Cisco Regional Academy Traccia per la docenza

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1 Cisco Regional Academy Traccia per la docenza Powered by: MP & LS Milano, v.2 settembre

2 Indice 1 Introduzione Analisi dei 16 Capitoli... 6 Capitolo 1: Introduzione al Personal Computer Certificazioni Industriali IT Struttura di un computer Definizione, funzioni, e caratteristiche di case e alimentatori Definizione, funzioni, e caratteristiche dei componenti interni Definizione, funzioni, e caratteristiche di porte e cavi Definizione, funzioni, e caratteristiche dei dispositivi di input Definizione, funzioni, e caratteristiche dei dispositivi di output Risorse di sistema e loro funzioni... 7 Capitolo 2: Procedure di Lavoro Sicure e Utilizzo degli Strumenti Uso di procedure e condizioni di lavoro sicure Strumenti e tool software per componenti di personal computer Utilizzo adeguato degli strumenti... 8 Chapter 3: Computer Assembly - Step by Step Apertura del case Intallazione dell alimentatore Fissaggio dei componenti alla motherboard e installazione della motherboard Installazione di drive interni Installazione di drive in alloggiamenti esterni Installazione di schede adattatore Connessione di tutti i cavi interni Rimontaggio dei pannelli laterali e collegamento dei cavi esterni al PC Primo avvio del computer Capitolo 4: Fondamenti di Troubleshooting e Manutenzione Preventiva Scopo della manutenzione preventiva Fasi del processo di troubleshooting Capitolo 5: Fondamenti di Sistemi Operativi Funzioni di un sistema operativo Confronto tra sistemi operativi riguardo a funzioni, limitazioni, e compatibilità Scelta di un sistema operativo in base ai requisiti del cliente Installazione di un Sistema Operativo Utilizzo dell'interfaccia grafica (GUI) di Windows Manutenzione preventiva per sistemi operativi Troubleshooting di sistemi operativi Capitolo 6: Fondamenti di Laptop e Dispositivi Portatili Descrizione di laptop e altri dispositivi portatili Componenti di un laptop Confronto tra componenti di desktop e laptop Configurazione dei laptop Confronto tra standard di telefonia mobile Manutenzione preventiva per laptop e dispositivi portatili Troubleshooting di laptop e dispositivi portatili Capitolo 7: Fondamenti di Stampanti e Scanner (LS)

3 7.1 Tipi di stampanti attualmente disponibili Installazione e configurazione di una stampante Tipi di scanner attualmente disponibili Installazione e configurazione degli scanner Manutenzione preventiva per stampanti e scanner Troubleshooting di stampanti e scanner Capitolo 8: Fondamenti di Reti di Telecomunicazione (LS) Principi di networking Tipologie di reti Concetti e tecnologie di rete fondamentali Componenti fisici di una rete Topologie e architetture di LAN Organismi di standardizzazione Standard Ethernet Modelli TCP/IP e OSI Configurazione di una NIC e di un modem Definizione, funzioni, e caratteristiche di altre tecnologie per la connettività Manutenzione preventiva per le reti Troubleshooting di una rete Capitolo 9: Fondamenti di Sicurezza (LS) Importanza della sicurezza Minacce (threats) per la sicurezza Procedure di sicurezza Identify common preventive maintenance techniques for security Troubleshooting sulla sicurezza Capitolo 10: Skill di Comunicazione (LS) Relazione tra comunicazione e troubleshooting Buoni skill di comunicazione e comportamento professionale Aspetti etici e giuridici di attività connesse alla tecnologia informatica Ambiente di un call center e responsabilità tecniche Capitolo 11: Nozioni Avanzate di Personal Computer Attività di un tecnico locale, remoto e di laboratorio Procedure di laboratorio sicure e uso degli strumenti Situazioni che richiedono la sostituzione dei componenti di un computer Aggiornamento e configurazione di componenti e periferiche di un computer Manutenzione preventiva per i componenti di un computer Troubleshooting di componenti e periferiche dei computer Capitolo 12: Nozioni Avanzate di Sistemi Operativi Scelta del sistema operativo in funzione delle necessità del cliente Installazione, configurazione e ottimizzazione di un sistema operativo Aggiornamento dei sistemi operativi Manutenzione preventiva per sistemi operativi Troubleshooting di sistemi operativi Capitolo 13: Nozioni Avanzate di Laptop e Dispositivi Portatili Metodi di comunicazione wireless per laptop e dispositivi portatili Tecniche di riparazione di laptop e dispositivi portatili Individuazione dei componenti di un laptop Manutenzione preventiva per laptop Troubleshooting di un laptop

4 Capitolo 14: Nozioni Avanzate di Stampanti e Scanner Potenziali rischi e procedure di sicurezza associati a stampanti e scanner Installazione e configurazione di uno scanner e una stampante locale Condivisione (share) in rete di una stampante e di uno scanner Aggiornamento e configurazione di stampanti e scanner Manutenzione preventiva per stampanti e scanner Troubleshooting di stampanti e scanner Capitolo 15: Nozioni Avanzate di Reti di Telecomunicazione Capitolo 15: Nozioni Avanzate di Reti di Telecomunicazione Progettazione di una rete in base alle esigenze del cliente Individuazione dei componenti per la rete del cliente Realizzazione della rete del cliente Upgrade della rete del cliente Installazione, configurazione e gestione di un semplice mail server Manutenzione preventiva per le reti Troubleshooting di una rete Capitolo 16: Nozioni Avanzate di Sicurezza (LS) Identificazione dei requisiti di sicurezza in base alle necessità del cliente Scelta dei componenti per la sicurezza in base alle esigenze del cliente Implementazione di policy di sicurezza per il cliente Manutenzione preventiva sulla sicurezza Troubleshooting per la sicurezza Pagine della presente traccia (testo): 1. Introduzione al Personal Computer: 2 2. Procedure di Lavoro Sicure e Utilizzo degli Strumenti 1,5 3. Computer Assembly - Step by Step 1,5 4. Fondamenti di Troubleshooting e Manutenzione Preventiva 1 5. Fondamenti di Sistemi Operativi 3 6. Fondamenti di Laptop e Dispositivi Portatili 2,5 7. Fondamenti di Stampanti e Scanner (LS) 4 8. Fondamenti di Reti di Telecomunicazione (LS) 5 9. Fondamenti di Sicurezza (LS) 2,5 10. Skill di Comunicazione (LS) 2,5 11. Nozioni Avanzate di Personal Computer Nozioni Avanzate di Sistemi Operativi 2,5 13. Nozioni Avanzate di Laptop e Dispositivi Portatili Nozioni Avanzate di Stampanti e Scanner 2,5 15. Nozioni Avanzate di Reti di Telecomunicazione Nozioni Avanzate di Sicurezza (LS) 3,5 4

5 1 Introduzione Questo documento indica al docente del Curriculum IT Essentials 1 : per ognuno dei 16 Capitoli, una breve sintesi delle dimensioni e dei punti principali per ognuna delle 361 pagine, gli aspetti importanti che possono esservi contenuti (soprattutto le sigle, eventuali concetti o nozioni non abituali, figure interessanti, e tutto ciò che viene chiesto nei Quiz e negli Esami on-line). È così possibile, in un colpo d occhio, rivedere il contenuto di ogni lezione in cui articolare il corso. Cominciamo a sgrossare il problema con la seguente tabella (per Blocchi si intendono i Titoli di livello 2 dell Indice generale): I Capitoli sono: 3 brevi (2, 4, 10); il 4 è senza Esame on-line 9 medi (1, 3, 6, 9, 12, 13, 14, 15, 16) 3 lunghi (5, 7, 11) 1 lunghissimo, sulla parte base di reti (8). I commenti (in corsivo) sulle singole pagine del Curriculum cominciano con una lettera, che ne indica la lunghezza: S = Short (non ha il cursore di scorrimento del testo, su un monitor 1024 * 768) M = Medium (supera di poco la pagina) L = Large (supera la pagina di quasi il doppio) X = extra Large (supera la pagina di oltre il doppio). In rosso sottolineato le aggiunte o precisazioni degli autori. 5

6 2 Analisi dei 16 Capitoli Capitolo 1: Introduzione al Personal Computer Introduzione S Questo capitolo tratta i seguenti argomenti: le certificazioni industriali descrivere come è fatto un computer identificare i case e gli alimentatori per PC identificare i componenti interni identificare le porte e i cablaggi identificare i dispositivi di input identificare i dispositivi di output spiegare le risorse di sistema e i loro scopi. 1.1 Certificazioni Industriali IT Formazione e certificazioni M Cisco offre i Corsi IT Essentials per le certificazioni CompTIA A+ ed EUCIP. Poi seguono CCNA, CCNP, e inoltre Microsoft MCP, MCSA, MCSE, e le CompTIA Network+ e Linux Certificazione A+ L Sono 4: CompTia A+ Essentials ( ) per tutti, poi a scelta: IT Technician ( ), Remote Support Technician ( ) per l Help desk, e Depot (deposito) Technician ( ) per il tecnico da banco (bench) Certificazione EUCIP M Definite dal CEPIS, le EUCIP IT Administrator sono 5: 1-Computer Hardware; 2-Operating System; 3- LAN & Network Services; 4-Expert Network Use; 5-IT Security. 1.2 Struttura di un computer S Breve descrizione dei PC: hardware e software (in particolare, l O.S.). 1.3 Definizione, funzioni, e caratteristiche di case e alimentatori Case M Distingue tra form-factor Desktop e Tower; spazio interno per alimentatore, motherboard, espansioni e sistema di ventilazione Alimentatori X Descrive l alimentatore, che converte da AC a DC; Connettori polarizzati (keyed) come: Molex (4 fili, per HD); Berg (4 fili, per floppy); slotted (20 o 24 fili su 2 file, per la motherboard); auxiliary (4 o 8 pin, per la motherboard). I vecchi PC avevano i P8 e P9 non polarizzati, da inserire sulla motherboard coi fili neri al centro. Gli alimentatori consumano da 200 a 800 W. La figura 2 indica tensioni e colori di 3 modelli di alim. Ripasso della legge di Ohm: V=Voltage, I=Current, P=Power, R=Resistance: V = R*I; P = V*I 1.4 Definizione, funzioni, e caratteristiche dei componenti interni Definizione, funzioni, e caratteristiche delle motherboard L In figura 2, vari form factors : AT, ATX, Mini-ATX, Micro-ATX, LPX, NLX, BTX. Importante il chip-set che supporta la CPU e determina quanta RAM accetta il PC, e i tipi di connettori sulla motherboard; è diviso in 2 parti: il Northbridge (per RAM e video card) e Southbridge (per HD, sound card, USB e altre porte di I/O) Definizione, funzioni, e caratteristiche delle CPU X Le CPU sono oggi in architettura PGA-Pin Grid Array (in Figura, vari tipi e pinout da 17x17 a 39x39), da inserire su connettore ZIF-Zero Insertion Force. Architetture RISC e CISC; velocità in GHz e larghezza del FSB-Front Side Bus esterno (32 o 64 bit). Overclocking sconsigliato. MMX x multimedia; Single o Dual-core. 6

7 1.4.3 Definizione, funzioni, e caratteristiche delle CPU e dei sistemi di raffreddamento S Ventole (fan) di raffreddamento della CPU e della GPU-Graphic Processing Unit; l aletta o pozzetto (sink) di raffredamento. Alcuni computer hanno CPU e GPU raffreddate ad acqua Definizione, funzioni, e caratteristiche di ROM e RAM L Vari tipi di ROM (ROM, PROM, EPROM, EEPROM), di RAM (DRAM, SRAM, FPM, EDO, SDRAM, DDR- SDRAM Double Data Rate, DDR2 SDRAM, RDRAM), di formato RAM (DIP, SIMM, DIMM, RIMM), di Cache (SRAM L1, L2, L3) e di protezione agli errori ( noparity è senza; parity rileva; ECC corregge un bit errato) Definizione, funzioni, e caratteristiche delle schede adattatore M Vari tipi di adapter: NIC e Wireless NIC, sound & video card, modem, SCSI (leggi scasi ), RAID, USB, Parallel e Serial Port; su bus: ISA, EISA, MCA, PCI, AGP o PCI-Express Definizione, funzioni, e caratteristiche dei dispositivi di memorizzazione X Floppy (da 3,5 pollici 720 kb o 1,44 MB; 5,25 pollici superati); HD-Hard Drive (si vede come C:, capacità in GB, velocità in RPM-Revolutions Per Minute); Optical drive (CD o DVD, varie versioni); Flash Drive (o thumb drive, per USB). Interfacce: IDE (o ATA, connettori a 40 pin), EIDE (supporta DMA, conn. a 40 pin), PATA (ATA Parallela), SATA (connettore a 7 bit), SCSI (fino a 15 devices, connettori a 50, 68 o 80 pin) Definizione, funzioni, e caratteristiche dei cavi interni L I cavi dati interni sono: quello per I floppy (FDD), a 34 fili, con 2 connettori lato device; il PATA (IDE- EIDE) a 40 fili e 3 connettori; il PATA (EIDE) a 80 fili con connettori a 40 pin, per velocità sopra i 33,3 Mbps; il SATA a 7 fili (rosso in figura); lo SCSI (7+1 connettori sul 50 fili, 15+1 sui 68 o 80 fili). Filo colorato = pin Definizione, funzioni, e caratteristiche di porte e cavi X Tipi di porte: Seriali (DB9 o DB25 maschi), USB-Universal Serial Bus (fino a 127 devices, anche autoalimentati; v1.1 a 12 Mbps, v2.0 a 480 Mbps), Firewire (fino a 63 devices; IEEE 1394 o i.link; 1394a fino a 400 Mbps, 15 m.; cavi a 4 o 6 fili; 1394b fino a 3,2 Gbps, 100 m. su cavo UTP), parallela (25 pin femmina, IEEE 1284, cavo Centronics con connettore Type B 36 pin, max 4,5 m.), SCSI (fino a 320 Mbps e 15 devices; cavo da 24,4 m. per device singolo, o da 12,2 m. per più devices, 50,68 o 80 fili, con terminazione), rete (connettore RJ-45, Mbps, 100 m. max), PS/2-Personal System 2 (connettori rotondi mini- DIN femmina a 6 poli; mouse e tastiera sono distinti da un colore o da un icona), audio (Line-in azzurro, Microfono rosso, Line-out verde... le casse sono sempre al verde!, eventuale Aux-in nero, Gameport/MIDI DB-15 femmina), video (VGA a vaschetta, 15 pin su 3 file, femmina; DVI-Digital Visual Interface 24 o 29 pin, DVI-I segnali A+D, DVI-D solo digitale; HDMi-High Definition Multimedia interface 19 pin; S-video 4 pin solo analogico; RGB tre cavi coassiali distinti, uno per colore rosso-verde-blu). 1.6 Definizione, funzioni, e caratteristiche dei dispositivi di input M Mouse e tastiera, fotocamera e cinepresa digitale, sistemi di autenticazione biometrica (impronta, voce o rétina), touch screen (pannello sensibile alla pressione), scanner, lettore di bar-code (UPC-Universal Product Code) per etichette prezzo ed inventario. 1.7 Definizione, funzioni, e caratteristiche dei dispositivi di output X Monitor e proiettori (CRT-Cathode Ray Tube, LCD-Liquid Crystal Display attivi/tft o passivi, economici, DLP-Digital Light Processing, con ruota dei colori e DMD-Digital Micromirror Device). Varie risoluzioni in Figura 2: da CGA 320x200 pixels-picture elements a WQUXGA 3840x2400; altri fattori = Dot pitch, Refresh rate, interlacciato o no, HVC-Horizontal Vertical Colors, vari rapporti LxH (aspect ratio). Controlli: luminosità, contrasto, posizione, reset?! Stampanti, Scanner (sono di input!), FAX e fotocopiatrici; altoparlanti (speakers) e cuffie (headphones). 1.8 Risorse di sistema e loro funzioni M IRQ-Interrupt Request (da 0 a 15, assegnato automaticamente nei sistemi PnP-Plug and Play); indirizzi delle porte di I/O (da 0x0 a 0xFFFF; le 4 COM sono 3F8, 2F8, 3E8, 2E8; le 2 LPT sono 378 e 278); canali DMA-Direct Memory Access (usato dai devices SCSI e schede audio; i PC recenti hanno 8 canali n. 0-7). Sommario S Pagina riassuntiva. Quiz 9 domande. DDR-SDRAM due volte più veloce della SDRAM. 7

8 Capitolo 2: Procedure di Lavoro Sicure e Utilizzo degli Strumenti Introduzione S Questo capitolo tratta i seguenti argomenti: lavorare in condizioni sicure identificare strumenti hardware e software per testare i componenti di un PC fare un uso adeguato di tali strumenti. 2.1 Uso di procedure e condizioni di lavoro sicure Procedure di sicurezza e potenziali rischi per utenti e tecnici L Linee generali di sicurezza, per evitare tagli, scottature, shock elettrici o danni alla vista. Evitare i bracciali antistatici lavorando coi monitor e gli alimentatori, che possono contenere alte tensioni; lasciar raffreddare i forni delle stampanti laser. Conoscere le vie di fuga e i tipi di estintori, 4 negli USA: A,B,C,D. Usarli con P-A-S-S=Pull the pin, Aim at the base of fire, Squeeze the lever, Sweep the nozzle side to side Procedure di sicurezza per la protezione di apparecchiature da danni e perdita di dati X Evitare le ESD-Electrostatic Discharge ( V); buste antistatiche per i componenti; materiali (mats) messi a terra sul tavolo di lavoro; bracciali antistatici. Clima caldo: surriscaldamenti; secco: ESD; umido: condensa (moisture). Fluttuazioni dell alimentazione AC: blackout, brownout (<80% V nominale), rumore (noise) da generatori e fulmini (lightning), spike (punte di tensione > 200%), surges (V >>, pochi ns). Protezioni: soppressori di surges e spikes verso terra; UPS & SPS-Standby Power Supply Procedure di sicurezza per la protezione dell'ambiente da contaminazioni X I computer contengono rifiuti tossici (toxic waste) con cadmio, piombo, mercurio ecc. Consultare le autorità in materia per lo smaltimento, e i documenti MSDS-Material Safety Data Sheet richiesti da tali enti (es. OSHA-Occupational Safety and Health Admin.) per accompagnare i prodotti di questo tipo. In UK vigono le norme CHIP3-Chemicals Hazard Info and Packaging for Supply, del Come smaltire le batterie, i monitor (fino a 1,8 Kg di piombo), i kit dei toner, le cartucce, i solventi chimici (non nel lavandino) e gli spray. 2.2 Strumenti e tool software per componenti di personal computer Strumenti hardware e loro funzioni M Contro le ESD: bracciali e tappetini antistatici. Vari tipi di cacciaviti (screwdrivers) o chiavi, pinzette (pliers & tweezers), cesoie (cutters), torcia (flash light). Per la pulizia, usare un panno morbido (soft cloth, lint free... senza pelucchi, dice altrove), aria compressa, fascette per i cavi, cassettini porta componenti. Il tester o multimetro digitale, e un loopback adapter (tappo di richiusura per testare le porte di I/O) Tool software e loro funzioni X Tools di gestione del disco: Fdisk (gestisce le partizioni), Format, Scandisk o ChkDsk, Defrag, Disk Cleanup, Disk Management (simile a Fdisk) SFC-System File Checker. Uso del Windows XP boot disk. Tools software di protezione: Windows XP Security Center; Antivirus, Spyware Remover e Win XP Firewall Strumenti organizzativi e loro funzioni L Strumenti personali: Note, Giornale di bordo (Journal), Storia degli interventi, con data. Internet: motori di ricerca, NewsGroups, FAQ dei produttori, Manuali on-line, Forum e Chat, Siti web tecnici. Etichette per le parti rimosse; un PC funzionante di scorta; un posto per ogni cosa. 2.3 Utilizzo adeguato degli strumenti Uso corretto di un bracciale antistatico M Uso del bracciale antistatico, da connettere alla terra o al case del PC, in un punto non verniciato; non usarlo per riparare un monitor. Evitare indumenti di seta, polyester o lana, che generano elettricità statica Uso corretto di un tappeto antistatico S Un foglio di materiale antistatico può essere appoggiato sul piano di lavoro (workbench) e messo a terra o collegato alla carcassa del PC, per appoggiarvi i componenti che si smontano (sempre presi per i bordi), mantenendoli allo stesso potenziale del resto ed evitando ESD. 8

9 2.3.3 Uso corretto dei vari utensili L Uso delle viti, dei cacciaviti (screwdrivers) a croce (Phillips head) e a taglio (flat), delle chiavi per bulloni a testa esagonale (Hex driver). Non usare utensili magnetizzati, che possono danneggiare i supporti dati. Raccoglitore di parti (part retriever), pinze a becco aguzzo (needle-nose pliers) e pinzette (tweezers) Uso corretto dei prodotti di pulizia X L accumulo di polvere (dust buildup) può provocare isolamento tra i contatti e mancato raffreddamento. Suggerimenti su materiali e detergenti da usare per: carcasse e monitor, schermi LCD e CRT (acqua distillata e panno senza pelucchi-lint free), l aletta di raffreddamento (aria compressa: usarla in verticale, per evitare che goccioli sulla motherboard), contatti RAM (alcool isopropilico), tastiera (aspirapolvere a mano con spazola) e mouse (detergente +panno all esterno e per la pallina, limetta per unghie-nail file per i rullini). Sommario S Pagina riassuntiva. Quiz 8 Domande volt minimo ESD percepibile; per scaricare le ESD, toccare la carcassa del PC. 9

10 Chapter 3: Computer Assembly - Step by Step Introduzione S Questo capitolo insegna a montare da zero un PC tower o desktop: aprire la carcassa (case) installare l alimentatore collegare i componenti alla motherboard, e questa al case installare i drive interni installare i drive che si affacciano all esterno (in external bays) installare le schede (adapter cards) connettere i cavi interni richidere il pannello del case e connettere i cavi esterni avviare (boot) il PC la prima volta. 3.1 Apertura del case S Banco di lavoro pulito e illuminato. Vari modi di aprire il case ; coperchio / fianco fissati da viti o levette. 3.2 Intallazione dell alimentatore S Gli alimentatori entrano nel case in un modo solo; hanno 3 o 4 viti di fissaggio, da stringere bene, perché la vibrazione della ventola potrebbe allentarle. 3.3 Fissaggio dei componenti alla motherboard e installazione della motherboard Installazione della CPU e del blocco dissipatore/ventola L Le CPU sono spesso ospitate in zoccoli ZIF-Zero Insertion Force, con una levetta di bloccaggio. Non toccare i pin della CPU! Aggiungere sulla CPU il composto termico (thermal compound; se serve, pulire prima con alcool isopropilico) per fare contatto con l alatta di raffreddamento (heat sink). Fissare l aletta alle mollette (retainers) indicate dal costruttore, e la ventola (fan) che toglie calore all aletta; alimentare la ventola dall apposito connettore a 3 (testo) o 4 (figura) fili Installazione della RAM S La RAM aumenta le prestazioni del PC. Vedere la compatibilità con la motherboard. Allineare le tacche (notches) allo zoccolo, premere in posizione e fissare con i fermi laterali (side tabs). Ripetere per più moduli Installazione della motherboard S distanziali (standoffs) in metallo o plastica, da fissare prima al fondo del PC, nel numero esatto. Avvitare poi la motherboard sui distanziali. 3.4 Installazione di drive interni S Allineare il drive (es. HD) nell alloggiamento (bay) allineato con i buchi delle viti, e fissarlo con viti adatte. 3.5 Installazione di drive in alloggiamenti esterni Installazione del drive ottico S Allineare il drive (CD/DVD) nell alloggiamento, allineato con i buchi delle viti, e fissarlo con viti adatte. Ha connettore Molex (grosso) per l alimentazione, e un cavo PATA per i dati Installazione del floppy drive S Allineare il drive nell alloggiamento da 3.5 pollici, allineato con i buchi delle viti, e fissarlo con viti adatte. Ha connettore Berg (piccolo) per l alimentazione, e un cavo Floppy per i dati. 3.6 Installazione di schede adattatore Installazione della NIC S Una Network Interface Card è per bus PCI (lungo) o PCIe (corto). Inserirla fissarla con l apposita vite. 10

11 3.6.2 Installazione della NIC wireless S Come sopra Installazione della scheda video S Usano il bus PCI, PCIe o quello grafico dedicato AGP-Accelerated Graphic Port. Montaggio come sopra. 3.7 Connessione di tutti i cavi interni Connessione dei cavi di alimentazione L Le motherboard ATX hanno connettori di alimentazione a 20 o 24 pin + uno ausiliario opzionale da 4 o 6. Un alimentatore da 20 pin funziona su una MB da 24 pin. Infilare i connettori a pressione, fino al click. I connettori di alimentazione SATA sono a 15 pin (ma a 5 fili!). I Molex e i Berg sono a 4 fili. Connettere anche l alimentazione a 3 fili della ventola (4 come nella foto, se il termostato è integrato nel dissipatore e non nella CPU), ed eventuali altre indicate sul manuale del PC Connessione dei cavi dati X 3 tipi di ribbon cable o flat cable : PATA, SATA e Floppy. il PATA ha 40 o 80 fili e connettori da 40 pin (Master finale e Slave centrale); la banda (stripe) colorata indica il pin 1, di solito il più vicino al... Molex. I cavi SATA sono solo a 7 fili (certo, sono seriali!). I cavi Floppy sono a 34 fili, con banda colorata per il pin 1; Floppy A: alla fine, floppy B: al centro. Se inserito al contrario, il led del floppy resta acceso. 3.8 Rimontaggio dei pannelli laterali e collegamento dei cavi esterni al PC Rimontaggio dei pannelli laterali al case S Infilare o appoggiare, e stringere tutte le viti, con cacciavite o a mano se apposite; attenti agli spigoli Connessione dei cavi esterni al computer L Cavi: monitor (DVI o VGA: stringere le viti), tastiera e mouse (PS/2), USB, Ethernet (RJ-45), eventuale antenna scheda wireless, alimentazione. 3.9 Primo avvio del computer Codici Sonori S I beep durante il POST-Power On Self Test indicano alcune diagnostiche tipiche: da 1 a 11 beep Configurazione del BIOS S Le configurazioni del BIOS sono mantenute in memoria permanente CMOS-Complementary Metaloxide Semiconductor, supportata da batteria di backup. Per entrare nel BIOS, di solito si preme DEL (CANC) durante il POST. Opzioni principali: Main, Advanced, Security, Others, Boot ed Exit. Sommario S Pagina riassuntiva. Quiz 9 Domande. Banali. 11

12 Capitolo 4: Fondamenti di Troubleshooting e Manutenzione Preventiva Introduzione S Questo capitolo tratta i seguenti argomenti: come fare la manutenzione preventiva con quale metodo o processo affrontare la risoluzione di un problema. N.B.: questo Capitolo molto breve non ha un esame, in quanto tutti gli altri Capitoli si concludono con alcune questioni di manutenzione e troubleshooting, richieste poi nei rispettivi esami. 4.1 Scopo della manutenzione preventiva S Mantenere l hardware in buone condizioni, pulendolo, sostituendo parti danneggiate o usurate, fissando i cavi, ecc. Mentenere aggiornato il software, soprattutto le protezioni di sicurezza; togliere programmi inutili o indesiderati; fare lo scan e il defrag sui dischi. Svolgere manutenzione preventiva in modo proattivo, secondo le necessità (cantiere, scuola): benefici = più protezione dei dati, vita prolungata delle macchine. 4.2 Fasi del processo di troubleshooting Finalità della protezione dei dati M Proteggere i dati prima di fare operazioni rischiose, facendo backup su CD, DVD, nastri (o HD) esterni. Verificare con l utente che i backup periodici siano stati davvero fatti e funzionino, prima di farci conto. Se il backup manca e non si può fare, farsi firmare una liberatoria previa dal cliente sul caso di perdita dati Raccolta di informazioni dal cliente M Il Cliente fornisce i dati su se stesso, sul sistema (hw & sw) e sul problema. Chiedere info con domande dirette, senza gergo (jargon), senza interrompere (talk down) né insultare né dire che è colpa sua: così si ottengono (elicit) ottime informazioni. Porre domande aperte per raccogliere info generali, e domande chiuse (es. risposta si / no) per raffinare in fretta la raccolta info. Scriverle sull ordine di lavoro e sul repair journal Verifica dei problemi ovvi S Talvolta il problema è banale, e si trova subito la soluzione: cavi allentati, ordine di boot errato nel Bios Verifica iniziale delle soluzioni più rapide (Try quick solutions first) S Provare subito le soluzioni rapide: spegni e riaccendi (!!), fai login come utente diverso, controlla i cavi Raccolta di dati dal computer L Anche i computer forniscono: messaggi di errore (Event Viewer, da Pannello di controllo Strumenti di amministrazione: vedi sotto). Il Device Manager (in italiano: da tasto destro su Risorse del computer Hardware Gestione Periferiche) mostra quali periferiche non funzionano (!), sono disabilitate (X) o sono senza driver (?): vedi sotto. I codici acustici (Beep codes): vedi Info dal BIOS. Altri Tools diagnostici Valutazione del problema e attuazione della soluzione S La soluzione può venire dall esperienza, dai colleghi, da Internet (News Groups, Forum, sito del vendor, siti tecnici) o dai Manuali. Definire i sottoproblemi. Provare prima le soluzioni più semplici e veloci Fase conclusiva con il cliente S Trovata la soluzione, spiegarla al Cliente, fargliela provare, documentarla per lui e per il gruppo di lavoro. Sommario S Pagina riassuntiva. Quiz 5 Domande. Banali. 12

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14 Capitolo 5: Fondamenti di Sistemi Operativi Introduzione S Questo capitolo tratta i seguenti argomenti: spiegare a cosa serve un Sistema Operativo (O.S.-Operating System) confrontare i vari O.S. scegliere il giusto O.S. per le esigenze (needs) del Cliente installare un O.S. navigare nella sua GUI-Graphic User Interface fare manutenzione preventiva e troubleshooting sull O.S. 5.1 Funzioni di un sistema operativo Caratteristiche dei sistemi operativi attuali X Funzioni di base: controllare l accesso all hardware (tramite i driver installati con le periferiche; il PnP- Plug and Play, da Win 95 in poi); aggiornare il Registry; gestire i file e le cartelle (folder o directories); offrire un interfaccia utente (GUI o CLI); gestire le applicazioni, scritte basandosi sulle API-Application Program Interface dell O.S., di due tipi: open, multipiattaforma, e DirectX, specifiche per il multimedia di Windows Concetti sui Sistemi Operativi X Gli O.S. possono essere: multi-user, multi-tasking, multi-processing, multi-threading (=mutli-tasking interno di una applicazione). Usano la memoria RAM convenzionale (0-640 KB), espansa o superiore (upper, 640 KB 1 MB) ed estesa (sopra 1 MB). Possono operare in 4 Modi: Real Mode (usa solo la RAM fino a 1 MB per il DOS e Win 3.x a 16 bit; un errore può bloccare il PC vedi elenco comandi DOS); Protected Mode (usa tutta la RAM e anche quella virtuale su HD C:\pagefile.sys per il multi-tasking di applicazioni a 32 bit, protette tra loro); Virtual Real Mode (è il Real Mode emulato in Protected Mode) e Compatibility Mode (crea l ambiente di O.S., es. Win NT SP4, richiesto da una specifica applicazione). 5.2 Confronto tra sistemi operativi riguardo a funzioni, limitazioni, e compatibilità Sistemi operativi desktop L Gli O.S. per i desktop, o Client, supportano un solo utente e possono creare piccole reti (workgroup). I più diffusi: Windows (XP in 5 versioni, 2000, Vista... Windows 7 sta uscendo!), Apple MAC OS (user fiendly, basato su Unix) e Unix/Linux (dal 1960, Linux da Linus Torvalds, 1991, open-source) Sistemi operativi di rete S I N.O.S.-Network O.S. sono quelli per i Server, che supportano più utenti ed applicazioni, e sono più robusti e ridondanti. I più comuni: Windows 2000 Server e Server 2003 (che usano il DB Active Directory per gestire le risorse); Novell Netware (primo nelle LAN negli anni 80); Linux (Red Hat, Caldera, SuSE, Debian, Slackware, Centos...); UNIX (spesso proprietario, es. AIX di IBM, ecc). 5.3 Scelta di un sistema operativo in base ai requisiti del cliente Applicazioni e ambienti compatibili con un sistema operativo M Per la scelta dell O.S. guida la compatibilità con le applicazioni previste e con altri PC già in uso. Conta anche se sarà usato da un singolo utente (desktop O.S.) o dovrà supportarne più contemporanei (network) Requisiti hardware minimi e compatibilità con la piattaforma di un sistema operativo L Gli O.S. hanno una lista di requisiti hardware minimi: esempi per Windows 2000, XP Pro e XP Home. decidere se cambiare PC o fare upgrade di RAM, HD, CPU e/o Video Card. Va anche verificato se tutto l hardware del PC è compatibile con l O.S. scelto, spesso indicato nella HCL-Hardware Compatibility List. 5.4 Installazione di un Sistema Operativo Procedure di configurazione di un disco rigido L Per installare un O.S. da CD o DVD, far fare da BIOS il boot da tale drive (spesso è il default, se l HD è vuoto). Partizionare l HD e formattare le partizioni. Le Primary P. sono fino 4, indivisibili. La Active Part. è 14

15 quella (una sola) da cui si fa il boot. La Extended Part. (una sola) occupa di solito il resto dell HD, e può essere divisa in più Logical Drives (con le varie lettere D:, E:...). La formattazione prepara una partizione ad accogliere i files. Una Traccia è un cerchio completo sull HD; un Settore ospita un numero fisso di bytes, almeno 512; un Cluster è l unità mimima allocabile ad un file, fatta di uno o più settori; un Cilindro sono le Tracce dello stesso diametro su più piatti del disco (lette e scritte assieme). Mappa è la lettera del disco Preparazione di un disco rigido S L installazione da zero (clean installation) tratta il disco come se fosse nuovo e vuoto (brand new). Windows può usare due File System: FAT-32 (File Allocation Table a 32 bit, per dischi fino a 2 TB) e NTFS- New Technology File System, più recente e sicuro, per dischi fino a 16 exabyte (16 milioni di TB); schermate sotto tastone START Installazione del sistema operativo con le impostazioni di default (per Windows XP) S Scegliere tra Setup XP, Repair XP o Quit (F3). L installazione tipica è la più semplice e sicura: occorre comune scegliere vari parametri (formato numeri, e valuta; inoltre: lingua, nome utente e società, product key, nome del PC, password di Admin, data e ora, parametri di rete, nome Dominio o Workgroup) Creazione degli account S Durante l installazione, si crea l utente administrator con pieni poteri; creare altri utenti con diritti limitati Conclusione dell'installazione L A installazione finita, registrare XP ed eventualmente aggiornarlo agli ultimi Service Packs & patches con Microsoft Update Manager (richiede accesso ad Internet): Start All Programs Accessories System Tools Windows Update (in alcuni casi è direttamente sotto Programmi). Si può anche verificare col Device Manager se tutti i driver delle periferiche sono OK (vedi 4.2.5). In caso di errori, si può accettare di inviarli a Microsoft col WER-Windows Error Reporting Opzioni di installazione personalizzate M Per installare l O.S. su più PC (con different hardware configurations??) si può usare la Microsoft System Preparation (Sysprep) che crea un immagine del disco (disk cloning) e richiede solo alcuni step finali di configurazione, e di installare poi le applicazioni (??). Disk cloning = lanciare sysprep sul PC master preconfigurato; fare un immagine del disco con un programma di terze parti (Norton Ghost, Acronis True Image, ecc.); copiare l immagine su un Server; sul PC target l immagine lancerà un setup ridotto (shortened) che crea opzionalmente un SID-Security ID ed esegue quanto predisposto con Sysprep: installa i driver, crea i nuovi account utente e permette di configurare la rete e completare l installazione File per la sequenza di avvio e file del Registro X La procedura di boot : esegue il POST-Power On Self Test (eventuali beep ), cerca nel BIOS da quale device caricare l O.S. e vi localizza il MBR-Master Boot Record, che punta al boot loader (per NT: NTLDR). Se il PC ha più O.S. il boot loader (BOOT.INI) chiede quale caricare; poi lancia NTDETECT.COM per avere info sull hardware, localizza la partizione di boot, carica il kernel (NTOSKRNL.EXE e HAL.DLL) e legge il Registry per caricare i driver associati a un profilo. Il Registry ha record che iniziano con HKEY_ e ogni utente ha una sua sezione. Poi il kernel NT prende il controllo e lancia il file WINLOGON.EXE per dare la schermata di ingresso di XP. Se il boot avviene da un disco SCSI, Windows copia il file NTBOOTDD.SYS Gestione dei file di un sistema operativo L Per manipolare Windows, si usano: msconfig (per scegliere cosa si avvia all inizio, editare i file di config. e gestire i Servizi) e regedit (per modificare il Registry delicato!; può apparire come regedit32 ). Premendo F8 durante il boot si apre il WASO-Windows Advanced Startup Options (su schermata DOS) per scegliere l avvio: in Safe Mode (Modalità Provvisoria - minimale), in Safe Mode with networking Support, in Safe Mode with Command Prompt, o nella Last Known Good Configuration (c è un apposita sezione del Registry) da usare subito dopo il fault Struttura delle cartelle X Filename lunghi 255 char max; vietati *? > < : / \ nel nome; il. invece è OK; estensione di fino a 3 char; non case-sensitive. Attributi: R=Read-only; A=Archive; S=System, H=Hidden, visibili sia da DOS (col comando C:\>ATTRIB) sia da Gestione Risorse (dopo Show Hidden Files). CONVERT.EXE trasforma un disco FAT32 in uno NTFS. 5.5 Utilizzo dell'interfaccia grafica (GUI) di Windows Gestione di oggetti del desktop X Desktop Properties; Desktop Items; Start Menu; My Computer; lancio dei programmi; My Network Places (Risorse di rete) Utility del Pannello di Controllo X Il Pannello di Controllo, nella nuova vista per categorie; le Proprietà dello schermo (Display Settings). 15

16 5.5.3 Strumenti di Amministrazione L Accesso al Device Manager (Gestione Periferiche) anche da Pannello di controllo Sistema Hardware Gestione periferiche Vedi Risorse (cfr ); il Task Manager; l Event Viewer; il Remote Desktop; ottimizzare le prestazioni (ad es. la Memoria Virtuale) da Pannello di controllo System Advanced Performance area (Prestazioni) pulsante Settings Installazione, ricerca e disinstallazione di un'applicazione M Per installare applicazioni (occorre essere Amministratore: un Power User o Utente Standard non può installare nulla perché modificherebbe il Registry), o il loro CD ha la procedura automatica, o è raccomandato usare l Utility Microsoft: Installazione Applicazioni (Add or Remove Programs) dal Pannello di Controllo. La stessa Utility rimuove tutti i file e ripulisce il Registry in caso di disinstallazione Aggiornamento della versione di un sistema operativo M L upgrade dell O.S. è più veloce di una installazione da zero. Win 98 o Win NT possono migrare a Win 2000 o XP, e Win 2000 può migrare a Win XP (vedere HCL-Hardware Compatibility List, 5.3.2). In questo caso, lanciare dal CD di XP: D:\i386\winnt32 e seguire le istruzioni, oppure lo scopre il CD da solo. 5.6 Manutenzione preventiva per sistemi operativi Piano di manutenzione preventiva M Per evitare problemi futuri, prevedere per ogni PC come e quando aggiornare l O.S. e le applicazioni, compresi antivirus ecc. e come manutenere l HD (error checking, backup & defrag), in orari non lavorativi. Registrare gli interventi (repair log) può aiutare a capire quali macchine hanno più problemi Pianificazione di un'attività X Attività one-shot o periodiche possono essere pianificate con DOS AT o con Windows Task Scheduler; il secondo (Programmi Accessori Utilità di Sistema Operazioni Pianificate) è più semplice e potente. Tra le attività: ScanDisk o CHKDSK, Cleanmgr e Defrag. Per pianificare gli aggiornamenti dell O.S. attivare Automatic Update dall utility System del Pannello di controllo, per verificare periodicamente sul sito Microsoft le novità. Con: Programmi Accessori Utilità di sistema Ripristino configurazione di sistema (System Restore) si può creare o riutilizzare un restore point del sistema, ove tornare (roll back) in caso di problemi. Win 2000 può anche creare un ERD-Emergency Repair Disk=CD(per Win XP=ASR-Automatic System Repair wizard) Backup del disco rigido X Vari tipi di backup dei dati: normale o full ; copy (non marca i file come archiviati); incrementale (salva i file modificati dopo l ultimo backup totale o incrementale, marcandoli come archiviati = cancella l attributo A); differenziale (come sopra, ma non li marca); giornaliero (salva solo i file di oggi, e non li marca). Si accede da: Programmi Accessori Utilità di Sistema Trasferimento guidato file e impostazioni (...=Backup!). Su nastro (tape drive) economico ma lento, DAT-Digital Audio Tape, DLT-Digital Linear Tape o dischi USB. 5.7 Troubleshooting di sistemi operativi Esame del processo di troubleshooting S Solito processo di troubleshooting dell O.S. in 6 step (vedi 4.2) con voci specifiche per l O.S. allo step Problemi più comuni e relative soluzioni S Tre casi tipici di problemi sull O.S. con le relative soluzioni. Sommario S Pagina riassuntiva. Quiz 9 Domande. Quale HKEY_ del Registry contiene...? Quale tasto lancia Windows XP in Safe mode? Pant! 16

17 Capitolo 6: Fondamenti di Laptop e Dispositivi Portatili Introduzione S Questo capitolo tratta i seguenti argomenti: descrivere i laptop (che sta sul lap =grembo) e altri apparati portatili riconoscere e descrivere i componenti dei laptop confrontare (compare and contrast) i laptop con i desktop configurare un laptop (soprattutto il risparmio energia) fare manutenzione preventiva e troubleshooting dei laptop. 6.1 Descrizione di laptop e altri dispositivi portatili Utilizzi più comuni dei laptop M Compatti e portatili, grazie alla batteria. Inizialmente usati solo per affari: costavano molto e pesavano. Oggi sono una buona alternativa al desktop. Tipici usi di un laptop (nelle immagni, anche di tipo tablet ) Utilizzi più comuni di PDA e Smartphone X Nati nel 1970, i PDA-Personal Digital Assistant hanno oggi una tastiera e/o un touch-screen, e un O.S. simile a quello dei PC. Fungono da rubrica, calcolatrice, sveglia, browser, client di posta e GPS/navigatore. Gli smartphone (telefoni evoluti) sono cellulari con funzioni da PDA, da tenere in mano (handheld). Possono fare foto, accedere ai documenti e alle mail, prendere appunti scritti o audio, e mostrare la TV. Hanno connettività Bluetooth o via cavo USB. 6.2 Componenti di un laptop Componenti situati nella parte esterna di un laptop X Da sopra (top view): led di bluetooth, batteria e standby. Sul retro (rear view): parallela, alimentazione (AC? DC!), batteria (spesso frontale): tipi = NiCd-Nickel Cadmio (pesante, effetto memoria); NiMH-Idruro metallico di Nickel (inversione di polarità); Li-Ion Ioni di litio (leggera, no effetto memoria, si surriscalda); LiPo-Polimeri di Litio (costosa, leggera); celle a combustibile? (fuel cells, ultima frontiera, chimica-idrogeno). Laterali: foro di fissaggio (per Kensington Lock), porte USB, S-Video, Ethernet RJ-45, Modem RJ-11, cuffie e microfono, prese d aria, slot PCMCIA/PC-Card, porta VGA (spesso dietro), drive CD/DVD con LED. Frontalmente: porta infrarossi (IRdA-InfraRed device Adapter) altoparlanti, sblocco coperchio, prese d aria. Sotto: connettore Docking Station, fermi della batteria, accesso alla RAM e all HD Componenti interni (inside) di un laptop X Inside = sotto il coperchio, si trovano: tasto ON, monitor, tastiera, touchpad, lettore di impronta digitale (fingerprint!), altri controlli e LED. Un tasto funzione (F5, F8...) commuta l output dall LCD alla VGA (o sui 2). Lo switch o sensore di cutoff spegne il monitor quando viene chiuso: tenerlo pulito e funzionante Componenti di una docking station per laptop X La D.S. offre al laptop la connessione diretta a tutte le periferiche esterne: alimentazione, monitor, tastiera, mouse, casse, porte parallela e USB, rete, ecc. tramite un solo connettore sul fondo del PC. Le D.S. hanno, a differenza dei Port Replicators, casse amplificate e permettono di connettere anche schede PCI. Vedi anche Confronto tra componenti di desktop e laptop Confronto tra motherboard di desktop e laptop S Standard e rettangolari quelle dei desktop (5 tipi: AT, LPX, NLX, ATX e BTX); dedicate quelle dei laptop (bella foto!). Le schede di espansione interne sono per bus PCI, PCIe, ISA o AGP nei desktop, ma Mini-PCI nei laptop. Le RAM per desktop sono di tipo SIMM, DIMM o RIMM, mentre su laptop sono SODIMM (Small Outline Dual In-line Memory Module) Confronto tra processori di desktop e laptop S Le CPU dei laptop sono a basso consumo, e usano il throttling (=valvola a farfalla, variatore) per rallentare il clock e consumare ancora meno quando sono in attesa (idle). In figura, varie CPU Intel e relativi clock (1,06-2,33 GHz), Cache L2 (2-4 MB) e consumi (9-34 Watt). 17

18 6.3.3 Confronto tra la gestione del risparmio energetico di desktop e laptop M I desktop hanno una piccola batteria solo per mantenere la memoria CMOS del BIOS. I laptop la usano invece per funzionare, gestendola in due modi: quello vecchio, APM-Advanced Power Management, basato sul BIOS, e quello nuovo, ACPI-Advanced Configuration and Power Interface, sotto Windows (vedi 6.4.1) Confronto tra capacità di espansione di desktop e laptop X La complessa tabella in Fig. 1 mostra cose ovvie. Le Fig. 2 e 3 mostrano invece le card di espansione dei laptop (PCMCIA, si chiamavano, con varie funzioni, almeno 10 elencate): sono tutte sostituibili a caldo (hot swappable). Tra Type I, II e III cambia lo spessore (3,3, 5 o 10,5 mm) delle PCMCIA o PC card normali da 54 x 85,6 mm (formato carta di credito); le PC ExpressCard/54 sono da 54 x 75 mm, non rettangolari, e le PC ExpressCard/34 sono da 34 x 75 mm, sono invece entrambe spesse 5 mm: 6.4 Configurazione dei laptop Configurazione delle impostazioni di alimentazione X L uso dell ACPI-Advanced Configuration and Power Interface permette di prolungare la vita della batteria in 6 possibili stati (fig.1) che vanno da S0 (tutto acceso) a S5 (tutto spento), attraverso S1 ed S2 (??), S3 (standby = solo la RAM alimentata a basso consumo) ed S4 (hibernate o sospendi = tutto spento, ma la RAM viene salvata sul file C:\hiberfil.sys). L ACPI deve essere abilitato dal BIOS: Si attiva poi da Pannello di controllo Opzioni Risparmio Energia. Permette di configurare vari Profili o Combinazioni Risparmio energia (Power Schemes) per diversi contesti: casa, lavoro, viaggio... indicando, per ognuno, dopo quanto spegnere disco e schermo, o andare in standby o sospensione, quando alimentati a corrente o a batteria. Un altro foglio di ACPI permette di configurare il modo sospensione (hibernate) e di fissare le soglie per gli avvisi (alarms) di battera bassa (low) o quasi scarica (critical) e le relative azioni Procedure di installazione e rimozione sicure per componenti di laptop X In un laptop possono essere sostituiti (non a caldo, e quindi spegnendo prima il PC e staccandolo dall alimentazione): la batteria, il drive ottico, l HD e la RAM; le espansioni PC card sono invece hot swappable ). NB: il drive in Fig. 3 non pare per CD/DVD, ma un HD da 3,5! Il tutto può essere simulato col Virtual Laptop. 18

19 6.5 Confronto tra standard di telefonia mobile X Le 5 generazioni dei telefoni cellulari: 1G=NMT o AMPS (1980, analogici, i nostri TACS ed ETACS); 2G=GSM o iden (1990, digitale, usano FDMA + TDMA); 2,5G=GPRS o EDGE (intermedi tra 2G e 3G); 3G=UMTS o CDMA 2000 (usa CDMA-Code Division Multiple Access, velocità dati più elevate); 4G=HSDPA- High Speed Download Packet Access o LTE-Long Term Evolution. Servizi oltre la voce: SMS, MMS, IP. 6.6 Manutenzione preventiva per laptop e dispositivi portatili Procedure di pulizia appropriate X Tastiera: panno morbido senza pelucchi (lint free) inumidito con acqua o apposito detergente. Griglie di ventilazione: aria compressa e aspirapolvere (vacuum cleaner) non elettrostatico, usati in controcorrente! Pinzette per estrarre i grumi di polvere o... detriti! (debris). Schermo LCD: stacca tutto prima (ma va là!) e usa panno con apposito detergente, da non spruzzare direttamente sullo schermo. Touchpad: come per lo schermo: non usare mai acqua! Floppy: usare un apposito floppy di pulizia. Drive ottico: usare un apposito CD o DVD di pulizia. CD o DVD: usare un panno con detergente radialmente dal centro, non circolarmente Condizioni operative ottimali L Mantenere i laptop puliti, proteggerli quando vengono trasportati, non ostruire le griglie di ventilazione. Mantenere la temperatura tra 7 e 32 C (45-90 Fahrenheit) e l umidità tra il 10 e l 80% (la fig.3 è animata!). 6.7 Troubleshooting di laptop e dispositivi portatili Esame del processo di troubleshooting S Solito processo di troubleshooting dell O.S. in 6 step con voci specifiche per i laptop agli step 2 e Problemi più comuni e relative soluzioni S Tre casi tipici di problemi sui laptop (tutti sullo schermo) con le relative soluzioni. Sommario S Pagina riassuntiva. Quiz 9 Domande. Le due generazioni di Power Manegement; cosa è hot swappable ; come pulire lo schermo. 19

20 Capitolo 7: Fondamenti di Stampanti e Scanner (LS) Introduzione S Questo capitolo tratta i seguenti argomenti: Caratteristiche di stampanti (di seguito st.) e scanner (di seguito sc.) Come operano, come collegarli al PC o in rete, quali aspetti considerare in caso d acquisto Come si installano, si manutengono, si risolvono i problemi e/o malfunzionamenti 7.1 Tipi di stampanti attualmente disponibili Caratteristiche e funzionalità delle stampanti X Le st. maggiormente usate sono quelle laser (tecnologia elettrofotografica) e a getto d inchiostro o ink-jet (tecnologia elettrostatica a spruzzo); quelle a margherita o ad aghi/ dot matrix (tecnologie a impatto) sono usate solo dove è richiesta la produzione di più copie con carta carbone o chimica. I criteri per scegliere una st. sono: capacità, velocità, colore o bianco/nero, qualità, affidabilità. Capacità:? numero e capacità dei cassetti carta, funzionalità avanzate (fronte/retro), stampa A3 Velocità: si misura in PPM (pages per minute), per le ink-jet è di 2-6 PPM, per le laser di Colore o b/n: dipende dalle esigenze, nel caso di stampa di lettere e relazioni è sufficiente una b/n Qualità: si misura in DPI (dots per inch, punti per pollice), più è alta e più immagini/testo risultano chiari; per ottenere immagini migliori occorre usare anche inchiostro, toner e carta di alta qualità Affidabilità: occorre valutare la garanzia (che cosa copre), il MTBF (mean time between failure) che indica quanto l apparecchio funzionerà in media prima di guastarsi, l assistenza tecnica Prestare attenzione al costo complessivo di possesso (TCO-Total Cost of Ownership) e non solo a quello di acquisto iniziale: infatti a questo si aggiungono sempre i materiali di consumo (inchiostro e carta) Interfacce di una stampante verso il computer X Le intarfacce utilizzabili per collegare una st. sono: Serial, il flusso dei bit è appunto seriale (un bit alla volta); usate per lo più per st. ad impatto che non richiedono trasferimenti di dati ad alta velocità Parallel (IEEE 1284), il flusso dei bit in un singolo ciclo è maggiore che nel seriale perché sono spediti più bit alla volta; è stato quello più usato (cavo Centronics), ma ormai è soppiantato da USB SCSI (Small Computer System Interface), anch esso una comunicazione parallela che raggiunge elevati tassi di trasferimento dati USB (Universal Serial Bus), molto pratica dal momento che i s.o. offrono il supporto PnP (plug n play) che ne consente l immediato riconoscimento e l installazione automatica del driver Firewire (IEEE 1394 o i.link), ha caratteristiche analoghe all USB (hot-swappable, più device connessi in cascata) e raggiunge 400 Mbps di transfer rate Ethernet, se la stampante è di rete generalmente ha una NIC con interfaccia RJ45 Wireless (infrared, bluetooth e Wi-Fi), per il collegamento ad infrarosso occorre che i dispositivi siano vicini (entro 3,7 mt.) e che i dispositivi si vedano (nulla in mezzo); bluetooth usa onde radio per comunicazione di breve raggio, è possibile inserire adattatori bluetooth su USB; Wi-Fi (IEEE ) lavora fino a 11 Mbps (802.11b) o fino a 54 Mbps (802.11g) Stampanti laser X Stampa di alta qualità e molto veloce che usa un fascio laser per generare l immagine su un tamburo (drum) elettrofotografico ricoperto di materiale isolante sensibile alla luce (selenio); quando il laser colpisce il tamburo questo diventa conduttore dove è colpito e, girando su se stesso, entra in contatto con il toner che viene attratto; continuando a girare si avvicina alla carta che elettrostaticamente attrae il toner dal tamburo, poi la carta passa attraverso un fonditore (fuser) che vi fissa definitivamente il toner. Il processo è suddividibile in 6 fasi: Pulizia: in questa fase viene rimosso il toner in eccesso rimasto da stampe precedenti (con un lamierino o azzerando la carica elettrostatica presente sul tamburo) Condizionamento: rimuove la vecchia immagine dal tamburo (un cavo/griglia, detto corona primaria, o un rullo, detto di condizionamento, vengono caricati negativamente ed attraversano uniformemente la superficie del tamburo caricandolo a -600 volt) Scrittura: il laser colpisce il tamburo riducendo nei punti colpiti la carica negativa a -100 volt e producendovi la cosiddetta immagine latente 20

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