ISTITUTO PROFESSIONALE PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITA' ALBERGHIERA - POTENZA LEGISLAZIONE RISTORATIVA. Classe V. Modulo 8.

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1 ISTITUTO PROFESSIONALE PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITA' ALBERGHIERA - POTENZA LEGISLAZIONE RISTORATIVA Classe V Modulo 8 Unità didattica 2 Disciplina del rapporto di lavoro subordinato Prof. Antonio Maria Berardi

2 Distinzione tra lavoro subordinato e lavoro autonomo Collaboratori dell'imprenditore Lavoro subordinato Art c.c. Prestatore di lavoro subordinato. È prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore. Lavoro autonomo Art c.c. Contratto d'opera. Quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente, si applicano le norme di questo capo, salvo che il rapporto abbia una disciplina particolare nel libro IV.

3 Art c.c. Categorie dei prestatori di lavoro subordinato dirigenti quadri impiegati operai

4 L'avviamento al lavoro In relazione alla rilevante importanza che il lavoro ha nell'assetto costituzionale italiano il legislatore è sempre stato attento al mercato del lavoro disciplinando in modo molto rigoroso l'incontro tra la domanda di lavoro delle imprese e l'offerta di lavoro dei lavoratori. Sono state così attuate nel tempo politiche per l'occupazione rivolte allo scopo di ridurre al minimo il numero di disoccupati, in particolar modo quelli a lungo termine, e al tempo stesso di incrementare i tassi di attività e di occupazione, con particolare attenzione ai giovani, alle donne e ai lavoratori anziani. La chiamata nominativa A partire dal 1991 è stato soppresso il principio della chiamata numerica consentendo al datore di lavoro la richiesta nominativa del collaboratore ad assumere, successivamente con la legge 608/1996 si è consentito al datore di lavoro l'assunzione diretta del lavoratore accompagnata dall'unico obbligo di dare comunicazione all'ufficio di collocamento per la avvenuta assunzione. Con il D. Lgs. 23 dicembre 1997, n. 469 i vecchi Uffici di collocamento sono stati sostituiti dai più moderni Centri per l'impiego, destinati ad essere regolati da apposite Leggi regionali ed inoltre i vecchi libretti di lavro sono stati sostituiti dalla più moderna scheda anagrafica professionale destinate ad essere inserite nel Sistema informativo lavoro. Il sistema misto: pubblico privato Oggi accanto all'operatore pubblico si riconosce anche ad agenzie private la possibilità di avviare lavoratori alle imprese. Le nuove agenzie per il lavoro, che devono essere autorizzate dal Ministero del lavoro ed essere iscritte in un apposito albo, possono svolgere attività di: somministrazione di lavoro, somministrazione di lavoro specialista, intermediazione, ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione del personale.

5 Riforma della disciplina dell'avviamento al lavoro Ufficio di collocamento Lista di collocamento Libretto di lavoro Con il D. Lgs. 23 dicembre 1997, n. 469, i vecchi Uffici di collocamento sono stati sostituiti dai più moderni Centri per l'impiego, destinati ad essere regolati da apposite Leggi regionali. Agenzia per l'impiego Elenco anagrafico Scheda anagrafica del lavoratore Inoltre per favorire l'incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro il D. Lgs. n. 469/1997 ha istituito il Sistema Informativo Lavoro, detto SIL. La razionalizzazione e lo snellimento della disciplina dell avviamento al lavoro ha avuto un nuovo impulso con il decreto legislativo 297/2002 con il quale è stata disposta la soppressione delle liste di collocamento ordinarie e speciali che sono state sostituite dall'elenco anagrafico unico dei lavoratori e con il quale il vecchio libretto di lavoro è stato sostituito dalla più moderna scheda professionale del lavoratore.

6 LA COSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DIPENDENTE La costituzione del rapporto di lavoro subordinato si formalizza attraverso alcuni adempimenti che sono richiesti sia al lavoratore, sia al datore di lavoro, che possono distinguersi in quattro distinte categorie: FASE 1: DOCUMENTAZIONE DEL LAVORATORE FASE 2: VISITA MEDICA PREVENTIVA FASE 3: DENUNCIE E ADEMPIMENTI DEL DATORE DI LAVORO FASE 4: STIPULAZIONE DEL CONTRATTO DI LAVORO

7 All atto dell assunzione, il lavoratore deve presentare: LA COSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DIPENDENTE FASE 1: LA DOCUMENTAZIONE DEL LAVORATORE All atto dell assunzione, il lavoratore deve presentare: CARTA D DENTITA CARTA D DENTITA CODICE FISCALE DOCUMENTAZIONE PER PERCEPIMENTO DEGLI ASSEGNI FAMILIARI CODICE FISCALE DOCUMENTAZIONE PER PERCEPIMENTO DEGLI ASSEGNI FAMILIARI Ci sono poi lavoratori assunti in particolari settori o addetti a particolari mansioni per i quali è richiesta la presentazione di licenze o autorizzazioni specifiche. Eventuale attestazione degli studi compiuti, certificato penale o militare sono informazioni opzionali che l azienda può richiedere ma che non sono contemplate quale obbligo dalla normativa. FASE 2: VISITA MEDICA PREVENTIVA Prima dell assunzione il datore di lavoro potrebbe richiedere una visita di accertamento dell idoneità del lavoratore alle mansioni a cui sarà assegnato, è una visita opzionale che diventa obbligatoria per una serie di lavoratori addetti a mansioni in cui l esposizione a rischio è elevata.

8 All atto dell assunzione il datore di lavoro deve: Registrare il lavoratore sul L.U.L. (libro Unico del Lavoro) Consegnare al lavoratore copia della comunicazione anticipata di assunzione Denunziare l assunzione al C.P.I. (Centro per l impiego) Denunziare l assunzione all I.N.A.I.L. Denunziare l assunzione all I.N.P.S. LA COSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DIPENDENTE FASE 3: DENUNCIE E ADEMPIMENTI All atto dell assunzione il datore di lavoro deve registrare il lavoratore sul L.U.L. (libro Unico del Lavoro) deve consegnare al lavoratore copia della comunicazione anticipata di assunzione e deve inoltre denunziare l assunzione al C.P.I. (Centro per l impiego) all I.N.A.I.L. per l assicurazione contro gli infortuni ed all I.N.P.S. per il versamento dei contributi previdenziali. L obbligo di tale comunicazione al CPI era inizialmente assolto grazie alla trasmissione dei modelli C/ASS e C/TEM. A far data dal Marzo 2008 i vecchi modelli sono stati sostituiti da MODELLI UNIFICATI e le modalità di trasmissione degli stessi sostituite dalla TRASMISSIONE TELEMATICA utilizzando dei modelli previsti dal Ministero del Lavoro: UNILAV (per i datori di lavoro pubblici e privati) UNISOMM (Agenzie di somministrazione lavoro) UNIURG (per comunicazioni di carattere urgente a mezzo fax in caso di malfunzionamenti del servizio telematico; resta fermo poi obbligo di effettuare comunque UNILAV) UNIVARDATORI (in caso di trasformazioni o cessioni d azienda)

9 Il contratto di lavoro deve obbligatoriamente avere forma scritta e dev essere redatto per i seguenti rapporti di lavoro: ASSUNZIONE A TEMPO DETERMINATO; CO.PRO ; APPRENDISTATO; LAVORO INTERMITTENTE; LAVORO RIPARTITO; LAVORO DI SOMMINISTRAZIONE; LAVORO PART TIME; LA COSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DIPENDENTE FASE 4: STIPULAZIONE DEL CONTRATTO DI LAVORO Il contratto di lavoro deve obbligatoriamente avere forma scritta e dev essere redatto per i seguenti rapporti di lavoro: ASSUNZIONE A TEMPO DETERMINATO; CO.PRO ; APPRENDISTATO; LAVORO INTERMITTENTE; LAVORO RIPARTITO; LAVORO DI SOMMINISTRAZIONE; LAVORO PART TIME; in ogni caso all atto dell assunzione il datore di lavoro deve fornire al lavoratore una dettagliata informazione scritta sulle principali caratteristiche del rapporto, o nella lettera di assunzione o nel contratto di lavoro scritto. L informazione scritta deve contenere l indicazione dell identità delle parti, del luogo di lavoro, della data di inizio, della durata a tempo indeterminato o determinato, la durata della prova, l inquadramento, la retribuzione, le ferie, l orario di lavoro, i termini di preavviso in caso di recesso.

10 PERIODO DI PROVA L assunzione del lavoratore per un periodo di prova deve risultare da atto scritto solitamente contestualmente alla data di instaurazione del rapporto di lavoro. Tale atto deve indicare le mansioni; dopo il periodo di prova, se confermato il rapporto, lo stesso periodo temporale durante cui si è svolta la prova viene computato per l anzianità di servizio. Il periodo di prova è ammesso anche per rapporti a termine e a tempo indeterminato. La sua durata è stabilita dai CCNL e comunque può essere ridotta con accordo tra le parti. Non è ammessa protrazione o rinnovo del periodo di prova se non per il richiamo alle armi che sospende lo stesso. Durante il periodo di prova entrambe le parti possono rescindere il rapporto di lavoro con la differenza che al datore di lavoro non spetta nessuna giustificazione nel caso di rescissione, mentre al lavoratore spetta l onere della prova in caso lo stesso ritenga illecita la rescissione. Il lavoratore licenziato durante o alla fine del periodo di prova matura TFR, FERIE, MENSILITA AGGIUNTIVE PREVISTE DAL CCNL; se il rapporto continua al termine del periodo di prova il datore di lavoro procede, in forma scritta, alla conferma in servizio.

11 Poteri e doveri del datore di lavoro Art c.c. Direzione e gerarchia dell'impresa L'imprenditore è il capo dell'impresa e da lui dipendono gerarchicamengte i suoi dipendenti. Art c.c. Tutela delle condizioni di lavoro L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.

12 Diritti e doveri del lavoratore subordinato DIRITTI: Retribuzione; Riposo settimanale; Ferie annuali; Riposo durante le festività civili e religiose; Conservazione del posto di lavoro in caso di malattia o infortunio; Orario di lavoro e turni di servizio; Svolgomento delle mansioni per le quali si è stati assunti; Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali; Trattamento di fine rapporto; Diritti sindacali. DOVERI: Diligenza; Fedeltà.

13 Doveri del lavoratore subordinato Art c.c. Diligenza del prestatore di lavoro. Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta, dall'interesse dell'impresa e da quello superiore della produzione nazionale. Deve inoltre osservare le disposizioni per l'esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall'imprenditore e dai collaboratori di questo dai quali gerarchicamente dipende. Art c.c. Obbligo di fedeltà. Il prestatore di lavoro non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l'imprenditore, né divulgare notizie attinenti all'organizzazione e ai metodi di produzione dell'impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio. Art Sanzioni disciplinari. L'inosservanza delle disposizioni contenute nei due articoli precedenti può dar luogo alla applicazione di sanzioni disciplinari, secondo la gravità dell'infrazione.

14 CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO Il raggiungimento dell età pensionabile nel rapporto a tempo indeterminato La scadenza del termine nel rapporto a tempo determinato La morte del lavoratore Le dimissioni del lavoratore Il licenziamento individuale del lavoratore Il licenziamento individuale del lavoratore può avvenire esclusivamente in presenza di: Giusta causa Giustificato motivo CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO Le cause di scioglimento del rapporto di lavoro subordinato possono essere: Il raggiungimento dell età pensionabile nel rapporto a tempo indeterminato La scadenza del termine nel rapporto a tempo determinato La morte del lavoratore Le dimissioni del lavoratore Il licenziamento individuale del lavoratore Il licenziamento individuale del lavoratore può avvenire esclusivamente in presenza di: Giusta causa (art c.c.) La giusta causa si configura al verificarsi di un inadempimento del lavoratore talmente grave da non consentire la prosecuzione, anche solo provvisoria, di quel vincolo fiduciario tra datore di lavoro e lavoratore che costituisce il presupposto fondamentale per la sussistenza del rapporto di lavoro subordinato. Giustificato motivo (art. 3, L. n. 604/1966) il giustificato motivo di licenziamento può essere determinato: da ragioni inerenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa (c.d. giustificato motivo oggettivo); da un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali da parte del prestatore di lavoro (c.d. giustificato motivo soggettivo). Alla cessazione del rapporto di lavoro ogni lavoratore ha diritto a percepire l indennità di Trattamento di fine rapporto. Tale trattamento si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5. La quota è proporzionalmente ridotta per le frazioni di anno. Tale trattamento rappresenta un vero e proprio compenso differito al momento della cessazione del rapporto di lavoro, al fine di favorire al lavoratore il superamento delle difficoltà economiche connesse con il venir meno della retribuzione.

15 Diapositiva n. 1 - Modulo 8 - U.D. 2 - Il rapporto di lavoro subordinato Diapositiva n. 2 - distinzione tra lavoro subordinato e lavoro autonomo Diapositiva n. 3 - categorie di lavoratori subordinati Diapositiva n. 4 - fonti esterne del rapporto di lavoro Diapositiva n. 5 - riforma della disciplina di avviamento al lavoro Diapositiva n. 6 - costituzione del rapporto di lavoro Diapositiva n. 7 - costituzione del rapporto di lavoro, Fase 1 e 2 Diapositiva n. 8 - costituzione del rapporto di lavoro, Fase 3 Diapositiva n. 9 - costituzione del rapporto di lavoro, Fase 4 Diapositiva n.10 - periodo di prova

16 Diapositiva n poteri e doveri del datore di lavoro Diapositiva n diritti e doveri del lavoratore subordinato Diapositiva n doveri del lavoratore subordinato Diapositiva n cessazione del rapporto di lavoro Diapositiva n indice U.D. 2 Diapositiva n indice U.D. 2

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