I nuovi farmaci ipolipemizzanti: focus sugli anticorpi monoclonali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I nuovi farmaci ipolipemizzanti: focus sugli anticorpi monoclonali"

Transcript

1 I nuovi farmaci ipolipemizzanti: focus sugli anticorpi monoclonali Claudio Borghi 1, Claudio Cimminiello 2 1 Cattedra di Medicina Interna, Università degli Studi, Bologna 2 Ufficio Studi e Ricerche, Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare, Roma The need for new lipid-lowering drugs is based on the clear-cut evidence that a considerable proportion of patients with dyslipidemia cannot reach the target of cardiovascular protection with the use of currently available drugs (statins, ezetimibe, fibrates). Among the new classes of drugs, proprotein convertase subtilisin/kexin type 9 (PCSK9) inhibitors (namely alirocumab and evolocumab) provide an effective solution for patients with familial hypercholesterolemia as well as for high-risk patients who do not achieve the target or complain statin-related adverse events. The use of PCSK9 inhibitors is associated with a huge reduction in LDL-cholesterol levels (up to mg/dl) with 1-2 monthly administrations, and their effect is integrated with that of statins and ezetimibe. The improvement of lipid profile is in the range of that observed with other new drugs such as lopitamide and mipomersen, while the tolerability profile appears definitely better. A more effective characterization of patients with dyslipidemia is the trainer of new research in the field of lipid-lowering drugs and PCSK9 inhibitors appear the more reliable product of such a promising research. Key words. Alirocumab; Cholesterol; Evolocumab; PCSK9. G Ital Cardiol 2016;17(4 Suppl 1):14S-21S IL CONTESTO 2016 Il Pensiero Scientifico Editore Il prof. Borghi dichiara di aver ricevuto onorari per consulenze da MSD. Il dr. Cimminiello dichiara nessun conflitto di interessi. Per la corrispondenza: Prof. Claudio Borghi Cattedra di Medicina Interna, Università degli Studi, Policlinico S. Orsola-Malpighi, Via Massarenti 9, Bologna claudio.borghi@unibo.it Esiste la necessità clinica di nuovi farmaci per la gestione delle ipercolesterolemie severe nell ambito del rischio cardiovascolare? La risposta è sicuramente sì, sia perché esistono pazienti con un tratto genetico alterato la cui colesterolemia non può a priori essere ottimizzata dalle opportunità terapeutiche standard a causa di livelli basali di colesterolemia estremi, sia perché esistono pazienti ad alto rischio cardiovascolare che necessitano di ridurre la colesterolemia sotto valori target estremamente ambiziosi, sia infine perché numerosi pazienti per i quali la terapia standard sarebbe adeguata per raggiungere questi target non sono in grado di tollerarla. La definizione di paziente ad alto rischio cardiovascolare assume connotazioni leggermente differenti a seconda che si faccia riferimento alle linee guida europee oppure a quelle internazionali (Tabella 1) 1-7, anche se in entrambi i casi si evince come il concetto di target terapeutico previsto ed efficace dovrebbe collocarsi al di sotto dei 100 mg/dl per i soggetti a rischio elevato mentre in presenza di un livello di rischio cardiovascolare molto elevato i livelli di colesterolo LDL (C-LDL) dovrebbero essere mantenuti a valori ancora più bassi (al di sotto dei 70 mg/dl). Accanto a questa realtà ideale ed ipotetica, esiste, per contro, un modo reale ed i dati dello studio EUROASPIRE IV dimostrano come fra i soggetti in prevenzione secondaria, circa l 85% assuma una statina. Di questi, il 58% ha una colesterolemia LDL <100 mg/dl e solo il 21% raggiunge il livello di LDL <70 mg/dl 8. Appare quindi evidente come ancora pochi siano i pazienti in terapia con statine che raggiungono un target terapeutico adeguato e le ragioni di questo fenomeno vanno ricercate in una scarsa aderenza alla terapia da parte dei pazienti, nel ricorso improprio a statine di insufficiente potenza terapeutica o impiegate a bassi dosaggi in relazione ai livelli di C- LDL e nella comparsa di effetti collaterali. Anche in condizioni terapeutiche ottimali può, tuttavia, accadere che la terapia massimale con statine eventualmente associate ad altri farmaci (ezetimibe, resine a scambio ionico, fibrati, ecc.) non consenta comunque il raggiungimento del target. Questa situazione si verifica principalmente in soggetti affetti da ipercolesterolemia familiare, la cui prevalenza è tradizionalmente stimata essere di circa 1/500 soggetti per la forma eterozigote e 1/ per la forma omozigote. Questi dati sono stati tuttavia recentemente sottoposti a rivalutazione, a seguito di più attente campagne di screening e grazie alla possibilità di utilizzare tecniche di genotipizzazione più precise e meno costose, per cui si pensa che la reale prevalenza della forma eterozigote possa essere di 1/ (più probabile), mentre quella della forma omozigote di 1/ Altri pazienti per i quali il raggiungimento del target terapeutico può costituire un problema rilevante sono quelli intolleranti alla terapia con statine. Si stima che questa problematica coinvolga una percentuale affatto trascurabile di pazienti in terapia con statine, compresa probabilmente tra il 5% e il 10% [10]. Per tutti questi soggetti, che rappresentano tradizionalmente una quota rilevante della percentuale di insuccesso terapeutico delle statine, si stanno attualmente prospettando nuovi orizzonti terapeutici, grazie alla messa a punto di farmaci in grado di agire tramite meccanismi d azione diversi rispetto a quelli delle statine S

2 I NUOVI FARMACI IPOLIPEMIZZANTI Tabella 1. Livelli target di colesterolo LDL, non HDL e apolipoproteina B in varie linee guida. Rischio Colesterolo LDL Colesterolo non HDL Apolipoproteina B (mg/dl) (mg/dl) (mg/dl) ESC/EAS 1 Basso rischio (<1%) Modifiche stile di vita Moderato (1-5%) <115 Alto (5-10%) < <100 Molto alto ( 10%) <70 o 50% riduzione LDL CCS 2 Basso (<10%) 50% riduzione LDL Intermedio (10-19%) <80 o 50% riduzione LDL Alto (>20%) <80 o 50% riduzione LDL JAS 3 Basso (0.5%) <160 <190 Intermedio ( 0.5-<2%) <140 <170 Alto (>2%) <120 <150 AACE 4 Basso ( 1 fattore di rischio) <160 <130 Moderato-moderato alto (<20% e 2 fattori di rischio) <130 <130 <80 Alto (>20% e 2 fattori di rischio o equivalenti di rischio coronarico) <100 <130 <80 Molto alto <70 <100 <80 NCCPC 5 80 IAS 6 Basso Alto <100 <130 ESC/EAS, European Society of Cardiology/European Atherosclerosis Society; CCS, Canadian Cardiovascular Society; JAS, Japan Atherosclerosis Society; NCCPC, National Collaborating Centre for Primary Care; IAS, International Atherosclerosis Society. Modificata da Catapano et al. 7. I NUOVI FARMACI IPOLIPEMIZZANTI Negli ultimi anni si è assistito allo sviluppo di nuove molecole con meccanismo d azione diverso (ed usualmente complementare) a quello delle statine e finalizzate alla gestione delle forme di ipercolesterolemia più severe. Alcune di esse, pure efficaci, sono gravate da un profilo di tollerabilità non propriamente ottimale che ne limita l impiego in clinica. Ad esempio, il mipomersen, un inibitore della sintesi dell apolipoproteina B (ApoB, principale trasportatore plasmatico delle LDL), ha dimostrato un efficacia nella riduzione dei livelli di C-LDL anche nei soggetti affetti da ipercolesterolemia familiare omozigote, ma la sua immissione in terapia non è stata ancora autorizzata in Europa, soprattutto per problemi legati al profilo di sicurezza 12,13. Altro farmaco associato ad una tollerabilità soggettiva limitata è la lomitapide, un inibitore della proteina di trasporto microsomiale (MTP), che svolge un ruolo chiave nel processo di assemblaggio e secrezione delle lipoproteine contenenti ApoB a livello epatico ed intestinale. Il farmaco è attualmente disponibile in Italia, con esclusiva indicazione nel trattamento di soggetti affetti da ipercolesterolemia familiare omozigote, ipercolesterolemia autosomica recessiva e per le forme di omozigosi ed eterozigosi composte per le mutazioni nei geni per il recettore delle LDL, la proteina PCSK9 (proprotein convertase subtilisin/kexin type 9) e l ApoB 14. In un recente studio pubblicato su Lancet 15, lomitapide è stata utilizzata al dosaggio medio di 40 mg in 29 soggetti di entrambi i sessi affetti da ipercolesterolemia familiare omozigote e trattati da terapia ipolipemizzante massimale (inclusa la LDL-aferesi) associata ad un regime nutrizionale ipolipemizzante integrato con vitamina E ed acidi grassi essenziali. Il trattamento ha determinato una riduzione del livello di C-LDL del 50% rispetto al basale a 26 settimane con una lieve perdita di efficacia (riduzione del 38% rispetto al basale) a 72 settimane. Gli effetti collaterali più frequentemente accusati sono stati di origine gastrointestinale mentre in più del 30% dei casi (10 pazienti) si è osservato un rialzo delle transaminasi non associato ad alterazioni di altri parametri di funzionalità epatica e completamente reversibile con la riduzione del dosaggio del farmaco. Tali alterazioni possono essere messe in relazione con il meccanismo d azione del farmaco, che implica un accumulo intraepatico di lipidi, con conseguente sviluppo di epatosteatosi, confermata alla risonanza magnetica e la cui rilevanza prognostica sarà da valutare nell utilizzo a lungo termine del farmaco. Di maggiore interesse per il loro futuro potenziale impiego in una più ampia parte di pazienti sono gli inibitori di PCSK9. I FARMACI MONOCLONALI: GLI INIBITORI DI PCSK9 La PCSK9 fisiologicamente determina la degradazione dei recettori epatici per il C-LDL facilitandone il trasporto verso i lisosomi dove vengono digeriti, determinando quindi una minore captazione di C-LDL all interno del fegato. Una mutazione gain-of-function di PCSK9 è una delle cause genetiche di ipercolesterolemia familiare autosomica dominante. Di contro, una mutazione loss-of-function è associata a bassi livelli di C- LDL e ad una riduzione degli eventi coronarici, senza evidenza di effetti dannosi sulla salute. Sono stati proposti diversi approcci terapeutici per l inibizione di PCSK9, e tra questi ricordiamo: l inibizione della sintesi della proteina mediante silenziamento genico con oligonucleotidi antisenso o piccoli RNA interferenti la sintesi (sirna); l inibizione del legame di PCSK9 con recettori epatici per il C-LDL attraverso anticorpi monoclonali, piccoli peptidi o adnectins, e il blocco dei processi au- 15S

3 C BORGHI, C CIMMINIELLO to-catalitici di PCSK9 mediante l utilizzo di piccole molecole inibitrici 16. Alcuni anticorpi monoclonali sono in fase di sviluppo clinico. Quelli attualmente in fase più avanzata sono alirocumab ed evolocumab, mentre si trova in fase più precoce RN316 (PF ). Altri inibitori in fase più tardiva di sviluppo sono: bococizumab (PF , RN-316), LY mab e ALN- PCS Alirocumab ed evolocumab sono stati entrambi approvati dalla Food and Drug Administration, in aggiunta alla dieta e alla terapia con la dose massima tollerata di statine, per il trattamento di adulti con ipercolesterolemia familiare eterozigote o con malattia cardiovascolare aterosclerotica con evidenza clinica, che necessitano riduzioni addizionali di C-LDL. Evolocumab è anche indicato in aggiunta ad altre terapie per la riduzione dei lipidi nei pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote, che necessitano riduzioni addizionali di C-LDL. Alirocumab In uno studio di fase II, alirocumab è stato somministrato in 77 pazienti al dosaggio di 150, 200, 300 mg ogni 4 settimane, oppure al dosaggio di 150 mg ogni 2 settimane, ottenendo rispettivamente le seguenti riduzioni di C-LDL: %, %, % e %. Gli effetti collaterali insorti nel gruppo trattato con il farmaco attivo non sono stati dissimili da quelli del gruppo placebo e non si sono evidenziate particolari alterazioni dei parametri di sicurezza analizzati 17. In 183 pazienti già sottoposti a terapia stabile con atorvastatina al dosaggio di 10, 20 e 40 mg è stato associato placebo oppure alirocumab a vari dosaggi. Questo ha determinato una riduzione di C-LDL pari a 39.6%, 64.2% e 72.4% rispettivamente con 50, 100 e 150 mg 2 volte al mese e del 43.2% e 47.7% con 200 e 300 mg 1 volta al mese, rispetto al 5.1% del placebo 18. Nello studio ODYSSEY MONO (EFC11716) 19, alirocumab è stato utilizzato al dosaggio di 75 mg 1 volta ogni 2 settimane, aumentato a 150 mg 1 volta ogni 2 settimane nei soggetti che non raggiungevano un C-LDL <100 mg/dl alla dodicesima settimana; questa terapia è stata messa a confronto con la sola somministrazione di ezetimibe 10 mg. A tale scopo, sono stati randomizzati 103 soggetti con uno score di rischio compreso tra 1% e 5%. Dopo 12 settimane di trattamento, nei soggetti che hanno assunto alirocumab 75 mg si è osservata una riduzione dei livelli di C-LDL del 53.2% vs il 20.4% dei soggetti trattati con ezetimibe. Dopo 24 settimane, i soggetti in trattamento con alirocumab hanno avuto una riduzione di C-LDL pari al 54.1% vs il 17.2% dei soggetti trattati con ezetimibe. Gli eventi avversi sperimentati sono stati sovrapponibili nei due gruppi di trattamento; i più frequenti sono stati: rinofaringiti, diarrea, sintomi influenzali. Non si sono registrati significativi incrementi di transaminasi né di creatinfosfochinasi. Nello studio ODYSSEY LONG TERM 20, sono stati trattati 2341 pazienti ad alto rischio cardiovascolare con terapia ipolipemizzante massimale. Di questi, 1550 sono stati anche sottoposti a trattamento attivo con 150 mg di alirocumab ogni 2 settimane e 788 hanno invece assunto un placebo. A 52 settimane di trattamento, a fronte di effetti collaterali sovrapponibili al placebo, alirocumab ha dimostrato un promettente profilo di efficacia. In un analisi post-hoc l incidenza di eventi avversi cardiovascolari (morte per malattia coronarica, infarto miocardico non fatale, ictus ischemico fatale e non, o angina instabile richiedente ospedalizzazione) è stata inferiore con alirocumab che con placebo (1.7 vs 3.3%; hazard ratio [HR] 0.52; intervallo di confidenza [IC] 95% ; p=0.02). Tali risultati dovranno essere confermati nell ambito di uno studio prospettico attualmente in corso. I risultati degli studi ODYSSEY sono corroborati da quelli di numerosi trial, tutti caratterizzati da risultati interessanti ed oggetto di comunicazioni preliminari a convegni internazionali o parte integrante di lavori scientifici pubblicati su riviste prestigiose 21. In particolare, gli studi ODYSSEY FH I e II 22 hanno valutato l efficacia e la sicurezza di impiego di alirocumab in 735 pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare eterozigote in controllo subottimale con terapia standard o non tolleranti le dosi massime di statine. In condizioni basali i pazienti venivano randomizzati al trattamento con alirocumab 75 mg o placebo ogni 2 settimane con la possibilità di titolare la dose fino a 150 mg se alla dodicesima settimana i livelli di C-LDL erano ancora >70 mg/dl. Nell ODYSSEY FH I l età media era 53 anni e la colesterolemia LDL media mg/dl, con il 47% dei pazienti in prevenzione secondaria e nel 58% dei casi trattati anche con ezetimibe. Nell ODYSSEY FH II l età media era 53 anni e la colesterolemia LDL media mg/dl, con il 36% dei pazienti in prevenzione secondaria mentre il trattamento con ezetimibe coinvolgeva il 66% dei pazienti. I risultati di questi studi mostrano un raggiungimento del target terapeutico nel 72% e 81% dei soggetti trattati con alirocumab negli studi FH I e FH II rispettivamente, mentre le corrispondenti percentuali nei gruppi di controllo sono risultate del 2% e 11%. L efficacia di alirocumab è stata valutata anche in uno studio condotto su soggetti affetti da ipercolesterolemia familiare omozigote con deficit recettoriale severo, nei quali il trattamento con l inibitore di PCSK9 ha portato ad una normalizzazione dell espressione dei recettori per LDL 23. Nell ODYSSEY ALTERNATIVE 24, 314 pazienti con statino-intolleranza e colesterolemia LDL non a target per la relativa categoria di rischio sono stati randomizzati a ricevere uno dei tre seguenti trattamenti: alirocumab 75 mg ogni 2 settimane (con possibilità di titolazione a 150 mg se a 8 settimane il valore di C-LDL non era a target) e placebo orale, ezetimibe e placebo iniettivo o atorvastatina 20 mg/die e placebo iniettivo. A 24 settimane di distanza i pazienti trattati con alirocumab hanno dimostrato una calo medio di C-LDL del 45% vs il 14.6% osservato nei pazienti trattati con ezetimibe (differenza media -30.4; p<0.0001). L obiettivo terapeutico di C-LDL <100 mg/dl è stato raggiunto nel 61% dei pazienti trattati con alirocumab e nel 10% di quelli trattati con ezetimibe (p< per entrambi). I pazienti trattati con atorvastatina avevano un 63% di probabilità in più di sviluppare nuovamente intolleranza muscolare rispetto a quelli trattati con alirocumab (HR 1.63; IC 95% ). Il trial ODYSSEY COMBO I 25 ha arruolato 316 pazienti coronoropatici o con equivalenti di rischio coronarico in terapia statinica massimale con controllo subottimale della colesterolemia. Questi pazienti sono stati randomizzati per 52 settimane ad alirocumab 75 mg ogni 2 settimane o placebo. La dose di alirocumab è stata raddoppiata alla visita 12 se i valori di C- LDL era 70 mg/dl. Alla ventiquattresima settimana C-LDL era ridotto del 48.2% (95% CI -52.0% a -44.4%) nei pazienti trattati con alirocumab e del 2.3% (95%CI -7.6% a 3.1%) in quelli in placebo (P<0.0001). Il livello target di C-LDL <70 mg/dl è stato raggiunto dal 75% dei pazienti trattati con alirocumab versus il 9% di quelli trattati in placebo. Alla dodicesima settimana l 83.2% dei pazienti non richiedeva il raddoppio della 16S

4 I NUOVI FARMACI IPOLIPEMIZZANTI dose di alirocumab. L incidenza di eventi avversi è stata sovrapponibile nei due gruppi di trattamento. Lo studio ODYSSEY COMBO II 26 ha valutato l efficacia di alirocumab su 720 soggetti ad alto rischio cardiovascolare già in trattamento massimale (o submassimale, quando parzialmente tollerato) con statina e confrontato con ezetimibe per un periodo di 104 settimane. Ancora una volta la randomizzazione prevedeva l assegnazione dei pazienti al trattamento con alirocumab 75 mg ogni 2 settimane + placebo orale oppure placebo iniettivo + ezetimibe 10 mg, con aumento della dose di alirocumab a 150 mg a 12 settimane se la colesterolemia LDL permaneva >70 mg/dl. L età media dei pazienti reclutati era 62 anni, dei quali il 90% aveva una coronaropatia su base ateromasica e un C-LDL basale medio di 107 mg/dl. A 24 settimane alirocumab aveva ridotto i valori di C-LDL del 50.6% vs il 20.7% ottenuto da ezetimibe. A 52 settimane tale riduzione era confermata per entrambi i gruppi, con pari compliance alla terapia. Il trial ODYSSEY OPTIONS I 27 ha arruolato 355 soggetti con rischio cardiovascolare molto alto e livelli di C-LDL 70 mg/dl oppure con rischio alto e C-LDL 100 mg/dl con terapia basale con atorvastatina 20 o 40 mg/die, randomizzati a ricevere on-top alirocumab 75 mg ogni 2 settimane, ezetimibe 10 mg, doppia dose di atorvastatina o switch da atorvastatina 40 mg a rosuvastatina 40 mg. Per pazienti non a target a 12 settimane, alirocumab è stato raddoppiato 150 mg ogni 2 settimane. A 24 settimane, l aggiunta di alirocumab al trattamento con atorvastatina 20 e 40 mg ha ridotto rispettivamente i valori di C-LDL del 44.1% e 54.0% (p<0.001 vs tutti i confronti); l aggiunta di ezetimibe del 20.5% e 22.6%; il raddoppio della dose di atorvastatina di 5.0% e 4.8%; e lo switch da atorvastatina 40 mg a rosuvastatina 40 mg del 21.4%. La maggior parte dei pazienti trattati con alirocumab ha ottenuto l ottimizzazione della colesterolemia LDL (87.2% e 84.6%) e ha mantenuto il dosaggio di 75 mg (86%). L incidenza di eventi avversi è stata simile in tutti i gruppi di trattamento. L insieme di questi studi identifica una soluzione terapeutica efficace e ben tollerata che si innesta nello scenario complesso del trattamento delle dislipidemie fornendo una possibilità di trattamento a pazienti nei quali la terapia convenzionale è in grado di assicurare un successo solo parziale ed insufficiente alla prevenzione dell elevato rischio di malattie cardiovascolari. Evolocumab Evolocumab rappresenta un ulteriore molecola nell ambito dello sviluppo della terapia biologica monoclonale per il trattamento delle dislipidemie e dei pazienti ad elevato rischio cardiovascolare. Anche nel caso di evolocumab, il programma di sviluppo clinico prevede una serie di studi differenziati in termini di casistica e di modalità di confronto terapeutico con la finalità di produrre ulteriori osservazioni in un ambito attualmente privo di soluzioni realmente efficaci. Nello studio DESCARTES 28, 901 soggetti sono stati randomizzati in diversi gruppi e trattati per un periodo cumulativo di 52 settimane. In particolare, il disegno dello studio prevedeva l assegnazione dei pazienti ad uno dei seguenti gruppi: sola dieta ipocolesterolemizzante; dieta associata ad atorvastatina 10 mg; dieta associata ad atorvastatina 80 mg; dieta associata ad atorvastatina 80 mg ed ezetimibe 10 mg. A ciascun gruppo è stato poi aggiunto evolocumab 420 mg ogni 4 settimane, oppure placebo. La riduzione dei livelli di C-LDL nei vari gruppi è stata di 55.7±4.2% nel gruppo sottoposto alla sola dieta; 61.6±2.6% nel gruppo trattato con dieta + atorvastatina 10 mg; 56.8 ± 5.3% nel gruppo trattato con dieta + atorvastatina 80 mg; 48.5 ± 5.2% nel gruppo sottoposto a dieta + atorvastatina 80 mg + ezetimibe 10 mg (p<0.001 per tutti i confronti). Inoltre si è osservata una riduzione significativa dei livelli di ApoB, di colesterolo non HDL, dei trigliceridi e della lipoproteina(a). Gli effetti collaterali più frequenti sono stati: rinofaringiti, infezioni del tratto respiratorio alto, dolore lombare. Lo studio LAPLACE-2 29 è invece uno studio complesso, della durata di 12 settimane, che ha coinvolto 2067 soggetti. I pazienti sono stati randomizzati a ricevere statine a dose medioalta (atorvastatina 10/80 mg, rosuvastatina 5/40 mg, simvastatina a dose fissa di 40 mg). A questa terapia è stato aggiunto placebo oppure ezetimibe 10 mg, oppure ancora evolocumab a due diversi dosaggi: 140 mg ogni 2 settimane oppure 420 mg ogni 4 settimane. Alle settimane 10 e 12, nel gruppo trattato con statine a dose medio-alta, evolocumab rispetto al placebo ha ridotto i livelli di C-LDL dal 66% (IC 95% 58-73%) al 75% (IC 95% 65-84%) per quel che riguarda la dose di 140 mg ogni 2 settimane, e dal 63% (IC 95% 54-71%) al 75% (IC 95% 67-83%) per quel che riguarda il dosaggio di 420 mg ogni 4 settimane. Gli effetti collaterali sono stati riportati nel 36%, 40% e 39% dei casi nel trattamento, rispettivamente, con evolocumab, ezetimibe e placebo. Gli effetti collaterali più comuni sono stati: dolore lombare, artralgia, cefalea, spasmo muscolare e dolore alle estremità. In un analisi cumulativa di 4 studi di fase II che hanno coinvolto 1300 soggetti, evolocumab ha inoltre ridotto del 29.5% e del 24.5% la lipoproteina(a) in 12 settimane al dosaggio di 140 mg ogni 2 settimane e di 420 mg ogni 4 settimane 30. Nello studio OSLER 31, 1104 soggetti che avevano partecipato ad altri studi in cui erano stati usati vari dosaggi di evolocumab vs placebo (MENDEL, GAUSS, RUTHERFORD e LAPLA- CE-TIMI 57) sono stati randomizzati a ricevere terapia standard oppure evolocumab + terapia standard in aperto. Dopo 1 anno i livelli di C-LDL si sono ridotti del 52.3% nei soggetti trattati con evolocumab. Gli eventi avversi e gli eventi avversi gravi sono stati dell 81.4% e del 7.1% nel gruppo evolocumab vs 73.1% e 6.3% nel gruppo in trattamento standard. Le principali caratteristiche dei trial di fase III condotti con alirocumab ed evolocumab sono riassunte nella Tabella 2 19,20,22,24-29, INIBITORI DELLA PROTEINA DI TRASFERIMENTO DEGLI ESTERI DEL COLESTEROLO (CETP) I farmaci appartenenti a questa classe dovevano rappresentare un approccio teoricamente innovativo con la possibilità di svolgere un ruolo importante nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. In particolare, il loro meccanismo d azione non si basa sulla riduzione elettiva della colesterolemia LDL, ma sulla possibilità di determinare un incremento poderoso dei livelli plasmatici delle HDL. Il ruolo delle HDL nella prevenzione delle malattie aterosclerotiche è stato ripetutamente dimostrato da studi epidemiologici, ma, in minor misura, da studi di intervento che hanno visto l impiego prevalente di fibrati e niacina. Tra le modalità farmacologiche per ottenere un aumento dei livelli di colesterolo HDL, la modulazione dell enzima CETP appare una scelta potenzialmente efficace in ragione della capacità di tale glicoproteina di facilitare il trasporto degli esteri del colesterolo dalle HDL alle lipoproteine che contengono 17S

5 C BORGHI, C CIMMINIELLO Tabella 2. Studi di fase III con alirocumab ed evolocumab. N. Popolazione Trial Dose Risultati principali pazienti Alirocumab - Programma ODYSSEY 103 Ipercolesterolemia con e senza statine ODYSSEY MONO mg ogni 2 settimane C-LDL -47.2%, CT -29.6%, C-HDL +6.0%, Lp(a) -16.7% 251 Intolleranza alle statine, ODYSSEY ALTERNATIVE mg ogni 2 settimane C-LDL -52.2%; minori ipercolesterolemia primitiva manifestazioni di sintomi (eterozigote e non) e rischio CV muscolari vs ezetimibe moderato, alto o molto alto 183 Ipercolesterolemia primitiva ODYSSEY OPTIONS I mg ogni 2 settimane C-LDL -44%/54% (eterozigote e non) non o mg ogni adeguatamente controllata 4 settimane da atorvastatina con o senza altri agenti ipolipemizzanti, ed alto rischio CV 415 Ipercolesterolemia non adeguatamente ODYSSEY OPTIONS II 75 mg ogni 2 settimane o C-LDL -36%/51% controllata da rosuvastatina con o (dati presentati 150 mg ogni 2 settimane senza altri agenti ipolipemizzanti, all AHA 2014) ed alto rischio CV 316 Ipercolesterolemia non adeguatamente ODYSSEY COMBO I mg ogni 2 settimane C-LDL -48% controllata da statine a dose massima con o senza altri agenti ipolipemizzanti, ed alto rischio CV 107 FH eterozigote non adeguatamente ODYSSEY HIGH FH 150 mg ogni 2 settimane C-LDL -46% controllata dalla terapia (dati presentati ipolipemizzante in atto all AHA 2014) 3109 Ipercolesterolemia non ODYSSEY LONG TERM mg ogni 2 settimane C-LDL -61% adeguatamente controllata con terapia ipolipemizzante in atto, ed alto rischio CV 720 Ipercolesterolemia non adeguatamente ODYSSEY COMBO II mg ogni 2 settimane C-LDL -50% controllata da statine a dose massima con o senza altri agenti ipolipemizzanti, ed alto rischio CV - Ipercolesterolemia ODYSSEY CHOICE In corso C-LDL -57.9% 486 FH eterozigote non adeguatamente ODYSSEY FH I mg ogni 2 settimane controllata dalla terapia ipolipemizzante in atto 249 FH eterozigote non adeguatamente ODYSSEY FH II mg ogni 2 settimane C-LDL -51.4% controllata dalla massima dose di statina tollerata con o senza altri agenti ipolipemizzanti - Recente ospedalizzazione per sindrome ODYSSEY OUTCOMES In corso coronarica acuta (nelle precedenti 4-16 settimane) Evolocumab - Programma PROFICIO 614 Rischio secondo Framingham 10% e MENDEL mg ogni 2 settimane o C-LDL da -56.9% a -58.8%, C-LDL 100 mg/dl 420 mg ogni 4 settimane C-HDL da +3.8% a 3.9%, Lp(a) da -18.4% a 19.2% 307 Intolleranza alle statine GAUSS mg ogni 2 settimane C-LDL da -53% a -56%; o 420 mg ogni 4 settimane minori manifestazioni di sintomi muscolari vs ezetimibe 901 C-LDL 85 mg/dl e/o LDL fuori target DESCARTES mg ogni 4 settimane C-LDL da -48.5% a 61.6% con terapia massimale 2067 Ipercolesterolemia primaria o LAPLACE mg ogni 2 settimane o C-LDL da -63% a 75% dislipidemia mista in terapia con statine 420 mg ogni 4 settimane con o senza ezetimibe 331 FH eterozigote e C-LDL 100 mg/dl RUTHERFORD mg ogni 2 settimane C-LDL da -55.7% a -59.2%, con terapia statinica o 420 mg SC ogni 4 settimane C-HDL da +5.4% a 8.1%, Lp(a) da -21.6% a 229% 50 FH omozigote e C-LDL 130 mg/dl TESLA mg ogni 4 settimane C-LDL -23.1%, C-HDL con terapia ipolipemizzante massimale 4.0%, Lp(a) -12.7% 4465 Ipercolesterolemia o dislipidemia mista OSLER-1 e mg ogni 2 settimane o C-LDL -61% (estensione di studi precedenti) 420 mg ogni 4 settimane (continua) 18S

6 I NUOVI FARMACI IPOLIPEMIZZANTI (segue) Tabella 2. N. Popolazione Trial Dose Risultati principali pazienti - Malattia coronarica; indicazione GLAGOV In corso clinica per cateterismo coronarico, C-LDL 80 mg/dl o, in presenza di fattori di rischio, 60 mg/dl e 80 mg/dl - Malattia CV clinica, alto rischio FOURIER In corso per eventi CV ricorrenti e C-LDL 70 mg/dl o C-non HDL 100 mg/dl C-HDL, colesterolo HDL; C-LDL, colesterolo LDL; CT, colesterolo totale; CV, cardiovascolare; FH, ipercolesterolemia familiare; Lp(a), lipoproteina(a). Modificata da Cicero et al. 37. l ApoB e il trasporto di trigliceridi in senso opposto. In termini di biologici e, conseguentemente, farmacologici, un decremento dell attività della CETP determina quindi un aumento delle HDL con contestuale diminuzione dei livelli di VLDL e C- LDL 38,39. Il ruolo potenziale di CETP nella modulazione dei livelli di HDL e nella genesi del rischio cardiovascolare è stato dimostrato dai risultati dello studio EPIC-Norfolk 40 (25663 soggetti di entrambi i sessi seguiti per 6 anni), dove 735 casi di pazienti asintomatici che hanno sviluppato malattia coronarica sono stati confrontati con 1400 controlli. In questa popolazione è stato osservato come il rischio di malattia coronarica aumenti nei soggetti caratterizzati da elevati livelli di CETP all inizio dello studio e un livello di trigliceridemia al di sopra di 150 mg/dl. Tale costruzione preventiva risulta tuttavia compromessa da alcuni dati discordanti relativi alla modulazione di CETP. In particolare, i soggetti con completa assenza di CETP presentano un incremento dei livelli di HDL larghe arricchite in colesterolo e di ApoE, ApoAI e ApoA-II che sono caratterizzate da un ritardo del proprio catabolismo cui si associa almeno in vitro una riduzione dell efficienza dei meccanismi responsabili dell efflusso di colesterolo. Ciò suggerisce la possibilità che le lipoproteine di questi soggetti siano alterate e dotate di proprietà aterogeniche. In uno studio epidemiologico nella regione Omagari in Giappone (dove vi è alta incidenza di deficit di CETP), si è rilevato un incremento delle alterazioni ischemiche all ECG in soggetti con valori di HDL >70 mg/dl, un importante presenza di placche carotidee ed un incremento della velocità di flusso a livello aortico e femorale suggestivo di ateromasia diffusa. Al contrario, nei Giapponesi dell Honolulu Heart Study si evidenzia un incremento del rischio per malattie cerebrovascolari nei soggetti eterozigoti ma non nei soggetti omozigoti per l alterazione che porta alla diminuzione dell attività di CETP 41. Questo può far supporre che un completo deficit di CETP possa essere aterogenico e suggerisce come le strategie di modulazione di tale proteina possano non risultare in un benefico clinico nei pazienti a rischio cardiovascolare. Sul versante farmacologico-terapeutico, i farmaci in grado di inibire l attività di CETP inducono un sensibile aumento dei livelli di HDL in circolo e rappresentano una ulteriore novità sul versate della modulazione lipidica. Tra le molecole oggetto di studio, il torcetrapib è giunto alla fase di sviluppo clinico attraverso una serie di studi clinici controllati (ILLUMINATE, ILLU- STRATE, RADIANCE 1 e 2) che hanno raggiunto evidenze contrarie a quelle presunte, dimostrando un aumento degli eventi cardiovascolari nei soggetti in trattamento attivo. La motivazione è stata ricondotta ad un significativo aumento dei livelli di pressione arteriosa sistemica secondario alla capacità del farmaco di attivare il sistema renina-angiotensina-aldosterone L effetto sopracitato non appare tuttavia essere condiviso dagli altri rappresentanti della classe degli inibitori di CETP (dalcetrapib, anacetrapib ed evacetrapib) che non sembrano avere influenza sul sistema renina-angiotensina-aldosterone. Tuttavia, lo studio dal-outcomes 45 ha testato dalcetrapib su soggetti che avevano avuto un recente evento coronarico acuto, osservando un aumento del colesterolo HDL del 30-40% in assenza di benefici sulla patologia cardiovascolare, che ha condotto all interruzione dello sviluppo ulteriore del farmaco. Attualmente le possibilità di dimostrare un efficacia di tale classe di farmaci è affidata ai risultati di due studi clinici ancora in corso. Lo studio ACCELERATE 46, condotto con il farmaco evacetrapib, che è risultato in grado di determinare un aumento medio delle HDL dell 80% associato ad un decremento del C-LDL del 10% e lo studio HPS3-REVEAL 47 con anacetrapib, che negli studi preliminari ha mostrato la capacità di incrementare i livelli di colesterolo HDL fino al 140% con una riduzione combinata del C-LDL del 40%. Al momento, comunque, l entusiasmo per le potenzialità preventive di questi farmaci si è fortemente attenuato ed i risultati degli studi citati in precedenza potranno dirci se l inibizione di CETP possa o meno rappresentare una scelta in grado di contribuire alla prevenzione cardiovascolare. CONCLUSIONI Per i pazienti ad alto rischio cardiovascolare con elevate concentrazioni plasmatiche di C-LDL si stanno dunque prospettando nuove frontiere terapeutiche, che insistono sulla riduzione dei livelli di questo fattore di rischio, con conferme evidenti che il concetto di The Lower Is Better è ancora corretto. Questi nuovi farmaci probabilmente ci permetteranno di ridurre la quota di soggetti che vanno incontro ad un evento cardiovascolare nonostante la terapia ipolipemizzante e forse saranno in grado di fornirci indicazioni su quale possa essere realmente il livello di colesterolemia LDL a cui tendere senza andare incontro ad effetti collaterali. Tra i nuovi farmaci quelli più promettenti in termini di rapporto efficacia/sicurezza sono, senza dubbio, gli inibitori di PCSK9, il cui sviluppo di successo poggia su un solido raziona- 19S

7 C BORGHI, C CIMMINIELLO le farmaco-biologico che li colloca in una posizione di evidente vantaggio per il raggiungimento di un successo terapeutico che l insieme delle soluzioni attuali, per quanto consolidate, non è in grado di assicurare. RIASSUNTO Il bisogno di nuovi farmaci ipolipemizzanti nasce dalla necessità di trattare efficacemente pazienti con livelli elevati di colesterolo che non possono essere controllati dall impiego delle terapie attualmente in uso (statine, ezetimibe, fibrati). Tra le nuove classi di farmaci ipolipemizzanti gli inibitori di PCSK9 (proprotein convertase subtilisin/kexin type 9) rappresentano la soluzione più efficace per i pazienti con dislipidemia familiare e per i soggetti ad alto rischio che non raggiungono il target di intervento o risultano intolleranti alle statine. L impiego di questa nuova classe di farmaci riduce molto efficacemente i livelli di colesterolo LDL (fino a mg/dl) con 1 o 2 somministrazioni mensili. L efficacia appare comparabile con quella degli altri farmaci di recente sviluppo rispetto ai quali gli inibitori di PCSK9 presentano tuttavia un eccellente tollerabilità soggettiva. Una più efficace caratterizzazione dei pazienti dislipidemici rappresenta la spinta promotrice allo sviluppo di nuovi farmaci ipolipemizzanti e, tra essi, gli inibitori di PCSK9 debbono essere considerati il prodotto più promettente di questo importante ambito di ricerca. Parole chiave. Alirocumab; Colesterolo; Evolocumab; PCSK9. BIBLIOGRAFIA 1. Reiner Z, Catapano AL, De Backer G, et al. ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias: the Task Force for the management of dyslipidaemias of the European Society of Cardiology (ESC) and the European Atherosclerosis Society (EAS). Eur Heart J 2011;32: Anderson TJ, Gregoire J, Hegele RA, et al update of the Canadian Cardiovascular Society guidelines for the diagnosis and treatment of dyslipidemia for the prevention of cardiovascular disease in the adult. Can J Cardiol 2013;29: Teramoto T, Sasaki J, Ishibashi S, et al. Executive summary of the Japan Atherosclerosis Society (JAS) guidelines for the diagnosis and prevention of atherosclerotic cardiovascular diseases in Japan version. J Atheroscler Thromb 2013;20: Jellinger PS, Smith DA, Mehta AE, et al. American Association of Clinical Endocrinologists guidelines for management of dyslipidemia and prevention of atherosclerosis. Endocr Pract 2012;18(Suppl 1): National Institute for Health and Care Excellence. Lipid modification: cardiovascular risk assessment and the modification of blood lipids for the primary and secondary prevention of cardiovascular disease. NICE guidelines CG181, [accessed September 21, 2015]. 6. International Atherosclerosis Society (IAS). An International Atherosclerosis Society Position Paper: global recommendations for the management of dyslipidemia delines_fullreport_2.pdf [accessed September 21, 2015]. 7. Catapano AL, Farnier M, Foody JM, et al. Combination therapy in dyslipidemia: where are we now? Atherosclerosis 2014; 237: EUROASPIRE IV reveals success and challenges in secondary prevention of CVD across Europe. September 3, releases/esc13-amsterdam/pages/euroaspire-iv-success-challenges-secondaryprevention-cvd-europe.aspx [accessed September 21, 2015]. 9. Nordestgaard BG, Chapman MJ, Humphries SE, ET AL.; European Atherosclerosis Society Consensus Panel. Familial hypercholesterolaemia is underdiagnosed and undertreated in the general population: guidance for clinicians to prevent coronary heart disease: consensus statement of the European Atherosclerosis Society. Eur Heart J 2013;34: Ahmad Z. Statin intolerance. Am J Cardiol 2014;113: Ho LT, Yin WH, Chuang SY, et al.; Taiwanese Secondary Prevention for patients with AtheRosCLErotic disease (T-SPARCLE) Registry Investigators. Determinants for achieving the LDL-C target of lipid control for secondary prevention of cardiovascular events in Taiwan. PLoS One 2015;10: e Rader DJ, Kastelein JJ. Lomitapide and mipomersen: two first-in-class drugs for reducing low-density lipoprotein cholesterol in patients with homozygous familial hypercholesterolemia. Circulation 2014;129: Liu MH. Antihyperlipidemic therapies targeting PCSK9: novel therapeutic agents for lowering low-density lipoprotein cholesterol. Int J Cardiol 2015;195: Determina AIFA del 02/08/2013. Gazzetta Ufficiale 19/08/2013 Serie Generale N Cuchel M, Meagher EA, du Toit Theron H, et al.; Phase 3 HoFH Lomitapide Study investigators. Efficacy and safety of a microsomal triglyceride transfer protein inhibitor in patients with homozygous familial hypercholesterolaemia: a single-arm, open-label, phase 3 study. Lancet 2013;381: Farnier M. PCSK9: from discovery to therapeutic applications. Arch Cardiovasc Dis 2014;107: Stein EA, Gipe D, Bergeron J, Gaudet D, et al. Effect of a monoclonal antibody to PCSK9, REGN727/SAR236553, to reduce low-density lipoprotein cholesterol in patients with heterozygous familial hypercholesterolaemia on stable statin dose with or without ezetimibe therapy: a phase 2 randomised controlled trial. Lancet 2012;380: McKenney JM, Koren MJ, Kereiakes DJ, Hanotin C, Ferrand AC, Stein EA. Safety and efficacy of a monoclonal antibody to proprotein convertase subtilisin/kexin type 9 serine protease, SAR236553/REGN727, in patients with primary hypercholesterolemia receiving ongoing stable atorvastatin therapy. J Am Coll Cardiol 2012;59: Roth EM, Taskinen MR, Ginsberg HN, et al. Monotherapy with the PCSK9 inhibitor alirocumab versus ezetimibe in patients with hypercholesterolemia: results of a 24 week, double-blind, randomized Phase 3 trial. Int J Cardiol 2014;176: Robinson JG, Farnier M, Krempf M, et al.; ODYSSEY LONG TERM Investigators. Efficacy and safety of alirocumab in reducing lipids and cardiovascular events. N Engl J Med 2015;372: Cicero AF, Tartagni E, Ertek S. Safety and tolerability of injectable lipid-lowering drugs: a review of available clinical data. Expert Opin Drug Saf 2014;13: Kastelein JJ, Ginsberg HN, Langslet G, et al. ODYSSEY FH I and II: 78-week results with alirocumab treatment in 735 patients with heterozygous familial hypercholesterolaemia. Eur Heart J 2015;36: Lambert G, Chatelais M, Petrides F, et al. Normalization of low-density lipoprotein receptor expression in receptor defective homozygous familial hypercholesterolemia by inhibition of PCSK9 with alirocumab. J Am Coll Cardiol 2014;64: Moriarty PM, Jacobson TA, Bruckert E, et al. Efficacy and safety of alirocumab, a monoclonal antibody to PCSK9, in statin-intolerant patients: design and rationale of ODYSSEY ALTERNATIVE, a randomized phase 3 trial. J Clin Lipidol 2014;8: Kereiakes DJ, Robinson JG, Cannon CP, et al. Efficacy and safety of the proprotein convertase subtilisin/kexin type 9 inhibitor alirocumab among high cardiovascular risk patients on maximally tolerated statin therapy: the ODYSSEY COMBO I study. Am Heart J 2015;169: e Cannon CP, Cariou B, Blom D, et al.; ODYSSEY COMBO II Investigators. Efficacy and safety of alirocumab in high cardiovascular risk patients with inadequately con- 20S

8 I NUOVI FARMACI IPOLIPEMIZZANTI trolled hypercholesterolaemia on maximally tolerated doses of statins: the ODYSSEY COMBO II randomized controlled trial. Eur Heart J 2015;36: Bays H, Gaudet D, Weiss R, et al. Alirocumab as add-on to atorvastatin versus other lipid treatment strategies: ODYSSEY OPTIONS I randomized trial. J Clin Endocrinol Metab 2015;100: lom DJ, Hala T, Bolognese M, et al.; DESCARTES Investigators. A 52-week placebo-controlled trial of evolocumab in hyperlipidemia. N Engl J Med 2014;370: Robinson JG, Nedergaard BS, Rogers WJ, et al.; LAPLACE-2 Investigators. Effect of evolocumab or ezetimibe added to moderate- or high-intensity statin therapy on LDL-C lowering in patients with hypercholesterolemia: the LAPLACE-2 randomized clinical trial. JAMA 2014;311: Raal FJ, Giugliano RP, Sabatine MS, et al. Reduction in lipoprotein(a) with PCSK9 monoclonal antibody evolocumab (AMG 145): a pooled analysis of more than 1300 patients in 4 phase II trials. J Am Coll Cardiol 2014;63: Koren MJ, Giugliano RP, Raal FJ, et al.; OSLER Investigators. Efficacy and safety of longer-term administration of evolocumab (AMG 145) in patients with hypercholesterolemia: 52-week results from the Open- Label Study of Long-Term Evaluation Against LDL-C (OSLER) randomized trial. Circulation 2014;129: Koren MJ, Lundqvist P, Bolognese M, et al.; MENDEL-2 Investigators. Anti-PCSK9 monotherapy for hypercholesterolemia: the MENDEL-2 randomized, controlled phase III clinical trial of evolocumab. J Am Coll Cardiol 2014;63: Stroes E, Colguhoun D, Sullivan D, et al.; GAUSS-2 Investigators. Anti-PCSK9 antibody effectively lowers cholesterol in patients with statin intolerance: the GAUSS-2 randomized, placebo-controlled phase 3 clinical trial of evolocumab. J Am Coll Cardiol 2014;63: Raal FJ, Stein FA, Dufour R, et al.; RUTHERFORD-2 Investigators. PCSK9 inhibition with evolocumab (AMG 145) in heterozygous familial hypercholesterolaemia (RUTHERFORD-2): a randomised, doubleblind, placebo-controlled trial. Lancet 2015; 385: Raal FJ, Honarpour N, Blom DJ, et al.; TESLA Investigators. Inhibition of PCSK9 with evolocumab in homozygous familial hypercholesterolaemia (TESLA Part B9: a randomised, doulble-blind, placebo-controlled trial. Lancet 2015;385: Sabatine MS, Giugliano RP, Wiviott RP, et al.; Open-Label Study of Long-Term Evaluation against LDL Cholesterol (OSLER) Investigators. Efficacy and safety of evolocumab in reducing lipids and cardiovascular events. N Engl J Med 2015;372: Cicero AF, Colletti A, Borghi C. Profile of evolocumab and its potential in the treatment of hyperlipidemia. Drug Des Devel Ther 2015;9: Silva IT, Almeida-Pititto BD, Ferreira SR. Reassessing lipid metabolism and its potentialities in the prediction of cardiovascular risk. Arch Endocrinol Metab 2015;59: van der Steeg WA. Role of CETP inhibitors in the treatment of dyslipidemia. Curr Opin Lipidol 2004;15: Boekholdt SM, Kuivenhoven JA, Wareham NJ, et al. Plasma levels of cholesteryl ester transfer protein and the risk of future coronary artery disease in apparently healthy men and women: the prospective EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and nutrition)-norfolk population study. Circulation 2004;110: Brewer HB Jr. High-density lipoproteins: a new potential therapeutic target for prevention of cardiovascular disease. Arterioscler Thromb Vasc Biol 2004;24: Barter PJ, Caulfield M, Eriksson M, et al.; ILLUMINATE Investigators. Effects of torcetrapib in patients at high risk for coronary events. N Engl J Med 2007;357: Nicholls SJ, Murat Tuzcu E, Brennan DM, Tardif JC, Nissen SE. Cholesteryl ester transfer protein inhibition, high-density lipoprotein raising, and progression of coronary atherosclerosis: insights from ILLUSTRATE (Investigation of Lipid Level Management Using Coronary Ultrasound to Assess Reduction of Atherosclerosis by CETP Inhibition and HDL Elevation). Circulation 2008; 118: Bots ML, Visseren FL, Evans GW, Riley WA; RADIANCE 2 Investigators. Torcetrapib and carotid intima-media thickness in mixed dyslipidaemia (RADIANCE 2 study): a randomised, double-blind trial Lancet 2007; 370: Schwartz GG, Olsson AG, Abt M, et al.; dal-outcomes Investigators. Effects of dalcetrapib in patients with a recent acute coronary syndrome. N Engl J Med 2012; 367: Nicholls SJ, Brewer HB, Kastelein JJ, et al. Effects of the CETP inhibitor evacetrapib administered as monotherapy or in combination with statins on HDL and LDL-C cholesterol: a randomized controlled trial. JAMA 2011;306: Cannon CP, Shah S, Dansky HM, et al.; Determining the Efficacy and Tolerability Investigators. Safety of anacetrapib in patients with or at high risk for coronary heart disease. N Engl J Med 2010;363: S

A. Zambon. dipartimento di medicina dimed, università degli studi di padova.

A. Zambon. dipartimento di medicina dimed, università degli studi di padova. 24_24 02/02/16 08.17 Pagina 257 AbbAssAre la colesterolemia per ridurre gli eventi cardiovascolari: il ruolo dei nuovi inibitori di pcsk9 A. Zambon dipartimento di medicina dimed, università degli studi

Dettagli

FARMACI INNOVATIVI, BIOTECNOLOGICI E TERAPIE STAMINALI: FARMACOLOGIA, FARMACOTERAPIA E NORMATIVE

FARMACI INNOVATIVI, BIOTECNOLOGICI E TERAPIE STAMINALI: FARMACOLOGIA, FARMACOTERAPIA E NORMATIVE FARMACI INNOVATIVI, BIOTECNOLOGICI E TERAPIE STAMINALI: FARMACOLOGIA, FARMACOTERAPIA E NORMATIVE Roma, 14 aprile 2015 Appropriatezza ed innovazione: le sfide della ricerca Teresa Calamia ELENCO FARMACI

Dettagli

Anticorpi monoclonali nell ipercolesterolemia

Anticorpi monoclonali nell ipercolesterolemia XX Congresso AMD Genova, 15 maggio 2015 Anticorpi monoclonali nell ipercolesterolemia Dott. Carlo Giorda S. C. M. Metaboliche e Diabetologia, ASL Torino 5 La realtà assistenziale Ali MK et al. N Engl

Dettagli

Fattori di rischio comuni a uomini e donne

Fattori di rischio comuni a uomini e donne Uomini e donne: affari di cuore Varese, 3 Dicembre 2014 Fattori di rischio comuni a uomini e donne Andrea M. Maresca Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi dell Insubria

Dettagli

LA RIDUZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE ATTRAVERSO UNA TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE INTENSIVA

LA RIDUZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE ATTRAVERSO UNA TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE INTENSIVA LA RIDUZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE ATTRAVERSO UNA TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE INTENSIVA Enzo Manzato Servizio scientifico offerto alla classe medica da MSD Italia S.r.l 05-13-VYT-2011-IT-5484-SS Linee

Dettagli

Allegato III Modifiche al riassunto delle caratteristiche del prodotto e al foglio illustrativo

Allegato III Modifiche al riassunto delle caratteristiche del prodotto e al foglio illustrativo Allegato III Modifiche al riassunto delle caratteristiche del prodotto e al foglio illustrativo Nota: le modifiche di questo riassunto delle caratteristiche del prodotto e del foglio illustrativo sono

Dettagli

EFFICACIA E TOLLERABILITÀ DI UN COMPOSTO A BASE DI POLICOSANOLI VEGETALI, RISO ROSSO FERMENTATO, GAMMA ORIZANOLO, RESVERATROLO,

EFFICACIA E TOLLERABILITÀ DI UN COMPOSTO A BASE DI POLICOSANOLI VEGETALI, RISO ROSSO FERMENTATO, GAMMA ORIZANOLO, RESVERATROLO, EFFICACIA E TOLLERABILITÀ DI UN COMPOSTO A BASE DI POLICOSANOLI VEGETALI, RISO ROSSO FERMENTATO, GAMMA ORIZANOLO, RESVERATROLO, CoQ10, AC. FOLICO E VITAMINA E IN SOGGETTI CON DISLIPIDEMIA MODERATA IN PREVENZIONE

Dettagli

Per un doppio aiuto al tuo cuore.

Per un doppio aiuto al tuo cuore. NOVITA Per un doppio aiuto al tuo cuore. Un alto livello di colesterolo è fra i principali fattori di rischio per la salute del cuore., con estratti naturali, favorisce il controllo di c-ldl e l aumento

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DELL IPERCOLESTEROLEMIA PRIMARIA NELLA REGIONE VENETO. Margherita Andretta. Venezia, 2 febbraio 2017

EPIDEMIOLOGIA DELL IPERCOLESTEROLEMIA PRIMARIA NELLA REGIONE VENETO. Margherita Andretta. Venezia, 2 febbraio 2017 EPIDEMIOLOGIA DELL IPERCOLESTEROLEMIA PRIMARIA NELLA REGIONE VENETO Margherita Andretta Venezia, 2 febbraio 2017 Prevalenza dell ipercolesterolemia familiare 1/200-1/500 120.000-300.000 9.800-25.000 Averna

Dettagli

Colesterolo: Attualità

Colesterolo: Attualità Ridurre i fattori di rischio cardiovascolari: Missione impossibile? Colesterolo: Attualità S. Arena R. Lumare Riduzione percentuale Riduzione percentuale Riduzione della mortalità per coronaropatia negli

Dettagli

La terapia anti- ipertensiva ed ipolipidemizzante nel diabetico ad alto rischio

La terapia anti- ipertensiva ed ipolipidemizzante nel diabetico ad alto rischio La terapia anti- ipertensiva ed ipolipidemizzante nel diabetico ad alto rischio Maurizio Cappelli Bigazzi Cattedra di Cardiologia - A.O. Monaldi II Università di Napoli Nei diabetici, le complicanze macrovascolari,

Dettagli

DAVIDE - Ex fumatore - Post infartuato - 60 anni - In trattamento con una statina

DAVIDE - Ex fumatore - Post infartuato - 60 anni - In trattamento con una statina Enzo Manzato enzo manzato DAVIDE - Ex fumatore - Post infartuato - 60 anni - In trattamento con una statina C- LDL*: 130 mg/dl HDL: 50 mg/dl TG: 150 mg/dl * C-Tot: 210 mg/dl ANDREA - Ex fumatore - Post

Dettagli

Capitolo 5. La prevenzione cardiovascolare e la nota 13 Prof. Mauro Borzi

Capitolo 5. La prevenzione cardiovascolare e la nota 13 Prof. Mauro Borzi Capitolo 5 La prevenzione cardiovascolare e la nota 13 Prof. Mauro Borzi Metodologia per la misurazione dei fattori di rischio Maschio/Femmina 25 Pressione arteriosa sistolica Abitudine

Dettagli

Capitolo 3. Unmeet medical needs, pazienti a target, compliance, tollerabilità, aderenza

Capitolo 3. Unmeet medical needs, pazienti a target, compliance, tollerabilità, aderenza Capitolo 3 Unmeet medical needs, pazienti a target, compliance, tollerabilità, aderenza DYSIS (2008 2009): quasi la metà dei pazienti trattati con statine non erano a target di C-LDL 1,a Alto rischio =

Dettagli

Il profilo fisio-patologico del paziente diabetico e la scelta del trattamento ipolipemizzante

Il profilo fisio-patologico del paziente diabetico e la scelta del trattamento ipolipemizzante MODULO 3 Il profilo fisio-patologico del paziente diabetico e la scelta del trattamento ipolipemizzante A. Giaccari Endocrinologo, Policlinico Gemelli Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università Cattolica

Dettagli

Allegato A al Decreto n. 133 del 30 novembre 2016 pag. 1/14 DOCUMENTO DI HTA

Allegato A al Decreto n. 133 del 30 novembre 2016 pag. 1/14 DOCUMENTO DI HTA giunta regionale Allegato A al Decreto n. 133 del 30 novembre 2016 pag. 1/14 DOCUMENTO DI HTA PROPOSTA PER UN ACCESSO CONTROLLATO AL MERCATO DEI NUOVI ANTICORPI MONOCLONALI PER LA CURA DELL IPERCOLESTEROLEMIA

Dettagli

PROGRAMMA PRELIMINARE

PROGRAMMA PRELIMINARE PROGRAMMA PRELIMINARE MERCOLEDI 28 NOVEMBRE 14.00 SIMPOSIO Il concetto di rischio cardiovascolare oggi 14.00 Il rischio cardiovascolare e l attesa di vita: il concetto di life time risk 14.20 L obesità

Dettagli

PROGETTO INTERATENEO FARMACIA DI COMUNITÀ DISLIPIDEMIE

PROGETTO INTERATENEO FARMACIA DI COMUNITÀ DISLIPIDEMIE PROGETTO INTERATENEO FARMACIA DI COMUNITÀ DISLIPIDEMIE Con il patrocinio di: FOFI Università degli Studi di Torino Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino Federfarma Piemonte MATERIALE DIDATTICO

Dettagli

PROFILO GLUCIDICO E LIPIDICO IN UNA POPOLAZIONE GERIATRICA AD ALTO RISCHIO CARDIOVASCOLARE

PROFILO GLUCIDICO E LIPIDICO IN UNA POPOLAZIONE GERIATRICA AD ALTO RISCHIO CARDIOVASCOLARE Università Politecnica delle Marche Clinica di Medicina Interna Cattedra di Medicina Interna e Geriatria Direttore: Prof. Alessandro Rappelli PROFILO GLUCIDICO E LIPIDICO IN UNA POPOLAZIONE GERIATRICA

Dettagli

Diabete e cardiopatia ischemica cronica. Lorenzo Grazioli Gauthier MD Clinica Luganese Dip. Medicina Interna -Lugano

Diabete e cardiopatia ischemica cronica. Lorenzo Grazioli Gauthier MD Clinica Luganese Dip. Medicina Interna -Lugano Diabete e cardiopatia ischemica cronica Lorenzo Grazioli Gauthier MD Clinica Luganese Dip. Medicina Interna -Lugano Cardiopatia ischemica stabile e Angina: dimensioni del problema! 17 milioni di adulti

Dettagli

Supplementazione di calcio. Marco Di Monaco Presidio Sanitario San Camillo, Torino

Supplementazione di calcio. Marco Di Monaco Presidio Sanitario San Camillo, Torino Supplementazione di calcio Marco Di Monaco Presidio Sanitario San Camillo, Torino Dichiarazione di trasparenza delle fonti di finanziamento e dei rapporti con soggetti portatori di interessi commerciali

Dettagli

Padova Sabato 27 settembre 2014

Padova Sabato 27 settembre 2014 Padova Sabato 27 settembre 2014 Pazienti ad alto rischio CV Chi sono, quanti sono e perché facciamo fatica a trattarli appropriatamente (tra limiti terapeutici e folla di linee guida!) Alberto Zambon Università

Dettagli

STATINE E RISCHIO DI DIABETE

STATINE E RISCHIO DI DIABETE STATINE E RISCHIO DI DIABETE Gli inibitori della 3-idrossi-3-metilglutaril coenzima A (HMG-CoA) reduttasi, noti come statine, hanno rivoluzionato il trattamento della ipercolesterolemia e la prevenzione

Dettagli

Cosa cambia dopo i grandi trials Dr Carlo Sponzilli ASST Santi Paolo e Carlo - Milano

Cosa cambia dopo i grandi trials Dr Carlo Sponzilli ASST Santi Paolo e Carlo - Milano Cosa cambia dopo i grandi trials Dr Carlo Sponzilli ASST Santi Paolo e Carlo - Milano The lower the better Rischio relativo di mortalità CHD Lo studio Shanghai 2.00 Col. totale basale (mg/dl) 136 137-158

Dettagli

statine comunque... LIPID MANAGEMENT cernobbio 8-10 Ottobre 2008 IV Convegno Nazionale Centro Studi e Ricerche-Fondazione AMD

statine comunque... LIPID MANAGEMENT cernobbio 8-10 Ottobre 2008 IV Convegno Nazionale Centro Studi e Ricerche-Fondazione AMD IV Convegno Nazionale Centro Studi e Ricerche-Fondazione AMD LIPID MANAGEMENT cernobbio 8-10 Ottobre 2008 statine comunque... Massimo Orrasch U.O. SSMM e Diabetologia Treviso Patogenesi schematica della

Dettagli

Le nuove terapie dell ipercolesterolemia e il loro impatto sull aderenza. Riccardo Candido S.S. Centro Diabetologico Distretto 3 A.S.S.

Le nuove terapie dell ipercolesterolemia e il loro impatto sull aderenza. Riccardo Candido S.S. Centro Diabetologico Distretto 3 A.S.S. Le nuove terapie dell ipercolesterolemia e il loro impatto sull aderenza Riccardo Candido S.S. Centro Diabetologico Distretto 3 A.S.S. 1 Triestina Il dr. Riccardo Candido dichiara di aver ricevuto negli

Dettagli

Le statine nell anziano. Quando usarle? Carlo M. Barbagallo

Le statine nell anziano. Quando usarle? Carlo M. Barbagallo Le statine nell anziano. Quando usarle? Carlo M. Barbagallo Dipartimento di Medicina Interna e Specialistica (DI.BI.MI.S.) Università degli Studi di Palermo Popolazione Italiana 1950-2020: Giovani ed Anziani

Dettagli

Farmaci biologici nel trattamento della psoriasi: differenze nei criteri di valutazione tra USA e UE.

Farmaci biologici nel trattamento della psoriasi: differenze nei criteri di valutazione tra USA e UE. Farmaci biologici nel trattamento della psoriasi: differenze nei criteri di valutazione tra USA e UE. Renato Bertini Malgarini, Giuseppe Pimpinella, Luca Pani 10 dicembre 2012- Istituto Superiore di Sanità

Dettagli

PROPOSTA DI RACCOMANDAZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA DELLE STATINE

PROPOSTA DI RACCOMANDAZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA DELLE STATINE SOTTOCOMMISSIONE MALATTIE CARDIOVASCOLARI ( Genova, 7 ottobre 2008 ) PROPOSTA DI RACCOMANDAZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA DELLE STATINE ANALISI DEI CONSUMI E CONSIDERAZIONI

Dettagli

IPERTRIGLICERIDEMIA E PANCREATITE ACUTA

IPERTRIGLICERIDEMIA E PANCREATITE ACUTA SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. PATOLOGIA DEL PANCREAS IPERTRIGLICERIDEMIA E PANCREATITE ACUTA Elisabetta Ascari Fabio Bassi Medicina III Gastroenterologia

Dettagli

Premessa. Tratto da American Heart Journal 2004; 147: 705-712

Premessa. Tratto da American Heart Journal 2004; 147: 705-712 Effetti del cambiamento di terapia con statine sul raggiungimento delle concentrazioni lipidiche ottimali: lo studio Measuring Effective Reductions in Cholesterol Using Rosuvastatin Therapy (MERCURY I)

Dettagli

Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale. Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013

Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale. Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013 Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013 La triade glicemica nella gestione del diabete Glicemia

Dettagli

Linee di indirizzo relative all uso degli. inibitori della HMG Coa reduttasi (statine) per la prevenzione secondaria e primaria

Linee di indirizzo relative all uso degli. inibitori della HMG Coa reduttasi (statine) per la prevenzione secondaria e primaria Linee di indirizzo relative all uso degli inibitori della HMG Coa reduttasi (statine) per la prevenzione secondaria e primaria delle malattie cardiovascolari nella Regione Lazio 1 INDICE ANALITICO PREMESSA...

Dettagli

Literature Update (marzo 2009-giugno 2009)

Literature Update (marzo 2009-giugno 2009) Vol. 4, n. 2, 2009 Clinical and Research Concepts Aderenza al trattamento ipolipemizzante Un nuovo concetto di rischio cardiovascolare Ictus ischemico e dislipidemia: linee guida, nuove evidenze cliniche

Dettagli

Sviluppo futuro della ricerca clinica Mario Scartozzi

Sviluppo futuro della ricerca clinica Mario Scartozzi HER2Club in gastric cancer Sviluppo futuro della ricerca clinica Mario Scartozzi La ricerca clinica per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche nei pazienti affetti da carcinoma gastrico metastatico

Dettagli

hps heart protection study American Heart Association Scientific Sessions Anaheim, 13 Novembre 2001

hps heart protection study American Heart Association Scientific Sessions Anaheim, 13 Novembre 2001 hps heart protection study American Heart Association Scientific Sessions Anaheim, 13 Novembre 2001 Sponsor: UK Medical Research Council (MRC) British Heart Foundation (BHF) Merck Roche Progetto, conduzione

Dettagli

CLINICAL QUESTIONS CLINICAL QUESTIONS. Evidence-based Medicine Tra ipotesi di lavoro ed applicazione Ferrara, settembre

CLINICAL QUESTIONS CLINICAL QUESTIONS. Evidence-based Medicine Tra ipotesi di lavoro ed applicazione Ferrara, settembre Evidence-based Medicine Tra ipotesi di lavoro ed applicazione Ferrara, 29-30 settembre 2000 Sessione Clinica Evidence-based Clinical Problem Solving 4. Cardiologia Scenario Clinico (1) Il signor Luigi

Dettagli

Domanda FITOSTEROLI: RASSEGNA DELL EVIDENZA. Programma. Programma

Domanda FITOSTEROLI: RASSEGNA DELL EVIDENZA. Programma. Programma Domanda FITOSTEROLI: RASSEGNA DELL EVIDENZA Qual è il ruolo dei fitosteroli nel trattamento non farmacologico Giorgio Bedogni Unità di Epidemiologia Clinica Centro Studi Fegato Basovizza (TS) 1 2 3 4 Cosa

Dettagli

La malattia diabetica

La malattia diabetica La malattia diabetica URBINO 15 marzo 2016 Prof. Mauro Andreani La malattia diabetica Malattia sociale Colpisce oltre il 20% della popolazione Per i prossimi 20 anni si prospetta una PANDEMIA OMS per 2025

Dettagli

RIVISTA: lnt Journal of lmpotence Research (2006) 18, MJ. Dresser, D. Desai, S. Gidwani, AD. Seftel, NB. Modi O B I E T T I V I

RIVISTA: lnt Journal of lmpotence Research (2006) 18, MJ. Dresser, D. Desai, S. Gidwani, AD. Seftel, NB. Modi O B I E T T I V I I D E N T I F I C A T I V O A R T I C O L O TITOLO: Dapoxetine, a novel treatment for premature ejaculation, does not have pharmacokinetic interactions with phosphodiesterase-5 inhibitors Dapoxetina, nuovo

Dettagli

PCSK9: PUNTO DELLA SITUAZIONE E PROSPETTIVE CLINICHE PCSK9: present and future clinical perspectives

PCSK9: PUNTO DELLA SITUAZIONE E PROSPETTIVE CLINICHE PCSK9: present and future clinical perspectives RASSEGNA PCSK9: PUNTO DELLA SITUAZIONE E PROSPETTIVE CLINICHE PCSK9: present and future clinical perspectives Gloria Balzarotti 1, Gianpaolo Tibolla 1,2, Alberico Luigi Catapano 1,2 1 Dipartimento di Scienze

Dettagli

LIPIDCLUB Meeting biotematico Corso interdisciplinare di aggiornamento 15 Maggio 09 TERAPIA NON FARMACOLOGICA DELLE DISLIPIDEMIE

LIPIDCLUB Meeting biotematico Corso interdisciplinare di aggiornamento 15 Maggio 09 TERAPIA NON FARMACOLOGICA DELLE DISLIPIDEMIE LIPIDCLUB 2009 Meeting biotematico Corso interdisciplinare di aggiornamento 15 Maggio 09 TERAPIA NON FARMACOLOGICA DELLE DISLIPIDEMIE Dott. FABIO MAZZA Dipartimento di Clinica e Terapia Medica Sapienza

Dettagli

Le raccomandazioni dell OMS. Francesco Branca Director Department of Nutrition for Health and Development WHO HQ

Le raccomandazioni dell OMS. Francesco Branca Director Department of Nutrition for Health and Development WHO HQ Le raccomandazioni dell OMS Francesco Branca Director Department of Nutrition for Health and Development WHO HQ Burden of disease attributable to 20 leading risk factors in 2010, as a % of global DALYs

Dettagli

COS È dislipidemia ereditaria caratteriz- zata da un aumento isolato e permanente dei livelli di lipoproteina a bassa densità forma eterozigote

COS È dislipidemia ereditaria caratteriz- zata da un aumento isolato e permanente dei livelli di lipoproteina a bassa densità forma eterozigote COS È L ipercolesterolemia familiare (FH) è una dislipidemia ereditaria caratterizzata da un aumento isolato e permanente dei livelli di lipoproteina a bassa densità (LDL). Nel mondo circa una persona

Dettagli

I NUOVI FARMACI IPOLIPIDEMIZZANTI The new hypolipidemic drugs

I NUOVI FARMACI IPOLIPIDEMIZZANTI The new hypolipidemic drugs 36 Giornale Italiano dell Arteriosclerosi 2013; 4 (4): 36-50 REVIEW I NUOVI FARMACI IPOLIPIDEMIZZANTI The new hypolipidemic drugs STEFANO BELLOSTA, ALBERTO CORSINI Dipartimento di Scienze Farmacologiche

Dettagli

8 Progetto ABC. Achieved Best Cholesterol

8 Progetto ABC. Achieved Best Cholesterol Introduzione La dislipidemia è ampiamente noto essere uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolari. Molto si è scritto in letteratura negli ultimi anni a proposito della riduzione di questo

Dettagli

Convegno Medicina di Genere

Convegno Medicina di Genere Convegno Medicina di Genere Un percorso di genere nel sistema diabete: criticità e opportunità Angelo Avogaro Università di Padova Progetto CUORE: carte del rischio Fonte: http://www.cuore.iss.it/valutazione/carte-pdf.pdf

Dettagli

IL TRATTAMENTO APPROPRIATO DELLA CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA: QUANDO RIVASCOLARIZZAZIONE E QUANDO TERAPIA MEDICA. Francesco Fattirolli

IL TRATTAMENTO APPROPRIATO DELLA CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA: QUANDO RIVASCOLARIZZAZIONE E QUANDO TERAPIA MEDICA. Francesco Fattirolli Quali novità terapeutiche per il paziente con cardiopatia ischemica cronica? IL TRATTAMENTO APPROPRIATO DELLA CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA: QUANDO RIVASCOLARIZZAZIONE E QUANDO TERAPIA MEDICA Francesco

Dettagli

Il trilemma di Ezetimibe

Il trilemma di Ezetimibe 1. Il quesito 4. le risposte I casi clinici 2. i PICO 3. la ricerca bibliografica I CASI CLINICI: Il caso di Maria Grazia (1) Il caso di Gianfranco (2) Il caso di Orietta (3) IL CASO DI MARIA GRAZIA (1):

Dettagli

Appropriatezza Prescrittiva Statine. revisione delle linee guida

Appropriatezza Prescrittiva Statine. revisione delle linee guida Appropriatezza Prescrittiva Statine revisione delle linee guida perchè altre linee guida sulle statine per coniugare nella nostra realtà appropriatezza clinica sostenibilità economica perchè le statine

Dettagli

Sono tutti uguali i farmaci ipolipemizzanti?

Sono tutti uguali i farmaci ipolipemizzanti? Sono tutti uguali i farmaci ipolipemizzanti? La nuova nota 13 ammette la rimborsabilità di tutti i farmaci ipolipemizzanti, ma il commento evidenzia i diversi risultati ottenuti con alcuni principi attivi

Dettagli

Ma si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione?

Ma si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione? Il maggiore errore commesso da molti medici è rappresentato dal tentare di curare il corpo senza occuparsi della mente. La mente ed il corpo sono un tutt unico. Così recitava nel 400 ac Ippocrate. E esperienza

Dettagli

La carta del rischio cardiovascolare. Interventi per la prevenzione Michele Brignole SC Cardiologia Lavagna

La carta del rischio cardiovascolare. Interventi per la prevenzione Michele Brignole SC Cardiologia Lavagna La carta del rischio cardiovascolare. Interventi per la prevenzione Michele Brignole SC Cardiologia Lavagna ASL : incidenza Infarto miocardico acuto : totale 98 casi residenti 8 casi (/. ab) non residenti

Dettagli

10 anni di Pioglitazone: solo un Ipoglicemizzante? Roberto Trevisan Direttore U.S.C. Diabetologia Ospedali Riuniti di Bergamo

10 anni di Pioglitazone: solo un Ipoglicemizzante? Roberto Trevisan Direttore U.S.C. Diabetologia Ospedali Riuniti di Bergamo 10 anni di Pioglitazone: solo un Ipoglicemizzante? Roberto Trevisan Direttore U.S.C. Diabetologia Ospedali Riuniti di Bergamo 60 45 Ipoglicemizzanti orali in uso in Italia (anno 2009) 46.6 % sul totale

Dettagli

Questa correlazione è raggiunta con valori di LDL mai considerati in passato, in un ambito di 50 mg/dl.

Questa correlazione è raggiunta con valori di LDL mai considerati in passato, in un ambito di 50 mg/dl. Nota 13, Le regole di prescrizione italiane ed appropriatezza scientifica nella terapia delle dislipidemie: perchè trattare il fattore di rischio colesterolo. (M. Averna) Nell analisi della curva di distribuzione

Dettagli

RACCOMANDAZIONI DELL ASL CN1 2010

RACCOMANDAZIONI DELL ASL CN1 2010 Appropriatezza prescrittiva nella terapia dell ipercolesterolemia RACCOMANDAZIONI DELL ASL CN1 2010 PREMESSE L'ipercolesterolemia è uno dei maggiori fattori di rischio cardiovascolare e la sua riduzione

Dettagli

Aneurismi dell Aorta Addominale: stato dell arte del percorso clinico, diagnostico e terapeutico

Aneurismi dell Aorta Addominale: stato dell arte del percorso clinico, diagnostico e terapeutico Aneurismi dell Aorta Addominale: stato dell arte del percorso clinico, diagnostico e terapeutico Dalla diagnosi all intervento: le attuali indicazioni al trattamento di un Aneurisma Aortico Addominale

Dettagli

DOCUMENTO DI INDIRIZZO REGIONALE PER L IMPIEGO DEI FARMACI PER LA CURA DELL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE OMOZIGOTE

DOCUMENTO DI INDIRIZZO REGIONALE PER L IMPIEGO DEI FARMACI PER LA CURA DELL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE OMOZIGOTE giunta regionale Allegato A al Decreto n. 98 del 6 ottobre 2016 1/12 DOCUMENTO DI INDIRIZZO REGIONALE PER L IMPIEGO DEI FARMACI PER LA CURA DELL IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE OMOZIGOTE Data di revisione:

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR ROSUVASTATINA

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR ROSUVASTATINA RICHIESTA DI INSERIMENTO IN PTR DI ATC C10AA07 (CRESTOR, SIMESTAT, PROVISACOR ) Presentata da Componente Commissione per il Prontuario Terapeutico Regionale In data gennaio 2007 Per le seguenti motivazioni

Dettagli

LINEE GUIDA PER TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE con STATINE e RISCHIO CARDIOCEREBROVASCOLARE

LINEE GUIDA PER TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE con STATINE e RISCHIO CARDIOCEREBROVASCOLARE LINEE GUIDA PER TERAPIA IPOLIPEMIZZANTE con STATINE e RISCHIO CARDIOCEREBROVASCOLARE Numerosi trial clinici hanno chiaramente dimostrato che l uso di statine è associato a notevoli benefici in prevenzione

Dettagli

Ipertensione arteriosa Percorso

Ipertensione arteriosa Percorso Ipertensione arteriosa Percorso 1. La classificazione 2. La diagnosi 3. La epidemiologia 4. La etiologia 5. I benefici del trattamento 6. Rischio cardiovascolare globale 1. Classificazione IPERTENSIONE

Dettagli

Gli studi AtoZ e PROVE-IT: similarità pdate e differenze

Gli studi AtoZ e PROVE-IT: similarità pdate e differenze therosclerosis Gli studi AtoZ e PROVE-IT: similarità e differenze ALBERICO L. CATAPANO Dipartimento di Scienze Farmacologiche,Università degli Studi di Milano 4 Indirizzo per la corrispondenza Prof. Alberico

Dettagli

Il paziente ad alto rischio cardiovascolare inquadramento e nuove gestioni, differenze di genere

Il paziente ad alto rischio cardiovascolare inquadramento e nuove gestioni, differenze di genere Il paziente ad alto rischio cardiovascolare inquadramento e nuove gestioni, differenze di genere Giulio Nati SIMG Roma Chi sono i pazienti ad alto rischio 1. presenza di malattia cardiovascolare manifesta

Dettagli

Relazione sull attività scientifica svolta nel quadrimestre 1 giugno-30 settembre 2007 dalla Dott.ssa Ilaria Zanotti

Relazione sull attività scientifica svolta nel quadrimestre 1 giugno-30 settembre 2007 dalla Dott.ssa Ilaria Zanotti Relazione sull attività scientifica svolta nel quadrimestre 1 giugno-3 settembre 27 dalla Dott.ssa Ilaria Zanotti Il lavoro scientifico svolto nel corso del quadrimestre di assegnazione della borsa di

Dettagli

Gestione appropriata del Target LDL nel paziente ad alto rischio cardiovascolare. Simone Mininni

Gestione appropriata del Target LDL nel paziente ad alto rischio cardiovascolare. Simone Mininni Gestione appropriata del Target LDL nel paziente ad alto rischio cardiovascolare. Simone Mininni Log-Linear Relationship Between LDL-C Levels and Relative Risk for CHD 3.7 2.9 Relative Risk for Coronary

Dettagli

Costo-Efficacia delle Strategie Terapeutiche di Riperfusione

Costo-Efficacia delle Strategie Terapeutiche di Riperfusione Costo-Efficacia delle Strategie Terapeutiche di Riperfusione Furio Colivicchi, FESC U.O.D. Qualità e Controllo di Gestione Dipartimento Cardiovascolare A.C.O. S. Filippo Neri Roma Valutazione Costo-Efficacia

Dettagli

I target di intervento nei pazienti ad alto rischio

I target di intervento nei pazienti ad alto rischio XI CONGRESSO REGIONALE DI ANGIOLOGIA E PATOLOGIA VASCOLARE REGIONE CALABRIA CROTONE-LIDO DEGLI SCOGLI 19 OTTOBRE 2013 La Dislipidemia tra burocrazia e clinica: I target di intervento nei pazienti ad alto

Dettagli

HAI IL COLESTEROLO ALTO?

HAI IL COLESTEROLO ALTO? HAI IL COLESTEROLO ALTO? QUALCUNO DELLA TUA FAMIGLIA HA AVUTO UN INFARTO IN GIOVANE ETÀ? SCOPRI DI PIÙ SULL'IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE CHE COSA È L'IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE (IF)? I = ipercolesterolemia

Dettagli

Capitolo 3.2. La valutazione economica dei Nuovi Anticoagulanti Orali (NOACs) nella prevenzione di ictus in pazienti con fibrillazione atriale (SPAF)

Capitolo 3.2. La valutazione economica dei Nuovi Anticoagulanti Orali (NOACs) nella prevenzione di ictus in pazienti con fibrillazione atriale (SPAF) La valutazione economica dei Nuovi Anticoagulanti Orali (NOACs) nella prevenzione di ictus in pazienti con fibrillazione atriale (SPAF) Analisi di Budget Impact a livello nazionale e regionale 159 Analisi

Dettagli

STATINE ED EZETIMIBE UNA CERTEZZA CONSOLIDATA: Dott. Danilo Puccio U.O.C. di Cardiologia - UTIC P.O. Civico di Partinico

STATINE ED EZETIMIBE UNA CERTEZZA CONSOLIDATA: Dott. Danilo Puccio U.O.C. di Cardiologia - UTIC P.O. Civico di Partinico UNA CERTEZZA CONSOLIDATA: STATINE ED EZETIMIBE Dott. Danilo Puccio U.O.C. di Cardiologia - UTIC P.O. Civico di Partinico Valderice, 3 ottobre 2015 Hotel Tonnara di Bonagia 1976: Endo et al. isolano la

Dettagli

Obiettivo. Alimentazione e scompenso cardiaco: rassegna dell evidenza. Programma. Programma

Obiettivo. Alimentazione e scompenso cardiaco: rassegna dell evidenza. Programma. Programma Obiettivo Alimentazione e scompenso cardiaco: rassegna dell evidenza Passare in rassegna l evidenza relativa al ruolo dell alimentazione nella prevenzione e nel trattamento dello scompenso cardiaco Giorgio

Dettagli

Attuale Gestione della Terapia Anticoagulante

Attuale Gestione della Terapia Anticoagulante Attuale Gestione della Terapia Anticoagulante Furio Colivicchi Dipartimento Cardiovascolare ACO S.Filippo Neri Roma Dicumarolici e Prevenzione dello Stroke nella FA non valvolare Per oltre 60 anni gli

Dettagli

ADOTTATO DALLA DIVISIONE DI CARDIOLOGIA DELL UNIVERSITA MAGNA GRAECIA

ADOTTATO DALLA DIVISIONE DI CARDIOLOGIA DELL UNIVERSITA MAGNA GRAECIA IL COLESTEROLO BENVENUTI NEL PROGRAMMA DI RIDUZIONE DEL COLESTEROLO The Low Down Cholesterol DELL American Heart Association ADOTTATO DALLA DIVISIONE DI CARDIOLOGIA DELL UNIVERSITA MAGNA GRAECIA www.unicz.it/cardio

Dettagli

Dùtor, a mè gnù la prospera! Operetta (non proprio comica) in due atti

Dùtor, a mè gnù la prospera! Operetta (non proprio comica) in due atti Operetta (non proprio comica) in due atti ATTO PRIMO 1. il quesito ATTO SECONDO 5. il quesito ATTO PRIMO 4. la risposta Il caso clinico ATTO PRIMO 2. il PICO ATTO SECONDO 6. la risposta ATTO PRIMO 3. la

Dettagli

IPERTENSIONE E AOP. Criqui, Circulation 1985 Diehm, Atherosclerosis 2004 Fowkes, Int.J.Epidemiol. 1991

IPERTENSIONE E AOP. Criqui, Circulation 1985 Diehm, Atherosclerosis 2004 Fowkes, Int.J.Epidemiol. 1991 La prevalenza di AOP nella popolazione generale è tra il 15% e 20% nei soggetti >65 anni. Aumenta con l età e con la presenza di fattori di rischio associati. Criqui, Circulation 1985 Diehm, Atherosclerosis

Dettagli

Nuova nota 13 link ufficiale.

Nuova nota 13 link ufficiale. La nuova NOTA 13 Nuova nota 13 link ufficiale http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/nota-13 Testo esplicativo La tabella uso statine Carta rischio caratteristiche della nuova nota 13 rispetto alla

Dettagli

Quali sono le novità nella terapia ormonale sostitutiva nell insufficienza delle ghiandole surrenaliche?

Quali sono le novità nella terapia ormonale sostitutiva nell insufficienza delle ghiandole surrenaliche? ANDREA GIUSTINA Direttore Cattedra Endocrinologia Università degli Studi di Brescia Quali sono le novità nella terapia ormonale sostitutiva nell insufficienza delle ghiandole surrenaliche? Come da determinazione

Dettagli

Inibizione PCSK9, quale futuro nella pratica clinica P. Faggiano U.O. Cardiologia Spedali Civili, Brescia

Inibizione PCSK9, quale futuro nella pratica clinica P. Faggiano U.O. Cardiologia Spedali Civili, Brescia Inibizione PCSK9, quale futuro nella pratica clinica P. Faggiano U.O. Cardiologia Spedali Civili, Brescia Cosa sono? Come agiscono? Ma funzionano? Quando usarli? Fully Human Antibodies Have Reduced Immunogenicity

Dettagli

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Analisi critica della letteratura scientifica Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Struttura dell articolo Introduzione Metodi Risultati e Discussione Perché è stato fatto? Come è stato condotto?

Dettagli

dopo 10 anni di terapia

dopo 10 anni di terapia 16-2013_16-2013 18/02/13 11.47 Pagina 143 Che Cosa succede dopo 10 anni di terapia Con statine? i dati dell heart protection study F. Bovenzi, L. Borelli, L. Cortigiani, R. Lorenzoni, M. Lazzari, A. Boni,

Dettagli

Il bambino con disordine funzionale gastrointestinale

Il bambino con disordine funzionale gastrointestinale Il bambino con disordine funzionale gastrointestinale (vomito ricorrente, probabile o improbabile reflusso gastroesofageo, dolore addominale ricorrente, sindrome dell intestino irritabile) Dalla letteratura:

Dettagli

LA NUOVA NOTA 13: una analisi critica

LA NUOVA NOTA 13: una analisi critica LA NUOVA NOTA 13: una analisi critica Prof. ALBERICO L. CATAPANO Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Università degli Studi di Milano È stata pubblicata recentemente una revisione della nota 13 da

Dettagli

COS È dislipidemia ereditaria caratteriz- zata da un aumento isolato e permanente dei livelli di lipoproteina a bassa densità forma eterozigote

COS È dislipidemia ereditaria caratteriz- zata da un aumento isolato e permanente dei livelli di lipoproteina a bassa densità forma eterozigote COS È L ipercolesterolemia familiare (FH) è una dislipidemia ereditaria caratterizzata da un aumento isolato e permanente dei livelli di lipoproteina a bassa densità (LDL). Nel mondo circa una persona

Dettagli

2 congresso nazionale Centro Studi e Ricerche AMD

2 congresso nazionale Centro Studi e Ricerche AMD 2 congresso nazionale Centro Studi e Ricerche AMD DIADEMA Da alterata omeostasi glicemica a diabete nella popolazione italiana : ruolo dei modelli assistenziali Gerardo Medea Lucca 15 ottobre 2004 OBIETTIVI

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Farmacia

Corso di Laurea Magistrale in Farmacia Universita degli Studi di Milano Corso di Laurea Magistrale in Farmacia Aspetti di economia e marketing dei medicinali e medicinali generici - Modulo: Medicinali generici Prof. Andrea Gazzaniga I Farmaci

Dettagli

ANTIOXIDANT ACTIVITY OF OLIVE OIL

ANTIOXIDANT ACTIVITY OF OLIVE OIL ANTIOXIDANT ACTIVITY OF OLIVE OIL Visioli et al. Low density lipoprotein oxidation is inhibited by olive oil constituents. Atherosclerosis 1995; 117: 25-32 Visioli et al. Free radical-scavenging properties

Dettagli

Il Diabete come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari

Il Diabete come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari SANT ALBINO Giovedì 14 Aprile 2016 Centro Civico Giornata di screening metabolico multifattoriale ad indirizzo cardiovascolare Il Diabete come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari Dott. Luigi

Dettagli

Rischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano)

Rischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano) Rischio Cardiovascolare Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano) Introduzione Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte

Dettagli

Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta

Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari sono la causa principale di morte e disabilità in tutti i paesi del mondo occidentale,inclusa l Italial Le malattie

Dettagli

Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari

Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari Revisione Cochrane 2016 Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari Hemkens LG, Ewald H, Gloy VL, et al. Colchicine for prevention of cardiovascular events. Cochrane Database Syst Rev 2016;1:CD011047.

Dettagli

Capitolo 3 ESC 2011/2012

Capitolo 3 ESC 2011/2012 Capitolo 3 ESC 2011/2012 ESC 2011/2012 Cholesterol Treatment Trialists (CTT) Collaboration Lancet, November 9th, 2010; 6736(10) 61545-0 Effetti su ogni tipologia di evento vascolare maggiore (parte 1/3)

Dettagli

INVECCHIAMENTO, CRONICITA, COMORBILITA E MULTIMORBILITA : DALLA CURA DELLA MALATTIA ALLA PRESA IN CARICO GLOBALE DEL PAZIENTE. P.M.

INVECCHIAMENTO, CRONICITA, COMORBILITA E MULTIMORBILITA : DALLA CURA DELLA MALATTIA ALLA PRESA IN CARICO GLOBALE DEL PAZIENTE. P.M. INVECCHIAMENTO, CRONICITA, COMORBILITA E MULTIMORBILITA : DALLA CURA DELLA MALATTIA ALLA PRESA IN CARICO GLOBALE DEL PAZIENTE P.M. Mannucci Direzione Scientifica, Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore

Dettagli

AHA-ACC SCIENTIFIC STATEMENT

AHA-ACC SCIENTIFIC STATEMENT AHA-ACC SCIENTIFIC STATEMENT Guidelines for Preventig Heart Attack and Death in Patients With Atherosclerotic Cardiovascular Disease: 2001 Update (Circulation 2001; 104:1577-1579) Il trattamento aggressivo

Dettagli

AULA ROSSA STUDI CLINICI IN CORSO

AULA ROSSA STUDI CLINICI IN CORSO Terza Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche AULA ROSSA STUDI CLINICI IN CORSO Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? Si definisce sperimentazione clinica,

Dettagli

I trials con statine: che cosa abbiamo imparato?

I trials con statine: che cosa abbiamo imparato? 3 I trials con statine: che cosa abbiamo imparato? TERJE R. PEDERSEN Chief, Preventive Medicine Clinic, Ulleval University Hospital, Norvegia Le malattie cardiovascolari quali infarto, scompenso di circolo,

Dettagli

Produttività, capacità di attrarre risorse e trasferibilità

Produttività, capacità di attrarre risorse e trasferibilità Produttività, capacità di attrarre Trials clinici Anno 2008 Studio Gisas: aripiprazolo, olanzapina e aloperidolo nel trattamento a lungo termine della schizofrenia Lo studio si propone di valutare l utilità

Dettagli

STATINE DA SOLE O ASSOCIATE AD EZETIMIBE? DUBBI E CERTEZZE DOPO LO STUDIO ENHANCE

STATINE DA SOLE O ASSOCIATE AD EZETIMIBE? DUBBI E CERTEZZE DOPO LO STUDIO ENHANCE Rel. 06/2009 13-02-2009 16:29 Pagina 55 STATINE DA SOLE O ASSOCIATE AD EZETIMIBE? DUBBI E CERTEZZE DOPO LO STUDIO ENHANCE F. Prati U.O.C. Cardiologia II Azienda Ospedaliera San Giovanni - Addolorata, Roma.

Dettagli

Agonisti dei Recettori della Proliferazione Perossisomiale (PPAR) ed Apparato Cardiovascolare

Agonisti dei Recettori della Proliferazione Perossisomiale (PPAR) ed Apparato Cardiovascolare Agonisti dei Recettori della Proliferazione Perossisomiale (PPAR) ed Apparato Cardiovascolare I recettori della proliferazione perossisomiale (PPAR) sono recettori intracellulari attivati da elevate concentrazioni

Dettagli

NOTA 13 2014: DI MALE IN PEGGIO

NOTA 13 2014: DI MALE IN PEGGIO NOTA 13 2014: DI MALE IN PEGGIO Ipolipemizzanti per gli anziani ad alto rischio e ancora soglie di colesterolo LDL A Battaggia, Medico di Medicina Generale, InfoFarma. Verona A Donzelli, Medico, Consiglio

Dettagli

Imaging cardiaco multi-modale nel contesto clinico della malattia coronarica

Imaging cardiaco multi-modale nel contesto clinico della malattia coronarica Imaging cardiaco multi-modale nel contesto clinico della malattia coronarica PD Dr. med. Stefano Muzzarelli 02.04.2014 Imaging cardiaco multi-modale nel contesto clinico della malattia coronarica Storia

Dettagli