGGIO AGLI STUDENTI PENDOLARI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO APPROVATO CON DELIBERA C.C. N. 37 del

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DEI PRIVATI PER L ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI PRIVATI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DEI PRIVATI PER L ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI PRIVATI 16 REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DEI PRIVATI PER L ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI PRIVATI ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 167/32607

Dettagli

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE IGIENE E SANITÀ, PREVIDENZA E SICUREZZA SOCIALE, POLITICHE SOCIALI, SPORT; TERRITORIO, AMBIENTE E AGRICOLTURA

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE IGIENE E SANITÀ, PREVIDENZA E SICUREZZA SOCIALE, POLITICHE SOCIALI, SPORT; TERRITORIO, AMBIENTE E AGRICOLTURA LA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE IGIENE E SANITÀ, PREVIDENZA E nelle sedute del 22 aprile e dell 8 maggio 2014 ha esaminato ed approvato in sede referente il progetto di legge Norme che definiscono

Dettagli

IL RETTORE E IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO VISTO. l art. 16 D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 503 in materia di prosecuzione del rapporto di lavoro; VISTO

IL RETTORE E IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO VISTO. l art. 16 D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 503 in materia di prosecuzione del rapporto di lavoro; VISTO Area del Personale IL RETTORE E IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO l art. 16 D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 503 in materia di prosecuzione del rapporto di lavoro; il D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito con

Dettagli

REGOLAMENTO ADDIZIONALE COMUNALE I.R.P.E.F. Approvato con delibera C.C. n. 3 del

REGOLAMENTO ADDIZIONALE COMUNALE I.R.P.E.F. Approvato con delibera C.C. n. 3 del REGOLAMENTO ADDIZIONALE COMUNALE I.R.P.E.F. Approvato con delibera C.C. n. 3 del 29.1.2007 Il Sindaco Il Segretario Comunale REGOLAMENTO ADDIZIONALE COMUNALE I.R.P.E.F. Art. 1 Oggetto del regolamento Il

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA DI CUI ALL ART. 13 del D.L. n. 201 del 2011 del COMUNE DI GENOVA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA DI CUI ALL ART. 13 del D.L. n. 201 del 2011 del COMUNE DI GENOVA 1 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA DI CUI ALL ART. 13 del D.L. n. 201 del 2011 del COMUNE DI GENOVA INDICE Art. 1 - Oggetto Art. 2 - Abitazione principale e pertinenze Art.

Dettagli

IDENTITA E CONTATTI DEL FINANZIATORE Finanziatore

IDENTITA E CONTATTI DEL FINANZIATORE Finanziatore IDENTITA E CONTATTI DEL FINANZIATORE Finanziatore Igea Banca S.p.A. Indirizzo Sede legale e Direzione Generale: Via Paisiello, 38-00198 Roma Codice Fiscale, Partita Iva 04256050875 Telefono Tel. +39068845800

Dettagli

L.R. 1/2004, art. 5. cc. 1 e 2 B.U.R. 11/05/2011, n. 19. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 27 aprile 2011, n. 092/Pres.

L.R. 1/2004, art. 5. cc. 1 e 2 B.U.R. 11/05/2011, n. 19. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 27 aprile 2011, n. 092/Pres. L.R. 1/2004, art. 5. cc. 1 e 2 B.U.R. 11/05/2011, n. 19 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 27 aprile 2011, n. 092/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione di contributi destinati

Dettagli

COMUNE DI LEDRO Provincia di Trento SETTORE SEGRETERIA. DETERMINAZIONE DEL SEGRETARIO COMUNALE n. 10 di data 20 gennaio 2015

COMUNE DI LEDRO Provincia di Trento SETTORE SEGRETERIA. DETERMINAZIONE DEL SEGRETARIO COMUNALE n. 10 di data 20 gennaio 2015 COMUNE DI LEDRO Provincia di Trento SETTORE SEGRETERIA DETERMINAZIONE DEL SEGRETARIO COMUNALE n. 10 di data 20 gennaio 2015 OGGETTO: Liquidazione indennità chilometrica per l uso dell automezzo personale

Dettagli

A TUTTI I SOCI. Circolare n. 1346. Siena, 25 Giugno 2015 SERVIZIO SANITÀ: ANTICIPAZIONE SPESE MEDICHE

A TUTTI I SOCI. Circolare n. 1346. Siena, 25 Giugno 2015 SERVIZIO SANITÀ: ANTICIPAZIONE SPESE MEDICHE Siena, 25 Giugno 2015 Circolare n. 1346 A TUTTI I SOCI SERVIZIO SANITÀ: ANTICIPAZIONE SPESE MEDICHE Il Consiglio di Amministrazione della Cassa Mutua, allo scopo di confermare i propri servizi nel campo

Dettagli

COMUNE DI FORIO PROVINCIA DI NAPOLI

COMUNE DI FORIO PROVINCIA DI NAPOLI COMUNE DI FORIO PROVINCIA DI NAPOLI REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL IMPOSTA DI SOGGIORNO Approvato con delibera di Consiglio Comunale n.73 del 10.12.2012 Regolamento sull imposta di soggiorno Articolo

Dettagli

COMUNE DI TAINO REGOLAMENTO

COMUNE DI TAINO REGOLAMENTO COMUNE DI TAINO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI DILAZIONI E/O RATEIZZAZIONI DI PAGAMENTO APPLICABILI AI DEBITI DI NATURA TRIBUTARIA E DELLE ENTRATE PATRIMONIALI E DA SERVIZI. INDICE: Art. 1 Oggetto del

Dettagli

Banca richiedente ABI CAB Data

Banca richiedente ABI CAB Data Allegato A) MEDIOCREDITO CENTRALE SPA 00187 ROMA Pos. M.C. (a cura del Mediocredito Centrale) Banca richiedente ABI CAB Data L. 228/97 RILOCALIZZAZIONE DI ATTIVITA PRODUTTIVE COLLOCATE IN AREE A RISCHIO

Dettagli