PIANO DELLA QUALITA URBANA e allegati: 1- Abaco degli arredi e sistemi verdi 2- Manuale Raggi Verdi

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1 PIANO DELLA QUALITA URBANA e allegati: 1- Abaco degli arredi e sistemi verdi 2- Manuale Raggi Verdi Arch. Flora Vallone Direttore Settore Arredo Verde e Qualità Urbana Comune di Milano 1 Giunta Comunale - Milano, 31 marzo 2010

2 Piano Generale di Sviluppo : obiettivo fondamentale delle azioni di Governo: garantire qualità di vita e contribuire alla competitività ed attrattività del territorio e individua le seguenti azioni programmatiche: a) miglioramento ambientale - potenziare il patrimonio verde - incrementare le superfici ad uso pedonale conciliandole con la fluidificazione del traffico - dotazione di oggettistica e componenti di arredo che valorizzino la bellezza e la fruibilità della città - ampliamento e riqualificazione delle zone a verde, in particolare nei parcheggi, nelle aree abbandonate e presso i distributori di benzina e nelle nuove strade b) attenzione alla qualità urbana - valorizzazione delle componenti estetiche-architettoniche dei siti - impiego di materiali di pregio e tipici della tradizione cittadina - migliore illuminazione 2 c) individuare e prevedere i criteri generali di buon arredo urbano - predisposizione di linee guida e/o studi per la bellezza della città e per il riordino ed il decoro cittadino - aggiornamento dell abaco degli arredi - progetto depalificazione per aree pilota - sviluppo dello studio sul Piano del Colore per aree pilota

3 Relazione Previsionale e Programmatica : migliorare la qualità dell ambiente e rendere attrattiva Milano migliorando la qualità degli spazi urbani, anche per quel che riguarda l arredo e il verde cittadino e indica nello specifico: incremento e valorizzazione del verde esistente riordino urbano e miglioramento dell impatto visivo, attuato con la rimozione dei manufatti ammalorati, la dotazione di nuovi arredi, depalificazione definizione di nuovi componenti per l arredo urbano definizione di criteri e tipologie per la realizzazione di nuovi ambiti di qualità e verdi nelle aree cittadine 3

4 Il Piano della qualità urbana contiene le indicazioni per gestire la trasformazione della città finalizzata all ottimizzazione della qualità urbana attraverso i seguenti obiettivi: implementazione del verde (mediante filari alberati, nuove aree a verde ); riordino dei manufatti di arredo urbano (mediante riduzione e omogeneizzazione manufatti ); tutela e valorizzazione ambiti monumentali e di pregio; illuminazione del paesaggio notturno. Il Piano della qualità urbana è corredato dei seguenti 2 allegati tecnici: 1) Abaco degli arredi e sistemi verdi per la qualità urbana 2) Manuale per la pianificazione e costruzione dei Raggi Verdi: metodo di pianificazione integrata pianificazione di dettaglio abaco arredi e materiali dei raggi verdi L Abaco degli arredi e sistemi verdi per la qualità urbana indica i tipi di elementi di arredo e sistemi verdi da utilizzare a seconda degli ambiti territoriali di riferimento, fornisce le relative schede tecniche, specificandone caratteristiche e colore. Gli ambiti territoriali individuati sono correlati a quelli individuati nel PGT: NAF- Nucleo urbano di Antica Formazione e TRF- Tessuto urbano di Recente Formazione. 4 Il Manuale per la pianificazione e costruzione dei Raggi Verdi precisa le modalità progettuali e costruttive degli 8 Raggi Verdi (sviluppo totale pari a circa 70 km), fornendo indicazioni per verde, arredi e segnaletica, specificandone caratteristiche tecniche e colore.

5 Il Piano della qualità urbana, mediante apposito Piano del Colore (in corso di redazione), fornisce indicazioni per prospetti urbani, assi e ambiti, sia nel contesto storico, sia nel contesto contemporaneo, nonché per altre componenti caratterizzanti il paesaggio urbano, quali: coperture degli edifici, sottopassi, cavalcavia, impianti tecnologici, ecc. in coordinamento con l Abaco degli arredi e sistemi verdi per la qualità urbana. 5 I principi informatori del Piano del Colore sono la tutela e valorizzazione del paesaggio cittadino, nel rispetto della complessità e specificità del contesto milanese e con riferimento sia all identità storica dei luoghi e dei fabbricati, sia alla percezione visiva ed emozionale del contesto urbano nel suo insieme, anche contemporaneo. E così impostato: benchmarking nazionale e internazionale sul tema Piano del colore per contesti urbani. L analisi comparata di Piani del Colore, applicati e/o solo progettati, per città italiane ed estere riferibili al caso milanese, dovrà far emergere i criteri, gli strumenti operativi e i risultati attivati presso altre realtà urbane di analoga dimensione/complessità; ricerca storica (bibliografica, iconografica e stratigrafica) atta a documentare l uso del colore sui prospetti degli edifici milanesi nelle diverse epoche storiche fino ad oggi, restituita anche mediante predisposizione di schede e mappatura di edifici campione significativi per evidenziare l evoluzione del colore in città; sintesi e valutazione dei dati raccolti e rilevazione delle criticità e opportunità relativamente a specifici ambiti tematici e territoriali; definizione di ambiti urbani omogenei per interesse storico/monumentale e altri specifici tematismi (infrastrutture trasportistiche quali viadotti, sottopassi, o impianti tecnologici, ) che abbiano ruolo di ambiti campione per la definizione di logiche e metodologie di intervento

6 Rilevamento delle criticità del paesaggio urbano e relative necessità di riordino degli elementi e componenti di arredo strade e marciapiedi manufatti di arredo dissuasori portabiciclette edicole e chioschi segnaletica impianti tecnologici griglie cesate di cantiere 6

7 strade e marciapiedi necessità: - implementazione alberature e verde - riorganizzazione margini ed elementi di protezione - riordino pavimentazione - ottimizzazione arredi e illuminazione pubblica 7

8 manufatti di arredo necessità: - riduzione tipologica - coerentizzazione tipologica per vie/ambiti urbani - riordino localizzativo - incremento controlli - 8

9 dissuasori necessità: - rimozione elementi non omologati (panettoni) - riduzione tipologica - coerentizzazione tipologia e localizzazione 9

10 portabiciclette necessità: - riduzione tipologica - ottimizzazione localizzazioni 10

11 edicole e chioschi necessità: - coerentizzazione tipologia - riordino localizzazioni - incremento controlli 11

12 segnaletica necessità, nel rispetto delle norme vigenti: - regolamentazione colori segnaletica orizzontale - riduzione quantitativa segnaletica verticale - riordino localizzativo segnaletica verticale 12

13 impianti tecnologici necessità: - riduzione tipologica - coerentizzazione tipologica per vie/ambiti urbani - riordino localizzativo - incremento controlli su localizzazione e manutenzione 13

14 griglie necessità: - riduzione tipologica - incremento controlli manutenzione 14

15 cesate di cantiere necessità: - decoro urbano e sicurezza - compatibilità con ambiti monumentali e di pregio - informazione sui lavori in corso 15

16 16 PIANO DELLA QUALITA URBANA Indice (pag. 1) TITOLO I PRINCIPI Art. 1. Principi e obiettivi strategici del Piano per la Qualità Urbana Art. 2. Identità e immagine di Milano TITOLO II - DISPOSIZIONI GENERALI Art. 3. Natura giuridica e significato normativo delle disposizioni Art. 4. Contenuti del Piano Art. 5. Ambito di applicazione del Piano TITOLO III - SISTEMI ARREDO URBANO Art. 6. Premessa Art. 7. Definizioni e tipologie di interventi Art. 8. Arredo urbano Art. 9. Pavimentazione Art. 10. Illuminazione Art. 11. Strada carrabile e marciapiede Art. 12. Aree pedonali, piazze e sagrati Art. 13. Aree mercatali Art. 14. Aree distributori carburanti Art. 15. Piste e itinerari ciclabili Art. 16. Manufatti per l esercizio del commercio Art. 17. Manufatti per le occupazioni di suolo pubblico Art. 18. Manufatti per la comunicazione istituzionale e la pubblicità Art. 19. Segnaletica e identità visiva Art. 20. Manufatti per impianti tecnologici Art. 21. Manufatti su palo e pali Art. 22. Griglie Art. 23. Fontane e monumenti Art. 24. Recinzioni, muri e fronti pubblici

17 17 PIANO DELLA QUALITA URBANA Indice (pag. 2) Art. 25. Cesate di cantiere TITOLO VI SISTEMI VERDI Art. 26. Premessa Art. 27. Definizioni e tipologie di interventi Art. 28. Parchi e giardini Art. 29. Aiuole Art. 30. Filari alberati Art. 31. Margini Verdi Art. 32. Raggi Verdi Art. 33. Parcheggi alberati Art. 34. Rotatorie e spartitraffico Art. 35. Fioriere Art. 36. Verde funzionale Art. 37. Verde pensile Art. 38. Verde verticale Art. 39. Orti urbani Art. 40. Aree agricole Art. 41. Aree verdi incolte in attesa di trasformazione Art. 42. Argini e sponde TITOLO V - DISPOSIZIONI FINALI Art. 43. Obblighi e sanzioni Art. 44. Deroghe Art. 45. Entrata in vigore ALLEGATO 1 - ABACO DEGLI ARREDI E DEI SISTEMI VERDI PER LA QUALITA URBANA ALLEGATO 2 - MANUALE PER LA PIANIFICAZIONE E COSTRUZIONE DEI RAGGI VERDI: METODO DI PIANIFICAZIONE INTEGRATA PIANIFICAZIONE DI DETTAGLIO ABACO ARREDI MATERIALI DEI RAGGI VERDI

18 ALLEGATO 1 - ABACO DEGLI ARREDI E DEI SISTEMI VERDI - SCHEDE 18

19 ALLEGATO 1 - ABACO DEGLI ARREDI E DEI SISTEMI VERDI - SCHEDE 19

20 ALLEGATO 1 - ABACO DEGLI ARREDI E DEI SISTEMI VERDI - SCHEDE 20

21 ALLEGATO 1 - ABACO DEGLI ARREDI E DEI SISTEMI VERDI - SCHEDE 21

22 ALLEGATO 2 MANUALE RAGGI VERDI PIANIFICAZIONE Settore Arredo Verde e Qualità Urbana 22

23 ALLEGATO 2 MANUALE RAGGI VERDI SEZIONE TIPOLOGICA 23

24 ALLEGATO 2 MANUALE RAGGI VERDI ELENCO SPECIE VEGETALI 24

25 PIANO QUALITA URBANA CASI APPLICATIVI GIA ATTUATI riqualificazione via Paolo Sarpi progetto e opere Comune di Milano prima dopo 25

26 PIANO QUALITA URBANA CASI APPLICATIVI GIA ATTUATI Raggio Verde 1 progetto e opere di sponsor in coordinamento con Settore Arredo Verde e Qualita Urbana prima dopo 26

27 PIANO QUALITA URBANA CASI APPLICATIVI GIA ATTUATI nuovo parterre alberato progetto e opere di privato cittadino in coordinamento con Settore Arredo Verde e Qualità Urbana prima dopo 27

28 PIANO QUALITA URBANA CASI APPLICATIVI GIA ATTUATI cesata di cantiere progetto e realizzazione di operatore privato cittadino in coordinamento con Comune di Milano 28

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4) Il progetto di ampliamento degli insediamenti presenti in tessuti urbani consolidati dovrà dimostrare: PRONTUARIO DI ATTENZIONE AMBIENTALE Art. 35 - NORME GENERALI PER IL DISEGNO URBANO Tale P.A.A. costituisce elemento di guida, ove non vi sia presenza di elementi caratterizzanti diversi, per un corretto

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