LA BIANCHERIA CORSO OSS A/F 2016 GINORI EMANUELE

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1 LA BIANCHERIA CORSO OSS A/F 2016 GINORI EMANUELE 1

2 DISTRIBUZIONE DEL VITTO CORSO OSS A/F 2016 GINORI EMANUELE 2

3 Distribuzione del vitto Per quanto riguarda il metodo di distribuzione dei pasti, ultimamente si sta riducendo quello con il carrello termico con le vivande non porzionate da ripartire sui singoli piatti a cura del personale di reparto, (linea calda multiporzione), e si sta diffondendo il metodo che prevede la distribuzione dei pasti in ( linea calda con vassoi individuali). 3

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7 Le principali norme igieniche da adottare quando si manipolano, porzionano o distribuiscono alimenti Lavarsi le mani Indossare una divisa pulita, o un camice monouso da mettere sopra, indossare la cuffia correttamente. Parlare il meno possibile, fare attenzione a non tossire o starnutire in vicinanza dei cibi, allontanandosi eventualmente, e subito dopo lavarsi le mani. Non portare le mani alla faccia, ai capelli, alla bocca. Toccare i piatti solo all esterno, usare contenitori, stoviglie ed altri ausili perfettamente puliti. Appoggiare le stoviglie sopra i piani di appoggio o sopra i carrelli predisposti. Non portare il carrello del vitto nelle stanze di degenza e invitare gentilmente i pazienti a non avvicinarsi al carrello. 7

8 LA BIANCHERIA Le molteplici attività che si svolgono nelle unità operative ospedaliere richiedono un notevole fabbisogno di biancheria: rifacimento dei letti, interventi e medicazioni, visite mediche, pratiche assistenziali, ecc... La gestione della biancheria richiede speciali attenzioni, in particolare la raccolta e lo smaltimento della biancheria sporca. 8

9 Norme comportamentali per prevenire la diffusione dei microrganismi durante la raccolta e lo smaltimento della biancheria sporca Predisporre il carrello per la raccolta della biancheria sporca con sacchi distinti per codice di colore, idrosolubili, di polietilene. Indossare i guanti e ulteriori D.P.I. se la biancheria è contaminata da materiale organico. Non scuotere la biancheria sporca. Non appoggiare la biancheria sporca su quella pulita. Non appoggiare la biancheria sporca sulla divisa. Non buttare la biancheria sporca sul pavimento. Raccogliere la biancheria sporca vicino al letto. 9

10 Altre norme Lavarsi le mani dopo aver manipolato la biancheria sporca prima di usare quella pulita. Non appoggiare la biancheria pulita sopra i letti occupati. Durante il rifacimento del letto di un paziente non appoggiare la biancheria riutilizzabile sopra il letto di un altro paziente. Non procedere al rifacimento dei letti e/o non maneggiare biancheria se nella stessa stanza di degenza si stanno eseguendo prestazioni che richiedono particolare attenzione alle norme dell asespsi, o se gli utenti stanno mangiando. 10

11 Smaltimento della biancheria sporca La raccolta differenziata della biancheria sporca: Assicura il livello igienico richiesto per la sicurezza del paziente. Salvaguarda le caratteristiche della biancheria (consistenza, morbidezza, ecc ), per il comfort del paziente. 11

12 I sacchi per la raccolta della biancheria devono essere: Resistenti al calore. Resistenti al peso della biancheria. Non consentire la fuoriuscita della biancheria dai sacchi stessi durante la raccolta e il trasporto. Annodati solo per lembi. 12

13 I sacchi per la raccolta della biancheria possono essere: Distinti per colore. Idrosolubili. Polietilene. La biancheria infetta viene raccolta in un doppio sacco: Interno: idrosolubile. Esterno: di polietilene con l indicazione della provenienza e il tipo di agente infettivo. 13

14 Nella AUSL 11 la raccolta della biancheria sporca è differenziata per: Cuscini. Coperte di lana. Biancheria piana. Biancheria infetta. Divise del personale. 14

15 Sacchi per raccolta biancheria sporca AZZURRO BIANCO DIVISE BIANCHERIA PIANA LETTERECCIA TRASPARENTE BIANCHERIA OSPITI RSA ROSSO BIANCHERIA INFETTA O PRESUNTA TALE VERDE BIANCHERIA PROVENIENTE DALLA SALA OPERATORIA 15

16 La biancheria sporca La biancheria sporca viene lavata con macchine lavacentrifughe programmabili a capacità variabile, (da 8 a 250 kg.), che provvedono ad effettuare tutte le operazioni di lavaggio comprendenti: Ammollo. Alcuni cicli di lavaggio. Disinfezione con acqua ossigenata o soluzioni di cloro. Abbattimento dei detersivi mediante il lavaggio con acido acetico. Leggera amidatura. 16

17 I cicli di lavaggio possono arrivare fino a 95, consentendo una buona disinfezione della biancheria trattata. La stiratura può essere effettuata tramite presse, tavoli da stiro o mangani, (i mangani sono macchine, costituite da cilindri rivestiti da mollettoni assorbenti ruotanti, nel mezzo ai quali scorre la biancheria che viene compressa a caldo a , e pertanto stirata, a velocità regolabile secondo gli articoli introdotti). 17

18 Dopo la stiratura, la piegatura e il confezionamento, inizia la fase di impacchettamento. L impacchettamento con il cellophane termosaldato riduce il rischio di una successiva contaminazione e permette che la biancheria sia distribuita e successivamente conservata in condizioni ottimali in locali appositi nelle sezioni di degenza dentro armadi chiusi.. 18

19 Durante lo smaltimento della biancheria sporca, compatibilmente con le caratteristiche architettoniche del reparto e dell ospedale, devono essere rispettati alcuni principi e norme igieniche per limitare la diffusione dei microrganismi: La biancheria sporca viene trasportata con appositi carrelli attraverso i percorsi sporchi. Non usare mai i carrelli per scopi diversi per cui sono adibiti. Non trasportare la biancheria sporca contemporaneamente all arrivo di quella pulita. Non stoccare la biancheria sporca con quella pulita. Non trasportare la biancheria sporca quando arriva il carrello del vitto. 19

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