Policy sulla valutazione della complessità dei prodotti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Policy sulla valutazione della complessità dei prodotti"

Transcript

1 - Brescia - Società Cooperativa. Policy sulla valutazione della complessità dei prodotti Adottata dal C.d.A. nella seduta del 29 Giugno ^ modifica approvata dal C.d.A. del 10/04/2017 con decorrenza 26/04/2017 INDICE Premessa Classificazione della complessità dei prodotti Esempi di classificazione... 3 ALLEGATO

2 - Brescia - Società Cooperativa. PREMESSA Il presente documento illustra i riferimenti metodologici a supporto delle BCC-CR nell adempimento delle indicazioni previste nella Comunicazione Consob n , del 22 dicembre 2014, in tema di distribuzione di prodotti finanziari complessi a clientela retail (di seguito Comunicazione Consob ). La Comunicazione Consob muove dal presupposto della progressiva estensione registrata negli ultimi anni del fenomeno di distribuzione presso la clientela al dettaglio di prodotti di investimento che prima erano sostanzialmente riservati a clienti istituzionali o professionali (c.d. retailisation). L Autorità pur riconoscendo che non sussiste una necessaria corrispondenza biunivoca tra struttura finanziaria e rischiosità di un prodotto ritiene che l intelligibilità della struttura di un prodotto finanziario rappresenti il presupposto per la comprensibilità del rischio di investimento ad esso sotteso. La Consob ritiene infatti che i soli obblighi di trasparenza abbiano limitati effetti nel mitigare l asimmetria informativa esistente tra gli intermediari finanziari ed i loro clienti retail; asimmetria informativa che aumenta il rischio per questa categoria di clientela di incorrere inconsapevolmente in perdite significative, indebolendone la fiducia nel corretto funzionamento dei mercati finanziari. Già prima della pubblicazione della Comunicazione Consob, anche l ESMA era intervenuta con due specifiche opinion per richiamare l attenzione sulle misure che gli intermediari devono adottare fin dalle fase di sviluppo o selezione dei prodotti finanziari connotati da profili di complessità ai fini della tenuta di un corretto comportamento con i propri clienti. In particolare, con l opinion MiFID practices for firms selling complex products del 7 febbraio 2014, l ESMA evidenzia le specifiche cautele ed i rafforzati presidi organizzativi volti ad assicurare, nel concreto, la cura diligente e professionale dell interesse della clientela in sede di distribuzione di prodotti finanziari complessi. L opinion riguardante Structured Retail Products Good practices for product governance arrangements del 27 marzo 2014, evidenzia invece l importanza di un processo di design dei prodotti orientato alla domanda, sottolineando quindi la centralità della c.d. product governance, di un approfondito scambio informativo con i distributori e di un monitoraggio durante il ciclo di vita del prodotto. Con uno statement del 31 luglio 2014 Potential Risks Associated with Investing in Contingent Convertible, a completamento del quadro degli interventi in materia, l ESMA ha in primo luogo sottolineato l elevata complessità dei prodotti della specie (i c.d. Co.Co.) per poi rimarcare l innalzato conflitto di interesse esistente tra l emittente di tale strumento finanziario, tipicamente offerto per necessità di patrimonializzazione, e l investitore, che si trova in presenza di un prodotto caratterizzato da una struttura particolarmente difficile da comprendere. Concetto questo ripreso tra gli altri dalla stessa Consob negli esiti della consultazione sulla citata Comunicazione laddove viene richiamata l importanza di adottare presidi e cautele volti a evitare che gli obblighi di correttezza e di trasparenza nei confronti degli investitori possano essere disattesi a favore di un preteso prevalente interesse alla stabilità dell intermediario. In particolare, la Comunicazione Consob richiede agli intermediari che prestano servizi di investimento di considerare debitamente nella loro policy aziendale gli orientamenti contenuti nelle opinion dell ESMA. La Consob, in linea di continuità con i precedenti riferimenti riguardanti analoga tematica nell ambito della Comunicazione n del 2 marzo 2009 in tema di distribuzione di prodotti illiquidi, sottolinea che gli intermediari hanno il generale dovere di condurre autonome valutazioni per la delimitazione del perimetro dell offerta di prodotti finanziari (due diligence) complessi e non complessi in coerenza con le caratteristiche del proprio target di clientela, anche individuando ex ante i prodotti che, per proprie caratteristiche intrinseche, non si prestano alla realizzazione delle esigenze di investimento dei propri clienti. Con riferimento all esercizio di due diligence che la Banca è chiamata a porre in essere, la Consob fornisce l elenco esemplificativo e non esaustivo di tipologie di prodotti ritenuti a complessità molto elevata. In particolare, sono individuate le tipologie di prodotti finanziari che la Consob stessa alla luce delle esperienze di vigilanza maturate e degli indirizzi tratteggiati in sede comunitaria ritiene normalmente non adatte alla clientela retail. La Consob raccomanda, pertanto, agli intermediari che tali prodotti non siano consigliati né distribuiti in via diretta alla citata clientela. A tal fine, la Consob sulla scorta di quanto già evidenziato dall ESMA nell opinion MiFID practices for firms selling 2

3 - Brescia - Società Cooperativa. complex products del 7 febbraio raccomanda che l attività di mappatura dei prodotti venga svolta con metodi e sistemi avanzati che consentano l effettiva considerazione di ogni possibile profilo di complessità nonché dei costi del prodotto finanziario. Di seguito si riportano i riferimenti metodologici funzionali ad una valutazione della complessità dei prodotti finanziari in linea con le raccomandazione contenute nella Comunicazione Consob. 1 CLASSIFICAZIONE DELLA COMPLESSITA DEI PRODOTTI FINANZIARI La complessità del prodotto finanziario attiene alla comprensibilità delle caratteristiche, della natura e dei rischi insiti nel prodotto da parte dell investitore. In linea generale, come richiamato dalla stessa Consob 1, sono individuabili per tutte le tipologie di prodotto finanziario i seguenti elementi sistematici di complessità: presenza di elementi opzionali (relativi ad uno o più fattori di rischio), condizioni e/o meccanismi di amplificazione dell andamento del sottostante (effetto leva) nella formula di determinazione del pay-off del prodotto finanziario; limitata osservabilità del sottostante (ad es. indici proprietari, portafogli di crediti cartolarizzati, asset non scambiati in mercati trasparenti) con conseguente difficoltà di valorizzazione dello strumento; illiquidità (ad es. strumento non negoziato su alcuna trading venue) o difficoltà di liquidabilità dell investimento (ad es. assenza di controparti istituzionali di mercato, alti costi di smobilizzo, barriere all uscita). In tale prospettiva, la negoziazione in trading venues può risultare una modalità di contenimento dei fattori di complessità rappresentati dall illiquidità del prodotto. Al fine di individuare il corretto profilo di complessità dei prodotti finanziari (i.e. classe di complessità ), occorre tener conto oltre che dei citati elementi sistematici di complessità degli specifici elementi di complessità caratterizzanti le singole tipologie di prodotti finanziari, (Obbligazioni, Fondi/ETP, Polizze assicurative, Certificate e CW, Derivati, Azioni), nonché gli elementi comuni a più tipologie laddove pertinenti. Per ciascun elemento di complessità (vedi Tabella 2) è definito un «punteggio» tenendo conto dei seguenti razionali: alcuni elementi sono riconducibili alla medesima categoria di complessità e quindi hanno lo stesso peso (es. cap e floor); alcuni elementi di complessità sono propri di determinate tipologie di prodotti finanziari (es. OICVM non conforme UCITS); la presenza di definiti elementi di complessità determinano di per sé il massimo livello di complessità di un prodotto finanziario; vincoli normativi (classificazione Consob, opinion ESMA). 1 Cfr. Nota 5 della Comunicazione Consob n del 22 dicembre

4 - Brescia - Società Cooperativa. Tabella 2 Elementi di complessità Macrocategorie Indice Elementi complessità Punteggio a Subordinazione TIER 2 bancaria / Subordinazione senior corporate 50,00 b Subordinazione additional TIER 1 bancaria / Subordinazione junior corporate 100,00 Capitale c Assenza di scadenza 50,00 d Cartolarizzazione 100,00 Obbligazioni Altri fattori capitale Indicizzazione Complessità cedolare e Covered (Segregazione pool mutui a garanzia) 4,17 f Convertibile su iniziativa del portatore (Equity Call) 16,67 g Convertibile su iniziativa dell'emittente (Equity Put) 100,00 h Presenza di Call sul tasso in mano all'emittente (titolo Callable) 4,17 i Presenza di Put sul tasso in mano al portatore (titolo Puttable) 4,17 j Esposizione a un rischio di credito di soggetti terzi (CDS) 100,00 k Moltiplicatore indice rif. diverso da 1 4,17 l Indici di riferimento reddituale (diversi da: tassi monetari e Swap, inflazione, BOT, BCE) 16,67 m Presenza opzione Interest Rate Cap 4,17 n Presenza opzione Interest Rate Floor 4,17 o Variazione del flusso cedolare a discrezione dell'emittente 16,67 p Fixing in Arrears (successivo a data decorrenza cedola) 4,17 Fondi/ETP /Polizze Certificate Azioni q OICVM non conforme UCITS 50,00 r Sottostante diverso da indici o panieri reperibili sui principali quotidiani di informazione finanziaria ita 16,67 s Leva > 1 gestita 4,17 t Capitale non garantito o parzialmente garantito a scadenza 50,00 u Distribuzione Dividendo incerta 4,17 v Titolo non quotato 16,67 w Opzionalità / Componente derivativa Presente o non "gestita" 16,67 x Combinazione indici / Formule matematiche complesse (diverse da k) 50,00 Fatt. comuni y Valuta diversa da Euro 4,17 z Leva > 1 non gestita quotato 50,00 aa Leva > 1 non gestita non quotato 100,00 ab Illiquidità ai sensi della comunicazione Consob e LG associative 16,67 4

5 - Brescia - Società Cooperativa. La combinazione degli elementi di complessità e dei relativi punteggi determina quindi la classe di complessità di appartenenza del prodotto finanziario così come riportato nella Tabella 3. Tabella 3 - Determinazione dei punteggi In particolare, partendo da una scala da 0 a 100, il punteggio massimo (100) consente di individuare l elemento che fa connotare il prodotto finanziario a livello massimo di complessità classe 5 (Molto Alta). Inoltre, in una logica di additività degli elementi, la presenza in un prodotto finanziario di due elementi riferibili alla classe di complessità inferiore classe 4 (Alta) connota tale prodotto come di classe 5 (Molto Alta). Pertanto, agli elementi di classe 4 (Alta) è attribuito un punteggio di 50. Così a scalare gli elementi di classe inferiore sono divisi in progressione (per tre e per quattro). 5

6 - Brescia - Società Cooperativa. Nella Tabella 4 sono indicate le possibili combinazioni (minime e massime) degli elementi che determinano le differenti classi di complessità del prodotti finanziari. Tabella 4 Combinazione (minime e massime) degli elementi di complessità Dove: (a) = Elemento di classe 2 con punteggio 4,17 (b) = Elemento di classe 3 con punteggio 16,67 (c) = Elemento di classe 4 con punteggio 50 (d) = Elemento di classe 5 con punteggio 100 C = Combinazione degli elementi A titolo esemplificativo, un prodotto finanziario connotato da un elemento di complessità con punteggio pari a 50 e tre elementi di complessità ciascuno con punteggio pari a 16,67 rientra nella classe classe 5 (Molto Alta). Per ciascun prodotto finanziario la Banca individua e assegna gli elementi di complessità di pertinenza, sulla base di quelli individuati nella tabella 4, e dalla somma dei punteggi rileva automaticamente la classe di complessità di corrispondenza del prodotto finanziario. Per definizione, i prodotti finanziari c.d. plain vanilla non hanno alcun elemento di complessità e pertanto rientrano nella classe 1 (Bassa) di complessità dei prodotti finanziari. Inoltre, la classe 5 (Molto Alta) comprende i prodotti finanziari che, per caratteristiche intrinseche, non si prestano alla realizzazione delle esigenze di investimento dei clienti retail. In particolare, in tale classe sono ricondotte le categorie di prodotti elencate dal punto i) al punto v) nella Comunicazione Consob che non possono essere né raccomandate né distribuite alla citata tipologia di clientela. Nella classe 4 (Alta), sono ricondotte le categorie di prodotti riferibili alle fattispecie elencate dal punto vi) al punto xii) della Comunicazione Consob (Cfr. Allegato 1). 6

7 - Brescia - Società Cooperativa. 2 ESEMPI DI CLASSIFICAZIONE In funzione dei criteri sopra illustrati, di seguito si riporta una lista esemplificativa non esaustiva delle principali tipologie di prodotti finanziari suddivise nelle 5 classi di complessità: Classe di complessità 1 (Bassa) 2 (Medio/Bassa) 3 (Media) 4 (Alta) 5 (Molto Alta) Tipologia di prodotto Obbligazioni. Plain vanilla (Zero coupon, Tasso fisso, Tasso variabile, Tasso misto, Step up/down) PCT Certificati di deposito 2 Obbligazioni. Bond con fixing cedola alla fine del periodo; Bond plain vanilla in divisa diversa da euro; Cap; Floor; Callable; Puttable; Covered Bond; Indicizzazione CMS (partecipazione); Inflation (es. BTP Italia) Azioni quotate Polizze assicurative. Polizze di capitalizzazione; Unit Linked su OICR e/o obbligazioni con complessità Max 2 OICR/ETP. OICR indicizzati a replica fisica o a gestione attiva Obbligazioni. Obbligazione con indice opaco; Plain vanilla illiquido; Convertibili su iniziativa portatore; Flippable; Obbligazioni Index Linked Polizze assicurative. Index linked OICR/ETP. ETF a replica sintetica, ETC e ETN Certificate/Covered warrant. Certificate a capitale protetto Azioni non quotate Obbligazioni. CMS Spread; Range Accrual; Reverse Floater; Perpetue; Subordinate TIER 2 OICR/ETP. OICR strutturati (ex art. 36 Reg. UE ); OICR alternative (FIA) Polizze assicurative. Unit/Index Linked strutturate Certificate/Covered warrant. Covered Warrant; Certificate a capitale parzialmente protetto quotati; Certificate a leva Derivati. Futures; FRA/Forward ; Opzioni Obbligazioni. Reverse convertible; Subordinate additional TIER 1 (Co.Co.); Convertendo; ABS/CDO; Credit Linked Note OICR/ETP. OICR alternative strutturati Derivati. SWAP illiquido; CDS 2 Cfr. Circolare FL del 10 ottobre

8 - Brescia - Società Cooperativa. Identificazione e due diligence dei prodotti finanziari complessi In osservanza a quanto disposto dalla richiamata Comunicazione Consob sui Prodotti Finanziari Complessi, la Banca effettua una serie di controlli sulla gamma dei prodotti da collocare alla propria clientela.; ciò al fine di individuare e classificare i prodotti complessi. L analisi preliminare del prodotto da collocare è eseguita dall Area Finanza e, in ragione della particolare caratteristica dello strumento, è richiesta la valutazione dell Ufficio Conformità alle norme che, in ogni caso, deve essere preventiva alla commercializzazione. Per l analisi, la valutazione e la classificazione si deve fare riferimento al contenuto della documentazione di offerta fornita dalla società emittente. Nei casi di incertezza sulla natura complessa o meno di un prodotto, ovvero non sia chiara la natura dello stesso, la Banca non procede alla commercializzazione. L identificazione del prodotto finanziario come complesso impone che venga classificato come tale nella informativa da fornire all investitore. 4 Sottoscrizione di un prodotto complesso - Informativa all investitore Fatti salvi gli obblighi di informativa in capo alla Banca circa la eventuale non appropriatezza del prodotto al profilo del cliente, ove quest ultimo intenda comunque procedere con l investimento, deve essere obbligatoriamente informato, in via preventiva, della natura complessa del prodotto. La Banca fornisce al cliente contestualmente all ordine del prodotto complesso una specifica informativa circa la rischiosità e la non appropriatezza dello stesso. La specifica informativa è resa in modo automatico dal sistema informatico (in cui sono censiti i prodotti complessi). Nelle comunicazioni periodiche alla clientela è altresì fornita evidenza degli eventuali prodotti complessi detenuti dalla stessa nel proprio portafoglio titoli. Disclosure La presente Policy è disponibile presso la sede centrale, presso tutte le filiali della medesima e pubblicata sul sito internet ( La Banca, al fine di dare opportuna informazione alla clientela, rende disponibile con le medesime modalità anche il documento Informativa sulle Regole interne di negoziazione relative agli strumenti per i quali la s.c. assicura la condizione di liquidità. ALLEGATO 1. 8

9 - Brescia - Società Cooperativa. ALLEGATO 1. Comunicazione Consob n /14 ELENCO PRODOTTI FINANZIARI A COMPLESSITA MOLTO ELEVATA i. prodotti finanziari derivanti da operazioni di cartolarizzazione di crediti o di altre attività (ad esempio Asset Backed Securities) ii. prodotti finanziari per i quali, al verificarsi di determinate condizioni o su iniziativa dell emittente, sia prevista la conversione in azioni o la decurtazione del valore nominale (ad esempio Contingent Convertible Notes, prodotti finanziari qualificabili come additional tier 1 ai sensi dell art. 52 del Regolamento UE n. 575/2013 (c.d. CRR )) 1 iii. prodotti finanziari credit linked (esposti ad un rischio di credito di soggetti terzi) iv. strumenti finanziari derivati di cui all art. 1, comma 2, lettere da d) a j) del TUF, non negoziati in trading venues, con finalità diverse da quella di copertura v. prodotti finanziari strutturati 2, non negoziati in trading venues, il cui pay-off non rende certa l integrale restituzione a scadenza del capitale investito dal cliente vi. strumenti finanziari derivati di cui all art. 1, comma 2, lettere da d) a j) del TUF diversi da quelli di al punto iv vii. prodotti finanziari 3 con pay-off legati ad indici che non rispettano gli Orientamenti ESMA del 18 dicembre 2012 relativi agli ETF viii. obbligazioni perpetue ix. OICR c.d. alternative x. prodotti finanziari strutturati, negoziati in trading venues, il cui pay-off non rende certa l integrale restituzione a scadenza del capitale investito dal cliente xi. prodotti finanziari con leva 4 maggiore di 1 5 xii. UCITS di cui all art. 36 del Regolamento UE 583/2010 nonché polizze di ramo III o V con analoghe caratteristiche 1 In tale categoria non rientrano le obbligazioni convertibili ad iniziativa del portatore. 2 Sono inclusi i prodotti con leva maggiore di 1 (la soglia è da intendersi in valore assoluto). Sono comunque inclusi i prodotti che consentono di assumere posizioni corte anche se a replica perfetta. 3 Sono inclusi gli OICR e le polizze di ramo III o V. 4 Sono inclusi gli OICR e le polizze di ramo III o V nonché quelle operazioni su strumenti finanziari per le quali l intermediario presta al cliente il servizio accessorio di cui all art. 1, comma 6, lett. c) del TUF ( la concessione di finanziamenti agli investitori per consentire loro di effettuare un'operazione relativa a strumenti finanziari, nella quale interviene il soggetto che concede il finanziamento ). 5 La soglia è da intendersi in valore assoluto. Sono comunque inclusi i prodotti che consentono di assumere posizioni corte anche se a replica perfetta. 9

BANCA CREMASCA. Credito Cooperativo Soc. Coop.

BANCA CREMASCA. Credito Cooperativo Soc. Coop. BANCA CREMASCA Credito Cooperativo Soc. Coop. Riferimenti metodologici per la mappatura della complessità dei prodotti finanziari ai fini della valutazione di adeguatezza Delibera del Consiglio di Amministrazione

Dettagli

Riferimenti metodologici per la mappatura della complessità dei prodotti finanziari ai fini della valutazione di adeguatezza

Riferimenti metodologici per la mappatura della complessità dei prodotti finanziari ai fini della valutazione di adeguatezza Riferimenti metodologici per la mappatura della complessità dei prodotti finanziari ai fini della valutazione di adeguatezza Giugno 2015 PREMESSA Il presente documento illustra i riferimenti metodologici

Dettagli

Procedura di pricing degli strumenti finanziari negoziati in conto proprio

Procedura di pricing degli strumenti finanziari negoziati in conto proprio Procedura di pricing degli strumenti finanziari negoziati in conto proprio Delibera del Consiglio di Amministrazione del 30/10/2007, modificata da Cda del 16/12/2009 e del 28/12/2010 Aggiornata con modifiche

Dettagli

OGGETTO: Comunicazione sulla distribuzione di prodotti finanziari complessi ai clienti retail

OGGETTO: Comunicazione sulla distribuzione di prodotti finanziari complessi ai clienti retail Comunicazione n. 0097996 del 22-12-2014 OGGETTO: Comunicazione sulla distribuzione di prodotti finanziari complessi ai clienti retail 1. PREMESSA Nel corso degli ultimi anni si è registrata una progressiva

Dettagli

PRODOTTI FINANZIARI COMPLESSI AI CLIENTI RETAIL

PRODOTTI FINANZIARI COMPLESSI AI CLIENTI RETAIL PRODOTTI FINANZIARI COMPLESSI AI CLIENTI RETAIL N B.5 Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16/07/2015 Data di efficacia: 16/07/2015 INDICE 1 PREMESSA... 3 2 RIFERIMENTI NORMATIVI...

Dettagli

PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2

PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2 Processo per la determinazione dei prezzi degli Strumenti Finanziari - ESTRATTO - I N D I C E PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2 1.- Fasi di applicazione del modello...2

Dettagli

POLICY IN MATERIA DI FINANZIARI COMPLESSI

POLICY IN MATERIA DI FINANZIARI COMPLESSI POLICY IN MATERIA DI PRODOTTI FINANZIARI COMPLESSI Documento approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 21/12/2015 Politiche di Banca Popolare INDICE DEI CONTENUTI 1. PREMESSA...... 3

Dettagli

Regole interne per la negoziazione dei prodotti finanziari emessi dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Binasco Credito Cooperativo

Regole interne per la negoziazione dei prodotti finanziari emessi dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Binasco Credito Cooperativo Regole interne per la negoziazione dei prodotti finanziari emessi dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Binasco Credito Cooperativo Adottate ai sensi delle Linee guida interassociative per l applicazione

Dettagli

DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE SULLA DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI COMPLESSI AI CLIENTI RETAIL

DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE SULLA DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI COMPLESSI AI CLIENTI RETAIL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE SULLA DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI COMPLESSI AI CLIENTI RETAIL Le osservazioni al documento di consultazione dovranno pervenire entro il 21 Luglio 2014 on-line per il tramite del

Dettagli

1. La Comunicazione si applica esclusivamente ai rapporti con clienti retail?

1. La Comunicazione si applica esclusivamente ai rapporti con clienti retail? PREMESSA Di seguito si forniscono, nella forma di Q&A, chiarimenti applicativi in relazione a taluni aspetti trattati nella Comunicazione sulla distribuzione di prodotti finanziari complessi ai clienti

Dettagli

POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DI PROPRIA EMISSIONE

POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DI PROPRIA EMISSIONE POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DI PROPRIA EMISSIONE Approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 25 giugno 2015 INDICE 1. PREMESSA...1 2. CARATTERISTICHE DELLE METODOLOGIE

Dettagli

Credito Lombardo Veneto S.p.A.

Credito Lombardo Veneto S.p.A. POLICY DI VALUTAZIONE E DI PRICING PER L EMISSIONE/NEGOZIAZIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DI PROPRIA EMISSIONE Delibera del Consiglio di Amministrazione del 21/05/2013 Sede legale: 25125 Brescia via

Dettagli

28 ottobre GLI STRUMENTI FINANZIARI DI BASE Paola De Vincentiis

28 ottobre GLI STRUMENTI FINANZIARI DI BASE Paola De Vincentiis 28 ottobre 2014 GLI STRUMENTI FINANZIARI DI BASE Paola De Vincentiis GLI STRUMENTI FINANZIARI NASCONO PER DARE RISPOSTA A 4 PRINCIPALI ESIGENZE: PAGAMENTO DI BENI E SERVIZI FINANZIAMENTO DI SPESE IN ECCESSO

Dettagli

TERZO SUPPLEMENTO AL PROSPETTO DI BASE

TERZO SUPPLEMENTO AL PROSPETTO DI BASE Unione di Banche Italiane S.c.p.A. Sede Sociale e Direzione Generale: Bergamo, Piazza Vittorio Veneto, 8 Sedi operative: Brescia e Bergamo Codice Fiscale, Partita IVA ed Iscrizione al Registro delle Imprese

Dettagli

ALLEGATI. del REGOLAMENTO DELEGATO DELLA COMMISSIONE

ALLEGATI. del REGOLAMENTO DELEGATO DELLA COMMISSIONE COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 8.6.2016 C(2016) 3337 final ANNEXES 1 to 2 ALLEGATI del REGOLAMENTO DELEGATO DELLA COMMISSIONE che integra la direttiva 2014/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio

Dettagli

REGOLAMENTO EMITTENTI MODALITA E TERMINI DEL CONTROLLO SULL INFORMAZIONE FINANZIARIA DIFFUSA DA EMITTENTI AZIONI (ART.

REGOLAMENTO EMITTENTI MODALITA E TERMINI DEL CONTROLLO SULL INFORMAZIONE FINANZIARIA DIFFUSA DA EMITTENTI AZIONI (ART. REGOLAMENTO EMITTENTI MODALITA E TERMINI DEL CONTROLLO SULL INFORMAZIONE FINANZIARIA DIFFUSA DA EMITTENTI AZIONI (ART. 118-BIS DEL TUF) DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE 2 marzo 2007 Le osservazioni al presente

Dettagli

Novembre La nuova governance del prodotto e le regole in fase distributiva. Maria Giusy Naccarato, Managing Associate, Simmons & Simmons

Novembre La nuova governance del prodotto e le regole in fase distributiva. Maria Giusy Naccarato, Managing Associate, Simmons & Simmons Novembre 2016 La nuova governance del prodotto e le regole in fase distributiva Maria Giusy Naccarato, Managing Associate, Simmons & Simmons Disegnare i prodotti finanziari per la categoria di clienti

Dettagli

b) assicurare che i diritti di voto siano esercitati conformemente agli obiettivi e alla politica di investimento dell OICR interessato; c) prevenire

b) assicurare che i diritti di voto siano esercitati conformemente agli obiettivi e alla politica di investimento dell OICR interessato; c) prevenire Fideuram Investimenti SGR S.p.A. Strategia per l esercizio dei diritti di voto detenuti nel portafoglio degli OICR gestiti (ai sensi dell art. 34 del Regolamento Banca d Italia/Consob del [19 gennaio 2015])

Dettagli

Allegato 1. Linee Guida per la prestazione del Servizio di Consulenza in materia di investimenti

Allegato 1. Linee Guida per la prestazione del Servizio di Consulenza in materia di investimenti Allegato 1 Linee Guida per la prestazione del Servizio di Consulenza in materia di investimenti Luglio 2015 Indice 1. Premessa... 3 2. Il Servizio di consulenza in materia di investimenti... 3 3. Politiche

Dettagli

Orientamenti Orientamenti in materia di strumenti di debito complessi e depositi strutturati

Orientamenti Orientamenti in materia di strumenti di debito complessi e depositi strutturati Orientamenti Orientamenti in materia di strumenti di debito complessi e depositi strutturati 04/02/2016 ESMA/2015/1787 IT Indice I. Ambito di applicazione... 3 II. Riferimenti, abbreviazioni e definizioni...

Dettagli

Le nuove prospettive nei rapporti banca cliente e investitore

Le nuove prospettive nei rapporti banca cliente e investitore Le nuove prospettive nei rapporti banca cliente e investitore Simonetta Cotterli Bologna, 7.06.2016. Schema dell intervento Elementi introduttivi: le caratteristiche del cliente bancario Il risparmio dellefamiglie

Dettagli

Policy per la gestione dei prodotti complessi

Policy per la gestione dei prodotti complessi Policy per la gestione dei prodotti complessi Versione Giugno 2015 Storia delle modifiche apportate al documento Politica per la gestione dei prodotti complessi data prima emissione: 24 giugno 2015 data

Dettagli

Indice. 2 La struttura finanziaria dell economia 15. xiii. Presentazione

Indice. 2 La struttura finanziaria dell economia 15. xiii. Presentazione Indice Presentazione xiii 1 Le funzioni del sistema finanziario 1 1.1 Che cos è il sistema finanziario 2 1.2 La natura e le caratteristiche degli strumenti finanziari 2 1.3 Quali funzioni svolge il sistema

Dettagli

Sintesi della Policy di valutazione e pricing delle obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo Masiano

Sintesi della Policy di valutazione e pricing delle obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo Masiano Sintesi della Policy di valutazione e pricing delle obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo Masiano ********** Delibera 22/12/2014 Policy di Pricing Banca di Credito Cooperativo di Masiano

Dettagli

Indice. Introduzione. xiii. Parte prima Il sistema finanziario 1

Indice. Introduzione. xiii. Parte prima Il sistema finanziario 1 Indice Introduzione xiii Parte prima Il sistema finanziario 1 1 Il sistema finanziario 3 1.1 La struttura del sistema finanziario 4 1.2 Gli intermediari finanziari 6 1.3 I mercati finanziari 8 1.4 Le autorità

Dettagli

MiFID. Documento informativo di sintesi della Politica di gestione dei conflitti di interesse (allegato 2)

MiFID. Documento informativo di sintesi della Politica di gestione dei conflitti di interesse (allegato 2) Documento informativo di sintesi della Politica di gestione dei conflitti di interesse (allegato 2) v. del 20/12/2012 confermata il 11/12/2014 PREMESSA In conformità alle disposizioni previste dalla Direttiva

Dettagli

La gestione dei propri risparmi - I mercati obbligazionari. Imola, 5 aprile 2016 Luciano Messori

La gestione dei propri risparmi - I mercati obbligazionari. Imola, 5 aprile 2016 Luciano Messori La gestione dei propri risparmi - I mercati obbligazionari Imola, 5 aprile 2016 Luciano Messori Di cosa ci occupiamo oggi Titoli di debito a medio-lungo termine (oltre 12 mesi) quindi: Titoli di Stato

Dettagli

Come funziona il Bail-in Dott. Fabio Busuoli. Confartigianato Imprese di Bologna e Imola Bologna 28 gennaio 2016

Come funziona il Bail-in Dott. Fabio Busuoli. Confartigianato Imprese di Bologna e Imola Bologna 28 gennaio 2016 Come funziona il Bail-in Dott. Fabio Busuoli Confartigianato Imprese di Bologna e Imola Bologna 28 gennaio 2016 Direttiva 2014/59/UE«BRRD» D.lgsl. 16 novembre 2015 n 180 (attuazione della Direttiva) D.lgsl.

Dettagli

Sintesi della Policy di valutazione pricing delle obbligazioni emesse dalla Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo sc 12/2015.

Sintesi della Policy di valutazione pricing delle obbligazioni emesse dalla Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo sc 12/2015. Sintesi della Policy di valutazione pricing delle obbligazioni emesse dalla Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo sc 12/2015 dicembre 2015 1 INDICE 1. PREMESSA... 3 2. METODOLOGIA DI PRICING...

Dettagli

SUPPLEMENTO AL PROSPETTO DI BASE

SUPPLEMENTO AL PROSPETTO DI BASE 2 Credito Cooperativo Reggiano Società Cooperativa Sede Legale: Via Prediera, 2/a - 42030 San Giovanni di Querciola- Viano- (RE) Capitale Sociale e riserve al 31/12/2009 Euro 27.949.889 Iscritto al Registro

Dettagli

ALPHA SGR S.p.A. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE

ALPHA SGR S.p.A. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate... 3 2. Autore del manuale delle procedure interne... 4 3. Finalità del manuale... 4 4. Contenuto

Dettagli

OBBLIGAZIONARIO. Gli strumenti

OBBLIGAZIONARIO. Gli strumenti OBBLIGAZIONARIO Gli strumenti CLASSIFICAZIONE TITOLI OBBLIGAZIONARI CRITERIO: DURATA titoli del mercato monetario (durata inferiore ai 12 mesi) titoli del mercato obbligazionario (durata superiore ai 12

Dettagli

Gazzetta ufficiale dell'unione europea

Gazzetta ufficiale dell'unione europea L 14/30 21.1.2016 INDIRIZZO (UE) 2016/65 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA del 18 novembre 2015 sugli scarti di garanzia applicati nell'attuazione del quadro di riferimento della politica monetaria dell'eurosistema

Dettagli

N. 2 DEL 16 FEBBRAIO Consultazioni. Osservazioni al questionario Consob su raccolta di capitali di rischio tramite portali on-line.

N. 2 DEL 16 FEBBRAIO Consultazioni. Osservazioni al questionario Consob su raccolta di capitali di rischio tramite portali on-line. N. 2 DEL 16 FEBBRAIO 2013 Consultazioni Osservazioni al questionario Consob su raccolta di capitali di rischio tramite portali on-line. Il decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 ( c.d. Decreto crescita

Dettagli

Sintesi della Politica in materia di conflitti di interesse e Documento informativo sugli incentivi

Sintesi della Politica in materia di conflitti di interesse e Documento informativo sugli incentivi Sintesi della Politica in materia di conflitti di interesse e Documento informativo sugli incentivi SINTESI DELLA POLITICA IN MATERIA DI CONFLITTI DI INTERESSE 1 Premessa Iccrea Banca S.p.A. (la Banca

Dettagli

AGGIORNAMENTO NORMATIVO N. 20/2014. del 30 maggio 2014

AGGIORNAMENTO NORMATIVO N. 20/2014. del 30 maggio 2014 AGGIORNAMENTO NORMATIVO N. 20/2014 del 30 maggio 2014 1) Revisione legale dei conti: pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea la Direttiva 2014/56/UE ed il Regolamento n. 537/2014 2) Unione

Dettagli

SECONDO SUPPLEMENTO AL PROSPETTO DI BASE

SECONDO SUPPLEMENTO AL PROSPETTO DI BASE Banca Popolare di Bergamo Società per Azioni avente unico socio Sede Sociale e Direzione Generale: Bergamo, Piazza Vittorio Veneto 8 Codice Fiscale, Partita IVA ed Iscrizione al Registro delle Imprese

Dettagli

Alkimis SGR S.p.A. Procedura trattazione dei reclami

Alkimis SGR S.p.A. Procedura trattazione dei reclami Alkimis SGR S.p.A. Procedura trattazione dei reclami (Approvata dal CdA 28/10/2015) 1 Sommario 1. Normativa di riferimento... 3 2. Contenuto della procedura e informativa alla clientela... 4 3. Reclamo:

Dettagli

1. Profilo operatività bassa (relativo ai conti correnti a consumo)

1. Profilo operatività bassa (relativo ai conti correnti a consumo) In base alle nuove disposizioni in tema di trasparenza, emanate da Banca d Italia il 29 luglio 2009, i fogli informativi e i documenti di sintesi periodici dei conti correnti destinati ai consumatori,

Dettagli

Regolamento per la prestazione del Servizio di Consulenza in materia di investimenti

Regolamento per la prestazione del Servizio di Consulenza in materia di investimenti Regolamento per la prestazione del Servizio di Consulenza in materia di investimenti Approvato con Delibera del C.d.A. del 9 settembre 2015 della Banca di Credito Cooperativo Bergamasca e Orobica S.c.

Dettagli

La Comunicazione Consob n. 0097996/14 sulla distribuzione di prodotti finanziari complessi ai clienti retail

La Comunicazione Consob n. 0097996/14 sulla distribuzione di prodotti finanziari complessi ai clienti retail La Comunicazione Consob n. 0097996/14 sulla distribuzione di prodotti finanziari complessi ai clienti retail Flavio Bongiovanni Consob Divisione Intermediari Responsabile Ufficio Vigilanza Intermediari-Rete,

Dettagli

POLITICA DI VOTO. Strategia per l esercizio dei diritti inerenti agli strumenti finanziari degli OICVM gestiti

POLITICA DI VOTO. Strategia per l esercizio dei diritti inerenti agli strumenti finanziari degli OICVM gestiti POLITICA DI VOTO Strategia per l esercizio dei diritti inerenti agli strumenti finanziari degli OICVM gestiti 1 INDICE PRINCIPI GENERALI... 3 PERIMETRO DI RIFERIMENTO... 3 MONITORAGGIO DEGLI EVENTI SOCIETARI

Dettagli

REGOLAMENTO IVASS N. 28 DEL 26 LUGLIO 2016 CONCERNENTE L APPLICAZIONE DEL METODO LOOK-THROUGH

REGOLAMENTO IVASS N. 28 DEL 26 LUGLIO 2016 CONCERNENTE L APPLICAZIONE DEL METODO LOOK-THROUGH REGOLAMENTO IVASS N. 28 DEL 26 LUGLIO 2016 CONCERNENTE L APPLICAZIONE DEL METODO LOOK-THROUGH AI FINI DELLA DETERMINAZIONE DEL REQUISITO PATRIMONIALE DI SOLVIBILITA CALCOLATO CON LA FORMULA STANDARD DI

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE. relative al Prestito Obbligazionario. Banca Popolare di Milano 31 Ottobre 2013/2018 MIN MAX, ISIN IT000495650 1

CONDIZIONI DEFINITIVE. relative al Prestito Obbligazionario. Banca Popolare di Milano 31 Ottobre 2013/2018 MIN MAX, ISIN IT000495650 1 CONDIZIONI DEFINITIVE relative al Prestito Obbligazionario Banca Popolare di Milano 31 Ottobre 2013/2018 MIN MAX, ISIN IT000495650 1 Obbligazioni a Tasso Variabile con Cap e/o Floor con eventuali Cedole

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE ai sensi dell art. 5 del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.

Dettagli

AGGIORNAMENTO NORMATIVO N. 9/2014. del 14 marzo 2014

AGGIORNAMENTO NORMATIVO N. 9/2014. del 14 marzo 2014 AGGIORNAMENTO NORMATIVO N. 9/2014 del 14 marzo 2014 1) Trattamento contabile delle quote di partecipazione al capitale della Banca d Italia nei bilanci dei partecipanti 2) Banca d Italia: pubblicata la

Dettagli

Indice generale. A Le questioni in corso e le linee di indirizzo. Il contesto istituzionale ed economico. L attività di vigilanza e l enforcement

Indice generale. A Le questioni in corso e le linee di indirizzo. Il contesto istituzionale ed economico. L attività di vigilanza e l enforcement A Le questioni in corso e le linee di indirizzo l contesto istituzionale ed economico 1 La crisi dell Area euro, la risposta delle istituzioni e le prospettive 5 1.1 L evoluzione della crisi e i riflessi

Dettagli

Documento Informativo sui Servizi di Consulenza in prodotti Derivati OTC denominati otc light e otc business

Documento Informativo sui Servizi di Consulenza in prodotti Derivati OTC denominati otc light e otc business Documento Informativo sui Servizi di Consulenza in prodotti Derivati OTC denominati otc light e otc business Sommario 1. PRINCIPI GENERALI... 3 1.1 I PRODOTTI FINANZIARI DERIVATI OTC... 3 1.2 IL CONTENUTO

Dettagli

ATTIVITA DI CONFORMITA Relazione di Consuntivo Anno 2012

ATTIVITA DI CONFORMITA Relazione di Consuntivo Anno 2012 ATTIVITA DI CONFORMITA Relazione di Consuntivo Anno 2012 Indice I. Premessa... 3 II. Obiettivi... 3 III. Perimetro normativo di riferimento... 3 IV. Attività svolta... 4 4.1 Consulenza... 4 4.2 Controlli...

Dettagli

PRIMA ANALISI DELLA COMUNICAZIONE CONSOB SULLA DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI COMPLESSI AI CLIENTI RETAIL

PRIMA ANALISI DELLA COMUNICAZIONE CONSOB SULLA DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI COMPLESSI AI CLIENTI RETAIL Milano, 29 gennaio 2015 PRIMA ANALISI DELLA COMUNICAZIONE CONSOB SULLA DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI COMPLESSI AI CLIENTI RETAIL 1. PREMESSA In data 22 dicembre 2014, la CONSOB ha pubblicato la Comunicazione

Dettagli

CASSE PROFESSIONALI: GOVERNANCE E RUOLO NELL ECONOMIA

CASSE PROFESSIONALI: GOVERNANCE E RUOLO NELL ECONOMIA CASSE PROFESSIONALI: GOVERNANCE E RUOLO NELL ECONOMIA DEL SISTEMA PAESE FRANCESCO MASSICCI Presidente f.f. Giornata Nazionale della Previdenza Napoli, 10 Maggio 2016 Gli enti previdenziali di diritto privato:

Dettagli

Sintesi della Politica in materia di conflitti di interesse e Documento informativo sugli incentivi

Sintesi della Politica in materia di conflitti di interesse e Documento informativo sugli incentivi Sintesi della Politica in materia di conflitti di interesse e Documento informativo sugli incentivi nella prestazione di servizi di investimento e accessori SINTESI DELLA POLITICA IN MATERIA DI CONFLITTI

Dettagli

LO SVILUPPO DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO IN UN MOMENTO DI CRISI FINANZIARIA

LO SVILUPPO DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO IN UN MOMENTO DI CRISI FINANZIARIA LO SVILUPPO DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO IN UN MOMENTO DI CRISI FINANZIARIA Marco Passafiume Resp. Segmento Individuals BNL CETIF, 5 Marzo 2009 Nei prossimi 30 minuti parliamo di il il contesto di di mercato

Dettagli

POLITICA DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI

POLITICA DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI POLITICA DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI 1 di 5 Politica di Trasmissione degli Ordini Vegagest Immobiliare Sgr S.p.A. 07/04/2009 INDICE POLITICA DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI... 3 1. INTRODUZIONE... 3 2. OGGETTO

Dettagli

Banca di Credito Cooperativo di Alba, Langhe e Roero società cooperativa in qualità di Emittente

Banca di Credito Cooperativo di Alba, Langhe e Roero società cooperativa in qualità di Emittente Banca di Credito Cooperativo di Alba, Langhe e Roero società cooperativa in qualità di Emittente CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA BANCA D ALBA CREDITO COOPERATIVO TASSO FISSO BCC

Dettagli

Profili di operatività per il calcolo dell ISC per i conti correnti

Profili di operatività per il calcolo dell ISC per i conti correnti Società per Azioni con socio unico Sede Legale e Direzione Generale: 24122 BERGAMO, Piazza Vittorio Veneto 8 Tel.: 800.500.200 Indirizzo e-mail: servizio.clienti@ubibanca.it - Indirizzo P.E.C.: bpb.pec@pecgruppoubi.it

Dettagli

Indice. XI Guida alla lettura XV Autori XIX Premessa

Indice. XI Guida alla lettura XV Autori XIX Premessa Indice XI Guida alla lettura XV Autori XIX Premessa 3 Capitolo primo I mercati 4 1.1 Natura dei mercati e loro efficiente funzionamento 8 1.2 I requisiti e le condizioni di efficiente organizzazione dei

Dettagli

Nuove prospettive della consulenza: fra regole e politiche commerciali

Nuove prospettive della consulenza: fra regole e politiche commerciali Nuove prospettive della consulenza: fra regole e politiche commerciali CeTIF 16 aprile 2008 1 Il focus: la consulenza nella distribuzione di prodotti finanziari La disciplina dei servizi di investimento

Dettagli

INFORMAZIONI SU COSTI, SCONTI, REGIME FISCALE

INFORMAZIONI SU COSTI, SCONTI, REGIME FISCALE INA ASSITALIA S.p.A. Impresa autorizzata all esercizio delle Assicurazioni e della Riassicurazione nei rami Vita, Capitalizzazione e Danni con decreto del Ministero dell Industria del Commercio e dell

Dettagli

GESTIONE PATRIMONIALE. Banca Centropadana

GESTIONE PATRIMONIALE. Banca Centropadana GESTIONE PATRIMONIALE Banca Centropadana I sassi sono le nostre radici, la nostra identità, la nostra storia e i nostri valori. Sono utili a segnare il cammino e a costruire le strade. In molti anni di

Dettagli

D.M. Economia e Finanze n. 166/2014 Cosa cambia per i Fondi Pensione?

D.M. Economia e Finanze n. 166/2014 Cosa cambia per i Fondi Pensione? D.M. Economia e Finanze n. 166/2014 Cosa cambia per i Fondi Pensione? Diego Ballarin Roma 18 marzo 2015 Finalità del D.M. 166/2014 Il D.M. 166/2014 completa il quadro normativo definito dal D.Lgs.252/2005

Dettagli

LEGENDA. TUF Decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria - TUF

LEGENDA. TUF Decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria - TUF ELENCO DEGLI ULTERIORI ATTI E PROVVEDIMENTI DELEGATI DAL DIRETTORIO IN MATERIA DI VIGILANZA BANCARIA E FINANZIARIA (delibera n. 310 del 7 luglio 2015) Nel presente elenco sono utilizzate le seguenti abbreviazioni:

Dettagli

CASSA DI RISPARMIO DI CESENA S.P.A.

CASSA DI RISPARMIO DI CESENA S.P.A. CASSA DI RISPARMIO DI CESENA S.P.A. CONDIZIONI DEFINITIVE relative all OFFERTA di CASSA DI RISPARMIO DI CESENA S.P.A. ZERO COUPON Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A 13/07/2009 13/07/2014 Z.C. ISIN IT0004514359

Dettagli

AGGIORNAMENTO NORMATIVO N. 18/2014

AGGIORNAMENTO NORMATIVO N. 18/2014 AGGIORNAMENTO NORMATIVO N. 18/2014 del 16 maggio 2014 1) Definizione del perimetro di gruppo bancario: le nuove deliberazioni del CICR 2) Primo aggiornamento della circolare n. 285 del 17 dicembre 2013

Dettagli

Stima della pensione complementare

Stima della pensione complementare Stima della pensione complementare Progetto Esemplificativo Standardizzato Modello ISV-IMDPES - Ed. 03/2016 Iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 84 gestito da Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. Il presente

Dettagli

Energie rinnovabili in Italia Il Private Equity Borsa Italiana, 8 Marzo 2011

Energie rinnovabili in Italia Il Private Equity Borsa Italiana, 8 Marzo 2011 Energie rinnovabili in Italia Il Private Equity Borsa Italiana, 8 Marzo 2011 Amber Capital Societa di Gestione con sede a New York focus principale su Europa continentale, quota molto rilevante in Italia

Dettagli

PROSPETTO MUTUI GARANTITI DA IPOTECA PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE. (ai sensi del D.L. 185/2008)

PROSPETTO MUTUI GARANTITI DA IPOTECA PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE. (ai sensi del D.L. 185/2008) Denominazione e forma giuridica: Banca di Credito Cooperativo Agrigentino Società Cooperativa Sede legale ed amministrativa: 92100 - Agrigento (AG) Viale Leonardo Sciascia 158 - Indirizzo interner ed e-mail:

Dettagli

Sintesi della Policy di valutazione pricing delle obbligazioni emesse dalla Banca dell Elba. Credito Cooperativo

Sintesi della Policy di valutazione pricing delle obbligazioni emesse dalla Banca dell Elba. Credito Cooperativo Sintesi della Policy di valutazione pricing delle obbligazioni emesse dalla Banca dell Elba Credito Cooperativo ********** Delibera CDA del 19 dicembre 2011 1 INDICE 1. PREMESSA... 3 2. METODOLOGIA DI

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE Sede legale: Cagliari - Viale Bonaria 33 Sede amministrativa e Direzione generale: Sassari Piazzetta Banco di Sardegna, 1 Capitale sociale Euro 155.247.762,00 i.v. Cod. fisc. e num. iscriz. al Registro

Dettagli

Tale documento è reso disponibile all interno del sito web aziendale all indirizzo: sezione Documenti Societari.

Tale documento è reso disponibile all interno del sito web aziendale all indirizzo:  sezione Documenti Societari. Comunicato informativo di sintesi sulla pubblicazione del Risk Report aziendale e del Fascicolo di Bilancio relativi all esercizio chiuso al 31.12.2015 Si comunica che in ottemperanza alle disposizioni

Dettagli

RISULTATO NETTO DELLA CAPOGRUPPO CAMFIN SPA: 13,4 MILIONI DI EURO, IN LINEA CON IL DATO AL 30 GIUGNO 2005 (13,2 MILIONI DI EURO)

RISULTATO NETTO DELLA CAPOGRUPPO CAMFIN SPA: 13,4 MILIONI DI EURO, IN LINEA CON IL DATO AL 30 GIUGNO 2005 (13,2 MILIONI DI EURO) CAMFIN s.p.a. COMUNICATO STAMPA IL CDA DI CAMFIN SPA APPROVA LA RELAZIONE AL 30 GIUGNO 2006: RISULTATO NETTO DELLA CAPOGRUPPO CAMFIN SPA: 13,4 MILIONI DI EURO, IN LINEA CON IL DATO AL 30 GIUGNO 2005 (13,2

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA

CONDIZIONI DEFINITIVE NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA CONDIZIONI DEFINITIVE alla NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA "B.C.C. DI FORNACETTE OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE" Emissione n. 183 B.C.C. FORNACETTE 2007/2010 Euribor 3 mesi ISIN IT0004220155 Le presenti

Dettagli

Le funzioni del sistema finanziario

Le funzioni del sistema finanziario Le funzioni del sistema finanziario 1 1.1 Che cos è il sistema finanziario 1.2 La natura e le caratteristiche degli strumenti finanziari 1.3 Quali funzioni svolge il sistema finanziario 1.3.1 L offerta

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA. Banca di Credito Cooperativo OROBICA di Bariano e Cologno al Serio.

CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA. Banca di Credito Cooperativo OROBICA di Bariano e Cologno al Serio. Banca di Credito Cooperativo OROBICA di Bariano e Cologno al Serio CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA Banca di Credito Cooperativo OROBICA di Bariano e Cologno al Serio Tasso Fisso

Dettagli

I fondi a cedola di Pictet

I fondi a cedola di Pictet I fondi a cedola di Pictet Cedole predeterminate, sostenibili e a costo zero Aggiornamento al 20 Giugno 2014 Come Banca Pictet intende la distribuzione delle cedole Cedola predefinita Le percentuali di

Dettagli

Scheda Sintetica - Informazioni Specifiche

Scheda Sintetica - Informazioni Specifiche Scheda Sintetica - Informazioni Specifiche La parte Informazioni Specifiche, da consegnare obbligatoriamente all Investitore-Contraente prima della sottoscrizione, è volta ad illustrare le principali caratteristiche

Dettagli

Basilea 2 Terzo Pilastro Informativa al Pubblico anno 2008

Basilea 2 Terzo Pilastro Informativa al Pubblico anno 2008 Serfactoring Basilea 2 Terzo Pilastro al Pubblico anno 2008 SERFACTORING S.p.A. Sede Legale in San Donato Milanese (MI), Via Maastricht, 1 Capitale Sociale Euro 5.160.000 i. v. Registro Imprese di Milano

Dettagli

MUTUI GARANTITI DA IPOTECA PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE SCHEDA INFORMATIVA SINTETICA

MUTUI GARANTITI DA IPOTECA PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE SCHEDA INFORMATIVA SINTETICA Banca Picena Trentina Credito Cooperativo S.c.r.l. Sede Legale: Acquaviva Picena (AP) - via G. Leopardi n. 23 e-mail: banca@bptcc.bcc.it Codice ABI: 08332 Iscritta all albo delle banche tenuto dalla Banca

Dettagli

EBA/GL/2015/ Orientamenti

EBA/GL/2015/ Orientamenti EBA/GL/2015/04 07.08.2015 Orientamenti sulle circostanze materiali che costituiscono una minaccia sostanziale per la stabilità finanziaria e sugli elementi relativi all efficacia dello strumento per la

Dettagli

SOCIÉTÉ GÉNÉRALE con sede legale Sede sociale a 29, boulevard Haussmann Parigi

SOCIÉTÉ GÉNÉRALE con sede legale Sede sociale a 29, boulevard Haussmann Parigi Le presenti Condizioni Definitive sono state redatte in conformità alla Direttiva 2003/71/CE (la "Direttiva Prospetto") e al Regolamento 2004/809/CE e, unitamente al Documento di Registrazione (incluso

Dettagli

Sintesi della Policy di valutazione pricing

Sintesi della Policy di valutazione pricing Sintesi della Policy di valutazione pricing 04 Novembre 2013 1 INDICE 1. PREMESSA... 3 2. METODOLOGIA DI PRICING... 3 2.1 PRICING... 4 2 1. PREMESSA La Banca quota le proprie emissioni obbligazionarie

Dettagli

ANALISI DEI MERCATI FINANZIARI CORSO AVANZATO. Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma

ANALISI DEI MERCATI FINANZIARI CORSO AVANZATO. Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma ANALISI DEI MERCATI FINANZIARI CORSO AVANZATO Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma Prodotti finanziari 2 Ai sensi del D.Lgs.58/98 per strumenti finanziari si intendono: Azioni Titoli di Stato

Dettagli

1 Milano, 27 marzo 2014 PROMOTORI, SGR E MIFID II: L ITALIA E PRONTA!

1 Milano, 27 marzo 2014 PROMOTORI, SGR E MIFID II: L ITALIA E PRONTA! 1 Milano, 27 marzo 2014 PROMOTORI, SGR E MIFID II: L ITALIA E PRONTA! 2 Milano, 27 marzo 2014 MIFID II: ALCUNI DEI PRESIDI A TUTELA DELL INVESTITORE 1. I requisiti in materia di governance dei prodotti

Dettagli

Procedure relative al sistema di controllo interno sull informativa finanziaria

Procedure relative al sistema di controllo interno sull informativa finanziaria ALLEGATO RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA Premessa. Le risposte alle domande della presente sezione Controllo interno sull

Dettagli

I nuovi schemi per il bilancio consolidato IAS

I nuovi schemi per il bilancio consolidato IAS I nuovi schemi per il bilancio consolidato IAS 1 Schemi di bilancio 2 I nuovi schemi per il bilancio consolidato IAS Nel marzo del 2004 è stato emesso dallo IASB l IFRS 4 Il principio contabile internazionale

Dettagli

Le strategie di valorizzazione del patrimonio. I fondi immobiliari ad apporto pubblico. Conclusioni

Le strategie di valorizzazione del patrimonio. I fondi immobiliari ad apporto pubblico. Conclusioni Le strategie di valorizzazione del patrimonio I fondi immobiliari ad apporto pubblico Conclusioni Le strategie patrimoniali Obiettivi dell amministrazione pubblica: Economici e finanziari non solo conservazione

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2015 (principali evidenze) 1. Ad ottobre 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.814,5 miliardi di euro (cfr. Tabella 1)

Dettagli

Informativa al Pubblico Ai sensi delle disposizioni di vigilanza prudenziale sulle Banche

Informativa al Pubblico Ai sensi delle disposizioni di vigilanza prudenziale sulle Banche Informativa al Pubblico Ai sensi delle disposizioni di vigilanza prudenziale sulle Banche (Circolare Banca d Italia n. 285/2013 PARTE PRIMA TITOLO III CAPITOLO 2) Situazione riferita al 31 Dicembre 2014

Dettagli

Economia degli Intermediari Finanziari. I pronti contro termine

Economia degli Intermediari Finanziari. I pronti contro termine Economia degli Intermediari Finanziari I pronti contro termine 1. Definizione L operazione di pronti contro termine (P/T) consiste in una doppia compravendita di titoli che avviene attraverso due distinti

Dettagli

Stima della pensione complementare

Stima della pensione complementare Stima della pensione complementare Progetto Esemplificativo Standardizzato Modello ISV-PSPES - Ed. 03/2015 Iscritto all Albo tenuto dalla Covip con il n. 10 gestito da Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. Il presente

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO RELATIVA AL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO DENOMINATO

SCHEDA PRODOTTO RELATIVA AL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO DENOMINATO SCHEDA PRODOTTO RELATIVA AL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO DENOMINATO BANCA POPOLARE DI VICENZA 509.A EMISSIONE EUR 5 MILIONI 2010 2013 CON OPZIONE DIGITALE DI TIPO PUT SUL TASSO DI CAMBIO EUR/USD CODICE ISIN:

Dettagli

Financial Community Hub www.fchub.it info@fchub it. Quando il prodotto è complicato

Financial Community Hub www.fchub.it info@fchub it. Quando il prodotto è complicato 26/01/2015 Quando il prodotto è complicato Arriva il monito della Consob sui titoli complessi. L Autorità sconsiglia di venderli agli investitori al dettaglio. Ma fissa ugualmente le misure che gli intermediari

Dettagli

Modello di applicazione delle penali DESCRIZIONE DEL MODELLO VERSIONE AGOSTO 2011

Modello di applicazione delle penali DESCRIZIONE DEL MODELLO VERSIONE AGOSTO 2011 DESCRIZIONE DEL MODELLO VERSIONE 1.1 - AGOSTO 2011 PREMESSA Il Provvedimento Banca d Italia e Consob contenente la disciplina dei servizi di liquidazione prevede che al fine di agevolare l ordinato ed

Dettagli

Il credito fondiario tra strumenti di funding e caratteristiche della domanda. Raffaele Rinaldi Responsabile Settore Crediti Corporate

Il credito fondiario tra strumenti di funding e caratteristiche della domanda. Raffaele Rinaldi Responsabile Settore Crediti Corporate Il credito fondiario tra strumenti di funding e caratteristiche della domanda Raffaele Rinaldi Responsabile Settore Crediti Corporate Roma, 30 Ottobre 2007 La catena del valore nel mortgage credit FUNDING

Dettagli

APPENDICE GLOSSARIO DEI TERMINI TECNICI UTILIZZATI NEL PROSPETTO D OFFERTA

APPENDICE GLOSSARIO DEI TERMINI TECNICI UTILIZZATI NEL PROSPETTO D OFFERTA APPENDICE GLOSSARIO DEI TERMINI TECNICI UTILIZZATI NEL PROSPETTO D OFFERTA Banca depositaria: Soggetto preposto alla custodia del patrimonio di un fondo/comparto e al controllo della gestione al fine di

Dettagli

FONDO COMUNE D'INVESTIMENTO METROPOLE Euro A (ISIN: FR )

FONDO COMUNE D'INVESTIMENTO METROPOLE Euro A (ISIN: FR ) Informazioni chiave per gli investitori Il presente documento contiene le informazioni chiave di cui tutti gli investitori devono disporre in relazione a questo fondo. Non si tratta di un documento promozionale.

Dettagli

Comunicazione del 12 dicembre Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201: garanzia di Stato sulle passività delle banche italiane

Comunicazione del 12 dicembre Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201: garanzia di Stato sulle passività delle banche italiane Comunicazione del 12 dicembre 2011. Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201: garanzia di Stato sulle passività delle banche italiane 1. L art. 8 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 ( 1 ) prevede che

Dettagli

INFORMAZIONI EUROPEE SUL CREDITO AI CONSUMATORI per aperture di credito in conto corrente

INFORMAZIONI EUROPEE SUL CREDITO AI CONSUMATORI per aperture di credito in conto corrente Cassa Lombarda S.p.A. Pagina 1 di 5 INFORMAZIONI EUROPEE SUL CREDITO AI CONSUMATORI per aperture di credito in conto corrente 1. Identità e contatti del finanziatore/intermediario del credito Finanziatore

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA Bcc di Pergola -Tasso Variabile

CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA Bcc di Pergola -Tasso Variabile Banca di Credito Cooperativo di Pergola Soc. Cooperativa in qualità di Emittente CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA Bcc di Pergola -Tasso Variabile Bcc di Pergola 10/04/2007-10/04/2011

Dettagli

RENDICONTO GENERALE ESERCIZIO FINANZIARIO ANNO 2015

RENDICONTO GENERALE ESERCIZIO FINANZIARIO ANNO 2015 APPENDICE L RENDICONTO GENERALE ESERCIZIO FINANZIARIO ANNO 2015 NOTA INFORMATIVA RESA AI SENSI DELL' ART. 62, COMMA 8 DELLA L.133/08:ONERI E IMPEGNI FINANZIARI DERIVANTI DA CONTRATTI RELATIVI A STRUMENTI

Dettagli