Le cadute degli anziani in ambiente domestico

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione Referente del CTO: Prof. Giovanni Battista Bartolucci Le cadute degli anziani in ambiente domestico Conoscere il rischio per evitarlo SISTEMA DI SORVEGLIANZA DELLE CADUTE IN AMBIENTE DOMESTICO DI PERSONE CON ETÀ UGUALE O SUPERIORE A 65 ANNI RESIDENTI NEL COMUNE DI VICENZA PARTENDO DAI DATI DEL PRONTO SOCCORSO Febbraio 2015

2 Questo documento è la sintesi della relazione prodotta a conclusione del tirocinio presso lo SPISAL della dott.ssa Emanuela Bressan che frequenta il Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione presso l Università di Padova. All attività di predisposizione dei materiali hanno preso parte: dott. Celestino Piz, Direttore del Dipartimento di Prevenzione nonché del Servizio SPISAL dell ULSS 6 di Vicenza, dott.ssa Antiniska Maroso, Tecnico Statistico dello SPISAL. dott.ssa Emanuela Bressan, Tecnico della Prevenzione. 2

3 Sommario INTRODUZIONE... 4 CAPITOLO 1. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO... 6 CAPITOLO 2. ATTIVITÀ SVOLTA... 6 CAPITOLO 3. RISULTATI EMERSI DALL ELABORAZIONE DEL QUESTIONARIO... 8 CHI? I DATI ANAGRAFICI... 8 QUANDO?... 8 DOVE?... 9 COME?...10 PERCHÈ?...15 CONSIDERAZIONI BIBLIOGRAFIA: SITOGRAFIA:

4 INTRODUZIONE Descrizione dei flussi di dati correnti sugli incidenti domestici utilizzati in Europa e in Italia EUROPA: L Italia aderisce all'azione Joint Action on Monitoring Injuries in Europe (JAMIE) che ha come obiettivo l integrazione della sorveglianza ospedaliera delle cause d'incidente nel sistema EU-IDB (Injury Data Base europeo). Nel JAMIE è stato sperimentato che i flussi di emergenza-urgenza del Ministero della Salute (EMUR: flussi di Pronto Soccorso e flussi 118), ormai attivi in 17 Regioni possono fornire al sistema EU-IDB informazioni sulle diagnosi di traumatismo o avvelenamento/intossicazione secondario a incidente domestico. L'Injury Data Base europeo, inclusa la rete italiana, raccoglie dati in conformità con i criteri di qualità definiti da EUROSTAT ed è incluso nelle basi di dati sanitarie della Commissione. ITALIA: L'esperienza italiana in materia di prevenzione degli incidenti domestici si è sviluppata con la legge n. 493 del 3 dicembre 1999 Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell'assicurazione contro gli infortuni domestici, che dà enfasi alla realizzazione di un sistema informativo dedicato all informazione e all educazione sanitaria. Tale sistema, basato sugli accessi ai Pronto Soccorso, denominato SINIACA (Sistema Informativo Nazionale sugli Infortuni in Ambiente di Civile Abitazione) dell Istituto Superiore della Sanità ha come scopo principale quello di monitorare gli incidenti domestici, ai fini di formulare dei programmi di prevenzione. Il sistema nasce dall esigenza di ottenere un informazione completa sull'incidente, le lesioni e le necessità assistenziali correlate. Questa sorveglianza è attiva in forma campionaria in 11 Regioni e consente di avere informazioni analitiche sulle cause dell'incidente domestico conformi alle linee guida OMS sulla sorveglianza degli incidenti. A livello nazionale esistono anche le indagini multiscopo dell ISTAT e le indagini multicentriche dell ISPESL, finalizzate all'individuazione dei fattori causali per l elaborazione di politiche di prevenzione. Il Piano Nazionale della Prevenzione inserisce tra gli obiettivi la riduzione della mortalità e delle disabilità conseguenti agli infortuni domestici. REGIONI: L Intesa della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano del 23 marzo 2005, ha sancito, all art. 4 lettera e) che le Regioni adottino, così come previsto dal Piano Nazionale, Progetti Regionali per la Prevenzione degli incidenti domestici, valutati dal Centro nazionale di prevenzione e controllo delle malattie (CCM) del Ministero della Salute. Il CCM, in base all'intesa Stato-Regioni, ha elaborato delle linee operative per il supporto alla 4

5 pianificazione regionale. Tali linee partono dall analisi del contesto epidemiologico rilevato attraverso diverse fonti di dati a livello nazionale. ULSS 06: Il Dipartimento di Prevenzione dell ULSS n. 6 di Vicenza, aderisce al progetto regionale e nel mese di gennaio 2014 ha effettuato uno studio osservazionale degli accessi al Pronto Soccorso dell ospedale di Vicenza avvenuti nel biennio I dati analizzati nello studio ci sono stati forniti dal Servizio Controllo di Gestione dell Ulss 6 e riguardano gli eventi consolidati presenti negli archivi del PS. La Tabella 1 mostra il numero totale di accessi dei residenti nei comuni dell Ulss 6 suddivisi per causa dell evento registrati nel 2011 (è stato preso in considerazione questo anno in quanto è risultato l anno con i dati più completi). Il 30% degli accessi al PS è risultato essere un incidente domestico ( accessi su ). Si sottolinea che con questa dizione si intendono tutti gli eventi, negativi per la salute, che si sono verificati in ambiente domestico (quindi ad esempio anche gli infarti). Tabella 1: Numero totale di accessi al PS suddivisi per causa. Residenti Ulss n. 6, 2011 Causa Tot Perc Non compilato 104 0,1% 01-Aggressione % 02-Autolesionismo 752 1% 03-Incidente sul lavoro % 04-Incidente domestico % 06-Incidente sportivo % 07-Incidente stradale % 08-Incidente in itinere % 99-Incidente in altri luoghi % Totale % Il 32% degli incidenti domestici coinvolge persone con età uguale o superiore a 65 anni e il tasso di accessi al PS è pari a 154 per abitanti. Dall analisi per genere e classe d età risulta che nelle classi più elevate sono generalmente i maschi ad avere il tasso più elevato (Figura 1). Figura 1: tasso di incidenti domestici per abitanti per classe d età e genere. Incidenti domestici tra i residenti ULSS n. 6, del

6 L elevato numero di accessi al Pronto Soccorso per incidenti domestici ci ha indotto ad approfondire l analisi dei diversi aspetti di questo fenomeno. Con altri studi sugli incidenti domestici, riportati in bibliografia, è stato riscontrato che la modalità più frequente di infortunio domestico è la caduta, in particolare per gli anziani. Si è ritenuto quindi interessante indagare quali fossero sono le cause più frequenti delle cadute degli anziani in ambiente domestico e circostante. CAPITOLO 1. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Il progetto si inserisce nell ambito dell obiettivo generale di riduzione della mortalità e delle disabilità conseguenti agli infortuni domestici, già previsto nel Piano nazionale della Prevenzione (punto 2.3 Prevenzione degli incidenti ). Il PNP è stato recepito dalla Regione Veneto e, a livello locale, nel piano attuativo Strategie di prevenzione del Dipartimento di Prevenzione dell ULSS n. 6 di Vicenza e ha lo scopo di analizzare le cause delle cadute in ambiente domestico degli anziani residenti nel comune di Vicenza che hanno avuto accesso al Pronto Soccorso con le seguenti azioni: utilizzo dei certificati dal Pronto Soccorso dell ospedale di Vicenza, individuazione dei casi di caduta di persone residenti nel comune di Vicenza con età uguale o superiore a 65 anni, predisposizione e somministrazione di un questionario con elaborazione statistica dei dati. Le indicazioni derivanti da questo studio potrebbero essere utilizzate per produrre materiali informativi, allo scopo di dare indicazioni alle persone anziane, ai loro famigliari o a chi li assiste (badanti) per realizzare: una maggior conoscenza del fenomeno e delle sue conseguenze in particolare nella parte di popolazione maggiormente a rischio di incidente domestico, dei famigliari e dei caregiver; il miglioramento della sicurezza delle abitazioni; un ulteriore attività informativa sull influenza degli stili e dello stato di salute della popolazione sulle cadute. CAPITOLO 2. ATTIVITÀ SVOLTA Consultati i materiali e gli studi già effettuati sugli incidenti domestici in cui sono stati coinvolti anziani, il progetto è stato pianificato e programmato ed è stato stilato il questionario da somministrare agli utenti. Tale questionario è stato predisposto per rispondere alle seguenti domande: Chi (dati anagrafici), Quando (ora del trauma e attività svolta in quel momento), Dove (in che punto della casa), Come (in che modo si è determinato il trauma) e Perché (cause della caduta), con un ultima parte per la descrizione libera delle modalità dell evento. 6

7 Sono stati quindi acquisiti, per via telematica, i certificati medici del Pronto Soccorso ed è risultato che gli accessi al pronto soccorso per incidente domestico sono stati in totale in 3 mesi. Tra questi, a scalare, si sono individuati i casi rientranti nello studio cioè quelli riguardanti persone residenti nel comune di Vicenza 829 casi (pari al 35% del totale degli accessi), i pazienti con età uguale o superiore a 65 anni (389 pari al 47% degli accessi dei soli residenti a Vicenza) e caduti in casa o nelle vicinanze (350 casi pari al 90% della classe precedente). Una volta selezionati i casi, si è riusciti a contattare telefonicamente le persone per somministrare 180 questionari. Accessi al PS in 3 mesi per incidente Residenti nel comune di Vicenza Con più di 65 anni Caduti in casa 7

8 CAPITOLO 3. RISULTATI EMERSI DALL ELABORAZIONE DEL QUESTIONARIO Il tirocinio formativo della dott.ssa Emanuela Bressan, presso lo SPISAL dell ULSS n. 6 di Vicenza, comprendeva un progetto per analizzare le cause delle cadute in ambiente domestico dei residenti del comune di Vicenza per individuarne gli interventi di prevenzione necessari. La relazione che segue ne riassume i principali risultati. CHI? I DATI ANAGRAFICI Si tratta principalmente di femmine (72%) e la classe d età più coinvolta è quella (39%) seguita dalla classe (36%) e (21%). Il 3% degli infortunati ha più di 95 anni. Tabella 1: Distribuzione per Genere Tabella 2: Distribuzione per classe d età Genere Tot Perc. F % M 51 28% Totale % Classe d'età Frequenza Percentuale % % % % Totale % STATO DI SALUTE GENERALE DICHIARATO DALL INTERESSATO: Il 65% degli intervistati ha affermato di essere affetto da patologie croniche. In particolare il 18% ha dichiarato di avere l artrosi, il 12% l ipertensione e il 9% una cardiopatia e un altro 9% l osteoporosi. Il 22% degli utenti intervistati (che corrisponde a 40 persone) dichiara di bere abitualmente alcolici. QUANDO? Periodo della giornata: quasi la metà degli eventi avviene durante le ore del mattino, il 24% di pomeriggio ma il fenomeno è ben rappresentato anche di notte (16%). In occasione di: le persone cadono mentre si spostano nei diversi ambienti della casa (11%), eseguono lavori domestici (11%), durante l igiene personale (8%) o durante l espletamento di funzioni fisiologiche (8%). 8

9 Figura 2: Distribuzione percentuale per ora del trauma Figura 3: Distribuzione dei casi per attività svolta dall utente al momento del trauma DOVE? I locali in cui le cadute sono avvenute con più frequenza sono la camera da letto (19%), il bagno/lavanderia ed il soggiorno/sala da pranzo (entrambe con il 17%) e la cucina (14%). Tabella 3: Distribuzione del luogo di accadimento LUOGO Tot Perc Cucina 25 14% Bagno/Lavanderia 30 17% Soggiorno/sala da pranzo 30 17% Camera da letto 34 19% Atrio/Ingresso 3 2% Ripostiglio 1 1% Cantina 1 1% Passaggio, corridoio 8 4% Altri locali interni / vani 3 2% Totale Locali interni / Vani % 02_SCALE INTERNE 18 10% 03_AREA PER GIOCARE 0 0% 04_AREA VERDE 13 7% 05_VIALE DI ACCESSO, PARCEHGGIO 3 2% 06_LOCALI ESTERNI 8 4% 99_ALTRO 1 1% Totale valido % Non compilato 2 1% Totale 180 9

10 COME? Modalità: L 84% delle cadute avviene allo stesso piano, il 9% dall alto e il 6% da scale fisse. Tabella 4: Distribuzione per modalità di caduta MODALITÀ Tot Perc 01_CADUTA ALLO STESSO LIVELLO % 02_CADUTA DALL'ALTO 17 9% 03_CADUTA DALLE SCALE 11 6% Totale % CADUTA ALLO STESSO LIVELLO Le cadute allo stesso livello sono dovute a: cedimento delle gambe (20%), vertigini (16%), inciampi (14%) in particolare su tappeti e scivolamenti (13%) su pavimenti bagnati o lucidi per natura. Tabella 5: Distribuzione delle CADUTE ALLO STESSO LIVELLO MODALITA Tot Perc riferita al totale delle cadute Caduta in piano per inciampo 25 14% Caduta in piano per scivolamento 23 13% Caduta in piano per movimento scoordinato 9 5% Caduta in piano per piede in fallo 8 4% Altra caduta in piano 5 3% Caduta per vertigini, capogiri (dovuti a farmaci, insonnia, debolezza, ecc.) 29 16% Caduta per gambe che cedono (per sarcopenia, debolezza, pressione bassa ecc) 36 20% caduta per non controllo gambe (per Parkinson, emiparesi, esclude le 3 voci precedenti) 17 9% Totale cadute allo stesso livello % CADUTA DALL ALTO Il 6% delle cadute è avvenuto da altezze inferiori ad 1 metro (sedie, letti, scale doppie sgabelli) e il 3% da altezze superiori (scale portatili). Tabella 6: Distribuzione delle CADUTE DALL ALTO MODALITA Tot Perc riferita al totale delle cadute Caduta da un altezza inferiore ad 1 metro 11 6% Caduta da un altezza di 1 metro o più 6 3,3% 10

11 Le figure che seguono illustrano, per i principali tipi di caduta, l attività che stava svolgendo l infortunato. Al primo posto per tutti i tipi di caduta troviamo l attività Camminare in giro in generale (cioè gli spostamenti negli ambienti domestici). Al secondo posto troviamo le seguenti attività: lavori domestici nel caso di cadute per inciampo; coricarsi o alzarsi dal letto per gli scivolamenti; espletamento delle funzioni fisiologiche o alzarsi dal letto per le cadute causate da vertigini; alzarsi o sedersi su poltrone o sedie per cedimento delle gambe. Figura 4 (4-a; 4-b, 4-c, 4-d e 4-e): Attività svolta dall utente per i principali tipi di caduta. 11

12 Le Figure 5 indicate di seguito con lettere diverse, distinguono i tipi di caduta per le quattro classi d età considerate. Si osserva che nella classe d età meno elevata prevalgono gli scivolamenti, le cadute da altezze (inferiori o superiori al metro) e gli inciampi, mentre tra gli over 75 anni prevalgono le cadute per vertigini / capogiri o per cedimento delle gambe (per debolezza, sarcopenia, ecc) 12

13 Figura 5 (9--a; 9-b, 9-c e 9-d): Distribuzione percentuale delle modalità di caduta nelle diverse classi d età. 13

14 Tipo di lesione: A seguito della caduta il 42% ha subito una frattura (parete toracica, gamba superiore e polso / mano, ciascuna sede con una percentuale del 17%) e il 37% una contusione (alla testa nel 21%, alla colonna toracica/lombare nel 15% e alla parte superiore del braccio/spalla nel 12%). Tabella 7: Distribuzione della natura della lesione NATURA LESIONE Tot Perc Contusione, ematoma 67 37,20% 02 - Ferita aperta e abrasione 25 13,90% 03 Frattura 76 42,20% 04 - Lussazione e sublussazione 4 2,20% 05 - Distorsione e strappo 2 1,10% 07 - Trauma a muscolo e tendine, vasi 1 0,60% sanguigni o nervi 09 - Traumi multipli 5 2,80% Totale ,00% La parte del corpo più frequentemente lesionata è la testa (17%), la parete toracica (11%) e il braccio superiore / spalla (11%). Tabella 8: Distribuzione della parte del corpo che ha subito la lesione PARTE_DEL_CORPO Tot Perc 01 - Testa/cranio 30 16,70% 02 - Faccia (escluso occhio) 14 7,80% 05 - Colonna toracica/lombare 17 9,40% 06 - Parete toracica 20 11,10% 07 - Parete addominale 1 0,60% 09 - Pelvi 8 4,40% 10 - Braccio superiore/spalla 19 10,60% 11 - Gomito 3 1,70% 12 - Braccio inferiore 2 1,10% 13 - Polso 11 6,10% 14 - Mano 3 1,70% 15 Dita 1 0,60% 16 - Anca 7 3,90% 17 - Gamba superiore 15 8,30% 18 - Ginocchio 5 2,80% 19 - Gamba inferiore 3 1,67% 20 - Caviglia 5 2,80% 21 - Piede 4 2,20% 22 - Dita del piede 1 0,60% 23 - Parti multiple del corpo 9 5,00% 98 - Altro 1 0,60% 99 - Sconosciuta 1 0,60% Totale ,00% 14

15 PERCHÈ? In questa parte della relazione vengono descritti i motivi della caduta riguardanti: l ambiente domestico, lo stato di salute dell infortunato e/o i comportamenti non sicuri. Le cause più frequenti di caduta sono legate allo stato di salute dell infortunato (65,6% dei casi) seguite da comportamenti non sicuri (27%) e da problemi dell ambiente domestico (23%). Tra i principali problemi di salute abbiamo registrato gli esiti di ictus, la sarcopenia, l artrosi acuta, la debolezza generale, ecc in particolare nelle classi d età più alte. Nella classe anni sono invece più frequenti le cause di tipo comportamentale (uso di calzature non adeguate come pantofole, salire sugli alberi, salire su scale con le mani occupate, salire in piedi su sedie, camminare sul pavimento bagnato) o legate all ambiente domestico (presenza di tappeti, mobili ingombranti con riduzione degli spazi di movimento, pavimenti scivolosi). Tabella 9: Distribuzione delle cause legate alla caduta CAUSE DELLE CADUTE TOT PERC (CALCOLATA SUL TOTALE DELLE CADUTE) CADUTE DOVUTE ALLO STATO DI SALUTE ,6% CADUTE DOVUTE AL COMPORTAMENTO 48 26,7% CADUTE DOVUTE ALL AMBIENTE DOMESTICO 42 23,3% Figura 6: Distribuzione percentuale per classe d età 15

16 La Tabella 10 elenca le combinazioni delle diverse cause di cadute, ciascuna rappresentata con un colore specifico. Nel 66% dei casi (prime tre righe) è stata individuata una sola causa (in particolare la metà delle cadute sono legate esclusivamente allo stato di salute dell infortunato), nel 23% dei casi si son individuate cause combinate (il comportamento non sicuro si è combinato con problemi dell ambiente o dello stato di salute) e solo nel 9% non sono state riconosciute cause specifiche. Tabella 10: Combinazioni delle cause di caduta Cause di caduta Frequenza Percentuale Casi legati solo allo stato di salute 90 50% Casi legati solo ad un comportamento del soggetto 17 8% Casi legati solo all ambiente domestico 15 8% Ambiente e comportamento 14 8% Comportamento e stato di salute 15 8% Stato di salute e ambiente 11 6% Ambiente, comportamento e stato di salute 2 1% Nessun fattore di rischio individuato 16 9% Totale % La Figura 7 mostra come si distribuiscono i fattori di rischio tra le diverse modalità di caduta. Nel caso di cadute per inciampo prevalgono problemi legati all ambiente domestico (es. presenza di tappeti), nel caso di scivolamenti prevalgono comportamenti non sicuri e problemi dell ambiente. Le cadute dall alto avvengono principalmente per comportamenti non sicuri dell infortunato, mentre le cadute da scale fisse sono riconducibili con maggior frequenza allo stato di salute. 16

17 Figura 7: Causa di caduta distinti per tipi di caduta CADUTE LEGATE ALL AMBIENTE DOMESTICO (totale 42 casi) Sono quasi sempre problemi legati al pavimento (totale 31 casi su 42 pari al 74%) nel 17% dei casi era scivoloso per propria natura (marmo, granito o in genere pavimenti lucidi meglio liscio?); in un altro 17% il fattore di rischio è stato individuato nella presenza di un tappeto che non aderiva bene al pavimento favorendo così l inciampo o lo scivolamento o che, a causa dello spessore, favoriva l inciampo; nel 12% dei casi presenza di gradini (scivolosi per natura o su cui l infortunato è inciampato); nel 12% c erano oggetti a terra o materiali in disordine sul pavimento (su cui le persone sono inciampate), il 10% irregolarità (in particolare per i pavimenti presenti negli ambienti esterni della casa ad esempio nei giardini o garage); e nel 7% presenza di sostanze su cui l infortunato è scivolato (più spesso acqua in cucina o bagno). Si segnala inoltre che in 6 casi (14%) la causa della caduta è legata al fatto che la persona ha usato attrezzature (scala portatile, sedia o sgabello da cui poi è caduta) per avvicinarsi a oggetti di uso comune, posizionati su scaffali o luoghi difficili da raggiungere. Tali oggetti dovrebbero essere quindi essere sempre reggiungibili in modo agevole e sicuro. 17

18 INFORTUNI CAUSATI DALLO STATO DI SALUTE (totale 118 casi) Tabella 11: Elenco delle patologie croniche legate alla caduta Tipo di patologia cronica TOT Perc sul totale di utenti con fattori di rischio legati allo stato di salute (118 casi) Artrosi 27 23% Cardiopatie 13 11% Esiti di ictus 12 10% Parkinson 12 10% Osteoporosi 11 9% Tumori 11 9% Demenze senili 10 8% Ipertensione 9 8% Diabete 9 8% Morbo di Alzheimer 6 5% Vertigini 5 4% Disturbi della visione 5 4% Disturbi udito 1 1% Epatopatia cronica 0 0% BPCO 0 0% ABITUDINE ALL ALCOL In 3 casi su 180 (1,1%) la caduta è stata attribuita, per ammissione delle persone interessate, a problemi di alcolismo riportati anche nel certificato del P.S. INFORTUNI CAUSATI DA COMPORTAMENTI NON SICURI (totale 48 casi) Tabella 12: Elenco dei comportamenti non sicuri legati alla caduta. CODICI DESCRIZIONE TOT 01 TIPO DI CALZATURE Ciabatte Con tacchi Con calze 2 02 USO DI MEZZI PER RAGGIUNGERE ZONE SOPRAELEVATE Sedie da cucina Sgabelli Uso non idoneo della scala 2 03 ABITUDINI NON IDONEE 03.1 Vestirsi in posizione eretta lontano da sostegni/appigli Camminare sul pavimento bagnato Muoversi al buio Non tenersi al corrimano della scala Camminare senza usare il suo bastone Aver bevuto troppo Cercare di alzarsi da sedia a rotelle da sola 2 09 Altri comportamenti non idonei 2 Totale 48 18

19 Altri aspetti emersi: molte persone intervistate hanno riferito cadute precedenti e, in alcuni casi successive. Per queste abbiamo raccolto ed utilizzato i dati di tutti gli eventi riferiti; come ulteriori conseguenze della caduta è stata riferita frequentemente una perdita di autonomia o comunque un insicurezza accompagnata da stati di depressione; le persone intervistate hanno chiesto, con una certa frequenza, informazioni per sapere a chi, dove rivolgersi e come per avere sostegno nell affrontare i problemi post caduta; su 180 soggetti intervistati uno era deceduto per complicazione del trauma cranico riportato a seguito della caduta. Oltre a mostrare la rilevanza del problema e le possibilità preventive, la nostra ricerca suggerisce anche di valutare le possibili iniziative da mettere in campo per fornire informazioni dettagliate sulle strutture che si occupano di questo aspetto (Servizi Sociali; ULSS; altre strutture di ricovero; enti di volontariato ecc). CONSIDERAZIONI Come da altre ricerche emerge che i fattori che possono determinare le cadute e su cui si può intervenire sono molteplici: lo stato di salute (66%), i comportamenti non idonei (27%) e le caratteristiche dell ambiente domestico (23,3%). Gli interventi preventivi devono tener conto di questi aspetti e della loro combinazione. Il fenomeno analizzato necessita quindi di campagne di prevenzione condotte i modo coordinato dalle figure professionali delle strutture sanitarie e sociali che si occupano a vario titolo degli anziani. I dati raccolti indicando il chi quando come - dove e perché possono rappresentare una base di conoscenza utile per le diverse iniziative. 19

20 BIBLIOGRAFIA: 1. R. Turra. (2014). Piano di prevenzione delle cadute in casa tra gli anziani dell'ulss 6 Vicenza. Unità Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione Ulss 6 Vicenza. 2. A. Maroso. (2014). Studio Osservazionale descrittivo degli accessi al Pronto Soccorso. Gli incidenti domestici Ulss n. 6 Vicenza, anno Dipartimento di Prevenzione Ulss 6 Vicenza. 3. Autori Vari, Settore Prevenzione e Sicurezza - Regione Toscana. (2006). Guida per vivere sicuri nella propria casa. 4. R. D'ambrosio, G. Vespa, G. Modolo - Dipartimento di Prevenzione Asl 1 Torino. (2009). Infortuni domestici: individuazione dei fattori che intervengono nella dinamica infortunistica e nelle condizioni di salute. Analisi delle relative conseguenze. Supplemento ai Quaderni Tecnici per la Salute e la Sicurezza negli Ambienti di Vita, Dipartimento di Medicina del Lavoro - Osservatorio Epidemiologico Nazionale sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di vita. SITOGRAFIA: 1. Ministero della salute Piano nazionale della prevenzione anno 2005, visitato il 15/04/2014; 2. Legge 3 dicembre 1999, n pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 28 dicembre 1999, visitato il 18/04/2014; 3. D. Nizza, Regione Piemonte BU12 20/03/2014 Sistema Informativo Nazionale sugli Incidenti in Ambiente di Civile Abitazione: integrazione del Siniaca con i sistemi attivi a livello locale, col sistema europeo Idb e con il Siepi, 30.pdf, CCM Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie; 4. Marinaro L., Guasti A., Zorgniotti G., Epidemiologia ASL CN2, La sicurezza domestica: i dati di incidentalità (accessi al Pronto Soccorso, ricoveri ospedalieri e mortalità) e dei Sistemi di Sorveglianza PASSI e Passi D argento 2010, anno 2014, visitato il 18/04/2014; 5. L. Gallo, G. Casale, P. Casale, M.C. Pavarin (Center For The Data Collection On Home And Leisure Accidents ) Analisi del Trend degli incidenti domestici e del tempo Libero 20

21 e politiche di Prevenzione, anno 2001, visitato il 20/04/2014; 6. Tagliapietra L., Palmesi M. e Olivieri A., Ulss n. 15 Alta Padovana Passi d argento. La qualità della vita vista dalle persone con più di 64 anni, anno 2010, visitato il 23/04/2014; 7. De Santi A., Zuccaro P., Filipponi F., Minutillo A. e Guerra R. La promozione della salute nelle scuole. Prevenzione degli incidenti stradali e domestici, anno 2014, visitato il 23 aprile 2014; 8. Massari S., Scarselli A., Erba P., Dipartimento di Medicina del Lavoro Ispesl Roma, Noxae correlabili agli infortuni domestici. Genesi di alcune delle patologie casalinghe una prevenzione possibile Scale e Cadute anno 2003, visitato il 23 aprile 2014; 9. P. Brigoni (Zadig Milano), S. De Masi (USL6 Livorno), M. Di Franco (Cattedra di Reumatologia, Università degli Studi La Sapienza, Roma), G. Rinonapoli (Clinica Ortopedica, Ospedale R. Silvestrini, Università degli Studi di Perugia, Perugia), E. Romanini (Gruppo di Lavoro Ortopedia Basata sulle Prove di Efficacia, Roma), L. Sampaolo (Istituto Superiore di Sanità, Roma, Programma Nazionale per le Linee Guida), M. Torre (Istituto Superiore di Sanità, Roma, Programma Nazionale per le Linee Guida), G. Turchetti (Scuola Superiore Sant Anna, Pisa), N. Vanacore (Reparto di Farmaco-epidemiologia, Istituto Superiore di Sanità, Roma) Linee Guida -Prevenzione delle cadute da incidente domestico negli anziani, anno 2007 aggiornato nel 2009, visitato il 29 aprile 2014; 10. CCM Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, Progetto incidenti domestici: lo studio multicentrico anno 2007, visitato il 29 aprile 2014; 11. Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Incidenti domestici. Le cadute degli anziani anno 2014, visitato il 29 aprile

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