CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE
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- Silvestro Alfieri
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1 CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 2011 RESOCONTO INTEGRALE DEFINITIVO
2 INDICE DEGLI ARGOMENTI E DEGLI INTERVENTI APERTURA DELLA SEDUTA. APPROVAZIONE DEL PROCESSO VERBALE DELLA SEDUTA PRECEDENTE E COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA, ANCHE IN ORDINE ALL ASSEGNAZIONE DELLE ATTRIBUZIONI TRA I COMPONENTI DELLA GIUNTA REGIONALE. PAG. 3 DICHIARAZIONE PROGRAMMATICHE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE. DIBATTITO. PAG. 5 CONSIGLIERE CHIERCHIA PAG. 5 CONSIGLIERE NIRO PAG. 10 CONSIGLIERE FRATTURA PAG. 21 CONSIGLIERE D AIMMO PAG. 26 CONSIGLIERE CIOCCA PAG. 29 CONSIGLIERE SABUSCO PAG. 36 CONSIGLIERE LEVA PAG. 37 CONSIGLIERE DE BERNARDO PAG. 43 CONSIGLIERE DI DONATO PAG. 47 CONSIGLIERE CAVALIERE PAG. 58 CONSIGLIERE TEDESCHI PAG. 65 CONSIGLIERE DI PIETRO PAG. 76 CONSIGLIERE TAMBURRO PAG. 78 CONSIGLIERE PETRAROIA PAG. 82 CONSIGLIERE ROMANO PAG. 92 PRESIDENTE DELLA GIUNTA, IORIO PAG
3 X LEGISLATURA SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 2011 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIETRACUPA - ORE 15:37 - PRESIDENTE PIETRACUPA: Il Consiglio è aggiornato alle ore 16:15. 2
4 RIPRESA DELLA SEDUTA PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIETRACUPA - ORE 16:49 - APERTURA DELLA SEDUTA. APPROVAZIONE DEL PROCESSO VERBALE DELLA SEDUTA PRECEDENTE E COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA, ANCHE IN ORDINE ALL ASSEGNAZIONE DELLE ATTRIBUZIONI TRA I COMPONENTI DELLA GIUNTA REGIONALE. PRESIDENTE PIETRACUPA: Diamo inizio ai lavori. Sottopongo all Assemblea, per l approvazione, il processo verbale della seduta del 13 dicembre 2011; chiedo che il citato processo verbale sia dato per letto. Ai sensi dell articolo 38 del Regolamento interno, il processo verbale della seduta del 13 dicembre che si dà per letto - si intende approvato. Comunico che è pervenuta una interrogazione con risposta scritta e orale, a firma del consigliere Leva, con la quale si chiede al Presidente della Giunta regionale e all Assessore competente di riferire in Consiglio regionale in merito ai rilievi formulati dall Autorità di vigilanza sui contratti pubblici e al ruolo della Regione nell appalto e la costruzione del nuovo Auditorium di Isernia. Comunico, inoltre, che il Presidente della Giunta, con proprio decreto n. 395 del 12 dicembre 2011, ha assegnato le attribuzioni ai componenti della Giunta regionale nel modo seguente: - Iorio Angelo Michele, Presidente, oltre ai compiti istituzionali propri e alle materie non assegnate esplicitamente agli Assessori, curerà le materie relative a: Programmazione strategica generale; Controllo strategico e coordinamento politiche comunitarie riforme istituzionali - federalismo fiscale; Politiche giovanili e della famiglia; Rapporti con le Università; Alta sorveglianza sulle Agenzie regionali, Intese istituzionali di programma e Accordi di programma quadro, cooperazione internazionale e internazionalizzazione delle imprese; Comunicazione e informazione; Informatica e new economy; Caccia e Pesca; Cultura; Istruzione; Sport e 3
5 impiantistica sportiva; Lavoro e Formazione Professionale; Protezione Civile; Attività di ricostruzione post-sisma; Politiche di parità di genere e antidiscriminazione. - Chieffo Antonio, Assessore: Lavori Pubblici; Infrastrutture; Enti Locali; Molisani nel Mondo. - Di Sandro Filoteo, Assessore: Sanità e Politiche Sociali; - Fusco Perrella Angiolina, Assessore: Politiche agricole e agroalimentari; Programmazione forestale e sviluppo rurale; Pesca produttiva. - Scasserra Michele, Assessore: Sviluppo economico; Attività Produttive; Commercio e Fiere; Ricerca e innovazione; Terzo settore; Tutela dei consumatori; Turismo e Marketing Territoriale. - Velardi Luigi, Assessore: Ambiente; Beni ambientali; Parchi ed aree protette; Urbanistica e Politiche del territorio; Politiche della casa; Trasporti. - Vitagliano Gianfranco, Assessore: Programmazione; Bilancio e finanze; Patrimonio; Società partecipate; Politiche del credito; Risorse umane e personale; Organizzazione e semplificazione amministrativa; Rapporti con la Conferenza Stato Regioni. 4
6 DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE. DIBATTITO. CHIUSURA DELLA SEDUTA. PRESIDENTE PIETRACUPA: A questo punto parlerà prima un Consigliere di opposizione, è già iscritto a parlare il Consigliere Chierchia, poi c è il Consigliere Leva, il Consigliere Frattura, il Consigliere Niro e il Consigliere D Aimmo. Alterneremo un Consigliere di maggioranza e uno di opposizione. Ha chiesto la parola il Consigliere Chierchia. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE CHIERCHIA: Grazie, Presidente. Devo fare innanzitutto i complimenti al Presidente della Giunta perché in ogni caso, quando si arriva al terzo mandato, ci sono sempre dei meriti, delle strategie, perché non è da tutti. Non so se chiamarla, Presidente, Grillo Iorio o Iorio Grillo, poi me lo dica lei come preferisce essere chiamato, me lo farà sapere nel corso di questa legislatura, perché c è una differenza tra lo Iorio one, lo Iorio bis e questo Iorio ter. Nello Iorio one lei è diventato Presidente della Regione grazie a un ricorso elettorale di un cittadino elettore. Nello Iorio bis è stato meritevole di ampie strategie elettorali, nello Iorio ter ha dovuto fare accordi con un comico, quindi poi ci dirà se lei è andato a casa di Beppe Grillo o se Grillo è venuto a casa sua, perché se non ci fosse stata la lista di Beppe Grillo PRESIDENTE DELLA GIUNTA IORIO: (Interloquisce fuori microfono) CONSIGLIERE CHIERCHIA: Ci fa piacere che lo dica pubblicamente, quindi io la chiamerò Grillo Iorio, così si chiarisce. Certamente, Presidente, Lei ha un fattore C, che Dio la benedica, perché l ha accompagnata, io mi auguro che questo fattore C l accompagni per tutto il resto della sua vita. PRESIDENTE DELLA GIUNTA IORIO: Io ho un fattore S. 5
7 CONSIGLIERE CHIERCHIA: Nostri amici comuni lo chiamano fattore C. Questa terza legislatura, a differenza delle altre due, secondo me sarà una legislatura comico - clientelare - dittatoriale, perché oltre alle clientele e alla impostazione dittatoriale che lei ha avuto in precedenza, in onore a Beppe Grillo, lei dovrà dare anche un impostazione comica. In realtà chi l aiuterà, secondo me, in questa legislatura saranno i cinque Assessori che ha nominato, perché lei ha nominato cinque Assessori veramente persone per bene, cinque persone valide, cinque persone che saranno in grado, secondo me, di portare avanti gli impegni che lei ha preso con tutti i molisani, perché lei sa meglio di me che per la prima volta lei non ha goduto in campagna elettorale della maggioranza assoluta, ma relativa. Lei non si offenderà se dico che è un Presidente relativo. Grazie alla legge elettorale regionale, che io mi auguro che tutti vorremo cambiare, si viene eletti anche con la maggioranza relativa. Presidente, io gliel ho sempre detto e glielo dico anche a microfono, Lei, perciò è un grande politico e questo glielo riconosco, riesce sempre a far prevalere il lato politico sul lato umano, cosa che a me onestamente non riesce perché io non sarò mai un politico. Lei in provincia di Campobasso come Presidente ha avuto 61 mila voti e le liste 69 mila, in provincia di Isernia 28 mila e le liste 32 mila, quindi ci sono stati 14 mila elettori che hanno votato un candidato della sua lista, ma non hanno votato Lei. Perché questo? Se non lo sa, glielo dico io, perché ci sono stati dei candidati nelle sue liste che le andavano dicendo peste e corna - mi assumo la responsabilità a microfono di quello che dico - e che hanno fatto fare voto incrociato, hanno detto: Votate me. Votate qualunque Presidente, basta che votate. Secondo me al posto del voto incrociato era meglio un rapporto più lineare, più limpido, più sereno. Io gliel ho sempre detto, molte volte ho votato contro. Io so pure e mi aspetto, dopo questo mio intervento, gli attacchi delle sue truppe mediatiche che getteranno fango contro Chierchia perché se non lo farà Lei, lo farà qualche suo sostenitore perché Lei ha delle truppe cammellate e corazzate che controllano gli organi di informazione, quindi mi aspetto tanto fango. Però, Presidente, il consigliere Romano lo ha dimostrato che pur essendo attaccato quotidianamente sui giornali, ha avuto più di 3 mila preferenze, quindi oltre ai voti clientelari, ci sono anche i voti di altre persone che votano perché uno dice la verità, ma io la verità l ho sempre detta e ci tengo perché la prima cosa che mi 6
8 diranno sarà: Ma lei era candidato con Molise Civile. Io sono stato ingannato dalla candidatura con Molise Civile e prima che lo dicano gli altri, vi dico io, quand ero seduto su quel banco, tutti i provvedimenti ai quali ho votato contro. Ho votato contro il Bilancio, contro il Piano turistico, sono stato l unico, insieme al consigliere Tamburo, a votare a favore del Regolamento per la caccia al cinghiale, avremmo avuto due morti in meno sulla coscienza, intanto la gente continua a morire perché in quest aula qualcuno ha detto che non c era bisogno del Regolamento della caccia al cinghiale. Ho presentato la mozione per abolire la delibera di Giunta n. 672 sui rifiuti pericolosi insieme all opposizione; ho presentato gli emendamenti al Bilancio, tutti quanti bocciati; non ho partecipato a una nomina negli Enti, quando c erano le sospensioni, tutti quanti i Consiglieri si riunivano per nominare una persona nei propri Enti, mai e poi mai nella scorsa legislatura ho avuto un solo rappresentante, quindi io sono libero, sto qui perché sono una persona libera, per fortuna su questa terra non ho padroni, l unico padrone e amico non è di questo mondo e sta lassù. Basta mettere su Chierchia: sprechi delle delibere e si trovano sul motore di ricerca tutti i miei voti contrari che poi risultano agli atti del Consiglio, tutte le decine e decine di volte in cui io ho votato contro le delibere che io reputo di sprechi, anche sugli Assessori esterni. Mi fa piacere aver sentito le sue dichiarazioni sugli Assessori esterni per i risparmi dei costi della politica, però le faccio notare che il sottoscritto, fesso, l aveva detto tre anni fa quando Lei ha nominato in Giunta otto persone in più e sono state pagate per tre anni. Lei sa che io mi sono battuto sullo Statuto per far inserire la norma che gli Assessori non potevano essere esterni per legge, per Statuto, però capisco che la mia potenza mediatica non è la sua, quindi, purtroppo, quelle cose che diceva Chierchia tre anni fa, adesso vengono prese come Bibbia. Per quanto riguarda gli sprechi della delibera, io mi auguro che Lei non faccia più delle delibere come quelle che ha fatto ultimamente perché le 150 delibere ultime Io ho letto le sue dichiarazioni programmatiche, ma cozzano con quello che Lei ha fatto nelle ultime tre sedute di Giunta regionale, le delibere elettorali, come le chiamo, perché nelle dichiarazioni programmatiche per esempio, io ho cercato anche di capire questo volume Ti prometto che torno, la Giunta ha deliberato nella seduta del 30 agosto l acquisto di 500 copie del volume Ti prometto che torno. Io ho anche cercato su internet, chiedo ufficialmente una copia di questo 7
9 libro perché effettivamente sarà importante per la Regione Molise spendere 15 mila euro per 500 copie di questo volume il 30 agosto 2011, così come mi auguro che insieme agli altri colleghi Consiglieri, e ci sarà una mia proposta in tal senso, si voglia abolire la legge 40/2002 perché sempre il 18 luglio 2011 sono stati dati 25 mila euro a fronte di un costo di 100 mila euro all Ente di interesse regionale Istituto di Studi Storici Politici San Pio V. Ci sarà, quindi, una mia proposta di legge per abolire la legge 40/2002 perché in tema di risparmio non possiamo spendere 20 mila euro così come è stato deliberato il 18 luglio per il cortometraggio Non al denaro, non al vento né al sole a favore della Frentana Cinematografica con sede in Larino, così come non possiamo mandare le persone in Argentina a insegnare le tecniche di teatro in Argentina perché io capisco che in questo clima populistico fa molta presa sull opinione pubblica il taglio dei costi della politica, però, Presidente, sulle televisioni, sui giornali, andate a dire anche quello che avete deliberato a luglio e a agosto! Infatti, io chiederò anche una copia di questo studio, 25 mila euro netti, per incarico di studio consistente nell analisi e nel monitoraggio di tutte le questioni attinenti al Mezzogiorno affidato a una dottoressa nata nel 1962, che tra l altro non è neanche molisana. Io, infatti, non nomino le centinaia di contratti a 25 mila euro l anno, quelli non li nomino, perché quelli fanno parte di delibere clientelari e ce le dobbiamo sorbire perché chi ha il potere fa il consenso anche in questo modo. Per ultimo voglio citare il caso degli otto lavoratori della Q.E.I. che, nonostante una mozione approvata, un ordine del giorno in questo Consiglio, nonostante una lettera ufficiale trasmessa alla Giunta molti mesi or sono a firma mia e di Incollingo, ancora non abbiamo una risposta. Addirittura c è stata la nascita prematura di un bambino, caro Presidente, a causa dello stress a cui è stata sottoposta una lavoratrice, chiamiamola lavoratrice, ma ormai è un anno e mezzo che queste persone, lavoratori della Q.E.I., non lavorano e sembra che il lavoro sia stato dato all esterno, se così fosse sarebbe un caso grave. Quindi, Presidente, io mi auguro che Lei insieme ai suoi cinque Assessori riesca a invertire la rotta Dite che sono sei, io ne ho contati cinque, mi sarò sbagliato, per me uno non conta, però a tutto questo, amici, c è rimedio e il mio appello va ai Consiglieri grillini della maggioranza, perché poi bastava che un Consigliere, uno, avesse deciso di spostare per una volta il potere da Isernia a Campobasso, un tema a me caro perché io sono campanilista, perché Isernia 8
10 ha avuto troppo potere, lo ridico per la quarta volta in Consiglio regionale, bastava Adesso non c è il Consigliere Grillo Cavaliere o Cavaliere Grillo o anche il Consigliere Grillo Niro o Niro Grillo, bastava che ci fosse uno candidato da questa parte, a quest ora Però il 17 maggio c è il ricorso e speriamo che dal riconteggio delle schede venga fuori quello che Ci giungono voci anche di un minorenne che ha votato a Isernia, ci giungono voci di vizi insanabili ASSESSORE VITAGLIANO: Naturalmente ha votato Iorio. CONSIGLIERE CHIERCHIA: Secondo me ha votato Grillo perché votare Grillo o votare Iorio è la stessa cosa, l accordo l ha fatto il Presidente, non io. Il mio appello a tutti i Consiglieri, specie a quelli di maggioranza, c è. Io non vorrei aver dipinto un quadro fosco, noi dobbiamo essere sereni, guardare al futuro nell interesse della regione e possiamo porre rimedio, colleghi, il mio è un appello veramente accorato, grazie all articolo 122 della Costituzione. Vi diranno per l ennesima volta la stupidaggine che c è l elezione diretta del Presidente, che non si può fare l elezione assembleare. Non è vero, lo dice la Costituzione e guardate che si poteva fare. Io vi cito un caso, forse voi non lo sapete: esiste una legge, la 165 del 2004, che vieta il terzo mandato ai Presidenti della Giunta regionale. Sapete cosa mi è stato risposto? Che quella legge è una legge quadro, non va in vigore se non viene recepita da una legge regionale. Cari signori, per Chierchia quella legge è valida! Io ho dovuto fare un ricorso la volta scorsa, quando sono andato al TAR, sapete che ha fatto il Presidente del TAR allora con decreto monocratico? Ha scritto così: Siccome è in vigore la legge 165 del 2004, bisogna rispettare i principi di questa legge e quindi il consigliere resta in carica fino alla Cassazione. Bene, quando ho visto il Presidente Iorio candidato per la terza volta, ho scoperto che la legge 165 per Chierchia vale e per Iorio no. Quando voi leggete: La legge è uguale per tutti, vi porto io la mia testimonianza, non è così. È valsa per me, ho dovuto far ricorso al Consiglio di Stato. Dicevo che c è rimedio e come c è rimedio? Io ho provato con quattro temerari nello Statuto scorso, e ringrazio il Consigliere Niro che è stato uno di quelli che ha fatto con me la battaglia per l elezione assembleare del Presidente. Noi adesso seduta stante, 9
11 tra cinque minuti, possiamo tranquillamente tutti insieme sfiduciare il Presidente ed eleggere. Chiaramente va approvata la norma dello Statuto, quindi vi invito nel prossimo Statuto a mettere la norma dell elezione assembleare, si sfiducia il Presidente e viene eletto uno di voi, non dico nemmeno uno di noi, uno di voi, perché il nome del Presidente, che si dice elezione diretta, l abbiamo trovato prestampato sulla scheda, così come il nome di Antonio Federico. Li abbiamo trovati prestampati sulla scheda, invece voi, seduti qui con me in quest aula, avete avuto il vostro cognome scritto di proprio pugno da tanti e tanti migliaia di elettori molisani. Quella, la chiamo io elezione diretta! Infatti l articolo 122 della Costituzione non dice di elezione che deve essere per forza diretta, dice: Salvo se lo Statuto non prevede diversamente. Allora prevediamolo nello Statuto, ma non è contro il Presidente Iorio, perché il Presidente Iorio nel 93, non ricordo bene l anno, ha fatto il ribaltone, prima era assemblearista, poi quando gli ho parlato, perché con il Presidente sono amico, lui mi dice: Sono cambiate le leggi, ma le leggi le scriviamo noi in quest aula, cari colleghi, lo Statuto lo scriviamo noi, quindi prevediamo immediatamente la sfiducia al Presidente, elezioni assembleari del Presidente. Uno di voi viene eletto, quello è il Presidente eletto dal popolo. Grazie. PRESIDENTE PIETRACUPA: Grazie, Consigliere Chierchia. Ha chiesto la parola il Consigliere Niro. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE NIRO: Grazie Presidente. Io voglio augurare un buon pomeriggio a tutti, un ben ritrovato ai colleghi con cui abbiamo vissuto la passata esperienza della IX Legislatura ed un benvenuto, ovviamente, a tutti quelli che siedono per la prima volta in questa Assise. Ovviamente a tutti, sinceramente, auguro buon lavoro. Un rispettoso saluto ed un augurio di buon lavoro lo rivolgo al Presidente del Consiglio regionale Pietracupa. Un saluto ed un augurio molto particolare e sentito di buon lavoro, considerato anche il contesto socio-economico e politico in cui prende l avvio questa X Legislatura, mi sia consentito riservare a Lei, Presidente Iorio, e alla Sua squadra di governo. Vedete, cari colleghi, la presentazione al Consiglio delle dichiarazioni programmatiche rimane, senza dubbio, uno dei momenti fondamentali della storia di una legislatura. Proprio con questo atto, infatti, vengono fissati gli obiettivi che il Governo regionale si propone di raggiungere e 10
12 vengono dettati gli indirizzi e le condizioni per il loro raggiungimento. È proprio in questo momento che ognuno di noi assume, ovviamente, i propri impegni di fronte ai cittadini, con tutto il carico di responsabilità che ciò comporta, anche quello - caro collega Chierchia, ti do del tu perché credo di poterlo fare, ti ringrazio delle belle parole che hai usato nei miei confronti - di contestare e di fare altri passi che non riguardano questa Assemblea, per tutelare gli impegni che ognuno di noi assume nel momento in cui siede in questa aula. Presidente, voglio subito dichiarare che condivido ed apprezzo le linee esposte nel programma di legislatura per questo quinquennio 2011/2016. E ciò per due motivi: uno perché, dopo le necessarie modifiche, quelle introduzioni, quegli ampliamenti e quelle osservazioni rappresentano una corretta sintesi delle indicazioni, delle posizioni ed anche delle proposte che sono state avanzate dalle diverse forze politiche della coalizione, forze che hanno contribuito alla elaborazione di un programma elettorale, come lo abbiamo presentato all inizio, il giorno dopo della presentazione delle liste, e che è stato apprezzato dagli elettori molisani; questo ad ulteriore conferma della validità dell impegno che tutti noi avevamo assunto. L altro motivo è perché ritengo che le linee programmatiche propagano quanto di meglio si possa fare, considerato, come dicevo poc anzi, la gravità della situazione in cui viviamo. Nelle sue parole, Presidente, io ho anche avvertito una volontà corredata di buoni propositi, volta al superamento delle difficoltà e delle inefficienze anche che affliggono la vita della nostra regione. Condivido sia le preoccupazioni che le speranze che sono state espresse, così come l indicazione delle strategie volte al superamento delle situazioni di criticità. Ora il problema che abbiamo di fronte è quello di evitare che le premesse, e quindi anche le promesse, seppur buone, non seguano i fatti, arenando magari l azione di governo nelle secche di un confronto politico avulso dalla realtà e da un contesto sociale ed economico. È da tempo che si vive nel nostro paese una situazione di stallo, proprio in attesa di questo fantomatico federalismo. Non vorrei essere blasfemo, anche considerando il periodo natalizio, ma questo federalismo sembra essere una sorta di Messia che porterà con sé la soluzione di tutti i problemi, poiché spesso si dice con il federalismo ci sarà una assunzione di responsabilità da parte di tutti. Consentitemi di esprimere qualche dubbio in tal proposito. L esperienza maturata sul campo mi dice purtroppo altre cose. Solo qualche esempio: ho 11
13 ascoltato gli amici della Sicilia che dicono: Noi siamo Regione a Statuto speciale e comunque il federalismo non ci riguarda, è un problema che riguarda voi, è un problema che riguarda essenzialmente le Regioni a Statuto ordinario. I privilegi delle Regioni a Statuto speciale restano tali e quali, inalterati. Riportando qualche passaggio del sindaco Alemanno, solo qualche settimana fa, dichiarava: Speriamo che arrivi in fretta il federalismo perché a Roma si riceveranno più risorse. E così anche gli amici della Calabria che dicono che finalmente con il federalismo sono riusciti a far riconoscere Reggio Calabria come metropoli e quindi possono contare su più risorse. Ed allora si tratta di un federalismo a cui si guarda, devo dedurre, esclusivamente in termini di quanto ci si guadagna, abbandonando magari quella necessaria visione complessiva del sistema e del concetto di nazione. Ed allora quale è l assunzione di responsabilità? Io ho la chiara impressione, e credo che non sia solo un impressione, che siamo già entrati in un gioco virtuoso dove si lotta per la sopravvivenza di alcuni a scapito di altri. Se così stanno le cose, noi abbiamo la necessità, il diritto ed ancora più il dovere di guardare alla nostra piccola regione con particolare attenzione, difendendone senza incertezze ed esitazioni la sua esistenza, al di là e al di sopra di quelle difficoltà strutturali, anzi, proprio partendo dalla nostra diversità come regione piccola, strutturalmente carente e con grandi problematiche territoriali e sociali. Oggi, a mio avviso, sono in gioco il benessere, la qualità sociale e civile della nostra comunità regionale che hanno fatto della nostra regione piccola, per dimensioni territoriali e demografiche, una realtà non certo anonima ed indistinta dell Italia centro meridionale. Io direi tutt altro e questo lo testimonia l assegnazione di fondi dell ultima delibera CIPE di agosto. L obiettivo fondamentale, però, che credo accomuni un po tutti noi, è quello che dalla profonda fase del riordino istituzionale, che, come dicevo, interessa la nazione, la regione Molise esca da qualche segno di questa battaglia sostenuta, non più povera, non più penalizzata delle altre. E questo è un auspicio che lancio al Governo. E sulla base di questa premessa, Presidente, credo che il suo pragmatismo, nella lettura del territorio e proprio nella indicazione delle strade da percorrere per reggere questo urto della grande crisi economica e finanziaria, a mio avviso, rappresenti i punti cardine dell attività di governo per i prossimi anni. A mio avviso, le dichiarazioni programmatiche riflettono i bisogni dell intera comunità regionale 12
14 e vanno ad intercettare fin da ora quelle speranze di una ripresa che bisogna necessariamente preparare e strutturare, leggendo tra le pieghe evolutive del processo di profonda crisi a cui ho fatto appena riferimento. E noi su questo sforzo ci sentiamo impegnati come UDEUR, Presidente, fornendo fin da subito il nostro contributo di idee, di sollecitazioni e proposte, a cominciare da uno dei temi centrali a cui nelle dichiarazioni programmatiche è stata data una buona attenzione, e cioè il tema del lavoro. Mi pare che su come ristrutturare il settore del lavoro in Italia è in corso un ampio ed interessante dibattito, soprattutto in questi giorni, e su questo argomento credo che è necessario, cari amici del Governo regionale, compiere tutti gli sforzi necessari per aprire un confronto costruttivo e non demagogico con il Governo centrale ed anche con i sindacati. Bisogna definire, però, i contenuti, le forme del lavoro flessibile che non deve essere demonizzato. Certamente tutti sappiamo che parlare di produttività, di flessibilità, ricorrono questi termini in questo dibattito parlamentare che si sta facendo in queste ore, significa toccare il nervo scoperto del dibattimento politico, per certi versi, e sindacale per altri, ma è altrettanto vero che non è eliminando la flessibilità che si rafforza il tempo indeterminato. Negli ultimi interventi questo concetto l ha affermato anche il neo Ministro del Lavoro, Fornero. Allora sarebbe interessante, a mio avviso, approfondire l idea magari di introdurre per il Mezzogiorno un contratto straordinario di accesso al lavoro, magari a costi più contenuti e magari anche per un tempo più limitato, suggerirei almeno cinque anni, in sostituzione di un lavoro precario, legando tale contratto, per renderlo poi stabile, alla fuoriuscita dei lavoratori più anziani dal ciclo produttivo. Qualche altra precisazione sul piano della flessibilità: strumenti quali l apprendistato, strumenti quali il contratto di inserimento, sarebbero, a mio avviso, da spronare, magari da incoraggiare ed anche da implementare. Ovviamente il lavoro significa anche impresa che deve essere tutelata in quanto strumento per la creazione di opportunità ed anche e soprattutto per la creazione di posti di lavoro. Il nostro tessuto produttivo è fatto di piccole imprese che hanno carenza di liquidità, derivata dal sistema dei pagamenti che è ormai in crisi profonda, e soprattutto anche da tracolli finanziari. Allora c è bisogno di una diversa politica del credito. Faccio appello al neo Assessore alle Politiche del credito, intervenendo sul sistema bancario; così come c è bisogno di liberare le imprese e i cittadini da un altro concetto: il 13
15 concetto della burocrazia. Uno dei nostri grandi nemici è proprio la burocrazia, la mentalità burocratica, la fissazione di schemi che invecchiano e che non riusciamo neppure a rimuovere perché erano appunto nella mentalità, una mentalità politica di cui dobbiamo necessariamente liberarci. Ed allora dobbiamo eliminare quelle leggi, quei regolamenti inutili che servono solo a far sprofondare il cittadino in un mare polveroso di carte. Qualcosa l abbiamo già fatta nella IX Legislatura per mano e per proposta dell amico neo Assessore Antonio Chieffo. Per quanto attiene il mondo del lavoro, dobbiamo rendere efficace il sistema formativo, magari andando ad intensificare i rapporti di collaborazione con l Università del Molise, rispettandone la piena ed assoluta autonomia, ma fornendo indicazioni strategiche, sollecitando ed agevolando rapporti sempre più consistenti con i sistemi produttivi e soprattutto con quelli della Pubblica Amministrazione. Sarebbe auspicabile anche l intensificazione della collaborazione del sistema formativo con i vari settori vitali che hanno un importanza per la nostra regione, settori quali l agricoltura, il turismo, l ambiente, la produzione di energia alternativa, settori che sono predisposti per svolgere una azione sinergica con finalità di consolidamento e soprattutto messa in sicurezza del territorio, di sviluppo sostenibile e di attività economica. Dobbiamo sostenere in agricoltura e zootecnia la scelta della tipicità e della vocazione territoriale, magari andando a privilegiare quella della qualità alla quantità, optando per quella cosiddetta filiera corta. E noi abbiamo già trattato nella precedente legislatura, la IX, con la Legge regionale n. 9 del 22/03/2010. Che cosa abbiamo fatto: in quella legge sull agriturismo abbiamo dato voce a chi veramente lavora la terra, con la filiera corta. A mio avviso, sostenere un sistema produttivo agricolo di questo tipo significherebbe sostenere anche lo sviluppo turistico che nella nostra regione non può fare a meno di quell apporto della produzione enogastronomica. Abbiamo la necessità, visti i vari ma infruttuosi tentativi precedenti, di produrre un poderoso sforzo di ristrutturazione ed addirittura di riorganizzazione del sistema turistico molisano. Qui mi sia consentito di aprire uno spaccato, facendo un apprezzamento all amico già Assessore Franco Giorgio Marinelli che ha predisposto, come rappresentante in Giunta di questo settore, un testo unico sul turismo, purtroppo arenato non in IV Commissione che presiedevo ma in I Commissione, per trovare le eventuali coperture finanziarie. Allora così come abbiamo fatto, 14
16 anzi invito l Assessore, ed io sono disponibile, il nuovo Presidente della IV Commissione di riprendere velocemente quel testo perché abbiamo un lavoro già sviluppato da tempo. Così come abbiamo tentato di fare per alcuni ultimi provvedimenti, vedi anche la riorganizzazione delle professioni dei maestri di sci, e tante altre cose, caratteri innovativi soprattutto per quelle aree regionali non toccate dal turismo tradizionale. E credo che particolare e non rinviabile attenzione deve essere dedicata alla montagna. Non ho scorso, nella lettura, qualcosa che trattasse la montagna, ma perché va intesa nella sua complessità. Dobbiamo renderci conto che le grandi potenzialità turistiche, ed in genere di produzione e di ricchezza che la montagna ci offre, sono traducibili in risultati concreti solo con il coinvolgimento di chi vive in quelle zone, aiutandoli a superare i problemi che limitano le attività di tutti i giorni. Sostenere e favorire proprio lo sviluppo dei settori produttivi a cui ho fatto appena riferimento, non può prescindere dal preservare anche l ambiente molisano, dalle varie forme di inquinamento provvedendo, magari, prima di tutto, a strutturare il sistema della gestione integrata dei rifiuti. Parlando poi di crescita economica, non possiamo non assumere una presa di posizione precisa, Presidente, anche per quanto riguarda il sistema dei trasporti in riferimento al quale non mi convince la predominanza del trasporto su gomma. senza puntare ad un ammodernamento del trasporto ferroviario per i collegamenti soprattutto extraregionali. Affrontando le problematiche legate al mondo dell impresa e del lavoro, e quelle legate alla ripresa e alla crescita economica, dobbiamo tener presente che ad esse sono strettamente connesse anche le problematiche sociali che non sono assolutamente temi secondari. A mio avviso, lo sviluppo economico è condizionato dai temi del sociale perché il tema del sociale è, a sua volta, condizionato dal tema della sussidiarietà. E la sussidiarietà è oggi la parola chiave per la creazione di un nuovo welfare, in un rapporto tra Stato - Regione cittadini, che sia diverso, che veda il recupero di tutte quelle società intermedie, prima tra tutte la famiglia che svolge un ruolo ed una funzione collettiva, una funzione di utilità politica. In un sistema in cui ci sono risorse molto limitate, in un sistema sempre meno sostenibile, emerge l assoluta necessità di incentivare il primo ammortizzatore sociale e cioè la famiglia. Più in generale, ritengo che sia giunto il tempo per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi, magari andando a favorire l associazionismo e le attività di 15
17 volontariato, volto a garantire i diritti alla sicurezza sociale, allo studio, alla salute dei cittadini, con specifica attenzione proprio a quelle persone che vivono in situazioni di disagio, magari andando ad operare per assicurare, in ogni comunità del territorio regionale, livelli essenziali di servizi. Arriviamo al bene primario: la salute dei cittadini. Io condivido l impostazione generale che Lei, Presidente, ha inteso dare alle problematiche della salute. Noi dobbiamo muoverci sulla base di presupposti essenziali: la garanzia per tutto il territorio regionale dei livelli essenziali di assistenza, quindi le aree urbane come le aree interne, nel rispetto dei vincoli che ci vengono dati dal bilancio. Capisco che non sarà facile, ma le indicazioni che Lei ha già fornito, a me sembrano rispondere ad una pianificazione equilibrata del sistema assistenziale regionale. Mi permetto, però, di suggerire qualcosa, non avendone trovato riferimento nelle sue dichiarazioni: affrontiamo il tema delle eliminazioni delle liste di attesa, magari andando a valutare l opportunità di attivare, una volta per tutte, quei centri unici di prenotazione che rappresentano, a mio avviso, una delle migliori prassi operative se si considerano i risultati ottenuti anche in altre regioni, in relazione al monitoraggio delle stesse liste di attesa, con riferimento al confronto tra il servizio pubblico e privato, ovviamente accreditato. Questo è un obiettivo per me primario, prioritario che ritengo qualifichi l azione della Regione soprattutto a livello di sanità. Un altro punto cardine riguarda, ovviamente, l individuazione dei costi standard, tenuto conto delle diverse condizioni di erogazione del servizio in relazione al territorio e le questioni legate al ruolo del medico di medicina generale che deve essere collegata al pediatra di libera scelta, ai medici di continuità assistenziale, agli specialisti ambulatoriali, soprattutto alla rimodulazione, quindi di una offerta complessiva, anche con riferimento agli orari. C è una linea chiara che va seguita anche nella partita del rapporto tra pubblico e privato, sia per l accreditamento delle eccellenze che per la gestione dei servizi. Certamente la difficoltà che l amministrazione regionale ha nel garantire i tanti servizi di cui trattiamo è anche dovuta ad un altro aspetto che è quello dell evasione fiscale, di cui non ho trovato cenno nelle sue dichiarazioni, che tante risorse nega al benessere alla comunità, Presidente. Questo è un argomento che, man mano che le norme federali si affermeranno, diventerà sempre più importante e quindi dobbiamo organizzare da subito dei sistemi efficaci di controllo per arginare questo odioso malcostume. Su questi temi noi 16
18 dell UDEUR saremo accorti, propositivi e vigili, ma l attenzione che nelle dichiarazioni programmatiche è rivolta ad essi ci tranquillizza, mi tranquillizza. Vedete colleghi, questa coalizione di governo, sulla scorta delle esperienze maturate nel grande e difficile lavoro già svolto, un lavoro spesso dileggiato con molta superficialità, è in grado di leggere il territorio, di rappresentarlo, di sostenerlo in un complicato cammino di sviluppo, proprio all interno di un contesto che vede stravolti gli assetti sociali, economici e politici in ogni parte del mondo. Abbiamo contrastato, in ordine alle nostre possibilità, l ondata delle difficoltà che si sono abbattute sulla regione, cercando di infondere alcune cose: la tranquillità in una comunità in cui deve essere riconosciuto il merito di sapersi gestire con saggezza, che affronta le avversità, facendo leva su uno sforzo collettivo, senza demagogie e soprattutto senza strutture complesse. Quella molisana è una comunità che non ha smarrito la speranza e che difende tenacemente la sua storia, la sua cultura e il suo modo di essere, la sua esistenza, e ad essa bisogna rendere, però, gli strumenti per riprendere la crescita, con azioni di sostegno mirate, libere da ogni forma di ostacolo che possa determinare un ulteriore rallentamento o paralisi. Perciò condivido le indicazioni Sue, Presidente Iorio, ma ogni proposito, per buono che possa essere, sarà destinato al fallimento se non si compie uno sforzo veramente unitario, che abbia come scopo reale, e non propagandistico, di assicurare a tutte le fasce sociali il benessere. Il Presidente Iorio, a mio avviso, cari colleghi, ha una visione chiara e rigorosa delle misure che dovrà mettere in campo in questa legislatura, poiché ben conosce, visto il terzo mandato, le difficoltà, i drammi che si consumano nelle famiglie, alla disperata ricerca di un lavoro, in una scuola umiliata, nel suo essere scuola, da provvedimenti ministeriali che non tengono conto delle zone interne che reclamano la pari opportunità con altri territori, nelle grandi aziende dove la certezza del lavoro sta diventando sempre più una chimera, nelle professioni autonome dove regnano sovrane confusione ed incertezza nella gestione quotidiana. Soprattutto voglio richiamare i giovani che sono ormai sfiduciati nei loro orizzonti di vita. La conoscenza di questi fatti fa sì che le Sue dichiarazioni programmatiche, a mio avviso, assumono un valore di fiducia, una certezza di una volontà ben precisa di uscire, una volta per tutte, dalle secche della crisi per approdare a condizioni, io mi auguro, migliori. E a questo processo di rilancio, che passa appunto dal lavoro, 17
19 dai servizi di qualità, dalla valorizzazione delle risorse, dalla creazione di reti di imprese e dall innovazione dell amministrazione, io do il mio assenso con la precisa volontà di contrastare ogni possibile incertezza. Al Presidente Iorio, in conclusione di questo intervento, chiedo di voler ridare impulso alle procedure per l approvazione del nuovo Statuto regionale perché si possa rispondere con tempestività ad una esigenza diffusa ed avvertita su tutto il nostro territorio, di una riorganizzazione del sistema di governo e di amministrazione regionale. Si tratta di un momento storico poiché non è in discussione il nostro Statuto, ma lo Statuto dei molisani, la loro, ed io aggiungerei anche la nostra, Costituzione. E pertanto bisogna lavorare senza arroganze, senza forzature e senza scorciatoie per trovare la più ampia condivisione delle parti politiche che siedono in questa aula. Una classe politica e dirigente difende la sua credibilità, di fronte all opinione pubblica, solamente se abbandona i tatticismi di comodo e traduce in concreto le proprie azioni. In questo ambito si inserisce la questione relativa alla riduzione dei costi della politica che necessita di interventi immediati, che siano giusti ed organici, non scollegati. Il sistema delle indennità e dei vitalizi necessita di una revisione, muovendo magari dall introduzione del principio dell assoluta loro non cumulabilità alla previsione della sospensione del vitalizio, magari in presenza di altra indennità di carica concessa a seguito di nomina o carica pubblica, magari stabilendo un parametro di riferimento e dando loro la possibilità di un eventuale opzione. Allora si tratta di provvedimenti non più rinviabili che toccano argomenti che ormai rappresentano dei veri e propri nervi scoperti nel comune sentire dei cittadini. Credo che il risultato elettorale, quello complessivo delle ultime regionali del 16 e del 17 ottobre, nella nostra regione ci ha dato delle indicazioni ben precise. Seppure è vero che la maggioranza dei cittadini molisani ha continuato a dare la propria fiducia alla coalizione di centro destra e a Lei, Presidente Iorio, è altrettanto vero che sono emersi alcuni elementi su cui non si può banalizzare. Quel voto ha evidenziato, infatti, taluni punti deboli di difficoltà, a partire dal fenomeno, sempre crescente, dell astensionismo, una grave rinuncia ad un diritto dovere che evidenzia una chiara e consistente difficoltà di rapporto tra la politica e la società. E a complicare ulteriormente lo stato delle cose contribuisce anche l avvio turbolento di questa legislatura, tra scontri politici, accuse, attacchi e, da ultimo, ricorsi. Così come mi viene da osservare che il 18
20 Governo regionale non è ancora completo, Presidente, in tutte le sue rappresentanze. Una parte della maggioranza non ha espressione nella sua compagine, Presidente, quella parte di maggioranza che pure si è candidata per contribuire a governare il Molise, che ha dimostrato nella scorsa legislatura di saperlo fare con qualità e credo con competenza, da Lei stesso riconosciute. Presidente, diciamolo, lo dico con un punto di amarezza: certo non è stato un buon modo per iniziare la legislatura. Il partito che rappresento ha legittimi e fondati motivi di ritenere ancora non equilibrati gli assetti politici e istituzionali che si sono determinati dopo le consultazioni del 16 e del 17 ottobre. Mi auguro, anzi, aggiungo, sono certo, pena smentita, che questa situazione possa repentinamente giungere al termine con il superamento, da parte del suo partito, di quelle tendenze assolutistiche da cui è da tempo affascinato. Ed anche perché, Presidente, ritengo importante, e ancora più in questa fase di avvio di legislatura, valorizzare il pluralismo della coalizione di centro destra, una coalizione che, anche e soprattutto per questo motivo, ha riscosso la maggioranza dei consensi da parte degli elettori e delle elettrici molisani, addirittura attestandosi ben oltre il 56%, con una demolizione al 50% del premio di maggioranza. Rispondere alle esigenze della popolazione, se vengono osservate queste cose, sarà tanto più possibile quanto più coesa sarà la maggioranza di centro destra ed in questo senso il gruppo che io rappresento, Popolari UDEUR, sarà un alleato leale. Su questo punto voglio essere chiaro fino in fondo, anche per evitare possibili illazioni sulla posizione dell UDEUR. Lo dico una volta per tutte: non è in discussione la nostra collocazione, come non lo è mai stato dal 2008 in avanti. Ma l essere parte integrante, così come gli elettori hanno voluto, di questa maggioranza deriva proprio da quel patto politico programmatico a cui ho fatto riferimento, definito nel 2008, avallato dai successivi consensi elettorati, perché un patto senza consensi elettorali poco importa, che ci sono stati riconosciuti. Non siamo stati, non siamo e non saremo certamente noi a venir meno agli impegni assunti. Io ed il partito che rappresento continueremo a svolgere la nostra attività in modo convinto ed equilibrato, proprio nell interesse della comunità amministrata e soprattutto nel rispetto, almeno per quanto ci riguarda, dei contenuti di quell alleanza, sancita anche a livello nazionale, dal nostro partito con il Suo, Presidente. Seppur dobbiamo far notare, a tal proposito, che quanto da Lei affermato nelle dichiarazioni programmatiche, analizzando il 19
21 contesto politico nazionale e regionale, desta francamente in me qualche perplessità. Le confido che sono colto da una certa ansia di capire a quali eventuali conclusioni, rispetto ad ipotesi di cambiamento dei partiti e delle alleanze, Lei sia giunto adottando la vista lunga. Questo passaggio a pagina 4, alla fine di pagina 4, sulla vista lunga, non riesco a comprenderlo, Presidente. Ma ciò considerato, e proprio nell attesa di conoscere tali conclusioni, noi saremo alleati leali nella difesa di quella impostazione programmatica e nella convinzione che questo luogo, questa assemblea e questo Consiglio regionale sia proprio il luogo privilegiato dove esercitare il dovere che a noi compete, anche nella mediazione politica, per concretizzare quegli impegni programmatici che tante aspettative hanno creato per i nostri elettori, ponendo l unica e ribadita condizione: che si concretizzi il principio di pari dignità di rappresentanza tra le forze politiche alleate. Io sono sicuro, per quanto detto da Lei, Presidente Iorio, in più occasioni, che ci sia ancora modo, che ci sia ancora tempo perché al governo della Regione possa essere rappresentata al meglio tutta la coalizione del centro destra, proprio nel rispetto di alcuni concetti fondamentali della vita. Qualche anno fa qualcuno l ha ripetuto, in fondo, alla mia sinistra, quali sono gli ideali, i valori, l affidabilità, l etica comportamentale e soprattutto l etica politica. Questo noi andremo ad insegnare all esterno di questa aula. In conclusione, Presidente, ed al di là degli aspetti che ho citato, quelli politico-istituzionali, io ritengo che la nostra amministrazione è chiamata ad un lavoro che non può essere e non sarà quello di una buona gestione dell ordinario, ma anche e soprattutto della programmazione e realizzazione di interventi capaci di produrre una ripresa delle attività produttive, un aumento dell occupazione, un innalzamento della coesione e della sicurezza sociale e soprattutto la garanzia della tutela dell ambiente. Viviamo un momento difficile, lo riconosciamo tutti, sia da una parte che dall altra, sia dalla maggioranza che dall opposizione. Dovremo, credo, nei prossimi anni affrontare percorsi in salita, assicurando, ciononostante, sostanziali cambiamenti all attività amministrativa e soprattutto, mi pare di scorgere dalle Sue dichiarazioni, anche alle opzioni politiche. Possiamo e dobbiamo farlo, confidando nella partecipazione e nell impegno di tutti, ma certamente con la determinazione e l orgoglio di chi ama la propria terra, ed io mi ritengo tra quelli che amano il proprio Molise. Nel ringraziarvi per la cortese attenzione che mi avete prestato, auguro a Lei, al 20
22 Suo governo e alla Sua maggioranza e anche agli amici dell opposizione un proficuo lavoro per questa X Legislatura. PRESIDENTE PIETRACUPA: Grazie, Consigliere Niro. Perdonatemi, avrei dovuto farlo prima, ma molti Consiglieri, poiché abbiamo iniziato un po in ritardo per la presenza del Prefetto, non erano presenti, ora ci sono quasi tutti, io volevo proporre un minuto di raccoglimento per questa sciagura che si è verificata a Termoli: due padri di famiglia, due tunisini integrati nella nostra società da venti anni a Termoli che purtroppo sono morti annegati. Lasciano sgomenti non solo le loro famiglie, ma tutti quanti, i loro amici, i loro colleghi e noi cittadini. Due cittadini tunisini che avevano un nome complesso, un nome arabo, ma venivano chiamati, proprio per l integrazione che erano riusciti ad avere sul territorio, Mimmo e Franco. Io proporrei a tutti un minuto di raccoglimento, credo che lo meritino. Continuiamo nell ordine degli interventi. Ha chiesto la parola il Consigliere Frattura. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE FRATTURA: Affrontare in modo condiviso e partecipato il momento di grave difficoltà che stiamo vivendo, nel rispetto chiaro dei diversi ruoli, rappresenta sicuramente il modo migliore per superarlo. Per questo ci auguriamo che questa occasione non si limiti alle formalità di rito, ma che costituisca un modello di relazionarsi strutturato tendente a valorizzare il ruolo dell istituzione. L inizio, però, sotto questo aspetto non autorizza facili entusiasmi. Viene richiesto, infatti, un nuovo Patto sociale, economico e politico. Forse ci siamo dimenticati che l ultimo è stato sottoscritto l estate dello scorso anno, in piena emergenza sociale, economica e politica. Di quelle intese non è ancora dato registrare risultato di qualsiasi segno positivo che già si reclama una nuova intesa. Eppure ci troviamo al cospetto di un Governatore, di una Giunta regionale, di una maggioranza fotocopia fedele di quella che volle sottoscrivere quel Patto per lo sviluppo dal quale far scaturire il futuro del Molise. Tutti ce lo ricordiamo, vero? Richiamare oggi un altra esperienza simile, ci sembra abbia il solo significato di prendere tempo rispetto a scelte che, al contrario, vanno fatte subito oggi, scelte che non ci sembra di aver ricavato dalla relazione programmatica che ci è stata sottoposta. Abbiamo vissuto una campagna elettorale che si è caratterizzata più per gli 21
23 scontri personali che non per il confronto delle diverse strategie, dei diversi strumenti per affrontare la drammaticità della crisi sul piano regionale, per progettare il futuro del Molise. Non abbiamo avuto l onore di un confronto pubblico tra i candidati. Ci saremmo aspettati l introduzione di elementi di discontinuità con il passato, una forte spinta al cambiamento da inquadrare nell ambito delle necessità da affrontare, di un Molise costantemente e coerentemente legato alle necessità della crescita e dello sviluppo del territorio. La proposta politica, invece, dimostra di rimanere zavorrata dall opportunismo di conservare sé stessa a prescindere dalle mutate esigenze che il contesto richiede. C è bisogno di scelte del cambiamento, della discontinuità, di un modo diverso, nel fare politica, di gestire la cosa pubblica. La scelta primaria di considerare il cittadino, il lavoratore, l impresa al centro dello sviluppo: il vero motore dello sviluppo. Un modello di sviluppo diverso, non più concentrato sulla politica e sulla Pubblica Amministrazione quindi, su un antistorica sudditanza da una cultura politica tutta volta a forme di assistenzialismo che le mutate condizioni, sul piano istituzionale e finanziario, non possono più permettere. Un modello volto alla valorizzazione della libera iniziativa privata, non condizionata dalla presenza del pubblico, che sia in grado di dispiegarsi in un contesto competitivo per le imprese, per i lavoratori, per i cittadini. Registriamo, invece, la distanza che ancora esiste tra le esigenze di cambiamento reclamato e il modello di gestione della Regione che risulta dalla lettura del testo delle dichiarazioni programmatiche, dichiarazioni dalle quali mai traspare quel coraggio di affrontare le scelte difficili alle quali prima facevo riferimento. Nulla che possa rappresentare il futuro del Molise alla luce dei profondi cambiamenti che si richiedono alla luce della lunga e profonda fase di recessione che stiamo vivendo. Le politiche restrittive sul controllo dei conti pubblici, la sostenibilità del debito e la necessità di riportare redditi e occupazione sui livelli pre-crisi (le previsioni considerano che il PIL pro capite nel 2013 risulterà di circa 8 punti più basso dei dati del 2007) impongono di aprire una breve e intensa stagione di riforme che innalzi il tasso di crescita dell economia, migliorando l efficienza della Pubblica Amministrazione, aumentando il grado di concorrenza nei servizi, sottraendo la politica dalla gestione di attività economiche, accorciando drasticamente i tempi amministrativi della Pubblica Amministrazione, elevando la qualità dell istruzione, potenziando la protezione del 22
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