Decisione N del 11 settembre 2015

Transcript

1 COLLEGIO DI ROMA composto dai signori: (RM) MASSERA (RM) DE CAROLIS (RM) MELI Presidente Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia (RM) NERVI Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari (RM) RABITTI Membro designato da Associazione rappresentativa dei clienti Relatore RABITTI MADDALENA Nella seduta del 05/06/2015 dopo aver esaminato: - il ricorso e la documentazione allegata - le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione - la relazione della Segreteria tecnica FATTO Il ricorrente riferisce nel ricorso di avere stipulato il 19 giugno 2008 un contratto di finanziamento contro cessione del quinto per un lordo di ,00 rimborsabile in 120 rate di importo pari a 158,00 ciascuna e che il prestito è stato estinto anticipatamente nel mese di ottobre 2012 con un conteggio di estinzione che ha previsto, oltre agli interessi sulle rate a scadere, un abbuono di 647,01 per abbuoni commissioni bancarie. Afferma poi il ricorrente di avere contestato alla resistente il mancato rimborso di una quota parte delle commissioni recurring e del premio assicurativo non goduto per un importo complessivo di 1.916,75 (di cui 1.072,25 a titolo di commissioni residue e non spalmate nel piano di ammortamento, 686,51 per premi assicurativi non goduti ed 158,00 corrispondenti a n. 1 quota insoluta) ma che la resistente ha respinto le pretese Pag. 2/6

2 risarcitorie, richiamando l art. 8 del contratto, il quale prevede che la Cessionaria non sarà tenuta a restituire neppure in parte, gli importi relativi alle commissioni finanziarie ed accessorie, alle spese contrattuali ed ai premi assicurativi che si intendono dovuti e convenuti anche in accezione di aleatorietà, per le prestazioni e gli oneri necessariamente connessi alla concessione del prestito. Per quanto concerne i costi assicurativi, la banca ha poi invitato il ricorrente a rivolgere le richieste di rimborso direttamente alla compagnia di assicurazioni. Per tutte queste ragioni il ricorrente chiede al Collegio di condannare l intermediario a effettuare un equa riduzione del costo complessivo del credito, calcolato secondo il criterio pro rata temporis, per un importo di complessivo di 1.758,75, oltre interessi legali. Chiede inoltre il rimborso delle spese legali. L intermediario si oppone al ricorso chiedendo al Collegio di dichiarare inammissibile il ricorso con riferimento alla richiesta di rimborso del premio assicurativo e di respingere le altre domande. A fondamento della propria tesi, l intermediario afferma di avere già calcolato, in sede di estinzione del prestito, l equo rimborso spettante al ricorrente calcolato secondo regole di equità, tenuto conto del costo complessivo del finanziamento. In particolare, afferma di non aver potuto conoscere il compenso previsto per l intervento del mediatore/agente che a suo tempo ha intermediato la pratica e che viene indicata all interno di una voce generica commissione, che include, a sua volta, oltre al costo dell intermediazione anche gli ulteriori costi finanziari e bancari, essendo il contratto originariamente stipulato con altro intermediario. Pertanto trattandosi di una voce complessiva pagata dal cliente a titolo di corrispettivo per il servizio finanziario offerto, e non essendo determinabile a priori quanta parte di queste commissioni possano essere ricondotte in misura fissa al momento della stipula e quanta parte invece possa essere imputata proporzionalmente alla vita residua del finanziamento, per il calcolo pro rata temporis è stato fissato un criterio assimilabile a quello degli interessi corrispettivi secondo un piano di ammortamento alla francese, ed una curva che decresce con il rimborso delle rate. Quanto poi alla richiesta di rimborso degli oneri assicurativi l intermediario ha eccepito la propria carenza di legittimazione passiva rispetto alla richiesta di rimborso del premio assicurativo; ha richiamato, in proposito, l art. 49 del Regolamento ISVAP n. 35/2010, nonché l art. 22, comma 15-quater della L. n. 221/2012. Con riferimento infine alla richiesta di rimborso delle spese legali, la finanziaria ha precisato che la stessa non può essere accolta in ragione della natura facoltativa dell assistenza difensiva nel procedimento innanzi all ABF. Pag. 3/6

3 DIRITTO Il Collegio richiama preliminarmente la recente decisione del Collegio di Roma n. 7793/14 che fissa sinteticamente i principi condivisi dai diversi Collegi dell ABF in materia di estinzione anticipata di contratti di cessione del quinto, quale quella oggetto della controversia in esame. Secondo tale pronuncia (che tiene conto anche dei principi statuiti dal Collegio di Coordinamento con decisione n del ), alla luce di quanto previsto dall art. 125 sexies del Tub, che sancisce il diritto del consumatore a un equa riduzione del costo complessivo del credito in caso di estinzione anticipata del finanziamento, va affermato: 1. il diritto del cliente ad ottenere il rimborso di parte degli oneri cd. recurring ad esso addebitati in sede di stipulazione del contratto; 2. che, in mancanza di una chiara e congrua indicazione pattizia, le voci di costo elencate nel contratto debbono considerarsi recurring e quindi rimborsabili pro quota in caso di estinzione anticipata, in osservanza del diritto del finanziato alla trasparenza contrattuale; 3. che ai costi recurring si deve applicare il principio di competenza economica; 4. che non appare conforme a ragionevolezza la metodologia seguita da taluni intermediari di calcolare l ammontare dei rimborsi in funzione dell incidenza degli interessi nominali per il periodo di ammortamento non goduto rispetto agli interessi totali del finanziamento ; 5. che, pertanto, l importo da rimborsare deve essere equitativamente stabilito secondo un criterio proporzionale; 6. il diritto del cliente al rimborso della parte di premio pagato anticipatamente all assicuratore; 7. che in assenza di chiarimenti ex ante in ordine al criterio di calcolo, l ammontare del rimborso del premio assicurativo deve avvenire secondo il criterio pro rata temporis vale a dire in proporzione semplice al numero delle rate complessive del prestito; 8. che anche nell ipotesi di parziale restituzione del premio assicurativo non goduto, effettuata direttamente dall assicuratore, rimane la responsabilità dell intermediario per la parte residua e che l eventuale controversia sul punto tra il cliente e l intermediario finanziario è sicuramente ricompresa tra quelle che l ABF può conoscere; 9. il diritto alla refusione -entro limiti coerenti con il grado di complessità della controversia insorta tra le parti- delle spese di assistenza tecnico-legale effettivamente sopportate dal ricorrente; Pag. 4/6

4 10. l infondatezza delle eccezioni di carenza di legittimazione passiva eventualmente sollevate dal finanziatore (banca o intermediario finanziario) mandante e/o dalla società mandataria del prestito, che ha curato con il cliente direttamente la stipula del rapporto contrattuale sottoscritto in nome e per conto del soggetto finanziatore. Applicando questi principi al caso di specie si osserva che: i) nel testo contrattuale non vi è evidenza di alcuna ripartizione fra costi up front e recurring; ii) che il contratto sottoscritto dal ricorrente contiene una clausola palesemente vessatoria (e dunque inefficace), secondo la quale in caso di estinzione anticipata del finanziamento nulla deve essere restituito al finanziato in merito alle commissioni versate all atto della stipula; iii) che nella documentazione agli atti non vi è alcuna evidenza del contratto di conferimento di incarico all agente, e pertanto tutte le spese vanno considerate recurring. Con riguardo poi agli oneri assicurativi, come ha più volte statuito questo Collegio, non è revocabile in dubbio che l onere economico del contratto di assicurazione, per il collegamento funzionale che lega tale contratto a quello di finanziamento, debba essere annoverato tra i costi del credito presi in considerazione dall art. 125-sexies, comma 1, TUB ai fini della determinazione del diritto di rimborso della cliente (v., ad esempio, la dec. n. 7327/14). Alla luce di tutte queste circostanze, il Collegio ritiene fondato il ricorso e applica al caso di specie la seguente metodologia di calcolo: TABELLA RIASSUNTIVA metodo pro quota n. rate del prestito (120) Totale Rimborso Metodo pro Oneri ancora numero rate a effettuato /quota da scadere n. 68 (n. 52 dalla retrocedere pagate) resistente Commissioni 1.896, 647, ,62 427,61 finanziarie 38 Commissioni 1.137, 644,64 644,64 accessorie 60 Costi assicurativi 1.211, 686,51 686,51 48 TOTALE 1.758,75 Pag. 5/6

5 Pertanto il Collegio ritiene che l intermediario debba rimborsare al ricorrente la somma di euro 1.758,75, oltre interessi legali dalla data del reclamo al saldo. Infine, il Collegio accoglie la domanda relativa al rimborso delle pese di procedura. Al riguardo il Collegio osserva che, seppure le vigenti disposizioni riguardanti il funzionamento dell Arbitro non prevedono la necessità di una difesa tecnica, la relativa procedura consente che il ricorrente si faccia assistere da un difensore dei cui costi deve quindi essere risarcito in caso di accoglimento del ricorso. Determina dunque equitativamente in euro 250,00 la somma che l intermediario deve corrispondere al ricorrente a titolo di rimborso per le spese di assistenza professionale. PQM Il Collegio, in accoglimento del ricorso, dispone che l intermediario corrisponda al ricorrente la somma di euro 1.758,75, oltre interessi legali dalla data del reclamo al saldo, nonché l importo di euro 250,00 per spese di assistenza professionale. Dispone, inoltre, ai sensi della vigente normativa, che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di Euro 200,00 (duecento/00) quale contributo alle spese della procedura e al ricorrente quella di euro 20,00 (venti/00) quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 6/6