La Toscana oltre la crisi

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1 La Toscana oltre la crisi Stefano Casini Benvenuti Firenze, 3 febbraio 2014

2 Recessioni a confronto: dall Unità d Italia Durata complessiva Anni di recessione in senso stretto Caduta del PIL (punti percentuali) anni 3 anni -4, anni 4 anni -3, anni 4 anni -8,8

3 siamo nella fase discendente del V ciclo Kondratieff?

4 Export Italia: la lenta crescita prima della crisi 10% Turchia 9% 8% Germania Finlandia 7% Austria Svezia 6% 5% Giappone Danimarca EU12 Belgio Olanda USA UK Spagna Islanda 4% Francia 3% ITALIA Norvegia 2% 0.5% 1.0% 1.5% 2.0% 2.5% 3.0% 3.5% 4.0% 4.5% 5.0% PIL

5 Il problema: la produttività Migliaia di euro Variazione % Euro area (12 paesi) 31,8 38,0 16,0 3,0 Germania 34,1 42,6 23,2 1,4 Spagna 26,9 31,5 6,7 9,8 Francia 36,9 45,4 20,3 2,3 ITALIA 30,7 32,1 5,5-0,9

6 Le differenze con Francia e Germania STIME AL 2008 Germania Francia Italia valore aggiunto orario ore lavorate per addetto Valore aggiunto per addetto Addetti su popolazione 69.5% 58.2% 58.4% PIL procapite

7 Un confronto con la Germania TOTALE Attività svolte da famiglie e convivenze Altri servizi pubblici, sociali e personali Sanità e assistenza sociale Istruzione pubblica amministrazione Informatica, ricerca e servizi alle imprese Intermediazione monetaria e finanziaria Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Alberghi e ristoranti Commercio Costruzioni energia elettrica, gas e acqua Altre industrie manifatturiere mezzi di trasporto Apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici Metallurgia e prodotti in metallo lavorazione di minerali non metalliferi gomma e materie plastiche Prodotti chimici Raffinerie di petrolio carta e dei prodotti di carta; stampa ed editoria Industria del legno e dei prodotti in legno concia, pelle e similari Industrie tessili e dell'abbigliamento alimentari, bevande e tabacco Estrazione di minerali non energetici Agricoltura, caccia e silvicoltura Valore aggiunto per ora lavorata

8 Perché il modello export-led estero debito export investimenti. P.A. moltiplicatore PIL consumi

9 Il ruolo strategico degli investimenti estero debito export investimenti. P.A. moltiplicatore PIL consumi

10 LA TOSCANA ALL INTERNO DI QUESTA LUNGA RECESSIONE

11 2013: ancora in recessione TOSCANA Resto d'italia PIL -1,3-1,8 Importazioni dall estero -3,8-4,0 Spesa per consumi interni delle famiglie -1,7-1,8 Spese della Pubblica Amministrazione -1,7-1,7 Investimenti fissi lordi -6,5-7,3 Esportazioni dall estero 4,7 2,1 Fonte: Stime IRPET

12 La Toscana nella crisi Variazioni % nel periodo indicato periodo TOSCANA PIL ,3 Investimenti ,2 Consumi famiglie ,2 Consumi PA ,7 Export ,6 Occupati ,3 Disoccupati ,0

13 ma meglio delle altre regioni Variazioni % nel periodo indicato periodo TOSCANA Piemonte Lombardia Veneto Emilia R. ITALIA PIL ,3-6,7-3,9-5,3-5,1-5,9 Investimenti ,2-9,5-15,4-11,8-15,1-13,1 Consumi famiglie ,2-2,4-1,7-4,2-2,4-4,4 Consumi PA ,7 0,9-1,9-0,9 3,1-0,8 Export ,6 2,9 3,7 1,3 2,7 2,6 Occupati ,3-4,8-0,9-3,7-2,1-4,2 Disoccupati ,0 118,3 123,0 115,6 180,2 87,1

14 La seconda nel ranking nazionale Media delle posizioni occupate nelle 7 precedenti variabili

15 Le esportazioni crescono valori 2013 (in milioni) 2013/08 Agricoltura, della silvicoltura e della pesca % Estrazione di minerali da cave e miniere % Alimentari, bevande e tabacco 1, % Tessili, abbigliamento, pelli e accessori 8, % Legno e prodotti in legno; carta e stampa 1, % Coke e prodotti petroliferi raffinati % Sostanze e prodotti chimici 1, % Articoli farmaceutici, chimica 1, % Gomma e materie plastiche, lavorazione di min. non metalliferi 1, % Metalli di base e prodotti in metallo % Computer, apparecchi elettronici e ottici % Apparecchi elettrici % Macchinari ed apparecchi nca 4, % Mezzi di trasporto 1, % Altre attivià manifatturiere 2, % Totale 28, %

16 Oltre 3mila imprese dinamiche N. imprese Addetti Industrie alimentari Industrie tessili Confezione di articoli di abbigliamento in pelle e pelliccia Fabbricazione di articoli in pelle e simili Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero Fabbricazione di carta e di prodotti di carta Stampa e riproduzione di supporti registrati Prodotti chimici Prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Metallurgia Fabbricazione di prodotti in metallo Prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali e di misurazione, orologi Apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature n.c.a Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Fabbricazione di altri mezzi di trasporto Fabbricazione di mobili Altre industrie manifatturiere TOTALE

17 meglio se medio-grandi ed esportatrici 70 Il peso delle imprese sul totale secondo alcune caratteristiche Nate dopo il 2003 Oltre 49 addetti Esportatrici totale di cui eccellenti

18 La difficile sostenibilità dell inerzia DEBITO/PIL 4% 5% 6% 7% 8% 9% 10% 11% 12% 13% TASSO DI DISOCCUPAZIONE PIL TOSCANA RESTO ITALIA

19 occorre aumentare la produttività cinquanta sessanta settanta ottanta novanta duemila

20 E recuperare i mancati investimenti MILIARDI MILIARDI

21 Moltiplicatore Aumentare export e/o moltiplicatore? Silvicoltura Pesca Agricoltura estrattiva Stampa Lapideo Mobili Appar. elettr. Moda Meccanica Alimentare Informatica Carta Materie plastiche Prodotti in metallo Nautica e motoveicoli Mezzi di trasporto 0.5 Chimica Farmaceutica Metalli Crescita export

22 Verso una fase di sviluppo squilibrato non nego assolutamente l interdipendenza tra le varie attività economiche, sulla quale ha tanto insistito la teoria dello sviluppo equilibrato. Al contrario ritengo che ne possiamo trarre vantaggio, purché scopriamo ciò che nella struttura tiene unite insieme queste attività interdipendenti. In ciò, come in un atomo, c è tanta energia che può essere utilizzata per costruire i nuclei dello sviluppo economico. In seguito, sembrerà che questi nuclei non siano mai stati separati, nemmeno per un istante; mentre in realtà non sarebbero mai stati uniti se non fosse stata trovata, razionalmente, per istinto o per caso, una sequenza di sviluppo non equilibrato. (Hirschman, 1964).

23 La Toscana oltre la crisi Stefano Casini Benvenuti Firenze, 3 febbraio 2014

24 Perché dipendiamo dall export export investimenti Bilancio pubblico moltiplicatore consumi

25 I problemi strutturali I problemi del passato Bassa produttività Perdita di quote di mercato Bassa crescita Alto debito pubblico Crollo degli investimenti negli ultimi anni Le esigenze per il futuro Aumentare la produttività e la capacità produttiva Ridurre le inefficienze Aumentare gli investimenti Vincoli risorse pubbliche scarse Risorse creditizie scarse I rischi Aumento disoccupazione Riduzione servizi pubblici

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