Market Outlook. Una sintesi estiva. Globale

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1 INVESTMENT MANAGEMENT GLOBAL MULTI-ASSET GROUP AGOSTO 2015 Market Outlook Globale AUTORE Una sintesi estiva L ULTIMA VOLTA SI È OCCUPATO DELLA CRISI GRECA DI GIUGNO. CHE COSA È CAMBIATO DA ALLORA? In quell occasione stavamo ancora aspettando di vedere se la Grecia sarebbe uscita dall area euro e gli eventi greci erano il tema centrale delle discussioni e un driver fondamentale per i mercati. Nel frattempo la Grecia ha indetto un referendum che ha bocciato le condizioni di salvataggio proposte da Ue, Fmi e Bce e ha saltato un pagamento al Fmi, prima di chiedere formalmente, dopo tre giorni, un salvataggio in tre anni e impegnarsi ad attuare riforme di politica economica. ANDREW HARMSTONE Managing Director Portfolio Manager Global Balanced Risk Controlled (GBaR) Strategy Morgan Stanley Investment Management Il 20 agosto, il primo ministro Alexis Tsipras ha annunciato le dimissioni e indetto le elezioni anticipate dopo che una rivolta interna al suo partito gli aveva fatto perdere la maggioranza parlamentare. Tsipras continuerà a guidare Syriza alle elezioni, ma dovrà fronteggiare il nuovo fronte politico Unità popolare, costituito dai dissidenti del suo partito. Questo risveglia naturalmente lo spettro dell uscita della Grecia dall euro. I cedimenti sui mercati globali causati dalla situazione in Cina dimostrano che l unica cosa di cui si può essere certi in questo momento è che la crisi è ben lungi dall essere risolta. LA BOLLA IN CINA SEMBRA ESSERE SCOPPIATA, CON RIPERCUSSIONI SUI MERCATI GLOBALI. COME È POTUTO SUCCEDERE? Negli ultimi trent anni, la Cina ha sviluppato un modello teso a sfruttare le istituzioni di mercato all interno di un economia socialista, il cosiddetto socialismo con caratteristiche cinesi. L obiettivo era di distribuire le risorse in modo più efficiente, realizzando allo stesso tempo importanti iniziative politiche. In passato questo modello è andato bene nel 2008 sono stati immessi 600 miliardi di dollari Usa nell economia tramite il sistema bancario. Nel 2015 ha continuato a usare le istituzioni di mercato, in questo caso il mercato azionario, per conseguire obiettivi politici, accrescere il benessere della popolazione cinese e finanziare le principali imprese statali. A tale scopo, agli investitori individuali sono state offerte Ipo di concept companies a prezzi allettanti. Questo ha permesso di rafforzare il capitale di tali società e ha contribuito al conseguimento degli obiettivi politici. Ma controllare le forze del mercato non è facile è possibile finché gli obiettivi statali sono in linea con i fattori che guidano i mercati, tra cui i livelli di valutazione e la fiducia degli investitori, ma in caso contrario, come è accaduto ora, il governo cinese deve affrontare sfide complesse. Alcune delle recenti perdite si tradurranno in una perdita nominale per gli investitori a lungo termine, anche se questo non le rende meno destabilizzanti dal punto di vista psicologico. Inoltre, vi sono investitori che hanno comprato ai massimi e adesso hanno subito delle perdite reali. Circa l 80% degli investitori cinesi è rappresentato da privati, che in seguito alle perdite del mercato potrebbero ridurre i propri livelli di consumo soprattuto per quanto riguarda prodotti AD USO ESCLUSIVO DEGLI INVESTITORI PROFESSIONALI E DELLE CONTROPARTI QUALIFICATE.

2 PROSPETTIVE DI MERCATO costosi come le automobili. Questo, a sua volta, avrebbe potenzialmente un impatto non solo sull economia cinese, ma su tutta l economia globale, data l importanza delle importazioni cinesi in settori quali materie prime, beni di lusso e automobili. Infine, la debolezza sui mercati cinesi potrebbe ritardare la normalizzazione dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. C È UN FILO CONDUTTORE IN QUELLO A CUI STIAMO ASSISTENDO? A mio avviso sì. Se si considera il quadro generale, i movimenti di mercato che si stanno verificando sono dovuti allo sgretolamento di una struttura economica che esiste da molto tempo, indubbiamente dall embargo petrolifero del In sostanza, nel 1973 le nazioni esportatrici di petrolio presero il controllo dei prezzi delle loro esportazioni, a quel tempo il petrolio. In questo modo provocarono uno spostamento del potere economico e iniziarono ad accumulare massicci flussi di capitale e a costituire riserve. Questa struttura economica generò degli squilibri importanti e le nazioni dell Opec accumularono ingenti riserve. Con il passare del tempo, anche le nazioni esportatrici che producevano manufatti assunsero il controllo economico dei prezzi delle loro esportazioni. Ciò avvenne in modo meno drastico che nei mercati petroliferi, incoraggiando le aziende globali a creare centri manifatturieri nei paesi emergenti. L attrattiva di tali paesi consisteva nella disponibilità di manodopera a basso costo e sufficientemente formata e al fatto che la produzione fosse più vantaggiosa anche tenendo conto dei costi di spedizione. Nel 2008 si erano ormai creati notevoli squilibri globali, laddove le nazioni sviluppate acquistavano beni e servizi (prevalentemente beni) dai paesi emergenti, pagandoli con denaro preso in prestito dai risparmiatori degli stessi paesi in via di sviluppo. La Cina ha per esempio costituito riserve per oltre 3000 miliardi di dollari Usa, di cui una parte sostanziale è costituita da prestiti agli Stati Uniti sotto forma di Treasury. Questi squilibri nel commercio e nel flusso di capitali hanno contribuito secondo gli analisti alla crisi del 2008 e in seguito a quella che è stata definita la grande recessione. I recenti sviluppi del mercato hanno dimostrato il cedimento di questa struttura in cui i paesi sviluppati prendono denaro in prestito dai paesi emergenti per acquistare beni da questi ultimi. Le riserve dei principali paesi emergenti esportatori stanno diminuendo e il potere economico sta ritornando ai paesi sviluppati. Forse l impatto a lungo termine sarà positivo, nel senso che correggerà gli squilibri di lunga data, ma nel breve termine genera una notevole volatilità. Inoltre, la correzione di questi squilibri difficilmente avverrà in tempi brevi. È dunque ragionevole attendersi in futuro un elevata volatilità sui mercati. Gli investitori dovrebbero essere cauti. Vi saranno opportunità, ma sarà indispensabile agire rapidamente. Stati Uniti A fine luglio il Bureau of Economic Analysis (Bea) ha reso noto che secondo la sua stima preliminare nei primi tre mesi del 2015 l economia statunitense ha registrato un espansione annua pari al 2,3%. Il Bea aveva stimato un tasso di crescita annuo dello 0,6% nel primo trimestre del L istituto ha indicato che l accelerazione nel secondo trimestre 2015 è stata alquanto generalizzata, con contributi positivi provenienti da spesa al consumo personale, esportazioni, spesa di governi centrali e locali e investimenti fissi nel settore dell edilizia residenziale. Ai primi di agosto l Institute for Supply Management (Ism) ha comunicato che l indice dei direttori d acquisto (Pmi) per il settore manifatturiero statunitense ha raggiunto quota 52,7% a luglio, in leggero calo rispetto al 53,5% di giugno. L Ism ha osservato che i nuovi ordini e la produzione hanno registrato un accelerazione, mentre la crescita dell occupazione ha mostrato lievi segnali di rallentamento. Il Census Bureau ha reso noto che le vendite al dettaglio di giugno hanno totalizzato, su base destagionalizzata, 442 miliardi di dollari, un incremento dello 0,3% rispetto a maggio e dell 1,4% rispetto allo stesso mese del Il Bureau of Labor Statistics (Bls) ha affermato che a giugno l occupazione non agricola ha registrato un incremento di unità e che il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 5,3%. Sono stati creati posti di lavoro nelle aree del commercio al dettaglio, della sanità, dei servizi professionali e tecnici e delle attività finanziarie. Il Bls ha inoltre rilevato, in separata sede, che l inflazione sui dodici mesi a giugno misurata dall indice dei prezzi al consumo (Ipc) è stata pari allo 0,1% (dato non destagionalizzato). Al netto dei prezzi dei generi alimentari e dell energia, il dato corrispondente era pari a +1,8%. Il verbale della riunione del Federal Open Market Committee (Fomc) tenutasi il 29 luglio ha evidenziato la natura graduale della ripresa economica statunitense. La crescita della spesa delle famiglie è stata moderata e il settore dell edilizia residenziale ha evidenziato un ulteriore miglioramento; tuttavia gli investimenti fissi delle imprese e le esportazioni nette sono rimasti deboli. Il mercato del lavoro ha continuato a migliorare con un aumento robusto dell occupazione e il calo della disoccupazione. Il Fomc ha ribadito che il tasso obiettivo sui federal fund resterà invariato al livello attuale di 0,00-0,25% fino a quando non si assisterà a un ulteriore miglioramento del mercato del lavoro statunitense. Il Fomc confida che l inflazione tornerà sul livello obiettivo del 2% nel medio termine. In un intervista rilasciata al Wall Street Journal ai primi di agosto, Dennis Lockhart, presidente della Federal Reserve Bank of Atlanta, ha dichiarato che a settembre sarebbe appropriato un aumento del tasso sui federal fund. 2

3 AGOSTO 2015 A luglio i principali listini azionari statunitensi hanno guadagnato terreno. L indice Msci Usa ha ad esempio guadagnato l 1,88%. Gli ultimi segnali indicano una buona crescita nel settore manifatturiero e dei servizi, con la creazione di numerosi posti di lavoro. OBBLIG Luglio è stato un mese remunerativo per gli investitori nel mercato obbligazionario statunitense. Si è registrato un calo dei rendimenti dei Treasury a 5, 10 e 30 anni (rispettivamente di 12, 17 e 22 punti base). Il clima è migliorato grazie alle previsioni di una crescita economica più forte (e quindi introiti pubblici) in un contesto di inflazione molto bassa. Forse a causa della previsione di un aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti, il credito in dollari Usa ha ottenuto nel mese risultati leggermente inferiori alla media, in particolare le obbligazioni con rating BBB o inferiore. Europa Alcuni indicatori hanno segnalato un continuo miglioramento delle condizioni generali nell area euro. L indice Pmi elaborato da Markit per il settore manifatturiero ha registrato una flessione molto contenuta, dai 52,5 punti di giugno ai 52,4 di luglio. Sebbene il Pmi calcolato da Markit per la Grecia sia sceso ai minimi storici, tutte le economie nazionali dell area euro, fatta eccezione per la Francia, hanno registrato un espansione a luglio. L indice Pmi del settore manifatturiero italiano è salito ai massimi da 51 mesi. Secondo la seconda stima di Eurostat, nel primo trimestre del 2015 il Pil è cresciuto dello 0,4% sia nell Eurozona che in tutta l Unione europea (Ue); rispetto al primo trimestre 2014 la crescita è stata rispettivamente dell 1,0% e dell 1,5%. A maggio 2015 la produzione industriale nell area euro è aumentata dell 1,6% su base annua, mentre il dato corrispondente per l insieme dell Ue è stato pari al 2,0%. Una stima preliminare comunicata in separata sede dall Eurostat ha inoltre indicato che a luglio l inflazione annua dei prezzi al consumo nell area euro era allo 0,2%, ossia allo stesso livello di giugno. Nella riunione di metà luglio, la Banca centrale europea (Bce) ha mantenuto invariati i tassi. Il tasso di rifinanziamento è allo 0,05%. Dopo la riunione, il presidente Mario Draghi ha confermato che la Bce continuerà ad acquistare titoli di Stato denominati in euro. Proseguono inoltre gli acquisti di titoli garantiti da attivi e covered bond, iniziati verso la fine del Complessivamente, gli acquisti di titoli dei settori pubblico e privato da parte della Bce ammonteranno a 60 miliardi di euro al mese e continueranno fino alla fine di settembre 2016 o sino a quando la Banca centrale riterrà che, nel medio termine, l inflazione rifletta il livello programmato che la colloca appena al di sotto del 2%. Draghi ha sottolineato che le misure della Bce hanno contribuito a far crescere l economia, ridurre la capacità produttiva inutilizzata e promuovere l espansione monetaria e del credito. Nel corso del mese il governo greco è giunto a un accordo con i creditori, ottenendo così un nuovo pacchetto di finanziamenti ponte. Nel Regno Unito il quadro economico e le condizioni operative delle imprese restano nel complesso positivi. Ai primi di agosto, Markit e Cips hanno reso noto che i rispettivi indici Pmi per il settore manifatturiero sono aumentati leggermente, dai 51,4 punti di giugno ai 51,9 di luglio, segnalando un miglioramento più rapido delle condizioni operative. L Office for National Statistics (Ons) ha annunciato che da giugno 2014 a giugno 2015 il suo indice della produzione è salito dell 1,5%. Il maggior contributo è giunto dall attività estrattiva di miniere e cave. A fine luglio, l Ons ha dichiarato che, in base alla sua stima preliminare, l economia britannica è cresciuta dello 0,7% nel secondo trimestre del 2015 o di 0,3 punti percentuali rispetto al primo trimestre Secondo l istituto, nel secondo trimestre 2015 il Pil è risultato più alto del 2,6% rispetto al secondo trimestre A metà luglio, l indagine sul mercato del lavoro dell Ons ha riscontrato che il tasso di disoccupazione nei tre mesi fino a fine maggio si è attestato al 5,6%, restando invariato rispetto ai tre mesi fino a fine febbraio. L Ons ha separatamente segnalato che a giugno 2015 l inflazione annua dei prezzi al consumo si attestava allo 0%, in calo rispetto al +0,1% di maggio Nelle riunioni di inizio luglio e agosto, il Comitato di politica monetaria della Banca d Inghilterra ha deciso di lasciare invariato il tasso di riferimento allo 0,50% e l entità del programma di acquisto di attivi a 375 miliardi di sterline. Tuttavia, nella seconda riunione, il membro del Comitato Ian McCafferty ha votato a favore di un aumento di 25 punti base del tasso di riferimento, ritenendo il rischio di un possibile aumento dell inflazione a medio termine complessivamente sufficiente per giustificare tale manovra. Ha inoltre segnalato che posticipando l avvio dell aumento graduale del tasso di riferimento vi sarebbe il rischio di doverlo aumentare bruscamente in un secondo momento. Tutti i membri del Comitato hanno però concordato sul fatto che il tasso di riferimento debba probabilmente restare al di sotto dei livelli medi storici per qualche tempo. A luglio l indice Msci Europe è progredito del 3,06% in dollari Usa. L indice Msci Europe ex UK ha guadagnato il 3,71%, mentre l indice Msci UK è salito dell 1,64%. Il clima è migliorato grazie al raggiungimento di un accordo tra il governo greco e i creditori. Gli aumenti degli indici sarebbero stati superiori se non fosse stato per lo scivolone dell euro e della sterlina rispetto al dollaro Usa. OBBLIG Come accaduto per i Treasury Usa, anche i rendimenti sui Bund tedeschi e sui Gilt britannici con scadenze più lunghe hanno subito un netto calo. Una delle caratteristiche 3

4 PROSPETTIVE DI MERCATO principali del mese è stata la forte sovraperformance dei titoli di Stato nella maggior parte dei paesi periferici dell area euro, dovuta in parte al raggiungimento di un accordo tra il governo greco e i creditori e in parte ai continui segnali di crescita economica in molti paesi dell Eurozona. A luglio, diversamente dal credito in dollari Usa, tutte le classi di credito in euro hanno sovraperformato. Giappone All inizio di agosto, il Nikkei ha segnalato un aumento dell indice Pmi per il settore manifatturiero giapponese, dal 50,1 di giugno al 51,2, indicando un miglioramento delle condizioni operative. Gli ultimi risultati sono attribuibili agli incrementi segnati da produzione, nuovi ordini, occupazione e acquisti. L istituto di statistica nazionale ha riferito che la spesa media mensile al consumo per famiglia è stata pari a yen in giugno, in calo dell 1,5% in termini nominali e del 2,0% in termini reali rispetto allo stesso mese del In una nota a parte, l istituto ha dichiarato che l inflazione dei prezzi al consumo nei primi sei mesi dell anno è stata pari allo 0,4% dopo la flessione dello 0,2% registrata a giugno. Il Ministero dell economia, del commercio e dell industria nipponico ha reso noto che a giugno la produzione industriale è aumentata dello 0,8% in termini destagionalizzati e del 2,0% su base annua. In base a una seconda stima del Cabinet Office, nel primo trimestre 2015 il Pil reale è cresciuto dell 1,0%, ovvero a un tasso del 3,9% su base annua. Dopo aver ampliato il programma di acquisto di attivi a ottobre, nella riunione di inizio agosto la Bank of Japan (BoJ) ha lasciato invariata la propria politica monetaria. L istituto acquisterà titoli di Stato nazionali (Jgb) aumentando le consistenze a un ritmo annuale di circa miliardi di yen. La scadenza media residua dei titoli acquistati sarà di 7-10 anni. La BoJ acquisterà anche exchange-traded fund (Etf) e fondi immobiliari giapponesi (J-Reit) aumentando rispettivamente le consistenze a un ritmo annuale di 3000 e 90 miliardi di yen circa. Saranno conservate le posizioni in carta commerciale e obbligazioni societarie per circa 2200 e 3200 miliardi di yen rispettivamente. Nel corso del mese l indice Msci Japan ha guadagnato lo 0,46% in dollari Usa. Se non fosse stato per la debolezza dello yen, l incremento sarebbe stato più marcato. Gli ultimi dati Pmi indicano un accelerazione della crescita nel settore manifatturiero e dei servizi. OBBLIG A luglio la curva dei rendimenti dei titoli di Stato giapponesi (Jgb) ha registrato una leggera flessione di 2-5 punti base. Asia-Pacifico escluso Giappone All inizio di agosto il Caixin ha segnalato un calo dell indice Pmi per il settore manifatturiero cinese dai 49,4 punti di giugno ai 47,8 di luglio, il livello più basso degli ultimi due anni. Il calo dei nuovi ordinativi e dei nuovi ordini all esportazione ha spinto le aziende manifatturiere a tagliare la produzione della percentuale più alta registrata dalla fine del Tuttavia, grazie alla tenuta del settore dei servizi, l indice Pmi Caixin composito per la Cina si è attestato a 50,2, ossia sopra la soglia che separa contrazione ed espansione, contro il 50,6 di giugno. Il Nikkei ha segnalato un aumento del suo Pmi per il settore manifatturiero indiano dai 51,3 punti di giugno ai 52,7 di luglio. Si è registrata un accelerazione nella produzione e nei nuovi ordini all esportazione. La crescita nel settore dei servizi in India ha determinato un aumento dell indice Pmi composito Nikkei dai 49,2 punti di giugno ai 52,0 di luglio. In altre parti della regione Asia-Pacifico, la New Zealand Reserve Bank ha tagliato il tasso d interesse principale di 25 punti base, portandolo al 3,00%. Tale banca centrale ha sottolineato che il ritmo della crescita era rallentato e che l inflazione era inferiore all intervallo di riferimento dell 1-3%. A luglio l indice Msci relativo ai mercati emergenti della regione Asia-Pacifico ha ceduto l 8,62% in dollari Usa. Malgrado le misure ufficiali per sostenere i mercati delle A-share cinesi, i prezzi hanno continuato a scendere. L indice Msci China A 50 ha perso il 14,49% in dollari Usa. Gli ultimi Pmi indicano un deterioramento delle condizioni per i produttori di Cina, Taiwan, Corea del Sud, Malesia e Indonesia. Avendo perso soltanto lo 0,43% in dollari Usa nel corso del mese, l indice Msci relativo alla Malesia è quello che ha sovraperformato nella regione. America Latina In occasione della riunione di fine luglio, la banca centrale del Brasile ha risposto alla persistente inflazione nazionale con un ulteriore aumento di 50 punti base del tasso Selic, ora al 14,25%. La banca centrale ha però segnalato che sarà poco probabile un ulteriore aumento del tasso di riferimento. L indice Pmi elaborato da Markit per il settore manifatturiero brasiliano ha registrato un rialzo, dai 46,5 punti di giugno ai 47,2 di luglio (il livello massimo degli ultimi cinque mesi). Tuttavia, la debolezza del settore dei servizi ha fatto scendere il Pmi composito di Markit da 41,0 a 40,8, il livello più basso da marzo Il Pmi elaborato da Markit per il settore manifatturiero messicano è balzato dai 52,0 punti di giugno ai 52,9 di luglio, grazie a una ripresa dei volumi delle nuove attività e degli ordini all esportazione. 4

5 AGOSTO 2015 A luglio l indice Msci Latin America ha registrato un calo dell 8,45%, sostanzialmente dovuto alla flessione del real brasiliano causata dalla reazione degli investitori agli ultimi segnali di debolezza economica. Nel corso del mese l indice Msci Brazil ha perso il 12,29%. Alla fine di luglio, la banca centrale brasiliana ha aumentato il tasso di riferimento di altri 50 punti base, portandolo al 14,25%, ma ha segnalato che non inasprirà ulteriormente la politica monetaria. L incremento dei nuovi ordinativi all esportazione ha determinato un accelerazione della crescita nel settore manifatturiero messicano. Perdendo soltanto il 2,71% in dollari Usa, l indice Msci relativo al Messico ha registrato una performance superiore alla media della regione. Europa orientale, Medio Oriente e Africa Ancora una volta, l attenzione politica è rimasta focalizzata sul contesto di bassa inflazione. La banca centrale ungherese, ad esempio, ha abbassato il suo tasso di riferimento di altri 15 punti base, portandolo all 1,35% verso la fine di luglio. L istituto ha osservato che la crescita economica dovrebbe proseguire a un ritmo sostenuto in Ungheria, grazie al rafforzamento della domanda interna e alle maggiori esportazioni. Tenendo in considerazione il rischio di un notevole rallentamento economico nonostante il leggero rafforzamento dei rischi inflazionistici, a fine luglio la banca centrale russa ha tagliato il tasso di riferimento di altri 50 punti base, dall 11,50% all 11,00%. Markit ha segnalato un calo del suo Pmi per il settore manifatturiero russo dai 48,7 punti di giugno ai 48,3 di luglio. Secondo questo indicatore, il settore è in contrazione da otto mesi consecutivi. Per contro, il settore dei servizi russo è ritornato a crescere. In Turchia, il Pmi elaborato da Markit per il settore manifatturiero è risalito a 50,1 punti, segnalando una stabilizzazione delle condizioni operative. In Polonia, il Pmi di Markit per il settore manifatturiero è salito a 54,5, il livello più alto degli ultimi quattro mesi, indicando un forte miglioramento del contesto operativo. Negli Emirati Arabi Uniti (Eau) e in Arabia Saudita, i Pmi per i settori privati non petroliferi segnalano un accelerazione della crescita all inizio del terzo trimestre A luglio l indice Msci Eastern Europe ha lasciato sul terreno il 5,96% in dollari Usa, un calo attribuibile principalmente all ulteriore deprezzamento del 12% circa del rublo russo nei confronti del dollaro Usa. Un evento di rilievo del mese è stato il taglio di altri 50 punti base del tasso d interesse di riferimento operato dalla banca centrale russa, che lo ha portato all 11,0%. La South African Reserve Bank ha invece incrementato il tasso di riferimento di 25 punti base, a quota 6,00%, in risposta all aumento dei rischi di inflazione e all esigenza di normalizzare il tasso. Nel corso del mese gli indici Msci per Ungheria, Repubblica Ceca ed Emirati Arabi Uniti (Eau) hanno registrato un rialzo in dollari Usa.

6 Informazioni sull autore ANDREW HARMSTONE Managing Director Andrew Harmstone è Lead Portfolio Manager per la strategia Global Balanced Risk Control (GBaR) e fa parte del Global Multi Asset Group, guidato da Cyril Moullé-Berteaux. È approdato a Morgan Stanley nel 2008 e vanta 34 anni di esperienza nel settore. Prima di entrare nella società ha lavorato presso Bear Stearns nel ruolo di Head of European Equity Quantitative Research. In precedenza ha diretto le aree European Equity Derivatives e Quantitative Research di Lehman Brothers. Nel 2004, quando lavorava presso Lehman, si è aggiudicato il primo posto nella categoria Derivatives Research in Europa nell ambito dell indagine relativa agli investitori istituzionali. È stato inoltre Head of Product Development presso Credit Suisse e ha occupato diverse posizioni, tra cui European Head of Structured Derivatives e US Head of the Futures and Options Group presso J.P. Morgan Investment Management, ed è stato consulente della Presidential Task Force on Market Mechanisms incaricata di studiare la crisi dei mercati del Harmstone ha conseguito un Master of Arts in Business Economics presso la University of Pennsylvania e un Bachelor of Arts (Honors) in Economics presso la University of Wisconsin. Morgan Stanley Investment Management 1 Morgan Stanley Investment Management, assieme alle consociate specializzate in servizi di consulenza d investimento, vanta un organico formato da 585 professionisti d investimento dislocati in tutto il mondo e al 30 giugno 2015 gestiva o vigilava attività per 403 miliardi di dollari. Morgan Stanley Investment Management punta ad offrire performance d investimento di lungo termine superiori, un servizio d eccellenza e una gamma esaustiva di soluzioni di gestione degli investimenti pensate per una base di clienti diversificata, comprendente governi, istituzioni, grandi aziende e privati di tutto il mondo. Per maggiori informazioni, inviare una a inforetail@morganstanley.com o consultare il sito 1 Fonte: Morgan Stanley Investment Management è la divisione di asset management di Morgan Stanley. Gli attivi sono gestiti dai team rappresentanti le diverse entità giuridiche di Morgan Stanley Investment Management; i team di gestione di portafoglio lavorano principalmente dagli uffici di New York, Filadelfia, Londra, Amsterdam, Singapore e Mumbai. Le cifre si riferiscono al patrimonio totale gestito/amministrato da Morgan Stanley Investment Management. AD USO ESCLUSIVO DEGLI INVESTITORI PROFESSIONISTI E DELLE CONTROPARTI QUALIFICATE La fonte di tutti i dati è il Global Multi Asset Group di Morgan Stanley Investment Management (MSIM). Il presente documento esprime le opinioni del gruppo Global Multi Asset di Morgan Stanley Investment Management (MSIM). Esso non riflette le opinioni di tutti i gestori di portafoglio MSIM e potrebbe non trovare riscontro nelle strategie e nei prodotti offerti dalla Società. Il presente documento è stato redatto a scopo informativo e non è da intendersi come una raccomandazione all acquisto o alla vendita di valori mobiliari o all adozione di qualsiasi strategia d investimento. Si invitano gli investitori a richiedere il parere dei propri consulenti professionisti circa l adeguatezza delle decisioni d investimento. Le opinioni dell autore possono variare senza preavviso ai destinatari del presente documento. Il presente documento di promozione finanziaria è pubblicato e autorizzato per la distribuzione nel Regno Unito a soggetti che si qualificano come professional clients (clienti professionali) o eligible counterparties (controparti qualificate), ai sensi delle definizioni contenute nei regolamenti della Financial Conduct Authority britannica, da Morgan Stanley Investment Management Limited, 25 Cabot Square, Canary Wharf, London E14 4QA, una società autorizzata e disciplinata dalla Financial Conduct Authority. Il presente documento è stato pubblicato da Morgan Stanley Asia Limited per essere utilizzato a Hong Kong da professional investors (investitori professionisti) ai sensi delle definizioni contenute nella Securities and Futures Ordinance di Hong Kong (Cap 571). I contenuti del presente documento non sono stati verificati o approvati da alcuna autorità di vigilanza, ivi compresa la Securities and Futures Commission di Hong Kong. Di conseguenza, salve le esenzioni eventualmente previste dalle leggi applicabili, il presente documento non può essere pubblicato, diffuso, distribuito, indirizzato o reso disponibile al pubblico a Hong Kong. Il presente documento è destinato e sarà distribuito solo ai soggetti residenti nelle giurisdizioni in cui la sua distribuzione o disponibilità non siano vietate dalle leggi e normative vigenti Morgan Stanley EMEA-CRC-NA LN

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