SCHEDE DEGLI ESPERIMENTI Laboratorio Fisica del Volo A.A

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SCHEDE DEGLI ESPERIMENTI Laboratorio Fisica del Volo A.A"

Transcript

1 SCHEDE DEGLI ESPERIMENTI Laboratorio Fisica del Volo A.A ESPERIMENTO N.1: Le due bilance e il downwash - 2 bilance - Un mezzo cilindro di metallo o PVC o un profilo alare - Una lamina di metallo - Sostegni Scopo: Dimostrare che la portanza è una conseguenza della deviazione della direzione dell aria come risultato della sua interazione con il profilo alare. La conseguenza di questa deviazione, che avviene nel primo quarto della corda dell ala, è il downwash, ovvero, lo scarico d aria verso il basso generato dall ala. Si verifica che la portanza misurata dalla bilancia (peso negativo) è pari alla quantità d aria raccolta nella seconda bilancia ( downwash ) Esperimento: Si posizionano le due bilance una accanto all altra. Su di una si colloca il mezzo cilindro (o il profilo) su di un asta, e sulla seconda la lamina piatta, facendo attenzione che la lamina ed il cilindro siano separati. Si procede ad accendere la ventola che provoca il vento, e si vede che la bilancia con il mezzo cilindro registra un peso minore (esperimenta dunque una portanza, viene sollevata) mentre l altra bilancia registra un peso maggiore) pari (entro l errore di misura) a quello dell altra. 1

2 ESPERIMENTO N.2: Misura della pressione lungo la parte superiore di un mezzo cilindro lo stesso dell esperimento N.1 Scopo: Misurare il profilo di pressione sopra il mezzo cilindro. Ricavando i valori della pressione statica punto per punto e dividendo il cilindro in settori rettangolari possiamo ricavare la forza di portanza che agisce sul cilindro (dall interazione con il getto d aria) e verificare quindi che la portanza è una conseguenza del campo di pressione attorno al cilindro. Esperimento: Il cilindro è dotato di forellini che permettono di misurare la pressione punto per punto sulla sua superficie (usando un manometro differenziale), nella configurazione descritta nell esperimento precedente. La portanza è pari all integrale di queste pressioni su tutta la superficie del cilindro. 2

3 ESPERIMENTO N.3: Dimostrazione della condizione di no slittamento (no-slip condition) - Polvere da gesso - Cilindro (lattina d olio ricoperta di lamina adesiva) - Ventola Scopo: Dimostrazione del fatto che le particelle di fluido (non le molecole di cui il fluido è composto!) nello strato a contatto con la superficie solida sulla quale il fluido scorre sono ferme. Ovvero: quando un fluido scorre ad una certa velocità su una superficie solida, la velocità relativa tra la superficie e lo strato di fluido a contatto con essa è nulla. Esperimento: Si butta un po di polvere da gesso su una superficie lucida. Si può appoggiare la mano e lasciare l impronta. Si mette il cilindro sotto la ventola e si osserva che la polvere non va via completamente anche se il flusso d aria è di km/h: l impronta della mano rimane. Difatti, le macchine non si puliscono mentre si viaggia, non è nemmeno sufficiente spruzzarle con acqua (anche qui vale la no-slip condition ): bisogna strofinarle con un panno per eliminare tutte le tracce di polvere. 3

4 ESPERIMENTO N.4: Dimostrazione della condizione di no slittamento (no-slip condition) e della formazione dello strato limite - Cilindro di PVC (in alternativa un bicchiere capovolto) - Glicerina (in alternativa miele) - Inchiostro nero o blu - Siringa intradermica - Contenitore di vetro piatto (in alternativa un piatto) Scopo: Ulteriore dimostrazione della condizione di non slittamento (vedi Esperimento 3). In questo caso con un liquido vediamo che la parte di fluido a contatto con la superficie solida viene da questa trascinata alla stessa velocità (quindi la loro velocità relativa è nulla). Inoltre, visualizziamo la formazione dello strato limite: uno strato di spessore dipendente dal tempo e nel quale la velocità passa da zero (al confine con la superficie solida) fino al valore della corrente esterna. Vediamo anche che gli strati di fluido lontani dalla superficie solida che si muove vengono gradualmente coinvolti nel moto da questa generato tramite gli sforzi di taglio (e quindi per mezzo della viscosità del fluido) che agiscono tangenzialmente alla superficie ma si propagano perpendicolarmente alla direzione del flusso. Esperimento: Riempire il piattino di vetro con glicerina, posizionare il cilindro nel centro e disegnare con la siringa una sottile riga di inchiostro che colleghi la superficie del cilindro con il bordo del vetro. Girare lentamente il cilindro e osservare la condizione di no slittamento e la formazione dello strato limite. 4

5 ESPERIMENTO N.5: Palloncino e getto d aria: azione-reazione - Palloncino - Dinamometro - Filo - Getto d aria Scopo: L obiettivo di questo esperimento è dimostrare che quando un fluido in movimento interagisce con una superficie solida si generano delle forze su quest ultima 1. Esperimento: Attaccare un dinamometro con un filo ad un palloncino e tenendolo liberamente sospeso nel getto d aria misurare la forza con la quale il palloncino viene attirato verso il getto. Attenzione: E fondamentale ribadire quando si procede con questo esperimento che il suo obiettivo è dimostrare DEVIAZIONE DI FLUSSO D ARIA = FORZA RISULTANTE Più avanti si sfrutterà questo fatto per spiegare che una profilo alare (indipendentemente dalla sua curvatura) devia il flusso d aria che incontra (e quindi lo rende asimmetrico sopra e sotto l ala) ed è questo che genera la forza di portanza. Ricordiamo che il getto è comodo per fare svariati esperimenti in laboratorio ma che gli aeroplani NON volano in getti d aria. 1 Durante il percorso emerge che l interazione può avvenire tramite la pressione (forze perpendicolari alla superficie) e/o tramite gli sforzi di taglio (forze tangenti alla superficie). La risultante di questi due meccanismi di interazione fluido-solido è la forza misurata con il dinamometro 5

6 ESPERIMENTO N.6: Misura del profilo di pressione lungo un profilo alare - Profilo alare con prese di pressione statica lungo la sua superficie - Multi-manometro a U Scopo: Mostrare qualitativamente il campo di pressione su un profilo alare. Vedere che: i) il massimo della portanza (minimo di pressione) corrisponde al primo quarto della corda dell ala ii) il massimo della pressione corrisponde al punto di ristagno (dove la velocità del flusso va a zero e si misura la pressione totale) iii) il punto di ristagno si trova: - Nel bordo di attacco dell ala se il profilo è simmetrico e ad angolo di attacco nullo (portanza nulla) o se è asimmetrico ad angolo di attacco nullo (portanza positiva) - Sotto il bordo di attacco dell ala se il profilo e simmetrico o asimmetrico e ad angolo di attacco positivo (portanza positiva) - Sopra il bordo di attacco dell ala se il profilo e simmetrico o asimmetrico e ad angolo di attacco negativo (portanza negativa o deportanza) iv) La pressione sopra l ala passa da un massimo (al punto di ristagno), per un minimo (primo quarto della corda dell ala) fino ad una pressione di nuovo maggiore (verso il bordo di uscita dell ala) e sempre più vicina alla pressione atmosferica. Sotto l ala la pressione varia molto meno ed è comunque molto più vicina alla pressione atmosferica. C è una differenza netta tra il campo di pressione sotto e sopra l ala v) Il campo di pressione cambia lungo il profilo dell ala e questo spiega che l aria acceleri nel primo quarto dell ala (dove la pressione è minore) e deceleri verso il bordo di uscita (dove la pressione aumenta) perche l aria accelera se trova una pressione minore a valle, e decelera se viaggia contro una pressione avversa (maggiore) come avviene verso il bordo di uscita dell ala. 6

7 vi) Se l angolo di attacco aumenta oltre un certo limite, osserviamo che la portanza crolla mentre la pressione nel primo quarto dell ala aumenta (diventa vicina alla atmosferica); questo mostra lo stallo (distacco dello strato limite) e si può spiegare dopo aver fatto le considerazioni elencate sopra. Aumentando l angolo di attacco aumenta la pressione verso il bordo di uscita: di conseguenza l aria, trovando a valle una pressione maggiore torna indietro (verso la zona di pressione minore) e questo provoca il suo distacco dalla superficie e quindi lo stallo (perdita di portanza) Esperimento: Si posiziona il profilo alare su un supporto e su una bilancia azzerando il tutto. Si attacca ciascuno dei tubicini di plastica ai corrispondenti tubi del multi-manometro a U e si posiziona il profilo di fronte al getto d aria. Si osserva che la bilancia segna un peso negativo (portanza). Sul manometro a U si osserva il campo di pressione lungo la superficie del profilo e si può osservare lo stallo, il ruolo dell angolo di attacco, della velocità del vento, ecc. 7

DESCRIZIONE ESPERIMENTI PLS2: FISICA DEL VOLO

DESCRIZIONE ESPERIMENTI PLS2: FISICA DEL VOLO DESCRIZIONE ESPERIMENTI PLS2: FISICA DEL VOLO L ordine di presentazione degli esperimenti non è da considerare quello da eseguire in classe, in quanto questo dipende dal percorso e dall approccio didattico

Dettagli

Il vento in galleria

Il vento in galleria Modulo di formazione La Fisica del Volo: Un approccio didattico alla fluidodinamica A.A. 2010-2011 Il vento in galleria Progetto Lauree Scientifiche Nella scorsa puntata.. La portanza come reazione alla

Dettagli

Scheda esperimento per studente-guida Ala Materiali Ala di carta. Supporto per l ala, costituito da: due aghi da calza fissati in modo verticale in

Scheda esperimento per studente-guida Ala Materiali Ala di carta. Supporto per l ala, costituito da: due aghi da calza fissati in modo verticale in Scheda esperimento per studente-guida Ala Materiali Ala di carta. Supporto per l ala, costituito da: due aghi da calza fissati in modo verticale in una base di polistirolo o di legno, due pezzetti di cannuccia

Dettagli

ESAME DI AERODINAMICA 11/02/2015

ESAME DI AERODINAMICA 11/02/2015 ESAME DI AERODINAMICA 11/02/2015 In un profilo alare non simmetrico, al diminuire dell angolo di incidenza, la coordinata del centro di pressione: (a) tende verso il bordo di attacco (b) tende verso il

Dettagli

DESCRIZIONE ESPERIMENTI PLS2: FISICA DEL VOLO

DESCRIZIONE ESPERIMENTI PLS2: FISICA DEL VOLO DESCRIZIONE ESPERIMENTI PLS2: FISICA DEL VOLO ESPERIMENTO 1: Il cilindro con e senza coda - 2 bilance - Un mezzo cilindro di metallo o PVC - Una lamina di larghezza pari all altezza del cilindro, dello

Dettagli

15/04/2014. Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 15

15/04/2014. Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 15 Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 15 Un fluido è un insieme di molecole tenute insieme da deboli forze di coesione e da forze esercitate dalla parete del contenitore (possono essere sia

Dettagli

4. Esercitazione 4: Dimensionamento del primo stadio di un compressore assiale

4. Esercitazione 4: Dimensionamento del primo stadio di un compressore assiale 4. Esercitazione 4: Dimensionamento del primo stadio di un compressore assiale Lo scopo della presente esercitazione è il dimensionamento del primo stadio di un compressore assiale. Con riferimento alla

Dettagli

ATTRITO VISCOSO NEI FLUIDI

ATTRITO VISCOSO NEI FLUIDI ATTRITO VISCOSO NEI FLUIDI DOWNLOAD Il pdf di questa lezione (0319a.pdf) è scaricabile dal sito http://www.ge.infn.it/ calvini/scamb/ 19/03/2012 VISCOSITÀ La viscosità è un fenomeno che si manifesta in

Dettagli

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo Energia e Lavoro Finora abbiamo descritto il moto dei corpi (puntiformi) usando le leggi di Newton, tramite le forze; abbiamo scritto l equazione del moto, determinato spostamento e velocità in funzione

Dettagli

Don Bosco 2014/15, Classe 3B - Primo compito in classe di Fisica

Don Bosco 2014/15, Classe 3B - Primo compito in classe di Fisica Don Bosco 014/15, Classe B - Primo compito in classe di Fisica 1. Enuncia il Teorema dell Energia Cinetica. Soluzione. Il lavoro della risultante delle forze agenti su un corpo che si sposta lungo una

Dettagli

Perché un aereo vola?

Perché un aereo vola? Leonardo da Vinci lo disse già: Tanta forza si fa colla cosa in contro l aria, quanto l aria contro la cosa. Vedi l alie percosse contro all aria far sostenere la pesante aquila nella suprema sottile aria.

Dettagli

CALCOLO DELLA RESISTENZA DI UN PROFILO

CALCOLO DELLA RESISTENZA DI UN PROFILO CACOO DEA RESISTENZA DI UN PROFIO A cura di: Andrea Fogante Davide Gambarara Emanuel Gomez Antonio Grande Ivan Josipovic Anwar Koshakji allievi aerospaziali del anno, corso di Fluidodinamica I 1 Prefazione

Dettagli

Dati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf.

Dati numerici: f = 200 V, R 1 = R 3 = 100 Ω, R 2 = 500 Ω, C = 1 µf. ESERCIZI 1) Due sfere conduttrici di raggio R 1 = 10 3 m e R 2 = 2 10 3 m sono distanti r >> R 1, R 2 e contengono rispettivamente cariche Q 1 = 10 8 C e Q 2 = 3 10 8 C. Le sfere vengono quindi poste in

Dettagli

Densita. FLUIDI : liquidi o gas. macroscop.:

Densita. FLUIDI : liquidi o gas. macroscop.: 6-SBAC Fisica 1/10 FLUIDI : liquidi o gas macroscop.: microscop.: sostanza che prende la forma del contenitore che la occupa insieme di molecole tenute insieme da deboli forze di coesione (primi vicini)

Dettagli

4. LE FORZE E LA LORO MISURA

4. LE FORZE E LA LORO MISURA 4. LE FORZE E LA LORO MISURA 4.1 - Le forze e i loro effetti Tante azioni che facciamo o vediamo non sono altro che il risultato di una o più forze. Le forze non si vedono e ci accorgiamo della loro presenza

Dettagli

Luca Dubbini Marco Tito Bordogna

Luca Dubbini Marco Tito Bordogna Luca Dubbini Marco Tito Bordogna Prima di iniziare a veleggiare è importante capire come funziona una vela e i principi secondo i quali viene generata la sua forza propulsiva. La conoscenza di alcune nozioni

Dettagli

Controllo della SEPARAZIONE mediante Aspirazione dello Strato Limite

Controllo della SEPARAZIONE mediante Aspirazione dello Strato Limite Aspirazione dello Strato Limite L aspirazione dello strato limite gioca un ruolo importante anche nel controllo della Separazione. Sebbene a tali angoli di incidenza sia impossibile riattaccare lo strato

Dettagli

Facoltà di Farmacia - Anno Accademico A 18 febbraio 2010 primo esonero

Facoltà di Farmacia - Anno Accademico A 18 febbraio 2010 primo esonero Facoltà di Farmacia - Anno Accademico 2009-2010 A 18 febbraio 2010 primo esonero Corso di Laurea: Laurea Specialistica in FARMACIA Nome: Cognome: Matricola Aula: Canale: Docente: Riportare sul presente

Dettagli

Affonda o galleggia?

Affonda o galleggia? ffonda o galleggia? llo stesso livello! Cominciamo con questa osservazione: se mettiamo un liquido in un recipiente formato da più tubi comunicanti vediamo che il liquido si dispone in tutti i tubi allo

Dettagli

Laboratorio FISICA. La direzione della forza di gravità. Hai bisogno di: filo a piombo; asta di sostegno; cartoncino.

Laboratorio FISICA. La direzione della forza di gravità. Hai bisogno di: filo a piombo; asta di sostegno; cartoncino. La direzione della forza di gravità Hai bisogno di: filo a piombo; asta di sostegno; cartoncino. la forza di gravità è diretta verso il centro della Terra; il filo a piombo si dispone secondo la verticale

Dettagli

Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni. Lezione N. 3. Prof. D. P. Coiro

Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni. Lezione N. 3. Prof. D. P. Coiro Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni Lezione N. 3 Prof. D. P. Coiro coiro@unina.it www.dias.unina.it/adag/ Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni - Prof. D. Corio - Intro Il Velivolo

Dettagli

Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica. Termodinamica dell Ingegneria Chimica

Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica. Termodinamica dell Ingegneria Chimica Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica Termodinamica dell Ingegneria Chimica 1 I Sistemi termodinamici Un sistema è definito da una superficie di controllo, reale o immaginaria, che

Dettagli

La tensione superficiale

La tensione superficiale La tensione superficiale Il fenomeno ha origine dalle forze di attrazione (coesione) tra le molecole del liquido, nel nostro caso l acqua. Sempre nel nostro caso le forze di attrazione tra molecole d acqua

Dettagli

Theory Italiano (Italy)

Theory Italiano (Italy) Q3-1 Large Hadron Collider (10 punti) Prima di iniziare questo problema, leggi le istruzioni generali nella busta a parte. In questo problema è discussa la fisica dell acceleratore di particelle del CERN

Dettagli

La base di partenza per la maggior parte dei processi produttivi di materiali ceramici sono le sospensioni. Queste si ottengono dalla miscelazione di

La base di partenza per la maggior parte dei processi produttivi di materiali ceramici sono le sospensioni. Queste si ottengono dalla miscelazione di La base di partenza per la maggior parte dei processi produttivi di materiali ceramici sono le sospensioni. Queste si ottengono dalla miscelazione di un solido (polvere) che diverrà il ceramico, con un

Dettagli

Premessa: Si continua a studiare il moto degli oggetti in approssimazione di PUNTO MATERIALE

Premessa: Si continua a studiare il moto degli oggetti in approssimazione di PUNTO MATERIALE Leggi della Dinamica Premessa: Si continua a studiare il moto degli oggetti in approssimazione di PUNTO MATERIALE Fisica con Elementi di Matematica 1 Leggi della Dinamica Perché i corpi cambiano il loro

Dettagli

La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa.

La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa. Pressione La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa. E originata dallo scambio di forze fra le molecole del

Dettagli

attrito2.notebook March 18, 2013

attrito2.notebook March 18, 2013 Proviamo a tirare una tavoletta di legno, appoggiata su un piano, mediante un dinamometro e aumentiamo lentamente l'intensità della forza applicata fino a quando la tavoletta inizia a muoversi. Indichiamo

Dettagli

1. Il moto della sbarretta (OLIMPIADI della FISICA 1991)

1. Il moto della sbarretta (OLIMPIADI della FISICA 1991) 1. Il moto della sbarretta (OLIMPIADI della FISICA 1991) Obiettivi Determinare la f.e.m. indotta agli estremi di un conduttore rettilineo in moto in un campo magnetico Applicare il secondo principio della

Dettagli

STATICA DEI FLUIDI. 3 ) fino ad una distanza di 5 cm dall orlo. Nei due rami del

STATICA DEI FLUIDI. 3 ) fino ad una distanza di 5 cm dall orlo. Nei due rami del SCHEDA PER IL RECUPERO DI FISICA DEL PRIMO PERIODO anno scolastico 2014-15 STATICA DEI FLUIDI Pressione Leggi il libro di testo (vol. 1) al cap. 11, prova a rispondere alle domande della scheda di verifica

Dettagli

Corso di Laurea in FARMACIA

Corso di Laurea in FARMACIA Corso di Laurea in FARMACIA 2015 simulazione 1 FISICA Cognome nome matricola a.a. immatric. firma N Evidenziare le risposte esatte Una sferetta è appesa con una cordicella al soffitto di un ascensore fermo.

Dettagli

Statica dei fluidi & Termodinamica: I principio, gas perfetti e trasformazioni, calore

Statica dei fluidi & Termodinamica: I principio, gas perfetti e trasformazioni, calore Statica dei fluidi & Termodinamica: I principio, gas perfetti e trasformazioni, calore Legge di Stevino La pressione in un liquido a densità costante cresce linearmente con la profondità Il principio di

Dettagli

1 di 5 12/02/ :23

1 di 5 12/02/ :23 Verifica: tibo5794_me08_test1 nome: classe: data: Esercizio 1. La traiettoria di un proiettile lanciato con velocità orizzontale da una certa altezza è: un segmento di retta obliqua percorso con accelerazione

Dettagli

CINEMATICA. Ipotesi di base: si trascurano le cause del moto ogge0 in movimento pun3formi

CINEMATICA. Ipotesi di base: si trascurano le cause del moto ogge0 in movimento pun3formi CINEMATICA Ipotesi di base: si trascurano le cause del moto ogge0 in movimento pun3formi Definiamo: spostamento la velocità media la velocità istantanea MOTO RETTILINEO UNIFORME Nel moto re4lineo uniforme:

Dettagli

SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA

SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA SCHEDA N 1 IL PENDOLO SEMPLICE SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA Scopo dell'esperimento. Determinare il periodo di oscillazione di un pendolo semplice. Applicare le nozioni sugli errori di una grandezza

Dettagli

Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni. Prof. F. Ricci-Tersenghi 14/11/2014

Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni. Prof. F. Ricci-Tersenghi 14/11/2014 Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni Prof. F. icci-tersenghi 14/11/214 Quesiti 1. Si deve trascinare una cassa di massa m = 25 kg, tirandola con una fune e facendola scorrere su un piano scabro

Dettagli

Dinamica dei Fluidi. Moto stazionario

Dinamica dei Fluidi. Moto stazionario FLUIDODINAMICA 1 Dinamica dei Fluidi Studia il moto delle particelle di fluido* sotto l azione di tre tipi di forze: Forze di superficie: forze esercitate attraverso una superficie (pressione) Forze di

Dettagli

ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA

ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA Esercizio 1 Due cariche q 1 e q 2 sono sull asse x, una nell origine e l altra nel punto x = 1 m. Si trovi il campo elettrico

Dettagli

Unità didattica 4. Quarta unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia

Unità didattica 4. Quarta unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia Unità didattica 4 Fisica dei fluidi Stati della materia 2 Condizione di riposo di un liquido 3 La pressione idrostatica. 4 Principio di Pascal. 5 Esercizio 7 Variazione di pressione con la profondità..

Dettagli

IL CAMPO MAGNETICO. V Classico Prof.ssa Delfino M. G.

IL CAMPO MAGNETICO. V Classico Prof.ssa Delfino M. G. IL CAMPO MAGNETICO V Classico Prof.ssa Delfino M. G. UNITÀ - IL CAMPO MAGNETICO 1. Fenomeni magnetici 2. Calcolo del campo magnetico 3. Forze su conduttori percorsi da corrente 4. La forza di Lorentz LEZIONE

Dettagli

I Fenomeni di superficie

I Fenomeni di superficie Per un liquido reale occorre tenere conto, oltre che della viscosità, anche delle forze di coesione che tendono a tenere unite le molecole del liquido; una molecola all interno del liquido è attirata in

Dettagli

Forze di adesione. Marcello Borromeo corso di Fisica per Farmacia - Anno Accademico

Forze di adesione. Marcello Borromeo corso di Fisica per Farmacia - Anno Accademico Forze di adesione Vicino alle pareti di un recipente sono attive interazioni tra le molecole del recipiente e quelle del liquido (adesione) oltre a quelle tra le molecole del liquido (coesione) Se le forze

Dettagli

a) Calcolare il modulo di F.

a) Calcolare il modulo di F. 1. (1-2-2011, 3-10-2011, 23-7-2013) Un getto d acqua che cade da un rubinetto si restringe verso il basso. Se l area di una sezione del flusso di acqua è A 1 =1.2 cm 2 e diventa A 2 = 0.35 cm 2 45 mm più

Dettagli

STATICA DEI FLUIDI (Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Michele Sorce)

STATICA DEI FLUIDI (Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Michele Sorce) STATICA DEI FLUIDI (Giuseppe Frangiamore con la collaborazione di Michele Sorce) Definizione Di Pressione In questo capitolo si analizzeranno le caratteristiche meccaniche dei fluidi in condizioni di equilibrio

Dettagli

L.Lanceri - Dinamica della barca in acqua e nel vento 1

L.Lanceri - Dinamica della barca in acqua e nel vento 1 04-06-2009 L.Lanceri - Dinamica della barca in acqua e nel vento 1 (fluido-)dinamica della barca nell acqua e nel vento Livio Lanceri Dip. di Fisica - Università di Trieste INFN - Sezione di Trieste Trieste,

Dettagli

Capitolo 12. Moto oscillatorio

Capitolo 12. Moto oscillatorio Moto oscillatorio INTRODUZIONE Quando la forza che agisce su un corpo è proporzionale al suo spostamento dalla posizione di equilibrio ne risulta un particolare tipo di moto. Se la forza agisce sempre

Dettagli

Università del Sannio

Università del Sannio Università del Sannio Corso di Fisica 1 Lezione 6 Dinamica del punto materiale II Prof.ssa Stefania Petracca 1 Lavoro, energia cinetica, energie potenziali Le equazioni della dinamica permettono di determinare

Dettagli

Il campo magnetico. n I poli magnetici di nome contrario non possono essere separati: non esiste il monopolo magnetico

Il campo magnetico. n I poli magnetici di nome contrario non possono essere separati: non esiste il monopolo magnetico Il campo magnetico n Le prime osservazioni dei fenomeni magnetici risalgono all antichità n Agli antichi greci era nota la proprietà della magnetite di attirare la limatura di ferro n Un ago magnetico

Dettagli

GAIALAB:INCONTRIAMO L AMBIENTE IN LABORATORIO

GAIALAB:INCONTRIAMO L AMBIENTE IN LABORATORIO LABORATORIO DI FISICA Chi galleggia e chi va a fondo Perché alcuni corpi in acqua affondano e altri galleggiano? Per rispondere a questa domanda facciamo un esperimento: Appendiamo a un dinamometro due

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA. Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta

INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA. Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta in un recipiente, ad esempio 5g di ossigeno. Dato l elevato numero di molecole

Dettagli

Vettore forza. che si chiamano Newton. Oppure in gr cm /s. che si chiamano dine. Ovviamente 1 N = 10 5 dine. F i = m a F i j = F j i

Vettore forza. che si chiamano Newton. Oppure in gr cm /s. che si chiamano dine. Ovviamente 1 N = 10 5 dine. F i = m a F i j = F j i Dinamica Mi occupo delle cause del moto Ogni volta che un oggetto viene disturbato dico che agisce una forza La forza è caratterizzata da direzione e verso. Non basta per dire che è un vettore ma è una

Dettagli

Secondo Appello Estivo del corso di Fisica del

Secondo Appello Estivo del corso di Fisica del Secondo Appello Estivo del corso di Fisica del 25.7.2012 Corso di laurea in Informatica A.A. 2011-2012 (Prof. Paolo Camarri) Cognome: Nome: Matricola: Anno di immatricolazione: Problema n.1 Una semisfera

Dettagli

Proprietà elettriche della materia

Proprietà elettriche della materia Proprietà elettriche della materia Conduttori Materiali in cui le cariche elettriche scorrono con facilità. In un metallo gli elettroni più esterni di ciascun atomo formano una specie di gas all interno

Dettagli

4 FORZE FONDAMENTALI

4 FORZE FONDAMENTALI FORZA 4! QUANTE FORZE? IN NATURA POSSONO ESSERE OSSERVATE TANTE TIPOLOGIE DI FORZE DIVERSE: GRAVITA' O PESO, LA FORZA CHE SI ESERCITA TRA DUE MAGNETI O TRA DUE CORPI CARICHI, LA FORZA DEL VENTO O DELL'ACQUA

Dettagli

Lezione 9. Statica dei fluidi

Lezione 9. Statica dei fluidi Lezione 9 Statica dei fluidi Meccanica dei fluidi Un fluido e un corpo che non ha una forma definita, ma che, se e contenuto da un contenitore solido, tende a occupare (riempire) una parte o tutto il volume

Dettagli

IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica

IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica Obiettivi minimi per le classi seconde - Fisica CONTENUTI SECONDO ANNO MODULO LE FORZE E IL MOTO Conoscenze Significato e unità di misura della velocità Legge

Dettagli

Modulo B Unità 3 Equilibrio dei fluidi Pagina 1. Solidi, liquidi, aeriformi

Modulo B Unità 3 Equilibrio dei fluidi Pagina 1. Solidi, liquidi, aeriformi Modulo B Unità 3 Equilibrio dei fluidi Pagina Solidi, liquidi, aeriformi I solidi hanno forma e volume propri, i liquidi hanno volume proprio e forma del recipiente che li contiene, gli aeriformi hanno

Dettagli

23.2 Il campo elettrico

23.2 Il campo elettrico N.Giglietto A.A. 2005/06-23.3-Linee di forza del campo elettrico - 1 Cap 23- Campi Se mettiamo una carica in una regione dove c è un altra carica essa risentirà della sua presenza manifestando una forza

Dettagli

m = 53, g L = 1,4 m r = 25 cm

m = 53, g L = 1,4 m r = 25 cm Un pendolo conico è formato da un sassolino di 53 g attaccato ad un filo lungo 1,4 m. Il sassolino gira lungo una circonferenza di raggio uguale 25 cm. Qual è: (a) la velocità del sassolino; (b) la sua

Dettagli

STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA E PROPRIETÀ DEI FLUIDI

STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA E PROPRIETÀ DEI FLUIDI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA E PROPRIETÀ DEI FLUIDI 14/01/2014 2 Una porzione di materia costituita da una sostanza la cui composizione chimica non varia da un punto all altro si dice costituita

Dettagli

Prof.ssa Laura Salvagno

Prof.ssa Laura Salvagno Prof.ssa Laura Salvagno Cos è la materia Proprietà della materia La materia ha caratteristiche e proprietà importantissime da conoscere e che andremo velocemente a descrivere: volume massa peso rigidità

Dettagli

Meccanica dei fluidi. ! definizioni; ! statica dei fluidi (principio di Archimede); ! dinamica dei fluidi (teorema di Bernoulli).

Meccanica dei fluidi. ! definizioni; ! statica dei fluidi (principio di Archimede); ! dinamica dei fluidi (teorema di Bernoulli). Meccanica dei fluidi! definizioni;! statica dei fluidi (principio di Archimede);! dinamica dei fluidi (teorema di Bernoulli). [importanti applicazioni in biologia / farmacia : ex. circolazione del sangue]

Dettagli

IDRAULICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO

IDRAULICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO A - IDRAULICA IDRAULICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO FLUIDO CORPO MATERIALE CHE, A CAUSA DELLA ELEVATA MOBILITA' DELLE PARTICELLE CHE LO COMPONGONO, PUO' SUBIRE RILEVANTI VARIAZIONI

Dettagli

Misura del rapporto carica massa dell elettrone

Misura del rapporto carica massa dell elettrone Relazione di: Pietro Ghiglio, Tommaso Lorenzon Laboratorio di fisica del Liceo Scientifico L. da Vinci - Gallarate Misura del rapporto carica massa dell elettrone Lezioni di maggio 2015 Lo scopo dell esperienza

Dettagli

La distribuzione delle pressioni all interno di un fluido in quiete, pesante e incomprimibile, è governata da:

La distribuzione delle pressioni all interno di un fluido in quiete, pesante e incomprimibile, è governata da: Statica Distribuzione delle pressioni La distribuzione delle pressioni all interno di un fluido in quiete, pesante e incomprimibile, è governata da: z+p/γ= cost LEE DI STEVIN Il valore della costante è

Dettagli

Esperimenti sul galleggiamento

Esperimenti sul galleggiamento Laboratorio di scienze Esperimenti sul galleggiamento Galleggiare e volare sono due fenomeni che, pur basandosi su leggi scientifiche, rimangono sempre alquanto misteriosi. Facendo le esperienze che ti

Dettagli

Verifica della conservazione dell energia meccanica mediante rotaia a cuscino d aria

Verifica della conservazione dell energia meccanica mediante rotaia a cuscino d aria Verifica della conservazione dell energia meccanica mediante rotaia a cuscino d aria Lo scopo dell esperimento L esperimento serve a verificare il principio di conservazione dell energia meccanica, secondo

Dettagli

MAGNETISMO. Alcuni materiali (calamite o magneti) hanno la proprietà di attirare pezzetti di ferro (o cobalto, nickel e gadolinio).

MAGNETISMO. Alcuni materiali (calamite o magneti) hanno la proprietà di attirare pezzetti di ferro (o cobalto, nickel e gadolinio). MAGNETISMO Alcuni materiali (calamite o magneti) hanno la proprietà di attirare pezzetti di ferro (o cobalto, nickel e gadolinio). Le proprietà magnetiche si manifestano alle estremità del magnete, chiamate

Dettagli

PNEUMATICA. PN62D - Galleria del Vento Subsonica - Cod

PNEUMATICA. PN62D - Galleria del Vento Subsonica - Cod PNEUMATICA PN62D - Galleria del Vento Subsonica - Cod. 972900 1. Generalità La galleria del vento PN62D è stata progettata e realizzata dalla Didacta Italia per studiare il comportamento di modelli aerodinamici

Dettagli

Sara Bertacca matr Lezione del 24/01/03 ora 8:30-10:30 MOTO ESTERNO

Sara Bertacca matr Lezione del 24/01/03 ora 8:30-10:30 MOTO ESTERNO Sara Bertacca matr. 146881 Lezione del 4/01/03 ora 8:30-10:30 MOTO ESTERNO Il moto del fluido può essere classificato in molti modi. Vi sono essenzialmente due tipi di configurazione fluida, ovvero di

Dettagli

Esercizio (tratto dal Problema 3.35 del Mazzoldi 2)

Esercizio (tratto dal Problema 3.35 del Mazzoldi 2) 1 Esercizio (tratto dal Problema 3.35 del Mazzoldi 2) Un corpo sale lungo un piano inclinato (θ 18 o ) scabro (µ S 0.35, µ D 0.25), partendo dalla base con velocità v 0 10 m/s e diretta parallelamente

Dettagli

Motore di Stirling. Scopo dell esperienza

Motore di Stirling. Scopo dell esperienza Motore di Stirling Scopo dell esperienza Lo scopo dell esperienza è duplice: calcolare il rendimento del motore in seguito alla realizzazione di un ciclo termico determinare il potere refrigerante e calorifico

Dettagli

UGELLO A GETTO A LAMA tipo L / LB

UGELLO A GETTO A LAMA tipo L / LB UGELLO A GETTO A LAMA tipo L / LB Gli ugelli a lama d'acqua creano un getto orizzontale o verticale come un muro tagliafuoco. Utilizzati anche come effetto di raffreddamento. Disegnano sulle superficie

Dettagli

1. la velocità angolare del sistema nell istante successivo all urto; 2. l impulso della reazione vincolare;

1. la velocità angolare del sistema nell istante successivo all urto; 2. l impulso della reazione vincolare; 1 Esercizio (tratto dall esempio 6.22 p.189 del Mazzoldi) Un disco di massa M e raggio R ruota con velocità angolare ω in un piano orizzontale attorno ad un asse verticale passante per il centro. Da un

Dettagli

Prima verifica A. v.limite o di sedimentazione : v sed = 2 9 gr2 d gl d pl

Prima verifica A. v.limite o di sedimentazione : v sed = 2 9 gr2 d gl d pl Prima verifica F1) Un corpo di massa 200 g si muove lungo l asse x sotto l azione di una forza, parallela all asse x, la cui intensità in funzione di x è data nel grafico B Per quali valori di x l accelerazione

Dettagli

Esercizi per il recupero

Esercizi per il recupero Istituto di Istruzione Tecnica e Scientifica Aldo Moro Lavoro estivo di fisica per la classe 2H Anno Scolastico 2014-2015 Ripassare il capitolo 14. Pr.( 7-8-9 ) pag.286 ; pr.( 18-23-24-25-26-27-28 ) pag.287

Dettagli

NOTE SULLE MISURE DI VELOCITA' E PORTATA DI ARIA

NOTE SULLE MISURE DI VELOCITA' E PORTATA DI ARIA NOTE SULLE MISURE DI VELOCITA' E PORTATA DI ARIA La portata di aria in un condotto è data dalla formula: Q = A x V m in cui : Q= portata A= area della sezione del condotto Vm= velocità media Per le misure

Dettagli

Kit Meccanica. Codice: 165203 Prezzo: 465,00

Kit Meccanica. Codice: 165203 Prezzo: 465,00 Codice: 165203 Prezzo: 465,00 Descrizione In dotazione 1 Carrello sperimentale, massa 50 g, basso attrito, con supporto per masse additive con intaglio da 50 o 10 g 1 Metro a nastro avvolgibile in custodia

Dettagli

FISICA per il C.d.L. in Scienze Biologiche Prof.ssa S. Corezzi (Cinematica-Dinamica-Elettrostatica-Magnetostatica-Fluidi-Teoria degli errori)

FISICA per il C.d.L. in Scienze Biologiche Prof.ssa S. Corezzi (Cinematica-Dinamica-Elettrostatica-Magnetostatica-Fluidi-Teoria degli errori) FISICA per il C.d.L. in Scienze Biologiche Prof.ssa S. Corezzi (Cinematica-Dinamica-Elettrostatica-Magnetostatica-Fluidi-Teoria degli errori) APPELLO n.3 Data: 24 Febbraio 2016, ore 9:30 Tempo Disponibile:

Dettagli

Richiami sulle oscillazioni smorzate

Richiami sulle oscillazioni smorzate Richiami sulle oscillazioni smorzate Il moto armonico è il moto descritto da un oscillatore armonico, cioè un sistema meccanico che, quando perturbato dalla sua posizione di equilibrio, è soggetto ad una

Dettagli

Magnete. Campo magnetico. Fenomeni magnetici. Esempio. Esempio. Che cos è un magnete? FENOMENI MAGNETICI

Magnete. Campo magnetico. Fenomeni magnetici. Esempio. Esempio. Che cos è un magnete? FENOMENI MAGNETICI Magnete FENOMENI MAGNETICI Che cos è un magnete? Un magnete è un materiale in grado di attrarre pezzi di ferro Prof. Crosetto Silvio 2 Prof. Crosetto Silvio Quando si avvicina ad un pezzo di magnetite

Dettagli

Test Esame di Fisica

Test Esame di Fisica Test Esame di Fisica NOTA: per le domande a risposta multipla ogni risposta corretta viene valutata con un punto mentre una errata con -0.5 punti. 1) Una sola delle seguenti uguaglianze non e corretta?

Dettagli

UGELLO A GETTO PIATTO tipo P

UGELLO A GETTO PIATTO tipo P UGELLO A GETTO PIATTO tipo P I modelli a getto piatto sono contrassegnati dal simbolo P e disegnano sulle superficie irrorata dal getto una figura geometrica approssimata di rettangolo con i lati minori

Dettagli

COMPITO DI MECCANICA DEI FLUIDI del 12 gennaio 2007

COMPITO DI MECCANICA DEI FLUIDI del 12 gennaio 2007 OMPITO DI MENI DEI FLUIDI del 12 gennaio 2007 Docente TEM 1 0.5 m 1.0 m Δh ESERIZIO 1. Il serbatoio di figura, di profondità unitaria, contiene. La paratoia, incernierata in, è composta da due superfici

Dettagli

Studente... Matricola...

Studente... Matricola... Studente... Matricola... Data... 1) Un corpo di massa m=2kg si muove come in figura. Determinare l intervallo di tempo in cui è stato sottoposto ad una forza costante, il modulo della forza e il lavoro

Dettagli

1. LA VELOCITA. Si chiama traiettoria la linea che unisce le posizioni successive occupate da un punto materiale in movimento.

1. LA VELOCITA. Si chiama traiettoria la linea che unisce le posizioni successive occupate da un punto materiale in movimento. 1. LA VELOCITA La traiettoria. Si chiama traiettoria la linea che unisce le posizioni successive occupate da un punto materiale in movimento Il moto rettilineo: si definisce moto rettilineo quello di un

Dettagli

Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia. Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia

Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia. Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia 1 Principi di idraulica Definizioni MECCANICA DEI FLUIDI È il ramo della fisica che studia le proprietà dei fluidi, cioè liquidi, vapori e gas. Idrostatica Studia i fluidi in quiete Idrodinamica Studia

Dettagli

Onde sonore stazionarie in un tubo risonante

Onde sonore stazionarie in un tubo risonante Onde sonore stazionarie in un tubo risonante Scopo dell esperimento Determinare la velocità del suono analizzando le caratteristiche delle onde sonore stazionarie in un tubo risonante. Richiamo teorico

Dettagli

Lezione 6. Forze attive e passive. L interazione gravitazionale. L interazione elettromagnetica. WWW.SLIDETUBE.IT

Lezione 6. Forze attive e passive. L interazione gravitazionale. L interazione elettromagnetica. WWW.SLIDETUBE.IT Lezione 6 Forze attive e passive. L interazione gravitazionale. L interazione elettromagnetica. Classificazione delle Forze Distinguiamo tra: Forze attive Forze passive Forze attive Le 4 forze fondamentali:

Dettagli

ELEMENTI DI STATICA DEI FLUIDI

ELEMENTI DI STATICA DEI FLUIDI Corso di Fisica tecnica e ambientale a.a. 2011/2012 - Docente: Prof. Carlo Isetti ELEMENTI DI STATICA DEI FLUIDI 4.1 GENERALITÀ In generale si parla di materia allo stato fluido quando le forze di coesione

Dettagli

ESERCIZIO 1. 5N 2Kg 1Kg

ESERCIZIO 1. 5N 2Kg 1Kg ESERCIZIO 1 Una mano spinge due corpi su una superficie orizzontale priva di attrito, come mostrato in figura. Le masse dei corpi sono Kg e 1 Kg. La mano esercita la forza di 5 N sul corpo di Kg. 5N Kg

Dettagli

Forze su cariche nei fili: il motore elettrico

Forze su cariche nei fili: il motore elettrico Forze su cariche nei fili: il motore elettrico In presenza di un campo magnetico B, un tratto di filo (d l) percorsa da una corrente i è soggetto ad una forza F = id l B. Un tratto rettilineo di filo di

Dettagli

RELAZIONE SULLA TENUTA DEL GANCIO A MOLLA PER FISSAGGIO PANNELLI FOTOVOLTAICI

RELAZIONE SULLA TENUTA DEL GANCIO A MOLLA PER FISSAGGIO PANNELLI FOTOVOLTAICI RELAZIONE SULLA TENUTA DEL GANCIO A MOLLA PER FISSAGGIO PANNELLI FOTOVOLTAICI EDIZIONE RELAZIONE: GIUGNO - 2009 INDICE 1 INTRODUZIONE... 3 1.1 SCOPO DELLA RELAZIONE... 3 2 DISEGNI DI IDENTIFICAZIONE MOLLA...

Dettagli

Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013

Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013 Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013 L'idraulica è la scienza che studia l'utilizzazione dei

Dettagli

sfera omogenea di massa M e raggio R il momento d inerzia rispetto ad un asse passante per il suo centro di massa vale I = 2 5 MR2 ).

sfera omogenea di massa M e raggio R il momento d inerzia rispetto ad un asse passante per il suo centro di massa vale I = 2 5 MR2 ). ESERCIZI 1) Un razzo viene lanciato verticalmente dalla Terra e sale con accelerazione a = 20 m/s 2. Dopo 100 s il combustibile si esaurisce e il razzo continua a salire fino ad un altezza massima h. a)

Dettagli

Liceo Scientifico Marconi Delpino. Classi 1^ Materia: Fisica

Liceo Scientifico Marconi Delpino. Classi 1^ Materia: Fisica Liceo Scientifico Marconi Delpino Classi 1^ Materia: Fisica Compiti per le vacanze estive Gli alunni promossi devono svolgere soltanto gli esercizi del libro di testo, gli alunni con sospensione del giudizio

Dettagli

Dinamica Rotazionale

Dinamica Rotazionale Dinamica Rotazionale Richiamo: cinematica rotazionale, velocità e accelerazione angolare Energia cinetica rotazionale: momento d inerzia Equazione del moto rotatorio: momento delle forze Leggi di conservazione

Dettagli

Sollecitazioni semplici Il Taglio

Sollecitazioni semplici Il Taglio Sollecitazioni semplici Il Taglio Considerazioni introduttive La trattazione relativa al calcolo delle sollecitazioni flessionali, è stata asata sull ipotesi ce la struttura fosse soggetta unicamente a

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè

Dettagli

ESPERIMENTI DI ADDESTRAMENTO

ESPERIMENTI DI ADDESTRAMENTO ESPERIMENTI DI ADDESTRAMENTO Primo esperimento Simulazione dell attrazione gravitazionale Una palla molto pesante è collocata al centro di un telo elastico. Il telo si deforma per effetto del peso della

Dettagli