INDICE PREMESSA CO.CI.D.A. - PREMESSA. I Comuni più vessati dell ATO5 Esempi significativi del DANNO

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2 INDICE PREMESSA I Comuni più vessati dell ATO5 Esempi significativi del DANNO Oltre tre milioni di euro l introito di Acea Ato5 S.p.A. per il nolo contatori altro che bazzecole!!! Il famigerato balzello del minimo impegnato Stima dei rimborsi derivanti dall annullamento delle tariffe illegali e illegittime del 27 Lo stato della depurazione Stima dei rimborsi per il non funzionamento dei depuratori. LA DIFFERENZA TRA T.R.M. E LA T.M.P. PAGATA IN BOLLETTA DAGLI URENTI IL CALCOLO DELLE TARIFFE LE VERE TARIFFE I RIMBORSI DOVUTI AGLI UTENTI SULLA BASE DELLE TARIFFE EFFETTIVE PREMESSA In una vicenda come quella della gestione delle risorse idriche in provincia di Frosinone cioè dell ATO5 troppe cose non sono andate per il verso giusto. Quando abbiamo cominciato ad indagare sulle ragioni di quello che non a caso è stato definito uno scandalo, abbiamo subito capito che non potevamo dare per scontato nulla. Abbiamo subito compreso che per poter essere inattaccabili dovevamo essere in grado di approfondire ogni aspetto della estesa documentazione che con grande fatica siamo riusciti a visionare e studiare. Se c è un risultato significativo che rivendichiamo è il fatto che tutto quello che abbiamo divulgato ha sempre avuto una base documentale passando per diversi livelli di verifica. Abbiamo dato concretezza alle intuizioni. Nonostante ciò soprattutto agli inizi di questa lotta civica, a difesa dei cittadini, siamo stati messi all angolo da un vero e proprio apparato. Un intreccio inestricabile in cui si confondevano i ruoli. Riunioni, incontri, manifestazioni, contatti, presidi, una formidabile rete di cittadini sempre più avveduti e di comitati, un blog visitassimo, tutto ciò ha fatto la differenza, scardinato la diffidenza iniziale dei più facendo modificare molti comportamenti. Sintetizzando l informazione ha consentito questo cambiamento di tendenza. Fedeli a questa impostazione nel seguito proponiamo gli esiti di uno studio approfondito, il più possibile asettico, su base dati inconfutabile per lo più ACEA. Confidiamo che esso possa far riflettere soprattutto chi ha la responsabilità per le scelte definitive da intraprendere in un momento topico per la GESTIONE IDRICA NELL ATO5. 2

3 I COMUNI PIU' VESSATI DELL'ATO5 DI FROSINONE DOVENDO STILARE UNA GRADUATORIA DEI COMUNI PIU VESSATI DELL ATO5 DA PARTE DEL GESTORE ACEA ATO5 S.p.A. c è una sola modalità inequivocabile. Basta stabilire quella che abbiamo definito DENSITA DI UTENZE DEL TERRITORIO (rapporto % tra numero di utenze su numero di abitanti) e confrontare questo dato per i diversi comuni. E semplice comprendere che i territori più vessati sono, senza dubbio, quelli in cui è più alto il numero di utenze in rapporto al numero di abitanti. In questo caso infatti è più elevato, percentualmente, e quindi più consistente, l introito da parte di ACEA e quindi più rilevante l oppressione finanziaria ed indebita subita mediamente dai cittadini. Se come è ormai chiaro le bollette emesse dal 26 ad oggi sono illegali, se come è ormai chiaro le bollette effettive dovevano essere estremamente più basse di quelle emesse, allora si percepisce appieno quale è l entità del danno subito dai cittadini utenti e soprattutto la dimensione macroscopica dei rimborsi. Cominciamo a divulgare i dati di questa indagine, precisando ancora una volta che per evitare strumentalizzazioni la fonte è la stessa ACEA-ATO5 S.p.A. Quello che ci interessa dimostrare subito, al di là delle somme in gioco, è che chi subisce di più questa situazione sono proprio i cittadini dei Comuni più piccoli cioè quelli con risorse marginali. Nel seguito riportiamo la graduatoria degli 86 Comuni dell ATO5, precisando che il dato medio della DENSITA DI UTENZE di tutto l ATO5 si attesta al 39,69%, meno di quattro utenze ogni dieci abitanti. Questo dato è già indicativo delle problematiche sicuramente sottovalutate dal gestore ACEA al momento dell avvento in provincia di Frosinone. L ACEA non era abituata a questa densità di utenze. Basti Pensare che il dato medio di tutto l ATO2 ROMA si attesta intorno al 17% mentre per la sola CITTA DI ROMA tale valore percentuale scende addirittura all 8,66%. Il primo posto di questa sconcertante graduatoria spetta al Comune di Acquafondata. Il secondo posto spetta invece al Comune di San Biagio Saracinisco dove il numero di utenze come succede anche per Acquafondata, supera abbondantemente il numero di abitanti. Da ricordare che San Biagio essendo un Comune al disotto dei 1 abitanti e, potendolo fare, aveva giustamente chiesto e ottenuto di uscire fuori dall ATO5. Alla luce di questa indagine era estremamente avveduta l iniziativa dell Amministrazione Comunale di San Biagio di uscire fuori dall ATO5. Il terzo posto spetta al comune di Collepardo. Il primo Comune di questa graduatoria, tra quelli al di sopra dei 1 abitanti è San Donato Val di Comino che si colloca anche al quarto posto assoluto. Al quinto posto si situa invece il Comune di Vallerotonda. 3

4 I COMUNI PIU' VESSATI DELL'ATO5 DI FROSINONE POS Comune Abitanti N. Famiglie ISTAT 21 Densità Densità Famiglie Acquafondata ,86% 46,2% S. Biagio Saracinisco ,9% 44,38% Collepardo ,73% 39,44% S. Donato Valcomino ,6% 42,75% Vallerotonda ,2% 43,37% Acuto ,45% 37,43% Conca Casale ,99% 86,99% Viticuso ,58% 44,86% Vallemaio ,8% 35,27% Guarcino ,2% 36,82% Falvaterra ,14% 38,89% Settefrati ,87% 37,66% Sgurgola ,5% 41,43% Picinisco ,14% 35,66% Gallinaro ,26% 43,16% Alvito ,22% 39,76% Torre Cajetani ,75% 34,4% Pescosolido ,99% 36,67% Campoli Appennino ,19% 38,91% Casalattico ,7% 35,41% Terelle ,69% 46,1% ,21% 36,6% Campodimele ,12% 61,12% Vico nel Lazio ,43% 35,77% Serrone ,75% 38,43% ,68% 39,95% Rocca d'arce ,23% 42,68% Villa Latina ,18% 36,81% ,29% 35,69% ,2% 43,49% ,82% 38,95% Fontechiari ,9% 38,55% Patrica ,7% 38,1% Piglio Vicalvi Belmonte Castello Posta Fibreno Colle S. Magno 4

5 I COMUNI PIU' VESSATI DELL'ATO5 DI FROSINONE POS Comune Abitanti N. Famiglie ISTAT 21 Densità Densità Famiglie Morolo ,39% 38,19% Supino ,8% 37,15% Coreno Ausonio ,1% 37,5% Fumone ,86% 36,83% Casalvieri ,71% 37,96% Castelnuovo Parano ,69% 37,1% S. Giovanni Incarico ,53% 38,% ,39% 34,19% Torrice ,21% 32,87% Ausonia ,92% 35,23% Pastena ,69% 37,98% Santopadre ,66% 39,3% Cervaro ,2% 36,2% Arpino ,86% 35,76% Pico ,44% 38,58% Arce ,7% 38,56% S. Elia Fiumerapido ,71% 35,88% Esperia ,45% 37,59% ,12% 37,13% ,3% 36,47% ,1% 38,52% Rocca D'Evandro ,7% 42,7% Piedimonte S. Germano ,29% 36,87% Frosinone S. Ambrogio sul Garigliano Castelliri ,99% 37,2% ,65% 34,96% ,41% 34,52% S. Giorgio a Liri ,35% 36,29% Arnara ,28% 33,94% Broccostella ,% 31,67% S. Apollinare ,97% 36,87% Ripi ,41% 33,74% Strangolagalli ,79% 33,4% S. Andrea Sul Garigliano ,76% 4,4% Sora Isola del Liri Fiuggi Ferentino 344 5

6 I COMUNI PIU' VESSATI DELL'ATO5 DI FROSINONE POS Comune Colfelice Alatri Abitanti N. Famiglie ISTAT 21 Densità Densità Famiglie ,67% 39,67% ,75% 33,13% ,64% 38,41% 36,58% 35,42% Fontana Liri Monte S. Giovanni Campano Castro dei Volsci ,18% 27,55% Ceccano ,91% 34,91% ,3% 35,64% ,29% 34,59% ,16% 36,71% ,82% 34,97% Pofi ,77% 34,89% Roccasecca ,63% 37,29% Trivigliano ,75% 36,5% Villa S. Lucia ,78% 35,39% Castrocielo ,33% 46,88% Pontecorvo ,1% 33,55% Pignataro Interamna ,74% 39,76% Aquino ,15% 32,79% Ceprano ,79% 34,84% Cassino ,28% 34,88% ,69% 36,15% San Vittore del Lazio Anagni Boville Ernica Veroli DATI TOTALI LEGENDA Comuni ATO5 non appartenenti alla provincia di FROSINONE per essi si è assunto che il n. di famiglie fosse pari al n. utenze Il Comune di Cassino è servito da ACEA ATO5 S.p.A. solo per poche utenze il n. di famiglie servite Il Comune di Guarcino si trova nella paradossale situazione di avere utenze senza contatori 6

7 . OLTRE TRE MILIONI DI EURO L INTROITO DI ACEA ATO5 S.p.A. PER IL NOLO CONTATORI ALTRO CHE BAZZECOLE!!! Una delle classiche contestazioni fatte ad ACEA ATO5 S.p.A. riguarda il paradossale balzello del nolo Contatori a cui sono assoggettati gli utenti dell ATO5 dall avvento del nuovo gestore. Sostanzialmente gli utenti dell ATO5 Frosinone si vedono costretti a pagare il nolo dei propri contatori al nuovo Gestore, anche se teoricamente dovrebbe essere l opposto in quanto l ACEA quantizza i consumi sulla base dei contatori volumetrici esistenti e non su quelli che avrebbe dovuto installare. Fino ad oggi infatti sono pochissimi i casi in cui l ACEA ha provveduto alla sostituzione dei contatori esistenti, oltretutto obsloleti e fuori norma. E evidente che solo in questi casi oppure per i nuovi allacci il gestore avrebbe potuto richiedere la quota parte della tariffa prevista per il nolo, mentre è del tutto ovvio che altrimenti questa richiesta è fuori luogo anzi è un sopruso. Il Gestore in risposta alle contestazioni ha sempre tentato di minimizzare, ammettendo che il problema esiste, ma che si tratta di pochi euro l anno. INTANTO PERÒ QUESTI SOLDI L INCASSA ECCOME!!!. Ebbene abbiamo voluto stimare l entità di questi introiti percepiti da ACEA ATO5 S.p.A. sulla base di uno studio accurato svolto per l arco temporale che va dal 24 fino al 29. Lo studio è stato condotto sulla base delle reali tariffe applicate annualmente e con riferimento alle utenze dichiarate dal Gestore Comune per Comune. In questo studio si è anche tenuto conto dei nuovi allacci o delle sostituzioni dei contatori valutando che essi potessero rappresentare il 5% delle utenze complessive. In pratica il conteggio economico è stato eseguito tenendo conto solo del 95% delle utenze. I risultati sono riportati nel seguito per tutti i Comuni. I Comuni sono elencati in base al contributo territoriale erogato che naturalmente è percentualmente più elevato quanto più alta è la densità di utenze. I DATI PARLANO CHIARO ALTRO CHE POCHI EURO, COMPLESSIVAMENTE LA CIFRA SUPERA I TRE MILIONI DI EURO. Se per questa questione minimale le cifre in gioco sono così grandi si può immaginare l entità economica collegata a temi più sostanziali di cui ci occuperemo nel seguito. 7

8 . OLTRE TRE MILIONI DI EURO L INTROITO DI ACEA ATO5 S.p.A. PER IL NOLO CONTATORI ALTRO CHE BAZZECOLE!!! POS Comune Abitanti Densità Acquafondata ,86% S. Biagio Saracinisco ,9% Collepardo ,73% S. Donato Valcomino ,6% Vallerotonda ,2% Acuto ,45% Conca Casale ,99% Viticuso ,58% Vallemaio ,8% Guarcino ,2% Falvaterra ,14% Settefrati ,87% Sgurgola ,5% Picinisco ,14% Gallinaro ,26% Alvito ,22% Torre Cajetani ,75% Pescosolido ,99% Campoli Appennino ,19% Casalattico ,7% Terelle ,69% Piglio ,21% Campodimele ,12% Vico nel Lazio ,43% Serrone ,75% ,68% Rocca d'arce ,23% Villa Latina ,18% ,29% Posta Fibreno ,2% Colle S. Magno ,82% ,9% Vicalvi Belmonte Castello Fontechiari DANNO ECONOMICO PER NOLO CONTATORI DAL 24 AL 29 (ESCLUSE NUOVE UTENZE 5%) 7.99, , , , , , , , , , , , ,9 14.6, , , , , , , , , , , , ,8 9.91, , , , , ,58 POS Comune Abitanti Densità Patrica ,7% Morolo ,39% Supino ,8% Coreno Ausonio ,1% Fumone ,86% Casalvieri ,71% Castelnuovo Parano ,69% S. Giovanni Incarico ,53% ,39% Torrice ,21% Ausonia ,92% Pastena ,69% Santopadre ,66% Cervaro ,2% Arpino ,86% Pico ,44% Arce ,7% S. Elia Fiumerapido ,71% Esperia ,45% ,12% ,3% ,1% Rocca D'Evandro ,7% Piedimonte S. Germano ,29% ,99% ,65% Castelliri ,41% S. Giorgio a Liri ,35% Arnara ,28% Broccostella ,% S. Apollinare ,97% Ripi ,41% Sora Isola del Liri Fiuggi Ferentino Frosinone S. Ambrogio sul Garigliano DANNO ECONOMICO PER NOLO CONTATORI DAL 24 AL 29 (ESCLUSE NUOVE UTENZE 5%) , , ,6 14.3, , , ,7 28.1, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,82 8

9 . OLTRE TRE MILIONI DI EURO L INTROITO DI ACEA ATO5 S.p.A. PER IL NOLO CONTATORI ALTRO CHE BAZZECOLE!!! POS Comune Abitanti Densità DANNO ECONOMICO PER NOLO CONTATORI DAL 24 AL 29 (ESCLUSE NUOVE UTENZE 5%) Strangolagalli ,79% S. Andrea Sul Garigliano ,76% Colfelice ,67% ,75% ,64% ,58% ,18% ,91% ,3% ,29% ,16% ,82% Pofi ,77% Roccasecca ,63% Trivigliano ,75% Villa S. Lucia ,78% Castrocielo ,33% Pontecorvo ,1% Pignataro Interamna ,74% Aquino ,15% Ceprano ,79% ,28% ,3 1.69, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,69% ,54 Alatri Fontana Liri Monte S. Giovanni Campano Castro dei Volsci Ceccano San Vittore del Lazio Anagni Boville Ernica Veroli Cassino (solo ab. Serviti) DATI TOTALI DANNO ECONOMICO PER NOLO CONTATORI DAL 24 AL 29 PROCAPITE 17,67 9

10 . IL FAMIGERATO BALZELLO DEL MINIMO IMPEGNATO Analizziamo adesso il famigerato balzello del minimo impegnato. Non tutti sanno che il mimino impegnato di 18 mc/anno che l ACEA ATO5 S.p.A fattura a prescindere, anche se materialmente non è stato consumato nulla, è ormai bandito per legge. Infatti l applicazione in bolletta del consumo minimo impegnato di 18 metri cubi annui è in violazione della Delibera del CIPE n. 52 del 4/4/21 che ne ha sancito l illegittimità dando al contempo ai gestori (dei sevizi a consumo) un tempo di quattro anni (quindi entro 4/4/25) per il suo progressivo annullamento. Ebbene anche questo indebito prelevamento di denaro, fatto passare dal Gestore come un canone annuo tanto esoso quanto illegale è stato dovutamente contestato ad ACEA. Inutile ricordare come ACEA pur avendo dovuto ammettere che questo pseudocanone doveva essere annullato ha anche dichiarato, con motivazioni risibili, che non avrebbe potuto ottemperare a questa disposizione, ponendosi di fatto fuori legge. Detto questo abbiamo stimato l entità di questo indebito introito per ogni Comune dell ATO5. I Comuni sono elencati, come al solito, in base alla densità di utenza territoriale ovvero in base al danno economico subito. I risultati dell indagine dimostrano ancora una volta come le conseguenze più pesanti di questa sopratassa ingiustificata la subiscono in modo sostanziale i cittadini dei Comuni più piccoli laddove è percentualmente più alto il numero di utenze in rapporto agli abitanti. Descriviamo brevemente le modalità con cui è stato condotta l analisi. Si comprende facilmente che se in un Comune il numero di utenze supera quello dei nuclei famigliari vuol dire che in generale alcuni cittadini utenti sono titolari di più allacci idrici ovvero che in quel Comune varie utenze pur essendo attive fanno riferimento ad alloggi pressoché inutilizzati. Possiamo definire questi allacci come utenze surplus. Ebbene abbiamo calcolato Comune per Comune il numero di queste utenze surplus, a consumo marginale, sulla base dei dati forniti da ACEA delle utenze e dei dati ISTAT 21 sui nuclei famigliari. E del tutto evidente inoltre che questa stima è cautelativa cioè a favore di ACEA in quanto le utenze a consumo marginale, cioè nullo o abbondantemente al di sotto dei 18 mc/anno, sono molto più numerose. Basta riferirsi infatti agli allacci che riguardano le persone anziane e/o sole che ovviamente non rientrano tra quelle contemplate. Bene, le somme richieste, fatturate e introitate dal gestore, per queste situazioni, sono rilevantissime. Complessivamente dal 25 (data del definitivo annullamento di questo pseudo canone ) a tutt oggi esse ammontano a. 16 milioni di Una enormità!!. Nel seguito vengono riportati gli esiti di questa ricerca per tutti gli 86 Comuni dell ATO5. Amministratori e cittadini possono quindi rendersi conto del danno subito dalle loro realtà territoriali. 1

11 . IL FAMIGERATO BALZELLO DEL MINIMO IMPEGNATO POS Comune Abitanti N. Famiglie ISTAT 21 Densità N. UTENZE SURPLUS Acquafondata ,86% 277 S. Biagio Saracinisco ,9% 272 Collepardo ,73% 476 S. Donato Valcomino ,6% 149 Vallerotonda ,2% 865 Acuto ,45% 929 Conca Casale ,99% 143 Viticuso ,58% 17 Vallemaio ,8% 482 Guarcino ,2% 718 Falvaterra ,14% 241 Settefrati ,87% 31 Sgurgola ,5% 794 Picinisco ,14% 44 Gallinaro ,26% 282 Alvito ,22% 82 Torre Cajetani ,75% 41 Pescosolido ,99% 444 Campoli Appennino ,19% 456 Casalattico ,7% 18 Terelle ,69% ,21% 1182 Campodimele ,88 61,12% 184 Vico nel Lazio ,43% 533 Serrone ,75% ,68% 15 Rocca d'arce ,23% 15 Villa Latina ,18% ,29% ,2% ,82% ,9% 193 Piglio Vicalvi Belmonte Castello Posta Fibreno Colle S. Magno Fontechiari DANNO ECONOMICO PER APPLICAZIONE minimo impegnato di 18 mc DAL , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,95 11

12 . IL FAMIGERATO BALZELLO DEL MINIMO IMPEGNATO POS Comune Abitanti N. Famiglie ISTAT 21 Densità N. UTENZE SURPLUS Patrica ,7% 439 Morolo ,39% 439 Supino ,8% 65 Coreno Ausonio ,1% 192 Fumone ,86% 216 Casalvieri ,71% 281 Castelnuovo Parano ,69% 84 S. Giovanni Incarico ,53% ,39% 3176 Torrice ,21% 581 Ausonia ,92% 274 Pastena ,69% 129 Santopadre ,66% 15 Cervaro ,2% 619 Arpino ,86% 693 Pico ,44% 183 Arce ,7% 332 S. Elia Fiumerapido ,71% 495 Esperia ,45% ,12% ,3% ,1% 72 Rocca D'Evandro ,7% 226 Piedimonte S. Germano ,29% ,99% ,65% 56 Castelliri ,41% 174 S. Giorgio a Liri ,35% 94 Arnara ,28% 131 Broccostella ,% 194 S. Apollinare ,97% 41 Ripi ,41% 247 Sora Isola del Liri Fiuggi Ferentino Frosinone S. Ambrogio sul Garigliano DANNO ECONOMICO PER APPLICAZIONE minimo impegnato di 18 mc DAL , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,34 12

13 . IL FAMIGERATO BALZELLO DEL MINIMO IMPEGNATO POS Comune Abitanti N. Famiglie ISTAT 21 Densità N. UTENZE SURPLUS DANNO ECONOMICO PER APPLICAZIONE minimo impegnato di 18 mc DAL 25 Strangolagalli ,79% 119 S. Andrea Sul Garigliano ,76% Colfelice ,67% ,75% ,64% ,58% ,18% ,91% ,3% ,29% ,16% ,82% Pofi ,77% Roccasecca ,63% Trivigliano ,75% Villa S. Lucia ,78% Castrocielo ,33% Pontecorvo ,1% Pignataro Interamna ,74% Aquino ,15% Ceprano ,79% ,28% , , 81.89, , , , , ,69% 36,15% ,47 Alatri Fontana Liri Monte S. Giovanni Campano Castro dei Volsci Ceccano San Vittore del Lazio Anagni Boville Ernica Veroli Cassino (solo ab. Serviti) DATI TOTALI 13

14 STIMA DEI RIMBORSI DERIVANTI DALL ANNULLAMENTO DELLE TARIFFE ILLEGALI E ILLEGITTIME DEL 27 Per effetto dell annullamento definitivo della delibera ATO5 n.4 del 27 finalmente l Assemblea dei Sindaci dell Ato5 nella seduta del 21/12/29 prende atto che quelle tariffe non andavano mai approvate. E adesso? Il percorso da seguire è obbligato e deve rincorrere le indicazioni approvate e riportate nel verbale della suddetta seduta, nella quale, per la prima volta, l organo sovrano dell ATO5 prevedeva anche di esplorare le condizioni per la risoluzione del contratto con ACEA ATO5 S.p.A. viste le numerose inadempienze. In particolare occorrerà ricalcolare le reali tariffe per il quatriennio sulla base delle precise modalità definite nel disciplinare tecnico, collegato alla convenzione di gestione, e quindi in relazione: alla qualità del servizio; al livello degli investimenti; alla situazione del contenzioso Gestore- ecc. Queste tariffe necessariamente saranno più basse di quelle ormai giudicate illegittittime. Naturalmente il problema fondamentale che si pongono i cittadini e che investe il Gestore, riguarda l entità del rimborso e la modalità con cui esso verrà erogato. Per quanto riguarda il secondo aspetto è abbastanza chiaro che i cittadini utenti difficilmente accetteranno altre forme di risarcimento, se non quella diretta, soprattutto nell eventualità non del tutto remota, che si possa andare verso la risoluzione contrattuale con il Gestore. Abbiamo quindi stimato il livello del rimborso comune per comune. Per definire di quanto più bassa dovrebbe essere la nuova tariffa per gli anni in questione basta solo tener conto della quota modesta di investimenti messi in atto da ACEA rispetto a quelli previsti. Ancor meno del 6% di quelli da effettuare, come si evince dalla tabella resa nota dallo stesso Gestore. ANNUALITA' TOTALI Previsti nel piano , , , , , , , ,79 Investimenti realizzati 6., 1.4., 6.., 9.8., 13.8., 1.5., 4.6., 46.7., Scarto , , , , , , , ,79 NON realizzati (%) 94,5% 91,55% 64,18% 49,39% 41,63% 31,33% 69,91% 6,36% INVESTIMENTI Se a ciò si aggiunge il rilevantissimo livello di reclami e di contenziosi in atto, nonché i valori penalizzanti dei diversi parametri che contribuiscono a definire le quote tariffarie, si comprende bene come la tariffa effettiva debba essere sensibilmente più bassa di quella annullata. A favore di ACEA essa è stata valutata più bassa del 4%. Sempre a favore di ACEA si è fatto riferimento nei conteggi alle tariffe medie per le utenze domestiche. Questa percentuale applicata alle tariffe annullate, dunque, consente di calcolare anche l entità del rimborso che il Gestore dovrebbe restituire ai cittadini utenti per le bollette fatturate dal 26 al 29. Come dimostreremo nel seguito questa percentuale di ribasso è più che verosimile. Oltretutto essa è avvalorata e fatta intuire dallo STESSO GESTORE in base a recenti quanto sconcertanti pretese di richiesta danni ai Comuni per 4 ML di euro. Ricordando che le fatture sono a consumo, abbiamo quindi stimato l entità economica della quota parte da rimborsare per tre livelli medi di consumi possibili e cioè a dire 18,162 e 25 mc/anno potendo quindi interpolare facilmente i risultati per valori di consumo intermedi. Complessivamente i rimborsi cosi stimati sono rilevantissimi oltre 33 Ml di euro per il consumo medio equiparabile al minimo impegnato, superiore ai 114 ML di euro per 25 mc/anno e si attestano intorno ai 58 ML di euro per un consumo medio di 162 mc/anno La sconcertante richiesta danni di ACEA ATO5 S.p.A. per 4 ML di euro ci consente di tarare poi, con una semplice procedura a ritroso quale è la percentuale di abbattimento della attuale tariffa che ACEA ATO5 S.p.A. ha in mente e che necessariamente il GESTORE considera un danno. Bene per fare questo, fermo restando il n. di utenze complessive abbiamo bisogno di ragionare come ragiona ACEA per quanto riguarda il consumo medio procapite ad utenza. 14

15 STIMA DEI RIMBORSI DERIVANTI DALL ANNULLAMENTO DELLE TARIFFE ILLEGALI E ILLEGITTIME DEL 27 Ricorriamo allora ad una precedente sciagurata affermazione fatta da ACEA e riportata anche su diversi siti web del Gestore secondo cui ACEA ATO5 vendeva circa 26 milioni di metri cubi acqua. Affermazione scioccante visto che l acqua non può essere venduta semmai si può pagare il servizio ad esso connesso. Sarà banale e per certi versi solo simbolico, ma uno dei primi risultati ottenuti dal COCIDA e a cui teniamo molto, è che dopo una efficace censura mediatica da noi fatta nel merito l ACEA si è attivata ad eliminare ovunque questa infelice affermazione. Tornando al ragionamento a ritroso che stiamo facendo dividendo i 26 ML di mc di acqua per il n. di utenze (183916) si giunge ad un consumo medio di 141,37 mc procapite. Pressochè allo stesso consumo medio si giunge ragionando in termini di Tariffa Media Ponderale. Cioè del consumo che in base all'articolazione tariffaria è in grado di equiparare la tariffaria T.R.M. di 1,2. E facile stabilire a questo punto la % di ribasso da applicare alla tariffa annullata per il quadriennio in modo che il valore complessivo per tutte le utenze raggiunga i 4ML di euro. ARROTONDANDO il consumo medio a 14mc otteniamo tale percentuale di ribasso da questa semplice relazione: PERC_RIBASSO = 4ML euro / (14mc x N.UTENZE x (COSTO_PROCAPITE_X_14mc) x 4 anni) Dove il COSTO_PROCAPITE_X_14mc è quello annuo calcolato con le tariffe ormai da annullare. Ebbene tale percentuale è del 33,31% che è notevole e molto prossima alle nostre stime piuttosto che a quelle propagandate da ACEA quando però la società tentava di difendersi dall accusa di fatturare con tariffe esagerate. Naturalmente questo importo complessivo di 4 ML di euro, secondo ACEA è l ammontare del danno subito e non un introito illegale da restituire. Tale somma quindi secondo ACEA, dovrebbe essere ripianata dai COMUNI. Si tratterebbe di in un vero e proprio salasso per le già magre casse Comunali e di rimando per i cittadini stessi. Cioè oltre il danno la beffa. E chiaro quindi che l ultima colonna della tabella che segue può essere valutata anche come la quota parte che ogni Comune sarebbe chiamato ad esborsare nella sciagurata ipotesi che ad ACEA venissero riconosciute tali pretese. Si spera che tutti gli amministratori dei Comuni dell ATO5 prendano atto correttamente di questa situazione e soprattutto facciano chiarezza verso i cittadini di una vicenda gravissima per come si è palesata. 15

16 STIMA DEI RIMBORSI DERIVANTI DALL ANNULLAMENTO DELLE TARIFFE ILLEGALI E ILLEGITTIME DEL 27 POS Comune Abitanti N. Famiglie N. UTENZE Densità ISTAT SURPLUS 21 Acquafondata ,86% 277 S. Biagio Saracinisco ,9% 272 Collepardo ,73% 476 S. Donato Valcomino ,6% 149 Vallerotonda ,2% 865 Acuto ,45% 929 Conca Casale ,99% 143 Viticuso ,58% 17 Vallemaio ,8% 482 Guarcino ,2% 718 Falvaterra ,14% 241 Settefrati ,87% 31 Sgurgola ,5% 794 Picinisco ,14% 44 Gallinaro ,26% 282 Alvito ,22% 82 Torre Cajetani ,75% 41 Pescosolido ,99% 444 Campoli Appennino ,19% 456 Casalattico ,7% 18 Terelle ,69% ,21% 1182 Campodimele ,88 61,12% 184 Vico nel Lazio ,43% 533 Serrone ,75% ,68% 15 Rocca d'arce ,23% 15 Villa Latina ,18% ,29% ,2% ,82% ,9% 193 Piglio Vicalvi Belmonte Castello Posta Fibreno Colle S. Magno Fontechiari RIMBORSO x RIMBORSO x 18 mc consumo 162 mc consumo , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,76 RIMBORSO x 25 mc consumo , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,73 RIMBORSO x 14 mc - a compensazione richiesta ACEA AI COMUNI , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,62 16

17 STIMA DEI RIMBORSI DERIVANTI DALL ANNULLAMENTO DELLE TARIFFE ILLEGALI E ILLEGITTIME DEL 27 POS Comune Acquafondata Abitanti N. Famiglie N. UTENZE Densità ISTAT 21 SURPLUS RIMBORSO x RIMBORSO x 18 mc consumo 162 mc consumo ,86% 277 Fontechiari ,9% 193 Patrica ,7% 439 Morolo ,39% 439 Supino ,8% 65 Coreno Ausonio ,1% 192 Fumone ,86% 216 Casalvieri ,71% 281 Castelnuovo Parano ,69% 84 S. Giovanni Incarico ,53% ,39% 3176 Torrice ,21% 581 Ausonia ,92% 274 Pastena ,69% 129 Santopadre ,66% 15 Cervaro ,2% 619 Arpino ,86% 693 Pico ,44% 183 Arce ,7% 332 S. Elia Fiumerapido ,71% 495 Esperia ,45% ,12% ,3% ,1% 72 Rocca D'Evandro ,7% 226 Piedimonte S. Germano ,29% ,99% , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,65% ,54 Castelliri ,41% 174 S. Giorgio a Liri ,35% 94 Arnara ,28% 131 Broccostella ,% 194 S. Apollinare ,97% , , , , ,42 Sora Isola del Liri Fiuggi Ferentino Frosinone S. Ambrogio sul Garigliano , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,85 RIMBORSO x 25 mc consumo , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,15 RIMBORSO x 14 mc - a compensazione richiesta ACEA AI COMUNI , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,85 17

18 STIMA DEI RIMBORSI DERIVANTI DALL ANNULLAMENTO DELLE TARIFFE ILLEGALI E ILLEGITTIME DEL 27 POS Comune Abitanti N. Famiglie N. UTENZE Densità ISTAT 21 SURPLUS RIMBORSO x RIMBORSO x 18 mc consumo 162 mc consumo Ripi ,41% 247 Strangolagalli ,79% 119 S. Andrea Sul Garigliano ,76% Colfelice ,67% ,75% ,64% 36,58% 148 Alatri , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,18% 435 Ceccano ,91% ,3% ,29% ,16% ,82% Pofi ,77% Roccasecca ,63% , , , , , , , , ,29 Trivigliano ,75% ,22 Villa S. Lucia ,78% Castrocielo ,33% Pontecorvo ,1% Pignataro Interamna ,74% Aquino ,15% Ceprano ,79% ,28% , , , , , , , ,69% San Vittore del Lazio Anagni Boville Ernica Veroli Cassino (solo ab. Serviti) DATI TOTALI RIMBORSO x 14 mc - a compensazione richiesta ACEA AI COMUNI , , , , , ,86 Fontana Liri Monte S. Giovanni Campano Castro dei Volsci 4512 RIMBORSO x 25 mc consumo 36,15% , , ,22 4.., 18

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20 LO STATO DELLA DEPURAZIONE NELL ATO5 E questo un argomento estremamente delicato soprattutto per le inevitabili implicazioni legate all eventuale inquinamento dei suoli e delle falde. Naturalmente al comparto della depurazione cioè a dire all ultimo segmento dei servizi idrici e trattamento acque viene richiesta una efficienza particolare. La situazione della depurazione nella provincia di Frosinone quindi come quella di qualsiasi ATO è un argomento sensibile e deve essere trattato con un livello di conoscenza che non può essere parziale. Attualmente lo stato della depurazione assume anche una importante ulteriore rilevanza economica sia per gli utenti che per il Gestore alla luce della sentenza n. 335/28 della corte costituzionale. Questa sentenza implica che non sono più dovuti i corrispettivi delle bollette del servizio idrico integrato per la quota parte della depurazione qualora tali impianti non esistono nel territorio o non funzionano. Tale sentenza ha valore retroattivo mettendo in allarme i Gestori e in particolare ACEA ATO5 S.p.A. che è costretta ad affrontare la situazione e renderne edotti gli azionisti nel resoconto informativo a loro rivolto compreso quello relativo all ultima relazione trimestrale. Ricordiamo solo che la quota parte della tariffa legata alla depurazione non dovrebbe essere incamerata direttamente dal Gestore ma in base all articolo 12.4 del D.T. sottoscritto tra ACEA e ATO5 che fa eco all art. 14 della Legge Galli, deve essere depositata in un fondo di accantonamento a disposizione dell Autorità d ambito e per essa del Presidente cioè del presidente della Provincia. Si da il caso quindi che eventuali rimborsi agli utenti dovrebbero essere garantiti da questo fondo. Alla luce di questa premessa abbiamo voluto dare un visione generale dello stato della depurazione nell ATO5 il più possibile completa sulla base dei dati ACEA per ogni Comune nell unico rapporto informativo reso disponibile e riferito all anno 28. Pur potendolo fare non siamo minimamente entrati in questioni di natura tecnica ma abbiamo semplicemente sistematizzato i dati in tabelle e grafici che evocano e sintetizzano in modo asettico quanto la stessa ACEA rappresenta. Questo studio quindi può rappresentare una importante base di partenza, potendolo integrare con approfondimenti di ogni genere soprattutto con l ausilio appropriato di informazioni a livello locale. In questo confidiamo nelle Amministrazioni e nei cittadini. Non tutti i Comuni dell ATO5 sono serviti a livello della depurazione da ACEA permangono infatti alcune gestioni ASI, o ancora Comunali. In alcuni casi non si comprende bene se i depuratori esistano oppure no, ovvero se pur esistendo siano stati mai messi nella condizione di funzionare. Per quanto riguarda i depuratori esistenti e gestiti da ACEA i dati sono stati organizzati in una griglia che mette in rilievo il giudizio del Gestore circa le modalità di funzionamento, gli interventi necessari per il corretto funzionamento ed altro. Ecco i risultati in sintesi. La tabella ed il grafico rappresentano in modo eloquente lo stato della depurazione complessivo della provincia di Frosinone. I colori sono inerenti al giudizio del Gestore sulle condizioni di esercizio suddiviso in sei livelli. 2

21 LO STATO DELLA DEPURAZIONE NELL ATO5 Gli utenti del sevizio depurazione serviti direttamente da ACEA sono circa 15 mila. Di essi solo poco meno del 23% (22,85%) fanno riferimento a depuratori in regolare esercizio mentre più del 52% (52,88%) sono allacciati a depuratori in condizioni degeneri di funzionamento tanto che a giudizio di ACEA essi necessitano di interventi più o meno fondamentali e importanti di adeguamento e rifunzionalizzazione. Di non secondaria importanza la percentuale dell 11% (11,31%) di utenti serviti da depuratori che richiedono interventi di adeguamento alla normativa vigente sugli scarichi, ed infine la quota parte rimanente del 12,96% riferibile ad utenti allacciati a depuratori che necessitano di interventi non solo di adeguamento ma anche di integrazione ottimizzazione e completamento. UTENTI SERVITI DALLA DEPURAZIONE ALTRA GEST GEST. ACEA 1494 % SU Gest. ACEA CONDIZIONI DI ESERCIZIO E INTERVENTI NECESSARI REGOLARE ESERCIZIO ,85% INTERVENTI AD.NTO NORMATIVA ,31% INTERVENTI AD.NTO OTTIMIZZAZIONE E/O COMPLETAMENTO ,93% INTERVENTI AD.NTO INTEGRAZIONE 327 2,3% INTERVENTI AD.NTO RIFUNZIONALIZZAZIONE IMP. INTERVENTI AD.NTO RIFUNZIONALIZZAZIONE ,81% 22,7% 21

22 LO STATO DELLA DEPURAZIONE NELL ATO5 22

23 LO STATO DELLA DEPURAZIONE NELL ATO5 Il numero dei depuratori nell ATO5 secondo quanto dichiarato da ACEA sul sito ufficiale è di 146. Quelli effettivamente considerati in questo studio in base al rapporto informativo ACEA del 28 sfiora questo dato. Trattasi di depuratori di diversa tipologia e taglia, da poche centinaia a migliaia di Abitanti Equivalenti. TRA I DEPURATORI PRESI IN GESTIONE DA ACEA LA PERCENTUALE PIÙ RILEVANTE DI ESSI CIOÈ A DIRE IL 68,57% È DI TIPO BIOLOGICO. QUASI IDENTICHE IN PERCENTUALE LE QUOTE RIFERITE INVECE ALLA TIPOLOGIA A BIODISCO, BIOBOX E IMHOFF. ESITONO ANCHE DUE DEPURATORI CON TECNOLOGIA ORMAI PIUTTOSTO OBSOLETA A PERCOLAZIONE, NEL COMUNE DI COLFELICE E DI SAN DONATO VAL DI COMINO. 23

24 . LO STATO DELLA DEPURAZIONE NELL ATO5 TIPOLOGIA IMPIANTI 24

25 . LO STATO DELLA DEPURAZIONE NELL ATO5 STIMA DEI RIMBORSI PER IL NON FUNZIONAMENTO Per il tema in questione abbiamo voluto fare una proiezione complessiva e puntuale degli utenti nelle condizioni di poter richiedere il rimborso ad ACEA per la depurazione, stimando l entità del rimborso dal 24 al 29. Sempre a favore di ACEA abbiamo considerato gli utenti allacciati ai depuratori che secondo il Gestore necessitano interventi più o meno importanti di adeguamento e rifunzionalizzazione (IPOTESI 1). E ovvio infatti che a parte gli utenti allacciati a depuratori considerati in regolare esercizio anche gli utenti che rimangono esclusi da questa stima potrebbero teoricamente vantare rimborsi. La stima è stata fatta sulla base delle tariffe applicate anno per anno per quattro livelli medi di consumo procapite, 18,14,162 e 25 mc/anno. E bene ricordare infatti che la depurazione segue esattamente il consumo, essendo calcolata a mc di acqua scaricata nelle fogne e trattata dai depuratori. Naturalmente si potrebbe obiettare che non è detto che i depuratori in questione abbiano avuto dei periodi di regolare esercizio. Il fatto però che la fotografia dello stato della depurazione sia stata fatta alla fine del 28 con la indicazione di interventi sostanziali di rifunzionalizzazione, peraltro mai effettuati dall avvento del Gestore, permette di estendere a tutto il periodo considerato l eventuale richiesta di rimborso. Chiaramente si spera che questo studio possa comunque sollecitare i cittadini, a vigilare e controllare la situazione dialogando e stimolando le proprie amministrazioni. Tenuto conto degli scopi precedentemente dichiarati in cui si configura il presente studio riportiamo i risultati complessivi. Si va da un valore di oltre 16,7 Milioni di euro di rimborso per un consumo medio procapite annuo di 18 mc fino a giungere a una cifra di oltre 37,21 Milioni di euro per 25 mc/anno. Per i consumi medi più verosimili di 14 e 162 mc/anno, le cifre del rimborso si attestano rispettivamente a 2,84 e 24,11 Milioni di euro. La tabella che segue mostra in modo sintetico lo stato della depurazione per gli 86 Comuni dell ATO5 con la estrapolazione dei territori ove è ipotizzabile chiedere i rimborsi e l entità specifica degli stessi. Qualora invece si considerassero anche gli utenti allacciati ai depuratori comunque da adeguare, le cifre del rimborso e i territori coinvolti dai possibili rimborsi naturalmente salgono vertiginosamente (IPOTESI 2).. Per i consumi medi procapite considerati di 18,14,162 e 25 mc/anno si ottengono rispettivamente queste cifre: 23,42, 3,37, 35,14 fino addirittura a 54,22 ML di euro.. 25

26 LO STATO DELLA DEPURAZIONE NELL ATO5 STIMA DEI RIMBORSI PER IL NON FUNZIONAMENTO 26

27 LO STATO DELLA DEPURAZIONE NELL ATO5 STIMA DEI RIMBORSI PER IL NON FUNZIONAMENTO Ricollegandoci a quanto auspicato in precedenza e cioè all azione di stimolo e sensibilizzazione del problema della depurazione che questo studio dovrebbe avere presso i cittadini vogliamo concludere accennando a situazioni generali che dovrebbero far riflettere. Innanzi tutto è bene precisare che così come sono rilevanti e macroscopiche le perdite idriche nel sistema acquedottistico dell ATO5 (in alcuni casi si supera il 7%) rilevantissime sono anche le perdite dei reflui dovute al sistema fognario. Questo pone due problemi importanti uno di tipo igienico l altro di tipo tecnico-economico perché è chiaro che non tutta l acqua scaricata nelle fogne viene poi trattata nei depuratori laddove esistono. Di fatto quindi, in generale, si paga in bolletta un servizio di depurazione sovrastimato e pari esattamente ai mc dell acqua consumata e non a quella realmente trattata. Inquietante e preoccupante la condizione degli scarichi a cielo aperto dei reflui nei casi in cui: i depuratori non esistono o sono in fase di costruzione; pur essendo fisicamente presenti essi non sono stati mai avviati; gli impianti sono decentrati in zone difficilmente raggiungibili e, quindi, praticamente abbondanati; Addirittura critica la condizione di quei depuratori entro cui convergono scarichi industriali provenienti da industrie, dotate di proprio e autonomo servizio inefficiente o obsoleto. Paradossale la situazione logistica di alcuni impianti in cui oggettivamente diventa praticamente impossibile operare la normale manutenzione per non parlare di quella straordinaria. Spesso non esistono le strade di accesso o addirittura esse sono inibite da altri insediamenti. Impossibile quindi raggiungere questi depuratori con le autogru (per la sostituzione dischi ad esempio), con gli autospurghi, con le macchine operatrici per i fanghi ecc.ecc. Il processo di depurazione si basa su equilibri piuttosto delicati, una variazione anomala delle normali operazioni e delle manovre necessarie per il corretto esercizio rischia di compromettere tutto il processo depurativo, con conseguenze facilmente immaginabili sulla qualità dei reflui scaricati e sulla loro compatibilità con gli standard normativi. 27

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29 LA DIFFERENZA TRA T.R.M. E LA T.M.P. PAGATA IN BOLLETTA DAGLI UTENTI La tariffa REALE MEDIA (T.R.M.) di riferimento dovuta al metodo normalizzato Il Metodo Normalizzato prevede che anno per anno il ricavo atteso dal Gestore per la fornitura di acqua sia uguale ad un valore predeterminato dipendente dai costi riconoscibili al Gestore stesso: costi operativi, ammortamenti e remunerazione del capitale investito. Il Metodo Normalizzato (che è una legge dello stato) fornisce indicazioni su come calcolare i costi riconoscibili al Gestore e definisce la tariffa media T.R.M. di riferimento del S.I.I. come rapporto tra tali costi ed il volume di acqua fornito. La Tariffa Media è un indice, calcolato nel Piano d Ambito allegato alla Convenzione di Gestione, che moltiplicato per il volume di acqua fornito fissa i ricavi ammessi per il Gestore. La tariffa applicata all utenza La tariffa applicata all utenza è costituita invece da una serie di voci in funzione delle fasce di consumo, della tipologia delle utenze, etc. ad ognuna delle quali corrisponde un prezzo. L insieme delle voci costituisce la cosiddetta articolazione tariffaria. I prezzi unitari di ciascuna delle voci dell articolazione tariffaria devono essere tali da consentire un ricavo complessivo al Gestore pari a quello previsto dalla Tariffa Reale Media. Purtroppo non è proprio così e come dimostreremo nel seguito i ricavi sono nettamente sbilanciati a favore del gestore. La sostanziale differenza tra tariffa reale media e quella media ponderale (T.M.P.) dovuta all articolazione tariffaria. Abbiamo voluto chiarire in modo semplice la sostanziale differenza che sussiste tra T.M.R. e quella media ponderale. Il grafici che seguono facilitano la spiegazione. In realtà l articolazione tariffaria non consente una comprensione intuitiva di come si possa trasformare la T.M.R. in una tariffa articolata per fasce di consumo in grado di ottenere ricavi paragonabili da parte del Gestore. La questione è delicata perché questi ricavi il Gestore li ottiene facendo pagare le bollette all utente finale. Il modo più pratico per comprendere appieno la questione è quello di ricavare quale livello di consumi medi annui, spalmato sulle diverse fasce tariffarie, permette di equiparare il valore della T.M.R. Esiste un solo livello di consumi per cui si raggiunge questo pareggio tra la T.M.R. e la tariffa media ponderale (T.M.P.) rappresentazione del costo unitario medio a mc per un certo livello di consumo e dovuto all articolazione tariffaria. Abbiamo voluto spiegare questa circostanza facendo riferimento alla famosa T.M.R. di 1,2 a mc applicata da ACEA ATO5 S.p.A. per gli anni ma oramai giudicata illegittima e annullata, e anche alla T.M.R. tampone di,96 a mc, per l anno 21, approvata dall ultima assemblea dei sindaci dell Ato5 (il giorno 8/4/21), in attesa di una sostanziale revisione tariffaria per gli anni in questione. Sostanzialmente si è deciso di tornare ad applicare la T.M.R. vigente nel 25 prima dei famigerati aumenti tariffari. Mc T.M.P. 13 1, , ,515 1,2 15 1, , , , , , , , , , , ,62 Per consumi medi inferiori a questo valore risulta leggermente penalizzato il GESTORE e leggermente favorito l UTENTE FINALE. Viceversa se il consumo medio risultasse superiore ai 148 mc verrebbe sempre più penalizzato l UTENTE FINALE e favorito il GESTORE. La tabella riproduce in termini numerici i risultati prodotti nel grafico. Effetti sulla utenza dell articolazione tariffaria dovuti alla applicazione della T.M.R. Di 1,2 a mc. Bene il grafico in questione è eloquente. La corrispondenza tra la T.M.R. e la T.M.P. per le utenze domestiche si ottiene per un consumo medio di circa 148 mc. Questo significa che per consumi medi inferiori a questo valore la T.M.P. risulta inferiore alla T.M.R. mentre per consumi superiori la T.M.P. risulta sostanzialmente più elevata con livelli che raggiungono e superano 1,6 a mc. Il pareggio tra le due tariffe si ottiene per un consumo medio nella fascia di appartenenza ( mc) che fa riferimento al primo supero. 29

30 LA DIFFERENZA TRA T.R.M. E LA T.M.P. PAGATA IN BOLLETTA DAGLI UTENTI Effetti sulla utenza dell articolazione tariffaria dovuti alla applicazione della T.M.R. Di,94 a mc, quella provvisoriamente adottata per il 21 Mc T.M.P. 1, , ,4,94 12, , , , , , , , , , , ,3367 Anche in questo caso il grafico è eloquente. La corrispondenza tra la T.M.R. e la T.M.P. per le utenze domestiche si ottiene per un consumo medio di circa 118 mc. Per consumi superiori la T.M.P. risulta sostanzialmente più elevata della T.R.M. Per livelli di consumo medi annui di circa 23 mc la T.M.P. raggiunge e supera 1,2 a mc. In pratica c è una sostanziale base di utenza che non si accorgerebbe neanche che la tariffa è stata ridotta. E questo il paradosso introdotto dall articolazione tariffaria, tutto a vantaggio del gestore. Sorge spontanea una domanda: ma la S.T.O. i e i membri della consulta d ambito hanno mai fatto presente questa circostanza ai Sindaci? Sorge istintiva una considerazione quantunque le tariffe fossero ineccepibili non occorre stare molto attenti agli effetti prodotti sulla utenza quando si avvalla l articolazione tariffaria? I risultati di questo studio dipendono dall'articolazione tariffaria dellato5 riportati nella tabella in basso. naturalmente 3

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32 IL CALCOLO DELLE TARIFFE DELL'ATO5 - FROSINONE Con quali TARIFFE ACEA ATO5 S.p.A. si è aggiudicata la gara In ordine alla leggenda metropolitana per la quale ACEA ATO5 S.p.A. sarebbe stata indotta in errore al momento della partecipazione alla gara, per le difformi condizioni del servizio prospettate rispetto alle reale condizioni dello stesso, rilevato come peraltro sia il CO.VI.RI., sia la Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica abbiano certificato l'inconsistenza in fatto e in diritto di queste pretese, occorre rilevare come sia stata l'offerta in gara di ACEA ATO5 S.p.A. a tagliare i costi del servizio che il piano tariffario a base della gara aveva proposto. Infatti, per i primi otto anni (21/28 per la gara e 23/21 per l'effettivo esercizio) queste sono le cifre a confronto che in forma tabellare mostrano inequivocabilmente con quale ribasso % l'acea si è aggiudicata la gara. Sviluppo della tariffa del Piano d'ambito - a base di gara ( /mc) RIFERIMENTI Costi operativi COP 1,1475 1,114 1,7733 1,388 1,66,9947,98385,97359 Ammortamenti,1756,5991,1949,1662,21691,26339,28353,313 Remunerazione capitale investito,1549,5216,9193,1366,17146,2452,22259,23867 Tariffa di Ambito 1,181 1,2267 1, , , , , ,51226 Sviluppo della tariffa offerta da ACEA ATO5 S.p.A. in fase di gara ( /mc) Costi operativi COP,8132,75299,71942,6936,6655,64454,6492,6423 Ammortamenti,1394,483,8573,12447,16733,2348,22156,23764 Remunerazione capitale investito,1343,4442,7695,1794,1448,1694 Tariffa offerta da ACEA ATO5 S.p.A.,83769,84544,88211,9261, ,1742 1,4892 1,825,18644,2252 Variazione % TRA OFFERTA ACEA ATO5 S.p.A. e TARIFFA del Piano d'ambito Costi operativi COP 29,36% 32,41% 33,22% 33,18% 34,34% 35,2% 34,86% 34,6% Ammortamenti 2,62% 19,83% 21,7% 22,51% 22,86% 22,75% 21,86% 2,82% Remunerazione capitale investito 13,3% 14,84% 16,3% 17,39% 18,7% 17,17% 16,24% 15,15% Ad esempio, nel 21 (senza le rivalutazioni ISTAT) la tariffa posta a base della gara era di 1,51 uro a mc, mentre ACEA si è aggiudicata la gara offrendosi di assicurare il servizio a 1,8 uro mc. Nella sostanza è stata ACEA ATO5 S.p.A. che, per aggiudicarsi l'appalto, ha offerto un ribasso in media superiore al 3% rispetto ai Costi Operativi COP che erano stati calcolati nel Piano d'ambito e posti a base d'asta nella gara. Pretendere dopo la gara, come è avvenuto, una volta aggiudicatasi appunto la gara con quell offerta, che le tariffe liberamente scelte vengano irritualmente maggiorate, appare semplicemente uno spudorato tentativo volto a turbare quel mercato che le procedure della gara europea intendono tutelare. Con quali modalità il GESTORE ACEA poteva e può vedersi ridefinite le tariffe Il gestore aveva comunque modo di vedersi ridefinite le tariffe, ma solo ed esclusivamente nei modi e nei tempi stabiliti dalla Convenzione di Gestione che aveva sottoscritto. In particolare è il caso di citare per intero il punto 12.3 del Disciplinare Tecnico, che, unico, attiene, appunto, alle modalità di aggiornamento della tariffa. Il punto recita così: Annualmente si procederà a verifica della articolazione della tariffa e della sua rispondenza alla tariffa media, operazione che si concluderà entro il 28 febbraio. In caso di scostamenti si ritoccheranno le articolazioni di cui al punto precedente fermo restando il conguaglio sull anno successivo per quanto in eccedenza o per difetto riscosso. 32

33 IL CALCOLO DELLE TARIFFE DELL'ATO5 - FROSINONE Entro il primo trimestre successivo a ciascun triennio, sulla scorta dei dati ricavabili dal triennio trascorso e sulla scorta delle valutazioni del Garante di cui al punto , si procede a revisione onde verificare:. i miglioramenti di efficienza cui corrispondono la riduzione dei costi operativi;. lo stato degli investimenti e ammortamenti in confronto a quanto prospettato dal Piano d Ambito;. l incasso effettivo dovuto all applicazione tariffaria in confronto a quanto prospettato dal Piano d Ambito;. la valutazione annua dei parametri di qualità e efficienza del servizio nonché dello stato degli interventi (parametro MALL);. L articolazione tariffaria. Sulla scorta delle valutazioni elencate, l Autorità d Ambito determina la tariffa aggiornata per il triennio successivo, tenendo in particolare conto gli ammortamenti e gli investimenti necessari effettivi, anche in considerazione del caso siano questi stati nel triennio precedente in misura diversa a quanto preventivato. Nella verifica della tariffa del triennio precedente quindi i costi operativi applicati si moltiplicheranno per il parametro MALL corrispondente a ciascun anno di gestione. Le differenze riscontrate tra l incasso e il dovuto andranno a decurtazione della tariffa relativa al triennio successivo (il coefficiente non può che essere uguale o inferiore all unità). Comunque tutte le differenze pregresse di tariffa dovute all applicazione del parametro come all articolazione vanno a conguaglio. Il parametro MALL per il primo triennio viene calcolato ogni anno considerando il parametro QUAL e il parametro TAN pari a 1; per il secondo triennio il QUAL si assume come media tra il QUAL effettivo e 1 e il TAN variabile tra,99 e 1,1. A regime i parametri QUAL e TAN saranno quelli effettivi dell anno. Motivo di incremento del valore tariffario pregresso (e quindi soggetto a conguaglio) può essere una variazione in diminuzione in misura superiore al 1% del volume idrico erogato e di conseguenza di quello trattato rispetto a quanto programmato, sempre che ciò non derivi da inosservanza delle strategie d intervento programmate o inefficienze. In questo caso, su motivata e documentata richiesta del Gestore, si procederà al ritocco in aumento della tariffa. Altrettanto ma in diminuzione nel caso il volume erogato superi della stessa percentuale quanto programmato a iniziativa dell Autorità d Ambito. Alla revisione triennale della tariffa va previsto il volume idrico per il triennio successivo. Variazioni della normativa Regionale, Statale o Comunitaria comporteranno un nuovo confronto d aggiornamento con quanto presentemente fissato. Inoltre il Piano d'ambito e quindi il Piano degli Investimenti e di conseguenza, la curva tariffaria, dovevano essere aggiornati ogni 5/6 anni sulla base delle previsioni del Capitolo 18 del Disciplinare Tecnico. Le variazioni tariffarie hanno rispettato le procedure sopra descritte? Quanto descritto non è mai stato mai attivato né il gestore ha mai avanzato richieste in ordine alle procedure testé richiamate e la pretesa di ACEA ATO5 S.p.A di vedersi già nel 26/7 riconosciuti i presunti maggiori costi operativi è stata prima delegittimata in diritto dal CO.VI.RI. ed è poi al cuore degli accertamenti dell'autorità Giudiziaria che, tra l'altro, fanno riferimento alla distruzione di documenti e produzione di documenti falsi allo scopo di avvalorare maggiori costi. Le pretese del 21 sono altrettanto irrituali ed irricevibili. Come procedere per la corretta definizione della tariffa da applicare? Tenuto conto di quanto detto è chiaro che come base di partenza per la determinazione della corretta tariffa da applicare deve fare riferimento ai Piano tariffario che la stessa ACEA ATO5 S.p.A. ha offerto in fase di partecipazione alla gara. In primo luogo le tariffe offerte nel 21 devono essere rivalutate sulla base degli indici ISTAT del costo della vita al 31 dicembre di ogni anno. Detti indici sono: INDICI - ISTAT ,3% 2,7% 2,3% 1,7% 1,9% 1,7% 2,6% 2,% 1,% Pertanto, applicando progressivamente detti indici alle tariffe dei diversi anni abbiamo fino al 21 il seguente sviluppo tariffario: 23, ,9867, ,3141 1,9692 1, , ,

34 IL CALCOLO DELLE TARIFFE DELL'ATO5 - FROSINONE Queste tariffe sono però comprensive degli investimenti che ACEA avrebbe dovuto fare dal 23 sino ad oggi e che si ricavano dal Piano degli Investimenti, anche esso oggetto di offerta nella gara. Per i primi otto anni il Piano offerto dal ACEA prevedeva un impegno economico così articolato: Annualità Investimenti previsti nel piano Investimenti rivalutati in base agli indici ISTAT 21/ , ,19 22/ , ,49 23/ , ,19 24/ , ,62 25/ , ,69 26/ , ,21 27/ , ,66 28/ , ,23 Ovvero, ACEA ATO5 S.p.A., a fronte di un impegno nominale, assunto nel 21 per ,49, avrebbe dovuto effettivamente impegnare entro il ,28. E' la stessa ACEA ATO 5 S.p.A. che si attribuisce (con ogni più ampio beneficio di inventario sulla veridicità di questa affermazione!), ad oggi, un impegno di 45..,. Dato che la tariffa di cui sopra è determinata anche dal rimborso degli investimenti che dovevano essere fatti e dalla remunerazione dei relativi capitali investiti, a quella tariffa devono essere sottratte, non come penale, ma semplicemente come emolumenti non dovuti, le relative quote di ammortamento e di remunerazione. L'articolazione tariffaria da questo punto ci aiuta chiaramente in quanto i Costi Operativi COP, gli ammortamenti e la remunerazione sono chiaramente distinti: Tariffa da costi operativi COP rivalutata su base Istat,8513,893,7864,7726,7482,7491,7598,7686 Tariffa per ammortamenti e remunerazione rivaluta su base Istat,288,994,1778,2589,3487,4334,4837,5268 Quota parte della tariffa per ammortamenti e remunerazione riconoscibile,86,298,533,776,145,1299,145,1579,948,9265 Tariffa da applicare al netto del MALL,86,8391,8397,851,8528,879 Già a questo punto appare evidente come le tariffe effettive dovevano essere, da sempre, inferiori alle tariffe applicate, anche a quella di,94 fissata nel 25. Eppure non sono ancora queste le tariffe contrattualmente e legalmente corrette. Infatti, come veniva già richiamato nel citato punto 12.3 del Disciplinare Tecnico, a questa tariffa teorica doveva essere applicato annualmente il fattore correttivo MALL che si determina sulla base dell'effettiva qualità del servizio reso dal gestore. In primo luogo sin dal primo anno (e nel primo triennio è il solo parametro che viene preso in considerazione, essendo gli altri due, il QUAL e il TAN, per convenzione fissati a 1) doveva essere calcolato il coefficiente INTV che è quello relativo proprio alla verifica degli investimenti. La formula di calcolo di questo coefficiente è semplice: INTV =,9 + 1 x investimenti fatti / investimenti previsti 34

35 IL CALCOLO DELLE TARIFFE DELL'ATO5 - FROSINONE Assumendo il dato fornito dalla stessa ACEA ATO5 S.p.A. si ricava un INTV =,93 Moltiplicando, come dovuto, la sola quota parte relativa ai Costi Operativi COP della tariffa teorica, per il coefficiente INTV si ottengono queste tariffe: ,86,7824,7846,796,84,8265,8516,8727 Se le tariffe appena riportate sono le effettive e definitive che dovevano essere applicate negli anni 23, 24, 25 e 26, non è così per gli anni successivi in cui è espressamente previsto l'impiego significativo anche dei coefficienti QUAL e TAN, per gli anni 27, 28 e 29, ancora con una calcolo benevolo, ovvero assumendo il valore del QUAL come media tra il valore calcolato e l'unità, mentre per il 21 con il normale calcolo previsto a regime. Nel merito, essendo il fattore TAN un fattore correttivo che avrebbe dovuto applicare il Garante Regionale, in questo ragionamento viene neutralizzato attribuendogli il valore 1 (ovvero ininfluente). Per quanto riguarda la determinazione del coefficiente QUAL esistono dei seri problemi di calcolo causati dal fatto che ACEA ATO5 S.p.A., tra le sue innumerevoli inadempienze, ha anche sistematicamente omesso di fornire i necessari dati e di organizzare i rilevamenti, così come espressamente previsto, in modo tale che fosse garantita l'attendibilità di quegli stessi dati forniti. Ovviamente l'ultimo che può trarre vantaggio dalle proprie inadempienze non può che essere lo stesso inadempiente ed il parametro QUAL deve essere comunque calcolato in via equitativa. In questo studio, tralasciando le formule matematiche che determinano i sette fattori che concorrono a determinare il paramento QUAL, sono stati assunti valori determinati da ipotesi inerenti la qualità della gestione nettamente favorevoli al gestore stesso. Ovvero qualunque amministratore e qualunque cittadino potrebbe testimoniare come la realtà dei fatti nella gestione di ACEA ATO5 S.p.A. sia nettamente peggiore rispetto agli elementi assunti a base dei calcoli. Questa determinazione si è resa necessaria a questo punto, entrando nel campo dell'opinabile, per svuotare di senso e di valore qualunque contestazione ai dati numerici che ne scaturiscono. In particolare si è assunto convenzionalmente che nell'arco della gestione, dal 23 ad oggi, ci sarebbero stati n. 2 reclami a settimana per ognuno degli 86 comuni dell'ato e che il 5% dei reclami si sia concluso positivamente entro 15 giorni; nessun contenzioso con gli utenti che abbia portato ad un qualsiasi pronunciamento dell'a.g. per tutte le utenze: a) n. 1 casi/anno di interruzione dell'erogazione dell'acqua risoltisi comunque entro 6 ore; b) n. 1 casi/anno di riduzione della pressione dell'acqua risoltesi comunque entro 6 ore; c) n. 1 casi/anno di allagamento/rigurgito fogne risoltesi comunque entro 6 ore; d) l'1% dei parametri dell'acqua erogata eccedenti i limiti imposti e) il 1% dei parametri delle acque che dovevano essere depurate eccedenti i limiti imposti. Sulla base di una così benevola ricostruzione della condizione patita dai cittadini in conseguenza della pessima gestione di ACEA ATO5 S.p.A. si ricava un parametro QUAL per gli anni 27, 28 e 29 (media tra il dato calcolato e l'unità) di,95193 e per l'anno 21 (QUAL calcolato a regime) di,9386. Il piano tariffario definitivo Applicando detti coefficienti alle quote parti inerente i Costi Operativi COP delle relative tariffe si ottiene il seguente e definitivo Piano Tariffario: 23, ,7824,7846, ,7669,7931,8176,8384 Si ribadisce che per una simile determinazione si è assunto acriticamente per valido il dato sugli investimenti effettuati fornito, senza alcuna verifica e riscontro, dalla stessa ACEA ATO5 S.p.A., mentre per la determinazione del coefficiente QUAL si sono ipotizzate condizioni e risultanze del servizio assolutamente benevole rispetto alla effettiva realtà dei fatti. Questo significa che il Piano Tariffario scaturito dal presente studio è suscettibile di revisione solo in funzione di ulteriori, drastiche, riduzioni degli importi riconoscibili al gestore. 35

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