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1 In linea con gli indirizzi pronunciati in diversi documenti dell OMS e delle Società Scientifiche Nazionali ed Internazionali, si ricava il fabbisogno di una nuova organizzazione dell approccio alle tematiche allergologiche seguendo percorsi analoghi a quelli che hanno segnato lo sviluppo delle strategie sanitarie messe in campo per il controllo ed il trattamento di altre malattie ad elevato impatto sociale (esempio diabete, ipertensione arteriosa, patologie cardiovascolari ecc.). Strategie che vedano coinvolto il ruolo centrale della disciplina di Allergologia e Immunologia Clinica all interno di protocolli diagnostico terapeutici da condividere con le altre discipline che studiano il danno d organo specifico nelle malattie allergiche.

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4 L organizzazione è articolata attraverso una integrazione funzionale tra le realtà presenti nelle diverse articolazioni aziendali: -Distretto di Parma: Ambulatorio Allergologia c/opoliambulatori Parma Ovest Ambulatorio Allergologia c/o Poliambulatorio Colorno -Distretto Valli Taro e Ceno Ambulatorio c/o Presidio Ospedaliero BorgoVal di Taro Ambulatorio Allergologia c/o Poliambulatorio Fornovo -Distretto Fidenza Ambulatorio di Allergologia c/o Presidio Ospedaliero di Fidenza Ambulatorio Allergologia c/o Distretto di Fidenza Ambulatorio di Allergologia Pediatrica c/o Ospedale di Fidenza -Distretto Sud Est Ambulatorio Allergologia c/o Poliambulatorio Langhirano

5 FUNZIONI 1. Sviluppo e implementazione di un coordinamento delle attività di Allergologia, espletate presso diverse strutture aziendali ( Pediatria, Dermatologia,Oculistica,Emergenza, Otorinolaringoiatria, Medicina del Lavoro, Igiene Pubblica ecc.), al fine di favorire il governo clinico delle problematiche sanitarie in questione e di garantire al paziente l accesso al livello di prestazione adeguato.criterio unitario indispensabile per tali attività, che spesso hanno caratteristiche specialistiche tra loro assai diverse, è il riferimento al ruolo primario dello specialista in Allergologia. 2. Essere riferimento, in ambito aziendale, per lo sviluppo della good practice in allergologia, attraverso percorsi di confronto e formazione continua, in collaborazione con le branche specialistiche affini e colliminari, rivolta agli operatori (medici e non) sia ospedalieri che del territorio (specialisti, Medici di Medicina Generale, Pediatri di libera scelta e di comunità, personale paramedico) coinvolti nella gestione di patologie a sfondo allergologico

6 3. Essere riferimento, a livello distrettuale e aziendale, per la analisi delle esigenze gestionali nelle tematiche di Allergologia approvvigionamento di materiali farmaceutici, diagnostici (in vivo e laboratoristici), presidi sanitari necessari alle attività di allergologia, in collaborazione con gli altri servizi coinvolti (es. Farmacia, Laboratorio ecc.); collaborazione, con i servizi coinvolti (es Medicina di Base, Serv Ospedalieri e Serv Infermieristici), alla individuazione, reperimento e modalità di attivazione delle risorse professionali (mediche e paramediche) necessarie allo sviluppo delle attività di allergologia a livello delle diverse articolazioni delle strutture aziendali ( Medicina di base e specialistica distrettuali, Presidi Ospedalieri Aziendali) 4. Sviluppo e mantenimento di adeguati protocolli diagnostico- terapeutici in collaborazione con altre realtà aziendali (es. Laboratorio, Servizio Farmaceutico Aziendale, Medicina di Base e specialistica, Presidi Ospedalieri, Dipartimento prevenzione ) utili alla razionalizzazione dell ordinazione di spesa. 5. Sviluppo di una struttura che, in modo unitario, possa proporsi come interlocutrice accreditata per lo sviluppo di una rete di collaborazioni con la Medicina del Territorio (MMG, Pediatri di libera scelta ecc.) e Ospedaliera.

7 OBIETTIVI 1) Coordinamento delle attivita ambulatoriali in collaborazione con i Servizi di Medicina di Base ed altre branche specialistiche ( es. Dermatologia, Pneumologia, Otorinolaringoiatria, Oculistica ecc.) con le seguenti prestazioni, gia effettuate presso gli ambulatori sul territorio dell A.U.S.L., e la ricerca e sviluppo di eventuali nuove tecniche diagnostiche e terapeutiche EBM : a) diagnostica in vivo delle patologie allergologiche; b) prescrizione ed esecuzione Immunoterapie Specifiche; c) controlli clinici; d) raccolta dati epidemiologici; e) Tests di funzione d organo (di provocazione e di eliminazione); f) Sviluppo di percorsi diagnostico-terapeutici di specialistica anbulatoriale complessa (Day Service) in collaborazione con le altre branche specialistiche affini f) tests di tolleranza e di provocazione farmacologica, Immunoterapia specifica per veleno di Imenotteri, tests di scatenamento ad allergeni alimentari e dell ambiente lavorativo.

8 2) Stipula di Protocolli d intesa programmatica, loro implementazione e monitoraggio in collaborazione con le strutture coinvolte, con altri Servizi con particolare riferimento (ad es.) alle seguenti tematiche: Diagnostica e terapia delle malattie allergiche (Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera scelta): Lo sviluppo vertiginoso delle tecniche di diagnosi e cura in ambito immunologico richiedono una adeguata collaborazione con la medicina del territorio sia per garantire al paziente un approccio alla sua patologia il più adeguato e aggiornato possibile sulla base delle conoscenze e dei percorsi accreditati in termini di medicina basata sull evidenza (EBM), sia al fine di razionalizzare il costo sanitario delle malattie allergiche sostenuto non solo dal SSN (diagnosi e terapia) ma anche, ed in maniera corposa, da parte del cittadino. Le malattie allergiche in età pediatrica: Sviluppo di collaborazioni con la pediatria del territorio (Pediatri di L. S. e di Comunità) e coordinamento delle attività allergologiche erogate dalle strutture aziendali al paziente pediatrico al fine di garantire una adeguata diagnosi e terapia specialistica allergologica in termini EBM

9 Percorso Aziendale per la gestione globale delle anafilassi: sviluppo, in collaborazione con le strutture aziendali di PS e di Medicina di Urgenza, di un percorso aziendale teso alla standardizzazione dei criteri di prevenzione, inquadramento clinico, trattamento, tempi di osservazione clinica, iter diagnostico delle anafilassi (facendo proprie anche le esperienze già attivate in ambito regionale ( AAITO Emilia Romagna) Allergie respiratorie e prevenzione ambientale e del microambiente domestico (Dipartimento di Prevenzione); Sviluppo di Protocolli di intesa e collaborazione tra le strutture allergologiche aziendali e le unità di pneumologia al fine di favorire il monitoraggio ambulatoriale dei pazienti affetti da asma bronchiale allergica;l attivita sara indirizzata a fornire informazioni di carattere preventivo sui fattori scatenanti e a collaborare alla messa in atto delle misure terapeutiche necessarie al trattamento.

10 Le allergopatie Professionali: Programmazione e sviluppo di un azione organica, d intesa con i Servizi di Medicina del Lavoro dei distretti interessati, tesa ad una migliore conoscenza delle problematiche legate alle allergie professionali, alla loro diagnosi e alla loro terapia. Tale collaborazione potra essere realizzata attraverso protocolli tesi alla descrizione delle mappe di rischio allergologico- lavorativo,la descrizione della natura chimica delle sostanze usate nei processi produttivi, lo studio dei microambienti di lavoro, dei tempi di esposizione, la raccolta dell anamnesi allergologica lavorativa attraverso opportune schede standardizzate per settore; da un punto di vista clinico attraverso l esecuzione di tests allergologici mirati (es.patch test specifici per settore nelle forme di dermatite da contatto), e test d organo (es. spirometria di base e con stimolazione ); Diagnostica di laboratorio: sviluppo di azioni condivise con le strutture laboratoristiche aziendali volte alla razionalizazione delle attività diagnostiche su siero relative alle malattie allergiche con una collaborazione attiva nelle scelte di programmazione e gestione delle offerte diagnostiche.

11 !" # PROGETTO PONTE (C. Monet, Il ponte giapponese, 1910) CAPO PROGETTO: Dott.ssa Alessandra Tessoni GRUPPO DI PROGETTO: Dr.ssa Marzia Fornari Dott.ssa Monica Ziveri Dirigente Infermieristico: Laura Leporati Coordinatore Infermieristico: Marilena Pinazzini Hanno collaborato: Dott.ssa Monica Arcadu, Dott.ssa Alessia Miodini, Dott.ssa Cecilia Ruozi Resp. Progetto: Dr. Sergio Scarpa Team Project: Dr.sa A. Tessoni, Dr. M. Falzoi, Dr.sa M. Fornari, L. Leporati, M. Pinazzini, Dr.sa M. Ziveri Coll. Dr.sa M.Arcadu, Dr.sa F. Ballestracci, Dr.sa A Miodini, Dr.sa C. Ruozi

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