Ai miei cuginetti di seconda generazione Stefania, Alessandro, Valentina, Ruggero, Ilaria, Cristina, Luca e Laura

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Ai miei cuginetti di seconda generazione Stefania, Alessandro, Valentina, Ruggero, Ilaria, Cristina, Luca e Laura"

Transcript

1 INIZIATO IL 9 GENNAIO 2003 Modificato il 24/06/03 Cambiato Russia in Romania il 08/08/03 MODIFICATO MARZO/APRILE 2004 FINITO IL 20 OTTOBRE 2004 ULTIMA CORREZIONE TERMINATA L 8 DICEMBRE 2004

2 A tutti i Figli del Cielo Ai bambini di tutto il mondo Ai miei nipotini Fabio, Roberto, Silvia ed Elena Ai miei cuginetti di seconda generazione Stefania, Alessandro, Valentina, Ruggero, Ilaria, Cristina, Luca e Laura Ai miei figliocci Lorenzo e Giorgia Ai nostri Figli del Cielo perché trovino presto la strada di casa Un pensiero speciale a mia zia Silvana ed al nostro carissimo amico il Mapo perché dal cielo veglino su tutti noi

3 CAPITOLO 1 Siamo nell agosto del Per il mondo occidentale è iniziato, da ormai otto mesi, il nuovo millennio; per me, a giorni, inizierà una nuova fase della mia storia. Sono sul volo che mi porterà in Romania, la mia terra natia. Accanto a me c è mia madre, la donna che da nove anni ha riempito di gioia la mia vita, colmandola di sicurezza, tenerezza ed amore. La mia è la storia di un figlio del cielo : è così che mia madre chiama i bimbi abbandonati. Secondo lei siamo doni scesi dal cielo e coloro che amano i bambini creano per noi una casa, una vera famiglia, una vita degna di esser vissuta. La storia della mia famiglia adottiva è diversa da quasi tutte le altre perché, quando sono entrato nella loro vita, i miei genitori avevano già due figli grandi: mio fratello Simone e mia sorella Susanna che, all epoca avevano, rispettivamente, ventuno e venti anni. Dopo aver visto un servizio sugli orfanotrofi romeni, mia madre decise che, nella loro casa, c era posto per un figlio del cielo e così, dopo una riunione di famiglia, i miei genitori iniziarono l iter adottivo. Fu così che si prepararono ad accogliermi nella loro vita. In quel periodo, in Romania, le adozioni erano relativamente semplici perché non ancora bloccate. Così sono arrivato io, impaurito, ma allo stesso tempo desideroso di conoscere una vita migliore. Prima di giungere in Italia, ho vissuto in un grande orfanotrofio, situato nei dintorni di Slobozia, una cittadina non lontana da Bucarest, dove tutto era brutto: le stanze, le persone, il cibo. Eravamo costretti ad ogni tipo di privazione e venivamo considerati peggio delle bestie. L esperienza in orfanotrofio ha segnato in modo indelebile la mia esistenza e, se ora sono un ragazzo equilibrato e sereno, lo devo soprattutto a mia madre ed alla mia famiglia perché mi hanno seguito passo dopo passo, nel mio cammino di recupero di una vita dignitosa. Per anni ho cercato di cancellare l incubo vissuto e, spesso, mi sono rifiutato di parlare la mia lingua poiché mi suonava crudele: mi ricordava troppe cose brutte! Mio padre, con grande intelligenza ed infinita pazienza, mi ha insegnato ad amarla. Ora gli sono grato perché potrò comunicare con mia sorella Sofia. E proprio lei l unico motivo per cui ho preso questo aereo: siamo stati separati e voglio ritrovarla. In tutti questi anni è stato un pensiero costante! La voglio riabbracciare a tutti i costi, devo sapere dove sia finita, che cosa le sia successo. Quando raccontai a mia madre della sua esistenza, mi promise di accompagnarmi a cercarla non appena la legge me lo avesse permesso. Ed eccola qui, accanto a me, a tener fede a quella promessa fatta ad un bambino impaurito dalla vita. Questo viaggio per me è importante, ma riaprirà ferite dolorose, ricordi che forse non sono nemmeno conscio di avere. Nel tempo, ho voluto cancellare tutto, ma ora, questo percorso a ritroso, mi costringe a tornare indietro, al periodo della mia infanzia. Mia madre sta dormendo serenamente, ma per me è impossibile perché i fantasmi del passato, che speravo distrutti per sempre, riaffiorano nella mia mente ed è impossibile fermare il fiume di immagini che mi travolge e mi stordisce. Pensando a mia sorella, mi viene in mente la nostra ultima notte nella Casa dei figli di nessuno. Odiavo quel posto, ma la paura di capitare in un luogo più brutto, con persone più cattive, aveva la meglio su ogni altro desiderio. La paura più grande, quasi che fosse un presentimento, era quella che mi separassero da mia sorella. Fino a quel momento avevamo fatto di tutto per rimanere insieme! Nella Casa dei figli di nessuno Sofia viveva con tutte le altre bambine. Ci vedevamo poco perché le Signorine non volevano che ci affezionassimo l una all altro. Ora che sono un adulto, capisco quanta cattiveria ci fosse in quelle donne, quanto rancore covassero nei nostri confronti. Da loro non abbiamo mai ricevuto una parola di affetto, mai un bacio o una carezza; ci trattavano come se fossimo dei mostri e non delle creature innocenti. Per loro, evidentemente, eravamo frutto del peccato, errori da nascondere, animali da maltrattare e da usare per il proprio piacere.

4 Amavo talmente tanto mia sorella che, incurante delle dure restrizioni vigenti, di notte scappavo sempre, senza farmi vedere da nessuno, ed andavo a farle compagnia. Era così piccola! Aveva paura dei rumori del cielo e del buio. Anch io, per anni, ho avuto paura di andare a letto, ma ero più grande e dovevo mostrarmi forte per tutti e due. Nessuno ci tutelava, nessuno sapeva quanti bambini ci fossero lì dentro. Quando mia madre mi ha raccontato tutta la trafila che hanno dovuto affrontare per avermi, mi son sentito disperato: quanti bambini dovranno essere costretti a non conoscere l amore ed il calore di una famiglia e quanti aspiranti genitori dovranno rinunciare ad abbracciarli? Chi non ha visto quello che sono stato costretto a vedere io, non può capire che cosa ho provato quando ho saputo che, a causa di stupidi cavilli, tante persone per bene non siano diventate genitori. Odio ripensare alla mia vita nella Casa dei figli di nessuno e, se potessi, ritornerei in Italia, ma forse è giunto il momento di affrontare i miei fantasmi. Della Casa dei figli di nessuno conservo un brutto ricordo: il freddo, la fame e le punizioni. Le Signorine giustificavano il loro operato, convincendoci che nessuno vuole i bimbi cattivi e che le punizioni servono a diventare buoni. Ma i loro metodi non sono serviti a migliorarci: ci hanno fatto solamente perdere la fiducia negli adulti e nella vita. Sono contento, tuttavia, che la loro immensa cattiveria non mi abbia reso un mostro. Mi hanno fatto sempre sentire cattivo mentre, ai miei occhi, mia sorella era sempre buona: ricordo che obbediva ai loro ordini. Per timore di essere scoperta e punita, arrivava addirittura a cacciarmi a calci dal suo letto. Ci rimanevo sempre male quando si comportava così, ed ora penso che la sua paura fosse più grande dell amore che nutriva per me. A me piaceva stare con lei, mi faceva sempre ridere e la sua vicinanza mi dava il coraggio di resistere in quella fogna. Forse sono un illuso, forse lei non desidera rivedermi, così come non mi voleva vicino di notte. Forse sbaglio a pensare così! Forse è la paura a farmi tentennare! Credo che mi odi perché, per tenerla sempre con me, non l ho incoraggiata a farsi adottare. Per noi, il concetto di famiglia era molto vago. Adesso so che molte di quelle coppie, che ci facevano visita nei giorni di festa, sceglievano la via dell adozione non per amore, ma per farsi diminuire le tasse, visto che Ceausescu penalizzava, con tasse elevatissime, le coppie senza figli. Quell ultima sera nella Casa dei figli di nessuno ero triste perché temevo di non vedere più i miei amici. Adesso so che, in quei momenti di rivolta, di sconvolgimenti e di cambiamenti, i mezzi di comunicazione occidentale vennero a conoscenza delle condizioni di quegli squallidi Orfanotrofi di Stato e, per arginare la forte reazione popolare, i più grandi furono chiusi ed i bambini mandati in unità simili alle case-famiglia. Noi, ovviamente, eravamo all oscuro di tutto: non sapevamo chi fosse Ceausescu, né che esistessero altre nazioni o altri luoghi al di fuori del nostro piccolo, squallido mondo. L unica mia certezza era che non sarei andato in una famiglia perché troppo grande e troppo cattivo. In quei momenti di confusione, per me, il non sapere dove saremmo finiti fu una tortura peggiore di tutte quelle che avevo dovuto sopportare fino ad allora. Sofia pianse tutto il giorno, non voleva andare via. Per farla smettere, le raccontai che avremmo raggiunto un posto bellissimo, dove nessuno ci avrebbe più punito. Non potevo vederla piangere e sapevo che questa storia le sarebbe piaciuta. Chissà se ci ha creduto veramente! Aver inventato quella storia fu un vero cruccio per me! Mi chiedevo E adesso come faccio? Che cosa le dirò quando ci porteranno in un posto peggiore? All epoca, infatti, ero sicuro che non potessero esistere adulti che non picchiano i bambini. Mi avevano inculcato l idea che la disciplina forma uomini e donne forti e, per loro, disciplina equivaleva a pene corporali! Forse potevano aver ragione, ma per me contava solamente la certezza che le botte fanno male. Non conoscevo il modo, ma, dentro di me, coltivavo la speranza di diventare un uomo forte, ma non a quel prezzo! Se quella doveva

5 essere l unica via, in cuor mio, preferivo diventare debole. Ora so che erano solamente scuse per coprire e giustificare la loro cattiveria, che esistono adulti che amano i bambini e si sacrificano per loro e che ogni bambino ha diritto ad una vita felice. Mi batterò, fino al mio ultimo respiro, perché tali ingiustizie siano cancellate dalla faccia della Terra! Nessun bambino dovrebbe pensare di meritare le botte che gli danno e vedere i soprusi come la giusta punizione al proprio comportamento. E più dolorosa questa convinzione, di qualsiasi pena corporale. La rassegnazione rende l uomo spiritualmente misero. Togliere la speranza ad un bambino: è questo il peggior crimine! La mia ultima notte nella Casa dei figli di nessuno la passai a ricordare ogni momento della mia vita in quell inferno. Fuori stava già arrivando la prima luce e già pensavo che, di lì a poco, ci avrebbero buttati giù dal letto e ci avrebbero lavato con la neve sciolta. Odiavo questo metodo ed il mio solo pensiero di conforto fu che quella sarebbe stata l ultima volta, l ultima davvero! Non m importava più dove ci avrebbero mandato perché ormai, ne ero certo, non sarebbe stato peggio. Dopo una notte passata in bianco mi sentivo distrutto, ma raccolsi tutte le mie forze e mi alzai: non volevo finire in punizione proprio quel giorno! Ricordo che quella mattina ci fu una gran confusione: non avemmo neanche il tempo di lavarci e fare colazione! Quel mattino faceva veramente molto freddo, l acqua della fontana era completamente gelata e non scorreva più. Quel pullman sgangherato, era così pieno di bambini che, nonostante la temperatura, si riscaldò in fretta. Durante la corsa, però, coperti dai nostri maglioncini bucati dalle tarme, gli spifferi ci fecero gelare. Nella mia inconsapevolezza, ero felice perché avrei finalmente visto che cosa si celasse al di là del grande cancello di ferro che, per tanti anni, mi aveva tenuto prigioniero. Gli altri non mi sembravano tanto felici, io ero più grande di molti di loro e forse ero più stanco di vivere in quel posto. Eravamo in tanti, alcuni piangevano e si stringevano ai più grandi. Ivan ed io eravamo consapevoli che, purtroppo, ci avrebbero portati in un altro orfanotrofio. In cuor mio speravo solamente di rimanere con Sofia, il resto non mi interessava. All inizio il buio non mi fece scorgere nulla del paesaggio. Intento a consolare i più disperati, sentii solamente il dondolio dell autobus che avanzava; ad un certo punto alzai gli occhi e vidi monti giganteschi che ci sovrastavano, coperti di bianchi abeti! Attraversammo per ore quell immensa foresta ed il forte bagliore della neve rischiarò il nostro cammino. Ogni tanto mi giravo a guardare Sofia: riuscivo ad intravederla attraverso il finestrino! Ricordo, come fosse adesso, il suo naso schiacciato sul vetro ed i suoi grandi occhi blu spalancati! Anche lei era stupita dal paesaggio: non avevamo mai visto nulla di simile! Nella Casa dei figli di nessuno tutto sembrava talmente piccolo e ristretto. Provai quasi una sorta di rimpianto per quel nostro piccolo mondo: Cosa ci avrebbe offerto il futuro? Tra una gioiosa aspettativa e il timore dell ignoto, iniziai quella nuova avventura. Al mattino, dopo aver passato la notte in un freddo capannone, eravamo tutti scoraggiati ed io ero in fibrillazione perché non avevo ancora trovato mia sorella! Alcuni dicevano che le femmine erano già partite con un altro autobus. Quello del giorno prima non c era più e la paura, mescolata alla certezza di non rivederla mai più, si fece sempre più largo nella mia mente. Le mie proteste continuarono: venni punito. Mi sentii lacerare nel corpo e nell anima. La mia unica colpa fu quella cercare mia sorella e di essere un povero bambino indifeso. Adesso, che sono un ragazzo alto 1 metro e 97, non si permetterebbero mai di trattarmi così. Mi umiliarono talmente tanto e mi ferirono fino in fondo all anima, tanto che ormai ero convinto che la mia vita non avesse più scopo e che niente di bello mi sarebbe mai accaduto. Speravo solo che Sofia fosse capitata nel bel posto che le avevo descritto, almeno avrebbe avuto un buon ricordo di me. Oggi come allora, mi chiedo: Si ricorderà di me ora che ha una nuova famiglia? Ora come allora, la mia unica speranza è che non le abbiano fatto del male. Lei era così piccola, fragile, non avrebbe potuto sopportarlo! Da anni non ci sono più io a proteggerla, spero che qualcuno l abbia fatto al mio posto.

6 L aereo sta per atterrare a Bucarest, mia madre si è svegliata, ignara dell inferno che ho rivissuto questa notte. Mi sorride ed il suo amore scalda ed appaga tutte le sofferenze che ho subito lontano da lei.

7 CAPITOLO 2 Camminare per le strade di Bucarest mi dà una strana sensazione: sono nel mio Paese d origine, eppure non lo sento mio. Passando, sento parlare in romeno e mi stupisce comprendere tutto. Ora capisco il motivo per cui mio padre abbia tanto insistito perché continuassi a seguire la televisione romena. La guardavo malvolentieri perché i programmi non mi piacevano tanto. Ultimamente ho comprato un libro di grammatica romena e mi sono esercitato nella lettura: quando sono partito di qui non sapevo leggere tantissimo. Nella Casa dei figli di nessuno non ci insegnavano niente; quel poco che so l ho imparato con Katiuscia al Rifugio dei piccoli. Saper leggere la mia lingua madre mi servirà a decifrare i documenti. La nostra sarà una ricerca difficile, quasi disperata. L Associazione, alla quale si sono rivolti i miei genitori per adottarmi, ci ha detto che difficilmente riusciremo a scoprire dov è stata mandata Sofia, ma io ci devo provare lo stesso: mi arrenderò solamente quando avrò percorso tutte le vie possibili ed immaginabili. Devo farlo per me stesso e per lei. Devo ritrovare mia sorella e sapere che ne è stato di lei, se è felice come lo sono io con la mia famiglia. So che ormai le nostre strade si sono separate, ma siamo sempre fratelli, ed io provo un grande affetto. Ho passato questi ultimi undici anni a pensare a lei. Non sono mai riuscito a gioire del tutto perché, in fondo al cuore, avevo sempre quell angoscia di non sapere che fine avesse fatto. Non so se lei mi cercherà, ma io devo provarci perché sono più grande e mi sono sempre sentito responsabile per lei. Cammino per le strade di questa magnifica città, ma tutto sembra scivolarmi via. Forse un giorno riuscirò a godere di questi bei palazzi, ma la Romania, per me, non ha bei ricordi. A volte vorrei solo dimenticare e credo che, se non fosse stato per cercare mia sorella, qui non ci avrei messo più piede. In questi anni ho conosciuto tanti ragazzi adottati da famiglie italiane e molti di loro esprimono la volontà di cercare i loro genitori naturali per poter rispondere a tutte quelle domande che si sono fatti per anni e che non hanno avuto risposta. Mia madre mi ha insegnato a non nutrire rancore nei confronti dei miei genitori naturali, ma per me sono morti nel momento in cui mi hanno lasciato in quel posto infame. Non esistono, per me, genitori diversi da quelli che mi hanno accolto a braccia aperte nella loro casa. Il resto non mi interessa. Sono qui solamente per Sofia: è lei l unica famiglia romena che riconosco. Ricordo il giorno in cui, con stupore, scoprii di avere anch io una madre ed un padre naturali! Le Signorine continuavano a dirci che eravamo figli di animali, figli della strada, rifiuti che nessuno avrebbe mai amato. E stato difficile per me, una volta adottato, credere nell amore dei miei genitori e dei miei fratelli: ero veramente convinto di non meritare nulla dalla vita! Sapevo benissimo di non essere sempre stato nella mia nuova famiglia, eppure non mi ero mai posto il problema di sapere da dove venissi realmente e forse questo atteggiamento mi è rimasto da allora. Ricordo che il primo giorno di scuola fu per me scioccante: sentii che i miei compagni mi percepivano come un unità diversa non solamente perché venivo dalla Romania, ma piuttosto perché vivevo con genitori che non mi avevano procreato. Quella sera avevo appena finito di dire le mie preghiere, quando Susanna entrò nella mia stanza e, con la sua dolcezza, mi fece tante domande sul mio primo giorno di scuola. Le dissi solamente che facevo fatica a seguire tutto ma che i maestri mi avrebbero aiutato. Esitavo a raccontare dei miei compagni e lei se ne accorse. Riuscì a farmi confessare di essere fuggito dalla classe perché impaurito da tutte le domande che, durante l intervallo, mi avevano rivolto. Mi ero sentito come un animale in gabbia, come un attrazione del circo. Spaventato, mi rifugiai nel bagno. Ero angosciato e mi sentivo indifeso senza la protezione della mia famiglia: era la prima volta che mi lasciavano solo e per questo, lo confesso, li odiai profondamente. Non sapendo cosa fare, come rispondere e a chi chiedere aiuto, decisi di chiudermi in bagno. La domanda che più mi fece paura fu quella sui miei genitori adottivi: non sapevo neanche che cosa volesse dire! Susanna, capito il problema, mi spiegò che mamma e papà erano i miei genitori adottivi perché mi avevano accolto nella loro casa ed io ero diventato loro figlio, proprio come lei e Simone. Mia sorella mi tranquillizzò dicendomi che i miei compagni volevano solamente conoscermi e che non dovevo giudicarli male per questo.

8 Avevo bisogno di confidarmi, volevo avere certezze. Avevo paura che qualcosa sarebbe cambiato e che mi avrebbero rimandato indietro. Ero così sconsolato che mi veniva da piangere, ma mi sforzavo per non far vedere la mia debolezza. L arrivo della mamma fu per me provvidenziale perché lei avrebbe potuto farmi capire tante cose, come sempre. Al principio temevo di aprirmi, ma lei ha sempre saputo come prendermi e come aiutarmi. Susanna andò giù a fare compagnia ai nonni e ci lasciò da soli: sapeva che la mamma mi avrebbe consolato e rassicurato. A lei confessai subito che i miei compagni non mi piacevano perché troppo impiccioni. Trovai il coraggio di chiederle che cosa volesse dire mamma naturale. Con infinita dolcezza me lo spiegò. Alla fine del suo racconto, ero arrabbiato perché avrei voluto nascere dalla sua pancia e non da quella di una donna che mi aveva abbandonato. Mia madre mi spiegò che le cose erano andate così perché dovevo essere il loro figlio del cielo. Mi spiegò che, a volte, le mamme non possono tenere i loro bambini e che non bisogna giudicarle. Continuavo a non capire e, ancora adesso, non accetto che quella donna ci abbia abbandonati in quel posto orrendo. Le dissi che non era così bello come voleva farmi credere e che l orfanotrofio non può essere il luogo migliore per lasciare un neonato. Il mio odio per quella sconosciuta lievitava man mano che mia madre tentava di dare una ragione logica ad un comportamento illogico. La mamma si sforzava di farmi vedere le cose da un punto di vista differente ma, in tutti questi anni, nonostante i suoi sforzi, non sono riuscito a perdonare né a capire. L unica cosa su cui concordo è che, grazie a quella donna, ora sono al mondo e posso godermi la mia amatissima famiglia. La paura di non essere amato fino in fondo e soprattutto di essere portato via da loro in qualsiasi momento, mi tormentava di notte ed ancora, dopo tanto amore e tanti anni, non è del tutto svanita. Il ricordo più bello che ho di quella conversazione è il gesto che, alla fine, fece mia madre: mi ospitò sotto il suo maglione e fece finta di aspettarmi. E un gioco che ho sempre amato e che mi ha aiutato nei momenti difficili. Spesso ne ho nostalgia. Ripensare a quel momento mi emoziona ancora tantissimo! Ogni parola è scolpita nel mio cuore e nella mia mente. Sapere che non venivo dalla strada, ma dalla pancia di una donna, per me è stato importante perché mi sono sentito simile agli altri, ma la cosa che più mi ha dato gioia è stato il sentire quanto mia mamma mi ami al di là di ogni vincolo di sangue. Il suo amore è puro e speciale e, per me, questo è un dono più prezioso della vita stessa. Ricordo che, ogni volta che mi sentivo smarrito e sconsolato, la mamma mi proponeva il gioco della nascita e mi diceva: Prendiamo questa coperta...coraggio vieni qui, vicino a me, rannicchiati sulla mia pancia, così posso coprirti con la coperta. Lì sotto si stava benissimo! Era un esperienza bellissima che ho ripetuto più volte nei primi anni. Sentivo il cuore della mamma battere, il ritmo era costante e a me sembrava dolce come una ninna nanna. La mamma accarezzava la coperta come le donne incinta accarezzano la loro pancia e mi diceva tante belle cose, quelle parole che tutte le future mamme dicono ai loro bambini. Io l ascoltavo e mi sembrava di essere speciale: non mi ero mai sentito così. Eravamo il bambino e la sua mamma e tutto quello che ci circondava sembrava non esistere. Poi veniva il momento della nascita: la luce quasi mi accecava e sentivo freddo, ma il dolce abbraccio della mamma mi faceva sentire in paradiso! Quando facevamo questo gioco, dopo essere nato, passavo ore intere tra le sue braccia e lei mi cullava come se fossi ancora un neonato. L amore per mia madre è sconfinato: non esiste una persona speciale come lei. Anche in questo momento difficile della mia vita, mi è accanto e non mi lascia mai. Mi guarda con tenerezza ma non mi domanda nulla. So che rispetta tutto ciò che sto passando. Anche se non parliamo, conosce il mio tormento di questi giorni. Il taxi ci porta al nostro albergo: è bellissimo! La Romania non è tutta come la Casa dei figli di nessuno : esistono posti davvero meravigliosi e questo hotel è uno di quelli.

9 La nostra camera è molto grande ed offre una vista stupenda su tutta la città. E talmente suggestiva che mi viene voglia di uscire per strada e percorrere ogni suo viottolo. Ma la nostra non è una visita di piacere e subito si fa strada, nella mia mente, la voglia di cercare Sofia e, allo stesso tempo, il bisogno di fuggire per tutelarmi da brutte sorprese. Non so perché, ma ho il presentimento che qualcosa andrà storto e che rimpiangerò fortemente di aver voluto intraprendere questo viaggio.

10 CAPITOLO 3 L ora x è scoccata! Questa mattina inizieremo le nostre ricerche. Su suggerimento dell Associazione, ci rechiamo nell ufficio di Andrei Maiorescu, l uomo che ha aiutato i miei genitori ai tempi della mia adozione. È ancora il referente dell Associazione qui in Romania e spero voglia aiutarci nella nostra ricerca. E mio diritto sapere dove sia mia sorella, eppure sembra che nessuno voglia darmi concretamente una mano. Questo referente non ci è stato di aiuto in questi ultimi due anni. Spero che ora che siamo qui, e potremo vederlo di persona, si dia una svegliata! L ufficio di Andrei Maiorescu si trova in un edificio imponente: mi suscita un po di soggezione! Non so perché, ma da quando sono arrivato qui mi sento come un bambino smarrito! Sarà perché quando partii ero bambino ed ora mi sembra di essere tornato indietro nel tempo, come se dovessi riprendere il bandolo della matassa della mia vita. Andrei Maiorescu ci sta aspettando: Buongiorno. Sono Vasilij Signorini e questa è mia madre, Chantal La Croisette Signorini. La ringrazio per averci ricevuti. Bene arrivati! Piacere di rivederla, signora!, la sua mano è forte ed il suo sguardo sincero. Mi mette subito a mio agio e ritorno padrone di me stesso, Sei diventato un bel giovanotto! Mi fa piacere rivederti! Accomodatevi. L ufficio di Andrei Maiorescu è molto luminoso: le pareti sono ornate da quadri giganteschi con cornici dorate che conferiscono, allo stesso tempo, austerità e luce. In terra i tappeti sono prevalentemente rossi. Una bellissima libreria antica occupa la parete di fondo e sembra incorniciare la grande finestra. La scrivania è immensa, piena di fascicoli, con cartellette di vari colori. Su una di queste, la prima della pila, spicca il mio nome ed il cuore ha un sussulto. Mi siedo, come colpito improvvisamente, sulla comoda poltrona posta al di qua della scrivania. Ormai non vedo più nulla, solamente quella cartelletta! Lì dentro, forse, sono custodite le risposte alle mie domande. Il tuo caso mi ha colpito molto, Vasilij. Purtroppo non è inconsueto che dei fratelli vengano separati in fase di adozione. Quando i tuoi genitori seppero dell esistenza di tua sorella, feci, dietro loro richiesta, delle ricerche e ricostruii un po la vostra storia, ma non trovai praticamente nulla. Temo di non avere tutte le risposte che cerchi...tuttavia ti esporrò il risultato del mio lavoro. In qualità di maggiorenne e parte in causa, hai il diritto di avere tutte le informazioni sulle tue origini e sul destino di tua sorella. Alcune informazioni, quindi le rilasceranno solamente a te. Per quello che ho potuto sapere, il vostro trasferimento dalla Casa dei figli di nessuno è stato causato da una direttiva che imponeva la chiusura immediata dell orfanotrofio a causa di irregolarità che erano state riscontrate, ma di cui non si sa nulla. I bambini sono stati smistati in case di accoglienza più piccole in visione di una adozione a breve tempo. Non conosciamo l esatta destinazione di ciascuno di voi perché non esiste un censimento vero e proprio dei bambini ospiti nella Casa dei figli di nessuno. Oserei dire che, a causa dell immediatezza dell azione, i bambini siano stati affidati ad altri istituti senza un ordine prestabilito. Dalle carte, infatti, non risultava neanche che tu fossi stato affidato al Rifugio dei piccoli. Quello che è certo è che i maschi e le femmine sono stati divisi e sono riuscito a conoscere solo due destinazioni delle bambine, ma non posso dirti se tua sorella sia stata affidata ad una di queste strutture. I nomi e gli indirizzi li ho trascritti su questo foglio, spero ti possano essere utili. Purtroppo è tutto quello che ho potuto fare per te. So che non è molto, mi dispiace! Lei mi è stato di grande aiuto, signor Maiorescu! Questa è una pista che posso percorrere! Credo sia meglio di niente. Le siamo molto grati, signor Andrei! Mio figlio ha tanto aspettato questo momento! Rivedere la sorella per lui è stato un pensiero continuo in tutti questi anni ed anche noi vogliamo sapere la verità. Le faremo conoscere l esito delle nostre ricerche. La ringraziamo per il suo aiuto e per il suo interessamento. Avrei voluto fare di più per voi, ma non è stato possibile. Vi consiglio di recarvi agli Archivi Generali, sezione Minorenni. Lì potrai accedere agli incartamenti riguardanti la tua storia. E un archivio accessibile solamente ai diretti interessati, le regole sono molto ferree. A me non hanno detto nulla, neanche in qualità di referente dell Associazione che ha seguito la tua adozione. Dovrai andare lì con il tuo passaporto e tutti i documenti relativi l adozione, sia quelli originali in romeno, che quelli tradotti in italiano. Con tutti questi incartamenti non dovrebbero farti storie, se dovessi avere dei problemi, mostra questo documento ufficiale che riporta gli estremi della legge che ti permette di visionare il tuo fascicolo personale. Dovrai

11 andare da solo, non credo che facciano entrare anche tua madre. Cerca di essere conciliante e non perdere le staffe. Proveranno in tutti i modi di metterti in difficoltà, ma mantieni il sangue freddo e fai capire che sei intenzionato ad andare fino in fondo. La ringrazio per i suoi preziosi consigli. Le farò sapere. Arrivederci. Usciti dall ambasciata, mi sembra di respirare aria nuova: Allora, che ne pensi? Sei soddisfatto o deluso? Le cose sono andate diversamente da come mi aspettassi, ma devo dire che non sono deluso perché ora ho due piste da seguire. Poverino! Lo abbiamo tanto criticato e invece...forse ha fatto tutto quello che era in suo potere! Già! Speriamo di poter trovare molto di più! Da dove intendi iniziare? Credo che il primo passo sia meglio farlo in direzione degli Archivi Generali, che ne dici? Penso sia la cosa migliore! Andrei Maiorescu mi ha dato una cartina in cui mi ha cerchiato il luogo che ci interessa. E stato molto gentile, non credi? Si! Quando sarà finita questa storia, propongo di fargli un omaggio. Sono pienamente d accordo con te! E adesso...iniziamo la nostra ricerca! Abbiamo tutti i documenti necessari? Si, è tutto in questa borsa! Brava mamma! Gli Archivi Generali sono solamente a quaranta minuti di cammino. La mia testa vaga in continuazione, non riesco a concentrarmi su un pensiero preciso, ma una domanda rimbomba nella mia mente: Sei sicuro di voler sapere tutto sul tuo passato?. Non ho risposta o forse non voglio pensarci. L unica cosa che m importa è trovare Sofia. Siamo giunti a destinazione fin troppo presto! Qui i palazzi sono tutti maestosi e mettono soggezione. Memore del consiglio di Andrei Maiorescu, lascio mia madre in un bar vicino e mi avvio verso la verità. L usciere appare svogliato, mi guarda infastidito, come se avessi disturbato il suo tran tran quotidiano. Scruta tutti gli incartamenti, mi dice di recarmi al terzo piano e chiedere alla guardia che troverò lì. Le scale sembrano non finire mai, qui un piano ne vale due dei palazzi moderni! Finalmente giungo a destinazione, attraverso una porta piccina e subito sento urlare: Dove credi di andare, ragazzo? Spiego che l usciere mi ha mandato lì e mostro nuovamente tutti gli incartamenti. L uomo m invita a seguirlo attraverso lunghissimi corridoi, poi, finalmente, giungiamo in un piccolo ufficio. C è odore di muffa e carta ammassata da anni. Una signora dagli occhiali spessi, magra come un chiodo, spulcia tra le mie carte. Guarda con interesse anche quelle in italiano: possibile che conosca la lingua? Perché sei venuto qui? Perché voglio ritrovare mia sorella. Ci hanno separato undici anni fa e voglio ritrovarla, sapere come sta. Noi non siamo un ufficio oggetti smarriti! Questa battuta mi svia e m innervosisce, ma cerco di fare tesoro prezioso dei consigli di Andrei e cerco di non perdere la mia lucidità. Lo so, ma forse, nel mio fascicolo potrò scovare degli indizi che mi serviranno per ritrovarla. Sei sicuro di voler sapere da che fogna vieni? Fossi in te, me ne tornerei in Italia, nella tua bella casa. E meglio non sapere, credimi. Non mi interessa conoscere le mie origini, voglio solo delle tracce per trovare mia sorella. Potresti scoprire cose che non avresti mai voluto sapere. Conoscere i miei incartamenti è un mio diritto. Questo documento lo attesta! Tiro fuori la carta che mi ha consegnato Andrei Maiorescu e la metto con energia sul bancone che mi separa da questa signora impertinente ed antipatica. Conosco meglio di te la nostra legge, pivello! Quello che ti dico è per il tuo bene! Ho visto troppi ragazzi uscire da questo archivio in lacrime. Credimi, a volte è meglio non sapere! La ringrazio per la sua premura, ma sono disposto a tutto pur di ritrovare Sofia.

12 Anche a farti crollare il mondo addosso? I tuoi vestiti sono belli e sei una persona colta, si vede dal tuo portamento. Sei stato fortunato a trovare una famiglia che ti ha voluto bene. Segui il mio consiglio, lascia stare il passato e guarda solamente al futuro. Un uomo senza passato non ha futuro! La prego di farmi strada, mia madre sta attendendo qui sotto. Forse sarai abbastanza forte per sopportare... Ti auguro buona fortuna, straniero. Sentirmi chiamare straniero mi ha fatto effetto, ma, dopotutto, è la realtà: questo non è più il mio Paese, così come la mia madre naturale non è più mia madre. Mi sento come se mi fosse morto qualcuno, forse solamente adesso mi rendo conto di cosa vuol dire essere rifiutato ed abbandonato dalla donna che mi ha dato la vita. E una sensazione strana, terribile. Quella donna ha ragione: questa ricerca sconvolgerà la mia vita, il mio mondo interiore, tutto quello che, con fatica, la mia famiglia ha cercato di costruire in questi nove anni. Sarà la prova decisiva che dovrò affrontare per diventare uomo. Adesso capisco perché è consentito solo agli adulti intraprendere queste ricerche: per un bambino sarebbe devastante e fuorviante. Una parte di me vorrebbe correre via a gambe levate, ma l attrazione verso la verità è più forte! Devo farmi coraggio ed affrontare la realtà! Dopotutto so già di essere stato abbandonato. Il fascicolo che la signora mi porge è grandissimo e pieno di polvere! Lei è talmente minuta che non so neanche come abbia fatto a tirarlo giù dallo scaffale! Cerca qui, dovresti essere qui dentro! Quando hai trovato quello che cerchi, dimmelo, se hai bisogno ti faccio delle copie. Sono a pagamento. Il libro non può essere spostato se non da me. Quindi resta qui e se non ci vedi, aiutati con questa torcia. Sai leggere il romeno? Si, ho lasciato la Romania a nove anni. Bene. Non spostare niente! Capito? Chiamami. Va bene, grazie. Cercare è più difficile di quanto credessi: ho difficoltà a decifrare queste scritture manuali. Non le chiederò aiuto, voglio fare da solo. Mi dispiace che mia madre debba aspettare tanto: è già un ora che sono qui dentro e devo ancora iniziare la ricerca. Forse sarebbe stato meglio riportarla in albergo! Cerco febbrilmente tra le carte ed ogni volta che giro un foglio ho paura che mi sia sfuggito qualcosa e lo riguardo. E passata mezz ora e non ho ancora trovato niente: mi viene il dubbio che quella signora mi abbia voluto fare un dispetto! Forse non è convinta che io sappia decifrare questi documenti! Sto diventando nervoso ed impaziente: qui dentro manca l aria, questo odore di muffa mi sta penetrando ovunque e la luce è talmente fioca che mi bruciano terribilmente gli occhi. Ogni volta che giro una pagina ingoio polvere; le mie dita sono tutte nere. Quando ormai stavo perdendo ogni speranza ecco che trovo la mia scheda: Vasilij, nato a Bucarest il 10/03/1980 nome della madre: Sofia Andrenova nata il 22/08/1960 professione: cameriera Padre: IGNOTO Abbandonato nell Orfanotrofio Casa dei figli di nessuno il 12/03/1980 Questo è tutto quello che riesco a sapere dopo quasi due ore di ricerche! Sono talmente arrabbiato che mangerei questo foglio di carta! Non mi farò fare nemmeno una copia: a che servirebbe? Mia madre mi ha abbandonato a soli 2 giorni. Il suo nome lo ricorderò anche senza riscriverlo! Chiamo la signora e le dico che ho terminato: Non vuoi una copia? No, grazie. Senza questa copia non sarai autorizzato a richiedere notizie di tua madre. Non mi interessa avere notizie su quella donna, sto cercando mia sorella! Come vuoi. Fossi in te farei la copia. E va bene, me ne faccia una copia! Pago una cifra assurda per un pezzo di carta che non mi servirà a nulla, ma ho la sensazione che se dovessi tornare per qualche informazione, mi farebbe ostruzionismo. Mentre mi consegna la copia appare immensamente soddisfatta: forse percepisce una percentuale!

13 Uscire da quell ufficio opprimente è per me una liberazione. Sono al punto di partenza e mi sento più svuotato che mai! Vedere mia madre e poterla riabbracciare mi dà tanta forza e sicurezza: Allora? Hai scoperto qualcosa? Si, che qui le copie dei documenti costano una follia! Cosa? Spiego brevemente a mia madre l accaduto e non le nascondo la mia delusione, ma lei, come sempre, riesce ad aprire uno spiraglio di luce nella mia mente oscurata dagli eventi: Credo che quella signora avesse ragione: con questo in mano puoi cercare informazioni sulla tua madre naturale e forse riuscirai a scoprire qualcosa sul destino di tua sorella. Credo che l orfanotrofio non esista più ma, forse, da qualche parte, potrebbe esistere un archivio, qualcosa che possa metterci sulla buona pista. Conosciamo anche i due orfanotrofi che ci ha segnalato Andrei Maiorescu, forse anche da lì potremmo attingere notizie importanti. Non ti scoraggiare! Sapevamo che la ricerca non sarebbe stata facile! La prima volta che mi hai parlato della tua volontà di ritrovare tua sorella, io e tuo padre ci siamo attivati per ritrovarla: era nostra intenzione adottarla e riunirvi ma, purtroppo, tutte le ricerche sono state vane. Adesso sono passati nove anni da allora e tutto è ancora più difficile, ma vedrai che troveremo Sofia. Davvero l avreste adottata? Certo! L avreste fatto per me? Oh mamma, siete due angeli! Sapevo di avere dei genitori dal cuore d oro, ma non credevo che sarebbero stati disposti a fare anche questo ennesimo sacrificio per me. Non riesco proprio a capire come possano esistere persone che abbandonano i propri figli ed altre che amano quelli degli altri in modo così sconfinato! Se mai avrò dei figli li terrò con me, qualunque cosa capiti, non li abbandonerò mai e poi mai! La confessione della mamma mi ha fatto venire in mente il giorno in cui le dissi che avevo una sorella in Romania. Le chiesi se fosse disposta ad aiutarmi a cercarla; diventò improvvisamente seria e quasi si scusò con me per quella sua mancanza d informazione. Dai miei documenti risultava solamente che ero nato a Bucarest il 10 marzo 1980 e che ero stato trasferito al Rifugio dei piccoli nel Mia madre mi promise che l avremmo cercata insieme. Ripensandoci adesso, mi accorgo di non aver mai creduto alle sue parole. Per me era un mistero tutto l amore che quella famiglia di estranei riversava su di me. Non riuscivo a capire come mai mi amassero tanto. Non mi sentivo ancora parte integrante della loro famiglia come invece sento di essere ora, ma capivo che il mio futuro doveva essere lì, in quella casa, con quelle persone che, con tutto il mio cuore, avrei voluto come famiglia. Quando pensavo a come li stessi ingannando, sentivo il bisogno di correre via, via da quello che rischiavo di amare troppo e che sentivo di dover perdere, via da me stesso, dal mio destino avverso, dalla mia capacità di mettermi sempre nei guai. Mia madre ha mantenuto la sua parola ed oggi, come allora, è accanto a me per farmi coraggio. Non so dove mi porterà questa mia ricerca, ma son sicuro che il rapporto con lei ne uscirà sempre più rafforzato, anche se non credevo fosse possibile volerle un bene maggiore. Tornare in Romania, per me, è stato come rimandare indietro il filmino della mia vita e mi stupisco di come certe sensazioni, anche se importanti, siano rimaste intatte nella mia mente. E come se stessi rivivendo nuovamente il mio passaggio dalla condizione di bimbo abbandonato ed odiato da tutti, a bimbo accolto ed amato in modo sconfinato.

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Quarta Primaria - Istituto Santa Teresa di Gesù - Roma a.s. 2010/2011 Con tanto affetto... un grande grazie anche da me! :-) Serena Grazie Maestra

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Claudio Bencivenga IL PINGUINO Claudio Bencivenga IL PINGUINO 1 by Claudio Bencivenga tutti i diritti riservati 2 a mia Madre che mi raccontò la storia del pignuino Nino a Barbara che mi aiuta sempre in tutto 3 4 1. IL PINGUINO C era

Dettagli

«Mamma, dopo che il dottore ti ha detto

«Mamma, dopo che il dottore ti ha detto Indice Cominciamo 7 La curiosità di Alice 9 Un po di imbarazzo 25 Innamorarsi 43 Fare l amore 55 Concepimento 71 Gravidanza 83 La nascita 95 Il nostro corpo: le donne 111 Il nostro corpo: gli uomini 127

Dettagli

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - PROVA DI ITALIANO DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - Molti anni fa vivevo con la mia famiglia in un paese di montagna. Mio padre faceva il medico, ma guadagnava poco perché i suoi malati erano poveri

Dettagli

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Traccia: Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Per la preghiera: vedi in allegato. Sviluppo dell

Dettagli

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013 Farra, 24 febbraio 2013 informare su quelle che sono le reazioni più tipiche dei bambini alla morte di una persona cara dare alcune indicazioni pratiche suggerire alcuni percorsi Quali sono le reazioni

Dettagli

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO?

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? 1 Ehi, ti e mai capitato di assistere o essere coinvolto in situazioni di prepotenza?... lo sai cos e il bullismo? Prova a leggere queste pagine. Ti potranno essere utili.

Dettagli

ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI

ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI DOTT. CARLOS A. PEREYRA CARDINI - PROF.SSA ALESSANDRA FERMANI PROF.SSA MORENA MUZI PROF. ELIO RODOLFO PARISI UNIVERSITÀ DEGLI

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini:

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini: Pag. 1 1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini: Pag. 2 Adesso guarda il video della canzone e verifica le tue risposte. 2. Prova a rispondere alle domande adesso: Dove si sono incontrati? Perché

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano

Dettagli

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World LOCUZIONI AL MONDO Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World 2 Sommario 1. La decisione della SS. Trinità al tuo

Dettagli

Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali

Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Autore: Fabio Bocci Insegnamento di Pedagogia Speciale, Università degli Studi Roma Tre 1. Quando l insegnante parla alla classe, di solito io :

Dettagli

La cenerentola di casa

La cenerentola di casa La cenerentola di casa Audrina Assamoi LA CENERENTOLA DI CASA CABLAN romanzo www.booksprintedizioni.it Copyright 2012 Audrina Assamoi Tutti i diritti riservati Questa storia è dedicata a tutti quelli che

Dettagli

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa TUTTO CIO CHE FA Furon sette giorni così meravigliosi, solo una parola e ogni cosa fu tutto il creato cantava le sue lodi per la gloria lassù monti mari e cieli gioite tocca a voi il Signore è grande e

Dettagli

Maschere a Venezia VERO O FALSO

Maschere a Venezia VERO O FALSO 45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,

Dettagli

POESIE SULLA FAMIGLIA

POESIE SULLA FAMIGLIA I S T I T U T O S. T E R E S A D I G E S Ù Scuola Primaria POESIE SULLA FAMIGLIA A CURA DEI BAMBINI DELLA QUARTA PRIMARIA a.s. 2010/2011 via Ardea, 16-00183 Roma www.stjroma.it La gratitudine va a mamma

Dettagli

Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio

Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio L incontro con padre Fabrizio è stato molto importante per capire che noi siamo fortunatissimi rispetto a tante altre persone e l anno prossimo

Dettagli

Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania

Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania Sono Graziella, insegno al liceo classico e anche quest anno non ho voluto far cadere l occasione del Donacibo come momento educativo per

Dettagli

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo. Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se

Dettagli

Poesie, filastrocche e favole per bambini

Poesie, filastrocche e favole per bambini Poesie, filastrocche e favole per bambini Jacky Espinosa de Cadelago Poesie, filastrocche e favole per bambini Ai miei grandi tesori; Elio, Eugenia ed Alejandro, coloro che ogni giorno mi fanno crescere

Dettagli

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI I BENEFICI DELLA COMUNICAZIONE IN FAMIGLIA Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata FORMATO FAMIGLIA

Dettagli

Mafia, amore & polizia

Mafia, amore & polizia 20 Mafia, amore & polizia -Ah sì, ora ricordo... Lei è la signorina... -Francesca Affatato. -Sì... Sì... Francesca Affatato... Certo... Mi ricordo... Lei è italiana, non è vero? -No, mio padre è italiano.

Dettagli

L albero di cachi padre e figli

L albero di cachi padre e figli L albero di cachi padre e figli 1 Da qualche parte a Nagasaki vi era un bell albero di cachi che faceva frutti buonissimi. Per quest albero il maggior piacere era vedere i bambini felici. Era il 9 agosto

Dettagli

Scuola Secondaria di I grado di Lavagno Istituto Comprensivo don Lorenzo Milani LAVAGNO - VR

Scuola Secondaria di I grado di Lavagno Istituto Comprensivo don Lorenzo Milani LAVAGNO - VR Scuola Secondaria di I grado di Lavagno Istituto Comprensivo don Lorenzo Milani LAVAGNO - VR PERSONE DA AIUTARE Ci sono persone che piangono dal dolore, li potremmo aiutare, donando pace e amore. Immagina

Dettagli

IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni

IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni CANZONE: QUESTO VESTITO BELLISSIMO Giacobbe: Ecco, figlio qui per te una cosa certo che ti coprirà, ti scalderà, e poi sarà un pensiero mio per te. Ti farà pensare a me, al

Dettagli

Io..., papà di... ricordo, mi emoziono, racconto! giugno 2015

Io..., papà di... ricordo, mi emoziono, racconto! giugno 2015 Io..., papà di...... ricordo, mi emoziono, racconto! giugno 2015 Lettura albo, strumento utilizzato in un Percorso di Sostegno alla Genitorialità biologica EMAMeF - Loredana Plotegher, educatore professionale

Dettagli

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Ins: nel laboratorio del Libro avevamo detto che qui, nel laboratorio multimediale, avremmo cercato qualcosa

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B (Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B A.s. 2010/2011 1 Con un genitore o di un adulto che ti conosce bene, rivivi il momento bellissimo della tua nascita e poi, con il suo aiuto, raccogli foto,

Dettagli

Dal libro Per Amore solo per Amore - Introduzione

Dal libro Per Amore solo per Amore - Introduzione I poeti generalmente amano i gatti, perché i poeti non nutrono dubbi sulla loro superiorità. Marion C. Garrety che per prima leggi nel mio dolore e silenziosamente ti offri a lenirlo senza chiedere nulla

Dettagli

Accogliere Una Mamma. Casa Letizia è nata nel 1988, 26 anni fa, come casa per accogliere mamme in difficoltà con i loro bambini.

Accogliere Una Mamma. Casa Letizia è nata nel 1988, 26 anni fa, come casa per accogliere mamme in difficoltà con i loro bambini. Casa Letizia Accogliere Una Mamma Casa Letizia è nata nel 1988, 26 anni fa, come casa per accogliere mamme in difficoltà con i loro bambini. Casa Letizia ha accolto finora più di 70 mamme e 121 bambini.

Dettagli

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IMPARIAMO DAGLI ERRORI Impariamo dagli errori (1/5) Impariamo dagli errori (2/5) Il più delle volte siamo portati a pensare o ci hanno fatto credere di avere poca memoria,

Dettagli

PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI

PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI Quarta Domenica di Avvento 20 dicembre 2015 Accensione della Candela della Corona dell

Dettagli

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2 Scuola media di Giornico L affettività e la sessualità, tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio Progetto sostenuto dal GLES 2 Dai sensi all azione Sensi Sensazioni Emozioni Sentimenti

Dettagli

FAVOLA LA STORIA DI ERRORE

FAVOLA LA STORIA DI ERRORE FAVOLA LA STORIA DI ERRORE C era una volta una bella famiglia che abitava in una bella città e viveva in una bella casa. Avevano tre figli, tutti belli, avevano belle auto e un bel giardino, ben curato,

Dettagli

Auguri mamma! Festa della mamma 2014

Auguri mamma! Festa della mamma 2014 Festa della mamma 2014 Quest anno dedichiamo alla mamma un intero libro. Si tratta de L abbraccio di David Grossman, splendido nell edizione Mondadori illustrata da Michal Rovner. Il nostro libro si presenterà

Dettagli

TANDEM Köln www.tandem-koeln.de info@tandem-koeln.de

TANDEM Köln www.tandem-koeln.de info@tandem-koeln.de Nome: Telefono: Data: Kurs- und Zeitwunsch: 1. Ugo è a. italiano b. da Italia c. di Italia d. della Italia 3. Finiamo esercizio. a. il b. lo c. gli d. l 5. Ugo e Pia molto. a. non parlano b. non parlare

Dettagli

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE...

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... Una volta si fece la festa degli alberi nel bosco e io e una bimba, che non lo sapevo chi era, giocavamo con gli alberi

Dettagli

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 GRUPPOQUINTAELEMENTARE Scheda 02 LA La Parola di Dio scritta per gli uomini di tutti i tempi Antico Testamento composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 Nuovo

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati).

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). HEY! SONO QUI! (Ovvero come cerco l attenzione). Farsi notare su internet può essere il tuo modo di esprimerti. Essere apprezzati dagli altri è così

Dettagli

La storia di Victoria Lourdes

La storia di Victoria Lourdes Mauro Ferraro La storia di Victoria Lourdes Diario di un adozione internazionale La storia di Victoria Lourdes Diario di un adozione internazionale Dedicato a Monica e Victoria «La vuoi sentire la storia

Dettagli

PRONOMI DIRETTI (oggetto)

PRONOMI DIRETTI (oggetto) PRONOMI DIRETTI (oggetto) - mi - ti - lo - la - La - ci - vi - li - le La è la forma di cortesia. Io li incontro spesso. (gli amici). Non ti sopporta più. (te) Lo legge tutti i giorni. (il giornale). La

Dettagli

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1)

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Cos è il virtu@le? Un giorno entrai di fretta e molto affamato in un ristorante. Scelsi un tavolo lontano da tutti,

Dettagli

Nonni si diventa. Il racconto di tutto quello che non sapete

Nonni si diventa. Il racconto di tutto quello che non sapete Nonni si diventa Il racconto di tutto quello che non sapete Introduzione Cari nipoti miei, quando tra qualche anno potrete leggere e comprendere fino in fondo queste pagine, forse vi chiederete perché

Dettagli

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Tipologia Obiettivi Linguaggio suggerito Setting Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Una celebrazione

Dettagli

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la PARTE A PROVA DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la lettera A, B o C corrispondente alla risposta scelta. Esempio

Dettagli

una città a misura di bambino IGNAZIO MARINO SINDACO I GNAZIOM ARI NO.IT

una città a misura di bambino IGNAZIO MARINO SINDACO I GNAZIOM ARI NO.IT una città a misura di bambino IGNAZIO MARINO SINDACO I GNAZIOM ARI NO.IT Ciao mi chiamo Ignazio Marino, faccio il medico e voglio fare il sindaco di Roma. La nostra città mi piace molto, ma negli ultimi

Dettagli

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi IL DIO ADE Il dio Ade è fratello del dio Zeus. Ade è il re dei morti. Per gli antichi greci, dopo la morte, gli uomini vanno negli Inferi. Gli Inferi sono un luogo buio e triste che si trova sotto terra.

Dettagli

- Siamo lontani - Andremo lontano. - Lontani - Nessuno ci avvicina

- Siamo lontani - Andremo lontano. - Lontani - Nessuno ci avvicina Voce fuori campo: Nell ora presente,noi siamo forse alla vigilia del giorno nel quale l Austri si butterà sulla Serbia e dall ora l Austria e la Germania gettandosi sui serbi e sui russi è l Europa in

Dettagli

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA COMINCIA CON

CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA COMINCIA CON NON SONO TANTO BELLA. HO UN NASO LUNGO E BITORZOLUTO, MA SONO TANTO, TANTO BUONA. CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA

Dettagli

La Sagrada Famiglia 2015

La Sagrada Famiglia 2015 La Sagrada Famiglia 2015 La forza che ti danno i figli è senza limite e per fortuna loro non sanno mai fino in fondo quanto sono gli artefici di tutto questo. Sono tiranni per il loro ruolo di bambini,

Dettagli

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,

Dettagli

Dopo il recente evento sismico,le associazioni Incontrarti e Piccole onde hanno avuto l'occasione di proporre alla classe III B della scuola don

Dopo il recente evento sismico,le associazioni Incontrarti e Piccole onde hanno avuto l'occasione di proporre alla classe III B della scuola don Dopo il recente evento sismico,le associazioni Incontrarti e Piccole onde hanno avuto l'occasione di proporre alla classe III B della scuola don Milani un laboratorio sul tema del cambiamento. Stimolati

Dettagli

AMA TE STESSO PUOI GUARIRE LA TUA VITA

AMA TE STESSO PUOI GUARIRE LA TUA VITA AMA TE STESSO PUOI GUARIRE LA TUA VITA HEAL YOUR LIFE WORKSHOP 4/5 OTTOBRE 2014 PRESSO CENTRO ESTETICO ERIKA TEMPIO D IGEA 1 E il corso dei due giorni ideato negli anni 80 da Louise Hay per insegnare il

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai

Dettagli

E Penelope si arrabbiò

E Penelope si arrabbiò Carla Signoris E Penelope si arrabbiò Rizzoli Proprietà letteraria riservata 2014 RCS Libri S.p.A., Milano ISBN 978-88-17-07262-5 Prima edizione: maggio 2014 Seconda edizione: maggio 2014 E Penelope si

Dettagli

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ.

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO MA COME TI TRUCCHI?! PER PERSONE CON DISABILITÀ. UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ. Relatore: Martina Tarlazzi Make your smile up LA NASCITA DEL

Dettagli

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N. 3 LA SCUOLA CORSI DI ITALIANO PER STRANIERI A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa - 2011 DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno. B- Buongiorno, sono

Dettagli

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Emanuele Lajolo di Cossano COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Università degli Studi - Torino, 19 aprile 2010 La prima cosa da fare PERCHE SONO QUI? QUAL E IL MIO OBIETTIVO? CHE COSA VOGLIO ASSOLUTAMENTE

Dettagli

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori La Scuola Primaria PAOLO NEGLIA di Vanzago, nell ambito delle manifestazioni organizzate per la Festa di fine anno scolastico, ha promosso la seguente iniziativa frutto della collaborazione fra Volontari

Dettagli

SOS GIOCO! ARTICOLO 31

SOS GIOCO! ARTICOLO 31 ARTICOLO 31 1. Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo ed allo svago, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età, ed a partecipare liberamente alla vita culturale

Dettagli

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it XI DOMENICA PRIMA LETTURA Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai. Dal secondo libro di Samuèle 12, 7-10.13 In quei giorni, Natan disse a Davide: «Così dice il Signore, Dio d Israele: Io ti

Dettagli

COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING!

COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING! COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING Grazie per aver scaricato questo EBOOK Mi chiamo Fabio Marchione e faccio network marketing dal 2012, sono innamorato e affascinato da questo sistema di business

Dettagli

Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta

Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Titolo dell attività: OGGI FACCIAMO GLI ATTORI Esperienza di role-play (fase 1) Costruzione di una carta T (fase 2) SINTESI DELL ATTIVITA I bambini

Dettagli

Per quelle che stanno per ore con i loro bambini che piangono in braccio cercando di dare loro conforto.

Per quelle che stanno per ore con i loro bambini che piangono in braccio cercando di dare loro conforto. Poesia per le mamme Questo è per le madri che stanno alzate tutta la notte tenendo in braccio i loro bambini ammalati dicendo "è tutto a posto tesoro, la mamma è qui con te". Per quelle che stanno per

Dettagli

NATALINA INSERRA FABIO, UNA VITA SPEZZATA quando l errore medico cambia l esistenza Bonfirraro Editore 3

NATALINA INSERRA FABIO, UNA VITA SPEZZATA quando l errore medico cambia l esistenza Bonfirraro Editore 3 Zeta 1 1 2 NATALINA INSERRA FABIO, UNA VITA SPEZZATA quando l errore medico cambia l esistenza Bonfirraro Editore 3 2010 by Bonfirraro Editore Viale Ritrovato, 5-94012 Barrafranca - Enna Tel. 0934.464646-0934.519716

Dettagli

INFANZIA E PRIMARIA di Latina PER SALUTARE ARIANNA di Genova ED AUGURARLE BUON VIAGGIO in Germania

INFANZIA E PRIMARIA di Latina PER SALUTARE ARIANNA di Genova ED AUGURARLE BUON VIAGGIO in Germania INFANZIA E PRIMARIA di Latina PER SALUTARE ARIANNA di Genova ED AUGURARLE BUON VIAGGIO in Germania Cara Arianna, ciao, io sono Federica D.L. e abito a Latina e frequento la scuola elementare dell IC Don

Dettagli

IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE

IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE. Sai che cosa è la propriocezione? SI SENTIRE TUTTE LE PARTI DEL PROPRIO CORPO IN TESTA. Quindi essere padrone delle singole parti del proprio corpo in ogni momento

Dettagli

La dura realtà del guadagno online.

La dura realtà del guadagno online. La dura realtà del guadagno online. www.come-fare-soldi-online.info guadagnare con Internet Introduzione base sul guadagno Online 1 Distribuito da: da: Alessandro Cuoghi come-fare-soldi-online.info.info

Dettagli

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

una città a misura di bambino IGNAZIO MARINO SINDACO IGNAZIOMARINO.IT

una città a misura di bambino IGNAZIO MARINO SINDACO IGNAZIOMARINO.IT una città a misura di bambino IGNAZIO MARINO SINDACO IGNAZIOMARINO.IT SEGUI LE STORIE DI IGNAZIO E DEL SUO ZAINO MAGICO Ciao mi chiamo Ignazio Marino, faccio il medico e voglio fare il sindaco di Roma.

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone.

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone. La nuova adozione a distanza della Scuola Secondaria di Primo Grado di Merone. Riflessione sull Associazione S.O.S. INDIA CHIAMA L' India è un' enorme nazione, suddivisa in tante regioni (circa 22) ed

Dettagli

Attraversando il deserto un cammino di speranza

Attraversando il deserto un cammino di speranza Attraversando il deserto un cammino di speranza Kusi Evans e Albert Kwabena mi colpiscono da subito in una burrascosa giornata di febbraio lungo le rive di un canale che stanno disboscando con la loro

Dettagli

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi. 6. La Terra Dove vivi? Dirai che questa è una domanda facile. Vivo in una casa, in una certa via, di una certa città. O forse dirai: La mia casa è in campagna. Ma dove vivi? Dove sono la tua casa, la tua

Dettagli

Una vita a tappe...ricominciare

Una vita a tappe...ricominciare Una vita a tappe...ricominciare Ciao io sono AN DONG, in italiano ANTONIO, sono un ragazzo cinese di 12 anni abito a Terzigno, e frequento la 2 media. Sono nato a Sarno 12 anni fa, ma all'età di quattro

Dettagli

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il padre. La bambina viveva con sua madre, Maria, in via

Dettagli

Matrimonio e bambini per la coppia omosessuale

Matrimonio e bambini per la coppia omosessuale Matrimonio e bambini per la coppia omosessuale Oscar Davila Toro MATRIMONIO E BAMBINI PER LA COPPIA OMOSESSUALE www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Oscar Davila Toro Tutti i diritti riservati Dedicato

Dettagli

!"#$%&%'()*#$"*'' I 3 Pilastri del Biker Vincente

!#$%&%'()*#$*'' I 3 Pilastri del Biker Vincente !"#$%&%'()*#$"*'' I 3 Pilastri del Biker Vincente Il Terzo Pilastro del Biker Vincente La Mountain Bike e la Vita Ciao e ben ritrovato! Abbiamo visto nelle ultime due lezioni, come i dettagli siano fondamentali

Dettagli

Schede operative per fanciulli dai 3 ai 6 anni Libricino di.

Schede operative per fanciulli dai 3 ai 6 anni Libricino di. Schede operative per fanciulli dai 3 ai 6 anni Libricino di. Le schede sono divise in due sezioni: La prima riporta la frase del Vangelo propria della domenica, il disegno da colorare relativo all opera

Dettagli

Lasciatevi incantare

Lasciatevi incantare Lasciatevi incantare Rita Pecorari LASCIATEVI INCANTARE favole www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Rita Pecorari Tutti i diritti riservati Tanto tempo fa, io ero ancora una bambina, c era una persona

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli

Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna...

Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna molto probabilmente avrei un comportamento diverso. Il mio andamento scolastico non è dei migliori forse a causa dei miei interessi (calcio,videogiochi, wrestling ) e forse mi applicherei

Dettagli

Amare il rischio Amare gli altri. Amare l amato. Amare la vita Amare il mondo

Amare il rischio Amare gli altri. Amare l amato. Amare la vita Amare il mondo Amare il rischio Amare gli altri Amare l amato Amare la vita Amare il mondo Amare l amato In ognuno di noi è forte il desiderio di amore: la fame e la sete di amicizia, di intimità, di unione e di comunione

Dettagli

Parrocchia Santi Pietro e Paolo. Venite alla festa

Parrocchia Santi Pietro e Paolo. Venite alla festa Parrocchia Santi Pietro e Paolo Venite alla festa Questo libretto e di: Foto di gruppo 2 Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare Occhi: se i miei occhi sono attenti, possono cogliere i gesti

Dettagli

DA IPSOA LA SOLUZIONE PER COSTRUIRE E GESTIRE IL SITO DELLO STUDIO PROFESSIONALE!

DA IPSOA LA SOLUZIONE PER COSTRUIRE E GESTIRE IL SITO DELLO STUDIO PROFESSIONALE! DA IPSOA LA SOLUZIONE PER COSTRUIRE E GESTIRE IL SITO DELLO STUDIO PROFESSIONALE! 1 Web Site Story Scoprite insieme alla Dott.ssa Federica Bianchi e al Dott. Mario Rossi i vantaggi del sito internet del

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca.

Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca. 1. Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca. Circa un bambino su cinque è vittima di varie forme di abuso o di violenza sessuale. Non permettere che accada al tuo bambino. Insegna al tuo bambino

Dettagli

<Documents\bo_min_3_F_17_ita_stu> - 1 reference coded [1,94% Coverage]

<Documents\bo_min_3_F_17_ita_stu> - 1 reference coded [1,94% Coverage] - 1 reference coded [1,94% Coverage] Reference 1-1,94% Coverage Spesso andiamo al cinese, prendiamo il cibo da asporto, è raro che andiamo fuori a mangiare, anzi quando

Dettagli

Crescere figli con autostima

Crescere figli con autostima Crescere figli con autostima Come infondere fiducia in se stessi e autostima nelle varie fasi della loro vita (sotto i 3 anni, dai 3 agli 8 anni, dagli 8 ai 13, dai 13 in poi) IlTuoCorso - Ermes srl Via

Dettagli

IL MIO CARO AMICO ROBERTO

IL MIO CARO AMICO ROBERTO IL MIO CARO AMICO ROBERTO Roberto è un mio caro amico, lo conosco da circa 16 anni, è un ragazzo sempre allegro, vive la vita alla giornata e anche ora che ha 25 anni il suo carattere non tende a cambiare,

Dettagli

Ogni gruppo, partendo dalla 1a elementare fino alle Medie, presenta un segno ed il motivo del ringraziamento (vedi allegato)

Ogni gruppo, partendo dalla 1a elementare fino alle Medie, presenta un segno ed il motivo del ringraziamento (vedi allegato) Conclusione dell anno catechistico Elementari e Medie Venerdì 30 maggio 2014 FESTA DEL GRAZIE Saluto e accoglienza (don Giancarlo) Canto: Alleluia, la nostra festa Presentazione dell incontro (Roberta)

Dettagli