3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
|
|
- Aureliano Rostagno
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1.NUMERO AZIONE TITOLO AZIONE Assistenza domiciliare a disabili 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno dell azione di riferimento, specificando quelle rivolte ai destinatari da quelle di sistema (coordinamento, monitoraggio e valutazione ) L azione si pone in continuità agli interventi attuati sin dal primo triennio, ed assume come finalità il favorire la permanenza a domicilio di persone disabili gravi del distretto, sostenendone l autonomia e limitando quanto più possibile il ricorso alla istituzionalizzazione attraverso il sostegno dei nuclei familiari nelle responsabilità di cura dei congiunti disabili e l integrazione degli stessi all interno della comunità di appartenenza. Gli obiettivi pertanto che si intendono perseguire sono: -Sostenere e sviluppare l autonomia e le capacità delle persone disabili gravi destinatari dell intervento progettuale; -Rimuovere gli ostacoli che aggravano la condizione di disabilità; -Creare condizioni di pari opportunità; -Sostenere, supportare, orientare, ma anche sollevare le famiglie con disabili; -Favorire la vita di relazione dei soggetti beneficiari attraverso la partecipazione alle attività formative, sportive, culturali e ricreative. Il è destinato ad un numero complessivo di 46 disabili di età inferiore ai 65 anni, residenti nei comuni del Distretto (di cui: n. 31 Catania, n. 10 Misterbianco e n. 5 Motta Sant Anastasia) riconosciuti in situazione di handicap ai sensi della legge 104/92 art. 3 comma 3, con priorità per quelli che vivono da soli e con carenti vincoli familiari. Le attività rivolte ai destinatari si articolano in : - aiuto domestico (riordino e pulizia della casa); - aiuto per l igiene e la cura della persona; - riordino di indumenti e biancheria; - preparazione alimentazione e assunzione dei pasti; - sostegno morale e psicologico; - disbrigo pratiche; - accompagnamento del disabile per visite mediche o finalizzato alla partecipazione a manifestazioni di carattere socio-ricreativo-culturali e religiose. Sono inoltre previste le seguenti attività di sistema: -coordinamento -monitoraggio del -valutazione circa l efficacia e l efficienza del -raccordo con gli altri attori istituzionali e non circa la presa in carico della persona e del suo nucleo familiare -rapporti di rete con i servizi sanitari al fine della predisposizione del piano personalizzato di cui all art. 14 della legge 328/00
2 4. DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE dividuare la rete di collaborazione tra servizi pubblici e del privato sociale, i soggetti coinvolti, le modalità di coinvolgimento e di partecipazione; in particolare l eventuale livello di integrazione socio-sanitaria. dicare, inoltre, le risorse necessarie in termini di strutture ed attrezzature. L azione prevede interventi domiciliari di cura alla persona che vanno inseriti ed armonizzati all interno di un progetto personalizzato redatto secondo le modalità di cui all art. 14 della legge 328/00 che dimostri l efficacia del progetto presentato rispetto al raggiungimento di una maggiore indipendenza, nonché della migliore integrazione sociale del richiedente sì da consentire il razionale ed umanizzato impiego dei servizi e delle risorse umane, economiche a disposizione della persona disabile. E,pertanto, prevista l'ottimizzazione della rete che ruota attorno al disabile al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi posti. L intervento riveste carattere domiciliare. 5. FIGURE PROFESSIONALI serire le figure professionali che si intendono utilizzare all interno dell azione distinguendo quelle a carico delle amministrazioni pubbliche coinvolte da quelle in convenzione Tipologia A carico delle amministrazioni pubbliche coinvolte (Enti Locali, ASP (EX ASP (EX AUSL)), T.M., Scuole ) 3 enti locali ed 1 ASL convenzione 1 x 24 ore 5 : 1 x 24 ore 4 x 6 h di cui : 18 x 9h 18x15h = 612ore = 24 h agli utenti o da 9 fino 24 h Animatore socio culturale 24 ore agli utenti settimanali ciascuno 4 unità x 24 h sett 1(ASL) 1x 6 ore la sett 6. PIANO FINANZIARIO (ALLEGATI 4 e 5) Compilare il piano di spesa dettagliato per ogni azione che si vuole realizzare. 7. SPECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE dicare le modalità di gestione che si intendono utilizzare per l azione di riferimento Diretta Mista (specificare la procedura di affidamento che si intende adottare)
3 . x diretta/esternalizzata (specificare la procedura di affidamento che si intende adottare)... Sarà esperita la procedura aperta di affidamento, secondo la normativa vigente. L Ente Gestore dovrà produrre tutti gli atti relativi al rispetto degli standard strutturali ed organizzativi che garantiscono i requisiti previsti dalla normativa di riferimento. I rapporti di lavoro del personale utilizzato dall'ente gestore si potranno configurare in regime libero professionali, nel rispetto dei profili professionali richiesti e corrispondenti livelli contrattuali. PIANO FINANZIARIO AZIONE - 1ª ANNUALITA' ore/ Allegato 4 responsabile tecnico del, assistente sociale, mediatori socioculturali, consulenti, segretari, ausiliari, operatori, amministrativi, esperti di monitoraggio e valutazione, ecc.) Coordinatore del (Assistente Sociale) 1 x24 h sett euro/ora Animatore socio culturale 24 h 24 ore ciascuno 18 x 9h 18x15h = 612 ore = 24 h x euro/ora euro/ora ,00
4 SPESE DI GESTIONE previsto ma opportunamente documentato) IVA 4% ,00 TOTALE ,00 Ripartizione del costo totale dell azione per fonte di finanziamento N. Azione 17-1ª Annualità FNPS 3 per abitante Cofinanziamento , , ,00 PIANO FINANZIARIO AZIONE - 2ª ANNUALITA' ore/ Allegato 4 responsabile tecnico del, assistente sociale, mediatori socioculturali, consulenti, segretari, ausiliari, operatori, amministrativi, esperti di monitoraggio e valutazione, ecc.) Coordinatore del (Assistente Sociale) 1 x24 h sett euro/ora Animatore socio culturale 24 h 24 ore 18 x 9h 18x15h = 612 ore = 24 h x euro/ora euro/ora Tale voce si riferisce sia alle eventuali risorse investite dalle amministrazioni pubbliche locali, comprensive
5 ,00 SPESE DI GESTIONE previsto ma opportunamente documentato) IVA 4% ,00 TOTALE ,00 Ripartizione del costo totale dell azione per fonte di finanziamento N. Azione 17-2ª Annualità FNPS 3 per abitante Cofinanziamento , , ,00 PIANO FINANZIARIO AZIONE - 3ª ANNUALITA' ore/ Allegato 4 responsabile tecnico del, assistente sociale, mediatori socioculturali, consulenti, segretari, ausiliari, operatori, amministrativi, esperti di monitoraggio e valutazione, ecc.) Coordinatore del (Assistente Sociale) 1 x24 h sett euro/ora h 18 x 9h 18x15h = 612 ore = 24 h x euro/ora Tale voce si riferisce sia alle eventuali risorse investite dalle amministrazioni pubbliche locali, comprensive
6 Animatore socio culturale 24 ore euro/ora ,00 SPESE DI GESTIONE previsto ma opportunamente documentato) IVA 4% ,00 TOTALE ,00 Ripartizione del costo totale dell azione per fonte di finanziamento N. Azione 17-3ª Annualità FNPS 3 per abitante Cofinanziamento , , ,00 PIANO FINANZIARIO AZIONE Riepilogo della Triennalità ore/ Allegato 5 responsabile tecnico del, assistente sociale, consulenti, segretari, ausiliari, operatori, amministrativi, esperti di monitoraggio e valutazione, ecc.) Coordinatore del (Assistente Sociale) 1 x24 h sett euro/ora euro/ora Tale voce si riferisce sia alle eventuali risorse investite dalle amministrazioni pubbliche locali, comprensive
7 Animatore socio culturale 24 h 24 ore ciascuno 18 x 9h 18x15h = 612 ore = 24 h x euro/ora ,00 SPESE DI GESTIONE Dettagliare ogni singola voce di spesa (es.: IVA, ecc.) previsto ma opportunamente documentato) IVA 4% ,00 TOTALE ,00 Ripartizione del costo triennale totale dell azione per fonte di finanziamento N. Azione 17 FNPS 3 per abitante Cofinanziamento , , ,00 4 Tale voce si riferisce sia alle eventuali risorse investite dalle amministrazioni pubbliche locali, comprensive
2. TITOLO AZIONE Potenziamento A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata (AREA: ANZIANI e/o DISABILI)
1. NUMERO AZIONE 7 2. TITOLO AZIONE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ EROGAZIONE DI CURE DOMICILIARI INTEGRATE DI PRIMO E SECONDO LIVELLO come definite nel documento della Commissione Nazionale LEA con Decreto
DettagliPIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA
PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA 1. Titolo del progetto Assistenza domiciliare indiretta. 2. Nuovo progetto - No 3. Progetto già avviato - Sì 4. Se il progetto dà
DettagliSCHEDA TECNICA PROGETTUALE CENTRI DIURNI DISABILI
SCHEDA TECNICA PROGETTUALE 1. TITOLO AZIONE CENTRI DIURNI DISABILI 2. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno dell azione di riferimento,
DettagliDalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato
XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto
DettagliCOMUNE DI SAN DONA DI PIAVE Servizi Sociali IL COMUNE DI SAN DONA DI PIAVE PER LA DOMICILIARITA
IL COMUNE DI SAN DONA DI PIAVE PER LA DOMICILIARITA PIANO LOCALE PER LA DOMICILIARITÀ P.L.D. dis po s izio ni applic ative D.G.R. n. 39 de l 17.1.2006 (D.G.R. n. 2359 de l 30.7.2004) OBIETTIVI DELLE POLITICHE
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 11 2. TITOLO AZIONE ASSISTENZA IGIENICO-SANITARIA AGLI ALUNNI GRAVEMENTE DISABILI FREQUENTANTI LA SCUOLA MATERNA, ELEMENTARE E MEDIA. 3. DESCRIZIONE DELLE
DettagliSCHEMA TECNICO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DELLE AGGREGAZIONI DI IMPRESA IN MATERIA DI CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO
Allegato 1 SCHEMA TECNICO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DELLE AGGREGAZIONI DI IMPRESA IN MATERIA DI CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO D.G.R. n. X/1081 del 12 dicembre 2013 e Decreto. D.G: n. 363 del 26
DettagliPIANO DI ZONA TRIENNIO
PIANO DI ZONA TRIENNIO 2012 2014 ANNUALITÀ 2012 SALVATAGGIO Progetto a termine scadenza maggio 2012 PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 1. Titolo del progetto 1 SALVATAGGIO 3 2. Nuovo progetto - No
DettagliLIVEAS Assistenza Domiciliare e Altro - Progetti di prevenzione
DIRITTI DEI BAMBINI E DOVERI DEGLI ADULTI 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Minori e Famiglia 5. Macrotipologia LIVEAS Assistenza
DettagliL ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI
L ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI a cura di Annalisa Fidaleo, assistente sociale In base alla legge LEGGE REGIONALE
DettagliSCHEDA TECNICA DI PROGETTO. 1. Anagrafica proponente, titolare, legale rappresentante, soggetto capofila della rete aziendale.
ALLEGATO B BANDO PER LA PROMOZIONE DI PROGETTI INTEGRATI TRA IMPRESE E ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO PER LO SVILUPPO DI AZIONI A FAVORE DELLA COMUNITA IN MATERIA DI CONCILIAZIONE VITA E LAVORO SCHEDA
DettagliDA NON SPEDIRE VIA PEC
DA NON SPEDIRE VIA PEC AVVISO PUBBLICO SOSTEGNO AI GIOVANI TALENTI SCHEDA DI PROGETTO Parte I - Identificazione della proposta ALLEGATO B - Scheda di progetto Titolo del progetto Parte II.a Informazioni
Dettaglil Assistenza domiciliare integrata di carattere sia sanitario che sociale;
IBERAZIONE N. 22/10 11.6.2010 Oggetto: L.R. n. 4/2006, art. 17, comma 1. Fondo per la non autosufficienza: potenziamento del programma Ritornare a casa e definizione dei criteri di accesso. UPB S05.03.007,
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 8 2. TITOLO AZIONE Servizio di Telesoccorso 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno
DettagliREGOLAMENTO SULL AFFIDAMENTO DIURNO DI ANZIANI E DISABILI ADULTI
Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale tra i Comuni di San Mauro Torinese - Gassino Torinese - Castiglione Torinese San Raffaele Cimena - Sciolze - Rivalba Cinzano Approvato con Deliberazione del
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 24 2. TITOLO AZIONE EDUCATIVA DOMICILIARE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno
DettagliDeterminazione Prot. n Rep. n. 30 del
Direzione Generale delle Politiche Sociali Servizio Interventi Integrati alla Persona CDR 00.12.02.02 Determinazione Prot. n. 3164 Rep. n. 30 del 03.03.2016 Oggetto: Programma Sport terapia a favore di
Dettagli7. Descrizione delle attività e delle prestazioni erogate dal servizio
SEGRETARIATO SOCIALE E P.U.A. PUNTO UNICO DI ACCESSO INTEGRATO 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Multiarea 5. Macrotipologia
DettagliAvviso 5/2010 Formulario per la presentazione del progetto
Avviso 5/2010 1/16 Avviso 5/2010 Formulario per la presentazione del progetto Dati generali del progetto SOGGETTI COINVOLTI SOGGETTO PROPONENTE: Referente operativo del progetto: Tel fisso: Tel cellulare:
DettagliAvviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI )
Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI ) Modello per la presentazione della proposta progettuale Modello B Obiettivo Specifico Obiettivo
DettagliAMBITO DISTRETTUALE DI ARCISATE
PIANO PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013 Premessa La Regione Lombardia con la DGR116/2013 determinazioni in ordine all istituzione del fondo regionale a sostegno della famiglie e dei suoi componenti
DettagliSCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ
11.2.3. PROGETTO MIMOSA SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ Per progetto si intende qualsiasi
DettagliCOMUNE DI ZEDDIANI PROVINCIA DI OR V E R B AL E D I D E L I B E R AZ I ONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 45
C o p i a COMUNE DI ZEDDIANI PROVINCIA DI OR V E R B AL E D I D E L I B E R AZ I ONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 45 OGGETTO: SERVIZIO INTERCOMUNALE ASSISTENZA DOMICILIARE PERIODO 01.07.2008-30.06.2009. DIRETTIVE.
DettagliCOLLEGIO DEI DOCENTI, CONSIGLIO DI ISTITUTO, COMITATO DI VALUTAZIONE, DIRIGENTE SCOLASTICO, RSU DOPO LA LEGGE 107/15
COLLEGIO DEI DOCENTI, CONSIGLIO DI ISTITUTO, COMITATO DI VALUTAZIONE, DIRIGENTE SCOLASTICO, RSU DOPO LA LEGGE 107/15 ARGOMENTO AZIONE LEGGE DI RIFERIMENTO ORGANO COMPETENTE Prerogativa didattica Impiego
DettagliPO FSE CALABRIA 2007/2013 ASSE IV- CAPITALE UMANO
PO FSE CALABRIA 2007/2013 ASSE IV- CAPITALE UMANO ALLEGATO 2 Obiettivo Operativo L.4 Sostenere l acquisizione di competenze professionalizzanti attraverso la partecipazione ai percorsi di istruzione e
DettagliPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLA MISURA 511 ASSISTENZA TECNICA DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/13
Allegato A PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLA MISURA 511 ASSISTENZA TECNICA DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/13 1. Obiettivi della misura Ai sensi dell art. 66 del Reg CE 1698/2005 gli interventi dell
Dettagli11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE
11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE
FORMULARIO DELL AZIONE 1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL AZIONE 1 PROGETTO INTEGRATO PER FAMIGLIE MULTIPROBLEMATICHE 1.a Classificazione dell Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali 26/06/2013
DettagliRequisiti di accreditamento per le Unità d'offerta Sociale per la prima infanzia
Requisiti di accreditamento per le Unità d'offerta Sociale per la prima infanzia Approvato dall'assemblea dei Sindaci del Distretto Sociale 6 ASL Milano 2 in data 9 febbraio 2011 Premessa: L accreditamento
DettagliBANDO PER LA PROMOZIONE DI RETI INTERAZIENDALI PER LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO
BANDO PER LA PROMOZIONE DI RETI INTERAZIENDALI PER LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO SCHEDA TECNICA DI PROGETTO Titolo del progetto CHI PRESENTA IL PROGETTO 1. Anagrafica proponente, titolare, legale rappresentate,
DettagliAssistenza educativa domiciliare/territoriale
Assistenza educativa domiciliare/territoriale Il servizio di assistenza educativa domiciliare/territoriale, individuale o di gruppo, ha l obiettivo di garantire l assistenza educativa per l autonomia e
DettagliScheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi
Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. III ann. Progetto di durata triennale AMBITO TERRITORIALE N.6 PROV TA ASL TA 1.1
DettagliUna Cicala a domicilio SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
Comune di Cicala Home Care Premium 2011 Una Cicala a domicilio SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Partner di progetto Cooperativa Cleto Cooperativa di Servizi Professionali operante nel settore dei servizi
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE
FORMULARIO DELL AZIONE 1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL AZIONE 1 PIANI ASSISTENZIALI INDIVIDUALIZZATI 1.a Classificazione dell Azione programmata (D.M. Lavoro e Politiche Sociali 26/06/2013 ) AREE DI INTERVENTO
DettagliAvviso Welfare aziendale e conciliazione
Avviso Welfare aziendale e conciliazione Consultazione pubblica e firma Protocollo d intesa CONSULTAZIONE Pubblicazione informativa preliminare LAVORO FEMMINILE e INNOVAZIONE AZIENDALE Sostenere il lavoro
DettagliTIROCINI DI INCLUSIONE SOCIALE
Normativa di riferimento: DGR 42-7397 del 7/4/2014 Linee Guida Nazionali del 22/1/2015 DGR 28-2527 del 30/11/2015 1 Novità DGR 28-2527 del 30 novembre 2015 Definizione Tirocini di orientamento, formazione
DettagliScheda per la redazione del Progetto
ALLEGATO A Scheda per la redazione del Progetto 1. RIFERIMENTI Ambito territoriale: n. 17 SAN SEVERINO MARCHE / MATELICA Referente territoriale per i servizi di sostegno alla famiglia: Cognome Valeriani
DettagliDIREZIONE SOCIALE. DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013
DIREZIONE SOCIALE DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013 Premessa Vista la normativa della Regione Lombardia: DGR X/116 del 14/05/2013: Determinazione in ordine all istituzione
DettagliI CENTRI PROVINCIALI PER L ADATTAMENTO DELL AMBIENTE DOMESTICO - CAAD - NEL CONTESTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER ANZIANI E DISABILI
I CENTRI PROVINCIALI PER L ADATTAMENTO DELL AMBIENTE DOMESTICO - CAAD - NEL CONTESTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER ANZIANI E DISABILI Luigi Mazza Regione Emilia-Romagna UANTE SONO LE PERSONE CON DISABILITÀ?
DettagliPROGETTO LO SPORT OLTRE LE BARRIERE SCHEDA DI VALUTAZIONE E RENDICONTAZIONE ANNO 2004
Al Comune di Chioggia, Settore Servizi Sociali Palazzo Morosini Corso del Popolo, 1327 30015 CHIOGGIA (VE) PROGETTO LO SPORT OLTRE LE BARRIERE SCHEDA DI VALUTAZIONE E RENDICONTAZIONE ANNO 2004 Titolo del
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 17 2. TITOLO AZIONE Servizio di Babysitting 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO TRASPORTO DISABILI TITOLO I PRINCIPI GENERALI. Art. 1 Definizione
COMUNE DI ANCONA SERVIZIO SERVIZI SOCIALI EDUCATIVI REGOLAMENTO SERVIZIO TRASPORTO DISABILI TITOLO I PRINCIPI GENERALI Art. 1 Definizione 1) Il presente regolamento disciplina l organizzazione ed il funzionamento
DettagliENTE ACCREDITATO NEL SISTEMA DELLA DOMICILIARITÀ PER TUTTE LE LINEE DI PRODOTTO - D.D. COMUNE DI MILANO N. 1036/2014 SERVIZIO DOMICILIARITÀ IN
ENTE ACCREDITATO NEL SISTEMA DELLA DOMICILIARITÀ PER TUTTE LE LINEE DI PRODOTTO - D.D. COMUNE DI MILANO N. 1036/2014 SERVIZIO DOMICILIARITÀ IN ACCREDITAMENTO CON COMUNE DI MILANO - ZONE 8 E 9 COS È I servizi
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/13 DEL
IBERAZIONE N. 44/13 31.10.2007 Oggetto: Fondo per la non autosufficienza: sostegno alle persone anziane che si avvalgono dell aiuto di un assistente familiare (LR 2/2007 art. 34 comma 4 lettere b) ed f)
DettagliLe politiche regionali per l adattamento domestico delle persone anziane e con disabilità
Le politiche regionali per l adattamento domestico delle persone anziane e con disabilità Barbara Schiavon Servizio Governo dell'integrazione socio sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza
DettagliSezione attività pregressa
Scheda 1 DATI RIEPILOGATIVI DEL SOGGETTO RICHIEDENTE (ACRONIMO SE ESISTENTE E DENOMINAZIONE ESTESA) >(denominazione) Numero di iscrizione nell elenco regionale dei soggetti abilitati a proporre e realizzare
DettagliANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO
ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO : DOCENTE: ORLANDI DONATELLA DATA: 29/09/2016 FIRMA DESCRIZIONE SINTETICA DEL L integrazione degli alunni portatori di handicap come di quelli
DettagliIl Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca
MIUR.AOOUFGAB.REGISTRO DECRETI.0000157.11-03-2016 Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante riforma del sistema nazionale di istruzione
DettagliRegolamento per l assegnazione dei contributi - Fondo Civico di Sostegno Familiare
Regolamento per l assegnazione dei contributi - Fondo Civico di Sostegno Familiare Art. 1 Fondo Civico di Sostegno Familiare Il presente Regolamento definisce le procedure di accesso al Fondo Civico di
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 13 2. TITOLO AZIONE ASSISTENZA IGIENICO-SANITARIA AGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI (Pozzallo) 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le
DettagliUna questione complicata
Una questione complicata mettere in ordine Documenti MIUR MIUR.AOODPIT.REGISTRO UFFICIALE(U).0000035.07-01-2016 OGGETTO: Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione
DettagliCOMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO DEL SERVIZIO PASTI A DOMICILIO
COMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO DEL SERVIZIO PASTI A DOMICILIO Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n 40 del 30/09/2009 Art. 1 Finalità 1. Il Servizio Pasti a Domicilio
DettagliACCREDITAMENTO ENTI E AGENZIE DI FORMAZIONE (DIRETTIVA N. 90 DEL 1 DICEMBRE 2003)
ACCREDITAMENTO ENTI E AGENZIE DI FORMAZIONE (DIRETTIVA N. 90 DEL 1 DICEMBRE 2003) L allegato documento riguarda le dichiarazioni richieste dall articolo 2 comma 3 della Direttiva n. 90 del 1 dicembre 2003
DettagliCorso Preparatorio alla Professione di Assistente Familiare (Badante)
Corso Preparatorio alla Professione di Assistente Familiare (Badante) IL CORSO DI FORMAZIONE SI PONE I SEGUENTI OBIETTIVI: Garantire alle persone disabili e/o anziane non autosufficienti la possibilità
DettagliLa struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno.
CENTRO DIURNO AURORA 1 FINALITA E FUNZIONI GENERALI La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno. La struttura ha finalità riabilitative
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 7 2. TITOLO AZIONE La Bottega delle Arti e Tradizioni 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE
TEMATICA: consulenza, sostegno e prevenzione con il supporto di psicologi A N 13 plessi (n 34 sezioni) che saranno indicati successivamente dall Ufficio P.O. Scuola Materna creare una rete di collaborazione
DettagliGiunta Regionale della Campania
Bollettino Ufficiale della Regione Campania n 42 del 09 settembre 2002 REGIONE CAMPANIA - Settore Assistenza Sociale, Centro Direzionale, Is. A/6 - Napoli - Bando per la presentazione delle domande di
DettagliUn caffè dalla Regione: politiche a sostegno delle attività a bassa soglia
Un caffè dalla Regione: politiche a sostegno delle attività a bassa soglia Antonella Carafelli Direzione generale sanità e politiche sociali Servizio dell integrazione socio-sanitaria e delle politiche
DettagliISTITUTO COMPRENSIV0 S. PERTINI Via Duchessa di Galliera 2 OVADA
ISTITUTO COMPRENSIV0 S. PERTINI Via Duchessa di Galliera 2 OVADA ISTITUTO COMPRENSIVO S. PERTINI di OVADA Relazione Illustrativa della Giunta Esecutiva La presente relazione viene presentata al Consiglio
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 139 del
57222 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 novembre 2016, n. 1750 Programmazione Fondo per le Politiche Giovanili 2016. Approvazione scheda intervento Regione Puglia. L Assessore alle Politiche giovanili
DettagliUfficio V Bando 2.0
Bando Cl@ssi 2.0 Premessa La Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi (DGSSSI) del MIUR, nel quadro del piano di sostegno dell Innovazione Digitale, promuove l allestimento
DettagliPROTOCOLLO D INTESA tra Ambito N17 Cooperativa Sociale Dadaa Ghezo Associazione Centro Astalli Sud
Dadaa Ghezo Ambito N17 Centro Astalli Sud PROTOCOLLO D INTESA tra Ambito N17 Cooperativa Sociale Dadaa Ghezo Associazione Centro Astalli Sud SERVIZIO CENTRO DI ACCOGLIENZA PER IMMIGRATI SENZA FISSA DIMORA
DettagliPiano di intervento per il sostegno abitativo
Piano di intervento per il sostegno abitativo Conferenza stampa 23 maggio 2014 La Delibera approvata ieri dalla Giunta capitolina dà il via libera al nuovo Piano di intervento per il sostegno abitativo
DettagliSBLOCCHI DI PARTENZA Progetti di inclusione sociale attraverso la pratica sportiva
COMUNE DI TIVOLI Capofila dell Ambito territoriale RMG Distretti Socio Sanitari RMG1 -RMG2- RMG3- RMG4- RMG5- RMG6 e Asl RMG SBLOCCHI DI PARTENZA Progetti di inclusione sociale attraverso la pratica sportiva
DettagliCOMUNE DI SAN ZENO NAVIGLIO PROVINCIA DI BRESCIA
assistenza/bozza accordo sindacati pensionati 2012 VERBALE DI ACCORDO Al fine d intervenire in favore delle aree socialmente più deboli, in base alla legge quadro 328/2000 e agli indirizzi programmatici
DettagliFORMULARIO DI PROGETTO
Allegato B FORMULARIO DI PROGETTO DENOMINAZIONE DEL PROGETTO INFORMAZIONI GENERALI Elenco soggetti proponenti/attuatore Impresa N. Ragione Sociale / Denominazione associati (Soggetto Proponente) Tipologia
DettagliI centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016
ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune
DettagliPercorsi e strumenti. Servizio Centrale SPRAR
Percorsi e strumenti per l accoglienza l integrata Servizio Centrale SPRAR Obiettivo dell accoglienza SPRAR Consentire a richiedenti e titolari di protezione internazionale di avviare un percorso personale
DettagliCOMUNE DI PALAU (Provincia di Olbia-Tempio)
Allegato alla determina n 312 del 07.12.2011 COMUNE DI PALAU (Provincia di Olbia-Tempio) VERBALE DI GARA D APPALTO per l affidamento del servizio di : Assistenza Domiciliare e Scolastica ad anziani e disabili
DettagliCARTA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI
AREA SERVIZI SOCIALI CARTA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO DEI PRESIDI SOCIOASSISTENZIALI E SOCIOSANITARI, RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI Gennaio 2016 www.comune.torino.it/cartaqualita
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI.
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. Art. 12 Legge 7 agosto 1990 n.241 Approvato con delibera di Consiglio comunale n.44 del
DettagliProtocollo di Intesa tra Regione Toscana e Province Toscane. Il giorno dell anno. presso la Regione Toscana, con sede...
Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e Province Toscane Il giorno dell anno. presso la Regione Toscana, con sede..., sono presenti, per la Regione Toscana. per la Provincia di Arezzo per la Provincia
DettagliProvincia di Genova DIREZIONE POLITICHE FORMATIVE E DEL LAVORO Servizio Promozione Occupazione
Provincia di Genova DIREZIONE POLITICHE FORMATIVE E DEL LAVORO Servizio Promozione Occupazione Riconoscimento di credenziali al fine di autorizzare operatori ad operare nei servizi per il lavoro presso
DettagliCOMUNE DI CASOREZZO PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO
COMUNE DI CASOREZZO Provincia di Milano PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO 2015 2017 Approvato con deliberazione G.C. n. 36 del 12/03/2015 PIANO DI AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2015-2017
DettagliL area dei bisogni dei minori e delle famiglie: i destinatari e le risorse in campo
L area dei bisogni dei minori e delle famiglie: i destinatari e le risorse in campo 1. I destinatari dei servizi e degli interventi LA PRESA IN CARICO DEL CITTADINO E L APERTURA DELLA CARTELLA SOCIALE
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 6 2. TITOLO AZIONE CENTRO DIURNO POLIFUNZIONALE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno
DettagliPROGETTO Educazione al patrimonio culturale e scientifico della Valle d Aosta Anno scolastico 2008/2009
Allegato 1 alla D.G.R. n. 201 del 1 febbraio 2008 PROGETTO Educazione al patrimonio culturale e scientifico della Valle d Aosta Anno scolastico 2008/2009 AMBITO: promozione della valorizzazione e della
DettagliPOR FSE 2014-2020. Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà
Allegato 6 POR FSE 2014-2020 Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà Avviso pubblico per l implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone
DettagliCOMMENTO LEGGE QUADRO SUI SERVIZI SOCIALI ( LEX 328/00)
COMMENTO LEGGE QUADRO SUI SERVIZI SOCIALI ( LEX 328/00) La "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali", è una norma che rientra tra la più ampia riforma dello
DettagliAllegato n. 2. Formulario
Allegato n. 2 Formulario 1. SOGGETTO PROPONENTE Denominazione: Codice Fiscale:. Partita IVA:... Sede legale: Indirizzo:. C.A.P Città... Provincia:... Tel. fisso:. Fax:. E-mail:..... Sito web PEC:. Rappresentante
DettagliDISTRETTO SOCIO SANITARIO D22
DISTRETTO SOCIO SANITARIO D22 Comune Calascibetta Comune Catenanuova Comune Centuripe Comune Enna Comune Valguarnera Comune Villarosa A.S. P. Enna REGOLAMENTO SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI (ADA)
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome ELIANA BIANCHI Nazionalità italiana Data di nascita 08/12/1971 ESPERIENZA LAVORATIVA Date (da a) Da gennaio
DettagliC.T.R.H. Centro Territoriale Risorse per l integrazione scolastica delle persone in situazione di Handicap REGOLAMENTO
C.T.R.H. Centro Territoriale Risorse per l integrazione scolastica delle persone in situazione di Handicap REGOLAMENTO Art.1 Finalità Il Centro Territoriale Risorse per l integrazione scolastica delle
DettagliBANDO ASSEGNAZIONE CONTRIBUTI A FAVORE DI FAMIGLIE NUMEROSE PREMESSA
BANDO ASSEGNAZIONE CONTRIBUTI A FAVORE DI FAMIGLIE NUMEROSE PREMESSA La Giunta Regionale, con propria deliberazione n. 1872 del 30/12/2008, ha deciso di dare prosecuzione al piano regionale di interventi
DettagliANIMAZIONE DI STRADA
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 3 2. TITOLO AZIONE ANIMAZIONE DI STRADA 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno dell
DettagliFORMULARIO DELL AZIONE. Trasporto disabili 1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL AZIONE. 1.a SPECIFICARE LA TIPOLOGIA D INTERVENTO
FORMULARIO DELL AZIONE 1. NUMERO AZIONE 2. TITOLO DELL AZIONE 2 Trasporto disabili 1.a MACRO LIVELLO 1 SPECIFICARE LA TIPOLOGIA D INTERVENTO Trasporto disabili OBIETTIVI DI SERVIZIO A CUI VA RICONDOTTA
DettagliREGIONE CAMPANIA Servizio Civile SEZIONE A
ALLEGATO B A cura dell ufficio (non compilare) Protocollo: 201 / Del FORMULARIO DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTI SEZIONE A INFORMAZIONI GENERALI Soggetto proponente Codice di accreditamento denominazione
DettagliPOR CALABRIA 2014/2020 PIANI DI AZIONE PER SETTORI DI INTERVENTO REPUBBLICA ITALIANA
POR CALABRIA 2014/2020 PIANI DI AZIONE PER SETTORI DI INTERVENTO Piani di Azione per settori di intervento I Piani di Azione sono degli atti generali di programmazione e di indirizzo che definiscono: le
DettagliLEGGE REGIONALE N. 32 DEL REGIONE PUGLIA. << Prima variazione al bilancio di previsione per l' esercizio finanziario 1994 >>
Legge 1994032 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 5-09-1994 REGIONE PUGLIA
Dettagli1. NUMERO AZIONE RIPROGRAMMAZIONE PIANO DI ZONA 2 E 3 ANNO DEL 1 TRIENNIO 2. TITOLO AZIONE ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
1. NUMERO AZIONE RIPROGRAMMAZIONE PIANO DI ZONA 2 E 3 ANNO DEL 1 TRIENNIO 1 2. TITOLO AZIONE ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Il Servizio Assistenza Domiciliare Anziani (SADA)
DettagliCOMUNE DI TODI. Provincia di Perugia
COMUNE DI TODI Provincia di Perugia AVVISO PUBBLICO PER REPERIRE L'ENTE OPERANTE IN AMBITO DELLA DISABILITA' E DELL'ASSOCIAZIONISMO FAMILIARE PER LA PREDISPOSIZIONE E LA REALIZZAZIONE DI OTTO LABORATORI
DettagliASL PROVINCIA DI VARESE UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA. 29 giugno 2011
ASL PROVINCIA DI VARESE 29 giugno 2011 UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA 1 PRINCIPALI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI RELATIVI ALL INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
DettagliANFFAS ONLUS SARDEGNA ROMA, 18 NOVEMBRE WELFARE e DISABILITA IL MODELLO SARDEGNA
ANFFAS ONLUS SARDEGNA ROMA, 18 NOVEMBRE 2011 WELFARE e DISABILITA IL MODELLO SARDEGNA LA RIFORMA DEL SISTEMA INTEGRATO Legge Regionale n. 23 del 23 dicembre 2005 «Sistema integrato dei servizi alla persona.
Dettagli0('#*)%. 2(#0)0 * )3(* (,);0(!"(5(+)#(' *#, (!#0*(%#") "(' 7'(%)""($)(+(4
!"#$#%& "#' (&&))!"*(+)#),--')%. /') ")'#%(') ' #*/()++(+)#) %##&)%. $ ''(0#*# $ ''(!#%) "1%)0)' ' (!!#%)(+)#) ' *(,,*! "(+!#%)(') ) %)""($))!)/#') (!!#%)(")!"(-)')!%##),*)%),)$)*)2 *)& "#' &#$(')"1$)
DettagliInterventi Atto Negoziale Regione Lombardia e Provincia di Brescia Anno 2016 AVVISO PUBBLICO
Interventi Atto Negoziale Regione Lombardia e Provincia di Brescia 2011-2013 Anno 2016 AVVISO PUBBLICO Incentivi alle imprese per inserimento lavorativo di disoccupati residenti nella Provincia di Brescia
DettagliProgramma di attività di SERVIZIO ISTRUZIONE. Versione: 2/2014 (04/09/2014) Stato: Versione finale (consuntivo)
Programma di attività di SERVIZIO ISTRUZIONE Versione: 2/2014 (04/09/2014) Stato: Versione finale (consuntivo) Responsabile: Email: istruzione@regione.emilia-romagna.it Tel. 051 5273965 - Fax. 051 5273946-3650
DettagliDistretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA
Provincia di Imperia Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese Distretto Sociosanitario 2 Sanremese Distretto Sociosanitario 3 Imperiese PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Pubblico Provinciale
DettagliREPORT BANDI PIEMONTE
REPORT BANDI PIEMONTE INDICE PSR 2014/2020. MISURA 19.1.1. CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PARI AL 100% PER SUPPORTARE LE STRATEGIE DEI GAL.... 2 L.R. 18/2008. CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL 70% PER SOSTENERE
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA PROV.LE INCENTIVAZIONE ATTIVITÀ ECONOMICHE Prot. n. PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE DELL AGENZIA N. 983 DI DATA 17 Dicembre 2014 O G G E T T O: Adozione del programma di
Dettagli