Tra vecchie e nuove disuguaglianze: la partecipazione scolastica degli studenti immigrati nelle scuole secondarie superiori in Italia
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- Fabriciano Gatto
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1 Tra vecchie e nuove disuguaglianze: la partecipazione scolastica degli studenti immigrati nelle scuole secondarie superiori in Italia DAVIDE AZZOLINI e CARLO BARONE davide.azzolini@unitn.it; carlo.barone@unitn.it Rassegna Italiana di Sociologia, 4/2012 Appendice
2 A.1 La tecnica fairlie per la decomposizione non-lineare dei differenziali di probabilità La tecnica fairlie rappresenta un estensione della tecnica lineare di Oaxaca-Blinder ed è finalizzata alla decomposizione dei differenziali in variabili dipendenti dicotomiche (Fairlie 2003). Per stimare il modello fairlie, quindi, dicotomizziamo la nostra variabile dipendente in modo che assuma valore 1 per chi ha scelto il ramo liceale e 0 per tutte le altre modalità. La tecnica fairlie può essere espressa dalla seguente equazione: = + Differenza spiegata Differenza non spiegata dove Y Ita e Y Est sono le probabilità di scegliere il ramo liceale rispettivamente dei nati in Italia e dei nati all estero; N Ita e N Est rappresentano la numerosità campionaria dei due gruppi, X Ita e X Est sono dei valori medi delle variabili indipendenti incluse nell analisi; e Ita e Est sono vettori delle stime dei coefficienti. L equazione permette di decomporre il differenziale di probabilità tra nati in Italia e nati all estero in due parti Il primo termine sul lato destro dell equazione esprime le differenze dovute alla diversa composizione dei due gruppi, ossia indica il cambiamento nelle probabilità predette se il gruppo di nati all estero avesse la medesima distribuzione delle variabili indipendenti del gruppo di nati in Italia. Il secondo termine, invece, corrisponde al differenziale non spiegato dal modello in quanto dovuto all insieme delle variabili non osservate nonché alle differenze nei parametri dei due gruppi. Ai fini della nostra analisi consideriamo solamente il primo termine. Nel concreto, la tecnica ci permette di stimare il contributo al gap tra italiani e immigrati dovuto alla classe sociale. Tale contributo corrisponde dal cambiamento nelle probabilità predette dei nati all estero che si registra sostituendo la distribuzione di ESeC dei nati in Italia a quella dei nati all estero, tenendo tutte le altre variabili costanti. Più precisamente, in primo luogo, stimiamo un reference model (logit) sul solo gruppo di confronto (i nati in Italia); successivamente stimiamo un secondo modello logit dopo aver estratto dal gruppo più numeroso (i nati in Italia) un sotto-campione uguale al gruppo meno numeroso (i nati all estero). Estraiamo dal gruppo dei nati in Italia 1000 sotto-campioni casuali, in quanto le stime prodotte dipendono dal sotto-campione selezionato, e facciamo variare casualmente l ordine delle variabili indipendenti, in quanto il peso delle singole variabili cambia a seconda dell ordine in cui sono inserite nel modello. Effettuiamo, infine, delle analisi di sensitività delle stime prodotte, riproducendo la stessa stima utilizzando come reference model prima un modello logit pooled (ovvero stimato sull'intero campione e non solo sul gruppo di italiani) e successivamente un modello probit. La tabella A1 riporta a titolo esemplificativo il modello fairlie stimato con riferimento al gruppo di nati in Italia e nati all estero, i cui risultati sono stati esposti e commentati nel testo del paper (figura 6). I modelli relativi agli altri gruppi di paesi e i risultati delle altre analisi di sensitività sono disponibili su richiesta. II
3 TAB. A1 - Decomposizione non lineare del gap etnico nell iscrizione al liceo (metodo Fairlie), (15-19enni, Italia, Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro dell Istat, ) Fairlie logit (nati Fairlie logit (tutti) Fairlie probit in Italia) (nati in Italia) % nati in Italia Y=1 0,43 0,43 0,43 % nati all estero Y=1 0,26 0,26 0,26 Differenza 0,17 0,17 0,17 Contributo al gap: Classe sociale 0,081 (47,8%) Regione 0,012 (7,3%) Genere <-0,001 (-0,5%) Totale differenza spiegata 0,090 (52,5%) 0,081 (47,8%) 0,013 (7,8%) -0,001 (-0,6%) 0,090 (52,2%) 0,081 (48,0%) 0,012 (7,2%) -0,001 (-0,6%) 0,090 (52,4%) N campione stimato Note: Y=1 se iscritto a liceo, Y=0 se non iscritto a liceo. I parametri esprimono in punti percentuali le differenze di probabilità, tra parentesi viene riportata la percentuale di differenza spiegata. Classe sociale e regione sono stimate usando tutte le categorie delle variabili, qui riportiamo solo la somma dei singoli parametri. Per motivi di sintesi, non riportiamo i valori relativi alle variabili anno e trimestre di rilevazione. III
4 A.2 Differenziali di partecipazione scolastica tra italiani e immigrati, secondo la classe di origine Manager e profess. Manag. e profess. Manag. e profess. Manag. e profess. FIG. A.2 Differenziali di partecipazione scolastica tra italiani e immigrati, secondo la classe di origine: variazioni di probabilità (punti percentuali) e intervalli di confidenza (15-19enni, Italia, Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro dell Istat, ) IV
5 A.3 L influenza degli anni di residenza in Italia sulla partecipazione scolastica degli studenti immigrati Effetto marginale medio Senza classe sociale Con classe sociale FIG. A.3 Effetti marginali medi degli anni di residenza in Italia sulla partecipazione alle scuole superiori dei giovani nati all estero e intervalli di confidenza (15-19enni, Italia, Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro dell Istat, ) V
6 A.4 L interazione tra luogo di nascita e genere nei differenziali di partecipazione alla scuola superiore Femmine Maschi FIG. A.4 Differenziali di partecipazione scolastica tra nati all estero e nati in Italia, per genere: variazioni di probabilità (punti percentuali) e intervalli di confidenza (15-19enni, Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro dell Istat, Italia, ) VI
7 A.5 L interazione tra cittadinanza e area geografica nei differenziali di partecipazione alla scuola superiore Variazioni di probabilità Sud Nord FIG. A.5 Differenziali nella partecipazione scolastica tra giovani con cittadinanza straniera e giovani con cittadinanza italiana, al Centro Nord e nel Sud Italia: variazioni di probabilità (punti percentuali) e intervalli di confidenza (15-19enni, Italia, Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro dell Istat, ) VII
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