Il commercio mantovano tra corti, ville, terre verdi e d'acqua"

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1 Terzo bando Distretto Diffuso di rilevanza intercomunale Misura A - D.G.R. N del 9/11/2009 Regione Lombardia D.G. Commercio Fiere e Mercati Programma di Interventi dal titolo Il commercio mantovano tra corti, ville, terre verdi e d'acqua" Capofila: Comune di Marmirolo (MN) Partner Pubblici: Comune di Porto Mantovano (MN) Comune di San Giorgio di Mantova (MN) Comune di Roverbella (MN) Associazione Confesercenti MN 1

2 Partner Privati Commercianti Del Comune di Marmirolo Fiorini Fiorella, in qualità di legale rappresentante della ditta Alimentari Fiorini Aldo di Fiorini Fiorella e C. Snc Solazzo Ernesto, in qualità di legale rappresentante della ditta L'Oasi S.a.s di Solazzo Ernesto e C. Lucchini Piergiorgio, in qualità di legale rappresentante della ditta Macelleria Lucchini di Lucchini Piergiorgio Bellintani Federica, in qualità di legale rappresentante della ditta Fede Bar di Bellintani Federica Cavicchia Giulio, in qualità di legale rappresentante della ditta Cavicchia Srl Raschini Fiorenza, in qualità di legale rappresentante della ditta Raschini Snc di Raschini Oscardo Gino e C. Del comune di Porto Mantovano Betti Maria,, in qualità di legale rappresentante della ditta My Sport Srl Tebaldi Gastone, in qualità di legale rappresentante della ditta Bar Sport di Tebaldi Gastone Del comune di San Giorgio di Mantova Sottili Stefano, in qualità di legale rappresentante della ditta Petit Cafè di Sottili Stefano & C. Sas Turle Cosetta, in qualità di legale rappresentante della ditta Premio Sport di Turle Cosetta Bellintani Simone, in qualità di legale rappresentante della ditta Laura D. Fashion di Simone Bellintani & C. Snc Del Comune di Roverbella Solazzo Ernesto, in qualità di legale rappresentante della ditta "L'OASI S.A.S DI SOLAZZO ERNESTO E C. - "OGGI CUCINO IO" Cazzetta Marisa, in qualità di legale rappresentante della ditta Osteria Al Cantone di Cazzetta Marisa Sas Madella Roberto, in qualità di legale rappresentante della ditta Madella Roberto Moioli Monica, in qualità di legale rappresentante della ditta M.D.V. di Moioli Monica Favaretto Marino, in qualità di legale rappresentante della ditta F.V.S. di Favaretto Marino & C. Snc Fenzi Monica, in qualità di legale rappresentante della ditta Caffetteria Gelamania di Fenzi Monica Gozzi Fausto, in qualità di legale rappresentante della ditta Panificio Gozzi di Gozzi Fausto & C. Snc Bulgarelli Emanuela, in qualità di legale rappresentante della ditta Moda In di Bulgarelli Emanuela Meneghetti Nicoletta, in qualità di legale rappresentante della ditta Rubini Abbigliamento di Meneghetti Nicoletta & C. Sas Cremonini Agostino, in qualità di legale rappresentante della ditta Cremonini Arredamento di interni di Cremonini Agostino & C. Snc 2

3 E i Partner di rete seguenti: Camera di Commercio Industria e Artigianato di Mantova Unione del Commercio e dei Servizi di Mantova Provincia di Mantova AIDO di San Giorgio di Mantova AVIS San Giorgio di Mantova Associazione Il Gelso Polisportiva Pozzolese A.S.D. Associazione Il Girasole AUSER Centro Sociale La Torre Associazione ricreativo culturale La Piazza Associazione Gruppo Manifestazioni Marmirolesi Centro Anziani Bancole 3

4 Capitolo I Premesse e motivazione del partenariato alla partecipazione al Bando 5

5 Con il presente progetto si intende cogliere l invito di questo bando alla creazione di un sistema territoriale diffuso di imprese commerciali nel territorio del medio mantovano (Grande Mantova), qui definito come Distretto diffuso di rilevanza intercomunale. "Rivivi il commercio Mantovano tra corti, ville, terre verdi e d'acqua", promosso dai Comuni di Marmirolo (Capofila del partenariato) e dai comuni contermini di Porto Mantovano, San Giorgio di Mantova e Roverbella, con i rispettivi operatori commerciali, soggetti privati coinvolti e l Associazione Confesercenti di Mantova, si pone nell ottica del bando per promuovere la competitività delle aziende del commercio tradizionale di quest area attraverso proposte congiunte pubblico/private volte alla rigenerazione del contesto di riferimento. Il progetto verte pertanto sulla messa a sistema degli operatori di distretto sia pubblici che privati con diversi gradi di coinvolgimento e intende dar inizio ad un processo da sistematizzare negli anni, che riguarda l attenzione per la piccola distribuzione commerciale posta sul territorio del distretto con svariate micro e macro azioni di animazione socio-economica, più sotto dettagliate ed interventi congiunti concertati a livello di distretto. L idea portante del progetto è quella di creare, come appunto richiamato nel titolo stesso del distretto, un richiamo nuovo per consumatori, residenti, turisti alla fruizione del territorio, delle sue bellezze naturalistiche e paesistiche unitamente ad un ritrovato interesse per il consumo nei centri storici del distretto diffuso. "Rivivi il commercio Mantovano tra corti, ville, terre verdi e d'acqua" si pone obiettivo di attrarre, tramite le azioni congiunte programmate e la strategia politica distrettuale, acquisti dei residenti del distretto, non residenti e visitatori, grazie alle molteplici azioni di promozione territoriale singole e congiunte già previste, programmate e da programmare nel periodo 2010/2012. Anche ques iniziativa sul distretto del commercio si pone in linea con le programmazioni presenti nell area: PARCO NATURALE DEL MINCIO (coinvolti i Comuni di Marmirolo e Porto Mantovano) Il Parco Naturale del Mincio è un parco regionale, è stato infatti istituito dalla Regione Lombardia nel 1984, nell ambito della legislazione sulle aree protette che ha vincolato molta parte del territorio lombardo. La gestione del territorio, iniziata nel 1986 (decreto n. 58, 17 gennaio 1986), è stata affidata al Consorzio del Parco Naturale del Mincio, formato dai Comuni rivieraschi e dall Amministrazione Provinciale di Mantova. È costituito da: un Assemblea generale formata da 57 rappresentanti, dall Ufficio di Presidenza e da un Consiglio Direttivo. Giuridicamente è un consorzio di Enti locali. Vi fanno 6

6 parte i Comuni di Mantova, Ponti sul Mincio, Monzambano, Volta Mantovana, Goito, Marmirolo, Porto Mantovano, Rodigo, Curtatone, Virgilio, Bagnolo San Vito, Roncoferraro e Sustinente.Il Parco deve tutelare zone di grande pregio naturalistico e di valore paesaggistico inserite come gioielli in un territorio densamente abitato, dove l agricoltura è molto intensiva, gli animali da allevamento sono cinque volte gli abitanti e dove fiorisce un economia di buon reddito che poggia su un artigianato diffuso e su piccole, medie e grosse imprese industriali. È un obiettivo difficile da perseguire, ma indispensabile per preservare e valorizzare un bene legato alla memoria storica della gente che ha abitato sulle rive del Mincio. La diffusione del fenomeno degli inquinamenti del suolo e delle acque, la manomissione del territorio, hanno in questi anni creato la paura che si vada verso l irreparabile e hanno quindi stimolato una coscienza ed una cultura per cercare un equilibrio fra sviluppo della società moderna e conservazione dell ambiente. L amministrazione del Parco del Mincio si propone quindi di valorizzare i pregi naturalistici del Parco, oltre alle memorie storiche di questo territorio. Basti pensare a Virgilio o, in tempi più vicini a noi, alle battaglie risorgimentali. ECOMUSEO DELLA RISAIA DEI FIUMI E DEL PAESAGGIO RURALE MANTOVANO (coinvolto il Comune di San Giorgio di Mantova) Il Comune di Castel d'ario, insieme ad altri sette centri (Roncoferraro, San Giorgio di Mantova, Bigarello, Villimpenta, Virgilio, Bagnolo San Vito e Castelbelforte), ha dato vita all'«ecomuseo della risaia, dei fiumi e del paesaggio rurale mantovano». L ecomuseo offre la possibilità di rivisitarel' impronta della vita contadina, che ancora è alla base della vita quotidiana nei nostri luoghi e quindi le ricette dei risotti, ma anche i metodi antichi della pesca delle rane e dei pesci gatto, le storie raccontate dalle mondine, l' arte di impagliare le sedie con l' erba palustre, il dialetto, la bellezza del paesaggio dove il Mincio s' incontra con il Po, la bellezza delle cascine e l' ingegno delle opere idrauliche. Tradizioni e valori da conservare. La compagine pubblico/privata ha favorito il formarsi della consapevolezza del distretto del commercio che accomuna situazioni affini del commercio tradizionale dei centri suburbani periferici al capoluogo Mantovano, caratterizzato da perdita di significatività, perdita di fatturati, chiusura di realtà storiche, sensazione di isolamento ed inutilità. Il Distretto Diffuso del Commercio del medio mantovano denominato "Rivivi il commercio Mantovano tra corti, ville, terre verdi e d'acqua" tramite i suoi 4 Comuni Partner, la sua associazione maggiormente rappresentativa del settore - Confesercenti e con il supporto del partenariato pubblico-privato composta da n. 21 esercenti il commercio e le Associazioni no profit del territorio: promuove la valorizzazione integrata dello spazio urbano e sovracomunale con presenza di attività commerciali al dettaglio (riqualifica urbana e interventi di miglioramento qualità urbana); 7

7 promuove l innovazione del sistema delle imprese del commercio e riconosce alla funzione commerciale un ruolo di supporto alla coesione sociale e territoriale prefigura un vantaggio dalla gestione in Comune di determinati aspetti dell attività promozionale rispetto a quella individuale (EVENTO UNICO DI DISTRETTO 2010/2011); 8

8 Capitolo II Descrizione dell area oggetto di intervento con particolare riferimento all individuazione dei sistemi commerciali di riferimento e con indicazione di eventuali studi e analisi di settore funzionali all obiettivo del Distretto promosso 9

9 2.1 Le caratteristiche territoriali dell area di intervento Informazioni su contesto geografico L ambito territoriale interessato dal presente Distretto diffuso del commercio del medio mantovano dal titolo: "Rivivi il commercio Mantovano tra corti, ville, terre verdi e d'acqua", è rappresentato da due comuni che fanno parte del Parco del Mincio (Porto Mantovano e Marmirolo) e il comune di San Giorgio di Mantova che fa parte dell associazione Città del Bio. Nello specifico, l area comprende 4 comuni: Marmirolo; Porto Mantovano; Roverbella; San Giorgio di Mantova. Questi quattro comuni rappresentano un ambito territoriale riconoscibile, anche sul piano percettivo, cosiddetta Grande Mantova Il territorio della provincia presenta un importante sistema idrografico: è attraversato dal fiume Po, da ovest a est per 78 km, e dal Mincio, che proviene dal Garda e scorre in modo irregolare fin dopo Goito, dove perde ogni pendenza e forma tre laghi (Superiore, Inferiore e di Mezzo), sulle sponde dei quali si è sviluppata, nei secoli, la città capoluogo. Alla felice posizione geografica della provincia non corrisponde,tuttavia, una soddisfacente dotazione infrastrutturaledi collegamenti stradali e ferroviari: sotto questo aspetto, Mantova si attesta su livelli inferiori al dato medio italiano. Fatta 100 la media Italia, infatti, la provincia virgiliana,risulta fortemente svantaggiata per la rete stradale (69,4) e per la rete ferroviaria (51,2). Queste infrastrutture, infatti, sono le medesime di anni fa. Tale identità territoriale è riconosciuta anche dal PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) della Provincia di Mantova, che individua elementi di omogeneità legati ai caratteri ambientali (corridoi ambientali e sistemi di valori ambientali alla scala della rete ecologica provinciale), così come da una lettura storica del sistema insediativo, che evidenzia una matrice comune sotto il profilo dei valori culturali (per esempio il sistema dei castelli, delle fortificazioni, dei nuclei storici). 10

10 La provincia occupa il terzo posto nella classifica sul benessere urbano relativa al 2006 e risulta essere una delle città più sostenibili (dopo Belluno e Bergamo) tra i 103 capoluoghi di provincia. Questo primato è stato conseguito grazie all abbondanza di zone pedonali, di zone a traffico limitato, di piste ciclabili (ciclabile Mantova-Peschiera con passaggio da Bosco Fontana/Pozzolo-Marmirolo e facile raggiungibilità da Roverbella), di spazi verdi e per la buona qualità dell acqua. Nella classifica di Legambiente la provincia virgiliano si distingue anche per la partecipazione ambientale, per il teleriscaldamento, per l offerta e l utilizzo di bus. Precipita, invece, nella parte bassa della classifica per la presenza di polveri sottili, per la produzione pro-capite di rifiuti, per i consumi di acqua pro-capite, per il consumo di carburante, per i consumi elettrici e per la qualità del parco auto. Cod. Com Comune Prov. Popolazion e residente 2008 Popolazione per classi di età 2007 Superfici e in Km 2 <= 15 >= 65 Marmirolo MN % 41.7% 42 Porto Mantovan o MN % 18.4% Roverbell a MN % 20.0% San Giorgio di Mantova MN ,6% 16,8% 24 L area Medio del mantovano è la zona del capoluogo con la fascia dei comuni che ad esso fanno corona. Zona pianeggiante per eccellenza attraversata dal Mincio. Dal punto di vista paesaggistico interessanti soprattutto le zone umide, che sono diventate aree protette di grande rilevanza naturalistico ambientale, quali le aree protette, che rientrano nel Parco del Mincio La pianura è, come si intuisce facilmente, a forte vocazione agricola ma anche zootecnica: di qui un industria agroalimentare che si segnala per numerose produzioni tipiche: salumi insaccati e formaggi, su tutti il grana padano (Presidio Grana Padano e prati stabili a Marmirolo). Il Medio mantovano offre ricche testimonianze della propria storia secolare e monumenti degni di essere presi in considerazione (quest area è di particolare pregio per Ville Gonzaghesche, Villa Schiarino e Villa Favorita a Porto Mantovano, Resto castello gonzaghesco nella tenuta di Bosco Fontana a Marmirolo, corti agricole di enorme pregio e rinomanza Costa Vecchia a San Giorgio, Casali a Roverbella). 11

11 2.2 Il contesto economico - sociale del distretto Il distretto individuato è una sottoporzione dell area economica di Mantova (Grande Mantova, medio mantovano), che nel suo complesso vanta una superficie di 656,3 Kmq, risulta la zona più estesa. Situata nella parte centro-orientale della provincia di Mantova, si compone dei comuni di Bagnolo San Vito, Bigarello, Borgoforte, Castelbelforte, Castel d Ario, Castellucchio, Curtatone, Mantova,Marmirolo, Porto Mantovano, Rodigo, Roncoferraro, Roverbella, San Giorgio di Mantova, Villimpenta e Virgilio. Vi risiedono persone (dato 2007), che rappresentano il 37,5% degli abitanti della provincia. L 8,3% dei residenti dell area non ha cittadinanza italiana. Il comune più importante per numero di abitanti è Mantova, comune capoluogo (con cittadini residenti). Nell area hanno sede imprese (al 2007), di queste sono artigiane. Complessivamente le unità locali sono Le aziende agricole presenti al Censimento dell Agricoltura (anno 2000) erano e occupavano persone. Il settore manifatturiero conta unità locali e coinvolge addetti (il 26,8% della provincia; dato al 2005). L area risulta particolarmente specializzata nell industria tessile e abbigliamento e nell industria alimentare, ma possiede anche altre produzioni di rilievo quali: la meccanica, la metallurgia e la chimica. I servizi rappresentano l attività prevalente dell area, grazie alla presenza del capoluogo, infatti le unità locali del terziario sono complessivamente (il 42,7% della provincia) e si avvalgono di addetti, quasi la metà dell intera provincia. Il 45% delle imprese del terziario è impegnata nel commercio, concentrando un terzo degli addetti del comparto. Tra gli altri servizi, sia in termini di unità locali, sia di addetti, i più importanti sono quelli per le imprese, il cosiddetto terziario avanzato (2.282 unità locali con addetti). Le altre attività di rilevanza nel terziario sono i trasporti (con addetti al 2005), gli alberghi e ristoranti (con 2.607), il credito (con 2.368) e la sanità e servizi sociali (con 2.178). ATTIVITA' ECONOMICHE iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio 2007 COMUNI Sedi di impresa Unità locali Registrate Attive Artigiane Attive/100 abit Registrate Attive Artigiane Attive/100 abit 12

12 2.3 Le infrastrutture del territorio Le infrastrutture e le strutture di comunicazione (accessibilità e mobilità interna) acquistano rilevanza in chiave di qualità della vita per la possibilità di raggiungere, in tempi relativamente brevi, i luoghi. Analizzando i vari fattori legati al sistema di comunicazioni del territorio provinciale si possono evidenziare due particolarità: _ il potenziale esistente dato dalla sua posizione geografica vicino agli sbocchi verso l esterno (San Giorgio casello Mantova Nord sulla direttrice autostradale A22 Brennero/Modena con innesto all altezza di Verona nord della comunicazione autostradale A4 Milano-Venezia e in direzione Modena innesto su autostrada A1 Milano_Roma); _ la sufficienza del sistema di trasporto pubblico linea suburbana MN/Tripoli-San Giorgio servita con corse ogni 15/30 minuti; linea suburbana MN/Porto Mantovano ben servita con corse ogni 15/30 minuti; linea extra urbana per Marmirolo e Roverbella con corse sulla statale bresciano in Direzione MN/Brescia per i collegamenti con MArmirolo ogni ora, mentre minori collegamenti sono previsti per Roverbella sulla linea extra urbana MN/Roverbella con passaggio tramite il Comune di Porto Mantovano; questi quattro comuni sono posti sul passaggio degli assi stradali provinciali più importanti: provenendo dal capoluogo mantovano in direzione Brescia si colloca Marmirolo; in direzione Verona si collocano Porto Mantovano e Roverbella; in direzione autostrada A22 e Padova si colloca san Giorgio. Tra loro poi i comuni comunicano con una fitta rete di piccole strade vicinali che compongono l itinerario paesistico più affascinante (strada del riso, strada delle corti e delle ville, strada dei parchi verdi e d acqua) su strada e la totale assenza di trasporto ferroviario; da San Giorgio attraverso la strada del riso si giunge a Roverbella, continuando sulla strada bassa si prosegue lungo il corso d acqua canale mincio in direttiva Marmirolo e da Marmirolo tramite strada dei prati verdi stabili si sbocca a Porto Mantovano; lo stesso percorso sopra tracciato è percorribile con bicicletta in tratti di vere e proprie ciclabili o tratti di strada provinciale o vicinale secondaria. Sono in fase di costruzione tangenziali, rotonde, modifica della viabilità per snellire il flusso di traffico della statale bresciana in passaggio da Marmirolo attraverso la valorizzazione di corridoi interni posti sul confine dei 3 comuni marmirolo/porto mn/roverbella. 13

13 2.4 Il contesto economico in cui si muove il Distretto diffuso Il quadro Economico Internazionale 1 Il peggioramento del quadro economico mondiale iniziato nel 2007 si è aggravato il 15 settembre 2008, cioè dal fallimento di Lehman Brothers, da tutti considerato il grande spartiacque della crisi, gli shock finanziari hanno velocemente coinvolto aziende e famiglie in tutto il mondo. L impressione più diffusa è che si tratti di una grave crisi: la produzione industriale e il commercio a livello internazionale potranno registrare ulteriori diminuzioni e l efficacia delle misure di politica economica dipenderà molto dalla capacità di agire in modo coordinato. Dalle stime diffuse nel recente Rapporto di previsione, redatto da Prometeia (aprile 2009), emerge che la recessione nel 2009 porterà ad una significativa caduta del PIL globale (-0,8%) su base annua. Per Europa, Stati Uniti e Giappone ciò potrebbe corrispondere ad un aumento del PIL di poco superiore al mezzo punto percentuale. Secondo le stime contenute nel World Economic Outlook dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) pubblicato il 22 aprile 2009, l economia mondiale nel 2009 dovrebbe contrarsi del 1,3%, mentre la ripresa potrebbe arrivare solo nella seconda parte del Vale la pena di ricordare che gli economisti del Fondo, nel gennaio scorso, avevano mostrato di credere ad una crescita globale positiva nel 2009, anche se minima (+0,5%). Quindi i dati più recenti, la cui signifi catività e tenuta andranno vagliate nelle prossime settimane, non hanno modifi cato le proiezioni di un periodo di crisi economica ancora piuttosto lungo. Anche sugli effetti delle eccezionali misure di politica economica adottate in quasi tutto il mondo per stimolare la domanda aggregata, gli esperti del FMI non sembrano esprimere una valutazione positiva circa la possibilità di arrestare l attuale dinamica recessiva.il Rapporto OCSE Economic Outlook, pubblicato alla fi ne del mese di marzo 2009, descrive una profonda e coordinata fase di affanno per le economie dei paesi più industrializzati. Se le politiche di stimolo annunciate nei vari incontri internazionali, e confermate dal Summit dei G20 di Londra, saranno applicate con determinazione dai governi dei paesi OCSE, si prevede che nel corso del 2010 la lenta ripresa della produzione industriale potrà orientare. La zona Euro è entrata in una recessione profonda, favorita dalle criticità sui mercati finanziari, dal crollo dei prezzi dei valori borsistici, dalla caduta nella domanda estera e da una crescente incertezza di fondo. Il quadro congiunturale UEM è peggiorato in modo critico alla fine del Il crollo delle esportazioni nel quarto trimestre (-6,7 % rispetto al trimestre precedente), insieme con quello degli investimenti, ha determinato una caduta dei ritmi produttivi, dei quali si prefigura un ulteriore caduta all inizio del I consumi delle famiglie sono anch essi diminuiti, nonostante il forte ridimensionamento dell inflazione, probabilmente frenati dall incertezza sulle prospettive occupazionali in futuro. Complessivamente, l anno 2008 si è chiuso con incremento del PIL leggermente positivo (+0,8%) per l UEM. I fattori di crisi per l economia europea sono collegati alle difficoltà del settore manifatturiero, che è stato colpito in maniera notevole dalla caduta dell export. La difficile evoluzione congiunturale è poi aggravata dalla crisi delle vendite al dettaglio, evidentemente sotto gli effetti della crescente disoccupazione che sta emergendo in tutti i paesi dell Europa. Il tasso di disoccupazione in Europa risulta in aumento, a ritmi crescenti, già a partire dal Le previsioni Prometeia e FMI mostrano una tendenza preoccupante che vede la disoccupazione toccare quota 10% nel 2009, mentre dal 2010 si dovrebbe superare tale soglia. Fonte: Rapporto Economico Provinciale

14 La situazione economica italiana 2 Per l economia italiana gli effetti della crisi economica globale potrebbero risultare molto profondi e non di breve durata. I segnali di recessione erano già evidenti alla fine del 2008, con una contrazione del PIL che si è rilevata pari al -1%. Prometeia e FMI prevedono che i dati per il 2009 potranno mostrare una tendenza ancor meno favorevole. La frenata dell export insieme alle incertezze sul fronte dei consumi interni sembrano spingere verso il basso la dinamica del PIL italiano. Secondo gli economisti di Washington quest anno l economia italiana registrerà un calo del Pil del 4,4%, che sarà seguito da un altro calo, dello 0,4%, nel 2010 (fig. 1.6). Le stime sono sostanzialmente in linea con quelle stilate alla fine di marzo dall Ocse (pari rispettivamente a - 4,3% e a -0,4%), ma poco più pessimistiche di quelle offerte dal rapporto di previsione di Prometeia (-4% e +0,03%). Nel complesso, si potrebbe dire che tali tendenze sono osservabili in gran parte dei paesi Europei. Purtroppo per l Italia non ci sono molti spazi per una vera politica di stimolo fiscale, a causa della dimensione elevata del debito pubblico che mette in allarme i risparmiatori e impone pressioni sui tassi di interesse per i titoli di stato. In ogni caso, il Governo italiano, secondo i tecnici del FMI, non dovrebbe trascurare altri possibili interventi di sostegno: una tassazione più efficiente e una riforma degli ammortizzatori sociali sono misure che potrebbero facilitare il recupero di fiducia al momento della ripresa globale. Trascinata dalla caduta delle esportazioni e degli investimenti, la produzione industriale in Italia è diminuita, rispetto a un anno fa, del 15,4% per cento, tornando ai livelli del 1994, senza escludere alcun settore e lasciando una pesante ipoteca sull andamento del Dai dati diffusi recentemente dall ISTAT emerge che nel primo bimestre 2009, rispetto allo stesso periodo del 2008, le esportazioni sono diminuite del 25,4 %. Nello stesso periodo il saldo è stato positivo per soli 276 milioni di Euro, a fronte di un avanzo di milioni di Euro registrato nello stesso periodo del Legno, tessile, abbigliamento, calzature e metalmeccanica sono i settori dove le imprese italiane nel 2008 hanno risentito maggiormente della crisi. I cosiddetti settori del Made in Italy sono indubbiamente in difficoltà. Il legno è uno dei comparti più colpiti dalla crisi. Nel 2008 la produzione industriale ha segnato un - 10% rispetto all anno precedente, il fatturato il -5%, gli ordinativi il -6,8%, l export -3,8%. Il tessile e l abbigliamento, già in affanno negli anni scorsi, presenta tutti gli indicatori negativi. La produzione industriale nel 2008 rispetto all anno precedente è scesa dell 1,7%, il fatturato del 4,2%, gli ordinativi del 5,5%, l export del 4,2%. Pochi dubbi circa la crisi anche per la produzione di pelli e le calzature. Del 10,3% la contrazione della 15 produzione, -4,2% il fatturato, -8,7% gli ordinativi, -4,2% l export. Nel settore delle lavorazioni di minerali non metalliferi (vetro, ceramica, etc.) la produzione ha segnato un -8,1%, il fatturato -4,8% e l export -4,5%. Per il settore del metallo e prodotti in metallo (coltelleria e minuteria metallica) le cose sono andate un pò meglio. Se la produzione ha segnato un -6% e gli ordinativi sono scesi solo dello 0,3%, il fatturato è aumentato dell 1,9% e le esportazioni dell 1%. Anche per la produzione di macchine e apparecchi meccanici il quadro è abbastanza preoccupante. La produzione è scesa del -2,9%, il fatturato del -3,5%, gli ordinativi del -9,6%. Il rallentamento dell inflazione, passata in sei mesi dal 3,6 al 2 per cento, e la discesa dei tassi di interesse attenuano i riflessi negativi sui redditi delle famiglie, ma non impediscono ai consumi di contrarsi. Le previsioni di una ripresa, seppur lenta e carica di incertezze, sono condizionate dai livelli di disoccupazione in forte aumento, si ipotizza infatti un tasso di disoccupazione che dal 6,8% della forza lavoro del 2008 potrà salire quest anno all 8,9% per passare al 10,5% nel Secondo le ipotesi contenute nei modelli previsionali del FMI e di Prometeia, molto potrebbe dipendere dai vincoli di bilancio che riducono la portata delle misure di stimolo all economia messe in campo dal Governo. 2 Fonte: Rapporto Economico Provinciale

15 La situazione provinciale: focus sull area del Medio Mantovano Tessuto imprenditoriale A fine 2008 la consistenza delle imprese mantovane è pari a aziende, cioè 343 in meno rispetto allo scorso anno; continua, perciò, la discesa del numero di imprese virgiliane iniziata nel Il tasso di crescita, al netto delle cancellazioni d ufficio, è risultato lievemente positivo (+0,3%), con un saldo tra iscrizioni e cessazioni di +136 unità, a fronte di un aumento più consistente sia a livello regionale (+1,3%) che nazionale (+0,6%).(tab. 2.2) Le imprese di capitali hanno mantenuto, anche nel 2008, un tasso di crescita positivo (+4,2%) insieme alle altre forme (+4,5%), mentre le società di persone e le imprese individuali fanno registrare valori negativi rispettivamente pari a -0,2% e -0,5%. Dato che queste ultime due tipologie di azienda rappresentano l 83% delle imprese mantovane, si spiega così il valore piuttosto contenuto del tasso di crescita totale. Nel corso dell anno i settori economici che hanno registrato un incremento, sia nello stock sia nel tasso di crescita, sono stati il terziario avanzato (+3,0%) e la sanità (+2,2%), posizionati nel quadrante in alto a destra del grafico. Si mantengono stabili le costruzioni, gli alberghi e ristoranti, i servizi sociali e personali e l istruzione. Mentre i trasporti (-0,8%), il manifatturiero (-1,7%), l agricoltura (-1,7%), il commercio (-2,4%) e l intermediazione monetaria e finanziaria (-2,7%), che costituiscono il 61,9% dell economia mantovana, hanno presentato un bilancio negativo per il Le imprese femminili Le imprese femminili2, nel corso dell anno, hanno raggiunto una consistenza di unità (pari al 20% del totale delle imprese) con un incremento di 20 aziende rispetto al Le imprese individuali rappresentano il 65% del totale, seguite dalle società di persone (24%) e dalle società di capitali (10%) (Fig. 2.2). 15

16 Il commercio rimane il settore a maggior connotazione femminile (26,4%), seguito dall agricoltura (20,4%), dalle attività manifatturiere (13,8%), dai servizi sociali e personali (11,8%), oltre che dal terziario avanzato (10,7%). Nel settore manifatturiero le imprese femminili si distribuiscono maggiormente (68%) nel tessile, nell abbigliamento e nell alimentare. La maggioranza delle imprenditrici mantovane (49,6%), a fine 2008, aveva un età compresa tra i 30 e i 49 anni, mentre il 44,1% aveva più di 50 anni e solo il 6,3% meno di 30 anni. Imprenditori extracomunitari Tra gli imprenditori mantovani il 4,9%, nel 2008, era di nazionalità extracomunitaria4, con un incremento del 6,7% rispetto allo scorso anno. I comparti economici, in cui operano prevalentemente questo tipo di imprenditori sono il commercio, le costruzioni e il manifatturiero, in particolar modo nel settore tessileabbigliamento. Il manifatturiero, le costruzioni, il terziario avanzato e i trasporti sono le attività che, nel 2008, hanno visto un maggior incremento di imprenditori extracomunitari rispetto allo scorso anno. Il 68,7% degli imprenditori extracomunitari mantovani ha un età compresa tra i 30 e i 49, mentre il 16,5% ha meno di trent anni e il rimanente 14,9% ha 50 anni e oltre. Il 78,2% svolge l attività come titolare o socio dell impresa, il 18,7% è amministratore e il restante 3,0% ricopre cariche diverse. Gli imprenditori italiani che operano nel mantovano evidenziano alcune differenze strutturali rispetto a quelli extracomunitari: imprenditori più maturi, infatti solo il 4,9% ha meno di trent anni mentre quasi la metà ha più di 50 anni, e più legati alla carica di amministarore (42,8%). La Cina (19,8%) è il paese da cui proviene, nel 2008, la maggioranza degli imprenditori extracomunitari mantovani. Seguono il Marocco (18,6%), il Brasile (13,3%), l Albania (9,2%) e la Tunisia (8,2%). (Fig. 2.6) Lavoro Nel 2008 le forze di lavoro mantovane sono aumentate del 4,4% corrispondente a circa persone. La nuova offerta di lavoro ha generato un incremento di circa occupati e di circa disoccupati, per altro in gran parte donne poiché i maschi in cerca di lavoro sono cresciuti in misura minore. Tra il 2007 e il 2008 gli occupati sono aumentati del 3,6%, mentre le persone in cerca di occupazione hanno subito un incremento del 27,6%, dato doppio rispetto a quello nazionale e a quello lombardo. Il tasso di attività in provincia di Mantova risulta pari al 71,4% con un incremento di circa due punti percentuali rispetto allo scorso anno. Il tasso di occupazione10 si mantiene più alto di quello regionale e di quello nazionale assestandosi intorno al 68,4%; mentre il tasso di disoccupazione11 passa da un valore di 3,4% nel 2007 ad un 4,1% nel 2008 superando la media lombarda (3,7%) ma mantenendosi al di sotto di quella italiana (6,7%). 16

17 Nel dettaglio dei tassi esaminati, si può osservare che la componente femminile ha risentito, in modo più marcato, dell esubero dell offerta; infatti, nonostante un aumento più alto sia del tasso di attività sia di quello di occupazione, il tasso di disoccupazione femminile è aumentato di 1,5 punti percentuali rispetto allo scorso anno, assestandosi intorno al 6,2% e superando nettamente il dato regionale. Gli uomini, invece, mostrano un tasso di attività e di occupazione con una crescita più contenuta a fronte di un lieve aumento del tasso di disoccupazione da +2,4 a +2,6%, inferiore sia alla media lombarda che a quella nazionale. Commercio e servizi Commercio al dettaglio e la grande distribuzione Anche il settore del commercio ha risentito del clima di crisi che ha colpito l economia mondiale nel Il trend negativo, iniziato due anni fa, che ha interessato le imprese operanti nel commercio al dettaglio risulta, quest anno, più marcato. Le imprese del comparto, rispetto allo scorso anno, sono diminuite del 2,7%, attestandosi su una consistenza di unità. Tutte le forme giuridiche hanno contribuito alla variazione negativa: le imprese individuali (che rappresentano la maggior parte delle imprese commerciali) - 2,9%, le società di persone - 2,2% e anche le altre forme hanno subito un calo notevole, solamente le imprese di capitali si sono mantenute pressoché stabili. Il comparto della grande distribuzione, i cui dati sono aggiornati all 1/1/2008, ha registrato in provincia di Mantova, nel corso del 2007, un aumento solamente del solo numero dei supermercati (passati da 95 a 98 unità). I grandi magazzini21, dopo la crescita dello scorso anno, sono diminuiti (da 8 a 7 unità), così come le grandi superfici specializzate (da 17 a 16); la consistenza dei minimercati (33 unità) e degli ipermercati (9 unità) è rimasta invariata. La superficie media investita è aumentata, in confronto al 2006, nel caso dei grandi magazzini e delle superfici specializzate, è diminuita rispetto ai minimercati mentre è rimasta invariata quella relativa agli ipermercati. Dai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico si rileva che le aperture di punti vendita a Mantova sono aumentate dell 1,2%, assestandosi sulle 429 unità. (Tab. 8.2) Le medie strutture di vendita hanno ridotto le aperture di nuove esercizi e le relative superfici di vendita rispettivamente del 7,7 e dell 8,0%, mentre gli esercizi di vicinato sono aumentati, rispetto allo scorso anno, dell 1,3% come nuovi punti vendita, ma hanno subito un riduzione dell 8,2% come superficie. La grande distribuzione ha, invece, registrato tre aperture nel corso dell anno. 17

18 Sulla base della specializzazione merceologica prevalente degli esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa, ha subito le seguenti variazioni % 2008 /2007 sono state: Tipologie merceologiche Mantova Lombardia Prodotti tessili e biancheria - 7,5% - 5,5% Pesci, crostacei e molluschi -6,3% 0,0% Frutta e verdura -4,7% - 3,4% Carne e prodotti a base di carne Elettrodomestici radio TV, dischi e strumenti musicali 4,7%; - 1,7% 4,2%; - 2,5% Calzature e articoli in cuoio 3,7%; + 1,0% Cosmetici e articoli di profumeria Pane, pasticceria e dolciumi Altri esercizi specializzati non alimentari 3,4%; - 0,9% 2,8; + 0,8% 1,3%; - 0,2% Carburanti - 1,1% + 0,1% Ferramenta, vernici, giardinaggio e sanitari Abbigliamento, accessori e pellicceria - 0,9% - 0,1% - 0,1% 0,0% Non specializzati 0,0% - 5,3% Non specializzati prevalenza non alimentare Tabacco e altri generi di monopolio Non specializzati prevalenza alimentare Mobili, casalinghi e illuminazione 0,0% + 7,0% 0,0% + 3,8% + 0,2% - 0,1% + 1,1% - 0,6% Libri, giornali e cartoleria + 3,2% - 0,9% Bevande (vini, olii, birra e altre) Articoli medicali e ortopedici + 3,7% - 1,2% + 4,5% + 5,0% Farmacie + 5,0% + 2,3% Altri esercizi specializzati alimentari + 7,3% - 2,5% Articoli di seconda mano + 8,3% + 4,7% Ulteriore segnale, quest ultimo, della progressiva chiusura dei negozi a conduzione familiare a favore delle grandi catene di super e ipermercati. 18

19 Servizi Le imprese che operano nel settore dei servizi in provincia di Mantova, nel corso del 2008, hanno avuto un incremento dello 0,9%. Questa variazione risulterebbe negativa (-0,7%) se venisse considerato anche l intero comparto del commercio composto, oltre che dal commercio al dettaglio, anche dal commercio all ingrosso e dal commercio e riparazione di autoveicoli; settori, questi, che nel 2008 hanno diminuito nel complesso la consistenza delle loro imprese. I servizi alle imprese, i servizi sanitari e di assistenza sociale sono le attività del terziario in crescita, mentre l intermediazione monetaria e finanziaria, il commercio e i trasporti hanno subito un decremento. Gli alberghi e ristoranti, i servizi personali e l istruzione si sono mantenuti pressoché stabili. Le imprese appartenenti al terziario avanzato nel 2008 hanno mostrato una variazione annua superiore a quella dello scorso anno e pari al 3,0%. Tutte le attività hanno contribuito a favorire questa crescita, ma in particolar modo le attività immobiliari (+2,7%) e le attività professionali e imprenditoriali (+4,2%). Positivo anche il noleggio di macchine e attrezzature e le attività legate all informatica. La consistenza del settore di ricerca e sviluppo è rimasta invariata rispetto allo scorso anno. 19

20 Il turismo La città di Mantova vanta una ricchezza artistico e monumentale unica che le ha valso, nel 2008, il riconoscimento da parte dell Unesco di Patrimonio dell umanità. La città conserva ancora oggi, il suo impianto rinascimentale, quello lasciato dalla dinastia dei Gonzaga, signori della città dal Quattro al Settecento. I palazzi gotico-rinascimentali come Palazzo ducale, Palazzo Te, il Castello di San Giorgio e la Chiesa di Sant Andrea sono meta di numerosi turisti provenienti dall Italia e dall estero. Al centro storico poi, circondato dai laghi costituiti dal Mincio, con sponde lussureggianti di verde attrezzate come parco suburbano, si aggiungono alcune eccellenze nel territorio della provincia. Dal punto di vista architettonico vanno ricordati il monastero Polironiano di San Benedetto Po, Sabbioneta, la città ideale di Vespasiano Gonzaga, entrata con Mantova a far parte del patrimonio dell umanità tutelato all Unesco, Castiglione delle Stiviere, sede del museo della Croce Rossa Italiana il luogo natale di San Luigi Gonzaga, e tutta la zona collinare costellata di pittoreschi borghi tra i quali Castellaro Lagusello, inserito tra i Borghi più belli d Italia. Dal punto di vista naturalistico la provincia di Mantova offre uno scenario paesaggistico mutevole e suggestivo: le colline moreniche ricche di vigneti, le sponde del Po con le sue anse, golene, corti e i pioppeti, i parchi e le oasi naturali del Mincio e dell Oglio, il Bosco della Fontana (antica tenuta di caccia dei Gonzaga). Il territorio mantovano, inoltre, è dotato di una fitta rete di piste ciclabili che raggiungono a Nord il lago di Garda e che a Sud costeggiano il Grande Fiume e gli altri fiumi della Bassa. Gli eventi culturali completano il quadro dell offerta turistica. Mantova da qualche anno è diventata Città dei Festival grazie al primo e fortunato esempio, Festivaletteratura, kermesse libraria giunta quest anno alla sua tredicesima edizione. Ai festival (del Teatro, della Danza, della Musica e del Teatro per l infanzia), si aggiungono le esposizioni d arte. Tra quelle organizzate negli ultimi anni si ricordano la Celeste Galeria (2002), le Ceneri Violette (2004), la mostra Mantegna a Mantova ( ) e la Forza del Bello (2008). A Mantova l arte e la cultura sono spesso accompagnate dalla passione per la buona tavola: da questo abbinamento sono nate numerose rassegne nazionali di carattere enogastronomico, tra le quali si ricordano Mille e 2 formaggi e Salami e Salumi. Nell intera provincia a fine 2007 si contavano 583 ristoranti iscritti al Registro Imprese, un dato in forte crescita in questi ultimi anni. Numerosi ristoranti hanno ricevuto, tra l altro, importanti riconoscimenti a livello nazionale per l alta qualità della cucina proposta. L offerta ricettiva provinciale comprende 105 alberghi dotati di circa posti letto e quasi 200 agriturismo. La permanenza media dei turisti nel territorio mantovano è di 2,5 giorni; gli arrivi complessivi sono superiori a , mentre le presenze nelle strutture ricettive si attestano a quota (dato 2007). Il turismo sul territorio mantovano produce un giro d affari pari a 111 milioni di Euro, di cui circa 82 milioni provenienti dal turismo italiano e oltre 29 milioni da quello internazionale. Dell ammontare complessivo, solo 61,6 milioni (il 55%) quelli destinati direttamente alle imprese turistiche, mentre oltre 20,5 milioni sono spesi nelle attività ricreative, culturali e di intrattenimento, 8,8 milioni in abbigliamento e calzature, oltre 6 milioni in trasporti locali, circa 5,5 milioni in prodotti agroalimentari, 4,8 milioni nelle altre industrie manifatturiere e quasi 3,9 milioni in editoria. Questi dati sottolineano come il comparto turistico rappresenti una fonte di sviluppo anche per gli altri settori economici locali. 20

21 Dinamica delle imprese mantovane nel secondo trimestre 2008 La movimentazione delle imprese nel secondo trimestre dell anno genera un tasso di crescita lievemente positivo pari al + 0,4%, dovuto ad uno scarto favorevole delle iscrizioni rispetto alle cessazioni di +175 aziende. Secondo i dati elaborati dal Servizio Informazione Economica della Camera di Commercio, lo stesso andamento è stato registrato dalla maggior parte delle province italiane e dalla media nazionale (+0,6%). Mantova, con le sue unità a fine trimestre, figura al diciottesimo posto in Italia nella classifica per tassi di crescita; la Lombardia, invece, con un aumento del +0,7% conquista il primo posto in quella per regione. Le forme giuridiche che mantengono un risultato positivo sono le società di capitali (+1,4%) e le altre forme (+0,8%); mentre le società di persone e le imprese individuali si attestano attorno ad un +0,2%. Le variazioni percentuali per settori: Settori Variazioni percentuali Manifatturiero - 1,5% Intermediazione finanziaria - 0,4% Commercio - 0,3% Servizi sociali e personali - 0,3% Agricoltura - 0,2% Trasporti - 0,2% Terziario Avanzato + 0,8% Sanità + 0,7% Alberghi e ristoranti + 0,6% Costruzioni + 0,1% Sedi d'impresa e unità locali commerciali iscritte al Registro Imprese della CCIAA di Mantova 2007 Comuni Sedi di impresa registrate Sedi d impresa attive Unità locali registrate Unità locali attive MARMIROLO PORTO MANTOVANO SAN GIORGIO DI MANTOVA ROVERBELLA TOTALE Fonte: Elaborazione SIE su dati Infocamere StockView E importante evidenziare che quasi la metà delle imprese del terziario è impegnata nel commercio, concentrando oltre un terzo degli addetti del comparto. Tra gli altri servizi, sia in termini di unità locali, sia di addetti, i più importanti sono quelli di supporto alle imprese, il cosiddetto terziario avanzato (756 unità locali con addetti). Le altre attività di rilevanza nel terziario sono i trasporti (con addetti) e gli alberghi e ristoranti (con 849 addetti). Unità locali commerciali iscritte al Registro Imprese della CCIAA di Mantova anno 2007 Unità Locali Comuni Agricoltura Industria Costruzioni Commercio Altri servizi Totale Marmirolo Porto Mantovano San Giorgio di Mantova Roverbella TOTALE Fonte: Elaborazione SIE su dati Infocamere - StockView 21

22 Piano del Commercio Provinciale alcuni dati di sintesi Piano di settore della distribuzione commerciale nella provincia di Mantova Il Piano del Commercio della Provincia di Mantova è uno strumento di programmazione dello sviluppo del commercio sul territorio provinciale al fine di orientare in senso equilibrato e sostenibile la diffusione delle strutture commerciali. In linea con le disposizioni del PTCP e ai fini del presente Piano, il territorio provinciale è suddiviso in quattro circondari rilevanti ai fini della pianificazione territoriale degli insediamenti commerciali: Circondario A Alto mantovano composto da 21 comuni Acquanegra sul Chiese, Asola, Canneto sull Oglio, Casaloldo, Casalmoro, Casalromano, Castel Goffredo, Castiglione delle Siviere, Cavriana, Ceresara, Gazoldo degli Ippoliti, Goito, Guidizzolo, Mariana Mantovana, Medole, Monzambano, Piubega, Ponti sul Mincio, Redondesco, Solferino, Volta Mantovana. Circondario B Viadanese Oglio Po composto da 10 comuni Bozzolo, Commessaggio, Dosolo, Gazzuolo, Marcaria, Pomponesco, Rivarolo Mantovano, Sabbioneta, San Martino dell Argine, Viadana. Circondario C Oltrepò mantovano composto da 23 comuni Borgofranco sul Po, Carbonara di Po, Felonica, Gonzaga, Magnacavallo, Moglia, Motteggiana, Ostiglia, Pegognaga, Pieve di Coriano, Poggio Rusco, Quingentole, Quistello, Revere, San Benedetto Po, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Sermide, Serravalle a Po, Sustinente, Suzzara, Villa Poma. Circondario D Medio mantovano composto da 16 comuni Bagnolo San Vito, Bigarello, Borgoforte, Castelbelforte, Castel d Ario, Castellucchio, Curtatone, Mantova, Marmirolo, Porto Mantovano, Rodigo, Roncoferraro, Roverbella, San Giorgio di Mantova, Villimpenta, Virgilio. 22

23 Il Circondario D I comuni del distretto "Rivivi il commercio Mantovano tra corti, ville, terre verdi e d'acqua" fanno tutti parte del circondario D. Il circondario D, con i suoi 16 comuni, è detto la Grande Mantova in quanto intorno al comune capoluogo sono raggruppati alcuni comuni molto importanti dal punto di vista della numerosità come Curtatone, Virgilio, Porto Mantovano e San Giorgio Di Mantova. In questo circondario si trova inoltre il Comune di Bagnolo San Vito che, in seguito alla creazione del Fashion District, ha visto aumentare considerevolmente il numero di esercizi di vicinato e di medie strutture di vendita. A livello metodologico è necessario precisare che il Comune di Mantova, considerata la numerosità della propria rete distributiva, si è dotato solo in questi ultimi anni di uno strumento di monitoraggio in grado di registrare tutti i cambiamenti intervenuti a livello di esercizi di vicinato, di medie strutture e di grandi strutture. Grazie a questo strumento il Comune è stato in grado di fornire i dati completi per la rilevazione del 2007, mentre per la rilevazione del 2005 aveva fornito solo il numero di posteggi del commercio su aree pubbliche. Per garantire la possibilità di fare un confronto a livello di circondario con la rilevazione effettuata nel 2005 è stata fatta, solo per il Comune di Mantova, una stima utilizzando come riferimento quelli registrati dall Osservatorio Regionale del Commercio al 30 Giugno Per tutte queste ragioni le variazioni in percentuale tra il 2005 e il 2007 devono essere considerate con la dovuta cautela in quanto potrebbero risentire della diversità di fonti utilizzate. Nel 2007 la rete distributiva di questo circondario conta esercizi commerciali suddivisi in in sede fissa e 859 di commercio ambulante. Come già segnalato, l indice di densità commerciale segnala come questo circondario sia in assoluto il meglio servito come medie strutture (1.082,8 mq ogni mille abitanti) e come grandi strutture (281 mq ogni mille abitanti). Il confronto con il 2005 evidenzia una flessione nel numero di esercizi pari al 20,2% che risulta in carico principalmente al vicinato (- 32,4% ). Di contro si assiste ad un aumento del 24,4% delle medie strutture. La contrazione dei metri quadrati di tutta la rete distributiva è abbastanza alta ma non così consistente come quella del numero di esercizi (- 5,1%), mentre a livello degli esercizi di vicinato è del 19,8%. Aumentano i metri quadrati delle medie (+11,4%). Tipologia Numero M 2 Dim. Media Esercizi di vicinato ,0 Medie strutture di vendita ,5 Grandi strutture di vendita ,0 Commercio su aree pubbliche ,4 TOTALE ,4 23

24 Gli esercizi di vicinato Al gli esercizi di vicinato sono distribuiti su una superficie totale di mq e una dimensione media di 63 mq. Questa formula distributiva è in pesante contrazione a confronto con il 2005 e, rispetto alla rete distributiva in sede fissa del circondario, occupa l 85,7%, percentuale inferiore alla provincia e agli altri tre circondari. A livello di struttura gli esercizi sono distribuiti per il 78,3% nel comparto non alimentare, per il 17,4% nell alimentare e per il 4,3% nel misto.la categoria merceologica prevalente nel comparto alimentare è quella delle panetterie con una percentuale del 30,7% seguita dagli alimentari in genere con il 20,1%. Invece, la categoria merceologica non alimentare che predomina è quella dell abbigliamento con il 14,9% seguita da auto-moto e ricambi con l 11,6%. 24

25 Le medie strutture di vendita Le medie strutture che si trovano in questo circondario costituiscono il 43,6% di tutte le medie strutture della provincia. Le 291 strutture si distribuiscono su una superficie di mq (pari al 45,5% dei metri quadrati delle medie strutture di tutta la provincia). La dimensione media è di 563,5 mq, superiore alla dimensione media provinciale (528,7 mq) e a quella degli altri circondari. Le strutture si suddividono nell 84,3% di non alimentare, 2,1% alimentare e 13,5% misto. La categoria merceologica più diffusa nel non alimentare è l abbigliamento con il 24,5%. Il commercio su aree pubbliche Il commercio su aree pubbliche è costituito da 859 posteggi per un totale di mq e una dimensione media di posteggio pari a 35,4 mq. Il settore risulta in espansione rispetto al 2005: si registra, infatti, un +7,1% nel numero di posteggi e +2% nei metri quadrati. L aumento del numero di posteggi è dovuto, in parte, alla recente istituzione del mercato nel Comune di Porto Mantovano. La graduatoria comunale dell indice di densità vede nelle prime posizioni, non a caso, i comuni caratterizzati dalla presenza da centri commerciali molto grandi come Bagnolo San Vito (primo con 4395,7 mq) e Curtatone (3013,3 mq). Da segnalare l ultima posizione del Comune di San Giorgio (516,6 mq ogni mille abitanti). 25

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