Iritardi nell attuazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Iritardi nell attuazione"

Transcript

1 VENERDÌ 21 NOVEMBRE In Italia EURO 1,90* (CON SETTE ) ANNO N > Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Milano, Via Solferino 28 - Tel Roma, Via Campania 59/C - Tel L attuazione non arriva mai TROPPE LEGGI CHE RESTANO SOLO ANNUNCI di Sabino Cassese Iritardi nell attuazione delle leggi sono divenuti un male endemico. Solo un terzo di esse è messa in atto in un anno. Le altre aspettano. Un anno e mezzo dopo la fine del governo Monti, solo due terzi delle leggi da esso promosse sono state seguite dai relativi decreti delegati e regolamenti. Così gli atti del Parlamento diventano promesse. L attuazione differita produce disillusione e sfiducia. La distanza tra «Paese reale» e «Paese legale» aumenta. Quando i governi hanno durata breve, come quelli Monti e Letta, il divario temporale fa danni ancor maggiori, perché non sempre le priorità del governo successivo, su cui ricadono le maggiori responsabilità attuative, corrispondono a quelle del governo precedente. Inoltre, l attuazione per via normativa è solo una parte delle procedure esecutive. Ogni legge è seguita da grappoli di norme (decreti delegati e regolamenti). Ma, poi, servono altre decisioni: destinazione di risorse, organizzazione di uffici e di personale, redazione e approvazione di circolari e di provvedimenti amministrativi, spesso da adottare di concerto e sentite più autorità. La gestione di tutta questa macchina è nelle mani della burocrazia, talora lenta, talaltra mossa da altre motivazioni, diverse da quelle del legislatore e della classe politica. È solo alla fine di questa trafila che una prescrizione legislativa, spesso reinterpretata dalla burocrazia, giunge al cittadino. E questo ha ragione di lamentarsi se deve aspettare anni. continua a pagina 29 Tempi liberi GIANNELLI Oggi Sophie Kinsella la «sacerdotessa» dello shopping di Michela Proietti FONDATO NEL 1876 Domani Rottura in amore? Tornare insieme non è impossibile di Paolo Conti Economia e politica Le modifiche alla Stabilità. Maggiori stanziamenti per i non autosufficienti Così cambierà la manovra Canone Rai nella bolletta, frenata sulle tasse più alte per i fondi pensione Giornata dell infanzia Il Nobel indiano Kailash Satyarthi «La mia vita per salvare i bambini» di Viviana Mazza a lasciato una carriera H da ingegnere e la sua casta, quella privilegiata dei bramini, per salvare 84 mila bimbi dalla schiavitù infantile, liberandoli da miniere, fabbriche, bordelli e dalla povertà. Per questo tra pochi giorni l indiano Kailash Satyarthi ritirerà il Nobel per la pace, vinto insieme alla pakistana Malala. «L apatia diffusa nella società spiega al Corriere in una rara intervista per la Giornata mondiale dell infanzia è il problema più grosso alla radice della schiavitù infantile». (Nella foto, una ragazzina porta un bimbo in una cesta sul capo a Lahore, in Pakistan) a pagina 13 Servizio Clienti - Tel mail: servizioclienti@corriere.it Eternit, si apre il caso prescrizione L accusa ora contesta 256 omicidi TRA BEFFE E FRUSTRAZIONE L ASSENZA DI GIUSTIZIA di Beppe Severgnini essuno chiede colpevoli N per forza; ma neppure innocenti per debolezza. Dopo ThyssenKrupp, Eternit. Una coincidenza che sa di beffa e provoca frustrazione. a pagina 5 Tangenti, i conti svizzeri del deputato pd I pm su Di Stefano: con le valigette scortato dagli amici poliziotti. L ipotesi, 1,8 milioni di Fiorenza Sarzanini rano stati occultati su due E conti correnti aperti alla banca Ubs di Ginevra i soldi del parlamentare del Partito democratico Marco Di Stefano, accusato di aver preso tangenti dai costruttori Pulcini. Una rogatoria chiesta dalla Procura di di Fulvio Fiano Roma ha consentito di rintracciare i depositi: il deputato Q avrebbe portato i soldi in Svizzera dentro valigette e scortato dai poliziotti suoi amici ed ex colleghi. a pagina 23 IDEE& INCHIESTE IL MAGISTRATO DI LATINA I FIGLI, LE MINACCE LA TOGA ANTICLAN uei manifesti mortuari davanti al liceo delle tre figlie non fermano Lucia Aielli. «Continuo il mio lavoro» dice la giudice antimafia del tribunale di Latina «ma è importante non essere soli». a pagina 20 ANSA / EPA / RAHAT DAR L AUTOSTRADA DELLE LITI PIACENZA-BRESCIA I RICORSI INFINITI di Stefano Agnoli na causa da 244 milioni U che vede fronteggiarsi un ministero e una società con soci pubblici, con un altro dicastero nel ruolo di «tifoso»: sulle concessioni della Piacenza- Brescia è il caos. a pagina 44 Candidatura La Capitale vuole l Olimpiade 2024 È già polemica di Riccardo Bruno a pagina 27 IL CODICE CHE NON FA SCONTI SENTENZA PREDESTINATA di Luigi Ferrarella o scandalo? È tacere che, L seppur sarebbe sacrosanto cambiare finalmente la prescrizione, nemmeno bloccarla al rinvio a giudizio avrebbe mutato il destino della sentenza. a pagina 3 Il canone Rai sarà pagato in base al reddito e insieme alla bolletta elettrica: sarà dunque più basso (60-80 euro per i redditi medio-alti) ma lo pagheranno tutti. Ad annunciare la modifica alla legge di Stabilità è stato ieri il governo. In programma l aumento dei fondi per emergenze, made in Italy e non autosufficienze. Possibile anche un ripensamento sull aumento delle tasse sulle rendite dei fondi pensione. a pagina 9 Baccaro Di Frischia, Sensini CONTRO I SINDACATI Renzi all attacco: scioperi inventati, io creo lavoro di Francesco Alberti uovo capitolo dello scontro tra Renzi e i sindacati. N «Non passo il tempo a inventare ragioni per fare scioperi: mi preoccupo di creare lavoro», ha detto il premier, contestato in serata a Parma e Bologna. a pagina 6 con l analisi di Enrico Marro di Marco Imarisio l giorno dopo l annullamento della condanna dell unico I imputato per il disastro Eternit, Stephan Schmidheiny, il governo accelera sulla modifica della prescrizione. Intanto il procuratore Raffaele Guariniello rilancia: l accusa ora contesta al magnate svizzero l omicidio volontario continuato e pluriaggravato di 256 persone. alle pagine 2, 3 e 5 Bazzi, Fasano Pasqualetto, Piccolillo ROMA, RAPPORTO DI CANTONE Il gran pasticcio del metrò più caro e lento del mondo di Sergio Rizzo on si salva nessuno. Non si N salva il Comune di Roma. Né la sua società, Roma Metropolitane, alla quale era stato affidato il compito di gestire quello che poi si è rivelato l enorme pasticcio della nuova linea C della metropolitana. Ma non si salva neppure il consorzio di costruttori che sta materialmente lavorando all opera ormai da 7 anni fra un delirio di 45 varianti e di carte bollate. Il rapporto dell Autorità anticorruzione presieduta dal magistrato Raffaele Cantone è un florilegio di inefficienze, errori e negligenze: nella migliore delle ipotesi. Trentotto pagine ustionanti, per spiegare come sia stato possibile per la Capitale, per giunta in un Paese nel quale non ci sono mai i soldi per le infrastrutture, conquistare il record del metrò più caro (e forse più lento) del mondo. I soldi, appunto. La metro C doveva costare 3 miliardi 47 milioni? Siamo arrivati già a 3 miliardi 739 milioni. Ovvero, 692 milioni in più del prezzo di aggiudicazione dell appalto. E senza che sia stata ancora messa mano al tratto che attraversa il cuore antico di Roma. continua a pagina 25

2 # 2 Venerdì 21 Novembre 2014 Corriere della Sera Primo piano La strage dell amianto Orlando dopo la sentenza Eternit: riforma in Aula la prossima settimana I pm ora contestano l omicidio. La Cassazione: giudizio non sulle vittime Prescrizione, il governo accelera I giudizi Il maxi processo Eternit comincia nel 2009 per trovare i responsabili dei tremila morti e centinaia di malati a causa del contatto con l amianto utilizzato negli stabilimenti della multinazionale a Casale Monferrato, Cavagnolo, Rubiera e Bagnoli Nel 2012 arriva la sentenza di primo grado che condanna a 16 anni Stephan Schmidheiny, ex presidente del consiglio di amministrazio ne, e Louis de Cartier de Marchienne, direttore dell azienda negli Anni 60 Nel 2013, con la sentenza di Appello, la pena aumenta di due anni per Schmidheiny, che resta solo sul banco degli imputati perché nel frattempo de Cartier de Marchienne è morto. La Corte di Torino dispone inoltre il risarcimento alla Regione Piemonte di 20 milioni di euro e 30,9 milioni per il Comune di Casale Monferrato Mercoledì sera la Corte suprema di cassazione dichiara prescritto il reato di disastro ambientale, annullando le condanne e i risarcimenti in favore delle parti civili L inchiesta bis DAL NOSTRO INVIATO TORINO La carta segreta era pronta da luglio. Gli interrogativi sul che fare, come ricominciare dopo una mazzata come quella della Cassazione finiscono con l annuncio della Procura. Altra inchiesta, il solito sospetto, e obiettivi meno ambiziosi. L avviso di chiusura delle indagini è stato recapitato al destinatario di sempre, Stephan Schmidheiny, il magnate svizzero che fu amministratore delegato di Eternit. Le accuse nei suoi confronti sono ancora peggio di quelle dell inchiesta appena cassata a Roma, omicidio volontario continuato e pluriaggravato. In questo nuovo capitolo giudiziario, che riguarda 256 decessi avvenuti tra il 1976 e il 1986, conta molto la contestazione delle aggravanti, che se accolte porterebbero in via ipotetica alla pena dell ergastolo. L aver agito con «mezzo insidioso», è senz altro una definizione inedita del terribile polverino, senza aver informato la cittadinanza dei rischi che correva. E poi i classici motivi futili e abbietti: «Ha ROMA E ora tutti contro la prescrizione breve. All indomani del proscioglimento choc dell unico imputato per il disastro Eternit, il magnate Stephan Schmidheiny, mentre la Cassazione si difende e il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello rilancia, chiudendo l inchiesta Eternit bis e contestando l accusa di omicidio volontario, si leva alto il coro di sdegno. E la politica si unisce. «Non può esistere una prescrizione che impedisce di dire cosa sia giusto o no. Bisogna fare più veloce: se sei colpevole sei colpevole, se sei innocente sei innocente. Non è che se passa il tempo si cancella qualcosa», attacca il premier Matteo Renzi, definendo la prescrizione un incubo e incassando il plauso dello stesso Guariniello. Ieri il pm ha contestato al magnate svizzero l omicidio volontario, aggravato dai motivi abietti il mero fine di lucro di 256 persone tra lavoratori Eternit e familiari, ai quali nascose i rischi dell amianto. E, pur rispettando la sentenza, ha rimarcato un «cambio di linea» della Cassazione rispetto al passato. La Suprema Corte ha difeso però, in una nota, la pronuncia: «Il giudizio era sul disastro, non sugli omicidi». Ieri in molti al «Palazzaccio» concordavano, parlando di un processo «nato morto perché gli stabilimenti Eternit chiusero nell 86». Lo aveva detto il pg Iacoviello auspicando nuove leggi. «Il Consiglio dei ministri ha già definito la nuova disciplina, che la prossima settimana andrà in discussione in Parlamento», assicura il Guardasigilli, Andrea Orlando, promettendo tempi brevi per la modifica della prescrizione e per la riforma dei reati ambientali, entrambe arenate in Parlamento. E il ministro dell Ambiente, Gian Luca Galletti, annuncia 15 milioni di euro subito spendibili per le bonifiche da amianto. Esulta il presidente del Senato, Pietro Grasso: «Lo dico da 15 anni. Sulla prescrizione c è una legge sbagliata e va cambiata. Spero che la politica non abbia l atteggiamento del coccodrillo che piange per quello che non ha fatto». Allude alla legge ex Cirielli, ribattezzata «salva Previti», che nel 2005 accorciò i tempi a disposizione della giustizia per accertare la verità. D accordo anche la presidente della Camera, Laura Boldrini. A parte i penalisti, che invitano alla cautela, per un giorno sono tutti sulla stessa linea dei magistrati che, rimarca l Anm, «sollevano da anni il problema». Invano. Ora l accelerata. E la minoranza pd, con Stefano Fassina, punzecchia Renzi: «Alla buon ora». Virginia Piccolillo Il lutto I parenti delle vittime depongono dei fiori in piazza Mazzini, a Casale Monferrato, dopo la sentenza della Cassazione sul caso Eternit: nessun colpevole (LaPresse/ Federico Bernini) «Sapevano che la polvere era nociva» Così Guariniello punta sulle aggravanti Le vittime dell amianto (nel 2013) Campania Lombardia Toscana Piemonte Friuli V.G. Veneto Liguria E. Romagna Sicilia Puglia Umbria Basilicata Sardegna ammalati morti Totale Marche 26 3 Lazio Bolzano Calabria Trento Abruzzo V. d Aosta Molise Fonte: Inail Corriere della Sera indubbiamente commesso il fatto per fini di lucro». Il nesso di causa ed effetto con la sentenza di mercoledì sera è innegabile. L annuncio della nuova inchiesta ha anche un indubbio effetto placebo verso quei familiari delle vittime che ieri sono tornati ai loro paesi viaggiando nella notte su pullman dove non parlava nessuno. Senza speranza, senza qualcosa cui aggrapparsi, non resta che la disperazione. Raffaele Guariniello, uomo di calcolo e non di emozioni, ha messo nel conto le eventuali critiche per una tempestività che certo non può essere attribuibile al caso. Ma per una volta ha deciso che ne valeva la pena. Le circostanze, e la cupezza indotta ai diretti interessati dalla sentenza della Cassazione erano davvero eccezionali. «Agendo con coscienza e volontà cagionava la morte di 256 tra lavoratori operanti presso i predetti stabilimenti, familiari degli stessi e cittadini residenti nelle zone limitrofe». Schmideheiny «fu consapevole» del fatto che il mesotelioma è una patologia dalla prognosi infausta correlata all amianto, che le sedi italiane di Eternit «presentavano condizioni di polverosità enormemente nocive» e che le risorse finanziarie investite erano esigue. «E ciò malgrado, per mero fine di lucro» decise di continuare l attività, di non modificare lo stato dei suoi stabilimenti e di risparmiare «sulle gravose spese» indispensabili per una radicale revisione degli impianti, omettendo l informazione e la formazione dei lavoratori sul pericolo che correvano per consentire la fornitura di amianto a privati ed enti pubblici «per giunta inducendo un esposizione di fanciulli e adolescenti anche durante le attività ludiche». L avviso di conclusione delle indagini sembra quasi una invettiva nei confronti dello «svizzero». Ma i toni duri, seppur filtrati dal linguaggio giuridico, nascondono un cambio di strategia che non è stato certo deciso ieri e anche ambizioni più modeste e concrete. Il processo appena naufragato aveva in qualche modo esplorato le frontiere della giurisprudenza, inseguendo la prima condanna in Italia e non solo di un imprenditore per disastro doloso relativo all amianto. Sarebbe stata una sentenza storica generata soprattutto da uno stato di necessità. Nel 2004, quando cominciarono le indagini del maxi processo appena naufragato, i magistrati torinesi si trovarono a un bivio. Davanti alla possibilità di esaminare centinaia e centinaia di singoli casi procedendo per omicidio, La nuova strategia I toni sono molto duri, le contestazioni potrebbero anche portare all ergastolo reato non prescrivibile, scelsero di tenere tutto insieme e intrapresero il cammino più veloce, ma anche più impervio, del processo per disastro. Sappiamo come è andata a finire. Adesso per tenere viva la speranza di giustizia non resta che la strada più lunga. M. Ima.

3 # Corriere della Sera Venerdì 21 Novembre 2014 PRIMO PIANO 3 La storia di Marco Imarisio DAL NOSTRO INVIATO DOMANDE E RISPOSTE Le due vite di Nicola L operaio che capì il dramma di Casale CASALE MONFERRATO (ALESSAN- DRIA) «Questa è la mia storia». L uomo che si commuove davanti all ingresso di questo sarcofago di cemento che una volta fu l Eternit non ha mai avuto l aspetto dell operaio. Nicola Pondrano sembra un gaudente, florido e ben curato, quasi sempre con annessa abbronzatura. Eppure mercoledì sera a Roma abbiamo visto questo signore distinto far roteare la sua erre moscia contro il procuratore generale della Cassazione, trattenuto a stento dai suoi amici. Al suo primo giorno di lavoro, nel gennaio del 1974, si trovò davanti Pietro Marengo, l operaio più vecchio. Stava seduto su un sacco d amianto. Era uno degli ultimi facchini dell Eternit ad aver lavorato la polvere bianca con le mani, spostandola con il forcone. Quello lo guardò con occhi dove dentro non c era più niente. «Cosa sei venuto a fare qui che sei così giovane? Sei venuto a morire anche te?». Nicola Pondrano ha vissuto due vite e una sola fabbrica. A guardarlo sembra impossibile che abbia fatto parte di un passato ormai sepolto sotto una coltre di cemento e un Italia diversa. «Nel mio reparto c era Evasio. Aveva 58 anni. Lo chiamavano il palombaro, perché veniva al lavoro ricoperto da sacchetti di plastica. «Ho una bella moglie, un figlio piccolo» diceva. «Non voglio morire». Se n è andato anche lui invece. Come gli altri. «Erano i miei compagni. Persone con cui dividevo il panino. E morivano, ogni settimana c era un addio». Casale Monferrato è percorsa da telecamere e taccuini. I «foresti» chiedono ai passanti di indicargli via Trevigi, la strada che secondo molti incanalava il pulviscolo dal quartiere Ronzone al centro della città. Giuseppe Manfredi si presta a fare da Cicerone fingendo di ignorare la ragione per cui tutti chiedono di lui, un tranquillo pensionato dell Enel. «Mi sento bene. A sera prendo dei tranquillanti, cerco di non pensare alla mia malattia». La seconda vita di Pondrano cominciò davanti alla bacheca dei necrologi. Erano troppi, quei manifesti che in campagna si definiscono «da morto» appesi fuori dalla fabbrica. Scoprì l esistenza di un reparto punitivo che tutti chiamavano «Cremlino». I tetti erano bassi, la polvere sembrava nebbia. Una volta il capo del personale scese e disse che andava tutto Può restare nei polmoni per sempre Dopo anni l amianto scatena il tumore Perché l amianto è dannoso? La pericolosità è legata alla capacità che ha questo materiale (presente insieme al cemento nell Eternit) di rilasciare fibre che possono essere respirate. Dopo essere state inalate possono rimanere nei polmoni per sempre. Una volta inalate, che cosa possono provocare? Possono dare origine a una serie di malattie, fra cui le più importanti sono l asbestosi (il tessuto polmonare diventa fibroso), tumori polmonari e il mesotelioma (una neoplasia maligna della pleura). Qual è il rischio di mesotelioma negli esposti all amianto? È cinque volte superiore rispetto alla popolazione normale e 50 volte maggiore nelle persone esposte che sono anche fumatrici. Il mesotelioma è un tumore aggressivo contro il quale si stanno soltanto ora sperimentando farmaci con un qualche effetto. Dopo quanto tempo dall esposizione può comparire il mesotelioma? Generalmente non meno di anni e più dall inizio del contatto con questo materiale. Perché si chiama anche tumore «familiare» o di «vicinanza»? Perché si sono verificati casi di tumore in familiari di persone esposte all amianto, soprattutto nelle mogli che vengono a contatto con gli abiti da lavoro da pulire. Le fibre, infatti, rimangono sui tessuti e si liberano nell ambiente dove rimangono ore. Adriana Bazzi 3 Mila Sono le vittime per il contatto con l amianto degli stabilimenti Eternit tra Casale Monferrato, Cavagnolo, Rubiera e Bagnoli bene. Una operaia gli prese il cappello e lo gettò su un macchinario. Torna qui fra tre giorni, gli urlò, e poi vedi se non c è polvere. Morirono nello stesso anno, il dirigente e l operaia. Pondrano comprende il motivo della visita alla reliquia di Casale Monferrato. Lui è uno degli ultimi che quando pensa all Eternit vede volti di amici, colleghi. Conobbe Bruno Pesce, il sindacalista di Valenza, ex tecnico di gioielleria, un gemello diverso, tanto esuberante e in carne lui quanto pignolo e ascetico l altro. E insieme divennero delle specie di investigatori autodidatti, gli Erin Brockovic delle colline. Nel 1981 lo chiamarono di notte. «Nicola corri, ci stanno fregando». Lui e Pesce si attaccarono al telefono per convincere i 120 dipendenti dimissionari dell Eternit a restare. Leggete bene le clausole, dicevano. In piccolo c era scritto che la buonuscita comportava la rinuncia all indennità prevista per i lavoratori dell amianto. Il 18 maggio 1984 organizzano un convegno dal titolo in apparenza innocuo. «Le polveri bronco irritanti nella fabbrica». Si garantiscono la partecipazione dei sindacati, fino a quel momento inerti. All improvviso prendono la parola e tirano fuori i numeri delle loro indagini, 800 denunce in sei anni, 400 decessi. Fare finta di niente diventa impossibile. I sindacati chiedono una perizia. Eternit tenta le grandi pulizie. La polvere sembra scomparsa. Il professor Michele Salvini di Pavia entra, esamina reparti che sembrano tirati a lucido con la cera. Chiede una sedia. Ci sale sopra, estrae dalla tasca un pennellino e comincia a spazzolare il ripiano più alto di un macchinario. Sui presenti cadono fiocchi di polvere bianca. Niente sarà più come prima. Anni dopo, entreranno insieme nell ufficio di Raffaele Guariniello. «Adesso arriva la solidarietà di tutti. Ma è un peccato che questa attenzione non ci sia stata prima, quando siamo rimasti soli». Pondrano se l aspettava. «Mai stato ottimista. Abbiamo perso». Ci sono battaglie che vale la pena di combattere. Ci sono persone che vale la pena di conoscere. La rimozione Un operaio è impegnato a smantellare alcune lastre di Eternit (Fotogramma) Chi è Nicola Pondrano, 60 anni, (sopra), con Bruno Pesce, ebbe i primi sospetti sulle morti dell amianto: i due formarono il comitato vittime Pondrano ha cominciato a lavorare in fabbrica nel 74 L analisi Ma i tempi non sono il vero nodo di Luigi Ferrarella i fronte a morti, ogni parola D rischia di suonare oscena. Ma osceno è anche illudere la gente che la prescrizione sia dipesa dalla lentezza della giustizia (3 gradi di giudizio in appena 4 anni?) o dai guasti della per molto altro nefanda legge ex Cirielli, anziché dal messianico continuo chiedere solo al processo penale ciò che fatica a dare: l applicazione delle classiche categorie di responsabilità nate negli Anni 30, e dell asticella probatoria più alta che nel civile («l oltre ogni ragionevole dubbio»), a eventi epidemiologici lesivi di un indeterminato numero di persone e svelati dalla scienza decenni dopo. Per superare l ardua prova di esclusivo nesso di causa tra amianto e singole morti, la Procura aveva scelto non di contestare omicidi, ma di ricondurre i danni alle persone al «disastro ambientale innominato», fonte di «pericolo per la pubblica incolumità» più agevole da provare. Per la Cassazione il reato c è, ma c è pure la conseguenza sulla prescrizione. Se infatti si fosse proceduto per i omicidi (come ora i pm faranno per 256 morti), la si sarebbe calcolata a partire da ciascun eventodecesso, da 10 anni fa per chi morì 10 anni fa, dal 2020 per chi morirà nel previsto picco del 2020; invece il disastro ambientale è reato di pericolo, si consuma al momento in cui la condotta crea pericolo all incolumità pubblica. Per allungare la prescrizione il pm indicava nel II comma (12 anni di pena «se avviene crollo o disastro») una non mera aggravante ma autonoma fattispecie, prospettando un reato permanente finché permanenti erano e sono e saranno i suoi effetti epidemiologici. Ma per la Cassazione, affinché un reato sia permanente, non basta che permanenti siano gli effetti (l ammalarsi e morire delle persone), ma occorre che l evento perduri a causa di una persistente condotta dell imputato. E siccome qui la condotta era cessata alla chiusura delle fabbriche nel 1986, i 15 anni di prescrizione son scaduti nel 2001, rima dell avvio indagini del Rimedi? O il legislatore inserisce questi reati tra quelli che non si prescrivono mai, però esponendo a incerte conseguenze penali e risarcitorie chi fa impresa, gli eredi e pure gli estranei subentrati; o ripensa le attuali categorie del processo penale. La Corte costituzionale, in un inciso del 2008 proprio sul reato di disastro ambientale, lo suggerì. Inascoltata. Da chi ora gronda «indignazione». lferrarella@corriere.it

4 4 Venerdì 21 Novembre 2014 Corriere della Sera

5 Corriere della Sera Venerdì 21 Novembre Primo piano La strage dell amianto Il personaggio dai nostri inviati Giusi Fasano Andrea Pasqualetto HURDEN (SVIZZERA) Magnate dell industria e bandiera dell ecologia, capitalista e filantropo, patron dell Eternit e grande accusatore dell amianto che oggi bolla come «catastrofico», quasi che a produrlo fosse stato un odiato concorrente industriale. Il sessantasettenne Stephan Schmidheiny, svizzero di Balgach (St Gallen), è stato tutto e il contrario di tutto, bianco e nero e ora pure condannato e assolto per il disastro ambientale della fabbrica che solo a Casale Monferrato ha fatto tremila vittime. «Personalmente ho la certezza che l abbandono anticipato dell amianto sia stato e sia la cosa migliore», dice oggi con gli stessi toni estranei, miti e bucolici con i quali in passato ricordava come lui fosse «cresciuto in una fattoria con le vigne. Le vacanze le facevamo nelle isole del Mediterraneo, dove ho iniziato a occuparmi dell ambiente». Eternit e ambiente, i due pianeti del «capitalista verde» che vive nel cantone di Costanza, a due passi dalla Germania, e che s indurisce solo quando pensa alla giustizia italiana, che peraltro non ha mai frequentato nonostante i processi in cui era imputato: «I giudici di Torino si sono visti costretti a trovare un colpevole. C è stata una violazione dei principi del giusto processo». E autorizza il suo portavoce a fare un paio di precisazioni: «Non ha mai avuto un ruolo operativo nella gestione dell azienda. Ha guidato Eternit soltanto per un periodo di dieci anni senza ricavare alcun profitto». Forte dell assoluzione pronunciata dalla Suprema Corte italiana, spera che lo Stato italiano lo tuteli «da ulteriori procedimenti ingiustificati e che archivi tutto». Così, Schmidheiny oggi. Ma chi è davvero questo magnate svizzero dal nome impronunciabile che si definisce «pioniere dei metodi più sicuri nella lavorazione dell amianto», quest uomo di poche parole e di grande ricchezza, titolare di un patrimonio che gli vale un posto fra i duecento Paperoni della terra? «È un gentiluomo, che ha vissuto nel tormento di questa tragedia», semplifica l amico e avvocato Astolfo Di Amato, ricordando il suo impegno per Miliardario L imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny a Zurigo: il magnate è l ex proprietario di «Eternit» (foto di Martin Ruetschl/Epa) «Volevano un colpevole» Il magnate e il ritiro sul lago dove s è fatto ambientalista indennizzare la gente colpita da questa strage bianca. Schmidheiny non nasce operaio, non è un self made man. Nasce erede: aveva solo 29 anni quando papà Max decise di affidargli il timone di mezzo impero ricordandogli il motto di famiglia: «Investire il denaro». Il fratello maggiore Thomas, una decina d anni fa Il disagio Ho provato molta collera. Mi hanno paragonato a Hitler Personale certezza L abbandono anticipato dell amianto è stata ed è la cosa migliore 146 uomo più ricco del mondo, l ha ricordata così quella scelta: «Papà dette a lui l amianto e a me il cemento». L amianto, il business diventato boomerang che inizialmente fece di Eternit il leader mondiale nella produzione dei pannelli ondulati più resistenti al mondo e poi un azienda famigerata e invisa. Nei primi anni Ottanta volò in Cile, allora governato dal regime militare di Augusto Pinochet, e iniziò ad acquistare migliaia di ettari di terra, infiammando il popolo cileno dei Mapuche che li reclamavano come propri. Poi, la svolta. Il magnate svizzero decise di abbandonare l amianto e, forse preoccupato di quel che stava succedendo, iniziò a convertirsi alla causa ambientalista, un po credendoci, un po per investire in una nuova idea. Nel 1990 è capoconsulente della Segreteria generale della Conferenza Onu per l Ambiente e lo Sviluppo. Poco dopo crea la fondazione Avina per lo sviluppo sostenibile dell America Latina. Schmidheiny si impegna in progetti sociali, diventa consigliere di Clinton e gli Usa lo onorano con due lauree. Casale Monferrato diventa una stretta al cuore. Insomma, il «re» dell amianto si trasforma, fino a questi mesi in cui lo danno per lunghi periodi in Oriente. «Si dedica molto alla vita riflessiva», dicono a Hurden, dove ha sede una delle sue società. Al giornale elvetico Neue Zurcher Zeitung aveva confessato il grande disagio che stava vivendo: «Ho provato molta collera. Mi hanno paragonato a Hitler e quel cho ho fatto alla soluzione finale». Nella sua villa vicino al lago di Costanza ieri sera rispondeva una voce femminile infastidita. Mentre fra le casette ordinate di Hurden, sulla striscia di terra che attraversa il lago di Zurigo, c è solo una piccola luce accesa. «Il dottore non c è», taglia corto la guardia giurata. Dicono che Schmidheiny abbia avuto di recente problemi di salute e che abbia scelto l isolamento. La solitudine contro il male di Eternit. Chi è Stephan Schmidheiny nasce a Heerbrugg (Svizzera) 67 anni fa. Appartiene a una delle più importanti dinastie industriali e si laurea in Giurisprudenza Nel 1976 diventa capo di Eternit Group in Svizzera. Nel 1990 viene nominato capoconsulente per gli affari e l industria presso la Segreteria Generale della Conferenza Onu per l Ambiente e lo Sviluppo Il commento Quegli innocenti per debolezza di Beppe Severgnini D opo ThyssenKrupp, Eternit. Una coincidenza che sa di beffa e provoca frustrazione. Nessuno chiede colpevoli per forza; ma neppure innocenti per debolezza. Debolezza delle norme, delle procedure, di chi deve applicarle. Umiliante: non c è altro aggettivo per descrivere quant è accaduto. Un umiliazione che non tocca solo le 983 parti civili (parenti ed enti locali), ma tutti gli italiani. È umiliante sentire dire dal sostituto procuratore generale della Cassazione, Francesco Iacoviello, che l imputato è «responsabile di tutte le condotte a lui ascritte». E poi concludere: «Reato prescritto». «Per reati come le morti da amianto che hanno latenza di decenni serve un intervento legislativo?». Si faccia, allora. Oppure taccia, la politica. Non si tratta di ingiustizia; ma di assenza di giustizia, e non è meno grave. Molto è stato detto e scritto sui meccanismi difettosi della prescrizione, sul bizantinismo delle procedure, sulla grottesca lunghezza dei processi che ci ha reso colpevoli (e ridicoli) in Europa. Nelle ore che seguono la decisione della Cassazione basti ricordare che ci sono morti. Il tumore ai polmoni non si prescrive. Le prigioni italiane sono piene di criminali comuni. I grandi responsabili dei grandi disastri (dalla salute all ambiente, dalla finanza al fisco) difficilmente pagano con il carcere. Non accade altrove. Da noi i condannati di questo tipo di reati sono 156 (avete letto bene: centocinquantasei). Rappresentano lo 0,4% dei detenuti. Nell Unione Europea sono dieci volte di più. In Germania una democrazia impeccabile, non un oscura satrapia 55 volte di più. L impunità sta diventando il sigillo della società italiana. Alle malefatte senza conseguenze dei «colletti bianchi» si aggiungono le ipocrisie della politica, incapace di introdurre novità sostanziali nel diritto penale; le autoassoluzioni della pubblica amministrazione, a tutti i livelli; le difese e le chiusure corporative che la vicenda di Stefano Cucchi, morto di percosse, ha evidenziato. Troppo spesso chi, in Italia, si scaglia contro «il giustizialismo» detesta, molto semplicemente, la giustizia. C è un fastidio antico nell immaginare una persona in carcere: un inconfessabile solidarietà contro la guardia, e per il ladro, che deriva da secoli di dominazioni straniere. Storicamente spiegabile, ma socialmente disastroso. La diffusa antipatia per il diritto, che i professionisti del diritto contribuiscono spesso ad alimentare, crea il fondamento psicologico per le assoluzioni collettive. Il sogno dei farabutti di ogni epoca. Prima pagina venti notizie / ventuno ingiustizie e lo Stato che fa? / Si costerna, s indigna, s impegna / poi getta la spugna con gran dignità! / Venticinque anni fa, Fabrizio De André aveva già capito tutto.

6 # 6 Venerdì 21 Novembre 2014 Corriere della Sera Primo piano Il governo Renzi in Emilia, tra accuse ai sindacati e proteste «Mai così tanti scioperi contro un governo: scelta politica. Camusso e Salvini due facce della stessa medaglia» Contestazioni a Parma e Bologna, danneggiata una sede pd. Il premier: non ci fate paura, andiamo avanti L analisi Migliaia di astensioni dal lavoro (ma come sempre) di Enrico Marro Gli scontrini Il capo del governo: via gli scontrini fiscali e sostituiamoli con la tracciabilità elettronica DAL NOSTRO INVIATO BOLOGNA Piazze calde. E parole grosse. Il giorno dopo l annuncio dello sciopero generale di Cgil e Uil scorrono veleni tra Renzi e i sindacati. L arrivo del premier mette benzina (anche troppa) alla sonnacchiosa vigilia elettorale dell Emilia Romagna. A Parma, dove il capo del governo ha effettuato ieri pomeriggio un mini tour tra alcune imprese simbolo della città, un centinaio tra anarchici, centri sociali e sindacalisti della Fiom hanno organizzato un comitato d accoglienza contro il Jobs act per nulla amichevole con momenti di tensione e cariche della polizia. A Bologna, qualche ora dopo, la scena si è ripetuta davanti al PalaDozza (non pieno, circa persone), militarizzato da agenti in tenuta antisommossa, dove Renzi è arrivato poco prima delle 22 per chiudere la campagna elettorale del candidato pd alle Regionali, Stefano Bonaccini, accolto da fischi e lanci di uova dei collettivi (in frantumi anche la vetrina di una vicina sede del Pd), oltre che dal fantasma di un elezione sulla quale incombe lo spettro dell astensionismo: «Qualcuno ha detto il premier vorrebbe farne un test nazionale: non sono d accordo, tanto vinciamo noi». Pausa: «Anche se poi diranno che c era poca affluenza, non saranno mai contenti». E ai contestatori che rumoreggiavano: «Con le loro uova ci faremo le crepes, non ci fermano». Ma dove l elettricità ha raggiunto l apice è stato sull asse Renzi-Camusso, i cui rapporti, già pessimi da tempo, hanno ieri fatto registrare uno dei punti più bassi. È stato il capo del governo a partire all attacco sulle frequenze di Rtl 102.5: «Anziché passare il tempo ad inventarsi ragioni per fare gli scioperi, io mi preoccupo di creare posti di lavoro». Poi l accusa diretta alla Cgil: «Non hanno scioperato contro la Fornero, ma lo fanno contro di noi: è uno sciopero politico». E di questo presunto accanimento, il capo del governo ha addossato la responsabilità a Susanna Camusso, messa politicamente sullo stesso piano del leader leghista Salvini: L arrivo Il premier Matteo Renzi, in alto, entra al PalaDozza per chiudere la campagna del Pd per le Regionali. Fuori la protesta dei collettivi, a destra (Ansa, LaPresse) «Sono due facce della stessa medaglia: li rispetto, ma io non posso permettermi la protesta». La risposta della leader della Cgil, anche lei ieri a Bologna, è stata altrettanto aspra: «Ormai il presidente del Consiglio dialoga solo con chi gli dà ragione senza ascoltare chi ha riempito le piazze il 25 ottobre». Spaccatura netta. Renzi lo dice chiaro: «Ci sono due Paesi: uno che si rassegna e uno che guarda avanti». Lui si iscrive nel secondo, pronto anche a mettere la fiducia sul Jobs act, «se servisse». Ma non ci sta a chi lo paragona alla Thatcher: «La nostra riforma non è come la sua: lei diceva che la società non esiste, io invece credo nel valore della società». E sull articolo 18: «Non è quello che garantisce il posto di lavoro». A Parma, in visita alla Pizzarotti coop, alla Dallara e alla Barilla, ha invitato «a mettere da parte i piagnistei», ha proposto «l abolizione dello scontrino attraverso la tracciabilità totale», chiedendo di superare le divisioni tra imprese e lavoratori perché «è giunto il momento di rimboccarci tutti insieme le maniche». C è stato anche il tempo di «un cordiale» colloquio con il sindaco di Parma, il grillino Federico Pizzarotti, in rotta di collisione con i vertici del Movimento che l accusano di vicinanza al Pd. Il primo cittadino si è lamentato con il premier per i tagli ai Comuni, quantificando in 150 milioni i danni della recente alluvione. «Gli enti locali - è stata la risposta di Renzi - devono dimagrire e lo Stato si impegna a cancellare gli obblighi stupidi». E al ct della Nazionale, Antonio Conte, che ha accusato gli azzurri di allenarsi poco, il premier ha dato un ideale cinque: «La penso come lui: arrivi solo se non fai il viziato». Francesco Alberti 52,5 la percentuale ottenuta dal Partito democratico alle Europee di maggio: hanno votato per il Pd elettori «Ci sono stati più scioperi in queste settimane che contro tutti gli altri governi». È comprensibile che al premier non faccia piacere lo sciopero generale del 12 dicembre proclamato da Cgil e Uil, ma non si capisce su quali dati Matteo Renzi poggi le affermazioni di ieri. Anche perché una rilevazione completa sugli scioperi non c è più dal 2010, quando l Istat decise di abbandonare il sistema in vigore dal 1948 presso le questure e ritenuto non più attendibile. Ad oggi quindi ci si deve accontentare di due misurazioni parziali, una fatta sempre dall Istat sulle ore di sciopero nelle grandi imprese (più di 500 dipendenti), che sono sì le più sindacalizzate, ma occupano solo 2,7 milioni Gli scioperi proclamati Berlusconi (2010) Berlusconi-Monti (2011) Monti (2012) Monti-Letta (2013) 2.023* Letta-Renzi (2014) 1.893* *Dato dal 1/1 al 20/11 Corriere della Sera di lavoratori su 11 milioni e mezzo di dipendenti privati. La seconda rilevazione è il monitoraggio della Commissione di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali, che copre dai trasporti alla sanità, dalla nettezza urbana alla scuola. Nessuna delle due segnala un esplosione di scioperi sotto il governo Renzi. Prendiamo le grandi imprese. Nel 2010, governo Berlusconi, ci sono state 1,3 ore di sciopero ogni mille ore lavorate; nel 2011 (ancora Berlusconi) l indice sale al 2,1; nel 2012, governo Monti, si passa a 1,6; nel 2013, metà Monti e metà Letta, si torna a 1,3. Per il 2014, i dati disponibili, da gennaio ad agosto, vanno da 0,4 a 0,7 ore di sciopero per mille lavorate. Passando ai servizi pubblici, dal 2007 ogni anno sono stati sempre proclamati più di 2 mila scioperi, tranne nel 2009 (1.899). Quest anno, finora ci sono stati scioperi. Nel 2013, fino al 20 novembre, furono In particolare, quelli generali, sono stati 16 nel 2013 contro i 9 effettuati finora nel 2014.

7 Corriere della Sera Venerdì 21 Novembre

8 8 Venerdì 21 Novembre 2014 Corriere della Sera Primo piano Dietro le quinte Prove di alleanza tra le sinistre dem sul Jobs act «La sinistra si spacca» è il titolo che l ala dura del Pd non vorrebbe leggere, all indomani del voto sul Jobs act. E così, per scongiurare la divisione dei non-renziani dichiarati, D Attorre e Zoggia lavorano per convincere Civati, Fassina e Cuperlo a non procedere in ordine sparso. L idea, condivisa da Rosy Bindi, è che i nemici della riforma si attestino sulla stessa linea: sì alla fiducia, no a una delega del lavoro giudicata «insufficiente». Per tenere questa posizione, i mediatori sperano che dalla Commissione arrivi il via libera alle risorse aggiuntive per gli ammortizzatori sociali. (Monica Guerzoni) I 5 Stelle tentati dal ritorno in tv Grillo dal teatro Dallo schermo al palco. Tra i Cinquestelle torna in auge la discussione sulla presenza nelle trasmissioni tv. Dopo dibattiti tra attivisti e tra parlamentari, ora è un sondaggio via «googleform» del deputato Andrea Colletti a rilanciare il tema. Su risposte, il 56% è favorevole a ritornare in televisione. «Farò presente ai miei colleghi le vostre richieste», annuncia il parlamentare. E se a Roma guardano alla tv, Beppe Grillo (nella foto) torna a pensare al palco: il leader sarebbe intenzionato a riprendere il tour teatrale interrotto in primavera. (Emanuele Buzzi) La consigliera decade a mandato (quasi) scaduto Alle elezioni di primavera, la consigliera regionale veneta (nonché assessore all Economia) Isa Coppola, Pdl, come i suoi colleghi, avrebbe finito il mandato. Eppure, mercoledì scorso è stata dichiarata decaduta (come consigliera, non come assessore) dalla Corte d Appello di Venezia per aver dichiarato spese elettorali inferiori a quelle effettivamente sostenute quando è stata eletta, quasi 5 anni fa. Coppola ha annunciato che contro la sentenza presenterà ricorso. Con il suo, i gradi di giudizio della vicenda diventeranno ben otto. E una sentenza definitiva difficilmente arriverà prima che la legislatura regionale sia terminata. (Marco Cremonesi) Il caso Rai, nuova governance entro primavera Dopo il ricorso del Cda contro i tagli si accelera sul piano per cambiare la gestione di viale Mazzini Gubitosi: quei consiglieri devono dimettersi. Ma il governo non vuole nomine con la Gasparri ROMA «Il voto espresso dal Consiglio di amministrazione Rai è incomprensibile, lontano dalla realtà, estraneo agli interessi dell azienda. È un tentativo di arroccamento su posizioni di conservazione». Le parole sono del sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, in un intervista all Huffington Post. Ma non è difficile scoprire in trasparenza la posizione dello stesso presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Un Cda Rai che annuncia il ricorso contro una decisione del governo, il prelievo di 150 milioni in nome della spending review, è un Riforma Lunedì la commissione di Vigilanza sentirà i vertici dell azienda sul voto in Consiglio vulnus notevole nel rapporto esecutivo-azienda. E così Giacomelli coglie la palla al balzo per annunciare una completa revisione della Rai: «Sono convinto che il ricorso non verrà accolto. La Rai non sarà più una sorta di parlamentino. Finita la sessione di bilancio, presenteremo la riforma della governance dell azienda pubblica che sarà approvata entro la data di scadenza di questo Consiglio, la primavera prossima». Il governo accelera sulla riforma ridimensionando lo scontro con l attuale vertice Rai, ritenendolo a un passo dalla conclusione del suo L intervista di Paolo Conti ROMA Gherardo Colombo, consigliere Rai. Dopo il voto a favore del ricorso contro il prelievo di 150 milioni dal bilancio Rai deciso dal governo, il Pd ha chiesto le dimissioni sue e del consigliere Benedetta Tobagi. Si dimetterà? «Siamo stati eletti su indicazione della società civile dopo che l allora segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, aveva dichiarato di non voler indicare i membri del Cda Rai che sarebbero stati di spettanza del Pd proprio per evitare interferenze politiche nella gestione dell azienda. Stiamo svolgendo il compito che ci è stato assegnato, appunto, dalla società civile. Non da altri». Quindi niente dimissioni. Ma la contrapposizione tra il Consiglio Rai e l azionista, cioè il ministero dell Economia, non è una contraddizione insopportabile? «La Rai è una società per azioni. La disciplina prevista dal Codice civile articoli 2392, 2380 bis e 2377 parla chiaro. La gestione della società spetta esclusivamente agli amministratori i quali intraprendono le azioni che giudicano necessarie. Al punto che mandato e poco influente sul futuro dell azienda. Lo conferma Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Vigilanza Rai: «L azienda ha bisogno di una piena riforma della governance e non di polemiche sterili e intempestive. Basta con la famigerata legge Gasparri». Non si insiste sulle dimissioni Chi è Gherardo Colombo, 68 anni, ex magistrato (si è occupato dell inchiesta P2, del delitto Ambrosoli e di Mani pulite), autore di numerosi saggi Nel 2012 è stato nominato nel Cda della Rai su proposta del Pd possono impugnare le deliberazioni dell assemblea dei soci: perché sono responsabili verso la società, e non verso i soci, dei possibili danni che derivano dall inosservanza dei doveri. Per spiegarmi: il rapporto tra amministratori, noi, e soci, l azionista, secondo il Codice civile è assai diverso da quello che è stato prospettato in questi giorni». Dunque ritiene che il prelievo di 150 milioni deciso dal governo Rai nella spending review sia un danno per la Rai? Il Pd parla di atto politico e ostile al governo. «Non è certo un atto politico né tantomeno contro il governo. Il problema è che dall inizio si è aperto un dibattito sulla legittimità costituzionale di quell intervento. Abbiamo consultato costituzionalisti del livello di Enzo Cheli, Alessandro Pace, Massimo Luciani e un amministrativista come Aristide Police. Se i pareri confortano l ipotesi per cui la questione dell incostituzionalità non appare né infondata né irrilevante, noi amministratori abbiamo il dovere di tutelare l azienda proprio perché non siamo dei politici. Mi stupisce il fatto Il tour emiliano del leader leghista Il re del liscio con Salvini: «Voterò bene...» Sciopero Convocato per il 12 dicembre lo sciopero nazionale dei dipendenti contro le scelte dell esecutivo Il leader leghista Matteo Salvini in compagnia di Raoul Casadei a Gatteo a Mare. Il re del liscio ha detto che lui un tempo «suonava alle feste dell Unità, con Berlinguer. Ora la sinistra si è dimenticata della tradizione popolare», e ha aggiunto che «voterà bene». E che cosa significa votare bene? «Il voto è segreto». (foto Cavicchi) 8 i consiglieri nel Cda della Rai: 7 scelti dal Parlamento, 1 dal Tesoro, che nomina anche il presidente Si pensa di sottrarre la Rai ai partiti ma con una decisione indipendente c è il finimondo per un fatto tecnico: se mai la richiesta fosse accolta, il governo Renzi sarebbe tecnicamente costretto a nominare nuovi vertici proprio con la «famigerata legge Gasparri» vanificando ogni legge per la riforma della governance. Tutto questo mentre Sic Cgil, Snater e Libersind-Confsal proclamano per il 12 dicembre una unica giornata di sciopero nazionale dei dipendenti Rai contro il disegno del governo. Il consigliere Antonio Verro, che ha presentato l ordine del giorno (poi approvato con sei voti contro due contrari e l astensione della presidente Anna Maria Tarantola) per il ricorso contro il taglio di 150 milioni definisce «inopportuna» l astensione della presidente e protesta: «Non capisco perché tutti continuino a dire via la politica dalla Rai e ora che il Cda si dimostra autonomo e indipendente, la politica non gradisce e dice che non va bene». E respinge al mittente le richieste di dimissioni che arrivano dal direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, il quale avrebbe fatto sapere che, a suo avviso, i consiglieri responsabili di un voto contro l azionista, cioè il ministero dell Economia, dovrebbero dimettersi. Proprio Maurizio Gasparri, Forza Italia, autore della legge che porta il suo nome, plaude al Consiglio: «Ha giustamente contestato un provvedimento illegale del governo. Renzi ha preso 150 milioni di euro pagati dai cittadini per il canone, una tassa di scopo che non può essere destinata ad altri. E per di più la Rai, per parare la botta, vende pezzi di azienda, le antenne senza le quali non esisterebbe». Lunedì la commissione parlamentare di Vigilanza Rai ascolterà i vertici di viale Mazzini sul contestato voto di mercoledì. P. Co. «Rappresento la società civile, non il Pd Ho il dovere di tutelare l azienda» Colombo: il direttore generale vuole che lasci? Non ha ben chiaro il codice che, proprio mentre si immagina di cambiare la governance della Rai per sottrarla all influenza dei partiti, quando si prendono decisioni indipendenti succede il finimondo». Secondo il direttore generale Luigi Gubitosi, un consigliere Rai che vota contro il governo deve dimettersi. «Mi sembra di aver già risposto prima. Gubitosi, che comunque non fa parte del Consiglio di amministrazione, è un eccellente direttore generale, davvero nulla da dire sulle scelte sotto il profilo economico, finanziario e gestionale. Ma forse non ha ben chiaro il rapporto che ho appena descritto tra amministratori, società e soci secondo il dettato del Codice civile». Cosa accadrà dopo una simile frattura tra Cda e Gubitosi? «Non lo so spero che questa situazione si possa superare». Non è in difficoltà, vista la sua storia personale, a votare accanto al consigliere berlusconiano Antonio Verro? «Ho una prospettiva diversa. Non sono abituato a ragionare in termini di schieramenti ma di contenuti. Questo Consiglio ha spesso adottato decisioni all unanimità e nessuno si è scandalizzato. Da maggio abbiamo lavorato sul tema del prelievo dei 150 milioni. L ordine del giorno porta la firma di Verro ma è il frutto di un confronto collettivo approfondito e serio». Quindi voi due consiglieri della Società Civile, con Benedetta Tobagi, andrete avanti per la vostra strada «Io parlo ovviamente per me ma credo che tutti proseguiremo. Poiché ritengo che la decisione sia assolutamente in linea con gli autentici interessi della Rai, sarebbe davvero un controsenso se non proseguissi serenamente col mio lavoro».

9 Corriere della Sera Venerdì 21 Novembre Primo piano La legge di Stabilità Il caso In Italia si stima che il 27% di cittadini non paghi il canone della tv pubblica contro l 1% della Francia, il 5% dell Inghilterra e della Germania. Da tempo si cerca un modo per recuperare le somme evase della tassa di proprietà. È ora allo studio l inserimento del canone Rai direttamente nella bolletta elettrica I tecnici del governo stanno facendo delle simulazioni per calcolare la nuova misura dell imposta con l obiettivo di raggiungere un gettito complessivo di 1,7-1,8 miliardi in modo da bilanciare i tagli. «Pagheremo meno ma tutti. Il principio ispiratore è quello dell equità e della lotta all evasione» ha detto il sottosegretario Antonello Giacomelli Il canone tv in bolletta (dimezzato) Fondi pensione, tasse più leggere Via libera al taglio dell Iva sugli ebook dal 22 al 4%. Più contributi per la Sla ROMA Dopo il prelievo di 150 milioni, contro il quale il consiglio di amministrazione ha fatto ricorso proprio ieri, anche se è stato tamponato con la quotazione in Borsa di RaiWay, il governo studia un nuovo intervento sulla Rai, sempre con l obiettivo di far cassa, stavolta anche per l azienda pubblica. L idea è quella di far pagare il canone in base al reddito, ma insieme alla bolletta elettrica dell abitazione. Così, secondo l esecutivo, l imposta sarebbe impossibile da evadere, e il suo importo verrebbe anche ridotto, garantendo alla Rai le risorse necessarie. Il piano, annunciato ieri dal viceministro dell Economia, Enrico Morando, vedrebbe la luce nelle prossime settimane con un emendamento alla legge di Stabilità, che alla Camera sta subendo aggiustamenti marginali, ma non trascurabili, a cominciare dalla decisione di ridurre l Iva sui libri elettronici dal 22 al 4%. Ieri sono stati aumentati i fondi per i non autosufficienti, i malati di Sla, il Made in Italy, le emergenze, la tutela dei minori, ed il governo si è detto pronto a ripensare anche l aumento delle tasse sulle rendite dei fondi pensione. Mossa antievasione Dopo mesi di riflessioni la misura era già stata ipotizzata ai tempi del decreto sugli 80 euro è stato lo stesso premier, Matteo Renzi, appena tornato dall Australia per il G20, a dare il via libera al progetto di inserire il canone Rai nella bolletta elettrica. «Pagheremo meno, ma pagheremo tutti. Il principio ispiratore è quello dell equità e della lotta all evasione» stimata come minimo al 27%, spiega il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli. I tecnici del governo stanno facendo le simulazioni per «tarare» la nuova misura dell imposta, con l obiettivo di raggiungere un gettito complessivo di 1,7-1,8 miliardi. Per le fasce di reddito più basse, tenendo conto dell indicatore Isee, si pensa a un esenzione totale o parziale. Per i redditi medi e alti, invece, il Il caso Casa, tornano gli acquisti Abitazioni 4,1 costo del nuovo canone potrebbe oscillare tra i 60 e gli 80 euro. Ma non è ancora chiaro se si pagherà solo sulla prima casa (come accade oggi), o se il canone sarà dovuto per ogni abitazione posseduta, magari con uno sconto per le eventuali seconde o terze case. L obiettivo è ricavare almeno 300 milioni in più rispetto a quanto entra oggi con il canone, parte dei quali andrebbe alla Rai, parte alle emittenti private, che vivono una condizione di «crisi drammatica» come ha detto ieri Morando. Con la riforma dovrebbe cambiare anche un aspetto fondamentale, cioè il presupposto dell imposta. Oggi è il possesso di un apparecchio radiotelevisivo, domani il Intervista al «Financial Times» Padoan: Ue incerta sui conti, noi in surplus Pier Carlo Padoan L Ue utilizza una metodologia «incerta» per misurare il differenziale fra crescita effettiva e potenziale, che per l Italia è al 3,5%: con i numeri Ocse (5,1%) «l Italia sarebbe in surplus strutturale». Un dato ha detto al «Financial Times» il ministro dell Economia Pier Carlo Padoan «su cui non si scherza, tocca le vite dei cittadini». L Europa, ha aggiunto, «deve rendersi conto che sta correndo un grosso rischio di rallentare di nuovo». La sorpresa del mercato immobiliare Totale 1,6-3,6 possesso di una qualsiasi apparecchiatura elettronica (device) atta alla ricezione di segnali radio e tv, compresi computer, tablet e smartphone. I nodi da sciogliere Il governo, in ogni caso, punta a «una soluzione strutturale, con un diverso assetto del canone Rai» ha detto Morando, sottolineando però che il lavoro tecnico di messa a punto del provvedimento non è ancora concluso, e che probabilmente l emendamento sarà presentato tra qualche settimana al Senato. L operazione non è così semplice come potrebbe sembrare (un sistema simile, per inciso, esiste solo a Cipro, in Macedonia e in Grecia, dove è stato pure censurato dalla Corte costituzionale) ed i problemi da sciogliere non sono pochi. Le società elettriche, tanto per cominciare, non sono per niente entusiaste dell idea. Già Variazione 1 trimestre trimestre trimestre ,0 4,1 Negozi 4,7-5,1 9,0 Capannoni -0,8 10,3 1,6 Terziario -10,3-6,9-2,0 di Corinna De Cesare Variazioni in percentuale Pertinenze -0,1-5,1 2,4 Altro -1,4-8,5 4,7 BOLOGNA 29,2 10,8 18,7 GENOVA 25,3 10,3 10,4 ROMA 21,4 3,9 11,8 FIRENZE 9,7 12,6 22,8 MILANO 3,4 6,9 6,8 PALERMO -1,0 7 8,9 NAPOLI -25,2-6,3 7,3 Fonte: Agenzia delle Entrate er Nomisma il 2014 si chiuderà come l anno dell inversione ciclica delle compravendite con un P incremento del 3,7% su base annua. Gli italiani stanno ricominciando a comprare casa? Segnali di svolta ce ne sono, come dimostra l ultimo bollettino trimestrale dell Omi, l osservatorio immobiliare La Ue Il giudizio dell Unione Europea sulla legge di Stabilità, atteso per lunedì, slitta invece a martedì prossimo. Il tema cruciale è quello del debito, il secondo più alto nella Ue dietro la Grecia, ma la Commissione Ue sarebbe orientata a una apertura di credito per l Italia in attesa di valutare l impatto delle riforme 3,6 Corriere della Sera dell Agenzia delle Entrate: nel terzo trimestre 2014 il settore registra un +3,6% rispetto allo stesso periodo del 2013, con un totale di transazioni. E qualche caso del tutto eccezionale: Firenze che cresce del 22,8%, Bologna del 18,7% e Roma dell 11,8%. raccogliere e trasferire i dati delle utenze rappresenta, per loro, un incombenza ed un costo in più. C è poi il nodo, che forse è quello maggiore, della riscossione del canone. Oggi è affidato all Agenzia delle entrate, ma se confluisse nella bolletta elettrica il soggetto della riscossione sarebbe la società che fornisce il servizio. Anche in questo caso con dei costi. Poi c è il problema degli affitti, quando la bolletta è intestata al proprietario anziché all inquilino. Dovrebbe pagare il primo e poi rivalersi sul secondo. Iva al 4% sugli ebook La Commissione Bilancio della Camera, intanto, ieri ha approvato alcuni emendamento importanti alla legge di Stabilità. L aliquota Iva sui libri elettronici scende da quella massima del 22, a quella minima del 4%, con un emendamento presentato e sostenuto da tutti i gruppi politici. Per iniziativa del governo il Fondo per le non autosufficienze sale a 400 milioni, ricavandone 150 per l assistenza ai malati di Sla, ed è stato rifinanziata la social card, confermando i requisiti di accesso anche agli extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, precisa l Economia in risposta a Ncd che parla di estensione del beneficio agli immigrati. Per gli incentivi agli acquisti La card agli immigrati Rifinanziata la social card, anche per gli extracomunitari con permesso di soggiorno di macchinari sono stati stanziati 12 milioni, mentre all Ice ne andranno 130 nel 2015 per la promozione del Made in Italy. Soprattutto, è arrivata la conferma che il governo potrebbe presto ripensare l aumento delle imposte sulle rendite dei fondi pensione e la rivalutazione del Tfr. Morando, in Commissione, ha detto che l esecutivo è disponibile e sta cercando risorse alternative per coprire quegli incassi (400 milioni circa in totale). A Palazzo Chigi, intanto, è stato presentato il piano-stralcio per l emergenza idrogeologica: dei 2,3 miliardi stanziati in passato, ma non ancora spesi, sono stati attivati 1,3 miliardi per 69 opere di prevenzione e assestamento in Comuni, che comprendono anche il fiume Seveso e il torrente Bisagno. Francesco Di Frischia Mario Sensini La «resa» dei call center spiazzati dall Est Sciopero e notte bianca per difendere 80 mila posti dalla concorrenza sleale 2 mila le aziende che lavorano in Italia nel settore dei call center. Dove sono impiegati circa 80 mila addetti ROMA Per gli 80 mila lavoratori dei call center italiani quella di oggi sarà una giornata di sciopero nazionale seguita da una «notte bianca» per attirare l attenzione dell opinione pubblica, ma soprattutto del governo, sulla loro progressiva estinzione. Una fine che sopraggiunge per paradosso proprio quando il lavoro precario per eccellenza, per il 70% svolto da donne, stava cominciando a assicurare, grazie alla regolamentazione normativa, un certo standard retributivo, qualche diritto in più e persino una qualche stabilità. Concorrenza sleale. Questo denunciano i sindacati Slc Cgil, 70 per cento del lavoro nei call center è svolto da donne. Oggi è stata proclamata una giornata di sciopero Fistel Cisl e Uilcom Uil che hanno indetto la protesta mettendo online un video virale sull «assassino dei call center». Il colpevole è l azienda che apre in Italia per sfruttare la decontribuzione triennale e poi chiude facendo ricorso ad ammortizzatori sociali che non ha contribuito a accumulare, non avendo versato nulla. Il killer è l impresa che delocalizza e partecipa alle gare nostrane, anche pubbliche, potendo consentirsi il massimo ribasso perché il costo del lavoro in Romania o Albania è un quinto di quello italiano e da noi non vige alcuna «clausola sociale» che garantisca il mantenimento del posto di lavoro in caso di cambio del titolare dell appalto. Peccato che nei Paesi dove i call center finiscono non esistano norme come quelle italiane che tutelino i dati sensibili, lasciando tutti noi in balia di eventuali usi impropri. Sono argomenti questi, che il governo conosce già. Lo si deduce dalla relazione svolta Il meccanismo I call center aprono in Italia sfruttando le decontribuzioni triennali e poi chiudono dal sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, a conclusione dell indagine conoscitiva sui call center in commissione Lavoro alla Camera, nel settembre scorso. In quella sede Bellanova ipotizzò alcuni correttivi come l utilizzo del criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa anziché quello del massimo ribasso, soprattutto nelle gare pubbliche. Oppure l introduzione della clausola sociale in caso di mutamento di titolarità del contratto. Quanto al problema dei dati sensibili, il sottosegretario lasciò intendere che la norma che risolverebbe il problema esiste già dal 2012 e prevede che il cittadino italiano che effettui o riceva una chiamata da un call center sia informato preliminarmente sul Paese estero da cui parla l operatore, avendo la possibilità di scegliere di parlare con un operatore collocato in Italia. La stessa norma stabilisce che le aziende che vogliono collocare all estero l attività debbano preventivamente comunicarlo al ministero del Lavoro, indicando i lavoratori coinvolti, e all Autorità garante della privacy, specificando quali misure vengono adottate per il rispetto della legislazione nazionale. Antonella Baccaro

10 10 Venerdì 21 Novembre 2014 Corriere della Sera Primo piano Le riforme La Nota di Massimo Franco AUMENTANO LE INCOGNITE POLITICHE E GIURIDICHE Èdifficile non essere d accordo con Matteo Renzi quando sostiene che nel Pd «c è chi cerca di bloccare e tirare indietro» le riforme. Lui stesso lo considera «fisiologico», e va avanti. Sulla legge elettorale, tuttavia, si intravedono insieme resistenze politiche ed ostacoli di tipo giuridico, che mettono in forse l approvazione del compromesso abbozzato dalla coalizione governativa entro la fine dell anno. Le prime si stanno inspessendo. E possono essere sintetizzate in una sola parola: paura. Per motivi diversi, Forza Italia e buona parte del Pd temono che Renzi abbia accelerato sul «sì» del Parlamento perché non rinuncia ad accarezzare l idea di elezioni anticipate. E per paradosso, più addita il 2018 come traguardo della legislatura, più i timori crescono. Nel suo partito, a parte gli oppositori interni nessuno si azzarda a dirlo. Nelle file di Silvio Berlusconi, invece, il tema delle urne è diventato uno dei modi per attaccare Palazzo Chigi e accreditare una FI di nuovo, decisamente all opposizione. «Renzi starebbe puntando a elezioni da effettuarsi in primavera-estate», scrive il Responsabilità civile, arriva il primo sì Con il voto dei 5 Stelle Sul divorzio lampo Ncd chiede un vertice di maggioranza Mattinale, bollettino quotidiano del gruppo parlamentare berlusconiano. «Cioè fuggirebbe dalle sue promesse e dai suoi annunci, in modo che siano sottoposti alla verifica dei fatti». L attacco va al di là della fondatezza o meno di questa presunta «fuga». È da tenere presente, però, perché riflette gli umori di una classe parlamentare che vede le elezioni nel 2015 come una minaccia per la propria sopravvivenza: nel senso che probabilmente le candidature stravolgerebbero la composizione attuale delle due Camere. E la modifica del Senato che è in incubazione contribuirebbe alla sparizione di molti degli attuali eletti. Ma la metamorfosi che si prepara per palazzo Madama inserisce la seconda Rischio rinvio Renzi denuncia le resistenze del Pd alle riforme e si profila un rinvio dell Italicum a ridosso dell elezione per il Quirinale Il rebus Senato complica la strada dell Italicum Tesauro: serve norma ponte se si vota prima della riforma di Palazzo Madama o meglio aspettare ROMA Sembrano allungarsi i tempi per la legge elettorale. Perché sul suo percorso, da un paio di giorni, è franato un macigno: se si approva l Italicum, che vale per la Camera, come si eleggerebbe il Senato in caso di voto anticipato? Mercoledì, durante le audizioni in commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, Gaetano Silvestri (ex presidente della Consulta) ha suggerito di inserire nel testo una «clausola di salvaguardia» che preveda, in quel caso, l Italicum per entrambe le Camere. E oggi Giuseppe Tesauro ha dichiarato che, per sanare la «discrasia non da poco» della ROMA Con i voti della maggioranza e del M5S, il Senato ha approvato in prima lettura la legge sulla responsabilità civile dei magistrati che piace agli avvocati ma che impensierisce molto l Associazione nazionale magistrati giunta ormai ad un passo da un clamoroso sciopero: «È una riforma che risente di molti pregiudizi e di un atteggiamento di superficialità», attacca il presidente dell Anm Rodolfo Sabelli. In realtà, lo strappo temuto non c è stato ancora. E così l Anm si riserva di assumere una decisione solo dopo aver scandagliato il testo ufficiale che ancora non è disponibile. In ogni caso, Sabelli protesta per l «effetto paralisi che la legge porta con sé avendo eliminato anche il filtro per le azioni di rivalsa contro i magistrati: finirà che i ricorsi, anche quelli formalmente irricevibili, intaseranno i tribunali». Per Anna Canepa, segretario di Magistratura democratica, «prima di parlare bisogna analizzare la legge virgola per virgola perché lì si annidano le trappole». Dal 1988 a oggi, la legge Vassalli, intervenuta dopo il referendum sulla responsabilità civile del 1987, ha avuto pochi effetti. Per dirla con le parole del viceministro Enrico Costa (Ncd), «la legge approvata al Senato è di portata storica perché in un quarto di secolo le condanne si contano sulle dita di una mano». La nuova legge, che ora passa alla Camera, dà seguito alla sentenza di condanna della Le divisioni tra i dem Sul divorzio lampo c è l opposizione di 26 senatori dem, il testo sarà in Aula nel 2015 Corte di giustizia europea, conferma la responsabilità indiretta dei magistrati (si continua a citare lo Stato che poi si rivale sul giudice), elimina il filtro di ammissibilità per i ricorsi risarcitori, amplia l area della colpa grave, aumenta il «quantum» della rivalsa che però non può superare la metà dello stipendio annuale del magistrato. legge elettorale esaminata, «andrebbe introdotta una norma ponte»: altrimenti converrebbe aspettare e approvare tutto «al momento in cui ci sarà una riforma del Senato». Con i due presidenti emeriti della Corte costituzionale concorda anche il costituzionalista Massimo Luciani, che consiglia come strumento di velocità un decreto legge. La questione però, per quanto possa essere tecnica, è soprattutto politica. Il governo ha promesso sin dal suo insediamento il varo rapido di una nuova legge elettorale, e un fallimento peserebbe parecchio sulla sua immagine. «Se Con voto segreto il Senato ha respinto il tentativo di inserire tra gli obblighi del giudice anche quello di motivare le sentenze difformi dall interpretazione delle Sezioni unite della Cassazione. Ma il pericolo più grave scampato è quello della responsabilità diretta. Al Senato, comunque, ora si apre un altro fronte per il governo: quello del divorzio lampo il divorzio senza separazione, nel caso in cui la coppia non abbia figli minori di 26 anni e figli portatori di handicap, approvato in commissione con voti del Pd, FI e M5S per il quale Gaetano Quagliariello (Ncd) ha chiesto un vertice di maggioranza. Sono contrari anche 26 senatori democratici, ma la relatrice del provvedimento Rosanna Filippin (Pd) osserva che «le leggi si fanno con i voti, non con i comunicati stampa: la commissione propone e l Aula decide». In ogni caso, alla luce delle forti tensioni scoppiate nella maggioranza, il testo sul divorzio lampo arriverà in Aula nei primi mesi del Dino Martirano I tempi La legge elettorale, che vale solo per la Camera, è ora all esame del Senato. Il governo prevede il sì di Palazzo Madama entro dicembre e il via libera definitivo della Camera entro febbraio 2015 si blocca tutto, non c è altra via che andare a votare, e si dovrebbe utilizzare necessariamente quel proporzionale cosiddetto Consultellum», commenta infatti Stefano Ceccanti. Per il costituzionalista del Pd basterebbe legare l entrata in vigore dell Italicum alla riforma del Senato: «Salverebbe l idea che il Parlamento è in grado di fare le riforme, e non metterebbe in allarme i parlamentari sul rischio di elezioni anticipate. Invece una norma ponte per entrambe le Camere sarebbe proprio vista come una specie di autoscioglimento del Parlamento, e chi la voterebbe?». Convegno sulla povertà minorile Boschi-Brambilla, incontro bipartisan Se le quotidiane faccende politiche le vedono su fronti opposti, l impegno per i minori è bipartisan. Maria Elena Boschi, ministro pd, e Michela Vittoria Brambilla, presidente di FI della commissione per l Infanzia, hanno partecipato ieri in Senato al convegno sulla povertà minorile: altri 100 milioni per gli asili nella legge di Stabilità, ha promesso il ministro. Anche Antonio Baldassarre (ex presidente della Consulta, di area berlusconiana) concorda sull aspetto politico della vicenda: «Sì, serve una clausola di salvaguardia con l indicazione del sistema di voto per il Senato qualora si tornasse alle urne prima del tempo. Però, se davvero si dovesse arrivare a elezioni anticipate, il governo e la classe politica nel suo insieme non farebbero una bella figura, darebbero prova di incapacità. C è una riforma in atto: speriamo che l esecutivo tenga fino alla sua realizzazione». D. Gor. incognita, di tipo diverso. Le perplessità sugli effetti che la riforma avrebbe in caso di voto ravvicinato stanno diventando di tipo costituzionale. E alimentano, se non la voglia di bloccare tutto, certo una grande confusione. Ieri Giuseppe Tesauro, presidente emerito della Consulta, è andato alla Commissione affari costituzionali del Senato. E in quella sede Tesauro, estensore della sentenza che un anno fa dichiarò illegittimo il Porcellum, la vecchia legge, ha sparso molti dubbi anche sull attuale. In particolare, ha spiegato che un Italicum valido solo per la Camera non va bene. Richiede una norma transitoria che lo renda applicabile anche al Senato, se si vota senza riforma del bicameralismo. Altrimenti, si moltiplicano il caos legislativo e la possibilità di ulteriori ricorsi alla Corte. Non è una bocciatura ma un elemento di riflessione. Il risultato verosimile è che faccia slittare il «sì» all inizio del La riforma incrocerebbe l elezione del successore di Giorgio Napolitano al Quirinale. E, c è da scommetterci, ne sarà influenzata. L iter Tempi più lunghi per il nuovo Senato. Il sì della Camera è previsto entro gennaio, il testo tornerà quindi a Palazzo Madama. L iter prevede poi un altro passaggio parlamentare a distanza di almeno 3 mesi Il leader di FI Berlusconi stronca il Jobs act: non porterà posti di lavoro in più ROMA L attacco l aveva lanciato due giorni fa Silvio Berlusconi, invitando tutti al No tax day del 29. Ieri, anche per dare un segno di presenza in vista delle Regionali di domenica (si vota in Emilia Romagna e Calabria), è tornato ad attaccare Renzi sul Jobs act («Non porterà neppure un posto di lavoro in più»), ma soprattutto ha previsto la caduta a breve del governo: «Tutti hanno la sensazione che siamo in un contesto di non democrazia con una maggioranza costruita artificialmente. Una situazione che non può andare avanti per molto». L affondo testimonia che il clima degli ultimi mesi sta via via cambiando, nonostante Berlusconi abbia riconfermato il patto del Nazareno. E sta cambiando sia perché sulla legge elettorale l accordo manca («Spero in una legge democratica»), sia per la concomitanza con le elezioni regionali, che potrebbero vedere una rivoluzione nel centrodestra. La Lega corre per diventare il primo partito dell area, e il Cavaliere si preoccupa per non aver potuto «fare campagna elettorale come gli altri, avrebbero gridato allo scandalo». «Andate a votare, perché queste sono elezioni il cui risultato avrà una ricaduta nazionale e non solo locale» è dunque l accorato appello lanciato da Tg4 e Tg5. Ma la «ricaduta» potrebbe essere anche interna a FI. Dopo la pace siglata nell ufficio di presidenza, con Raffaele Fitto i rapporti sembrano tornati complicati. Tra i due c è una «tregua armata», ma non un accordo sulla gestione del partito. Il pranzo che doveva tenersi ieri a Roma per discutere delle regole in Forza Italia è stato rimandato a data da destinarsi, e il timore è che alle parole del Cavaliere non facciano seguito i fatti e tutto resti com è. Per questo, Raffaele Fitto continua ad organizzare eventi e convegni che tengono alta la guardia: il prossimo, giovedì, arriverà dopo i risultati del voto regionale. Potrebbe essere la sede di una prima resa dei conti. Paola Di Caro

11 Corriere della Sera Venerdì 21 Novembre Primo piano L intervista di Andrea Garibaldi Le Regionali Scopelliti e le elezioni in Calabria: nessuno dei miei con la sinistra L ex governatore rimosso: Oliverio favorito. Io ho il mio partito, non torno in FI ROMA Il segretario della commissione parlamentare antimafia, il socialista Marco Di Lello, ha incontrato il prefetto di Catanzaro. Gli ha chiesto di «tenere i fari accesi sui rapporti tra politica e ndrangheta», a proposito delle elezioni regionali calabresi di domenica. Alla commissione ha spiegato non risulta che le prescrizioni del Codice etico siano state accolte nella formazione delle liste. Sia del centrodestra sia del centrosinistra. Cosa pensa di questo allarme Giuseppe Scopelliti, governatore uscente? «L onorevole Di Lello avrebbe fatto meglio a chiamare i candidati presidente delle due coalizioni, facendo i nomi delle persone fuori dal Codice etico. Nel 2010 io chiesi ai calabresi di non votare due candidati, del Psi e di una lista civica, per questi motivi». Scopelliti, ex Msi, An, Pdl, Ncd, è la causa delle elezioni di domenica. A fine marzo si è dimesso da presidente della Regione, dopo essere stato condannato a 6 anni per abuso d ufficio e falso negli anni in cui fu sindaco (arrivò al 70 per cento dei consensi) di Reggio Calabria. Ora i candidati principali sono il bersaniano Mario Oliverio, (ex presidente della Dimissioni Giuseppe Scopelliti, 48 anni, di Ncd, si è dimesso ad aprile da governatore della Regione Calabria liste del centrosinistra, sul carro del vincitore. «I candidati a me vicini stanno nelle liste della Ferro e del centrodestra. I passaggi da un campo all altro riguardano Elio Belcastro (già sottosegretario con Berlusconi), Salvatore Magarò e Mario Tassone, ex Udc, ora promotore di una lista del centrosinistra». Quanto peserà Grillo sul voto? «Alle europee qui superò il 21 per cento. Al Comune di Reggio ha preso meno del 2. Alle regionali andrà più vicino a quest ultimo dato. Grillo qui non si fa vedere, forse teme la grande litigiosità dei suoi seguaci». Oggi arriva a Cosenza il presidente del Consiglio Renzi, per dare una mano a Oliverio. «Queste toccate e fughe, sempre sotto elezioni, alimentano l odio per la politica». Lei sta tornando nel partito di Berlusconi? «No, assolutamente. Ho fondato Reggio Futura che alle comunali è stato il primo partito del centrodestra (9,86 per cento). Forza Italia si è fermata all 8,41». Ha rotto i rapporti con l Ncd di Alfano? «Sono un uomo di destra, non mi sono piaciuti gli accordi con il centrosinistra». Non si è sentito sostenuto alle elezioni europee? «Non ho gradito l atteggiamento del coordinatore nazionale Quagliariello: poco super partes». Lei avrebbe potuto rivolgersi al Tar contro la legge Severino e tornare al suo posto, come è avvenuto al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. «Ho mantenuto le dimissioni. Con una condanna come la mia, 6 anni, nel Mezzogiorno sei delegittimato. Voglio che mi riabiliti la magistratura». agaribaldi@corriere.it Al voto Domenica 23 novembre, dalle 7 alle 23, si voterà per le elezioni regionali in Emilia- Romagna, dove sono chiamati alle urne 3,5 milioni di elettori, e in Calabria (1,9 milioni) Cauto il presidente La scelta dei forzisti nelle Marche Sostegno a Spacca ai ferri corti col Pd MILANO Il capogruppo di Forza Italia alla Regione Marche sprizza entusiasmo: «Ho appena riunito la direzione del partito dice Umberto Trenta alle elezioni abbiamo un occasione storica, vogliamo vincere». L «occasione» per Forza Italia è schierarsi con il governatore uscente Gian Mario Spacca, in rotta con il suo partito (il Pd non lo vuole ricandidare per il 2015) e intenzionato a ripresentarsi per il terzo mandato. «Vogliamo sconfiggere l egemonia del Pd: per questo obiettivo anche Spacca va benissimo». Nelle Marche sta succedendo qualcosa di particolare: il governatore ha creato con altri l associazione Marche 2020 e sta per lanciare la sfida: «Il 13 dicembre dice Spacca presenteremo le nostre idee per il futuro della regione: noi ci occupiamo di economia reale, il Pd di equilibri interni». E Il nodo Il candidato del Pd bene nei sondaggi ma non basta essere bravo o senza avvisi di garanzia I trasferimenti I passaggi dal centrodestra al centrosinistra riguardano solo tre persone Provincia di Cosenza), la berlusconiana Wanda Ferro, (ex presidente della Provincia di Catanzaro) e l alfaniano Nico D Ascola. Che elezioni sono, Scopelliti? «Non credo che la Calabria farà un grande passo in avanti. Oliverio è favorito, ma qui non basta essere bravo o non aver mai preso avvisi di garanzia». Cosa sarebbe necessario, piuttosto? «Si deve conoscere il territorio e fronteggiare i grandi poteri. Forse la Ferro è l unica che potrebbe riuscire...». Veramente due giorni fa lei ha detto che per sconfiggere Oliverio a mani basse ci sarebbe voluto Scopelliti. «Questo è ciò che pensano tutti! Se solo avessi potuto continuare a governare... Ho cancellato il disavanzo della sanità calabrese, ho fatto nascere la Cittadella della Regione a Catanzaro, dove gli uffici erano in 15 appartamenti». Si dice che notabili del centrodestra e anche uomini di Scopelliti siano inseriti nelle Due mandati Gian Mario Spacca, 61 anni, è presidente delle Marche dal 2005 l appoggio annunciato da FI? «Per ora la prendo come una battuta; se è un attestato di stima mi fa piacere. Però non si giochi con le divisioni del centrosinistra». Eppure il terremoto è proprio dentro ai democratici e Forza Italia affonda: «Non si rottama così un politico si infervora Trenta se uno è bravo per me può fare tre, cinque, venticinque mandati! Io e Spacca da ragazzi eravamo insieme nella Dc, possiamo ritrovarci...». Al governatore vengono riconosciuti risultati, non ultimo il varo pochi giorni fa a Bruxelles, presente il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, della macroregione adriatico-ionica di cui fanno parte altri sette Paesi europei: «È stata una grande soddisfazione dice il progetto era stato avviato nel 2000 con Prodi, averlo portato a termine qualifica il semestre italiano». Il presidente si sente ormai poco compreso dal suo partito: «Procediamo su binari che non si incontrano, non sembrano interessati alle nostre idee. Ma non importa, ne parleremo con le imprese e le forze sociali: il progetto è trasversale, nel senso che attraversa la società. I partiti vengono dopo». Forza Italia però scalpita: «Di quello che può succedere qui ne parlerò a Berlusconi promette Trenta e gli chiederò carta bianca: sono stufo di perdere». Massimo Rebotti

12 12 Venerdì 21 Novembre 2014 Corriere della Sera Il sostegno di Intesa Sanpaolo ai progetti degli Italiani. NEL 2014 CONCESSI 20 MILIARDI A IMPRESE E FAMIGLIE. Anche in questi anni Intesa Sanpaolo non ha mai smesso di offrire credito. Perché non ha mai smesso di credere nel Paese e sostenerne la ripresa. Solo nei primi nove mesi del 2014, ad esempio, ha destinato 20 miliardi a imprese e famiglie. IN ARRIVO ALTRI 12,5 MILIARDI CON IL CONTRIBUTO DELLA BCE. Intesa Sanpaolo partecipa a TLTRO (Targeted Longer-Term Refinancing Operations). L operazione della Banca Centrale Europea che fornisce liquidità al sistema bancario per favorire la concessione del credito. Questo ci consente di mettere a disposizione del Paese altri 12,5 miliardi a un tasso vantaggioso. 140 MILIARDI DI NUOVO CREDITO IN 4 ANNI. Complessivamente, tra il 2014 e il 2017, il credito stanziato da Intesa Sanpaolo per famiglie e imprese sarà di oltre 140 miliardi. Una cifra importante, il nostro modo di sostenere la ripresa economica del Paese. Messaggio Pubblicitario. Fogli Informativi in Filiale e sul sito della Banca.

13 Corriere della Sera Venerdì 21 Novembre Esteri Diplomazie di Gian Guido Vecchi Il Papa alla Fao e quell appello contro gli sprechi Regina Papa Francesco con Letizia i sono pochi temi sui quali si «C sfoderano tanti sofismi come su quello della fame». Nella giornata mondiale dell infanzia, Francesco parla alla Conferenza internazionale sulla nutrizione alla Fao di Roma e ricorda che fu Giovanni Paolo II, nel 92, a denunciare in quello stesso luogo il «paradosso dell abbondanza»: «C è cibo per tutti, ma non tutti possono mangiare mentre lo spreco, lo scarto, il consumo eccessivo e l uso di alimenti per altri fini sono davanti ai nostri occhi». Nel frattempo non è cambiato granché, i sofismi non portano a nulla e il Papa non la manda a dire: «È doloroso constatare che la lotta contro la fame e la denutrizione viene ostacolata dalla priorità del mercato e dalla preminenza del guadagno, che hanno ridotto il cibo a una merce qualsiasi, soggetta a speculazione, anche finanziaria». Quindi sillaba, alzando lo sguardo senza badare agli applausi: «Mentre si parla di nuovi diritti, l affamato è lì, all angolo della strada, e chiede diritto di cittadinanza, di essere considerato nella sua condizione di ricevere una sana alimentazione di base. Ci chiede dignità, non elemosina!». Francesco sta preparando una enciclica sulla custodia del creato e ne anticipa i contenuti. Tutto si tiene, «ecologia umana» e tutela dell ambiente. «L acqua non è gratis, come tante volte pensiamo. Sarà il grave problema che può portarci ad una guerra», dirà ai dipendenti della Fao prima di andarsene. Si rivolge agli Stati, il Papa. Parla dei «limiti di impostazioni basate sulla sovranità, intesa come assoluta, e sugli interessi nazionali, condizionati spesso da ridotti gruppi di potere». Qui sta il punto: «Penso alla nostra sorella e madre Terra, al pianeta. Bisogna essere liberi da pressioni politiche ed economiche per custodirlo, per evitare che si autodistrugga». A braccio, Francesco aggiunge una frase che spiega tutto: «Ricordo che un anziano mi disse, anni fa: Dio perdona sempre, gli uomini a volte. La Terra non perdona mai». Chi è Kailash Satyarthi, 60 anni, è un attivista indiano impegnato per i diritti dell infanzia e contro la schiavitù infantile. A dicembre riceverà il premio Nobel per la Pace insieme a Malala Yousafzai, attivista 17enne sfuggita ad un attentato dei talebani in Pakistan Nato con il nome Kailash Sharma, in una famiglia di bramini nello stato di Madhya Pradesh, ha rinunciato al nome di casta all età di 15 anni, scegliendo Satyarthi, che significa «colui che cerca la verità» Dal 1980, la sua associazione «Bachpan Bachao Andolan» (Movimento per salvare l infanzia) ha liberato bambini schiavi in diversi Paesi. Grazie al suo attivismo, l Organizzazion e internazionale del lavoro ha adottato la Convenzione n. 182 contro le forme peggiori di lavoro minorile Alla conferenza Trust Women, Kailash ha lanciato la campagna «End Child Slavery Week» (endchildslaver yweek.org) L INTERVISTA KAILASH SATYARTHI Il sorriso del Nobel arrabbiato «Salvo i bambini, senza violenza» DALLA NOSTRA INVIATA LONDRA Nel suo primo selfie, che ha diffuso su Twitter pochi giorni fa, Kailash Satyarthi appare davanti a un mare di bambine dall aspetto vittorioso: con il suo aiuto, hanno bandito i matrimoni di minorenni e il lavoro infantile dal loro villaggio in Rajasthan. Il 10 dicembre questo attivista indiano sessantenne con il kurta e la barba incolta riceverà il premio Nobel per la Pace. Nella prima intervista a un giornale italiano dopo l annuncio, dice al Corriere con un sorriso disarmante: «Io sono sempre arrabbiato. Ma la mia rabbia non è mai sfociata nella distruzione, nella violenza: la tengo viva per trovare soluzioni a un problema inaccettabile». La schiavitù infantile. Benché pochi conoscano il suo nome, a differenza di quello dell adolescente pachistana (Malala) che condividerà il premio con lui, Kailash lotta da tre decenni contro la schiavitù infantile. Ha abbandonato prima il nome da bramino e poi la carriera da ingegnere, per liberare (finora) Il primo selfie Il primo selfie di Kailash Satyarthi: dietro di lui, i bambini che ha liberato dalla schiavitù bambini, in parte guidando «blitz» di attivisti nelle miniere, nelle fabbriche di mattoni, (la metà in India) e 5,5 milioni sono bambini. nei bordelli, nei circhi. Due suoi compagni sono Il primo blitz di Kailash risale al «Pubblicavo un giornale bisettimanale in hindi dedi- stati uccisi, lui è stato chiamato «spia» e «nemico della nazione» e gli hanno rotto più volte le cato alle storie invisibili dei bambini e delle ossa. A chi gli consiglia di proteggersi, replica: donne. Un giorno, un uomo anziano venne da «Se girassi con la pistola, arriverebbero con un me. Si chiamava Wasal Khan. Lui e la moglie lavoravano in una fabbrica di mattoni e avevano AK-47. Non posso competere nella violenza, ma posso nella verità e nella moralità». una figlia di 15 anni, Sabo. Il proprietario possedeva queste persone, poteva farne ciò che vole- Lo incontriamo a Londra, alla conferenza Trust Women della Fondazione Thomson Reuters, dove ha lanciato una nuova campagna inti- era scappato per cercare aiuto. E mentre scriveva, e voleva vendere Sabo a un bordello. L uomo tolata «End Child Slavery Week». Nonostante sia vo quel che diceva, capii che per pubblicare la illegale, ci sono 35 milioni di schiavi nel mondo storia ci sarebbe voluto un mese e sarebbe stato Il mio primo blitz? Fu per salvare una 15enne dalla prostituzione troppo tardi. Io e i miei amici affittammo un furgone per andare a salvare Sabo, ignorando quell uomo che avvertiva Vi ammazzeranno! Arrivati sul posto, cominciammo a far salire la gente, finché non arrivò il proprietario con le guardie: ci picchiarono, ci strapparono i vestiti. Siamo scappati a piedi nudi. Ma non mi sono arreso, sono andato in tribunale e con l aiuto della legge abbiamo salvato quelle persone». E nato così a New Delhi «Bachpan Bachao Andolan», il Movimento per salvare l infanzia. I blitz continuano: «A volte coinvolgiamo la polizia, ma è rischioso perché di solito è corrotta, per cui quando arriviamo non troviamo i bambini oppure troviamo i mafiosi pronti ad attaccarci». Nel 1998 Kailash ha organizzato la Marcia Globale contro la Schiavitù in 140 Paesi. «In Italia abbiamo lavorato con Cgil e Cisl, hanno spinto anche loro per ottenere la nuova convenzione dell Organizzazione internazionale del lavoro». La sua rabbia è esplosa a 15 anni. Era il 1969 e il suo nome allora era Kailash Sharma. «L India festeggiava il centenario della nascita del Mahatma Gandhi, i politici parlavano contro il sistema delle caste e mi ispirarono così tanto che decisi di organizzare una festa. Io e i miei amici comprammo riso e patate, invitammo le donne intoccabili a cucinare e i politici a mangiare, ma nessuno si presentò: né i cosiddetti gandhiani, né i comunisti. Ma quella sera, a casa, trovai i sacerdoti e i bramini furiosi e mia madre in lacrime perché avevo disonorato tutti. Volevano che mi purificassi nel Gange e lavassi loro i piedi ma io dissi di no, perché non avevo commesso alcun crimine. Mi dichiararono un fuori casta. Per mia madre è stato difficile, non potevo nemmeno mangiare con la famiglia in cucina. Quella notte non chiusi occhio: ero arrabbiato. Il giorno dopo ho abbandonato il nome di casta. E qualche anno dopo ho scelto quello nuovo che vuol dire: colui che cerca la verità». Malala gli ha chiesto di invitare il premier indiano alla cerimonia del Nobel lei inviterà quello pachistano, come gesto di pace tra i due Paesi. Ma Kailash non crede molto nei politici. «Combatto anche in Pakistan, da prima che Malala nascesse. Non sono un politico né una star. Credo nell amicizia tra i popoli e continuerò a lavorare per questo». Spiega che ci sono tanti fattori alla radice della schiavitù infantile: «La mentalità, la latitanza dei politici, la mancanza di rispetto per l infanzia, la povertà e l analfabetismo dei genitori, la richiesta di forza lavoro a basso prezzo. Ma io credo che l apatia diffusa nella società sia il problema più grosso». Una volta una bambina di 6 anni, appena salvata dalla schiavitù, lo ha guardato e gli ha detto: perché non sei venuto prima?. «Non era solo una domanda rivolta a me, ma a tutti quanti noi». Viviana Mazza

14 14 Venerdì 21 Novembre 2014 Corriere della Sera

15 Corriere della Sera Venerdì 21 Novembre 2014 Il reportage di Francesco Battistini ESTERI 15 Sul fronte libico tra i combattenti di Allah «Uccideremo i traditori della rivoluzione» «Tre anni fa dovevamo cacciare Gheddafi, tutti insieme». Oggi è guerra aperta per i pozzi di gas DAL NOSTRO INVIATO Distruzione Miliziani di Alba libica tra le macerie del distretto di Shal Guda (G.Micalizzi) chi può scappa. Amnesty international dice che le milizie di Misurata e di Zintan stanno consumando crimini di guerra uguali e contrari: tirano sugli ospedali, torturano, uccidono sia i feriti che i prigionieri La risposta è l unica cosa su cui i nemici concordano: «Bugie». Ma ora che Kikla sembra cedere, gli albisti maramaldeggiano e vogliono mostrare al mondo un volto più rassicurante: le milizie hanno le mimetiche nuove fornite dai qatarini («ma quale Qatar, leggi qui l etichetta: made in Filippine!»), accolgono a braccia Governo islamista Governo riconosciuto Zintan Tripoli Derna Misurata Tobruk Sirte Bengasi Kikla LIBIA Le milizie Isis Forze del generale Khalifa Haftar Alba libica Ansar al Sharia Brigata Martiri 17 Febbraio Corriere della Sera aperte Al Jazeera e i giornalisti turchi, sulle strade spalmano check-point sorridenti per ostentare la pax islamica A tre anni dall uccisione di Gheddafi, si combatte tanto. E per poco: 250 euro al mese. «È quel che guadagnavo da operaio nella mia fabbrica di sapone», racconta Abdel Ghassen, 23 anni, albista di Zawiya: «Non avevo mai preso in mano un Ak47. Mi hanno addestrato tre mesi e sono venuto a liberare Kikla». La cittadina è sotto il tiro di trincee da Grande guerra e piccola strategia: fatte con rialzi di pietre e terra indurita in sacchi di iuta «from Brazil», aiuti umanitari Onu datati La linea del fronte è 700 metri più in là, tutte le campagne intorno sono postazioni: carri armati bruciati, furgoncini Toyota portatruppe mascherati di fango rosso incrostato, la scuola elementare Mdekn mezza sfasciata e con le aule macchiate di sangue. Le stalle sono mute, i polli abbandonati, i panni nei cortili lasciati stesi. Un capitano delle milizie, Il cuoco di Alba libica «Sono ingegnere, non so sparare. Qui cucino. È il mio contributo contro i ladri di Zintan» L ex operaio «Per liberare Kikla guadagno 250 euro al mese, come quando lavoravo in fabbrica» SHAL GUDA (FRONTE DI KIKLA, LI- BIA) Si stacca alle sette, col buio. Quand è pronto da mangiare. Duemila cartoni da torta con sopra la scritta «sweet» e dentro pastina, montone e cipolle, verdurine tagliate, una mela, il succo di prugna, posate di plastica. Per chi gradisce, anche le patatine appena fritte. I miliziani islamici di Alba libica si danno il cambio ai rondò di Kikla, incappucciano i lanciarazzi, vanno a posteggiare i pick-up in un magazzino di laterizi di fronte al distributore, sullo stradone che viene dall assedio. Lunghi tavoli di ferro nel capannone, neon bianchi, la capra d un guerriero legata a una sedia, i racconti della guerra di giornata. «È la mensa dei combattenti di Dio», accoglie fiero Adnan Deeb, «il Lupo», 35 anni, ingegnere petrolifero temporaneamente prestato alla causa: «Siamo cinquanta cuochi. Tutti volontari come me. O gente che paga i fornitori, come quel signore lì ci presenta un barbuto vestito da beduino e con gli occhiali da sole, seduto fra i guerrieri. È Amman Abu Salah, capo tribù del Sud. Viene da Sabha. Ha 66 anni. E s è fatto mille chilometri di macchina, pur di essere con noi». Il Lupo è fiero: «Mio fratello da un mese combatte dentro Kikla. Facciamo insieme una settimana, uno ai fornelli e l altro sotto il fuoco, poi torniamo a Tripoli per una doccia: due giorni e siamo di nuovo qui. Io non so sparare, lo invidio. Ma cucino. È il mio contributo per uccidere i traditori della rivoluzione, i ladri di Zintan». Ma tre anni fa non erano vostri alleati? «Quello è il passato. Dovevamo cacciare Gheddafi, tutt insieme. Adesso Saif, il figlio, sta con loro. Finge d essere loro prigioniero e intanto li paga perché facciano la controrivoluzione: cantano le canzoni di Gheddafi, hanno le bandiere di Gheddafi. Voi italiani, francesi, inglesi credete sempre che la Libia sia come volete voi? Buon appetito, giornalista: e scrivi almeno che noi non siamo l Isis o Al Qaeda!...». Dicono ciò che non sono, non quel che saranno. Le due Libie di Tripolitania e Cirenaica hanno due governi, due Parlamenti, due guerre civili. E in questo momento due offensive. Parallele. Riesplose a luglio, in singolare contemporaneità con la polveriera irachena: quella di Bengasi del generale filoccidentale Haftar contro le brigate islamiche 17 Marzo e contro i tagliatesta di Derna; questa su Kikla, i fratelli musulmani d Alba libica che già governano Tripoli e Misurata e vogliono farla finita coi nemicissimi di Zintan, per aprirsi la via ai pozzi di gas occidentali dov è pure l Eni. Kikla, diecimila abitanti, è ormai uno scannatoio, scheletri di case, gente alla fame: duecento morti e 600 feriti solo nelle ultime due settimane, e Tarek, ha l urlo e il grilletto facile: s aggira tra le rovine conquistate e si fa fotografare per l opinione pubblica «kefir», miscredente, mentre disseta un gattino con una scatola per munizioni piena d acqua. Chi abitava le case della frazione di Kharat Nasser è fuggito la settimana scorsa, mentre i soldati di Zintan si ritiravano sulla montagna. Ma anche a venti chilometri piovono i Grad e i contadini non sanno più dove mettersi: ieri nell aia di Mohammad Shukkri ne sono arrivati sette e una scheggia gli ha centrato la gamba, «ci eravamo appena spostati qui da parenti, pensavamo fosse più sicuro, ma ce ne andremo via un altra volta». Il comò d una camera da letto ha i cassetti spalancati, su un talamo sporco il dottor Ahmed Gendil, 29 anni, opera d urgenza e spesso inutilmente: «Ci sono anche trenta feriti al giorno». Uno è lui: un proiettile ha perforato tre ambulanze, prima di trovare la sua coscia. «Rimango perché sono l unico chirurgo nel raggio di cento chilometri». Nella sabbia, con una composizione di bossoli, qualcuno ha scritto in arabo Viva la Libia. Sopravviva, che è già molto.

16 16 Venerdì 21 Novembre 2014 Corriere della Sera PRODOTTO E DISTRIBUITO DA ICCAB SRL, LICENZIATARIO UFFICIALE MARINA MILITARE Tel

17 Corriere della Sera Venerdì 21 Novembre 2014 Ricchezza Cayetana Fitz-James Stuart era la nobile più titolata al mondo: 5 volte duchessa, 18 marchesa, 20 contessa e 14 Grande di Spagna L eredità è stimata in oltre 600 milioni di euro ma è difficilmente valutabile il patrimonio culturale, tra cui 20 castelli e una collezione d arte che include Goya, Murillo, Velazquez (nella foto, La Infanta Margarita Maria), Rubens Quadri, mariti, chirurghi, flamenco La Duchessa dal sangue più blu Muore a Siviglia Donna Cayetana d Alba: nessuno al mondo aveva tanti titoli nobiliari La «Duchessa» se n è andata al mattino e alla sera ogni singola rete tv spagnola ha mandato in onda lo speciale sui riccioli indomabili, metafora perfetta del carattere ribelle. Oggi i quotidiani le dedicheranno pagine su pagine e i bambini uscendo da scuola ne parleranno con le mamme sinceramente colpite. Tanta popolarità è rara per un aristocratica, ma è la magia di Cayetana Fitz-James Stuart, diciottesima duchessa d Alba, emblema di una Spagna tutta corride, passione e flamenco, che, con lei, non era stereotipo, ma enigma vero impregnato di religiosità teatralizzata da Semana Santa, tradizioni e trasgressione da movida. La Duchessa è morta a 88 anni a Siviglia nel suo Palacio de las Dueñas che è più bello della maggioranza dei musei del La danza La Duchessa d Alba mentre accenna a passi di flamenco il giorno del suo matrimonio, nel 2011, con Alfonso Diez ESTERI 17 Matrimoni Si sposò tre volte. L ultima, a 85 anni, con un «plebeo» di 25 anni più giovane di lei mondo. Disseminata per la Spagna la nobildonna possedeva un altra ventina di castelli, tenute agricole, palazzi. Un figlio fanfarone si vantò di poter viaggiare tra Siviglia a Madrid senza mai uscire dalle terre di famiglia. Nei cassetti di quei castelli ci sono lettere di Cristoforo Colombo e Carlo V; alle pareti quadri di Velazquez, Picasso, Beato Angelico, Bellini, Perugino, Rubens; sugli scaffali miniature, codici medievali, ceramiche e 18mila volumi degni del più prestigioso archivio di Stato. Cayetana aveva 46 titoli aristocratici. Lei ed Elisabetta II erano amiche d infanzia e 18 volte parenti, ma, secondo alcuni calcoli araldici, tra la Duchessa e la regina d Inghilterra, sarebbe stata la coronata a dover cedere il passo. La sintesi di Oriana Fallaci fu «ha il sangue più blu dell inchiostro». Maria del Rosario Cayetana Fitz-James Stewart y de Silva non si fece mai schiacciare dal peso del nome e visse in un modo irripetibile la sua era. Nata a Madrid alla vigilia della Depressione del 29, scappò dalla Guerra Civile spagnola a Londra con il papà amico dei Windsor e ambasciatore di Franco. Tornò in Spagna per un matrimonio all altezza del rango: invitati nella cattedrale di Siviglia. Inseguì la figlia femmina e, prima di riuscirci, ebbe 5 maschi. Anni di ricevimenti e colpi di testa. Era lei a guidare Jackie Kennedy e Grace Kelly alla scoperta della Spagna franchista e lei a choccare il pubblico bacchettone della dittatura entrando a cavallo nella Plaza de toros o rubando il marito a Rita Hayworth. Non era un caso se tra le antenate avesse anche quella Maya Desnuda, ritratta da Francisco Goya alle spalle del marito. A quasi 50 anni rimase vedova per la prima volta. Sei anni di lutto e una sera all Opera si innamorò di un filosofo ex gesuita, senza ombre di nobiltà e, per di più, di 8 anni più giovane. «Mi piacciono gli uomini intelligenti, che mi siano superiori in questo campo», si giustificò candida. Il loro matrimonio ruppe ogni convenzione. Passarono 23 anni e pure l ex prete la lasciò vedova. Quella volta la Duchessa aspettò 10 anni per risposarsi e scelse un compagno di 25 anni più giovane, un altro plebeo. «Sono molto cattolica spiegò. Non posso vivere con un uomo se non lo sposo». Al terzo «sì» gli invitati furono appena 40, ma l intera Spagna osservava dalla tv. Qualcuno aveva pagato 8 mila euro per un posto su un balcone, altri avevano costruito maschere per ridicolizzarla. Cayetana aveva già 85 anni, era malferma sulle gambe e parlava male per le conseguenza di una idrocefalite, il volto era irriconoscibile per gli innumerevoli interventi estetici. Le rimaneva il carisma e il casco di capelli. Appesa al braccio del prossimo sposo, Cayetana avanzava lenta verso la chiesa sul tappeto rosso quando uno gridò «guapa», bella. Sembrò più uno sberleffo che un complimento. Lei si fermò, si tolse le scarpe e a piedi nudi accennò dei movimenti di flamenco. Un ballo immobile e straordinario fatto muovendo i polsi. Scattò l applauso, la gente smise di ridere. In un libro uscito 15 anni fa la Duchessa scrisse il proprio epitaffio: «Qui giace Cayetana che visse come si sentì di vivere». Andrea Nicastro Il caso La Guida Suprema perdona il blogger Nuova fase in Iran? di Guido Olimpio La Guida Suprema iraniana, l ayatollah Alì Khamenei, ha concesso il perdono al famoso blogger irano-canadese Hossein Derakhshan. Cosa non da poco visto che l oppositore era stato condannato, nel 2010, a ben 19 anni di prigione. La notizia è stata data dallo stesso Hossein: «Ringrazio Dio e sono molto grato all ayatollah Khamenei». Derakhshan è stato al centro di una vicenda dura e controversa. Giornalista, lavora in Iran e nel 2000 si trasferisce in Canada, dove scrive articoli di critica aspra verso i mullah. Nel 2006 si reca in visita in Israele, mossa che lo rende ancora più inviso alle autorità del suo Paese. I commenti pungenti di Hossein lo trasformano nel «padre dei blogger» antimullah. Nonostante l aperta ostilità, Derakhshan torna, nel 2008, in Iran. Difficile che possa andarsene in giro senza conseguenze. Due settimane dopo il suo arrivo è arrestato in base accuse severe: collusione con un Paese nemico Israele blasfemia, diffusione di propaganda sovversiva. Quindi la condanna. Ora il perdono di Khamenei, senza spiegazioni. Probabilmente un segnale in una fase diplomatica delicata. WikiLeaks Svezia, confermato il mandato di arresto contro Assange Niente libertà per Julian Assange, il fondatore quarantatrenne di WikiLeaks. I giudici di Stoccolma hanno rigettato l appello presentato dai suoi legali, confermando così il mandato di arresto per l ex hacker che ha messo in piazza, cioè sulla Rete, centinaia di migliaia di file confidenziali delle ambasciate americane e altri documenti top secret riguardanti le potenze occidentali. Accusato nel 2010 di molestie sessuali e stupro da due donne svedesi, Assange è quindi costretto a prolungare il suo «autoesilio» forzato all interno dell ambasciata dell Ecuador di Londra, dove vive rinchiuso da due anni. Se fosse estradato in Svezia, secondo i suoi legali, gli Stati Uniti avrebbero gioco facile a reclamare quello che è stato definito «nemico pubblico» della sicurezza americana. «C è un elevato rischio che possa fuggire e evadere il procedimento legale», ha scritto la corte nella sua sentenza. «Julian Assange confida sul fatto che nel lungo periodo arriverà una vittoria legale, perché la legge svedese,quella internazionale ed europea è dalla sua parte», ha reagito Per Samuelson, avvocato dell hacker australiano, annunciando che presenterà un nuovo appello alla Corte suprema svedese. Da parte sua Assange ha annunciato che arriveranno presto nuovi file segreti.

18 18 Venerdì 21 Novembre 2014 Corriere della Sera

19 Corriere della Sera Venerdì 21 Novembre

20 20 Venerdì 21 Novembre 2014 Corriere della Sera Cronache La toga che i clan danno per morta «Il mio lavoro non si fermerà» In viaggio all estero tranquillizza le figlie: l importante è non essere soli L intervista I casi Negli anni Settanta il clan Bardellino inizia a mettere radici tra Formia e Nettuno. Un ventennio dopo tocca ai Casalesi che si insediano a Latina e dintorni Il Basso Pontino, secondo l Antimafia, è da tempo il terreno di associazioni mafiose che si spartiscono gli affari illeciti Una delle operazioni più importanti è stata «Damasco», nel 2009: in quel momento gli uomini della Direzione distrettuale antimafia scoprirono che il mercato ortofrutticolo di Fondi (uno dei più grandi d Europa) aveva registrato delle infiltrazioni da parte cosche di Cosa nostra, dei calabresi (famiglia Tripodo) e dei Casalesi (clan Schiavone) Mentre la famiglia, avvertita dalla Digos, si interrogava se fosse il caso di darle la notizia temendo di metterla in allarme durante il suo viaggio all estero col marito lei aveva già elaborato i dati ricevuti dai colleghi e si preoccupava di rassicurare i cari. Non è un eroina né un incosciente, Lucia Aielli, solo un giudice consapevole dei rischi e degli imprevisti del mestiere in un territorio, lo dicono anche le sue sentenze, ad alta infiltrazione della criminalità organizzata. Due giorni fa sono apparsi cinque manifesti mortuari che annunciavano il suo funerale per il 28 novembre. Affissi davanti al liceo classico frequentato dalle tre figlie, che in questi giorni senza genitori sono a casa degli zii. E da 48 ore sotto gli occhi vigili di una scorta. Una normalità affettiva spezzata da quegli annunci funebri. La Aielli, 51 anni, rientrerà a casa prima del previsto, ma non in segno di resa. «Il vile gesto si commenta da solo dice il magistrato io continuerò a fare il mio lavoro con serenità e indipendenza». E con unanimi e diffusi attestati di solidarietà, ieri anche dal premier Matteo Renzi. «Sono consapevole del valore profondo del lavoro di ognuno di noi, anche quando lavoriamo in provincia dice ancora il giudice è però importante non essere soli». Nata a Latina, si trova a difendere la sua città dai pesanti e crescenti interessi malavitosi. Nel 2009 ha condotto e concluso in tempi rapidi a confronto con istruttorie di pari portata il processo «Damasco» sulle infiltrazioni delle famiglie di ndrangheta Trani e Tripodo nel basso Lazio. Dopo 49 udienze per esaminare 4 anni di indagine il collegio da lei presieduto si è riunito per otto ore in camera di consiglio a fine 2011 e ha emesso condanne per 23 imputati, un totale di 110 Il Consiglio di Stato «De Magistris resti in carica» NAPOLI Luigi de Magistris ha appreso la notizia mentre si stava recando a una cena con i writers di Chiaiano che hanno realizzato il murales del ponte della metropolitana: il sindaco di Napoli resta in carica. La decisione è stata presa dal Consiglio di Stato che ha respinto i ricorsi presentati dal governo e da due associazioni contro la decisione del Tar Campania che lo aveva reintegrato nelle funzioni. «La giustizia amministrativa ha sanato una ferita molto dolorosa ha commentato de Magistris che ha rischiato di metterci seriamente in difficoltà in queste settimane». De Magistris ha affermato di aver avuto «la forza di non mollare anche grazie all affetto dei napoletani». 90 Milioni di euro il valore dei beni confiscati alla Camorra (2013). Si tratta della più grossa confisca ai danni delle cosche nel Lazio anni di carcere. Oltre ai boss, i fratelli Venanzio e Carmelo Tripodo, anche politici e amministratori locali. La sentenza, diventata definitiva in Cassazione alcuni mesi fa, sta aprendo proprio in questi giorni le porte del carcere ai colpevoli. Papà magistrato, dopo un inizio di carriera tra Roma e la sede distaccata di Terracina (altra zona di emigrazione malavitosa) la Aielli è da 10 anni nel tribunale della sua città. È la prima di quattro figli: una sorella anch essa magistrato, scomparsa prematuramente e due fratelli, entrambi avvocati. Il più grande dei due, Alessandro, è tra i componenti dell Osservatorio sulla sicurezza e legalità nel Lazio. «Con mia sorella siamo d accordo che si tratti di un gesto piuttosto inquietante. Ma lei è serena e tutta questa solidarietà aiuta». Fulvio Fiano Invest in Carinzia. Invest in innovazione. State valutando un progetto d'internazionalizzazione? Aprite il Vs. sito aziendale in Carinzia con lo sportello investitori gratuito. I vantaggi della Carinzia per aziende innovative: Tassazione aziendale del 25% Attraenti contributi per aziende di processi di produzione high tech per investimenti e ricerca Parchi industriali con eccellenti infrastrutture a prezzi convenienti (da EUR 25/m 2 ) Disponibilità di una forza di lavoro qualificata Siamo riusciti a suscitare il Vostro interesse? E lieta di fornirvi una consulenza: Entwicklungsagentur Kärnten GmbH Dott.ssa Natascha Zmerzlikar, MAS t.: +43(0) e.: zmerzlikar@madeinkaernten.at Business Location Carinzia Magistrato Lucia Aielli (foto a sinistra) è giudice al tribunale di Latina. Nell ultimo anno Aielli avrebbe subito a casa sua due «visite» di estranei: un furto, nel primo caso. mentre nel secondo è stato soltanto manomesso il sistema d allarme. In basso l immagine dei manifesti funebri contro di lei comparsi nei giorni scorsi sui muri nel centro di Latina (foto Il Quotidiano di Latina) L esilio di Fede «Mai pensato di tradire l amico Silvio» Chi sono i suoi amici oggi? «I ricordi». Emilio Fede, classe È sempre difficile capire se l ex direttore del Tg4 ironizza, fa sul serio, prende in giro l interlocutore o se stesso. Nel giro di poco tempo la sua vita si è ribaltata completamente: niente più tv, niente benefit, niente cene. Vive sempre nella sua casa di Milano 2, per 25 anni pagata da Mediaset. Ora paga lui l affitto. «Sono stato licenziato con una , senza preavviso» A Mediaset qualcuno aveva seri motivi per essere arrabbiato con lei... «Chi? Perché mai?» La fantomatica (e taroccata) foto compromettente di un alto dirigente Mediaset che lei avrebbe usato come arma di ricatto? «Nella mia vita la parola ricatto non è mai esistita. Non ho mai usato quella presunta foto contro nessuno. Io sono vittima di un raggiro da parte di un avanzo di galera, Gaetano Ferri (suo ex personal trainer, nonchè pregiudicato, ndr) che per un anno mi ha registrato, poi ha montato nastri in modo distorto. Ma la verità è vicina». Quindi per questo si sono rovinati i rapporti con Mediaset? «Esatto. Quello che mi ferisce è che sia andato devastato un rapporto umano e professionale con uomini e un azienda a cui ho dato la vita». Se si volta indietro cosa vede? «Tantissime cose belle, un percorso professionale splendido: l incontro con Dalí, inviato in Africa, Vermicino, direttore del tg. E poi la comunione ricevuta da papa Wojtyła nel 91, la sciarpa bianca del Dalai Lama». Bunga bunga: di recente l Appello ha ridotto la pena. Contento? «Non me ne è importato nulla, non dovevo neppure essere giudicato. Evidentemente io frequentavo un altra villa, non Arcore. Perché io lì quelle cose non le ho mai viste». Silvio Berlusconi: più che un amico per lei, poi la rottura. L ha tradito? «L amicizia tra me e Berlusconi non potrà essere cancellata in nessuna maniera. Ovviamente io non l ho mai tradito». Però lei e Berlusconi non vi sentite più? «L ultimo Capodanno e Pasquetta ero da lui. Poi sono cominciati i casini. Ci sentivamo spessissimo anche con Francesca (Pascale), poi abbiamo smesso. Lui pensa che io possa aver tradito, ma non è vero niente e lo dimostrerò». Cosa e quanto le manca Silvio? «Le nostre chiacchierate. Come mi mancano quelle con Fedele Confalonieri» È vero che sta scrivendo un libro? «Si, per una piccola casa editrice di Napoli, Controcorrente, Io c ero, voi no». Maria Volpe Pedofilia Don Seppia, processo da rifare GENOVA Nuovo processo in Corte d appello,a Genova, per don Riccardo Seppia, l ex parroco di Sestri Ponente, condannato dai giudici di secondo grado a 9 anni, sei mesi e 20 giorni di reclusione per reati legati alla pedofilia e alla cessione di stupefacenti. Lo ha deciso la Corte di cassazione che ha riqualificato il reato di tentata induzione alla prostituzione minorile in tentati atti sessuali rinviando alla Corte d appello di Genova per rideterminare la pena. Don Seppia, che è detenuto nella sezione «sex offenders» del carcere di Sanremo, era stato accusato di violenza sessuale sull ex seminarista Emanuele Alfano che era stato arrestato nell ambito della stessa inchiesta.

FEDERALISMO FISCALE: E UN PROCESSO INELUDIBILE MA OCCORRONO APPROFONDIMENTI. POSSIBILI AUMENTI DELL 82,8% DELL IRPEF REGIONALE.

FEDERALISMO FISCALE: E UN PROCESSO INELUDIBILE MA OCCORRONO APPROFONDIMENTI. POSSIBILI AUMENTI DELL 82,8% DELL IRPEF REGIONALE. FEDERALISMO FISCALE: E UN PROCESSO INELUDIBILE MA OCCORRONO APPROFONDIMENTI. POSSIBILI AUMENTI DELL 82,8% DELL IRPEF REGIONALE. L ipotesi contemplata nello schema di decreto per il federalismo fiscale

Dettagli

SINTESI DELLO STUDIO SUI COSTI DELLA POLITICA: RESPONSABILITA PERSONALI E DI SISTEMA

SINTESI DELLO STUDIO SUI COSTI DELLA POLITICA: RESPONSABILITA PERSONALI E DI SISTEMA SINTESI DELLO STUDIO SUI COSTI DELLA POLITICA: RESPONSABILITA PERSONALI E DI SISTEMA IL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI CENTRALI E TERRITORIALI DELLA REPUBBLICA COSTA 6,4 MILIARDI DI EURO (209

Dettagli

Maschere a Venezia VERO O FALSO

Maschere a Venezia VERO O FALSO 45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,

Dettagli

RASSEGNA STAMPA. Giovedì, 26.03.2015. Il Sole 24 Ore 1 Stretta sulle stazioni appaltanti

RASSEGNA STAMPA. Giovedì, 26.03.2015. Il Sole 24 Ore 1 Stretta sulle stazioni appaltanti RASSEGNA STAMPA Giovedì, 26.03.2015 Il Sole 24 Ore 1 Stretta sulle stazioni appaltanti Il Secolo XIX - Ed. Levante 1 Statali via libera ai licenziamenti. Cambiano i concorsi 2 La sforbiciata delle partecipate

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

VERSO LE REGIONALI 2015

VERSO LE REGIONALI 2015 VERSO LE REGIONALI 2015 COMMITTENTE SOGGETTO CHE HA EFFETTUATO IL SONDAGGIO NUMEROSITÀ DEL CAMPIONE METODOLOGIA DATE IN CUI È STATO EFFETTUATO IL SONDAGGIO LIGURIA CIVICA DIGIS SRL 1.000 CASI CATI 13-14

Dettagli

CONFERENZA STAMPA 21 GENNAIO 2014 MANIFESTAZIONE. Mercoledì 22 gennaio 2014 alle ore 16:30. sotto la sede dell Aler di Milano di viale Romagna,26

CONFERENZA STAMPA 21 GENNAIO 2014 MANIFESTAZIONE. Mercoledì 22 gennaio 2014 alle ore 16:30. sotto la sede dell Aler di Milano di viale Romagna,26 Unione Inquilini CONFERENZA STAMPA 21 GENNAIO 2014 MANIFESTAZIONE Mercoledì 22 gennaio 2014 alle ore 16:30 sotto la sede dell Aler di Milano di viale Romagna,26 A seguito della decisione della Presidenza

Dettagli

QUANTI SONO GLI ISCRITTI AL SINDACATO IN ITALIA?

QUANTI SONO GLI ISCRITTI AL SINDACATO IN ITALIA? Allegato 1 Confederazione Sindacati Autonomi Lavoratori QUANTI SONO GLI ISCRITTI AL SINDACATO IN ITALIA? Sono oltre 3 milioni quelli fantasma Alcuni numeri Quando la stampa e gli enti di studio e di ricerca

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info La crisi del sistema Dicembre 2008 www.quattrogatti.info Credevo avessimo solo comprato una casa! Stiamo vivendo la più grande crisi finanziaria dopo quella degli anni 30 La crisi finanziaria si sta trasformando

Dettagli

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro Venerdì 17 aprile, è venuta nella nostra scuola signora Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, uno dei tre uomini di scorta che viaggiavano nella

Dettagli

Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica. xiv legislatura disegni di legge e relazioni documenti

Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica. xiv legislatura disegni di legge e relazioni documenti Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 450 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 451 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 452 Senato della Repubblica Camera dei

Dettagli

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.

Dettagli

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco 12/03/2015 Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco Giornalista: Dott.Greco questo bilancio chiude la prima fase del suo impegno sulla società. Qual è il messaggio che arriva al mercato da questi

Dettagli

BUSINESS COACHING: COS E E COME FUNZIONA

BUSINESS COACHING: COS E E COME FUNZIONA BUSINESS COACHING: COS E E COME FUNZIONA Chiarimenti per applicare questa monografia? Telefonate al nr. 3387400641, la consulenza telefonica è gratuita. Best Control Milano www.best-control.it Pag. 1 Il

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

SPUNTI IN MATERIA DI PIANIFICAZIONE SUCCESSORIA WEALTH MANAGEMENT E PROTEZIONE DEL PATRIMONIO

SPUNTI IN MATERIA DI PIANIFICAZIONE SUCCESSORIA WEALTH MANAGEMENT E PROTEZIONE DEL PATRIMONIO SPUNTI IN MATERIA DI PIANIFICAZIONE SUCCESSORIA WEALTH MANAGEMENT E PROTEZIONE DEL PATRIMONIO LA SUCCESSIONE Fatti queste semplici domande: - Sono consapevole di come si articolerà la mia successione?

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI Eccoci ad un altra puntata del percorso di costruzione di un budget annuale: i visitatori del nostro sito www.controllogestionestrategico.it possono vedere alcuni

Dettagli

Risultati parziali - su 1580 partecipanti

Risultati parziali - su 1580 partecipanti Risultati parziali - su 1580 partecipanti 1. PARTECIPANTI AL SONDAGGIO 69,81% ETA' 24,50% Partecipanti al sondaggio 19-24 anni 25-29 anni Figura 1: Giovani partecipanti al sondaggio per fascia d età REGIONE

Dettagli

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N 4 GLI UFFICI COMUNALI A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa - 2011 GLI UFFICI COMUNALI DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno. B- Buongiorno. A- Scusi

Dettagli

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e centro studi CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Dopo sei anni di continui cali nelle erogazioni per finanziamenti per investimenti in edilizia, anche

Dettagli

A Prato il confronto tra i rappresentanti di Centria e sindacati sul futuro dei 42 lavoratori. USB Toscana pronta a dare il proprio sostegno alla mobilitazione. Firenze riparte a sinistra e Sì Toscana

Dettagli

(LA RESPONSABILITÀ DELLA VERSIONE ITALIANA DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI NEL BLOG DEL PROFESSOR NAVARRO È DEL UNA DELLE MILLE RAGIONI PER INDIGNARSI

(LA RESPONSABILITÀ DELLA VERSIONE ITALIANA DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI NEL BLOG DEL PROFESSOR NAVARRO È DEL UNA DELLE MILLE RAGIONI PER INDIGNARSI (LA RESPONSABILITÀ DELLA VERSIONE ITALIANA DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI NEL BLOG DEL PROFESSOR NAVARRO È DEL TRADUTTORE, MICHELE ORINI) UNA DELLE MILLE RAGIONI PER INDIGNARSI Vicenç Navarro 13/01/2014 Se

Dettagli

La Trottola. Questa è una storia vera ma, se l avessi inventata, mi premierei per la fantasia! Questo e-book fa parte della collana Punture di Vespe

La Trottola. Questa è una storia vera ma, se l avessi inventata, mi premierei per la fantasia! Questo e-book fa parte della collana Punture di Vespe Questo e-book fa parte della collana Punture di Vespe La Trottola Questa è una storia vera ma, se l avessi inventata, mi premierei per la fantasia! Questo documento è stato realizzato da MarcaturaCe.Net.

Dettagli

FACCIAMO I CONTI UN LIBRO BIANCO DEL PRC DI SC ANDICCI

FACCIAMO I CONTI UN LIBRO BIANCO DEL PRC DI SC ANDICCI FACCIAMO I CONTI UN LIBRO BIANCO DEL PRC DI SC ANDICCI Se ritenete di qualche interesse questo libro bianco fatelo circolare; se avete commenti, suggerimenti, osservazioni anche critiche da fare scrivere

Dettagli

Jobs act: Poletti, lavoro flessibile costa più di stabile

Jobs act: Poletti, lavoro flessibile costa più di stabile Jobs act: Poletti, lavoro flessibile costa più di stabile (ANSA) - ROMA, 19 GIU - Il Governo ha stabilito il principio che il lavoro flessibile deve costare di più di quello stabile. Lo ha ribadito il

Dettagli

La verità sulle immissioni in ruolo del Ministro Moratti

La verità sulle immissioni in ruolo del Ministro Moratti La verità sulle immissioni in ruolo del Ministro Moratti Il Ministro ha ripetutamente affermato di: avere effettuato oltre 150.000 immissioni in ruolo nella scuola avere provveduto ad un numero di assunzioni

Dettagli

CAMPAGNA UIL: MENO COSTI DELLA POLITICA = MENO TASSE SINTESI DELL ANALISI E DEI NUMERI

CAMPAGNA UIL: MENO COSTI DELLA POLITICA = MENO TASSE SINTESI DELL ANALISI E DEI NUMERI CAMPAGNA UIL: MENO COSTI DELLA POLITICA = MENO TASSE SINTESI DELL ANALISI E DEI NUMERI Secondo le nostre stime, sono oltre 1,3 milioni le persone che vivono direttamente, o indirettamente, di politica.

Dettagli

La dura realtà del guadagno online.

La dura realtà del guadagno online. La dura realtà del guadagno online. www.come-fare-soldi-online.info guadagnare con Internet Introduzione base sul guadagno Online 1 Distribuito da: da: Alessandro Cuoghi come-fare-soldi-online.info.info

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

RIFORMA DELLA LEGGE PINTO. Il DL n. 83/2012, c.d. decreto Sviluppo, convertito in legge n. 134/2012,

RIFORMA DELLA LEGGE PINTO. Il DL n. 83/2012, c.d. decreto Sviluppo, convertito in legge n. 134/2012, RIFORMA DELLA LEGGE PINTO Il DL n. 83/2012, c.d. decreto Sviluppo, convertito in legge n. 134/2012, riforma la legge Pinto (L. n. 89/2001) per l indennizzo per la durata del processo. Le nuove disposizioni

Dettagli

Convegno Rapporti dall Europa

Convegno Rapporti dall Europa Spunti per l intervento dell On. Sandro Gozi Premio Grinzane Cavour Convegno Rapporti dall Europa Saluto augurale dell On. Sandro Gozi Giovedì 27 settembre 2007 Torino 1 Nel marzo scorso, l Europa ha festeggiato

Dettagli

NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA

NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA Non si è raggiunto l obiettivo! E necessario inaugurare un grande cantiere fatto di: Cultura della sicurezza Tecnologia della sicurezza Prevenzione Controlli

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA Scuola, si chiudono con successo le iscrizioni on line: 1,557.601 milioni di domande registrate, il 99,3% Quasi

Dettagli

Mutui inaccessibili, tassazione alle stelle, mercato dell affitto proibitivo, boom di sfratti e nessun piano di edilizia sociale.

Mutui inaccessibili, tassazione alle stelle, mercato dell affitto proibitivo, boom di sfratti e nessun piano di edilizia sociale. SCHEDA STAMPA DATI Mutui inaccessibili, tassazione alle stelle, mercato dell affitto proibitivo, boom di sfratti e nessun piano di edilizia sociale. È STATO MESSO A DURA PROVA IL BENE PIÙ AMATO DAGLI ITALIANI

Dettagli

- Oggetto: sulla possibilità per i magistrati di chiedere anticipazioni sul trattamento di fine servizio.

- Oggetto: sulla possibilità per i magistrati di chiedere anticipazioni sul trattamento di fine servizio. Spett.le A.N.M. Associazione Nazionale Magistrati - Oggetto: sulla possibilità per i magistrati di chiedere anticipazioni sul trattamento di fine servizio. E stato chiesto se, ed eventualmente con quali

Dettagli

TUTELE DAVVERO CRESCENTI PER CHI?

TUTELE DAVVERO CRESCENTI PER CHI? TUTELE DAVVERO CRESCENTI PER CHI? L impianto delineato dal D.Lgs. 23/2015 in attuazione della Legge 183/2014 (c.d. Jobs Act) prevede l indennizzo come regola in caso di licenziamento economico illegittimo,

Dettagli

Art. 54 decreto legge

Art. 54 decreto legge Art. 342 c.p.c. Forma dell appello L appello si propone con citazione contenente l esposizione sommaria dei fatti ed i motivi specifici dell impugnazione nonché le indicazioni prescritte nell articolo

Dettagli

INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014

INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente 836 INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione

Dettagli

GENNAIO CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL SIENA. Giuseppe Di Vittorio 1954 MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ DOMENICA

GENNAIO CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL CGIL SIENA. Giuseppe Di Vittorio 1954 MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ DOMENICA GENNAIO 1 17 2 3 18 19 4 20 5 6 21 22 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Vedo davanti a me tante facce, vedo dei neri,...dei bianchi, dei gialli, dei mezzi neri come me, ma tutti insieme,

Dettagli

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Ins: nel laboratorio del Libro avevamo detto che qui, nel laboratorio multimediale, avremmo cercato qualcosa

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1479 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI SBROLLINI, SCUVERA Disposizioni per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili di

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

A Tutti i Dipendenti R.A.S. Amministrazione CFVA Enti Agenzie - Aziende Loro Sedi

A Tutti i Dipendenti R.A.S. Amministrazione CFVA Enti Agenzie - Aziende Loro Sedi Prot. 222/2011 Cagliari 18 aprile 2011 A Tutti i Dipendenti R.A.S. Amministrazione CFVA Enti Agenzie - Aziende Loro Sedi Come preannunciato nel nostro comunicato dell 8 aprile u.s., il 15 aprile 2011 è

Dettagli

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014 Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

GAMBA: Io, invece, sarò molto più breve e mi atterrò strettamente. alla variante che ci è stata sottoposta. Devo dire che la

GAMBA: Io, invece, sarò molto più breve e mi atterrò strettamente. alla variante che ci è stata sottoposta. Devo dire che la C.C. 24.7.2014 GAMBA: Io, invece, sarò molto più breve e mi atterrò strettamente alla variante che ci è stata sottoposta. Devo dire che la presentazione della variante è avvenuta in più occasioni, c è

Dettagli

Previdenza professionale sicura e a misura

Previdenza professionale sicura e a misura Previdenza professionale sicura e a misura Nella previdenza professionale la sicurezza delle prestazioni che garantiamo nel futuro è il bene più prezioso per Lei e per noi. Di conseguenza agiamo coscienti

Dettagli

DICHIARAZIONE DI VOTO DELL ON

DICHIARAZIONE DI VOTO DELL ON a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente 148 DICHIARAZIONE DI VOTO DELL ON. CENTEMERO IN MERITO ALLA DISCUSSIONE DELLE MOZIONI CONCERNENTI

Dettagli

La Rassegna Stampa è consultabile nel sito: www.ancesicilia.it

La Rassegna Stampa è consultabile nel sito: www.ancesicilia.it Collegio Regionale dei Costruttori Edili Siciliani 90133 Palermo, Via A. Volta, 44 Tel.: 091/333114/324724 Fax: 091/6193528 C.F. 80029280825 - info@ancesicilia.it www.ancesicilia.it La Rassegna Stampa

Dettagli

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,

Dettagli

Da dove cominciare? Dalla mia Tesi

Da dove cominciare? Dalla mia Tesi Il TdP incontra gli ex esposti all Amianto: una Storia fatta di Persone Oristano 27 maggio 2011 M. FADDA - Asl Oristano Da dove cominciare? Dalla mia Tesi Mentre costruivo la mia Tesi di Laurea non immaginavo

Dettagli

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello

Dettagli

Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva

Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva Un giorno in SENATO Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva Presentazione L iter di una legge inizia con la presentazione, al Senato o alla Camera, di un progetto di legge;

Dettagli

Cittadini di oggi e di domani perché anche i ragazzi e i giovani possono dire la loro!

Cittadini di oggi e di domani perché anche i ragazzi e i giovani possono dire la loro! ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SAN GIORGIO DELLE PERTICHE Cittadini di oggi e di domani perché anche i ragazzi e i giovani possono dire la loro! Pensando al Consiglio Comunale

Dettagli

I tre pesci. (Favola araba)

I tre pesci. (Favola araba) Favolaboratorio I tre pesci I tre pesci. (Favola araba) C'erano una volta tre pesci che vivevano in uno stagno: uno era intelligente, un altro lo era a metà e il terzo era stupido. La loro vita era quella

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. da affiggere all'albo sindacale della scuola, ai sensi dell'art. 25 della legge n. 300 del 20.5.70 RICERCA UIL SCUOLA

COMUNICATO STAMPA. da affiggere all'albo sindacale della scuola, ai sensi dell'art. 25 della legge n. 300 del 20.5.70 RICERCA UIL SCUOLA COMUNICATO STAMPA da affiggere all'albo sindacale della scuola, ai sensi dell'art. 25 della legge n. 300 del 20.5.70. RICERCA UIL SCUOLA (SI PREGA CITARE LA FONTE) I NUMERI DELLA SCUOLA PUBBLICA La spesa

Dettagli

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Traccia: Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Per la preghiera: vedi in allegato. Sviluppo dell

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE

IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE - questo Consiglio ha votato in data 01/10/2008 un ordine del giorno in merito a Finanziaria 2008 e successivamente in data 31/3/2009 un ordine del giorno in merito a

Dettagli

Bari - Il ruolo della donna oggi all interno degli organi decisionali tra diritti e opportunità

Bari - Il ruolo della donna oggi all interno degli organi decisionali tra diritti e opportunità TESTATA: 247.LIBERO.IT TITOLO: Bari - Il ruolo della donna oggi all interno degli organi decisionali tra diritti e opportunità 23/11/12 Bari - Il ruolo della donna oggi all interno degli organi decisionali

Dettagli

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO IL GIOCO DEL CALCIO I bimbi della sezione 5 anni sono molto appassionati al gioco del calcio. Utilizzo questo interesse per costruire e proporre un gioco con i dadi che assomigli ad una partita di calcio.

Dettagli

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio

Dettagli

Adrano, Mancuso: Ferrante Simulatore di legalità

Adrano, Mancuso: Ferrante Simulatore di legalità Adrano, Mancuso: Ferrante Simulatore di legalità di Alice Vaccaro - 05, lug, 2015 http://www.siciliajournal.it/adrano-mancuso-ferrantesimulatore-di-legalita/ 1 / 5 ADRANO Una proposta per Adrano questo

Dettagli

UROWeek. Matteo Renzi e il suo operato. Tasse ed evasione. Jobs Act. Emergenza sbarchi NEWS. www.euromediaresearch.it.

UROWeek. Matteo Renzi e il suo operato. Tasse ed evasione. Jobs Act. Emergenza sbarchi NEWS. www.euromediaresearch.it. nr.33 del 17 giu. 2015 17 giugno 2015 ATTUALITA POLITICA Tasse ed evasione Matteo Renzi e il suo operato Emergenza sbarchi Jobs Act www.euromediaresearch.it Facebook.com/EuromediaResearch Twitter.com/EuromediaR

Dettagli

MAGISTRATI: L ULTRACASTA

MAGISTRATI: L ULTRACASTA a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente 95 MAGISTRATI: L ULTRACASTA Intervista a Stefano Livadiotti Affaritaliani.it Libero Il Giornale 17

Dettagli

nome classe data la repubblica, la costituzione Quanti voti ha ricevuto la monarchia? Quanti la repubblica?...

nome classe data la repubblica, la costituzione Quanti voti ha ricevuto la monarchia? Quanti la repubblica?... Giugno 946, nasce la Repubblica Leggi il testo poi osserva la tabella con i dati del referendum e rispondi alle domande. Dopo la guerra era necessario creare uno Stato nuovo in cui venissero riconosciuti

Dettagli

ALEA SRL INFOALEA 61 02/09/2013

ALEA SRL INFOALEA 61 02/09/2013 FfffSAD ALEA SRL INFOALEA 61 02/09/2013 Un altra vergogna all italiana..la modifica e la quasi eliminazione delle detrazioni assicurative. La decisione di tagliare drasticamente la detrazione fiscale sulle

Dettagli

I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964

I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964 506 I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964 11 dicembre 2013 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia

Dettagli

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p. Gas: le Regioni Italiane con il maggior numero di consumi e quelle con il risparmio più alto ottenibile Indice: Indice. p. 1 Introduzione. p. 2 Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2 Il costo del

Dettagli

Il Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin

Il Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin 1 14 giugno 2014 Le novità in sanità delle norme approvate dal Governo. Dalla Riforma PA alle ricette per le patologie croniche. E per i medici del Ssn niente obbligo assicurazione. Albo nazionale per

Dettagli

FESI 2008: UN ANTICIPO PRIMA DI NATALE

FESI 2008: UN ANTICIPO PRIMA DI NATALE FESI 2008: UN ANTICIPO PRIMA DI NATALE Ancora una VOLTA il SAPPE RINGRAZIA la SENSIBILITA del PRAP di BARI che E VENUTA INCONTRO alle ESIGENZE della POLIZIA PENITENZIARIA e perché NO alle RICHIESTE di

Dettagli

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA L UE è uno Stato, una confederazione, una federazione, un organizzazione internazionale? È un organizzazione internazionale dotata di ampi poteri che configurano cessioni

Dettagli

Fiducia nel credito Esperienze di microcredito per l impresa ed il sociale. Alessandro Rinaldi Dirigente Area Studi CamCom Universitas Mercatorum

Fiducia nel credito Esperienze di microcredito per l impresa ed il sociale. Alessandro Rinaldi Dirigente Area Studi CamCom Universitas Mercatorum Fiducia nel credito Esperienze di microcredito per l impresa ed il sociale Alessandro Rinaldi Dirigente Area Studi CamCom Universitas Mercatorum IL REDDITO DISPONIBILE DELLE FAMIGLIE: LIVELLI, DIFFERENZIALI

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI

MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE 27 luglio 2006 Le osservazioni al presente documento di consultazione dovranno pervenire entro il 7 agosto 2006 al

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

Le opinioni personalmente condivise circa ingiustizia, emarginazione, disagio sociale

Le opinioni personalmente condivise circa ingiustizia, emarginazione, disagio sociale Le opinioni personalmente condivise circa ingiustizia, emarginazione, disagio sociale 0% 50% 100% sono indignato per le troppe ingiustizie della società 53.8% 34.6% 10.0% se tutti facessimo qualcosa insieme

Dettagli

La cenerentola di casa

La cenerentola di casa La cenerentola di casa Audrina Assamoi LA CENERENTOLA DI CASA CABLAN romanzo www.booksprintedizioni.it Copyright 2012 Audrina Assamoi Tutti i diritti riservati Questa storia è dedicata a tutti quelli che

Dettagli

NEGLI ULTIMI 15 ANNI SONO RADDOPPIATI I CONTRIBUENTI CHE PRESENTANO IL MODELLO 730

NEGLI ULTIMI 15 ANNI SONO RADDOPPIATI I CONTRIBUENTI CHE PRESENTANO IL MODELLO 730 NEGLI ULTIMI 15 ANNI SONO RADDOPPIATI I CONTRIBUENTI CHE PRESENTANO IL MODELLO 730 Per chi decide di compilare on line il proprio 730 non ci sono problemi : il fisco mette a disposizione un manuale di

Dettagli

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia

Dettagli

Newsletter informa on line

Newsletter informa on line MARCHE Newsletter informa on line documentazione delle autonomie locali n 273 del 14 maggio 2014 anno III FASSINO DA PADOAN: SUBITO TAVOLO TECNICO DI CONFRONTO SU MODIFICHE CORRETTIVE AL DECRETO La convocazione

Dettagli

Stella - Tagliamento Palazzolo dello Stella OCJU

Stella - Tagliamento Palazzolo dello Stella OCJU OCJU 07 agosto 2003 Un falso operatore dell'omnitel tenta la truffa ai danni di anziani 01 marzo 2009 Ecco l' anziana che fingendosi amica d infanzia, truffa gli anziani Stella - Tagliamento 18 giugno

Dettagli

Quale tipo di società scegliere per il proprio business

Quale tipo di società scegliere per il proprio business Quale tipo di società scegliere per il proprio business È possibile scegliere la forma giuridica più conveniente all interno di queste quattro categorie: 1) Impresa individuale 2) Società di persone 3)

Dettagli

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015 1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole

Dettagli

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile

Dettagli

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese FONDAZIONE LEONE MORESSA Via Torre Belfredo 81/d 30171 Mestre (Venezia) Tel: 041-23.86.700 - Fax: 041-98.45.01 Email: info@fondazioneleonemoressa.org Web: www.fondazioneleonemoressa.org LA CRISI ECONOMICA

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la PARTE A PROVA DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la lettera A, B o C corrispondente alla risposta scelta. Esempio

Dettagli

Cosa ci può stimolare nel lavoro?

Cosa ci può stimolare nel lavoro? a Cosa ci può stimolare nel lavoro? Quello dell insegnante è un ruolo complesso, in cui entrano in gioco diverse caratteristiche della persona che lo esercita e della posizione che l insegnante occupa

Dettagli

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di 1 di 5 11/09/2011 14:52 LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE A cura di Roberto Praderi. Come nelle elaborazioni precedenti ci siamo basati su documenti ufficiali, in questa facciamo riferimento allo 2

Dettagli

Oggetto: segnalazione di ingannevolezza nella pratica commerciale posta in essere dalla società Stonex

Oggetto: segnalazione di ingannevolezza nella pratica commerciale posta in essere dalla società Stonex Inviata tramite PEC Alla c.a. Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Piazza G. Verdi, 6/A 00198 Roma Milano, 24 luglio 2015 Oggetto: segnalazione di ingannevolezza nella pratica commerciale posta

Dettagli

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone.

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone. La nuova adozione a distanza della Scuola Secondaria di Primo Grado di Merone. Riflessione sull Associazione S.O.S. INDIA CHIAMA L' India è un' enorme nazione, suddivisa in tante regioni (circa 22) ed

Dettagli

OGGETTO: "CENSIMENTO DEI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO PRESENTI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI TOLENTINO"

OGGETTO: CENSIMENTO DEI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO PRESENTI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI TOLENTINO AL SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO AL SIGNOR SINDACO MOVIMENTO 5 STELLE TOLENTINO CONSIGLIERE: GIAN MARIO MERCORELLI TOLENTINO, 12 DICEMBRE 2012 OGGETTO: "CENSIMENTO DEI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO PRESENTI

Dettagli

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori La Scuola Primaria PAOLO NEGLIA di Vanzago, nell ambito delle manifestazioni organizzate per la Festa di fine anno scolastico, ha promosso la seguente iniziativa frutto della collaborazione fra Volontari

Dettagli

FONDI PENSIONE: L ESPERIENZA DI ALTROCONSUMO

FONDI PENSIONE: L ESPERIENZA DI ALTROCONSUMO FONDI PENSIONE: L ESPERIENZA DI ALTROCONSUMO QUALE PREVIDENZA COMPLEMENTARE, QUANDO COME E PERCHÉ 10 dicembre 2013 Sede Altroconsumo Via Valassina 22 03/02 09/02 03/03 09/03 03/04 09/04 03/05 09/05 03/06

Dettagli

Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa

Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa A ACQUISIZIONE INCARICO PRESENTAZIONE DA 1 MINUTO Buongiorno vi ringrazio nuovamente per avermi invitato sono molto lieto di assistervi nella vendita della vostra casa Posso dare un occhiata veloce alla

Dettagli

Trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il 18 ottobre 2013

Trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il 18 ottobre 2013 Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 1119 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del deputato COSTA (V. stampato Camera n. 925) approvato dalla Camera dei deputati il 17 ottobre 2013 Trasmesso dal Presidente

Dettagli