L Aspi (assicurazione per l impiego) sostituisce da gennaio 2013 l indennità di disoccupazione.

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1 OGGETTO: 7/L = La Riforma degli ammortizzatori sociali. 1. Aspi 2. Mini Aspi. 3. Contribuzione 1. ASPI L Aspi (assicurazione per l impiego) sostituisce da gennaio 2013 l indennità di disoccupazione. L Aspi: si applica ai lavoratori dipendenti con anzianità contributiva di due anni; è estesa ad apprendisti; nel 2013 dura 8 mesi per gli under 50 e 12 mesi per gli over 50 con scatti graduali fino al 2016 quando si stabilizzerà a 12 mesi per gli under 54 e a 18 mesi per gli altri; l indennità dipende dalla retribuzione dell ultimo biennio (intorno al 75/80%); è finanziata dalle aziende, con un contributo dell 1,61%; è previsto un contributo aggiuntivo dell 1,4% per i contratti a termine (quindi 3,01% totali); prevede un incentivo per chi trasforma i contratti a termine in contratti a tempo indeterminato: all azienda vengono restituite fino a sei mensilità del contributo addizionale. Sono, invece, esclusi gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato, a cui si applicano specifiche regole. 2. Mini Aspi La Mini Aspi è stata introdotta per tutelare i precari rimasti senza lavoro. Sostituisce l indennità di disoccupazione non agricola con requisiti ridotti. E riconosciuta a chi ha almeno 13 settimane di lavoro negli ultimi 12 mesi. E corrisposta per un numero di settimane pari alla metà di quelle lavorate nell ultimo anno (quindi per un massimo di sei mesi). Il calcolo dell indennità è uguale a quello dell Aspi. 3. Contribuzione Ci sono tre tipi di contributi a carico delle aziende per finanziare ASPI e Mini ASPI: Contributo ordinario: con decorrenza 1 gennaio 2013, è previsto a carico delle aziende un contributo ordinario dell 1,31% dell imponibile a cui si aggiunge lo 0,30% previsto dall art. 25 della legge n. 845/78 (fondi inter-professionali). Quindi, di regola, le aziende pagano un contributo complessivo dell 1,61%, anche per gli apprendisti. 1

2 Contributo addizionale: a partire dal primo gennaio è stato introdotto un contributo addizionale dell 1,40% dell imponibile per i rapporti di lavoro subordinato a tempo determinato in essere a tale data. Quindi, per i lavoratori a tempo determinato le aziende pagheranno un totale del 3,01% (1,61% + 1,40%). Sono esclusi: contratti di sostituzione di lavoratori assenti, contratti stagionali, apprendisti e dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Contributo per interruzione di lavoro indeterminato per causa diversa dalle dimissioni: è un contributo per ogni 12 mesi di anzianità negli ultimi tre anni dovuto in caso di licenziamento successivo al primo gennaio Riguarda anche l apprendistato, anche nel caso in cui il contratto non venga rinnovato al termine della formazione. Sono esclusi i datori di lavoro tenuti al versamento del contributo d ingresso nelle procedure di mobilità ex art. 5, co. 4, della legge n. 223/91. Contributo di licenziamento L articolo 1, comma 250, lettera f) della Legge di Stabilità 2013 ha stabilito in ordine al c.d. contributo di licenziamento che la contribuzione, a carico del datore di lavoro (da versarsi al momento della cessazione del rapporto a tempo indeterminato), in caso di interruzione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato intervenute a decorrere dal 1 gennaio 2013, per cause diverse dalle dimissioni, è pari: al 41% del massimale mensile di Aspi; per ogni 12 mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni. Nel computo dell anzianità aziendale sono compresi i periodi di lavoro con contratto diverso da quello a tempo indeterminato, se il rapporto è proseguito senza soluzione di continuità, e i periodi di lavoro a termine nel caso di contratto a tempo indeterminato stipulato entro il termine di sei mesi dalla cessazione di un precedente contratto a termine. Non sono assoggettate al contributo di licenziamento le interruzioni del rapporto di lavoro a seguito di decesso. Riduzioni del contributo ordinario Al contributo ordinario continuano ad applicarsi le riduzioni già previste dalle leggi 388/2000 e 266/2005, ovvero: commercio con CUAF ridotta: riduzione dell 1,13%, aliquota dovuta 0,18%; agricoltura: riduzione dello 0,94%, aliquota ordinaria dovuta 0,37%. In questi casi l aliquota indicata va, però, poi aumentata dello 0,30%. Restituzione del contributo addizionale E prevista una forma di incentivo nel caso di trasformazione di un contratto da tempo determinato a tempo indeterminato. Infatti, se il datore di lavoro, alla scadenza del contratto a termine, procede alla trasformazione dello stesso a tempo indeterminato, può recuperare il contributo addizionale dell 1,40% già versato fino a un massimo di sei mensilità. 2

3 Il recupero è possibile anche se l assunzione a tempo indeterminato avviene entro sei mesi dalla scadenza del contratto a termine. Tuttavia in questo caso si recuperano meno mensilità (bisogna sottrarre da sei quelle intercorse fra la fine del contratto e la stabilizzazione). Esempio: assunzione a tempo indeterminato a maggio 2014 di un lavoratore il cui contratto era scaduto nel dicembre 2013: si recuperano due mensilità. Avv. Gualtiero Roveda 3

4 ASpI L'ASpI (Assicurazione Sociale per l'impiego) è finalizzata a garantire l'indennità mensile di disoccupazione ai lavoratori che rimangono involontariamente disoccupati a partire dall' (per le cessazioni entro il continuano ad applicarsi le attuali norme riguardanti l'indennità di disoccupazione ordinaria). L ASpI sostituisce le attuali forme di indennità (indennità di disoccupazione ordinaria, le indennità di disoccupazione con requisiti ridotti). ASpI Disoccupazione Ordinaria *** Disoccupazione a requisiti ridotti Settore agricolo OTD e OTI sono esclusi dalla disciplina dell ASpI e della Mini-ASpI. A tali lavoratori non spetterà la prestazione della disoccupazione ordinaria agricola con requisiti ridotti sia per gli eventi di disoccupazione successivi al 1 gennaio 2013, sia per gli eventi già verificatisi nel In ragione di ciò, le domande di indennità di disoccupazione agricola i cui richiedenti non possano far valere, con riferimento all attività lavorativa dipendente prestata prevalentemente nel settore agricolo, il requisito contributivo normale (102 contributi giornalieri per attività lavorativa dipendente con prevalenza nel settore agricolo nel biennio ), saranno respinte con la motivazione Non può far valere il requisito contributivo. 1

5 Beneficiari Beneficiari sono tutti i lavoratori dipendenti, a tempo indeterminato e determinato, che perdono involontariamente il proprio lavoro (compresi gli apprendisti). Sono, pertanto, esclusi i lavoratori che cessano per dimissioni o per risoluzione consensuale salvo che la stessa sia intervenuta a seguito di procedura di conciliazione preso la Direzione Territoriale del Lavoro. Continuano ad aver il diritto coloro che si dimettono per giusta causa e le lavoratrici madri e lavoratori padri che si dimettono entro l'anno di vita del bambino. La normativa ASpI si applica anche ai lavoratori sospesi. Per accedervi sono necessari almeno due anni di contributi assicurativi e non meno di uno contro la disoccupazione nell arco dei 24 mesi antecedenti la fine del rapporto di lavoro. BENEFICIARI Coloro che sono licenziati Coloro che risolvono consensualmente il contratto dinanzi alla DPL Coloro che si dimettono per giusta causa Lavoratrici madri e lavoratori padri che si dimettono entro l'anno di vita del bambino Modalità di presentazione della domanda 2

6 Il Lavoratore deve presentare la domanda, a pena di decadenza, entro due mesi dalla data di spettanza dell'indennità (68 giorni dalla data del licenziamento) alla sede INPS competente, esclusivamente in via telematica. L'indennità decorre dall'ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro o dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se presentata dopo l'ottavo giorno. La fruizione dell'indennità è condizionata alla permanenza dello stato di disoccupazione. Importo dell indennità L'indennità mensile varia a seconda della retribuzione percepita dal lavoratore: per retribuzioni medie imponibili ai fini previdenziali degli ultimi due anni pari o inferiori a (per anno 2013): il 75% per retribuzioni medie imponibili ai fini previdenziali degli ultimi due anni superiori a (per anno 2013): il 75% dell'importo di incrementato del 25% del differenziale tra la retribuzione media mensile e L'indennità comunque non può superare l'importo massimo definito annualmente (per l'anno 2012 pari a 1.119,32). La retribuzione mensile media si ottiene dividendo la retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni, comprensiva degli elementi continuativi e non continuativi e delle mensilità aggiuntive, per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicandola per 4,33. L'indennità subisce una decurtazione legata al tempo di percezione se superiore ai sei mesi: dopo sei mesi viene ridotta del 15% dopo dodici mesi ridotta di un ulteriore 15% Sugli importi erogati non viene operata nessuna trattenuta contributiva. Durata La norma prevede un periodo massimo di durata. Per il 2013 (periodo transitorio) 8 mesi fino a 49 anni di età 12 mesi dai 50 anni di età Sospensione 3

7 L'indennità mensile ASpI viene sospesa fino ad un massimo di sei mesi in caso il lavoratore sia nuovamente assunto con rapporto di lavoro subordinato. La sospensione opera in conseguenza della comunicazione obbligatoria a cui è tenuto il datore di lavoro (entro 5 giorni dall assunzione). Al termine del periodo di lavoro inferiore ai sei mesi, l'indennità riprende a decorrere. I periodi di contribuzione del nuovo rapporto di lavoro, in caso di sospensione fino ad un massimo di sei mesi, possono essere fatti valere ai fine di acquisire il diritto ad un nuovo trattamento di ASpI o mini-aspi. Decadenza Si decade, tra l altro, dalla fruizione dell'indennità mensile di disoccupazione nei casi di: perdita dello stato di disoccupazione inizio di attività autonoma senza aver provveduto alla comunicazione entro i 30 giorni raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata diritto alla pensione di inabilità diritto all'assegno ordinario di invalidità, con possibilità di opzione tra i due trattamenti non accettazione di un lavoro congruo con una retribuzione superiore almeno del 20% rispetto all'importo lordo dell'indennità spettante nel periodo. Inoltre i lavoratori sospesi decadono dal trattamento qualora rifiutino di essere avviati ad un corso di formazione o riqualificazione o non lo frequentino regolarmente senza un giustificato motivo. La decadenza decorre dal momento dell'evento e non sono previste sanzioni. Cumulabilità e compatibilità L'indennità mensile ASpI è compatibile e cumulabile con redditi da lavoro autonomo o collaborazioni alle seguenti condizioni: obbligo di comunicazione entro 30 giorni all'inps dell'avvio dell'attività autonoma o di collaborazione e segnalazione del relativo reddito presunto se il reddito è inferiore al limite per il mantenimento dello stato di disoccupazione (l'inps ridurrà l'indennità di un importo pari all'80% del reddito presunto, rapportato al tempo intercorrente tra l'inizio dell'attività autonoma e la data di fine dell'indennità, se antecedente, alla fine dell'anno. Il conguaglio avviene d'ufficio in sede di dichiarazione dei redditi. 4

8 la contribuzione per lavoro autonomo IVS non viene accreditata ed è versata nella Gestione prestazioni temporanee, per cui verrà accreditata la contribuzione figurativa per il periodo di percezione dell'indennità *** Mini ASpI L indennità denominata "Mini-ASpI", di fatto, ha sostituito la disoccupazione con Requisiti ridotti. Beneficiari e requisiti Ne possono beneficiare tutti i lavoratori dipendenti che possono far valere almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi dodici mesi. Non è necessario avere il biennio di anzianità. Importo e durata L importo e la durata di corresponsione dell indennità sono le stesse dell'aspi. L indennità è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane fatte valere nell'anno, con detrazione di eventuali periodi di indennità già percepita. Indennità Settimane lavorate 2 A differenza della disoccupazione a requisiti ridotti verrà corrisposta alla cessazione del rapporto di lavoro e non l'anno successivo. Cessazione del rapporto di lavoro Sospensione: opera per periodi di lavoro alle dipendenze di durata inferiore ai 5 giorni. Valgono le stesse Regole previste per l'indennità mensile ASpI per le modalità di: stato di disoccupazione presentazione della domanda accredito figurativo 5

9 decadenza cumulo con il lavoro autonomo UN CASO CONCRETO: Un precario che ha avuto una retribuzione mensile di 900 euro, riceverà un assegno medio di 675 euro lordi (75% di 900 euro) al mese. Se il disoccupato ha lavorato 3 mesi nell'ultimo anno, avrà diritto a percepire l'indennità per un mese e mezzo, incassando in totale 1012 euro circa. Se invece il lavoratore, prima di perdere il posto, è rimasto occupato per un anno intero, percepirà il sussidio per un semestre, incassando in totale oltre euro (675 per 6). LA MINI-ASPI 2012 L indennità della Mini ASpI sarà liquidata anche ai lavoratori a termine che hanno perso il posto nel corso del Come noto, il sussidio di disoccupazione con requisiti ridotti veniva erogato in un'unica soluzione, all'inizio dell'anno successivo alla perdita del posto di lavoro. Di conseguenza, i disoccupati del 2012 avranno diritto alla nuova Mini-ASpI, al posto del vecchio sussidio, beneficiando dunque di un trattamento un po' più favorevole. Per ottenere la Mini-Aspi per il 2012 (che verrà liquidata in un'unica soluzione per tutte le mensilità coperte dall'assegno) è necessario presentare un'apposita domanda all'inps (o a un Patronato) per via telematica entro il 2 aprile Per il raggiungimento del diritto, saranno necessari per l anno 2012, gli stessi i requisiti stabiliti per la concessione della disoccupazione ordinaria con requisiti ridotti: anzianità assicurativa di due anni; almeno 78 giornate di lavoro. L INPS ha precisato che nell ipotesi in cui venga presentata nel 2013 una domanda mini-aspi, i periodi contributivi utilizzati per una mini-aspi 2012 e presenti nell anno precedente la cessazione dell ultimo rapporto di lavoro, saranno utili sia per il diritto che per il calcolo della retribuzione di riferimento, ma non della durata della prestazione richiesta, invece, i periodi contributivi del 2012 in caso di mancata presentazione di domanda mini-aspi 2012 resteranno utili a tutti i fini di una prestazione mini-aspi. Contributi figurativi I periodi di indennità mini-aspi 2012 sono riconosciuti d ufficio a titolo di contribuzione figurativa e saranno considerati utili sia per il diritto che per la misura dei trattamenti pensionistici, con esclusione delle ipotesi in cui sia previsto il computo della sola contribuzione effettivamente versata. 6