Sistema di automazione SIMATIC. S7-1500, ET 200MP Sistema di automazione. Prefazione. Guida alla consultazione. Vista generale del sistema 2

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2 SIMATIC S7-1500, ET 200MP Manuale di sistema Prefazione Guida alla consultazione 1 Vista generale del sistema 2 Operazioni preliminari 3 Montaggio 4 Collegamento 5 Progettazione 6 Nozioni di base sull'elaborazione del 7 programma Protezione 8 Concetti di automazione flessibili 9 Messa in servizio 10 SIMATIC Memory Card 11 Display della CPU 12 Manutenzione 13 Funzioni di test e eliminazione delle anomalie 14 Dati tecnici 15 Disegni quotati A B Accessori/ricambi 09/2016 A5E AD

3 Avvertenze di legge Concetto di segnaletica di avvertimento Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare l'incolumità personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza personale sono evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare danni materiali non sono precedute dal triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e segnalano in ordine descrescente i diversi livelli di rischio. PERICOLO questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi lesioni fisiche. AVVERTENZA il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare la morte o gravi lesioni fisiche. CAUTELA indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare lesioni fisiche non gravi. ATTENZIONE indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare danni materiali. Nel caso in cui ci siano più livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello più elevato. Se in un avviso di pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, può anche essere contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali. Personale qualificato Il prodotto/sistema oggetto di questa documentazione può essere adoperato solo da personale qualificato per il rispettivo compito assegnato nel rispetto della documentazione relativa al compito, specialmente delle avvertenze di sicurezza e delle precauzioni in essa contenute. Il personale qualificato, in virtù della sua formazione ed esperienza, è in grado di riconoscere i rischi legati all'impiego di questi prodotti/sistemi e di evitare possibili pericoli. Uso conforme alle prescrizioni di prodotti Siemens Si prega di tener presente quanto segue: AVVERTENZA I prodotti Siemens devono essere utilizzati solo per i casi d impiego previsti nel catalogo e nella rispettiva documentazione tecnica. Qualora vengano impiegati prodotti o componenti di terzi, questi devono essere consigliati oppure approvati da Siemens. Il funzionamento corretto e sicuro dei prodotti presuppone un trasporto, un magazzinaggio, un installazione, un montaggio, una messa in servizio, un utilizzo e una manutenzione appropriati e a regola d arte. Devono essere rispettate le condizioni ambientali consentite. Devono essere osservate le avvertenze contenute nella rispettiva documentazione. Marchio di prodotto Tutti i nomi di prodotto contrassegnati con sono marchi registrati della Siemens AG. Gli altri nomi di prodotto citati in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo da parte di terzi per i propri scopi può violare i diritti dei proprietari. Esclusione di responsabilità Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software descritti. Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una concordanza perfetta. Il contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e le eventuali correzioni o modifiche vengono inserite nelle successive edizioni. Siemens AG Division Digital Factory Postfach NÜRNBERG GERMANIA A5E AD P 08/2016 Con riserva di modifiche Copyright Siemens AG Tutti i diritti riservati

4 Prefazione Scopo della documentazione La presente documentazione fornisce importanti informazioni per la progettazione, il montaggio, il cablaggio e la messa in servizio del sistema di automazione S7-1500/ del sistema di periferia decentrata ET 200MP. Nozioni di base necessarie Per comprendere la documentazione sono necessarie conoscenze generali nel campo dell'automazione. Campo di validità della documentazione La presente documentazione è valida per tutti i prodotti delle serie SIMATIC S e SIMATIC ET 200MP. Convenzioni STEP 7: nella presente documentazione la denominazione del software di progettazione e programmazione "STEP 7" viene utilizzata come sinonimo per tutte le versioni di "STEP 7 (TIA Portal)". Osservare anche le avvertenze contrassegnate nel modo seguente: Nota Una nota contiene importanti informazioni sul prodotto descritto, sul relativo impiego o su una parte di documentazione alla quale occorre prestare particolare attenzione. 4 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

5 Prefazione Informazioni particolari Nota Avvertenza importante per il mantenimento della sicurezza di funzionamento dell'impianto Gli impianti con caratteristiche di sicurezza sono soggetti a particolari requisiti di sicurezza di funzionamento che il gestore deve rispettare. Anche il fornitore è tenuto a rispettare particolari misure per il controllo del prodotto. Per questa ragione vi terremo informati con notifiche personali sugli sviluppi e le caratteristiche dei prodotti che sono o possono essere importanti per la sicurezza di funzionamento degli impianti. Per essere sempre aggiornati sulle ultime novità e poter eventualmente eseguire modifiche al proprio impianto è necessario iscriversi alle rispettive notifiche. Connettersi all'industry Online Support. Seguire i link seguenti e fare clic rispettivamente sulla destra su " in caso di aggiornamento": SIMATIC S7-300/S7-300F ( SIMATIC S7-400/S7-400H/S7-400F/FH ( SIMATIC WinAC RTX (F) ( SIMATIC S7-1500/SIMATIC S7-1500F ( SIMATIC S7-1200/SIMATIC S7-1200F ( Periferia decentrata ( STEP 7 (TIA Portal) ( Nota In caso di impiego di CPU F in funzionamento di sicurezza e di moduli fail-safe leggere la descrizione del sistema F SIMATIC Safety manuale di programmazione e d'uso SIMATIC Safety - Configuring and Programming ( Nota Informazioni sul prodotto Le informazioni sul prodotto del sistema di automazione S7-1500/del sistema di periferia decentrata ET 200MP contengono: Panoramica dei moduli di SIMATIC S e ET 200MP Integrazioni alla documentazione Le informazioni sul prodotto sono disponibili in Internet ( Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 5

6 Prefazione Riciclaggio e smaltimento I prodotti sono a basso impatto ambientale e sono riciclabili. Per il riciclaggio e lo smaltimento delle apparecchiature usate nel rispetto dell'ambiente si raccomanda di rivolgersi a un'azienda di smaltimento certificata per rifiuti elettronici. Indicazioni di sicurezza Siemens commercializza prodotti e soluzioni dotati di funzioni Industrial Security che contribuiscono al funzionamento sicuro di impianti, soluzioni, macchine e reti. La protezione di impianti, sistemi, macchine e reti da minacce cibernetiche, richiede l'implementazione e la gestione continua di un concetto globale di Industrial Security che corrisponda allo stato attuale della tecnica. I prodotti e le soluzioni Siemens costituiscono soltanto una componente imprescindibile di questo concetto. È responsabilità del cliente prevenire accessi non autorizzati ad impianti, sistemi, macchine e reti. Il collegamento di sistemi, macchine e componenti, se necessario, deve avvenire esclusivamente nell'ambito della rete aziendale o tramite Internet previa adozione di opportune misure (ad es. impiego di firewall e segmentazione della rete). Attenersi inoltre alle raccomandazione Siemens concernenti misure di sicurezza adeguate. Ulteriori informazioni su Industrial Security sono disponibili al sito ( I prodotti e le soluzioni Siemens vengono costantemente perfezionati per incrementarne la sicurezza. Siemens raccomanda espressamente di eseguire gli aggiornamenti non appena sono disponibili i relativi update e di impiegare sempre le versioni aggiornate dei prodotti. L uso di prodotti non più attuali o di versioni non più supportate incrementa il rischio di attacchi cibernetici. Per essere costantemente aggiornati sugli update dei prodotti, abbonarsi a Siemens Industrial Security RSS Feed al sito ( 6 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

7 Prefazione Siemens Industry Online Support Sui seguenti argomenti possono essere reperite facilmente e rapidamente informazioni attuali: Product Support Tutte le informazioni e un notevole know-how sul prodotto specifico, dati tecnici, FAQ, certificati, download e manuali. Esempi di applicazione Applicazioni ed esempi per la soluzione di compiti di automazione - inoltre blocchi funzionali, informazioni sulla performance e video. Servizi Informazioni sui servizi industriali, assistenza tecnica, pezzi di ricambio e offerte didattiche. Forum Per risposte e soluzioni sulla tecnica di automazione. mysupport Il campo di lavoro personale nel Siemens Industry Online Support per notifiche, richieste di supporto e documenti configurabili. Siemens Industry Online Support vi offre queste informazioni in Internet ( Industry Mall L'Industry Mall è il catalogo prodotti e il sistema di ordinazione della Siemens AG per le soluzioni di automazione e azionamento sulla base di Totally Integrated Automation (TIA) e Totally Integrated Power (TIP). I cataloghi su tutti i prodotti della tecnica di automazione e azionamento si trovano in Internet ( Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 7

8 Indice del contenuto Prefazione Guida alla consultazione Vista generale del sistema Cos'è il sistema di automazione SIMATIC S7-1500? Cos'è il sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP? Cosa sono i sistemi di automazione e i moduli fail-safe? Come sono configurati i sistemi F SIMATIC Safety? Componenti Operazioni preliminari Configurazione hardware Configurazione hardware del sistema di automazione S Configurazione hardware del sistema di periferia decentrata ET 200MP con PROFINET Configurazione hardware del sistema di periferia decentrata ET 200MP con PROFIBUS Alimentatori di sistema e di carico Utilizzo di alimentatori di sistema Particolarità sull'utilizzo di un alimentatore di sistema nel primo segmento power Utilizzo di alimentatori di carico Bilancio dei consumi Montaggio Nozioni di base Montaggio della guida profilata Montaggio dell'alimentatore di sistema Montaggio dell'alimentatore di carico Montaggio della CPU Montaggio del modulo di interfaccia Montaggio dei moduli di periferia Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

9 Indice del contenuto 5 Collegamento Regole e norme di funzionamento Regole e norme supplementari per il funzionamento di S7-1500/ET 200MP con moduli fail-safe Bassissima tensione funzionale di sicurezza per moduli fail-safe Requisiti degli encoder e degli attuatori per i moduli fail-safe Diafonia dei segnali di ingresso e di uscita digitali Funzionamento con alimentazione messa a terra Configurazione elettrica Regole di cablaggio Collegamento della tensione di alimentazione Collegamento degli alimentatori di sistema e di carico Collegamento della CPU/del modulo di interfaccia all'alimentazione di carico Collegamento delle interfacce di comunicazione Connettore frontale per i moduli di periferia Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia senza supporto per schermi Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi Come portare il connettore frontale sulla posizione finale Identificazione dei moduli di periferia Etichette di siglatura Identificazione opzionale Progettazione Progettazione della CPU Lettura della configurazione Assegnazione di indirizzi Indirizzamento - Panoramica Indirizzamento dei moduli digitali Indirizzamento dei moduli analogici Immagini di processo e immagini di processo parziale Immagine di processo - Panoramica Assegnazione di immagini di processo parziali a un OB Aggiornamento delle immagini di processo parziali nel programma utente Progettazione del sistema di periferia decentrata ET 200MP Assegnazione degli indirizzi PROFIsafe al moduli fail safe in SIMATIC Safety Nozioni di base sull'elaborazione del programma Eventi e OB Comportamento di sovraccarico della CPU Istruzioni che operano in modo asincrono Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 9

10 Indice del contenuto 8 Protezione Panoramica delle funzioni di protezione Progettare la protezione per l'accesso per la CPU Impostazione di un'ulteriore protezione di accesso tramite display Impostazione di un'ulteriore protezione dell'accesso tramite programma utente Protezione del know how Protezione da copia Protezione mediante blocco della CPU/del modulo di interfaccia Concetti di automazione flessibili Progetti per macchine di serie Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Progettazione Creazione del set di dati di comando Set di dati di comando per il sistema di automazione S Set di dati di comando per il sistema di periferia decentrata ET 200MP Set di dati di conferma del sistema di periferia decentrata ET 200MP Esempi di controllo di configurazione Trasferimento del set di dati di comando nel programma di avvio della CPU Comportamento durante il funzionamento Messa in servizio Panoramica Controllo precedente la prima attivazione Procedra di messa in servizio del sistema di automazione S Estrazione/inserimento della SIMATIC Memory Card dalla/nella CPU Prima accensione della CPU Procedura di messa in servizio del sistema di periferia decentrata ET 200MP Messa in servizio dell'et 200MP su PROFINET IO Messa in servizio dell'et 200MP su PROFIBUS DP Stati di funzionamento della CPU Stato di funzionamento AVVIAMENTO Stato di funzionamento STOP Stato di funzionamento RUN Commutazione nei vari stati di funzionamento Cancellazione totale della CPU Cancellazione totale automatica Cancellazione totale manuale Backup e ripristino della progettazione della CPU Dati di identificazione e manutenzione Lettura e inserimento dei dati I&M Struttura del set di dati per i dati I&M Messa in servizio di progetti in comune Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

11 Indice del contenuto 11 SIMATIC Memory Card SIMATIC Memory Card - Panoramica Impostazione del tipo di scheda Trasferimento di dati con le SIMATIC Memory Card Display della CPU Manutenzione Estrazione e inserimento dei moduli di periferia Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali Elemento di codifica del modulo di periferia e del connettore frontale Sostituzione di un modulo di periferia Sostituzione del connettore frontale Sostituzione dell'elemento di codifica nel connettore di rete dell'alimentatore di sistema e di carico Aggiornamento del firmware Reset alle impostazioni di fabbrica Reset della CPU alle impostazioni di fabbrica Reset del modulo di interfaccia (PROFINET IO) alle impostazioni di fabbrica Reazione agli errori nei moduli fail-safe Funzioni di test e eliminazione delle anomalie Funzioni di test Lettura/salvataggio dei dati di servizio Dati tecnici Norme e omologazioni Compatibilità elettromagnetica Compatibilità elettromagnetica dei moduli fail-safe Condizioni di trasporto e magazzinaggio Condizioni ambientali meccaniche e climatiche Dati relativi a controlli di isolamento, classe e tipo di protezione, tensione nominale Utilizzo dell's7-1500/et 200MP nell'area a rischio di esplosione zona Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 11

12 Indice del contenuto A Disegni quotati A.1 Disegni quotati della guida profilata A.2 Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 35 mm A.3 Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 25 mm A.4 Disegno quotato morsetto schermato per moduli da 35 mm A.5 Disegno quotato morsetto schermato per moduli da 25 mm A.6 Disegno quotato alimentatore per moduli da 35 mm A.7 Disegno quotato alimentatore per moduli da 25 mm A.8 Disegni quotati delle etichette di siglatura A.9 Disegno quotato del puntale di prova per presa di misura B Accessori/ricambi Glossario Indice analitico Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

13 Guida alla consultazione 1 La documentazione del sistema di automazione SIMATIC S7-1500, della CPU 1516pro-2 PN basata su SIMATIC S e del sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP è suddivisa in tre parti. Questa suddivisione consente l'accesso mirato ai contenuti di interesse. Informazioni di base Il manuale di sistema e il Getting Started descrivono dettagliatamente la progettazione, il montaggio, il cablaggio e la messa in servizio dei sistemi SIMATIC S e ET 200MP; per la CPU 1516pro-2 PN utilizzare le relative istruzioni operative. La Guida in linea di STEP 7 supporta l'utente nelle fasi di progettazione e programmazione. Informazioni sul dispositivo I manuali del prodotto contengono una descrizione compatta delle informazioni specifiche del modulo, come proprietà, schemi di collegamento, curve caratteristiche e dati tecnici. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 13

14 Guida alla consultazione Informazioni generali I manuali di guida alle funzioni contengono descrizioni dettagliate su argomenti generali riguardanti i sistemi SIMATIC S e ET 200MP, come ad es. diagnostica, comunicazione, Motion Control, server web, OPC UA. La documentazione può essere scaricata gratuitamente in Internet ( Eventuali modifiche e integrazioni dei manuali vengono descritte in un file di informazioni sul prodotto. Le informazioni sul prodotto possono essere scaricate gratuitamente in Internet ( Manual Collection S / ET 200MP La Manual Collection raggruppa in un unico file l'intera documentazione relativa al sistema di automazione SIMATIC S e al sistema di periferia decentrata ET 200MP. La Manual Collection è disponibile in Internet ( Elenco di confronto per i linguaggi di programmazione di SIMATIC S L'elenco di confronto indica quali istruzioni e funzioni utilizzare in base alla famiglia di controller specifica. Gli elenchi di confronto si trovano in Internet ( "mysupport" "mysupport", l area di lavoro personale dell utente, consente di sfruttare al meglio il servizio Industry Online Support. La si può usare per creare filtri, preferiti e tag, richiedere dati CAx e assemblare la propria personale biblioteca di manuali e documentazione. Inoltre nelle richieste di assistenza sono già preimpostati i dati personali dell utente, il quale ha modo di controllare in qualsiasi momento lo stato di elaborazione delle richieste che ha presentato. Per poter usufruire della funzionalità completa di "mysupport" ci si deve registrare una volta. "mysupport" è disponibile in Internet ( "mysupport" - Documentazione Nell area Documentazione di "mysupport" si possono assemblare interi manuali o alcune loro parti per realizzare un manuale personalizzato. Il manuale così ottenuto può essere esportato come file PDF o in un formato modificabile. "mysupport" - Documentazione è disponibile in Internet ( 14 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

15 Guida alla consultazione "mysupport" - Dati CAx Nell area Dati CAx di "mysupport si può accedere ai dati di prodotto attuali per il proprio sistema CAx o CAe. Con pochi clic è possibile configurare il proprio cestino di download. Si possono selezionare: immagini del prodotto, disegni quotati in 2D, modelli in 3D, schemi elettrici dell'apparecchio, file macro EPLAN manuali, curve caratteristiche, istruzioni operative, certificati dati di base del prodotto "mysupport" - Dati CAx è disponibile in Internet ( Esempi applicativi Gli esempi applicativi forniscono diversi strumenti ed esempi utili nella soluzione dei problemi di automazione. In questa sezione vengono illustrate soluzioni che prevedono l'interazione di più componenti del sistema, senza soffermarsi sui singoli prodotti. Gli esempi applicativi sono disponibili in Internet ( TIA Selection Tool Il TIA Selection Tool consente di selezionare, configurare e ordinare dispositivi per la Totally Integrated Automation (TIA). Costituisce la versione successiva del SIMATIC Selection Tool e riunisce in un solo strumento i configuratori già noti per la tecnica di automazione. Con il TIA Selection Tool è possibile creare una lista di ordinazione completa tra i prodotti selezionati o configurati. Il TIA Selection Tool è disponibile in Internet ( Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 15

16 Guida alla consultazione SIMATIC Automation Tool Con SIMATIC Automation Tool è possibile eseguire contemporaneamente interventi di attivazione e di Service come operazioni di massa su diverse stazioni SIMATIC S7, indipendentemente da TIA Portal. SIMATIC Automation Tool offre tutta una serie di funzioni: Scansione di una rete di impianto PROFINET/Ethernet e identificazione di tutte le CPU collegate Assegnazione indirizzi (IP, sottorete, gateway) e nome della stazione (PROFINET Device) a una CPU Trasmissione della data e dell'ora del PG/PC convertita in formato UTC all'unità Download del programma sulla CPU Commutazione del modo di funzionamento RUN/STOP Localizzazione della CPU tramite segnalazione ad intermittenza dei LED Lettura delle informazioni di errore della CPU Lettura del buffer di diagnostica della CPU Reset alle impostazioni di fabbrica Aggiornamento del firmware della CPU e dei moduli collegati SIMATIC Automation Tool è disponibile in Internet ( PRONETA Con SIEMENS PRONETA (analisi della rete PROFINET) si analizza la rete dell'impianto nell'ambito della messa in servizio. PRONETA comprende due funzioni centrali: La panoramica della topologia scansiona automaticamente PROFINET e tutti i componenti collegati. IO Check è un test rapido del cablaggio e della configurazione modulare di un impianto. SIEMENS PRONETA è disponibile in Internet ( 16 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

17 Vista generale del sistema 2 Novità rispetto alla versione precedente (manuale di sistema S7-1500, ET 200MP; edizione 12/2014) Novità Qual è il vantaggio per il cliente? Dove si trovano le informazioni? Nuovi contenuti CPU compatte CPU tecnologiche Moduli fail-safe Formattazione, cancellazione o conversione della SIMATIC Memory Card dal display Le CPU compatte si possono utilizzare per applicazioni da piccole a medie. Le CPU compatte dispongono sia di una periferia onboard analogica e digitale integrata sia di funzioni tecnologiche integrate. Le CPU si possono utilizzare per applicazioni complesse. Le CPU tecnologiche sono dotate di funzioni Motion Control avanzate. L'uso dei moduli fail-safe consente di sostituire l'architettura classica della tecnologia di sicurezza. Tra gli altri vengono sostituiti i dispositivi di arresto di emergenza, i dispositivi di sorveglianza delle porte e il comando bimanuale. La SIMATIC Memory Card viene formattata, cancellata o convertita in una scheda di programma direttamente sul display, senza passare da STEP 7. Questo significa risparmio di tempo. Dal cap. Vista generale del sistema (Pagina 17) Dal cap. Vista generale del sistema (Pagina 17) Dal cap. Vista generale del sistema (Pagina 17) Cap. Display della CPU (Pagina 195) Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 17

18 Vista generale del sistema Novità Qual è il vantaggio per il cliente? Dove si trovano le informazioni? Contenuti modificati Istruzioni che operano in modo asincrono Controllo di configurazione Viene fornita una panoramica delle risorse impiegate dalle istruzioni asincrone. È possibile così evitare la mancanza di risorse nella CPU. Il controllo di configurazione offre i seguenti vantaggi: In un unico progetto è possibile utilizzare diversi livelli di configurazione di una macchina di serie. Non è necessario modificare la configurazione hardware né il programma utente. La configurazione centrale/decentrata di un impianto è variabile e flessibile. Gestione semplice di manutenzione, passaggi di versione e aggiornamenti. Riduzione dell'hardware necessario: si possono utilizzare solo i moduli di periferia necessari al momento. Potenziale risparmio nella realizzazione, messa in servizio e documentazione di macchine di serie. Cap. Istruzioni che operano in modo asincrono (Pagina 121) Cap. Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) (Pagina 143) Regole di cablaggio degli alimentatori Collegamento della CPU/del modulo di interfaccia all'alimentazione di carico Aggiornamento del firmware tramite i nodi accessibili Vengono fornite informazioni sul corretto collegamento degli alimentatori. Vengono fornite informazioni sul corretto collegamento della CPU/del modulo di interfaccia all'alimentatore di carico. Vengono fornite informazioni sull'aggiornamento rapido del firmware attraverso tutti i nodi accessibili nella rete. Cap. Regole di cablaggio (Pagina 74) Cap. Collegamento della CPU/del modulo di interfaccia all'alimentazione di carico (Pagina 82) Cap. Aggiornamento del firmware (Pagina 215) 18 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

19 Vista generale del sistema 2.1 Cos'è il sistema di automazione SIMATIC S7-1500? 2.1 Cos'è il sistema di automazione SIMATIC S7-1500? SIMATIC S Il sistema di automazione SIMATIC S è l'evoluzione dei sistemi di automazione SIMATIC S7-300 e S Grazie all'integrazione di numerose nuove caratteristiche il sistema di automazione S garantisce un grande facilità d'uso e massime prestazioni. Vantaggi del sistema per il cliente Figura 2-1 SIMATIC S7-1500, vantaggi per il cliente Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 19

20 Vista generale del sistema 2.1 Cos'è il sistema di automazione SIMATIC S7-1500? Campo di impiego Il sistema di automazione S offre la flessibilità e la potenza necessarie per un'ampia gamma di applicazioni di comando nei settori della meccanica e dell'impiantistica. La configurazione scalabile consente di adeguare il controllore in uso alle condizioni in loco. Con l'impiego di CPU S fail-safe e di moduli fail-safe si realizzano applicazioni di sicurezza. Per la progettazione e la programmazione del programma di sicurezza si utilizza TIA Portal, esattamente come per la progettazione e la programmazione delle CPU standard. Le CPU tecnologiche SIMATIC S offrono, oltre alle funzioni Motion Control e tecnologiche standard disponibili su S7-1500, ulteriori funzioni come le funzionalità avanzate di sincronismo e camma elettronica. Il sistema di automazione S è omologato per il grado di protezione IP20 e predisposto per il montaggio in un armadio elettrico in ambiente asciutto. Configurazione Il sistema di automazione SIMATIC S è costituito dai componenti seguenti. CPU (standard, F, compatte o tecnologiche) Moduli di periferia digitali e analogici Moduli di comunicazione (PROFINET/Ethernet, PROFIBUS, punto a punto) Moduli tecnologici (conteggio, rilevamento della posizione, time-based IO) Alimentazione di carico Alimentazione di sistema (opzionale) Il sistema di automazione S viene installato su una guida profilata. Può essere costituito da max. 32 moduli (CPU, alimentazione di sistema e 30 moduli di periferia). I moduli vanno collegati tra loro per mezzo di connettori a U. 20 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

21 Vista generale del sistema 2.1 Cos'è il sistema di automazione SIMATIC S7-1500? Esempio di configurazione Alimentazione di sistema CPU Moduli di periferia Guida profilata con profilo integrato Figura 2-2 Esempio di configurazione di un sistema di automazione S Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 21

22 Vista generale del sistema 2.2 Cos'è il sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP? 2.2 Cos'è il sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP? SIMATIC ET 200MP L'ET 200MP è un sistema di periferia decentrata scalabile ad elevata flessibilità per il collegamento dei segnali di processo a un controllore centrale attraverso un bus di campo. Vantaggi del sistema per il cliente Figura 2-3 Sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP, vantaggi per il cliente Campo di impiego Grazie alla configurazione scalabile è possibile adattare esattamente la configurazione alle necessità locali. Il sistema di periferia decentrata ET 200MP è omologato per il grado di protezione IP20 e per il montaggio in un armadio elettrico in ambiente asciutto. 22 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

23 Vista generale del sistema 2.2 Cos'è il sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP? Configurazione Il sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP è costituito dai componenti seguenti. Modulo di interfaccia (PROFINET o PROFIBUS) Moduli di periferia digitali e analogici Moduli di comunicazione (punto a punto) Moduli tecnologici (conteggio, rilevamento della posizione, time-based IO) Alimentazione di sistema (opzionale) Il sistema di periferia decentrata ET 200MP viene installato come il sistema di automazione S su una guida profilata. I moduli di periferia del sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP si possono utilizzare in configurazione decentrata (con un modulo di interfaccia ET 200MP) o in configurazione centrale (con una CPU S7-1500). Configurazione di esempio con modulo di interfaccia IM PN ST Modulo di interfaccia Moduli di periferia Alimentazione di sistema Guida profilata con profilo integrato Figura 2-4 Configurazione di esempio dell' ET 200MP con IM PN ST Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 23

24 Vista generale del sistema 2.2 Cos'è il sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP? Configurazione di esempio con modulo di interfaccia IM DP ST Modulo di interfaccia Moduli di periferia Guida profilata con profilo integrato Figura 2-5 Configurazione di esempio dell' ET 200MP con IM DP ST Vedere anche Accessori/ricambi (Pagina 256) 24 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

25 Vista generale del sistema 2.3 Cosa sono i sistemi di automazione e i moduli fail-safe? 2.3 Cosa sono i sistemi di automazione e i moduli fail-safe? Sistemi di automazione fail-safe I sistemi di automazione fail-safe (sistemi F) trovano impiego negli impianti che devono rispondere a requisiti di sicurezza molto elevati. Essi comandano processi che, una volta arrestati, passano direttamente in uno stato di sicurezza. In altri termini, i sistemi F comandano processi il cui arresto immediato non comporta rischi né per le persone né per l'ambiente. Safety Integrated Safety Integrated è il concetto di sicurezza globale per la tecnica di automazione e azionamento di Siemens. Per la tecnica di sicurezza vengono applicati tecnologie e sistemi comprovati della tecnica di automazione come ad es. qui il sistema di automazione S Safety Integrated comprende l'intera catena di sicurezza che va dall'encoder e dall'attuatore fino al controllore attraverso i moduli fail-safe, inclusa la comunicazione in sicurezza tramite bus di campo standard. Oltre ai propri compiti funzionali, gli azionamenti e i controllori svolgono anche compiti di sicurezza. Moduli fail-safe I moduli fail-safe (moduli F) si distinguono dai moduli standard perché controllano la presenza di guasti sia al loro interno sia sui conduttori dei sensori e degli attuatori, assumendo lo stato di sicurezza qualora dovessero rilevare un errore. La F-CPU comunica con il modulo fail-safe tramite il profilo di bus PROFIsafe orientato alla sicurezza. Campo di applicazione S7-1500/ET 200MP con moduli di periferia fail safe Con l'impiego del sistema di automazione S7-1500/Sistema di periferia decentrata ET 200MP con moduli fail safe, la tecnica di configurazione convenzionale cede il posto alla tecnica di sicurezza. Tra gli altri vengono sostituiti i dispositivi di arresto di emergenza, i dispositivi di sorveglianza delle porte, il comando bimanuale ecc. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 25

26 Vista generale del sistema 2.4 Come sono configurati i sistemi F SIMATIC Safety? 2.4 Come sono configurati i sistemi F SIMATIC Safety? Sistema F SIMATIC Safety con S e ET 200MP La figura seguente mostra un esempio di sistema F SIMATIC Safety con S7-1500, ET 200MP e PROFINET IO. In una configurazione S7-1500/ET 200MP è possibile combinare moduli di periferia fail-safe e standard. L'IO Controller fail-safe (F-CPU) scambia dati rilevanti e non rilevanti per la sicurezza con i moduli fail-safe. Con i moduli standard non scambia dati rilevanti per la sicurezza. Figura 2-6 fail-safe SIMATIC Safety (esempio) Moduli di periferia fail-safe S7-1500/ET 200MP Per S7-1500/ET 200MP sono disponibili i seguenti moduli di periferia fail-safe: Le unità di ingressi digitali fail-safe rilevano gli stati dei segnali degli encoder di sicurezza e trasmettono i corrispondenti telegrammi di sicurezza alla F-CPU. Le unità di uscite digitali fail safe vengono impiegate nel comando di attuatori per compiti orientati alla sicurezza. 26 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

27 Vista generale del sistema 2.4 Come sono configurati i sistemi F SIMATIC Safety? Esempio di configurazione ET 200MP con moduli di periferia fail-safe Modulo di interfaccia Moduli di periferia Alimentazione di sistema (opzionale) Moduli di periferia fail-safe Guida profilata con profilo integrato Figura 2-7 Configurazione di esempio dell'et 200MP con moduli di periferia fail safe Presupposti hardware e software I moduli di periferia fail-safe S7-1500/ET 200MP si possono utilizzare: In S con le CPU F S dalla versione firmware V1.7 in poi A livello decentrato su ET 200MP con le CPU F S dalla versione firmware V1.5 in poi e tutte le CPU F selezionabili nel catalogo hardware di TIA Portal I seguenti moduli di interfaccia sono un requisito necessario per i moduli di periferia fail-safe nell'et 200MP : IM PN ST, dalla versione firmware V3.0.0 IM PN HF, dalla versione firmware V3.0.0 IM DP ST, dalla versione firmware V3.0.0 Per la progettazione e la programmazione dei moduli di periferia S7-1500/ET 200MP failsafe è necessario: STEP 7 (TIA Portal) da V13 SP1 Pacchetto opzionale STEP 7 Safety Advanced da V13 SP1 + HSP0086 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 27

28 Vista generale del sistema 2.4 Come sono configurati i sistemi F SIMATIC Safety? Utilizzo esclusivo nel funzionamento di sicurezza I moduli di periferia fail-safe S7-1500/ET 200MP vengono impiegati esclusivamente nel funzionamento di sicurezza. Il funzionamento non fail safe, corrispondente al funzionamento standard, non è possibile. Classi di sicurezza raggiungibili I moduli di periferia fail-safe sono dotati di funzioni integrate per la modalità di sicurezza. La realizzazione delle classi di sicurezza elencate nella tabella seguente, presuppone: una parametrizzazione adeguata della funzioni di sicurezza STEP 7, una determinata combinazione di moduli di periferia fail-safe e standard e una disposizione e cablaggio precisi degli encoder e degli attuatori Tabella 2-1 Classi di sicurezza realizzabili nel funzionamento di sicurezza con S7-1500/ET 200MP Classe di sicurezza nel funzionamento di sicurezza Secondo IEC 61508:2010 secondo ISO :2015 SIL3 Categoria 3 (PL) Performance Level d SIL3 Categoria 4 (PL) Performance Level e Ulteriori informazioni I casi applicativi e il cablaggio per le singole classi di sicurezza sono riportati nei manuali del prodotto dei moduli di periferia fail-safe. 28 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

29 Vista generale del sistema 2.5 Componenti 2.5 Componenti Componenti del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP Tabella 2-2 Componenti S7-1500/ET 200MP Componente Funzione Figura Guida profilata La guida profilata è il supporto portamoduli del sistema di automazione S È possibile utilizzare l'intera lunghezza della guida profilata (struttura a filo). Le guide profilate sono disponibili come Accessori/ricambi (Pagina 256). Elemento di collegamento PE per guida profilata Il set di viti viene inserito nel profilo a T della guida profilata e consente la messa a terra della guida stessa. Il set di viti è compreso nella fornitura delle guide profilate nelle lunghezze standard (da 160 a 830 mm) e può essere ordinato come Accessori/ricambi (Pagina 256). CPU (standard, F, compatte o tecnologiche) La CPU esegue il programma utente. Attraverso il bus backplane l'alimentazione di sistema integrata della CPU alimenta i moduli in uso. Altre caratteristiche e funzioni della CPU: Comunicazione tramite Ethernet Comunicazione tramite PROFIBUS/PROFINET Comunicazione HMI Server web integrato Server OPC UA Tecnologia integrata (ad es. funzioni Motion Control, funzionalità Trace) Diagnostica di sistema integrata Funzioni di sicurezza integrate (protezione di accesso, know-how e copia) Funzionamento di sicurezza (con impiego delle CPU fail-safe) Modulo di interfaccia per PROFINET IO Il modulo di interfaccia: Viene utilizzato come IO Device in PROFINET IO. Collega il sistema di periferia decentrata ET 200MP con l'io Controller. Scambia dati con i moduli di periferia attraverso il bus backplane. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 29

30 Vista generale del sistema 2.5 Componenti Componente Funzione Figura Modulo di interfaccia Il modulo di interfaccia: per PROFIBUS DP Viene utilizzato come slave DP in PROFIBUS DP. Collega il sistema di periferia decentrata ET 200MP con il master DP. Scambia dati con i moduli di periferia attraverso il bus backplane. Modulo di periferia/ modulo di periferia failsafe I moduli di periferia costituiscono l'interfaccia tra il controllore e il processo. Tramite i sensori e gli attuatori collegati il controllore rileva lo stato attuale del processo e reagisce di conseguenza. I moduli di periferia si suddividono nei seguenti tipi: Ingresso digitale (DI, F-DI) Uscita digitale (DQ, F-DQ) Ingresso digitale/uscita digitale (DI/DQ) Ingresso analogico (AI) Uscita analogica (AQ) Ingressi/uscite analogici (AI/AQ) Modulo tecnologico (TM) Modulo di comunicazione (CM) Connettore a U Processore di comunicazione (CP) Nella fornitura di ogni modulo di periferia è incluso un connettore a U. Nel caso dei moduli di periferia fail-safe, inoltre, è compreso in dotazione anche un elemento di codifica elettronico come memoria per l'indirizzo PROFIsafe che si può ordinare come ricambio Accessori/ricambi (Pagina 256). Il connettore a U consente di collegare i singoli moduli. Il connettore a U crea un collegamento meccanico ed elettrico tra i moduli. Il connettore a U è compreso nella fornitura di tutti i moduli (eccezioni: CPU, modulo di interfaccia) e può essere ordinato come Accessori/ricambi (Pagina 256). Connettore frontale I connettori frontali consentono il cablaggio dei moduli di periferia. I connettori frontali per i moduli tecnologici e analogici devono essere integrati con una clip per lo schermo, un alimentatore e un morsetto schermato. I componenti sono compresi nella fornitura dei moduli tecnologici, analogici e delle CPU compatte (per la periferia onboard) e possono essere ordinati come Accessori/ricambi (Pagina 256). I connettori frontali sono disponibili per i moduli da 35 mm con morsetti a vite e push-in e per i moduli da 25 mm con morsetti push-in. I connettori frontali per i moduli da 25 mm sono compresi nella fornitura dei moduli di periferia e delle CPU compatte (per la periferia onboard). La dotazione di fornitura dei connettori frontali per i moduli da 35 mm comprende anche 4 ponticelli di potenziale e una fascetta serracavi. Data la costruzione compatta, i connettori frontali per i moduli con una larghezza di 25 mm non sono dotati di ponticelli di potenziale. 30 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

31 Vista generale del sistema 2.5 Componenti Componente Funzione Figura Con i ponticelli di potenziale si collegano a ponte due morsetti. Ponticelli di potenziale per connettore frontale Clip per lo schermo I ponticelli sono compresi nella fornitura del connettore frontale e possono essere ordinati come Accessori/ricambi (Pagina 256). I connettori frontali per i moduli con una larghezza di 25 mm non sono dotati di ponticelli di potenziale. Consultare pertanto anche i dati contenuti nel manuale del prodotto del modulo digitale o analogico specifico. La clip per lo schermo è un supporto inseribile per i moduli con segnali critici dal punto di vista della compatibilità elettromagnetica EMC (ad es. moduli analogici, moduli tecnologici) e consente, insieme al morsetto schermato, di creare schermature dei cavi a bassa impedenza a fronte di tempi di montaggio minimi. La clip dello schermo è compresa nella fornitura dei moduli analogici, tecnologici e delle CPU compatte (per la periferia onboard) e può essere ordinata come Accessori/ricambi (Pagina 256). Morsetto schermato I morsetti schermati sono necessari per la posa di schermature dei cavi sulla clip. Il morsetto per lo schermo è compreso nella fornitura dei moduli analogici, tecnologici e delle CPU compatte (per la periferia onboard) e può essere ordinato come Accessori/ricambi (Pagina 256). Alimentatore Etichette di siglatura per la parte esterna dello sportellino frontale dei moduli di periferia Connettore di collegamento a 4 poli per la tensione di alimentazione della CPU/del modulo di interfaccia L'alimentatore viene inserito sul connettore frontale e consente nei moduli con segnali critici dal punto di vista della compatibilità elettromagnetica EMC (moduli analogici, moduli tecnologici) l'alimentazione di tensione. L'alimentatore (tecnica di collegamento: morsetto a vite) è compreso nella fornitura dei moduli tecnologici e analogici e può essere ordinato come Accessori/ricambi (Pagina 256). Le etichette di siglatura permettono di siglare i moduli in funzione dell'impianto specifico. Le etichette possono essere siglate a macchina. Le etichette di siglatura sono disponibili in diversi colori. Al-grey: Moduli standard Giallo: Moduli fail-safe Le etichette di siglatura sono comprese nella fornitura dei moduli di periferia e delle CPU compatte (per la periferia onboard). Altre etichette di siglatura possono essere ordinate come Accessori/ricambi (Pagina 256). Attraverso il connettore a 4 poli viene alimentata la tensione di alimentazione. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 31

32 Vista generale del sistema 2.5 Componenti Componente Funzione Figura Alimentatore di sistema (PS) L'alimentatore di sistema è un modulo di alimentazione con funzioni di diagnostica che è collegato con il bus backplane tramite un connettore a U. L'alimentatore di sistema è necessario quando la potenza immessa dalla CPU/dal modulo di interfaccia nel bus backplane non è sufficiente per alimentare i moduli collegati. Gli alimentatori di sistema sono disponibili nelle seguenti versioni: PS 25W 24V DC PS 60W 24/48/60V DC Alimentatore di carico (PM) PS 60W 120/230V AC/DC Un connettore per il collegamento di rete con elemento di codifica e un connettore a U sono compresi nella fornitura dell'alimentatore di sistema e possono essere ordinati come ricambi. L'alimentatore di carico (PM) alimenta a DC 24 V l'alimentatore di sistema (PS), le unità centrali (CPU) e i circuiti di corrente di ingresso e di uscita dei moduli di periferia. Come alimentatori di carico si raccomanda di scegliere dispositivi della gamma SIMATIC. Per questi dispositivi è possibile effettuare il montaggio su guida profilata. Gli alimentatori di carico sono disponibili nelle seguenti versioni: PM 70W 120/230V AC PM 190W 120/230V AC Riferimenti Ulteriori informazioni sulle diverse classi funzionali (ad es. Basic, Standard) dei moduli di interfaccia e di periferia si trovano in una FAQ in Internet ( 32 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

33 Operazioni preliminari Configurazione hardware Introduzione Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP è costituito da una configurazione a una fila in cui tutti i moduli sono montati su una guida profilata. I moduli sono collegati tra loro con un connettore a U e formano così un bus backplane autoconfigurante. Il sistema di automazione S7-1500/il sistema di periferia decentrata ET 200MPsi può configurare sia con moduli fail-safe che standard Configurazione hardware del sistema di automazione S Configurazione massima L'alimentazione di sistema integrata della CPU fornisce corrente a 10 W o 12 W al bus backplane (in funzione del tipo di CPU). Il numero esatto dei moduli utilizzabili con la CPU (senza PS opzionale) è dato dal bilancio energetico. Il principio di funzionamento è descritto nel capitolo Bilancio dei consumi (Pagina 44). È possibile inserire max. tre alimentatori di sistema (PS): uno a sinistra e due a destra accanto alla CPU. Utilizzando un alimentatore di sistema (PS) a monte della CPU è possibile ottenere una configurazione max. complessiva di 32 moduli, che occupano i posti connettore da 0 a 31. Gli alimentatori di sistema (PS) eventualmente necessari direttamente a destra della CPU occupano anche un posto connettore ciascuno. Figura 3-1 Configurazione max. S Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 33

34 Operazioni preliminari 3.1 Configurazione hardware Moduli utilizzabili La tabella seguente mostra quali moduli possono essere inseriti nei diversi posti connettore: Tabella 3-1 Assegnazione dei numeri dei posti connettore Tipo di modulo Posti connettore ammessi Numero max. di moduli Alimentatore di carico (PM)* 0** Illimitato / in STEP 7 solo 1 PM progettabile Alimentatore di sistema (PS) 0; CPU 1 1 Moduli di periferia analogici e digitali Moduli di comunicazione Punto a punto PROFINET/Ethernet, PROFIBUS In caso di utilizzo di una CPU (F) PN, CPU 1511C-1 PN, CPU 1511T-1 PN In caso di utilizzo di una CPU 1512C-1 PN In caso di utilizzo di una CPU 1513(F)-1 PN In caso di utilizzo di una CPU 1515(F)-2 PN, CPU 1515T-2 PN In caso di utilizzo di una CPU 1516(F)-3 PN/DP In caso di utilizzo di una CPU 1517(F)-3 PN/DP, CPU 1517T(F)-3 PN/DP In caso di utilizzo di una CPU 1518(F)-4 PN/DP, CPU 1518(F)-4 PN/DP ODK Moduli tecnologici * Nessun collegamento al bus backplane. ** Se in STEP 7 si occupa il posto connettore 0 con un alimentatore di carico (PM), questo posto connettore non può più essere utilizzato per un alimentatore di sistema (PS) in STEP 7. In STEP 7 non è necessario progettare un alimentatore di carico (PM). 34 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

35 Operazioni preliminari 3.1 Configurazione hardware Configurazione hardware del sistema di periferia decentrata ET 200MP con PROFINET Configurazione massima L'alimentazione di sistema integrata del modulo di interfaccia apporta corrente a 14 W al bus backplane. Il numero esatto dei moduli di periferia utilizzabili con il modulo di interfaccia (senza PS opzionale) è dato dal bilancio energetico. Il principio di funzionamento è descritto nel capitolo Bilancio dei consumi (Pagina 44). È possibile inserire max. tre alimentatori di sistema (PS): uno a sinistra e due a destra accanto al modulo di interfaccia. Utilizzando un alimentatore di sistema (PS) a monte del modulo di interfaccia, la configurazione max. possibile è complessivamente di 32 moduli (fino a 30 moduli a valle del modulo di interfaccia). Gli alimentatori di sistema (PS) eventualmente necessari direttamente a destra del modulo di interfaccia occupano anche un posto connettore ciascuno. Figura 3-2 Configurazione massima dell'et 200MP con IM PN Moduli utilizzabili La tabella seguente mostra quali moduli possono essere inseriti nei diversi posti connettore: Tabella 3-2 Assegnazione dei numeri dei posti connettore Tipo di modulo Posti connettore ammessi Numero max. di moduli Alimentatore di carico (PM)* 0** Illimitato / in STEP 7 solo 1 PM progettabile Alimentatore di sistema (PS) 0; Modulo di interfaccia 1 1 Moduli di periferia analogici e digitali Moduli di comunicazione Punto a punto Moduli tecnologici * Nessun collegamento al bus backplane. ** Se in STEP 7 si occupa il posto connettore 0 con un alimentatore di carico (PM), questo posto connettore non può più essere utilizzato per un alimentatore di sistema (PS) in STEP 7. In STEP 7 non è necessario progettare un alimentatore di carico (PM). Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 35

36 Operazioni preliminari 3.1 Configurazione hardware Configurazione hardware del sistema di periferia decentrata ET 200MP con PROFIBUS Configurazione massima L'alimentazione di sistema integrata del modulo di interfaccia apporta corrente a 14 W al bus backplane. Il numero esatto dei moduli di periferia utilizzabili con il modulo di interfaccia è dato dal bilancio energetico. Il principio di funzionamento è descritto nel capitolo Bilancio dei consumi (Pagina 44). Figura 3-3 Configurazione massima dell'et 200MP con IM DP Moduli utilizzabili La tabella seguente mostra quali moduli possono essere inseriti nei diversi posti connettore: Tabella 3-3 Assegnazione dei numeri dei posti connettore Tipo di modulo Posti connettore ammessi Numero max. di moduli Modulo di interfaccia 2 1 Moduli di periferia analogici e digitali Moduli di comunicazione Punto a punto Moduli tecnologici Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

37 Operazioni preliminari 3.2 Alimentatori di sistema e di carico 3.2 Alimentatori di sistema e di carico Tipi di alimentazione di corrente Sul sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP si distinguono due tipi di alimentatori di corrente: Alimentatore di sistema (PS) Alimentatore di carico (PM) Alimentatore di sistema (PS) L'alimentatore di sistema dispone di collegamento al bus backplane (connettore a U) e fornisce esclusivamente la tensione di sistema interna. La tensione di sistema alimenta i componenti dell'elettronica dei moduli e i LED. L'alimentatore di sistema può anche alimentare la CPU o i moduli di interfaccia nel caso in cui questi non siano collegati direttamente alla tensione di carico di DC 24 V. Alimentatore di carico (PM) L'alimentatore di carico fornisce corrente ai circuiti di ingresso e di uscita dei moduli ed eventualmente dei sensori e degli attuatori dell'impianto. Se il bus backplane viene alimentato in tensione tramite un alimentatore di sistema, l'alimentazione DC 24 V della CPU/del modulo di interfaccia è opzionale. Particolarità dell'alimentatore di carico Gli alimentatori di carico possono essere installati sulla "guida profilata S7-1500" ma non dispongono di collegamento al bus backplane. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 37

38 Operazioni preliminari 3.2 Alimentatori di sistema e di carico Configurazione complessiva con alimentatori di corrente Figura 3-4 Configurazione complessiva con alimentatore di carico (PM) e di sistema (PS) In via opzionale è possibile utilizzare fino a 2 alimentatori di sistema (PS) sui posti connettore a destra della CPU/del modulo di interfaccia. Il numero degli alimentatori di carico non è predefinito. Rispettare le norme di montaggio e le distanze specificate nei manuali del prodotto degli alimentatori di carico. Alimentatori di sistema PS 25W 24V DC: tensione di alimentazione con DC 24 V e una potenza di alimentazione nel bus backplane di 25 W PS 60W 24/48/60V DC: tensione di alimentazione con DC 24/48/60 V e una potenza di alimentazione nel bus backplane di 60 W PS 60W 120/230V AC/DC: tensione di alimentazione con AC 120/230 V e una potenza di alimentazione nel bus backplane di 60 W Alimentatori di carico Gli alimentatori di carico qui elencati sono stati adeguati tecnicamente al sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP. Non è indispensabile utilizzare gli alimentatori di carico elencati poiché in alternativa si può usare ad es. un'unità SITOP. PM 70W 120/230 V AC: tensione di alimentazione con AC 120/230 V e una potenza di alimentazione nel bus backplane di 70 W PM 190W 120/230 V AC: tensione di alimentazione con AC 120/230 V e una potenza di alimentazione nel bus backplane di 190 W Relativamente alle alimentazioni di carico osservare anche la seguente FAQ in Internet ( 38 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

39 Operazioni preliminari 3.2 Alimentatori di sistema e di carico Utilizzo di alimentatori di sistema Introduzione Se la potenza fornita dalla CPU/dal modulo di interfaccia al bus backplane non è sufficiente per alimentare tutti i moduli collegati è necessario utilizzare degli alimentatori di sistema (PS). La necessità o meno di utilizzare un alimentatore di sistema dipende dalla potenza assorbita dai moduli in uso. La potenza fornita dalla CPU/dal modulo di interfaccia e dagli alimentatori di sistema deve essere maggiore della potenza necessaria per i moduli di periferia. Durante la progettazione STEP 7 confronta la potenza erogata e quella utilizzata dai moduli. STEP 7 segnala con un'avvertenza se la potenza necessaria è troppo elevata. Posti connettore per gli alimentatori di sistema Per gli alimentatori di sistema sono disponibili i seguenti posti connettore: Un alimentatore di sistema sul posto connettore 0 a sinistra, accanto alla CPU/al modulo di interfaccia Fino a 2 alimentatori di sistema sui posti connettore a destra, accanto alla CPU/al modulo di interfaccia (segmenti power). Un segmento power è costituito dall'unità di alimentazione e dai moduli da essa alimentati. Segmento power Se si utilizzano alimentatori di sistema a destra della CPU/del modulo di interfaccia, suddividere la configurazione in segmenti power. Variante di configurazione con segmenti power Figura 3-5 Variante di configurazione con 3 segmenti power Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 39

40 Operazioni preliminari 3.2 Alimentatori di sistema e di carico Nota Se si esegue la progettazione con TIA Portal, quest'ultimo verifica automaticamente la coerenza della configurazione e segnala a partire da quale modulo si deve aprire un nuovo segmento power. Riferimenti Le informazioni sulla potenza necessaria sono riportate nel capitolo Bilancio dei consumi (Pagina 44). Ulteriori informazioni sui valori della potenza (potenza di alimentazione, potenza assorbita) della CPU, del modulo di interfaccia, dell'alimentatore di sistema e dei moduli di periferia sono contenute nei manuali del prodotto ( dei rispettivi moduli Particolarità sull'utilizzo di un alimentatore di sistema nel primo segmento power Possibilità di alimentazione Per l'alimentazione della tensione di sistema necessaria nel bus backplane esistono tre possibilità: Alimentazione tramite CPU/modulo di interfaccia Alimentazione tramite CPU/modulo di interfaccia e alimentatore di sistema Alimentazione solo tramite alimentatore di sistema sul posto connettore 0 Alimentazione tramite CPU/modulo di interfaccia Per una configurazione hardware di dimensioni medie o piccole normalmente è sufficiente l'alimentazione tramite CPU/modulo di interfaccia. La potenza assorbita dai moduli collegati non deve superare la potenza fornita dalla CPU/dal modulo di interfaccia. Con questa variante di configurazione si deve alimentare la CPU/il modulo di interfaccia con DC 24 V da un alimentatore di carico. 40 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

41 Operazioni preliminari 3.2 Alimentatori di sistema e di carico Procedimento Per impostare l'alimentazione attraverso la CPU/il modulo di interfaccia procedere come segue: 1. Aprire in STEP 7 la scheda "Proprietà" della CPU/del modulo di interfaccia e selezionare "Alimentazione di sistema" nella navigazione. 2. Selezionare l'opzione "Collegamento alla tensione di alimentazione L+". Figura 3-6 Tensione di alimentazione solo tramite CPU/modulo di interfaccia Alimentazione tramite CPU/modulo di interfaccia e alimentatore di sistema In caso di configurazioni hardware di dimensioni più grandi la sola alimentazione nel bus backplane tramite la CPU/il modulo di interfaccia non è sufficiente. Se i moduli assorbono complessivamente più della potenza erogata dalla CPU/dal modulo di interfaccia, si deve inserire un alimentatore di sistema supplementare. Alimentare l'alimentatore di sistema con la tensione ammessa e la CPU/il modulo di interfaccia con DC 24 V. Sia l'alimentatore di sistema che la CPU/il modulo di interfaccia alimentano in corrente il bus backplane. Le potenze alimentate vengono sommate. Somma della potenza: "potenza di alimentazione dell'alimentatore di sistema"+"potenza di alimentazione della CPU/del modulo di interfaccia" Procedimento Per impostare l'alimentazione attraverso la CPU/il modulo di interfaccia e l'alimentatore di sistema procedere come segue: 1. Aprire in STEP 7 la scheda "Proprietà" della CPU/del modulo di interfaccia e selezionare "Alimentazione di sistema" nella navigazione. 2. Selezionare l'opzione "Collegamento alla tensione di alimentazione L+". Figura 3-7 Alimentazione di tensione tramite CPU/modulo di interfaccia e alimentatore di sistema Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 41

42 Operazioni preliminari 3.2 Alimentatori di sistema e di carico Alimentazione solo tramite alimentatore di sistema Un'ulteriore possibilità consiste nel fornire la potenza necessaria al bus backplane solo attraverso un alimentatore di sistema (sul posto connettore 0). La CPU/il modulo di interfaccia in questo caso non riceve l'alimentazione a DC 24 V e preleva l'alimentazione dal bus backplane. L'alimentatore di sistema deve essere inserito a sinistra accanto alla CPU/al modulo di interfaccia. In genere, per la configurazione è possibile utilizzare alimentatori di sistema AC o DC. Se manca la tensione di alimentazione a DC 24V (e ad es., oltre alla CPU, sono inseriti solo dei CM/CP), è possibile utilizzare un'alimentazione di sistema AC 230 V perché i CM/CP vengono alimentati dal bus backplane. Procedimento Per impostare l'alimentazione solo attraverso l'alimentatore di sistema procedere come segue: 1. Aprire in STEP 7 la scheda "Proprietà" della CPU/del modulo di interfaccia e selezionare "Alimentazione di sistema" nella navigazione. 2. Selezionare l'opzione "Nessun collegamento alla tensione di alimentazione L+". Figura 3-8 La CPU/il modulo di interfaccia non alimenta il bus backplane 42 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

43 Operazioni preliminari 3.3 Utilizzo di alimentatori di carico 3.3 Utilizzo di alimentatori di carico Introduzione L'alimentatore di carico (PM) alimenta a DC 24 V l'alimentatore di sistema (PS), le unità centrali (CPU), i moduli di interfaccia e i circuiti di corrente di ingresso e di uscita dei moduli di periferia. Gli alimentatori di carico possono essere installati sulla guida profilata ma non dispongono di collegamento al bus backplane. Rispettare le norme di montaggio e le distanze specificate nei manuali del prodotto degli alimentatori di carico. Utilizzo di diversi alimentatori di carico Per le correnti di uscita superiori si possono utilizzare più alimentatori di carico (PM) nel seguente modo: Ciascun alimentatore di carico alimenta due derivazioni utilizzatore indipendenti DC 24 V. In alternativa si può utilizzare un alimentatore esterno a 24 V, ad es. della gamma SITOP. Figura 3-9 Alimentazione dei moduli dall'alimentatore di carico DC 24 V Nota Alimentazione a 24 V alternativa dei moduli dall'armadio elettrico Se è garantita una separazione elettrica sicura (SELV/PELV secondo ), in alternativa è possibile alimentare i moduli con DC 24 V dal quadro di comando. Riferimenti Ulteriori informazioni sugli alimentatori di carico sono disponibili in Internet ( nel catalogo online e nel sistema di ordinazione online. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 43

44 Operazioni preliminari 3.4 Bilancio dei consumi 3.4 Bilancio dei consumi Principio del bilancio dei consumi Per garantire l'alimentazione dei moduli tramite il bus backplane, la potenza immessa viene confrontata con la potenza necessaria per i moduli. Il bilancio dei consumi verifica se la potenza erogata dagli alimentatori di sistema, incl. CPU/modulo di interfaccia, è maggiore o uguale a quella assorbita dalle utenze (moduli). Per far funzionare la configurazione con i moduli impiegati, il bilancio dei consumi deve essere positivo per ogni segmento power. In altri termini, la potenza alimentata nel segmento power è maggiore di quella utilizzata dai moduli. Accertarsi già in fase di progettazione che la potenza immessa nel bus backplane sia sempre maggiore/uguale alla potenza assorbita. Un ausilio alla pianificazione è TIA Selection Tool ( La potenza alimentata nel bus backplane dalla CPU/dal modulo di interfaccia e dagli alimentatori di sistema è specificata nei dati tecnici della CPU/del modulo di interfaccia nei rispettivi manuali del prodotto. La potenza assorbita dal bus backplane da un modulo di periferia o dalla CPU/dal modulo di interfaccia è riportata nel capitolo sui dati tecnici nei manuali dei rispettivi prodotti. Il bilancio dei consumi viene eseguito: durante la progettazione con STEP 7 durante il funzionamento da parte della CPU 44 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

45 Operazioni preliminari 3.4 Bilancio dei consumi Bilancio dei consumi durante la progettazione con STEP 7 Al momento della progettazione STEP 7 verifica che venga rispettato il bilancio dei consumi. Per valutare il bilancio dei consumi, procedere nel seguente modo: 1. Configurare il sistema S7-1500/ET 200MP con tutti i moduli necessari. 2. Selezionare nella vista di rete la CPU/il modulo di interfaccia o l'alimentatore di sistema. 3. Nella finestra di ispezione aprire la scheda "Proprietà". 4. Selezionare nella navigazione nell'area la voce "Alimentazione di sistema". 5. Verificare nella tabella "Bilancio dei consumi" se il bilancio è positivo. Se il bilancio dei consumi è negativo i moduli sottoalimentati vengono evidenziati in rosso. Figura 3-10 Esempio di bilancio dei consumi con STEP 7 Verifica del sovraccarico del bilancio dei consumi da parte della CPU/del modulo di interfaccia La CPU/il modulo di interfaccia controlla che il bilancio dei consumi positivo venga rispettato: A ogni RETE ON Ogni volta che la configurazione hardware viene modificata Cause di sovraccarico Nonostante il bilancio dei consumi positivo durante la progettazione può verificarsi un sovraccarico. Il sovraccarico può essere causato da una configurazione hardware diversa dalla progettazione in STEP 7, ad es.: Nella configurazione reale sono stati inseriti più moduli di quelli progettati Per l'alimentazione della tensione di sistema attraverso la CPU/il modulo di interfaccia parametrizzata non è stata collegata una tensione di alimentazione L+ (DC 24 V) necessaria per il funzionamento (vedere il capitolo Particolarità sull'utilizzo di un alimentatore di sistema nel primo segmento power (Pagina 40)) Non è stato inserito un alimentatore di sistema necessario per il funzionamento Non è stato attivato un alimentatore di sistema necessario per il funzionamento (connettore di rete o interruttore ON/OFF) Non è stato inserito un connettore a U nell'alimentatore di sistema necessario per il funzionamento Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 45

46 Operazioni preliminari 3.4 Bilancio dei consumi Comportamento della CPU in caso di bilancio dei consumi negativo o di guasto degli alimentatori di sistema Non appena la CPU riconosce un bilancio dei consumi negativo/un sovraccarico in un segmento power vengono effettuate le seguenti operazioni: La CPU salva i dati a ritenzione La CPU registra l'evento nel buffer di diagnostica La CPU esegue un nuovo avvio e lo ripete finché non si elimina la causa del bilancio negativo dei consumi Comportamento del modulo di interfaccia in caso di bilancio dei consumi negativo o di guasto degli alimentatori di sistema In risposta al sovraccarico, il modulo di interfaccia disattiva tutti i segmenti power. L'IO Controller o il master DP non può più accedere ai moduli di periferia. Il modulo di interfaccia mette a disposizione informazioni di diagnostica, controlla ciclicamente il collegamento al bus backplane e lo ripristina. Eccezione: in presenza ad es. di una caduta di tensione o di un errore hardware nel segmento power 2 o 3, l'alimentatore di sistema interessato disattiva questo segmento (ed eventualmente i successivi) e genera, se possibile, un messaggio di diagnostica. Per ulteriori informazioni sul comportamento dell'alimentatore di sistema (PS) in caso di errore, consultare i manuali del prodotto degli alimentatori. 46 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

47 Montaggio Nozioni di base Introduzione Tutti i moduli del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP sono componenti aperti. Ciò significa che è possibile installare questo sistema solo in custodie, armadi o locali tecnici con apparecchiature elettriche. Custodie, armadi elettrici e locali tecnici devono assicurare la protezione dalle scariche elettriche e dal propagarsi delle fiamme. Anche i requisiti di resistenza meccanica devono essere tenuti in considerazione. Custodie, armadi e locali tecnici devono essere accessibili esclusivamente mediante una chiave o un attrezzo. L'accesso deve essere consentito solo a personale qualificato o autorizzato. Posizione di installazione Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP è utilizzabile fino a 60 C di temperatura ambiente se montato in orizzontale e fino a 40 C se montato in verticale. Ulteriori indicazioni sono contenute nel capitolo Condizioni ambientali meccaniche e climatiche (Pagina 245). Guida profilata Sulla guida profilata, accanto ai moduli S7-1500/ET 200MP si possono installare ulteriori componenti, ad es. moduli della gamma S e ET 200SP, morsetti, salvavita, piccoli contattori o componenti analoghi. Tali componenti possono influire sulle dimensioni d'ingombro rispetto alla canalina dei cavi. I moduli possono essere montati fino al bordo esterno della guida profilata (struttura a filo). Le guide profilate sono disponibili in diverse lunghezze e possono essere ordinate tramite catalogo online o tramite il sistema di ordinazione online. Le lunghezze disponibili e i numeri di articolo sono riportati nel capitolo Accessori/ricambi (Pagina 256). Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 47

48 Montaggio 4.1 Nozioni di base Distanze minime I moduli possono essere montati fino al bordo esterno della guida profilata. Per il montaggio e lo smontaggio del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP mantenere sia in alto che in basso le seguenti distanze minime. 1 Bordo superiore della guida profilata Figura 4-1 Distanze minime all'interno dell'armadio elettrico Regole di montaggio L'installazione comincia a sinistra con una CPU/un modulo di interfaccia o un alimentatore di sistema. I moduli vengono collegati tra loro per mezzo di connettori a U. Accertarsi che nel primo e nell'ultimo modulo non fuoriesca un connettore a U. Nota Inserire ed estrarre i moduli solo dopo aver disattivato la tensione del sistema. AVVERTENZA Protezione dall'imbrattamento con materiali conduttori I dispositivi devono essere protetti dall'imbrattamento causato da materiali conduttori tenendo conto delle condizioni ambientali. Allo scopo è possibile ad es. installare i dispositivi in un armadio elettrico con il grado di protezione opportuno. 48 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

49 Montaggio 4.2 Montaggio della guida profilata 4.2 Montaggio della guida profilata Lunghezze e fori Le guide profilate vengono fornite in sei diverse lunghezze: 160 mm 245 mm 482,6 mm (19 pollici) 530 mm 830 mm 2000 mm I numeri di articolo sono riportati nel capitolo Accessori/ricambi (Pagina 256). Le guide profilate (da 160 a 830 mm) sono già munite di due fori per le viti di fissaggio. Un set di viti per la messa a terra è accluso. La guida profilata da 2000 mm è destinata a installazioni con lunghezze speciali e non è dotata di fori per le viti di fissaggio. La fornitura della guida profilata non comprende il set di viti per la messa a terra (disponibile come Accessori/ricambi (Pagina 256)). I dati relativi alle distanze massime tra due fori sono riportati nella tabella "Indicazioni sulle misure dei fori". Strumenti necessari Sega per metalli reperibile in commercio Trapano 6,5 mm Avvitatore Chiave inglese o chiave a tubo da 10 per il collegamento del cavo di messa a terra Chiave inglese, adatta per viti di fissaggio selezionate Strumento spelafili e pinza per capocorda per il conduttore di terra Accessori necessari Per il fissaggio delle guide profilate possono essere utilizzati i seguenti tipi di viti: Tabella 4-1 Accessori necessari Per... si possono utilizzare... Spiegazione Viti di fissaggio esterno Vile a testa cilindrica M6 secondo ISO 1207/ISO 1580(DIN 84/DIN 85) Viti di fissaggio supplementari (per guide profilate > 482,6 mm) Vite a testa esagonale M6 secondo ISO 4017 (DIN 4017) La lunghezza delle viti deve essere scelta in base alla propria configurazione. Sono inoltre necessarie rondelle per viti cilindriche con diametro interno di 6,4 mm e diametro esterno di 11 mm secondo la norma ISO 7092 (DIN 433). Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 49

50 Montaggio 4.2 Montaggio della guida profilata Indicazioni sulle misure dei fori Tabella 4-2 Indicazioni sulle misure dei fori Guide profilate "standard" Guide profilate di lunghezze superiori Lunghezza della guida profilata Distanza a Distanza b 160 mm 10 mm 140 mm 245 mm 10 mm 225 mm 482,6 mm 8,3 mm 466 mm 530 mm 15 mm 500 mm 830 mm 15 mm 800 mm Viti di fissaggio supplementari (per guide profilate > 530 mm) Con le guide profilate di dimensioni >530 mm si raccomanda di impiegare sulla scanalatura di riferimento ulteriori viti di fissaggio a distanza di 500 mm. Preparazione del montaggio della guida profilata da 2000 mm Per preparare la guida profilata da 2000 mm per il montaggio procedere come segue: 1. Accorciare la guida profilata da 2000 mm alla misura necessaria. 2. Tracciare i fori. Le misure necessarie sono riportate nella tabella "Misure dei fori": Due fori all'inizio e alla fine della guida profilata Ulteriori fori a distanze regolari di max. 500 mm lungo la scanalatura di riferimento 3. Praticare i fori tracciati secondo la modalità di fissaggio scelta. 4. Accertarsi che nella guida profilata non siano presenti bave o trucioli. 50 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

51 Montaggio 4.2 Montaggio della guida profilata Nota Per garantire il montaggio sicuro dei moduli accertarsi che i fori si trovino al centro della scanalatura di riferimento e utilizzare solo viti con le dimensioni massime. 1 2 Scanalatura di riferimento per ulteriori fori Ulteriore foro Figura 4-2 Preparazione del montaggio della guida profilata da 2000 mm Montaggio della guida profilata Posare la guida profilata in modo da lasciare sufficiente spazio per il montaggio e il raffreddamento dei moduli. Vedere la figura Figura 4-1 Distanze minime all'interno dell'armadio elettrico (Pagina 48). Avvitare la guida profilata con la base. Posa del conduttore di terra Per motivi di sicurezza elettrica il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP deve essere collegato al conduttore di terra dell'impianto elettrico. Per collegare il conduttore di terra procedere nel seguente modo: 1. Spelare i cavi di messa a terra con una sezione minima di 10 mm 2 e fissare un anello alla pinza per capocorda prevista per le viti di dimensioni M6. 2. Spingere il perno a vite accluso nella scanalatura a T del profilo. 3. Inserire sul perno a vite, uno dopo l'altro, un distanziatore, un capocorda anulare con il conduttore di terra, rosetta e rosetta elastica. Infilare la vite esagonale e avvitare saldamente i componenti con il dado (coppia di serraggio 4 Nm). Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 51

52 Montaggio 4.2 Montaggio della guida profilata 4. Collegare l'altra estremità del conduttore di terra al punto di messa a terra centrale/alla barra collettrice del conduttore di terra (PE). Figura 4-3 Posa del conduttore di terra Nota Messa a terra alternativa della guida profilata La messa a terra tramite vite di messa a terra si può eliminare se si garantisce un collegamento permanente della guida profilata al conduttore di terra attraverso un montaggio a norma equivalente, ad es. con un fissaggio permanente a una parete messa a terra dell'armadio elettrico. Ulteriori informazioni Ulteriori informazioni sulle misure precise delle guide profilate sono riportate nel capitolo Disegni quotati della guida profilata (Pagina 249). 52 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

53 Montaggio 4.3 Montaggio dell'alimentatore di sistema 4.3 Montaggio dell'alimentatore di sistema Introduzione L'alimentazione di sistema dispone di un collegamento al bus backplane e alimenta i moduli collegati con la tensione di alimentazione interna. Presupposti La guida profilata deve essere già montata. Attrezzi necessari Avvitatore da 4,5 mm Montaggio dell'alimentatore di sistema Per montare l'alimentatore di sistema procedere nel seguente modo: 1. Inserire il connettore a U sul retro dell'alimentatore di sistema. 2. Agganciare l'alimentatore di sistema alla guida profilata. 3. Ruotare l'alimentatore di sistema all'indietro. Figura 4-4 Montaggio dell'alimentatore di sistema 4. Aprire lo sportello frontale. 5. Estrarre il connettore di rete dall'alimentatore di sistema. 6. Avvitare l'alimentatore di sistema fino a fissarlo (coppia di serraggio 1,5 Nm). 7. Inserire il connettore di rete cablato nell'alimentatore di sistema. Informazioni sul cablaggio del connettore di rete sono riportate nel capitolo Collegamento degli alimentatori di sistema e di carico (Pagina 80). Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 53

54 Montaggio 4.3 Montaggio dell'alimentatore di sistema Smontaggio dell'alimentatore di sistema L'alimentatore di sistema è stato cablato. Per smontare l'alimentatore di sistema procedere nel seguente modo: 1. Staccare la tensione di alimentazione. 2. Aprire lo sportello frontale. 3. Disinserire la tensione di alimentazione. 4. Staccare il connettore di rete ed estrarlo dall'alimentatore di sistema. 5. Allentare la(le) vite(viti) di fissaggio. 6. Estrarre l'alimentatore di sistema dalla guida profilata ruotandolo. Riferimenti Per maggiori informazioni consultare i manuali del prodotto degli alimentatori di sistema. 54 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

55 Montaggio 4.4 Montaggio dell'alimentatore di carico 4.4 Montaggio dell'alimentatore di carico Introduzione Gli alimentatori di carico non dispongono di collegamento al bus backplane del sistema di automazione S7-1500/del sistema di periferia decentrata ET 200MP e quindi non occupano un posto connettore nel bus backplane. L'alimentatore di carico alimenta a DC 24 V l'alimentatore di sistema, la CPU, il modulo di interfaccia e i circuiti di corrente di ingresso e di uscita dei moduli di periferia. Presupposti La guida profilata deve essere già montata. Attrezzi necessari Avvitatore da 4,5 mm Montaggio dell'alimentatore di carico Visualizza videosequenza ( Per montare un alimentatore di carico procedere nel seguente modo: 1. Agganciare l'alimentatore di carico alla guida profilata. 2. Ruotare l'alimentatore di carico all'indietro. Figura 4-5 Montaggio dell'alimentatore di carico 3. Aprire lo sportello frontale. 4. Estrarre il connettore di rete dall'alimentatore di carico. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 55

56 Montaggio 4.4 Montaggio dell'alimentatore di carico 5. Avvitare l'alimentatore di carico fino a fissarlo (coppia di serraggio 1,5 Nm). 6. Inserire il connettore di rete cablato nell'alimentatore di carico. Il cablaggio del connettore di rete è descritto al capitolo Collegamento degli alimentatori di sistema e di carico (Pagina 80). Nota Gli alimentatori di carico si possono montare solo a sinistra o a destra al di fuori del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP. Se si installa un alimentatore di carico sul lato destro della struttura progettabile è necessario prevedere una distanza dalla struttura progettata perché il modulo emana calore. Per maggiori informazioni consultare i manuali del prodotto. Il numero degli alimentatori di carico utilizzabili non è predefinito. Smontaggio dell'alimentatore di carico L'alimentatore di carico è stato cablato. Per smontare un alimentatore di carico procedere nel seguente modo: 1. Staccare la tensione di alimentazione. 2. Aprire lo sportello frontale. 3. Disinserire l'alimentatore di carico. 4. Staccare il connettore di rete ed estrarlo dall'alimentatore di carico. 5. Allentare la(le) vite(viti) di fissaggio. 6. Estrarre l'alimentatore di carico dalla guida profilata ruotandolo. Riferimenti Per maggiori informazioni consultare i manuali del prodotto degli alimentatori di carico. 56 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

57 Montaggio 4.5 Montaggio della CPU 4.5 Montaggio della CPU Introduzione La CPU esegue il programma utente e alimenta di corrente l'elettronica dei moduli in uso attraverso il bus backplane. Presupposti La guida profilata deve essere già montata. A destra sul retro dell'alimentatore di sistema posto a sinistra della CPU è inserito un connettore a U. Nota Film protettivo Tenere presente che allo stato di fornitura della CPU sul display è applicato un film protettivo. Il film protettivo può essere tolto all'occorrenza. Attrezzi necessari Avvitatore da 4,5 mm Montaggio della CPU Visualizza videosequenza ( Per montare una CPU procedere nel seguente modo: 1. Inserire il connettore a U sul retro della CPU. 2. Fissare la CPU alla guida profilata ed eventualmente spingerla fino all'alimentatore di sistema sulla sinistra. 3. Accertarsi di aver inserito il connettore a U nell'alimentatore di sistema. Ruotare la CPU all'indietro. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 57

58 Montaggio 4.5 Montaggio della CPU 4. Avvitare a fondo la CPU (coppia di serraggio 1,5 Nm). Figura 4-6 Montaggio della CPU Smontaggio della CPU La CPU è cablata e seguita da altri moduli. Per smontare una CPU procedere nel seguente modo: 1. Aprire lo sportello frontale. 2. Impostare la CPU in STOP. 3. Staccare la tensione di alimentazione. 4. Estrarre il connettore della tensione di alimentazione. 5. Staccare il connettore di bus per PROFIBUS/PROFINET con l'avvitatore ed estrarlo dalla CPU. 6. Allentare la(le) vite(viti) di fissaggio della CPU. 7. Estrarre la CPU dalla guida profilata ruotandola. 58 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

59 Montaggio 4.6 Montaggio del modulo di interfaccia 4.6 Montaggio del modulo di interfaccia Introduzione Il modulo di interfaccia collega l'et 200MP con PROFINET IO/PROFIBUS DP e scambia i dati tra il controllore di livello superiore e i moduli di periferia. Presupposti La guida profilata deve essere già montata. Sul lato posteriore sinistro di un alimentatore di sistema collocato davanti al modulo di interfaccia è inserito un connettore a U. Attrezzi necessari Avvitatore da 4,5 mm Montaggio del modulo di interfaccia Visualizza videosequenza ( Per montare un modulo di interfaccia procedere nel seguente modo: 1. Inserire il connettore a U sul lato posteriore destro del modulo di interfaccia. 2. Posizionare il modulo di interfaccia nella guida profilata. 3. Ruotare il modulo di interfaccia all'indietro. 4. Avvitare saldamente il modulo di interfaccia (coppia di serraggio 1,5 Nm). Figura 4-7 Montaggio del modulo di interfaccia Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 59

60 Montaggio 4.7 Montaggio dei moduli di periferia Smontaggio del modulo di interfaccia Il modulo di interfaccia è cablato e seguito da altri moduli. Per smontare il modulo di interfaccia procedere nel seguente modo: 1. Disinserire la tensione di alimentazione del modulo di interfaccia. 2. Aprire lo sportello frontale. 3. Con il giravite, allentare il connettore di bus e il connettore per la tensione di alimentazione ed estrarli dal modulo di interfaccia. 4. Allentare la vite di fissaggio dell'unità di interfaccia. 5. Estrarre il modulo di interfaccia dalla guida profilata facendolo ruotare. 4.7 Montaggio dei moduli di periferia Introduzione I moduli di periferia vengono montati dopo la CPU/il modulo di interfaccia. I moduli di periferia costituiscono l'interfaccia tra controllore e processo. Tramite i sensori e gli attuatori collegati il controllore rileva lo stato attuale del processo e reagisce di conseguenza. Presupposti La guida profilata deve essere già montata. La CPU/il modulo di interfaccia è già montata/o. Sul retro del modulo/della CPU/del modulo di interfaccia a sinistra del modulo di periferia è inserito un connettore a U. Attrezzi necessari Avvitatore da 4,5 mm 60 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

61 Montaggio 4.7 Montaggio dei moduli di periferia Montaggio dei moduli di periferia Visualizza videosequenza ( Per montare un modulo di periferia procedere nel seguente modo: 1. Inserire il connettore a U sul lato posteriore destro del modulo di periferia. Eccezione: l'ultimo modulo di periferia nella configurazione 2. Fissare il modulo di periferia alla guida profilata e spingerlo fino al modulo sinistro. 3. Ruotare il modulo di periferia all'indietro. 4. Avvitare a fondo il modulo di periferia (coppia di serraggio 1,5 Nm). Figura 4-8 Montaggio del modulo di periferia Smontaggio dei moduli di periferia Il modulo di periferia è stato cablato. Per smontare un modulo di periferia procedere nel seguente modo: 1. Staccare tutte le tensioni di alimentazione. 2. Aprire lo sportello frontale. 3. Per i moduli di comunicazione: Svitare ed estrarre i connettori dal modulo. Nelle unità di ingressi/uscite: Estrarre il connettore frontale con l'aiuto della linguetta di sbloccaggio dal modulo di periferia. Far ruotare il connettore frontale verso il basso ed estrarlo dalle scanalature di guida. 4. Allentare la vite di fissaggio del modulo di periferia. 5. Estrarre il modulo di periferia dalla guida profilata facendolo ruotare. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 61

62 Collegamento Regole e norme di funzionamento Introduzione Il sistema di periferia decentrata S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP è parte integrante di impianti o sistemi e richiede pertanto l'applicazione di regole e norme specifiche in funzione del campo di impiego. Questo capitolo fornisce una visione d'insieme delle regole principali da osservare per l'integrazione del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP in un impianto o un sistema. Applicazione specifica Rispettare nei casi specifici di utilizzo le norme di sicurezza e di prevenzione degli infortuni in vigore, ad es. le direttive sulla sicurezza delle macchine. Dispositivi di ARRESTO DI EMERGENZA I dispositivi di arresto di emergenza a norma IEC (corrispondente alla DIN VDE 0113) devono essere funzionanti in tutti i modi di funzionamento dell impianto o del sistema. Esclusione degli stati pericolosi dell'impianto Non devono verificarsi stati di funzionamento pericolosi se si riavvia l'impianto dopo un'interruzione o una caduta di tensione si ristabilisce la comunicazione del bus dopo un guasto. Eventualmente si deve forzare l'arresto DI EMERGENZA! Dopo lo sblocco del dispositivo di ARRESTO DI EMERGENZA non deve verificarsi un avvio incontrollato o indefinito. 62 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

63 Collegamento 5.1 Regole e norme di funzionamento Tensione di rete Nel seguito sono specificati i punti da osservare per la tensione di rete (vedere capitolo Dati relativi a controlli di isolamento, classe e tipo di protezione, tensione nominale (Pagina 247)): Negli impianti o nei sistemi fissi senza sezionatori di alimentazione onnipolari, nell'impianto dell'edificio deve essere presente un dispositivo sezionatore (onnipolare). Nel caso dell'alimentatore di carico il campo della tensione nominale impostato deve corrispondere alla tensione di rete locale. In tutti i circuiti elettrici del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP l'oscillazione/differenza della tensione di rete rispetto al valore nominale deve rientrare nei limiti di tolleranza ammessi. Alimentazione a 24 V DC Di seguito vengono descritti gli aspetti che devono essere presi in considerazione in merito all'alimentazione a 24 V DC: I dispositivi di rete per l'alimentazione DC 24 V devono essere dotati di separazione elettrica di sicurezza secondo IEC Per proteggere il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP da fulmini e sovratensioni utilizzare degli scaricatori. I componenti per la protezione dai fulmini e dalle sovratensioni sono specificati nel manuale di guida alle funzioni Configurazione di controllori immuni ai disturbi ( Protezione dalle scariche elettriche Per garantire una protezione dalle scariche elettriche si deve realizzare un collegamento elettrico conduttivo tra la guida profilata del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP e il conduttore di terra. Protezione da azioni elettriche esterne Di seguito vengono descritti gli aspetti che devono essere presi in considerazione per garantire la protezione dagli effetti o dai guasti elettrici. In tutti gli impianti che comprendono un sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP assicurarsi che l'impianto sia collegato a un conduttore di terra con sezione sufficiente per la dispersione dei disturbi elettromagnetici. Per le linee di alimentazione, trasmissione dei segnali e le linee di bus è necessario prestare attenzione che l'instradamento e l'installazione siano corretti. Per le linee di trasmissione dei segnali e le linee bus è necessario prestare attenzione che una rottura della linea o del conduttore oppure un cortocircuito non causino stati indefiniti dell'impianto o del sistema. Ulteriori informazioni Ulteriori informazioni sono riportate nel manuale di guida alle funzioni Configurazione di controllori immuni ai disturbi ( Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 63

64 Collegamento 5.2 Regole e norme supplementari per il funzionamento di S7-1500/ET 200MP con moduli fail-safe 5.2 Regole e norme supplementari per il funzionamento di S7-1500/ET 200MP con moduli fail-safe Bassissima tensione funzionale di sicurezza per moduli fail-safe AVVERTENZA I moduli fail-safe devono funzionare con una bassa tensione di sicurezza (SELV, PELV). Per maggiori informazioni sulla bassissima tensione funzionale di sicurezza si rimanda alle schede tecniche degli alimentatori. I moduli fail-safe funzionano con una tensione nominale di DC 24 V. Il campo di tolleranza va da DC 19,2 V adc 28,8 V. Nel campo di sovratensione da DC 32 V a DC 36 V i moduli F reagiscono in sicurezza e gli ingressi e le uscite vengono passivati. In presenza di sovratensioni maggiori di DC 36 V, nei moduli F la tensione viene disinserita in modo permanente con conseguente pericolo di danni agli stessi. Utilizzare un alimentatore di rete che non superi Um = DC 36 V nemmeno in caso di guasto. Osservare i dati contenuti nella scheda tecnica sulla protezione dalle sovratensioni in caso di un errore interno. Oppure adottare misure adeguate per limitare la tensione, ad es. l'impiego di un dispositivo di protezione dalla sovratensione. Tutti i componenti del sistema che possono erogare energia elettrica in qualsiasi forma devono soddisfare questa condizione. Tutti gli ulteriori circuiti di corrente (DC 24 V) implementati nel sistema devono avere una bassissima tensione funzionale di sicurezza (SELV, PELV). In proposito attenersi ai dati specificati nelle relative schede tecniche o rivolgersi al costruttore. Si noti inoltre che è possibile collegare ai moduli F encoder e attuatori alimentati da una sorgente esterna. Anche in questo caso ci si deve accertare che vengano alimentati con una bassissima tensione funzionale di sicurezza. Anche in caso di errore il segnale di processo di un modulo digitale DC 24 V non deve superare una tensione di errore di Um. AVVERTENZA Anche in caso di guasto non deve essere superata la differenza di potenziale consentita tra l'alimentazione del modulo di interfaccia (tensione di bus) e la tensione di carico. In questo caso è possibile ad es. ricorrere a un collegamento galvanico esterno. Ciò evita, anche in caso di differenze di potenziale, un aumento della tensione nelle diverse sorgenti e il conseguente superamento della tensione di errore Um. 64 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

65 Collegamento 5.2 Regole e norme supplementari per il funzionamento di S7-1500/ET 200MP con moduli fail-safe Requisiti degli alimentatori di corrente in caso di interruzione della tensione Nota Per garantire la conformità con la norma IEC , utilizzare esclusivamente alimentatori di rete (DC 24 V) con un tempo di tamponamento di almeno 20 ms in caso di caduta di rete. Osservare inoltre i requisiti delle norme da considerare per il superamento delle cadute di rete. Informazioni sui componenti dell'alimentazione di corrente sono disponibili in Internet ( Requisiti degli encoder e degli attuatori per i moduli fail-safe Requisiti generali per gli encoder e gli attuatori Per l'utilizzo degli encoder e degli attuatori in sicurezza osservare il seguente avviso. AVVERTENZA La sicurezza dipende in larga misura dalla strumentazione con encoder e attuatori. Inoltre gli encoder e gli attuatori generalmente non superano una durata di utilizzo di 20 anni secondo la Norma IEC 61508:2010 senza una notevole diminuzione della sicurezza. La probabilità che si verifichino errori pericolosi, ovvero la percentuale di errori pericolosi di una funzione di sicurezza, deve rientrare entro un limite massimo determinato dal SIL (Safety Integrity Level). I valori raggiunti dai moduli F sono specificati nel capitolo "Grandezze caratteristiche di sicurezza" nei dati tecnici dei moduli F. Per ottenere la classe di sicurezza necessaria occorre utilizzare encoder e attuatori di categoria appropriata. Ulteriori requisiti degli encoder Generalmente Per raggiungere la classe SIL3/Kat.3/PLd è sufficiente un encoder a un canale. Tuttavia, per ottenere la classe SIL3/Kat.3/PLd con un encoder a un canale l'encoder stesso deve supportare la SIL3/Kat.3/PLd, in caso contrario è possibile raggiungere questo livello di sicurezza solo collegando encoder a due canali. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 65

66 Collegamento 5.2 Regole e norme supplementari per il funzionamento di S7-1500/ET 200MP con moduli fail-safe Per raggiungere la classe Cat. 4 è necessario collegare gli encoder con due canali. AVVERTENZA Nel caso dei moduli di ingresso fail-safe dopo il rilevamento di errori viene trasmesso alla CPU F il valore "0". Assicurarsi pertanto che gli encoder siano realizzati in modo da garantire la reazione sicura del programma di sicurezza se lo stato degli encoder è "0". Esempio: un encoder di arresto d'emergenza deve realizzare nel proprio programma di sicurezza la disinserzione dell'attuatore con lo stato "0" (pulsante di arresto di emergenza premuto). Requisiti relativi alla durata dei segnali degli encoder AVVERTENZA Relativamente ai segnali degli encoder considerare i seguenti requisiti: Per garantire il corretto rilevamento dei segnali dell'encoder da parte dei moduli F è necessario assicurarsi che i segnali abbiano una determinata durata minima. Per garantire che gli impulsi vengano rilevati è necessario che il tempo tra due cambi di segnale (durata di impulso) sia maggiore del tempo di sorveglianza PROFIsafe. Rilevamento sicuro degli ingressi tramite moduli F La durata minima dei segnali degli encoder per i moduli F con ingressi varia in funzione del ritardo di ingresso parametrizzato, dei parametri della prova di cortocircuito delle alimentazioni encoder e del comportamento in caso di discrepanza parametrizzato per la valutazione 1oo2 (2v2). La durata del segnale deve essere maggiore del tempo di reazione max. dell'applicazione parametrizzata. Per informazioni sul calcolo del tempo di reazione max. consultare il capitolo "Tempi di reazione" del modulo F specifico. Dalle durate minime risulta la frequenza di commutazione max. consentita dei segnali degli encoder. 66 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

67 Collegamento 5.2 Regole e norme supplementari per il funzionamento di S7-1500/ET 200MP con moduli fail-safe Ulteriori requisiti relativi agli attuatori I moduli di uscita fail-safe testano le uscite a intervalli regolari. Il modulo F disinserisce brevemente le uscite attivate e inserisce brevemente le uscite eventualmente disattivate. La durata max. degli impulsi di prova (intervallo buio e luce) è parametrizzabile. Durante il test gli attuatori a reazione rapida potrebbero essere disattivati o attivati brevemente. Se il processo non tollera questa reazione impostare una durata dell'impulso luce o buio appropriata oppure utilizzare attuatori con un'inerzia sufficiente. AVVERTENZA Se gli attuatori funzionano a tensioni superiori a DC 24 V (ad es. DC 230 V), è necessario implementare una separazione di potenziale sicura tra le uscite dei moduli fail-safe e i componenti che conducono le tensioni più elevate (secondo la Norma IEC :2010). Generalmente in questo caso si utilizzano relè e contattori. Questa misura è particolarmente importante per i dispositivi di comando a semiconduttore. Dati tecnici di encoder e attuatori Per la scelta degli encoder e degli attuatori leggere anche le informazioni sui dati tecnici contenute nei manuali di prodotto dei moduli fail-safe Diafonia dei segnali di ingresso e di uscita digitali Se si raggruppano i segnali delle uscite e degli ingressi digitali fail-safe in un unico cavo possono verificarsi errori di rilettura nei moduli F-DQ. Causa: diafonia capacitiva Durante il test del pattern dei bit delle uscite o dell'alimentazione encoder degli ingressi, il fronte di attivazione a picco dei driver di uscita può provocare una diafonia estesa ad altri canali di uscita o di ingresso non collegati a causa della capacità di accoppiamento del cavo. In questi canali potrebbe verificarsi un'attivazione del circuito di rilettura. Viene rilevato un cortocircuito (trasversale) che determina una disinserzione in sicurezza. Rimedio: Cavi separati per moduli F-DI, F-DQ, e moduli standard DQ Applicare alle uscite relè di accoppiamento o diodi Disattivare il test cortocircuito dell'alimentazione encoder (se la classe di sicurezza richiesta lo consente). Causa: diafonia magnetica Attraverso un carico induttivo collegato ai canali F-DQ potrebbe essere indotto un forte campo magnetico. Rimedio: Separare fisicamente i carichi induttivi o schermare il campo magnetico. Parametrizzare il "Max. readback time dark test" a 50 ms o più. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 67

68 Collegamento 5.3 Funzionamento con alimentazione messa a terra 5.3 Funzionamento con alimentazione messa a terra Introduzione Qui di seguito sono riportate informazioni sulla configurazione complessiva di un sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP con messa a terra dell'alimentazione (rete TN-S). I singoli argomenti trattati sono i seguenti: Dispositivi di disinserzione, protezione da cortocircuito e sovraccarico ai sensi delle norme IEC (corrispondente alla DIN VDE 0100) e IEC (corrispondente alla DIN VDE 0113) Alimentatori di carico e circuiti di carico Alimentazione a terra Per i dispositivi di alimentazione a terra (rete TN-S) il conduttore neutro della rete (N) e il conduttore di terra (PE) sono messi a terra. Questi due conduttori fanno parte del sistema di protezione dalle sovratensioni. Quando l'impianto è in funzione la corrente attraversa il conduttore neutro. Se si verifica un errore, ad es. una semplice dispersione a terra tra un conduttore sotto tensione e la terra, la corrente viene scaricata attraverso il conduttore di terra. Separazione elettrica sicura (SELV/PELV a norma IEC ) Gli alimentatori di carico/di sistema con alimentazione DC 24 V necessitano della separazione elettrica di sicurezza. Questa protezione viene definita SELV (Safety Extra Low Voltage)/PELV (Protective Extra Low Voltage) secondo la norma IEC Il cablaggio dei circuiti SELV/PELV deve essere separato dal cablaggio di altri circuiti che non sono SELV/PELV, diversamente l'isolamento di tutti i conduttori deve essere adeguato alle tensioni maggiori. Potenziale di riferimento del controllore Il potenziale di riferimento del sistema di automazione S7-1500/ ET 200MP di periferia decentrata è collegato alla guida profilata tramite una combinazione RC ad alta impedenza interna alla CPU/al modulo di interfaccia. In questo modo si disperdono le correnti di disturbo ad alta frequenza, evitando cariche elettrostatiche. Malgrado la guida profilata messa a terra, il potenziale di riferimento del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP è da considerarsi senza messa a terra dato il collegamento ad alta impedenza. Se si vuole installare il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP con potenziale di riferimento messo a terra, collegare galvanicamente il morsetto M della CPU/del modulo di interfaccia con il conduttore di terra. Una rappresentazione semplificata dei rapporti di potenziale è riportata nel capitolo Configurazione elettrica (Pagina 71). 68 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

69 Collegamento 5.3 Funzionamento con alimentazione messa a terra Protezione da cortocircuiti e sovraccarico Per l'installazione di un impianto completo sono necessari diversi componenti e misure di protezione dai cortocircuiti e dalle sovratensioni. Il tipo di componenti e il grado di obbligatorietà delle misure necessarie dipendono da quale norma IEC (DIN VDE) si applica all'installazione dell'impianto. La tabella si riferisce alla figura seguente e mette a confronto le norme IEC (DIN VDE). Tabella 5-1 Componenti e misure necessarie Dispositivo di disinserzione per controllore, generatore di segnale e attuatori Protezione da cortocircuito e contro i sovraccarichi: Suddivisione in gruppi per trasduttori di segnale e organi attuatori Alimentazione corrente di carico per circuiti di carico AC con più di cinque componenti elettromagnetici Riferimento alla figura IEC (DIN VDE 0100) 1 Interruttore principale Sezionatore Protezione circuiti di protezione unipolari Separazione galvanica tramite trasformatore consigliata IEC (DIN VDE 0113) Per circuito secondario messo a terra: protezione unipolare Altrimenti: protezione onnipolare Separazione galvanica tramite trasformatore consigliata Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 69

70 Collegamento 5.3 Funzionamento con alimentazione messa a terra S7-1500/ET 200MP nella configurazione complessiva La seguente figura mostra l's7-1500/et 200MP nella configurazione complessiva (alimentazione di corrente di carico e piano di messa a terra) con alimentazione da una rete TN-S Interruttore principale Protezione da cortocircuiti e sovraccarico sul lato primario Protezione da cortocircuiti e sovraccarico sul lato secondario Alimentazione corrente di carico (interruzione galvanica) Figura 5-1 Utilizzo dell's7-1500/et 200MP con potenziale di riferimento messo a terra 70 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

71 Collegamento 5.4 Configurazione elettrica 5.4 Configurazione elettrica Separazione di potenziale Nel sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP il potenziale è separato tra: il lato primario dell'alimentatore di sistema (PS) e tutti gli altri componenti del circuito le interfacce di comunicazione (PROFIBUS/PROFINET) della CPU/del modulo di interfaccia e tutti gli altri componenti del circuito i circuiti della corrente di carico/dell'elettronica di processo e tutti gli altri componenti del circuito dell's7-1500/et 200MP Tramite combinazioni RC o condensatori integrati vengono disperse le correnti di disturbo ad alta frequenza ed evitato l'accumulo di cariche elettrostatiche. Rapporti di potenziale S La seguente figura rappresenta in modo semplificato i rapporti di potenziale del sistema di automazione S Figura 5-2 Rapporti di potenziale dell's con l'esempio di una CPU PN/DP Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 71

72 Collegamento 5.4 Configurazione elettrica Rapporti di potenziale ET 200MP su PROFINET IO La figura seguente rappresenta in modo semplificato i rapporti di potenziale del sistema di periferia decentrata ET 200MP su PROFINET IO. Figura 5-3 Rapporti di potenziale dell'et 200MP con l'esempio di un modulo di interfaccia IM PN HF 72 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

73 Collegamento 5.4 Configurazione elettrica Rapporti di potenziale ET 200MP su PROFIBUS DP La figura seguente rappresenta in modo semplificato i rapporti di potenziale del sistema di periferia decentrata ET 200MP su PROFIBUS DP. Figura 5-4 Rapporti di potenziale dell'et 200MP con l'esempio di un modulo di interfaccia IM DP ST Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 73

74 Collegamento 5.5 Regole di cablaggio 5.5 Regole di cablaggio Introduzione Per il collegamento del sistema di automazione S7-1500/il sistema di periferia decentrata ET 200MP utilizzare dei cavi adeguati. Nelle tabelle seguenti sono riportate le regole per il cablaggio di CPU, modulo di interfaccia, alimentatore di sistema, alimentatore di carico, connettore frontale e alimentatori. CPU, modulo di interfaccia, alimentazione di sistema e di carico Tabella 5-2 Regole di cablaggio per CPU, modulo di interfaccia e alimentatori di sistema e di carico Regole di cablaggio per... CPU/modulo di interfaccia Alimentatori di sistema e di carico Sezioni collegabili per cavi rigidi (Cu) Sezioni collegabili Senza capocorda 0, ,5 mm 2 1,5 mm 2 per cavi flessibili AWG * : AWG * : 16 (Cu) Con capocorda 0, ,5 mm 2 1,5 mm 2 AWG * : AWG * : 16 Numero di cavi per ciascun collegamento 1 1 Lunghezza di spelatura dei cavi mm mm Capocorda secondo Senza capocorda in Forma A, lunghezza 10 mm Forma A, lunghezza fino a 7 mm norma DIN plastica Con capocorda in plastica Forma E, lunghezza 10 mm Forma A, lunghezza fino a 7 mm 0,25 a 1,5 mm 2 Diametro guaina - 8,5 mm Attrezzi Avvitatore, forma conica, da 3 a 3,5 mm Avvitatore, forma conica, da 3 a 3,5 mm Tecnica di connessione Morsetto push-in Morsetto a vite Coppia di serraggio - 0,5 Nm... 0,6 Nm * American Wire Gauge 74 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

75 Collegamento 5.5 Regole di cablaggio Connettore frontale Tabella 5-3 Regole di cablaggio per il connettore frontale Regole di cablaggio per... Connettore frontale a 40 poli (morsetto a vite, per moduli da 35 mm) Connettore frontale a 40 poli (morsetto push-in, per moduli da 35 mm) Connettore frontale a 40 poli (morsetto push-in, per moduli da 25 mm) Sezioni collegabili per cavi rigidi (Cu) fino a 0,25 mm² fino a 0,25 mm² fino a 0,25 mm² AWG *: fino a 24 AWG *: fino a 24 AWG *: fino a 24 Sezioni collegabili per cavi Senza capocorda 0, ,5 mm 2 0, ,5 mm 2 0, ,5 mm 2 flessibili (Cu) (max. 40 x 0,75 mm 2 ) AWG * : AWG * : AWG * : mm 2 (max. 40 x 0,75 mm 2 ) Con capocorda 0, ,5 mm 2 0, ,5 mm 2 0, ,5 mm 2 (max. 32 x 0,75 mm²; 8 x 1,5 mm²) AWG * : AWG * : AWG * : (max. 32 x AWG 19; 8 x AWG 16) Numero di cavi per ciascun collegamento 1 oppure combinazione di 2 conduttori fino a 1,5 mm 2 (totale) in un capocorda comune 1 oppure combinazione di 2 conduttori fino a 1,5 mm 2 (totale) in un capocorda comune 1 oppure combinazione di 2 conduttori fino a 1,5 mm 2 (totale) in un capocorda comune Lunghezza di spelatura dei cavi Capocorda secondo norma DIN Senza capocorda in plastica Con capocorda in plastica 0,25 a 1,5 mm 2 8 mm fino a max. 0,75 mm 2 (in funzione della lunghezza AEH ** : 8 mm) mm per tutte le sezioni (in funzione della lunghezza AEH ** : 10 mm, 12 mm) Forma A: lunghezza 8 mm fino a max. 0,75 mm 2, lunghezza 10 mm e 12 mm per tutte le sezioni Forma E: lunghezza 8 mm fino a max. 0,75 mm 2, lunghezza 10 mm e 12 mm per tutte le sezioni mm (in base alla lunghezza AEH ** : 8 mm, 10 mm) Forma A: lunghezza 8 mm e 10 mm Forma E: lunghezza 8 mm e10 mm mm (in base alla lunghezza AEH ** : 8 mm, 10 mm) Forma A: lunghezza 8 mm e 10 mm Forma E: lunghezza 8 mm e10 mm Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 75

76 Collegamento 5.5 Regole di cablaggio Regole di cablaggio per... Connettore frontale a 40 poli (morsetto a vite, per moduli da 35 mm) Connettore frontale a 40 poli (morsetto push-in, per moduli da 35 mm) Diametro guaina Attrezzi Avvitatore, forma conica, da 3 a 3,5 mm Avvitatore, forma conica, da 3 a 3,5 mm Connettore frontale a 40 poli (morsetto push-in, per moduli da 25 mm) Avvitatore, forma conica, da 3 a 3,5 mm Tecnica di connessione Morsetto a vite Morsetto push-in Morsetto push-in Coppia di serraggio 0,4 Nm... 0,7 Nm - - (morsetto a vite) Max. forza di azionamento per l'apertura completa del morsetto push-in - 40 N 40 N Matrice di crimpatura consigliata per il capocorda - Corrispondente all'attrezzo di crimpaggio PZ 6/5 Corrispondente all'attrezzo di crimpaggio PZ 6/5 * American Wire Gauge ** Capocorda 76 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

77 Collegamento 5.5 Regole di cablaggio Alimentatori Tabella 5-4 Regole di cablaggio degli alimentatori (parte integrante del set di schermatura) Regole di cablaggio per... Alimentatore (morsetto a vite, per moduli da 35 mm) Alimentatore (morsetto push-in, per moduli da 25 mm) Sezioni collegabili per cavi rigidi (Cu) Sezioni collegabili per cavi flessibili Senza capocorda 0, ,5 mm 2 0, ,5 mm 2 (Cu) AWG * : AWG * : Con capocorda 0, ,5 mm 2 0, ,5 mm 2 AWG * : AWG * : Numero di cavi per ciascun collegamento 1 oppure combinazione di 2 cavi fino a 1,5 mm 2 (somma) in un capocorda comune 1 oppure combinazione di 2 conduttori fino a 1,5 mm 2 (totale) in un capocorda comune Lunghezza di spelatura dei cavi 8 mm fino a max. 0,75 mm 2 (in funzione della lunghezza AEH ** : 8 mm) mm per tutte le sezioni (in funzione della lunghezza AEH ** : 10 mm, 12 mm) Capocorda secondo norma DIN Senza capocorda in plastica Forma A: lunghezza 8 mm fino a max. 0,75 mm 2, lunghezza 10 mm e 12 mm per tutte le sezioni Con capocorda in plastica Forma E: 0,25 a 1,5 mm 2 lunghezza 8 mm fino a max. 0,75 mm 2, lunghezza 10 mm e 12 mm per tutte le sezioni mm (in base alla lunghezza AEH ** : 8 mm, 10 mm) Forma A: lunghezza 8 mm e 10 mm Forma E: lunghezza 8 mm e10 mm Diametro guaina - - Attrezzi Avvitatore, forma conica, da 3 a 3,5 mm Avvitatore, forma conica, da 3 a 3,5 mm Tecnica di connessione Morsetto a vite Morsetto push-in Coppia di serraggio 0,4 Nm... 0,7 Nm - (morsetto a vite) Max. forza di azionamento per l'apertura completa del morsetto push-in - 40 N Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 77

78 Collegamento 5.5 Regole di cablaggio Regole di cablaggio per... Alimentatore (morsetto a vite, per moduli da 35 mm) Alimentatore (morsetto push-in, per moduli da 25 mm) Matrice di crimpatura consigliata per il capocorda - Corrispondente all'attrezzo di crimpaggio PZ 6/5 * American Wire Gauge ** Capocorda Temperatura ammessa del cavo Nota Temperature consentite Alla temperatura ambiente max. del sistema S7-1500/ET 200MP è necessario scegliere conduttori con una sezione trasversale sufficiente per non superare le temperature consentite per i cavi. Esempi: Con una temperatura ambiente di 60 C, una corrente ad es. di 4 A per filo e una sezione di 1,5 mm² Cu, un conduttore di collegamento deve essere idoneo per un campo di temperatura di min. 90 C. Con una temperatura ambiente di 60 C, una corrente ad es. di 2 A per filo e una sezione di 1,5 mm² Cu, un conduttore di collegamento deve essere idoneo per un campo di temperatura di min. 80 C. 78 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

79 Collegamento 5.6 Collegamento della tensione di alimentazione 5.6 Collegamento della tensione di alimentazione Introduzione La tensione di alimentazione viene addotta attraverso un connettore a 4 poli collocato nella parte anteriore della CPU/del modulo di interfaccia. Connessione della tensione di alimentazione (X80) I collegamenti del connettore a 4 poli hanno il seguente significato: DC 24 V della tensione di alimentazione Massa dalla tensione di alimentazione 3 Massa della tensione di alimentazione per collegamento in cascata (corrente limitata a 10 A) 4 5 Figura DC 24 V sella tensione di alimentazione per collegamento in cascata (corrente limitata a 10 A) Apertura a molla (una per morsetto) Connessione per la tensione di alimentazione La sezione massima è di 1,5 mm 2. I connettori permettono di assicurare la continuità della tensione di alimentazione anche quando il connettore del modulo di interfaccia è disinserito. Presupposti Cablare il connettore solo con tensione di alimentazione disattivata. Attenersi alle Regole di cablaggio (Pagina 74). Strumenti necessari Avvitatore da 3 a 3,5 mm Collegamento dei conduttori senza attrezzi: multifilari (trefoli) con capocorda o saldati agli ultrasuoni Per collegare un conduttore senza utilizzare gli attrezzi procedere nel seguente modo: 1. Spelare i conduttori da 8 a 11 mm. 2. Saldare o crimpare il conduttore con capocorda. 3. Inserire il conduttore nel morsetto push-in fino all'arresto. 4. Premere il connettore cablato nella presa della CPU/del modulo di interfaccia. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 79

80 Collegamento 5.7 Collegamento degli alimentatori di sistema e di carico Collegamento dei conduttori: multifilari (trefoli) senza capocorda, non lavorati Per collegare un conduttore senza capocorda procedere nel seguente modo: 1. Spelare i conduttori da 8 a 11 mm. 2. Fare leva con il cacciavite nell'apertura a molla e inserire il conduttore nel morsetto pushin fino all'arresto. 3. Estrarre l'avvitatore dall'apertura molla. 4. Premere il connettore cablato nella presa della CPU/del modulo di interfaccia. Smontaggio del cavo Premere l'avvitatore fino all'arresto nell'apertura a molla. Estrarre il cavo. Smontaggio del connettore Per smontare il connettore è necessario un avvitatore. Fare leva con il cacciavite ed estrarre il connettore dalla CPU/dal modulo di interfaccia. 5.7 Collegamento degli alimentatori di sistema e di carico Introduzione Allo stato di fornitura, negli alimentatori di sistema/di carico sono inseriti connettori di rete. I moduli e il relativo connettore di rete sono muniti di codice. La codifica viene effettuata con due elementi di codifica, uno dei quali si trova nel modulo e l'altro nel connettore di rete. Gli alimentatori di sistema/di carico utilizzano connettori di rete identici per il collegamento in tensione. L'elemento di codifica impedisce l'inserimento di un connettore di rete in un alimentatore di sistema/di carico di tipo diverso. Strumenti necessari Avvitatore da 3 a 3,5 mm 80 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

81 Collegamento 5.7 Collegamento degli alimentatori di sistema e di carico Collegamento della tensione di alimentazione a un alimentatore di sistema/di carico Vedere la videosequenza ( m) Per collegare l'alimentazione di tensione procedere nel seguente modo: 1. Ruotare lo sportellino frontale del modulo verso l'alto finché non scatta in posizione. 2. Premere il tasto di sbloccaggio del connettore di rete verso il basso (figura 1). Estrarre il connettore di rete dal modulo tirandolo in avanti. 3. Allentare la vite sul lato frontale del connettore. In questo modo si allentano la chiusura della custodia e lo scarico di tiro. La vite tirata rende impossibile l'apertura della copertura del connettore (figura 2). 4. Sollevare il coperchio del connettore con uno strumento adatto (figura 3). Figura 5-6 Collegamento della tensione di alimentazione all'alimentatore di sistema/di carico (1) 5. Spelare la guaina del cavo per una lunghezza di 35 mm e i cavi per una lunghezza di 7-8 mm e applicare i capocorda. 6. Collegare i cavi secondo lo schema di collegamento nel connettore (figura 4). 7. Chiudere la copertura (figura 5). 8. Fissare nuovamente la vite (figura 6). In questo modo lo scarico di tiro agisce sui cavi. Figura 5-7 Collegamento della tensione di alimentazione all'alimentatore di sistema/di carico (2) 9. Inserire il connettore di rete nel modulo fino a quando il dispositivo di bloccaggio non si innesta in posizione. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 81

82 Collegamento 5.8 Collegamento della CPU/del modulo di interfaccia all'alimentazione di carico Ulteriori informazioni Per maggiori informazioni sul collegamento della tensione di uscita DC 24 V dei moduli di alimentazione della tensione di carico consultare i manuali del prodotto dei moduli. 5.8 Collegamento della CPU/del modulo di interfaccia all'alimentazione di carico Introduzione Sull'alimentazione di carico si trova (dietro lo sportellino frontale, in basso) un morsetto di uscita DC 24 V a innesto. A questo morsetto si collegano i conduttori per l'alimentazione di tensione della CPU/del modulo di interfaccia. Presupposti Cablare il connettore solo con la tensione di alimentazione disattivata Il connettore per la tensione di alimentazione è già montato sulla CPU/sul modulo di interfaccia. Vedere il capitolo Collegamento della tensione di alimentazione (Pagina 79). Attrezzi necessari Avvitatore da 3 a 3,5 mm 82 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

83 Collegamento 5.8 Collegamento della CPU/del modulo di interfaccia all'alimentazione di carico Collegamento della CPU/del modulo di interfaccia a un'alimentazione di carico Visualizza videosequenza ( tm) Per collegare l'alimentazione di tensione procedere nel seguente modo: 1. Aprire lo sportellino frontale dell'alimentazione di carico e sfilare il morsetto di uscita DC 24 V verso il basso. 2. Cablare il morsetto di uscita a DC 24 V con i conduttori del connettore a 4 poli della CPU/del modulo di interfaccia. La sezione del conduttore può essere di 0,5 mm²... 2,5 mm. 3. Collegare l'alimentazione di carico alla CPU/al modulo di interfaccia. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 83

84 Collegamento 5.9 Collegamento delle interfacce di comunicazione 5.9 Collegamento delle interfacce di comunicazione Collegamento delle interfacce di comunicazione Le interfacce di comunicazione della CPU/del modulo di interfaccia vengono collegate tramite connettori normalizzati. Per il collegamento utilizzare conduttori a spina confezionati. Se si vogliono confezionare da sé i conduttori di comunicazione consultare i manuali del prodotto dei moduli per conoscere la configurazione dell'interfaccia. Attenersi inoltre alle istruzioni per il montaggio dei connettori Connettore frontale per i moduli di periferia Introduzione Il collegamento dei sensori e degli attuatori dell'impianto al sistema di automazione viene realizzato attraverso connettori frontali. Inoltre i sensori e gli attuatori devono essere cablati con il connettore frontale e quest'ultimo deve essere inserito nel modulo di periferia. Cablare il connettore frontale nella "posizione di precablaggio" finalizzata a consentire un cablaggio comodo oppure eseguire il cablaggio completo prima di inserire il connettore nel modulo di periferia. Il connettore frontale si può sfilare facilmente dal modulo di periferia con il cablaggio applicato. In questo modo non è necessario smontare il cablaggio per sostituire il modulo. Versioni del connettore frontale Connettore frontale da 35 mm con morsetti a vite Connettore frontale da 25 mm con morsetti push-in Connettore frontale da 35 mm con morsetti push-in Figura 5-8 Versioni del connettore frontale 84 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

85 Collegamento 5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia Caratteristiche del connettore frontale I tre diversi connettori frontali si distinguono per le caratteristiche seguenti: 40 morsetti Tecnica di collegamento: morsetto a vite (solo per moduli da 35 mm) o push-in Larghezza modulo: 35 mm o 25 mm Se si desidera applicare lo stesso potenziale (senza separazione di potenziale) ai gruppi di carico, per i moduli di periferia digitali utilizzare i ponticelli di potenziale in dotazione con il connettore frontale (da 35 mm di larghezza). In quattro punti: 9 e 29, 10 e 30, 19 e 39, 20 e 40 è possibile collegare i morsetti a ponte. Vantaggi: Riduzione dei tempi di cablaggio. Nota Utilizzo dei ponticelli di potenziale L'utilizzo di ponticelli di potenziale dipende dal modulo in uso di volta in volta. I ponticelli di potenziale non devono essere utilizzati per i moduli a 230 V. Utilizzare i ponticelli di potenziale solo con una tensione di alimentazione max. di DC 24 V. L'intensità della corrente elettrica per ogni ponticello è al massimo di 8 A. L'utilizzo di ponticelli di potenziale non è consentito per i moduli di periferia analogici a causa della diversa assegnazione dei pin. Per i connettori frontali per i moduli da 25 mm di larghezza non sono disponibili ponticelli di potenziale. Per l'utilizzo dei ponticelli di potenziale attenersi alle avvertenze e alle regole di cablaggio indicate nel manuale del prodotto del singolo modulo di periferia. Allo stato di fornitura l'elemento di codifica si trova nel modulo. Al primo inserimento del connettore frontale nel modulo di periferia, una parte dell'elemento di codifica si innesta sul connettore frontale. Se si rimuove il connettore frontale dal modulo di periferia, una parte dell'elemento di codifica rimane nel connettore frontale mentre l'altra rimane nel modulo di periferia. In questo modo si impedisce meccanicamente l'inserimento di un connettore frontale non adatto al modulo. Ad es. il connettore frontale con l'elemento di codifica per un modulo digitale non potrà essere inserito su un modulo analogico. Caratteristiche dei connettori frontali dei moduli fail-safe Allo stato di fornitura, nel modulo fail-safe si trova, oltre all'elemento di codifica meccanico, una memoria elettronica riscrivibile per l'indirizzo PROFIsafe. Questo è l'elemento di codifica elettronico. Quando si inserisce il connettore frontale nel modulo F l'elemento di codifica elettronico si innesta completamente nel connettore frontale. Se si estrae il connettore frontale dal modulo F, la memoria con l'indirizzo PROFIsafe del modulo fail-safe rimane nel connettore frontale (vedere il capitolo Sostituzione del connettore frontale (Pagina 211)). Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 85

86 Collegamento 5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia Riferimenti Ulteriori informazioni sull'elemento di codifica sono disponibili nel capitolo Elemento di codifica del modulo di periferia e del connettore frontale (Pagina 205). Per ulteriori informazioni sull'impiego dei ponticelli di potenziale consultare il manuale del prodotto del modulo di periferia Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia senza supporto per schermi Presupposti I moduli di periferia devono essere già stati montati sulla guida profilata. La tensione di alimentazione deve essere disinserita ovunque. I conduttori devono essere predisposti in funzione della tecnica di collegamento a morsetto utilizzata; a tale riguardo attenersi alle Regole di cablaggio (Pagina 74). Attrezzi necessari Utensile spelafili Avvitatore da 3 a 3,5 mm Preparazione e cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia senza supporto per schermi Per cablare il connettore frontale procedere nel modo seguente: 1. Disinserire eventualmente l'alimentatore di carico. 2. Inserire lo scarico di tiro in dotazione (fascetta serracavi) per il ramo di cavi nel connettore frontale (figura 1). 3. Ruotare verso l'alto lo sportellino frontale del modulo di periferia da cablare finché non scatta in posizione (figura 2). Visualizza videosequenza ( 86 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

87 Collegamento 5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia 4. Portare il connettore frontale in posizione di precablaggio. Allo scopo, agganciare il connettore frontale al modulo di periferia in basso e ruotarlo verso l'alto fino a quando non si blocca in posizione (figura 3). Risultato: in questa posizione il connettore frontale sporge ancora dal modulo di periferia (figura 4). Connettore frontale e modulo di periferia non sono ancora collegati elettricamente. Il connettore frontale può essere facilmente cablato in posizione di precablaggio. Figura 5-9 Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia senza supporto per schermi 5. Procedere al cablaggio completo del connettore frontale. 6. Avvolgere lo scarico di tiro intorno al fascio di cavi avendo cura di tirare per serrare quest'ultimo. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 87

88 Collegamento 5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia Utilizzo di ponticelli nei moduli digitali da 35 mm di larghezza Nei moduli digitali con una tensione nominale max. di DC 24 V, l'impiego dei ponticelli di potenziale in dotazione consente il collegamento a ponte dei morsetti per l'alimentazione di tensione con conseguente riduzione dei tempi di cablaggio. I ponticelli consentono di collegare i morsetti opposti 9 e 29, 10 e 30, 19 e 39, 20 e 40. Riferimenti Per ulteriori informazioni sul cablaggio di ingressi e uscite consultare i manuali del prodotto dei moduli di periferia Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi Presupposti I moduli di periferia devono essere già stati montati sulla guida profilata. La tensione di alimentazione deve essere disinserita ovunque. I conduttori sono predisposti in funzione della tecnica di collegamento a morsetto utilizzata. Attenersi alle Regole di cablaggio (Pagina 74). Strumenti necessari Utensile spelafili Avvitatore da 3 a 3,5 mm Pinza piatta 88 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

89 Collegamento 5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia Vista dettagli La clip per lo schermo, l'alimentatore e il morsetto schermato sono compresi nella fornitura dei moduli analogici e tecnologici. La seguente figura rappresenta la vista dettagliata di un connettore frontale con supporto per schermi: 1 Morsetto schermato 6 Alimentatore 2 Guaina del cavo rimossa (ca 20 mm) 7 Clip per lo schermo 3 Scarico di tiro (fascetta serracavi) 8 Cavi di alimentazione 4 Conduttori di segnali 1+7 Supporto per lo schermo 5 Connettore frontale Figura 5-10 Vista dettagliata di un connettore frontale con supporto per schermi Preparazione del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi Vedere la videosequenza ( Per preparare il connettore frontale per il cablaggio procedere come indicato di seguito: 1. Estrarre la staffa di collegamento sul lato inferiore del connettore (figura 1). 2. Inserire l'alimentatore (figura 2). 3. Inserire dal basso la clip per lo schermo nella scanalatura del connettore frontale finché non scatta (figura 3). Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 89

90 Collegamento 5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia 4. Inserire lo scarico di tiro (fascetta serracavi) per il ramo di cavi nel connettore frontale (figura 4). Figura 5-11 Preparazione del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi (1) 5. Ruotare lo sportellino frontale verso l'alto fino a quando non si blocca in posizione (figura 5). 90 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

91 Collegamento 5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia 6. Portare il connettore frontale in posizione di precablaggio. Agganciare il connettore frontale sul lato inferiore del modulo di periferia e farlo ruotare verso l'altro fino allo scatto (figura 6). Risultato: in questa posizione il connettore frontale sporge ancora dal modulo di periferia (figura 7). Connettore frontale e modulo di periferia non sono ancora collegati elettricamente. Figura 5-12 Preparazione del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi (2) Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 91

92 Collegamento 5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia 7. Cablare l'alimentatore (figura 8). I morsetti 41/42 e 43/44 sono collegati galvanicamente. Collegando la tensione di alimentazione ai morsetti 41 (L+) e 44 (M) è possibile collegare il potenziale in cascata con il modulo successivo tramite i morsetti 42 (L+) e 43 (M). Figura 5-13 Preparazione del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi (3) Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi Per cablare un connettore frontale procedere nel modo seguente: 1. Scoprire la schermatura del cavo. 2. Procedere al cablaggio completo del connettore frontale (figura 1). Figura 5-14 Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi (1) 92 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

93 Collegamento 5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia 3. Avvolgere lo scarico del tiro (fascetta serracavi) intorno al fascio di cavi avendo cura di tirare per serrare quest'ultimo (figura 2). Figura 5-15 Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi (2) 4. Inserire dal basso il morsetto schermato sulla clip per consentire il collegamento della schermatura dei cavi (figura 3). Figura 5-16 Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi (3) Funzioni del supporto per lo schermo Il supporto per lo schermo dei cavi: è necessario per la posa dei conduttori schermati (ad es. per moduli analogici) Le correnti di disturbo sugli schermi dei cavi vengono deviate verso terra dal supporto dello schermo tramite la guida profilata. Il collegamento schermato all'ingresso del cavo nell'armadio elettrico non è necessario. Ulteriori informazioni Per ulteriori informazioni sul cablaggio di ingressi e uscite consultare i manuali del prodotto dei moduli di periferia. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 93

94 Collegamento 5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia Come portare il connettore frontale sulla posizione finale Come portare il connettore frontale dalla posizione di precablaggio alla posizione finale Per portare il connettore frontale dalla posizione di precablaggio in posizione finale, procedere nel modo seguente: 1. Afferrare il connettore frontale dalla linguetta di sbloccaggio. 2. Tirare la linguetta fino a quando il connettore frontale non si sblocca dalla posizione di arresto. 3. Inclinare la parte superiore del connettore frontale e sollevarlo leggermente. Il connettore frontale scivola attraverso il canale di guida in posizione finale. Figura 5-17 Come portare il connettore frontale dalla posizione di precablaggio alla posizione finale 4. Spingere il connettore frontale nel modulo di periferia fino all'arresto. Il connettore frontale ora è collegato elettricamente con il modulo di periferia. 5. Ruotare lo sportellino frontale verso il basso. A seconda dell'ingombro del fascio di conduttori sono possibili diverse posizioni di scatto, che consentono così l'ampliamento del vano portacavi secondo necessità. 94 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

95 Collegamento 5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia Come portare il connettore frontale direttamente sulla posizione finale Per portare il connettore frontale direttamente in posizione finale, procedere nel seguente modo: 1. Afferrare il connettore frontale dalla linguetta di sbloccaggio. 2. Spingere i perni del connettore frontale nel canale di guida inclinato verso il basso. Il connettore frontale scivola attraverso il canale di guida in posizione finale. Figura 5-18 Come portare il connettore frontale direttamente sulla posizione finale 3. Capovolgere il connettore frontale e spingerlo nel modulo di periferia fino all'arresto. Il connettore frontale ora è collegato elettricamente con il modulo di periferia. 4. Ruotare lo sportellino frontale verso il basso. A seconda dell'ingombro del fascio di conduttori sono possibili diverse posizioni di scatto, che consentono così l'ampliamento del vano portacavi secondo necessità. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 95

96 Collegamento 5.11 Identificazione dei moduli di periferia 5.11 Identificazione dei moduli di periferia Etichette di siglatura Introduzione Con l'aiuto delle etichette di siglatura si contrassegna l'assegnazione dei pin dei moduli di periferia. L'etichetta di siglatura si può scrivere liberamente e inserire sul lato esterno dello sportellino frontale. Le etichette di siglatura sono disponibili nelle seguenti versioni: Etichette preconfezionate che sono allegate al modulo di periferia all'atto della fornitura. Foglio DIN A4 con etichette preperforate per l'editazione a macchina, vedere il capitolo Accessori/ricambi (Pagina 256) Preparazione e applicazione delle etichette di siglatura Per preparare e applicare le etichette di siglatura, procedere nel modo seguente: 1. Siglare le etichette. Con STEP 7 è possibile stampare le etichette di siglatura per i moduli del progetto. Le etichette di siglatura vengono esportate in file DOCX di Microsoft Word e stampate dal programma di elaborazione testi. Maggiori informazioni sono disponibili nella Guida in linea. 2. Per etichette perforate: Staccare le etichette di siglatura dal foglio. 3. Inserire le etichette di siglatura sul lato esterno dello sportellino frontale. 1 Etichette di siglatura Figura 5-19 Identificazione con etichette di siglatura 96 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

97 Collegamento 5.11 Identificazione dei moduli di periferia Identificazione opzionale Introduzione I moduli di periferia sono dotati di una superficie libera sullo sportellino frontale che consente anche la scrittura e/o l'identificazione da parte del cliente. Identificazione opzionale In basso nello sportellino frontale è previsto uno spazio di circa 30 mm x 10 mm per l'applicazione di una targhetta di identificazione opzionale adesiva. 1 Superficie libera, ad es. per l'identificazione dei componenti Figura 5-20 Identificazione opzionale Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 97

98 Progettazione 6 Introduzione Con la configurazione, la parametrizzazione e il collegamento dei singoli componenti hardware si trasmettono al sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP la configurazione (prefissata) e il funzionamento. Le operazioni necessarie possono essere eseguite nella vista di rete e dei dispositivi di STEP 7. Il termine "Configurazione" indica la disposizione, l'impostazione e il collegamento in rete di dispositivi e moduli nella vista di rete o dei dispositivi di STEP 7. STEP 7 rappresenta i moduli e i telai di montaggio graficamente. Analogamente a quanto accade nei "reali" supporti per i moduli, anche nella vista dei dispositivi è consentito l'inserimento di un numero stabilito di moduli. Quando si inseriscono i moduli, STEP 7 assegna automaticamente gli indirizzi e un identificativo hardware univoco (identificativo HW). Gli indirizzi possono essere modificati successivamente. Gli identificativi HW non sono più modificabili. Al momento dell'avvio i componenti di sistema confrontano la configurazione prefissata progettata con la reale configurazione dell'impianto. La reazione della CPU agli errori presenti nella configurazione HW può essere parametrizzata. Si definisce "parametrizzazione" l'impostazione delle proprietà dei componenti utilizzati (CPU, moduli). La configurazione hardware (risultato della "configurazione" e della "parametrizzazione") viene compilata e caricata nella CPU. Successivamente la CPU si collega ai componenti configurati e ne trasferisce la configurazione e i parametri. I moduli sono facilmente sostituibili perché quando si inserisce un nuovo modulo vengono trasferiti nuovamente anche la configurazione e i parametri. 98 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

99 Progettazione 6.1 Progettazione della CPU 6.1 Progettazione della CPU Presupposti per la progettazione della CPU Software di progettazione Informazioni sull'installazione STEP 7 (TIA Portal) dalla V12.0 1) Guida in linea a STEP 7 1) Le CPU seguenti sono progettabili a partire dalla V12: CPU PN, CPU PN, CPU PN/DP Osservare che tutte le altre CPU sono progettabili solo a partire da una versione successiva (ad es. V12 SP1). Le informazioni sulla versione a partire dalla quale la CPU in uso può essere progettata in STEP 7 sono riportate nel manuale del prodotto della CPU. Riferimenti Una panoramica dei documenti principali e dei link a TIA Portal è disponibile nella seguente FAQ in Internet ( Lettura della configurazione Introduzione Se esiste un collegamento con una CPU fisica esistente è possibile utilizzare la funzione "Rilevamento hardware" per leggere la configurazione di questa CPU, inclusi i moduli centrali, e acquisirla nel proprio progetto. La lettura automatica della configurazione fisica elimina la procedura di configurazione manuale della CPU e dei moduli centrali. Se una CPU e i moduli centrali sono già stati progettati e si desidera caricare la configurazione e i parametri attuali in un nuovo progetto, si consiglia di utilizzare la funzione "Carica il dispositivo come nuova stazione". Ulteriori informazioni su questa funzione si trovano nel capitolo Backup e ripristino della progettazione della CPU (Pagina 180). Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 99

100 Progettazione 6.1 Progettazione della CPU Procedimento per la lettura di una configurazione esistente 1. Creare un nuovo progetto e configurare una "CPU 1500 non specificata". Figura 6-1 CPU S non specificata nella vista dispositivi Nota Fare clic sul link indicato "Riconosci" per aprire la finestra di dialogo "Rilevamento hardware per PLC_x". Un esempio si trova nella seguente FAQ in Internet ( Un procedimento alternativo è descritto al passo 2 e al passo Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

101 Progettazione 6.1 Progettazione della CPU 2. Selezionare nella vista dispositivi (o nella vista di rete), nel menu "Online" il comando "Rilevamento hardware". Figura 6-2 Rilevamento hardware nel menu online STEP 7 apre la finestra di dialogo "Rilevamento hardware per PLC_x". Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 101

102 Progettazione 6.1 Progettazione della CPU 3. Nella finestra di dialogo "Rilevamento hardware per PLC_x" fare clic sul pulsante "Aggiorna". Successivamente selezionare la CPU e fare clic sul pulsante "Riconosci". Figura 6-3 Finestra di dialogo Rilevamento hardware 102 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

103 Progettazione 6.1 Progettazione della CPU Risultato del rilevamento hardware STEP 7 ha letto la configurazione hardware, moduli inclusi, e l'ha trasferita nel progetto. STEP 7 assegna una parametrizzazione di default valida per tutti i moduli che può essere in seguito modificata. Figura 6-4 Risultato del rilevamento hardware nella vista dispositivi Nota Per connettersi online dopo il rilevamento hardware, è necessario prima caricare nella CPU la configurazione individuata, in caso contrario possono verificarsi errori a causa di configurazioni incoerenti. Un esempio di caricamento del progetto nella CPU con STEP 7 è disponibile nella seguente FAQ in Internet ( Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 103

104 Progettazione 6.1 Progettazione della CPU Proprietà delle CPU Le proprietà delle CPU sono di particolare significato per il comportamento del sistema. In una CPU è possibile ad es. definire con STEP 7 le impostazioni seguenti: Comportamento all'avvio Parametrizzazione delle interfacce, ad es. indirizzo IP, maschera di sottorete Server web, ad es. attivazione, gestione utenti e lingue Server OPC UA Global Security Certificate Manager Tempi di ciclo, ad es. tempo di ciclo massimo Caratteristiche per il funzionamento del display Merker di clock e di sistema Livello di protezione dell'accesso con parametrizzazione di password Impostazioni della data e dell'ora (ora legale/ora solare). Per maggiori informazioni vedere la seguente FAQ in Internet ( Le proprietà impostabili e i rispettivi campi di valori vengono predefiniti da STEP 7. I campi non modificabili compaiono in grigio. Riferimenti Per informazioni sulle impostazioni consultare la Guida in linea e i manuali del prodotto delle diverse CPU. 104 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

105 Progettazione 6.1 Progettazione della CPU Assegnazione di indirizzi Indirizzamento - Panoramica Introduzione Per poter indirizzare i componenti di automazione e i moduli di periferia è necessario aver loro assegnato indirizzi univoci. Nel seguito vengono illustrati le diverse fasce di indirizzi. Indirizzo I/O (indirizzo di periferia) Per leggere gli ingressi o impostare le uscite il programma utente deve disporre degli indirizzi I/O (indirizzi di ingresso e di uscita). Quando si configurano i moduli, STEP 7 assegna automaticamente gli indirizzi di ingresso e di uscita. Ciascun modulo occupa un'area coerente negli indirizzi di ingresso e/o di uscita in base al suo volume di dati di ingresso e uscita. Figura 6-5 Esempio con indirizzi di ingresso e di uscita di STEP 7 Le aree di indirizzi dei moduli vengono assegnate per default all'immagine di processo parziale 0 ("Aggiornamento automatico") che viene aggiornata nel ciclo principale della CPU. Indirizzo del nodo (ad es. indirizzo Ethernet) Gli indirizzi dei nodi sono gli indirizzi dei moduli con interfacce con una sottorete (ad es. indirizzo IP o indirizzo PROFIBUS). Sono necessari per l'indirizzamento dei diversi nodi di una sottorete ad es. per il caricamento di un programma utente. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 105

106 Progettazione 6.1 Progettazione della CPU ID hardware Per l'identificazione e l'indirizzamento di moduli e sottomoduli, STEP 7 assegna automaticamente un identificativo hardware (ID HW). L'identificativo HW si utilizza ad es. nei messaggi di diagnostica o nelle istruzioni per identificare il modulo errato o indirizzato. Figura 6-6 Esempio di ID hardware di STEP 7 Nella scheda "Costanti di sistema" sono riportati tutti gli identificativi HW con relativo nome simbolico (del'id HW) per il modulo selezionato. Gli identificativi HW e i nomi per tutti i moduli di un dispositivo sono riportati anche nella tabella delle variabili standard della scheda "Costanti di sistema". Figura 6-7 Esempio di tabella delle variabili standard di STEP Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

107 Progettazione 6.1 Progettazione della CPU Indirizzamento dei moduli digitali Introduzione In seguito viene descritto l'indirizzamento dei moduli digitali. Sono necessari gli indirizzi dei canali del modulo digitale nel programma utente. Indirizzi dei moduli digitali L'indirizzo di un ingresso o di un'uscita di un modulo digitale è composto dall'indirizzo byte e dall'indirizzo bit. Ai canali dei moduli digitali vengono associati indirizzi bit. Esempio: I 1.2 L'esempio è costituito da: I Ingresso - 1 Indirizzo byte L'indirizzo byte dipende dall'indirizzo iniziale del modulo 2 Indirizzo bit Gli indirizzi bit vengono rilevati sul modulo. Se si inserisce un modulo digitale in un posto connettore libero, STEP 7 gli assegna un indirizzo di default. In STEP 7 è possibile modificare l'indirizzo di default proposto. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 107

108 Progettazione 6.1 Progettazione della CPU Esempio di associazione degli indirizzi ai canali (modulo digitale) La figura seguente mostra come risultano gli indirizzi dei singoli canali dell'unità di ingressi digitali (ad es. 6ES7521-1BL00-0AB0). Figura 6-8 Esempio di associazione degli indirizzi ai canali (modulo digitale) Nota In STEP 7 è possibile assegnare dei nomi simbolici agli indirizzi nei punti seguenti: Tabella delle variabili PLC Proprietà del modulo, nella scheda "Variabili IO" 108 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

109 Progettazione 6.1 Progettazione della CPU Stato del valore Lo stato del valore è un'informazione supplementare binaria di un segnale di ingresso o di uscita digitale. Viene registrato assieme al segnale di processo nell'immagine di processo degli ingressi e fornisce informazioni sulla validità del segnale di ingresso o di uscita. Se per un modulo digitale viene autorizzato lo stato del valore, vengono assegnati altri byte nell'area di indirizzi di ingresso. Ogni bit nello stato del valore è assegnato a un canale e fornisce informazioni sulla validità del valore di processo. L'assegnazione è riportata nel manuale del prodotto del modulo di periferia specifico. Lo stato del valore è influenzato da tutte le diagnostiche che potrebbero falsare il valore di processo, ad es. rottura conduttore, cortocircuito. 1B: per il canale viene emesso o letto un valore di processo valido. 0B: per il canale viene emesso un valore sostitutivo oppure il canale è disattivato, guasto o non accessibile. Per ulteriori informazioni sull'analisi e l'elaborazione dello stato del valore dei moduli digitali fail-safe consultare il manuale SIMATIC Safety - Configuring and Programming ( Riferimenti Ulteriori informazioni relative all'indirizzamento e all'occupazione degli indirizzi con stato di valore sono riportate nei manuali del prodotto dei moduli digitali e nella Guida in linea a STEP 7. Un esempio di analisi dello stato del valore nel programma utente è riportato nel manuale di guida alle funzioni Diagnostica ( Indirizzamento dei moduli analogici Introduzione In seguito viene descritto l'indirizzamento dei moduli analogici. Sono necessari gli indirizzi dei canali del modulo analogico nel programma utente. Indirizzi dei moduli digitali L'indirizzo di un canale analogico è sempre un indirizzo a parola. L'indirizzo del canale dipende dall'indirizzo iniziale del modulo. Durante la configurazione in STEP 7 gli indirizzi dei canali vengono assegnati automaticamente. L'assegnazione avviene partendo degli indirizzi iniziali del modulo in ordine crescente (nella figura seguente compare l'indirizzo iniziale del modulo 256). Se si inserisce un modulo analogico in un posto connettore libero, STEP 7 gli assegna un indirizzo di default. In STEP 7 è possibile modificare l'indirizzo di default proposto. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 109

110 Progettazione 6.1 Progettazione della CPU Esempio di associazione degli indirizzi ai canali (modulo analogico) La figura seguente mostra come risultano gli indirizzi dei singoli canali dell'unità degli ingressi analogici (ad es. 6ES7531-7NF10-0AB0) se l'unità ha l'indirizzo iniziale 256. Figura 6-9 Esempio di associazione degli indirizzi ai canali (modulo analogico) Nota In STEP 7 è possibile assegnare dei nomi simbolici agli indirizzi nei punti seguenti: Tabella delle variabili PLC Proprietà del modulo, nella scheda "Variabili IO" 110 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

111 Progettazione 6.1 Progettazione della CPU Stato del valore Lo stato del valore è un'informazione supplementare binaria di un valore di ingresso o di uscita analogico. Viene registrato assieme al valore di processo nell'immagine di processo degli ingressi e fornisce informazioni sulla validità del analogico. Se per un modulo analogico viene autorizzato lo stato del valore, vengono assegnati altri byte nell'area di indirizzi di ingresso. Ogni bit nello stato del valore è assegnato a un canale e fornisce informazioni sulla validità del valore di processo. L'assegnazione è riportata nel manuale del prodotto del modulo di periferia specifico. Lo stato del valore è influenzato da tutte le diagnostiche che potrebbero falsare il valore di processo, ad es. rottura conduttore, cortocircuito. 1B: per il canale viene emesso o letto un valore di processo valido. 0B: per il canale viene emesso un valore sostitutivo oppure il canale è disattivato, guasto o non accessibile. Riferimenti Ulteriori informazioni sull'indirizzamento e sull'assegnazione degli indirizzi con stato di valore sono riportate nei manuali del prodotto dei moduli analogici e nella Guida in linea a STEP 7. Una descrizione dettagliata dello stato del valore nei moduli analogici è riportata nel manuale di guida alle funzioni Elaborazione del valore analogico ( Un esempio di analisi dello stato del valore nel programma utente è riportato nel manuale di guida alle funzioni Diagnostica ( Immagini di processo e immagini di processo parziale Immagine di processo - Panoramica Immagine di processo degli ingressi e delle uscite Se nel programma utente vengono indirizzate le aree operandi degli ingressi (I) e delle uscite (Q), non vengono interrogati direttamente gli stati di segnale dei moduli di ingresso/uscita bensì si accede a un'area della memoria di sistema della CPU. Questa area di memoria contiene l'immagine degli stati di segnale e viene definita "immagine di processo". Vantaggi dell'immagine di processo L'utilità di un'immagine di processo è di poter accedere a un'immagine coerente dei segnali di processo durante l'elaborazione ciclica del programma. Se durante l'elaborazione del programma uno stato del segnale su un modulo di ingresso viene modificato, lo stato del segnale nell'immagine di processo viene conservato. Solo nel ciclo successivo l'immagine di programma viene aggiornata. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 111

112 Progettazione 6.1 Progettazione della CPU Coerenza dei dati dell'immagine di processo Per l'aggiornamento dell'immagine di processo, S accede sistematicamente ai dati di ogni sottomodulo. La larghezza coerente max. per sottomodulo dipende dal sistema IO e ammonta, ad es. per PROFINET IO, a 1024 byte. 32 immagini di processo parziali Attraverso le immagini di processo parziali la CPU sincronizza gli ingressi/le uscite aggiornati di determinati moduli con determinate parti del programma utente. Nel sistema di automazione S l'immagine di processo complessiva si divide in max. 32 immagini di processo parziali (IPP). L'IPP 0 (aggiornamento automatico) viene aggiornata automaticamente in ogni ciclo di programma ed è assegnata all'ob 1. Le immagini di processo parziali da IPP 1 a IPP 31 possono essere associate a piacere agli altri OB. Questa assegnazione viene effettuata in in STEP 7 durante la progettazione delle unità di ingressi/uscite. Dopo l'avvio dell'ob l'immagine di processo parziale assegnata per gli ingressi viene aggiornata dal sistema e i segnali di processo vengono letti. Al termine dell'ob il sistema scrive le uscite della rispettiva immagine di processo parziale direttamente nelle uscite della periferia senza dover attendere la fine dell'elaborazione ciclica del programma Assegnazione di immagini di processo parziali a un OB Aggiornamento dell'immagine di processo parziale Un'immagine di processo parziale può essere assegnata a un OB. In questo caso l'immagine di processo parziale viene aggiornata automaticamente. L'immagine di processo parziale degli ingressi (IPPI) viene sempre letta/aggiornata prima dell'elaborazione del relativo OB. L'immagine di processo parziale delle uscite (IPPU) viene sempre letta/aggiornata alla fine dell'ob. La figura seguente mostra l'aggiornamento di un'immagine di processo parziale. Figura 6-10 Aggiornamento delle immagini di processo parziali 112 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

113 Progettazione 6.1 Progettazione della CPU Aggiornamento delle immagini di processo parziali nel programma utente Presupposti In alternativa all'aggiornamento automatico e all'aggiornamento per assegnazione a un OB, per aggiornare un'immagine di processo all'inizio o alla fine dell'ob corrispondente è possibile utilizzare l'istruzione "UPDAT_PI" o l'istruzione "UPDAT_PO". Queste istruzioni sono disponibili in STEP 7, task card "Istruzioni", voce "Istruzioni avanzate" e possono essere richiamate da qualsiasi punto nel programma. Presupposti per l'aggiornamento di immagini di processo parziali con le istruzioni "UPDAT_PI" e "UPDAT_PO": Le immagini di processo parziali non possono essere assegnate a un OB, vale a dire non possono essere aggiornate automaticamente. Anche l'ipp 0 (aggiornamento automatico) non può essere aggiornata con le istruzioni "UPDAT_PI" e "UPDAT_PO". UPDAT_PI: aggiornamento dell'immagine di processo parziale degli ingressi Con l'istruzione è possibile leggere gli stati di segnale dei moduli di ingresso nell'immagine di processo parziale degli ingressi (IPPI). UPDAT_PO: aggiornamento dell'immagine di processo parziale delle uscite Con l'istruzione si trasferisce l'immagine di processo parziale delle uscite ai moduli di uscita. OB di allarme di sincronismo di clock Negli OB di allarme in sincronismo di clock, per aggiornare le immagini di processo parziali si utilizzano le istruzioni "SYNC_PI" e "SYNC_PO". Maggiori informazioni sugli OB di allarme in sincronismo di clock sono disponibili nella Guida in linea a STEP 7. Accesso diretto di periferia agli ingressi e alle uscite del modulo In alternativa all'accesso dall'immagine di processo è possibile accedere direttamente alla periferia in scrittura o in lettura qualora fosse necessario per ragioni di programmazione. Un accesso diretto (in scrittura) alla periferia scrive anche nell'immagine di processo. In questo modo si evita che una successiva emissione dell'immagine di processo sovrascriva nuovamente il valore scritto con accesso diretto. Riferimenti Ulteriori informazioni relative alle immagini di processo parziali sono disponibili nel manuale di guida alle funzioni Tempi di ciclo e di reazione ( Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 113

114 Progettazione 6.2 Progettazione del sistema di periferia decentrata ET 200MP 6.2 Progettazione del sistema di periferia decentrata ET 200MP Introduzione L'ET 200MP (modulo di interfaccia e moduli di periferia) si configura e si parametrizza con STEP 7 o con il software di progettazione di un altro produttore. Presupposti Tabella 6-1 Presupposti per l'installazione Software di progettazione Presupposti Informazioni sull'installazione STEP 7 (TIA Portal) dalla V13 1) IM PN ST e IM DP ST: dalla versione firmware V2.0.0 STEP 7 da V5.5 SP3 Software di un altro produttore IM PN HF: dalla versione firmware V1.0.0 File GSD per PROFINET IO: GSDML-Vx.y-siemenset200mp-"Data in formato yyyymmdd".xml ( /130000) File GSD per PROFIBUS DP: SI0xxxxx.gsx ( /133300) Guida in linea a STEP 7 Guida in linea a STEP 7 Documentazione del produttore 1) TIA Portal supporta la specifica GSDML V2.25. L'ET 200MP viene già fornito con un file GSD basato sulla specifica V2.3. Il file GSD si può installare e utilizzare in TIA Portal. Riferimenti Una panoramica dei documenti principali e dei link a TIA Portal è disponibile nella seguente FAQ in Internet ( Progettazione del funzionamento su PROFIBUS DP tramite file GSD Se si desidera progettare il funzionamento su PROFIBUS DP per mezzo del file GSD è necessario tenere in considerazione anche i requisiti seguenti: Tabella 6-2 Presupposti per PROFIBUS DP con file GSD Moduli di periferia Versione firmware necessaria dell'im DP ST dalla... Unità di ingressi/uscite da 35 mm V1.0.0 V2.0 Unità di ingressi/uscite da 25 mm V2.0.0 V1.0 Moduli tecnologici TM V2.0.0 V1.1 Moduli di comunicazione CM PtP V1.0.0 V1.0.1 Versione firmware necessaria dei moduli di periferia dalla Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

115 Progettazione 6.3 Assegnazione degli indirizzi PROFIsafe al moduli fail safe in SIMATIC Safety. 6.3 Assegnazione degli indirizzi PROFIsafe al moduli fail safe in SIMATIC Safety. L'indirizzo PROFIsafe viene salvato in modo permanente sull'elemento di codifica elettronico dei moduli fail-safe S7-1500/ET 200MP. Ulteriori informazioni sull'elemento di codifica elettronico sono disponibili nel capitolo Sostituzione dell'elemento di codifica nel connettore di rete dell'alimentatore di sistema e di carico (Pagina 213). Nota Durante l'assegnazione dell'indirizzo PROFIsafe (indirizzo di destinazione F con indirizzo sorgente F) sul modulo F deve trovarsi la tensione di alimentazione L+. Per ulteriori informazioni sull'assegnazione dell'indirizzo PROFIsafe (indirizzo di destinazione F con indirizzo sorgente F), consultare il manuale di programmazione e d'uso SIMATIC Safety - Configuring and Programming ( nella Guida in linea. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 115

116 Nozioni di base sull'elaborazione del programma Eventi e OB Reazione agli eventi di avvio Quando si verifica un evento di avvio la reazione è la seguente: Se l'evento proviene da una sorgente alla quale è stato assegnato un OB, avvia l'esecuzione dell'ob assegnato. L'evento si inserisce nella coda di attesa in base alla priorità. Se l'evento proviene da una sorgente di eventi alla quale non è stato assegnato un OB, ha luogo la reazione di sistema preimpostata. Nota Alcune sorgenti di evento sono disponibili anche senza configurazione, ad es. avvio, estrazione/inserimento. Eventi di avvio La seguente tabella fornisce una panoramica degli eventi di avvio completi dei valori possibili per la priorità degli OB, dei possibili numeri degli OB, della reazione di sistema preimpostata e del numero degli OB. Tabella 7-1 Eventi di avvio Tipi di sorgenti di evento Priorità possibili (priorità preimpostata) Possibili numeri OB Reazione del sistema preimpostata 1) Numero degli OB Avvio 2) 1 100, 123 Ignora Programma ciclico 2) 1 1, 123 Ignora Allarme dall'orologio 2) (2) , 123 Non pertinente Allarme di ritardo 2) (3) , 123 Non pertinente Allarme di schedulazione da 2 a 24 (da 8 a 17, in funzione , 123 Non pertinente orologio 2) della frequenza) Interrupt di processo 2) (18) , 123 Ignora Allarme di stato (4) 55 Ignora 0 oppure 1 Allarme di aggiornamento (4) 56 Ignora 0 oppure 1 Allarme specifico del produttore (4) 57 Ignora 0 oppure 1 o del profilo Allarme in sincronismo di (21) , 123 Ignora clock Errore temporale 3) Ignora 0 oppure Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

117 Nozioni di base sull'elaborazione del programma 7.1 Eventi e OB Tipi di sorgenti di evento Tempo di ciclo max. superato una volta Priorità possibili (priorità preimpostata) Possibili numeri OB Reazione del sistema preimpostata 1) STOP Numero degli OB Allarme di diagnostica (5) 82 Ignora 0 oppure 1 Estrazione/inserimento di moduli (6) 83 Ignora 0 oppure 1 Errore telaio di montaggio (6) 86 Ignora 0 oppure 1 MC-Servo 4) (25) 91 Non pertinente 0 oppure 1 MC-PreServo 4) (25) 67 Non pertinente 0 oppure 1 MC-PostServo 4) (25) 95 Non pertinente 0 oppure 1 MC-Interpolator 4) (24) 92 Non pertinente 0 oppure 1 Errore di esecuzione del (7) 121 STOP 0 oppure 1 programma (soltanto nel trattamento errori globale) Errore di accesso alla periferia (soltanto nel trattamento errori globale) (7) 122 Ignora 0 oppure 1 1) Se l'ob non è stato progettato. 2) Con queste sorgenti di evento è possibile assegnare, oltre ai numeri di OB fissi (vedere colonna: possibili numeri di OB), numeri di OB nel campo 123 in STEP 7. 3) Se il tempo di ciclo max. viene superato due volte all'interno di un ciclo, la CPU entra sempre in STOP nonostante sia stato progettato l'ob 80. 4) Per ulteriori informazioni su queste sorgenti di eventi e sul comportamento all'avvio consultare il manuale di guida alle funzioni S Motion Control. Assegnazione tra sorgente di evento e OB Il punto di assegnazione tra sorgente di evento e OB dipende dal tipo di OB: Negli interrupt di processo e negli allarmi di sincronismo di clock, l'assegnazione avviene durante la configurazione dell'hardware oppure durante la generazione dell'ob. Nel caso di MC-Servo, MC-PreServo, MC-PostServo e MC-Interpolator, STEP 7 assegna automaticamente gli OB 91/92 non appena viene inserito un oggetto tecnologico. Per tutti gli altri tipi di OB, l'assegnazione avviene con la generazione dell'ob e, se necessario, successivamente alla configurazione della sorgente di evento. Un'assegnazione già effettuata può essere modificata negli interrupt di processo durante il tempo di esecuzione mediante le istruzioni ATTACH e DETACH. La modifica non concerne l'assegnazione configurata ma solo quella effettiva. L'assegnazione configurata acquisisce validità dopo il caricamento e ad ogni avvio. La CPU ignora gli interrupt di processo ai quali non è stato assegnato un OB tramite configurazione o che si verificano dopo l'istruzione DETACH. Il controllo volto ad appurare se sia stato assegnato un OB all'evento, non avviene al verificarsi dello stesso bensì nel momento in cui l'interrupt di processo deve essere realmente elaborato. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 117

118 Nozioni di base sull'elaborazione del programma 7.1 Eventi e OB Priorità OB e comportamento di esecuzione Se all'evento è stato assegnato un OB, l'ob ha la stessa priorità dell'evento. Le CPU S supportano le priorità da 1 (minima) a 26 (massima). L'elaborazione di un evento comprende in particolare: il richiamo e l'elaborazione dell'ob corrispondente l'aggiornamento dell'immagine di processo parziale dell'ob corrispondente Il programma utente elabora gli OB esclusivamente nell'ordine di priorità. In presenza di più richieste di OB simultanee, viene dapprima elaborato l'ob con priorità maggiore. Se si verifica un evento che ha una priorità superiore dell'ob attivo, l'ob viene interrotto. Il programma utente elabora gli eventi di uguale priorità nell'ordine in cui si sono verificati. Nota Comunicazione La comunicazione (ad es. funzioni di test con il PG) funziona sempre con la priorità 15 fissa. Per evitare un inutile prolungamento del tempo di esecuzione del programma nel caso di applicazioni a criticità temporale, questi OB non devono essere interrotti dalla comunicazione. Assegnare per questi OB una priorità >15. Riferimenti Per maggiori informazioni sui blocchi organizzativi consultare la Guida in linea di STEP Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

119 Nozioni di base sull'elaborazione del programma 7.2 Comportamento di sovraccarico della CPU 7.2 Comportamento di sovraccarico della CPU Presupposti Le costellazioni di eventi analizzate nel seguito presuppongono che ad ogni singola sorgente sia stato assegnato un OB e che tutti questi OB presentino la stessa priorità. Soprattutto il secondo presupposto funge da ausilio per una rappresentazione semplificata. Criterio del comportamento di sovraccarico della CPU Il verificarsi di un evento avvia l'esecuzione del rispettivo OB. A seconda della priorità dell'ob e del carico del processore attuale, l'esecuzione dell'ob può subire qualche ritardo. Lo stesso evento può pertanto verificarsi una o più volte prima che il programma utente elabori l'ob dell'evento precedente. In una situazione di questo tipo la CPU si comporta nel modo seguente: il sistema operativo ordina gli eventi nella successione in cui si sono verificati nella coda di attesa corrispondente alla relativa priorità. Per tenere sotto controllo i sovraccarichi temporanei è possibile circoscrivere il numero degli eventi in attesa che derivano dalla stessa sorgente. Non appena viene raggiunto il numero max. di eventi di avvio in attesa, ad es. di un determinato OB di schedulazione orologio, l'evento successivo viene respinto. Il sovraccarico si verifica quando eventi appartenenti alla medesima sorgente si verificano ad una velocità superiore alla capacità di elaborazione degli stessi da parte della CPU. La descrizione particolareggiata dei dettagli si trova nelle sezioni seguenti. Recupero e annullamento di eventi dello stesso tipo Nel seguito si definiscono "eventi dello stesso tipo" gli eventi di una sorgente quali ad es. gli eventi di avvio di un determinato OB di schedulazione orologio. Il parametro dell'ob "Numero di eventi da accodare" consente di limitare il numero di eventi dello stesso tipo, nella relativa coda di attesa, che il sistema operativo dovrà disporre in successione e quindi elaborare a posteriori. Se questo parametro presenta ad es. il valore 1, viene salvato temporaneamente un solo evento. Nota L'elaborazione a posteriori di eventi ciclici è spesso sconsigliata in quanto può comportare un sovraccarico in presenza di OB di priorità uguale o inferiore. Può invece rivelarsi utile respingere questi eventi per smaltire il sovraccarico nel ciclo regolare di elaborazione dell'ob. Un valore ridotto del parametro "Numero di eventi da accodare" contribuisce piuttosto allo sgravio del sovraccarico che al suo incremento. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 119

120 Nozioni di base sull'elaborazione del programma 7.2 Comportamento di sovraccarico della CPU Se ad es. in un OB di schedulazione orologio (Cyclic interrupt) viene raggiunto il numero max. di eventi di avvio nella coda di attesa, tutti gli eventi di avvio successivi vengono solo contati e quindi respinti. Alla successiva elaborazione regolare dell'ob, la CPU fornisce il numero degli eventi di avvio respinti nel parametro di ingresso "Event_Count" (nell'informazione di avvio). Dopodiché è possibile reagire in modo appropriato al sovraccarico. Successivamente la CPU colloca sullo zero il contatore degli eventi perduti. Se la CPU respinge per la prima volta ad es. un evento di avvio di un OB di schedulazione orologio, il suo successivo comportamento dipenderà dal parametro dell'ob "Valore del buffer di diagnostica in caso di overflow di evento": se la casella di scelta è attivata, per il sovraccarico in questa sorgente dell'evento la CPU inserisce una volta sola l'evento DW#16#0002:3507 nel buffer di diagnostica. La CPU sopprime ogni ulteriore registrazione dell'evento DW#16#0002:3507 nel buffer di diagnostica fino all'elaborazione completa di tutti gli eventi di questa sorgente. Meccanismo del valore di soglia per la richiesta dell'ob di errore temporale L'OB del parametro "Abilita errore temporale" consente di definire, per eventi dello stesso tipo, se al verificarsi di un determinato sovraccarico debba essere richiamato l'ob di errore temporale. Il parametro dell'ob "Abilita errore temporale" si trova nelle proprietà dell'ob, nella categoria "Attributi". Se si abilita l'ob di errore temporale (casella di scelta attivata), stabilire con il parametro dell'ob "Soglia di eventi per errore temporale" il numero di eventi dello stesso tipo nella coda di attesa al raggiungimento del quale viene richiamato l'ob di errore temporale. Se questo parametro ha ad es. il valore 1, al verificarsi del secondo evento la CPU inserisce l'evento DW#16#0002:3502 una tantum nel buffer di diagnostica e richiede l'ob di errore temporale. La CPU sopprime ogni ulteriore registrazione dell'evento DW#16#0002:3502 nel buffer di diagnostica fino all'elaborazione completa di tutti gli eventi di questa sorgente. Ciò consente, in caso di sovraccarico, la programmazione tempestiva di una reazione prima del raggiungimento del limite per eventi dello stesso tipo e prima che alcuni eventi possano essere respinti. Per il parametro "Soglia di eventi per errore temporale" vale i seguente campo valori: 1 "Soglia di eventi per errore temporale" "Numero di eventi da accodare". 120 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

121 Nozioni di base sull'elaborazione del programma 7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono 7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono Differenza tra istruzioni che operano in modo sincrono/asincrono Nell'elaborazione del programma si fa differenza tra le istruzioni che lavorano in modo sincrono e quelle che lavorano in modo asincrono. Le caratteristiche "sincrono" e "asincrono" si riferiscono alla relazione temporale tra richiamo ed esecuzione dell'istruzione. Per le istruzioni sincrone vale quanto segue: Quando il richiamo di un'istruzione che lavora in modo sincrono è terminato, è terminata anche l'esecuzione. Questo non vale per le istruzioni asincrone: Quando il richiamo di un'istruzione operante in modo asincrono è terminato, l'esecuzione di quest'istruzione non è necessariamente terminata. L'esecuzione di un'istruzione asincrona può comprendere più richiami. La CPU elabora le istruzioni asincrone parallelamente al programma utente ciclico. Le istruzioni asincrone generano ordini nella CPU per la loro elaborazione. Le istruzioni che lavorano in modo asincrono sono normalmente istruzioni adatte per la trasmissione di dati (set di dati per moduli, dati di comunicazione, dati di diagnostica,...). Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 121

122 Nozioni di base sull'elaborazione del programma 7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono Elaborazione di istruzioni operanti in modo asincrono La figura seguente mostra la differenza tra l'elaborazione di un'istruzione operante in modo asincrono e quella di un'istruzione operante in modo sincrono. Nella figura l'istruzione operante in modo asincrono viene richiamata cinque volte prima che l'esecuzione si sia conclusa, ad es. prima che un set di dati venga interamente trasferito Primo richiamo dell'istruzione operante in modo asincrono, inizio dell'esecuzione. Richiamo intermedio dell'istruzione operante in modo asincrono, l'esecuzione è ancora in corso. Ultimo richiamo dell'istruzione operante in modo asincrono, conclusione dell'esecuzione. Ad ogni richiamo l'istruzione operante in modo sincrono viene interamente eseguita. Durata dell'esecuzione completa Figura 7-1 Differenza tra istruzioni che operano in modo sincrono e asincrono Elaborazione parallela degli ordini di un'istruzione asincrona Una CPU può elaborare parallelamente più ordini di un'istruzione asincrona Per l'elaborazione parallela di ordini da parte della CPU, devono sussistere i seguenti presupposti: Più ordini di un'istruzione asincrona vengono richiamati contemporaneamente. Il numero max. di ordini eseguibili contemporaneamente per l'istruzione non è stato superato. 122 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

123 Nozioni di base sull'elaborazione del programma 7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono La figura seguente illustra l'elaborazione parallela di due ordini dell'istruzione WRREC. Per un certo lasso di tempo entrambe le istruzioni vengono eseguite simultaneamente. Figura 7-2 Elaborazione parallela dell'istruzione WRREC operante in modo asincrono Assegnazione del richiamo all'ordine dell'istruzione Per eseguire un'istruzione per più richiami la CPU deve poter assegnare univocamente all'istruzione il richiamo successivo di un ordine già in corso. Per l'assegnazione del richiamo all'ordine la CPU utilizza, indipendentemente dal tipo di istruzione, uno dei seguenti meccanismi: Mediante il blocco dati di istanza dell'istruzione (con il tipo "SFB") Mediante il parametro di ingresso identificante l'ordine dell'istruzione. Durante l'elaborazione dell'istruzione asincrona, questi parametri devono coincidere ad ogni richiamo. Esempio: Il richiamo dell'istruzione "Create_DB" viene identificato dai parametri di ingresso LOW_LIMIT, UP_LIMIT, COUNT, ATTRIB e SRCBLK. La tabella seguente mostra la correlazione tra le istruzioni e i parametri di ingresso idonei ad identificarle. Istruzione DPSYC_FR D_ACT_DP DPNRM_DG WR_DPARM WR_REC RD_REC CREATE_DB READ_DBL WRIT_DBL RD_DPARA DP_TOPOL L'ordine viene identificato da LADDR, GROUP, MODE LADDR LADDR LADDR, RECNUM LADDR, RECNUM LADDR, RECNUM LOW_LIMIT, UP_LIMIT, COUNT, ATTRIB, SRCBLK SRCBLK, DSTBLK SRCBLK, DSTBLK LADDR, RECNUM DP_ID Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 123

124 Nozioni di base sull'elaborazione del programma 7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono Stato di un'istruzione operante in modo asincrono Un'istruzione asincrona indica il proprio stato tramite i parametri del blocco STATUS/RET_VAL e BUSY. Molte istruzioni che operano in modo asincrono utilizzano inoltre anche i parametri del blocco DONE e ERROR. La figura seguente spiega le due istruzioni asincrone WRREC e CREATE_DB Il parametro di ingresso REQ avvia l'ordine per l'esecuzione dell'istruzione asincrona. Il parametro di uscita DONE indica che l'ordine è stato eseguito correttamente. Il parametro di uscita BUSY indica se l'esecuzione dell'ordine è attualmente in corso. Se BUSY=1, una risorsa è occupata per l'istruzione asincrona. Se BUSY=0, la risorsa è libera. Il parametro di uscita ERROR indica che si è verificato un errore. Il parametro di uscita STATUS/RET_VAL fornisce informazioni sullo stato di esecuzione dell'ordine. Dopo che si è verificato un errore il parametro di uscita STATUS/RET_VAL contiene l'informazione di errore. Figura 7-3 Parametri del blocco di istruzioni asincrone sull'esempio delle istruzioni WRREC e CREATE_DB Sintesi La tabella seguente fornisce una panoramica delle correlazioni descritte sopra. Essa indica in particolare i valori possibili dei parametri di uscita se l'esecuzione non è conclusa dopo un richiamo. Nota Dopo ogni richiamo è necessario valutare i parametri di uscita rilevanti nel proprio programma. Relazione tra richiamo REQ, STATUS/RET_VAL, BUSY e DONE in un ordine "in corso" N. prog. del richiamo Tipo di richiamo REQ STATUS/RET_VAL BUSY DONE ERROR 1 Primo richiamo 1 W#16# Codici di errore (ad es. W#16#80C3 per insufficienza di risorse) fino a (n -1) Richiamo intermedio Irrilevante W#16# n Ultimo richiamo Irrilevante W#16#0000, se non si sono verificati errori Codice di errore, se si sono verificati errori Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

125 Nozioni di base sull'elaborazione del programma 7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono Consumo di risorse Durante la relativa esecuzione, le istruzioni operanti in modo asincrono occupano risorse nella CPU. Le risorse sono limitate per tipo di CPU e per tipo di istruzione, la CPU può elaborare contemporaneamente soltanto un numero max. di ordini di un'istruzione asincrona. Dopo l'elaborazione, riuscita o meno di un ordine, le risorse sono di nuovo disponibili. Esempio: per l'istruzione RDREC una CPU S può elaborare fino a 20 ordini parallelamente. Se si supera il numero max. di ordini eseguibili simultaneamente per un'istruzione, l'istruzione nel parametro del blocco STATUS emette il codice di errore 80C3 (insufficienza di risorse). L'elaborazione dell'ordine si arresta fino a quando non si libera nuovamente una risorsa. Nota Istruzioni asincrone subordinate Alcune istruzioni asincrone impiegano, per la relativa elaborazione, una o più istruzioni asincrone subordinate Questo rapporto di dipendenza è illustrato nelle tabelle seguenti. Tenere presente che in presenza di più istruzioni subordinate in uno stesso momento viene occupata generalmente una sola risorsa subordinata. Istruzioni avanzate: numero max. di ordini in corso contemporaneamente La tabella seguente mostra il numero max. di ordini in corso in uno stesso momento per le istruzioni avanzate operanti in modo asincrono. Istruzioni avanzate 1505S 1511(F) 1511C 1511T 1507S 1512C 1513(F) 1515(F) 1515T 1516(F) 1517(F) 1517T(F) 1518(F) 1518(F)ODK Periferia decentrata RDREC 20 RD_REC WRREC 20 WR_REC D_ACT_DP 8 ReconfigIOSystem impiega RDREC, WRREC, D_ACT_DP DPSYC_FR 2 DPNRM_DG 8 DP_TOPOL 1 ASI_CTRL impiega RDREC, WRREC PROFIenergy PE_START_END impiega RDREC, WRREC PE_CMD impiega RDREC, WRREC PE_DS3_Write_ET200S impiega RDREC, WRREC PE_WOL impiega RDREC, WRREC, TUSEND, TURCV, TCON, TDISCON Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 125

126 Nozioni di base sull'elaborazione del programma 7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono Istruzioni avanzate 1505S 1511(F) 1511C 1511T 1507S 1512C 1513(F) 1515(F) 1515T 1516(F) 1517(F) 1517T(F) 1518(F) 1518(F)ODK Parametrizzazione dell'unità RD_DPAR 10 RD_DPARA 10 RD_DPARM 10 WR_DPARM 10 Diagnostica Get_IM_Data 10 GetStationInfo 10 Ricette e Data Logging RecipeExport 10 RecipeImport 10 DataLogCreate 10 DataLogOpen 10 DataLogWrite 10 DataLogClear 10 DataLogClose 10 DataLogDelete 10 DataLogNewFile 10 Funzioni dei blocchi dati CREATE_DB 10 READ_DBL 10 WRIT_DBL 10 DELETE_DB 10 Istruzioni di base: numero max. di ordini in corso contemporaneamente La tabella seguente mostra il numero max. di ordini in corso in uno stesso momento per le istruzioni semplici operanti in modo asincrono. Istruzioni di base 1505S 1511(F) 1511C 1511T DB Array ReadFromArrayDBL WriteToArrayDBL 1507S 1512C 1513(F) 1515(F) 1515T impiega READ_DBL (vedi istruzioni avanzate) impiega READ_DBL, WRIT_DBL (vedi istruzioni avanzate) 1516(F) 1517(F) 1517T(F) 1518(F) 1518(F)OD K 126 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

127 Nozioni di base sull'elaborazione del programma 7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono Comunicazione: numero max. di ordini in corso contemporaneamente La tabella seguente mostra il numero max. di ordini contemporaneamente in corso per istruzioni operanti in modo asincrono (Open User Communication) per le diverse CPU. Open User Communication 1505S 1511(F) 1511C 1511T TSEND TUSEND TRCV TURCV 1507S 1512C 1513(F) 1515(F) 1515T 1516(F) 1517(F) 1517T(F) 1518(F) 1518(F)ODK TCON TDISCON T_RESET T_DIAG T_CONFIG 1 TSEND_C impiega TSEND, TUSEND, TRCV, TCON, TDISCON TRCV_C impiega TSEND, TUSEND, TRCV, TURCV, TCON, TDISCON TMAIL_C impiega TSEND, TUSEND, TRCV, TURCV, TCON, TDISCON La tabella seguente mostra il numero max. di ordini contemporaneamente in corso per istruzioni operanti in modo asincrono (MODBUS TCP) per diverse CPU. MODBUS TCP 1505S 1511(F) 1511C 1511T MB_CLIENT MB_SERVER 1507S 1512C 1513(F) 1515(F) 1515T 1516(F) impiega TSEND, TUSEND, TRCV, TURCV, TCON, TDISCON impiega TSEND, TUSEND, TRCV, TURCV, TCON, TDISCON 1517(F) 1517T(F) 1518(F) 1518(F)ODK La tabella seguente mostra il numero max. di ordini contemporaneamente in corso per istruzioni operanti in modo asincrono (comunicazione S7) per diverse CPU. Le istruzioni della comunicazione S7 impiegano un pool di risorse comune. Comunicazione S7 1505S 1511(F) 1511C 1511T PUT GET USEND URCV BSEND BRCV 1507S 1512C 1513(F) 1515(F) 1515T 1516(F) 1517(F) 1517T(F) 1518(F) 1518(F)ODK Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 127

128 Nozioni di base sull'elaborazione del programma 7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono La tabella seguente mostra il numero max. di ordini contemporaneamente in corso per istruzioni operanti in modo asincrono (processori di comunicazione) per diverse CPU. Processore di comunicazione 1505S 1511(F) 1511C 1511T 1507S 1512C 1513(F) 1515(F) 1515T 1516(F) 1517(F) 1517T(F) 1518(F) 1518(F)ODK Comunicazione PtP Port_Config impiega RDDEC, WRREC Send_Config impiega RDDEC, WRREC Receive_Config impiega RDDEC, WRREC Send_P2P impiega RDDEC, WRREC Receive_P2P impiega RDDEC, WRREC Receive_Reset impiega RDDEC, WRREC Signal_Get impiega RDDEC, WRREC Signal_Set impiega RDDEC, WRREC Get_Features impiega RDDEC, WRREC Get_Features impiega RDDEC, WRREC Comunicazione USS USS_Port_Scan impiega RDDEC, WRREC MODBUS (RTU) Modbus_Comm_Load impiega RDDEC, WRREC Interfaccia seriale ET 200S S_USSI impiega CREATE_DB CP SIMATIC NET FTP_CMD impiega TSEND, TRCV, TCON, TDISCON 128 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

129 Nozioni di base sull'elaborazione del programma 7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono Tecnologia: numero max. di ordini in corso contemporaneamente La tabella seguente mostra il numero max. di ordini contemporaneamente in corso per istruzioni operanti in modo asincrono (tecnologia). Tecnologia S Motion Control MC_Power MC_Reset MC_Home MC_Halt MC_MoveAbsolute MC_MoveRelative MC_MoveVelocity MC_MoveJog MC_GearIn MC_MoveSuperimposed MC_MeasuringInput MC_MeasuringInputCyclic MC_AbortMeasuringInput MC_OutputCam MC_CamTrack MC_TorqueLimiting MC_SetSensor MC_GearInPos MC_SynchronizedMotionSim ulation MC_PhasingAbsolute MC_PhasingRelative MC_CamIn MC_InterpolateCam MC_GetCamLeadingValue MC_GetCamFollowingValue 1511(F) 1511C 1512C 1513(F) 1511T 1505S 1515(F) 1516(F) 1515T 1507S 1517(F) 1517T(F) 1518(F) 1518(F)ODK Riferimenti Maggiori informazioni sulla parametrizzazione dei blocchi sono disponibili nella Guida in linea a STEP 7. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 129

130 Protezione Panoramica delle funzioni di protezione Introduzione In questo capitolo sono descritte le seguenti funzioni per la protezione del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP dall'accesso non autorizzato. Funzioni di protezione S ET 200MP Protezione di accesso --- Protezione del know how --- Protezione da copia --- Protezione mediante blocco della CPU/del modulo di interfaccia Altre misure per la protezione della CPU Le seguenti misure proteggono ulteriormente le funzioni e i dati della CPU S dagli accessi non autorizzati dall'esterno e dalla rete: Disattivazione del server web Disattivazione del server OPC UA (per maggiori informazioni sui meccanismi di sicurezza del server OPC UA consultare il manuale di guida alle funzioni Comunicazione ( Disattivazione della sincronizzazione dell'orologio tramite il server NTP Disattivazione della comunicazione PUT/GET Se si utilizza il server Web proteggere il sistema di automazione S dall'accesso non autorizzato impostando nella gestione utenti diritti di accesso protetti da password per determinati utenti; utilizzando l'opzione preimpostata "Consenti accesso solo tramite HTTPS". Questa opzione consente di accedere al server Web solo con il protocollo di trasmissione sicura di ipertesti HTTPS. 130 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

131 Protezione 8.2 Progettare la protezione per l'accesso per la CPU 8.2 Progettare la protezione per l'accesso per la CPU Introduzione La CPU offre quattro livelli per limitare l'accesso a determinate funzioni. Con la configurazione del livello di accesso e delle password per una CPU si limitano le funzioni e le aree di memoria accessibili senza inserimento della password. I singoli livelli di accesso e le relative password possono essere definiti nelle proprietà dell'oggetto della CPU. Livelli di accesso della CPU Tabella 8-1 Livelli di accesso e relative limitazioni Livelli di accesso Accesso completo (senza protezione) Accesso in lettura Accesso HMI Nessun accesso (protezione completa) Limitazioni di accesso La lettura e la modifica alla configurazione hardware e ai blocchi sono consentite a tutti gli utenti. Con questo livello di accesso senza indicare la password è possibile solo l'accesso in lettura alla configurazione hardware e ai blocchi, vale a dire che è possibile caricare la configurazione hardware e i blocchi sul dispositivo di programmazione. Inoltre è possibile l'accesso HMI e ai dati di diagnostica. Senza inserire la password non è possibile caricare blocchi o configurazione hardware nella CPU. Inoltre senza password non possono essere eseguite le seguenti operazioni: funzioni di test in scrittura e aggiornamento del firmware (online). Con questo livello di accesso, senza indicare la password è possibile solo effettuare l'accesso HMI e accedere ai dati di diagnostica. Senza indicare la password non è possibile caricare blocchi o la configurazione hardware nella CPU né caricare blocchi e la configurazione hardware dalla CPU al dispositivo di programmazione. Inoltre senza password non possono essere eseguite le seguenti operazioni: Funzioni di test, modifica dello stato di funzionamento (RUN/STOP), aggiornamento del firmware e visualizzazione dello stato del confronto online/offline. In caso di protezione completa della CPU non è possibile accedere alla configurazione hardware e ai blocchi né in lettura né in scrittura (senza autorizzazione all'accesso tramite password). Nemmeno l'accesso HMI è possibile. La funzione del server per la comunicazione PUT/GET è disattivata con questo livello di accesso (non modificabile). L'autorizzazione tramite password consente nuovamente pieno accesso alla CPU. Un elenco delle possibili funzioni nei diversi livelli di protezione è riportato nella Guida in linea a STEP 7 nella sezione "Possibili impostazioni di protezione". Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 131

132 Protezione 8.2 Progettare la protezione per l'accesso per la CPU Proprietà dei livelli di accesso Ogni livello di accesso consente, anche senza inserimento della password, l'accesso illimitato a determinate funzioni, ad es. identificazione tramite la funzione "Nodi accessibili". La preimpostazione della CPU è "senza limitazioni" e "senza protezione password". Per proteggere l'accesso alla CPU è necessario modificare le proprietà della CPU e creare una password. Sul livello di accesso preimpostato "Accesso completo (senza protezione)" ogni utente può leggere e modificare la configurazione hardware e i blocchi. La password non deve essere parametrizzata e non è nemmeno necessaria per l'accesso online. La comunicazione tra le CPU (tramite funzioni di comunicazione nei blocchi) non è limitata dal livello di accesso della CPU, a meno che la comunicazione PUT/GET non sia disattivata nel livello di accesso "Nessun accesso" (protezione totale). L'immissione della password corretta consente l'accesso a tutte le funzioni consentite nel livello corrispondente. Nota La progettazione del livello di accesso non sostituisce l'impostazione della protezione del know how La parametrizzazione dei livelli di accesso offre una protezione sicura dalle modifiche illegittime alla CPU in quanto limita i diritti di caricamento della configurazione hardware e del software nella CPU. I blocchi sulla Memory Card SIMATIC non sono tuttavia protetti in lettura o in scrittura. Per proteggere i codici dei blocchi sulla Memory Card SIMATIC, utilizzare la protezione del know-how. Comportamento delle funzioni con i diversi livelli di accesso Un elenco sotto forma di tabella delle funzioni online possibili nei diversi livelli di accesso è disponibile nella Guida in linea a STEP Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

133 Protezione 8.2 Progettare la protezione per l'accesso per la CPU Parametrizzazione dei livelli di accesso Per parametrizzare i livelli di accesso di una CPU S procedere come indicato nel seguito: 1. Aprire le proprietà della CPU S nella finestra di ispezione. 2. Selezionare la voce "Protezione" nella navigazione nell'area. Nella finestra di ispezione viene visualizzata una tabella con i possibili livelli di accesso. Figura 8-1 Possibili livelli di accesso 3. Attivare il livello di accesso desiderato nella prima colonna della tabella. Il segno di spunta verde nella colonna a destra dei rispettivi livelli di accesso indica le operazioni ancora eseguibili senza password. Nell'esempio (vedere sopra) è ancora possibile un accesso in lettura e un accesso HMI senza password. 4. Nella prima riga della colonna "Immetti password" assegnare una password per il livello di accesso "Accesso completo". Per prevenire indicazioni errate ripetere la password scelta nella colonna "Conferma password". Accertarsi che la password sia sufficientemente sicura, ovvero che non presenti alcuno schema che possa essere riconosciuto da un PC. 5. Se il livello di accesso selezionato lo richiede, assegnare eventualmente altre password agli altri livelli di accesso. 6. Perché il livello di accesso diventi effettivo è necessario caricare la configurazione hardware. La CPU mette a protocollo l'inserimento della password corretta o errata così come le modifiche nella configurazione dei livelli di accesso registrandoli nel buffer di diagnostica. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 133

134 Protezione 8.2 Progettare la protezione per l'accesso per la CPU Comportamento durante il funzionamento di una CPU protetta da password La protezione della CPU è valida dopo che le impostazioni sono state caricate nella CPU. Prima dell'esecuzione di una funzione online ha luogo un controllo dell'ammissibilità e, se necessario, viene richiesto l'inserimento della password. Le funzioni protette da password possono essere eseguite da un solo PG/PC per volta. Un altro PG/PC non può registrarsi. L'autorizzazione all'accesso ai dati protetti vale per la durata del collegamento online o finché non viene annullata manualmente con "Online > Elimina diritti di accesso". L'accesso a una CPU protetta da password in RUN può essere limitato sul posto dal display in modo che non sia possibile accedervi neppure con la password corretta. Livelli di accesso per le CPU F Per le CPU fail-safe esiste un ulteriore livello di accesso oltre ai quattro già descritti. Per ulteriori informazioni su questo livello di accesso consultare la descrizione del sistema F SIMATIC Safety nel manuale di programmazione e d'uso SIMATIC Industrial Software SIMATIC Safety - Configuring and Programming ( 134 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

135 Protezione 8.3 Impostazione di un'ulteriore protezione di accesso tramite display 8.3 Impostazione di un'ulteriore protezione di accesso tramite display Blocco dell'accesso a una CPU protetta da password Sul display di una CPU S è possibile bloccare l'accesso ad una CPU protetta da password (blocco locale). Il blocco dell'accesso è attivo solo se il selettore dei modi operativi è posizionato su RUN. Il blocco dell'accesso presuppone la progettazione di un livello di protezione in STEP 7. Il blocco dell'accesso si attiva indipendentemente dalla protezione mediante password, ovvero se qualcuno accede alla CPU da un dispositivo di programmazione collegato e ha immesso la password corretta, l'accesso alla CPU resta comunque bloccato. Il blocco dell'accesso è impostabile separatamente sul display per ciascun livello di accesso, così ad es. l'accesso locale in lettura può essere consentito, ma quello locale in scrittura può non esserlo. Procedura Se in STEP 7 è stato progettato un livello di accesso con password, l'accesso può essere bloccato dal display. Per impostare la protezione dell'accesso locale per una CPU S sul display procedere nel seguente modo: 1. Selezionare sul display il menu Impostazioni > Protezione. 2. Confermare la selezione con "OK" e impostare per ogni livello di accesso se l'accesso in RUN deve essere consentito oppure no: Consentito: l'accesso alla CPU in STEP 7 è possibile con la password corrispondente. Disattivato in RUN: Se il selettore dei modi operativi è posizionato su RUN, nessun utente con diritti su questo livello di accesso sulla CPU può effettuare il login anche se dispone della password. In STOP l'accesso è possibile con inserimento della password. Protezione dell'accesso per il display È inoltre possibile parametrizzare in STEP 7 un'altra password per il display nelle proprietà della CPU, per fare in modo che la protezione dell'accesso locale sia protetta da una password locale. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 135

136 Protezione 8.4 Impostazione di un'ulteriore protezione dell'accesso tramite programma utente 8.4 Impostazione di un'ulteriore protezione dell'accesso tramite programma utente Protezione dell'accesso tramite programma utente Oltre al display è possibile limitare l'accesso a una CPU protetta da password anche in STEP 7 utilizzando l'istruzione ENDIS_PW. Questo blocco è descritto nella Guida in linea alla voce "ENDIS_PW: Limita e abilita autenticazione della password". 8.5 Protezione del know how Applicazione Con la protezione del know how è possibile proteggere dall'accesso non autorizzato uno o più blocchi con tipo di dati OB, FB, FC e DB globali nel proprio programma. Per limitare l'accesso a un blocco è possibile inserire una password. La password offre una protezione sicura dalla lettura o dalle modifiche non autorizzate del blocco. Dati leggibili Senza la password corretta, in un blocco con protezione del know how si possono leggere soltanto i seguenti dati: titolo del blocco, commenti e proprietà del blocco parametri del blocco (INPUT, OUTPUT, IN, OUT, RETURN) struttura di richiamo del programma variabili globali senza indicazioni del punto di applicazione Ulteriori operazioni Inoltre, per i blocchi con protezione del know how è possibile eseguire le seguenti operazioni: copia e cancellazione richiamo in un programma confronto offline/online caricamento Blocchi dati globali e blocchi dati array I blocchi dati globali (DB globali) possono essere dotati di protezione del know how. Gli utenti che non sono in possesso della password valida possono leggere il blocco dati globale ma non modificarlo. I blocchi dati array (DB array) non possono essere dotati di protezione del know how. 136 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

137 Protezione 8.5 Protezione del know how Configurazione della protezione del know how dei blocchi Per configurare la protezione del know how dei blocchi, procedere nel seguente modo: 1. Aprire le proprietà del blocco corrispondente. 2. Selezionare l'opzione "Protezione" in "Generale". Figura 8-2 Configurazione della protezione del know how dei blocchi (1) 3. Per visualizzare la finestra di dialogo "Protezione del know how" fare clic sul pulsante "Protezione". Figura 8-3 Configurazione della protezione del know how dei blocchi (2) 4. Per aprire la finestra di dialogo "Definisci password" fare clic sul pulsante "Definisci". Figura 8-4 Configurazione della protezione del know how dei blocchi (3) 5. Inserire la nuova password nel campo "Nuova password". Ripetere la password nel campo "Conferma password". 6. Confermare l'immissione con "OK". 7. Chiudere la finestra di dialogo "Protezione del know how" facendo clic su "OK". Risultato: I blocchi selezionati sono ora dotati di protezione del know how. Nella navigazione del progetto i blocchi con protezione del know how sono rappresentati con il simbolo di un lucchetto. La password assegnata vale per tutti i blocchi selezionati. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 137

138 Protezione 8.5 Protezione del know how Apertura di blocchi con protezione del know how Per aprire un blocco con protezione del know how, procedere nel seguente modo: 1. Per aprire la finestra di dialogo "Protezione dell'accesso" fare doppio clic sul blocco. 2. Inserire la password del blocco con protezione del know how. 3. Confermare i dati immessi con "OK". Risultato: Si apre il blocco con protezione del know how. Una volta aperto il blocco, è possibile elaborare il codice del programma e l'interfaccia del blocco finché non si chiude il blocco o STEP 7. Alla successiva apertura del blocco, la password deve essere nuovamente inserita. Chiudendo la finestra di dialogo "Protezione dell'accesso" con "Annulla", il blocco viene aperto ma il rispettivo codice non viene visualizzato e l'elaborazione non è possibile. Se ad es. si copia o si inserisce il blocco in una biblioteca la protezione del know how del blocco non viene annullata. In questo modo sono protette anche le copie di know how. Rimozione della protezione del know how dei blocchi Per rimuovere la protezione del know how dei blocchi, procedere nel seguente modo: 1. Selezionare i blocchi dai quali rimuovere la protezione del know how. Il blocco protetto non deve essere aperto nell'editor di programma. 2. Per aprire la finestra di dialogo "Protezione del know how" selezionare nel menu "Modifica" il comando "Protezione del know how". 3. Disattivare l'opzione "Nascondi Code (Protezione del know how)". Figura 8-5 Eliminazione della protezione del know how dei blocchi (1) 4. Immettere la password. Figura 8-6 Eliminazione della protezione del know how dei blocchi (2) 5. Confermare l'immissione con "OK". Risultato: La protezione del know how del blocco selezionato viene annullata. 138 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

139 Protezione 8.6 Protezione da copia 8.6 Protezione da copia Applicazione La protezione da copia permette di proteggere il programma dalla riproduzione non autorizzata. Con la protezione da copia i blocchi vengono collegati con una determinata SIMATIC Memory Card o CPU. Il collegamento al numero di serie di una SIMATIC Memory Card o di una CPU fa sì che un dato programma o blocco possano essere utilizzati solo con quella SIMATIC Memory Card o CPU specifica. Protezione da copia e protezione del know-how Suggerimento: per evitare il reset involontario della protezione dalla copia, assegnare al blocco con protezione da copia anche la protezione del know-how. Configurare prima la protezione da copia per il blocco, quindi quella del know-how. Configurazione della protezione da copia Per impostare una protezione dalla copia procedere nel seguente modo: 1. Aprire le proprietà del blocco corrispondente. 2. Selezionare l'opzione "Protezione" in "Generale". Figura 8-7 Configurazione della protezione da copia (1) 3. Nella casella di riepilogo dell'area "Protezione da copia" selezionare la voce "Collega al numero di serie della CPU" oppure "Collega al numero di serie della Memory Card". Figura 8-8 Configurazione della protezione da copia (2) Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 139

140 Protezione 8.6 Protezione da copia 4. Attivare l'opzione "Numero di serie inserito durante il caricamento in un dispositivo o una memory card" se il numero di serie deve essere inserito automaticamente con il caricamento (collegamento dinamico). Con il pulsante "Definisci password" assegnare una password per collegare l'utilizzo di un blocco anche all'inserimento di una password. Attivare l'opzione "Immetti numero di serie" per collegare manualmente il numero di serie della CPU o della SIMATIC Memory Card a un blocco (collegamento statico). 5. Nell'area "Protezione del know how" è possibile configurare soltanto la protezione del know how del blocco. Nota Se nel dispositivo viene caricato un blocco protetto in scrittura il cui numero di serie non coincide con quello definito, l'intera procedura di caricamento viene respinta. In questo modo non vengono caricati nemmeno i blocchi senza protezione in scrittura. Rimozione della protezione da copia Per annullare la protezione dalla copia procedere nel modo seguente: 1. Eliminare l'eventuale Protezione del know how (Pagina 136). 2. Aprire le proprietà del blocco corrispondente. 3. Selezionare l'opzione "Protezione" in "Generale". 4. Nell'area "Protezione da copia" selezionare l'opzione "Nessun collegamento" nella casella di riepilogo. Figura 8-9 Rimozione della protezione da copia 140 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

141 Protezione 8.7 Protezione mediante blocco della CPU/del modulo di interfaccia 8.7 Protezione mediante blocco della CPU/del modulo di interfaccia Possibilità di blocco Proteggere la CPU/il modulo di interfaccia dagli accessi non autorizzati anche con una protezione sufficientemente sicura dello sportellino frontale. Esistono ad es. le seguenti possibilità: applicare un piombino assicurare il coperchio frontale con un lucchetto (diametro della staffa: 3 mm) Figura 8-10 Esempio di linguetta di bloccaggio di una CPU Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 141

142 Concetti di automazione flessibili Progetti per macchine di serie Introduzione I progetti per macchine di serie sono progetti STEP 7 che utilizzano una serie di funzioni innovative per una facile progettazione e messa in servizio di soluzioni di automazione flessibili per macchine di serie o macchine con struttura modulare. Una configurazione hardware composta da una CPU S nel ruolo di IO Controller e da un numero qualsiasi di IO Device collegati rappresenta un "master del sistema PROFINET IO". Questo master è progettato con una configurazione massima dalla quale è possibile derivare diverse opzioni per le varie macchine di serie con, ad es., varianti costruttive del sistema IO differenti. Flessibilità su tutti i livelli I progetti per le macchine di serie presentano le seguenti caratteristiche principali: Da un unico progetto (master del sistema IO) con configurazione massima progettata è possibile caricare diverse versioni di una macchina di serie (opzioni del sistema IO). Il progetto per macchine di serie riguarda tutte le versioni (opzioni) del sistema IO. Un'opzione del sistema IO può essere facilmente collegata sul posto ad una rete esistente. La flessibilità è garantita in diversi modi: Con un'adeguata progettazione si possono adattare i parametri dell'indirizzo IP dell'io Controller sul posto, utilizzando pochi strumenti. In questo modo è possibile integrare con poche operazioni una macchina di serie in diversi impianti o collegarla più volte ad una rete. I sistemi IO che presentano questa proprietà vengono definiti sistemi IO utilizzabili più volte. Con una progettazione e programmazione opportuna è possibile utilizzare sul posto opzioni del sistema IO con diverse configurazioni che si distinguono per gli IO Device impiegati o la rispettiva disposizione. Poiché la configurazione concreta del sistema IO viene comandata dal programma utente si parla di controllo di configurazione per sistemi IO. A prescindere dalle funzioni precedentemente descritte, con un'opportuna progettazione e programmazione è possibile utilizzare in un unico progetto diverse opzioni della stazione da dispositivi centrali o da dispositivi di periferia decentrata. I dispositivi possono distinguersi per la scelta e la disposizione dei moduli. Poiché la configurazione concreta della stazione viene comandata dal programma utente si parla anche di controllo di configurazione. 142 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

143 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Ulteriori informazioni Per maggiori informazioni sul controllo di configurazione vedere il capitolo Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) (Pagina 143). Per maggiori informazioni sui sistemi IO riutilizzabili e sul controllo di configurazione dei sistemi IO consultare il manuale di guida alle funzioni PROFINET con STEP 7 V14 ( 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Introduzione Il controllo di configurazione (ampliamenti futuri) consente di realizzare in un unico progetto diversi livelli di configurazione di una macchina di serie senza modificare la configurazione hardware o il programma utente. Principio di funzionamento del controllo di configurazione Il controllo della configurazione consente di utilizzare diversi livelli di configurazione di una macchina di serie con un'unica progettazione del sistema di automazione S7-1500/del sistema di periferia decentrata ET 200MP. In un progetto è configurato un master della stazione (configurazione max.). Il master della stazione comprende tutti i moduli richiesti per tutte le possibili parti d'impianto di una macchina di serie modulare. Nel programma utente del progetto sono previste diverse opzioni della stazione per i diversi livelli di configurazione delle macchine di serie nonché la selezione di un'opzione della stazione. Un'opzione della stazione utilizza ad es. solo una parte dei moduli del master della stazione e questi moduli non sono stati inseriti seguendo l'ordine progettato. Il costruttore di macchine di serie sceglie un'opzione della stazione per un livello di configurazione di queste macchine, senza dover modificare il progetto e quindi nemmeno caricare la configurazione modificata. Con un set di dati di comando programmato dall'utente si comunica alla CPU/al modulo di interfaccia quali moduli mancano in un'opzione della stazione rispetto al master della stazione o si trovano in un posto connettore diverso. Il controllo di configurazione non influenza la parametrizzazione dei moduli. Il controllo di configurazione consente di variare in modo flessibile la configurazione centrale/decentrata. Il presupposto necessario è che l'opzione della stazione si possa ricavare dal master della stazione. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 143

144 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) La figura seguente mostra 3 livelli di configurazione di una macchina di serie con le relative opzioni della stazione del sistema di automazione S Figura 9-1 Diversi livelli di configurazione di una macchina di serie con le relative opzioni della stazione del sistema di automazione S Vantaggi Progettazione e messa in servizio semplici grazie all'utilizzo di un unico progetto STEP 7 per tutte le opzioni della stazione. Gestione semplice di manutenzione, passaggi di versione e aggiornamenti. Ridotto dispendio hardware: vengono integrati esclusivamente i moduli di periferia necessari per l'opzione della stazione attuale della macchina. Potenziale risparmio nella realizzazione, messa in servizio e documentazione di macchine di serie 144 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

145 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Procedura Per la progettazione del controllo della configurazione, procedere nel seguente ordine: Tabella 9-1 Procedura di messa in servizio di SIMATIC S Passo Procedimento Vedere... 1 Attivazione del controllo della configurazione in STEP 7 Capitolo Progettazione (Pagina 145) 2 Creazione del set di dati di comando Capitolo Creazione del set di dati di comando (Pagina 147) 3 Trasferimento del set di dati Capitolo Trasferimento del set di dati di comando nel programma di avvio della CPU (Pagina 156) Biblioteche dei blocchi "OH_S71x00_Library" La biblioteca dei blocchi è disponibile per il download alla voce OH_S71x00_Library ( La biblioteca di blocchi contiene tipi di dati con la struttura dei set di dati di comando per il sistema di automazione S7-1500/ET 200MP. Questi tipi di dati consentono la realizzazione semplice e rapida del controllo di configurazione per una soluzione di automazione flessibile Progettazione Presupposti Il controllo di configurazione su S è possibile sia con i moduli inseriti centralmente sia con il sistema di periferia decentrata ET 200MP attraverso PROFINET IO. Per il sistema di automazione S7-1500: STEP 7 Professional dalla versione V13 CPU S7-15XX con versione firmware V1.5 o superiore Il parametro di avvio "Confronto tra configurazione prefissata e attuale" è impostato su "Avvio della CPU anche in caso di divergenze" (default). Il parametro "Confronto tra configurazione prefissata e attuale" si trova nella finestra di ispezione, nelle proprietà della CPU, alla voce "Generale > Avviamento". Per il sistema di periferia decentrata ET 200MP: STEP 7 Professional dalla versione V13 IM PN ST/HF Il modulo di interfaccia è stato assegnato a un IO Controller/master DP in STEP 7 Il parametro di avvio "Confronto tra unità prefissata e attuale" è impostato su "Avvio della CPU anche in caso di divergenze" (default). Il parametro "Confronto tra unità prefissata e attuale" si trova nella finestra di ispezione, nelle proprietà del modulo di interfaccia, alla voce "Generale > Parametri dell'unità" nel campo "Avviamento". Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 145

146 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Operazioni necessarie Durante la progettazione della CPU/del modulo di interfaccia attivare il parametro "Consenti riconfigurazione del dispositivo tramite programma utente". Sulle CPU S il parametro "Consenti riconfigurazione del dispositivo tramite programma utente" si trova nell'area "Controllo di configurazione". Nei moduli di interfaccia IM PN il parametro "Consenti riconfigurazione del dispositivo tramite programma utente" si trova in "Generale > Parametri dell'unità" nel campo "Controllo di configurazione". Figura 9-2 Esempio di attivazione del controllo di configurazione con una CPU S Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

147 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Creazione del set di dati di comando Operazioni necessarie Per creare un set di dati di comando per il controllo di configurazione, procedere come indicato nel seguito: 1. Creare un tipo di dati PLC che contenga la struttura del set di dati di comando. La struttura del set di dati di comando si trova: per il sistema di automazione S nel capitolo Set di dati di comando per il sistema di automazione S (Pagina 149) per il sistema di periferia decentrata ET 200MP nel capitolo Set di dati di comando per il sistema di periferia decentrata ET 200MP (Pagina 150) Figura 9-3 Esempio di creazione del set di dati di comando 196 con una CPU S Creare un blocco dati globale. 3. Creare nel blocco dati un Array con lo stesso tipo di dati del tipo di dati PLC appena creato. La figura seguente mostra un blocco dati contenente tre set di dati di comando per una CPU S Figura 9-4 Blocchi dati per il controllo di configurazione Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 147

148 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) 4. Inserire nei set di dati di comando nella colonna "Valore di avvio" l'assegnazione tra modulo e posto connettore. Figura 9-5 Assegnazione dei posti connettore Regole Osservare le seguenti regole: Le registrazioni dei posti connettore nel set di dati di comando al di fuori del master della stazione vengono ignorate dalla CPU/dal modulo di interfaccia. Le registrazioni devono essere contenute nel set di dati di comando fino all'ultimo posto connettore dell'opzione della stazione. Ogni posto connettore di un'opzione della stazione può essere presente una sola volta nel set di dati di comando. Ogni posto connettore di un'opzione della stazione può essere assegnato a un solo posto connettore nel master della stazione. Anche gli alimentatori di sistema (PS) possono essere soggetti al controllo di configurazione. Nota Controllo di configurazione per alimentatori di sistema Nel caso di una configurazione caricata per mezzo di un set di dati (opzione della stazione) STEP 7 non verifica automaticamente se il bilancio dei consumi viene rispettato. Assicurarsi che in ogni segmento power dell'opzione della stazione la potenza erogata sia maggiore/uguale a quella assorbita. Ulteriori informazioni sono disponibili nel capitolo Bilancio dei consumi (Pagina 44). 148 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

149 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Utilizzo dei moduli di comunicazione Moduli di comunicazione punto a punto: i moduli di comunicazione punto a punto si possono utilizzare senza limitazioni per il controllo di configurazione. Moduli di comunicazione PROFINET/Ethernet e PROFIBUS: le CPU con versione firmware V1.7 e superiore supportano il controllo di configurazione con l'impiego dei moduli di comunicazione PROFINET/Ethernet o PROFIBUS. Se nella configurazione centrale sono inseriti dei moduli di comunicazione per PROFINET/Ethernet o PROFIBUS, quindi ad es. un CM (master DP o slave DP), questi moduli di comunicazione non sono influenzabili dal controllo di configurazione. Perciò questi moduli devono essere lasciati sui posti connettore predefiniti nel master della stazione e i numeri dei posti connettore devono essere registrati dal master della stazione nel set di dati di comando ("posto connettore opzione stazione = posto connettore master stazione"). In un'opzione della stazione devono essere presenti nel set di dati di comando tutti i posti connettore fino al modulo di comunicazione più lontano dalla CPU. Per garantire la massima flessibilità inserire i moduli di comunicazione direttamente a destra della CPU Set di dati di comando per il sistema di automazione S Assegnazione slot La tabella seguente mostra l'assegnazione dei moduli ai posti connettore per il sistema di automazione S Tabella 9-2 Assegnazione slot Posto connettore Moduli Osservazioni 0 Alimentazione di sistema (opzionale) A monte della CPU 1 CPU Il posto connettore 1 è sempre la CPU 2-31 Moduli di periferia/alimentatori di sistema, a seconda dell'opzione della stazione A valle della CPU Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 149

150 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Set di dati di comando Per il controllo di configurazione nel sistema di automazione S si definisce un set di dati di comando 196 V4.0 che contiene un'assegnazione dei posti connettore. La tabella seguente mostra la configurazione del set di dati di comando con spiegazioni sui singoli elementi. Tabella 9-3 Controllo di configurazione: struttura del set di dati di comando 196 Byte Elemento Codifica Spiegazione 0 Lunghezza del blocco 4 + numero di posti connettore Header 1 ID del blocco Versione 4 3 Versione 0 4 Posto connettore 0 del master della stazione Assegnazione del posto connettore nell'opzione della stazione Elemento di comando 5 Posto connettore 1 del master della stazione 6 Posto connettore 2 del master della stazione 7 Posto connettore 3 del master della stazione : : : 4 + (n. max. posto connettore) Posto connettore massimo del master della stazione Assegnazione del posto connettore 1 nell'opzione della stazione (sempre 1, perché la CPU è sempre inserita nel posto connettore 1) Assegnazione del posto connettore nell'opzione della stazione Assegnazione del posto connettore nell'opzione della stazione Assegnazione del posto connettore nell'opzione della stazione Contiene l'informazione su quale modulo è inserito su quale posto connettore. Per sapere quale valore inserire in quale byte seguire la regola seguente: Se il modulo è disponibile nell'opzione della stazione, inserire il numero di posto connettore del modulo. Se il modulo non è disponibile nell'opzione della stazione, immettere Set di dati di comando per il sistema di periferia decentrata ET 200MP Assegnazione slot La tabella seguente mostra l'assegnazione dei moduli ai posti connettore per il sistema di periferia decentrata ET 200MP. Tabella 9-4 Assegnazione slot Posto connettore Moduli Osservazioni 0 Alimentazione di sistema (opzionale) A monte del modulo di interfaccia 1 Modulo di interfaccia Il modulo di interfaccia (posto connettore 1) non è un elemento del controllo di configurazione bensì provvede al comando di quest'ultimo 2-31 Moduli di periferia/alimentatori di sistema, a seconda dell'opzione della stazione A valle del modulo di interfaccia 150 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

151 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Set di dati di comando Per il controllo di configurazione nel sistema di periferia decentrata ET 200MP si definisce un set di dati di comando 196 V3.0 che contiene un'assegnazione dei posti connettore. La tabella seguente mostra la configurazione del set di dati di comando con spiegazioni sui singoli elementi. Tabella 9-5 Controllo di configurazione: struttura del set di dati di comando 196 Byte Elemento Codifica Spiegazione 0 Lunghezza del blocco 4 + numero di posti connettore Header 1 ID del blocco Versione 3 3 Versione 0 4 Posto connettore 0 del master della stazione Elemento di comando 5 Posto connettore 2 del master della stazione 6 Posto connettore 3 del master della stazione : : : 4 + (n posto connettore max. - 1) Posto connettore massimo del master della stazione Assegnazione del posto connettore nell'opzione della stazione Assegnazione del posto connettore nell'opzione della stazione Assegnazione del posto connettore nell'opzione della stazione Assegnazione del posto connettore nell'opzione della stazione Contiene l'informazione su quale modulo è inserito su quale posto connettore. Per sapere quale valore inserire in quale byte seguire la regola seguente: Se il modulo è disponibile nell'opzione della stazione, inserire il numero di posto connettore del modulo. Se il modulo non è disponibile nell'opzione della stazione, immettere Set di dati di conferma del sistema di periferia decentrata ET 200MP Principio funzionale Il set di dati di conferma fornisce informazioni sulla correttezza dell'assegnazione dei moduli offrendo così la possibilità di riconoscere eventuali errori di assegnazione nel set di dati di comando. Il set di dati di conferma viene creato da un set di dati 197 V2.0 separato. Assegnazione slot Il set di dati di conferma esiste soltanto se è stato progettato il controllo di configurazione e si riferisce sempre alla configurazione massima senza modulo di interfaccia, ovvero a 31 posti connettore. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 151

152 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) La tabella seguente mostra l'assegnazione dei moduli ai posti connettore. Tabella 9-6 Assegnazione slot Posto connettore Moduli Osservazioni 0 Alimentazione di sistema (opzionale) A monte del modulo di interfaccia 2-31 Moduli di periferia/alimentatori di sistema, a seconda dell'opzione della stazione A valle del modulo di interfaccia È possibile una lettura parziale del set di dati di conferma. Set di dati di conferma Tabella 9-7 Set di dati di conferma Byte Elemento Codifica Spiegazione 0 Lunghezza del blocco 66 Header 1 ID del blocco Versione Stato posto connettore 0 0/1 Stato = 1: 5 riservati 0 il modulo del master della stazione è inserito 6 Stato posto connettore 2 0/1 nell'opzione della stazione 7 riservato 0 Il posto connettore è contrassegnato come non : : : disponibile nel set di dati di comando 64 Stato posto connettore n Posto connettore max. Stato = 0: 65 riservato 0 Modulo estratto Nell'opzione della stazione è inserito il modulo errato* * Impossibile quando il posto connettore è contrassegnato come non disponibile. Nota I dati nel set di dati di conferma vengono sempre rappresentati per tutti i moduli. In una configurazione Shared Device non ha alcuna importanza a quale IO Controller sono assegnati i singoli moduli. Finché non è stato trasferito un set di dati di comando, nella formazione del set di dati 197 si presuppone un'assegnazione 1:1 dei moduli (master stazione opzione stazione). 152 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

153 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Messaggi di errore In presenza di un errore, durante la lettura del set di dati di conferma, l'istruzione RDREC emette i seguenti messaggi di errore nel parametro del blocco STATUS: Tabella 9-8 Messaggi di errore Codice di errore 80B1H 80B5H 80B8H Significato Lunghezza non ammessa; la lunghezza indicata nel set di dati 197 non è corretta. Controllo di configurazione non progettato Errore di parametro Gli errori dei parametri sono causati dagli eventi seguenti: ID del blocco errato nell'intestazione (diverso da 197) ID della versione non valido nell'intestazione è stato impostato un bit riservato a diversi posti connettore nel master della stazione è stato assegnato lo stesso posto connettore nell'opzione della stazione Esempi di controllo di configurazione Di seguito viene progettato un master della stazione in STEP 7 costituito da alimentazione di sistema, CPU e 3 moduli di periferia. Il modulo nel posto connettore 3 non è presente nell'opzione della stazione 1 e viene "nascosto" dal controllo di configurazione. Nell'opzione della stazione 2 l'ordine dei moduli nei posti connettore 3 e 4 è invertito. L'ordine modificato dei moduli viene notificato alla CPU mediante un set di dati di comando modificato. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 153

154 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Opzione della stazione 1 con modulo non presente Il modulo che nel master della stazione si trova sul posto connettore 3 non è disponibile nell'opzione della stazione 1. Contrassegnare il posto connettore 3 nel set di dati di comando con 255 (= non disponibile). 1 Il modulo non è presente nell'opzione della stazione 1. Figura 9-6 Esempio: Configurazione hardware dell'opzione della stazione 1 con il corrispondente set di dati di comando in STEP Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

155 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Opzione della stazione 2 con sequenza modificata dei moduli L'ordine dei moduli nei posti connettore 3 e 4 è invertito. Figura 9-7 Esempio: Configurazione hardware dell'opzione della stazione 2 con il corrispondente set di dati di comando in STEP 7 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 155

156 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Esempio applicativo dettagliato Un esempio applicativo dettagliato per il controllo di configurazione su S si trova qui ( nella sezione "Esempio applicativo per ET 200SP (PROFINET) e S sulla base della biblioteca" Trasferimento del set di dati di comando nel programma di avvio della CPU Operazioni necessarie Con l'istruzione WRREC (scrivi set di dati) trasferire alla CPU/al modulo di interfaccia il set di dati di comando 196 creato. Parametri dell'istruzione WRREC Qui di seguito sono riportate le spiegazioni sui singoli parametri dell'istruzione WRREC cui si devono assegnare determinati valori nel contesto del controllo di configurazione. Per ulteriori informazioni sull'istruzione WRREC consultare la Guida in linea a STEP 7. ID Identificativo HW Per il controllo di configurazione di moduli centrali, utilizzare l'identificativo HW della CPU. Se la CPU è selezionata nella vista di rete o dei dispositivi, l'identificativo HW si trova nella scheda Costanti di sistema della finestra di ispezione. Utilizzare il valore delle costanti di sistema "Local~Configuration". Per il controllo di configurazione per la periferia decentrata utilizzare l'identificativo HW del modulo di interfaccia. Se il modulo di interfaccia è selezionato nella vista di rete o dei dispositivi, l'identificativo HW si trova nella scheda Costanti di sistema della finestra di ispezione. Utilizzare il valore delle costanti di sistema "<Nome-del-modulo-interfaccia>~Head". INDEX RECORD Numero del set di dati: 196 (decimale) Set di dati di comando da trasferire. Per la struttura del set di dati di comando vedere il capitolo Creazione del set di dati di comando (Pagina 147). 156 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

157 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Messaggi di errore In presenza di un errore, l'istruzione WRREC emette i seguenti messaggi di errore nel parametro del blocco STATUS: Tabella 9-9 Messaggi di errore Codice di errore 80B1H 80B5H 80E2H 80B8H Significato Lunghezza non ammessa; la lunghezza indicata nel set di dati 196 non è corretta. Controllo di configurazione non parametrizzato. Il set di dati è stato trasferito nel contesto OB errato. Il set di dati deve essere trasferito nel programma di avvio. Errore di parametro Le cause di un errore di parametro sono le seguenti: ID del blocco errato nell'intestazione (diverso da 196) ID della versione non valido nell'intestazione è stato impostato un bit riservato a un posto connettore del master della stazione è stato assegnato un posto connettore non valido nell'opzione della stazione a diversi posti connettore nel master della stazione è stato assegnato lo stesso posto connettore nell'opzione della stazione per Shared Device a livello di sottomodulo: violazione delle limitazioni definite Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 157

158 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Particolarità del trasferimento del set di dati di comando alla CPU Se è stato attivato il controllo di configurazione, la CPU non è operativa senza set di dati di comando. Se nell'ob di avvio (ad es. OB 100) non viene trasferito un set di dati di comando valido, la CPU torna dall'avvio allo stato STOP. In questo caso la periferia centrale non viene inizializzata. Nel buffer di diagnostica viene registrata la causa dello stato di funzionamento STOP. Nota Se nell'ob di avvio alla CPU viene trasmesso un set di dati di comando errato, in seguito può accadere che l'avvio di quest'ultima venga impedito. Eseguire in questo caso il reset alle impostazione di fabbrica della CPU, quindi trasmettere un set di dati di comando valido. La CPU elabora l'istruzione WRREC per il trasferimento asincrono del set di dati di comando. Pertanto è necessario richiamare ripetutamente WRREC in un loop nell'ob di avviamento (ad es. OB 100) finché i parametri di uscita BUSY" o "DONE" indicano che il set di dati è stato trasferito. Suggerimento: per la programmazione del loop utilizzare il linguaggio di programmazione SCL con l'istruzione REPEAT... UNTIL. REPEAT "WRREC_DB"(REQ := "start_config_control", ID := "Local~Configuration", INDEX := 196, LEN := "conf_len", DONE => "conf_done", BUSY => "conf_busy", RECORD := "ConfDB".ConfigControl["ConfDB".Option], //selezione set di dati di comando* UNTIL NOT "conf_busy" END_REPEAT; ERROR => "conf_error", STATUS => "conf_status"); * Selezione dell'opzione della stazione nel programma utente. Affinché la CPU sia in grado di individuare l'opzione della stazione da impiegare, nel programma utente dovrà essere configurata un'apposita opzione per la selezione tra i diversi set di dati di comando. La selezione può essere ad es. configurata mediante una variabile Int che indirizza un elemento Array. La variabile per la selezione del set di dati di comando deve trovarsi nell'area di memoria a ritenzione. Se non è a ritenzione, la variabile viene inizializzata all'avvio della CPU e sarà pertanto inutilizzabile per la selezione dell'opzione della stazione. Nei linguaggi di programmazione grafici è possibile realizzare il loop con l'aiuto di istruzioni per il comando del programma. 158 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

159 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Esempio in FUP: con l'istruzione LABEL (etichetta di salto) e con l'istruzione JMP (Salta se RLO=1) si programma un loop. Figura 9-8 WRREC Il set di dati di comando viene salvato a ritenzione nella CPU. Attenzione: La ritenzione del set di dati di comando è indipendente dalle impostazioni di ritenzione nell'area di memoria di STEP 7. (In altri termini l'area di memoria in cui è progettato il set di dati di comando non deve essere parametrizzata con ritenzione). Scrivendo un set di dati di comando con configurazione modificata, il set di dati 196 originario, salvato a ritenzione, viene cancellato e viene salvato a ritenzione il nuovo set di dati 196. Successivamente la CPU si riavvia con la configurazione modificata. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 159

160 Concetti di automazione flessibili 9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) Particolarità del trasferimento del set di dati di comando al modulo di interfaccia Se è stato attivato il controllo di configurazione, la stazione ET 200MP non è operativa senza set di dati di comando. Finché non viene trasferito un set di dati di comando valido la CPU considera come guasti i moduli di periferia e questi mostrano una reazione rispetto al valore sostitutivo. Il modulo di interfaccia continua lo scambio dati. Il set di dati di comando viene salvato a ritenzione nel modulo di interfaccia. Attenzione: Se la configurazione rimane invariata non è necessario riscrivere il set di dati di comando 196 in caso di nuovo avvio. Se si scrive un set di dati di comando con una configurazione modificata, nel sistema di periferia decentrata si verifica un guasto alla stazione. Il set di dati 196 originario viene cancellato e viene salvato a ritenzione il nuovo set di dati 196. Successivamente la stazione si riavvia con la configurazione modificata Comportamento durante il funzionamento Effetto della discrepanza tra master e opzione della stazione: Per la visualizzazione online e la visualizzazione nel buffer di diagnostica (modulo o.k. o modulo difettoso) viene sempre utilizzato il master della stazione e non l'opzione della stazione, che è diversa. Esempio: un modulo fornisce una diagnostica. Nel master della stazione questo modulo è configurato nel posto connettore 4, ma nell'opzione della stazione è inserito nel posto connettore 3 (modulo mancante; vedere l'esempio nel prossimo capitolo). La Vista online (master della stazione) visualizza un modulo errato sul posto connettore 4. Nella configurazione reale il modulo nel posto connettore 3 segnala un errore tramite LED. Comportamento in caso di assenza di moduli Se nel set di dati di comando sono registrati dei moduli "non disponibili", il sistema di automazione si comporta nel modo seguente: I moduli contrassegnati come non presenti nel set di dati di comando non forniscono alcuna diagnostica, il loro stato è sempre ok. Lo stato del valore è ok. Accesso diretto in scrittura alle uscite non presenti o accesso in scrittura all'immagine di processo delle uscite non presenti: non ha effetto; non vengono segnalati errori di accesso. Accesso diretto in lettura agli ingressi non presenti o accesso in lettura all'immagine di processo degli ingressi non presenti: viene emesso il valore "0"; non vengono segnalati errori di accesso. Scrittura del set di dati in un modulo inesistente: non ha effetto; non vengono segnalati errori. Lettura del set di dati di un modulo inesistente: il parametro di uscita STATUS dell'istruzione RDREC fornisce il valore 80A3H "Errore CM generale". 160 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

161 Messa in servizio Panoramica Introduzione Questo capitolo fornisce informazioni sui seguenti argomenti: Controllo precedente la prima attivazione Estrazione/inserimento della SIMATIC Memory Card Prima accensione della CPU Prima accensione dell'et 200MP su PROFINET IO Prima accensione dell'et 200MP su PROFIBUS DP Stati di funzionamento della CPU Cancellazione totale della CPU Dati di identificazione e manutenzione Presupposti per la messa in servizio Nota Esecuzione di test È necessario provvedere alla sicurezza dell'impianto. Eseguire pertanto un test di funzionamento completo e i test di sicurezza necessari prima di procedere alla messa in servizio definitiva. Includere nei test anche gli errori prevedibili. In questo modo si evita di mettere a rischio persone o impianti durante il funzionamento. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 161

162 Messa in servizio 10.1 Panoramica PRONETA SIEMENS PRONETA è un tool software basato su PC messo a disposizione gratuitamente che semplifica la messa in servizio di impianti PROFINET in quanto svolge i compiti seguenti: Panoramica della topologia che scansiona automaticamente PROFINET e visualizza tutti i componenti collegati. Questa panoramica può essere esportata in forma di elenco di dispositivi. Esiste la possibilità di nominare i componenti ed eseguire altri compiti di configurazione semplici, nonché di sincronizzare la configurazione reale con un impianto di riferimento. IO Check, per un rapido test del cablaggio di un impianto e della configurazione modulare dei componenti. Con la lettura e la scrittura degli ingressi e delle uscite PRONETA assicura che la periferia decentrata sia cablata correttamente con i sensori e gli attuatori. PRONETA è in grado di creare profili modello per i test e di salvare protocolli per documentare i risultati dei test. Tutti i compiti possono essere eseguiti ancor prima di integrare una CPU nella rete. Poiché oltre a questo non sono necessari altri tool di engineering o hardware, PRONETA consente una verifica comoda e rapida della configurazione di un impianto fin dalle fasi iniziali. Per maggiori informazioni su PRONETA vedere qui ( SIMATIC Automation Tool SIMATIC Automation Tool è un ulteriore tool software gratuito basato su PC e concepito per fornire supporto alla messa in servizio del sistema di automazione S7-1500/del sistema di periferia decentrata ET 200MP. Con questo tool la messa in servizio e gli interventi di service vengono eseguiti indipendentemente dal TIA Portal. SIMATIC Automation Tool offre le seguenti funzioni: Scansione della rete e creazione di una tabella che rappresenta i dispositivi accessibili nella rete. Le CPU e i moduli configurati e non configurati sono contenuti nella tabella memorizzata in un file di progetto SAT sicuro. LED intermittente su un dispositivo per consentirne la localizzazione fisica Caricamento degli indirizzi (IP, sottorete, gateway) in un dispositivo Caricamento del nome PROFINET (nome della stazione) in un dispositivo Impostazione dell'ora in una CPU all'ora attuale del PG/PC (dispositivo di programmazione/personal computer) Caricamento di un nuovo programma in una CPU Caricamento di un aggiornamento firmware in una CPU o in un modulo Commutazione di una CPU nello stato di funzionamento RUN o STOP Cancellazione totale della memoria di una CPU Lettura del buffer di diagnostica di una CPU Caricamento dei dati del service da una CPU Backup/ripristino dei dati della CPU in un file di backup Reset di dispositivi alle impostazioni di fabbrica Maggiori informazioni su SIMATIC Automation Tool sono disponibili qui ( 162 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

163 Messa in servizio 10.2 Controllo precedente la prima attivazione 10.2 Controllo precedente la prima attivazione Controllo precedente la prima attivazione Prima di procedere alla prima attivazione controllare il montaggio e il cablaggio del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP. Domande relative al controllo Le seguenti domande forniscono una linea guida sotto forma di lista di verifica per il controllo del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP. Telaio porta moduli Le guide profilate sono state montate correttamente e fissate alla parete, all'incastellatura o all'armadio? Le canaline dei cavi sono state montate correttamente? Le distanze minime sono state rispettate? Collegamento a terra e a massa La guida profilata è collegata al conduttore di terra? È stato realizzato un collegamento corretto per tutte le guide profilate tra la massa di riferimento e la terra? I cavi equipotenziali necessari sono collegati a bassa impedenza con le parti dell'impianto interessate? Montaggio e cablaggio dei moduli I moduli sono stati tutti inseriti/montati come indicato nello schema di montaggio e in base alla progettazione con STEP 7 e sono stati fissati alla guida profilata? I connettori frontali sono stati tutti cablati correttamente e inseriti come previsto nello schema elettrico? I moduli montati sono quelli corretti e sono stati collegati mediante il connettore a U? I connettori a U non sporgono oltre i moduli esterni né a sinistra né a destra del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP? Alimentatore di sistema o di carico Sono stati spenti tutti gli alimentatori di sistema e di carico? Il connettore per il collegamento di rete è cablato correttamente? La tensione di rete è collegata? Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 163

164 Messa in servizio 10.3 Procedra di messa in servizio del sistema di automazione S Procedra di messa in servizio del sistema di automazione S Presupposti La CPU si trova nello stato "Impostazioni di fabbrica" o è stata resettata alle impostazioni di fabbrica (vedere Reset della CPU alle impostazioni di fabbrica (Pagina 221)). La SIMATIC Memory Card si trova nello stato di fornitura o è formattata. Procedura di messa in servizio Per la prima messa in servizio di un sistema di automazione S si raccomanda di procedere come segue: Tabella 10-1 Procedura di messa in servizio di SIMATIC S Passo Procedura Vedere... 1 Progettare l'hardware in STEP 7 ed eseguire un bilancio dei consumi (vedere anche "Presupposti: CPU come nodo di bus") Capitolo Bilancio dei consumi (Pagina 44) 2 Creazione del programma utente Guida in linea a STEP 7 3 Inserire i moduli necessari Capitolo Montaggio (Pagina 47) 4 Cablare la configurazione (alimentazioni di sistema, connettore frontale...) Capitolo Collegamento (Pagina 62) 5 Inserire la SIMATIC Memory Card nella CPU Capitolo Estrazione/inserimento della SIMATIC Memory Card dalla/nella CPU (Pagina 165) 6 Accendere la CPU e l'alimentazione di sistema Vedere il capitolo Prima accensione della CPU (Pagina 167) 7 Controllare i LED Il significato dei LED è spiegato nei manuali del prodotto dei moduli. 8 Analisi delle informazioni sul display della CPU Capitolo Display della CPU (Pagina 195) 9 Configurare l'hardware in STEP 7 e caricarlo nella CPU Funzioni online e di diagnostica in STEP 7 10 Testare gli ingressi e le uscite Sono utili le funzioni: Controllo e comando di variabili, esecuzione di test con stato di programma, forzamento, comando di uscite in STOP. Vedere il capitolo Funzioni di test e eliminazione delle anomalie (Pagina 228) 164 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

165 Messa in servizio 10.3 Procedra di messa in servizio del sistema di automazione S Presupposti: CPU come nodo di bus Per il funzionamento di una CPU come nodo di bus osservare quanto segue. Interfaccia PROFIBUS L'interfaccia PROFIBUS integrata della CPU deve essere progettata con STEP 7 (indirizzo di nodo e parametri di bus impostati). La CPU deve essere collegata alla sottorete. Devono essere attivate le resistenze terminali nei limiti dei segmenti. Vedere il manuale di guida alle funzioni PROFIBUS ( Interfaccia PROFINET L'interfaccia PROFINET integrata della CPU deve essere progettata con STEP 7 (Indirizzo IP e nome dispositivi impostati). La CPU deve essere collegata alla sottorete. Vedere il manuale di guida alle funzioni PROFINET ( Estrazione/inserimento della SIMATIC Memory Card dalla/nella CPU Presupposti La CPU supporta solo SIMATIC Memory Card preformattate. Prima dell'uso cancellare dalla SIMATIC Memory Card tutti i dati eventualmente salvati in precedenza. Ulteriori informazioni sulla cancellazione del contenuto della SIMATIC Memory Card sono riportate nel capitolo SIMATIC Memory Card - Panoramica (Pagina 189). Per utilizzare la SIMATIC Memory Card accertarsi che non sia protetta in scrittura spostando il cursore sulla SIMATIC Memory Card dalla posizione di blocco (Lock). Se la SIMATIC Memory Card inserita è protetta in scrittura, il display della CPU visualizza nel menu "Scheda di memoria", alla voce "Vista generale", il simbolo e scrive un messaggio sul livello inferiore del menu. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 165

166 Messa in servizio 10.3 Procedra di messa in servizio del sistema di automazione S Inserimento della SIMATIC Memory Card Per inserire una SIMATIC Memory Card procedere come segue: 1. Aprire lo sportello frontale della CPU. 2. Accertarsi che la CPU sia disattivata o in modo di funzionamento STOP. 3. Inserire la SIMATIC Memory Card come raffigurato sulla CPU, nel vano per la SIMATIC Memory Card. Figura 10-1 Vano per la SIMATIC Memory Card 4. Inserire la SIMATIC Memory Card esercitando una leggera pressione nella CPU, fino a quando la SIMATIC Memory Card non si blocca in posizione. Estrazione della SIMATIC Memory Card Per estrarre una SIMATIC Memory Card procedere come segue: 1. Aprire lo sportello frontale. 2. Impostare la CPU in STOP. 3. Inserire la SIMATIC Memory Card esercitando una leggera pressione nella CPU. Una volta sganciata la SIMATIC Memory Card, rimuoverla. Rimuovere la SIMATIC Memory Card solo in modalità RETE OFF o in stato STOP della CPU. Accertarsi che nello stato STOP non siano attive funzioni di scrittura (funzioni online con il PG, ad es. Carica/elimina blocco, funzioni di test) o che non fossero attive prima di RETE OFF. Se si rimuove la SIMATIC Memory Card durante un'operazione di scrittura possono verificarsi i seguenti problemi: il contenuto di un file può essere incompleto il file non è più leggibile oppure non è più disponibile tutto il contenuto dei dati risulta corrotto Relativamente alla cancellazione della SIMATIC Memory Card osservare anche la seguente FAQ in Internet ( 166 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

167 Messa in servizio 10.3 Procedra di messa in servizio del sistema di automazione S Reazioni dopo l'estrazione/inserimento della SIMATIC Memory Card Quando si estrae e si inserisce la SIMATIC Memory Card nella CPU in stato di funzionamento STOP, la SIMATIC Memory Card viene nuovamente analizzata. La CPU confronta il contenuto della progettazione sulla SIMATIC Memory Card con i dati salvati a ritenzione. Se i dati salvati a ritenzione coincidono con i dati della progettazione sulla SIMATIC Memory Card, i dati a ritenzione vengono conservati. Se questi dati sono diversi, la CPU esegue automaticamente una cancellazione totale (ovvero cancella anche i dati a ritenzione) ed entra in STOP. La CPU analizza la SIMATIC Memory Card e segnala l'operazione attraverso il LED RUN/STOP che lampeggia. Riferimenti Ulteriori informazioni sulla SIMATIC Memory Card sono riportate nel capitolo SIMATIC Memory Card (Pagina 189) Prima accensione della CPU Presupposti Il sistema di automazione S è già montato e cablato. La SIMATIC Memory Card è inserita nella CPU. Procedura Per la messa in servizio di una CPU procedere come segue. 1. Attivare l'alimentatore di sistema o l'alimentatore di carico. Risultato: La CPU esegue un test di avviamento: Tutti i LED lampeggiano a 2 Hz Il LED RUN/STOP lampeggia alternativamente con luce gialla/verde Il LED ERROR lampeggia con luce rossa Il LED MAINT lampeggia con luce gialla La CPU esegue l'inizializzazione del sistema e analizza la SIMATIC Memory Card: Il LED RUN/STOP si accende a 2 Hz Al termine dell'inizializzazione del sistema la CPU va in STOP: il LED RUN/STOP si accende con luce gialla Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 167

168 Messa in servizio 10.4 Procedura di messa in servizio del sistema di periferia decentrata ET 200MP 10.4 Procedura di messa in servizio del sistema di periferia decentrata ET 200MP Messa in servizio dell'et 200MP su PROFINET IO Introduzione La messa in servizio del sistema di automazione dipende dalla configurazione specifica dell'impianto. Il procedimento seguente descrive la messa in servizio del sistema di periferia decentrata in un IO Controller. Procedimento per la messa in servizio Per la messa in servizio dell'et 200MP come IO Device su PROFINET IO si raccomanda di procedere nel modo seguente: Tabella 10-2 Procedura di messa in servizio dell'et 200MP come IO Device su PROFINET IO Passo Procedimento Vedere... 1 Montare l'et 200MP Capitolo Montaggio (Pagina 47) 2 Collegare l'et 200MP Capitolo Collegamento (Pagina 62) Tensioni di alimentazione PROFINET IO Sensori e attuatori 4 Progettare l'io Controller Manuale del prodotto della CPU o documentazione dell'io Controller 5 Inserire le tensioni di alimentazione per l'io Controller 6 Inserire le tensioni di alimentazione per gli IO Device 7 Caricare la progettazione nell'io Controller 8 Portare l'io Controller in stato di funzionamento RUN Manuale del prodotto della CPU o documentazione dell'io Controller Manuale del prodotto Modulo di interfaccia ( /133300) Guida in linea a STEP 7 Manuale del prodotto della CPU o documentazione dell'io Controller 9 Controllare i LED Manuale del prodotto Modulo di interfaccia ( /133300) 10 Testare gli ingressi e le uscite Sono utili le funzioni: controllo e comando di variabili, esecuzione di test con stato di programma, forzamento, comando di uscite. Vedere il capitolo Funzioni di test e eliminazione delle anomalie (Pagina 228) 168 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

169 Messa in servizio 10.4 Procedura di messa in servizio del sistema di periferia decentrata ET 200MP Nota In caso di commutazioni dello stato di funzionamento dell'io Controller da RUN a STOP oppure da STOP a RUN può durare alcuni millisecondi finché abbia luogo la rispettiva commutazioni dello stato di funzionamento per gli ingressi e le uscite di tutti i moduli di periferia della stazione ET 200MP. Questo ritardo vale anche per il funzionamento in sincronismo di clock Messa in servizio dell'et 200MP su PROFIBUS DP Introduzione La messa in servizio del sistema di automazione dipende dalla configurazione specifica dell'impianto. Il procedimento seguente descrive la messa in servizio del sistema di periferia decentrata ET 200MP in un master DP. Procedura di messa in servizio Per la messa in servizio dell'et 200MP come slave DP su PROFIBUS DP si raccomanda di procedere nel modo seguente: Tabella 10-3 Procedura di messa in servizio dell'et 200MP come slave DP su PROFIBUS DP Passo Procedura Vedere... 1 Montare l'et 200MP (con Capitolo Montaggio (Pagina 47) l'im DP ST) 2 Impostare l'indirizzo PROFIBUS sul modulo di interfaccia 3 Collegare l'et 200MP Tensioni di alimentazione PROFIBUS DP Sensori e attuatori Manuale del prodotto del modulo di interfaccia ( /133300) Capitolo Collegamento (Pagina 62) 4 Progettare il master DP (compreso l'indirizzo PROFIBUS) 5 Inserire le tensioni di alimentazione per il master DP 6 Inserire le tensioni di alimentazione per gli slave DP 7 Caricare la progettazione nel master DP Documentazione del master DP Documentazione del master DP Manuale del prodotto Modulo di interfaccia ( /133300) Guida in linea a STEP 7 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 169

170 Messa in servizio 10.5 Stati di funzionamento della CPU Passo Procedura Vedere... 8 Portare il master DP in stato di funzionamento RUN Documentazione del master DP 9 Controllare i LED Manuale del prodotto Modulo di interfaccia ( /133300) 10 Testare gli ingressi e le uscite Sono utili le funzioni: controllo e comando di variabili, esecuzione di test con stato di programma, forzamento, comando di uscite. Vedere il capitolo Funzioni di test e eliminazione delle anomalie (Pagina 228) Nota In caso di commutazioni dello stato di funzionamento del master DP da RUN a STOP oppure da STOP a RUN possono trascorrere alcuni millisecondi prima che abbia luogo la rispettiva commutazione dello stato di funzionamento per gli ingressi e le uscite di tutti i moduli di periferia dell'et 200MP Stati di funzionamento della CPU Introduzione Gli stati di funzionamento descrivono lo stato della CPU. Il selettore di modi operativi consente di impostare i seguenti stati di funzionamento: AVVIAMENTO RUN STOP In questi stati di funzionamento la CPU supporta la comunicazione, ad es. attraverso l'interfaccia PROFINET IO (X1). I LED di stato sul lato anteriore della CPU indicano lo stato di funzionamento attuale. 170 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

171 Messa in servizio 10.5 Stati di funzionamento della CPU Stato di funzionamento AVVIAMENTO Funzione Prima che la CPU inizi l'elaborazione del programma utente ciclico, viene elaborato un programma di avviamento. Nel programma utente, esiste la possibilità, tramite corrispondente programmazione degli OB di avviamento, di stabilire variabili di inizializzazione per il programma ciclico. È possibile programmare uno o più OB di avviamento oppure nessuno di essi. Particolarità nello stato di funzionamento Avviamento Tutte le uscite sono disattivate e reagiscono nel modo parametrizzato per il rispettivo modulo: Forniscono un valore sostitutivo parametrizzato oppure conservano l'ultimo valore emesso portando così il processo comandato in uno stato di sicurezza. L'immagine di processo viene inizializzata. L'immagine di processo non viene aggiornata. Per leggere lo stato attuale degli ingressi in AVVIAMENTO, è possibile accedere agli ingressi tramite l'accesso diretto alla periferia. Per inizializzare le uscite in AVVIAMENTO, è possibile scrivere valori tramite l'immagine di processo o tramite l'accesso diretto alla periferia. I valori vengono emessi al passaggio allo stato di funzionamento RUN alle uscite. La CPU si avvia sempre a caldo. I merker, temporizzatori e contatori non a ritenzione sono stati inizializzati. Le variabili non a ritenzione sono state inizializzate nei blocchi dati. Durante l'avviamento non funziona ancora il controllo del tempo di ciclo. La CPU elabora gli OB di avviamento in ordine numerico. Indipendentemente dal tipo di avviamento selezionato, la CPU elabora tutti gli OB di avviamento programmati. Se si verifica l'evento corrispondente, la CPU può elaborare i seguenti OB all'avviamento: OB 82: Allarme di diagnostica OB 83: Estrazione/inserimento di moduli OB 86: Errore telaio di montaggio OB 121: Errore di esecuzione del programma (soltanto nel trattamento errori globale) OB 122: Errore di accesso alla periferia (solo con trattamento globale dell'errore) L'utilizzo del trattamento globale e locale degli errori è descritto nella Guida in linea a STEP 7. La CPU può avviare tutti gli altri OB solo al passaggio allo stato di funzionamento RUN. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 171

172 Messa in servizio 10.5 Stati di funzionamento della CPU Comportamento con configurazione prefissata diversa da quella attuale La configurazione progettata caricata nella CPU rappresenta la configurazione prefissata. La configurazione attuale è la configurazione effettiva del programma di automazione. Se la configurazione prefissata e quella attuale sono diverse, il comportamento della CPU viene determinato dalla compatibilità hardware impostata. Per ulteriori informazioni sulla compatibilità hardware vedere il capitolo Commutazione nei vari stati di funzionamento (Pagina 175). Annullamento dell'avviamento Se si verificano degli errori durante l'avviamento, la CPU interrompe l'avviamento e torna nello stato di funzionamento STOP. Alle condizioni seguenti la CPU non esegue l'avviamento o lo interrompe: Se la SIMATIC Memory Card non è stata inserita o non è non valida. Non è stata caricata una configurazione hardware nella CPU. Parametrizzazione del comportamento all'avviamento Il comportamento della CPU si può parametrizzare nel gruppo Avviamento delle proprietà della CPU. 172 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

173 Messa in servizio 10.5 Stati di funzionamento della CPU Impostazione del comportamento all'avviamento Per impostare il comportamento all'avviamento procedere nel seguente modo: 1. Selezionare la CPU nella vista dispositivi dell'editor hardware e di rete di STEP Selezionare nelle Proprietà alla voce "Generali" il campo "Avviamento". Figura 10-2 Impostazione del comportamento all'avviamento 1 Selezione del tipo di avviamento dopo RETE ON 2 Stabilisce il comportamento all'avviamento nel casi in cui un modulo in un posto connettore non corrisponda al modulo configurato. Questo parametro vale per la CPU e per tutti i moduli per i quali non è stata selezionata un'altra impostazione. Avviamento della CPU solo in caso di compatibilità: se si attiva questa impostazione, il modulo inserito nel posto connettore configurato deve essere compatibile con il modulo configurato. Il termine compatibile sta ad indicare che il modulo deve avere lo stesso numero di ingressi e uscite e che le proprietà funzionali ed elettriche devono coincidere. Avvio della CPU anche in caso di divergenze: se si attiva questa impostazione la CPU si avvia indipendentemente dal modulo inserito. Per i moduli utilizzati localmente è possibile impostare la compatibilità hardware nel parametro "Confronto tra unità prefissata e attuale" per ogni singolo posto connettore. Se si modifica l'impostazione della compatibilità hardware di un modulo, l'impostazione definita nella CPU per tale modulo non è valida. 3 Definisce un intervallo max. (standard: ms) entro il quale la periferia centrale e decentrata deve essere pronta al funzionamento. I moduli di comunicazione (CM/CP) ricevono la tensione e i parametri di comunicazione dalla CPU durante l'avvio. Questo tempo di parametrizzazione lascia un intervallo durante il quale i moduli I/O collegati al modulo di comunicazione (CM/CP) devono essere operativi. Se la periferia centrale e decentrata è pronta al funzionamento entro il tempo di parametrizzazione, la CPU passa in RUN. Se la periferia centrale e decentrata non è operativa entro il tempo di parametrizzazione, il comportamento di avvio della CPU dipende dalla compatibilità hardware impostata. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 173

174 Messa in servizio 10.5 Stati di funzionamento della CPU Esempio per il parametro "Confronto tra configurazione prefissata e attuale" "Avvio della CPU solo in caso di compatibilità" Il modulo di ingresso DI 32x24VDC HF con 32 ingressi digitali è un ricambio compatibile per il modulo di ingresso DI 16x24VDC HF con 16 ingressi digitali. L'assegnazione dei pin e tutte le caratteristiche elettriche e funzionali coincidono. "Avvio della CPU anche in caso di divergenze" Invece di un'unità di ingressi digitali configurata si inserisce un'unità di uscite analogiche oppure su questo posto connettore - e quindi su tutti quelli successivi - non sono inseriti moduli. Nonostante gli ingressi configurati non siano accessibili la CPU si avvia. Tenere presente che in questo caso il programma utente non può funzionare regolarmente e che si devono adottare le misure necessarie! Stato di funzionamento STOP Funzione Nello stato di funzionamento STOP la CPU non esegue il programma utente. Tutte le uscite sono disattivate e reagiscono nel modo parametrizzato per il rispettivo modulo: forniscono un valore sostitutivo parametrizzato oppure mantengono l'ultimo valore emesso portando così il processo comandato in uno stato di sicurezza Stato di funzionamento RUN Funzione Nello stato di funzionamento "RUN" ha luogo l'elaborazione ciclica del programma comandata da allarme o a tempo. Indirizzi che si trovano nell'immagine di processo "Aggiornamento automatico", vengono aggiornati automaticamente in ogni ciclo del programma. Vedere anche il capitolo Immagini di processo e immagini di processo parziale (Pagina 111). 174 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

175 Messa in servizio 10.5 Stati di funzionamento della CPU Elaborazione del programma utente Dopo aver letto gli ingressi, la CPU elabora il programma ciclico iniziando dalla prima fino all'ultima istruzione. Gli eventi con priorità maggiore, come ad es. interrupt di processo, allarmi di diagnostica e comunicazione, possono interrompere il flusso di programma ciclico prolungando il tempo di ciclo. Se è stato parametrizzato un tempo di ciclo minimo, la CPU conclude il ciclo solo dopo che è trascorso questo tempo anche se il programma utente terminerebbe prima. Il sistema operativo sorveglia il limite superiore progettabile del tempo di esecuzione del programma ciclico, ovvero il tempo di ciclo massimo. Richiamando l'istruzione RE_TRIGR è possibile avviare nuovamente questo controllo del tempo di ciclo in qualsiasi punto del programma. Se il programma ciclico supera il tempo di controllo del ciclo, il sistema operativo cerca di avviare l'ob di errore temporale (OB 80). Se l'ob non esiste, la CPU ignora il superamento del tempo di controllo del ciclo. Se il tempo di controllo del ciclo viene superato una seconda volta, ad es. durante l'elaborazione dell'ob di errore temporale, la CPU entra in stato di funzionamento STOP. Riferimenti Ulteriori informazioni sui tempi di ciclo e di reazione sono disponibili nel manuale di guida alle funzioni Tempi di ciclo e di reazione ( Commutazione nei vari stati di funzionamento Stati di funzionamento e commutazione degli stati di funzionamento La figura seguente mostra gli stati di funzionamento e le commutazioni degli stati di funzionamento: Figura 10-3 Stati di funzionamento e commutazione degli stati di funzionamento Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 175

176 Messa in servizio 10.5 Stati di funzionamento della CPU La seguente tabella mostra gli effetti della commutazione nei vari stati di funzionamento: Tabella 10-4 Commutazione nei vari stati di funzionamento N. Commutazione nei vari stati di funzionamento Effetti 1 RETE ON AVVIAMENTO Dopo l'accensione la CPU entra nello stato di funzionamento "AVVIAMENTO" se: la configurazione HW e i blocchi di programma sono coerenti è impostato il tipo di avviamento "Avviamento a caldo - RUN" Oppure è impostato il tipo di avvio "Avviamento a caldo - prima di RETE OFF" e prima di RETE OFF la CPU era in RUN. La memoria non a ritenzione viene cancellata ed il contenuto dei DB non a ritenzione viene resettato sui valori di avvio della memoria di caricamento. La memoria a ritenzione e i contenuti dei DB a ritenzione vengono mantenuti. 2 RETE ON STOP Dopo l'accensione la CPU entra nello stato di funzionamento "STOP" se: la configurazione HW e i blocchi di programma non sono coerenti Oppure è impostato il tipo di avviamento "Non avviare" oppure è impostato il tipo di avvio "Avviamento a caldo - prima di RETE OFF" e prima di RETE OFF la CPU era in STOP. La memoria non a ritenzione viene cancellata ed il contenuto dei DB non a ritenzione viene resettato sui valori di avvio della memoria di caricamento. La memoria a ritenzione e i contenuti dei DB a ritenzione vengono mantenuti. 3 STOP AVVIAMENTO La CPU entra nello stato di funzionamento "AVVIAMENTO" se: la configurazione HW e i blocchi di programma sono coerenti si imposta la CPU su "RUN" dal dispositivo di programmazione o dal display e il selettore dei modi operativi è in posizione RUN La memoria non a ritenzione viene cancellata ed il contenuto dei DB non a ritenzione viene resettato sui valori di avvio della memoria di caricamento. La memoria a ritenzione e i contenuti dei DB a ritenzione vengono mantenuti. Oppure si imposta il selettore dei modi operativi da STOP a RUN. 4 AVVIAMENTO STOP Nei seguenti casi la CPU torna dallo stato "AVVIAMENTO" allo stato di funzionamento "STOP": durante l'avvio la CPU individua un errore la CPU viene impostata su "STOP" dal dispositivo di programmazione, dal display o dal selettore dei modi operativi un comando di STOP viene elaborato nell'ob di avvio. 176 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

177 Messa in servizio 10.6 Cancellazione totale della CPU N. Commutazione nei vari stati di funzionamento Effetti 5 AVVIAMENTO RUN Nei seguenti casi la CPU commuta nuovamente nello stato di funzionamento "RUN": la CPU ha inizializzato le variabili PLC la CPU ha elaborato correttamente i blocchi di avvio. 6 RUN STOP Nei seguenti casi la CPU torna da "RUN" allo stato di funzionamento "STOP": viene individuato un errore che impedisce la prosecuzione delle operazioni un comando di STOP viene elaborato nel programma utente la CPU viene impostata su "STOP" dal dispositivo di programmazione, dal display o dal selettore dei modi operativi 10.6 Cancellazione totale della CPU Nozioni di base sulla cancellazione totale La cancellazione totale della CPU è possibile soltanto nello stato di funzionamento STOP. Durante quest'operazione la CPU viene impostata sul cosiddetto "Stato iniziale". In altri termini: Il collegamento Online esistente tra PG/PC e la CPU viene interrotto. Il contenuto della memoria di lavoro così come i dati a ritenzione e non a ritenzione (vale solo per la cancellazione totale manuale da parte dell'utente) vengono cancellati. Il buffer di diagnostica, l'ora e l'indirizzo IP vengono mantenuti. Quindi la CPU viene inizializzata con i dati di progetto caricati (configurazione hardware, blocchi di codice di dati, ordini di forzamento). La CPU copia i dati dalla memoria di caricamento in quella di lavoro. Risultato: Se nella configurazione hardware è stato parametrizzato un indirizzo IP (opzione "Imposta indirizzo IP nel progetto") e nella CPU è inserita una SIMATIC Memory Card con il progetto, questo indirizzo IP è valido dopo la cancellazione totale. I blocchi dati non hanno più valori attuali ma i loro valori di avvio progettati. Gli ordini di forzamento restano attivi. Da cosa si riconosce che la CPU ha effettuato una cancellazione totale? Il LED RUN/STOP lampeggia a luce gialla a 2 Hz. Al termine la CPU passa in STOP, il LED RUN/STOP è acceso (giallo fisso). Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 177

178 Messa in servizio 10.6 Cancellazione totale della CPU Risultato dopo la cancellazione totale La seguente tabella mostra una panoramica del contenuto degli oggetti di memoria dopo la cancellazione totale. Tabella 10-5 Oggetti di memoria dopo la cancellazione totale Oggetto di memoria Valori attuali dei blocchi dati, blocchi dati di istanza Merker, temporizzatori e contatori Variabili a ritenzione di oggetti tecnologici (ad es. valori di regolazione di encoder assoluti) Registrazioni nel buffer di diagnostica (area a ritenzione) Registrazioni nel buffer di diagnostica (area non a ritenzione) Indirizzo IP Nome del dispositivo Stati del contatore delle ore di esercizio Ora Contenuto Vengono inizializzati Vengono inizializzati Vengono mantenute Vengono mantenute Vengono inizializzati Viene mantenuto Viene mantenuto Vengono mantenuti Viene mantenuta Cancellazione totale automatica Possibile causa della cancellazione totale automatica Se si verifica un errore che impedisce di proseguire regolarmente, la CPU esegue una cancellazione totale automatica. Cause di un errore di questo tipo possono essere: Il programma utente è troppo grande e non può essere caricato completamente nella memoria di lavoro. I dati del progetto della SIMATIC Memory Card sono danneggiati, ad es. perché è stato cancellato un file. Se si estrae o inserisce la SIMATIC Memory Card e i dati salvati a ritenzione sono strutturalmente diversi da quelli della progettazione sulla SIMATIC Memory Card. 178 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

179 Messa in servizio 10.6 Cancellazione totale della CPU Cancellazione totale manuale Scopo della cancellazione totale manuale La cancellazione totale serve per riportare la CPU nel cosiddetto "stato iniziale". Cancellazione totale della CPU Per eseguire la cancellazione totale della CPU esistono tre possibilità. tramite selettore di modi operativi tramite display tramite STEP 7 Procedura tramite selettore di modi operativi Nota Cancellazione totale Resetta alle impostazioni di fabbrica Il procedimento seguente corrisponde al reset alle impostazioni di fabbrica: Comando del selettore con SIMATIC Memory Card inserita: la CPU esegue la cancellazione totale Comando del selettore senza SIMATIC Memory Card inserita: la CPU esegue il reset all'impostazione di fabbrica Per eseguire la cancellazione totale della CPU utilizzando il selettore dei modi operativi procedere come segue. 1. Portare il selettore di modi operativi in posizione di STOP. Risultato: Il LED RUN/STOP si accende a luce gialla. 2. Portare il selettore di modi operativi in posizione MRES. Mantenere l'interruttore in questa posizione finché il LED RUN/STOP si accende per la seconda volta e rimane acceso (dopo 3 secondi). Rilasciare quindi il selettore. 3. Entro i tre secondi successivi portare di nuovo il selettore di modi operativi in posizione MRES quindi di nuovo in STOP. Risultato: La CPU esegue la cancellazione totale. Per informazioni sul reset della CPU alle impostazioni di fabbrica consultare il capitolo Reset della CPU alle impostazioni di fabbrica (Pagina 221). Procedura tramite il display Per accedere alla voce di menu desiderata "Cancellazione totale", selezionare i seguenti comandi di menu, uno di seguito all'altro, e confermare ogni selezione con "OK". Impostazioni Resetta Cancellazione totale Risultato: La CPU esegue la cancellazione totale. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 179

180 Messa in servizio 10.7 Backup e ripristino della progettazione della CPU Procedura tramite STEP 7 Per effettuare la cancellazione totale della CPU utilizzando STEP 7 procedere nel modo seguente: 1. Attivare la task card "Tool Online" della CPU. 2. Nella tavolozza "Pannello operatore CPU" fare clic sul pulsante "MRES". 3. Confermare con "OK" l'interrogazione di sicurezza. Risultato: La CPU viene portata in stato di funzionamento STOP e viene eseguita la cancellazione totale Backup e ripristino della progettazione della CPU Carica backup del dispositivo online Col tempo verranno effettuate numerose modifiche all'impianto, ad es. l'aggiunta di nuovi dispositivi, la sostituzione di dispositivi esistenti o l'adeguamento del programma utente. Se queste modifiche dovessero causare un comportamento indesiderato, è possibile ripristinare una versione precedente dell'impianto. Prima di caricare nella CPU una progettazione modificata, creare con l'opzione "Carica backup del dispositivo online" un backup completo della versione attuale del dispositivo. Caricamento del dispositivo (software) Con l'opzione "Caricamento del dispositivo (software)" si caricano i dati di progetto software dalla CPU in un progetto esistente. Carica dispositivo come nuova stazione Se si utilizza un nuovo PG/PC in un impianto, il progetto STEP 7 con il quale è stata creata la progettazione dell'impianto potrebbe non essere disponibile. In questo caso è possibile utilizzare l'opzione "Carica dispositivo come nuova stazione" per caricare i dati del dispositivo in un progetto sul PG/PC. Visualizza un'istantanea dei valori di controllo L'opzione "Visualizza un'istantanea dei valori di controllo" consente di salvare i valori attuali dei blocchi dati per poterli ripristinare in seguito a eventuali modifiche. 180 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

181 Messa in servizio 10.7 Backup e ripristino della progettazione della CPU Panoramica dei tipi di backup La tabella seguente mostra il backup dei dati della CPU in funzione del tipo di backup scelto e le loro proprietà specifiche. Carica backup del dispositivo online Caricamento del dispositivo (software) Carica dispositivo come nuova stazione Visualizza un'istantanea dei valori di controllo Valori attuali di tutti i DB (blocchi dati globali e di istanza)* Blocchi di tipo OB, FC, FB e DB -- Variabili PLC -- (nomi di variabili e costanti) Oggetti tecnologici -- Configurazione hardware Valori attuali (merker, temporizzatori, contatori)* Contenuto della SIMATIC Memory Card Archivi, ricette Registrazioni del buffer di diagnostica Ora attuale Proprietà del tipo di backup Backup possibile per le CPU failsafe Backup modificabile -- Backup possibile nello stato di funzionamento STOP RUN, STOP RUN, STOP RUN, STOP * Vengono salvati solo i valori delle variabili impostate con ritenzione Riferimenti Maggiori informazioni sui vari tipi di backup sono disponibili nella Guida in linea a STEP 7. Indirizzo d'emergenza (emergency IP) L'indirizzo di emergenza (emergency IP address) di una CPU è concepito per le funzioni di diagnostica e di download, ad es. se la CPU non è più raggiungibile dal protocollo IP a causa del caricamento di un progetto errato. Per maggiori informazioni sull'indirizzo d'emergenza vedere la seguente FAQ in Internet ( Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 181

182 Messa in servizio 10.7 Backup e ripristino della progettazione della CPU Salvataggio di testi del progetto multilingue Quando si progetta una CPU vengono generati testi di diverse categorie, ad es. Nomi degli oggetti (nomi di blocchi, moduli, variabili...) Commenti (a blocchi, segmenti, tabelle di controllo...) Messaggi e testi di diagnostica I testi vengono messi a disposizione dal sistema (ad es. i testi nel buffer di diagnostica) o vengono creati durante la progettazione (ad es. i messaggi). I testi sono disponibili nel progetto in una lingua oppure, dopo un processo di traduzione, in più lingue. I testi del progetto si possono aggiornare in tutte le lingue selezionabili nella navigazione del progetto (Lingue & risorse > Testi del progetto). I testi generati durante la progettazione si possono caricare nella CPU. I testi seguenti vengono caricati nella CPU con i dati del progetto nelle lingue selezionate e vengono anche utilizzati dal server Web/display della CPU: Testi del buffer di diagnostica (non modificabili) Testi per lo stato dell unità (non modificabili) Testi dei messaggi con relativi elenchi Commenti alle variabili e ai passi per Graph e per la vista codice PLC Commenti nelle tabelle di controllo I testi seguenti vengono caricati nella CPU nelle lingue selezionate con le lingue del progetto, ma non vengono utilizzate dal server Web/display della CPU: Commenti nelle tabelle delle variabili (per variabili e costanti) Commenti nei blocchi dati globali Commenti a elementi nelle interfacce di blocco di FB, FC, DB e UDT Intestazione dei segmenti nei blocchi scritti in KOP, FUP o AWL Commenti al blocco Commenti al segmento Commenti a elementi KOP e FUP 182 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

183 Messa in servizio 10.8 Dati di identificazione e manutenzione Le CPU S supportano l'archiviazione di testi di progetti multilingue fino a un massimo di tre diverse lingue di progetto. Se i testi del progetto in una determinata lingua superano comunque lo spazio di memoria riservato, non è possibile caricare il progetto nella CPU. L'operazione viene interrotta con l'avvertenza che non è disponibile sufficiente spazio di memoria. In un caso del genere adottare misure per ridurre lo spazio di memoria necessario, ad es. abbreviando i commenti. Nota Dimensioni della SIMATIC Memory Card Se lo spazio di memoria necessario per il caricamento dei progetti supera lo spazio disponibile sulla SIMATIC Memory Card in uso, il caricamento nella CPU viene interrotto con un messaggio di errore. Assicurarsi pertanto che lo spazio di memoria disponibile sulla SIMATIC Memory Card sia sufficiente per caricare i progetti. Per informazioni sulla lettura della memoria utilizzata sulla CPU e sulla SIMATIC Memory Card consultare il manuale di guida alle funzioni Struttura e utilizzo della memoria della CPU ( Per informazioni sulla parametrizzazione di testi di progetto multilingue in STEP 7 consultare la Guida in linea a STEP Dati di identificazione e manutenzione Lettura e inserimento dei dati I&M Dati I&M I dati di identificazione e manutenzione (I&M) sono informazioni salvate sul modulo che possono esse solo lette (dati I) oppure lette/scritte (dati M). Dati di identificazione (I&M0): informazioni del produttore relative al modulo, accessibili in sola lettura e in parte anche stampigliate sulla custodia del modulo, ad es. numero di articolo e di serie. Dati di manutenzione (I&M1, 2, 3): informazioni che dipendono dall'impianto, ad es. il luogo di installazione. I dati di manutenzione per i sistemi S7-1500/ET 200MP vengono creati durante la progettazione e caricati nel sistema di automazione /di periferia decentrata. Tutti i moduli S7-1500/ET 200MP supportano i dati di identificazione (da I&M0 a I&M3). I dati di identificazione I&M sono utili durante le seguenti attività: Controllo della configurazione di un impianto Rilevamento di modifiche hardware in un impianto Eliminazione di errori in un impianto I dati di identificazione I&M consentono di identificare in modo univoco i moduli online. In STEP 7 i dati di identificazione I&M possono essere selezionati (vedi la Guida in linea a STEP 7). Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 183

184 Messa in servizio 10.8 Dati di identificazione e manutenzione Possibilità di lettura dei dati I&M Dal programma utente Dal display della CPU Da STEP 7 o dai dispositivi HMI Dal server web della CPU Procedimento di lettura dei dati I&M tramite programma utente Per leggere i dati I&M dei moduli nel programma utente utilizzare l'istruzione RDREC. La struttura dei set di dati per i moduli inseriti nella configurazione centrale o accessibili a livello decentrato da PROFINET IO/PROFIBUS DP è descritta nel capitolo Struttura del set di dati per i dati I&M (Pagina 186). Ulteriori informazioni Le istruzioni sono descritte nella Guida in linea a STEP 7. Procedimento di lettura dei dati I&M tramite display Per leggere dal display i dati I&M "Sigla impianto" e "Sigla topologica" della CPU procedere nel seguente modo: 1. Entrare nel menu "Vista generale/plc" sul display della CPU. 2. Selezionare "Sigla impianto" o "Sigla topologica" e confermare con "OK". Per leggere i dati I&M "Sigla impianto" e "Sigla topologica" di un modulo della configurazione centrale procedere nel seguente modo: 1. Entrare nel menu "Moduli" sul display della CPU. 2. Selezionare la voce di menu "Moduli locali" e confermare con "OK". 3. Selezionare il posto connettore del modulo (ad es. il posto connettore 3: DI 32 x 24VDC HF) e confermare con "OK". 4. Selezionare "Stato" e confermare con "OK". 5. Selezionare "Sigla impianto" o "Sigla topologica" e confermare con "OK". Per leggere i dati I&M "Sigla impianto" e "Sigla topologica" di un modulo della configurazione decentrata procedere nel seguente modo: 1. Entrare nel menu "Moduli" sul display della CPU. 2. Selezionare il sistema di periferia decentrata (ad es. sistema PROFINET IO) e confermare con "OK". 3. Selezionare il dispositivo corrispondente (ad es. ET 200SP-Station_1) e confermare con "OK". 4. Selezionare il posto connettore del modulo (ad es. il posto connettore 1: DI 16 x DC24V ST_1) e confermare con "OK". 5. Selezionare "Stato" e confermare con "OK". 6. Selezionare "Sigla impianto" o "Sigla topologica" e confermare con "OK". 184 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

185 Messa in servizio 10.8 Dati di identificazione e manutenzione Procedimento di lettura dei dati I&M tramite STEP 7 Presupposti: deve essere stabilito un collegamento online con la CPU/il modulo di interfaccia. Per leggere i dati I&M da STEP 7 procedere come segue. 1. Selezionare la CPU/il modulo di interfaccia nella navigazione del progetto e passare a "Online & diagnostica". 2. Nella cartella "Diagnostica" selezionare l'area "Generale". Procedimento di inserimento dei dati di manutenzione da STEP 7 STEP 7 assegna al modulo un nome di default. Si possono inserire i seguenti dati: Sigla impianto (I&M 1) Sigla topologica (I&M 1) Data di installazione (I&M 2) Informazioni supplementari (I&M 3) Per inserire i dati di manutenzione da STEP 7 procedere come segue. 1. Selezionare la CPU/il modulo di interfaccia o un modulo nella vista dispositivi di STEP Nelle proprietà, alla voce "Generale", selezionare l'area "Identification & Maintenance" e inserire i dati. Assieme alla configurazione hardware vengono caricati anche i dati di manutenzione (I&M 1, 2, 3). Procedimento di lettura dei dati I&M tramite server web Il procedimento è descritto dettagliatamente nel manuale di guida alle funzioni Server web ( Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 185

186 Messa in servizio 10.8 Dati di identificazione e manutenzione Struttura del set di dati per i dati I&M Lettura dei set di dati I&M dal programma utente (in configurazione centrale e decentrata tramite PROFINET IO) Con Leggi set di dati (istruzione "RDREC") si accede direttamente a determinati dati di identificazione. Nell'indice corrispondente al set di dati si trova la parte dei dati di identificazione. I set di dati sono strutturati in base al principio seguente: Tabella 10-6 Struttura generale dei set di dati di identificazione I&M Contenuto Lunghezza (byte) Codice (esadec.) Informazioni intestazione BlockType 2 I&M0: 0020H I&M1: 0021H I&M2: 0022H I&M3: 0023H BlockLength 2 I&M0: 0038H I&M1: 0038H I&M2: 0012H I&M3: 0038H BlockVersionHigh 1 01 BlockVersionLow 1 00 Dati di identificazione Dati di identificazione (vedere la tabella seguente) I&M0/Index AFF0H: 54 I&M1/Index AFF1H: 54 I&M2/Index AFF2H: 16 I&M3/Index AFF3H: Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

187 Messa in servizio 10.8 Dati di identificazione e manutenzione Tabella 10-7 Struttura dei set di dati per i dati di identificazione I&M Dati di identificazione Accesso Esempio Spiegazione Dati di identificazione 0: (indice del set di dati AFF0H) VendorIDHigh Lettura (1 byte) 0000H Nome del produttore VendorIDLow Lettura (1 byte) 002AH (002AH = Siemens AG) Order_ID Lettura (20 byte) 6ES7516-3AN00-0AB0 Numero di articolo del modulo (ad es. CPU PN/DP) IM_SERIAL_NUMBER Lettura (16 byte) - Numero di serie (specifico del dispositivo) IM_HARDWARE_REVISION Lettura (2 byte) 1 Versione hardware corrispondente (ad es. 1) IM_SOFTWARE_REVISION Lettura Versione firmware Fornisce informazioni sulla versione SWRevisionPrefix (1 byte) V firmware del modulo (ad es. V1.0.0) IM_SWRevision_Functional_ Enhancement (1 byte) 0000H - 00FFH IM_SWRevision_Bug_Fix (1 byte) 0000H - 00FFH IM_SWRevision_Internal_ Change (1 byte) 0000H - 00FFH IM_REVISION_COUNTER Lettura (2 byte) 0000H Fornisce informazioni in merito alle modifiche parametrizzate sul modulo (non utilizzato) IM_PROFILE_ID Lettura (2 byte) 0000 H Generic Device IM_PROFILE_SPECIFIC_TYPE Lettura (2 byte) 0001H CPU 0003H Moduli di periferia IM_VERSION Lettura 0101H Fornisce informazioni sulla versione dei dati di identificazione IM_Version_Major (1 byte) (0101H = versione 1.1) IM_Version_Minor (1 byte) IM_SUPPORTED Lettura (2 byte) 000EH Fornisce informazioni in merito ai dati di identificazione e manutenzione presenti (da I&M1 a I&M3) Dati di manutenzione 1: (indice del set di dati AFF1H) IM_TAG_FUNCTION Lettura/scrittura (32 byte) IM_TAG_LOCATION Lettura/scrittura (22 byte) Dati di manutenzione 2: (indice del set di dati AFF2H) IM_DATE Lettura/scrittura (16 byte) Dati di manutenzione 3: (indice del set di dati AFF3H) IM_DESCRIPTOR Lettura/scrittura (54 byte) - Inserire qui un identificativo per il modulo che sia univoco in tutto l'impianto. - Indicare qui il luogo di installazione del modulo. YYYY-MM-DD HH:MM Indicare qui la data di installazione del modulo. - Inserire qui un commento al modulo. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 187

188 Messa in servizio 10.9 Messa in servizio di progetti in comune Lettura dei set di dati I&M con set di dati 255 (periferia decentrata tramite PROFIBUS) Con Leggi set di dati (istruzione "RDREC") si accede direttamente a determinati dati di identificazione I moduli supportano l'accesso a norma ai dati di identificazione attraverso il DS 255 (Index da a 65003). Per ulteriori informazioni sulla struttura dei dati del DS 255 vedere le Profile Guidelines Part 1: Identification & Maintenance Functions - Order No.: 3.502, versione 1.2 di ottobre Messa in servizio di progetti in comune Team engineering Nell'ambito del team engineering diversi utenti elaborano parallelamente uno stesso progetto da sistemi di engineering diversi e accedono a una CPU S Gli utenti possono elaborare parallelamente singole parti di un progetto master indipendentemente gli uni dagli altri. Al momento di caricare la configurazione nella CPU le modifiche eseguite dagli altri utenti vengono visualizzate in una finestra di sincronizzazione e - per quanto possibile - sincronizzate automaticamente. Anche determinate funzioni online possono essere eseguite parallelamente da diversi sistemi di engineering su una CPU condivisa, ad es.: Controllo di blocchi sulla CPU Comando di blocchi sulla CPU Funzioni Trace Maggiori dettagli sul team engineering sono riportate nella Guida in linea a STEP Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

189 SIMATIC Memory Card SIMATIC Memory Card - Panoramica Introduzione Il sistema di automazione S utilizza come memoria di programma una SIMATIC Memory Card. La SIMATIC Memory Card è una scheda di memoria preformattata compatibile con il sistema di file di Windows. La scheda di memoria è disponibile in diversi formati ed è utilizzabile per i seguenti scopi: Supporto dati trasportabile Scheda di programma Scheda di aggiornamento firmware Schede con i dati del service Se si trasferisce il programma utente nella CPU attraverso un collegamento online, esso viene scritto nella memoria di caricamento della SIMATIC Memory Card che deve trovarsi nell'apposito slot della CPU. La SIMATIC Memory Card può anche essere scritta sul PG/PC. Per scrivere/leggere la SIMATIC Memory Card con il PG/PC si deve disporre di un comune lettore di schede SD. In questo modo è possibile ad es. copiare direttamente i file da Windows Explorer alla SIMATIC Memory Card. La SIMATIC Memory Card è indispensabile per il funzionamento della CPU. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 189

190 SIMATIC Memory Card 11.1 SIMATIC Memory Card - Panoramica Scrittura della SIMATIC Memory Card Numero di articolo Numero di serie Versione del prodotto Capacità di memoria Regolatore per l'impostazione della protezione da scrittura: Regolatore in alto: non protetto da scrittura Regolatore in basso: protetto da scrittura Figura 11-1 Scrittura della SIMATIC Memory Card Cartelle e file della SIMATIC Memory Card Sulla SIMATIC Memory Card si possono trovare le seguenti cartelle e file: Tabella 11-1 Struttura delle cartelle Cartella FWUPDATE.S7S SIMATIC.S7S SIMATIC.HMI DataLogs Ricette Backup Descrizione File di aggiornamento firmware per CPU e moduli di periferia Il programma utente, vale a dire tutti i blocchi (OB, FC, FB, DB) e i blocchi di sistema, i dati di progetto della CPU File HMI rilevanti File DataLog File delle ricette File per il backup e il ripristino dal display 190 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

191 SIMATIC Memory Card 11.1 SIMATIC Memory Card - Panoramica Tabella 11-2 Struttura dei file Tipo di file S7_JOB.S7S SIMATIC.HMI\Backup\*.psb SIMATICHMI_Backups_DMS. bin LOG crdinfo.bin DUMP.S7S *.pdf, *.txt, *.csv,... Descrizione File ordini File di backup dei pannelli File protetto (necessario per poter usare i file di backup dei pannelli in STEP 7) File di sistema protetto (necessario per l'utilizzo della scheda) File di sistema protetto (necessario per l'utilizzo della scheda) File con i dati del service Altro file con diversi formati che può essere salvato nelle cartelle della SIMATIC Memory Card Utilizzo del numero di serie per la protezione da copia Per le CPU è possibile configurare una protezione da copia che vincola l'esecuzione del blocco a una determinata SIMATIC Memory Card. L'impostazione avviene in STEP 7 nelle proprietà del blocco "Collega al numero di serie della Memory Card SIMATIC". È possibile eseguire il blocco solo se si trova sulla SIMATIC Memory Card con il numero di serie definito (vedere il capitolo Protezione da copia (Pagina 139)). Rimozione della SIMATIC Memory Card Rimuovere la SIMATIC Memory Card solo in modalità RETE OFF o in stato STOP della CPU. Accertarsi che nello stato STOP non siano attive funzioni di scrittura (funzioni online con il PG, ad es. Carica/elimina blocco, funzioni di test) o che non fossero attive prima di RETE OFF. Se si rimuove la SIMATIC Memory Card durante un'operazione di scrittura possono verificarsi i seguenti problemi: il contenuto di un file può essere incompleto il file non è più leggibile oppure non è più disponibile tutto il contenuto dei dati risulta corrotto Quando si inserisce la SIMATIC Memory Card nella CPU in stato di funzionamento STOP, la SIMATIC Memory Card viene nuovamente analizzata. La CPU confronta il contenuto della progettazione sulla SIMATIC Memory Card con i dati salvati a ritenzione. Se i dati salvati a ritenzione coincidono con i dati della progettazione sulla SIMATIC Memory Card, i dati a ritenzione vengono conservati. Se questi dati sono diversi, la CPU esegue automaticamente una cancellazione totale (ovvero i dati a ritenzione vengono cancellati) ed entra in STOP. Relativamente alla cancellazione della SIMATIC Memory Card osservare anche la seguente FAQ in Internet ( Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 191

192 SIMATIC Memory Card 11.1 SIMATIC Memory Card - Panoramica Rimozione della SIMATIC Memory Card da un computer Windows Nel caso in cui la scheda venga utilizzata in un lettore di schede normalmente in commercio, nel sistema operativo Windows, utilizzare la funzione "Espulsione" prima di rimuovere la scheda dal lettore di schede. La rimozione della scheda senza utilizzare la funzione "Espulsione" può causare una perdita di dati. Cancellazione dei contenuti della SIMATIC Memory Card Per cancellare il contenuto della SIMATIC Memory Card esistono le seguenti possibilità: cancellare i file con Esplora risorse di Windows formattare con STEP 7 Nota Se si formatta la scheda con strumenti Windows si rende la SIMATIC Memory Card inutilizzabile come supporto di memoria per una CPU. È consentito cancellare file e cartelle, ad eccezione dei file di sistema " LOG " e "crdinfo.bin". I file di sistema sono necessari per la CPU. Se si cancellano questi file non è più possibile utilizzare la SIMATIC Memory Card con la CPU. Se i file di sistema " LOG " e "crdinfo.bin" sono stati cancellati si deve formattare la SIMATIC Memory Card come descritto nel paragrafo seguente. Formattazione della SIMATIC Memory Card Nota La formattazione di una SIMATIC Memory Card è consentita solo nella CPU, diversamente la SIMATIC scheda diventa inutilizzabile per la CPU. Per formattare la SIMATIC Memory Card mediante STEP 7 si deve stabilire un collegamento online con la CPU. Questa CPU deve trovarsi nello stato di funzionamento STOP. Per formattare una memory card SIMATIC procedere come indicato nel seguito: 1. Aprire la vista online e di diagnostica della CPU (dal contesto del progetto o con "Nodi accessibili"). 2. Nella cartella "Funzioni" selezionare il gruppo "Formatta memory card". 3. Fare clic sul pulsante "Formattazione". 4. Confermare con "Sì" l'interrogazione di sicurezza. Risultati: La SIMATIC Memory Card viene formattata per l'utilizzo nella CPU. I dati sulla CPU vengono cancellati eccetto l'indirizzo IP. Ulteriori informazioni sulla riparazione di una scheda incoerente o formattata in modo errato sono disponibili nella seguente FAQ in Internet ( 192 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

193 SIMATIC Memory Card 11.2 Impostazione del tipo di scheda Durata di una SIMATIC Memory Card La durata di una SIMATIC Memory Card dipende essenzialmente dai seguenti fattori: Numero delle operazioni di cancellazione e scrittura per blocco di memoria Numero dei byte scritti influenze esterne, ad es. la temperatura ambiente Riferimenti Per maggiori informazioni sulla durata della SIMATIC Memory Card, sull'utilizzo della memoria e sulle aree di memoria utilizzate consultare il manuale di guida alle funzioni Struttura e utilizzo della memoria della CPU ( Impostazione del tipo di scheda Introduzione La SIMATIC Memory Card può essere formattata come scheda di programma o di aggiornamento del firmware. Procedimento 1. Per impostare il tipo di scheda inserire la SIMATIC nel lettore di schede del dispositivo di programmazione. 2. Selezionare la cartella "SIMATIC Card Reader" nella navigazione del progetto. 3. Definire il tipo di scheda nelle proprietà della SIMATIC Memory Card selezionata: Scheda di programma La scheda di programma trova impiego come memoria di caricamento esterna della CPU e contiene il programma utente completo di quest'ultima. La CPU trasferisce il programma utente dalla memoria di caricamento a quella di lavoro. Il programma utente viene eseguito nella memoria di lavoro. La seguente cartella viene creata sulla SIMATIC Memory Card: SIMATIC.S7 scheda di aggiornamento firmware Su una SIMATIC Memory Card è possibile salvare un firmware per la CPU e per i moduli di periferia. Quindi, utilizzando una SIMATIC Memory Card appositamente predisposta, si può eseguire un aggiornamento del firmware. La seguente cartella viene creata sulla SIMATIC Memory Card: FWUPDATE.S7S Riferimenti Per maggiori informazioni consultare la Guida in linea a STEP 7. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 193

194 SIMATIC Memory Card 11.3 Trasferimento di dati con le SIMATIC Memory Card 11.3 Trasferimento di dati con le SIMATIC Memory Card Trasferimento di oggetti da un progetto a una SIMATIC Memory Card Se la SIMATIC Memory Card è inserita nel PG o in un lettore esterno, è possibile trasferire i seguenti oggetti dalla navigazione del progetto (STEP 7) sulla SIMATIC Memory Card: singoli blocchi (è possibile selezionarne diversi) In questo caso il trasferimento è coerente, ovvero la funzione tiene in considerazione le interdipendenze tra i blocchi mediante richiami di blocco. cartella CPU In questo caso vengono trasferiti nella SIMATIC Memory Card tutti gli oggetti rilevanti per l'esecuzione, tra cui i blocchi e la configurazione hardware, come durante il caricamento. Dati del service In questo caso i dati del service salvati precedentemente (vedere il capitolo Lettura/salvataggio dei dati di servizio (Pagina 233)) vengono trasferiti sulla SIMATIC Memory Card. Per eseguire il trasferimento si può procedere mediante drag&drop o utilizzare il comando "Card Reader/Memoria USB > Scrivi su Memory Card" del menu "Progetto". Aggiornamento firmware tramite SIMATIC Memory Card Le istruzioni per l'esecuzione di un aggiornamento del firmware tramite SIMATIC Memory Card sono riportate nel capitolo Aggiornamento del firmware (Pagina 215). Riferimenti Per maggiori informazioni sulla SIMATIC Memory Card consultare la Guida in linea di STEP Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

195 Display della CPU 12 Introduzione Il capitolo seguente fornisce una panoramica sul funzionamento del display della CPU. Informazioni dettagliate sulle singole opzioni, un training e una simulazione delle voci di menu selezionabili sono disponibili in SIMATIC S Display Simulator ( Display La CPU S è dotata di uno sportellino frontale con un display e tasti di comando. Il display della CPU mostra in diversi menu informazioni di controllo e stato. Con i tasti di comando è possibile navigare attraverso i menu e definire numerose impostazioni. Vantaggi Il display della CPU offre i seguenti vantaggi: Tempi di inattività più brevi grazie ai messaggi di diagnostica con testo in chiaro. Modifica delle impostazioni dell'interfaccia sul posto senza dispositivo di programmazione. Possibilità di assegnare la password per il comando del display da STEP 7 Tempi di inattività più brevi grazie all'accesso in lettura/scrittura alle tabelle di forzamento e in lettura/scrittura alle tabelle di controllo. Grazie alle tabelle di controllo e di forzamento è possibile controllare e modificare sul display i valori attuali delle singole variabili di un programma utente o di una CPU. Per ulteriori informazioni sulle tabelle di controllo e di forzamento consultare il capitolo Funzioni di test e eliminazione delle anomalie (Pagina 228) e la Guida in linea a STEP 7. Gli indirizzi IP della CPU e dei CM/CP collegati sono impostabili. CPU F: Panoramica dello stato del funzionamento di sicurezza e dei parametri F della CPU F e della periferia F. Backup e ripristino della progettazione della CPU sulla SIMATIC Memory Card. Temperatura di esercizio per il display Il display è dotato di un dispositivo che ne aumenta la durata in vita spegnendolo prima che superi la temperatura di esercizio consentita. Una volta raffreddato, il display si riaccende automaticamente. Se il display è disattivato i LED continuano a visualizzare lo stato della CPU. Ulteriori informazioni sulle temperature di spegnimento e riaccensione del display sono riportate nei dati tecnici dei manuali del prodotto delle CPU. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 195

196 Display della CPU Display Le figure seguenti mostrano ad esempio una CPU con display grande (a sinistra: ad es. CPU PN/DP) e una CPU con display piccolo (a destra: ad es. CPU PN) Informazioni di stato CPU Denominazione dei menu Campo di visualizzazione delle informazioni Guida di navigazione, ad es. OK/ESC oppure numero di pagina Figura 12-1 Esempio di vista dei display 196 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

197 Display della CPU In merito a 1: Informazioni di stato CPU La tabella seguente mostra le informazioni di stato della CPU richiamabili tramite display. Tabella 12-1 Informazioni di stato CPU Colore e simboli dell'informazione sullo stato Verde Significato RUN Arancione STOP STOP - aggiornamento del firmware Rosso FAULT Bianco Creazione del collegamento tra CPU e display. Livello di protezione configurato. Almeno un allarme è attivo nella CPU. Nella CPU non è inserita una SIMATIC Memory Card. Il numero di serie al quale è collegato un blocco con protezione del know-how non coincide con il numero di serie della CPU o della SIMATIC Memory Card. Non è stato caricato un programma utente. Ordine di forzamento attivo nella CPU. Capacità F attivata. Funzionamento di sicurezza attivo (per le CPU failsafe) Se il funzionamento di sicurezza è disattivato il simbolo è grigio. CPU fail-safe (nel caso delle CPU di sicurezza). Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 197

198 Display della CPU In merito a 2: Denominazione dei menu La tabella seguente mostra i menu disponibili del display. Tabella 12-2 Denominazione dei menu Voci di menu principale Significato Panoramica Diagnostica Impostazioni Moduli Display Spiegazione Il menu "Panoramica" contiene i dati sulle proprietà della CPU e della SIMATIC Memory Card inserita e indica se eventualmente è presente una protezione del know-how o un collegamento del numero di serie. Per le CPU F vengono visualizzati lo stato del funzionamento di sicurezza, la firma collettiva e la data delle ultime modifiche nella CPU F. Il menu "Diagnostica" contiene: la visualizzazione dei messaggi di diagnostica l'accesso in lettura e scrittura alle tabelle di forzamento e controllo la visualizzazione del tempo di ciclo la visualizzazione della memoria complessiva occupata della CPU la visualizzazione degli allarmi. Nel menu "Impostazioni" è possibile: assegnare gli indirizzi IP e i nomi dei dispositivi PROFINET della CPU definire le proprietà di rete di ogni interfaccia della CPU impostare data, ora, fuso orario, stati di funzionamento (RUN/STOP) e livelli di protezione bloccare/abilitare il display con la password del display eseguire la cancellazione totale della CPU ripristinare le impostazioni di fabbrica formattare la SIMATIC Memory Card cancellare il programma utente eseguire il backup e il ripristino della progettazione della CPU sulla SIMATIC Memory Card visualizzare lo stato degli aggiornamenti del firmware. convertire la SIMATIC Memory Card in una scheda di programma Il menu "Moduli" contiene dati relativi ai moduli in uso nella configurazione centrale e decentrata. I moduli della periferia decentrata sono collegati tramite PROFINET e/p PROFIBUS alla CPU. Qui è possibile impostare gli indirizzi IP per la CPU o un CM/CP. Per i moduli F vengono visualizzati i parametri fail-safe. Nel menu "Display" si definiscono le impostazioni per il display, ad es. l'impostazione della lingua, della luminosità e del modo di risparmio energetico. Il modo di risparmio energetico riduce l'intensità luminosa del display. In standby il display si spegne. 198 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

199 Display della CPU Simboli di menu La seguente tabella mostra i simboli che vengono visualizzati nei menu. Tabella 12-3 Simboli di menu Simbolo Significato Voce di menu editabile. Selezione della lingua desiderata. Nella pagina subordinata è presente un messaggio. Nella pagina subordinata è presente un errore. Il modulo contrassegnato non è accessibile. Navigazione alla pagina subordinata. In modalità di modifica è possibile effettuare la selezione tramite due tasti freccia: giù/su: salta alla selezione o consente di selezionare le cifre/opzioni desiderate In modalità di modifica è possibile effettuare la selezione tramite i quattro tasti freccia: giù/su: salta alla selezione o consente di selezionare le cifre desiderate sinistra/destra: salta di una posizione in avanti o all'indietro L'allarme non è ancora confermato. L'allarme è confermato. Manipolazione coperchio frontale Lo sportellino frontale è a innesto Lo sportellino si può togliere o sostituire durante il funzionamento (RUN). Togliere o sostituire lo sportellino frontale non influisce sulla CPU in funzione. Per estrarre lo sportellino frontale dalla CPU procedere come segue. 1. Ruotare il coperchio frontale verso l'alto finché non forma un angolo di 90 rispetto al modulo. 2. Premere nella parte superiore del coperchio frontale, contemporaneamente sull'ancoraggio(i) e tirare il coperchio frontale in avanti asportandolo. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 199

200 Display della CPU La figura seguente mostra un esempio di prospettiva della CPU PN/DP. 1 Punti di ancoraggio per l'estrazione e l'inserimento dello sportellino frontale Figura 12-2 Estrazione e inserimento dello sportellino frontale AVVERTENZA Pericolo di lesioni personali e danni materiali nell'area a rischio di esplosione Zona 2 L'inserimento e l'estrazione dello sportellino frontale durante il funzionamento di un sistema di automazione S possono causare lesioni personali e danni materiali nell'area a rischio di esplosione zona 2. Prima di estrarre o inserire lo sportellino frontale disinserire sempre la tensione del sistema di automazione S nell'area a rischio di esplosione zona Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

201 Display della CPU Tasti di comando Il display della CPU dispone dei seguenti tasti: Quattro frecce: "verso l'alto", "verso il basso", "verso sinistra", "verso destra" Tenendo premuto un tasto per 2 secondi si attiva automaticamente una funzione di scorrimento Un tasto ESC Un tasto OK Figura 12-3 Tasti di comando Nota Se il display si trova in modo di risparmio energetico o in standby è possibile uscire nuovamente da questi stati premendo un tasto qualunque. Funzioni dei tasti "OK" e "ESC" Nelle voci di menu in cui è possibile immettere dati: OK accesso valido alla voce di menu, conferma l'inserimento ed esce dalla modalità di modifica ESC ripristina il contenuto originale (le modifiche non vengono salvate) ed esce dalla modalità di modifica Nelle voci di menu in cui non è possibile immettere dati: OK passa alla voce del sottomenu successivo ESC torna alla voce di menu precedente Tenendo premuto il tasto ESC su una qualunque schermata del display per circa tre secondi si torna automaticamente alla pagina di avvio. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 201

202 Display della CPU Descrizioni comandi Alcuni valori visualizzati sul display (ad es. nome della stazione, sigla impianto, sigla topologica, nome del dispositivo PROFINET ecc.) potrebbero oltrepassare la larghezza visibile. Ciò vale in particolare per le CPU con un display piccolo. Focalizzando il valore sul display e premendo la freccia "a sinistra" si visualizza una descrizione comando. La descrizione comando mostra il nome del valore per intero. La descrizione comando si nasconde nuovamente premendo ancora la freccia "verso sinistra" o il tasto ESC. Figura 12-4 Funzione di descrizione comando Caricamento di un'immagine nel display con STEP 7 Con la funzione "Logo personalizzato" alla voce "Display" nella vista dispositivo della CPU si carica un'immagine dal sistema di file al display della CPU utilizzando STEP 7. Figura 12-5 Caricamento di un'immagine nella CPU 202 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

203 Display della CPU Per poter visualizzare correttamente l'immagine caricata mantenendone le proporzioni, utilizzare immagini con le dimensioni seguenti in funzione della CPU. Tabella 12-4 Dimensioni CPU Dimensioni Formati supportati CPU 1511(F)-1 PN 128 x 120 pixel Bitmap, JPEG, GIF, PNG CPU 1511C-1 PN CPU 1511T-1 PN CPU 1512C-1 PN 128 x 120 pixel Bitmap, JPEG, GIF, PNG CPU 1513(F)-1 PN 128 x 120 pixel Bitmap, JPEG, GIF, PNG CPU 1515(F)-2 PN 240 x 260 pixel Bitmap, JPEG, GIF, PNG CPU 1515T-2 PN CPU 1516(F)-3 PN/DP 240 x 260 pixel Bitmap, JPEG, GIF, PNG CPU 1517(F)-3 PN/DP 240 x 260 pixel Bitmap, JPEG, GIF, PNG CPU 1517T(F)-3 PN/DP CPU 1518(F)-4 PN/DP CPU 1518(F)-4 PN/DP ODK 240 x 260 pixel Bitmap, JPEG, GIF, PNG Se l'immagine caricata oltrepassa le dimensioni predefinite, il display ne rappresenta solo una parte. Tuttavia, con l'opzione "Adegua logo" di STEP 7 è possibile ridimensionare l'immagine in base alle dimensioni predefinite. In questo caso, tuttavia, osservare che le proporzioni originali dell'immagine non vengono mantenute. Visualizzazione dell'immagine sul display Per visualizzare l'immagine caricata sul display della CPU premere il tasto ESC nella pagina principale del display. Se ci si trova nella pagina principale e si carica un'immagine, il display la visualizza automaticamente dopo 60 secondi. Per disattivarne nuovamente la visualizzazione premere un tasto qualunque sul display. Lingue impostabili È possibile impostare separatamente le seguenti lingue per i testi dei menu e dei messaggi: Cinese Tedesco Inglese Francese Italiano Giapponese Coreano Portoghese (Brasile) Russo Spagnolo Turco Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 203

204 Display della CPU La lingua è selezionabile direttamente sul display nel menu "Display" o in STEP 7 in "Lingue dell'interfaccia utente" nella configurazione hardware della CPU. Per visualizzare i testi dei messaggi sul display procedere come segue: 1. Caricare i testi dei messaggi come componenti software nella CPU. Selezionare nella finestra di dialogo "Anteprima di caricamento" alla voce "Biblioteca di testi" l'opzione "Caricamento coerente". 2. Specificare nella parametrizzazione quale lingua di progetto visualizzare come lingua dell'interfaccia utente. Selezionare la CPU e spostarsi alla sezione "Supporto multilingue" nella finestra di ispezione ("Proprietà > Generale > Supporto multilingue") e assegnare qui alle lingue per l'interfaccia utente le lingue di progetto necessarie. Riferimenti Avvertenze importanti/particolarità del display delle CPU F sono riportate nelle Informazioni sul prodotto CPU F S ( 204 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

205 Manutenzione Estrazione e inserimento dei moduli di periferia Presupposti Estrarre o inserire i connettori frontali e i moduli di periferia solo a tensione disinserita. ATTENZIONE Possono verificarsi danni materiali Il montaggio e lo smontaggio del connettore frontale e dei moduli di periferia con la tensione inserita può causare stati indefiniti nell'impianto. Ciò potrebbe danneggiare il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP. Montare e smontare il connettore frontale e i moduli di periferia esclusivamente con la tensione disinserita. In fase di progettazione dell'impianto osservare sempre le norme e le direttive di sicurezza in materia Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali Elemento di codifica del modulo di periferia e del connettore frontale Funzione Tutti i connettori frontali dei moduli di periferia del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP sono identici. L'elemento di codifica previene l'inserimento accidentale di un connettore frontale in un modulo con una configurazione elettrica dei pin diversa da quella prevista. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 205

206 Manutenzione 13.2 Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali Stato di fornitura del modulo di periferia Allo stato di fornitura l'elemento di codifica si trova nel modulo di periferia. Figura 13-1 Elemento di codifica nel modulo di periferia (allo stato di fornitura) 206 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

207 Manutenzione 13.2 Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali Elemento di codifica nel connettore frontale Al primo inserimento del connettore frontale nel modulo di periferia, una metà dell'elemento di codifica si innesta nel connettore frontale. Se si rimuove il connettore frontale dal modulo di periferia, questa metà rimane nel connettore frontale mentre l'altra rimane nel modulo di periferia. Figura 13-2 Elemento di codifica nel modulo di periferia/nel connettore frontale Un connettore frontale codificato può essere inserito su moduli con la stessa configurazione elettrica dei pin. Consultare il capitolo Operazioni preliminari (Pagina 33). ATTENZIONE Possono verificarsi danni materiali La modifica o la rimozione degli elementi di codifica può causare l'inserimento del connettore frontale su moduli con un collegamento elettrico non correttamente cablato, con conseguente distruzione del modulo e/o dei sensori e degli attuatori collegati. Non si esclude nemmeno il verificarsi di stati pericolosi dell'impianto. Modificare l'elemento di codifica soltanto se se intende utilizzare il connettore frontale per un altro modulo, adeguando di conseguenza anche il cablaggio di processo. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 207

208 Manutenzione 13.2 Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali Casi applicativi di sostituzione dell'elemento di codifica Sostituzione del modulo di periferia ad es. a causa di un difetto o di una configurazione errata Sostituzione del connettore frontale Elemento di codifica elettronico supplementare per i moduli fail-safe Allo stato di fornitura, nel modulo fail-safe si trova, oltre all'elemento di codifica meccanico, una memoria elettronica riscrivibile per l'indirizzo PROFIsafe. La seguente figura mostra l'elemento di codifica elettronico: 1 Elemento di codifica elettronico Figura 13-3 Modulo F con elemento di codifica elettronico (stato all'atto della fornitura) 208 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

209 Manutenzione 13.2 Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali Quando si inserisce il connettore frontale nel modulo F l'elemento di codifica elettronico si innesta completamente nel connettore frontale. Se si estrae il connettore frontale dal modulo F, la memoria con l'indirizzo PROFIsafe del modulo fail-safe rimane nel connettore frontale. 1 Elemento di codifica elettronico Figura 13-4 Connettore frontale con elemento di codifica elettronico Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 209

210 Manutenzione 13.2 Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali Sostituzione di un modulo di periferia Introduzione Al primo inserimento del connettore frontale nel modulo di periferia, una parte dell'elemento di codifica si innesta sul connettore frontale. Nel caso dei moduli fail-safe, inoltre, l'elemento di codifica elettronico con l'indirizzo PROFIsafe del modulo F si innesta completamente. Se si sostituisce un modulo di periferia con un modulo dello stesso tipo, gli elementi di codifica inseriti sul connettore frontale o nei moduli F sono già quelli giusti. Conseguenza: prima di innestare il connettore frontale utilizzato finora è necessario smontare l'elemento o di gli elementi di codifica dal nuovo modulo di periferia. Procedimento Per sostituire il modulo di periferia procedere come segue. Il modulo di periferia è già stato smontato. Per informazioni sullo smontaggio del modulo di periferia vedere la sezione Montaggio dei moduli di periferia (Pagina 60). 1. Nel nuovo modulo di periferia, separare con un giravite la metà dell'elemento di codifica meccanico destinata al connettore frontale. Nota La disposizione dell'elemento di codifica meccanico dipende dal tipo di modulo. Controllare sempre la posizione dell'elemento di codifica sul connettore frontale prima di staccare l'altra metà dal modulo di periferia. Nel caso di un modulo fail-safe nuovo è necessario anche rimuovere l'elemento di codifica elettronico dal modulo F. Figura 13-5 Estrarre l'elemento di codifica dal modulo di periferia 2. Inserire il connettore frontale esistente nel nuovo modulo di periferia (stesso tipo di modulo) fino ad avvertire lo scatto. 210 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

211 Manutenzione 13.2 Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali Sostituzione del connettore frontale Introduzione Al primo inserimento del connettore frontale nel modulo di periferia, una parte dell'elemento di codifica meccanico si innesta sul connettore frontale. Nel caso dei moduli fail-safe, inoltre, l'elemento di codifica elettronico con l'indirizzo PROFIsafe del modulo F si innesta completamente. Se si deve sostituire un connettore frontale guasto con uno nuovo, è necessario inserire l'elemento o gli elementi di codifica nel nuovo connettore frontale. Procedimento Il connettore frontale deve essere già stato rimosso dal modulo e il cablaggio separato. Se si utilizza il connettore frontale per un'unità analogica, smontare anche l'alimentatore e quello di protezione. Per sostituire il connettore frontale procedere nel modo seguente: 1. Rimuovere con cautela l'elemento di codifica meccanico dal connettore frontale. Assicurarsi che l'elemento di codifica non sia danneggiato. Figura 13-6 Rimozione dell'elemento di codifica meccanico dal connettore frontale Nota Gli elementi di codifica dipendono dal tipo di modulo. 2. Inserire l'elemento di codifica meccanico rimosso nel nuovo connettore frontale. Figura 13-7 Inserimento dell'elemento di codifica meccanico nel nuovo connettore frontale Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 211

212 Manutenzione 13.2 Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali 3. Inoltre, nel caso dei moduli F: Rimuovere con cautela l'elemento di codifica elettronico dal connettore frontale. Assicurarsi che l'elemento di codifica non sia danneggiato. Inserire l'elemento di codifica rimosso nel nuovo connettore frontale. Figura 13-8 Rimozione dell'elemento di codifica elettronico dal connettore frontale e inserimento in un nuovo connettore frontale 4. Inserire il nuovo connettore frontale nel modulo di periferia fino ad avvertire lo scatto. 5. Cablare il nuovo connettore frontale. 212 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

213 Manutenzione 13.3 Sostituzione dell'elemento di codifica nel connettore di rete dell'alimentatore di sistema e di carico 13.3 Sostituzione dell'elemento di codifica nel connettore di rete dell'alimentatore di sistema e di carico Introduzione La codifica è composta da un elemento di codifica in due parti. Allo stato di fornitura, una parte dell'elemento di codifica si trova sul retro del connettore di rete. L'altra parte è saldamente inserita nell'alimentatore di sistema o di carico. In questo modo si previene l'inserimento accidentale di un connettore di rete appartenente a un alimentatore di sistema o di carico in un modulo di tipo diverso. PERICOLO Non manipolare o tralasciare l'elemento di modifica Se si apportano modifiche all'elemento di codifica o se lo si scambia, possono insorgere stati di pericolo nell'impianto. Al fine di prevenire danni non devono essere apportate modifiche né effettuate sostituzioni della codifica. L'elemento di codifica non deve essere tralasciato. Sostituzione Inserimento dell'elemento di codifica in un nuovo connettore di rete in caso di sostituzione. PERICOLO Tensione pericolosa Durante il montaggio dell'elemento di codifica è necessario considerare la tensione di alimentazione DC 24 V, DC 24/48/60 V o AC/DC 120/230 V dell'alimentatore di sistema o di carico. Montare l'elemento di codifica soltanto con la tensione disinserita. Inserire l'elemento di codifica in modo che la tensione del connettore di rete sia compatibile con quella del rispettivo modulo di alimentazione. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 213

214 Manutenzione 13.3 Sostituzione dell'elemento di codifica nel connettore di rete dell'alimentatore di sistema e di carico Procedura Per sostituire l'elemento di codifica nel connettore di rete dell'alimentatore di sistema e di carico procedere come segue: 1. Verificare la siglatura sul connettore di allacciamento di rete. Figura 13-9 Dicitura sul connettore di rete 2. Verificare la marcatura in rosso sull'elemento di codifica. 3. L'elemento di codifica presenta 3 marcature rosse. Ruotare l'elemento di codifica in modo che una delle tre marcature vada ad allinearsi al valore della tensione stampato sul connettore. 4. Inserire l'elemento di codifica sul lato posteriore del connettore di allacciamento di rete, fino a quando non si sente che si innesta in posizione. La figura seguente mostra un esempio di inserimento di un elemento di codifica in un connettore di rete a DC 24 V. Figura Inserimento dell'elemento di codifica nel connettore di rete 214 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

215 Manutenzione 13.4 Aggiornamento del firmware 13.4 Aggiornamento del firmware Introduzione Durante l'esercizio può essere necessario aggiornare il firmware (ad es. causa implementazione di funzioni). Con l'aiuto dei file del firmware si aggiornano il firmware della CPU/del modulo di interfaccia, del display e dei moduli di periferia. I dati a ritenzione vengono mantenuti dopo l'esecuzione dell'aggiornamento del firmware. Presupposti È necessario aver scaricato il o i file per l'aggiornamento del firmware dalla pagina internet del Product Support ( Selezionare su questa pagina internet: Per il sistema di automazione S7-1500: Tecnica di automazione > Sistemi di automazione > Sistemi di automazione industriale SIMATIC > Controllore programmabile > Advanced Controller SIMATIC S7 > SIMATIC S Per il sistema di periferia decentrata ET 200MP: Tecnica di automazione > Sistemi di automazione > Sistemi di automazione industriale SIMATIC > Sistemi IO SIMATIC ET 200 > Sistemi ET 200 per il quadro elettrico > ET 200MP. Figura Esempio di albero dei prodotti S Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 215

216 Manutenzione 13.4 Aggiornamento del firmware Da qui navigare al tipo di modulo particolare che si desidera aggiornare. Per proseguire fare clic alla voce "Support" sul link per "Download software". Salvare i file di aggiornamento del firmware desiderati. Figura Selezione dei download di software Prima dell'installazione dell'aggiornamento del firmware accertarsi che i moduli non siano in uso. Ulteriori presupposti per i moduli fail-safe AVVERTENZA Verifica dell'ammissibilità della versione firmware per i sistemi F Quando si utilizza una nuova versione firmware è necessario verificare che sia omologata per l'impiego nel modulo specifico. Negli allegati alla certificazione ( per SIMATIC Safety è specificato quale versione firmware è consentita. Modalità di aggiornamento del firmware Per eseguire un aggiornamento firmware esistono le seguenti possibilità: online in STEP 7 tramite Online & Diagnostica online in STEP 7 tramite nodi accessibili (PROFINET) tramite SIMATIC Memory Card possibile per CPU, display e tutti i moduli inseriti centralmente) tramite il server web integrato online tramite SIMATIC Automation Tool 216 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

217 Manutenzione 13.4 Aggiornamento del firmware La tabella seguente fornisce una panoramica degli strumenti con i quali eseguire l'aggiornamento del firmware di un determinato modulo. Tabella 13-1 Panoramica delle opzioni di aggiornamento del firmware Aggiornamento firmware CPU Modulo di periferia centrale Modulo di interfaccia Modulo di periferia decentrata STEP 7 (TIA Portal dalla V12) Nodi accessibili -- SIMATIC Memory Card Server web della CPU SIMATIC Automation Tool Installazione dell'aggiornamento del firmware AVVERTENZA Si possono verificare stati dell'impianto non ammessi Con l'installazione dell'aggiornamento del firmware la CPU entra nello stato di funzionamento STOP e il modulo di interfaccia nello stato "Guasto della stazione". Lo STOP e il guasto della stazione possono ripercuotersi sul funzionamento di un processo online o di una macchina. Il funzionamento inatteso di un processo o di una macchina può avere conseguenze mortali o comportare lesioni e/o danni materiali. Prima di installare l'aggiornamento del firmware accertarsi che la CPU non stia eseguendo alcun processo attivo. Procedimento online in STEP 7 tramite Online & Diagnostica Per eseguire l'aggiornamento firmware online tramite STEP 7 procedere nel seguente modo: 1. Selezionare il modulo nella Vista dispositivi. 2. Selezionare nel menu di scelta rapida il comando "Online & Diagnostica". 3. Nella cartella "Funzioni" selezionare il gruppo "Aggiornamento firmware". Per una CPU è possibile scegliere se si desidera aggiornare la CPU o la visualizzazione della CPU. 4. Per selezionare il percorso dei file di aggiornamento del firmware fare clic nell'area "Aggiornamento firmware" sul pulsante "Sfoglia". 5. Selezionare il file del firmware adatto. La tabella nell'area Aggiornamento firmware elenca tutti i moduli che possono essere aggiornati con il file firmware selezionato. 6. Fare clic sul pulsante "Avvia aggiornamento". Se il modulo è in grado di interpretare il file, quest'ultimo viene caricato nel modulo. Per modificare lo stato di funzionamento della CPU, STEP 7 lo richiede per mezzo di finestre di dialogo. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 217

218 Manutenzione 13.4 Aggiornamento del firmware Aggiornamento del firmware La casella "Attiva il firmware dopo l'aggiornamento" è sempre attiva. Al termine dell'operazione di caricamento la CPU acquisisce il nuovo firmware e lo utilizza per continuare a lavorare. Nota Se un aggiornamento del firmware viene interrotto è necessario estrarre e inserire il modulo prima di ripetere l'aggiornamento. Procedimento online in STEP 7 tramite nodi accessibili Per eseguire un aggiornamento firmware online tramite i nodi accessibili procedere come segue: 1. Selezionare dal menu "Online" la voce "Nodi accessibili". 2. Cercare nella finestra di dialogo Nodi accessibili i nodi accessibili nell'interfaccia PROFINE. 3. Per saltare a un dispositivo nella navigazione del progetto, selezionare il dispositivo dall'elenco dei nodi accessibili e fare clic sul pulsante "Visualizza". 4. Selezionare nella navigazione del progetto l'opzione "Online & Diagnostica" del nodo desiderato ed eseguire l'aggiornamento del firmware nella categoria Funzioni/Aggiornamento firmware (CPU, Display, Unità locali). Procedura tramite SIMATIC Memory Card Per aggiornare il firmware tramite SIMATIC Memory Card procedere nel modo seguente: 1. Inserire una SIMATIC Memory Card nel lettore di schede SD del dispositivo di programmazione/computer. 2. Per salvare il file di aggiornamento nella SIMATIC Memory Card, selezionare la SIMATIC nella navigazione del progetto alla voce "Card Reader/memoria USB". 3. Selezionare nel menu "Progetto" il comando "Card Reader/memoria USB > Crea memory card per l'aggiornamento del firmware". 4. Cercare il file di aggiornamento del firmware nella finestra di selezione dei file. Successivamente si può decidere se eliminare il contenuto della SIMATIC Memory Card o se aggiungere i file di aggiornamento del firmware alla SIMATIC Memory Card. 218 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

219 Manutenzione 13.4 Aggiornamento del firmware 5. Inserire la SIMATIC Memory Card con i file per l'aggiornamento del firmware nella CPU. L'aggiornamento del firmware ha inizio poco dopo l'inserimento della SIMATIC Memory Card. Il display indica che la CPU è in STOP ed esegue un aggiornamento del firmware: "STOP - FW UPDATE". La barra di avanzamento indica lo stato di avanzamento dell'aggiornamento. La CPU mostra sul display gli eventuali errori che si verificano durante l'aggiornamento del firmware. Al termine dell'aggiornamento del firmware il display mostra una pagina dei risultati. 6. Al termine dell'aggiornamento del firmware estrarre la SIMATIC Memory Card. Il LED RUN giallo della CPU è acceso e il LED MAINT giallo lampeggia. Se si utilizza la SIMATIC Memory Card successivamente come scheda di programma, cancellare i file di aggiornamento del firmware manualmente. In via opzionale si può eseguire questa operazione anche direttamente dal display della CPU. Al termine dell'aggiornamento del firmware selezionare la voce di menu "Converti Memory Card" sul display. Nota Se la configurazione hardware contiene vari moduli, la CPU aggiorna tutti i moduli interessati nell'ordine dei posti connettore, ovvero in ordine crescente della posizione del modulo nella configurazione dei dispositivi in STEP 7. Nota Capacità di memoria della SIMATIC Memory Card Se si esegue un aggiornamento del firmware utilizzando la SIMATIC Memory Card è necessario scegliere una scheda con una capacità di memoria sufficiente in funzione della CPU in uso e dei relativi moduli di periferia. Per il download dei file di aggiornamento dalla pagina Internet del Product Support tenere pertanto presenti le dimensioni dei file specificate. Le dimensioni del file specificate sono importanti soprattutto se si esegue l'aggiornamento del firmware, oltre che per la CPU, anche per i relativi moduli di periferia, i moduli di comunicazione ecc. Le dimensioni complessive dei file di aggiornamento non devono superare le dimensioni della memoria disponibile della SIMATIC Memory Card in uso. Procedimento tramite il server web integrato La procedura è descritta nel manuale di guida alle funzioni Server web ( Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 219

220 Manutenzione 13.4 Aggiornamento del firmware Procedimento online tramite SIMATIC Automation Tool Il procedimento è descritto nel manuale del prodotto SIMATIC Automation Tool ( (compreso nel SIMATIC Automation Tool). Particolarità nell'aggiornamento del firmware dei moduli analogici Per poter aggiornare il firmware di un modulo analogico lo si deve alimentare con una corrente di carico di DC 24 V tramite l'alimentatore. Comportamento in seguito all'aggiornamento del firmware Al termine dell'aggiornamento del firmware verificare la versione del firmware del modulo per il quale è stato eseguito questo aggiornamento. Riferimenti Per maggiori informazioni sull'aggiornamento del firmware consultare la Guida in linea a STEP 7 e vedere la seguente FAQ in Internet ( Vedere anche Panoramica (Pagina 161) 220 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

221 Manutenzione 13.5 Reset alle impostazioni di fabbrica 13.5 Reset alle impostazioni di fabbrica Reset della CPU alle impostazioni di fabbrica Funzione "Resetta alle impostazioni di fabbrica" riporta la CPU allo stato di fornitura. La funzione cancella tutte le informazioni salvate internamente sulla CPU. Suggerimento: Se si rimuove una CPU PROFINET e si desidera utilizzarla in un'altra posizione con un altro programma o stoccarla, è necessario riportarla allo stato di fornitura. Ricordare che con il reset alle impostazioni di fabbrica vengono cancellati anche i parametri dell'indirizzo IP. Modalità di esecuzione di un reset di una CPU alle impostazioni di fabbrica Per riportare la CPU allo stato di fornitura è possibile scegliere tra le seguenti modalità: Tramite selettore di modi operativi Dal display Tramite STEP 7 Tramite SIMATIC Automation Tool Procedura tramite selettore di modi operativi Accertarsi che la CPU si trovi in STOP (il display della CPU segnala lo stato di funzionamento STOP o il LED RUN/STOP è giallo). Nota Resetta alle impostazioni di fabbrica Cancellazione totale La procedura seguente corrisponde anche alle operazioni previste per la cancellazione totale: Comando del selettore con SIMATIC Memory Card inserita: la CPU esegue la cancellazione totale Comando del selettore senza SIMATIC Memory Card inserita: la CPU esegue il reset all'impostazione di fabbrica Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 221

222 Manutenzione 13.5 Reset alle impostazioni di fabbrica Eseguire un reset alle impostazioni di fabbrica procedendo nel modo seguente: 1. Portare il selettore di modi operativi in posizione di STOP. Risultato: Il LED RUN/STOP si accende a luce gialla. 2. Portare il selettore di modi operativi in posizione di MRES. Mantenere il selettore in questa posizione finché il LED RUN/STOP si accende per la seconda volta e rimane acceso (dopo 3 secondi). Rilasciare quindi il selettore. 3. Entro i tre secondi successivi portare di nuovo il selettore di modi operativi in posizione MRES quindi di nuovo in STOP. Risultato: La CPU quindi esegue "Reset alle impostazioni di fabbrica", mentre il LED RUN/STOP lampeggia con luce gialla. Quando il LED RUN/STOP è acceso con luce gialla, la CPU è stata resettata alle impostazioni di fabbrica ed è in stato di funzionamento STOP. Nel buffer di diagnostica viene registrato l'evento "Reset alle impostazioni di fabbrica". Nota Quando si resetta la CPU alle impostazioni di fabbrica con il selettore dei modi operativi viene cancellato anche l'indirizzo IP della CPU. Procedura tramite il display Accertarsi che la CPU si trovi in STOP (la CPU segnala lo stato di funzionamento STOP o il LED RUN/STOP è giallo). Per accedere alla voce di menu desiderata "Impostazioni di fabbrica", selezionare i seguenti comandi di menu, uno di seguito all'altro, e confermare ogni selezione con "OK". Impostazioni Resetta Impostazioni di fabbrica Risultato: La CPU quindi esegue "Reset alle impostazioni di fabbrica", mentre il LED RUN/STOP lampeggia con luce gialla. Quando il LED RUN/STOP è acceso con luce gialla, la CPU è stata resettata alle impostazioni di fabbrica ed è in stato di funzionamento STOP. Nel buffer di diagnostica viene registrato l'evento "Reset alle impostazioni di fabbrica". Nota Quando si resetta la CPU alle impostazioni di fabbrica dal display, viene cancellato anche l'indirizzo IP della CPU. 222 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

223 Manutenzione 13.5 Reset alle impostazioni di fabbrica Procedura tramite STEP 7 Per resettare una CPU alle impostazioni di fabbrica utilizzando STEP 7 procedere nel modo seguente: Accertarsi che esista un collegamento online alla CPU. 1. Aprire la vista online e di diagnostica della CPU. 2. Nella cartella "Funzioni" selezionare il gruppo "Resetta alle impostazioni di fabbrica". 3. Se si intende mantenere l'indirizzo IP attivare l'opzione "Mantieni indirizzo IP". Per cancellare l'indirizzo IP, attivare l'opzione "Cancella indirizzo IP". Nota Con la funzione "Cancella indirizzo IP" vengono cancellati tutti gli indirizzi IP. Ciò vale a prescindere dall'esistenza o meno di un collegamento online. Se è inserita una SIMATIC Memory Card, all'attivazione della casella di scelta "Cancella indirizzo IP" consegue che: Gli indirizzi IP vengono cancellati e la CPU resettata alle impostazioni di fabbrica. Successivamente la configurazione memorizzata sulla SIMATIC Memory Card (incluso l'indirizzo IP) viene trasferita nella CPU (vedere oltre). Se la Memory Card è vuota o è stata formattata prima del reset alle impostazioni di fabbrica, l'indirizzo IP non viene trasferito nella CPU. 4. Fare clic sul pulsante "Reset". 5. Confermare con "OK" le interrogazioni di sicurezza. Risultato: La CPU quindi esegue "Reset alle impostazioni di fabbrica", mentre il LED RUN/STOP lampeggia con luce gialla. Quando il LED RUN/STOP è acceso con luce gialla, la CPU è stata resettata alle impostazioni di fabbrica ed è in stato di funzionamento STOP. Nel buffer di diagnostica viene registrato l'evento "Reset alle impostazioni di fabbrica". Procedimento tramite SIMATIC Automation Tool Il procedimento è descritto nel manuale del prodotto SIMATIC Automation Tool ( (compreso nel SIMATIC Automation Tool). Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 223

224 Manutenzione 13.5 Reset alle impostazioni di fabbrica Risultato dopo il reset alle impostazioni di fabbrica La seguente tabella mostra una panoramica del contenuto degli oggetti di memoria dopo il reset alle impostazioni di fabbrica. Tabella 13-2 Risultato dopo il reset alle impostazioni di fabbrica Oggetto di memoria Contenuto Valori attuali dei blocchi dati, blocchi dati di istanza Vengono inizializzati Merker, temporizzatori e contatori Vengono inizializzati Variabili a ritenzione di oggetti tecnologici Vengono inizializzati (ad es. valori di regolazione di encoder assoluti) Registrazioni nel buffer di diagnostica (area a ritenzione) Vengono inizializzati Registrazioni nel buffer di diagnostica (area non a ritenzione) Vengono inizializzati Indirizzo IP In funzione della procedura: tramite il selettore dei modi di funzionamento: viene cancellato dal display: viene cancellato da STEP 7: a seconda dell'impostazione delle caselle di scelta "Mantieni indirizzo IP"/"Cancella indirizzo IP" Nome del dispositivo Stati del contatore delle ore di esercizio Ora Viene inizializzato Vengono inizializzati Viene inizializzato Se prima del reset alle impostazioni di fabbrica era inserita una SIMATIC Memory Card, la CPU carica la configurazione (hardware e software) contenuta nella SIMATIC Memory Card. Un indirizzo IP progettato ritorna ad essere valido. Riferimenti Ulteriori informazioni in merito all'argomento "Reset alle impostazioni di fabbrica" sono disponibili nel manuale di guida alle funzioni Struttura e utilizzo della memoria CPU ( nel capitolo aree di memoria e ritenzione e nella Guida in linea a STEP 7. Per informazioni sulla cancellazione totale della CPU consultare il capitolo Cancellazione totale della CPU (Pagina 177). 224 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

225 Manutenzione 13.5 Reset alle impostazioni di fabbrica Reset del modulo di interfaccia (PROFINET IO) alle impostazioni di fabbrica Funzione "Resetta alle impostazioni di fabbrica" riporta il modulo di interfaccia allo stato di fornitura. Possibilità di resettare un modulo di interfaccia alle impostazioni di fabbrica Da STEP 7 (online tramite PROFINET IO) Procedura tramite STEP 7 Per resettare un modulo di interfaccia alle impostazioni di fabbrica utilizzando STEP 7 procedere nel modo seguente: Accertarsi che esista un collegamento online al modulo di interfaccia. 1. Aprire la vista online e di diagnostica del modulo di interfaccia. 2. Nella cartella "Funzioni" selezionare il gruppo "Resetta alle impostazioni di fabbrica". 3. Fare clic sul pulsante "Reset". 4. Confermare con "OK" le interrogazioni di sicurezza. Risultato: il modulo di interfaccia esegue "Resetta alle impostazioni di fabbrica". Risultato dopo il reset alle impostazioni di fabbrica Tabella 13-3 Proprietà del modulo di interfaccia allo stato di fornitura Proprietà Parametri Indirizzo IP Nome del dispositivo Indirizzo MAC Dati I&M Versione firmware Valore Impostazione di default Non disponibile non disponibile disponibile Dati di identificazione (I&M0) disponibili Dati di manutenzione (I&M1, 2, 3) resettati* disponibile * Selezionabile da STEP 7 V14 in poi: "Mantieni i dati IM"/"Cancella dati IM" Nota Possibile guasto alle stazioni successive Quando si resetta un modulo di interfaccia alle impostazioni di fabbrica possono verificarsi dei guasti anche alle successive stazioni di una linea. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 225

226 Manutenzione 13.6 Reazione agli errori nei moduli fail-safe Nota Reazione dei moduli di periferia inseriti rispetto al valore sostitutivo al reset alle impostazioni di fabbrica Con il reset alle impostazioni di fabbrica i moduli di periferia nella stazione acquisiscono lo stato "non parametrizzato", pertanto non vengono rilevati dati di ingresso né emessi dati di uscita. Ulteriori informazioni Per maggiori informazioni sulla procedura consultare la Guida in linea a STEP Reazione agli errori nei moduli fail-safe Stato di sicurezza (concetto di sicurezza) Il concetto della sicurezza si basa sull'esistenza di uno stato sicuro per tutte le grandezze del processo. Nota Per le unità di ingressi/uscite fail safe, questo stato corrisponde al valore "0". Reazioni agli errori e avvio del sistema F La funzione di sicurezza fa sì che in un modulo fail safe vengano emessi in alcuni casi i valori sostitutivi in luogo dei valori di processo (stato sicuro) (passivazione del modulo fail safe): all'avvio del sistema F in caso di errori nella comunicazione in sicurezza tra la CPU F e il modulo F tramite il protocollo di sicurezza PROFIsafe (errori di comunicazione) in caso di errori nella periferia F/nei canali (ad es. rottura conduttore, errore di discrepanza) Gli errori rilevati vengono registrati nel buffer di diagnostica della CPU F e comunicati al programma di sicurezza della CPU F. I moduli F non memorizzano i dati a ritenzione. Dopo un RETE OFF RETE ON gli errori ancora presenti vengono nuovamente rilevati all'avvio. È comunque possibile salvare gli errori nel programma standard. AVVERTENZA In caso di errore di canale, per i canali impostati come "disattivati" in STEP 7 non è prevista alcuna reazione di diagnostica o gestione degli errori, neppure se il canale è interessato indirettamente da un errore verificatosi in un gruppo di canali (parametro di canale "attivato/disattivato"). 226 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

227 Manutenzione 13.6 Reazione agli errori nei moduli fail-safe Eliminazione di errori nel sistema F Per eliminare gli errori nel sistema F procedere come indicato nelle norme IEC :2010 sezione e IEC :2010 sezione e. Sono necessari i passi seguenti: 1. Diagnostica e risoluzione dell'errore 2. Riconvalida della funzione di sicurezza 3. Registrazione del report della manutenzione Emissione di valori sostitutivi per i moduli fail-safe Nel moduli F con ingressi, in caso di passivazione il sistema F fornisce al programma di sicurezza dei valori sostitutivi (0) anziché i valori di processo presenti negli ingressi fail-safe. Nei moduli F con uscite, in caso di passivazione il sistema F trasferisce alle uscite fail-safe dei valori sostitutivi (0) anziché i valori di uscita forniti dal programma di sicurezza. Nei canali di uscita vengono disattivate tensione e corrente. Questo vale anche per lo STOP della CPU F. I valori sostitutivi non possono essere parametrizzati. A seconda del sistema F utilizzato, del tipo di errore (periferia F, errore di canale o di comunicazione) e della parametrizzazione del modulo F, i valori fail-safe vengono utilizzati solo per il canale interessato o per tutti i canali del modulo fail-safe. Reintegrazione di un modulo fail-safe Il passaggio dai valori sostitutivi a quelli di processo (reintegrazione di un modulo F) può essere automatico o aver luogo dopo la conferma dell'utente nel programma di sicurezza. In caso di errore di canale può essere necessario estrarre e reinserire il modulo F. Gli errori che richiedono l'estrazione e l'inserimento del modulo F sono elencati nel capitolo Messaggi di diagnostica del modulo F specifico. Dopo la reintegrazione: nei moduli F con ingressi vengono nuovamente forniti al programma di sicurezza i valori di processo presenti negli ingressi fail-safe nei moduli F con uscite vengono nuovamente trasferiti alle uscite fail-safe i valori di uscita forniti dal programma di sicurezza Ulteriori informazioni sulla passivazione e la reintegrazione Per ulteriori informazioni sulla passivazione e la reintegrazione della periferia F consultare il manuale SIMATIC Safety - Configuring and Programming ( Comportamento del modulo F con ingressi in caso di disturbo della comunicazione In caso di disturbi della comunicazione i moduli F si comportano diversamente che con gli altri errori. In caso di un disturbo della comunicazione i valori di processo attuali rimangono negli ingressi del modulo F. I canali non vengono passivati. I valori di processo attuali vengono passivati nella CPU F. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 227

228 Funzioni di test e eliminazione delle anomalie Funzioni di test Introduzione L'utente ha la possibilità di testare l'esecuzione del proprio programma sulla CPU. Si possono controllare gli stati di segnale e i valori delle variabili e preimpostare i valori delle variabili in modo da simulare particolari situazioni per l'esecuzione del programma. Nota Utilizzo delle funzioni di test Le funzioni di test influiscono in misura minima sul tempo di elaborazione del programma e di conseguenza sui tempi di ciclo e di reazione del controllore (pochi millisecondi). Presupposti La CPU interessata deve essere collegata online. Nella CPU deve essere presente un programma utente eseguibile. Test possibili Test con lo stato del programma Test con la tabella di controllo Test con la tabella di forzamento Test con la tabella delle variabili PLC Test con l'editor dei blocchi dati Esecuzione di test con test di lampeggio LED Test con la funzione Trace 228 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

229 Funzioni di test e eliminazione delle anomalie 14.1 Funzioni di test Test con lo stato del programma Lo stato del programma permette di controllare l'esecuzione del programma. Visualizzando i valori degli operandi e i risultati logici combinatori (RLO) si possono individuare ed eliminare gli errori logici nel programma. Nota Limitazioni con la funzione "Stato del programma" A seconda del numero delle variabili da monitorare e del numero effettivo delle esecuzioni dei loop, il controllo di loop può prolungare sensibilmente il tempo di ciclo. AVVERTENZA Test con lo stato del programma L'esecuzione del test con la funzione "Stato del programma" può causare gravi danni materiali e lesioni personali in caso di malfunzionamenti o errori di programmazione. Prima di eseguire il test con questa funzione, assicurarsi che non si possano verificare situazioni di pericolo. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 229

230 Funzioni di test e eliminazione delle anomalie 14.1 Funzioni di test Test con tabelle di controllo Nella tabella di controllo sono disponibili le funzioni seguenti: Controllo di variabili Con le tabelle di controllo à possibile controllare i valori attuali di singole variabili di un programma utente o di una CPU nel PG/PC, sul display della CPU e sul server Web. Perché il display della CPU e il server Web possano visualizzare il valore della variabile è necessario indicare un nome simbolico per la variabile nella colonna "Nome" della tabella di controllo. È possibile controllare le seguenti aree operandi: Ingressi e uscite (immagine di processo) e merker Contenuti di blocchi dati Ingressi e uscite di periferia Temporizzatori e contatori Comando di variabili Con questa funzione si assegnano valori fissi alle singole variabili di un programma utente o di una CPU al PG/PC. Il comando è possibile anche per il test con lo stato del programma. Possono essere comandate le seguenti aree operandi: Ingressi e uscite (immagine di processo) e merker Contenuti di blocchi dati Ingressi e uscite di periferia (ad es. %I0.0:P, %Q0.0:P) Temporizzatori e contatori "Abilita uscite di periferia" e "Esegui subito il comando" Queste due funzioni permettono di assegnare valori fissi alle singole uscite di periferia di una CPU nello stato di funzionamento STOP. In questo modo è possibile verificare anche il cablaggio. 230 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

231 Funzioni di test e eliminazione delle anomalie 14.1 Funzioni di test Test con la tabella di forzamento Nella tabella di forzamento sono disponibili le funzioni seguenti: Controllo di variabili Con le tabelle di forzamento è possibile controllare i valori attuali di singole variabili di un programma utente o di una CPU sul PG/PC, sul display della CPU e sul server Web. La tabella si può controllare con o senza condizione di trigger. Perché il display della CPU e il server Web possano visualizzare il valore della variabile è necessario indicare un nome simbolico per la variabile nella colonna "Nome" della tabella di forzamento. È possibile controllare le seguenti variabili: Merker Contenuti di blocchi dati Ingressi di periferia Comando di variabili Con questa funzione si assegnano valori fissi a singole variabili di un programma utente o di una CPU sul PG/PC o sul display della CPU. Il comando è possibile anche per il test con lo stato del programma. Possono essere comandate le seguenti variabili: Merker Contenuti di blocchi dati Ingressi di periferia (ad es. %I0.0:P) Forzamento degli ingressi e delle uscite di periferia È possibile forzare singoli ingressi e uscite di periferia. Ingressi di periferia: il forzamento degli ingressi di periferia (ad es. %I0.0:P) consiste nel "bypass" dei sensori/ingressi impostando valori fissi nel programma. Il programma riceve il valore di forzamento anziché il valore di ingresso tramite l'immagine di processo o accesso diretto. Uscite di periferia: il forzamento delle uscire di periferia (ad es. %Q0.0:P) consiste nel "bypass" del programma completo impostando valori fissi negli attuatori. Il vantaggio della tabella di forzamento consiste nella possibilità di simulare sia diversi ambienti di test che di sovrascrivere variabili nella CPU con un valore fisso. Ciò consente interventi di regolazione nel processo in corso. Differenza tra comando e forzamento La differenza fondamentale tra le funzioni di comando e forzamento consiste nel comportamento di memorizzazione: Comando: il comando delle variabili è una funzione online e non viene memorizzata nella CPU. Il comando delle variabili può essere interrotto nella tabella di controllo o di forzamento oppure disattivando il collegamento online. Forzamento: l'ordine di forzamento viene scritto nella SIMATIC Memory Card e mantenuto anche in caso di RETE OFF. La CPU S mostra un ordine di forzamento attivo attraverso un simbolo sul display. Il forzamento degli ingressi e delle uscite di periferia può essere interrotto solo nella tabella di forzamento. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 231

232 Funzioni di test e eliminazione delle anomalie 14.1 Funzioni di test Test con la tabella delle variabili PLC Test con l'editor dei blocchi dati I valori dei dati che le variabili acquisiscono attualmente nella CPU possono essere controllati direttamente nella tabella delle variabili PLC. Aprire la tabella delle variabili PLC e avviare il controllo. È inoltre possibile copiare le variabili PLC in una tabella di controllo o di forzamento e controllarle, comandarle o forzarle da lì. L'editor di blocchi dati offre varie opzioni per il controllo e il comando delle variabili. Queste funzioni accedono direttamente ai valori attuali delle variabili nel programma online. I valori attuali sono i valori assunti dalle variabili al momento attuale nel corso dell'elaborazione del programma nella memoria di lavoro della CPU. L'editor dei blocchi dati consente le seguenti funzioni di controllo e di comando: Controllo delle variabili online Comando dei singoli valori attuali Creazione di un'istantanea dei valori attuali Sovrascrittura dei valori attuali con un'istantanea Nota Impostazione dei valori dei dati durante la messa in servizio Durante la messa in servizio di un impianto, i valori dei dati devono essere regolati ripetutamente al fine di adeguare al meglio il programma alle condizioni generali sul posto. A questo scopo la tabella delle dichiarazioni per i blocchi dati mette a disposizione alcune funzioni. Esecuzione di test con test di lampeggio LED In molte finestre di dialogo online è possibile eseguire il test di lampeggio LED. Questa funzione può rivelarsi utile ad esempio nei casi in cui non si riesca a stabilire con certezza quale dispositivo della configurazione hardware corrisponda al nodo appena selezionato. Fare clic sul pulsante "LED lampeggia", un LED del nodo appena selezionato inizia a lampeggiare. Nella CPU lampeggiano i LED RUN/STOP, ERROR e MAINT. I LED lampeggiano finché non si interrompe il test. Test con la funzione Trace La funzione Trace consente di registrare le variabili della CPU in funzione di alcune condizioni di trigger impostabili. Le variabili possono essere, ad esempio, parametri dell'azionamento, variabili di sistema o variabili utente di una CPU. La CPU memorizza le registrazioni, le quali, se necessario, possono essere rappresentate e analizzate con STEP 7 o con il server web. Per richiamare la funzione Trace selezionare "Trace" nella navigazione di progetto nella cartella della CPU. Relativamente alle funzioni Trace osservare anche la seguente FAQ in Internet ( 232 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

233 Funzioni di test e eliminazione delle anomalie 14.2 Lettura/salvataggio dei dati di servizio Simulazione Con STEP 7 è possibile eseguire e testare l'hardware e il software del progetto in un ambiente simulato. Avviare la simulazione tramite il comando di menu "Online" > "Simulazione" > "Avvio". Riferimenti Per maggiori informazioni sulle funzioni di test consultare la Guida in linea a STEP 7. Ulteriori informazioni per il test con le funzioni Trace sono disponibili nel manuale di guida alle funzioni Uso delle funzioni Trace e Analizzatore logico ( Lettura/salvataggio dei dati di servizio Dati del service Accanto al contenuto del buffer di diagnostica i dati di servizio contengono numerose altre informazioni relative allo stato interno della CPU. Se si verifica un problema con la CPU che non può essere risolto altrimenti, inviare i dati di servizio al nostro Service & Support. I dati consentiranno al Service & Support di analizzare rapidamente i problemi. Possibilità di lettura dei dati di service I dati di service possono essere letti tramite: il server web STEP 7 la SIMATIC Memory Card Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 233

234 Funzioni di test e eliminazione delle anomalie 14.2 Lettura/salvataggio dei dati di servizio Procedura tramite server web Per leggere i dati di service dal server web procedere come indicato nel seguito: 1. Aprire un browser di rete adatto ad es. alla comunicazione con la CPU: 2. Inserire nella barra degli indirizzi del browser di rete il seguente indirizzo: IP address>/save_service_data, ad es Sullo schermo compare la vista della pagina dei dati di servizio con un pulsante per il salvataggio dei dati di servizio. Figura 14-1 Selezione dei dati di servizio tramite server web 4. Salvare i dati di servizio localmente sul PC/PG, facendo clic su "Save ServiceData". Risultato: I dati vengono salvati in un file.dmp con la seguente convezione per il nome: "<Numero di articolo> <Numero di serie><data e ora>.dmp". Il nome del file può essere modificato. Nota Se la pagina utente è stata definita come pagina di avvio del server web non è possibile accedere direttamente ai dati del service indicando l'indirizzo IP della CPU. Per informazioni dettagliate sulla lettura di dati del service tramite una pagina personalizzata consultare il manuale di guida alle funzioni Server web ( Procedura tramite STEP 7 Il salvataggio dei dati di servizio è descritto nella Guida in linea a STEP 7 alla voce "Salva dati di service". 234 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

235 Funzioni di test e eliminazione delle anomalie 14.2 Lettura/salvataggio dei dati di servizio Procedura tramite SIMATIC Memory Card Utilizzare la SIMATIC Memory Card per leggere i dati del service solo se non si riesce più a comunicare con la CPU via Ethernet. In tutti gli altri casi è preferibile leggere i dati del service attraverso il server web o STEP 7. Il procedimento tramite SIMATIC Memory Card è più complesso rispetto alle altre possibilità di lettura dei dati del service. Inoltre, prima della lettura è necessario assicurarsi che sulla SIMATIC Memory Card sia disponibile sufficiente spazio di memoria. Per leggere i dati di service dalla SIMATIC Memory Card procedere come indicato nel seguito: 1. Inserire la SIMATIC Memory Card nell'apposito lettore del PG/PC. 2. Aprire in un editor il file S7_JOB.S7S. 3. Sovrascrivere nell'editor la voce PROGRAM con la stringa DUMP. Non utilizzare passi vuoti/interruzioni di riga/virgolette in modo che le dimensioni del file siano esattamente di 4 byte. 4. Salvare il file con il nome esistente. 5. Assicurarsi che la SIMATIC Memory Card non sia protetta in scrittura e inserirla nell'apposito vano della CPU. (Per le CPU 1517(F)-3 PN/DP, CPU 1517T(F)-3 PN/DP e CPU 1518(F)-4 PN/DP, CPU 1518(F)-4 PN/DP ODK è necessaria una scheda 2 GB, per le CPU 1511(F)-1 PN, CPU 1511C-1 PN, CPU 1511T-1 PN, CPU 1512C-1 PN, CPU 1513(F)-1 PN, CPU 1515(F)-2 PN, CPU 1515T-2 PN e CPU 1516(F)-3 PN/DP una scheda 32 MB) Risultato: la CPU scrive il file con i dati del service DUMP.S7S sulla SIMATIC Memory Card e rimane in STOP. Il trasferimento dei dati del service è concluso non appena il LED STOP smette di lampeggiare e rimane acceso. Se il trasferimento è corretto si accende solo il LED STOP. Se il trasferimento non è corretto, il LED STOP è acceso e il LED ERROR lampeggia. In caso di errore la CPU crea nella cartella DUMP.S7S un file di testo con un'avvertenza sull'errore che si è verificato. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 235

236 Dati tecnici 15 Introduzione In questo capitolo sono riportati i dati tecnici del sistema: le norme e i valori di controllo rispettati e soddisfatti dai moduli del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP. I criteri di controllo in base ai quali è stato testato il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP. Dati tecnici relativi ai moduli I dati tecnici dei singoli moduli sono contenuti nei manuali del prodotto dei moduli specifici. In caso di divergenza tra i dati contenuti in questo documento e quelli dei manuali del prodotto, i dati dei manuali hanno la priorità. 236 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

237 Dati tecnici 15.1 Norme e omologazioni 15.1 Norme e omologazioni Marchi e omologazioni attualmente validi Nota Dati sui componenti del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP I marchi e le omologazioni attualmente validi sono impressi sui componenti del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP. Avvertenze di sicurezza AVVERTENZA Pericolo di danni materiali e lesioni personali Nelle aree a rischio di esplosioni sussiste pericolo di lesioni personali o danni materiali se l'estrazione dei connettori avviene durante il funzionamento del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP. Per staccare i connettori a spina nelle aree a rischio di esplosione togliere sempre la corrente al sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP. AVVERTENZA Rischio di esplosione In seguito alla sostituzione dei componenti è possibile che l'idoneità alla Classe I, DIV.2 perda la propria validità. AVVERTENZA Presupposti per l'utilizzo Il presente dispositivo è ideato esclusivamente all'impiego nella Classe I, Div. 2, gruppi A, B, C, D o in aree non a rischio. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 237

238 Dati tecnici 15.1 Norme e omologazioni Marchio CE Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP è conforme ai requisiti e ai livelli di protezione delle seguenti direttive CE, nonché alle norme europee armonizzate (EN) per i controllori programmabili pubblicate sulle Gazzette Ufficiali della Comunità Europea: 2006/95/CEE "Materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione" (Direttiva bassa tensione) 2004/108/CE "Compatibilità elettromagnetica" (direttiva EMC) 94/9/CE "Dispositivi e sistemi di protezione per l'impiego secondo le disposizioni in ambienti a pericolo di esplosione" (direttiva sulla protezione antideflagrante) Per i moduli F S7-1500/ET 200MP vale inoltre: 2006/42/CE "Direttiva macchine" Le dichiarazioni di conformità CE sono a disposizione delle autorità presso: Siemens AG Digital Factory Factory Automation DF FA AS DH AMB Postfach 1963 D Amberg Esse sono inoltre disponibili in Internet alla pagina dedicata al Customer Support alla voce "Dichiarazione di conformità". Omologazione culus Underwriters Laboratories Inc. secondo lo standard UL 508 (Industrial Control Equipment) C22.2 No. 142 (Process Control Equipment) OR 238 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

239 Dati tecnici 15.1 Norme e omologazioni Omologazione culus HAZ. LOC. Underwriters Laboratories Inc. secondo lo standard UL 508 (Industrial Control Equipment) CSA C22.2 No. 142 (Process Control Equipment) ANSI/ISA CSA C22.2 No. 213 (Hazardous Location) APPROVED for use in Class I, Division 2, Group A, B, C, D Tx; Class I, Zone 2, Group IIC Tx Installation Instructions for culus haz.loc. WARNING - Explosion Hazard - Do not disconnect while circuit is live unless area is known to be non-hazardous. WARNING - Explosion Hazard - Substitution of components may impair suitability for Class I, Division 2 or Zone 2. This equipment is suitable for use in Class I, Division 2, Groups A, B, C, D; Class I, Zone 2, Group IIC; or non-hazardous locations. These products need to be connected by means of the front connector Cat. No. 6ES7592-1AM00-0XB0 WARNING: EXPOSURE TO SOME CHEMICALS MAY DEGRADE THE SEALING PROPERTIES OF MATERIALS USED IN THE RELAYS. Omologazione FM Factory Mutual Research (FM) secondo Approval Standard Class Number 3611, 3600, 3810 ANSI/ISA (IEC ) CSA C22.2 No. 213 CSA 22.2 No APPROVED for use in Class I, Division 2, Group A, B, C, D Tx; Class I, Zone 2, Group IIC Tx Omologazione ATEX A norma EN (Electrical apparatus for potentially explosive atmospheres; Type of protection "n") ed EN (Electrical apparatus for potentially explosive gas atmospheres - Part 0: General Requirements) Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 239

240 Dati tecnici 15.1 Norme e omologazioni Omologazione IECEx Secondo la norma IEC (Explosive atmospheres - Part 15: Equipment protection by type of protection "n") e IEC (Explosive atmospheres - Part 0: Equipment - General requirements) RCM (C-Tick) dichiarazione di conformità per l'australia/la Nuova Zelanda Il sistema di automazione S7-1500/il sistema di periferia decentrata ET 200MP soddisfa i requisiti delle norme AS/NZS IEC Omologazione Corea Numero di registrazione KC: KCC-REM-S49-S71500 Ricordare che questo dispositivo corrisponde alla classe di valore limite A per l'emissione di radiodisturbi. Questo dispositivo può essere utilizzato in tutti gli ambienti ad eccezione di quelli residenziali. 이기기는업무용 (A 급 ) 전자파적합기기로서판매자또는사용자는이점을주의하시기바라며가정외의지역에서사용하는것을목적으로합니다. Marchio per l'unione doganale eurasiatica EAC (Eurasian Conformity) Unione doganale di Russia, Bielorussia e Kazakistan Dichiarazione di conformità secondo le norme tecniche dell'unione doganale (TR CU). IEC Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP soddisfa i requisiti e i criteri della norma IEC (controllori programmabili, parte 2: Requisiti dei dispositivi elettrici e controlli). Norma PROFINET Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP si basa sulla norma IEC Type 10. Norma PROFIBUS Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP si basa sulla norma IEC Type Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

241 Dati tecnici 15.1 Norme e omologazioni Omologazione per costruzioni navali Società di classificazione: ABS (American Bureau of Shipping) BV (Bureau Veritas) DNV (Det Norske Veritas) GL (Germanischer Lloyd) LRS (Lloyds Register of Shipping) Class NK (Nippon Kaiji Kyokai) Impiego in campo industriale I prodotti SIMATIC sono stati studiati per l'impiego in ambiente industriale. Tabella 15-1 Impiego in campo industriale Campo di impiego Requisiti sull'emissione di disturbi Requisiti sulla resistenza ai disturbi Industria EN : 2011 EN : 2005 Impiego nelle zone residenziali Nota Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP è un sistema destinato all'impiego in zone industriali; l'utilizzo in zone residenziali potrebbe interferire con la ricezione di segnali radio/televisivi. L'impiego del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP nel settore civile impone il rispetto dei valori limite della classe B secondo la norma EN in materia di emissione di radiodisturbi. Misure adeguate per ottenere il livello di radiodisturbi della classe di valore limite B sono ad es.: Montaggio del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP in quadri elettrici/cassette messi a terra Impiego di filtri nei conduttori di alimentazione Riferimenti Le certificazioni dei marchi e delle omologazioni si trovano nel Service&Support ( in Internet. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 241

242 Dati tecnici 15.2 Compatibilità elettromagnetica 15.2 Compatibilità elettromagnetica Definizione La compatibilità elettromagnetica (EMC) è la capacità di un dispositivo elettrico di funzionare in modo soddisfacente nel proprio ambiente elettromagnetico senza influenzarlo. Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP soddisfa anche i requisiti della norma EMC del mercato comune europeo. Il presupposto fondamentale è che il sistema S7-1500/ET 200MP rispetti le disposizioni e le direttive previste per il montaggio elettrico. EMC ai sensi di NE21 Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP soddisfa i requisiti EMC della direttiva NAMUR NE21. Grandezze di disturbo impulsive La tabella seguente mostra la compatibilità elettromagnetica del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP rispetto ai segnali di disturbo impulsivi. Tabella 15-2 Grandezze di disturbo impulsive Grandezza di disturbo impulsiva Testato con Corrisponde al grado di severità Scarica elettrostatica a norma IEC Scarica in aria: ±8 kv Scarica a contatto: ±6 kv 3 3 Impulsi Burst (grandezze di disturbo transienti veloci) a norma IEC ±2 kv (conduttore di alimentazione) ±2 kv (conduttore di segnale > 30 m) ±1 kv (conduttore di segnale < 30 m) Impulso singolo a forte carica di energia (Surge) secondo IEC È necessario un circuito di protezione esterno (non per moduli a 230V) (vedere il manuale di guida alle funzioni Configurazione di controllori immuni ai disturbi ( Accoppiamento asimmetrico ±2 kv (conduttore di alimentazione) corrente continua con elementi di protezione ±2 kv (conduttore di segnale/dati solo >30 m) con elementi di protezione Accoppiamento simmetrico ±1 kv (conduttore di alimentazione) corrente continua con elementi di protezione ±1 kv (conduttore di segnale/dati solo >30 m) con elementi di protezione Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

243 Dati tecnici 15.2 Compatibilità elettromagnetica Grandezze di disturbo sinusoidali La tabella seguente mostra la compatibilità elettromagnetica del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP rispetto alle grandezze di disturbo sinusoidali (HF irradiata). Tabella 15-3 Grandezze di disturbo sinusoidali Irradiazione HF Irradiazione HF secondo IEC /NAMUR 21 Campo elettromagnetico ad alta frequenza, a modulazione d'ampiezza MHz; 1, GHz 2,0 GHz... 2,7 GHz 10 V/m 1 V/m 80 % AM (1 khz) Corrisponde al grado di severità 3 La tabella seguente mostra la compatibilità elettromagnetica del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP rispetto alle grandezze di disturbo sinusoidali (HF indotta). Tabella 15-4 Grandezze di disturbo sinusoidali Accoppiamento HF Interferenza HF secondo IEC da 10 khz 10 Veff 80 % AM (1 khz) 150 Ω di impedenza della sorgente Corrisponde al grado di severità 3 Emissione di radiodisturbi Emissione di disturbi di campi elettromagnetici secondo EN 55016: Classe di valore limite A, Gruppo 1 (misurati a 10 m di distanza). Tabella 15-5 Emissione di disturbi di campi elettromagnetici Frequenza Emissione di disturbi MHz <40 db (µv/m) QP MHz <47 db (µv/m) QP Emissione di disturbi tramite la rete di alimentazione a tensione alternata secondo EN 55016: classe di valore limite A, gruppo 1. Tabella 15-6 Emissione di disturbi tramite la rete di alimentazione a tensione alternata Frequenza Emissione di disturbi 0, ,5 MHz <79 db (µv) Q <66 db (µv) M 0, MHz <73 db (µv) Q <60 db (µv) M Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 243

244 Dati tecnici 15.3 Compatibilità elettromagnetica dei moduli fail-safe 15.3 Compatibilità elettromagnetica dei moduli fail-safe Grandezze di disturbo ad impulsi Con impulso singolo a forte carica di energia (Surge) ai sensi della Norma IEC :2014, i moduli di periferia fail safe S7-1500/ET 200MP soddisfano senza Circuito protettivo esterno, il grado di severità 2. Protezione dalle sovratensioni dell's7-1500/et 200MP con moduli fail safe Qualora l'impianto richieda una protezione dalle sovratensioni, si raccomanda, al fine di garantire la resistenza Surge nell's7-1500/et 200MP con moduli fail safe, la collocazione di un circuito di protezione esterno (filtro Surge) tra l'alimentatore della tensione di carico e l'ingresso della tensione di alimentazione nei moduli F. Nota Le misure di protezione contro i fulmini richiedono sempre una valutazione individuale dell'intero impianto. Una protezione quasi completa dalle sovratensioni si può tuttavia ottenere solo predisponendo una protezione che comprenda l'intero edificio. Si tratta di interventi strutturali sull'edificio che vanno previsti già in fase di progettazione. Per avere informazioni complete sulla protezione dalle sovratensioni si consiglia pertanto di rivolgersi alla filiale Siemens più vicina o a una ditta specializzata in sistemi di protezione antifulmini. Per ulteriori informazioni sulla protezione da sovratensioni, consultare il manuale di guida alle funzioni Configurazione di controllori immuni ai disturbi ( 244 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

245 Dati tecnici 15.4 Condizioni di trasporto e magazzinaggio 15.4 Condizioni di trasporto e magazzinaggio Introduzione Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP soddisfa i requisiti della norma IEC in materia di trasporto e magazzinaggio. I dati seguenti valgono per i moduli trasportati e immagazzinati nell'imballaggio originale. Condizioni di trasporto e magazzinaggio di moduli Tabella 15-7 Condizioni di trasporto e magazzinaggio Tipo di condizione Campo ammesso Caduta libera (nell'imballaggio di spedizione) 1 m Temperatura -40 C C Pressione atmosferica hpa (corrispondente a un altitudine da 1000 a 3500 m) Umidità relativa dell'aria %, senza condensa Oscillazioni sinusoidali secondo IEC Hz: 3,5 mm Hz: 9,8 m/s 2 Urti secondo IEC m/s 2, 6 ms, 1000 urti 15.5 Condizioni ambientali meccaniche e climatiche Condizioni d'impiego Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP è concepito per l'utilizzo stazionario al riparo dagli agenti atmosferici. Le condizioni d'impiego superano i requisiti previsti dalla norma DIN IEC : Classe 3M3 (requisiti meccanici) Classe 3M3 (requisiti climatici) Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 245

246 Dati tecnici 15.5 Condizioni ambientali meccaniche e climatiche Prove delle condizioni ambientali meccaniche La seguente tabella fornisce informazioni circa il tipo e l'estensione delle prove delle condizioni ambientali meccaniche. Tabella 15-8 Prove delle condizioni ambientali meccaniche Prova di... Norma di prova Osservazioni Oscillazioni Prova di oscillazione secondo IEC (sinusoide) Tipo di oscillazione: Tipo di oscillazione: frequenza continuativa con una velocità di variazione di 1 ottava/minuto. 5 Hz f 8,4 Hz, ampiezza costante 7 mm 8,4 Hz f 150 Hz, accelerazione costante 2 g Durata delle oscillazioni: 10 cicli per asse in ognuno dei tre assi ortogonali Urto Urto, controllato secondo IEC Tipo di urto: semisinusoidale Intensità dell'urto: valore di picco 15 g, durata 11 ms Direzione dell'urto: 3 urti ciascuno nella direzione +/ in ognuno dei tre assi ortogonali Urti ripetuti Urto, controllato secondo IEC Tipo di urto: semisinusoidale Intensità dell'urto: valore di picco 250 m/s 2, durata 6 ms Direzione dell'urto: 1000 urti ciascuno nella direzione +/ in ognuno dei tre assi ortogonali Riduzione delle vibrazioni Se il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP viene sottoposto a forti urti o vibrazioni, è necessario adottare misure opportune per ridurne sia l'ampiezza sia l'accelerazione. Si consiglia di fissare il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP su materiali ammortizzanti (ad es. metalgomma). 246 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

247 Dati tecnici 15.6 Dati relativi a controlli di isolamento, classe e tipo di protezione, tensione nominale Condizioni ambientali climatiche La tabella seguente mostra le condizioni ambientali climatiche consentite per il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP: Tabella 15-9 Condizioni ambientali climatiche Condizioni ambientali Campo ammesso Osservazioni Temperatura: montaggio orizzontale: montaggio verticale: C C Il display è dotato di un dispositivo che ne aumenta la durata in vita spegnendolo prima che superi la temperatura di esercizio consentita. Ulteriori informazioni sulle temperature di spegnimento e riaccensione del display sono riportate nei dati tecnici dei manuali del prodotto delle CPU. Variazioni di temperatura 10 K/h - Umidità relativa dell'aria % Senza condensa, corrisponde al grado di sollecitazione dell'umidità relativa (RH) 2 secondo IEC parte 2 Pressione atmosferica hpa Corrisponde a un'altitudine compresa tra e m Concentrazione di sostanze nocive SO2: <0,5 ppm; RH <60 %, senza condensa H2S: < 0,1 ppm; RH < 60 %, senza condensa ISA-S71.04 severity level G1; G2; G Dati relativi a controlli di isolamento, classe e tipo di protezione, tensione nominale Isolamento L'isolamento è realizzato a norma EN : Nota Per i moduli con tensione di alimentazione DC 24 V (SELV/PELV) sono state provate separazioni di potenziale con DC 707 V (Type Test). Grado di inquinamento/categoria di sovratensione a norma IEC : 2007 Grado di imbrattamento 2 Categoria di sovratensione: II Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 247

248 Dati tecnici 15.7 Utilizzo dell's7-1500/et 200MP nell'area a rischio di esplosione zona 2 Classe di protezione secondo IEC : 2007 Il sistema di automazione S7-1500/il sistema di periferia decentrata ET 200MP rientra nella classe di protezione I e comprende parti delle classi di protezione II e III. Tipo di protezione IP20 Grado di protezione IP20 secondo IEC per tutti i moduli del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP, ovvero: Protezione contro contatti accidentali Protezione contro corpi estranei con diametro oltre 12,5 mm Non è disponibile alcuna protezione contro l'acqua Tensione nominale di esercizio Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP funziona con i valori della tensione nominale indicati nella tabella seguente e i corrispondenti limiti di tolleranza. Al momento di scegliere la tensione nominale tener conto della tensione di alimentazione del relativo modulo. Tabella Tensione nominale di tutti i moduli del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP per il funzionamento Tensione nominale Campo di tolleranza DC 24 V DC 19, ,8 V 1 DC 48 V DC 40, ,6 V DC 60 V DC 51, ,0 V AC 120 V AC V AC 230 V AC V 1 Valore statico: generazione come bassa tensione funzionale con separazione elettrica sicura secondo IEC Utilizzo dell's7-1500/et 200MP nell'area a rischio di esplosione zona 2 Ulteriori informazioni Vedere le informazioni sul prodotto Impiego delle unità e dei moduli nell'area a rischio di esplosione zona 2 ( 248 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

249 Disegni quotati A A.1 Disegni quotati della guida profilata Guida profilata da 160 mm Figura A-1 Guida profilata da 160 mm Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 249

250 Disegni quotati A.1 Disegni quotati della guida profilata Guida profilata da 245 mm Figura A-2 Guida profilata da 245 mm Guida profilata 482,6 mm Figura A-3 Guida profilata 482,6 mm 250 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

251 Disegni quotati A.1 Disegni quotati della guida profilata Guida profilata 530 mm Figura A-4 Guida profilata 530 mm Guida profilata 830 mm Figura A-5 Guida profilata 830 mm Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 251

252 Disegni quotati A.2 Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 35 mm Guida profilata 2000 mm Figura A-6 Guida profilata 2000 mm A.2 Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 35 mm Figura A-7 Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 35 mm 252 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

253 Disegni quotati A.3 Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 25 mm A.3 Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 25 mm Figura A-8 Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 25 mm A.4 Disegno quotato morsetto schermato per moduli da 35 mm Figura A-9 Disegno quotato morsetto schermato per moduli da 35 mm Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 253

254 Disegni quotati A.5 Disegno quotato morsetto schermato per moduli da 25 mm A.5 Disegno quotato morsetto schermato per moduli da 25 mm Figura A-10 Disegno quotato morsetto schermato per moduli da 25 mm A.6 Disegno quotato alimentatore per moduli da 35 mm Figura A-11 Disegno quotato alimentatore per moduli da 35 mm A.7 Disegno quotato alimentatore per moduli da 25 mm Figura A-12 Disegno quotato alimentatore per moduli da 25 mm 254 Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD

255 Disegni quotati A.8 Disegni quotati delle etichette di siglatura A.8 Disegni quotati delle etichette di siglatura Figura A-13 Disegno quotato dell'etichetta di siglatura per moduli da 35 mm Figura A-14 Disegno quotato dell'etichetta di siglatura per moduli da 25 mm A.9 Disegno quotato del puntale di prova per presa di misura Per eseguire delle misure nel connettore frontale del sistema di automazione S7-1500/ET 200MP è necessario un puntale di prova con le seguenti caratteristiche: Diametro max. diametro del puntale di misura: 1 mm Lunghezza del puntale di misura: 10 mm Figura A-15 Disegno quotato del puntale di prova per presa di misura I puntali di prova appropriati sono disponibili nei negozi specializzati di elettronica. Manuale di sistema, 09/2016, A5E AD 255

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