sul ricorso numero di registro generale 746 del 2012, proposto da:

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1 N /2012 REG.PROV.CAU. N /2012 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Bis) ha pronunciato la presente ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 746 del 2012, proposto da: Anna Galati, Porcu Giovanni, Meridiani Franco, Del Vecchio Bruna, Vertechy Marco, Falletta Eva, Dionisi Claudio, Pomponi Sandro, Meridiani Giada, Dioguardi Mauro, Dionisi Silvia, Ronci Silvia, rappresentati e difesi dall'avv. Vincenzo Perticaro, con domicilio eletto presso Vincenzo Perticaro in Roma, viale delle Milizie, 38; contro Fondazione Enasarco, rappresentato e difeso dagli avv. Cinzia Guglielmello, Antonio Lirosi, con domicilio eletto presso Antonio Lirosi in Roma, via Quattro Fontane, 20; Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero dell'economia e delle Finanze, Agenzia del Territorio - Direzione Regionale Lazio, Agenzia del Demanio, rappresentati e difesi dall'avvocatura, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12; Comune di Roma, rappresentato e difeso dall'avv. Guglielmo Frigenti, con domicilio eletto presso Guglielmo Frigenti in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

2 per l'annullamento previa sospensione dell'efficacia, delle note del 14 novembre 2011 inviate dalla Fondazione ENASARCO per l esercizio del diritto di prelazione degli inquilini in occasione della dismissione del patrimonio immobiliare della Fondazione Enasarco, ricevute in data 15 novembre 2011 e relative ai ricorrenti; della delibera del 18 settembre 2008, n. 74, ancorché non conosciuta, che ha approvato il piano di dismissione del patrimonio immobiliare della Fondazione Enasarco; dell Accordo sottoscritto dalla Fondazione Enasarco e dalle OOSS degli inquilini dell 11 settembre 2008; del disciplinare per l acquisto in forma collettiva sottoscritto dalla Fondazione Enasarco e dalle OOSS degli inquilini del 17 dicembre 2010; del decreto prot. VI/51/A/R dell 11 febbraio 2011 del Ministero dell Economia e Finanze, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, nonché di ogni altro atto, connesso, presupposto e consequenziale, e per l accertamento ed il riconoscimento del diritto dei ricorrenti all acquisto degli immobili per i quali è stato esercitato il diritto di prelazione, di proprietà dell Enasarco in ragione dell applicaizone delle norme vigenti al momento di instaurazione del rapporto locatizio con l Ente Enasarco, secondo i parametri fissati nel D.Lgs n. 104 del 1996 o comunque secondo quelli fissati nella L. n. 410/2001; in subordine accertare e dichiarare il diritto dei ricorrenti di acquistare ciascuno l immobile per il quale è stato esercitato il diritto di prelazione, nella misura commisurata alle reali condizioni di fatto degli immobili, con conseguente riduzione dei prezzi degli stessi, così come determinato nella perizia che si allega al presente ricorso e che appare adeguato, in considerazione dei criteri di determinazione dei prezzi stabiliti

3 da Enasarco e le OOSS nell Accordo dell 11 settembre 2008;. Visti il ricorso e i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio di Fondazione Enasarco e di Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di Ministero dell'economia e delle Finanze e di Agenzia del Territorio - Direzione Regionale Lazio e di Agenzia del Demanio e di Comune di Roma; Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente; Visto l'art. 55 cod. proc. amm.; Visti tutti gli atti della causa; Ritenuta la propria giurisdizione e competenza; Relatore nella camera di consiglio del giorno 16 febbraio 2012 la dott.ssa Ines Simona Immacolata Pisano e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Ritenuto che in relazione al pregiudizio prospettato ed alle censure proposte in ricorso, non sussistono le ragioni, previste dall'art. 55 del d. lgs. 2 luglio 2010, n. 104 per l'accoglimento della domanda cautelare di sospensione del provvedimento impugnato; Atteso che, in margine la questione di legittimità costituzionale prospettata in ordine all art. 1, comma 38 della legge n. 243 del 2004 suscettibile di una migliore valutazione nella opportuna sede di merito, anche le censure proposte in ordine all Accordo ed all atto di dismissione non appaiono fondate alla luce del tenore letterale dell Accordo stesso che pare tutelare le posizioni dei conduttori anche in ordine ai criteri di formazione dei prezzi di dismissione; Rilevato che laddove le censure contestano la determinazione del prezzo

4 della vendita appaiono introdurre pretese aventi natura di diritto soggettivo, suscettibili di essere tutelate dinanzi al giudice ordinario (Cassazione Sezioni unite, 2 dicembre 2010, n che anche nel fenomeno delle dismissioni del patrimonio immobiliare degli Enti pubblici incardina la giurisdizione a seconda della posizione giuridica soggettiva lesa); Rilevato che data la delicatezza delle questioni trattate appaiono giusti i motivi per la compensazione delle spese della fase cautelare; P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Bis) respinge l'istanza cautelare. Spese compensate La presente ordinanza sarà eseguita dall'amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti. Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 16 febbraio 2012 con l'intervento dei magistrati: Evasio Speranza, Presidente Paolo Restaino, Consigliere Ines Simona Immacolata Pisano, Consigliere, Estensore L'ESTENSORE IL PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 17/02/2012 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

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