I.C.S. Don Lorenzo Milani
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- Gianleone Poletti
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1 Ferrara LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE Per procedere ad una declinazione del significato che l Istituto attribuisce a questi termini, occorre sottolineare che essi si riferiscono ad aspetti diversi dell attività didattica. Con il termine Verifica si intende il processo che ha lo scopo di controllare l avvenuto raggiungimento di conoscenze/abilità, definite in sede di progettazione didattica, in riferimento a traguardi in cui è articolato il percorso formativo. La verifica si riferisce a segmenti limitati del processo di insegnamento/apprendimento, e viene resa oggettiva con l adozione di particolari metodi e procedure. Con il termine Valutazione, si intende l insieme delle attività con cui la scuola esprime un giudizio sul risultato della propria azione formativa e, quindi, costituisce atto finale di un processo di medio/lungo periodo. Per procedere ad una valutazione qualitativa e quantitativa efficace, occorre che l Istituto compia una scelta di criteri condivisi e coerenti con i traguardi formativi della scuola; inoltre, si deve prevedere sin dall inizio la possibilità di apportare rivisitazioni e modifiche ad approcci didattico/metodologici, a tipologie e modalità di verifica attivate, a parti del curricolo, ad aspetti organizzativogestionali interni Nel rispetto delle norme contenute nel D.P.R n 122/09, concernente il Regolamento per la valutazione degli alunni, l Istituto si è dotato di strumenti valutativi che consentono una lettura complessiva del processo di apprendimento, del comportamento e dello sviluppo personale e sociale dell alunna/o. Tali strumenti, costruiti con omogeneità ed equità, garantiscono alle famiglie la trasparenza nella valutazione e la tempestività nella comunicazione circa il processo di apprendimento delle/gli alunne/i nei diversi momenti del percorso scolastico. Per ciascun ordine di scuola, sono stati fissati criteri docimologici condivisi per: - la valutazione delle prove di verifica che ciascun docente/team in ogni ambito disciplinare/interdisciplinare propone alle/gli alunne/i, siano esse prove strutturate o non strutturate (in via di definizione per la Scuola Primaria, già stabiliti per la Scuola Sec. di I grado) - l attribuzione del voto in decimi a ciascuna disciplina sulla scheda di valutazione intermedia e finale - il giudizio globale intermedio e finale sui progressi nell apprendimento, nello sviluppo personale e sociale sulla scheda di valutazione (previsto solo per la Scuola Primaria).
2 CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEL VOTO SUL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE (SCUOLA PRIMARIA) VOTO 10 DESCRITTORI Completo raggiungimento di tutti gli obiettivi. Sicuro e articolato possesso delle abilità e delle conoscenze disciplinari. Padronanza di tutte le procedure e le metodologie disciplinari. Capacità di porre in relazione competenze e conoscenze maturate in contesti diversi. Capacità di esprimere valutazioni e elaborazioni sintetiche personali. 9 Pieno raggiungimento degli obiettivi e sicuro possesso delle abilità e conoscenze disciplinari. Capacità di spiegare il contenuto degli apprendimenti. Padronanza delle fondamentali procedure e metodologie disciplinari. Capacità di servirsi degli apprendimenti in contesti diversi. 8 Adeguato e soddisfacente raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Sicura acquisizione delle conoscenze e delle abilità di base. Buona autonomia nell applicare procedure e metodologie disciplinari. 7 Raggiungimento degli obiettivi disciplinari più che sufficiente. Acquisizione stabile delle conoscenze e delle abilità di base fondamentali. Discreta autonomia nell applicare procedure e metodologie. 6 Raggiungimento degli obiettivi disciplinari strumentali. Acquisizione essenziale e/o non sempre stabile delle conoscenze e delle abilità di base fondamentali. Sufficiente autonomia nell applicare procedure e metodologie disciplinari. Si manifestano progressi ma gli apprendimenti rimangono da consolidare. 5 Inadeguato raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Parziale acquisizione di conoscenze e abilità di base. Scarsa autonomia. Non si registrano progressi apprezzabili.
3 GIUDIZIO GLOBALE INTERMEDIO E FINALE SUI PROGRESSI NELL APPRENDIMENTO, NELLO SVILUPPO PERSONALE E SOCIALE Nel retro della scheda di valutazione vi è uno spazio in cui i docenti sono tenuti ad esprimere un giudizio globale sui progressi cognitivi e sociorelazionali che l alunna/o ha evidenziato nel suo percorso formativo, allo scopo di porre in risalto le conquiste di abilità, via via sempre più complesse, trasversali a tutte le discipline o le eventuali problematiche da consolidare. Il profilo sintetico riportato nel documento di valutazione viene definito in base a fasce di giudizi relative a tre ambiti. AMBITI VALUTATI - livello di apprendimento raggiunto, inteso come acquisizione di abilità operative e padronanza di conoscenze e linguaggi, sviluppo di competenze comunicative ed espressive. - sviluppo personale, inteso come maturazione dell'identità personale, sociale e culturale, senso di responsabilità e impegno nel lavoro. - sviluppo sociale, inteso come disponibilità ai rapporti con gli altri, rispetto delle regole, impegno ad operare costruttivamente. FASCE DI GIUDIZIO Inadeguato Parziale Essenziale Soddisfacente Completo
4 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVO DELLA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Favorire nell allievo «l acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare». [Rif.: D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122, art. 7, comma 1] Così definito, il comportamento non è riducibile alla solo condotta, ma assume una valenza educativa e formativa intesa alla costruzione di competenze comportamentali e di cittadinanza come richiesto anche dalle Raccomandazione del Parlamento Europeo e che il Consiglio del individua tra le otto competenze chiave per l apprendimento permanente. FINALITÀ (D. M , n. 5, art. 1, c1) La valutazione del comportamento degli studenti di cui all art. 2 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, risponde alle seguenti prioritarie finalità: - accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; - verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; - diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri; - dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. La legge 168/2008 prevede una diversa modalità di valutazione del comportamento tra scuola Primaria e scuola Secondaria di primo grado: un giudizio nella scuola Primaria e un voto nella Secondaria. La valutazione del comportamento viene sempre decisa collegialmente dal Consiglio di Classe. Al termine della Scuola Primaria il nostro allievo deve mostrare di possedere il seguente profilo comportamentale (vedi anche competenze sociali e civiche nel curricolo d Istituto): rispetta le regole condivise; è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni; inizia a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti; collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità; si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri; riconosce i ruoli e rispetta le diversità; ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
5 Coerentemente alle premesse normative e pedagogiche enunciate, sono stati sono stati individuati quattro indicatori di attribuzione del giudizio del comportamento INDICATORI RISPETTO DELLE REGOLE DELLA CONVIVENZA CIVILE PARTECIPAZIONE IMPEGNO E RESPONSABILITA RELAZIONALITA DESCRIZIONE Rispetto delle persone, dei ruoli, degli ambienti, delle strutture Rispetto delle regole condivise Partecipazione attiva alla vita di classe e alle attività scolastiche Assunzione dei propri doveri scolastici ed extrascolastici Relazioni positive (collaborazione/disponibilità, aiuto)
6 La tabella seguente mostra la corrispondenza tra gli indicatori individuati e il dettaglio delle competenze chiave europee che concorrono alla costruzione della competenza comportamentale: - COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE - SPIRITO DI INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA CRITERI RISPETTO DELLE REGOLE DELLA CONVIVENZA SCUOLA PRIMARIA Assumere comportamenti corretti relativamente a sé stessi, agli altri, all ambiente. Individuare e distinguere chi è fonte di autorità e di responsabilità, i principali ruoli nei diversi contesti. Comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle. Assumere e portare a termine compiti assegnati e iniziative personali. IMPEGNO E RESPONSABILITA PARTECIPAZIONE E COLLABORAZIONE RELAZIONI INTERPERSONALI Intervenire sulla realtà apportando un proprio originale e positivo contributo. Assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria; accettare e rispettare ruoli e punti di vista altrui. Riflettere, confrontarsi, ascoltare, discutere con gli adulti e con gli altri bambini, tenendo conto del proprio e dell altrui punto di vista, delle differenze e rispettandoli. Esprimere in modo pertinente le proprie esigenze e i propri sentimenti. Rispettare le diversità, confrontarsi responsabilmente e dialogare.
7 Nelle due pagine seguenti è allegata la rubrica che descrive i livelli raggiunti dall allievo per ognuno dei quattro indicatori individuati e che consentirà agli insegnanti di pervenire al giudizio sintetico utilizzato nella scheda di valutazione. ATTRIBUZIONE DEL GIUDIZIO SINTETICO SUL COMPORTAMENTO I punteggi relativi a ciascun indicatore si sommano e si individua il giudizio sintetico PUNTEGGIO GIUDIZIO SINTETICO Da riportare sul documento di valutazione Da 4 a 5 Da 6 a 8 Da 9 a 13 Da 14 a 17 Da 18 a 20 INSUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO DISTINTO OTTIMO
8 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO I QUAD. II QUAD. INDICATORI RISPETTO DELLE REGOLE DELLA CONVIVENZA Livello Livello DESCRITTORI Comportamento non rispettoso delle persone; danneggiamento volontario degli ambienti e/o dei materiali della scuola o dei compagni. Continue e reiterate mancanze di rispetto delle regole convenute Comportamento talvolta poco rispettoso verso le persone, gli ambienti e i materiali della scuola. Scarso rispetto delle regole di convivenza; deve essere aiutato a controllare le proprie emozioni e a manifestarle nei modi e nei tempi opportuni. Comportamento generalmente corretto riguardo le regole comuni e l utilizzo di strutture di sussidi, di spazi e tempi; non sempre rispetta le modalità di dialogo o manifesta le proprie emozioni nei modi e nei tempi adeguati. Comportamento rispettoso delle persone, riconoscimento e rispetto dei ruoli, cura dei propri materiali, della propria postazione, degli ambienti e materiali della scuola; conosce e rispetta le regole convenute. Comportamento pienamente rispettoso delle persone, sempre corretto riguardo l utilizzo di strutture e materiali, di spazi e tempi; pieno e consapevole rispetto delle regole della vita scolastica. IMPEGNO E RESPONSABILITA Si applica nel lavoro e nello studio con grande discontinuità e solo se continuamente sollecitato; fatica a portare a termine consegne e incarichi e i suoi elaborati non sono curati. Si applica nel lavoro e nello studio in modo discontinuo; non sempre rispetta le consegne date e/o svolge i propri elaborati con la cura necessaria. Va sollecitato affinché porti a termine un incarico assegnato. 3 3 Generalmente si applica nel lavoro e nello studio rispettando le consegne date, seppur non sempre in modo puntuale; gli elaborati sono abbastanza curati Si applica nel lavoro e nello studio con costanza e sistematicità rispettando le consegne date; assume e porta a termine incarichi e doveri scolastici, svolgendo con puntualità anche quelli extrascolastici Assume in modo responsabile incarichi e compiti scolastici; è affidabile; si applica nel lavoro e nello studio con costanza e sistematicità, svolgendo i propri elaborati con cura e precisione e con arricchimenti personali; propone approfondimenti.
9 1 1 Partecipa in modo passivo (talvolta ostativo) alle attività e alla vita della classe; manifesta scarso interesse, interviene in modo non adeguato o disturbante; si inserisce a fatica nei gruppi di lavoro non apportando alcun contributo; dimostra limitata disponibilità ad apprendere. PARTECIPAZIONE E COLLABORAZIONE Dimostra un interesse discontinuo o selettivo; interviene poco in modo spontaneo, oppure tende ad intervenire ma non in modo pertinente; manifesta una motivazione ad apprendere altalenante; si inserisce nei gruppi di lavoro, ma con un atteggiamento tendenzialmente prevaricante, o passivo senza portare contributi personali. Dimostra generalmente interesse per le attività proposte; interviene in modo abbastanza spontaneo e/o costruttivo; si inserisce nei gruppi di lavoro con disponibilità ad apportare il proprio contributo; generalmente rispetta ruoli e punti di vista altrui; manifesta disponibilità ad apprendere. Dimostra interesse per le attività di classe; interviene in modo appropriato e costruttivo; si inserisce attivamente nei gruppi di lavoro apportando contributi personali significativi; si raccorda con gli altri per il conseguimento di un obiettivo comune; evidenzia desiderio di apprendere. 5 5 Dimostra vivo interesse per le attività scolastiche, offrendo contributi personali e avanzando proposte costruttive; si raccorda con gli altri per il conseguimento di un obiettivo comune assumendo un ruolo guida; rispetta i diversi punti di vista e i ruoli degli altri; evidenzia motivazione e desiderio di apprendere, formulando anche proposte o stimoli personali. RELAZIONI INTERPERSONALI PUNTEGGIO Incontra grandi difficoltà nella relazione con adulti e/o compagni; tende a isolarsi o a essere isolato, oppure a porsi in modo conflittuale; richiama l attenzione degli altri con comportamenti non adeguati o aggressivi. Non sempre si pone in modo positivo nei confronti di adulti e compagni, instaurando rapporti talvolta conflittuali; deve essere aiutato ad accettare il dialogo, il confronto, le idee altrui. Si pone in modo generalmente positivo nei confronti di adulti e compagni, anche se può mostrarsi selettivo nell instaurare rapporti; accetta il confronto, ma talvolta deve essere richiamato a rispettare le idee e/o la sensibilità altrui. Si pone in modo positivo nei confronti di adulti e compagni, instaurando rapporti sereni. Si dispone favorevolmente al confronto e allo scambio, rispettando le idee e la sensibilità degli altri; Riconosce e rispetta le differenze dei ruoli. Si pone in modo positivo, leale e costruttivo nei confronti di adulti e compagni, instaurando rapporti sereni: ricerca il confronto e lo scambio, rispetta le idee e la sensibilità altrui, riconosce e rispetta la differenza dei ruoli
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