Corso di anatomia topografica

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1 1 Pelvi e perineo Corso di anatomia topografica Enrico Colombo

2 2 Introduzione Pelvi La pelvi è una cavità delimitata da pareti, che comunica largamente con la cavità addominale, rispetto alla quale è individuabile mediante un piano che passa per lo stretto superiore della pelvi. Infatti passano visceri da una regione all altra, quali: - Colon sigmoideo (intraperitoneale) - Ureteri (retroperitoneali) Le pareti pelviche sono robuste e a costituzione ossea e muscolare. Delimitano una cavità imbutiforme: - chiusa lateralmente, anteriormente e posteriormente, dai muscoli che costituiscono il diaframma pelvico (muscolo elevatore dell ano principalmente) - Inferiormente si trova il diaframma urogenitale, che appartiene al perineo. - Attraversato dagli organi dell apparato urinario e genitale. - Anche il retto ha una porzione pelvica e una porzione perineale, divise dal muscolo elevatore dell ano. Il peritoneo parietale discende dalle pareti addominali su quelle pelviche tappezzandone soltanto una piccola parte: - si porta infatti a rivestire i visceri della cavità pelvica (retto, utero, vescica) formando recessi che rappresentano i punti più declivi della cavità peritoneale. - I visceri pelvici sono pertanto rivestiti solo in parte dal peritoneo, mentre per la maggiore sono sotto il peritoneo. L ambiente sottoperitoneale in cui si trovano i visceri pelvici è detto spazio sottoperitoneale, in cui: - si individuano logge delimitate da sistemi di fasce e legamenti sagittali e trasversali, che derivano da addensamenti connettivali sul decorso dei vasi o da accollamento di foglietti sierosi peritoneali La cavità pelvica risulta nella sua parte superiore occupata dalla cavità peritoneale, mentre sotto il peritoneo si trova un ambiente periviscerale sedimentato dal logge connettivali.

3 3 Perineo Il perineo è un piano muscolo-aponeurotico situato sotto il diaframma pelvico. È formato: - anteriormente dal diaframma urogenitale. - Posteriormente dalle fosse ischiorettali. Il diaframma urogenitale è attraversato dagli organi urogenitali come uretra e vagina, che passano dalla pelvi nel perineo: - contribuisce a delimitare logge (es loggia peniena o bulboclitoridea), che accolgono organi erettili dell'apparato genitale e ghiandole. Le fosse ischiorettali inviano prolungamenti anteriori compresi tra il diaframma urogenitale e la faccia inferiore dei muscoli elevatori dell ano: - non danno alloggio a visceri - Vi decorrono importanti rami vascolari e nervosi. Il perineo ha una forma di losanga a asse maggiore anteroposteriore: - delimitato superficialmente da linee virtuali che congiungono - Linee anteriori: il margine inferiore della sinfisi pubica alla tuberosità ischiatica - Linee posteriori: tuberosità ischiatica al coccige. - In profondità, corrispondono - Lati anteriori: branche ischiopubiche - Lati posteriori: legamenti sacrotuberosi. La diagonale minore, passante per le tuberosità ischiatiche, suddivide il perineo in due superfici triangolari, affrontatesi lungo la base: - triangolo anteriore o urogenitale, costituisce il perineo anteriore, caratterizzato dalla presenza dei genitali esterni, - Nel maschio vi passa l uretra - Nella donna sono situate l uretra e la vagina - Triangolo posteriore: o anale, costituisce il perineo posteriore, in cui è situato l orifizio analogo. Nel suo complesso, il perineo è costituito da formazioni muscolari e fasciali che, procedendo dalla profondità alla superficie, sono: - diaframma pelvico e fasce annesse - Muscolo sfintere esterno dell ano - Diaframma o trigono urogenitale con le sue fasce - Muscoli ischiocaverosi e bulbocavernoso - Muscoli trasversi superficiali del perineo.

4 4 Diaframmi, fasce e muscoli Diaframma pelvico Muscolo ischiococcigeo. Il muscolo ischiococcigeo è pari e di forma triangolare: - costituisce la porzione posterosuperiore del diaframma pelvico, completando posteriormente il muscolo elevatore dell ano - Origine: margine laterale delle ultime 3 vertebre sacrali - Inserzione: spina ischiatica e porzione del legamento sacrospinoso. Il diaframma pelvico è dato da una lamina muscolare incompleta nella porzione mediana e anteriore, che chiude parzialmente in basso il piccolo bacino, inserendosi vicino allo stretto inferiore: - appare a cupola rovesciata, con - Faccia superiore concava - Faccia inferiore convessa - Costituito dai muscoli - Ischiococcigei - Muscoli elevatori dell ano Muscolo elevatore dell ano Il muscolo elevatore dell ano è un muscolo pari e di forma quadrangolare, che rappresenta la porzione principale del diaframma pelvico. L origine è lunga e si estende dalla sinfisi pubica alla tuberosità ischiatica, passando per in cordone fibroso situato nella fascia del muscolo otturatorio interno, detto arco tendineo del muscolo elevatore dell ano. Da tale origine, i fasci si portano dietro e medialmente. Dal decorso possono essere suddivisi in tre porzioni: - muscolo pubococcigeo - Muscolo costrittore della vagina o pubovaginale - Muscolo ileococcigeo. I fasci più anteriori costituiscono il muscolo pubococcigeo: - hanno direzione quasi sagittale - Si portano posteriormente costeggiando - Maschio faccia laterale della prostata e retto

5 5 - Femmina superficie laterale dell uretra, della vagina e del retto. Il muscolo costrittore della vagina è costituito da alcuni fasci del muscolo pubococcigeo che circondano la parete posteriore della vagina, frammettendosi ai controlaterali: - si costituisce una fionda muscolare che se si contrae applica le pareti vaginali anteriore e posteriore l una sull altra - Tra il retto e il coccige, le fibre mediali di un lato si intrecciano con quelle del lato opposto, formando un rafe fibroso, il legamento ancococcigeo. - Le fibre più laterali si inseriscono sul margine laterale del coccige e dell ultima vertebra sacrale I fasci posteriori, originati dall arco tendineo del muscolo elevatore dell ano e dalla spina iliaca, costituiscono il muscolo ileococcigeo: - si dirigono trasversalmente - Terminano sul margine laterale del coccige e sul legamento ancococcigeo. Fasce Il diaframma pelvico, con il suo tono muscolare, conferisce stabilità e solidità al pavimento pelvico. È rivestito da: - fascia superiore del diaframma pelvico: sulla faccia superiore, in dipendenza della fascia pelvica parietale. - Ha rapporto con gli organi del piccolo bacino. - Fascia inferiore del diaframma pelvico: riveste il diaframma in basso Fossa ischiorettale Tra questa e la parete laterale della piccola pelvi, occupata dal muscolo otturatorio interno, rimane da entrambi i lati uno spazio a sezione frontale di forma triangolare, la fossa ischiorettale: - Corrisponde ai tegumenti - Occupata da tessuto adiposo. - Anteriormente si spinge tra l elevatore dell ano e il diaframma urogenitale, determinando un recesso anteriore o pubico, che si restringe per terminare come fessura appuntita a livello del pube - Posteriormente continua nello spazio compreso tra l elevatore dell ano e il muscolo grande gluteo - Nella parete laterale della fossa ischiorettale decorrono il nervo e i vasi pudendi. Nervi Il diaframma pelvico è innervato dal plesso pudendo (S3-S4): - contraendosi solleva il pavimento pelvico e agisce come costrittore del retto - Nella femmina stringe anche la vagina.

6 6 Muscolo sfintere esterno dell ano Il muscolo sfintere esterno dell ano è un muscolo disposto a circondare la porzione terminale del retto e il canale anale. Si possono distinguere: - porzione superficiale - Porzione profonda La porzione superficiale è formata da fibre che, - posteriormente, si intrecciano lungo la linea mediana e si inseriscono: - alla faccia profonda del derma - Al legamento ancococcigeo - All apice del coccige - Anteriormente si attaccano al centro tendineo del perineo e al legamento anobulbare. Il centro tendineo è formato dalle inserzioni di: - muscolo sfintere esterno dell ano - Muscolo trasverso profondo e superficiale del perineo - Fusione delle due fasce superiore e inferiore del diaframma urogenitale - Legamento anobulbare (maschio), che dalla porzione anteriore del canale si porta al bulbo del corpo cavernoso dell uretra. La porzione profonda dello sfintere anale è data da uno spesso anello muscolare, fuso lateralmente con i fasci più mediali dei muscoli elevatori dell ano: - anteriormente al retto le fibre muscolari si incrociano con quelle dell altro lato - Posteriormente si intrecciano e si inseriscono al rafe ancococcigeo. Il muscolo sfintere esterno dell ano, con il suo tono, mantiene normalmente chiusa la porzione terminale del retto e il canale anale. È innervato dai nervi rettale inferiori e da rami motori dei nervi pudendi. Trigono o diaframma urogenitale Il diaframma urogenitale è dato da una lamina muscolo-aponeurotica spessa circa 1 cm di forma triangolare situata inferiormente al diaframma pelvico - sottesa tra le due branche ischiopubiche - Chiude inferiormente la porzione anteriore dello stretto inferiore della piccola pelvi. - Non si limita a raddoppiare in avanti il diaframma pelvico, ma ne chiude anche l apertura. Nel maschio: - è attraversato dall uretra (porzione membranosa) - Contiene le ghiandole bulbouretrali di Compre. Nella femmina - è attraversato dall uretra e dalla vagina - Accoglie le ghiandole vestibolari maggiori di Bartolino. Il diaframma urogenitale è costituito dai muscoli: - trasversi profondi del perineo - Muscolo sfintere striato dell uretra Questi sono coperti sia inferiormente da una fascia aponeurotica, la fascia superiore del diaframma urogenitale. Nell insieme, tali formazioni, formano la fascia perineale media. Sotto il trigono urogenitale, tra questo e la fascia perineale superficiale, si costituisce uno spazio, la loggia inferiore del perineo, che contiene numerose formazioni. A seconda dei sessi si chiama: - loggia peniena (maschio) - Loggia bulboclitoridea (donna) Tale loggia si estende: - lateralmente fino alle branche ischiopubiche - Posteriormente fino al limite con il perineo posteriore, dove le sue fasce, superiore e inferiore, della fascia perineale media, continuano una nell altra. - Anteriormente si arresta a livello della sinfisi pubica. Muscolo trasverso profondo del perineo Il muscolo trasverso profondo del perineo è un muscolo pari, rappresentato da una lamina muscolare disposta trasversalmente, inserita: - lateralmente: branca ascendente dell ischio - Medialmente: diviene tendinea e si intreccia con quella del lato opposto, contribuendo alla formazione del centro tendineo del perineo. Il muscolo sfintere striato dell uretra circonda a manicotto la porzione membranosa dell uretra, rivestendo anche la prostata nel maschio e la vagina nella femmina. Muscolo sfintere striato dell uretra Il muscolo sfintere striato dell uretra circonda l uretra a manicotto, rivestendo in parte anche: - prostata nel maschio - Vagina nella femmina. Fasce Le fasce del trigono urogenitale sono molto robuste: - lateralmente si fissano - Lamina inferiore: alle branche ischiopubiche - Lamina superiore: continua con la fascia otturatoria - In avanti si riuniscono sotto la sinfisi pubica, formando il legamento trasverso del perineo, separato dal legamento arcuato del pube, attraversato da una sottile fessura in cui passa la vena dorsale profonda del pene/clitoride. - Posteriormente le fasce si fondono, costituendo il centro tendineo del perineo.

7 7 Innervazione I muscoli del trigono urogenitale sono innervati dai rami del nervo pudendo: - la contrazione del muscolo sfintere striato dell uretra determina la chiusura forzata dell uretra. - Nel maschio, interviene anche nei meccanismi di eiaculazione. - Nella donna funziona anche da costrittore della vagina. La contrazione dei muscoli trasversi profondi del perineo indurisce il pavimento pelvico e mette in tensione il centro tendineo. Muscoli ischiocavernosi e bulbocavernosi I muscoli ischiocavernosi e bulbocavernosi sono muscoli pari situati inferiormente al trigono urogenitale nel perineo anteriore: - coperti dalla fascia perineale superficiale e dal piano cutaneo - Accolti - Nel maschio nella loggia peniena - Nella femmina nella loggia bulboclitoridea - Sono disposti convergenti in avanti, delimitando tra questi due muscoli un interstizio muscolare triangolare, il triangolo ischiobulbare. - base posteriore corrispondente al muscolo trasverso superficiale del perineo. - L apice è anteriore, in prossimità della sinfisi pubica. Muscoli ischiocavernosi I muscoli ischiocavernosi sono più sviluppati nel maschio e coprono, secondo il sesso, la radice del pene o del clitoride: - inserzione posteriore: superficie interna della tuberosità ischiatica - Decorrono paralleli alla branca ischiopubica, assumendo la forma di doccia applicata alla radice dei corpi cavernosi - Inserzione anteriore: divengono tendinei e si perdono sotto la sinfisi pubica, nella tonaca albuginea dei corpi cavernosi del pene/clitoride. - Innervazione: sono innervati dal plesso pudendo - Funzione: comprimono la radice dei corpi cavernosi, contribuendo all erezione. Muscoli bulbocavernosi. I muscoli bulbocavernosi occupano la porzione mediale del triangolo ischiobulbare e presentano differenze notevoli nei due sessi. Maschio Sono situati uno vicino all altro, uniti da un sottile rafe mediano, in modo da costituire una doccia a concavità superiore, in cui sono accolti il bulbo e la parte iniziale del corpo spongioso dell uretra: - posteriormente: si inseriscono al rafe anobulbare e al centro tendineo del perineo. - I fascetti si dirigono in avanti e all esterno, circondando in alto il bulbo dell uretra - Si portano sulla superficie dorsale dove si intrecciano con i controlaterali. - I fascetti più anteriori abbracciano anche i corpi cavernosi del pene e la vena dorsale profonda, sotto la sinfisi pubica. Sono innervati dai rami perineali dei nervi pudendi. Contraendosi determinano la compressione dell uretra, favorendo la fuoriuscita di sperma o urina. Comprimono i corpi cavernosi del pene e dell uretra, nonché la vena dorsale profonda del pene, contribuendo all erezione.

8 8 Femmina Nella femmina, i due muscoli bulbocavernosi sono separati l uno dall altro: - circondano l orifizio vaginale e la porzione terminale dell uretra - Origine: centro tendineo del perineo - Si portano in avanti coprendo le facce laterali dei bulbi del vestibolo - Inserzione: si inseriscono sulle radici del clitoride - Alcuni fasci abbracciano completamente il clitoride. Sono innervati dai rami perineali dei nervi pudendi. Contraendosi restringono l orifizio vaginale e comprimono i bulbi del vestibolo. Contribuiscono all erezione clitoridea. Costituisce il lato posteriore del triangolo ischiobulbare, formato da: - lato esterno: muscolo ischiocavernosi - Lato interno: muscolo bulbocavernoso Innervato dal ramo perineale del nervo pudendo, si contrae simultaneamente, tendendo il centro perineale. Muscolo trasverso superficiale del perineo Il muscolo trasverso superficiale del perineo è un muscolo pari, più sviluppato nel maschio: - sottile nastro muscolare teso trasversalmente nel perineo, in corrispondenza della sua diagonale minore - Sotto la fascia perineale superficiale. - Origine: faccia interna della tuberosità ischiatica - Inserzione: centro tendineo del perineo, congiungendosi così con il controlaterale.

9 9 Vescica Vie urinarie Mezzi di fissità I mezzi di fissità della vescica sono dati da: - formazioni legamentose che stabiliscono connessione con gli organi vicini - Fascia vescicale. - Peritoneo. La vescica è un organo cavo muscolomembranoso impari: - serbatoio dell urina, che la raggiunge attraverso gli ureteri - Una volta raggiunta una certa quantità, circa ml, parte lo stimolo della minzione e viene espulsa attraverso l uretra. - Ha parete molto estensibile, tanto che può giungere fino a 2-3 l di urina. Forma e posizione. La forma e le dimensioni della vescica, variano in relazione a: - età, - Sesso - Stato di riempimento Nell adulto la vescica vuota è completamente contenuta nella parte anteriore della piccola pelvi: - maschio: tra la sinfisi pubica e il retto - Femmina: tra la sinfisi pubica e l utero. Presenta un contorno triangolare a base posteriore, appiattita dall alto in basso: - faccia superiore: rivestita da peritoneo, è concava verso l alto con vescica vuota - Faccia inferiore: è convessa in basso. - Lume: nella vescica vuota, il lume è ridotto ad una fessura Quando vi si raccoglie l urina, le pareti vescicali si distendono e si discostano: - la faccia superiore diventa convessa - La vescica acquista una forma ovoidale, con l estremità più voluminosa inferiore - L asse maggiore si dirige in basso e posteriormente - Sorpassa il margine superiore della sinfisi pubica, spingendosi nell ipogastrio contro la parete addominale anteriore. Nella vescica distesa si distinguono: - base o fondo: rivolto in basso e in dietro - Corpo, che si solleva nella cupola, con facce laterali, anteriore e posteriore - Apice: da attacco al legamento ombelicale mediano. Nella femmina, la vescica è più appiattita in senso anteroposteriore e sviluppata trasversalmente per la presenza dell utero. Nel neonato, la vescica è fusiforme, allungata in senso longitudinale con asse maggiore verticale. Formazioni legamentose. I legamenti della vescica sono: - legamenti vescicali anteriori: fascetti fibrosi pari che collegano la base della vescica alla faccia posteriore della sinfisi pubica - Nel maschio anche alla prostata - Lo spazio tra i legamenti di dx e sx è occupato da vene del plesso pudendo - Legamenti vescicali posteriori: solo nel maschio, collegano la base della vescica e la prostata alle superfici laterali del retto. - Delimitano lateralmente il cavo rettovescicale. - Legamento ombelicale mediano: sottile cordone fibroso che dall apice della vescica si porta all ombelico, decorrendo applicato alla faccia posteriore della parete addominale anteriore, in posizione mediana (dispari)

10 10 - Coperto dal peritoneo parietale, che determina la piega ombelicale mediana. - È il residuo fibroso dell uraco. - Legamenti ombelicali laterali: due cordoncini fibrosi, destro e sinistro, che derivano dall obliterazione delle arterie ombelicali. - Discendono dalla cicatrice ombelicale sotto il peritoneo e si fissano alle facce laterali della vescica. - Sono ex arterie ombelicali. - I legamenti ombelicali laterali determinano le pieghe del peritoneo sulla parete anteriore (pieghe ombelicali mediali). Nonostante tutti questi mezzi di fissità, la vescica è mobile: - la base e l orifizio ureterale sono le parti più fisse, anche per le connessioni al pavimento pelvico - È fissata al pavimento dall uretra, nella quale continua. - Nel maschio anche dalla prostata. Fascia vescicale La porzione della fascia pelvica viscerale che riveste la vescica costituisce la fascia vescicale: - addensamento del connettivo sottoperitoneale - Molto sottile e difficilmente isolabile. - Acquista consistenza - Posteriormente, dove è rinforzata dalla fascia rettovescicale (maschio) o dal setto vescicolovaginale (femmina) - Anteriormente fascia prevescicale, lamina fibrosa triangolare, con apice corrispondente all ombelico, la base al pavimento pelvico e ai lati i legamenti ombelicali laterali Tra la fascia prevescicale e la fascia trasversale 1 rimane un intervallo lasso pieno di connettivo e tessuto adiposo, lo spazio prevescicale di Retzius: - poco ampio - Si restringe verso l ombelico - Si allarga in basso e lateralmente fino ai legamenti ombelicali laterali - Acquista spessore dietro la sinfisi pubica, - Continua lateralmente e in basso con lo spazio perivescicale, situato tra le pareti della vescica e della piccola pelvi. Peritoneo Il peritoneo parietale che tappezza la parete addominale discende a rivestire la vescica, comportandosi in maniera differente a seconda dello stato di distensione. Vescica vuota Con vescica vuota il peritoneo passa direttamente sulla faccia superiore della vescia, rivestendola completamente: - le pieghe peritoneali mediali e mediana, ai lati della vescica, determinano le fosse sopravescicali destra e sinistra. - Il peritoneo si riflette lateralmente sulla parete laterale della piccola pelvi, formando sia a destra che a sinistra il cavo parietovescicale o laterovescicale. Posteriormente, nel maschio, il peritoneo si porta sulla faccia anteriore del retto, delimitando il cavo rettovescicale di Douglas, che è il punto più basso della grande cavità peritoneale. Nella femmina, il peritoneo passa dalla faccia posteriore della vescica alla faccia anteriore dell utero, formando il cavo uterovescicale: - a vescica vuota è una fessura quasi orizzontale - La riflessione del peritoneo avviene nell utero a livello della giunzione tra collo e corpo e nella vescica a livello del passaggio tra la base e la faccia posteriore. Vescica piena Quando la vescica si riempie, si solleva portandosi oltre la sinfisi pubica: - il peritoneo si inflette sulla porzione superiore della faccia anteriore del corpo vescicale formando il cavo prevescicale o pubovescicale. - Quando la vescica è piena la distanza tra il fondo del cavo e il margine superiore della sinfisi è circa 1-2 cm 1 fascia che riveste il muscolo trasverso dell addome internamente

11 11 Rapporti Nello studio dei rapporti, si descrivono i rapporti di: - base - Corpo - Apice Base della vescica. Maschio I rapporti della base nel maschio prevedono di considerare due porzioni: - porzione anteriore: la vescica prende rapporto intimo con la base della prostata - Porzione posteriore: corrisponde alle vescichette seminali e alle ampolle dei canali deferenti - La vescichetta lateralmente e il deferente medialmente, si stringono in basso, in avanti e medialmente - Si uniscono in corrispondenza del margine posteriore della prostata per costituire il dotto eiaculatore. Le vescichette seminali, i condotti deferenti e lo spazio tra i due controlaterali sono rivestiti dalla fascia rettovescicale, sottile fascia che media i loro rapporti con il retto: - lamina fibrosa di spessore 2-3 mm disposta su un piano grossomodo frontale - Ha forma quadrilatera, tesa tra i due muscoli elevatori dell ano. - In alto raggiunge il cavo rettovescicale di Douglas. - In basso raggiunge il pavimento pelvico continuando nella fascia pelvica parietale. Il tratto inferiore dell uretere, dopo aver incrociato il rispettivo canale deferente, si insinua tra la vescichetta seminale omolaterale e la base della vescica, dove trova il proprio sbocco. Femmina Nella femmina la base della vescica corrisponde alla parete anteriore della vagina: - tra la base vescicale e la vagina si forma un setto connettivale ricco di vasi, il setto vescicovaginale. - In questo si pone il tratto terminale degli ureteri. - Il trigono vescicale attraverso il setto vescicovaginale corrisponde ad una porzione liscia della mucosa vaginale, il triangolo di Pawli. Corpo della vescica Possono essere distinti in rapporti di: - faccia anteriore - Facce laterali - Faccia posteriore La faccia anteriore della vescica vuota è in rapporto: - medialmente con la sinfisi pubica attraverso il connettivo adiposo - Branche inferiori e superiori del pube - Lateralmente con i muscoli otturatori interni, coperti dalla loro fascia. Tra questi territori sono accolti: - legamenti vescicali anteriori - Plesso venoso pudendo - Rami arteriosi provenienti dalle arterie otturatoria e pudenda interna.

12 12 A vescica distesa, la faccia anteriore si porta in contatto con la parete addominale anteriore: - il peritoneo si porta a costituire il cavo prevescicale o pubovescicale. Le facce laterali della veccia sono individuabili solo a vescica distesa: - corrispondono alle pareti della piccola pelvi - Separate da esse dal cavo laterovescicale. - Nella porzione inferiore, priva di peritoneo, è interposto lo spazio perivescicale, pieno di tessuto adiposo e contenente il plesso venoso vescicoloprostatico/vescicolovaginale. - A questo livello le pareti laterali contraggono rapporto con - il legamento ombelicale laterale, - Canale deferente (maschio) o legamento rotondo dell utero (femmina) La faccia posteriore è ricoperta dal peritoneo e guarda verso la cavità addominale: - maschio: anse del tenue e colon pelvico - Femmina: quasi tutta la faccia anteriore dell utero, attraverso il cavo uterovescicale Apice della vescica L apice da attacco al legamento ombelicale mediano: - con vescica vuota corrisponde anteriormente alla sinfisi pubica - Posteriormente è coperto dal peritoneo e ha rapporto con le anse del tenue.

13 13 Configurazione interna La cavità vescicale riproduce la forma esterna dell organo: - la superficie interna è rivestita da mucosa vescicale, che ha colorito giallo-roseo - Presenta numerose pieghe ad andamento prevalentemente trasversale, variamente anastomizzate. - Nella distensione della vescica, queste pieghe si riducono In corrispondenza della base, la superficie interna della vescica presenta un area di forma triangolare, equilatera o isoscele, ad apice anteriore: - costantemente liscia, anche quando è vuota - È il trigono vescicale - In corrispondenza degli angoli sono situati tre orifizi: - Anteriore, il meato uretrale interno,. - Due posterolaterali in cui sboccano gli ureteri (orifizi ureterali) Il meato ureterale interno è di norma il punto più basso della vescica: - nella femmina è circolare - Nel maschio è a semiluna, con convessità anteriore. - Dopo i 50 anni, il labbro posteriore può sollevarsi a costituire un rilievo conico (ugola vescicale) Gli orifizi ureterali si mostrano come sottili fessure dirette obliquamente in basso, in dentro e in avanti: - sono situati da ciascun lato su un rilievo allungato, la piega ureterica, che corrisponde alla porzione intramurale degli ureteri - Le pieghe ureteriche proseguono medialmente oltre lo sbocco degli ureteri, congiungendosi e determinando un rilievo continuo, la piega interureterica, corrispondente alla base del trigono vescicale. La porzione della base situata dietro al trigono (dietro la piega interureterica) presenta una depressione ellittica a asse maggiore trasversale, la fossa retroureterica: - più sviluppata nell anziano, specie con ipertrofia prostatica - In tal caso è questa la zona più declive della vescica, in cui ristagna un po di urina anche dopo la minzione, aumentando il rischio di infezioni. Vasi e nervi Arterie Le arterie, molto presenti, sono tutti rami diretti o indiretti delle arterie iliache interne. Pur con frequenti variazioni anatomiche, solitamente si trovano:

14 14 - arterie vescicali superiori: voluminose e provenienti dalla porzione rimasta aperta delle arterie ombelicali - Arterie vescicali inferiori: esili e incostanti, che originano o direttamente dalle iliache interne o da una loro collaterale La vescica può ricevere anche piccoli rami dalle arterie contigue. Tutte le arterie vescicali si ramificano e si anastomizzano in corrispondenza della superficie esterna della vescica, formando una rete arteriosa perivescicale: - i rami arteriosi si approfondano nella parete vescicale per poi formare un altra fitta rete nella lamina propria - Da questa originano sottili ramuscoli che si portano sotto l epitelio di rivestimento (pseudostratificato) Vene Le vene, dopo aver formato reti nella lamina propria e nella tonaca muscolare, costituiscono sulla superficie esterna il plesso venoso perivescicale: - i vasi venosi hanno decorso prevalentemente longitudinale, in direzione apice-base - Si scarica nel plesso pudendo, e nel plesso vescicoloprostatico/vescicolovaginale. Linfatici I vasi linfatici sono abbondanti nella tonaca muscolare e costituiscono una rete linfatica perivescicale, da cui emergono tronchi efferenti che raggiungono: - anteriormente: linfonodi iliaci esterni - Lateralmente: linfonodi iliaci interni e esterni - Posteriormente: linfonodi iliaci interni e linfonodi del promontorio 2 I linfatici della vescica sono in connessione: - maschio: con quelli della prostata, delle vescichette seminali e ampolle referenziali - Femmina: uretra, vagina nella porzione pelvica Nervi I nervi destinati alla vescica hanno entrambe le componenti, simpatica e parasimpatica, e contengono fibre effettrici e sensitive viscerali. Le fibre simpatiche originano nel midollo spinale nei neuromeri T10-L2: - attraverso i plessi celiaco e mesenterico raggiungono il plesso ipogastrico. - Da questo discendono nella pelvi in posizione retroperitoneale. Le fibre parasimpatiche originano dai rami anteriori dei neuromeri S2-S4 e si riuniscono lateralmente al retto per costituire il plesso pelvico: - la porzione anteriore di tale plesso costituisce il plesso vescicale. L innervazione visceroeffettrice è così distribuita: - parasimpatiche: colinergiche, si distribuiscono al muscolo detrusore della vescica - Simpatiche: si distribuiscono alla muscolatura del trigono e dello sfintere vescicale. Le fibre viscerosensitive, principalmente parasimpatiche, trasportano stimoli dolorifici e informazioni sensitive connesse al grado di distensione dell organo. 2 situati sotto la biforcazione dell aorta nelle due iliache

15 15 Struttura La parete della vescica può essere spessa fino a 1,5 cm allo stato vuoto, mentre nel riempirsi diminuisce la sua sezione. È costituita da: - tonaca mucosa: formata da un epitelio di transizione e da una lamina propria priva di papille costituita di connettivo denso ricco di fibre elastiche. - Tonaca muscolare: formata da fasci variamente intrecciati a rete di miocellule, circondati da abbondante stroma connettivale. È molto sviluppata - Tonaca avventizia: formata da connettivo fibroso denso, appartenente alla fascia vescicale - Tonaca sierosa: data dal rivestimento peritoneale, riveste l apice e parte del corpo Muscolo detrusore della vescica. Il muscolo detrusore della vescica è dato dalla muscolatura che riveste la vescica nella sua tonaca muscolare, interamente e contraendosi determina la minzione. È costituito da tre strati muscolari: - interno plessiforme: formato da fascetti di miocellule variamente orientati, in una rete a maglie allungate longitudinalmente - Medio circolare: fasci di miocellule ad andamento circolare che avvolgono trasversalmente la vescica, dall apice alla base, senza soluzioni di continuità. - A livello del meato ureterale entra a far parte del muscolo sfintere della vescica. - Esterno longitudinale: fascetti di fibre disposti longitudinalmente secondo l asse maggiore della vescica. Più sviluppato nelle facce anteriore e posteriore. Muscolo trigonale In corrispondenza del trigono vescicale, dato dall andamento particolare della muscolatura: - fasci di miocellule si dispongono trasversalmente e formano uno strato spesso - Ai lati del trigono i fascetti muscolari piegano in avanti per continuare nella muscolatura dell uretra - Posteriormente la muscolatura trigonale continua in quella degli ureteri. Sfintere vescicale In corrispondenza del meato ureterale interno, la muscolatura del collo vescicale si dispone a formare lo sfintere della vescica: - cellule lisce del collo vescicale appaiono avere caratteristiche farmacoreattive differenti dal quelle del detrusore - L organizzazione dei fasci di cellule differisce nei due sessi. Nella femmina lo sfintere è dato da fasci ad andamento circolare del muscolo detrusore: - in prossimità del meato uretrale si organizzano assieme alla muscolatura trigonale in sottili fasci che circondano il meato - Tali fasci ad andamento obliquo e longitudinale, continuano in basso con la parete dell uretra Nel maschio, la struttura del collo vescicale è molto rappresentata:

16 16 - possiede un dispositivo analogo a quello della femmina - Si aggiunge una componente muscolare proveniente dalla prostata, che circonda l uretra prima che questa si impegni nella prostata - Sfintere preprostatico, che determina la chiusura del collo vescicale durante l eccitazione sessuale - Garantisce anche la corretta progressione dello sperma, senza reflusso in vescica. Uretra L uretra è il canale muscolomucoso impari e mediano che permette lo svuotamento della vescica durante la minzione: - ultimo tratto delle vie urinarie - Origine: dal meato uretrale interno della vescica - Termine: si apre all esterno, con il meato uretrale esterno L uretra è notevolmente differente nell uomo e nella donna. Uretra maschile L uretra maschile è un condotto della lunghezza media, nell adulto, di cm: - origine: a livello dell apice anteriore del trigono vescicale, dal meato uretrale interno. - Segue il collo della vescica e passa attraverso la prostata - Poi oltrepassa il pavimento pelvico, nel perineo anteriore - Percorre tutto il pene - Si apre all esterno, alla sommità del glande, con il meato uretrale esterno. L uretra maschile da passaggio solo all urina nel suo tratto iniziale, poi anche allo sperma durante l eiaculazione. Si distinguono pertanto: - uretra urinaria: corrisponde all uretra femminile, è la porzione prima della prostata - Uretra comune: è il tratto terminale, che va dallo sbocco dei dotti eiaculatori fino al meato uretrale esterno. Forma, posizione e rapporti. L uretra maschile può essere suddivisa in vari segmenti in base a differenti criteri. Criterio topografico. L uretra si divide in: - Porzione pelvica: dall origine al trigono urogenitale. - porzione perineale: contenuta nel perineo anteriore, dal trigono urogenitale all inizio della parte libera del pene - Porzione peniena: situata nella parte libera del pene. È l unico tratto di uretra mobile. Secondo un criterio sistematico, che tiene rapporto degli organi circostanti, si possono suddividere: - uretra prostatica: lunga circa 3-4 cm, nel tratto in cui attraversa la prostata - Uretra membranosa: compresa nello spessore del diaframma urogenitale - Uretra spongiosa: avvolta da un manicotto di tessuto erettile, il corpo spongioso dell uretra. Decorso Il decorso dell uretra maschile è complesso: - parte prostatica: scende in basso quasi verticalmente, con leggera convessità posteriore, per piegare in avanti in corrispondenza della porzione membranosa

17 17 - Porzione membranosa: accoglie la curva in cui l uretra piega avanti, con la curva sottopubica, concava anterosuperiormente, che si completa con il tratto iniziale dell uretra spongiosa. - Porzione spongiosa: il canale uretrale assume un decorso obliquo e in avanti - Anteriormente alla sinfisi pubica, dove l uretra penetra nella porzione libera del pene, il condotto cambia decorso, dirigendosi in basso e descrivendo una curva prepubica, concava inferoposteriormente. - Questa curva è molto variabile, in quanto dipende dallo stato di erezione o quiescenza del pene. Rapporti Porzione prostatica. Dopo la sua origine, l uretra entra nella prostata, decorrendovi per tutta la sua lunghezza. Attraverso la prostata contrae rapporti con: - anteriormente: porzione superiore dello sfintere striato dell uretra, plesso venoso pudendo, sinfisi pubica - Posteriormente: fascia rettovescicale e intestino retto - Lateralmente: plesso venoso vescicoprostatico e margine mediale del muscolo elevatore dell ano. Porzione extraprostatica. Dopo la prostata, attraversa con decorso obliquo in basso e in avanti il diaframma urogenitale e gli aderisce intimamente: - l uretra membranosa si trova a circa 2,5 cm dalla sinfisi pubica, situatagli anteriormente - Attraversando il trigono, entra in contato con un anello di fibre muscolari striate che costituiscono il muscolo sfintere striato dell uretra - In avanti è in rapporto con il legamento trasverso del perineo, con i vasi dorsali profondi del pene e con il legamento arcuato del pube - Si lati e posteriormente contrae rapporti con le ghiandole bulbouretrali - Posteriormente è in rapporto con il retto, dal quale è separata da un setto triangolare a base inferiore, il trigono rettouretrale. Oltrepassato il diaframma urogenitale, non presenta rivestimenti particolari per un breve tratto di 1 cm circa, parte pretrigonale dell uretra: - lateralmente in rapporto con le ghiandole bulbouretrali e con i loro dotti In seguito penetra obliquamente dall alto in basso e dal dietro in avanti nel corpo spongioso, poco davanti della sua estremità posteriore rigonfia (bulbo dell uretra): - completamente avvolta dal corpo spongioso percorre la loggia peniena del perineo anteriore - Incrocia la radice dello scroto - Penetra nella parte libera del pene, accollandosi ai corpi cavernosi - All estremità del pene sbocca all esterno attraverso l orifizio ureterale medio. Riassumendo: - prostata - Sfintere striato dell uretra - Parte pretrigonale - Bulbo dell uretra - Corpo spongioso dell'uretra e corpi cavernosi del pene - Fossa navicolare/orifizio uretrale esterno

18 18 Configurazione interna Nello stato di riposo il lume dell uretra è virtuale e appare, nelle sezioni trasversali, come una fessura, variabile per forma e direzione a seconda delle zone. Le pareti dell uretra sono molli ed elastiche, permettendone, entro certi limiti, la distensione: - al passaggio di urina diventa cilindrico, - Presenta tuttavia alternanze di restringimenti e dilatazioni. Il meato uretrale interno è più ristretto, con diametro medio di 8 mm, della successiva porzione prostatica. L uretra prostatica è una porzione dilatata (diametro massimo 13 mm) compresa tra due restringimenti: - prossimale, il collo vescicale con lo sfintere della vescica e lo sfintere preprostatico. - Distalmente, lo sfintere striato dell uretra (diametro 7 mm) Al restringimento dell uretra membranosa, detto colletto del bulbo, segue una dilatazione della prima parte dell uretra spongiosa, la fossa del bulbo o ampolla uretrale: - dilatazione della parete inferiore - Corrisponde al bulbo dell uretra L uretra spongiosa è cilindrica a diametro uniforme fino alla fossa navicolare: - dilatazione della cavità di forma ovoidale, lunga circa mm e larga 10 mm - Leggermente appiattita in senso trasversale, - Posta a 5-6 mm dal meato uretrale esterno Il meato uretrale esterno ha la forma di una fessura a sviluppo verticale, delimitata da due labbri riuniti inferiormente da una sottile lamina: - si trova sulla sommità del glande. - È il tratto più ristretto di tutto il canale 6,5 mm L esatta conoscenza dei restringimenti dell uretra è importante per l introduzione di strumenti in vescica a scopo diagnostico o terapeutico (es cateteri rigidi, uretrocistoscopi, ecc ) Superficie interna La superficie interna dell uretra, percorsa da sottili pieghe longitudinali che scompaiono durante al distensione, presenta in alcuni tratti caratteristiche particolari. Nella parete posteriore dell uretra prostatica si trova un rilievo longitudinale, il collicolo seminale: - ha contorno ellittico e superficie liscia - Lungo crac 1 cm e largo 3 mm - Le sue estremità continuano - Superiormente con una piega mediana della mucosa, la cresta uretrale che termina in corrispondenza del contorno dell orifizio uretrale interno. - Inferiormente continuano biforcandosi in due frenuli della cresta uretrale. - Lateralmente al collicolo seminale, tra questo e le pareti laterali dell uretra, si trovano i seni prostatici, o solchi laterali del collicolo seminale - Sull estremità mediana del collicolo, si apre l orticolo prostatico, piccolo orifizio a fondo cieco residuo dei dotti di Muller 3 - A metà altezza, sulle pareti laterali del collicolo seminale, sboccano i dotti eiaculatori, mediante 2 piccoli orifizi allungati - Nei solchi laterali del collicolo e anche nelle pareti laterali dell uretra, sboccano gli orifizi puntiformi delle ghiandole prostatiche. Nella parte iniziale dell uretra spongiosa, in corrispondenza della fossa del bulbo, si trovano gli orifizi dei dotti escretori delle due ghiandole bulbouretrali di Compre. Lungo l uretra spongiosa esistono altri piccoli orifizi dati dagli sbocchi delle ghiandole uretrali: - nella sua parete anteriore, piccoli infossamenti della mucosa disposti in serie longitudinali sono detti lacune uretrali di Morgagni. - In corrispondenza della fossa navicolare, nella sua parete anteriore, è presente una piega semilunare della mucosa, la valvola della fossa navicolare. Vasi e nervi Le arterie che giungono all uretra dipendono dalla porzione: - uretra prostatica: arterie dalla rettale media e dall arteria prostatica - Uretra membranosa: dami della pudenda interna, della rettale media, dell arteria trasversa profonda del perineo. - Uretra spongiosa: - rami dell arteria pudenda interna, che entra nel corpo spongioso come arteria spongiosa, - L arteria uretrale - Rami dell arteria dorsale del pene. Le vene formano un ricco plesso sotto la mucosa e si scaricano: - in alto nel plesso pudendo e vescicoprostatico. - In basso nelle vene profonde del pene I linfatici originano da una ricca rete nella lamina propria e tributano: - parte prostatica: linfonodi iliaci interni - Parte membranosa: linfonodi iliaci esterni - Parte spongiosa: linfonodi inguinali. L innervazione somatica, sensitiva e motrice per il muscolo sfintere striato è fornita da rami del nervo pudendo. L innervazione viscerale, simpatica e parasimpatica è fornita bilateralmente dal plesso pelvico attraverso i plessi prostatico e cavernoso del pene. Le fibre effettrici si distribuiscono ai vasi e alla tonaca mucosa, mentre quelle sensitive solo alla mucosa. 3 questi nella femmina si sviluppano per costituire l utero e parte della vagina.

19 19 Uretra femminile L uretra femminile è un condotto di lunghezza 3-5 cm, che: - inizia dalla vescica urinaria - Attraversa il pavimento pelvico - Si apre nella parte anteriore del vestibolo della vagina. Forma, posizione e rapporti L uretra femminile ha un calibro ineguale: - più ampia nel tratto intermedio, (diametro di 8 mm circa) - Ha forma fusata È facilmente dilatabile, tanto da accogliere strumenti di diametro molto superiore a quelli del proprio lume (fino a 25 mm). L origine corrisponde al meato uretrale interno: - decorre obliquamente in basso e in avanti, descrivendo una leggera curva a concavità anteriore - Termina nel meato uretrale esterno, nel vestibolo della vagina, davanti all orifizio vaginale e 2-3 cm dietro al clitoride. Il meato uretrale interno è circolare e imbutiforme, situato più in basso che nel maschio. Il meato uretrale esterno appare come una fessura longitudinale, oppure con sezione triangolare o a croce: - porzione più ristretta dell uretra (diametro 5-6 mm) - Nei giovani, spesso, il contorno anteriore è collegato al clitoride da un rilievo della mucosa pallido, la briglia uretrale. - È circondato da fossette mucose, situate lateralmente, in cui sboccano dotti parauretrali. - dietro al meato uretrale esterno si trova un piccolo rilievo (tubercolo vaginale o carena uretrale) corrispondente all estremità inferiore della colonna vaginale anteriore. Durante il suo decorso, attraversa il diaframma urogenitale: - questo la fissa al pavimento pelvico - Permette di dividere l uretra femminile in - Parte pelvica - Parte perineale Rapporti L uretra si mette in rapporto anteriormente con: - inizialmente con il plesso venoso pudendo, che la separa dalla sinfisi pubica - Trigono urogenitale, che attraversa - Faccia posteriore delle radici del clitoride, e con l unione anteriore dei bulbi del vestibolo Lateralmente contrae rapporti con: - plesso pudendo - Margine mediale del muscolo elevatore dell ano

20 20 - Nella porzione perineale con i corpi cavernosi del clitoride. Posteriormente è in rapporto con la parete anteriore della vagina per tutta la sua estensione: - nei 2/3 inferiori aderisce intimamente - Si costituisce tra i due organi un setto fibroso, il setto uretrovaginale, con spessore crescente in senso caudale - Vi passano vasi venosi - Arterie pudende interne Le vene sboccano nel plesso pudendo e vescicolovaginale in alto, mentre negli organi erettili in basso. I vasi linfatici si scaricano: - superiormente linfonodi ipogastrici e iliaci esterni - Inferiormente linfonodi inguinali L innervazione somatica, motrice e sensitiva è del nervo pudendo, mentre quella viscerale è del plesso pelvico. Configurazione interna La superficie interna dell uretra, rosea e biancastra, presenta sottili pieghe longitudinali che scompaiono con la distensione: - fa eccezione la cresta uretrale, rilievo longitudinale permanente che si estende per tutta la parete posteriore - Sono visibili le lacune uretrali di Morgagni, disposte come nel maschio, longitudinalmente in serie. Vasi e nervi L uretra è irrorata da arterie provenienti da: - arteria vescicale inferiore - Arterie vaginali

21 21 Apparato genitale maschile - Appendice dell epididimo - Paradidimo - Condottini aberranti Generalità L apparato genitale maschile è rappresentato da: - testicoli - Vie spermatiche - Ghiandole annesse - Organi genitali esterni I testicoli, le gonadi maschili, sono situati esternamente alla cavità addominale, nella borsa scortale: - svolgono funzioni di produrre gli spermatozoi nei tubuli seminiferi - Partecipano anche a secernere ormoni androgeni ad opera delle cellule interstiziali Le vie spermatiche iniziano con i tubuli retti, in cui sboccano i tubuli seminiferi. A seguire - rete testis - Epididimo - Condotto deferente - Condotto eiaculatore - Uretra (tratto comune delle vie urinarie e spermatiche) Alcuni tratti delle vie spermatiche non si limitano a permetter il passaggio degli spermatozoi dai testicoli all esterno, ma contribuiscono alla loro maturazione. Inoltre: - modificano la composizione del lume mediante assorbimento/secrezione Le ghiandole annesse alle vie spermatiche sono rappresentate da: - vescichette seminali - Prostata - Ghiandole bulbouretrali di Compre. Queste sono le principali sedi di produzione del liquido seminale, il veicolo in cui gli spermatozoi mantengono motilità e vitalità: - assieme gli spermatozoi costituisce lo sperma. - Le ghiandole annesse hanno caratteristiche funzionali determinate dalla presenza di androgeni I genitali esterni sono rappresentati: - pene: organo della copulazione, sul cui apice (glande) sbocca l uretra - Scroto: sono contenuti i testicoli e parte delle vie spermatiche. Al testicolo e alla prima porzione delle vie spermatiche sono annessi incostantemente dei residui embrionali, organi rudimentali, quali: - appendice del testicolo Testicoli Forma, posizione e rapporti I testicoli sono organi pari di forma ellissoidale, posti sotto il pene tra le radici delle cosce: - contenuti in un sacco cutaneo, la borsa scortale - Appesi all estremità inferiore dei funicoli spermatici. Ciascun testicolo è estremamente mobile, in quanto può essere spostato in tutte le direzioni: - la posizione è determinata dallo stato di contrazione del muscolo cremastere e della parete della borsa scortale - Sono separati l uno dall altro dal setto scrotale - Il sinistro è in genere più basso del destro Le dimensioni dei testicoli sono: - asse maggiore di 4-4,5 cm, diretto obliquamente in basso di 45 - Anteroposteriore di 3 cm - Trasversale 2,5 cm - Peso circa g La consistenza è molle, e il colorito bianco azzurrognolo. Si possono individuare: - faccia mediale: guarda verso il setto scrotale, è piana - Faccia laterale: più convessa - Margine anteriore: convesso e guarda in avanti e in basso - Margine posteriore: quasi rettilineo, rivolto in alto e indietro. - È sormontato per tutta la sua lunghezza dall epididimo, che da attacco al cordone spermatico - Si trova l ilo del testicolo, che da passaggio a - Condottini efferenti - Vasi sanguigni e linfatici - Nervi - L ilo aderisce per tutta la sua lunghezza all epididimo, ma più intimamente verso l estremità superiore. - Polo superiore: convesso, coperto dalla test dell epididimo. - Polo inferiore: più appuntito, da attacco a una lamina fibromuscolare, il legamento scrotale, che lo collega al fondo della borsa scrotale, residuo del gubernaculum testis.

22 22 - L epiorchio riveste anche la faccia mediale del testicolo - raggiuntone il margine posteriore, lo sopravanza all indietro e medialmente, per riflettersi poi nel periorchio - In basso, il foglietto viscerale passa dal margine anteriore del testicolo sul legamento scrotale, rivestendolo - Piega per un breve tratto sulla faccia anteriore del funicolo spermatico - Si riflette anche li nella faccia parietale. La linea di riflessione tra epiorchio e periorchio, detta mesorchio, affianca il margine posteriore del testicolo: - questo è dunque privo di rivestimento sieroso Nella cavità delimitata dai due foglietti circola una minima quantità di liquido sieroso, pertanto è una cavità pressoché virtuale 4. Il testicolo è contenuto in una cavità rivestita da una membrana sierosa, la tonaca vaginale propria, che origina durante lo sviluppo embrionale dal diverticolo peritoneovaginale: - dipendenza del peritoneo, che si forma con la discesa della gonade. - Dopo la nascita diviene indipendente dalla cavità peritoneale, in seguito ad obliterazione del tratto iniziale del diverticolo. La tonaca vaginale propria è costituita da: - foglietto viscerale: riveste e vi aderisce intimamente la superficie del testicolo (tonaca albuginea) - Foglietto parietale: applicato alla parete interna del sacco scrotale, costituita dalla tonaca vaginale comune. I due foglietti continuano uno nell altro in corrispondenza del margine posteriore del testicolo e del sovrastante epididimo, costituendo il mesorchio. L epiorchio (foglietto viscerale) a partire dal margine anteriore, riveste la faccia laterale del testicolo e si addentra nel seno dell epididimo: - riveste l epididimo - Poi si riflette nel periorchio, (foglietto parietale) in corrispondenza del margine mediale. Vasi e nervi Arterie Le arterie che irrorano il testicolo sono principalmente l arteria testicolare, che origina direttamente dall aorta addominale, sotto l arteria renale: - decorre lungo il funicolo spermatico, fornendo alcuni rami per il canale deferente e per l epididimo - Raggiunto il margine posteriore del testicolo, fornisce rami terminali - Penetrano la tonaca albuginea a livello dell ilo - Decorrono nella superficie interna dell albuginea, inviando rami per i setti e per lobuli Il testicolo è raggiunto anche da piccoli rami di: 4 può divenire una cavità reale in condizioni patologiche in cui si abbia l aumento di liquido in essa contenuto (idrocele)

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