Infiammazione e Immunità Innata

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Infiammazione e Immunità Innata"

Transcript

1 Infiammazione e Immunità Innata 10 luglio 2017

2 This book is the result of a collaborative effort of a community of people like you, who believe that knowledge only grows if shared. We are waiting for you! Get in touch with the rest of the team by visiting You are free to copy, share, remix and reproduce this book, provided that you properly give credit to original authors and you give readers the same freedom you enjoy. Read the full terms at

3 Capitolo 1. Capitoli 2 / 11 Capitolo 1 Capitoli 1.1 Introduzione Introduzione alla risposta infiammatoria Il Microcircolo è la terminazione dell ambiente arterioso (arteriola) e consiste di una fitta rete di capillari situati fra le arteriole pre-capillari e le venule postcapillari. Le arteriole e le venule sono rivestite da monostrato di cellule endoteliali (lume basale) antiaderenti, antiaggreganti, che poggiano su una membrana basale, rivestite da un sottile strato di muscolatura liscia. I capillari hanno solo l endotelio che poggia sulla membrana basale. Le venule presentano molte più fenestrature rispetto alle arteriole. In condizioni normali tra le terminazioni non ci sono molti capillari aperti, a volte anche uno solo. In seguito all azione di un agente lesivo interno o esterno si ha una reazione della microcircolazione caratterizzata dal movimento di fluidi e leucociti dal sangue ai tessuti extravascolari. Agenti lesivi possono essere: Trauma Lesione Ustione Infezione virali, batteriche o fungine Ischemia Ipossia L andamento di un infiammazione può essere: Acuto, dovuto ad un danno di breve durata. I segni clinici dell infiammazione acuta sono: Arrossamento

4 Capitolo 1. Capitoli 3 / 11 Calore Gonfiore, Dolore Perdita funzionale. Cronico dovuto ad incapacità di eliminare il danno o ad una ripetuta o durevole esposizione Mediatori solubili dell infiammazione Sono fattori che regolano e amplificano il processo infiammatorio fin dalle primissime fasi e partecipano alla risoluzione del danno e ai processi di riparo. Possono essere suddivisi in tre classi sulla base della distribuzione anatomica e dell origine tissutale: Plasmatici Sistema del complemento: C3a, C5a, C5b-9 Sistema delle chinine: peptidici basici vasoattivi che determinano vasodilatazione, dolore, contrazione della muscolatura liscia. Inoltre stimolano il metabolismo dell acido arachidonico. Il fattore di Hageman, attivato dal contatto con la matrice extracellulare, attiva la precallicreina a callicreina, la quale a sua volta idrolizza il chininogeno (HMWK) a bradichinina. Sistema della coagulazione-fibrinolisi: il fattore di Hageman può attivare la via intrinseca della coagulazione agendo sul fattore XI. L esito della cascata della coagulazione è l attivazione della trombina e la formazione di fibrina. Preformati Istamina Serotonina Enzimi lisosomiali Di Neosintesi Citochine: Proteine a basso PM (11-20 kd) prodotte da diversi tipi cellulari (endoteli, leucociti, linfociti) in risposta a microorganismi o altri antigeni. All interno di questa grande famiglia sono state differenziate delle sottofamiglie per caratteristiche peculiari: Infiammatorie primarie (IL1, IL6, TNF) Linfochine Chemiotattiche (Chemochine): sono proteine a basso PM, molto piccole, tra gli 8 e i 10 KD.

5 Capitolo 1. Capitoli 4 / 11 Sulla base della funzione le chemochine si dividono in: Omeostatiche: costitutivamente espresse; controllano l homing cellulare. Sembra che anche nell organogenesi, nel momento in cui si formano gli organi, le chemochine siano cruciali per indirizzare il movimento delle cellule nel sito dove andranno a differenziarsi. Infiammatorie: sono indotte da stimoli infiammatori. Possono essere il prodotto secondario di altre citochine infiammatorie primarie. Sulla base della struttura chimica (si riferisce alla posizione particolare di 4 cisteine) le chemochine si dividono in: CXC: in N-terminale, inframmezzate da altri aa. CC: in N-terminale, non inframmezzate. Attraggono principalmente macrofagi. C: linfolattina, solo 2 cisteine, una in N e una in C. CX3C: fractalchina, due coppie di cisteine inframezzate da aa. Alcuni recettori per le chemochine sono condivisi. Lo stesso recettore può legare diverse citochine. Derivati dall acido arachidonico (derivazione lipidica): Prostaglandine Leucotrieni Trombossani L acido arachidonico subisce un metabolismo di tipo ossidativo. Mediante COX- 1 e COX-2 viene convertito in Prostaglandina G2 (PGG2) e successivamente in PGH2. PGH2 viene convertita in PGI2, chiamata anche prostaciclina, e in trombossano A2. La prima dà vasodilatazione, il secondo provoca vasocostrizione. Complessivamente la cascata dell acido arachidonico provoca aggregazione piastrinica. L acido arachidonico può essere altrimenti trasformato in 5- HPETE, quindi in diverse classi di Leucotrieni, che favoriscono oltre all aumento di permeabilità anche vasocostrizione e broncospasmo Mediatori cellulari dell infiammazione Leucociti (Globuli Bianchi) Hanno tutti un precursore comune, una cellula staminale emopoietica pluripotente, che genera dal midollo osseo. Esso può differenziarsi in due linee principali, mieloide e linfoide. La linea mieloide comprende: Granulociti (polimorfonucleati)

6 Capitolo 1. Capitoli 5 / 11 Neutrofili: attività fagocitaria in particolare contro infezioni batteriche e fungine. Basofili Eosinofili Monociti Macrofagi: attività fagocitica. Cellule dendritiche La linea linfoide comprende: Linfociti NK T-Cells B-Cells che si differenzia ulteriormente in plasmacellule Immunità Innata e Specifica L immunità si definisce innata perché posseduta da tutti gli organismi. Essa si è evoluta soltanto nei vertebrati in immunità Adottiva, o specifica. Quando l organismo nasce non ha ancora l immunità mediata da anticorpi e fagociti, ma la sviluppa entrando in contatto con microrganismi e sostanze estranee. L immunità adottiva è mediata dalle stesse cellule (linfociti) ma si sviluppa in modo diverso in ogni organismo. La risposta data dall immunità innata è specifica. I due sistemi comunque comunicano tra loro: ci sono cellule dell immunità innata necessarie per attivare la risposta adottiva, e ci sono delle cellule dell immunità adottiva, come le citochine, che potenziano la risposta dell immunità innata. Di solito la risposta innata contro un patogeno si può risolvere nelle prime 6 / 12 ore. Se un patogeno non fosse tenuto sotto controllo dall immunità innata mentre si sviluppa quella specifica, si rischierebbe una crescita abnorme di patogeni. L immunità innata è composta principalmente da: Cellule fagocitiche Granulociti (polimorfonucleati) Neutrofili Monociti Macrofagi Linfociti NK Fattori solubili Citochine infiammatorie Chemochine

7 Capitolo 1. Capitoli 6 / Fasi dell infiammazione acuta Eventi vascolari Vasodilatazione che provoca un aumento del flusso sanguigno. Dalle cellule danneggiate o morte si liberano sostanze che attivano i vasi circostanti e le cellule distribuite nello stroma, in particolare i mastociti tissutali, provocando degranulazione di istamina. L istamina agisce sulle cellule endoteliali dei vasi causando la sintesi di NO che diffonde attraverso la parete vasale e causa un aumento del cgmp (guanosina monofosfato ciclica), con rilasciamento della muscolatura liscia dei vasi -> Vasodilatazione. Mastociti sono la forma tissutale di cellule che derivano del midollo osseo. Contengono principalmente istamina ed eparina. Si trovano distribuiti nel connettivo a fianco di terminazioni nervose e vasi. Appena risentono di un cambiamento delle condizioni della zona dove si trovano subiscono degranulazione per esocitosi. Istamina è sintetizzata nelle cellule a partire da L-Istidina tramite L-Istidina decarbossilasi. Viene metabolizzata da CYP 450 ed eliminata attraverso le urine. Ha la capacità di legarsi a diversi tipi di recettori (H1, H2, H3). H1 si trova distribuito sulla muscolatura liscia e nell endotelio dei vasi. L interazione con il recettore provoca la formazione di IP3 e DAG a partire da PIP2. NO deriva dal metabolismo dell arginina. L enzima NO sintetasi è molto complesso ed esiste in 3 isoforme: NOS neuronale, che è un messaggero. inos (inducibile), presente nel sistema immune e cardiovascolare. L NO può essere prodotto anche da macrofagi attivati da inos. enos (endoteliale), costitutiva, viene sintetizzato maggiormente in condizioni di infiammazione. L endoteliale costitutiva bilancia gli effetti dei fattori vasocostrittivi. bnos (batterico). Formazione di edema: fuoriuscita del liquido dallo spazio basale a quello interstiziale. Di norma si verifica a causa di un trauma intenso. È prevalentemente liquido, ma con l aumentare della stimolazione diventano più ampie le giunzioni, cominciano a passare proteine plasmatiche, fibrinogeno etc. È caratterizzato da: Aumento della pressione idrostatica dovuta alla vasodilatazione, con aumento del flusso. Di solito a livello dei capillari le due pressioni equivalgono. Se ci spostiamo in una zona infiammata, la pressione idrostatica del liquido all interno dei vasi è molto più elevata di quella colloido-osmotica di recupero. Aumento della permeabilità vasale dovuta ad alcune molecole che fanno parte dei mediatori solubili dell infiammazione.

8 Capitolo 1. Capitoli 7 / 11 Eventi cellulari Migrazione di leucociti dal microcircolo e accumulo nella zona del danno Fase intravasale, che culmina con l estravasazione dei leucociti. Il movimento si distingue in diverse fasi: Marginazione: il fenomeno inizia nel lume vasale quando, per il rallentamento del flusso sanguigno dovuto a vasodilatazione, anche i leucociti rallentano il loro movimento e si posizionano ai margini del vaso, lungo la superficie endoteliale. L endotelio attivato esprime alcune proteine che si legano ad altre espresse dai leucociti. Rotolamento: questa è l ultima fase reversibile, poiché con l aumento degli stimoli chemiotattici e infiammatori l adesione e l attivazione cellulare diventano forti e stabili e il processo irreversibile. Adesione: l intervento di ulteriori proteine di adesione rende l adesione stabile, la cellula è ferma nonostante il flusso sanguigno continui. A questo punto può avvenire la migrazione. Migrazione attraverso l endotelio Chemiotassi, fase di migrazione intesa come movimento orientato di leucociti nei tessuti periferici grazie da un gradiente di fattori chemiotattici: essi si legano ai leucociti, con mobilitazione del Ca2+ citoplasmatico e stimolazione degli elementi contrattili della cellula. I fattori chemiotattici comprendono: Componenti del sistema del complemento, in particolare C5. Prodotti del metabolismo dell acido arachidonico, quali il Leucotriene B4. Chemochine infiammatorie Le famiglie di proteine coinvolte nell adesione sono 3: Selectine: prendono il nome dalla porzione N-terminale (lectina). Mediano l adesione debole, il rotolamento iniziale. Non una lesione permanente e definita. Si classificano in: E-selectina: espressa sulla superficie endoteliale. P-selectina: espressa su endotelio e piastrine. L-selectina: espressa su diversi tipi di leucociti.

9 Capitolo 1. Capitoli 8 / 11 Immunoglobuline: mediano adesione forte e riconoscono come ligandi le integrine espresse dai leucociti. Condividono con gli anticorpi il dominio immunoglobulinico di aa. Sono glicoproteine espresse preferenzialmente sulle cellule endoteliali. La loro espressione aumenta notevolmente nelle prime ore di un processo infiammatorio per lo stimolo di TNF e IL-1, e rimane elevata per almeno 48 ore. Di solito sono associate a proteine G. La famiglia comprende: ICAM-1 e ICAM-2 (Molecole di adesione intercellulare 1 e 2). Il virus del raffreddore utilizza ICAM-1, legante sull endotelio, per aderire. VCAM-1 (Vascular Cell Adhesion Molecule 1). Integrine: eterodimeri con una catena α e una catena β. Μediano adesione forte e riconoscono le immunoglobuline. Sono presenti principalmente sulla membrana dei leucociti. Sono ingrado di legare anche laminina, fibronectina e fibrinogeno. Formazione dell essudato Il ruolo dell essudato è principalmente protettivo, perché favorisce il contatto di mediatori e cellule del sistema immune con il patogeno. Esistono diversi tipi di essudato che si distinguono per: Tessuto interessato alla reazione infiammatoria Durata e tipo di agente causale Quantità di liquido e di eritrociti che lo caratterizza Fagocitosi Lo scopo principale di migrazione e accumulo di neutrofili e macrofagi nel sito di infiammazione è l eliminazione del microrganismo o della sostanza tossica responsabile del danno e dei detriti cellulari. I fagociti neutrofili sono abbondanti nel sangue periferico, e hanno un picco di afflusso immediato nell infiammazione acuta. Una volta estravasati hanno vita breve, muoiono in loco e generano detriti. Contemporaneamente sopraggiungo i macrofagi. Essi hanno una vita più lunga, da alcuni giorni a diverse settimane. Nell infiammazione duratura o cronica i macrofagi sono le cellule prevalenti nell essudato. La presenza di neutrofili piuttosto che di macrofagi aiuta a discriminare all esame istologico la tipologia dell infiammazione, se acuta o cronica. La fagocitosi è un processo simile all autofagia che presume 4 fasi: Riconoscimento delle particelle da fagocitare mediante recettori specifici.

10 Capitolo 1. Capitoli 9 / 11 Adesione Internalizzazione avviene per estensione di pseudopodi citoplasmatici che avvolgono la particella da fagocitare e la includono in un vacuolo, detto fagosoma, la cui membrana si fonde con quella dei lisosomi. Si forma il fagolisosoma, organello a ph acido. Uccisione e/o digestione delle particelle. All interno dei lisosomi ci sono enzimi idrolitici e proteine basiche/cationiche che distruggono le membrane. I macrofagi hanno un sistema enzimatico assemblato sulla membrana del fagolisosoma. In presenza di ossigeno una ossidasi NADPH dipendente produce H2O2 a partire da O2. Questa reazione viene indicata anche come esplosione respiratoria. La produzione di radicali liberi può creare danni se l infiammazione è prolungata, in quanto essi producono stress ossidativo anche nei confronti delle cellule sane. Recettori dei fagociti Se un fagocita migra nella zona infiammata, deve avere sulla superficie dei recettori che permettano il riconoscimento e l adesione alle particelle da eliminare. I recettori principali sono: Recettore Scavenger: sono in grado di legare LDL ossidate, oltre ad una serie di microrganismi. È in grado di riconoscere i globuli rossi senescenti che esprimono fosfatidil-serina, che vengono poi distrutti nella milza dai macrofagi splenici. Recettori per il Mannosio: riconoscono il mannosio e il fucosio di glicoproteine presenti sulla parete cellulari di alcuni microrganismi (tra cui funghi). Recettori per il Complemento: Anche il complemento, insieme di proteine plasmatiche meno specifiche, ha la capacità di legare il patogeno. Sulla superficie del macrofago ci sono i recettori per il complemento, quindi un batterio legato da complemento è facilmente riconoscibile dal macrofago. Recettori per il frammento cristallizzabile degli anticorpi (Fc): gli anticorpi riconoscono il batterio attraverso la porzione variabile, e tramite la porzione pesante cristallizzabile Fc (perché è stato cristallizzato per primo) riconoscono il recettore FcR sul fagocita. Questo fenomeno è detto di Opsonizzazione. Il recettore sul fagocita riconosce l anticorpo in modo specifico. L anticorpo quindi serve a facilitare il riconoscimento del batterio da parte del macrofago. Il fenomeno di Opsonizzazione può coinvolgere contemporaneamente Anticorpo e complemento.

11 Capitolo 1. Capitoli 10 / 11 Recettori di Attivazione TLR (Toll Like Receptors) Tutti i patogeni posseggono delle classi molecolari comuni, denominate PAMPs (Pathogen Associated Molecular Patterns). Essi sono componenti unici dei microrganismi non prodotti dall ospite. Si tratta di piccoli motivi invariati tra microrganismi della stessa classe: Lipopolisaccaride Nei batteri gram negativi, riconosciuto da TLR-4 aiutato dal co-reccettore CD14 Acido teicoico nei gram positivi. Mannosio nei funghi. DNA batterico riconosciuto da TLR-9. dsrna nei virus, riconosciuto da TLR-3. ssrna riconosciuto da TLR-7 Tutti i PAMPs vengono riconosciuti da recettori specifici, i PRR (Pattern Recognition Receptors). Fanno parte della famiglia Toll, scoperta inizialmente come controllore della differenziazione dorso-ventrale della Drosophila. Ma con il knock out di questo gene l animale si riempiva di ife fungine. Il gene TOLL quindi controllava la risposta immune antifungina nella Drosophila. Nel 97 si scoprì un omologo nell uomo. Nel 98 tutta la famiglia di recettori collegati a questo gene TOLL sono stati classificati. I recettori TLR posseggono Un dominio citoplasmatico che riconosce i PAMPS: TIR (Toll/IL- 1receptor). Il dominio è posseduto, identico, anche dal recettore per l IL-1. Il dominio intracellulare attiva una cascata di segnale che attiva il fagocita stesso. Un dominio extracellulare molto lungo con elementi ripetitivi ricchi in leucina.

12 Capitolo 2. Fonti per testo e immagini; autori; licenze 11 / 11 Capitolo 2 Fonti per testo e immagini; autori; licenze 2.1 Testo Corso:Infiammazione e Immunità Innata/Capitoli/Introduzione Fonte: wikitolearn.org/corso%3ainfiammazione_e_immunit%c3%a0_innata/capitoli/introduzione? oldid=28893 Contributori: M.bona e Move page script 2.2 Immagini 2.3 Licenza dell opera [Project:Copyright Creative Commons Attribution Share Alike 3.0 & GNU FDL] Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0

Mediatori di infiammazione. Lezione del 21 Novembre 2014

Mediatori di infiammazione. Lezione del 21 Novembre 2014 Mediatori di infiammazione Lezione del 21 Novembre 2014 Che cos è un mediatore? Un mediatore è una qualunque molecola generata in un focolaio infiammatorio che modula in qualche modo la risposta flogistica

Dettagli

Il SISTEMA DEL COMPLEMENTO. proteine plasmatiche che svolgono. flogosi sono due meccanismi assai

Il SISTEMA DEL COMPLEMENTO. proteine plasmatiche che svolgono. flogosi sono due meccanismi assai SISTEMA DEL COMPLEMENTO Il SISTEMA DEL COMPLEMENTO consiste in una serie numerosa di proteine plasmatiche che svolgono un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria come nell infiammazione (immunità

Dettagli

I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI

I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI I mediatori chimici della flogosi attualmente noti sono numerosissimi e la loro conoscenza dettagliata va ben oltre gli obiettivi del corso. Punteremo, pertanto, l attenzione

Dettagli

Infiammazione (flogosi)

Infiammazione (flogosi) Infiammazione (flogosi) Reazione di un tessuto vascolarizzato ad un danno locale Componente vascolare Componente cellulare Infiammazione acuta Calor Rubor Tumor Dolor Functio laesa Equilibrio dei fluidi

Dettagli

INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE

INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE INCONTRO FRA CELLUA E NOXA PATOGENA: SEQUENZA DEGLI EVENTI noxa patogena adattamento cellula danno irreversibile danno reversibile - stress proteins - enzimi di riparazione

Dettagli

I principali mediatori chimici dell infiammazione

I principali mediatori chimici dell infiammazione I principali mediatori chimici dell infiammazione Mediatori plasmatici Danno endoteliale! Il Fattore di Hageman ha un ruolo centrale nell attivazione dei mediatori plasmatici Mediatori plasmatici: IL SISTEMA

Dettagli

Definizione: dal latino Inflammare (sinonimo: Flogosi)

Definizione: dal latino Inflammare (sinonimo: Flogosi) INFIAMMAZIONE Definizione: dal latino Inflammare (sinonimo: Flogosi) Processo biologico Processo biologico complesso, alla cui genesi difensivo e riparativo contribuiscono avente lo scopo di diluire, modificazioni

Dettagli

I leucociti o globuli bianchi sono cellule coinvolte nella risposta immunitaria. Grazie al loro intervento il corpo umano si difende dagli attacchi

I leucociti o globuli bianchi sono cellule coinvolte nella risposta immunitaria. Grazie al loro intervento il corpo umano si difende dagli attacchi GLOBULI BIANCHI I leucociti sono cellule del sangue provviste di nucleo e si trovano nel circolo sanguigno, nel sistema linfatico e nei tessuti. La loro caratteristica assenza di pigmentazione gli conferisce

Dettagli

Immunologia (2 CFU) CI Biochimica Clinica e Immunologia (coordinatore: Silvia Biocca) Ivano Condò Florence Malisan

Immunologia (2 CFU) CI Biochimica Clinica e Immunologia (coordinatore: Silvia Biocca) Ivano Condò Florence Malisan Immunologia (2 CFU) CI Biochimica Clinica e Immunologia (coordinatore: Silvia Biocca) Ivano Condò Florence Malisan Sito per il deposito files lezioni: http:// Testi consigliati: J.R. Regueiro Gonzales

Dettagli

MODULO 2: infiammazione e immunità innata

MODULO 2: infiammazione e immunità innata MODULO 2: infiammazione e immunità innata Lezione 2-7: Infiammazione: definizione caratteristiche generali Infiammazione acuta: eventi vascolari eventi cellulari Dott.ssa Chiara Porta: Chiara.porta@unipmn.it

Dettagli

Il sangue è un tessuto connettivo. La caratteristica inusuale del sangue è che la matrice extracellulare è un liquido, per cui i sangue è un tessuto

Il sangue è un tessuto connettivo. La caratteristica inusuale del sangue è che la matrice extracellulare è un liquido, per cui i sangue è un tessuto Il sangue è un tessuto connettivo. La caratteristica inusuale del sangue è che la matrice extracellulare è un liquido, per cui i sangue è un tessuto connettivo fluido. Costituisce l 8% del peso corporeo

Dettagli

Immunologia e Immunologia Diagnostica IL SISTEMA IMMUNITARIO E L IMMUNITÀ INNATA

Immunologia e Immunologia Diagnostica IL SISTEMA IMMUNITARIO E L IMMUNITÀ INNATA Immunologia e Immunologia Diagnostica IL SISTEMA IMMUNITARIO E L IMMUNITÀ INNATA Informazioni sul Corso Descrizione del Corso Modulo di Ivano Condò Corso Integrato di Biochimica Clinica e Immunologia Coordinatore:

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. Prof. Roberto Testi Indirizzo

CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. Prof. Roberto Testi Indirizzo CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA COORDINATORE Prof. Roberto Testi Indirizzo e-mail: roberto.testi@uniroma2.it SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte. Immunopatologia 1 LIBRI

Dettagli

FLOGOSI CRONICA: CAUSE

FLOGOSI CRONICA: CAUSE FLOGOSI CRONICA FLOGOSI CRONICA: CAUSE inadeguatezza della risposta flogistica acuta nell eliminare la noxa caratteristiche della noxa che inducono reazione cronica 1- infezioni a basso potenziale proflogistico

Dettagli

MODULO 2: infiammazione e immunità innata

MODULO 2: infiammazione e immunità innata MODULO 2: infiammazione e immunità innata Lezione 2-1: Infiammazione: definizione caratteristiche generali Infiammazione acuta: eventi vascolari eventi cellulari Dott.ssa Chiara Porta mail: chiara.porta@uniupo.it

Dettagli

INFIAMMAZIONE ACUTA. Dott.ssa Erminia La Camera

INFIAMMAZIONE ACUTA. Dott.ssa Erminia La Camera INFIAMMAZIONE ACUTA Dott.ssa Erminia La Camera INFIAMMAZIONE La reazione locale ad un danno è chiamata infiammazione. Segni caratteristici dell infiammazione sono: rossore (rubor) rigonfiamento (tumor)

Dettagli

MEDIATORI CHIMICI DELL INFIAMMAZIONE

MEDIATORI CHIMICI DELL INFIAMMAZIONE MEDIATORI CHIMICI DELL INFIAMMAZIONE Sono sostanze presenti nell organismo in forma di precursori inattivi o sequestrati in siti intracellulari dove non possono esplicare la loro azione. In seguito ad

Dettagli

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE RECETTORI I recettori ormonali sono proteine (spesso glicoproteine) capaci di riconoscere e legare l ormone L interazione tra ormone e recettore è estremamente specifica

Dettagli

Il sistema immunitario

Il sistema immunitario MASSAGGIATORE E OPERATORE DELLA SALUTE I ANNO CORSO DI IGIENE 1 Docente: Dott.ssa Tatiana Caccia Lezione n. 3 Il sistema immunitario I meccanismi di difesa di un organismo di solito avvengono in tre fasi

Dettagli

FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE CORSO DI MEDICINA DELLO SPORT E TRAUMATOLOGIA. Prof. Franca Carandente. Appunti delle lezioni LEZIONE 1 L INFIAMMAZIONE

FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE CORSO DI MEDICINA DELLO SPORT E TRAUMATOLOGIA. Prof. Franca Carandente. Appunti delle lezioni LEZIONE 1 L INFIAMMAZIONE FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE CORSO DI MEDICINA DELLO SPORT E TRAUMATOLOGIA Prof. Franca Carandente Appunti delle lezioni LEZIONE 1 L INFIAMMAZIONE 1 L INFIAMMAZIONE O FLOGOSI E LA RISPOSTA DI UN TESSUTO

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte. Immunopatologia

CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte. Immunopatologia CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA DOCENTI Proff.ri Vera Del Gobbo (coordinatore); Roberto Testi Dott.ri Florence Malisan; Ivano Condò SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte.

Dettagli

Il termine complemento è stato coniato da Jules Bordet circa un secolo fa e si riferisce alla funzione delle proteine che lo compongono: esse

Il termine complemento è stato coniato da Jules Bordet circa un secolo fa e si riferisce alla funzione delle proteine che lo compongono: esse Il termine complemento è stato coniato da Jules Bordet circa un secolo fa e si riferisce alla funzione delle proteine che lo compongono: esse complementano la funzione degli anticorpi nell eliminazione

Dettagli

infiammazione e tumore: obiettivo della lezione

infiammazione e tumore: obiettivo della lezione infiammazione e tumore: obiettivo della lezione introduzione all INFIAMMAZIONE introduzione alla TUMORIGENESI il legame tra infiammazione e cancro --- esempi oggi Fasi dell infiammazione: reclutamento

Dettagli

Funzioni principali. L apparato circolatorio Prof.ssa Silvia Recchia. Funzioni secondarie. Come è fatto...

Funzioni principali. L apparato circolatorio Prof.ssa Silvia Recchia. Funzioni secondarie. Come è fatto... Funzioni principali L apparato circolatorio Prof.ssa Silvia Recchia L apparato circolatorio è deputato al trasporto di nutrienti e ossigeno a tutti gli organi e tessuti di un organismo insieme al sistema

Dettagli

Infiammazione acuta Infiammazione cronica

Infiammazione acuta Infiammazione cronica Infiammazione (flogosi) Reazione di un tessuto vascolarizzato ad un danno locale Componente vascolare Componente cellulare Infiammazione acuta Infiammazione cronica Infiammazione acuta Calor Rubor Tumor

Dettagli

Le immunoglobuline: struttura e funzioni

Le immunoglobuline: struttura e funzioni PFA APPROPRIATEZZA NELL USO DELLE IMMUNOGLOBULINE Savona 2007 Le immunoglobuline: struttura e funzioni Francesco Indiveri,M.D. Clinica di medicina interna ad orientamento immunologico Di.M.I- Università

Dettagli

IPERSENSIBILITÀ DI TIPO III O MEDIATA DA IMMUNOCOMPLESSI

IPERSENSIBILITÀ DI TIPO III O MEDIATA DA IMMUNOCOMPLESSI MALATTIE AUTOIMMUNI REAZIONI DI TIPO II POSSONO AVVENIRE ANCHE QUANDO LA TOLLERANZA AL SELF VIENE INTERROTTA E VENGONO PRODOTTI Ab CONTRO I TESSUTI PROPRI DELL ORGANISMO ES. AUTOANTICORPI CONTRO LE CELLULE

Dettagli

Glossario. Intero quaderno di lavoro. Riferimento. Gli alunni scrivono come titolo i concetti che si riferiscono alle brevi spiegazioni.

Glossario. Intero quaderno di lavoro. Riferimento. Gli alunni scrivono come titolo i concetti che si riferiscono alle brevi spiegazioni. Livello 2 06 / Il sangue Informazione per gli insegnanti 1/7 Riferimento Intero quaderno di lavoro Compito Gli alunni scrivono come titolo i concetti che si riferiscono alle brevi spiegazioni. Materiale

Dettagli

IMMUNITA. L obiettivo finale è quello di proteggere l organismo da agenti infettivi e/o antigeni estranei

IMMUNITA. L obiettivo finale è quello di proteggere l organismo da agenti infettivi e/o antigeni estranei IMMUNITA L uomo ha acquisito nel corso dell evoluzione tutta una serie di meccanismi difensivi che costituiscono il sistema immunitario, il quale mediante una risposta specifica e coordinata verso tutte

Dettagli

DELL' ATEROTROMBOSI. Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO

DELL' ATEROTROMBOSI. Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO PATOGENESI DELL' ATEROTROMBOSI Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO L aterosclerosi coronarica rappresenta la causa principale della cardiopatia ischemica Cronica Acuta Angina stabile Cardiopatia dilatativa

Dettagli

INFIAMMAZIONE. L infiammazione è strettamente connessa con i processi riparativi! l agente di malattia e pone le basi per la

INFIAMMAZIONE. L infiammazione è strettamente connessa con i processi riparativi! l agente di malattia e pone le basi per la INFIAMMAZIONE Risposta protettiva che ha lo scopo di eliminare sia la causa iniziale del danno cellulare (es. microbi, tossine etc), sia i detriti cellulari e le cellule necrotiche che compaiono a seguito

Dettagli

L Infiammazione. Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Marco Cei/Alberto Genovesi Ebert Spedali Riuniti, Livorno

L Infiammazione. Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Marco Cei/Alberto Genovesi Ebert Spedali Riuniti, Livorno L Infiammazione Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Marco Cei/Alberto Genovesi Ebert Spedali Riuniti, Livorno 1 Infiammazione: una lunga storia 2 Infiammazione: Segni cardinali Infiammazione

Dettagli

La nuova biologia.blu

La nuova biologia.blu David Sadava, David M. Hillis, H. Craig Heller, May R. Berenbaum La nuova biologia.blu Il corpo umano PLUS 2 Capitolo C6 Il sistema linfatico e l immunità 3 Il sistema linfatico /1 Il sistema linfatico

Dettagli

IL SANGUE. Funzioni: Trasporta O 2 e CO 2, ormoni, sostanze nutritizie e di. rifiuto, cellule immunocompetenti; partecipa alla

IL SANGUE. Funzioni: Trasporta O 2 e CO 2, ormoni, sostanze nutritizie e di. rifiuto, cellule immunocompetenti; partecipa alla IL SANGUE Struttura: È un tessuto formato da una parte corpuscolata: gli elementi figurati (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) immersi in una componente fluida, il plasma. Funzioni: Trasporta

Dettagli

Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre

Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre cellule (contatto cellula-cellula) o con strutture extracellulari

Dettagli

infiammazione e tumore: obiettivo della lezione

infiammazione e tumore: obiettivo della lezione infiammazione e tumore: obiettivo della lezione introduzione all INFIAMMAZIONE introduzione alla TUMORIGENESI il legame tra infiammazione e cancro esempi Risposta immunitaria La reazione del nostro organismo

Dettagli

TRASPORTO VESCICOLARE

TRASPORTO VESCICOLARE TRASPORTO VESCICOLARE ORIGINE Dalle membrane degli organelli DESTINAZIONE Verso altri organelli (trasporto intracellulare) Verso l ambiente extracellulare (esocitosi) Dalla membrana plasmatica Verso l

Dettagli

Tipi di shock. Ipovolemico o emorragico Cardiogeno Anafilattico o allergico Neurogeno Endotossico. Tipi di shock. Lo shock 28/12/2014. Lo shock.

Tipi di shock. Ipovolemico o emorragico Cardiogeno Anafilattico o allergico Neurogeno Endotossico. Tipi di shock. Lo shock 28/12/2014. Lo shock. Shock Lo shock Grave sindrome polieziologica caratterizzata da una insufficiente perfusione dei tessuti responsabile di gravi alterazioni metaboliche cellulari a carico praticamente di tutti gli organi.

Dettagli

FORMAZIONE DELL ESSUDATO

FORMAZIONE DELL ESSUDATO FORMAZIONE DELL ESSUDATO del flusso della permeabilità vascolare P idrostatica intravascolare fuoriuscita di proteine plasmatiche TRASUDAZIONE ESSUDAZIONE TUMOR Effetti della formazione dell essudato

Dettagli

IL SANGUE. Il sangue e l unico tessuto a carattere fluido: e composto da una PARTE CORPUSCOLATA (45%) e da PLASMA (55%). IL PLASMA

IL SANGUE. Il sangue e l unico tessuto a carattere fluido: e composto da una PARTE CORPUSCOLATA (45%) e da PLASMA (55%). IL PLASMA IL SANGUE Il sangue e l unico tessuto a carattere fluido: e composto da una PARTE CORPUSCOLATA (45%) e da PLASMA (55%). IL PLASMA E un liquido composto da acqua (93%) contenente: in sospensione: grosse

Dettagli

Schema delle citochine

Schema delle citochine Schema delle citochine 13 gennaio 2011 1 Risposta innata TNF - Tumor Necrosis Factor Fonti principali: fagociti attivati, NK e mastociti. Struttura e recettore: inizialmente proteina di membrana, poi tagliata

Dettagli

L input che mi ha spinto a scrivere la tesi sulla VAC TERAPIA (Vacuum. Assisted Closure) mi è stato dato da una ricerca in letteratura di articoli

L input che mi ha spinto a scrivere la tesi sulla VAC TERAPIA (Vacuum. Assisted Closure) mi è stato dato da una ricerca in letteratura di articoli INTRODUZIONE L input che mi ha spinto a scrivere la tesi sulla VAC TERAPIA (Vacuum Assisted Closure) mi è stato dato da una ricerca in letteratura di articoli scritti da Infermieri riguardanti l assistenza

Dettagli

Funzioni: Trasporta O2 e CO2, ormoni, sostanze nutritizie e di. rifiuto, cellule immunocompetenti; partecipa alla

Funzioni: Trasporta O2 e CO2, ormoni, sostanze nutritizie e di. rifiuto, cellule immunocompetenti; partecipa alla IL SANGUE Struttura: È un tessuto formato da una parte corpuscolata: gli elementi figurati (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) immersi in una componente fluida, il plasma. Funzioni: Trasporta

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO Il sangue Il sangue è un tessuto liquido connettivo (presenza di importante materia extracellulare), formato da una parte liquida, il plasma e una parte corpuscolare formata da

Dettagli

COAGULAZIONE DEL SANGUE «BLOOD CLOTTING»

COAGULAZIONE DEL SANGUE «BLOOD CLOTTING» INFIAMMAZIONE & SISTEMI DI PROTEINE PLASMATICHE L infiammazione è mediata da tre sistemi chiave di proteine plasmatiche: il sistema del complemento, il sistema della coagulazione e il sistema delle chinine.

Dettagli

ESSUDAZIONE CELLULARE

ESSUDAZIONE CELLULARE ESSUDAZIONE CELLULARE La fase del processo infiammatorio che segue immediatamente la formazione della componente liquida dell essudato è la diapedesi, ovvero l uscita dei leucociti dai vasi verso il tessuto

Dettagli

IL SANGUE. È un tessuto formato da elementi figurati (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) immersi in una componente fluida, il plasma

IL SANGUE. È un tessuto formato da elementi figurati (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) immersi in una componente fluida, il plasma IL SANGUE IL SANGUE È un tessuto formato da elementi figurati (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) immersi in una componente fluida, il plasma Trasporta O2 e CO2, ormoni, sostanze nutritizie e

Dettagli

IL PROCESSO INFIAMMATORIO

IL PROCESSO INFIAMMATORIO WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ IL PROCESSO INFIAMMATORIO INFIAMMAZIONE - Processo locale (con ripercussioni generali) - che si sviluppa nei tessuti viventi vascolarizzati - come reazione a un danno - caratterizzato

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO L apparato circolatorio è costituito da: SANGUE VASI SANGUIGNI CUORE Che funzioni svolge? Trasporta sostanze indispensabili alle cellule Raccoglie sostanze di rifiuto Protegge l

Dettagli

Il Sangue. Tessuto Connettivo a carattere fluido (in media 4-5 L, ph ) costituisce ¼ del liquido extracellulare

Il Sangue. Tessuto Connettivo a carattere fluido (in media 4-5 L, ph ) costituisce ¼ del liquido extracellulare Il Sangue Tessuto Connettivo a carattere fluido (in media 4-5 L, ph 7.2-7.4) costituisce ¼ del liquido extracellulare Composto da una parte liquida, PLASMA, e da una parte CORPUSCOLATA (eritrociti, globuli

Dettagli

Riparazione. Rigenerazione o Risoluzione

Riparazione. Rigenerazione o Risoluzione GUARIGIONE GUARIGIONE È l insieme dei fenomeni e dei meccanismi che l organismo attua per ripristinare le condizioni di equilibrio cioè per ritornare allo stato normale. Rigenerazione o Risoluzione Ricostruzione

Dettagli

L infiammazione (o flogosi) costituisce una risposta dei tessuti vascolarizzati a stimoli endogeni o esogeni che causano danno.

L infiammazione (o flogosi) costituisce una risposta dei tessuti vascolarizzati a stimoli endogeni o esogeni che causano danno. L infiammazione (o flogosi) costituisce una risposta dei tessuti vascolarizzati a stimoli endogeni o esogeni che causano danno. INFIAMMAZIONE - Processo locale (con ripercussioni generali) - che si sviluppa

Dettagli

Infiammazione: mediatori chimici

Infiammazione: mediatori chimici Infiammazione: mediatori chimici Per ogni mediatore c e un inibitore I mediatori hanno tipicamente emivita breve I mediatori endogeni sono formati dal plasma e leucociti, e poi liberati nei tessuti L effetto

Dettagli

1 Capitolo 2. Immunità innata

1 Capitolo 2. Immunità innata 1 Capitolo 2. Immunità innata L immunità innata è il meccanismo filogeneticamente più antico di difesa dai microbi e si è evoluta con essi per difendere tutti i microorganismi pluricellulari. I ruoli di

Dettagli

Danno cellulare ipossico ed ischemico

Danno cellulare ipossico ed ischemico Danno cellulare ipossico ed ischemico ipossia: meno ossigeno, ma nutrienti costanti ischemia: mancato apporto ematico = ossigeno + nutrienti (substrati glicolisi), oppure ostacolo al deflusso venoso in

Dettagli

La vita media delle cellule del sangue è breve

La vita media delle cellule del sangue è breve La vita media delle cellule del sangue è breve Eritrociti: 120 giorni Neutrofili: 6 ore in circolo; pochi giorni nei tessuti Eosinofili: 8-12 giorni Monociti: 14 ore in circolo; mesi-anni nei tessuti (macrofagi)

Dettagli

Il Sangue e il plasma 3. Emostasi e Coagulazione. Carlo Capelli Fisiologia Università di Verona

Il Sangue e il plasma 3. Emostasi e Coagulazione. Carlo Capelli Fisiologia Università di Verona Il Sangue e il plasma 3. Emostasi e Coagulazione Carlo Capelli Fisiologia Università di Verona Obiettivi 1. Concetto di emostasi 2. Fasi dell emostasi (vasocostrizione, tappo piastrinico, coagulo, retrazione

Dettagli

La Circolazione ALESSIA JULIANO MAX RICCARDO 2^A TRIUGGIO

La Circolazione ALESSIA JULIANO MAX RICCARDO 2^A TRIUGGIO La Circolazione ALESSIA JULIANO MAX RICCARDO 2^A TRIUGGIO APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO CUORE ARTERIE VENE CAPILLARI SANGUE PLASMA, GLOBULI ROSSI, GLOBULI BIANCHI E PIASTRINE HA FUNZIONI NUTRITIVA E DIFENSIVA.

Dettagli

Glossario. Intero quaderno di lavoro. Riferimento

Glossario. Intero quaderno di lavoro. Riferimento Livello 1 06 / Il sangue Informazioni per gli insegnanti 1/5 Riferimento Intero quaderno di lavoro Compito Gli studenti cercano le spiegazioni che si riferiscono ai concetti numerati e annotano correttamente

Dettagli

5,8,11,14-eicosatetranoico (Deriva dall acido linolenico)

5,8,11,14-eicosatetranoico (Deriva dall acido linolenico) Fonti diaa 5,8,11,14-eicosatetranoico (Deriva dall acido linolenico) Allo stato libero, l'acido arachìdonìco è presente in tutti i tessuti in concentrazioni minime (10-6 M), mentre è contenuto in quantità

Dettagli

Tonsille ed Adenoidi. Timo. Linfonodi. Milza. Placche del Peyer. Appendice. Linfonodi. Midollo. Linfatico

Tonsille ed Adenoidi. Timo. Linfonodi. Milza. Placche del Peyer. Appendice. Linfonodi. Midollo. Linfatico Organi del Sistema Immunitario Tonsille ed Adenoidi Linfonodi Timo Milza Appendice Placche del Peyer Midollo Linfonodi Linfatico Timo Organo linfoide primario, deputato alla produzione di Linfociti T immunocompetenti

Dettagli

INFIAMMAZIONE. Leucocita polimorfonucleato (PMN) Macrofago. Eosinofilo Cellule tumorali Virus. Piastrina Batterio. Fungo Antigeni estranei

INFIAMMAZIONE. Leucocita polimorfonucleato (PMN) Macrofago. Eosinofilo Cellule tumorali Virus. Piastrina Batterio. Fungo Antigeni estranei Leucocita polimorfonucleato (PMN) Macrofago Eosinofilo Cellule tumorali Virus Piastrina Batterio Fungo Antigeni estranei Tessuti necrotici Mastocita Linfocita Plasmacellula INFIAMMAZIONE STIMOLO DANNOSO

Dettagli

PROCESSO INFIAMMATORIO

PROCESSO INFIAMMATORIO PROCESSO INFIAMMATORIO Successione di modificazioni che avvengono in un tessuto vivente in risposta alla lesione, purché questa non sia di grado tale da distruggere la struttura e la vitalità del tessuto

Dettagli

Il processo infiammatorio è promosso da mediatori chimici

Il processo infiammatorio è promosso da mediatori chimici Il processo infiammatorio è promosso da mediatori chimici Nel tessuto infiammato ogni cellula è sottoposta ad una miriade di messaggi! Come rispondono le cellule? MOVIMENTO SECREZIONE I principali mediatori

Dettagli

Mediatori dell infiammazione

Mediatori dell infiammazione Mediatori dell infiammazione Sono rappresentati da numerose molecole che scatenano, mantengono ed amplificano la risposta infiammatoria. Per essere definiti tali, i mediatori dell infiammazione, devono

Dettagli

Argomento della lezione

Argomento della lezione Argomento della lezione Le molecole d adesione intercellulare: definizione Le famiglie delle molecole d adesione: Selectine Integrine ICAM Espressione e funzione MOLECOLE DI ADESIONE INTERCELLULARE Le

Dettagli

QUALE È LA COMPOSIZIONE DEL SANGUE?

QUALE È LA COMPOSIZIONE DEL SANGUE? QUALE È LA COMPOSIZIONE DEL SANGUE? 1/2 COMPOSIZIONE DEL SANGUE 45% FORMATO DA CELLULE 55% FORMATO DAL PLASMA IL SANGUE CHE CIRCOLA NELL ORGANISMO CORRISPONDE ALL 8% CIRCA del PESO CORPOREO 1/3 IL PLASMA

Dettagli

Downloaded from. www.immunologyhomepage.com. Migrazione cellulare

Downloaded from. www.immunologyhomepage.com. Migrazione cellulare Downloaded from www.immunologyhomepage.com Migrazione cellulare Migrazione dei leucociti I leucociti migrano nei diversi tessuti dell organismo l interazione tra le cellule migranti e le cellule dei tessuti

Dettagli

Le cellule del sangue

Le cellule del sangue Le cellule del sangue Il sangue Il sangue può essere definito un connettivo specializzato composto da una parte corpuscolata: formata dai globuli rossi o eritrociti, globuli bianchi o leucociti e dalle

Dettagli

infiammazione e tumore: obiettivo della lezione

infiammazione e tumore: obiettivo della lezione infiammazione e tumore: obiettivo della lezione introduzione all INFIAMMAZIONE introduzione alla TUMORIGENESI il legame tra infiammazione e cancro --- esempi oggi! Fasi dell infiammazione: reclutamento

Dettagli

MECCANISMI DI ESOCITOSI ED ENDOCITOSI. Meccanismi di Trasporto mediati da vescicole

MECCANISMI DI ESOCITOSI ED ENDOCITOSI. Meccanismi di Trasporto mediati da vescicole MECCANISMI DI ESOCITOSI ED ENDOCITOSI Meccanismi di Trasporto mediati da vescicole ENDOCITOSI ENDOCITOSI Forma di trasporto che consente l ingresso in cellula di varie sostanze mediante la formazione di

Dettagli

Infiammazione. Acuta e cronica

Infiammazione. Acuta e cronica Infiammazione Acuta e cronica IL PROCESSO INFIAMMATORIO La risposta flogistica a un patogeno è finalizzata a eliminare la causa, a contenere il danno e riparare le lesioni Il processo, dall iniziale vasodilatazione

Dettagli

IL SANGUE. Funzioni: Trasporta O 2 e CO 2, ormoni, sostanze nutritizie e di. rifiuto, cellule immunocompetenti; partecipa alla

IL SANGUE. Funzioni: Trasporta O 2 e CO 2, ormoni, sostanze nutritizie e di. rifiuto, cellule immunocompetenti; partecipa alla Struttura: È un tessuto formato da una parte corpuscolata: gli elementi figurati (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) immersi in una componente fluida, il plasma. Funzioni: Trasporta O 2 e CO 2,

Dettagli

PORTA AGLI ORGANI E AI TESSUTI: RIMUOVE: OMEOTERMI INTERVIENE NELLA TERMOREGOLAZIONE FUNZIONI DELLA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA

PORTA AGLI ORGANI E AI TESSUTI: RIMUOVE: OMEOTERMI INTERVIENE NELLA TERMOREGOLAZIONE FUNZIONI DELLA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA FUNZIONI DELLA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA PORTA AGLI ORGANI E AI TESSUTI: a. L OSSIGENO (O 2 ), b. LE SOSTANZE NUTRITIZIE ASSORBITE, c. I SECRETI DELLE GHIANDOLE ENDOCRINE. RIMUOVE: a. L ANIDRIDE CARBONICA

Dettagli

Emostasi. Nei meccanismi emostatici si distinguono tre componenti:

Emostasi. Nei meccanismi emostatici si distinguono tre componenti: Emostasi Nei meccanismi emostatici si distinguono tre componenti: 1) Componente vascolare: resistenza meccanica fragilità vascolare integrità endoteliale: la superficie endoteliale normale è idrorepellente;

Dettagli

EMOSTASI. Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue.

EMOSTASI. Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue. EMOSTASI EMOSTASI Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue. Difetti dell emostasi portano all EMORRAGIA; l incapacità a mantenere il sangue fluido alla

Dettagli

TABELLE RIASSUNTIVE DI MICROBIOLOGIA GENERALE

TABELLE RIASSUNTIVE DI MICROBIOLOGIA GENERALE TABELLE RIASSUNTIVE DI MICROBIOLOGIA GENERALE a cura di Paolo Di Francesco, Ersilia Castaldo e Alessandra Ricciardi Studenti del sesto anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università degli

Dettagli

settima lezione fisiopatologia dell emostasi

settima lezione fisiopatologia dell emostasi settima lezione fisiopatologia dell emostasi emostasi: insieme di processi attraverso i quali: 1) si forma un coagulo efficace a livello di una lesione vascolare 2) l estensione del coagulo viene limitata

Dettagli

5.10 Grazie alle proteine, la membrana plasmatica svolge molteplici funzioni

5.10 Grazie alle proteine, la membrana plasmatica svolge molteplici funzioni 5.10 Grazie alle proteine, la membrana plasmatica svolge molteplici funzioni Molte proteine della membrana plasmatica sono enzimi appartenenti a squadre di catalizzatori che agiscono nella catena di montaggio

Dettagli

Neutrofilo (polimorfonucleati: nuclei multilobati)

Neutrofilo (polimorfonucleati: nuclei multilobati) neutrofili macrofagi Neutrofilo (polimorfonucleati: nuclei multilobati) funzioni fondamentali G-CSF: granulocyte Colony-stimulating Factor è la citochina che stimola la produzione dei neutrofili sono

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO DA COSA È COMPOSTO L apparato circolatorio è costituito dal sangue (che provvede al nutrimento di tutte le cellule del corpo)la cui circolazione si compie nelle arterie, nelle vene

Dettagli

1 Capitolo 3. Cellule e tessuti del sistema immunitario adattativo

1 Capitolo 3. Cellule e tessuti del sistema immunitario adattativo 1 Capitolo 3. Cellule e tessuti del sistema immunitario adattativo Le cellule del sistema immunitario adattativo sono normalmente presenti come cellule circolanti nel sangue e nella linfa, come aggregati

Dettagli

Difese dell organismo

Difese dell organismo Difese dell organismo Gli organismi hanno essenzialmente 3 tipi di difese, disposte sequenzialmente, che il virus deve superare: Difese di superficie Barriere fisiche Difese sistemiche Immunità innata

Dettagli

Cos é l infiammazione?

Cos é l infiammazione? Infiammazione - Cos é l infiammazione? Risposta di un tessuto ad uno stimolo lesivo. E una risposta protettiva il cui scopo é di eliminare : 1) la causa iniziale del danno cellulare 2) e/o la necrosi cellulare/tissutale

Dettagli

Le giunzioni cellulari.

Le giunzioni cellulari. Le giunzioni cellulari www.fisiokinesiterapia.biz Le cellule sono oggetti piccoli, deformabili e spesso mobili, pieni di un mezzo acquoso e racchiusi in una membrana poco resistente, eppure si possono

Dettagli

1 Capitolo 7. Recettori antigenici e molecole accessorie dei linfociti

1 Capitolo 7. Recettori antigenici e molecole accessorie dei linfociti 1 Capitolo 7. Recettori antigenici e molecole accessorie dei linfociti T I linfociti T hanno una doppia specificità: per i residui di MHC e per l antigene. Il recettore che riconosce questi complessi MHC-antigene

Dettagli

Azioni del complemento. Attivazione di basofili e mast cell con liberazione di istamina

Azioni del complemento. Attivazione di basofili e mast cell con liberazione di istamina Complemento Le due principali funzioni del complemento sono di favorire il processo flogistico e di alterare le membrane provocando la lisi cellulare o, comunque,rendendo le cellule suscettibili alla fagocitosi.

Dettagli

Il sangue. Funzioni del sangue

Il sangue. Funzioni del sangue Regolazione temperatura corporea Il sangue Il sangue è formato da una parte liquida (plasma) e da una parte corpuscolata (cellule e piastrine) Funzioni del sangue Trasporto sostanze nutritizie (dal tratto

Dettagli

L'emostasi. La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che

L'emostasi. La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che L'emostasi La salvaguardia dell'integrità della circolazione sanguigna è regolata da un complesso sistema di processi fisiologici multifattoriali che coinvolgono: vasi sanguigni piastrine fattori plasmatici

Dettagli

PATOLOGIA CELLULARE LESIONI LETALI

PATOLOGIA CELLULARE LESIONI LETALI PATOLOGIA CELLULARE LESIONI LETALI Chandrasoma Taylor: Concise Pathology DANNO CELLULARE REVERSIBILE E IRREVERSIBILE Risposta cellulare da stress La denaturazione proteica induce la sintesi di

Dettagli

Morte Cellulare Programmata

Morte Cellulare Programmata Morte Cellulare Programmata Classificazione classica delle diverse modalità di morte cellulare - Morte cellulare di tipo I: apoptosi - Morte cellulare di tipo II: autofagia - Morte cellulare di tipo III:

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

Il pochi microbi invasori che hanno superato le barriere fisiche e chimiche della cute o delle mucose, e che è un qualche sono riusciti a sfuggire

Il pochi microbi invasori che hanno superato le barriere fisiche e chimiche della cute o delle mucose, e che è un qualche sono riusciti a sfuggire Quindi, in seguito ad una penetrazione all interno dell involucro (per esempio, ferita della cute o della mucosa), i microbi possono dividersi rapidamente aumentando così la loro possibilità di sopravvivere

Dettagli

TCR e maturazione linfociti T

TCR e maturazione linfociti T TCR e maturazione linfociti T Il recettore per l Ag dei linfociti T, T-Cell Receptor (TCR) eterodimero composto da catene a e b o g e d TCR a/b presente in 95% delle cellule T periferiche eterodimero legato

Dettagli

Infiammazione (Flogosi)

Infiammazione (Flogosi) Infiammazione (Flogosi) Processo dinamico comprendente l insieme l delle modificazioni reattive che compaiono nelle strutture vascolari e connettivali di un distretto organico, per arginare e riparare

Dettagli

Regolazione locale del flusso

Regolazione locale del flusso Regolazione locale del flusso Il flusso in un organo, dipende dalla resistenza al flusso. La resistenza al flusso dipende dall organizzazione anatomica dei vasi nell organo e dall entità del tono vasale

Dettagli

VERIFICA Il trasporto delle sostanze

VERIFICA Il trasporto delle sostanze ERIICA Il trasporto delle sostanze Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? La circolazione nei rettili è doppia e completa La circolazione nei pesci è semplice Circolazione semplice significa che il sangue

Dettagli

Fattori della Immunità Specifica

Fattori della Immunità Specifica Fattori della Immunità Specifica Rappresentano il terzo livello di difesa dell organismo e si caratterizzano per la maggiore specificità di azione in quanto diretti alla distruzione di uno specifico microrganismo.

Dettagli

CITOCHINE E CHEMOCHINE

CITOCHINE E CHEMOCHINE CITOCHINE E CHEMOCHINE La fase effettrice dei meccanismi aspecifici di difesa e dell immunità mediata dai linfociti T nei confronti di microrganismi esterni, come virus e batteri, è in gran parte mediata

Dettagli

Il SISTEMA IMMUNITARIO

Il SISTEMA IMMUNITARIO Il SISTEMA IMMUNITARIO RETE DIFENSIVA CONTRO INFEZIONI MICROBICHE, SOSTANZE ESTRANEE E CANCRO IMMUNOLOGIA: STUDIO DELLE CELLULE, DELLE MOLECOLE E DEI MECCANISMI ATTRAVERSO I QUALI IL S.I. PROTEGGE IL S.I.

Dettagli