ISPETTORATO CENTRALE REPRESSIONE FRODI STRUTTURA E FUNZIONI

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1 ISPETTORATO CENTRALE REPRESSIONE FRODI STRUTTURA E FUNZIONI Giugno 2003

2 L ISPETTORATO CENTRALE REPRESSIONE FRODI, ISTITUITO CON LA LEGGE N. 462/86, E L ORGANO TECNICO DELLO STATO PREPOSTO ALLA PREVENZIONE E REPRESSIONE DELLE INFRAZIONI NELLA PREPARAZIONE E NEL COMMERCIO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI E DELLE SOSTANZE DI USO AGRARIO E FORESTALE

3 IL CONTROLLO UFFICIALE DEI PRODOTTI ALIMENTARI

4 LE AMMINISTRAZIONI COINVOLTE MINISTERO DELLA SALUTE (Dipartimento degli alimenti e la nutrizione e della sanità pubblica veterinaria) MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI (Ispettorato centrale repressione frodi) MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE (Agenzia delle dogane) Controlli sull igiene dei prodotti alimentari Controlli sulla qualità dei prodotti alimentari Controlli di natura fiscale Anche Forze di Polizia quali l Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza ed il Corpo Forestale dello Stato hanno reparti specializzati che si occupano, nell ambito delle proprie competenze, di controlli sui prodotti alimentari

5 ASSETTO STRUTTURALE DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI Legge 3 marzo 2001 n. 49 (BSE) Ispettorato centrale repressione frodi Comando Carabinieri Politiche Agricole Consiglio tecnico scientifico MINISTRO Gabinetto del Ministro Ufficio Leg.vo, Segreteria tecnica, Ufficio del portavoce, Servizio di controllo interno, Ufficio rapporti internazionali Dipartimento delle politiche di mercato Dipartimento della qualità dei prodotti agroalimentari e dei servizi Direzione Generale per le politiche agroalimentari Direzione Generale della pesca e dell acquacoltura Direzione Generale per la qualità dei prodotti agroalimentari e la tutela del consumatore Direzione Generale per le politiche strutturali e lo sviluppo rurale Direzione Generale per i servizi e gli affari generali

6 L ISPETTORATO CENTRALE REPRESSIONE FRODI: STRUTTURA E COMPITI

7 GLI UFFICI DELL AMMINISTRAZIONE CENTRALE. UFFICIO I Programmazione, monitoraggio, valutazione e studi UFFICIO II Indirizzo e coordinamento dell attività ispettiva UFFICIO III UFFICIO IV Indirizzo coordinamento dell attività laboratori e dei Amministrazione, gestione formazione personale e del UFFICIO V UFFICIO VI Amministrazione e gestione del bilancio, contabilità e controllo di gestione Irrogazione sanzioni amministrative pecuniarie e problematiche giuridiche

8 GLI UFFICI TORINO MILANO CONEGLIANO Asti Genova Brescia San Michele Udine Verona BOLOGNA FIRENZE ROMA Modena Ancona Perugia Pisa Pescara NAPOLI BARI COSENZA Campobasso Potenza Salerno Lecce PALERMO CAGLIARI Ufficio dirigenziale Catania Sede distaccata

9 I LABORATORI MODENA CONEGLIANO Genova Bologna Milano PERUGIA SALERNO Cagliari Firenze Roma Bari CATANIA Laboratorio dirigenziale Sezione distaccata Sezione distaccata attiva fino al

10 I COMPITI DELL ISPETTORATO CENTRALE REPRESSIONE FRODI L ISPETTORATO CENTRALE REPRESSIONE FRODI E UN ORGANISMO INCARICATO DEL CONTROLLO UFFICIALE DEI PRODOTTI ALIMENTARI (DECRETO LEGISLATIVO 123/93) I COMPITI ISTITUZIONALI SONO I SEGUENTI: ESERCIZIO DELLE FUNZIONI INERENTI ALLA PREVENZIONE ED ALLA REPRESSIONE DELLE INFRAZIONI NELLA PREPARAZIONE E NEL COMMERCIO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI E DELLE SOSTANZE DI USO AGRARIO E FORESTALE CONTROLLO DI QUALITA DEI PRODOTTI IN ENTRATA E IN USCITA DAL TERRITORIO NAZIONALE ALTRI CONTROLLI DI COMPETENZA DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI, IVI COMPRESI I CONTROLLI SULLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE

11 FUNZIONI ACCESSORIE CONTROLLI INTESI A CONTRASTARE, IN CONCORSO CON GLI ALTRI ORGANI DI POLIZIA GIUDIZIARIA, LE FRODI A DANNO DEL BILANCIO DELLA U.E. (FEOGA) E/O DELLA FINANZA NAZIONALE, DERIVANTI DA ILLECITA PERCEZIONE DI AIUTI FINANZIARI CONTROLLO E VIGILANZA IN MATERIA DI PROTEZIONE DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE, DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE E DELLE ATTESTAZIONI DI SPECIFICITA DEI PRODOTTI AGRICOLI E ALIMENTARI L IRROGAZIONE DI SANZIONI AMMINISTRATIVE PREVISTE DA UNA SERIE DI NORME IN MATERIA AGRICOLA, ANCHE SULLA BASE DI RAPPORTI CHE PROVENGONO DA ALTRI ORGANISMI ACCERTATORI: LEGGE 898/86: INDEBITA PERCEZIONE DI AIUTI COMUNITARI LEGGE 460/87: CONTENENTE SANZIONI PER L INOSSERVANZA DI REGOLAMENTI COMUNITARI IN MATERIA AGRICOLA LEGGE 428/90: INOSSERVANZA DELLE NORME SUL PRELIEVO DI CORRESPONSABILITA DEI CEREALI REG. CEE 2677/85 COSI COME MODIFICATO DAI REGG. CEE 571/91, 1008/92, 643/93 E 887/96: AIUTI AL CONSUMO DELL OLIO DI OLIVA D. L.VO 507/99: REATI DEPENALIZZATI DI CUI ALL ART. 4 COMMA 2 LEGGE 213/97: CLASSIFICAZIONE DELLE CARCASSE BOVINE E D.M. 298/98 D. L.VO 260/2000: DISPOSIZIONI SANZIONATOTIE IN APPLICAZIONE DEL REG. CE N. 1493/99

12 L ATTIVITA SANZIONATORIA COMPETENZA AD EMETTERE LE ORDINANZE: legge 428/90: DIRETTORI DEGLI UFFICI PERIFERICI Regg. CEE 2677/85, 1008/92, 643/93, 887/96, leggi 460/87, 898/86 e 213/97 e D.Leg.vo 260/2000: FINO A EURO OLTRE EURO DIRETTORI DEGLI UFFICI PERIFERICI DIRETTORE GENERALE D.Leg.vo 507 del 30 dicembre 1999 FINO A EURO OLTRE EURO DIRETTORI DEGLI UFFICI PERIFERICI DIRETTORE GENERALE

13 LA NUOVA STRUTTURA DELL ICRF: ARTICOLAZIONE TERRITORIALE DEGLI UFFICI PERIFERICI E DEI LABORATORI S.Michele a/a MILANO Verona Udine TORINO Brescia CONEGLIANO VENETO Modena Asti Genova Pisa BOLOGNA Ancona FIRENZE Perugia Pescara ROMA Campobasso BARI NAPOLI Potenza Salerno Lecce CAGLIARI COSENZA LEGENDA: 11 UFFICI PERIFERICI DIRIGENZIALI PALERMO 16 Sedi distaccate Catania 5 Laboratori con 7 sedi distaccate

14 PERSONALE DELL ICRF in organico in attività DIRIGENTI ISPETTORI ANALISTI AMMINISTRATIVI TOTALE

15 COME SI ENTRA A FAR PARTE DELL ISPETTORATO AI RUOLI DELL ISPETTORATO SI ACCEDE PER CONCORSO PUBBLICO. I TITOLI DI STUDIO RICHIESTI SONO I SEGUENTI: LAUREA SCIENZE AGRARIE SCIENZE DELL ALIMENTAZIONE CHIMICA GIURISPRUDENZA ECONOMIA E COMMERCIO DIPLOMA PERITO AGRARIO PERITO AGROTECNICO PERITO CHIMICO PERITO INFORMATICO RAGIONIERE PERITO TECNICO COMMERCIALE

16 I POTERI DELL ISPETTORATO E L ORGANIZZAZIONE DELLA ATTIVITA DI CONTROLLO

17 L ATTIVITA DI POLIZIA GIUDIZIARIA IL PERSONALE TECNICO E AMMINISTRATIVO DELL ISPETTORATO CHE SVOLGE ATTIVITA ISPETTIVA RIVESTE LA QUALIFICA DI UFFICIALE DI POLIZIA GIUDIZIARIA Art. 55 Codice di Procedura penale (Funzioni della Polizia giudiziaria) 1. La Polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant altro possa servire per l applicazione della legge penale. 2. Svolge ogni indagine e attività disposta o delegata dall Autorità giudiziaria. 3. Le funzioni indicate nei commi 1 e 2 sono svolte dagli Ufficiali e dagli Agenti di Polizia giudiziaria.

18 I CONTROLLI SU STRADA PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI CUI E PREPOSTO IL PERSONALE DELL ISPETTORATO E DOTATO DI CONTRASSEGNO DI STATO CHE LO ABILITA A FERMARE I VEICOLI DI OGNI SPECIE.

19 LA PROGRAMMAZIONE DELL ATTIVITA NEL RISPETTO DEL PROGRAMMA DEL MINISTRO PROGRAMMAZIONE DELL ATTIVITA OPERATIVA SULLA BASE DELLE INFORMAZIONI PRESENTI NEGLI ARCHIVI INFORMATICI DELL ISPETTORATO A SEGUITO DEL VERIFICARSI DI SITUAZIONI CONTINGENTI SVOLGIMENTO DELLA ATTIVITA DI CONTROLLO ISPEZIONE NEGLI STABILIMENTI E LOCALI ANNESSI O MEZZI DI TRASPORTO CONTROLLO DELLA DOCUMEN- TAZIONE PRELIEVO DI CAMPIONI ANALISI DI CAMPIONI

20 MODALITA D ESPLETAMENTO DELL ATTIVITA DI CONTROLLO Sul piano operativo l attività di controllo si esplica mediante: Esecuzione di ispezioni in fase di produzione, trasformazione, immagazzinamento, commercio e trasporto dei prodotti, nel corso dei quali si effettuano verifiche fisiche (locali, impianti di lavorazione ) e documentali, nonché accertamenti sul corretto svolgimento dei processi produttivi e, eventualmente, prelievo di campioni; Espletamento di controlli analitici sui campioni prelevati, per i quali l Ispettorato si avvale sia dei propri laboratori, sia di strutture facenti capo a qualificati Istituti pubblici di ricerca, nell ambito di forme di collaborazione regolate da apposite convenzioni (art. 11 della L. 462/86, istitutiva); In caso di accertamento di irregolarità, di natura amministrativa o penale, si procede ad elevare contestazione amministrativa o ad inoltrare notizia di reato all Autorità giudiziaria competente; Ove necessario, ad esempio per evitare che un prodotto irregolare o sospetto d irregolarità venga immesso nel circuito commerciale, viene effettuato il sequestro del prodotto

21 IL PRELIEVO DI CAMPIONI IL PRELIEVO DI CAMPIONI NON PUO ESSERE IMPEDITO DALLA PARTE A RICHIESTA DELLA PARTE IL CAMPIONE DEVE ESSERE PAGATO IL CAMPIONAMENTO VIENE EFFETTUATO SULLA BASE DI PROCEDURE UFFICIALI DI PRELIEVO IL CAMPIONE VIENE SUDDIVISO IN DIVERSE ALIQUOTE TUTTE SIGILLATE CON IL TIMBRO DELL UFFICIO 1 O PIU RESTANO ALLA PARTE 2 POSSONO ESSERE UTILIZZATE PER LE ANALISI 1 O PIU RESTANO A DISPOSIZIONE DELLE AUTORITA (GIUDIZIARIE O AMM.VE) PER LA REVISIONE DI ANALISI

22 L ANALISI DEI CAMPIONI PRELEVATI LE ANALISI VENGONO EFFETTUATE SULLA BASE DEI METODI UFFICIALI COMUNITARI E NAZIONALI O IN CASI PARTICOLARI ANCHE SULLA BASE DI METODI DI COMPROVATA VALIDITA SCIENTIFICA NEL CASO IN CUI L ANALISI ACCERTI LA MANCATA CORRISPONDENZA DEL CAMPIONE AI REQUISITI DI LEGGE SI PROCEDE ALLA REDAZIONE DI UNA NOTIZIA DI REATO (VIOLAZIONI PENALI) O DI UNA CONTESTAZIONE (VIOLAZIONE AMMINISTRATIVA) ENTRO 15 GG. DALLA COMUNICAZIONE DELL ESITO DELLE ANALISI DI PRIMA ISTANZA PUO ESSERE RICHIESTA L ANALISI DI REVISIONE L ESITO DELLE ANALISI DI REVISIONE NON PUO ESSERE IMPUGNATO

23 ISTITUTI CHE EFFETTUANO LE ANALISI DI REVISIONE ISTITUTO SPERIMENTALE PER L ENOLOGIA DI ASTI Vini, mosti, aceti e bevande alcoliche compresa la birra ISTITUTO SPERIMENTALE PER L ELAIOTECNICA DI PESCARA Oli e grassi vegetali ISTITUTO SPERIMENTALE LATTIERO CASEARIO DI LODI (MI) Latte e prodotti lattiero caseari ISTITUTO NAZIONALE DI RICERCA PER GLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE DI ROMA farine, paste alimentari (secche, fresche, all uovo), paste vitaminizzate ISTITUTO SPERIMENTALE PER LA CEREALICOLTURA DI ROMA: sez. di Foggia - Paste e cereali sez. di Bergamo Ricerca di OGM in sementi, tessuti vegetali e alimenti derivati da mais e soia sez. di S.Angelo Lodigiano (MI) sementi di cereali e leguminose e risone da seme sez. di Fiorenzuola d Arda (PC) leguminose da granella sez. di Vercelli riso destinato all alimentazione umana

24 segue ISTITUTI CHE EFFETTUANO LE ANALISI DI REVISIONE ISTITUTO SPERIMENTALE PER LA VALORIZZAZIONE TECNOLOGICA DEI PRODOTTI AGRICOLI DI MILANO Grassi animali, conserve vegetali, thè, caffè, cacao ed altri prodotti agroalimentari ISTITUTO SPERIMENTALE PER LA ZOOLOGIA AGRARIA DI FIRENZE sez. di Roma Zuccheri e miele ISTITUTO SPERIMENTALE PER L ORTICOLTURA DI SALERNO Sementi ortive ISTITUTO SPERIMENTALE PER LA ZOOTECNIA DI ROMA Mangimi ISTITUTO SPERIMENTALE PER LA NUTRIZIONE DELLE PIANTE DI ROMA Fertilizzanti ISTITUTO SPERIMENTALE PER LA PATOLOGIA VEGETALE DI ROMA Prodotti fitosanitari, ricerca di residui di fitofarmaci in prodotti agroalimentari provenienti da agricoltura biologica

25 CHE COSA SUCCEDE SE SI ACCERTA UNA IRREGOLARITA IRREGOLARITA ACCERTATE REATI VIOLAZIONI AMMINISTRATIVE SEQUESTRO PENALE NOTIZIA DI REATO CONTESTA- ZIONE IMMEDIATA O NOTIFICA SUCCESSIVA SEQUESTRO AMM.VO

26 CHE COSA SUCCEDE SE SI ACCERTA UNA IRREGOLARITA REATI PROCURA DELLA REPUBBLICA COMPETENTE PER TERRITORIO (quella del luogo dove è stata commessa la violazione) VIOLAZIONI AMMINISTRATIVE AUTORITA AMM.VA COMPETENTE PER TERRITORIO (quella del luogo dove è stata commessa la violazione) REGIONI E PER MATERIA: PREFETTURE UFFICI DELL ICRF UFFICI PERIFERICI DEL MINISTERO ATTIVITA PROD. SINDACO

27 DISPOSIZIONI SANZIONATORIE DI RIFERIMENTO Sanzioni penali Codice penale: Art. 440 (ADULTERAZIONE O CONTRAFFAZIONE DI SOSTANZE ALIMENTARI); Art. 442 (COMMERCIO DI SOSTANZE ALIMENTARI ADULTERATE O CONTRAFFATTE) Art. 444 (COMMERCIO DI SOSTANZE ALIMENTARI NOCIVE); Art. 515 (FRODE NELL ESERCIZIO DEL COMMERCIO) Art. 516 (VENDITA DI SOSTANZE ALIMENTARI NON GENUINE COME GENUINE)

28 DISPOSIZIONI SANZIONATORIE DI RIFERIMENTO Sanzioni penali Codice penale: Art. 517 (VENDITA DI PRODOTTI INDUSTRIALI CON SEGNI MENDACI) Art. 517 BIS (CIRCOSTANZA AGGRAVANTE) (LE PENE STABILITE DAGLI ARTICOLI 515, 516 E 517 SONO AUMENTATE SE I FATTI DA ESSI PREVISTI HANNO AD OGGETTO ALIMENTI O BEVANDE LA CUI DENOMINAZIONE DI ORIGINE O GEOGRAFICA O LE CUI SPECIFICITA SONO PROTETTE DALLE NORME VIGENTI) Inoltre: LEGGE , N. 283 (DISCIPLINA IGIENICA DELLA PRODUZIONE E DELLA VENDITA DELLE SOSTANZE ALIMENTARI E DELLE BEVANDE), IN PARTICOLARE GLI ARTT. 5, 6 E 12

29 L ATTIVITA DI INFORMAZIONE VIENE SVOLTA NEI CONFRONTI DI OPERATORI ECONOMICI E CONSUMATORI VIENE EFFETTUATA ATTRAVERSO: PARTECIPAZIONE ALLE PIU IMPORTANTI MANIFESTAZIONI FIERISTICHE NAZIONALI PARTECIPAZIONE A CONVEGNI, TAVOLE ROTONDE, SEMINARI, ECC. ORGANIZZAZIONE DI INCONTRI SU ARGOMENTI SPECIFICI CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA ATTIVAZIONE DI UNO SPORTELLO INFORMAZIONI PRESSO OGNI UFFICIO PERIFERICO PREDISPOSIZIONE DI DOCUMENTAZIONE INFORMATIVA CHE VIENE DISTRIBUITA GRATUITAMENTE

30 LA COLLABORAZIONE CON GLI ISTITUTI SCIENTIFICI

31 LE CONVENZIONI DI COLLABORAZIONE TECNICO SCIENTIFICA L ISPETTORATO STIPULA CONVENZIONI DI COLLABORAZIONE TECNICO SCIENTIFICA CON ISTITUTI UNIVERSITARI ED ALTRI ISTITUTI PUBBLICI QUALIFICATI LE CONVENZIONI CONTEMPLANO LE SEGUENTI ATTIVITA : FORMAZIONE DEL PERSONALE DI LABORATORIO DELL ISPETTORATO AI FINI DELL UTILIZZO DI NUOVE METODICHE ANALITICHE RICERCA FINALIZZATA ALLA MESSA A PUNTO DI NUOVE METODICHE ANALITICHE DA APPLICARE AL CONTROLLO EFFETTUAZIONE DI ANALISI SPECIALISTICHE

32 LE CONVENZIONI DI COLLABORAZIONE TECNICO SCIENTIFICA DIPARTIMENTO SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI E MICROBIOLOGICHE UNIVERSITA DI MILANO DIPARTIMENTO SCIENZE E TECNOLOGIE AGROAMBIENTALI UNIVERSITA DI BOLOGNA ISTITUTO AGRARIO S.MICHELE ALL ADIGE DIPARTIMENTO DI BIOCHIMICA UNIVERSITA DI BOLOGNA DIPARTIMENTO DI AGRONOMIA UNIVERSITA DI BOLOGNA DIPARTIMENTO AGRONOMIA E GESTIONE DELL AGROECOSISTEMA UNIVERSITA DI PISA ENTE NAZIONALE RISI DI MILANO

33 LA RICERCA SCIENTIFICA E L ATTIVITA DI CONTROLLO L ISPETTORATO E ALL AVANGUARDIA NELLA RICERCA SCIENTIFICA FINALIZZATA ALLA LOTTA CONTRO LE FRODI. ALCUNI ESEMPI: APPLICAZIONE DELLA RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (NMR) E DELLA SPETTROMETRIA DI MASSA ISOTOPICA AL CONTROLLO DEI PRODOTTI VITIVINICOLI (VINI A DENOMINAZIONE DI ORIGINE, GRAPPE, ECC.) PER L INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI SOFISTICAZIONI (ANNACQUAMENTO, ZUCCHERAGGIO) E PER LA VERIFICA, ATTRAVERSO LA CREAZIONE DI BANCHE DATI DI RIFERIMENTO, DELLA ZONA DI ORIGINE DICHIARATA STUDIO DI METODOLOGIE E PARAMETRI ANALITICI PER VALUTARE LA GENUINITA E LA QUALITA DI FORMAGGI ITALIANI DI PREGIO STUDIO DELLA COMPOSIZIONE ISOTOPICA NATURALE DI PRODOTTI QUALI OLI EXTRAVERGINI DI OLIVA A DENOMINAZIONE DI ORIGINE, MIELE, SUCCHI DI ARANCIA, AI FINI DELLA LORO CARATTERIZZAZIONE IN RELAZIONE ALL ORIGINE

34 UN ESEMPIO DI RICERCA APPLICATA AL CONTROLLO: IL CASO DELLA BSE IL LABORATORIO DELL UFFICIO PERIFERICO DI MODENA DELL ISPETTORATO HA MESSO A PUNTO UNA PARTICOLARE APPLICAZIONE DELLA MICROSCOPIA AL CONTROLLO DEI MANGIMI, FINALIZZATA ALLA PREVENZIONE DEL RISCHIO DA BSE (INDIVIDUAZIONE DELLA PRESENZA NEI MANGIMI DI FARINE DI CARNE DI MAMMIFERI)

35 IL CONCORSO CON LE FORZE DI POLIZIA

36 IL CONCORSO CON LE FORZE DI POLIZIA CORPO FORESTALE DELLO STATO POLIZIA DI STATO ARMA DEI CARABINIERI (CCPA) e (NAS) GUARDIA DI FINANZA L ISPETTORATO, INOLTRE, HA RAPPORTI DI COLLABORAZIONE, IN PARTICOLARE, CON: IL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO I SERVIZI DOGANALI I SERVIZI DI CONTROLLO DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

37 COMMISSIONI TECNICHE OPERANTI PRESSO L ISPETTORATO CENTRALE

38 COMMISSIONI PER L AGGIORNAMENTO DEI METODI UFFICIALI DI ANALISI (D.P.R , N. 162) SI ARTICOLA IN 10 SOTTOCOMMISSIONI 1. MOSTI, VINI ED ACETI 2. OLI E GRASSI 3. CONSERVE VEGETALI E SCIROPPI 4. ALIMENTI PER GLI ANIMALI 5. CEREALI 6. SEMENTI 7. FERTILIZZANTI 8. FITOFARMACI 9. LATTE E FORMAGGI 10. MIELE

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