Questionario per la Visita pastorale
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- Lorenzo Renzi
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1 Questionario per la Visita pastorale indetta da Sua Eccellenza Monsignor Gennaro Pascarella vescovo di Pozzuoli Parrocchia... in...
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5 PRESENTAZIONE Il presente questionario in preparazione alla Visita pastorale, non va inteso come un adempimento burocratico, ma come strumento su cui interrogarsi e rispondere comunitariamente. Esso può rivelarsi occasione di verifica del cammino della vita della comunità e di sollecitazione perchè questa cresca sempre più nell esperienza della fede annunciata, celebrata e testimoniata. Inoltre, costituisce la base per il colloquio e il confronto con il Vescovo, che viene a visitare la parrocchia, porzione della Chiesa a Lui affidata. Il questionario si articola in tre parti: nella prima parte vengono raccolte le notizie sulla parrocchia e presentato il contesto socio-religioso in cui essa è inserita; nella seconda parte vengono evidenziate le strategie pastorali in ordine alla testimonianza, all annuncio, alla celebrazione e alla cultura; mentre nella terza ed ultima parte, viene proposto l inventario dei beni e lo stato patrimoniale. Riferimenti per questa verifica saranno i documenti del Magistero, le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana nell arco dell ultimo decennio e gli orientamenti pastorali del Vescovo contenuti nel Libro del Sinodo e nel Direttorio Pastorale. Il questionario è rivolto al parroco, ma per dare risposte più adeguate, è indispensabile coinvolgere il Consiglio Pastorale parrocchiale, in modo che le risposte siano il risultato di un lavoro di riflessione e di verifica condivisa.
6 ABBREVIAZIONI LS DP EN DGC DV CEI OGMR Libro del Sinodo Direttorio Pastorale Evangelii Nuntiandi Direttorio Generale per la Catechesi Dei Verbum Conferenza Episcopale Italiana Ordinamento Generale del Messale Romano
7 PRIMA PARTE Rilevamento dati
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9 Rilevamento dati 9 Forania di... Parrocchia... Comune di... Quartiere... o frazione... Via... n.... cap... Indirizzo ... Abitanti n.... Parroco... Nato a... il... Indirizzo ... Ordinato a... il... Data della presa di possesso... a - precedentemente è stato: 1) Vicario parrocchiale a... 2)... 3)... 4) Parroco a... 5)... 6)... b - attualmente ricopre i seguenti uffici: 1)... 2)... 3)...
10 10 Rilevamento dati LA PARROCCHIA Descrizione del contesto socio-religioso* * Se vi sono pubblicazioni antiche o recenti sulla storia della parrocchia, allegarne una copia.
11 SECONDA PARTE La vita della comunità
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13 La vita della comunità 13 LA COMUNITÀ TESTIMONIA IL SIGNORE RISORTO «L annuncio della divina Parola svolto nel solco della Tradizione ecclesiale, unitamente al ritmo perenne della divina liturgia, sollecita i membri della Chiesa ad essere assidui nell unione fraterna, a condividere generosamente, cioè, con gli altri fratelli e con le persone di buona volontà del nostro territorio e del mondo, l unica mensa della Parola annunciata e del pane eucaristico. Non potremmo coerentemente ascoltare e celebrare la Parola di Dio se, da essa provocati, non riuscissimo a sentire il bisogno di condivisione, di solidarietà e di speranza. La carità cristiana è la sintesi e la frontiera di verifica dell annuncio, della celebrazione e della testimonianza della Parola di Dio. Poiché senza la carità i cristiani non sono nulla (cf 1Cor 13,2), occorre sempre collegare - nella fede creduta e nella vita vissuta nell amore -, Parola di Dio, liturgia e opere della carità. La condivisione non impegna soltanto alcune persone o alcuni momenti della nostra esistenza, ma è un permanente stile di vita, che coinvolge ogni fedele e la Chiesa nel suo insieme. Perciò siamo tutti chiamati ad essere immagine del Cristo (cf LG 14) che si è fatto dono per tutti, spezzando il pane ed allargando le braccia sulla croce, evitando fratture dannose tra fede annunciata e scelte di vita» (LS 21-22). 1. É stata portata a termine un indagine seria ed accurata della realtà in cui si è inseriti che indichi le situazioni di bisogno presenti sul territorio? SI NO 2. Se sì, con quali strumenti e quali risultati?
14 14 La vita della comunità 3. Se no, si sono incontrati problemi? Ad esempio: difficoltà nell elaborare un questionario guida che possa fornire una prima statistica sia pure sommaria che segnali le situazioni di bisogno quali: estrema povertà, disoccupazione, famiglie senza fissa dimora, problemi di usura, di piccola o grande criminalità, atteggiamenti razzisti, stranieri in cerca di lavoro e privi di assistenza sanitaria, di casa, di soldi, impossibilitati allo studio. Problemi di tossicodipendenza o alcolismo; bambini, ragazzi, ragazze madri, anziani privi di nucleo familiare adeguato o inadeguato alle reali esigenze. Problemi di inserimento per ex carcerati o ex tossicodipendenti o per portatori di handicap. Famiglie che non hanno adeguato sostegno per gestire situazioni di handicap. 4. Le difficoltà si sono incontrate per mancanza di esperti nell elaborazione del questionario o per la raccolta dati? Ad esempio: Difficoltà nell organizzazione e nell effettuazione di visite familiari, personali o altro per la raccolta dati. Rifiuto di collaborazione da parte dei diretti interessati nel fornire notizie relative al proprio privato o status sociale. Mancanza di collaborazione o assenza sul territorio di strutture socio-assistenziali gestite da enti pubblici o privati che dovrebbero segnalare le situazioni di bisogno. Mancanza di presenza cristiana rappresentativa della comunità ecclesiale nelle strutture scolastiche, sociali e assistenziali del territorio. Mancanza di collaborazione attiva da parte degli insegnanti di religione o in generale tra scuola e parrocchia. Segnalare se sì sono incontrate difficoltà di altro genere:
15 La vita della comunità Vi sono stati problemi che hanno impedito un intervento caritativo razionale e costante tale da offrire una struttura di servizio stabile alle svariate esigenze di bisogno? Ad esempio: Nonostante le sollecitazioni del Concilio Vaticano II e del Direttorio Pastorale, non vi sono ancora organismi ecclesiali come il Consiglio pastorale e il Consiglio per gli affari economici che favoriscano la partecipazione corresponsabile di tutti i membri del popolo di Dio. Non c è sufficiente spazio per operare un cammino spirituale e formativo che sensibilizzi il laicato al Vangelo della carità. Non vi sono all interno della parrocchia movimenti o gruppi che svolgano azioni di volontariato. Si ha difficoltà nel promuovere un volontariato che in maniera costante porti avanti iniziative che concretizzino la scelta preferenziale per i poveri. Vi sono difficoltà nella formazione della Caritas parrocchiale. Elencare i principali motivi per cui non è ancora sorta: La Caritas è presente, ma è solo un gruppo tra i tanti che si occupa dell assistenza. Vi sono difficoltà nell organizzare iniziative programmate di accoglienza e di aiuto a bambini o ragazzi che vivono situazioni di emarginazione nei rapporti sociali, nella scuola, nella loro stessa famiglia. Le famiglie cristiane che frequentano la parrocchia non sono sufficientemente sensibilizzate sulle problematiche dell adozione, affidamento, accoglienza di minori, anziani, poveri. Vi sono difficoltà nell approccio con i portatori di handicap in quanto la parrocchia, i locali di catechesi e di animazione, presentano barriere architettoniche che limitano l accoglienza e che per problemi strutturali non è possibile eliminare.
16 16 La vita della comunità Vi sono attività organizzate e gestite da gruppi o movimenti parrocchiali che si limitano ad interventi sporadici, ma che non possono dare risposta alle molteplici situazioni di povertà per mancanza di coordinamento tra gli stessi gruppi e/o movimenti e tra le parrocchie di una stessa forania. 6. Se nella comunità parrocchiale la Caritas svolge realmente e concretamente un ruolo pedagogico, formativo e trainante per una pastorale della carità capace di passare dal fare per al fare con, rendendo i poveri amici e familiari, indicare le esperienze positive degli ultimi anni: 7. Quali attività e iniziative di accoglienza sono state organizzate (visite ai bisognosi, distribuzione di viveri e medicine, mensa, centro ascolto, altro)?
17 La vita della comunità Quali movimenti o gruppi svolgono azioni di volontariato in parrocchia? 9. Come si è promosso il volontariato? 10. Come si sono sensibilizzate le famiglie e il laicato in genere, ad una partecipazione corresponsabile e ad una scelta preferenziale per i poveri?
18 18 La vita della comunità 11. Come sono stati gestiti i rapporti di coordinamento con le strutture scolastiche, sociali e assistenziali presenti nel territorio? 12. Quali enti pubblici o privati sono stati più disponibili ad una collaborazione attiva? 13. In che modo hanno collaborato le parrocchie della forania?
19 La vita della comunità Come sono stati risolti i problemi di ordine strutturale per l eliminazione delle barriere architettoniche? 15. Segnalare eventuali suggerimenti:
20 20 La vita della comunità NOTE E OSSERVAZIONI
21 La vita della comunità 21 LA COMUNITÀ ANNUNCIA IL SIGNORE RISORTO «La Chiesa prende sempre più coscienza di essere mandata nel mondo dal Risorto per evangelizzare, cioè testimoniare, annunciare e celebrare l amore infinito del Padre il quale, con la potenza dello Spirito Santo, per mezzo del Figlio, vuole trarre in salvo tutti gli esseri umani. Pertanto, «evangelizzare è la grazia e la vocazione propria della Chiesa, la sua identità più profonda. Essa esiste per evangelizzare» (EN 14). L evangelizzazione sta a fondamento di tutto e deve avere il primato su tutto; niente la può sostituire, nessun altra opera di apostolato e di missione le si può anteporre. L evangelizzazione è «realtà ricca, complessa e dinamica» (EN 17), che non dev essere impoverita o mutilata. La sua realtà viva esige l utilizzo di ogni risorsa, in risposta gioiosa a tutti gli aspetti del mandato missionario di Gesù «Annuncio, testimonianza, insegnamento, sacramenti, amore del prossimo, fare discepoli: tutti questi aspetti sono vie e mezzi per la trasmissione dell unico Vangelo e costituiscono gli elementi dell evangelizzazione» (DGC 46). In particolare, l annuncio, la celebrazione e la testimonianza sono i tre grandi luoghi ordinari in cui risuona il messaggio assolutamente prioritario della fede. Queste tre dimensioni costituiscono tutte insieme un unico processo evangelizzatore (cf DGC 48)» (LS 63). LE PERSONE E GLI STRUMENTI CATECHISTI 16. Quanti catechisti: uomini donne meno di 20 anni da 20 a 30 anni da 30 a 40 anni dai 40 anni in poi Totale Quanti, tra loro, sono insegnanti di religione? 17. Come sono suddivisi: Pre e post Battesimo n.... Iniziazione Cristiana dei fanciulli n.... Catechesi pre-adolescenti e adolescenti (compreso Oratori) n....
22 22 La vita della comunità Catechesi dei giovani n.... Catechesi degli adulti n.... Primo annuncio del Vangelo n Come vengono scelti e da chi? 19. Quale preparazione ricevono? 20. Hanno frequentato la Scuola di Formazione Teologica? SI NO 21. Chi cura la loro formazione permanente? 22. Quali difficoltà si riscontrano circa la preparazione e il servizio svolto? 23. Vi sono religiose che offrono il loro contributo per l evangelizzazione e la catechesi?
23 La vita della comunità 23 SI NO PRIMO ANNUNCIO ESPLICITO DEL VANGELO 24. Il Direttorio Pastorale al n. 115, richiede che ogni parrocchia dia vita periodicamente ad un itinerario kerygmatico di primo annuncio. Si realizza questo itinerario? Esiste un piano per l evangelizzazione nella comunità parrocchiale? Quali sono le strategie pastorali che sono state messe in atto per annunciare la Parola di Dio ai lontani e alla comunità? CATECUMENATO PER GLI ADULTI NON BATTEZZATI 25. Negli ultimi 5 anni vi sono state richieste per ricevere i sacramenti dell Iniziazione Cristiana da parte di adulti (chi ha compiuto i 14 anni) non battezzati? SI NO Se sì, quanti? n.... Hanno tutti ricevuto i Sacramenti? SI NO È stata richiesta la prescritta autorizzazione da parte del Vescovo? SI NO È stato informato l Ufficio per l evangelizzazione e la catechesi? SI NO In che modo sono stati preparati i catecumeni?
24 24 La vita della comunità CATECUMENATO PER GLI ADULTI CHE CHIEDONO IL COMPLETAMENTO DELL INIZIAZIONE CRISTIANA 26. Negli ultimi 5 anni vi sono richieste di completare il cammino dell Iniziazione Cristiana da parte di adulti (Prima Comunione e Cresima; solo Cresima)? SI NO Se sì, quante? n.... Hanno tutti ricevuto i Sacramenti? SI NO In che modo sono stati preparati i cresimandi? CATECHESI DEGLI ADULTI 27. Viene utilizzato il catechismo degli adulti La verità vi farà liberi? SI NO 28. È stato possibile realizzare corsi di catechesi per adulti? SI NO 29. Se sì, si sono tenute presenti le questioni attuali e urgenti delle condizioni storiche ed ambientali, nonché i principali temi della dottrina sociale della Chiesa? 30. Tali corsi hanno favorito una crescita dell educazione alla legalità e alla socialità? SI NO
25 La vita della comunità Se no, quali difficoltà si sono incontrate nell organizzare tali corsi di catechesi? Ad esempio: Assenza di catechisti preparati Mancanza di locali Difficoltà nello stabilire un orario compatibile sia con le esigenze della parrocchia che con quelle dei fedeli interessati Demotivazione da parte degli adulti, anche se praticanti Impossibilità dei fedeli a partecipare per motivi personali, familiari o di altro genere 32. È stato possibile organizzare iniziative di annuncio per i non praticanti e di catechesi a particolari categorie di adulti impossibilitati a partecipare alla vita della parrocchia (portatori di handicap, malati, anziani, marittimi, lavoratori della ristorazione, altro)? SI NO 33. Se sì, come vengono sostenute e da chi vengono animate? 34. Vi sono state iniziative per evangelizzare la cosiddetta pietà popolare nelle sue varie forme? Quali? 35. Se no, quali difficoltà si sono incontrate?
26 26 La vita della comunità INIZIAZIONE CRISTIANA DEI FANCIULLI E DEI RAGAZZI 36. In che misura viene accolta l indicazione del Direttorio Pastorale al n. 127 circa gli orientamenti di fondo dell Iniziazione Cristiana dei fanciulli e dei ragazzi? 37. I Sacramenti della Iniziazione sono sempre celebrati in Parrocchia? Si applica quanto prevede il Libro del Sinodo circa i nulla osta al n. 96.4, soprattutto per ciò che concerne la discrezione prudente con cui esaminare i singoli casi? Quali le motivazioni addotte più frequentemente per richiedere i nulla osta? 38. In Parrocchia vi sono esperienze di catechesi pre-battesimale? Come si articolano? Si tengono presenti le indicazioni del Direttorio Pastorale al n ?
27 La vita della comunità Quanti incontri vengono programmati? Da chi vengono curati (parroco, sacerdoti, diacono, ministri istituiti, religiose, laici)? 40. Il Battesimo viene sempre celebrato in forma comunitaria e di Domenica, per meglio porre in luce il carattere pasquale del Sacramento? SI NO 41. Viene celebrato durante la celebrazione eucaristica o fuori di essa? SI NO 42. Ci si ricorda che durante la Messa domenicale può essere celebrato, ma non di frequente? SI NO 43. Quanti sono i bambini battezzati nell ultimo anno? n In Parrocchia vi sono esperienze di catechesi nel tempo successivo al Battesimo fino ai 7 anni del bambino? SI NO Se sì, come si articola?
28 28 La vita della comunità 45. Si tengono presenti le indicazioni del Direttorio Pastorale al n ? SI NO 46. Si seguono le indicazioni del Direttorio Pastorale al n circa l articolazione dei tempi dell Iniziazione Cristiana dei fanciulli (3 anni, articolati nel tempo della accoglienza, della prima evangelizzazione e del catecumenato battesimale)? SI NO 47. Si segue l indicazione del Direttorio Pastorale al n , integrato dal Decreto del Vescovo n. 17/2009, circa l età minima dei bambini coinvolti nel tempo dell accoglienza e della prima evangelizzazione? SI NO 48. Vengono utilizzati gli strumenti suggeriti dall Ufficio per l evangelizzazione e la catechesi per l Iniziazione Cristiana dei fanciulli: schede per il tempo dell accoglienza e la prima evangelizzazione e Progetto Emmaus per il Tempo del catecumenato (I e II fase)? SI NO 49. Quali altri mezzi vengono utilizzati? 50. Vengono utilizzati i catechismi CEI? SI NO 51. La celebrazione delle Prime Comunioni è sempre comunitaria? SI NO 52. Ci si ricorda dell espresso categorico divieto della Prima Comunione singola? SI NO
29 La vita della comunità La liturgia viene vissuta dalle famiglie nel segno dell essenzialità, oppure è motivo di fasti e sprechi? SI NO 54. C è qualche iniziativa che la comunità propone per tentare di arginare la secolarizzazione delle feste in occasione dei Sacramenti? 55. Quante Prime Comunioni nell ultimo anno? n Negli ultimi 5 anni sono stati battezzati bambini nell età del catechismo? SI NO 57. Come sono stati sensibilizzati e/o coinvolti i genitori? 58. Sono state seguite le indicazioni del Direttorio Pastorale ai nn ? SI NO 59. Esistono in Parrocchia itinerari specifici (mistagogia) per i ragazzi dai 10 ai 14 anni? SI NO 60. È presente la realtà dell Oratorio o dell ACR? Come si rapportano? 61. Come sono articolati gli itinerari che portano i ragazzi a chiedere il sacramento della Confermazione, in modo da completare il cammino di Iniziazione Cristiana?
30 30 La vita della comunità Quanti incontri? n Come sono distribuiti nel tempo? 63. Chi li tiene? 64. Che rapporto con la realtà dell Oratorio e dell ACR? 65. Quali difficoltà si riscontrano circa il cammino di Iniziazione Cristiana dei fanciulli e dei ragazzi?
31 La vita della comunità 31 FORMAZIONE BIBLICA 66. Sono state intraprese iniziative parrocchiali, interparrocchiali o foraniali per la conoscenza della Sacra Scrittura? parrocchiali interparrocchiali foraniali 67. Come è stata curata la formazione dei fedeli all ascolto della Parola di Dio (settimana della Parola, veglie bibliche, lectio divina, altro)? PASTORALE DEI GRUPPI 68. Sono presenti in parrocchia movimenti e associazioni ecclesiali? Quali?
32 32 La vita della comunità 69. Come si realizza concretamente l inserimento dei loro programmi nella pastorale parrocchiale? Sono presenti, nel rispetto dei tratti carismatici e dei cammini formativi loro propri (DP 152), nel Consiglio Pastorale parrocchiale? 70. Vi sono iniziative per favorire la conoscenza, la comunione, lo scambio di esperienze tra movimenti e associazioni esistenti in parrocchia (preghiera comune, ritiri, condivisione, dialogo, confronto, altro)? PASTORALE FAMILIARE 71. Ogni parrocchia ha oggi il compito fondamentale dì coinvolgere in modo attivo e responsabile le famiglie nel processo catechetico, affinché ritrovino la dignità del loro ruolo educativo. Pertanto la famiglia, oggetto e soggetto attivo di catechesi, come viene evangelizzata e preparata ad evangelizzare?
33 La vita della comunità Vi sono incontri di catechesi per famiglie? SI NO 73. Vi sono gruppi famiglia? SI NO 74. Vi sono itinerari di catechesi nuziale che curino il tempo del fidanzamento come tempo di crescita, di responsabilità, di grazia? SI NO 75. Come sono organizzati gli itinerari di preparazione immediata al matrimonio? Gli incontri si svolgono in parrocchia o a livello foraniale? 76. La preparazione liturgica del Matrimonio da chi è curata? Chi sono i catechisti? Quale formazione specifica hanno ricevuto? È presente il presbitero? 77. Il Matrimonio viene celebrato nella Santa Messa o nella celebrazione della Parola? Normalmente nella propria parrocchia? Gli addobbi sono espressione di semplicità senza sfarzo e sprechi inopportuni?
34 34 La vita della comunità 78. Viene utilizzato il nuovo Rito del Matrimonio? SI NO 79. Quanti i matrimoni religiosi celebrati nell ultimo anno? n Quanti i matrimoni religiosi celebrati dopo il rito civile? n Quanti col solo rito civile? n Quanti matrimoni celebrati con dispensa di mista religione? n Quanti con dispensa di disparità di culto? n Quante richieste di dispensa dalla forma canonica? n.... PASTORALE GIOVANILE 85. Esistono in parrocchia gruppi giovanili? SI NO 86. Vi sono operatori di pastorale giovanile? SI NO 87. É stato elaborato un progetto di pastorale giovanile? SI NO Se sì, come è articolato? 88. Quali potrebbero essere le problematiche più ricorrenti e le sfide più urgenti da raccogliere come comunità parrocchiale perché il Vangelo possa raggiungere con maggiore impatto il mondo giovanile?
35 La vita della comunità Vi sono delle esperienze pastorali di aggregazioni (pellegrinaggi, campi scuola, campionati, mostre, recital e altro) realizzate o da realizzare? PASTORALE VOCAZIONALE 90. È organizzata in parrocchia la pastorale vocazionale? SI NO Se sì, come? 91. Negli ultimi anni sono nate in parrocchia vocazioni sacerdotali, religiose, missionarie? SI NO Se sì, elencare indicando i seminari e gli istituti nei quali si sono o si stanno formando:
36 36 La vita della comunità 92. Vi sono attualmente ragazzi o giovani in cammino per un discernimento vocazionale? SI NO 93. Partecipano agli incontri organizzati dall Ufficio per la pastorale delle vocazioni? SI NO 94. Si celebra con adeguata catechesi la Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni? SI NO PASTORALE MISSIONARIA 95. Esiste un centro di animazione missionaria ad gentes? SI NO Se sì, come viene articolata? 96. C è il delegato per le missioni? SI NO
37 La vita della comunità 37 NOTE E OSSERVAZIONI
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39 La vita della comunità 39 LA COMUNITÀ CELEBRA IL SIGNORE RISORTO «Nella liturgia, per dono del Risorto, ai credenti è dato di cogliere il volto vero della Chiesa nel suo essere e nella sua missione. Adunata dalla Trinità Santissima per la celebrazione dei misteri, la Chiesa è manifestazione della reale presenza del Signore nella storia, il quale, mediante il popolo radunato nel rendimento di grazie e nella lode perenne, per la potenza dello Spirito Santo annuncia di nuovo il Regno, unisce tutti nell unica lode, fa di tutti i battezzati il suo unico Corpo. Per questo motivo ogni azione liturgica è giustamente considerata vera espressione del mistero della fede, poiché rinvia effettivamente al mistero assoluto, attraverso il quale Dio stesso si rende presente tra noi, Lui, al quale per amore «piacque rivelare se stesso e far conoscere il mistero della sua volontà» per mezzo di Gesù Cristo, «il quale è insieme il mediatore e la pienezza di tutta la Rivelazione» (DV 2). Unendosi in maniera attiva e consapevole a Dio Padre, mediante Gesù Cristo, Agnello di Dio, nella potenza dello Spirito Santo, la comunità ecclesiale può perciò celebrare il sacrificio di lode ed elevare il suo gioioso inno di rendimento di grazie. Essa, attraverso la molteplicità dei segni liturgici, partecipa alla vita trinitaria, viene nutrita dello spirito di comunione fraterna, riceve forza per continuare nel mondo l opera di annuncio della salvezza inaugurata da Gesù» (LS 99). 97. Orario delle Sante Messe festive... Orario delle Sante Messe feriali Si celebra comunitariamente la liturgia delle lodi? Tutti i giorni? Nei giorni feriali, fuori della celebrazione della Santa Messa o inserita in essa? (cf DP ). 99. Si celebra comunitariamente la liturgia dei vespri? Tutti i giorni? Nei giorni feriali, fuori della celebrazione della Santa Messa o inserita in essa? (ibidem).
40 40 La vita della comunità CELEBRAZIONE EUCARISTICA 100. Viene dato risalto e solennità all annuncio della Parola durante la celebrazione. Si utilizzano i nuovi Lezionari? Sono conservati con cura? Dove? 101. C è la consuetudine di preparare la liturgia festiva? Come? E l omelia? Durante l omelia si tiene conto dell uditorio e delle sue caratteristiche (fanciulli, adolescenti, giovani, adulti, anziani)? (cf DP ) C è un gruppo liturgico? Un animatore delle celebrazioni (guida)? Il collegio dei ministranti? Solo bambini o anche giovani e adulti? Ci sono le ministranti? (cf DP 193.1).
41 La vita della comunità Le Sante Messe festive vengono tutte animate con un adeguato servizio liturgico? SI NO 104. Nella preghiera universale (o dei fedeli) si seguono gli schemi indicati nell Orazionale? (cf OGMR 96-71). SI NO Si utilizzano altri sussidi? 105. La distribuzione dell Eucarestia è curata personalmente dal celebrante, oppure è affidata ad altri (diacono, accoliti, ministri ausiliari)? Ci si ricorda del divieto di autorizzare ad actum i laici per la distribuzione dell Eucarestia? Viene osservata la norma che impedisce ai ministri ausiliari di distribuire l Eucarestia in presenza di ministri ordinati o di accoliti? 106. Vengono seguite le prescrizioni del Magistero in merito all Eucarestia celebrata da gruppi particolari? Si celebrano più Sante Messe contemporaneamente? È considerata veramente una necessità? (cf DP 304) Come viene celebrato il Culto Eucaristico (Adorazioni, Quarantore, altro)? Vi sono
42 42 La vita della comunità iniziative particolari? (cf DP 302). SACRAMENTO DELL UNZIONE DEGLI INFERMI 108. La fede eucaristica del popolo di Dio si esprime anche nel desiderio dell ultima Eucarestia (viatico)? I fedeli richiedono il viatico e il Sacramento dell Unzione oppure vi è disinteresse, sospetto e paura? (cf DP ) In che percentuale si può quantizzare il numero delle persone che muoiono senza i Sacramenti? Quali le cause? 110. Il sacramento dell Unzione degli Infermi viene celebrato qualche volta in forma comunitaria? SI NO ANNO LITURGICO
43 La vita della comunità Come la parrocchia si preoccupa della formazione liturgica permanente del popolo di Dio, affinché partecipi con sempre maggiore maturità e giunga alle comprensione dei gesti, dei simboli e dei tempi liturgici? (cf DP ) Si organizzano celebrazioni, tridui o settimane a tema (vocazionali, missionarie, ecumeniche, altro)? SACRAMENTO DELLA PENITENZA 113. Sono previsti momenti particolari per la celebrazione del Sacramento della Penitenza? (cf DP ) Si da adeguato risalto alle celebrazioni comunitarie specie in Avvento, Quaresima, in
44 44 La vita della comunità occasione della festa patronale? Si da l opportunità a quanti lo desiderano di accostarsi dignitosamente al Sacramento? Si è comunque sempre disponibili? 115. Vi è un luogo destinato esclusivamente alle confessioni (sala confessioni o altro)? Si utilizza il confessionale per l ascolto delle confessioni? ESEQUIE CRISTIANE E MESSE PER I DEFUNTI 116. La liturgia esequiale viene normalmente celebrata nella Santa Messa o nella celebrazione della Parola? Ci si ricorda che è proibita la sosta prolungata della salma in chiesa e la celebrazione della Santa Messa in casa del defunto? (cf DP ) Vi sono celebrazioni di Sante Messe fuori orario (trigesimi, anniversari, altro)?
45 La vita della comunità 45 (cf DP ) Viene utilizzato il nuovo Rito delle Esequie? CULTO DELLA VERGINE MARIA E DEI SANTI 119. Con quali iniziative la parrocchia promuove, in sintonia con la Liturgia, il culto alla Vergine Maria e dei Santi? (mese mariano, tridui, novene, pellegrinaggi, processioni, altro)? C è la tradizione della recita del rosario in famiglia? (cf DP ) Per la festività annuale del Patrono si domanda l autorizzazione per eventuali
46 46 La vita della comunità processioni (di antica o nuova istituzione)? Luminarie, banda, fuochi d artificio, altro, sono limitati o sono occasione di spreco e di scandalo? Il parroco con il Consiglio Pastorale interviene nell organizzazione? I comitati sono indipendenti dalla parrocchia? (cf DP ). ALTRI ASPETTI DELLA LITURGIA 121. È presente nella comunità il senso della ministerialità? Vi sono Diaconi permanenti, Ministri istituiti (lettori e accoliti)? (cf DP ) Il canto e la musica sacra sono ben curati? Vi è la schola cantorum? L assemblea è coinvolta nel canto? Sono utilizzati repertori o raccolte di canti ad uso della parrocchia (libretti, altro)? 123. Si tengono concerti di musica sacra nella parrocchia? Per essi, viene chiesto il nulla osta?
47 La vita della comunità 47 (cf DP ) La custodia della Santissima Eucarestia è scrupolosamente tutelata? 125. Si osservano le norme in materia di riprese cine-fotografiche? Il parroco è attento anche a questo servizio? Incontra previamente gli operatori? Si è coscienti che una invasione del presbiterio da parte di persone non educate al sacro non giova certamente alle celebrazioni? (cf DP ).
48 48 La vita della comunità NOTE E OSSERVAZIONI
49 La vita della comunità 49 LA COMUNITÀ IN DIALOGO CON LA CULTURA «II compito di annunciare e testimoniare il Vangelo richiede di proporre con coraggio la persona di Gesù Cristo, come evento risolutivo della storia, mostrando fino in fondo la valenza culturale della sua presenza e del suo messaggio, la capacità cioè di incidere sul modo con cui un uomo, un popolo vedono ed esprimono se stessi e la realtà. Cristo infatti è venuto nel mondo per rivelare e restituire all uomo la sua piena umanità. Da sempre i cristiani si sono adoperati perché il Vangelo di Gesù, penetrando nella vita delle persone, diventasse fermento di un mondo edificato secondo il progetto di Dio. Oggi però appare necessario assumere con maggiore consapevolezza il rapporto fede e cultura. Occorre in particolare offrire prospettive culturali capaci di intercettare le domande di questo tempo e di proporre risposte originali e pertinenti» (CEI Progetto culturale, I) Ci sono in parrocchia operatori pastorali che hanno frequentato la Scuola di Formazione Teologica e che curano la dimensione culturale della fede? SI NO Se sì, con quali iniziative: incontri, convegni, presentazioni di libri, cineforum, altro. BENI CULTURALI 127. Quale la cura per l Arte sacra (cf DP ) e dei beni culturali presenti in parrocchia (inventario, archivio, altro)?
50 50 La vita della comunità PASTORALE PER LE ATTIVITÀ ECUMENICHE 128. In che misura è avvertito il dialogo con altre confessioni cristiane e con altre religioni. Vi sono iniziative a riguardo? PASTORALE UNIVERSITARIA 129. Quale attenzione è riservata agli studenti universitari residenti nel territorio parrocchiale? PASTORALE PER IL TEMPO LIBERO E LO SPORT 130. La parrocchia offre occasioni, soprattutto ai giovani, di trascorrere il tempo libero con un sano divertimento, non solo sportivo?
51 Rilevamento Dati 51 STAMPA E MEZZI DI COMUNICAZIONI 131. C è l impegno per la diffusione della stampa cattolica SI NO 132. La parrocchia cura la diffusione di Segni dei tempi? SI NO 133. Vi è un incaricato? SI NO 134. Quali giornali e riviste vengono diffuse? 135. La parrocchia pubblica un giornale parrocchiale? SI NO Titolo... Periodicità... Copie diffuse n In parrocchia vi è la biblioteca? SI NO 137. Quanti volumi possiede e da chi è utilizzata? 138. La parrocchia ha un suo sito web? SI NO
52 52 La vita della comunità NOTE E OSSERVAZIONI
53 TERZA PARTE Inventario dei beni
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55 BENI MOBILI ESISTENTI NELL AULA ECCLESIALE
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57 Inventario dei beni 57 1) Inserito nel pavimento o in altra struttura fissa. 2) Risalente a un periodo precedente alla metà del secolo scorso. 3) Se è stato rifatto utilizzando parti dell antico altare. 4) Non semplici leggii ma strutture specifiche (vedi anche pag. 66 n. 32).
58 58 Inventario dei beni
59 Inventario dei beni 59
60 60 Inventario dei beni
61 Inventario dei beni 61 5) Se componibili, indicare il numero dei singoli elementi.
62 62 Inventario dei beni SUPPELLETTILI
63 Inventario dei beni 63
64 64 Inventario dei beni
65 Inventario dei beni 65
66 66 Inventario dei beni
67 Inventario dei beni 67
68 68 Inventario dei beni
69 Inventario dei beni 69
70 70 Inventario dei beni
71 Inventario dei beni 71
72 72 Inventario dei beni LIBRI LITURGICI (precedenti la riforma del Concilio Vaticano II)
73 Inventario dei beni 73
74 74 Inventario dei beni
75 Inventario dei beni 75
76 76 Inventario dei beni
77 Inventario dei beni 77 NOTE E OSSERVAZIONI
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79 BENI MOBILI ESISTENTI NELL UFFICIO PARROCCHIALE
80
81 Inventario dei beni 81
82 82 Inventario dei beni
83 Inventario dei beni 83
84 84 Inventario dei beni
85 Inventario dei beni 85
86 86 Inventario dei beni 2) I registri anteriori al 1943 devono essere depositati nell Archivio storico diocesano.
87 Inventario dei beni 87 NOTE E OSSERVAZIONI
88
89 BENI MOBILI ESISTENTI NELLA CASA CANONICA
90
91 Inventario dei beni 91
92 92 Inventario dei beni
93 Inventario dei beni 93
94 94 Inventario dei beni
95 Inventario dei beni 95
96 96 Inventario dei beni NOTE E OSSERVAZIONI
97 BENI IMMOBILI
98
99 Inventario dei beni 99
100 100 Inventario dei beni
101 Inventario dei beni 101 NOTE E OSSERVAZIONI
102
103 INDICE Decreto di Indizione della Visita pastorale pag. 3 Presentazione pag. 5 PRIMA PARTE Rilevamento dati: La parrocchia pag. 9 SECONDA PARTE La vita della comunità: La comunità testimonia il Signore risorto pag. 13 La comunità annuncia il Signore risorto pag. 21 La comunità celebra il Signore risorto pag. 39 La comunità in dialogo con la cultura pag. 49 TERZA PARTE Inventario dei beni: Beni mobili esistenti nell aula ecclesiale pag. 57 Beni mobili esistenti nell ufficio parrocchiale pag. 81 Beni mobili esistenti nella casa canonica pag. 91 Beni immobili pag. 99
104 DESCRIZIONE DEL LOGO La traccia grafica, che riprende l episodio di Emmaus (cf. Lc 24,13-35), mette in evidenza le due lettere dell alfabeto greco Alfa e Omega, principio e fine, icona del messaggio evangelico. Queste lettere diventano le strade della Diocesi per evidenziare il cammino del Vescovo tra la gente nell esercizio del suo ministero episcopale. Si profila, inoltre, un altra strada che ha la forma del pastorale, esso si adagia tra le case accolto dall Omega e racchiude nel suo ricciolo il pane spezzato. Sul paesaggio dai tratti essenziali, è stata collocata la basilica cattedrale, segno di unità della Chiesa di Pozzuoli e del magistero del Vescovo. Finito di stampare nel mese di novembre 2013 In copertina: Logo della Visita pastorale A CURA DELL UFFICIO DELLA VISITA PASTORALE
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