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1 EMOZIONI & SPORT

2 EMOZIONI Reazione affettiva intensa con insorgenza acuta e di breve durata determinata da uno stimolo ambientale. La sua comparsa comporta: modificazione a livello somatico, vegetativo e psichico.

3 REAZIONI EMOTIVE Le reazioni: - Fisiologiche: funzioni vegetative (circolazione, respirazione, digestione, ipertensione muscolare ecc.); - Viscerali: perdita momentanea del controllo neurovegetativo con difficoltà di astrazione dal contesto emozionale; - Espressive: mimica facciale, atteggiamenti del corpo, forme di comunicazione; - Psicologiche: riduzione del controllo di sé, difficoltà ad articolare logicamente azioni e riflessioni, diminuzione delle capacità di metodo e critica.

4 Stress e sport Stress: risposte che si generano dal confronto tra l individuo e la situazione stressante (=stressor) che può essere esterna o interna all individuo; Stressor esterni: derivano dall ambiente; Stressor interni: bassa autostima;

5 NATURA DELLE EMOZIONI 2 teorie sulla natura dell emozione: - Innatista (Darwin): le manifestazioni emotive sono residui di risposte un tempo funzionali al processo evolutivo; - Antiinnatista: molte emozioni hanno un significato diverso da cultura a cultura e, nello stesso soggetto, da momento a momento, per cui è impossibile stabilire una corrispondenza tra situazione ed emozione, mentre è probabile un interpretazione dell emozione come variabile individuale nella logica della regolazione.

6 CLASSIFICAZIONE EMOZIONI Plutchick cataloga le emozioni in base ai processi adattivi del comportamento, le emozioni primarie sono: - Paura; - Rabbia; - Tristezza; - Gioia; - Accettazione; - Disgusto; - Attesa; - Sorpresa

7 TEORIE SULLE EMOZIONI Teoria evoluzionistica; Teoria funzionalista; Teoria gestaltica; Teoria comportamentista; Teoria dell attivazione; Teoria psicoanalitica; Teoria cognitivista.

8 TEORIA EVOLUZIONISTICA - Darwin: lettura evoluzionistica basata su 3 principi: a) delle abitudini associate: se si mostrano i denti questo atteggiamento diverrà il modo di esprimere la collera. b) antitesi: se il rannicchiarsi è un movimento con cui ci si difende da un aggressione, l aprirsi rappresenterà l emozione contraria; c) azione diretta del SN: alcune reazioni sono un intensa risposta fisiologica (=attivazione) che poi viene assunta per abitudine associata.

9 TEORIA EVOLUZIONISTICA Nelle emozioni ci sono delle componenti primitive tra cui il controllo esercitato su di essa dalle parti più antiche del cervello.

10 TEORIA FUNZIONALISTA Elaborata da J. Dewey; Le emozioni sono funzioni psichiche che permettono una valutazione delle situazioni ambientali in funzione dell adeguamento. Hall e Angell-> le emozioni sembrano in rapporto solamente con l organismo fisico e così strettamente connesse con le strutture del corpo attraverso l ereditarietà, che servono a proteggere dal male o a conseguire dei vantaggi senza l intervento della riflessione.

11 TEORIA FUNZIONALISTA Pone l attenzione sul significato delle funzioni emotive anziché sulla loro descrizione, e sulla relazione dell emozione all ambiente anziché alla coscienza o al sistema nervoso.

12 TEORIA DELLA GESTALT L emozione è l effetto di buona o cattiva forma che l ambiente assume agli occhi del individuo. La percezione è sempre un attribuzione di significato, e che uno stimolo risulti emotigeno è già di per sé un attribuzione di significato.

13 TEORIA COMPORTAMENTISTA Watson: l emozione è una risposta periferica dell organismo a stimoli periferici. Esistono 3 emozioni fondamentali: - paura; - collera; - amore.

14 TEORIA DELL ATTIVAZIONE Arnold e Lindsley: lo stimolo determina a livello della corteccia un eccitamento che a sua volta ha l effetto di suscitare un atteggiamento emotivo e liberare schemi dinamici ipotalamici che si esprimono a livello periferico, le cui alterazioni vengono percepite come lo stimolo iniziale e di rimbalzo modificano l atteggiamento emotivo che ha sede nella corteccia.

15 TEORIA PSICOANALITICA Le emozioni sono affetti, ossia quanti di energia legati alle idee, e la loro presenza altera l equilibrio psichico e interferisce nell adattamento.

16 TEORIA COGNITIVISTA La risposta emozionale non è da cercare nella reazione fisiologica o in quella comportamentale, perché questi sono sottoprocessi di quel processo che è la valutazione cognitiva dell informazione in ingresso (input),a sua volta legata al significato che soggettivamente attribuiamo alle esperienze che andiamo facendo.

17 TEORIA COGNITIVISTA Pribram: ogni individuo quando si trova in situazione di squilibrio con l ambiente mette in atto dei piani di comportamento elaborati dalla mente prima che qualsiasi sequenza comportamentale abbia inizio.

18 EMOZIONI NELLO SPORT Giocano un ruolo positivo, facilitativo e costituiscono il perno delle spinte motivazionali ma. L obiettivo delle attività sportive è quello di portare all eccellenza e ai limiti delle possibilità umane una data abilità. L intensità emozionale sia in chi pratica che negli spettatori è proporzionale all importanza della competizione sportiva.

19 EMOZIONI NELLO SPORT Sono legate alle sensazioni di efficienza fisica e mentale. Il legame sport-emozione è dato dal fatto che nelle emozioni vi è sempre una componente motoria, una tendenza all azione che ha lo scopo di modificare l ambiente.

20 ATTIVAZIONE Grado, intensità con cui si sta vivendo una certa emozione, che si riflette anche a livello fisiologico con un attivazione del sistema nervoso periferico che comporta un aumento della frequenza cardiaca, della frequenza respiratoria ecc ecc. Stati di bassa attivazione: vissuti come rilassamento o noia Stati di alta attivazione: ansia o eccessiva eccitazione.

21 TEORIA DELL ATTIVAZIONE OTTIMALE Hanin: esiste una zona di attivazione ottimale propria di ogni atleta in cui il rendimento risulta massimo. Per ogni sportivo esiste una banda di livello di ansia entro cui il rendimento sarebbe massimo; livelli di ansia progressivamente superiori o inferiori condurrebbero ad una proporzionale riduzione delle prestazioni.

22 ANSIA Stato emozionale negativo accompagnato da nervosismo, preoccupazione e apprensione associati ad un aumentata attivazione corporea. 4 tipi d ansia: - Somatica; - Cognitiva; - Di tratto: - Di stato.

23 CHI INFLUENZA LA PRESTAZIONE? Le aspettative personali: percezione di competenza, grado di controllo della situazione e passate esperienze; Aspettative interpersonali: relazione tra lo sportivo che esprime un attesa e un destinatario (allenatore, genitori; ecc.); Autoefficacia; Motivazione;

24 valutazio ne positiva Prima dell esecuzione del compito Emozioni: senso di forza, forte desiderio di aquisire nuove conoscenze o abilità Atteggiamenti e riflessioni: il compito è vissuto come qualcosa che consente di raggiungere obiettivi importanti. Durante l esecuzione del compito Emozioni: divertimento, piacere, senso di gratificazione nello svolgimento del compito. Atteggiamenti e riflessioni: concetrazione rilassata, consapevolezza delle richieste del compito.

25 valutazione Prima dell esecuzione del compito negativa Emozioni: resistenza, senso di estraneità, scarso desiderio di acquisire nuove abilità Atteggiamenti e riflessioni: percezione di un conflitto tra quanto il compito rappresenta e la propria percezione di sé o identita, anticipazione di conseguenze indesiderate nello svolgere il compito. Durante l esecuzione del compito Emozioni: rabbia o timore, disinteresse per il compito che è vissuto come una punizione. Atteggiamenti e riflessioni: risentimento che porta a poca concentrazione sul compito, consapevolezza di essere coinvolti in attività spiacevoli o irrilevanti

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