"Repubblica" racconta la storia di 4 aziende salvate dai lavoratori

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1 Anno III - n. 17 del 2 maggio 2017 "Repubblica" racconta la storia di 4 aziende salvate dai lavoratori Primo Maggio, ecco come la cooperazione apre nuove possibilità leggi Roma, 1 maggio Bontempi suona ancora. La Birra Messina torna nei bar. Operai e imprenditore fanno ripartire insieme il parquet di Stile. E sfornando piastrelle Greslab ha raddoppiato gli addetti in poco più di un lustro. Sono le quattro storie di workers buyout, decollati grazie al contributo fondamentale di Coopfond, a cui oggi nella Giornata dei lavoratori Affari & Finanza di Repubblica dedica due pagine di approfondimento. Imprese recuperate scrive il giornalista dalle colonne del quotidiano nazionale che sono una bella soddisfazione per chi ce l ha fatta ma anche per il sistema cooperativo il quale attraverso i suoi bracci finanziari partecipa e sostiene queste iniziative. Offrendo una sponda per tutti quei lavoratori che vogliono provare a recuperare la propria impresa in dissesto. 35 operai: sono la orchestra d eccezione racconta Repubblica che ha rilanciato Bontempi trasformandosi a cinquant anni in imprenditori. E compiendo una scelta netta: niente elettronica, troppo esposta alla concorrenza cinese, e avanti tutta con i giocattoli musicali in plastica. Una decisione... (segue a pagina 2) Stefania Marcone eletta nel board di Cooperatives Europe Stefania Marcone, responsabile dell area Internazionalizzazione di Legacoop nazionale, è stata eletta nel nuovo board di Cooperatives Europe, per l Alleanza delle Cooperative Italiane che rappresentava per la prima volta la cooperazione nazionale ad un appuntamento internazionale. Nel voto a scrutinio segreto è risultata, con 258 voti, la prima tra gli eletti. Cooperatives Europe è l organizzazione di rappresentanza del movimento cooperativo europeo a cui aderiscono 84 associazioni di 33 paesi in cui sono attive oltre (segue a pagina 3) Il futuro dopo il sisma Pag. 4 Coop alleva la salute Pag. 5-6 La scuola etiope di Politecnica Pag. 7 Ecco Rete Servizi Romagna Pag. 11 Cattolici praticanti e Cinquestelle Pag. 17 Note della redazione Questo numero è stato chiuso il 2 maggio 2017 Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel Fax Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Settimanale di notizie a cura dell'ufficio Stampa di LegaCoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Registrazione del Tribunale di Roma n.109 del 22 giugno 2015

2 Primo piano 2 Stile, Greslab, Bontempi e Birra Messina: in occasione del Primo Maggio l'inserto economico del quotidiano nazionale dedica due pagine ai workers buyout realizzati durante la crisi da Legacoop grazie anche al sostegno di Coopfond "Repubblica" racconta la storia di 4 aziende salvate dai lavoratori Roma, 1 maggio Bontempi suona ancora. La Birra Messina torna nei bar. Operai e imprenditore fanno ripartire insieme il parquet di Stile. E sfornando piastrelle Greslab ha raddoppiato gli addetti in poco più di un lustro. Sono le quattro storie di workers buyout, decollati grazie al contributo fondamentale di Coopfond, a cui oggi nella Giornata dei lavoratori Affari & Finanza di Repubblica dedica due pagine di approfondimento. Imprese recuperate scrive il giornalista dalle colonne del quotidiano nazionale che sono una bella soddisfazione per chi ce l ha fatta ma anche per il sistema cooperativo il quale attraverso i suoi bracci finanziari partecipa e sostiene queste iniziative. Offrendo una sponda per tutti quei lavoratori che vogliono provare a recuperare la propria impresa in dissesto. 35 operai: sono la orchestra d eccezione racconta Repubblica che ha rilanciato Bontempi trasformandosi a cinquant anni in imprenditori. E compiendo una scelta netta: niente elettronica, troppo esposta alla concorrenza cinese, e avanti tutta con i giocattoli musicali in plastica. Una decisione coraggiosa che per ora sta pagando, come testimoniano i primi 3 milioni di fatturato. Voliamo in Sicilia e troviamo la Birra Messina. L ex stabilimento acquistato dalla Dreher (gruppo Heineken) è stato fatto ripartire da 15 mastri birrai che hanno investito nella sfida anche il proprio Tfr. Ora puntano ad accordi mirati con negozi specializzati in birre artigianali e nell e-commerce, per riuscire a portare la propria bionda al pubblico, anche oltre frontiera. In Umbria si sperimenta invece, alla Stile (ex Tiberina Legnami), un inedita alleanza tra operai e padrone. L ex titolare è entrato infatti nella cooperativa che sta provando a far ripartire l azienda specializzata in parquet e ne è pure diventato presidente, eletto da 16 soci. Le cose per ora funzionano, tra loro e sul mercato: i lavoratori sono già diventati 32 e il fatturato in 5 mesi ha raggiunto i 5 milioni. Nel 2011 sulle ceneri di Magica Ceramica è nata la prima cooperativa nel settore delle piastrelle: Greslab, la capostipite dei workers buyout generati nella crisi. Una sfida che sembrava proibitiva e che i 31 ex dipendenti, oggi soci, che l hanno accolta sono riusciti a vincere. Oggi i lavoratori sono 60, di cui 49 soci, e il fatturato nonostante che il mercato non sorrida propriamente al settore è salito fino a 16 milioni. L articolo ricorda anche le storie di Italcables, in Campania, e della Cartiera Pirinoli, in Piemonte. Per dimostrare che il fenomeno è davvero trasversale e può attecchire al nord come al sud del Paese. L essenziale è che il mercato ancora ci sia così come le condizioni per riacquisirne una quota. Il resto lo fanno la determinazione e il coinvolgimento dei soci e il supporto, finanziario ma non solo, che possono trovare in Coopfond e nelle articolazioni territoriali di Legacoop.

3 Alleanza 3 Alleanza, Stefania Marcone nel board di Cooperatives Europe L'assemblea generale a Malta ha eletto anche il nuovo presidente Stefania Marcone, responsabile dell area Internazionalizzazione di Legacoop nazionale, è stata eletta nel nuovo board di Cooperatives Europe, per l Alleanza delle Cooperative Italiane che rappresentava per la prima volta la cooperazione nazionale ad un appuntamento internazionale. Nel voto a scrutinio segreto è risultata, con 258 voti, la prima tra gli eletti. Cooperatives Europe è l organizzazione di rappresentanza del movimento cooperativo europeo a cui aderiscono 84 associazioni di 33 paesi in cui sono attive oltre 176mila cooperative con 141 milioni di soci e 4,7 milioni di occupati. L elezione è giunta al termine dell assemblea generale che si è tenuta a Malta dal 27 al 28 aprile e che ha eletto anche il nuovo presidente, il francese Jean Louis Bancel. Nel board sono stati eletti anche anche Massimo Bongiovanni, come presidente di Eurocoop e Giuseppe Guerini, come presidente di Cecop. I soci ha sottolineato Bancel in uno dei passaggi più significativi del suo intervento - sono l anima e la ragione d essere delle imprese cooperative, nascono perché promosse dai soci e operano per soddisfare i loro bisogni. Una delle priorità del mio mandato sarà quello di far crescere l orgoglio cooperativo in Europa. "Vi è un tremendo bisogno di cooperazione in Europa - ha detto Stefania Marcone nel discorso subito dopo la nomina - per soddisfare i bisogni dei nostri popoli: nel Nord e nel Sud, ad Est e a Ovest, noi dobbiamo unire i nostri sforzi e chiedere alle istituzioni europee una maggiore consapevolezza in merito alla cooperazione europea, dobbiamo stringere alleanze strategiche con quanti condividono i nostri valori e principi, con Social Economy Europe e con altri attori che troveremo sulla nostra strada. Noi siamo quelli che ogni giorno, in ogni Paese europeo dimostrano che le cose si possono fare in un modo differente. Per contribuire a raggiungere questi obiettivi, l Alleanza delle Cooperative Italiane, che io ho il privilegio e l'onore di rappresentare in queste elezioni, è pronta a fare la sua parte". Nel corso dell'assemblea si è svolto anche il workshop dedicato alla governance cooperativa. Sono stati presentati i casi tedesco, francese, maltese ed italiano, grazie all'intervento del direttore di Legacoop nazionale Giancarlo Ferrari.

4 Sviluppo 4 Cooperative, insieme per ripartire dopo il sisma Illica e Grisciano, frazioni di Accumoli. E qui che il sisma del Centro Italia ha colpito la cooperazione laziale, danneggiando macchinari e stabilimenti delle cooperative agricolo-zootecniche Rinascita 78 e Grisciano. Dopo gli interventi d emergenza per mettere in sicurezza il bestiame e la produzione agricola, è tempo di ricostruire e provare a tornare alla normalità. Per questo il Presidente di Legacoop Nazionale, Mauro Lusetti, e il Presidente di Legacoop Lazio, Placido Putzolu, si recheranno in visita la mattina del 4 maggio nelle zone terremotate dell area reatina. Una visita che permetterà di inaugurare i primi macchinari donati alle cooperative, grazie al fondo istituito da Legacoop e alla generosità di centinaia di cooperatori sparsi sull intero territorio nazionale. Ma anche l occasione per capire come e dove destinare gli ulteriori aiuti raccolti, per permettere alle cooperative Rinascita 78 e Grisciano di lasciarsi alle spalle i terribili mesi del post terremoto. Ad aprire la mattinata sarà la visita alle casette realizzate dal CNS (Consorzio Nazionale Servizi) nell area di Amatrice, insieme al Sindaco Sergio Pirozzi. Seguirà l i- naugurazione degli aiuti donati alla Cooperativa Rinascita 78, ad Illica. La mattinata si concluderà con la visita alla Cooperativa Grisciano, che offrirà alla delegazione un pranzo a base di prodotti locali delle terre reatine. Parteciperanno agli incontri anche l On. Carlo Hausmann, Assessore Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio, il Presidente della CCIAA di Rieti, Vincenzo Regnini, la Presidente di Camst, Antonella Pasquariello, e una rappresentanza di IsraAID, ONG israeliana con cui Legacoop avvierà un progetto di supporto psicologico alle popolazioni colpite dal terremoto, insieme alle cooperative sociali del territorio. Per sostenere i cooperatori colpiti dal sisma, non solo nell area laziale, è ancora possibile effettuare una donazione al fondo di solidarietà della Lega Nazionale Coop e Mutue: Causale: Sisma Italia centrale del 24/08/2016 Codice IBAN: IT17 N I contributi raccolti verranno finalizzati a progetti di aiuto alle popolazioni e alle strutture delle imprese cooperative colpite dal sisma. Il microcredito per favorire la ripresa Mag - Società mutua per l autogestione, assieme a Comitato Mag per la Solidarietà sociale, promuove e organizza un corso di formazione sui temi del microcredito sociale e relazionale intitolato Una mano per ripartire e rivolto ai volontari, storici o nuovi. Quattro gli appuntamenti in calendario, i giovedì dalle ore 14 alle 18, presso la sede di Casa comune Mag a Verona (via Pirandello 31/a). Si parte l 11 maggio con il Laboratorio di crescita personale e di comunità, condotto da Cinzia Boniatti, sociologa ed esperta di innovazione sociale, che cura anche l appuntamento successivo del 18 maggio laboratorio di crescita personale e di comunità. Il 25 maggio si prosegue con Il microcredito nei diversi continenti: Asia, Africa, Sud America con Simona Lanzoni, esperta di Cooperazione internazionale e Microcredito al femminile e, infine, l 8 giugno con Il microcredito in Italia, a cura di Giampietro Pizzo, presidente di Ritmi - Rete italiana di microfinanza. A introdurre e coordinare gli appuntamenti, Loredana Aldegheri, direttrice e cofondatrice di Mag - Mutua Società per l autogestione e coordinatrice del Comitato Mag per la Solidarietà Sociale. Per esigenze organizzative, gli interessati sono pregati di compilare la scheda di partecipazione, scaricabile al seguente link: Per informazioni ulteriori: segreteria Mag tel ; info@magverona.it Verona, via Cristofoli, 31/A. Locandina del corso:

5 Sostenibilità 5 Sostenibilità 6 Per la carne a marchio Coop maggiori garanzie con "Alleviamo la salute" Ecco Tobilì, la startup che mette in tavola (anche) l integrazione Progetto in allevamenti contro l'antibioticoresistenza miata per aver deciso di vendere solo uova di galline allevate a terra estendendo a tutto l assortimento quanto aveva già fatto nel 2003 per le proprie uova a marchio. La più recente azione di Coop in quest ambito è la richiesta avanzata a gennaio 2017 ai propri fornitori di installare telecamere negli allevamenti e nei macelli, una prassi che è già in uso peraltro in alcuni allevamenti in Italia ed è comune all estero. E giova ricordare la scelta no-ogm di Coop sull alimentazione delle filiere animali che in termini di maggiori costi di controlli e di certificazione vale oltre 13 milioni di euro ogni anno. Animali che vivono meglio hanno meno bisogno di essere curati e dunque promuovere un cambiamento sostanziale delle politiche gestionali e sanitarie degli allevamenti, migliorare così costantemente il livello di benessere degli animali per arrivare a un obiettivo importante: ridurre, e quando possibile eliminare, l uso di antibiotici negli allevamenti degli animali da reddito. E in sintesi il senso della nuova campagna Alleviamo la salute promossa da Coop, un impegno che coinvolgerà oltre 1600 allevamenti in Italia. Gli stessi allevamenti da cui provengono le filiere di carne a marchio Coop interessate da un processo complesso e che andrà avanti per step successivi provocando una vera e propria rivoluzione gestionale su larga scala. Sullo sfondo la denuncia del problema dell antibiotico resistenza che mina la salute delle persone e degli animali: vi sono previsioni che stimano un aumento della mortalità nel mondo dalle attuali a 10 milioni di persone nel Per questo motivo tutti gli Enti internazionali a partire dalla stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dall Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), oltre ai Ministeri italiani competenti, hanno da tempo lanciato l allarme riguardo la necessità di ridurre l abuso e l uso non corretto degli antibiotici negli allevamenti di animali da reddito per preservare la salute pubblica. Gioca a favore di un progetto di riduzione dell uso degli antibiotici la sensibilità già dimostrata da Coop nei confronti delle condizioni degli animali nelle proprie filiere zootecniche. Da anni Coop collabora con le principali organizzazioni che si occupano di benessere animale come LAV e CIWF (Compassion In World Farming). Coop ha ottenuto nel 2010 un riconoscimento internazionale assegnato dall associazione Compassion in World Farming, la maggiore organizzazione a livello internazionale che si occupa del tema; è stata pre- In campo e sullo scaffale- Occorre partire dagli allevamenti spiega Marco Pedroni, Presidente Coop Italia- perché generando un azione virtuosa su questi si arriva a prodotti migliori a scaffale e conseguentemente al consumatore. E un azione che procederà per step, ma come Coop partiamo avvantaggiati perché abbiamo sempre riposto grande attenzione alla qualità delle filiere zootecniche. Ora alziamo ulteriormente l asticella selezionando i partner migliori per l attuazione delle buone pratiche. La nostra è un azione volontaria che ci pone a fianco delle istituzioni sensibili al tema, consapevoli della grande attenzione che c è tra i cittadini, rispetto alla quale riteniamo sia necessario garantire un offerta trasparente in linea con la missione di Coop. Favoriremo le buone pratiche di allevamento basate sul benessere animale e su metodologie innovative di gestione degli allevamenti; garantiremo che l uso degli antibiotici negli allevamenti sia ridotto e limitato ai casi di necessità, eviteremo l uso degli antibiotici più critici impiegati nelle cure per l uomo. Lo scopo è di contribuire a ridurre l antibiotico-resistenza per mantenere l efficacia delle cure mediche sulle persone. La forte attenzione ai processi di filiera che Coop ha sempre avuto aiuta a realizzare questa impegnativa scelta oggi ufficializzata: "La politica di Coop è sempre stata quella di avere al suo fianco fornitori consapevoli e coinvolti in processi produttivi e gestionali rigorosi, sono loro i nostri primi alleati" puntualizza Maura Latini Direttore Generale Coop Italia. I primi risultati di questo impegno sono già arrivati a scaffale; non si tratta di pochi prodotti simbolici, ma di intere linee di prodotto che grazie a Coop, prima azienda della moderna distribuzione in Italia e al tempo stesso organizzazione di consumatori forte di oltre 8 milioni e mezzo di soci, si diffonderanno in tutta la rete di 1100 punti vendita in Italia. La nuova etichetta Allevato senza uso di antibiotici è presente da alcuni mesi sulle confezioni di faraona, cappone, gran gallo, galletto livornese e pollo all aperto Fior Fiore Coop (per una produzione pari a 2 milioni di capi annui): si tratta di razze a lento accrescimento, allevate a terra secondo standard molto rigorosi in termini di benessere animale e di bio-sicurezza e più resistenti a patologie che potrebbero comportare il ricorso all uso di antibiotici. A giorni debutterà la nuova linea di pollo Coop Allevato senza uso di antibiotici" (si stimano a regime più di 10 milioni di capi coinvolti), a giugno sarà la volta delle uova da galline allevate a terra senza l impiego di anti- biotici (2 referenze, le galline coinvolte sono circa 1 milione e in un anno) e in gastronomia il pollo Fior Fiore (stima a regime 1 milione di polli annui). L impegno comunque è di lunga scadenza, imponente - complessivamente stiamo già parlando di più di 14 milioni di animali coinvolti ogni anno - e non si limita al pollame; le prossime filiere coinvolte saranno il bovino e il suino. Non è possibile né vietare, né superare completamente l uso degli antibiotici nell allevamento perché la cura dell animale è una priorità, ma lo si può ridurre in modo drastico a favore della salute delle persone. La nostra continua Stefano Bassi, Presidente Ancc-Coop (l Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori)- è una campagna contro l antibiotico resistenza e al tempo stesso una campagna di trasparenza che permetterà a chi vuole consumare carne di avere tutti gli elementi per scegliere. In quest ottica stiamo lavorando per creare già dai prossimi mesi un circuito di Allevamenti Aperti che i soci Coop potranno visitare. Coopfond sostiene il decollo di Tobilì, startup cooperativa di Napoli che si propone di portare la Cucina in movimento. In movimento perché le persone vengono accompagnate a conoscere i diversi paesi attraverso la cucina. Ovvero: una cooperativa, nata dal progetto Coopstartup Unicoop Tirreno, che propone la cucina etnica come strumento di mediazione interculturale. Tobilì gestirà un laboratorio di preparazione di cibi etnici nel centro storico di Napoli, l offerta di servizi di catering etnico, l organizzazione di corsi di cucina per la preparazione di piatti tipici armeni, curdi/turchi, maliani e somali, lo svolgimento di iniziative di promozione del dialogo interculturale attraverso la tradizione culinaria di diversi Paesi. Si compone di cinque soci tra cui tre giovani richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale, provenienti da Turchia, Mali ed Armenia, accomunati dalla passione per la cucina, un professionista italiano esperto di gestione di attività di ristorazione e un esperta di progettazione sociale.?

6 Sostenibilità 5 Sostenibilità 6 Per la carne a marchio Coop maggiori garanzie con "Alleviamo la salute" Ecco Tobilì, la startup che mette in tavola (anche) l integrazione Progetto in allevamenti contro l'antibioticoresistenza miata per aver deciso di vendere solo uova di galline allevate a terra estendendo a tutto l assortimento quanto aveva già fatto nel 2003 per le proprie uova a marchio. La più recente azione di Coop in quest ambito è la richiesta avanzata a gennaio 2017 ai propri fornitori di installare telecamere negli allevamenti e nei macelli, una prassi che è già in uso peraltro in alcuni allevamenti in Italia ed è comune all estero. E giova ricordare la scelta no-ogm di Coop sull alimentazione delle filiere animali che in termini di maggiori costi di controlli e di certificazione vale oltre 13 milioni di euro ogni anno. Animali che vivono meglio hanno meno bisogno di essere curati e dunque promuovere un cambiamento sostanziale delle politiche gestionali e sanitarie degli allevamenti, migliorare così costantemente il livello di benessere degli animali per arrivare a un obiettivo importante: ridurre, e quando possibile eliminare, l uso di antibiotici negli allevamenti degli animali da reddito. E in sintesi il senso della nuova campagna Alleviamo la salute promossa da Coop, un impegno che coinvolgerà oltre 1600 allevamenti in Italia. Gli stessi allevamenti da cui provengono le filiere di carne a marchio Coop interessate da un processo complesso e che andrà avanti per step successivi provocando una vera e propria rivoluzione gestionale su larga scala. Sullo sfondo la denuncia del problema dell antibiotico resistenza che mina la salute delle persone e degli animali: vi sono previsioni che stimano un aumento della mortalità nel mondo dalle attuali a 10 milioni di persone nel Per questo motivo tutti gli Enti internazionali a partire dalla stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dall Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), oltre ai Ministeri italiani competenti, hanno da tempo lanciato l allarme riguardo la necessità di ridurre l abuso e l uso non corretto degli antibiotici negli allevamenti di animali da reddito per preservare la salute pubblica. Gioca a favore di un progetto di riduzione dell uso degli antibiotici la sensibilità già dimostrata da Coop nei confronti delle condizioni degli animali nelle proprie filiere zootecniche. Da anni Coop collabora con le principali organizzazioni che si occupano di benessere animale come LAV e CIWF (Compassion In World Farming). Coop ha ottenuto nel 2010 un riconoscimento internazionale assegnato dall associazione Compassion in World Farming, la maggiore organizzazione a livello internazionale che si occupa del tema; è stata pre- In campo e sullo scaffale- Occorre partire dagli allevamenti spiega Marco Pedroni, Presidente Coop Italia- perché generando un azione virtuosa su questi si arriva a prodotti migliori a scaffale e conseguentemente al consumatore. E un azione che procederà per step, ma come Coop partiamo avvantaggiati perché abbiamo sempre riposto grande attenzione alla qualità delle filiere zootecniche. Ora alziamo ulteriormente l asticella selezionando i partner migliori per l attuazione delle buone pratiche. La nostra è un azione volontaria che ci pone a fianco delle istituzioni sensibili al tema, consapevoli della grande attenzione che c è tra i cittadini, rispetto alla quale riteniamo sia necessario garantire un offerta trasparente in linea con la missione di Coop. Favoriremo le buone pratiche di allevamento basate sul benessere animale e su metodologie innovative di gestione degli allevamenti; garantiremo che l uso degli antibiotici negli allevamenti sia ridotto e limitato ai casi di necessità, eviteremo l uso degli antibiotici più critici impiegati nelle cure per l uomo. Lo scopo è di contribuire a ridurre l antibiotico-resistenza per mantenere l efficacia delle cure mediche sulle persone. La forte attenzione ai processi di filiera che Coop ha sempre avuto aiuta a realizzare questa impegnativa scelta oggi ufficializzata: "La politica di Coop è sempre stata quella di avere al suo fianco fornitori consapevoli e coinvolti in processi produttivi e gestionali rigorosi, sono loro i nostri primi alleati" puntualizza Maura Latini Direttore Generale Coop Italia. I primi risultati di questo impegno sono già arrivati a scaffale; non si tratta di pochi prodotti simbolici, ma di intere linee di prodotto che grazie a Coop, prima azienda della moderna distribuzione in Italia e al tempo stesso organizzazione di consumatori forte di oltre 8 milioni e mezzo di soci, si diffonderanno in tutta la rete di 1100 punti vendita in Italia. La nuova etichetta Allevato senza uso di antibiotici è presente da alcuni mesi sulle confezioni di faraona, cappone, gran gallo, galletto livornese e pollo all aperto Fior Fiore Coop (per una produzione pari a 2 milioni di capi annui): si tratta di razze a lento accrescimento, allevate a terra secondo standard molto rigorosi in termini di benessere animale e di bio-sicurezza e più resistenti a patologie che potrebbero comportare il ricorso all uso di antibiotici. A giorni debutterà la nuova linea di pollo Coop Allevato senza uso di antibiotici" (si stimano a regime più di 10 milioni di capi coinvolti), a giugno sarà la volta delle uova da galline allevate a terra senza l impiego di anti- biotici (2 referenze, le galline coinvolte sono circa 1 milione e in un anno) e in gastronomia il pollo Fior Fiore (stima a regime 1 milione di polli annui). L impegno comunque è di lunga scadenza, imponente - complessivamente stiamo già parlando di più di 14 milioni di animali coinvolti ogni anno - e non si limita al pollame; le prossime filiere coinvolte saranno il bovino e il suino. Non è possibile né vietare, né superare completamente l uso degli antibiotici nell allevamento perché la cura dell animale è una priorità, ma lo si può ridurre in modo drastico a favore della salute delle persone. La nostra continua Stefano Bassi, Presidente Ancc-Coop (l Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori)- è una campagna contro l antibiotico resistenza e al tempo stesso una campagna di trasparenza che permetterà a chi vuole consumare carne di avere tutti gli elementi per scegliere. In quest ottica stiamo lavorando per creare già dai prossimi mesi un circuito di Allevamenti Aperti che i soci Coop potranno visitare. Coopfond sostiene il decollo di Tobilì, startup cooperativa di Napoli che si propone di portare la Cucina in movimento. In movimento perché le persone vengono accompagnate a conoscere i diversi paesi attraverso la cucina. Ovvero: una cooperativa, nata dal progetto Coopstartup Unicoop Tirreno, che propone la cucina etnica come strumento di mediazione interculturale. Tobilì gestirà un laboratorio di preparazione di cibi etnici nel centro storico di Napoli, l offerta di servizi di catering etnico, l organizzazione di corsi di cucina per la preparazione di piatti tipici armeni, curdi/turchi, maliani e somali, lo svolgimento di iniziative di promozione del dialogo interculturale attraverso la tradizione culinaria di diversi Paesi. Si compone di cinque soci tra cui tre giovani richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale, provenienti da Turchia, Mali ed Armenia, accomunati dalla passione per la cucina, un professionista italiano esperto di gestione di attività di ristorazione e un esperta di progettazione sociale.?

7 Sostenibilità 6 Politecnica lancia la prima business school in Etiopia A Sesto San Giovanni Uniabita inaugura la 'casa del futuro' Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Fusce nec volutpat nulla, ac euismod velit. Mauris ut lectus ac odio convallis luctus. Sed nec odio ac ligula condimentum auctor. Nunc non metus non turpis maximus ultricies quis et felis. Etiam nisi dui, varius nec felis id, pretium efficitur urna. Ut convallis risus at odio congue consequat. Mauris scelerisque dignissim purus, at molestie lorem feugiat quis. Fusce vel augue eu ex laoreet faucibus. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Maecenas porttitor orci sed nisi lobortis congue. Nulla iaculis purus ut quam ultrices, et efficitur nisl mattis. Class aptent taciti sociosqu ad litora torquent per conubia nostra, per inceptos himenaeos. Aliquam nec iaculis tortor. In gravida consectetur neque in porta. Pellentesque blandit, lorem ac interdum molestie, odio mi maximus tellus, et mollis velit magna vitae enim. Donec vehicula tortor ligula, ac tristique dolor cursus quis. Aenean nec velit massa. Ut sodales dictum nisl at rutrum. Donec iaculis, ligula eget dapibus lacinia, magna massa consectetur tellus, non ornare orci arcu aliquet nunc. Sed pellentesque dui id ante consectetur ornare. Maecenas leo nibh, efficitur sit amet condimentum vel, tincidunt non elit. Phasellus non ante nisi. Aenean est turpis, maximus vitae ornare quis, vestibulum sollicitudin tortor. Curabitur sed laoreet tellus, vitae finibus sem. Vestibulum ante ipsum primis in faucibus orci luctus et ultrices posuere cubilia Curae; Nam eget lorem vel erat elementum porttitor ut vel metus. Cras iaculis lorem tincidunt, aliquam ante venenatis, ullamcorper lorem. Nullam non mi efficitur, placerat elit eget, faucibus augue. Pellentesque porta mollis iaculis. Vestibulum mollis, nisl at pellentesque sagittis, justo enim cursus neque, nec malesuada risus libero ut lacus. Maecenas accumsan lacus quis erat viverra, id eleifend quam ultrices. Proin arcu risus, dignissim non elementum id, ultrices sed ex. Pellentesque eu rhoncus nisl. Maecenas lorem urna, iaculis vitae sem in, lacinia fermentum erat. Ut vitae nulla nec augue facilisis euismod quis vitae elit. Pellentesque habitant morbi tristique senectus et netus et malesuada fames ac turpis egestas. Aliquam quis tellus tempor, aliquet nunc nec, pretium est. Pellentesque id lacus a augue maximus pulvinar et nec ipsum. Cum sociis natoque penatibus et magnis dis parturient montes, nascetur ridiculus mus. Nulla dapibus, felis nec rhoncus vulputate, massa metus aliquet arcu, sed facilisis arcu augue quis risus. Etiam id urna est. Phasellus at nunc eget quam rhoncus facilisis. In vel porttitor quam, at dapibus mauris. Ut pellentesque nibh quam, sit amet consectetur ligula dapibus id. Nam fermentum sem id dui tincidunt ultricies. Praesent in tincidunt metus. Pellentesque hendrerit libero eu ultricies tempor. Sed lacinia neque aliquet nisi consequat varius. Sed sed efficitur lorem. Morbi sagittis odio nec nunc rhoncus bibendum. Vivamus sollicitudin, ligula vel finibus ultrices, metus justo egestas neque, quis ullamcorper lacus urna a augue. Nullam mattis convallis commodo. Nam ipsum tellus, viverra at sagittis a, efficitur accumsan libero. Nulla efficitur auctor neque ac pellentesque. Nunc sagittis magna ut elit pellentesque vestibulum. Nunc ornare eu urna non auctor. Proin odio massa, mattis sit amet arcu vel, ornare scelerisque elit. Phasellus semper viverra neque sit amet aliquam. Maecenas dapibus arcu id risus tincidunt, at accumsan mi semper. Proin rhoncus feugiat sapien. Nunc massa elit, tempor quis tincidunt sed, vulputate at urna. Suspendisse tempus libero sit amet tellus malesuada, ut tempus ante cursus. Praesent feugiat, nulla in blandit aliquam, est dui auctor lorem, vitae pretium eros ligula bibendum au- Inaugurazione della struttura di via Falck 44 a Sesto San Giovanni, dove un innovativa e virtuosa sinergia fra soggetti pubblici e privati ha dato vita a una realizzazione unica nel suo genere. La Cooperativa UniAbita, la Fondazione La Pelucca Onlus e il Comune di Sesto San Giovanni hanno infatti promosso in partenariato la costruzione di una palazzina di sei piani, realizzata da UniAbita, con 16 alloggi destinati all edilizia libera privata, sette alloggi protetti destinati a persone in situazione di fragilità e un piano dove è collocato un poliambulatorio, a servizio degli alloggi protetti. Il taglio del nastro si svolgerà: sabato 6 maggio p.v alle ore 11 in Via Falck 44 Sesto San Giovanni, alla presenza di Monica Chittò (Sindaco di Sesto San Giovanni), Gerolamo Sulas (Presidente di UniAbita), Nino Berti (Presidente Fondazione La Pelucca Onlus), Gianpaolo Viganò (Presidente Società di Mutuo Soccorso)

8 Legalità 7 "Economia e comunità, unite nella legalità" Convegno di Legacoop a Reggio Emilia con Nando Dalla Chiesa Grande interesse ha suscitato il convegno organizzato al Centro Internazionale Malaguzzi da Legacoop Emilia Ovest con Libera e l Istituto Alcide Cervi, dedicato ai temi della legalità. Il convegno nasce da una necessità, capire perché la nostra Emilia sia stata presa di mira da una infiltrazione così strutturata della malavita organizzata. Sicuramente è una terra ricca e appetibile, ma perché non c è stata sufficiente allerta? Capire come e perché per gli organizzatori del convegno è un dovere della classe dirigente, sia politica che economica, a cominciare dal movimento cooperativo. Significativo il titolo del convegno: Economia, comunità, lavoro - Uniti nella legalità, a segnalare come il problema della legalità come peraltro hanno sottolineato tutti i partecipanti al convegno - sia strettamente legato all economia e alla vita di una comunità. Centro dell iniziativa è stata l indagine conoscitiva svolta Nando Dalla Chiesa sociologo e presidente onorario di Libera, con Federica Cabras, membro del suo gruppo di lavoro con cui sviluppa ricerche a livello nazionale in tema di infiltrazioni criminali. L indagine, nata dalla collaborazione tra Legacoop, Libera e Istituto Cervi, si è concentrata in particolare sulla situazione reggiana e sulle risultanze del processo Aemilia. Ha aperto i lavori Andrea Volta, presidente di Legacoop Emilia Ovest, che ha spiegato il senso dell iniziativa, che è partita da alcuni quesiti: cosa è successo nel nostro territorio e perché non ce ne siamo accorti, abbiamo avuto un problema di rimozione, e come reagiamo come cooperazione? Approfonditi gli interventi del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e del presidente della Provincia Giammaria Manghi. Luca Vecchi ha spiegato che quello della legalità è uno dei grandi temi che ci toccano da vicino, di dimensione globale. Sulla legalità, ha detto Vecchi, c è stata nei decenni precedenti una sottovalutazione del fenomeno. Per il nostro territorio è stato uno shock, ma oggi il grado di consapevolezza è cresciuto enormemente e gli enti locali hanno messo in campo politiche e strumenti di contrasto: dai protocolli antimafia alla costituzione di parte civile in Aemilia, dalla formazione del personale amministrativo alle tante iniziative di cultura della legalità con le scuole. Rispetto ai problemi che sta vivendo oggi la cooperazione reggiana il sindaco Vecchi ha affermato che si deve essere vicini ai lavoratori e ai soci prestatori, ma occorre anche capire dove sono le responsabilità. Va anche fatta una analisi sul modello di sviluppo e sul rapporto tra i gruppi dirigenti delle cooperative e i soci, dove forse è mancata una innovazione nei modelli di governance. Sento un grande bisogno ha concluso Vecchi di cooperazione, dei suoi valori basati sullo spirito della comunità e su una visione del futuro che include e costruisce il benessere condiviso. Non è con l'individualismo e l'egoismo che si può uscire dalla crisi". Il presidente Manghi ha sottolineato il ruolo della comunità per sconfiggere l illegalità. La partita della legalità è la partita delle nuove resistenze. Dobbiamo stare uniti come dice il titolo del convegno, solo così potremo ottenere risultati concreti nella lotta alla malavita. Occorre la consapevolezza della dimensione comunitaria per sconfiggere l illegalità nel mondo delle amministrazioni, dell economia, delle professioni. Il convegno di oggi ha detto Manghi dimostra come questa consapevolezza oggi ci sia. Albertina Soliani, presidentessa dell Istituto Cervi, ha evidenziato come ci sia uno stretto legame tra liberta e legalità: da qui l impegno del Cervi nell affrontare una questione che si collega strettamente alle conquiste della Resistenza, perché oggi c è bisogno di una resistenza all illegalità. L economia che non rispetta la legalità non è nell orizzonte democratico della comunità. Importante è anche il ruolo della cooperazione, che restituisce il senso della comunità. Particolarmente atteso l intervento di Nando Dalla Chiesa sociologo e docente all Università di Milano, che da anni studia il fenomeno delle infiltrazioni mafiose al Nord. Sulla base dell indagine realizzata dalla sua equipe, ha esaminato il modello ge-

9 Legalità 8 "Complessivamente positivo" il correttivo sul Codice appalti nerale della presenza della ndrangheta sul territorio, partendo anche dall esperienza lombarda, con considerazioni sui rischi interpretativi del fenomeno, sui meccanismi espansivi, sull attrazione fatale, e sulle strategie e spazi di intervento. Sul modello mafioso Dalla Chiesa ha sottolineato il fenomeno del controllo del territorio, del rapporto di dipendenza personale, della violenza come regolatrice dei conflitti, dei rapporti organici con la politica. Su come intervenire Dalla Chiesa è stato secco: il controllo si fa sul campo, direttamente nei cantieri, mentre i protocolli sulla legalità sono utili ma non riesco ad essere una protezione forte. Federica Cabras, dell equipe di Nando Dalla Chiesa, ha poi illustrato i contenuti dell indagine La 'ndrangheta a Reggio Emilia tra economia, società e cultura, realizzata nei mesi scorsi a Reggio Emilia, in contemporanea con lo svolgimento del processo Aemilia. L indagine ha analizzato il modello di infiltrazione della ndrangheta in Emilia, i meccanismi di espansione, i (presunti) caratteri distintivi. Sulle forme di integrazione economica sono stati analizzati i settori vulnerabili, la geografia degli investimenti, l origine geografica degli imprenditori, le relazioni tra imprenditoria locale e imprenditoria mafiosa. Un focus è poi stato dedicato al sistema cooperativo emiliano, sui varchi del sistema e sul grado di consapevolezza degli operatori economici. Quattro sono state le dimensioni di analisi: quella settoriale (i settori che presentano una particolare predisposizione alle infiltrazioni dei Clan sono l edilizia e il settore dell autotrasporto; quella geografica con il progressivo aumento di imprese artigiane edili e di imprese di autotrasporto di origine calabrese, e dunque con un graduale mutamento della geografia sociale dei soci delle cooperative; quella relazionale. Come impedire le infiltrazioni? Le indicazioni sono diverse: combattere il massimo ribasso, avere maggiori informazioni sull identità dei partner, l impegno degli Uffici del lavoro, e una attività di formazione interna al mondo delle cooperative. Al convegno è intervenuto anche Rocco Mangiardi, testimone di giustizia, che ha parlato della sua storia drammatica: Vorrei alzarmi in piedi per farvi capire che io sono alto appena La definizione di testimone di giustizia non mi piace. E non mi piace che se uno fa la cosa giusta, il proprio dovere, debba passare per un eroe. Se potessi tornare indietro, rifarei quello che fatto. Senza nessun dubbio. La vera libertà è non avere paura. Nel pomeriggio Gabriele Franzini, ha moderato una tavola rotonda in cui sono intervenuti Luca Bosi, vicepresidente Legacoop Emilia Ovest e vicepresidente Istituto Cervi, Emanuele Cavallaro, sindaco di Rubiera, Manuel Masini di Libera Reggio Emilia, Franco Mazza, presidente dell Ordine degli Avvocati Reggio Emilia, e Alberto Peroni dell Ordine Commercialisti di Reggio Emilia. Non dobbiamo abbassare mai la guardia. Siamo chiamati a una grande e costante attenzione. Siamo tutti chiamati a diventare sentinelle della legalità". Con questa esortazione e l'intervento del sen. Stefano Vaccari della Commissione Parlamentare Antimafia si chiude l'intensa giornata di lavoro. Il presidente di Legacoop Produzione e Servizi Carlo Zini sul decreto correttivo al codice degli appalti pubblici ha rilasciato la seguente dichiarazione. Innanzitutto occorre premettere che il Governo, e in particolare il MIT, ha rispettato l impegno, non scontato, ad emanare un decreto correttivo al nuovo Codice degli appalti provando ad affrontare tutti i problemi che in questo primo anno di applicazione sono stati sollevati da più parti (operatori economici, stazioni appaltanti, giudice amministrativo, sindacati dei lavoratori). Su numerosi di questi problemi (il finanziamento delle concessioni, il sistema dell offerta economicamente più vantaggiosa, la disciplina dei lavori di urbanizzazione a scomputo, l appalto integrato, il rispetto dei CCNL) il decreto correttivo ha prodotto un positivo passo avanti. Pertanto la sua valutazione complessiva, rispetto al punto da cui partivamo, non può che essere positiva, seppur con una riserva legata all efficacia di disposizioni che, nel corso dei vari passaggi dopo l approvazione preliminare del Consiglio dei Ministri di febbraio, hanno perso molto della loro incisività. Ci riferiamo in particolare alla disciplina del subappalto che rischia non solo di non superare i profili di incompatibilità con le direttive europee sollevati dalla Commissione Europea portando il paese verso una procedura d infrazione, ma di penalizzare oltremodo le medie e le grandi imprese, imponendogli un modello industriale ormai superato, in un momento di investimenti stagnanti, se non calanti, come evidenziato dagli ultimi dati sui bandi di lavori pubblici diffusi in questi giorni dal Cresme.

10 Legalità CPL ristruttura il debito per agganciare la ripresa L'accordo raggiunto con le banche finanziatrici Due stellette + a Cotrad per la legalità 8 CPL Concordia, gruppo cooperativo multi-utility operante nel settore dell energia e del gas, con un fatturato consolidato di circa 300 milioni di Euro, annuncia la sottoscrizione da parte della società capogruppo e di altre società controllate di un accordo di ristrutturazione del debito bancario con 36 istituti di credito. L indebitamento finanziario riscadenziato ammonta a circa 160 milioni di Euro mentre il controvalore complessivo dell operazione, comprensivo di linee utilizzabili per l emissione di garanzie e di plafond di factoring pro-soluto, ammonta a quasi 250 milioni di Euro. L intervento degli istituti finanziatori non prevede alcuno stralcio del debito ma solo l allungamento ed il riscadenziamento fino al 31 dicembre 2023 dell esposizione per cassa esistente, a tassi di favore per le società del Gruppo CPL Concordia. L accordo raggiunto con le banche finanziatrici si basa sul piano industriale e finanziario per il periodo , finalizzato al ripristino di una situazione di equilibrio economico e finanziario sostenibile attraverso un processo di riorganizzazione industriale già avviato nei mesi scorsi, che prevede un progressivo incremento della redditività grazie alla focalizzazione sulle attività a maggior valore aggiunto ed all efficientamento della struttura dei costi, oltre che ad un selezionato processo di dismissioni di alcune attività e partecipazioni non core. La Cooperativa, che contestualmente alla conclusione dell accordo di risanamento con il sistema bancario ha rafforzato la propria dotazione patrimoniale attraverso l emissione di 10,5 milioni di Euro di Azioni di Partecipazione Cooperativa interamente sottoscritte da finanziarie ed imprese cooperative aderenti a Legacoop, oltre che dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, aveva richiesto una moratoria al sistema bancario nel Giugno 2015 in conseguenza delle vicende che avevano colpito i precedenti vertici societari. CPL Concordia prevede di chiudere il 2016 con un significativo miglioramento della redditività caratteristica rispetto agli esercizi precedenti, riscontrando i primi importanti segnali positivi del processo in corso. Anche dal punto di vista occupazionale la Società registra segnali di inversione di tendenza: alla data Il Rating di legalità è uno strumento introdotto nel 2012 per le imprese operative in Italia, rilasciato da AGCM Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. E volto alla promozione e all introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale tramite l assegnazione di un giudizio, che ha una validità di due anni, sul rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta. La Cooperativa COTRAD, aderente a Legacoop Lazio, ha ottenuto lo scorso 19 aprile l inserimento nella lista delle imprese con rating di legalità, con due stellette +. Un importante riconoscimento per la cooperativa romana, che festeggerà il prossimo anno 40 di lavoro e impegno nel settore sociale. Siamo molto felici per l ottenimento del rating di legalità ha dichiarato il Presidente della Cooperativa COTRAD, Mosè Montefusco Il rispetto dei valori, della legalità e dell etica sono la base fondante del nostro lavoro fin dal La buona cooperazione esiste ed è la maggioranza. Questa è la nostra convinzione e il traguardo intermedio raggiunto in questi giorni non fa che rafforzarla. L elenco completo delle imprese con rating di legalità è disponibile al seguente link: Per supportare le proprie aderenti nelle procedure di richiesta, Legacoop Lazio ha realizzato una breve guida (disponibile a questo link: in grado di riassumere i passaggi fondamentali e le procedure per l ottenimento del rating di legalità.

11 Innovazione 9 Da tre coop nasce Rete Servizi Romagna Un polo emiliano-romagnolo di servizi professionali alle imprese Entro la fine del 2017 Federcoop Nullo Baldini di Ravenna, Coopservizi di Forlì-Cesena e Contabilcoop di Rimini si fonderanno in Rete Servizi Romagna un unica società di servizi per le aziende in grado di operare a 360 gradi nei campi contabile, fiscale, legale, del lavoro, ambientale e della consulenza avanzata. Prenderà vita un polo emiliano-romagnolo di business consultancy con 4 sedi, 84 dipendenti, un migliaio di clienti sparsi per la penisola tra cui molte grandi imprese, non solo cooperative e 5 milioni di euro di fatturato. Questi numeri posizionano il nuovo soggetto ai vertici tra le realtà italiane della consulenza, al di sopra degli studi professionali più importanti e a stretto ridosso delle multinazionali del settore. I consigli di amministrazione delle tre società di servizi del movimento cooperativo si sono riuniti congiuntamente a Ravenna e hanno deliberato di procedere con la fusione, sulla base delle analisi prodotte dai cinque gruppi di lavoro su finanza e crediti, statuto, sistemi informativi, personale e commerciale. Le indicazioni dei cda congiunti sono già precise e vincolanti per l organigramma e la parte economico-finanziaria. Già da tre anni Federcoop, Contabilcoop e Coopservizi collaborano sotto forma di contratto di rete per individuare nuove opportunità di mercato e rafforzare la propria posizione sul mercato nazionale. La fusione nasce sotto la regia di Legacoop Romagna, che punta a unificare la mission di rappresentanza politica e di assistenza tecnica consolidando il vincolo associativo per la fornitura di servizi in un momento strategico per la rappresentanza imprenditoriale. «In questo modo dice Guglielmo Russo, presidente di Legacoop Romagna puntiamo ad accrescere la capacità innovativa e competitiva sul mercato di tutto il movimento cooperativo, non solo romagnolo, anche in previsione della nascita dell Alleanza delle Cooperative. Quella che sta nascendo è una realtà che già lavora per numerose grandi imprese su tutto il territorio nazionale, grazie a un patrimonio riconosciuto di competenze e professionalità di altissimo livello». «Non solo continueremo a garantire la presenza sui territori e gli standard qualitativi a cui le cooperative sono da sempre abituate aggiunge il direttore generale di Legacoop Romagna Mario Mazzotti ma saremo in grado di e individuare nuove opportunità su tutto il territorio Il lavoro e la cura al tempo di Industria 4.0 La cooperativa sociale CADIAI, in collaborazione con Legacoop Bologna e il progetto VICOO - Visioni COOperative, organizza il seminario ESSERE DATI - il lavoro e la cura ai tempi della quarta rivoluzione produttiva che si svolgerà Mercoledì, 3 Maggio 2017 ore 9,30 presso la Sala Bolognini in Piazza San Domenico, 12 a Bologna. Un confronto tra esperti di vari settori per fare il punto sull impatto delle nuove tecnologie sul lavoro in generale a su quello specifico di cui si occupa la cooperativa, ossia il lavoro di cura, non esente dai profondi cambiamenti che incidono sull organizzazione del lavoro, sull evoluzione delle professionalità e sul carattere stesso del sistema di welfare. Programma 9.45 SALUTI ISTITUZIONALI Palma Costi, Assessore alle attività produttive Federica Mazzoni, Consigliera Comunale del Comune di Bologna INTERVENTI DI Riccardo Staglianò, Giornalista di La Repubblica Filippo Cavallo, Ricercatore Sant Anna Scuola Universitaria Superiore di Pisa TAVOLA ROTONDA CON Adriano Turrini, Presidente Coop Alleanza 3.0 Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato I.M.A. Franca Guglielmetti, Presidente Cadiai Giulio Santagata, Consigliere Delegato Nomisma Riccardo Staglianò, Giornalista di La Repubblica Rita Ghedini, Presidente Legacoop Bologna MODERA Paolo Giacomin, Vice Direttore QN - Quotidiano.net CONCLUSIONI Paolo Venturi, AICCON - Università di Bologna

12 Sanità 10 Itaca, prima coop sociale accreditata provider ECM medici in cooperativa assistono 6 milioni di persone La Cooperativa sociale Itaca si è accreditata come Provider ECM FVG con decreto emanato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Itaca è la prima Cooperativa sociale cui la Regione ha concesso l accreditamento, sinora riservato esclusivamente ad Aziende sanitarie, Istituti ospedalieri, Ordini medico-scientifici. Undici i componenti del Comitato Scientifico del quale, oltre a 9 esperti interni a Itaca, fanno parte due medici, il dottor Mauro Marin - attuale Direttore del Distretto Sanitario Urbano Aas n.5 Friuli Occidentale e la dottoressa Clarissa Guggiana - medico chirurgo specialista in medicina del lavoro. Promosso dal direttore generale di Itaca, Emanuele Ceschin, l accreditamento conseguito premia la qualità dei servizi erogati e l eccellenza nella formazione, che ora la Cooperativa sociale friulana potrà mettere a beneficio delle figure operanti all interno del Servizio Sanitario regionale e dei libero professionisti. Per il 2017 Itaca sta predisponendo un calendario di 10 eventi formativi in diverse edizioni e a carattere residenziale o sul campo. Primo appuntamento a Pordenone il 14 e 21 giugno con le due edizioni del corso La responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. Rivolto a tutte le professioni del Servizio Sanitario regionale e nazionale, nonché agli operatori socio sanitari e ai libero professionisti, il Catalogo di proposte formative ECM di Itaca sarà centrato sulle fragilità di minori, anziani, disabili, tossicodipendenti, salute mentale, nonché sulla tutela degli aspetti assistenziali e socio assistenziali. Il corso previsto a Pordenone il 14 e 21 giugno sarà tenuto dal dottor Ranieri Paier, infermiere forense (iscritto all Albo dei periti del tribunale di Pordenone) e consulente Itaca. Il corso fornirà ai partecipanti gli elementi informativi e formativi sulle tematiche delle responsabilità connesse al ruolo e alle specifiche funzioni attribuite ai diversi ruoli, nonché le possibili implicanze di natura civile, penale ed amministrativa. Tra le motivazioni che hanno spinto Itaca ad accreditarsi quale Provider ECM FVG risultano centrali una maggiore accessibilità alla formazione in medicina ai professionisti esterni, come anche la condivisione dei percorsi formativi con gli OSS, figure importanti e strategiche nei servizi erogati da Itaca. FederazioneSanità Confcooperative e Federazione Sanicoop Legacoop hanno dato vita all Alleanza Cooperative Medici, un coordinamento che, coerentemente al percorso avviato dalle principali associazioni riunite nell Alleanza Cooperative, sarà l interlocutore con istituzioni nazionali, locali e parti sociali. Una scelta che porterà a un semplificazione delle relazioni istituzionali e al contempo a un rafforzamento della tutela e della rappresentanza delle cooperative mediche. Alleanza Cooperative Medici avrà il compito di sviluppare il ruolo della cooperazione tra medici di medicina generale e operatori sanitari per affrontare i processi di cambiamento in corso nell ambito del Servizio sanitario nazionale e in particolare dell assistenza primaria, ma anche di promuovere nuovi percorsi di presa in carico degli assistiti, secondo percorsi sociosanitari integrati e continuativi sul territorio e nella comunità di riferimento. Le cooperative e i consorzi di medici che fanno riferimento all Alleanza delle Cooperative Medici sono 123. I soci, in prevalenza medici di medicina generale, sono oltre 5.500, si prendono cura di oltre 6 milioni di persone. Alleanza Cooperative Medici sarà guidata da Dino Trento e Maurizio Pozzi (presidenti delle cooperative Sanità Futura di Trieste e Medici 2000 di Siena), affiancati da una cabina di coordinamento di cui faranno parte: Domenico Crisarà (Cooperativa Medigen Rovigo), Antonio Calicchia (Cooperativa Romamed-- Roma, Antonio Di Malta (Cooperativa Medici Medicina Generale Cremona) e Raffaele Sellitto (Cooperativa Medincò Salerno).

13 Sociale 11 Nuovo contratto integrativo per la coop sociale Gulliver Pagamento della maternità obbligatoria al 100% e mensilizzazione delle retribuzioni È stato sottoscritto il nuovo accordo integrativo aziendale tra Gulliver, Legacoop Estense, le Organizzazioni Sindacali FP CGIL Modena, FISASCAT CISL Emilia Centrale, UIL FPL e le RSA della Cooperativa. Il documento, che migliora il contratto nazionale di lavoro e l integrativo provinciale delle cooperative sociali, è frutto di un percorso di confronto tra le parti durato 8 mesi e coinvolgerà più di 1650 lavoratori e lavoratrici, dipendenti Gulliver, residenti per la maggior parte in provincia di Modena. Chiudere questo accordo nell anno del nostro quarantennale ha ancora più valore - sottolinea il Presidente di Gulliver Massimo Ascari - In questi quarant anni di esperienza nel sociale, abbiamo sempre cercato di mantenere elevata l attenzione verso le persone, i servizi che gestiamo e i nostri lavoratori, consapevoli delle grandi responsabilità che ci assumiamo nei confronti della comunità. In tal senso, la tutela e la qualifica del lavoro è di fondamentale importanza e questo accordo dimostra concretamente il nostro impegno in tal senso. Gli aspetti disciplinati sono numerosi e riguardano prevalentemente l impegno della Cooperativa Sociale Gulliver nel migliorare le condizioni di lavoro dei propri soci e dipendenti, uniformando procedure e prassi aziendali e aggiornandole ai bisogni attuali dei lavoratori e al contesto dei servizi in cui operano. Si possono citare, a riguardo, la fruizione delle ferie, l organizzazione dell orario di lavoro, il periodo di prova dei tempi determinati. Inoltre, sono stati regolamentati l indennità di mensa, i rimborsi chilometrici e il trattamento delle trasferte. Da sottolineare la formalizzazione del pagamento della maternità obbligatoria al 100%, riconosciuta alle lavoratrici Gulliver già da diversi anni. Tale onere assume particolare significato in una realtà imprenditoriale composta per quasi il 90% da donne. Punto saliente del contratto integrativo è la mensilizzazione delle retribuzioni e la conseguente attivazione della banca ore e del servizio di pronta disponibilità. Si tratta di elementi di forte innovazione nell ambito della cooperazione sociale che, nei prossimi mesi, impegneranno Gulliver in un importante processo di riorganizzazione interno. Il piano prevede l introduzione graduale di questi cambiamenti a partire da alcuni servizi gestiti dalla Cooperativa. Nella fase sperimentale, che sarà avviata la prossima estate, verranno coinvolti circa 150 operatori. Gulliver ha avviato la propria attività nel 1997 ma trova le proprie origini e i propri valori identitari nel 1977 con la costituzione della Cooperativa C.S.A. Si occupa di servizi alla persona dedicati a terza età, disabilità, infanzia, minori, disagio sociale e di mediazione interculturale e trasporti sociali. Opera principalmente nella provincia di Modena ma vanta esperienze relative alla gestione di servizi anche in Piemonte e Lombardia. Il Ministro della Giustizia a Lo Stradello Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha visitato la cooperativa sociale Lo Stradello di Scandiano. Ad accoglierlo il presidente della cooperativa Piero Giannattasio. Orlando ha visitato nella cooperativa il Centro socio-riabilitativo residenziale Stradora, incontrando gli ospiti della struttura, la cui attività è stata illustrata al Ministro dalla responsabile Cristina Campioli. Il Ministro è stato anche simpaticamente intervistato da alcuni ospiti dello Stradello. Si è poi congratulato con il presidente Giannattasio per l impegno della cooperativa. Successivamente si è trattenuto con i dirigenti dello Stradello e della cooperazione reggiana, tra cui il presidente di Legacoop Emilia Ovest Andrea Volta. Lo Stradello è una cooperativa sociale di tipo misto che, anche grazie alla recente incorporazione della cooperativa sociale Zora, opera, dal 1984, sul territorio di Scandiano e del Distretto di Reggio Emilia con lo scopo di favorire e sollecitare la promozione umana e l integrazione sociale dei cittadini, con particolare attenzione alle persone che hanno difficoltà di accesso e inserimento nella vita sociale. Gli interventi svolti dalla cooperativa a favore della cittadinanza, in stretta collaborazione con i Servizi Sociali, l Ausl i Comuni del territorio e l Unione dei Comuni, si realizzano attraverso la conduzione di servizi di supporto all inserimento lavorativo di persone svantaggiate e la gestione di strutture socio riabilitative diurne e residenziali per disabili adulti. Erano presenti all incontro, oltre a numerosi soci e operatori della cooperativa e rappresentanti della cooperazione, gli onorevoli Antonella Incerti, Maino Marchi, Paolo Gandolfi, la consigliera regionale Roberta Mori e diversi sindaci e assessori dei Comuni del circondario.

14 Formazione Veneto, 750 ragazzi a scuola di cooperazione Obiettivo dell'iniziativa di Generazioni: far conoscere i valori delle cooperative agli studenti delle superiori Sono circa 750 ragazzi di 38 classi di alcune scuole superiori del Veneto, delle province di Venezia e Rovigo, incontrati dal mondo cooperativo di Legacoop Veneto, rappresentato dai suoi giovani cooperatori. Si è conclusa dunque la seconda fase del progetto di Legacoop Veneto, curato dal coordinamento dei cooperatori under 40 Generazioni Veneto, con il contributo della Camera di Commercio di Venezia, Rovigo Delta Lagunare, intitolato La scuola, i giovani e la cooperazione: l impresa cooperativa in sinergia con l istruzione superiore. Obiettivo principale dell iniziativa era far conoscere il mondo cooperativo e i suoi valori ai giovani studenti degli ultimi anni delle superiori. «Siamo molto soddisfatti degli esiti del progetto, davvero notevoli fin da questa sua prima edizione: buona la risposta degli insegnanti alla nostra proposta e positivi anche il coinvolgimento, l'attenzione e l interazione dei ragazzi, il che senza dubbio ci dà conferme nell intenzione di lavorare per dare continuità all'iniziativa negli anni seguenti. Ora che l'alternanza scuola lavoro è obbligatoria, così come ha voluto la "Buona scuola", stiamo valutando di includere nella progettualità anche percorsi di alternanza scuola lavoro e di simulazione d impresa da svolgersi presso le nostre cooperative» commenta Laura Giacomini, responsabile del progetto per Generazioni di Legacoop Veneto. Gli incontri calendarizzati con alcuni istituti professionali, alberghieri, e tecnici delle province di Venezia e di Rovigo hanno visto anche la presentazione di alcune esperienze cooperative virtuose, 14 complessivamente, appartenenti a settori in linea con gli indirizzi scolastici frequentati dai ragazzi: Omega Soluzioni informatiche, Gruppo Plenum, Coopculture, Coopservice, Clm-Cooperativa lavoratori metalmeccanici, Clea, Doc Servizi, Area Rebus, I 12 mesi, e le cooperative sociali Tesori, Rochdale, Porto Alegre, Controvento, Socioculturale. Attraverso queste esperienze concrete di cooperazione, il percorso di educazione ai valori cooperativi ha inteso migliorare la percezione della cooperazione nell opinione pubblica, non priva di pregiudizi, a partire dai più giovani, e a stimolare i docenti a presentare anche il mondo cooperativo parlando di lavoro ai ragazzi. Sul versante del lavoro, infatti, le cooperative hanno dimostrato di sapere fare fronte alla crisi economica degli ultimi anni, confermando una buona tenuta dell occupazione. C era, infine, un ulteriore obiettivo sotteso al progetto: è solo facendo crescere una cultura del modello cooperativo presso i giovani che il mondo cooperativo saprà garantirsi quel ricambio generazionale che cerca e di cui ha bisogno. 12 Un premio per una tesi sulla cooperazione Duemila euro a chi candiderà la migliore tesi dedicata ai temi della cooperazione: questo il valore del Premio di Laurea Daniele Curina, istituito dall Università degli Studi di Ferrara in collaborazione con Legacoop Estense, Comune di Berra e la sezione berrese dell A.N.P.I., e finanziato dalle cooperative Cidas e Cir Food. Il bando, giunto alla terza edizione, è stato pubblicato sul sito dell Università di Ferrara e rimarrà aperto fino al 18 gennaio Potranno candidarsi laureandi o laureati nei Dipartimenti di Economia e Management, Giurisprudenza o Studi Umanistici dell Università degli Studi di Ferrara, che abbiano svolto la tesi di laurea su temi sociali, storici, economici o giuridici legati alla cooperazione. Il bando verrà presentato agli studenti durante un iniziativa pubblica prevista per mercoledì 3 maggio, alle ore 15:00 nell Aula Magna della Facoltà di Economia. Dopo il saluto iniziale del prorettore Enrico Deidda Gagliardo e della direttrice del dipartimento di Economia Simonetta Renga, il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini illustrerà le tematiche più attuali dell impresa cooperativa. Seguirà il dialogo con gli ex-studenti, che vedrà intervenire anche la docente Monia Castellini e il vicepresidente di Cidas Cristiano Capisani. «Con questa iniziativa afferma Andrea Benini vogliamo stimolare l interesse degli studenti per la cooperazione che, soprattutto oggi, può dare risposte ai bisogni di lavoro e autorealizzazione dei giovani». Il prorettore Deidda Gagliardo e la direttrice Renga sottolineano «l importanza di un iniziativa che consolida la collaborazione tra l università e Legacoop, favorendo il legame con il contesto socio-economico del territorio». Il Premio è nato per ricordare Daniele Curina, figura di spicco della cooperazione ferrarese e della vita politica e sociale del nostro territorio. Dopo aver ricoperto diverse cariche amministrative, in particolare quella di vicesindaco del Comune di Berra, Curina ha dedicato la propria vita professionale alla valorizzazione di Cidas di Copparo, che è diventata oggi la principale cooperativa sociale del territorio. Ha inoltre contribuito al rilancio della ristorazione collettiva e aziendale, guidando importanti settori della cooperativa CIR-Food di Reggio Emilia. Il bando è disponibile al link seguente:

15 Territorio 13 Genova, in centro storico la cooperazione riqualifica i Giardini Luzzati Area archeologica, circolo, due piazze, un orto e un campetto da calcio per far rinascere l'area Nel cuore di Genova è partita una sfida. Tre realtà Giardini Luzzati Nuova Associazione/il Ce.Sto, Cooperativa Archeologia e Fondazione Luzzati Teatro della Tosse nonostante o, forse, per la loro eterogeneità, si sono riunite per gestire, per 3 anni, i Giardini Luzzati, seguendo 3 parole d ordine: Culture, Sociale, Territori. I Giardini Luzzati si trovano nel cuore del centro storico di Genova, tra piazza delle Erbe, le chiese di San Donato e di Sant Agostino; il complesso include un Area Archeologica, un Circolo (bar/ristorante), due piazze (Emanuele Luzzati e Mauro Rostagno), un Orto Sociale, il Campetto da Calcio Eduardo Galeano. La proposta culturale è intesa come strumento di aggregazione, coesione sociale fra elementi di provenienza ed età differenti e come possibilità per fare rete con altri soggetti promotori di alto profilo. I Giardini Luzzati sono una piazza diffusa, la piazza dei diritti e delle arti nel cuore della città, dove si ritrovano bambini, giovani, anziani e famiglie, turisti e foresti di passaggio, nuovi cittadini di origine straniera, fasce deboli. Un pubblico non convenzionale attratto dalla varietà di una proposta che vuole superare le barriere etniche, linguistiche e di genere e dalla stretta connessione con la quotidianità. Il Comune di Genova ha affidato in concessione l area predefinendone la finalità come orientata alla riqualificazione e valorizzazione attraverso una gestione qualificata e attenta alle esigenze del centro storico e orientata a sviluppare le potenzialità dell area in termini di servizi culturali, ricreativi e sportivi. Grazie alla loro posizione centrale, ai loro spazi aperti e sicuri nel circondario di case all interno dei vicoli e al valore aggiunto del Parco Archeologico e del campo sportivo, i Giardini Luzzati si prestano perfettamente per essere sempre più un laboratorio di sperimentazione di idee originali e di attività culturali. Noi puntiamo all aggregazione giovanile dice Marco Montoli, presidente della Cooperativa Il Ce.Sto al fatto che i giovani possano uscire e divertirsi in strada imparando il rispetto del territorio, degli abitanti che ci vivono. Favoriamo le autoregolamentazioni tra i giovani e gli abitanti perché questi due aspetti possano coesistere, come può coesistere una festa nell Area Archeologica, dove le persone vengono a divertirsi, ma nel frattempo conoscono dove è nata la loro città: un luogo sconosciuto, a volta, e che dà soprese, come dopo i concerti, facendo visite guidate dove partecipano decine di giovani colpiti dai resti e dalla storia che trasuda da questo luogo. Se ci sono delle proposte non è affatto vero che i giovani sono passivi, anzi, ricevono stimoli, crescono meglio e questo ci teniamo tutti perché avvenga, perché il futuro va costruito assieme. Dice Fabio Faggella di Cooperativa Archeologia: Genova è per noi una città molto importante. Già dagli scavi archeologici per la realizzazione della metropolitana, abbiamo dovuto affrontare un lavoro complesso che ha richiesto competenze organizzative avanzate e una forte multidisciplinarietà, soprattutto per la dislocazione dei moli del porto antico. La ricchezza delle competenze, unita alla capacità di radicarci sul territorio, restano i nostri caratteri distintivi, insieme alla volontà di dare valore a tutte le dimensioni del patrimonio etico, culturale, ecologico, sociale e politico. È per questo, e per un processo di coinvolgimento partecipativo, che abbiamo recentemente aggiunto la nuova sfida di Enjoy Genova e la gestione dell area archeologica all interno del progetto di cui siamo felici di far parte.

16 Legacoop 14 "La terra come patrimonio comune Mostra promossa da Legacoop Agroalimentare Lugo, Conad soddisfatta per parere su ex acetificio Dall occupazione delle terre degli anni 40 del Novecento fino ad arrivare alle cooperative agricole e sociali dei nostri giorni, la mostra La terra come patrimonio comune, ospitata al Museo di Roma in Trastevere dal 4 maggio al 4 giugno 2017, attraversa 40 anni d impegno dal 1977 al con fotografie che documentano gli eventi legati al recupero e messa a cultura di terreni pubblici e privati abbandonati. La mostra, che comprende documenti, filmati e un repertorio di circa 60 fotografie provenienti da diverse sedi territoriali e regionali, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, da Legacoopagroalimentare, dalla CGIL e dalla CIA e curata da Matteo Amati, Sandro Brugiotti e Riccardo Buzzanca. Il percorso inizia raccontando l occupazione delle terre, che negli anni 40 ebbe un forte sviluppo con l obiettivo di sconfiggere il latifondo attraverso l esproprio dei terreni e l assegnazione ai braccianti e ai contadini. Le foto documentano, poi, gli anni che vanno dal 1977 al 1981, periodo in cui sono state fondate centinaia di cooperative, in larga maggioranza da giovani disoccupati che hanno recuperato migliaia di ettari di terreni incolti e mal coltivati, soprattutto di proprietà pubblica. Gli obiettivi erano il rilancio dell agricoltura, il ritorno dei giovani alla terra, il miglioramento della qualità del cibo e degli alimenti, la salvaguardia del territorio e del paesaggio agrario, la creazione di fattorie educative, la promozione culturale e l inserimento di ragazzi disabili ed emarginati. Delle circa cooperative di giovani, costituitesi entro l inizio del 1980, con la partecipazione complessiva di circa soci, oggi ne restano attive sicuramente di meno, ma non per questo si deve parlare di fallimento. Il percorso fotografico si conclude, infatti, con le cooperative di giovani che in epoca più recente hanno occupato e recuperato nuovamente le terre incolte, che si sono costituite nella terra dei fuochi, o hanno preso in gestione terreni agricoli confiscati alle mafie. Attraverso il materiale esposto si fornisce anche un occasione di riflessione sulla potenzialità di riscatto economico e occupazionale che il recupero delle terre può, ancora oggi, rappresentare, soprattutto nelle aree più depresse d Italia. Lunedì 15 maggio 2017 a partire dalle ore 9.00 all interno della Sala della Protomoteca in Campidoglio si terrà il convegno Dall occupazione delle terre alla creazione delle Cooperative Agricole e Sociali in cui verranno sviluppate e approfondite le tematiche raccontate dalla mostra. La cooperativa di dettaglianti Commercianti Indipendenti Associati Conad esprime soddisfazione per il risultato della conferenza dei servizi svolta oggi in municipio a Lugo per l area dell ex Acetificio Venturi. Comune, Hera, Vigili del Fuoco, Consorzio di Bonifica, Arpae, Arpa e Polizia Municipale hanno dato infatti un sostanziale parere favorevole al progetto, che prevede la riqualificazione di una zona a forte rischio di degrado. CIA-- Conad è tra i promotori dell iniziativa di recupero attraverso la società partecipata Immobiliare Stuoie. Al termine dei lavori, in un area dismessa da quasi 40 anni, nascerà un complesso di vicinato dotato di supermercato e alcuni piccoli negozi, con superficie di vendita complessiva inferiore a mq, un centro residenziale ma soprattutto un importante polo di servizi ai cittadini in cui troveranno posto gli uffici comunali per le politiche sociali e la nuova Casa della Salute, lungamente attesa. La proprietà si farà carico della sistemazione completa del verde pubblico, della viabilità stradale e dei percorsi ciclopedonali con un beneficio per il Comune di Lugo superiore a due milioni di euro, tra oneri di urbanizzazione, aumenti di valore e opere immediatamente fruibili dalla cittadinanza.

17 Sondaggio 15 OSSERVATORIO SWG Cattolici praticanti e Cinquestelle Si parla in questi giorni dei rapporti tra mondo cattolico e M5s. I cattolici praticanti non sono più, da tempo, un blocco monolitico, orientato politicamente dai valori della Chiesa e dalle scelte della Curia. Gli umori, le identità politiche presenti in questo segmento socio-valoriale portano alla luce una costellazione di atteggiamenti, di sensazioni e pulsioni, di retaggi storici, sguardi ed emozioni politiche. Un blocco sociale frastagliato, in cui non ci sono più tratti realmente dominanti, ma un arcipelago di nicchie e pulsioni valorial-politiche. Il tratto maggiormente presente nell arcipelago di identità politiche presenti nel mondo cattolico è l essere moderati (coinvolge il 15% dei praticanti). Seguono, a breve distanza, la pulsione anti-casta (12%), l impulso riformista (11%), il sentimento progressista (9%), ma anche l abbraccio eterno del sentirsi democristiani (9%). Non mancano isole polarizzate, come quel 6% che si sente fieramente anticomunista e l altro 6% che si dice serenamente liberalista. Grillini puri ne troviamo il 5,9%, così come di leghisti doc ne rintracciamo il 4,8%. Più consolidate appaiono le spinte antipolitiche (8%), mentre altri isolotti pulsionali si schierano sul versante anticapitalista (4,2%) o antifascista (5%). I berlusconiani doc, infine, sono in fase colante e oggi si fermano al 3,9% (esistono anche altre dimensioni più piccole e frastagliate). Ecco che anche i cattolici praticanti sono pienamente inseriti all interno delle dinamiche di tensione che sta investendo il Paese: vivono la voglia di cambiamento, sostengono la spinta alla pulizia in politica e avvertono la crisi del ceto medio. Una dimensione delusa e rabbiosa che sospinge, una quota non secondaria del mondo cattolico, verso modelli di partecipazione politica dal basso, verso proposte apertamente anti-casta e anti-corruzione. Gran parte dei cattolici praticanti, oggi, si sente libera da qualunque forma di affiliazione ideologica e si muove liberamente alla ricerca di risposte ai bisogni esistenziali, alle sofferenze del mondo e alla voglia di futuro. NOTA INFORMATIVA: Sondaggio cawi SWG (18 19 aprile 2017) su soggetti rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne per genere, età, scolarità e zona geografica.

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