Seminari finali del Progetto Polintegra -

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1 Seminari finali del Progetto Polintegra - Immigrazione e casi di intervento in Lombardia: competenze e strategie degli operatori locali della Polizia locale, dell anagrafe e dei servizi sociali Assembramenti, controllo preventivo, sicurezza urbana 10 giugno Insediamenti abusivi, degrado e allarme sociale - 11 giugno 2015 Presentazione del prof. Paolo Bonetti

2 IMMIGRAZIONE FENOMENO ORDINARIO DA GOVERNARE IN MODO ORDINARIO 1) Distinguere tra cittadini UE, familiari extracomunitari di cittadini UE e cittadini extraue 2) Favorire il diritto di soggiorno dei cittadini UE (limiti a tale libertà, come ordine pubblico, sicurezza, onere eccessivo per l assistenza sociale da interpretare in senso restrittivo), da governare con misure finalizzate a favorire l integrazione sociale e ad attuare la parità di trattamento 3) Favorire integrazione sociale degli stranieri regolarmente soggiornanti 4) Favorire regolarizzazione degli stranieri, sia per tutelarli, sia per migliorare l identificazione e la sicurezza dei cittadini

3 LAVORARE INSIEME SULL IMMIGRAZIONE IN OGNI COMUNE: CREARE GRUPPI PERMANENTI DI LAVORO IN OGNI COMUNE TRA ANAGRAFE, POLIZIA LOCALE, SERVIZI SOCIALI SCOPI: 1) Elaborare un piano comunale per l integrazione sociale degli stranieri (alloggi, servizi sociali, corsi di italiano, controlli del territorio, controlli anagrafici, orientamento legale, aiuto alle donne, aiuto ai minori) il più possibile nelle medesime strutture previste per gli italiani 2) CREARE PRASSI COMUNI 3) Conoscere le norme in materia di stranieri, aggiornarsi con le nuove norme e applicarle e farle applicare a tutta l amministrazione comunale 4) Scambiare dati e aiutare a risolvere i singoli casi controversi

4 5) Contribuire a migliorare il controllo del territorio 6) mantenere contatti comuni con Questura e Prefettura (aiutare la ricostruzione degli elementi utili a capire ogni situazione individuale) 7) Elaborare e presentare programmi di finanziamento di progetti di assistenza e integrazione sociale (art. 18 t.u., SPRAR, minori non accompagnati) 8) Conoscere i gruppi di stranieri presenti sul territorio 9) Organizzare occasioni di dialogo con le comunità degli stranieri sul ricongiungimento familiare, inteso come occasione di riflessione - sull unità della famiglia, - sui diritti delle donne in Italia, - sull iscrizione a scuola in Italia, - sulla prevenzione della violenza domestica - sulla prevenzione del bullismo 10) sostenere e promuovere l iscrizione scolastica, i corsi di italiano per stranieri mantenere i contatti con le istituzioni scolastiche (per prevenire disagio sociale, abbandoni, bullismo e conoscere eventuali trasferimenti di residenze)

5 RICONQUISTARE IL CONTROLLO DEL TERRITORIO per evitare comportamenti elusivi o concentrazione su alcune fasi dell immigrazione e non su altre 1) verifica della effettiva disponibilità legale di alloggio (contratti registrati di compravendita, locazione non temporanea, comodato senza possibilità di restituzione immediata al proprietario, abitazione, uso, usufrutto+ prova avvenuti versamenti corrispettivi, spese condominiali, canone ecc.) idoneo nei nulla-osta al ricongiungimenti familiari e nel rilascio del p.s. UE per soggiornanti di lungo periodo 2) verifica effettiva della dimora abituale o del domicilio effettivo al momento dell iscrizione anagrafica (cfr. guida SPRAR) 3) verifica sistematica della permanenza sul territorio ai fini dell avvio della cancellazione dell iscrizione anagrafica degli stranieri ormai assenti (partendo dai titolari di benefici sociali)

6 CONOSCERE SEMPRE TUTTE LE NORME SUI TITOLI DI SOGGIORNO E SUI MOTIVI DI SOGGIORNO (VEDERE TABELLA DISTRIBUITA)

7 CONOSCERE SEMPRE LE NORME SUL PERCORSO DEGLI INGRESSI E DEI SOGGIORNI REGOLARI DEGLI STRANIERI (vedere percorso distribuito)

8 IDENTIFICAZIONE DEGLI STRANIERI: ART. 6, COMMI 2 E 3, D.LGS. N. 286/1998 Comma 2: obbligo di esibizione del p.s. a tutte le p.a. per ottenere provvedimenti amministrativi, autorizzazioni e concessioni (non mere informazioni) Comma 3: reato di inottemperanza, senza giustificato motivo, all ordine di ufficiali o agenti di p.s. di esibire il documento di identificazione e/o il titolo di soggiorno

9 IL REATO DI INGRESSO E SOGGIORNO IRREGOLARE (ART. 10-BIS t.u.): - In via di abrogazione entro il 20 novembre obbligo di denuncia da parte di ogni pubblico ufficiale - Reato non sussiste nelle tante ipotesi di ingresso e soggiorno irregolare nelle quali il t.u. sull immigrazione consente regolarizzazione

10 Diritto di asilo europeo DIRITTO DI ASILO (art. 10, comma 3 cost.) Regolamento Dublino III per la determinazione dello stato competente ad esaminare la domanda di asilo Regolamento EURODAC sui rilievi fotodattiloscopici nei confronti di stranieri irregolari o richiedenti asilo Direttiva UE qualifiche di protezione internazionale (attuata con d. lgs. n. 251/2007) Direttiva UE su procedure di esame delle domande (attuata con d. lgs. n. 25/2008, in via di modifica entro 20 luglio 2015 per attuare direttiva refusa) Direttiva UE su accoglienza richiedenti asilo (attuata con SPRAR e d. lgs. n. 140/2005, in via di abrogazione entro 20 luglio 2015 con d. lgs. che attua nuova direttiva rifusa)

11 DIRITTO DI ASILO A) Protezione internazionale (5 anni) A1) Status di rifugiato (timore fondato di persecuzione individuale) - atti di persecuzione - motivi di persecuzione -agenti di persecuzione A2) status di protezione sussidiaria (timore fondato di subire un danno grave derivante da a) pena di morte; b) torture, pene o trattamenti inumani o degradanti; c) violenze generalizzate ai civili in situazione di conflitto interno o internazionale B) P.s. per motivi umanitari (2 anni)

12 DIRITTO DI ASILO CONSEGUENZE OPERATIVE PER I COMUNI 1) Tenere conto della maggiore fragilità dei richiedenti asilo rispetto agli altri stranieri e aiutare presentazione domande in Questura 2) Conoscere almeno i presupposti e i contenuti dei 3 status rientranti nel diritto di asilo per aiutare la soluzione di situazioni individuali incerte o di ingresso o soggiorno irregolari 3) Favorire identificazione e immediata accoglienza dei richiedenti asilo (obbligatorie) in collaborazione con le autorità statali

13 Diritto di asilo-conseguenze operative 4) evitare di favorire mero transito dei richiedenti asilo verso altri Stati UE (non è consentito dai regolamenti UE e non sono previste forme di finanziamento statale)

14 Diritto di asilo-conseguenze operative 5) Elaborare progetto del Comune per partecipare al bando del ministero dell interno per il finanziamento di servizi di accoglienza collegati allo s.p.r.a.r. nel territorio del proprio comune (insieme con soggetti del privato sociale) invece che rifiutarsi di presentarlo e vederli comunque ospitati in alberghi o in centri requisiti dalle prefetture. Predisporre progetto tenendo conto di requisiti e linee-guida dei servizi finanziabili dallo Stato (80-100%) per 3 anni nell ambito dello SPRAR previsti dal D.M. Interno del Servizi piccoli e con operatori formati e costantemente aggiornati - Centri che possano erogare servizi integrati (apprendimento della lingua italiana, orientamento legale, formazione professionale, orientamento lavorativo e alloggiativo, assistenza psicologica, sociale ecc.) - accoglienza non soltanto in centri collettivi, ma anche in appartamenti presi in locazione - Possibilità di organizzare attività di volontariato dei richiedenti asilo in ogni Comune (cfr. circolare Min. Interno- Dip. Libertà civili e immigrazione n del 27 novembre 2014)

15 CASI DI REGOLARIZZAZIONE PERMANENTE nel t.u. sull immigrazione (DA CONOSCERE PER AIUTARE REGOLARIZZAZIONE E RISOLVERE SINGOLI CASI) 1) ART. 5, COMMA 5. P.S. per motivi familiari 2) ART. 5, COMMA 6. P.s. per motivi umanitari 3) ART. 13, COMMA 2-BIS: p.s. per motivi familiari

16 4) ART. 18, C.1. : p.s. per motivi umanitari (allo straniero vittima di reati e in pericolo per la propria vita e sicurezza che partecipa a progetti di assistenza e protezione sociale) Elaborare progetto di assistenza e integrazione sociale per fare partecipare il Comune (insieme ad altri Comuni e ad enti del privato sociale iscritti ) ai bandi del Dipartimento per le pari opportunità 5) ART. 18, C. 6: p.s. per motivi umanitari per detenuto che abbia commesso reati durante la minore età e abbia partecipato a progetti di assistenza e integrazione sociale 6) ART. 18-BIS: p. s. per violenza domestica (su denuncia) 7) ART. 19, C. 1: divieto di espulsione in caso di rischio di persecuzione [p.s. per motivi umanitari-asilo]

17 8) ART. 19, C. 2, LETT. A) divieto di espulsione dei minori di 18 anni: p.s. per minore età o iscrizione su p.s. soggiorno dei genitori 9) ART. 19, C. 2, LETT. c) divieto di espulsione dei parenti entro il II^ grado o coniugi conviventi con cittadino italiano: carta di soggiorno per familiari extraue di cittadini UE 10) ART. 19, C. 2, LETT. d) divieto di espulsione di donne (o mariti conviventi) in stato di gravidanza o entro 6 mesi dal parto del figlio a cui provvedono: p.s. per cure mediche 11) ART. 22, COMMA 12-QUATER: grave sfruttamento lavorativo: p.s. per motivi umanitari

18 12) ART. 30, COMMA 1 LETT. C): stranieri con p.s. scaduto da meno di 1 anno aventi i requisiti per unità familiare o familiari di rifugiati anche irregolari: p.s. per motivi familiari 13) ART. 30, COMMA 1, LETT. D): straniero genitore anche naturale di figlio italiano, non privato della responsabilità genitoriale: p.s. per motivi familiari 14) ART. 31, COMMA 3: autorizzazione del tribunale per i minorenni all ingresso o soggiorno del familiari per gravi motivi connessi allo sviluppo psico-fisico del minore che si trova in Italia: p.s. per assistenza minore

19 15) ART. 32: minore non accompagnato: p.s. per integrazione sociale e civile del minore che partecipa a progetti di integrazione sociale e civile * Elaborare progetti per fare partecipare il Comune al bando del Ministero dell interno per il finanziamento dei centri dello s.p.r.a.r. destinati ai minori non accompagnati (D.M. Interno 27 aprile 2015)