Bilancio Sociale 2012

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1 Bilancio Sociale 2012 A Z I E N D A U L S S N. 4 A L T O V I C E N T I N O

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3 Bilancio Sociale 2012 A Z I E N D A U L S S N. 4 A L T O V I C E N T I N O

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5 I Direzione Strategica Direttore Generale Daniela Carraro Direttore Sanitario Roberto Toffanin Direttore Amministrativo Patrizia Simionato Direttore Servizi Sociali Alberto Leoni Collegio Sindacale Presidente Domenico Garbin Componenti Gianantonio Dalle Carbonare Arianna Fonda Santo Giarratana Gaetano Stella Conferenza dei Sindaci Arsiero... Tiziano Busato Breganze... Silvia Covolo Caltrano... Marco Sandonà Calvene... Riccardo Finozzi Carrè... Mario Dal Cero Chiuppano... Giampaolo Maino Cogollo del Cengio... Riccardo Calgaro Fara Vicentino... Ugo Scalabrin Laghi... Ferruglio Angelo Lorenzato Lastebasse... Emilio Leoni Lugo di Vicenza... Robertino Cappozzo esecutivo Malo... Antonio Antoniazzi esecutivo Marano Vicentino... Piera Moro Montecchio Precalcino.. Imerio Borriero Monte di Malo... Costante Pretto Pedemonte... Roberto Carotta Piovene Rocchette... Maurizio Colman Posina... Andrea Cecchellero Salcedo... Antonio Giovanni Gasparini San Vito di Leguzzano... Antonio Dalle Rive Santorso... Pietro Menegozzo esecutivo Sarcedo... Giorgio Meneghello esecutivo Schio... Luigi Dalla Via esecutivo Thiene... Gianni Casarotto esecutivo Tonezza del Cimone... Amerigo Dalla Via Torrebelvicino... Giorgio Calli Valdastico... Alberto Toldo Presidente Conferenza dei Sindaci Valli del Pasubio... Armando Cunegato Velo d Astico... Giordano Rossi Villaverla... Ruggero Gonzo Zanè... Alberto Busin Zugliano... Romano Leonardi A cura del Servizio Controllo di Gestione dell Azienda Ulss n.4 Alto Vicentino Il Bilancio Sociale 2012 è consultabile anche sul sito:

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7 III Presentazione del Direttore Generale Ritengo che il Bilancio Sociale sia un atto doveroso verso i cittadini: uno strumento di facile lettura, tale da offrire in-formazioni interessanti in modo chiaro. È un iniziativa fortemente voluta ed è con grande soddisfazione che per la prima volta l Azienda Ulss n.4 ne vede la pubblicazione. Il testo è reperibile in internet ed è a disposizione di ogni cittadino interessato; dopo la lettura proponiamo di compilare il questionario di valutazione allegato per offrire suggerimenti ed indirizzare l Azienda nelle redazioni future. Trasparenza e informazione: la grande domanda oggi espressa dai cittadini nei confronti delle Istituzioni Pubbliche, insieme con la richiesta di controllo dei costi, trova nella pubblicazione del Bilancio Sociale una risposta adeguata e completa. Con i dati del Bilancio Sociale l istituzione esce dai tecnicismi del linguaggio per addetti ai lavori e con un lessico comprensibile a tutti presenta il proprio operato, con riferimento stretto tra i servizi erogati e i costi sostenuti. L Azienda viene presentata in ogni aspetto quantitativo e qualitativo, per arrivare alle prospettive ambientali e di benessere che a loro volta hanno anche valore economico e sociale. Molti cittadini si riscopriranno partecipi: di un gruppo di volontariato, di un esperienza vissuta, di un evento accaduto, di un ricovero affrontato, di un informazione richiesta, di una nascita si ritroveranno a far parte, per qualche circostanza trascorsa, di questa esperienza che si chiama Azienda Ulss n.4 Alto Vicentino e potranno comprendere le dinamiche complesse che la caratterizzano. Il valore aggiunto a questo Bilancio Sociale è l intera realizzazione da parte della struttura interna dell Ulss n.4 con il coordinamento del Servizio Controllo di Gestione e con il coinvolgimento di tutte le componenti professionali e organizzative dell Azienda. Questo documento viene presentato con dati riferiti a un anno veramente speciale per l Ulss4 e per l Ospedale Unico dell Alto Vicentino: costruito in tre anni, è entrato in funzione il terzo ospedale del Veneto realizzato in Project Financing ed il primo a presentarsi con il Bilancio Sociale in questa Regione. Buona lettura! Daniela Carraro Direttore Generale dell Azienda Ulss n.4 Alto Vicentino «Il Bilancio Sociale è uno strumento straordinario, rappresenta infatti la certificazione di un profilo etico, l elemento che legittima il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità di riferimento, un momento per enfatizzare il proprio legame con il territorio, un occasione per affermare il concetto di impresa come buon cittadino, cioè un soggetto economico che perseguendo il proprio interesse prevalente contribuisce a migliorare la qualità della vita dei membri della società in cui è inserito. La missione aziendale e la sua condivisione sono elementi importanti per ottenere l intesa con gli utenti, col proprio personale, e l opinione pubblica».

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9 V Sommario Questionario di valutazione... IX Un giorno in Azienda... XI Premessa... XIII Cosa trovo a..... XV Santorso... XV Ospedale Unico Alto Vicentino... XV Schio... XVI Distretto Socio Sanitario n.2, ex Presidio Ospedaliero De Lellis... XVI Schio - Zona Industriale... XVI Afferenti al Distretto Socio Sanitario n.2... XVI Thiene... XVIII Distretto Socio Sanitario n.1, ex Presidio Ospedaliero Boldrini... XVIII Sede Centrale - Via Rasa... XVIII SERT - Servizio Tossicodipendenze, Alcolismo e Tabagismo - Via S.Rocco... XVIII Afferenti al Distretto Socio Sanitario n.1... XVIII 1. Territorio e popolazione Contesto socio-economico Territorio e popolazione: contesto di riferimento Economia locale Osservazioni epidemiologiche sulla popolazione Natalità e mortalità Patologie dell apparato cardio-circolatorio e i principali tumori Cause particolari di decesso Malattie Cronico-degenerative Come sta l Ulss n.4? Abitudini e stili di vita La salute e gli ADULTI La salute e i BAMBINI La salute negli ambienti di lavoro Andamento delle malattie professionali Presentazione dell Azienda Principi contenuti nell Atto Aziendale Mission Valori Assetto istituzionale e Governance Organi aziendali Componenti della Direzione Generale e organi collegiali Ospedale, Distretti socio-sanitari e Prevenzione Servizi amministrativi e di supporto Ospedale Project financing Distretto Socio Sanitario Dipartimento di Prevenzione Il Capitale aziendale Il Capitale umano Consistenza e caratteristiche del personale Attività di formazione per il personale dipendente Prevenzione e gestione del rischio degli operatori Il Capitale strutturale e tecnologico Attività di manutenzione Progetti edilizi Investimenti in attrezzature sanitarie Il Sistema informatico aziendale Il Capitale organizzativo Sistemi di Gestione della Qualità Sistemi di gestione del Rischio clinico Commissione per rischio radiologico Comitato infezioni ospedaliere Controlli dei servizi in outsourcing... 67

10 VI Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) Centro Unico di Prenotazione (CUP) Comunicazione, accoglienza e rapporti con il cittadino Altri sistemi di informazione rivolti al pubblico Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Il medico e il pediatra di famiglia La Continuità assistenziale Servizi del Territorio Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale La Centrale Operativa Unica Assistenza domiciliare integrata (ADI) Le strutture intermedie RSA di Riabilitazione estensiva Ospedale di comunità L Azienda per i malati terminali Nucleo Cure Palliative L Azienda per i minori e la famiglia I Consultori Familiari Il Servizio Accoglienza Famigliare L Unità Operativa Tutela Minori Il servizio di Neuropsichiatria, Psicologia e Riabilitazione Età Evolutiva L Azienda per le persone anziane Strutture residenziali e semiresidenziali Soggiorni climatici per anziani e Turismo sociale Dimissioni Protette Vaccinazioni per gli anziani L Azienda per le persone con disabilità L Unità Operativa Disabilità Il Servizio di Integrazione Scolastica Accoglienza semiresidenziale (Centri diurni) Accoglienza residenziale Gruppi appartamento protetto L Azienda per la salute mentale L Azienda per le dipendenze Servizio Integrazione Lavorativa Area Svantaggio (SILAS) Il Centro Servizi di Montecchio Precalcino Progetti Distrettuali di Prevenzione In più Pet Therapy La Prevenzione Servizio Igiene e Sanità pubblica (SISP) Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) Servizio Medicina Legale Assistenza protesica Attività di Screening Servizio di Educazione e Promozione della Salute Dipartimento Funzionale di Sanità animale e Sicurezza Alimentare Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione (SIAN) Servizio Veterinario di Igiene degli alimenti di Origine animale Servizio Sanità Animale e Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche L assistenza ospedaliera La domanda di ricoveri da parte dei residenti Attività sale operatorie Reti Cliniche La nascita nell Ulss n Attività pediatrica Attività di Pronto Soccorso Attività di Laboratorio Analisi Il Servizio immuno-trasfusionale Programma Nazionale Valutazione esiti Misurazione della performance e organizzazione dei servizi sanitari Comitato Etico per la Pratica Clinica Mobilità sanitaria Assistenza specialistica ambulatoriale Ottimizzazione del numero di prestazioni specialistiche per abitante Tempi di attesa

11 VII In più Progetto Bollini Rosa: l Ospedale premiato con tre bollini rosa In più Centro Donna In più Ospedale senza Dolore Alcune novità del Punti di forza dell Ulss n La nuova Struttura Ospedaliera Le performances dell Azienda Nuove proposte di miglioramento La dimensione economica Il Finanziamento e la spesa pro capite Dati economici di sintesi Le Risorse a disposizione Utilizzo delle risorse I servizi La spesa farmaceutica per i residenti Riclassificazione del Conto economico e dello Stato patrimoniale Pubblica amministrazione e organizzazioni partner La Regione Veneto L Università I Fornitori Gli Istituti Creditizi Le organizzazioni del Terzo settore Il Volontariato Società ed Enti Fondazione di Comunità Vicentina per la Qualità di Vita Associazionismo tra Comuni e Pasubio Tecnologia Obiettivi dell Azienda Glossario

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13 IX Questionario di valutazione I suggerimenti e i contributi rappresentano uno stimolo al continuo miglioramento di questo documento. È per questo motivo che per il Bilancio Sociale 2012 proponiamo il seguente questionario di valutazione. Invitiamo quindi i lettori a dedicare qualche minuto alla compilazione del questionario che potrà essere inviato anonimo nelle seguenti modalità: per posta indirizzandolo a: Azienda Ulss n.4 - Servizio Controllo di Gestione - via Rasa 9, Thiene (VI) compilandolo il questionario direttamente su internet all indirizzo seguente: 1. A quale delle seguenti categorie di interlocutore dell azienda (Stakeholder) appartiene? Utenti Dipendenti Medici Collaboratori (MMG, PLS, ecc.) Farmacisti Organizzazione del Terzo Settore (Associazioni, Coop. Soc., ecc.) Fornitori Pubblica Amministrazione Altro: 2. Ha trovato interessante il Bilancio Sociale? Molto Abbastanza Poco Per niente 3. Qual è la sua valutazione del Bilancio sociale in termini di: Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Credibilità delle informazioni Completezza delle informazioni Significatività delle informazioni Chiarezza espositiva Aspetto grafico Lunghezza del documento 4. La lettura del Bilancio Sociale le ha fornito informazioni sull azienda che non conosceva? Sì No 5. Se si, quali in particolare? 6. Quale parte ha trovato di maggiore interesse? 7. Quali sono, a suo parere, le informazioni mancanti o che andrebbero maggiormente sviluppate? 8. Commenti e suggerimenti La ringraziamo per la sua cortese collaborazione

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15 XI Un giorno in Azienda Pazienti ammessi in Ricovero Ordinario 2... Pazienti ammessi in Day Hospital 5... Parti Interventi chirurgici in regime ordinario Interventi chirurgici in Day Surgery 9... Interventi di Chirurgia Ambulatoriale Accessi in Pronto Soccorso di cui: 1... In pericolo di vita (cod. Rosso) Urgenti ma non in pericolo di vita (cod. Giallo) Con lesioni che interessano funzioni vitali (cod. Verde) Rinviabili al medico curante (cod. Bianco) 9... Osservazioni brevi intensive Prelievi di sangue Esami di laboratorio Prestazioni di radiologia diagnostica Prenotazioni effettuate presso gli sportelli CUP Prenotazioni effettuate tramite Call Center (contatti telefonici in entrata) Trattamenti di dialisi (ambulatoriali + ricovero) Persone assistite a domicilio (ADI) da un infermiere Certificati per rilascio patenti Vaccinazioni (complessive: viaggiatori, bimbi, anziani, ecc.) 1... Sopralluoghi per la sicurezza nei posti di lavoro (cantieri ed aziende) 4... Ispezioni alimentari autorizzative/amministrative per la sicurezza alimentare 3... Interventi di vigilanza in stabilimenti di produzione, trasformazione e distribuzione di alimenti 3... Ispezioni negli impianti di macellazione

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17 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Premessa XIII Premessa Il Bilancio Sociale è uno strumento di rendicontazione e controllo, oltre che di comunicazione e condivisione verso l interno e l esterno dell Azienda. Cos è il Bilancio Sociale? L amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell impiego di risorse in un dato periodo, in modo da consentire ai cittadini e ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l amministrazione interpreta e realizza la sua missione istituzionale e il suo mandato. A differenza della rendicontazione economico-finanziaria (Bilancio d esercizio, ecc.), che presenta i risultati reddituali e la situazione economica, finanziaria e patrimoniale, il Bilancio Sociale si sofferma su tutti gli altri aspetti che caratterizzano l attività dell azienda/ente A cosa serve? e che nel settore pubblico rivestono fondamentale importanza, consentendo agli interlocutori sociali di conoscere e valutare l andamento della gestione aziendale. I principali obiettivi sono: condividere con i portatori di interesse (stakeholders) i principali indirizzi strategici e le modalità per il loro perseguimento; rappresentare gli effetti prodotti dall attività aziendale per le diverse categorie di portatori di interesse; ottimizzare le relazioni pubbliche, al fine di migliorare l immagine percepita dell azienda; divenire uno strumento integrato nel ciclo di programmazione, rendicontazione e controllo aziendale; supportare le strategie aziendali finalizzate al raggiungimento di una maggiore trasparenza in relazione alle responsabilità, alle strategie e agli obiettivi e alla sostenibilità (accountability). La metodologia utilizzata La Regione Veneto, che ha intrapreso già da qualche anno un processo di sviluppo della Rendicontazione Sociale, ha avviato a partire dal 2007 un progetto, coordinato dall Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto, per la stesura delle Linee Guida Regionali per la redazione del Bilancio Sociale. Il Bilancio Sociale Aziendale viene redatto partendo dai flussi informativi e dalle principali relazioni periodiche aziendali integrate da altri documenti/relazioni predisposti dal Servizio Controllo di Gestione dell Azienda Ulss n.4; ad integrazione dei dati disponibili, il contributo dei servizi ha permesso di fornire un profilo preciso su quanto offerto ai cittadini. Questa edizione si riferisce all anno Questo Bilancio Sociale è rivolto a tutti i portatori di interesse dell Azienda Ulss n.4, ovvero coloro che possiedono un interesse diretto o indiretto nei confronti dell Azienda in quanto A chi è rivolto? influenzano o possono essere influenzati dalla sua attività, dai suoi obiettivi e dalle sue politiche. Ognuno di essi ha una particolare esigenza informativa, in base al tipo di relazione che lo collega all azienda. Si è scelto di indirizzare questo documento in modo particolare ai cittadini/utenti, che, oltre ad essere i destinatari dell attività dell Azienda Ulss n.4, sono anche i reali finanziatori ed in quanto tali hanno il diritto di venire a co-

18 XIV Premessa Bilancio Sociale 2012 noscenza delle modalità di allocazione delle risorse e i risultati ottenuti. Nello schema seguente sono raffigurati i principali Stakeholders dell Azienda Ulss n.4 e le rispettive principali esigenze informative: Collettività e Ambiente Impatto su contesto sociale, territorio, economia locale e ambiente Utenti /cittadini Ruolo e funzioni dell Azienda Servizi offerti Modalità di allocazione delle risorse Risultati (outcome) Qualità, efficienza ed efficacia Altri interlocutori istituzionali (Comuni, altre Ulss) Politiche sanitarie Attività realizzate in collaborazione e risultati Confronto Organizzazioni partner (fornitori, associazioni, privati, ) Relazioni con i fornitori Gestione delle relazioni Attività realizzate in collaborazione e risultati Risorse umane Mission istituzionale e dei cambiamenti organizzativi Politiche del personale Valorizzazione delle capacità (formazione, mansioni, ecc.) Regione Contesto generale Allineamento delle politiche aziendali con le strategie regionali Schema 1. Tipologie di portatori di interesse dell Azienda Ulss n.4 e rispettivi fabbisogni informativi Il Bilancio Sociale 2012 dell Ulss n.4 si compone di sei capitoli, il primo fornisce indicazioni Struttura sul territorio e sulla popolazione della comunità dell Alto Vicentino, specificando lo stato di del documento salute generale e le caratteristiche epidemiologiche; il secondo presenta l Azienda; il terzo rappresenta il cuore del Bilancio Sociale poiché in esso sono esplicitate in gran parte le attività che l Azienda eroga a favore dei cittadini, dalle Cure Primarie all assistenza territoriale a quella ospedaliera per acuti, con una presentazione del Nuovo Ospedale, dato che proprio il 2012 è l anno che ne ha segnato l inaugurazione; il quarto dipinge il contesto economico nel quale opera l Azienda (limiti di costo, fondi, spese, ecc.). Il quinto capitolo è dedicato alle relazioni con la pubblica amministrazione e le organizzazioni partner, con un breve riferimento ai fornitori ma anche alle attività del volontariato. Il sesto capitolo di chiusura, presenta in breve i principali obiettivi che l Azienda si è posta per il 2013.

19 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Cosa trovo a XV Cosa trovo a.. Ospedale Unico Alto Vicentino Santorso Attività di ricovero: Area medica: Medicina, Neurologia, Cardiologia; Oncologia (Day Hospital); Malattie Infettive (Day Hospital); Geriatria Polifunzionale, Nefrologia e Dialisi, Struttura Operativa per l Accettazione e la Pianificazione clinico assistenziale (SOAP). Area chirurgica: Chirurgia Programmata, Urologia Programmata, Traumatologia, Protesica, Urgenze Polispecialistiche (Chirurg., Urolo., Ortop.) Day Surgery polispecialistico (degenze), Week Surgery degenze: Oculistica, Otorinolaringoiatria (testacollo); Week Surgery degenze: Chirurgia, Ortopedia, Urologia; Polo Endoscopico: Endoscopia chirurgia, laser (urologia); Gruppo operatorio. Area materno - infantile: Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Sezione neonatale e Nido, Terapia Intensiva Neonatale (TIN) e patologia neonatale; Area Parto, Pronto Soccorso Ostetrico, Procreazione Medica Assistita e Diagnosi Prenatale, Pronto soccorso pediatrico e area OBI pediatrico; DH pediatrico; OBI ostetrico-ginecologico; day surgery ginecologico. Area critica: Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UCIC), Emodinamica, Stroke Unit, Terapia Intensiva Post Operatoria (TI- PO), Semintensiva internistica, Terapia Intensiva e Rianimazione; Pronto Soccorso e 118, Osservazione Breve Intensiva (OBI). Area Rieducazione Funzionale: Area riabilitativa post-acuzie, palestre, Degenza fisiatrica. Area Salute Mentale: Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC). Servizi: Laboratorio analisi, Servizio trasfusionale e immunoematologia (CTS), Anatomia e Istologia Patologica, Diagnostica per Immagini. Poliambulatori: Allergologia, Anestesia (con Terapia Antalgica), Centro Antidiabete, Chirurgia, Dermatologia, Dietologia, Ematologia, Endocrinologia, Fisiokinesiterapia, Gastroenterologia, Ginecologia, Nefrologia, Oculistica, Odontostomatologia, Oncologia, Ortopedia, Ostetricia, Otorinolaringoiatria, Pneumologia, Psichiatria, Reumatologia, Urologia. Ambulatori pediatrici: Ambulatorio allergologico pediatrico, ambulatorio gastroenterologico pediatrico; ambulatorio multidisciplinare; ambulatorio per ecografie anche, ecografie cerebrali, diabetologia pediatrica, endocrinologia pediatrica; follow-up neonato sano; followup prematuro; infettivologia pediatrica; nefrologia pediatrica; neurologia ed epilessia pediatrica; visita pediatrica per sospetta cardiopatia. Centro Unico di Prenotazione (Cup) e cassa, consegna referti. Day Service. Direzione Amministrativa Ospedaliera. Direzione Medica Ospedaliera. Servizio di Psicologia Clinica. Ufficio Relazioni con il Pubblico (Urp).

20 XVI Cosa trovo a Bilancio Sociale 2012 Schio Distretto Socio Sanitario n.2, ex Presidio Ospedaliero De Lellis Poliambulatori: Cardiologia, Dermatologia, Neurologia, Oculistica, Ostetricia - Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Psichiatria, Radiologia. Ambulatorio medicina pubblica. Punto Prelievi. Centro Trasfusionale per donazioni sangue e plasma. Diabetologia Centro Antidiabetico/Endocrinologia. Servizio Dietologico. Alcologia. Screening Citologico. Centro Donna. Unità operativa di Recupero Educazione Funzionale Fisiokinesiterapia, Servizio Ambulatoriale. Centro di Salute Mentale. Servizio per il Trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica). Sportello Cup e cassa, consegna referti. Attività Amministrative Distretto: Servizi Amministrativi (iscrizione/cancellazione SSN, cambio medico e residenza, rilascio esenzioni, assistenza all estero per temporaneo soggiorno, gestione integrative e rimborsi, assistenza sanitaria stranieri in Italia, assistenza sanitaria all estero, informazioni). Attività Socio Sanitarie Distretto: Cure Primarie/ADI, Consultorio familiare, Vaccinazioni, Neuropsichiatria Infantile, Servizio Disabilità, Età Evolutiva, Tutela Minori. Ambulatorio Infermieristico. Associazioni di Volontariato: Associazione Diabetici, AVIS, LILT, ANDOS. Tribunale dei Diritti del Malato. Schio - Zona Industriale Servizio Integrazione Lavorativa Area Svantaggio (SILAS). Servizio Veterinario. Afferenti al Distretto Socio Sanitario n.2 Sede di Malo Poliambulatori: Psichiatria, Cardiologia, Dermatologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Fisiatria, Ambulatorio medicina pubblica. Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Punto Prelievi. Fisioterapia. Attività Socio - Sanitarie Distretto: Consultorio familiare, Vaccinazioni obbligatorie e consigliate, Screening Citologico. Attività Amministrative Distretto: Servizi Amministrativi (iscrizione/cancellazione SSN, cambio medico e residenza, rilascio esenzioni, assistenza all estero per temporaneo soggiorno, gestione integrative e rimborsi, assistenza sanitaria stranieri in Italia, assistenza sanitaria all estero, informazioni).

21 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Cosa trovo a XVII Sportello Cup, cassa e consegna referti. Sede Associazioni di volontariato: AVIS. Medicina di Gruppo Integrata: Centro Unico Prenotazioni. Ambulatorio Infermieristico. Ambulatori specialistici di consulenza della Medicina Generale: Dermatologia, Cardiologia, Oculistica. Sede di Piovene Poliambulatori: Psichiatria, Cardiologia, Dermatologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria. Ambulatorio medicina pubblica. Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Punto Prelievi. Ambulatorio Infermieristico. Attività Socio - Sanitarie Distretto: Ambulatorio Ginecologico del Consultorio Familiare, Neuropsichiatria, Logopedia, Fisiatria, Screening Citologico. Attività Amministrative Distretto: Servizi Amministrativi (iscrizione/cancellazione SSN, cambio medico e residenza, rilascio esenzioni, assistenza all estero per temporaneo soggiorno, gestione integrative e rimborsi, assistenza sanitaria stranieri in Italia, assistenza sanitaria all estero, informazioni). Sportello Cup, cassa e consegna referti. Sede di Arsiero Poliambulatori: Psichiatria, Cardiologia, Oculistica, ORL. Punto Prelievi. Ambulatorio Medicina Pubblica. Ambulatorio Infermieristico. Attività Socio - Sanitarie Distretto: Consultorio familiare, Vaccinazioni obbligatorie e consigliate. Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica). Attività Amministrative Distretto: Servizi Amministrativi (iscrizione/cancellazione SSN, cambio medico e residenza, rilascio esenzioni, assistenza all estero per temporaneo soggiorno, gestione integrative e rimborsi, assistenza sanitaria stranieri in Italia, assistenza sanitaria all estero, informazioni). Sportello CUP, cassa e consegna referti. Sede Unità Territoriale Assistenza Primaria (UTAP): Retinografie, ECG diabetici. Sede di Valli del Pasubio Punto Prelievi Sede di Pedemonte Punto Prelievi Sede di Valdastico Punto Prelievi

22 XVIII Cosa trovo a Bilancio Sociale 2012 Thiene Distretto Socio Sanitario n.1, ex Presidio Ospedaliero Boldrini Poliambulatori: Cardiologia, Dermatologia, Medicina dello sport, Neurologia, Neuropsicologia, Oculistica, Odontostomatologia, Ostetricia-Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Psichiatria, Radiologia, Vaccinazioni internazionali/viaggiatori (ambulatorio unico dedicato), Ambulatorio medicina pubblica. Centro Organizzativo Screening. Punto Prelievi. Centro Trasfusionale per donazioni sangue e plasma. Cardio Action. Servizio Farmaceutico Territoriale e distribuzione diretta farmaci. Unità operativa di Recupero Educazione Funzionale Fisiokinesiterapia, Servizio Ambulatoriale. Centro Di Salute Mentale. Servizio Di Continuità Assistenziale (Ex Guardia Medica). Sportello Cup e cassa, consegna referti. Attività Amministrative Distretto: Servizi Amministrativi (iscrizione SSN, cambio medico e residenza, rilascio esenzioni, assistenza all estero per temporaneo soggiorno, gestione integrative e rimborsi, assistenza sanitaria stranieri in Italia, assistenza sanitaria A.I.R.E. veneti e non, informazioni). Attività Socio-Sanitarie Distretto: Cure Primarie/ADI, Consultorio familiare, Vaccinazioni obbligatorie e consigliate, Neuropsichiatria Infantile, Servizio Disabilità, Età Evolutiva, Tutela Minori, Servizio Accoglienza Familiare. Centrale Operativa Territoriale (COT). Associazioni di volontariato: Ass.ne Amici del Cuore, LILT, FIDAS. Tribunale dei Diritti del Malato. Sede Centrale - Via Rasa Direzione generale dell Azienda, servizi amministrativi e tecnici Dipartimento di prevenzione: Medicina Legale: (riconoscimento invalidità civili, valutazione stato di handicap, rilascio patenti speciali di guida, ecc.), Assistenza protesica, Ufficio benefici economici, Ufficio protesi e ausili, polizia mortuaria. Servizi Veterinari: Servizio Igiene Alimenti di origine animale. Servizio Sanità Animale e Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche. SIAN - Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione. SEPS - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza Negli Ambienti di Lavoro. SISP - Servizio Igiene e Sanità Pubblica. SEPS - Servizio Educazione e Promozione della Salute. SERT - Servizio Tossicodipendenze, Alcolismo e Tabagismo - Via S.Rocco Afferenti al Distretto Socio Sanitario n.1 Sede di Breganze

23 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Cosa trovo a XIX Attività Ambulatoriale: Psichiatria, Ostetricia/Ginecologia. Ambulatorio Medicina Pubblica. Ambulatorio Infermieristico. Punto Prelievi. Assistenza Domiciliare Integrata. Attività Socio-Sanitarie Distretto: Vaccinazioni obbligatorie e consigliate, Screening citologico. Attività Amministrative Distretto: Servizi Amministrativi (Iscrizione/cancellazione SSN, cambio medico e residenza, rilascio esenzioni, assistenza all estero per temporaneo soggiorno, gestione integrative e rimborsi, assistenza sanitaria stranieri in Italia, assistenza sanitaria A.I.R.E. veneti e non, informazioni). Sportello Cup (Psichiatria e Ostetricia/Ginecologia), cassa e consegna referti. Sede di Zugliano Attività Ambulatoriale: Psichiatria. Assistenza Domiciliare Integrata. Punto Prelievi. Attività Socio-Sanitarie Distretto: Screening citologico. Attività Amministrative Distretto: Servizi Amministrativi (Iscrizione/cancellazione SSN, cambio medico e residenza, rilascio esenzioni, assistenza all estero per temporaneo soggiorno, gestione integrative e rimborsi, assistenza sanitaria stranieri in Italia, assistenza sanitaria AIRE veneti e non, informazioni). Sportello Cassa e consegna referti. Sede Unità Territoriale Assistenza Primaria (UTAP): Ambulatorio infermieristico. Ambulatorio della cronicità (percorsi diabete). Sede di Marano Vicentino Punto Prelievi.

24 XX Cosa trovo a Bilancio Sociale 2012

25 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 1. Territorio e popolazione 1 Cap.1 1. Territorio e popolazione

26 2 Capitolo 1. Territorio e popolazione Bilancio Sociale 2012 Cap Contesto socio-economico Territorio e popolazione: contesto di riferimento L Azienda Ulss n.4 offre la propria attività ad un territorio complessivo di 660,48 km 2 che ospita 32 Comuni ubicati in zone pianeggianti, collinari e montane con un totale di cittadini residenti ed una densità di popolazione pari a 288,4 abitanti per km 2. Comuni Ulss 4 Popolazione Arsiero Breganze Caltrano Calvene Carrè Chiuppano Cogollo del Cengio Fara Vicentino Laghi 121 Lastebasse 231 Lugo di Vicenza Malo Marano Vicentino Monte di Malo Montecchio Precalcino Pedemonte 783 Piovene Rocchette Posina 583 Salcedo San Vito di Leguzzano Santorso Sarcedo Schio Thiene Tonezza del Cimone 548 Torrebelvicino Valdastico Valli del Pasubio Velo d Astico Villaverla Zanè Zugliano Figura 1.1 Estensione territoriale dell Azienda Ulss n 4 e Comuni di appartenenza. La conformazione geomorfologica è varia e i due distretti, insistenti uno sull area scledense e l altro su quella thienese, svelano ambiti territoriali con caratteristiche demografiche, orografiche ed ambientali molto diverse. Il primo, infatti, opera in una realtà piuttosto vasta, a prevalenza montana e collinare e comprende le sedi di Schio, Malo, Piovene e Arsiero; il secondo, dal territorio più contenuto e pianeggiante include le sedi di Thiene, Zugliano e Breganze.

27 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 1. Territorio e popolazione Economia locale Cap.1 Il territorio dell Ulss n.4 è caratterizzato storicamente da una significativa presenza industriale, da un impronta forte del commercio, quindi dal settore delle costruzioni, seguito al quarto posto dall agricoltura e attività ad essa collegate. La tradizione manifatturiera ha lasciato tracce di archeologia industriale a testimonianza di quanto abbia impattato sul territorio dell Alto Vicentino dall ottocento ai giorni nostri. L evoluzione delle situazioni socio economiche e culturali ha comportato il superamento di questa primaria attività da parte delle attività commerciali e del III settore. Schio, cittadina con il maggior numero di abitanti, si conferma anche come località dell Ulss Schio, la Fabbrica Alta n.4 con maggior numero di imprese, sia intese come sedi principali di aziende che come sedi secondarie e periferiche (ovvero sedi distaccate, magazzini, depositi, ecc.), seguita da Thiene e, con notevole distanza, da Malo. Tabella 1.1 Numero di Imprese attive nel territorio dell Ulss n.4 trend anni 2005/2012 per comune dell Ulss n.4. Comune Arsiero Breganze Caltrano Calvene Carrè Chiuppano Cogollo del Cengio Fara Vicentino Laghi Lastebasse Lugo di Vicenza Malo Marano Vicentino Montecchio Precalcino Monte di Malo Pedemonte Piovene Rocchette Posina Salcedo Santorso San Vito di Leguzzano Sarcedo Schio Thiene Tonezza del Cimone Torrebelvicino Valdastico Valli del Pasubio Velo d Astico Villaverla Zanè Zugliano Totale

28 4 Capitolo 1. Territorio e popolazione Bilancio Sociale 2012 Cap.1 Un calo di attività nel corso degli anni, probabilmente a causa della crisi economica si è sicuramente verificato. Un balzo anomalo si può osservare nel 2011 con un aumento del numero delle imprese, andato poi a ridursi nuovamente nell anno successivo. Il sistema montano costituisce una parte del territorio dell Ulss n.4: 14 Comuni su 32 sono montani o prevalentemente montani. La montagna oggi rappresenta una zona a forte rischio di spopolamento. La presenza di un turismo locale, che offre percorsi e sentieri da affrontare spesso in giornata non risolvono le problematiche dei cittadini che abitano la montagna e ne devono affrontare quotidianamente le difficoltà; inoltre la vicinanza dell Altopiano di Asiago invita ad indirizzare in quei luoghi la maggior parte dei turisti. Le risorse sono sempre più rarefatte, per cui sarebbe oggi essenziale concretizzare strategie di intervento per potenziare le aree montane ma la crisi economica non permette evidenti miglioramenti. Lo sapevate? Il Lanificio Rossi, fondato nel 1873, all inizio del 900 era già la maggiore impresa laniera italiana, con numerosi stabilimenti nel vicentino. Alla presenza del lanificio sono collegate numerose iniziative collaterali: i quartieri operai, i dopolavoro e diverse opere sociali. La Lanerossi produceva tipi di tessuto di lana destinati ai più svariati scopi (abiti, panni, coperte, filati per aguglieria e utilizzi industriali) ed era in grado di commerciare in tutto il mondo attraverso una capillare rete di vendita in USA, URSS, Germania, Polonia, Sud Africa, Canada, ecc. Tabella 1.2 Numero di Imprese attive nel territorio dell Ulss n.4 trend anni 2010/2012 per settore di attività. Settore Attive 2010 Attive 2011 Attive 2012 Agricoltura, silvicoltura pesca Estrazione di minerali da cave e miniere Attività manifatturiere Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione, Costruzioni Commercio all ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale Istruzione Sanità e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver Altre attività di servizi Imprese non classificate Fonte: 2010, Provincia di Vicenza

29 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 1. Territorio e popolazione Osservazioni epidemiologiche sulla popolazione Cap Natalità e mortalità Il Grafico 1 rappresenta la distribuzione della popolazione per sesso e classe di età, evidenziando anche la porzione di residenti stranieri (10,4% sul totale dei residenti Ulss n.4). Grafico 1.1 Piramide dell età della popolazione al 31 dicembre 2012 con dettaglio dei residenti stranieri. 110 anni Femmine Italiane 100 anni 90 anni 80 anni 70 anni 60 anni 50 anni 40 anni 30 anni 20 anni 10 anni Femmine Straniere Maschi Italiani Maschi Stranieri nascita Una stima di quanto si modificheranno le percentuali in futuro è proposta di seguito: Piramide delle età per genere Popolazione residente (valori percentuali) Ulss n.4, previsione al 01/01/ Femmine totali Maschi totali 0 1,00% 0,80% 0,60% 0,40% 0,20% 0,00% 0,20% 0,40% 0,60% 0,80% 1,00% Fonte: ERA, Epidemiologia e Ricerca Applicata Note: Previsioni pop. residente età e più (previsione scenario centrale). Dati disponibili a livello provinciale, a ciascuna Azienda Ulss è attribuita la struttura per età della provincia maggiormente rappresentativa in termini di popolazione. Pop. straniera disponibile per Regione. Ricostruzione pop. residente età 0-85 e più. Non è disponibile la quota di stranieri.

30 6 Capitolo 1. Territorio e popolazione Bilancio Sociale 2012 Cap.1 La Tabella 1.3 riporta i principali indicatori demografici. L andamento demografico si è mantenuto stabile grazie al saldo migratorio di questi ultimi anni. La popolazione residente straniera ha contribuito in parte alla crescita, anche se il trend può vedere un calo a causa della crisi economica in quest ultimo periodo. Tabella 1.3 Principali indicatori demografici dal 2006 al 2012 al 31 dicembre - Ulss n Popolazione totale al 31/ Densità per km 2 278,4 281,3 284,2 285,2 286, ,4 Indice di vecchiaia 1,21 1,22 1,23 1,25 1,29 1,31 1,35 Numero residenti Indice di carico sociale 51,3 51,4 51,8 52,5 52,5 53,6 54,4 Indice di invecchiamento 18,6 18,7 18,8 19,1 19,2 19,8 20,2 Indice di dipendenza giovanile 23,2 23,1 23,2 23,3 23,2 23,2 23,1 Indice di dipendenza senile 28,1 28,2 28,6 29,2 29,3 30,4 31,2 La popolazione straniera nell Ulss n.4 conta unità di cui femmine e maschi, per un totale pari al 10,4% della popolazione. Il grafico che segue riporta la numerosità per paese di origine e distinzione per genere. Grafico 1.2 Stranieri residenti e domiciliati al 31/12/2012 per nazionalità. Apolidi 5 7 Oceania 1 3 America del Sud America Centro Nord Africa Femmine Maschi Asia Europa Negli ultimi anni il tasso di crescita della popolazione dell Ulss n.4 è stato complessivamente positivo, grazie anche al contributo della popolazione immigrata. Il tasso di mortalità si è al di sotto dei livelli sia nazionali che regionali. 1 Modalità di calcolo: Indice di vecchiaia: pop>=65/pop 0-14 Indice di carico sociale: [(pop>=65/pop Tot)/Pop 15-64]*100 Indice di invecchiamento: (pop>=65/pop totale)*100 Indice di dipendenza giovanile: (pop 0-14/pop15-64)*100 Indice di dipendenza senile: (pop>=65/pop 15-64)*100

31 Tasso di mortalità (per 1000 ab.) Tasso di mortalità (per ab.) Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 1. Territorio e popolazione 7 Nel 2003 si è registrato un tasso particolarmente alto osservabile comunque sia nella Regione che nel resto del Paese. Cap.1 Grafico 1.3 Trend tasso grezzo di mortalità: confronto tra Italia, Veneto ed Ulss n.4. (Fonte: Serv. Epidemiologico Aziendale). 11,0 10,5 10,0 Italia 9,5 9,0 Veneto Ulss n.4 8,5 8, Grafico 1.4 Trend tasso grezzo di mortalità dal 2002 al 2011 per genere (Fonte: Serv. Epidemiologico Aziendale). 11,0 10,5 10,0 9,5 9,0 Femmine 8,5 8, Maschi Nel 2012 nell Ulss n.4, sono decedute persone residenti (832 maschi e 930 femmine). I decessi sono avvenuti per il 31,6% a domicilio, per il 38,4% in ospedale, per il 28,8% in strutture socio-assistenziali e per il restante 1,2% in altri luoghi. Analizzando però questi dati per sesso si notano delle grandi differenze: nei maschi il 42,1% è deceduto in ospedale, mentre nelle femmine questa percentuale scende al 34,2%; nelle femmine il principale luogo di decesso è rappresentato invece dalle strutture socio-assistenziali con il 34,8% dei decessi, contro il 21,4% dei decessi nei maschi; anche per quanto riguarda il decesso a domicilio vi è una differenza sebbene più piccola (33,2% delle femmine contro il 29,6% dei maschi).

32 8 Capitolo 1. Territorio e popolazione Bilancio Sociale 2012 Cap.1 Le principali cause di morte per i decessi avvenuti nel periodo sono attribuibili alle malattie del sistema circolatorio (nello specifico sono decedute per questa causa il 41,8% delle femmine e il 36,9% dei maschi) e ai tumori (il 34,1% dei maschi e il 26,8% delle femmine). Queste cause insieme rappresentano circa il 70% dei decessi in entrambi i sessi. Al terzo posto, anche se in misura decisamente inferiore sono per le femmine i disturbi psichici e comportamentali (demenze) con il 6,1% e per i maschi le malattie del sistema respiratorio con il 5,9%, seguono poi i traumatismi per i maschi con il 5,7% e le malattie del sistema respiratorio per le femmine con il 5%. Grafico 1.5 Mortalità Ulss n.4. Ulss n.4: Mortalità proporzionale anni per i principali settori nosologici FEMMINE Ulss n.4: Mortalità proporzionale anni per i principali settori nosologici MASCHI malattie apparato digerente; 3,5% malattie del sistema nervoso; 3,6% traumatismi, avvelenamenti e altre cause esterne; 2,8% malattie infettive; 1,5% malattie apparato genitourinario; 1,4% altro; 2,8% malattie del sistema nervoso; 2,8% malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche; 3,8% disturbi psichici e comportamenta li; 2,5% malattie apparato genitourinario; 1,3% malattie infettive; 1,1% altro; 2,0% malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche; 4,6% malattie del sistema respiratorio; 5,0% malattie sistema circolatorio; 41,8% malattie apparato digerente; 4,0% traumatismi, avvelenamenti e altre cause esterne; 5,7% malattie sistema circolatorio; 36,9% disturbi psichici e comportamenta li; 6,1% tumori; 26,8% malattie del sistema respiratorio; 5,9% tumori; 34,1% Una misura per confrontare la mortalità: SMR e relativi intervalli fiduciali al 95 percentile. I tassi di mortalità standardizzati in maniera indiretta (SMR), indicano di quanto la mortalità dell Ulss n.4 è superiore o inferiore a quella attesa. Nel nostro caso il confronto è rapportato alla media della Regione del Veneto. Questa misura statistica è ottenuta applicando i tassi regionali di età specifici alla popolazione residente nell Ulss. Se SMR = 100 la mortalità nell Ulss è uguale a quella attesa, cioè alla media regionale. Se SMR = 90 la mortalità nell Ulss è inferiore del 10% rispetto a quella attesa. Se SMR = 110 la mortalità nell Ulss è superiore del 10% rispetto a quella attesa. Per essere sicuri che i valori ottenuti non siano dovuti al caso e siano invece prossimi ai valori reali, vengono calcolati gli intervalli fiduciali (95%), che forniscono l intervallo di stima del valore del SMR, cioè la misura dell errore statistico associato al valore ottenuto. Se l intervallo fiduciale non comprende il valore 100, la differenza del SMR è statisticamente significativa (p<0,05). Per le patologie in cui la differenza è statisticamente significativa, vi è quindi un reale eccesso (o difetto) di mortalità nell Ulss rispetto alla media regionale.

33 malattie sistema circolatorio tumori disturbi psichici e comportamentali malattie del sistema respiratorio malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche malattie del sistema nervoso malattie apparato digerente traumatismi, avvelenamenti e altre cause esterne malattie infettive malattie apparato genitourinario altro 2,5% 2,5% 5,0% 6,1% 1,5% 1,1% 1,6% 1,5% 1,4% 1,3% 1,4% 1,4% 1,9% 2,0% 3,0% 2,8% 7,0% 5,9% 6,0% 5,0% 3,3% 3,8% 4,1% 4,6% 3,1% 2,8% 4,1% 3,6% 3,9% 4,0% 3,9% 3,5% 5,2% 5,7% 3,1% 2,8% 26,9% 26,8% 33,3% 36,9% 40,9% 41,8% 36,9% 34,1% Malattie Infettive e Parassitarie Neoplasie Mal. Ghiandole Endocr. e dist. Immunitari Mal. Sangue e organi Ematopoietici Disturbi Psichici - Demenze Mal. sist. Nervoso e organi di Senso Mal. sistema Circolatorio Mal. apparato Respiratorio Mal. apparato Digerente Mal. apparato Genitourinario Traumatismi e Avvelenamenti TUTTE LE CAUSE Malattie Infettive e Parassitarie Neoplasie Mal. Ghiandole Endocr. e dist. Immunitari Mal. Sangue e organi Ematopoietici Disturbi Psichici - Demenze Mal. sist. Nervoso e organi di Senso Mal. sistema Circolatorio Mal. apparato Respiratorio Mal. apparato Digerente Mal. apparato Genitourinario Traumatismi e Avvelenamenti TUTTE LE CAUSE ,9 67,7 71,8 95,2 94,2 89,7 84,1 92,9 111,8 115,3 108,3 102,5 93,5 102,0 92,4 85,9 105,0 97,3 102,3 97,1 117,7 117,2 102,7 123,5 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 1. Territorio e popolazione 9 Ovviamente quanto più numerosi sono gli eventi misurati (in questo caso i decessi) tanto più piccolo è il margine di errore e quindi i valori ottenuti sono più vicini alla realtà. Per questo motivo (cioè rendere i valori ottenuti più stabili) abbiamo raggruppato la mortalità di più anni, al fine di evitare che eventi rari possano essere interpretati in maniera scorretta. Nei grafici seguenti, i valori statisticamente significativi in eccesso sono rappresentati in rosso, invece quelli statisticamente significativi in difetto sono rappresentati in verde. Cap.1 Grafico 1.6 Tassi standardizzati di mortalità (SMR) per i principali raggruppamenti di patologie, per sesso, anni MASCHI FEMMINE Nel sesso maschile nel periodo si sono verificati due eccessi di mortalità rispettivamente del 15,3% per le malattie del sistema circolatorio e del 17,7% per i traumatismi, ci sono stati invece meno decessi rispetto a quelli attesi per quanto riguarda le malattie infettive ( 32,3%) e per le malattie dell apparato respiratorio ( 15,9%). Grafico 1.7 Cause di morte per i residenti nell Ulss n.4 nel periodo Percentuale decessi sul totale per sesso. Femmine Ulss n.4 Femmine Regione Maschi Ulss n.4 Maschi Regione

34 Tasso x ab Tasso x ab. 10 Capitolo 1. Territorio e popolazione Bilancio Sociale 2012 Cap.1 Nello stesso periodo si sono verificati anche nel sesso femminile due eccessi di mortalità rispettivamente del 17,2% per le Malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche e del 23,5% per i disturbi psichici e le demenze (in questo secondo caso l eccesso è dovuto principalmente ad un errore nell attribuzione del morbo di Alzheimer (con una mortalità di oltre il 40% in meno rispetto alla media regionale) viene codificato nel settore delle malattie del sistema nervoso. Ci sono stati inoltre dei decessi in meno rispetto a quelli attesi 52,7% per le malattie del sangue e degli organi ematopoietici e 14,1% in meno per le malattie dell apparato respiratorio. Per gli altri raggruppamenti di cause non si sono riscontrati dati statisticamente significativi Patologie dell apparato cardio-circolatorio e i principali tumori Di seguito è riportato il trend del tasso grezzo di mortalità per abitanti per le malattie del sistema circolatorio, le cardiopatie ischemiche e le malattie cerebrovascolari, nel periodo dal 1988 al 2010 per il sesso maschile. Nel grafico è riportata anche la linea di tendenza, come si può notare tutti i tassi sono in calo, soprattutto quelli delle malattie del sistema circolatorio in generale. Grafico 1.8 Patologie dell apparato cardio-circolatorio, uomini Malattie del sistema circolatorio Cardiopatie ischemiche Malattie cerebrovascolari Log. (Malattie del sistema circolatorio) Log. (Cardiopatie ischemiche) Log. (Malattie cerebrovascolari) Anno decesso Il grafico seguente è analogo a quello che lo precede, ma per il sesso femminile. Anche in questo caso tutti i tassi sono in calo, soprattutto quelli relativi alle malattie del sistema circolatorio. Grafico 1.9 Patologie dell apparato cardio-circolatorio, donne Malattie del sistema circolatorio Malattie cerebrovascolari Poli. (Cardiopatie ischemiche) Cardiopatie ischemiche Poli. (Malattie del sistema circolatorio) Poli. (Malattie cerebrovascolari) 10 0 Anno decesso

35 Tasso x ab Tasso x ab. Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 1. Territorio e popolazione 11 Nel grafico seguente è riportato il trend del tasso grezzo di mortalità per abitanti per tutti i tumori nel periodo dal 1988 al 2010 suddivisi tra i due sessi. Come si può notare i tassi di mortalità nel sesso maschile sono in diminuzione, questo soprattutto per la riduzione della mortalità per il tumore del polmone (vedi grafico successivo). Nel sesso femminile si è assistito ad una lenta crescita dei tassi fino ai primi anni 2000, seguita da una sostanziale stabilizzazione. Cap.1 Grafico 1.10 Tumori, tasso grezzo di mortalità per abitanti MASCHI Poli. (MASCHI) FEMMINE Poli. (FEMMINE) Anno di decesso Nel grafico seguente è riportato il trend del tasso grezzo di mortalità per abitanti per i tumori più frequenti nei due sessi, (T. del polmone per i maschi e T. della mammella per le femmine) nel periodo dal 1988 al Come si può notare i tassi di mortalità per tumore del polmone nel sesso maschile è in costante calo. Per il tumore della mammella nelle femmine si è assistito ad una lenta crescita dei tassi fino agli anni 2000, seguita da una lenta decrescita negli anni successivi, probabilmente dovuta anche all introduzione dello screening mammografico, che ha comportato un riconoscimento precoce delle lesioni neoplastiche con la conseguente riduzione della mortalità nelle fasce d età interessate. Grafico 1.11 Tumori più frequenti, tasso grezzo di mortalità per abitanti T. maligno del polmone - MASCHI T. maligno della mammella - FEMMINE Anno di decesso

36 12 Capitolo 1. Territorio e popolazione Bilancio Sociale 2012 Cap.1 Le principali cause di morte per patologia neoplastica tra gli uomini e le donne (dati ) sono rappresentate rispettivamente dalle neoplasie del polmone (23,8%) e della mammella (17,1%). Grafico 1.12 Tipologie di tumore che hanno determinato decessi nel periodo Ulss n.4: Mortalità per Tumori maligni MASCHI Occhio, encefalo e sist. nervoso centrale: 1,7% Colon - retto: 10,4% Labbro, cavità orale e faringe: 2,4% Altri tumori maligni: 14,0% Fegato: 8,4% Organi genitali maschili: 5,4% Stomaco: 5,1% Sistema genitourinario: 7,6% Pancreas: 5,1% Altri tumori app. digerente: 5,8% Ulss n.4: Mortalità per Tumori maligni FEMMINE Colon - retto: 9,4% Tessuto linfatico e ematopoietico: 7,8% Altri tumori app. respiratorio e organi intratoracici: 2,7% Trachea, bronchi e polmone: 23,8% Occhio, encefalo e sist. nervoso centrale: 1,7% Labbro, cavità orale e faringe: 0,6% Altri tumori maligni: 18,9% Fegato: 4,5% Stomaco: 5,0% Pancreas: 7,2% Organi genitali femminili: 7,2% Altri tumori app. digerente: 3,3% Sistema genitourinario: 3,9% Trachea, bronchi e polmone: 11,8% Tessuto linfatico e ematopoietico: 9,3% Mammella: 17,1% Il Registro Tumori del Veneto ha elaborato una stima dei nuovi casi di tumore per l anno Con i dati di tutte le Aziende sanitarie del Veneto ha indicato un totale per la regione di ben casi negli uomini e casi nelle donne.

37 Numero decessi Numero decessi Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 1. Territorio e popolazione Cause particolari di decesso Cap.1 Circa il 6% dei decessi dei maschi e circa il 3% di quelli delle femmine è causato da traumatismi, dovuti in gran parte ad incidenti stradali e suicidi. I due grafici successivi danno evidenza del trend temporale dei decessi dovuti per queste cause nell Ulss n.4. Essendo eventi non particolarmente frequenti si nota un andamento altalenante per entrambe le cause di morte; negli ultimi anni si nota però una tendenza alla diminuzione dei decessi per gli incidenti stradali. Grafico 1.13 Ulss n.4, decessi per incidenti stradali e per suicidio per anno e sesso. Trend anni Incidenti stradali Femmine Maschi Totale Suicidi Femmine Maschi Totale Malattie Cronico-degenerative Una stima approssimativa della prevalenza delle patologie che colpiscono la popolazione, in particolare quelle definite cronico degenerative, può essere ottenuta rilevando le esenzioni per patologia rilasciate dalla nostra Azienda. La Tabella 1.4 riporta il numero delle esenzioni per le principali patologie ed evidenzia come quella più diffusa sia l ipertensione, seguita con grande distacco dalle neoplasie e infine dal diabete.

38 14 Capitolo 1. Territorio e popolazione Bilancio Sociale 2012 Cap.1 Tabella 1.4 Patologie prevalenti nella popolazione dell Ulss n.4. Stime sulla base delle esenzioni per malattia 1. Codice gruppo esenzione Descrizione 2012 A31 Ipertensione Arteriosa Senza Danno d Organo Patologie Neoplastiche Maligne Diabete Mellito A02 Malattie Cardiache e del Circolo Polmonare Ipertensione Arteriosa con Danno d Organo Ipotiroidismo Congenito, Ipotiroidismo Acquisito Ipercolesterolemia Familiare Eterozigote Tipo Iia Tiroidite di Hashimoto Asma Glaucoma Nel corso del biennio si verifica una singolare inversione di posizione : l ipertensione arteriosa nel 2012 cessa di avere la precedenza sulle malattie cardiache e del circolo polmonare, come invece accaduto nel 2010 e nel Di seguito sono riportate le esenzioni per invalidità e le esenzioni per motivi economici. Valutando i dati presenti si evince che il numero per esenzioni di invalidità mantiene negli ultimi tre anni un trend abbastanza lineare; pure il dato per le patologie croniche invalidanti rimane quasi inalterato. Il balzo più eclatante si rileva, in linea con la situazione economica contingente e segno evidente della crisi economica, se si considera il numero di esenzioni per motivi di reddito (balzate da a più di in un anno) e la riduzione della quota fissa su ricetta, istituita nel 2011 (che passa da del 2011 a più di l anno successivo). Nella tabella che segue sono riportate le esenzioni numericamente più rilevanti raggruppate per tipologia: invalidità, patologia, fattori economici. Tabella 1.5 Esenzioni numericamente rilevanti per tipologia. Cod. esenz. Descrizione esenzioni C1 Invalido Civile 100% Art.6/C 1d C2 Invalido Civile Sup. 2/3 Art.6/C 1d L3 Invalido Lavoro Inf. 2/3 Art.6/C 2b A31 Ipertensione Arteriosa Senza Danno d Organo Patologie Neoplastiche Maligne Diabete Mellito Ipertensione Arteriosa con Danno d Organo A02 Malattie Cardiache e del Circolo Polmonare Ipercolesterolemia Familiare Eterozigote Tipo IIa Ipotiroidismo Congenito, Ipotiroidismo Acquisito Tiroidite di Hashimoto Asma Glaucoma RQ Quota Fissa ( 5) su Ricetta SSN, assistito appartenete a nucleo familiare con reddito complessivo lordo ( ) inferiore a , Nota: sono riportate le esenzioni numericamente più rilevanti.

39 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 1. Territorio e popolazione 15 Cod. esenz. Descrizione esenzioni R2 Assistito di età inferiore a 6 anni o superiore a 65, appartenente a nucleo familiare con reddito complessivo (...) non superiore a ,98 LORDI R1 Dichiarazione Isee per L.E.A. (Dgr 2227/2002) R2 Nuclei Familiari con Situazione Economica Isee R3 Esente per Disoccupazione R4 Assistito titolare di pensione sociale o familiare a carico di titolare di pensione sociale Cap.1 La popolazione esente da ticket, nell anno 2012, è pari a unità ( per motivi di reddito ed età, per altri motivi [patologia ed invalidità]) per un totale complessivo di esenzioni. Tabella 1.6 Totali complessivi per tipologie esenzione. Riepilogo Ulss n.4. Descrizione esenzioni Esenzioni per invalidità: di guerra, civile, da lavoro, per cause di servizio compresi sordomuti, ciechi assoluti o ventesimisti binoculari, danneggiati da trasfusioni o vaccinazioni e vittime del terrorismo Dichiarazione di condizione per l accesso all odontoiatria Esenzioni per patologia cronica invalidante DM 329/99 e S.M.I Esenzioni per malattia rara ex DM 279/ Esenzioni specialistica per reddito Riduzione della quota fissa sulla ricetta Esenzione per reddito spesa farmaceutica Malattia di Sjogren - ISEE per farmaceutica Esenzione per soggetti donatori di sangue, di midollo Infortunati sul lavoro o affetti da malattie professionali Immigrati affluiti in Italia dai paesi Nord Africani Immigrati giunti in Italia dai paesi Nord Africani Come sta l Ulss n.4? Abitudini e stili di vita La salute e gli ADULTI L Azienda monitora costantemente le abitudini e lo stato di salute della popolazione per individuare gli ambiti in cui è possibile intervenire maggiormente grazie alla prevenzione. In questo attento e delicato compito si avvale non solo delle indagini e degli studi epidemiologici, che spesso ricevono dati a posteriori, ovvero basandosi su SDO (Schede di Dimissione Ospedaliera) o indagini esclusivamente di tipo clinico, ma ricorre altresì a sistemi di sorveglianza specifici che permettono di individuare i comportamenti più a rischio. Il sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), un iniziativa di Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, Istituto Superiore di Sanità e Regioni, consiste in un monitoraggio complessivo dello stato di salute della popolazione adulta. Una raccolta mensile di dati, effettuata da operatori sanitari tramite interviste telefoniche con questionario standard, interviene su un cam-

40 16 Capitolo 1. Territorio e popolazione Bilancio Sociale 2012 Cap.1 pione di popolazione adulta tra i 18 e i 69 anni estratto dalle anagrafi sanitarie. Si indagano abitudini, stili di vita e stato di attuazione dei programmi di intervento che il Paese sta realizzando per modificare i comportamenti a rischio. L attività fisica nell Ulss n.4 Alto Vicentino L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e obesità. Uno stile di vita sedentario contribuisce invece allo sviluppo di diverse malattie croniche, in particolare quelle cardiovascolari: per le cardiopatie ischemiche, ad esempio, si stima che l eccesso di rischio attribuibile alla sedentarietà e i conseguenti costi sociali siano maggiori di quelli singolarmente attribuibili a fumo, ipertensione e obesità. I dati analizzati si riferiscono al periodo e coinvolgono un campione di intervistati. Quante persone attive fisicamente e quanti sedentari? Nell Ulss n.4 Alto Vicentino si stima che circa un terzo degli adulti anni abbia uno stile di vita attivo (31,1%): conduce infatti un attività lavorativa pesante o pratica l attività fisica moderata o intensa raccomandata. Parz. Attivo 50,1% doppia è sedentaria. Seden tario 18,7% Attivo 31,1% Grafico 1.14 Percentuale di persone sedentarie Ulss n.4. Stile di vita sedentario e compresenza di altre condizioni di rischio Il 68,8% pratica attività fisica in quantità inferiore a quanto raccomandato (parzialmente attivo) ed il 18,7% è completamente sedentario. Lo stile di vita sedentario si associa spesso ad altre condizioni di rischio; in particolare è risultato essere sedentario: Conclusioni il 31,8% delle persone depresse; il 22,5% degli ipertesi; il 23,3% delle persone in eccesso ponderale; Il 23,1% dei fumatori. La sedentarietà cresce all aumentare dell età ed è più diffusa nelle persone con basso livello d istruzione e con maggiori difficoltà economiche. La percentuale di sedentari aumenta nelle persone con titolo di studio basso (28,2%) rispetto ai laureati (13,8%). Non sono emerse differenze significative tra uomini e donne. Quasi la metà (47,3%) delle persone di nazionalità straniera o con cittadinanza Grafico 1.15 Rischio sedentarietà Ulss n.4. Età Sesso Uomini Donne Istruzione Nessuna/elementare Media inferiore Media superiore Laurea Diff. economiche Molte Qualche Nessuna Cittadinanza Italiana Straniera/doppia 13,4% 20,1% 22,3% 18,1% 19,4% 28,2% 18,7% 17,4% 13,8% 28,3% 17,8% 18,2% 18,3% 47,3% Nell Ulss n.4 si stima che meno di una persona adulta su tre (31,2%) pratichi l attività fisica raccomandata, mentre il 18,7% può essere considerato completamente sedentario. È presente una percezione distorta dell attività fisica praticata: due persone non attive su dieci e quasi metà delle persone attive solo parzialmente ritengono di praticare sufficiente movimento. La percentuale di sedentari è più alta in sottogruppi di popolazione che potrebbero beneficiarne di più (in particolare persone con sintomi di depressione, ipertesi, obesi o in sovrappeso).

41 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 1. Territorio e popolazione 17 Per favorire uno stile di vita attivo non basta solo informare il cittadino, ma occorre coinvolgere diversi settori della società allo scopo di rendere facile al cittadino la scelta del movimento offrendo e proponendo occasioni di movimento sostenibili nel tempo. Cap.1 Situazione nutrizionale e abitudini alimentari Ulss n.4 Lo stato nutrizionale è un importante determinante di salute di una popolazione. L eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali patologie croniche (cardiopatie ischemiche, alcuni tipi di neoplasia, ictus, ipertensione, diabete mellito) ed è correlato con una riduzione dell aspettativa e della qualità della vita nei paesi industrializzati. Analizzando le interviste emerge che nell Ulss n.4 il 29,2% degli adulti tra i anni è in sovrappeso e il 9,1% è obeso. L eccesso ponderale (sovrappeso od obesità) cresce in modo significativo con l età interessando il 55,2% di soggetti tra i anni (più di una persona su due in questa fascia di età) Negli uomini inoltre è una condizione più frequente: circa un maschio su due tra i anni è in sovrappeso. Tra i cittadini stranieri è maggiore la percentuale sia dei soggetti sovrappeso che obesi. Diverse potrebbero essere le motivazioni tra le quali in particolare il cambiamento di abitudini alimentari, la mancanza di conoscenza del valore nutrizionale di alimenti disponibili in Italia, l impossibilità di reperire agevolmente cibi conosciuti del Paese d origine e non ultimo il minor costo dei cibi ad alta densità calorica (junk food). Alimentazione e livello socioeconomico Grafico 1.16 Percentuale sovrappeso/obesi, Ulss n.4. L obesità e il sovrappeso sono associati al livello socioeconomico: la percentuale di soggetti in sovrappeso diminuisce progressivamente passando dal livello più svantaggiato a quello più avvantaggiato (Livello socio-economico basso: bassa istruzione e difficoltà economiche = 51,8%; Livello socioeconomico medio: bassa istruzione e non difficoltà economiche e alta istruzione e difficoltà economiche = 36,1%; Livello socio-economico alto: alta istruzione e non difficoltà economiche = 33,3%). Difficoltà economiche e bassa istruzione appaiono quindi correlati a errata alimentazione e conseguente sovrappeso/obesità. Consumo di frutta e verdura La quasi totalità (95,8%) degli intervistati mangia frutta e verdura almeno una volta alla settimana, il 47,1% ne assume una/due porzioni al giorno, il 39,6% da tre a quattro e solo il 9% mangia le 5 o più porzioni al giorno raccomandate. Conclusioni L eccesso ponderale costituisce uno dei principali fattori di rischio modificabili per patologie croniche. Per promuovere scelte salutari è fondamentale far conoscere il valore nutrizionale dei singoli alimenti e le relazioni esistenti tra sistemi produttivi e consumi alimentari. Dai dati emerge inoltre che il fenomeno migratorio, se non accompagnato da una attiva e mirata prevenzione e promozione della salute, rischia di accompagnarsi anche a problemi di alimentazione e a conseguenti problemi di salute Uomini Donne Italiana Straniera 18% 20% 31% 29% 3% 39% 38% 40% 8% 9% 9% Sovrappeso Obesi 10% 16% 10%

42 18 Capitolo 1. Territorio e popolazione Bilancio Sociale 2012 Cap.1 Interventi di promozione e di comunicazione finalizzati all attivazione di consapevolezza e autonomia nelle scelte alimentari vanno rivolti prioritariamente alla fascia di popolazione con livello socio-economico basso dove il problema dell eccesso ponderale colpisce 1 su 2 degli intervistati (contro l 1 su 3 con livello socio-economico alto). Il consumo di alcol nell Alto Vicentino Il 68,8% degli intervistati dichiara di essere bevitore, ossia di aver consumato negli ultimi 30 giorni almeno un unità di bevanda alcolica 1. Più di un quarto degli intervistati (31,2%) può essere classificabile come consumatore di alcol a maggior rischio o perché fa un consumo abituale elevato (9%) o perché bevitore fuori pasto (17,1%) o perché bevitore binge (17,5%) [binge 2 = consumo di 5 o più unità alcoliche (uomini) e 4 o più unità alcoliche (donne) in una unica occasione, almeno una volta negli ultimi 30 giorni] oppure per una combinazione di queste tre modalità. Il consumo di alcol a maggior rischio è associato in maniera statisticamente significativa con la giovane età (18-24 anni) e il sesso maschile. Questa abitudine è più diffusa fra i cittadini italiani mentre sono pochi coloro che consumano più di 4/5 unità alcoliche in un unica occasione fra i cittadini stranieri. Alcol e guida Grafico 1.17 Consumo di alcol a maggior rischio Ulss n.4. Secondo i dati PASSI 2011 relativi alla nostra Azienda Ulss, tra i bevitori di anni che hanno guidato l auto/moto negli ultimi 30 giorni, il 20,3% dichiara di ver guidato sotto l effetto dell alcol, cioè dopo avere bevuto nell ora precedente almeno due unità alcoliche. Questo comportamento è riferito più spesso dagli uomini (28,8%) che dalle donne (5,9%), e interessa soprattutto la fascia di età anni. Il valore risulta più basso in coloro che dichiarano molte difficoltà economiche (13,6%) rispetto coloro che non ne dichiarano (21,3%). Nel periodo di monitoraggio 2010/2011 il 37,2% degli intervistati ha riferito di essere stato fermato dalle forze dell ordine; di questi il 7,5% è stato testato con l etilotest (con maggior frequenza nella fascia d età anni). Conclusioni La maggior parte degli intervistati beve alcol e quasi un terzo degli adulti ha abitudini di consumo considerate a rischio per quantità o modalità di assunzione, (dato superiore alla media regionale che si attesta al 25% per il 2011). Dai dati emerge inoltre che il consumo di alcol rappresenta l abitudine della quale c è meno consapevolezza fra la popolazione. La guida sotto l effetto dell alcol è un problema diffuso: circa un guidatore su cinque ha un comportamento a rischio. Età Sesso Uomini Donne Istruzione Bassa Alta Diff. econ. Molte Qualche Nessuna Cittadinanza Doppia Italiana Straniera Totale: 31,2% (IC 95%: 28,3%-34,3%) 64,5% 39,6% 21,7% 25,0% 44,5% 17,7% 25,5% 36,1% 18,6% 26,4% 34,6% 19,7% 32,3% 15,6% 1 L unità alcolica corrisponde a una lattina di birra, un bicchiere di vino o un bicchierino di liquore. 2 Per il consumo a maggior rischio e i bevitori binge i dati si riferiscono al periodo (940 interviste).

43 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 1. Territorio e popolazione 19 L abitudine al fumo nell Alto Vicentino Cap.1 Nell Alto Vicentino, i fumatori 1 rappresentano il 23,8% degli intervistati (compreso l 1% che non fuma da meno di sei mesi), gli ex fumatori il 23% e i non fumatori il 53,3%. L abitudine al fumo è significativamente più diffusa negli uomini, nei giovani e nelle persone che dichiarano di avere difficoltà economiche. Il numero dichiarato di sigarette fumate in Quanto si fuma, Ulss n.4 Alto Vicentino Sigarette fumate in media 11 Fumatori che fumano 20 o più sigarette al giorno media al giorno è 11. Il 3,7% dei fumatori dichiara di fumare più di 20 sigarette al giorno (forti fumatori). 3,7 % Il consiglio di medici e operatori sanitari di smettere Il 47,7% dei fumatori dichiara di aver ricevuto, negli ultimi 12 mesi, il consiglio di smettere di fumare da un medico o da un operatore sanitario. Negli ultimi 12 mesi, ben il 46,5% dei fumatori ha tentato di smettere tuttavia senza riuscirci nell 83,1% dei casi. L 89,8% ha tentato da solo e solo il 3% tramite corsi organizzati dall Ulss e da altri enti. Condizione di fumatore, Ulss n.4 Alto Vicentino Nei due sessi Uomini 26,8 % Donne 20,5 % Nelle classi di età anni 35,8 % Nelle diverse situazioni economiche anni 30,2 % anni 22,0 % anni 17,4 % Molte difficoltà 36,4 % Qualche difficoltà 25,8 % Nessuna difficoltà 21,4 % Fumo in casa L 86,2% degli intervistati dichiara che nella propria abitazione non si può fumare; tale abitudine nell 11,2% dei casi è consentita solo in determinate stanze, orari o situazioni, nel rimanente 2,6% dei casi nell ambiente domestico si può fumare senza alcuna limitazione. Sul territorio nazionale dall indagine emerge che è consentito fumare nel 28% delle abitazioni. Di queste: nel 90% è permesso fumare solo in determinate stanze, orari o situazioni; nel rimanente 10% si può fumare senza alcuna limitazione. La percentuale di fumatori che nella propria abitazione evitano di fumare sale al 92,6% se vi è la presenza di minori in casa. Conclusioni Il fumo è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie. Per l Organizzazione Mondiale della Sanità il fumo di tabacco rappresenta la seconda causa di morte nel mondo ed il principale strumento di contrasto è la prevenzione. L elemento che desta maggiore preoccupazione è la prevalenza di fumatori tra i giovani adulti, che riferiscono di essere fumatori in circa 3 casi su 10. Il numero di medici che si interessa dell abitudine al fumo dei propri assistiti è in continua crescita e quasi la metà dei fumatori ha ricevuto il consiglio di smettere. Sono comunque pochissimi i fumatori che hanno smesso di fumare grazie all ausilio di farmaci, gruppi di aiuto e corsi, e in oltre l 80% dei fumatori che hanno tentato di smettere da soli l esito del tentativo è stato negativo. Le prove di efficacia indicano che per la lotta al fumo sono necessarie strategie integrate come ad esempio il consiglio breve dei sanitari, le campagne informative di sensibilizzazione al problema. 1 Fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato più di 100 sigarette nella sua vita e attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno.

44 20 Capitolo 1. Territorio e popolazione Bilancio Sociale 2012 Cap.1 Per quanto riguarda il fumo passivo la maggioranza delle case è completamente libera dal fumo. La presenza di un minore di 14 anni in casa aumenta la percentuale di intervistati che rispettano il divieto di fumo in casa, segno di una buona sensibilizzazione al problema del fumo passivo in particolare verso i più piccoli. Tratto da Studio Passi, Edizione dicembre La salute e i BAMBINI Mentre PASSI interessa l età adulta, OKKIO ALLA SALUTE è un sistema di sorveglianza sempre a livello nazionale, che valuta lo stato ponderale, le abitudini alimentari e il livello di attività fisica nei bambini delle scuole primarie (8-9 anni) ed è in grado di fornire dati epidemiologici accurati e confrontabili tra le diverse realtà regionali e locali. L indagine biennale è stata condotta insieme alle Ulss n.3 e n.5 per raggiungere un campione significativo e qui di seguito si riportano i risultati più interessanti dell ultima rilevazione (2010). Stato ponderale Tra i bambini della nostra Ulss il 5.2% risulta obeso, il 20,4% sovrappeso, il 73,9% normopeso e lo 0,5% sottopeso. Complessivamente il 25,6% dei bambini presenta un eccesso ponderale che comprende sia sovrappeso che obesità. Abitudini alimentari Le linee guida sulla sana alimentazione prevedono l assunzione di almeno cinque porzioni al giorno di frutta o verdura. Il consumo di frutta e verdura nell arco della giornata garantisce un adeguato apporto di fibre e sali minerali e consente di limitare la quantità di calorie introdotte. Nelle Aziende Ulss 3, 4 e 5, i genitori riferiscono che il 17,9% dei bambini consuma verdura 2-3 volte al giorno; il 37,8% una sola porzione al giorno, mentre il 44% dei bambini consuma verdura meno di una volta al giorno o mai nell intera settimana. Il dato non varia molto per la frutta: il 20,5% dei bambini consuma la frutta 2-3 al giorno, il 38,6% una sola porzione al giorno, mentre il 39% dei bambini mangia frutta meno di una volta al giorno o mai nell intera settimana. Attività fisica Il livello di attività fisica raccomandata nei bambini è di almeno un ora al giorno per la maggior parte dei giorni della settimana: si è chiesto ai genitori quanti giorni, in una settimana normale, i bambini giocano all aperto o fanno sport strutturato per almeno un ora. Circa 3 bambini su 10 (30,3%) fa un ora di attività fisica per 2 giorni la settimana, il 7,9% neanche un giorno e solo il 18,3% da 5 a 7 giorni. I maschi fanno attività fisica più giorni delle femmine. 1 Redazione: Dott. E. Chiesa, Ass. Sanitaria Dal Zotto R.; Intervistatrici: Ass. San. Berti M., Ass. San. Chimello S., Ass. San. Cazzola L., Ass. San. Collareda M., Inf. Faccio L., Ass. San. Dal Zotto A., Ass. San. Dal Zotto R., Ass. San. Raumer R., Ass. San. Tomasi M.

45 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 1. Territorio e popolazione 21 Grafico 1.18 Giorni di attività fisica per almeno un ora la settimana (%). Cap.1 3% 13% 13% 22% 34% 27% 21% 17% 11% Maschi 8% Femmine 19% 16% Numero di giorni a La salute negli ambienti di lavoro Andamento degli infortuni sul lavoro In Italia nel 2011 si mantiene il trend in diminuzione degli infortuni denunciati all INAIL (da 776 mila casi nel 2010 ai 725 mila del 2011, pari al 6,6%) dovuto anche all effetto della grave crisi economica che sta attraversando il Paese negli ultimi anni, con un impatto pesante in termini di aziende chiuse e ore di lavoro perse. Dalle elaborazioni effettuate sui dati Istat disponibili si è stimato che il calo reale degli infortuni sul lavoro, al netto dell effetto perdita di quantità di lavoro svolto, si possa stimare intorno al 5% (rispetto al complessivo -6,6%). Tabella 1.7 Infortuni definiti dall INAIL in Veneto, nella Provincia e nel territorio dell Ulss n.4 ( ). Territorio evento Regione Veneto numero indice 100,0 97,8 92,5 92,4 89,8 85,5 74,3 72,9 68,2 Provincia di Vicenza numero indice 100,0 98,0 93,6 94,6 94,3 89,8 75,1 77,1 72,8 Ulss 4 Alto Vicentino numero indice 100,0 95,6 90,4 88,3 91,1 86,3 69,0 73,6 70,7 Confrontando i dati degli infortuni definiti del 2003 rispetto a quelli del 2011, con un trend costantemente in calo, risulta che nel 2011 la riduzione è stata del 31,8 nel veneto, del 27,2 nella provincia di Vicenza e del 29,3 nel territorio dell Ulss n.4. Grafico 1.19 Trend degli infortuni definiti dall INAIL in Veneto, nella provincia di Vicenza e nell Ulss n.4 (Indice anno 2003 =100) Veneto Vicenza Ulss n.4 72,8 70,7 68,

46 Metalmeccanica Costruzioni Servizi Altri comparti Industria metalli Industria legno Commercio Industria tessile Industria chimica Industria trasf. non metalliferi Trasporti Sanità Industria carta Industria alimentare Agricoltura e pesca 22 Capitolo 1. Territorio e popolazione Bilancio Sociale 2012 Cap.1 In linea con l andamento del fenomeno a livello nazionale, gli ultimi nove anni hanno visto un importante calo degli infortuni, sia per l industria che per l agricoltura. Complessivamente, con circa casi in meno rispetto al 2003, si arriva nel 2011 a poco meno di infortuni. I comparti con maggior frequenza di infortuni sono quello metalmeccanico (31,3%), delle costruzioni (15,8%) e dei servizi (12,0%). Gli infortuni gravi (eventi con prognosi superiore a 40 giorni e/o con esiti permanenti o mortali) sono diminuiti (dal 2003 al 2011) complessivamente del 46,8%. I comparti con maggior frequenza sono quello della metalmeccanica delle costruzioni. Grafico 1.20 Comparti con maggior numero di infortuni definiti dall INAIL nell Ulss n.4 (percentuale sul totale eventi avvenuti tra il 2003 e 2011) infortuni gravi infortuni non gravi Infortuni mortali Tutti gli infortuni mortali avvenuti in luogo di lavoro, esclusi gli incidenti stradali ed a prescindere dalla tutela assicurativa degli interessati da parte dell INAIL, vengono indagati da parte del Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPISAL). Complessivamente tra il 2003 e il 2011 lo SPISAL dell Ulss n.4 ha svolto 20 indagini per infortunio mortale sul lavoro, avvenuti in 6 casi nel settore delle costruzioni e in 4 casi in agricoltura. Gli infortuni mortali denunciati all INAIL sono illustrati nella Tabella 10. Tabella 1.8 Infortuni mortali denunciati all INAIL in Provincia di Vicenza e nel territorio dell Ulss n.4. Territorio evento Provincia di Vicenza Ulss n.4 Alto Vicentino Osservatorio infortuni È operativo presso lo SPISAL un Osservatorio sugli infortuni sul lavoro che viene effettuato analizzando tutti i certificati medici di pronto soccorso relativi agli infortuni accaduti nel nostro territorio. Attraverso l analisi e la selezione settimanale dei referti informatizzati effettuata secondo criteri prestabiliti (gravità, modalità di accadimento, settore produttivo, ecc.), vengono individuati i casi da approfondire con indagine oppure i settori e le aziende sulle quali intervenire per rimuovere i rischi e promuovere la cultura della sicurezza. Tale attività assicura una conoscenza approfondita ed aggiornata del fenomeno infortunistico e permette di intervenire tempestivamente e quindi più efficacemente nei settori e nelle aziende più a rischio. L andamento degli infortuni nel territorio della nostra Ulss ricavato dai dati dell Osservatorio indica un calo costante degli infortuni sul lavoro negli ultimi 12 anni.

47 N infortuni N infortuni Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 1. Territorio e popolazione 23 Da notare che il dato ricavato dal nostro osservatorio è relativo agli infortuni accaduti sui luoghi di lavoro, con esclusione cioè degli infortuni stradali e accaduti nel tragitto casa-lavoro, mentre i dati INAIL riportati nelle pagine precedenti comprendono anche questa tipologia di infortuni e che risultano quindi in numero più elevato. Cap.1 Grafico 1.21 Andamento infortuni ricavato dall Osservatorio Infortuni dello SPISAL dell Ulss n Andamento infortuni sul lavoro Ulss n Come evidenziato dal grafico, si è passati da infortuni nel 2001 a casi nel 2008 (diminuzione media annua del 3,5% dal 2001 al 2008) mentre negli ultimi 4 anni il calo è divenuto molto più consistente passando dai infortuni sul lavoro del 2008 ai infortuni del 2012 (diminuzione media annua del 10,3%). Questo effetto è da imputarsi maggiormente alla diminuzione delle ore lavorate dovuto alla grave crisi economica che ha colpito la maggior parte delle nostre aziende e soprattutto le imprese edili. Tuttavia si può comunque affermare che in 10 anni (dal 2003 al 2012) gli infortuni si sono ridotti del 50% (da a infortuni) anche per merito della maggior attenzione da parte dei datori di lavoro a proteggere i propri dipendenti. Grafico 1.22 Andamento infortuni gravi Ulss n Andamento infortuni gravi (> 30 gg) Ulss n

48 24 Capitolo 1. Territorio e popolazione Bilancio Sociale 2012 Cap Andamento delle malattie professionali Numerosi fattori di rischio nei luoghi di lavoro possono causare malattie: per esempio sostanze chimiche (polveri, fumi, vapori, aerosol, ecc.), agenti fisici (rumore, vibrazioni, radiazioni, ecc.), sforzi fisici ripetuti, posture incongrue, rischi psicosociali. In Italia nel 2011 sono aumentate ancora le denunce all INAIL di malattie professionali: dalle denunce del 2010 si è passati alle del Di seguito le malattie professionali segnalate al Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPI- SAL) dell Ulss n.4 (in prevalenza da parte di medici competenti, Istituto di Medicina del Lavoro, INAIL, Patronati). Sono in diminuzione le denunce per patologie classiche da rumore mentre stanno emergendo sempre di più quelle osteo articolari e muscolo-tendinee dovute prevalentemente a sovraccarico bio meccanico e movimenti ripetuti. Tabella 1.9 Malattie professionali segnalate allo SPISAL dell Ulss n.4. Malattie professionali Ipoacusie da rumore Dermatiti Patologie apparato respiratorio Patologie apparato muscolo-scheletrico Mesoteliomi pleurici Altri tumori Altre patologie Totale

49 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 25 Cap.2 2. Presentazione dell Azienda

50 26 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap Principi contenuti nell Atto Aziendale L Unità Locale Socio-Sanitaria n.4 è un ente strumentale della Regione Veneto dotato di personalità giuridica pubblica, autonomia gestionale, amministrativa, contabile e patrimoniale in conformità alla normativa nazionale e nel rispetto dei principi previsti dalle disposizioni regionali. L Atto aziendale, approvato con deliberazione n.1101 di reg. del 30/12/2009 e con gli aggiornamenti successivi, (in attuazione dell art. 3, comma 1-bis, del D.Lgs. 502/92 e ss.mm.) è il documento che definisce i principi generali, le linee strategiche e l organizzazione dell Azienda. Con l Atto si individua la Mission, ovvero la dichiarazione con cui si esplicita la ragione d essere dell Azienda e i Valori a cui ispirarsi nel realizzare tale mission. Elementi identificativi e caratterizzanti l azienda L Azienda Sanitaria Ulss n.4 Alto Vicentino è stata istituita con Legge Regionale n. 56/1994 a decorrere dal 1 gennaio La sua organizzazione ed il suo funzionamento sono disciplinati dall Atto Aziendale di diritto privato, nel rispetto dei principi e delle linee guida stabiliti con Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n del 29/11/2002. L Azienda, ai sensi e per gli effetti dell art. 3, comma 1-bis, del D.Lgs. n. 229/1999, è dotata di personalità giuridica di diritto pubblico e gode di autonomia imprenditoriale, allo scopo di perseguire i propri fini istituzionali. [Art. 1 - Atto Aziendale] Mission L Azienda sanitaria, quale ente di diritto pubblico, assicura l erogazione diretta con proprie strutture o indiretta, in convenzione, di prestazioni socio-sanitarie di prevenzione, di cura e di riabilitazione alle comunità dei 32 Comuni di cui all art. 1, garantendo altresì i servizi di urgenza ed emergenza medica. L Azienda intende perseguire la propria missione in modo da assicurare la più ampia integrazione dei processi assistenziali ed organizzativi con l attenzione alla centralità della persona, ai suoi bisogni ed aspettative, armonizzandola con le aspettative delle altre parti interessate al funzionamento dell Azienda. L azione complessiva dell Azienda dovrà essere orientata a sostenere e a sviluppare nella comunità la promozione della salute mediante un azione intersettoriale delle diverse componenti della società civile e sociale, la partecipazione e il coinvolgimento delle persone e della comunità.

51 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Valori I valori principali cui si ispira l Azienda sono: la libertà della persona nella scelta del servizio, della cura efficace, del professionista; la tutela della vita umana nelle sue diverse fasi; la responsabilità verso la comunità da servire e la responsabilità gestionale e clinica; la condivisione di tutti i membri dell organizzazione della mission e degli obiettivi aziendali; la collaborazione tra i diversi professionisti per fornire il miglior servizio alla persona; il servizio come capacità dell organizzazione di orientare i processi operativi intorno alle esigenze della persona; la crescita personale dei dipendenti e dei collaboratori convenzionati attraverso la formazione continua, rivolta anche all adozione di comportamenti corretti per prevenire gli infortuni e le malattie professionali; il sostegno e lo sviluppo della comunità affinché cresca la capacità di scelta per la promozione e la tutela della salute; il miglioramento continuo come condizione fondamentale per mantenere l Azienda al passo con l evoluzione rapida delle conoscenze, della tecnologia, della integrazione dei sistemi sanitari in Europa, la continua variazione delle aspettative delle persone; la professionalità di tutti gli operatori per rispondere con appropriatezza, efficacia e competenza in ogni situazione e circostanza; la legittimità e legalità come corrispondenza dell azione della pubblica amministrazione e di tutti i dipendenti alle norme vigenti, e soprattutto al codice deontologico dei pubblici dipendenti e delle professioni sanitarie, avendo cura di rimuovere ogni situazione di conflitto di interessi; l imparzialità nelle scelte e nelle decisioni come certezza di pari opportunità per ogni persona o dipendente; la buona amministrazione nell ottenere i migliori risultati per la persona a parità di risorse attribuite dalla comunità all Azienda Ulss n.4; la trasparenza sia nell attività amministrativa, informando correttamente e completamente i diversi soggetti pubblici e privati, che nella attività clinica, informando sempre la persona degli effetti delle cure e dell assistenza. Cap.2

52 28 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale Assetto istituzionale e Governance L Assetto istituzionale dell Azienda è stabilito dall Atto aziendale. Figura 2.1 Schema di Governance dell Azienda Ulss n.4. Cap.2

53 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 29 Atti di programmazione [Art Atto Aziendale] Le scelte di programmazione dell Azienda Ulss n.4 Alto Vicentino si fondano sul Piano sanitario nazionale, sul Piano socio-sanitario regionale e sugli altri atti di programmazione adottati dalla Regione. Tali scelte si effettuano attraverso un insieme coordinato di piani, programmi e progetti, nel contesto di un quadro globale di programmazione dell assistenza. I principali strumenti attuativi di programmazione sono: I singoli Programmi d intervento e piani settoriali Sono gli strumenti attuativi dei piani, raccordati con il bilancio dell Azienda. Il Piano di zona dei servizi sociali Costituisce lo strumento primario di attuazione della rete dei servizi sociali e dell integrazione socio-sanitaria e si configura come piano regolatore dei servizi alla persona, con riferimento ad un ambito territoriale corrispondente a quello dell Azienda Ulss, estendendo la sua area di competenza dai servizi di assistenza sociale ai servizi ad elevata integrazione socio-sanitaria all interno del più generale quadro di politiche sanitarie e sociali. I contenuti del Piano di zona costituiscono la base fondamentale, sulla quale sono decise le deleghe da parte dei Comuni della gestione dei servizi sociali all Azienda Ulss, in relazione alle convenzioni già adottate in ambito distrettuale tra i Comuni. Il Piano di comunità ed il Piano di riorganizzazione socio-sanitaria sono pubblicati sul sito internet: ss4/azienda/documenti Cap.2 Il Programma delle Attività Territoriali (PAT) È basato sul principio dell intersettorialità degli interventi e contiene: la previsione della localizzazione dei servizi; la determinazione delle risorse per l integrazione socio-sanitaria e le quote rispettivamente a carico dell Azienda Ulss e dei Comuni. La sua funzione è tradurre in termini operativi, nel contesto specifico del Distretto, gli obiettivi e gli indirizzi contenuti nei documenti annuali di programmazione attuativa locale. Il PAT si inserisce nel complesso sistema programmatorio socio-sanitario e si coordina con quanto previsto dal Piano di zona dei servizi sociali relativamente agli interventi sociali e socio sanitari. È proposto dal Direttore del Distretto sulla base delle risorse assegnate e delle indicazioni della Direzione aziendale e, previo parere della Conferenza dei Sindaci. È approvato dal Direttore Generale d intesa, limitatamente alle attività sociosanitarie, con la Conferenza stessa, tenuto conto delle priorità stabilite a livello regionale. È altresì elaborato con cadenza annuale in stretto raccordo con il budget di Distretto. Il Documento delle Direttive Le Direttive costituiscono il manifesto dei principi guida e degli obiettivi strategici dell Azienda Ulss n.4 per l anno a venire e rappresentano l esplicitazione di programmi ed obiettivi da perseguire con la fattiva collaborazione di tutto il personale dell Azienda, finalizzati alla tutela ed al miglioramento della salute dei cittadini elaborati in coerenza con la normativa vigente (art. 14 legge regionale 14 sett. 1994, n. 55). Esse rappresentano lo strumento tecnico attraverso il quale le linee di indirizzo aziendali vengono declinate in obiettivi precisi, riconducibili ad azioni specifiche, sia per dipartimento che per le singole unità operative.

54 30 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap.2 Il Bilancio economico preventivo Espone analiticamente per l anno in corso, la previsione del risultato economico dell Azienda. È redatto sulla base dello schema del bilancio pluriennale di previsione e corredato da una relazione illustrativa del Direttore generale che ne costituisce parte integrante. Nella relazione vengono, tra l altro, indicati gli investimenti da attuarsi nell esercizio, le prestazioni che si intendono erogare, i dati analitici relativi al personale e le articolazioni del budget con i corrispondenti obiettivi e risorse. A fine esercizio viene redatto il bilancio di esercizio che rappresenta annualmente il risultato economico e la situazione patrimoniale e finanziaria nel periodo di riferimento. È articolato in stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa Organi aziendali Il Direttore Generale rappresenta legalmente l Azienda, è responsabile delle funzioni di indirizzo politico-amministrativo e strategico della medesima, che si esercitano attraverso la de- Direttore Generale finizione degli obiettivi e dei programmi da attuare e verificando la rispondenza dei risultati dell attività e della gestione agli indirizzi impartiti ed agli obiettivi programmati. Il Direttore Generale è coadiuvato, nell esercizio delle proprie funzioni, dal Direttore Sanitario, dal Direttore Amministrativo e dal Direttore dei Servizi Sociali i quali sono nominati dal Direttore Generale stesso e da questi eventualmente revocati nel rispetto della normativa vigente. Il Direttore Generale si avvale inoltre del Collegio di Direzione per le attività attribuite a quest ultimo. Il Collegio Sindacale è un organo di controllo che ha il compito di verificare l amministrazione Collegio dell Azienda sotto il profilo economico e di vigilare sull osservanza della legge; accerta inoltre la regolare tenuta della contabilità e la conformità del bilancio alle risultanze dei libri e Sindacale delle scritture contabili ed effettua periodicamente verifiche di cassa. Ha l obbligo di riferire almeno trimestralmente alla Regione, anche su richiesta di quest ultima, sui risultati del riscontro eseguito, denunciando immediatamente i fatti se vi è fondato sospetto di gravi irregolarità e di trasmettere periodicamente (almeno ogni sei mesi) al Presidente della Conferenza dei Sindaci una propria relazione sull andamento dell attività dell Azienda Componenti della Direzione Generale e organi collegiali Il Direttore Sanitario, il Direttore Amministrativo e il Direttore dei Servizi Sociali partecipano, unitamente al Direttore Generale, che ne ha la responsabilità, alla Direzione Generale dell Azienda. In tal modo, all interno dell Azienda, si differenzia la funzione di programmazione, controllo, allocazione e committenza, propria della Direzione Generale, dalla funzione di produzione affidata alle strutture tecnico-funzionali. Collegio di direzione Il Collegio di Direzione è organismo coadiuvante e di supporto del Direttore Generale per l esercizio della funzione di governo dell Azienda con funzioni consultive, propositive e di controllo. È altresì il luogo privilegiato per la formazione di scelte condivise e conseguentemente occasione per la crescita dello spirito di appartenenza all Azienda.

55 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 31 La Conferenza dei Sindaci dei Comuni compresi nel territorio di competenza dell Ulss, è Conferenza dei l organismo rappresentativo delle autonomie locali, cui spetta il diritto-dovere di esprimere i Sindaci bisogni sociali ad integrazione sanitaria della comunità amministrata. La Conferenza, in attuazione delle norme specifiche vigenti in materia e sulla base di proprio regolamento, nomina i membri dell Esecutivo, partecipa al processo di programmazione sociale ad integrazione sanitaria locale, approva il Piano di zona dei servizi sociali, emana gli indirizzi per l elaborazione del Piano Attuativo Locale, esamina gli atti di bilancio, esercita ogni altra funzione riservata alla sua competenza. Cap Ospedale, Distretti socio-sanitari e Prevenzione L Azienda si occupa della comunità sia per quanto riguarda l aspetto sanitario che quello sociale, offrendo alla popolazione tutti i servizi di cui dispone secondo una logica di erogazione che rispecchia la normativa di suddivisione per LEA ovvero Livelli Essenziali di Assistenza. Il modello elaborato dall Azienda assicura tramite l ospedale cure moderne ed efficaci per gli acuti ed affida al territorio la gestione dei pazienti cronici e dell assistito in genere fornendo una adeguata risposta ai problemi di salute. La totale presa in carico dell assistito costituisce un tema la cui importanza intrinseca e la vastità di intenti è comune a tutte le strutture aziendali. Essa rappresenta la modalità di risposta alle esigenze ed ai bisogni di salute della popolazione e si realizza attraverso azioni dirette ad assicurare: la continuità dell assistenza; la gestione integrata dei pazienti; la promozione della salute dei singoli e delle comunità nel rispetto della sostenibilità economica. Gestione delle cronicità e la continuità Ospedale-Territorio In conformità all obiettivo di gestire la cronicità sul territorio, l Ulss n.4 ha definito i percorsi inerenti a diabete, paziente oncologico, prevenzione cardiovascolare e cure palliative. Emergenze, assistenza per acuti ed attività programmata di ricovero presso l ospedale, assistenza territoriale per la cronicità e le consuete attività legate alle cure primarie, e la prevenzione a supporto di tutti i target della popolazione per migliorare lo stile e la qualità della vita dei cittadini intervenendo sulle principali cause di insorgenza di alcune patologie. Lo schema di seguito proposto rappresenta la logica della razionalizzazione delle cure secondo tale modello di erogazione delle prestazioni e delle cure. L Ulss n.4 Alto Vicentino si articola nelle seguenti tre Strutture tecnico funzionali o Macro strutture: Ospedale, Distretti socio-sanitari, Dipartimento di Prevenzione, ciascuna delle quali dotata di autonomia tecnico funzionale. Ospedale e Dipartimento di Prevenzione sono diretti ciascuno da un Direttore nominato con provvedimento del Direttore Generale per una durata di almeno anni due, al pari della durata prevista dalla vigente normativa per l incarico di direttore di Dipartimento.

56 32 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap Servizi amministrativi e di supporto I servizi amministrativi e di supporto si occupano del complesso di attività che interessano in maniera trasversale tutti i servizi dell Azienda. Servizi in Staff al Direttore Generale Servizi in Staff al Direttore Sanitario Servizi in Staff al Direttore Amministrativo Servizi in Staff alla Direzione Distretto Dipartimenti Amministrativi Professionali e Tecnici Servizio Affari generali Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) Servizio per lo Studio, lo Sviluppo e la Verifica dei Modelli Organizzativi Aziendali Servizio Epidemiologico Servizio Prevenzione e Protezione Rischi Lavoro Servizio per lo Studio, lo Sviluppo e la Verifica di Modelli Organizzativi delle Cure Primarie, Dipartimento Assistenza Farmaceutica, Direzione delle Professioni Sanitarie Ufficio Legale Direzione Amministrativa del Territorio Programmazione Sociosanitaria, Ufficio Convenzioni, Attività Amministrative del Distretto DIPARTIMENTO RISORSE UMANE, FINANZIARIE E PER LA DIREZIONE AMMINISTRATIVA: Servizio Personale Servizio Finanziario Servizio Controllo di Gestione Direziona Amministrativa Presidio Ospedaliero (DAPO) DIPARTIMENTO RISORSE MATERIALI, TECNICHE ED INFORMATICHE: Servizio Provveditorato ed economato Servizio Tecnico Servizio Risorse Informatiche

57 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Ospedale L Ospedale Unico per l Alto Vicentino è destinato agli acuti, all assistenza in emergenza e alle attività di ricovero programmato. I due ex Padiglioni ospedalieri di Schio e di Thiene, grazie ad una riconversione pianificata, sono divenuti sedi principali di distretto con ampia offerta di ambulatori e servizi. L assistenza ospedaliera viene erogata in regime di ricovero, ordinario e diurno ed ambulatoriale, in forma coordinata ed integrata con i servizi dei distretti socio sanitari e del dipartimento di prevenzione. Il trasferimento nel nuovo nosocomio (completato a fine marzo 2012) ha rappresentato una profonda modifica organizzativa con il passaggio da due nosocomi incentrati sul vecchio modello delle unità operative, funzionalmente aggregate in dipartimenti, ma di fatto autonome nella loro funzionalità, ad un organizzazione per aree ad intensità di cure ove il fulcro è rappresentato dall ammalato e dai suoi bisogni e non dallo specialista con le sue necessità. Il passaggio, non certo facile nella sua immediata applicazione, necessita di un continuo monitoraggio e rivalutazione per meglio rispondere alle esigenze dell utenza in termini di efficienza ed efficacia. L organizzazione del lavoro nel nuovo Polo Ospedaliero è conforme al principio ispiratore di un offerta assistenziale appropriata dal punto di vista professionale, spaziale e delle procedure per garantire prestazioni adeguate e la continuità assistenziale fra ospedale e territorio che ha guidato la definizione dei flussi di pazienti. L ospedale, pertanto, è organizzato in aree funzionali uniformi per tipologia e livello di cure prestate dove operano in modo paritario ed integrato le diverse unità specialistiche. Lo sapevate? I primi ospedali, a partire dall Editto di Costantino, sono luoghi di ospitalità costruiti accanto alle chiese plebanali lungo le principali vie di comunicazione. Con l incremento dei traffici e dei pellegrinaggi dal X sec. si assiste ad un incremento dei luoghi di assistenza che, dal XII sec. in poi furono spesso sotto la custodia di Ordini monasticomilitari sorti con le Crociate (Templari, Teutonici, Ospitalieri di S. Lazzaro e soprattutto Gerosolimitani). Dal XIV sec. gli Ospedali entrano a far parte del contesto amministrativo urbano: retti da confraternite religiose o dalle stesse amministrazioni comunali hanno a loro disposizione uno o più medici e chirurghi per i ricoverati, sono regolamentati da statuti che assicurano un trattamento ottimale di vitto e alloggio ai ricoverati secondo i principi igienici dell epoca. Gli ospedali non offrivano assistenza ai lebbrosi per i quali esistevano appositi lebbrosari, comunità isolate e spesso autogestite. Cap.2 La piattaforma produttiva della degenza si basa sulla definizione di intensità/complessità delle cure ed assistenza ovvero per relativa standardizzazione dei tempi del ricovero. Le logiche multi specialistiche grazie anche alla vicinanza logistica dei singoli professionisti favoriscono l integrazione nei percorsi di cura. Le aree di degenza sono pertanto organizzate per intensità di cura nel cui contesto è possibile identificare quattro macro aree dotate di posti letto: urgenza ed emergenza; degenza in regime ordinario; degenza a ciclo breve; post acuzie. La sede dell Ospedale Unico dell Alto Vicentino, ubicata in via Garziere 42, a Santorso VI, vanta caratteristiche costruttive moderne, con una superficie totale dei piani fuori terra pari a m 2 ed una superficie esterna, destinata anche ad aree verdi di m 2.

58 34 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap.2 L Ospedale Unico, oltre a tutte le unità operative di degenza, è completo dei seguenti servizi: Dipartimento di Emergenza di II livello, Pronto soccorso, Pronto Soccorso pediatrico, Centro Servizio Trasfusionale, Servizio di Dialisi, Servizio di Rianimazione, Servizio di Oncologia Medica, Servizio di diagnostica per Immagini. L area Pediatrica possiede 6 incubatrici, 3 isole neonatali e 34 Culle. È dotato inoltre di 15 sale operatorie (delle quali 2 sale cesareo), 8 sale endoscopiche (endoscopia digestiva, isteroscopia, uroscopia, broncoscopia), 8 sale parto e di sale radiografiche tradizionali (con: 3 sale dirette, 1 morfofunzionale, 1 radiologica dentale, 1 densitometria ossea). L Ospedale è dotato inoltre di: Area TAC: 2 sale diagnostiche (a 16 e a 64 slice). Area Risonanza magnetica. Area eco/doppler: 5 sale. Area mammografica: 1 sala mammografica interventistica ed 1 sala ecografica. Interventistica ecoguidata: 2 sale. Va sottolineata l innovazione rappresentata dalla Struttura Operativa per l Accettazione e la Programmazione clinico assistenziale (SOAP) destinata ad ospitare in un arco temporale di 1-4 giorni pazienti con diagnosi di entrata poco definita o con patologie risolvibili medicalmente in tale arco temporale. Detta organizzazione ha come conseguenza il mancato ricorso al ricovero in Unità Operative chirurgiche di pazienti, generanti alla dimissione un DRG medico (Diagnosis-related groups o più semplicemente DRG: sistema che permette di classificare tutti i pazienti dimessi da un ospedale, ricoverati in regime ordinario o day hospital, in gruppi omogenei per assorbimento di risorse impegnate. Tale aspetto permette di quantificare economicamente tale assorbimento di risorse e quindi di remunerare ciascun episodio di ricovero. Una delle finalità del sistema è quella di controllare e contenere la spesa sanitaria). L Ospedale unico è dedicato ad attività per acuti ed emergenza, con una dotazione di 410 posti letto, di cui 379 posti letto di degenza ordinaria (comprensivi di 162 posti letto per l area medica, 22 per area riabilitativa, 106 per area chirurgica, 50 area materno infantile e 39 area intensiva), 26 posti letto di Day Surgery e 5 di Day Hospital. Si aggiungono 55 letti TECNICI per l Oncologia, la Nefrologia e Day Service. Project financing Il nuovo ospedale dell Alto Vicentino è stato realizzato ricorrendo al Project financing, merita quindi una digressione l esplicitazione di questo sistema di finanziamento di progetti complessi cui si è ricorso per realizzare l intero complesso. Il project financing, o finanza di progetto, nasce dall esperienza nordamericana degli anni trenta nella costruzione di impianti di estrazione petrolifera. Poche compagnie in quegli anni disponevano di risorse finanziarie sufficienti per attrezzare la produzione dei giacimenti e le banche decisero di sostenere economicamente quei progetti in considerazione delle implicite prospettive di reddito. Verso gli anni quaranta si diffuse anche fuori dagli USA per costruire centrali elettriche, tunnel stradali e ferroviari, ponti, edifici civili, sistemi di telecomunicazioni. A partire dalla seconda metà degli anni ottanta, si è registrata in Europa una vera esplosione del ricorso al finanziamento di progetti, sostenuto da un lato dalla scarsità delle risorse pubbliche e dall altro dalle forti esigenze di investimenti in infrastrutture.

59 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 35 L impianto del project financing prevede ruoli e compiti specifici per ogni protagonista: l ente pubblico individua i bisogni e le strutture che soddisfano queste necessità; concede la gestione delle strutture e l eventuale costruzione; assume un ruolo di controllo delle operazioni. Il settore privato investe capitali propri; ricerca possibili finanziatori; organizza la fattibilità finanziaria dell iniziativa; coordina l attività di tutti i soggetti coinvolti; realizza l opera; assume la responsabilità della gestione (parziale o totale). L equilibrio e la trasparenza dei rapporti -in particolare la definizione dei compiti, dei tempi e delle modalità di attuazione- vengono raggiunti attraverso la negoziazione e si concretizzano nella struttura contrattuale di un progetto. La valutazione della fattibilità tecnica ed economica di un progetto tramite parametri di misurazione dei rischi rappresenta una condizione essenziale per la sua attuazione. Nel caso del project financing per opere pubbliche i rischi sono esaltati da almeno tre fattori: la dimensione economico-finanziaria rilevante; l intrinseca unicità di ogni opera di ingegneria civile e industriale; l orizzonte temporale, piuttosto esteso, normalmente anni, o decenni, per chi apporta capitali di prestito, l intera vita utile dell investimento per chi fornisce capitale di rischio della società di progetto. Il project financing quindi, può essere inteso non solo come un sistema di finanziamento di progetti complessi ma anche come un sistema di distribuzione dei rischi tra i partecipanti all operazione. Cap.2 Applicazione in sanità Uno dei campi d applicazione in cui lo strumento del project financing si sta maggiormente sviluppando è quello relativo alla sanità. Si assiste ad un crescente bisogno di spesa in sanità essenzialmente dovuta a fattori quali: necessità di modernizzare le strutture ospedaliere; progressivo innalzamento dell età media della popolazione (e relativo aumento della spesa pro capite); introduzione di tecnologie sempre più avanzate; progresso scientifico e culturale della popolazione che contribuisce ad elevare, sotto l aspetto quali-quantitativo, la domanda di servizi in sanità. In questo contesto, l acquisita consapevolezza di dover far fronte da un lato ad un miglioramento dei servizi attraverso l ammodernamento delle strutture (spesso obsolete e non più pienamente rispondenti ai fabbisogni della collettività) anche attraverso l acquisizione di nuove tecnologie, dall altro esigenze di contenimento della spesa, hanno indotto il legislatore ad introdurre nel sistema strumenti di finanziamento privato. Il ricorso ad uno strumento finanziario introdotto appositamente per favorire la partecipazione di investitori privati nella realizzazione di opere pubbliche appare essere, quindi, in questo particolare momento storico, una scelta quasi obbligata per un paese come il nostro il cui livello di infrastrutture, anche e soprattutto nell ambito sanitario è, in alcuni casi, al di sotto della media di quello dei più evoluti e tecnologicamente avanzati partner dell Unione Europea. I Project iniziati nel 2003, momento dell avvio di questa procedura, in Veneto hanno riguardato l Ulss n.8 di Asolo, l Ulss n.4 Alto Vicentino e l Ulss n.12 Veneziana. Tabella 2.1 I Project nel Veneto. I Project in Veneto Ulss 8 Asolo Progettazione, Ristrutturazione e costruzione di porzioni di immobili. (Ampliamento Castelfranco per m 2 e ristrutturazione del 60% di Montebelluna.) Contributo privato con IVA Contributo pubblico con IVA Regione: Ulss: Totale con IVA Durata della concessione 27 anni e 5 mesi a partire dal 15/09/2004

60 36 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap.2 Ulss 4 Alto Vicentino Progettazione e Costruzione del Nuovo Polo Ospedaliero di Santorso. Ulss 12 Veneziana Progettazione e Costruzione del Nuovo Ospedale dell Angelo. Punti di forza del Project Regione: Ulss: Regione: Ulss: In carenza/assenza di finanza pubblica si è potuta realizzare l opera. Tempi certi dell investimento. Importo non superabile dell investimento. Interlocutori leader nei rispettivi settori Qualità della struttura (edilizia ed impiantistica) assicurata per il periodo della Concessione. Rischi di progettazione, costruzione e gestione a carico del Concessionario. Disponibilità di tecnologia sempre aggiornata. Investimento privato non è considerato nel debito pubblico nazionale. Punti di debolezza del Project Mancanza della cultura gestionale nell Ulss atta a valutare i risultati di un investimento. Vincoli normativi elevati: esecuzione privatistica con norme di opera pubblica. Durata del contratto crea rigidità nel tempo. Maggiorazione del costo dell investimento per effetto dell IVA. Il rimborso del capitale privato con interessi grava sul bilancio dell Azienda. 24 anni. 8 anni per attrezzature sanitarie a partire dal 31/01/ anni e 11 mesi a partire dal 04/12/2002 Il nuovo Polo unico ospedaliero realizzato in project financing Il contratto di concessione: in data 27/09/2007, con deliberazione del Direttore Generale n. 626 è stata disposta l aggiudicazione definitiva, per la realizzazione del Nuovo Polo Unico Ospedaliero, alla ditta Summano Sanità. Il contratto di concessione è stato stipulato il 12/11/2007. Il contenuto del contratto di concessione: spese a carico del concessionario Summano s.p.a.: la progettazione e costruzione dell opera; la fornitura ed installazione di attrezzature; la gestione di servizi non sanitari; la gestione di alcuni servizi commerciali. Le tappe importanti

61 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 37 I lavori per la costruzione esecuzione dei lavori di costruzione del nuovo polo ospedaliero sono iniziati il 2 ottobre 2008 e conclusi il 30/09/2011. Certificazione di agibilità il 20/02/2012. L azienda ha trasferito le attività nei due stabilimenti ospedalieri di Thiene e Schio nel Nuovo Polo Ospedaliero entro il 31/03/2012. Cap.2 La fornitura di attrezzature È previsto che il concessionario provveda alla fornitura ed installazione di: attrezzature sanitarie per (iva esclusa); componenti hardware per (iva esclusa); arredi per (iva esclusa). La fornitura è comprensiva del servizio di manutenzione Full risk che consente di mantenere sempre funzionanti, aggiornati ed efficienti i beni forniti inizialmente grazie ad una manutenzione preventiva costante e ad una manutenzione straordinaria per i guasti illimitata. I servizi in gestione al concessionario Pulizie, Lavanolo, Ristorazione Degenti, Manutenzione edile, Manutenzione impianti, Manutenzione delle aree verdi, Service di laboratorio, Logistica Magazzini, di farmacia ed economato, Portineria, Facchinaggio e pulizie minori, Rifiuti ospedalieri, Gestione parco automezzi, Gestione centro unico prenotazioni CUP, CalI Center, Servizio Energia termica, Energia Elettrica, Fornitura acqua e depurazione.

62 38 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap.2 In sintesi i costi per il 2012 Canone annuo di disponibilità: Canone annuo per attrezzature sanitarie (per primi otto anni): Arredi e hardware: Canone annuo per i servizi non sanitari: Tutti i canoni sono rivalutati ed al netto di IVA Distretto Socio Sanitario Il Distretto Socio-Sanitario è la Struttura tecnico funzionale mediante la quale l Azienda Ulss n.4 Alto Vicentino assicura nel proprio ambito territoriale l assistenza primaria attraverso un elevato livello di integrazione tra i diversi servizi che erogano le prestazioni sanitarie e socio sanitarie e tra questi e i servizi socio assistenziali in modo da consentire una risposta coordinata e continuativa ai bisogni sociosanitari della popolazione. Il Distretto è centro di riferimento per l accesso a tutti i servizi dell Azienda, polo unificante di tutti i servizi sanitari, socio sanitari e socio-assistenziali territoriali, sede di gestione e coordinamento operativo e organizzativo dei servizi territoriali. L ambito territoriale dell Azienda Ulss n.4 si articola in due Distretti Socio Sanitari con le due sedi principali di Schio e Thiene e alcune sedi periferiche; i punti di erogazione di servizi dislocati sul territorio permettono una migliore accessibilità ai cittadini: il Distretto Socio Sanitario n. 1 ricomprende i Comuni di Thiene, Breganze, Caltrano, Calvene, Carrè, Chiuppano, Fara Vicentino, Lugo di Vicenza, Marano Vicentino, Montecchio Precalcino, Salcedo, Sarcedo, Villaverla, Zanè, Zugliano ed ha sede direzionale a Thiene; il Distretto Socio Sanitario n. 2 abbraccia i Comuni di Schio, Arsiero, Cogollo del Cengio, Laghi Lastebasse, Malo, Monte di Malo, Pedemonte, Piovene Rocchette, Posina, San Vito di Leguzzano, Santorso, Tonezza del Cimone, Torrebelvicino, Valdastico, Valli del Pasubio, Velo d Astico con sede direzionale a Schio.

63 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 39 Dal punto di vista territoriale i Distretti sono organizzati come segue: Figura 2.2 Collocazione delle sedi distrettuali dell Ulss n.4. Cap.2

64 40 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Afferiscono alla struttura tecnico funzionale del Territorio i seguenti dipartimenti e servizi: Dipartimento Strutturale Cure Primarie (UOC Cure Primarie; UOC Cure Palliative; UOS a valenza Dipartimentale RSA, Ospedali di comunità e ADI ; UOS a valenza Dipartimentale Diabetologia). Cap.2 All Unità Operativa Complessa Cure Primarie è affidato il governo della gestione dei rapporti con i medici di medicina generale ed in particolare con le forme associative più evolute (UTAP, Medicine di Gruppo Integrate, Medicine di Gruppo, ecc.). Dipartimento Funzionale Minori e Famiglia (UOC Bambino Famiglia; UOC Neuropsichiatria [interdistrettuale e con sedi operative nei distretti 1 e 2]). Dipartimento per le Dipendenze - SerT. Dipartimento di Salute Mentale (Centri di Salute Mentale (CSM) con funzioni di Ambulatorio, Centro Diurno e Day Hospital Territoriale; Comunità Terapeutica residenziale Protetta (CTRP); Comunità Alloggio e Appartamento protetto; Centro Servizi Montecchio Precalcino). Direzione Amministrativa del Territorio Programmazione Sociosanitaria, Ufficio Convenzioni, Attività Amministrative del Distretto. Disabilità. Servizio integrazione lavorativa Area Svantaggio (SILAS). Dipartimento del Farmaco. Sul Territorio sono attive le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) 1 ovvero sub articolazioni funzionali del Distretto nelle quali si realizza l assistenza primaria. Nelle AFT operano i medici in UTAP, in Medicina di Gruppo, in Rete, in Associazione, i singoli e, in via sperimentale, i medici di Continuità Assistenziale garantendo così la continuità dell assistenza e l integrazione multi professionale. L attività amministrativa di distretto rappresenta un primo momento di contatto tra azienda e assistito. L atto d iscrizione al SSN, la scelta o revoca di un Medico di Medicina Generale o di un Pediatra di Libera Scelta, la comunicazione di uno stato di salute che comporta esenzione, sono tutti avvenimenti che coinvolgono direttamente l assistito ed il personale dei distretti. Tabella 2.2 Attività amministrative complessive dei due distretti, anno Iscrizione SSN, cambio medico e residenza, rilascio esenzioni, assistenza all estero, informazioni Cassa - Prenotazioni Consegna referti pratiche evase complessive Circa di cui oltre distribuiti via web L attività amministrativa viene svolta sia presso le sedi principali di distretto a Schio e Thiene, sia presso le sedi periferiche negli orari e nei giorni previsti. Per dettagliate informazioni e per scaricare eventuali moduli, informative o altro è possibile consultare il sito dell Azienda alla voce: La Salute mentale Il Dipartimento di Salute Mentale gestisce tutte le attività concernenti la tutela della salute mentale per i cittadini residenti nel territorio di competenza dell Ulss n.4. Le strutture del Dipartimento garantiscono l integrazione tra 1 Come da documenti regionali d indirizzo e DGR 41/2011.

65 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 41 l Ospedale e il territorio; presso l Ospedale è attivo il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dotato di 16 posti letto per degenza ordinaria. Sul territorio sono presenti: Centro Salute Mentale Schio - Centro Salute Mentale Thiene; Centro Diurno CSM Schio - Centro Diurno CSM Thiene; Comunità Residenziale Montecchio Precalcino; Centro Diurno Azimut; Strutture Residenziali (CTRP, Comunità alloggio, Gruppo Appartamento Protetto). L SPDC eroga trattamenti psichiatrici volontari e obbligatori in regime di ricovero ed effettua inoltre attività di consulenza per i Reparti specialistici ospedalieri e per il Pronto Soccorso. Sul territorio il Dipartimento opera attraverso i due Centri di Salute Mentale (CSM), uno per distretto. I Centri diurni accolgono i cittadini durante le ore diurne coinvolgendoli in specifici progetti individuali di tipo terapeutico e/o riabilitativo. È inoltre attiva a Montecchio Precalcino una Comunità Residenziale (ex CTRP), dotata di 17 posti letto, che ospita utenti psichiatrici con scarse o assenti capacità di autonomia. Cap.2 Le Dipendenze Il Dipartimento per le Dipendenze affronta globalmente gli aspetti legati alla prevenzione, cura, reinserimento sociale e lavorativo delle persone che presentano problematiche legate alla dipendenza da sostanze e/o da comportamenti. I destinatari del servizio sono: persone con problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti, alcol, farmaci, nicotina e, di recente, la dipendenza da gioco d azzardo (gambling); Comuni e Istituzioni (Scuole, Associazioni e i gruppi del privato sociale) Curiosità Cartoline satiriche del primo novecento ritraggono gli effetti dell assenzio, una bevanda dai potenti effetti psicoattivi molto in voga nella seconda metà del XIX sec. e bandita in Europa durante il periodo della prima guerra mondiale. che vogliono attivare in collaborazione con il Ser.T. progetti di prevenzione delle dipendenze e dei comportamenti a rischio; tutti i cittadini che necessitano di consulenze ed informazioni sulle dipendenze e sui comportamenti a rischio. Il Dipartimento per le Dipendenze costituito e disciplinato secondo quanto previsto dalla DGR 2217/99, a sua volta funzionalmente collegato al Distretto, è costituito dalle seguenti unità operative: Ser.T. di Thiene Prevenzione del Tabagismo e gioco d azzardo Servizio Alcologia Centro Antifumo Servizio per le Tossicodipendenze. Attività di prevenzione svolte con il coordinamento del SEPS (Servizio Prevenzione Educazione alla Salute) nell ambito della Prevenzione Primaria indirizzando gli interventi soprattutto nei confronti degli adulti significativi di quei giovani indicati come a rischio, sia in ambito scolastico che territoriale, puntando alla consapevolezza del ruolo d aiuto e alla responsabilizzazione dell individuo per la salute propria e della comunità. Ambulatorio attivo nell ex Presidio Ospedaliero si Schio e dedicato al trattamento dell alcolismo e alla prevenzione delle ricadute nella dipendenza da alcol e da nicotina (tabagismo). L Assistenza Farmaceutica Il Dipartimento per l Assistenza Farmaceutica è istituito come organizzazione transmurale (territorio-ospedale) e, al fine di assicurare regolarità e continuità nel servizio di assistenza farmaceutica alla popolazione, costituisce il riferimento aziendale unico per la programmazione e gestione dei farmaci e dei dispositivi medici.

66 42 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap.2 Il Dipartimento è articolato nelle Strutture complesse del Servizio Farmaceutico Territoriale, del Servizio Farmaceutico Ospedaliero e dell Unità Operativa Semplice a valenza dipartimentale di galenica tradizionale e clinica avanzata Si occupa del complesso di attività volte: 1. ad elaborare e proporre strategie, in supporto alla Direzione Aziendale, relativamente al governo clinico dei farmaci e dei dispositivi medici; 2. a proporre e sviluppare interventi formativi sull efficacia del farmaco e dei dispositivi medici tra i diversi soggetti che compongono la catena prescrittiva promuovendo iniziative generali e specifiche, tese a favorire l integrazione tra la componente della medicina delle cure primarie e della medicina specialistica ; 3. a garantire il monitoraggio sull appropriatezza delle prescrizioni, nel rispetto delle norme e degli indirizzi regionali e nazionali; 4. a effettuare le istruttorie per le Commissioni tecniche per la valutazione di prodotti farmaceutici e a redigere e aggiornare i Prontuari e Repertori Aziendali; 5. a svolgere attività di Farmacovigilanza e Dispositivovigilanza; 6. a produrre e verificare i flussi informativi richiesti dai Ministeri della Salute e dell Economia e Finanze, e dalla Regione ; 7. all analisi e valutazione dei consumi di prodotti farmaceutici anche in rapporto al budget assegnato alle UU.OO; 8. a garantire la distribuzione diretta dei farmaci per le malattie rare, malattie croniche, farmaci esteri, farmaci di pertinenza ospedaliera, farmaci in dimissione e post visita specialistica; 9. a supportare il ricercatore nella gestione degli studi sperimentali e a predisporre gli atti procedurali connessi alle sperimentazioni cliniche; 10. ad assicurare un supporto tecnico-scientifico al Comitato per il Controllo delle Infezioni Ospedaliere Ulteriori precisazioni in merito all attività farmacoeconomica del dipartimento appariranno maggiormente chiare nel paragrafo dedicato nella sezione economica. Servizio Farmaceutico Territoriale Il Servizio ha la caratteristica di operare come organismo che sovrintende all utilizzo di farmaci e presidi nel territorio. Nello specifico: supporta dal punto di vista farmacologico e farmacoeconomico i clinici che operano nel territorio nella scelta delle strategie di utilizzo del farmaco; e controlla: l erogazione dei farmaci necessari per le terapie domiciliari attraverso la rete delle farmacie convenzionate, nel rispetto delle disposizioni regionali e nazionali e con modalità vigenti di partecipazione alla spesa (pagamento del ticket, classificazione dei farmaci nelle fasce A e C, rispetto delle note AIFA - Agenzia Italiana Farmaco); la gestione e le modalità di erogazione dei farmaci inseriti nel PHT (Prontuario Ospedale Territorio) ; la disponibilità di farmaci e dispositivi medici per l intera rete dei servizi territoriali (strutture residenziali, semiresidenziali, assistenza domiciliare integrata); l uso corretto ed efficace del farmaco verificandone la prescrizione anche tramite l utilizzo della scheda di terapia informatizzata ; monitoraggio del movimento delle sostanze stupefacenti dell Azienda ULSS. gestione dei farmaci per sperimentazioni cliniche in Medicina Generale.

67 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 43 Svolge, inoltre, le seguenti funzioni: Vigilanza e gestione giuridico-amministrativa delle farmacie convenzionate e parafarmacie; Inserimento e controllo dei farmaci per la mobilità attiva ( File F ); Attività di informazione e documentazione sui farmaci sia di carattere farmacologico che di concedibilità; Controllo tecnico-contabile delle prescrizioni farmaceutiche; Ricezione, valutazione e archiviazione dei Piani Terapeutici con possibilità di interfaccia con le ricette SSN; Gestione dell Assistenza Integrativa Regionale con particolare attenzione alla informatizzazione dell erogazione dei dispositivi per i cittadini affetti da diabete. Cap.2 Servizio di Farmacia Ospedaliera Il Servizio di Farmacia Ospedaliera assicura il controllo sulla qualità e quantità di medicinali e sul materiale sanitario utilizzato negli ospedali e, a tale scopo, effettua, in accordo con il Direttore del Dipartimento, la selezione, l approvvigionamento, lo stoccaggio, la distribuzione al reparto di medicinali e dispositivi medici secondo principi di efficacia, sicurezza, economicità, trasparenza con particolare attenzione al principio della continuità terapeutica e della generazione dei costi secondo una visione di sistema. Il Servizio di Farmacia Ospedaliera, inoltre: Supporta dal punto di vista tecnico farmaceutico i clinici che operano nell ospedale nella scelta delle strategie di utilizzo del farmaco; Verifica la qualità e corrispondenza alle normative di legge di tutti i prodotti in uso nell ospedale; Sovrintende alla corretta gestione dei prodotti farmaceutici nei Reparti e delle giacenze, con particolare attenzione alle scadenze; Svolge attività di controllo e consegna dei farmaci per sperimentazione clinica; Svolge attività di distribuzione e monitoraggio delle sostanze stupefacenti e psicotrope verso le Unità Operative; Verifica le richieste motivate per singolo paziente; Svolge attività di monitoraggio sui registri regionali e controlla la corretta tenuta dei Registri AIFA. Galenica tradizionale e clinica avanzata Considerato il modello del Nuovo Ospedale per acuti e per intensità di cure che si sta mettendo in atto, pensando anche allo sviluppo delle Aree vaste, intese a produrre economie di scala rispetto alle risorse umane impiegate e rispetto ai costi, viene istituita una Unità Operativa Semplice a valenza dipartimentale dedicata alla gestione e all allestimento centralizzato di farmaci chemioterapici antiblastici, galenica tradizionale e clinica. L Unità svolge il compito di allestimento e gestione di farmaci galenici officinali e magistrali, secondo le Norme di Buona Preparazione della Farmacopea Ufficiale XI^ edizione, Linee Guida Internazionali sulla corretta manipolazione dei farmaci, Schede tecniche delle materie prime ed altre norme vigenti in materia. In particolare per la tipologia di preparati allestiti possono essere individuati tre filoni di attività: Galenici non sterili Farmaci orfani e prodotti assimilati; Forme farmaceutiche e dosaggi personalizzati (in particolare dosaggi pediatrici); Preparazioni di principi attivi non in commercio; Formulazione, allestimento di disinfettanti Galenici sterili Allestimento sacche per nutrizione artificiale personalizzate; Ricostituzione ed allestimento di terapie sterili (es: colliri non in commercio, sol. per terapie intravitreali, ecc.);

68 44 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Farmaci chemioterapici antiblastici Ricostituzione ed allestimento di farmaci antiblastici iniettabili nel rispetto delle Norme di Buona Preparazione, nonché delle norme vigenti in materia di sicurezza e salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario (provv. 5 agosto 1999) e delle altre norme cogenti in materia. Cap Dipartimento di Prevenzione Il Dipartimento di Prevenzione è la struttura dell Azienda preposta alla promozione della tutela della salute della popolazione. La sua missione consiste quindi nel garantire la tutela della salute collettiva e nel fornire una risposta unitaria ed efficace alla domanda di salute della popolazione, attraverso: la promozione della salute; la prevenzione degli stati morbosi; il miglioramento della qualità della vita; il benessere animale e la sicurezza alimentare. Il perseguimento di tali strategie prevede una conoscenza approfondita dei rischi per la salute e per la sicurezza e la loro gestione, la definizione degli obiettivi per la programmazione delle azioni, la verifica dei risultati in termini di efficacia ed efficienza. Il Dipartimento svolge compiti e funzioni specifiche di igiene e medicina preventiva in campo umano e veterinario, comprese le attività di vigilanza. Il Dipartimento di Prevenzione lavora con l interdisciplinarietà delle azioni e con la unireferenzialità per l utenza e si articola nelle seguenti Unità Organizzative: Servizio Igiene e Sanità Pubblica (S.I.S.P.); Servizio Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro (S.P.S.A.L.); Servizio Igiene degli alimenti e nutrizione (S.I.A.N.); Servizio Veterinario di sanità animale ed igiene degli allevamenti; Servizio Veterinario di igiene degli alimenti di origine animale; Servizio di Medicina Legale; Servizio Educazione e Promozione della Salute (SEPS); Centro Organizzativo Screening. Il Dipartimento di Prevenzione prevede al suo interno il Dipartimento Funzionale Sanità Animale e Sicurezza Alimentare che vede interagire i seguenti servizi: S.I.A.N., Serv. Veterinario Sanità animale, Serv. Vet. Igiene degli alimenti di origine animale e Serv. Vet. Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche. Per quanto riguarda le attività specifiche di ogni singolo servizio si rimanda ai capitoli successivi. Il Dipartimento risponde ad iniziative Ministeriali (es. Guadagnare Salute ) e a Progetti Regionali per la prevenzione e la diffusione di stili di vita corretti. Collabora con numerosi servizi territoriali, ad es. per le vaccinazioni e la prevenzione dell HIV, ma anche con il servizio per le tossicodipendenze, opera nelle scuole, nei Comuni ed interviene nelle aziende e negli allevamenti. Per l attività dettagliata si rinvia al capitolo dedicato nel Capitolo 3.

69 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Il Capitale aziendale Per Capitale aziendale si intende non solo il valore finanziario del patrimonio e l attitudine a produrre un risultato economico positivo, ma anche tutte le qualità personali, i valori individuali, le relazioni umane e l organizzazione che si intrecciano nel contesto di riferimento, divenendo fattori fondamentali nella creazione del valore del sistema-azienda. Si tratta di considerare tutti gli stakeholders che a vari livelli si interfacciano con l Azienda (utenti, amministratori, clienti, fornitori, banche, altri enti pubblici, ecc.) come portatori di valori individuali, i quali, interagendo tra loro, accrescono il patrimonio dell azienda e ne diventano parte integrante. Si propone di seguito una distinzione che considera le principali aree che contribuiscono alla creazione del Capitale aziendale di un azienda sanitaria: il Capitale umano intellettuale, il Capitale organizzativo e il Capitale strutturale tecnologico. Cap Il Capitale umano L Azienda sanitaria è un classico esempio di azienda in cui il Capitale predominante e fondamentale è rappresentato dalle conoscenze, dalle competenze e dalle abilità delle persone che vi lavorano, caratteristiche peraltro notoriamente difficili da acquisire e per questo motivo ulteriormente preziose. Il Capitale Umano è quindi un asset fondamentale per l Azienda sanitaria, non iscritto a bilancio ma di cui tenere necessariamente conto nella definizione delle strategie. Oltre al personale dipendente, l Azienda si avvale e collabora con il personale cosiddetto convenzionato, ovvero i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera scelta, gli Specialisti Ambulatoriali Interni e i Medici di Continuità Assistenziale (ex-guardia medica). Fondamentale importanza riveste il ruolo della formazione aziendale al fine di accrescere il valore del proprio Capitale Umano, ovvero le competenze e la conoscenza dei dipendenti e del personale convenzionato. La formazione viene programmata annualmente e formalmente adottata con il Piano di Formazione Aziendale, nel rispetto della normativa nazionale e regionale in materia di formazione Consistenza e caratteristiche del personale Il Servizio Personale è un articolazione aziendale che si occupa dei vari aspetti concernenti la gestione delle risorse umane, riassumibili nei processi di: pianificazione, reclutamento, selezione ed inserimento in azienda, formazione, valutazione, carriera e mobilità del personale, politica retributiva e relazioni sindacali e rapporti con il personale. Nel Servizio Sanitario Nazionale operano professionalità di diversa estrazione e con rapporti di lavoro di varia natura: rapporto di dipendenza a tempo indeterminato; rapporto di dipendenza a tempo determinato (avviso pubblico); personale a convenzione, così distinto: Specialisti ambulatoriali interni (SAI); Medici di medicina generale (MMG); Pediatri di libera scelta (PLS); Medici di continuità assistenziale (guardia medica).

70 46 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 altri rapporti quali: incarichi ex. art. 15 septies D. Lgs. 502/92; collaborazioni coordinate e continuative (Co.Co.Co.) e incarichi libero professionali ex art. 76 comma D.Lgs. 165/2001. Cap.2 La maggior parte del personale che lavora all interno delle strutture aziendali è legato all Azienda da un rapporto di dipendenza a tempo indeterminato. La quota rimanente è rappresentata da rapporti di lavoro a tempo determinato o temporaneo (dipendenti a tempo determinato, incarichi art 15 septies D.Lgs 502/92, collaborazioni coordinate e continuative e incarichi professionali art. 76 D.Lgs 165/01). L Azienda inoltre ricorre a professionisti convenzionati: Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera scelta, Medici di Continuità Assistenziale (guardia medica notturna, festiva prefestiva) e Specialisti ambulatoriali interni. Il loro rapporto di lavoro con il Sistema Sanitario nazionale è regolato a livello nazionale con i rispettivi Accordi Collettivi Nazionali, Accordi Regionali e, a livello aziendale, con i cosiddetti Patti Aziendali, con cui si definiscono i progetti e le attività che il personale convenzionato deve svolgere per l attuazione degli obiettivi individuati dalla programmazione regionale. Includono la promozione dell attività di governo della domanda, obiettivi di salute, attività di formazione, di crescita professionale dei Medici e di erogazione dei servizi. Tabella 2.3 Personale dell Ulss n.4 in servizio al 31/12/2012 per ruolo e tipologia. Ruolo Personale in servizio al 31/12/2012 Tirocinanti, Specializzandi, Volontari LP, CoCoCo, Borse studio Totale Personale Convenzionato (medici) Sanitario (compreso OSS/OTAA, Tecnici della Riabil., Tecnici sanitari, Profess. Tecnico Vigil.) Professionale Tecnico (inclusi: Analisti, Statistici, Assistenti Sociali, personale ausiliario [giardinieri, elettricisti, ecc.]) Amministrativo Il personale complessivo del 2012 è pari a 1931 unità: l 80% è personale sanitario impegnato presso l ospedale, i distretti ed il dipartimento di prevenzione; il personale amministrativo pari al 12% si concentra presso la sede centrale nei servizi di supporto ma è presente anche presso i distretti ed una parte, ovviamente più ridotta, presso l ospedale. Grafico 2.1 Composizione del personale dipendente in servizio Ulss n.4, per ruolo anno Professionale 0% Amministrativo Tecnico 12% 8% Sanitario (compreso OSS/OTAA) 80%

71 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 47 Grafico 2.2 Composizione del personale dipendente Ulss n.4 per sesso anno Dirig.ti 33% Maschi Femmine Dirig.ti 9% Cap.2 Non dirig.ti 67% Non dirig.ti 91% La distribuzione per genere del personale dipendente (tempo indeterminato e determinato) anno 2012 vede una prevalenza della componente femminile: 73% donne e 27% uomini. Tuttavia questi ultimi ricoprono la percentuale più alta di incarichi dirigenziali: 33% contro un 9% di dirigenti donne. Il personale del ruolo sanitario vede un valore assoluto di professionisti, la cui ripartizione per tipologia di figura professionale è riportata nel grafico sottostante. Grafico 2.3 Ulss n.4 Ruolo sanitario anno Profili sanitari diversi (es. Infermieri, Tecnici della riabil., Tecnici sanitari, ecc); 1.243; 80% Medici; 234; 15% Primari; 30; 2% Contratto L.P.; 9; 1% Altre tipologie di collabor. - ruolo sanitario; 30; 2% L azienda si avvale di lavori che possono essere classificati come Altre tipologie di collaborazione, si tratta nello specifico di tirocinanti, volontari, specializzandi, ovvero figure che di fatto non sono dipendenti di ruolo dell Azienda ma che contribuiscono al funzionamento grazie a modalità di collaborazione diversificate. La tabella che segue mostra nel dettaglio le tre categorie sopra citate Altre tipologie di collaborazione ed il relativo ruolo negli anni dal 2009 al Nel 2012 ben il 50% di tale tipologie di personale è dato dai tirocinanti, il 46% dai volontari ed il 4% dagli specializzandi.

72 tirocinanti volontari specializzandi tirocinanti volontari specializzandi tirocinanti volontari specializzandi tirocinanti volontari specializzandi 48 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Tabella 2.4 Personale dell Ulss n.4 Altre tipologie di collaborazione, anni 2009/2012. Al 31/12/2009 Al 31/12/2010 Al 31/12/2011 Al 31/12/2012 Ruolo Cap.2 Sanitario Professionale Tecnico Amministrativo Totali Parziali Personale convenzionato Il personale convenzionato vede complessivamente 226 professionisti, dei quali la maggior parte sono MMG, quindi SAI (Specialisti Ambulatoriali Interni), Medici di continuità assistenziale e PLS Pediatri di Libera Scelta). Tabella 2.5 Personale convenzionato. Personale Convenzionato Medicine di gruppo integrate 4 Medici di Medicina Generale (MMG) 119 MMG in associazione 94% Medici in Continuità Assistenziale (CA) 27 Specialisti Ambulatoriali Interni (SAI) 47 di cui a tempo indeterminato 38 di cui a tempo determinato 9 Pediatri di Libera Scelta (PLS) 22 PLS in associazione 95% Medici di Emergenza Sanitaria 1 Professionisti Psicologi ambulatoriali interni 10 di cui a tempo indeterminato 5 di cui a tempo determinato Profili orari e limitazioni Per quanto riguarda il profilo orario del personale dipendente a tempo indeterminato, la tabella successiva illustra la quantità di dipendenti impegnati a part time. Nel 2012 sono stati 317 i dipendenti con part time di cui 7 dipendenti della dirigenza e 310 del comparto. Tabella 2.6 Rapporti di lavoro a tempo parziale al 31/12/2012. Dirigenza Comparto concessi nel 2012 definitivo biennale biennale concesso nel

73 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 49 Tabella 2.7 Rapporti di lavoro a tempo parziale al 31/12/2012 per fasce di età e sesso. Dirigenza nr. 7 di cui: Comparto nr. 310 di cui: Ruolo Sanitario Ruolo Sanitario 1 Ruolo Professionale Tecnico Amministrativo fascia età femmine fascia età femmine maschi femmine maschi Cap.2 Le assenze del personale sono imputabili prevalentemente alle ferie. Seguono le assenze per malattia e per maternità e le aspettative. L aspettativa è un ipotesi di sospensione del rapporto di lavoro, volta a conciliare la posizione di lavoratore subordinato e la sussistenza di impegni di rilevanza pubblica o il verificarsi di situazioni di natura personale o familiare. Tale facoltà può essere concessa al lavoratore per un periodo di tempo più o meno lungo, con diritto alla conservazione del posto di lavoro e, nella maggior parte dei casi, con sospensione della retribuzione. La maggior parte delle aspettative sono concesse per gravi motivi di famiglia o personali. Tabella 2.8 Aspettative anno 2012 per tipologia di motivazioni. Tipologia Dirigenza Comparto di cui concesse nel 2012 Dirigenza Comparto Motivi di famiglia/personali Motivi di fam. educazione assistenza figli Gravi motivi art. 4 C.2 L.53 8/3/ Incarico altro ente per conservazione posto L. 502/92 - Funzioni Direttore 5 Sindacale 4 1 Nel dettaglio le motivazioni che hanno indotto a concedere l aspettativa. Le motivazioni di tipo assistenziale/famigliare coinvolgono perlopiù donne (16 del ruolo sanitario e 3 ruolo PTA), i maschi coinvolti sono 3. Per quanto attiene le motivazioni di tipo amministrativo sono coinvolte 7 femmine e 9 maschi. Per le funzioni di direttore sono uomini di età tra i 51 e 60 anni. Tabella 2.9 Motivazioni per tipologia, sesso e fascia di età. Motivazioni Ruolo Sanitario 1 Ruolo PTA di tipo assistenziale/famigliare fascia età femmine maschi femmine maschi Motivi di famiglia educazione assistenza figli Motivi di famiglia/personali Gravi motivi art.4 C.2 L.53 8/3/ di tipo amministrativo fascia età femmine maschi femmine maschi L. 502/92 - Funzioni Direttore Compresi gli Operatori Socio Sanitari (Ruolo Tecnico).

74 50 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale Incarico altro ente per conservazione posto Sindacale Cap.2 Il telelavoro è un opportunità che viene offerta a coloro che si trovano in seri impedimenti, per motivi di salute generalmente, tali da non potersi recare nel luogo di lavoro. Offre la possibilità di sostituire gli spostamenti fisici delle persone con il trasferimento telematico e può essere inteso come un modo di lavorare indipendente dalla localizzazione geografica dell ufficio o dell azienda, facilitato dall uso di strumenti informatici e telematici e caratterizzato da una certa flessibilità. Si tratta di un concetto fortemente legato all evoluzione delle tecnologie informatiche che consento al lavoratore di essere collegato in rete con la propria azienda rimanendo a casa propria. Al 31/12/2012 solo una dipendente del comparto, Personale Amministrativo della Struttura Tecnico Funzionale Distretti Socio Sanitari, ha usufruito di una postazione attiva per il telelavoro. Permessi Un cenno merita la situazione dei dipendenti che usufruiscono dei permessi studio e dei permessi ex art. 42 legge 151/2001 nonché le assenze per gravi patologie per i quali si rimanda ai prospetti successivi. Permessi studio. Dipendenti Area comparto fruitori Permessi Studio (c.d. 150 ore) anno scolastico 2012/2013; i dipendenti che hanno fruito dei permessi studio sono stati 31 (il 77% femmine e 23% maschi). Di seguito la distribuzione per fasce di età. I dipendenti più studiosi hanno un età compresa tra i 41 e i 50 anni. Grafico 2.4 Ulss n.4, permessi studio anno da 51 a oltre N dipendenti da 41 a 50 da 31 a 40 da 0 a Permessi ex art. 42 legge 151/2001. Si tratta di permessi per figli minori con handicap fino a 3 anni di età. I soggetti beneficiari sono genitori, compresi gli adottivi o affidatari di minori, con handicap in situazione di gravità, non ricoverati a tempo pieno presso istituti specializzati. I permessi sono ammessi solo dalla fine del periodo massimo previsto per il normale congedo parentale (astensione facoltativa) per maternità. I dipendenti che hanno fruito dei permessi studio sono stati 31 (il 77% femmine e 23% maschi). Tabella 2.10 Dipendenti fruitori permessi ex art. 42 legge 151/2001 s.m.i. dati al 31/12/2012. Tipologia di grado parentela n dipendenti Permessi per assistenza al coniuge 2 Permessi per assistenza al figlio 2 permessi per assistenza al genitore convivente 2 6

75 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 51 Le sei dipendenti che usufruiscono di tali permessi sono tutte donne e 5 appartengono al ruolo sanitario, la metà ha un età compresa tra i 41 e i 50 anni, le altre hanno più di 51 anni. Assenze per gravi patologie. Art. 11 ccnl Area Comparto e art. 9 ccnl 10/02/2004 area Dirigenza Medica e Veterinaria. Nell anno 2012 delle n. 11 dipendenti donne che hanno usufruito di tali permessi, 7 appartengono al ruolo sanitario. Due hanno un età compresa tra i 41 e 50 anni, le altre 9 hanno più di 51 anni. Legge 104/92. L handicap assume connotazione di gravità (art. 3, comma 3, legge 104/92) se la minorazione, singola o plurima, ha ridotto l autonomia personale, correlata all età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione. I permessi retribuiti spettano dunque ai lavoratori dipendenti, per sé stessi o assistere familiari, se vi sono i requisiti richiesti. Situazione numero dipendenti fruitori dei permessi Legge 104/92 - dati al 31/12/2012. AI soggetti in situazione di disabilità grave che lavorano come dipendenti spettano 2 ore al giorno o 3 giorni al mese anche frazionabili in ore: i permessi per sé stessi contemplano i seguenti casi: Fruizione con riduzione oraria giornaliera (per sé stessi): si tratta di 9 dipendenti (4 femmine e 5 maschi), 3 appartengono al ruolo sanitario e 6 ad altro; Fruizione giornaliera (per sé stessi): si tratta di 6 dipendenti (4 femmine e 2 maschi), 1 solo appartiene al ruolo sanitario, 5 ad altro. Due dipendenti hanno un età compresa tra 41 e 50 anni, gli altri 4 hanno più di 51 anni. Ai Dipendenti fruitori dei permessi Legge 104/92 per assistenza parenti e affini entro il 2 grado spettano 3 giorni al mese anche frazionabili in ore Msg 15995/07; sono indispensabili precisi requisiti (età, disabilità accertata, ecc.). Situazione permessi Legge 104/92 dati al 31/12/2012: l 86% sono donne e solo il 14% uomini. Il 61% appartiene al ruolo sanitario ed il restante 39% ad altro. Si tratta perlopiù di personale con un età >di 41 anni che deve assistere persone anziane. Cap.2 Grafico 2.5 Ulss n.4, permessi Legge 104/92 per parenti e affini entro il 2 grado, anno N dipendenti fruitori dei permessi legge 104/92 per fasce d'età da 51 a oltre da 41 a 50 da 31 a 40 da 0 a Maternità e congedi parentali Assenza dal lavoro temporanea prevista dal Testo Unico Maternità D.Lgs.vo 151/2001 s.m.i. I dipendenti a tempo indeterminato e determinato che nel corso dell anno 2012 (dati al 31/12/2012) hanno fruito del congedo di maternità sono n. 59 dipendenti, delle quali 2 per adozione ed una per affido di minore. L 80% appartiene al ruolo sanitario, il restante 20% ad altro.

76 52 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Grafico 2.6 Ulss n.4, maternità anno da 51 a oltre N dipendenti in maternità per fasce di età da 41 a 50 Cap.2 da 31 a 40 da 0 a Testo Unico Maternità D.Lgs.vo 151/2001 s.m.i.; dati al 31/12/2012. Congedo parentale retribuito (fino al 3 anno di vita). Si tratta di 89 dipendenti, tra cui 5 uomini. Grafico 2.7 Ulss n.4 congedo parentale retribuito anno da 51 a oltre da 41 a 50 N dipendenti fruitori di congedo parentale retribuito da 31 a 40 da 0 a Testo Unico Maternità D.Lgs.vo 151/2001 s.m.i.; dati al 31/12/2012. Congedo parentale non retribuito (dal 3 all 8 anno di vita): sono 13 dipendenti fruitori di cui 1 uomo. Grafico 2.8 Ulss n.4, congedo parentale non retribuito anno da 51 a oltre da 41 a 50 N dipendenti fruitori di congedo parentale non retribuito da 31 a 40 da 0 a Attività di formazione per il personale dipendente La programmazione dell attività di formazione dell Azienda Ulss n.4 viene realizzata partendo dalle proposte formulate dai direttori e coordinatori di Unità operativa, valutate dal comitato tecnico aziendale per la formazione e dalla direzione strategica rispetto alla coerenza con gli obiettivi e le linee guida aziendali e raccolte nel Piano di Formazione Annuale, che viene recepito e aggiornato con formale atto deliberativo aziendale. Gli obiettivi formativi per l anno 2012 sono stati delineati coerentemente con gli obiettivi ECM nazionali/regionali e con quelli della programmazione aziendale. Il piano formativo ha incluso l aggiornamento delle conoscenze sulla normativa più recente, la prevenzione degli infortuni e tutela della salute degli operatori e degli utenti, il miglioramento delle competenze tecniche del perso-

77 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 53 nale, percorsi formativi per aumentare le competenze degli operatori nella logica dell autocura per l assistito e la formazione sul campo per l implementazione della cartella clinica elettronica (CCE). L Azienda ha promosso numerose iniziative formative per favorire l acquisizione del numero minimo di crediti (50 crediti, minimo 25, massimo 75) previsti per l anno 2012 a tutte le figure professionali, come stabilito dall Accordo Stato-Regioni del 1 agosto 2007, Riordino del sistema di formazione continua in medicina. I corsi di formazione organizzati dall Azienda Ulss n.4 nel 2012 sono stati 73 (alcuni dei quali ripetuti in più edizioni, per un totale di 152 eventi formativi), di oltre 23mila ore e più di 17mila crediti ECM per il personale dell Azienda; inoltre l Ulss n.4 ha erogato crediti ECM a discenti esterni all Azienda. Cap.2 I temi trattati, di tipo socio-sanitario o di stampo più tecnico manageriale, riguardano da un lato l ambito della formazione specifica, cioè legata al fabbisogno formativo delle singole Unità Operative e finalizzata ad acquisire conoscenze e competenze strettamente correlate al ruolo svolto dai singoli operatori, dall altro tematiche che riguardano trasversalmente più professionalità. I corsi proposti hanno spaziato vari argomenti nell ambito sanitario e manageriale. Circa tre quarti hanno riguardato argomenti prevalentemente socio-sanitari. Tabella 2.11 Formazione intra aziendale (anno 2012). Dirigenza N. crediti ECM Num. ore Media H pro capite Dirigenza SPTA / /pro cap. Dirigenza Medica e Veterinaria /pro cap. Comparto N. crediti ECM Num. ore Media H pro capite Ruolo sanitario /pro cap. Ruolo Tecnico / /pro cap. Ruolo Amm.vo / /pro cap Il costo complessivo per la formazione aziendale è stato pari a , di cui destinati alla formazione aziendale e per la formazione extra Azienda (aggiornamento obbligatorio o facoltativo), come previsto dagli istituti contrattuali Prevenzione e gestione del rischio degli operatori L Azienda Ulss n.4 ha tra i propri obiettivi quello di sviluppare e promuovere una cultura della sicurezza. Questo obiettivo, al proprio interno, viene perseguito riconoscendo, eliminando o contenendo il rischio legato alle attività socio-sanitarie. In questo modo si intende incrementare la sicurezza degli operatori e dei luoghi di lavoro, nella convinzione che questo significhi incrementare anche la sicurezza del paziente e qualità dell assistenza sanitaria (patient safety). La conoscenza delle fonti di rischio, la conseguente messa in atto di azioni protettive e preventive specifiche e l acquisizione/aggiornamento di buone pratiche di comportamento, sono le azioni fondamentali svolte per raggiungere gli obiettivi succitati. Uno degli strumenti utilizzati per avere riscontro della validità delle azioni intraprese è l analisi degli infortuni aziendali. I dati relativi all andamento degli eventi infortunistici occorsi al personale dipendente sono elaborati dal Servizio Prevenzione e Protezione Aziendale. Ogni anno vengono elaborati i dati relativi a tutti gli eventi infortunistici occorsi al personale dipendente. I dati, analizzati per il loro peso specifico e poi complessivamente, permet-

78 54 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap.2 tono di verificare il profilo di rischio degli operatori dell Azienda ed effettuare la comparazione con gli anni precedenti. Mentre l analisi del 2012 è tuttora in corso ma si presenta per molti versi sovrapponibile a quella del 2011, vengono qui sotto riportati alcuni dati e alcune comparazioni degli anni precedenti. Si è ritenuto da sempre appropriato scorporare e quindi presentare a parte gli infortuni in itinere (tragitto casa-lavoro e viceversa). L analisi dei dati, dimostra un trend in continuo miglioramento e fa rilevare, come gli infortuni siano ripartiti prevalentemente tra quelli di natura biologica (puntura da ago/ferite da taglio) e incidenti di natura traumatica, legati a movimentazione dei carichi, scivolamento e caduta, con conseguenti stiramenti/traumi muscolari e traumi osteoarticolari. Per questi incidenti di natura traumatica, la prevenzione punta alla sensibilizzazione e formazione del personale, all adozione di corretti comportamenti, all utilizzo di ausili/strumenti idonei e appropriate tecniche per la movimentazione dei carichi; altre azioni di abbattimento del rischio sono l adeguatezza dei comportamenti lungo i percorsi interni ed esterni delle strutture aziendali, il corretto utilizzo delle calzature fornite, il monitoraggio, segnalazione e celerità di intervento in merito a possibili danneggiamenti delle superfici dei pavimenti che possono compromettere, rendendo pericoloso, il transito. Per gli infortuni da rischio biologico, permane una procedura di approfondimento curata dal Servizio di Prevenzione e Protezione che coinvolge l infortunato e il suo preposto al fine di verificare quali criticità siano state causa dell incidente e quali soluzioni siano ulteriormente adottabili. Ad oggi, tutto il personale è debitamente istruito circa le precauzioni universali, standard e specifiche, in particolare per quanto riguarda l osservanza nell utilizzo dei DM (Dispositivi Medici) e DPI (Dispositivi di Prevenzione Individuali). Il grafico sottostante riporta il numero di infortuni complessivi suddiviso per anno (compresi tutti gli infortuni in itinere e quelli accaduti durante gli spostamenti per lavoro). Grafico 2.9 Ulss n.4, infortuni anni 2006/ numero infortuni per anno numero infortuni solo itinere

79 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 55 Grafico 2.10 Ulss n.4, distribuzione degli infortuni per tipo di lesione anno 2011 (infortuni senza itinere). Lesioni altri agenti 4% Lesioni da sforzo 5% Lussazione, distorsione 13% Lesioni agenti infett. 14% Frattura 6% Non lesione 1% Contusione 18% Ferita 39% Tipo lesione n. infortuni Ferita 48 Contusione 22 Lesioni Agenti Infet. 18 Lussazione, Distorsione 16 Lesioni da sforzo 7 Lesioni Altri Agenti 5 Frattura 7 Non lesione 1 Cap.2 Il grafico successivo evidenzia la prevalenza degli infortuni da lesioni da sforzo rispetto alla qualifica professionale. Grafico 2.11 Ulss n.4, lesioni da sforzo rispetto alla qualifica OSS Infermieri Altri Tecnici Medici Il Capitale strutturale e tecnologico Il Capitale strutturale e tecnologico rappresenta per l Azienda una porzione del patrimonio aziendale essenziale ai fini dell erogazione dei servizi sanitari ed è costituito principalmente da attrezzature sanitarie e scientifiche, fabbricati, terreni, impianti e macchinari di servizio. Tali elementi sono rappresentati nel bilancio dell azienda alla voce denominata immobilizzazioni materiali la cui composizione è riportata nella Tabella seguente. Tabella 2.12 Immobilizzazioni materiali (2012), Ulss n.4. SOC SAN TOT B.11) Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali , , ,44 B.11.A) Ammortamento impianti e macchinari 1.260, , ,28 B.11.A.1) Ammortamento impianti e macchinari - audiovisivi , ,93

80 56 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap.2 B.11.A.2) Ammortamento impianti e macchinari - altro 1.260, , ,35 B.11.B) Ammortamento attrezzature sanitarie e scientifiche 2.480, , ,81 B.11.C) Ammortamento mobili e arredi 7.888, , ,34 B.11.D) Ammortamento automezzi , ,01 B.12) Ammortamento dei fabbricati , ,23 B.12.A) Ammortamenti fabbricati non strumentali (disponibili) , ,65 B.12.A.1) Ammortamenti fabbricati non strumentali (disponibili) , ,87 B.12.A.2) Ammortamenti costruzioni leggere non strumentali (disponibili) - 363,78 363,78 B.12.B) Ammortamenti fabbricati strumentali (indisponibili) , ,58 B.12.B.1) Ammortamenti fabbricati strumentali (indisponibili) , ,58 B.12.B.2) Ammortamenti costruzioni leggere strumentali (indisponibili) B.13) Ammortamenti delle altre immobilizzazioni materiali 8.152, , ,25 Gli ammortamenti di maggiore rilievo hanno riguardato le attrezzature Sanitarie ( ,81) e i Fabbricati strumentali. Grafico 2.12 Ulss n.4, ammortamenti Ammortamento cessioni licenze ma; Ammortamento costruzioni leggere; 364 Ammortamento autoveicoli e mezzi di t.; Ammortamento macchine d'uff. elettr.; Ammortamento mobili e arredi; Ammortamento attrezzature sanitarie; Ammortamento edifici strumentali; Ammortamento edifici non strumentali; Ammortamento altre immobilizzazioni; Ammortamento imp. stabili su fabbricati; Ammortamento imp. audiovisivi; Ammortamento impianti e macchinari; Ammortamento macchine ordinarie d'uff.; Ammortamento altri beni; Ammortamento ambulanze; Il totale complessivo degli ammortamenti per l anno 2012 è pari a , Attività di manutenzione Per garantire la sicurezza e la qualità dei processi aziendali, le immobilizzazioni e il parco tecnologico biomedico (tutte le apparecchiature, gli strumenti e i sistemi che vengono utilizzati per la diagnosi, terapia e riabilitazione) sono soggetti a continua manutenzione. A tal fine è operativa, all interno del Dipartimento Risorse Materiali Tecniche ed Informatiche l Unità Operativa Semplice di Ingegneria Clinica che svolge le seguenti funzioni e attività: Assistenza e consulenza alla Direzione per la definizione del Piano Annuale/Pluriennale degli investimenti in apparecchiature biomediche e di laboratorio. Assistenza e consulenza nella predisposizione dei capitolati tecnici per le gare di acquisto delle apparecchiature biomediche e di laboratorio in collaborazione con i sanitari referenti.

81 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 57 Valutazioni tecniche e qualitative delle apparecchiature elettromedicali e di laboratorio offerte in gare di acquisto, in collaborazione con i sanitari referenti. Assistenza e consulenza tecnico impiantistica per la predisposizione di quanto necessario nelle installazioni complesse di apparecchiature elettromedicali e similari di nuova acquisizione. Collaudo di accettazione e messa in servizio delle nuove apparecchiature elettromedicali e di laboratorio e pianificazione del piano dei controlli periodici di sicurezza e funzionali. Gestione della manutenzione, dalla chiamata da parte del reparto utilizzatore fino alla liquidazione della fattura, mediante intervento diretto da parte dai tecnici interni, addestrati dalle ditte produttrici, (intervento di primo livello), aprendo una chiamata alla Ditta di Assistenza Tecnica o attraverso contratti di diversa tipologia (full-risk, manutenzione preventiva), scelti in base alla complessità tecnica e ai tassi di guasto presentati da ogni tecnologia. Supervisione e controllo delle Ditte di Assistenza Tecnica, con eventuali osservazioni/contestazioni sulle attività svolte. Assistenza e supporto tecnico amministrativo al Servizio di Fisica Sanitaria, incaricato della gestione tecnica delle apparecchiature a radiazioni ionizzanti e a risonanza magnetica. Gestione delle apparecchiature esistenti con ottimizzazione del loro utilizzo attraverso l eventuale trasferimento di Centro di Costo qualora un apparecchiatura non sia più utilizzata da un Servizio ma sia utile o necessaria ad un altro, evitandone quindi l eventuale acquisto. Avvio della procedura di fuori uso di apparecchiature obsolete e/o non più conformi alla normativa vigente e/o per le quali la riparazione non è conveniente rispetto alla sostituzione. Formazione sull utilizzo delle apparecchiature biomediche con riferimento ad aspetti puramente funzionali e di sicurezza. Predispone e pianifica annualmente le attività relative alla sicurezza e manutenzione preventiva; aggiorna l analisi del rischio e definisce le attività professionali necessarie. In sintesi, le apparecchiature sono inserite in tre classi di rischio: alto, medio e basso (i controlli, dopo il collaudo di accettazione, sono rispettivamente annuali, biennali, quadriennali). Le attività manutentive svolte possono essere di tipo correttivo oppure programmato (manutenzione preventiva, controlli di qualità e verifiche di sicurezza). Le manutenzioni correttive riguardano guasti improvvisi, mentre per l attività manutentiva programmata viene definito annualmente un Piano di Manutenzione sulla base del parco delle apparecchiature ricavabile dall inventario, della criticità delle stesse e delle periodicità previste dalle normative tecniche di riferimento. L attività programmata comprende anche le verifiche di sicurezza, volte a garantire adeguati livelli di sicurezza limitando al minimo i danni per i pazienti, per gli utilizzatori e per l ambienti di utilizzo, e i controlli di qualità (controlli delle prestazioni), volti a testare il mantenimento delle proprietà e delle caratteristiche funzionali delle apparecchiature. Cap.2 Attività svolta nel corso del 2012 può ricondursi a quattro tipologie: Attività legate all apertura del Nuovo Polo Ospedaliero di Santorso quale la valutazione, individuazione ed etichettatura delle apparecchiature previste in recupero dai due Presidi Ospedalieri di Thiene e Schio (1.404 cespiti nella fase iniziale seguiti poi da ulteriori 496 cespiti nella fase di assestamento) per un totale di apparecchiature recuperate. È stata inoltre effettuata la verifica di accettazione delle apparecchiature fornite dal Concessionario con registrazione su supporto informatico ed assegnazione di numero di inventario con suffisso 1PRJ (1.054 nuovi cespiti); non da ultimo il servizio ha prestato assistenza nella preparazione delle apparecchiature per il trasferimento, alla ricezione delle stesse nel Nuovo Ospedale, al loro riassemblaggio e messa in funzione con l effettuazione della verifica funzionale e, dove applicabile, della verifica di sicurezza elettrica ai sensi della normativa CEI.

82 58 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap.2 L attività di cui sopra, sia quella propedeutica al trasferimento dei Reparti (etichettatura apparecchi di recupero e verifiche di accettazione delle nuove apparecchiature fornite dal Concessionario) che quella operativa (preparazione, trasferimento, rimessa in funzione delle apparecchiature) sono state effettuate mantenendo comunque attiva e presente l assistenza tecnica a garanzia della funzionalità dei Reparti e Servizi presenti nei Presidi di Thiene e Schio fino al giorno del loro trasferimento, estendendola poi nella loro nuova ubicazione al Nuovo Polo Ospedaliero Unico dell Alto Vicentino. Accettazione e collaudo di nuove Apparecchiature Elettromedicali: nel corso del 2012 sono state collaudate e messe in funzione 180 nuove apparecchiature di proprietà. Richieste di Manutenzione Correttiva su Guasto di Apparecchiature: le richieste di intervento per guasti su apparecchiature elettromedicali, attrezzature sanitarie e strumentario chirurgico sono centralizzate alla unità operativa di Ingegneria Clinica. Nel corso del 2012 sono state gestite richieste di manutenzione così distribuite: 400 relative strumentario chirurgico, 766 hanno generato l apertura di fogli di lavoro a Ditta esterna perché relative: - ad apparecchiature coperte da contratto di manutenzione, - ad apparecchiature di competenza del Concessionario, - a guasti complessi non risolvibili internamente risolte con intervento diretto da parte del personale tecnico dell Unità di Ingegneria Clinica. Attività effettuata presso Pazienti Domiciliari: presso 149 pazienti domiciliari sono installate 186 apparecchiature elettromedicali di cui 53 ventilatori polmonari e 21 pompe di infusione. Nel corso del 2012 sono stati effettuati 76 interventi tecnici nel corso dei quali, laddove necessario, si è proceduto alla sostituzione del materiale soggetto ad usura quali il circuito paziente e la maschera facciale. Gli apparecchi non più utilizzati vengono recuperati e, dopo sanificazione, sono tenuti a disposizione per una eventuale rimessa in servizio c/o altro paziente qualora la tipologia ed i sistemi ventilatori siano compatibili con la prescrizione medica. Tale attività viene effettuata con la collaborazione del medico di Fisiopatologia Respiratoria. Spese di manutenzione Tra le attività di manutenzione preme citare, per l importanza che riveste, la manutenzione delle apparecchiature biomedicali nelle due strutture ospedaliere prima e poi nel Nuovo Ospedale unico. Alla voce Spese di Manutenzione, per la parte relativa alla manutenzione delle apparecchiature biomedicali, la spesa totale 2012 è pari a ,5. Grafico 2.13 Spese di manutenzione per tipologia: ripartizione percentuale (2012), Ulss n.4. Fonte: Conto Economico. B.3.F) Altre manutenzioni e riparazioni B.3.E) Manutenzione e 8% riparazione agli automezzi 3% B.3.D) Manutenzione e riparazione ai mobili e arredi 0% B.3.A) Manutenzione e riparazione ai fabbricati e loro pertinenze 21% B.3.C) Manutenzione e riparazione alle attrezzature sanitarie e scientifiche 32% B.3.B) Manutenzione e riparazione agli impianti e macchinari 36%

83 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Progetti edilizi In relazione alla realizzazione del Nuovo Polo Ospedaliero dell Azienda Ulss n.4 Alto Vicentino si precisa che con certificato di ultimazione dei lavori del 14/10/2011 il Direttore dei Lavori ha certificato l avvenuta ultimazione degli stessi in data 30/09/2011. Durante l esecuzione dei trasferimenti di attrezzature ed arredi dagli ex Padiglioni Ospedalieri di Schio e di Thiene durante i mesi di febbraio e marzo del 2012 si sono resi necessari interventi di adeguamento delle strutture e degli impianti tecnologici al fine di consentire la celerità delle operazioni di trasferimento citato, interventi realizzati dall impresa concessionaria. Successivamente, presso i locali del Nuovo Polo Ospedaliero è stata realizzata la fornitura e posa in opera dei vari accessori bagno. Cap.2 Segue una elencazione di ulteriori lavori eseguiti e conclusi nell anno 2012: Interventi di riqualificazione della centrale termica presso l ex Padiglione Ospedaliero di Schio con sostituzione del bruciatore per cambio della tipologia di combustibile impiegato; Interventi di riqualificazione della centrale termica presso l ex Padiglione Ospedaliero di Thiene con sostituzione del bruciatore per cambio della tipologia di combustibile impiegato; Opere di adeguamento alla normativa antincendio e richiesta Certificato Prevenzione Incendi per edificio denominato Il Cardo presso il Centro Servizi di Montecchio Precalcino; Interventi vari di manutenzione correttiva e di ripristino presso le strutture aziendali, al fine di riparare o rinnovare parti delle strutture e degli impianti tecnologici esistenti e garantire il mantenimento della funzionalità Investimenti in attrezzature sanitarie Nel 2012 sono state acquistate attrezzature sanitarie, considerate prioritarie per le varie Unità Operative e Servizi e a completamento delle attrezzature fornite dal concessionario del Polo Ospedaliero in Project Financing, per complessivi ,96 per l ospedale e ,50 per il territorio. Uno degli interventi più significativi è stato l acquisizione del sistema completo di automazione del Laboratorio Analisi, acquisto di importanza strategica per poter disporre di un laboratorio in grado di rispondere alla necessità di mantenere un elevato standard qualitativo dei livelli assistenziali. Le altre acquisizioni di maggior impegno sono state finanziate con l importante contributo della Fondazione Cariverona; grazie alla Fondazione si sono potuti ottenere per l ospedale un microscopio oftalmico, un laser combinato glaucoma retinico per Oculistica e una colonna per video endoscopia urologica per Urologia. Il Piano triennale investimenti attrezzature sanitarie, arredi, altri beni ed autoveicoli anni , approvato con delibera del Direttore Generale n. 918 del 22/11/2011, riporta l elenco delle attrezzature sanitarie previste per il Nella tabella successiva le attrezzature acquisite nel 2012 sono suddivise per ospedale e per territorio (servizi distrettuali). Tabella 2.13 Principali attrezzature sanitarie acquisite e collaudate attrezzature acquisite nel 2012 Ospedale e Territorio, Ulss n.4. Unità operativa Tipologia di attrezzatura Importo effettivo iva inclusa Pediatria 1 app. Per termoregolazione corporea ,50 Pediatria N. 3 fasciatoi su ruote 3.557,40 Ostetricia-gruppo parto 1 isola neonatale su ruote ,00 Ostetricia-gruppo parto 16 lampade visita + scaldaneonato ,00 Ostetricia-gruppo parto 8 tavoli servitori, 6 carrelli vari per sala cesarei ,07

84 60 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap.2 Ostetricia-gruppo parto Letto per parto attivo ,00 Centrale di sterilizzazione 3 autoclavi ,99 Oculistica 1 microscopio oftalmico ,00 Oculistica 1 laser combinato glaucoma+retinico ,00 Urologia 1 colonna per videoendoscopia urologica ,80 Laboratorio analisi Sistema completo di automazione ,50 Fivet Cappa a flusso laminare ,80 Fivet 4 contenitori criogenici ,50 Farmacia Cappa a flusso laminare 8.228,00 Uu.oo. Varie N. 30 lavapadelle ,00 Uu.oo. Varie Carrelli (servitori, armadio, medicazioni ecc.) ,00 Morgue N. 8 carrelli portasalme , ,96 Unità operativa Tipologia di attrezzatura Importo effettivo iva inclusa Diabetologia Poliambulatori Attrezzature per il trattamento del paziente diabetico nel territorio (fluorangiografo, oct, laser oculistica) 1 lettore computerizzato di lenti progressive (frontifocometro digitale) , , , Il Sistema informatico aziendale Il Sistema informatico aziendale rappresenta l insieme di tutti quegli strumenti (hardware e software) che rilevano, elaborano, scambiano e archiviano dati allo scopo di produrre e distribuire le informazioni. L informatizzazione rappresenta uno dei punti di forza per migliorare l attività e snellire le procedure intervenendo con la risoluzione di una serie di problematiche che altrimenti ostacolano il futuro sviluppo informatico/informativo. L avvio del nuovo ospedale ha comportato mutamenti importanti che hanno aumentano la complessità del sistema ma che nel contempo hanno rappresentato una opportunità per un rinnovamento complessivo. L implementazione del nuovo sistema informatico consente la gestione globale dell intero processo di cura del paziente all interno della struttura ospedaliera tale da condurre ad un Ospedale paperless in cui tutti i flussi cartacei saranno sostituiti da quelli informatici. A tal fine, negli anni più recenti la Direzione dell Azienda Ulss n.4 si è posta come obiettivo strategico la completa digitalizzazione dei percorsi relativi al paziente, dal patient summary alla cartella clinica, supportati dall adozione della firma digitale. L uso della firma digitale per tutti i documenti socio sanitari prodotti in ospedale ha lo scopo di dare valenza medico legale agli stessi e renderne possibile la distribuzione in formato telematico per poter tendere realmente ad un modello di Azienda paperless, con conseguenti vantaggi sia in termini organizzativi che di costi. Una serie di moduli aggiuntivi migliorano le funzionalità di base per i flussi di Radiologia, Sale Operatorie, Prescrizione e Somministrazione Farmaci, Pronto Soccor-

85 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 61 so, Percorso Ambulatoriale (Accettazione e Prenotazione di ricetta elettronica, presa in carico, refertazione, ecc.), Gestione consulenze interne, ecc. Le interfacce cui fare riferimento sono numerose, qui si ricordano l anagrafe regionale degli assistiti (progetto SISSR), il sistema emodialisi (Sined), il sistema cardiologia (MEDArchiver), il sistema trasfusionale (Cetraplus Menarini), le Casse Automatiche (Bassilichi), i sistemi dei MMG/PLS compresa l acquisizione di ricette rosse, le interfacce per la produzione, la stampa e l invio telematico all INPS delle certificazioni di malattia e all INAIL delle certificazioni di infortunio sul lavoro, ecc. La possibilità di ottenere referti on line e la ricetta elettronica sono ulteriori step di questo processo. Parimenti si renderà disponibile il Fascicolo Sciosanitario Elettronico (FSE), secondo quanto previsto dalla normativa. Cap.2 In particolare si sottolinea l importanza di realizzare il fascicolo socio-sanitario al fine di favorire la condivisione delle informazioni tra le varie professionalità, facilitare l accesso ai servizi rendendo noto modalità, luoghi e tempi degli stessi ed agevolare l integrazione anche con le organizzazioni esterne. La cartella clinica integrata rappresenta l evoluzione fisiologica della cartella clinica elettronica intesa quale strumento di lavoro quotidiano e, in quanto piattaforma trasversale aziendale, diventa anche la più alta espressione dell integrazione informatica. Essa è strumento per la gestione (organica e strutturale) dei dati riferiti alla storia clinica assistenziale di un paziente in regime di ricovero o ambulatoriale, garantisce altresì il supporto ai percorsi clinico-diagnostici-terapeutici-assistenziali nei singoli episodi di cura e, grazie alla piattaforma trasversale, favorisce la continuità di cura del paziente tra diversi episodi di cura afferenti alla stessa struttura ospedaliera, grazie alla condivisione ed al recupero dei dati clinici in essi registrati. Sul fronte dello sviluppo della medicina generale è prioritario l ambito di sviluppo del sistema informativo delle Aggregazioni funzionali territoriali (AFT), per garantire connessione e comunicazione fra i medici tramite l uso di strumenti informatici configurati secondo specifici standard, per assicurare un efficace operatività in rete e la possibilità di relazione e confronto con i colleghi. Il sistema informativo per l AFT, infatti, deve: funzionare come registro di patologia per erogare la cura individuale e amministrare l assistenza di base dei cittadini. Tale registro contribuisce alla costruzione di liste di pazienti cronici con una determinata condizione di salute che vengono presi in carico per essere inseriti in specifici percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA); costituire un sistema di alert a supporto del team affinché si attenga al PDTA di riferimento; fornire il feedback sui livelli di performance raggiunti, dal singolo medico e dall AFT con riferimento ad indicatori di processo e di esito. Il processo di evoluzione del Sistema informatico aziendale ha rispettato input e progettualità previste dalle diposizioni regionali (obiettivi dei Direttori Generali DGR 3140/2010 e successiva DGR 2369/2011). Si cita tra queste la necessità di garantire il rispetto delle scadenze e i requisiti di qualità nella produzione dei flussi informativi del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS). L Azienda produce infatti una quantità notevole di flussi, ovvero file di informazioni e dati che periodicamente vengono inviati al Ministero della Salute, alla Regione e ad altri Enti; per tali flussi l Azienda deve garantire l invio puntuale e verificare la qualità del dato trasmesso.

86 62 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale Il Capitale organizzativo Cap.2 Per capitale organizzativo si intende l insieme di tutte quelle caratteristiche intangibili, tra cui le modalità gestionali ed organizzative scelte dall azienda, che concorrono al miglioramento della qualità dell organizzazione e all apprendimento continuo. Dal punto di vista organizzativo un azienda sanitaria è sotto molti aspetti vincolata o indirizzata dalla normativa, in particolare da quella regionale, ma ha comunque una certa libertà nel valorizzare più o meno determinate funzioni, servizi o procedure in modo da creare valore attraverso strategie, culture e prassi organizzative. Vengono descritti di seguito alcune attività che nell Ulss n.4 contribuiscono a qualificare la gestione e ad accrescere il capitale organizzativo e aziendale nel complesso Sistemi di Gestione della Qualità Perseguire e raggiungere determinati livelli di qualità da parte dell Azienda Sanitaria non è un esercizio puramente amministrativo. È una risposta concreta alla richiesta da parte dei cittadini di trasparenza, risposta ai bisogni, efficienza, equità, rapporto umano e tutela della salute ed atto necessario per la pianificazione di tutte quelle attività afferenti alla formazione, certificazione volontaria, accreditamento istituzionale dell Azienda e delle strutture socio-sanitarie presenti nel territorio aziendale. L Azienda persegue obiettivi di miglioramento della qualità sia per quanto concerne le attività sanitarie e sociali sia per l assistenza ospedaliera. Il trasferimento dei due precedenti Accreditamento istituzionale ospedali nel Nuovo Ospedale Unico, ha rappresentato un nuovo avvio di tutta la procedura dell Azienda di accreditamento che richiedeva, ovviamente, la conclusione dei lavori e l inizio delle normali attività assistenziali. Lo stato dell arte in merito all accreditamento è pertanto il seguente. Con nota ARSS del 30/01/2012 prot viene comunicato alla Direzione dell Azienda Ulss n.4 quanto segue: «visti gli imminenti trasferimenti delle funzioni/unità operative presso il nuovo Ospedale [ ] non è possibile dar seguito alla richiesta di visita di verifica di Accreditamento Istituzionale [ ]. La struttura, una volta completato il trasferimento suddetto, dovrà presentare una nuova domanda di Autorizzazione all esercizio per il nuovo Ospedale [ ].» Sono stati valutati requisiti conformi per il Servizio Immunotrasfusionale nell ambito della visita di accertamento del possesso dei requisiti (L.R. 22/2002) ai fini del rilascio dell Accreditamento Istituzionale per il Servizio Immunotrasfusionale dell Ulss n.6 che opera in accordo con i servizi provinciali. Fonte: Rapporto di Verifica, Vicenza, 20/04/2012. Autorizzazione all esercizio di strutture socio sanitarie e sociali L azienda raccoglie tutte le informazioni necessarie in merito all autorizzazione e l accreditamento delle strutture socio-sanitarie e sociali che ne hanno fatto richiesta e che si relazionano con i servizi socio sanitari per le fasce più deboli. Si ricorda per la precisione che i provvedimenti possono riguardare più sedi o sezioni di un unica struttura. Strutture per Anziani: 17 provvedimenti di Autorizzazione all esercizio e 6 di accreditamento.

87 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 63 Strutture per Disabili: 10 provvedimenti di Autorizzazione all esercizio e 3 di accreditamento. Strutture per Minori: 4 provvedimenti di Autorizzazione all esercizio e 1 di accreditamento. Supporto alla famiglia: si tratta di una sola struttura autorizzata e accreditata. Tossicodipendenti: 11 provvedimenti di Autorizzazione all esercizio e 6 di accreditamento. Malati Psichiatrici: 9 provvedimenti di Autorizzazione all esercizio e 8 di accreditamento Sistemi di gestione del Rischio clinico Il rischio clinico è definito come la probabilità che un paziente sia vittima di un evento avverso e subisca un danno o un disagio imputabile, anche se in modo involontario, ad un trattamento sanitario prestato durante la degenza, capace di causare un prolungamento della stessa, un peggioramento dello stato di salute o la morte. Per evento avverso s intende un evento inatteso correlato al processo assistenziale e che comporta un danno al paziente, non intenzionale e indesiderabile, misurabile in prolungamento della degenza o disabilità alla dimissione o morte (Glossario Ministero della salute Luglio 2006). La sanità è un sistema complesso che comprende attività estremamente diverse, alcune routinarie altre imprevedibili come in ambito chirurgico, alcune in cui i processi sono altamente organizzati come nella gestione degli emoderivati altre in cui il contesto è in costante divenire come nella medicina di urgenza, altre ancora in cui alcune possono conseguire a una lunga relazione medico paziente oppure richiedono risposte rapide senza alcuna conoscenza. In un sistema così complesso, anche se con alti standard di qualità, con medici e personale competenti è umanamente impossibile eliminare completamente il rischio e l errore. La gestione del rischio clinico, quale strumento del governo clinico costituisce quindi un approccio metodologico finalizzato a prevenire e ridurre i rischi reali e potenziali per i pazienti mediante un processo coordinato di identificazione, segnalazione, registrazione ed analisi degli incidenti, che comprende un momento finale di coordinamento delle varie informazioni sulla sicurezza in modo da favorire una migliore strategia per la soluzione dei problemi. Il principio che sottende questo approccio è che i problemi relativi alla sicurezza dei pazienti non possono essere risolti né addossando la colpa a qualcuno, né con la rimozione della causa immediata, dell errore, ma imparando dall esperienza, quindi da quegli eventi, che hanno dato luogo a situazioni di reale o potenziale rischio per il paziente. La premessa per l attuazione del sistema di gestione del rischio è la definizione di un assetto organizzativo aziendale, condiviso a livello regionale, che individui gli attori principali ed i relativi ruoli all interno del sistema stesso, ma con lo sviluppo di iniziative che cedono coinvolte tutte le figure professionali che operano all interno del Servizio sanitario, la sicurezza non si può esaurire con l intervento di una singola persona, o con l utilizzo di un dispositivo, intervenire sul rischio significa aumentare la consapevolezza di tutti gli operatori sanitari e non sanitari di come l errore possa realizzarsi per l interazione di vari elementi del contesto Cap.2 Il Veneto è stato tra le prime Regioni a recepire le raccomandazioni del Ministero della Salute e delle Istituzioni Europee in tema di gestione della sicurezza del paziente, prevedendo con la DGR n. 1831/2008 l istituzione in ogni Azienda sanitaria di un modello organizzativo per la gestione della sicurezza del paziente. Monitoraggio degli errori (Incident Reporting) Secondo quanto disposto dal Ministero della Salute, l Ulss n.4, già da anni, ha aderito al Sistema per il monitoraggio degli errori in sanità (SIMES), uno strumento finalizzato alla raccolta delle informazioni relative agli eventi sentinella ed alla denuncia dei sinistri. È inoltre attivo il sistema di Incident Reporting, che raccoglie le segnalazioni volontarie di

88 64 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap.2 eventi significativi 1 rilevati dagli operatori attraverso una apposita scheda, da redigersi in forma anonima per incentivarne l utilizzo. Lo scopo è di individuare le aree di criticità organizzative e di sistema per poter poi attivare percorsi di miglioramento condivisi e prevenire perciò il ripetersi degli stessi eventi negativi. In particolare tra le cause più diffuse di possibile danno ve ne sono alcune citate di seguito per la loro diffusione in tutte le Aziende. Le cadute accidentali di degenti in ambiente ospedaliero sono un problema rilevante per le diverse implicazioni che comportano; possono provocare lesioni e compromettere o, in ogni caso, peggiorare la qualità della vita della persona, riducendone la motilità ed aumentando il suo grado di dipendenza, per questo in Azienda esiste una procedura per la prevenzione delle cadute in tutte le situazioni assistenziali sia in degenza che ambulatorialmente. La Sicurezza in sala operatoria, statisticamente è dimostrato che le più alte possibilità di rischio sono presenti all interno della sala operatoria che rappresenta una dei sistemi più complessi presenti in Sanità, per questo l Azienda si è molo impegnata per la realizzazione di procedure che riducono al minimo le possibilità di errore, la cui implementazione è stata sostenuta da specifici momenti formativi rivolti agli operatori, a cui è seguito un osservazione sul corretto utilizzo degli strumenti adottati. Il Ministero della Salute nel corso degli ultimi anni ha emanato una serie di linee guida sotto forma di Raccomandazioni sui principali temi considerati ad alto rischio di errore. Per recepire correttamente tali indicazioni sono stati istituiti dei gruppi di lavoro la cui attività si è concentrata sulle numerosissime raccomandazioni destinate a diversi ambiti: dall ADI alla Sala Operatoria, dalla distribuzione farmaci alla prevenzione del suicidio. Tutti questi protocolli sono stati approvati dalla Direzione e sono a disposizione di tutti i dipendenti poiché pubblicati nell Intranet aziendale. Si ricordano a titolo esemplificativo: Raccomandazioni corretta identificazione paziente e sito chirurgico. Raccomandazioni morte o danno da malfunzionamento sistema di trasporto. Raccomandazioni prevenzione atti di violenza a danno di operatori. Raccomandazioni prevenzione del suicidio. Raccomandazioni prevenzione morte o danno da travaglio o parto. Raccomandazioni ritenzione materiale in sito chirurgico. Raccomandazioni utilizzo soluzioni KCl. Raccomandazioni prevenzione reazione trasfusionale. Raccomandazioni prevenzione morte o danno da farmaci. Raccomandazione prevenzione e gestione della caduta del paziente nelle strutture sanitarie. Raccomandazione su morte o grave danno per non corretta attribuzione del codice triage. Gestione eventi sentinella. Manuale per la sicurezza in sala operatoria. Linea guida Min. Salute su gravidanza fisiologica. Manuale audit clinico. Manuale RCA - Analisi delle cause profonde. 1 Intesi come eventi senza conseguenze negative per il paziente o come quasi-eventi, cioè che avrebbero potuto, ma che per fortuna o abilità di gestione non hanno originato un evento (Vd. Glossario).

89 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 65 Nell ottica di garantire una corretta e completa informazione agli utenti sul livello di sicurezza delle cure presente nell Ulss n.4, è stata realiz- Pagina web sulla sicurezza del zata una pagina web all interno del sito aziendale. paziente L utenza può quindi reperire guide utili per l assistenza a casa del paziente, indicazioni per l uso corretto di farmaci, una guida per il paziente oncologico, informazioni utili per i famigliari ed i pazienti stessi, per gli operatori, ecc. Tutte le guide riportate sono conformi a quanto previsto dal Ministero per la Salute. Cap.2 Sono reperibili sul sito aziendale alla voce: curezza_paz Commissione per rischio radiologico Con l avvento Nuovo Polo Ospedaliero le apparecchiature radiologiche hanno avuto un sensibile ringiovanimento; in particolare quelle in uso in sala operatoria, nelle endoscopie e neo formato polo endoluminale. Le apparecchiature in uso sono tutte digitali e riducono sensibilmente la possibilità di errore da parte degli operatori con beneficio del paziente, inoltre la dose radiante erogata è minore rispetto ad apparecchiature di generazione precedente. Le apparecchiature attualmente sono dotate di software che permettono fermo immagini e elaborazioni post processing. Per il dipendente il maggior beneficio è legato dalla riduzione di dose erogata associata alla presenza del TSRM in sala operatoria ed in emodinamica che, con le competenze specifiche, riduce al minimo la dose radiante e solleva il personale dalla movimentazione dell apparecchio. Le nuove tecnologie essendo dotate di servomeccanismi facilitano il lavoro degli operatori riducendo il carico di lavoro degli stessi. Nelle grandi macchine sono presenti sistemi di riduzione di dose a beneficio della qualità diagnostica delle immagini e della salute degli utenti Comitato infezioni ospedaliere Il CIO (Comitato infezioni ospedaliere) è un organo strategico di consulenza alla Direzione Sanitaria finalizzato al controllo delle infezioni ospedaliere. Nel dettaglio ha il compito di pianificare la lotta contro le infezioni, verificare l effettiva applicazione dei programmi di sorveglianza e di controllo e la loro efficacia, curare la formazione culturale e tecnica del personale. Le numerose delibere Regionali (in particolare DGRV 7 agosto 2006, n. 2676; 21 dicembre 2000, n. 3568; 21 marzo 2000, n. 975) ne hanno definito gli obiettivi e la mission. I componenti del CIO dell Ulss n.4 sono: Direttore Sanitario (presiede e coordina il CIO); Direttore Medico del Presidio Ospedaliero; Direttore del Laboratorio Analisi; Direttore del Dipartimento per l Assistenza Farmaceutica;

90 Chirurgia progr. Ortopedia prot. Stroke Unit U.C.I.C. Rianimazio ne T.I.N. Med A3 Geriatria 66 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap.2 Responsabile del Servizio Farmaceutico Ospedaliero; Direttore dell Unità Operativa Malattie Infettive; Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione; Assistente Sanitario della Direzione Medica Presidio Ospedaliero; Referente Area Formazione della Direzione Professioni Sanitarie; Referente Medico dell Area chirurgica. Con l avvio del Nuovo Ospedale unico, destinato ai pazienti acuti, è stato condotto uno studio specifico denominato appunto Studio di Prevalenza sulle Infezioni correlate all assistenza e sull uso di Antibiotici negli Ospedali per Acuti. Il periodo considerato nell indagine va dal 15 al 26 Ottobre 2012 ed ha come campione dello studio 382 posti letto e 271 pazienti. Le Unità Operative osservate sono: Cardiologia, Chirurgia Programmata, Chirurgia Urgenza, Geriatria, Ginecologia, Medicina, Neurologia, Ortopedia protesica, Ostetricia, Pediatria, Rianimazione, SOAP, Stroke, Testa Collo, TIN, UCIC Semintensiva, Urologia, Week Surgery. Le Infezioni correlate all assistenza: Prevalenza infezioni acquisite Ospedale Santorso (pazienti 271) 4,5%; Prevalenza infezioni nosocomiali 5,5%; Prevalenza Italia: Studio 2011 (pazienti ) 6,3%. Infezioni rilevate Diagnosi di infezione conforme allo standard European Center for Desease Prevention and Control (ECDC) polmoniti (1 con conferma microbiologica: proteus mirabilis) 5; infezioni sito chirurgico profonde (2 con conferma microbiologica: pseudomonas aeruginosa, stafilo coagulasinegativo) 5; infezioni ematiche (pseudomonas aeruginosa) 1; sepsi clinica nei neonati (stafilo coagulasinegativo) 1; infezioni tratto urinario cv correlate (1 con conferma microbiologica: escherichia coli) 3. Tot. Infezioni: 15 su 271 pazienti. Infezioni con conferma microbiologica: 6 (40%). Grafico 2.14 Ulss n.4, infezioni rilevate per unità operativa Infezione tratto urinario associata a c. vescicale Sepsi del neonato Polmonite Infezione del sangue conf. micr. Infezione sito chirurgico profonda 0

91 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 67 Distribuzione Infezioni per Unità Operativa La percentuale maggiore di infezione è evidenziata in chirurgia ed in geriatria, ovvero laddove le probabilità di riscontrare sono maggiori proprio per la tipologia di cure e/o pazienti in carico: infezioni sito chirurgico e da catetere vescicale e polmoniti negli anziani. Uso di antibiotici Pazienti in trattamento antibiotico Ospedale Santorso = 43% (pazienti 116/271); Italia 2011 = 44% (pazienti ). Una sorveglianza effettuata regolarmente ed il tempestivo intervento con farmaci adeguati (antibiotici, ecc.) può contenere il fenomeno e rivelarsi fondamentale per i reparti più tradizionalmente a rischio. Cap Controlli dei servizi in outsourcing La gestione dei 23 servizi forniti dal Concessionario presso il Nuovo Polo Unico Ospedaliero in project financing richiede uno sforzo organizzativo finalizzato a mettere a regime l impostazione dell attività di monitoraggio e controllo (qualitativo e di risultato), al fine di garantire il corretto governo dei servizi in outsourcing. L Azienda sarà pertanto impegnata a completare le attività di mappatura e analisi dei rischi relativi ai processi collegati alla gestione dei suddetti servizi, attraverso l individuazione di un gruppo multidisciplinare cui affidare l attività di monitoraggio. Allo scopo dovranno essere impostate specifiche metodologie documentate da altrettanto puntuali procedure aziendali, al fine di raggiungere gli obiettivi di: gestione pianificata dei controlli dei servizi in outsourcing; conduzione di audit specifici; valutazione degli indicatori di performance; predisposizione di reportistica di sintesi dei controlli effettuati Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) In ambito di sicurezza sul lavoro, il biennio ha visto impegnata l Azienda Ulss n.4 su due fronti: da un lato si è data massima attenzione alle fasi di preparazione e, soprattutto, di trasferimento dai due ex ospedali al nuovo ospedale unico; dall altra si sono create le premesse per poter aderire al Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) al fine di integrare obiettivi e politiche per la salute e la sicurezza, nella progettazione e gestione dell organizzazione del lavoro. Infatti, sia il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione che un Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, hanno seguito un percorso di formazione regionale per auditor del SGS. Gli stessi professionisti sono anche parte integrante del gruppo regionale SGS che segue le fasi di sensibilizzazione, di tutoraggio e di controllo, di alcune Ulss regionali impegnate nel percorso di Sistema. Queste esperienze, quindi, sono risorse importanti che la nuova Direzione aziendale intende utilizzare per implementare da quest anno il Sistema di Gestione della Sicurezza, unitamente al fatto che, nel 2012, sono stati sottoposti a revisione molti dei documenti e dei processi aziendali inerenti alla sicurezza, che formeranno la base su cui fondare il modello di SGS coerente con quello regionale e con le Linee Guida UNI-INAIL-ISPESL Centro Unico di Prenotazione (CUP) Il Centro Unico di Prenotazione è un sistema unico di intermediazione tra la cittadinanza e le strutture che consente di accedere alle prestazioni ambulatoriali e di diagnostica strumentale erogate dagli ospedali e dai poliambula-

92 68 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap.2 tori distrettuali. Questo sistema omogeneo risponde ai requisiti di innovazione tecnologica e di integrazione con il Sistema informatico locale (Anagrafe assistiti) e consente di gestire, oltre alla prenotazione, le attività di incasso e di rendicontazione. Nel 2011 sono state effettuate in totale prenotazioni, delle quali circa un terzo telefonicamente tramite call center. Nel complesso, tra richieste di prenotazioni ed eventuali successive variazioni o cancellazioni, il CUP ha gestito operazioni. Grafico 2.15 Contatti telefonici in entrata: andamento negli ultimi 2 anni per mese. 45% % % 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Grafico 2.16 Contatti telefonici in entrata: percentuale abbandoni sul totale: andamento negli ultimi 2 anni per mese gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Comunicazione, accoglienza e rapporti con il cittadino Con l avvio del Nuovo Ospedale è stata riorganizzata anche l attività di comunicazione aziendale sia per quanto riguarda le attività di informazione (Ufficio Stampa) che quelle di comunicazione (Ufficio per le relazioni con il Pubblico) al fine di migliorare l informazione, la tutela e la partecipazione dei cittadini, quali interlocutori privilegiati e non solo come destinatari dei servizi aziendali. Si è pertanto provveduto ad attivare una sede dell Ufficio per le Relazioni col Pubblico (URP) nel nuovo ospedale, mantenendo il servizio anche nella sede centrale, dove è attiva una sezione per le attività di informazione. L Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) è, per definizione, il luogo d incontro tra i cittadini e l Azienda Ulss. È stato istituito per facilitare la comunicazione e la partecipazione dei cittadini con la pubblica amministrazione. L Ufficio Relazioni con il Pubblico svolge un importante funzione di mediazione tra l utente e la struttura pubblica.

93 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda 69 I Servizi offerti dall URP: accoglienza ed ascolto (gli utenti accedono al servizio per informazioni, suggerimenti, segnalazioni e reclami); rilevazione della soddisfazione (raccolta segnalazioni e reclami, loro classificazione secondo i parametri regionali, relazione annuale, individuazione delle aree di maggior insoddisfazione e segnalazione del recepito ai responsabili aziendali); diffusione di una cultura del servizio (attraverso campagne informative e partecipazione ad incontri). Cap.2 L URP dispone di un apposita sezione sul sito aziendale ( nella quale Segnalazioni, sono indicati orari e recapiti delle due sedi dell Ufficio, il Modulo per la segnalazione di eventuali suggerimenti/reclami/apprezzamenti, l informativa sulla privacy in merito alle segnala- Reclami e Apprezzamenti zioni e, infine, il collegamento al Portale Sanità Regione Veneto per i reclami sui tempi di attesa relativi a prestazioni specialistiche. La gestione delle segnalazioni pervenute dagli utenti è un azione importante e fondamentale per le organizzazioni e le amministrazioni per due motivi: consente di migliorare il servizio alla luce delle considerazioni provenienti dal cittadino, predisponendo rimedi e azioni correttive o preventive; permette di migliorare la soddisfazione e il consenso attorno alla stessa organizzazione e ai servizi/prestazioni erogati diventa un modo per migliorare e monitorare più in generale la qualità dei servizi e per diffondere l immagine di un organizzazione attenta alle esigenze e ai feedback dei suoi utenti. Tabella 2.14 Segnalazioni dei cittadini Ulss n.4 dal 2009 al Anno Tot. segnalazioni N. reclami N. apprezzamenti N. suggerimenti All URP vengono inviati anche apprezzamenti e suggerimenti. Nel 2012 sono pervenuti 20 suggerimenti e 11 apprezzamenti. I reclami vengono indirizzati al Servizio competente, al fine di fornire risposte il più possibile puntuali e precise. Tabella 2.15 Reclami per Macroarea anno Reclami 2012 suddivisi per Macroarea Numero Percentuale Ospedale % Territorio 31 10% Amministrazione/Servizi centrali 17 6% Prevenzione 3 1% Altro 1 0% Non classificabili 2 0% %

94 70 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap.2 Tabella 2.16 Contenuto dei reclami, suddivisi per macroaspetti, anno Reclami 2012 suddivisi per Macroaspetti Numero Percentuale Aspetti economici % Aspetti tecnico-professionali 40 13% Aspetti relazionali 32 10% Tempo di attesa 25 8% Aspetti organizzativi 18 6% Informazioni 8 3% Strutture e logistica 7 2% Aspetti alberghieri e comfort 1 0% Insoddisfazione generica 2 0% Segnalazione impropria 1 0% % Sono prevalse le segnalazioni in merito ad aspetti economici, in particolare per quanto riguarda il pagamento di ticket. Gli aspetti tecnico professionali, ovvero segnalazioni relative a prestazioni ritenute inadeguate, mancate prestazioni, errori nella procedura, sono al secondo posto con un netto distacco. Altro aspetto oggetto di rimostranze sono stati gli aspetti relazionali, i tempi d attesa e gli aspetti organizzativi. L Ufficio Relazioni con il Pubblico elabora, aggiorna e diffonde la Carta dei Servizi e altro materiale informativo su attività e modalità di accesso, allo scopo di rendere più agevole l utilizzo dei Servizi e delle prestazioni. Inoltre, diffonde comunicati stampa, organizza diversi eventi nel corso dell anno, incluse conferenze stampa, coordina e aggiorna il sito internet aziendale. L URP si occupa della redazione e della pubblicazione del periodico informativo Alto Vicentino, inviato alla popolazione residente nei Comuni del territorio di competenza. Il notiziario presenta le modalità di accesso ai Servizi dell Azienda, informazioni utili, nuovi progetti e approfondimenti volti a promuovere uno stile di vita più sano nella popolazione.

95 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Altri sistemi di informazione rivolti al pubblico Tra principali sistemi di informazione rivolti a cittadini, operatori, imprese vi è il sito internet aziendale, dove è possibile trovare informazioni suddivise nelle diverse aree di interesse. Per quanto riguarda le informazioni generali, sono disponibili i numeri di telefono e mail dei Servizi, indicazioni per raggiungere le strutture aziendali, turni delle farmacie, numeri utili e link utili, l URP e orari del proprio medico di famiglia. Nell Home page sono presentati i Servizi/Unità Operative del Territorio, dell Ospedale, del Dipartimento di Prevenzione, oltre all organizzazione dell Azienda (Atto aziendale, organigrammi strutture, ecc.), curricula vitae e retribuzioni dei dirigenti (Legge n. 69/2009) e dati mensili riguardanti i tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali. Attraverso il sito è possibile inviare mail per prenotare visite ed esami e scaricare i referti di laboratorio on line. Il sito pubblica inoltre i comunicati stampa e le news aziendali e regionali. Cap.2 Carta dei servizi Particolarmente utile è la Carta dei Servizi, un documento in cui sono indicate tutte le informazioni relative ai singoli Dipartimenti e Unità Operative dell Ulss n.4: completo di orari degli ambulatori/reparti/uffici, indirizzi delle strutture e numeri di telefono, Responsabili dei Servizi, modalità di accesso e descrizione delle prestazioni offerte. La carta dei Servizi è reperibile sul sito aziendale o su richiesta all Ufficio Pubbliche Relazioni (URP).

96 72 Capitolo 2. Presentazione dell Azienda Bilancio Sociale 2012 Cap.2

97 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 73 Cap.3 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili

98 74 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Cap Il medico e il pediatra di famiglia Ai Medici di Medicina Generale (MMG) e ai Pediatri di Libera Scelta (PLS) è affidata la tutela della salute degli assistiti residenti nel territorio dell Ulss. Ogni cittadino residente ha infatti diritto all assistenza medica di un MMG o, per i bambini di età inferiore ai 14 anni, di un PLS. Il MMG costituisce il primo contatto del cittadino con il sistema sanitario ed ha il compito di fornire un accesso diretto agli utenti di sua competenza, visitando il paziente in ambulatorio o a domicilio, prescrivendo farmaci ed emettendo certificati di vario tipo. Agisce inoltre da interfaccia tra l assistito e gli altri attori del sistema sanitario indirizzando il paziente verso le cure specialistiche e ospedaliere più appropriate e partecipando alle politiche dell Azienda sanitaria con cui è convenzionato. I MMG e i PLS infatti non sono dipendenti dell Azienda Ulss ma liberi professionisti convenzionati con essa. I Medici e i Pediatri convenzionati con l Azienda Ulss n.4 (vedi anche paragrafo Il Capitale umano ) sono in totale 141 (119 MMG e 22 PLS). Tabella 3.1 Numero di PLS e MMG nel territorio dell Ulss n.4 per distretto. Distretto1 Forma Associativa n PLS componenti Associazioni Associazione Odissea 6 Associazione Thiene 4 Single Point 1 11 Distretto2 Forma Associativa n PLS componenti Associazioni Associazione Futura 2 Associazione Scledum 9 11 Distretto 1 Forma associativa n MMG componenti Gruppo/ Associazione/ Rete Gruppo Age Quod Agis 3 Gruppo Dr. Pizzato-Martini 3 Gruppo Dr. Zancan 4

99 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 75 Distretto 1 Forma associativa n MMG componenti Gruppo Mediconte 11 Gruppo Sinapsi 3 Gruppo Spes 3 Gruppo Verlata 4 Rete Cielo Azzurro 4 Rete El Maranelo 3 Rete Medici Di Famiglia 2 Rete Monticulus 4 Rete Salus 6 Rete Zanè 4 Single Point 2 56 Cap.3 Distretto 2 Forma Associativa n MMG componenti Gruppo/ Associazione/ Rete Associazione Pasubios 3 Associazione Schorso 3 Associazione Sclaedum Medica 5 Gruppo Kos 9 Gruppo Medici Insieme Malo 3 Gruppo Medivalli 6 Gruppo Monte Cengio 3 Gruppo Pharos 4 Rete Agape 7 Rete Gimmy Cricket 4 Rete Il Dirigibile 6 Rete Piovene Rocchette 5 Single Point 5 L Azienda Ulss n.4 da alcuni anni sta incentivando la costituzione di forme associative della medicina convenzionata (UTAP e Medicina di gruppo integrata). Pediatria di comunità Il profilo di salute della popolazione pediatrica costituisce uno strumento importante, a livello territoriale, per identificare i problemi di salute e i loro determinanti e per suggerire le priorità nella programmazione degli interventi. Il panorama della salute della popolazione pediatrica è cambiato negli ultimi tempi: vi sono i bisogni di salute dei bambini con patologie croniche, dei bambini di origine straniera/immigrati e le cosiddette patologie del benessere quali sovrappeso e obesità e le nuove patologie dell adolescenza. Esistono dati di salute della popolazione pediatrica desumibili dai Bilanci di salute che vengono eseguiti ad età filtro dai PLS ai loro assistiti nell ottica di un accompagnamento alla crescita armonica del bambino. I bilanci di salute fatti dai Pediatri ai loro assistiti sono anche bilanci della salute della famiglia, che hanno come obiettivo prevenire situazioni di patologia e di disagio psicosociale. La pediatria di comunità offre ai bambini, dalla nascita ai 14 anni, un servizio di medicina preventiva legata: alla pianificazione e effettuazione delle vaccinazioni previste dal Calendario Regionale Veneto, in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione e i Pediatri di libera scelta; al coordinamento di interventi e percorsi assistenziali dei bambini con patologie; a interventi di promozione ed educazione della salute. 63

100 76 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Cap.3 Svolge le seguenti attività: Vaccinazioni La vaccinazione rimane per il Pediatra di comunità occasione privilegiata di counselling rivolto ai genitori che vanno rassicurati nel difficile ruolo genitoriale. L obiettivo che ci si propone è di rafforzare le competenze dei genitori favorendo così lo sviluppo armonico dei bambini ed evitando le situazioni di disagio. Le vaccinazioni previste dal Calendario Regionale Veneto sono gratuite; gli utenti accedono agli ambulatori vaccinali su invito scritto del Servizio e su prenotazione. Informazione riguardo alle vaccinazioni, invito ed esecuzione delle vaccinazioni previste dal Calendario Regionale Veneto Consulenza pre e post-vaccinale Controllo e segnalazione delle reazioni avverse ai vaccini Aggiornamento Anagrafe vaccinale Coperture vaccinali periodiche Prescrizioni sierologiche per stranieri con assenza di documentazione vaccinale Controllo delle malattie infettive: Indagini epidemiologiche domiciliari o telefoniche in caso di malattie infettive di interesse collettivo Educazione sanitaria del singolo e della famiglia qualora si verifichino malattie infettive Interventi a supporto della famiglia: Corsi pre e post partum rivolti ai neogenitori; Supporto ai genitori in occasione delle tappe vaccinali, per favorire e sostenere le loro competenze genitoriali attraverso il micro counselling su: prevenzione del fumo in famiglia; prevenzione degli effetti gravi degli incidenti in auto; promozione dell allattamento al seno; promozione del consumo di frutta e verdura; promozione dell attività fisica di tutta la famiglia; promozione della lettura precoce; Unità valutative multidisciplinari nei bambini con patologia nei casi in cui richiedano particolare assistenza pediatrica, infermieristica e farmacologica; Unità valutative multidisciplinari nel bambino che necessiti della somministrazione di farmaci salvavita in ambito scolastico; Unità valutative multidisciplinari per favorire la permanenza a casa del bambino con patologie che richiedono particolare assistenza pediatrica, infermieristica e farmacologica; Unità valutative multidisciplinari per favorire la regolare frequenza scolastica del bambino che necessiti della somministrazione di farmaci salvavita o di farmaci indispensabili per una continuità terapeutica programmata. Tutti i neo-genitori vengono contattati telefonicamente; nello spazio della telefonata si affrontano temi di natura relazionale, di puericultura, di informazione sui servizi. Su richiesta o in particolari situazioni e agli stranieri viene proposta la visita domiciliare. AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) Il Piano Socio Sanitario Regionale mira a una radicale riorganizzazione dell assistenza primaria per garantire una maggior continuità dell assistenza anche attraverso la costituzione di équipe multi professionali che vedono coinvolti medici, infermieri, assistenti sociali, specialisti ed altro personale.

101 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili La Continuità assistenziale Il Servizio di Continuità Assistenziale (guardia medica notturna, festiva e prefestiva) garantisce l erogazione delle prestazioni assistenziali territoriali non differibili negli orari in cui il MMG o il PLS non è tenuto ad esercitare l attività. I medici di continuità assistenziale sono dunque parte fondamentale del sistema e fortemente integrati: il servizio di contattabilità è garantito da una centrale operativa unica che, oltre a dare certezza e tracciabilità sulle chiamate, consente di mettere in collegamento il medico con l infermiere reperibile nei turni festivi e/o notturni. La continuità assistenziale è un servizio gratuito ed ha trovato spazi adeguati a Schio, Thiene e ad Arsiero nel Distretto Socio Sanitario. Si può accedere tramite il Numero verde Orari Giorni feriali dalle 20:00 alle 08:00. Giorni festivi dalle 10:00 del giorno precedente la festività alle 08:00 del mattino successivo alla festa. I medici attualmente convenzionati sono 27 e nel 2012 hanno gestito un totale di chiamate (60 chiamate al giorno). L integrazione fra MMG e Medico di Continuità assistenziale è agevolata dall utilizzo di un software adeguato, infatti i medici di continuità assistenziale accedono al fascicolo aziendale del paziente per acquisire le informazioni rilevanti e necessarie, nel rispetto della privacy. I medici di continuità assistenziale sono coinvolti sempre più di frequente in attività diurne strettamente collegate alla gestione di casi complessi domiciliari, ambulatoriali e presso i centri di servizio assieme ai medici del distretto (che fungono da formatori sul campo). Oggi 5 medici di continuità assistenziale sono impegnati per complessive 70 h/sett. in attività diurna: pazienti/visite all anno in strutture intermedie (ospedale di comunità e RSA di riabilitazione), pazienti/visite all anno in ambulatorio, pazienti/visite a domicilio all anno (per il monitoraggio casi complessi). Le aree principali di utilizzo di tali risorse sono: cure palliative oncologiche e non, disturbi cognitivi, gestione delle infezioni e piaghe da decubito, pneumopatie. Cap.3 Tabella 3.2 Dati di attività dei medici di Continuità Assistenziale, Ulss n Medici Ore totali Effettuate Chiamate Complessivamente Gestite Visite di tipo Ambulatoriale Visite di tipo Domiciliare Servizi del Territorio Le strutture territoriali sono dedicate al soddisfacimento dei bisogni di differenti target di popolazione, occupandosi di problematiche non solo sanitarie ma anche sociali: dai minori e le famiglie, dalle categorie di persone fragili (quali le persone anziane, le persone affette da problemi di salute mentale, da disabilità e da problemi di dipendenze). Il Sistema sanitario prevede per questi ultimi in particolare una serie di servizi, prevalentemente a livello

102 78 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 territoriale, ai quali accedono attraverso un percorso definito a livello regionale e aziendale che di fatto inizia nella maggior parte dei casi con la valutazione multidimensionale dell utente Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale Cap.3 L Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale (UVMD), attraverso la valutazione multidimensionale e multiprofessionale (sanitaria, sociale, relazionale, ambientale) elabora un progetto personalizzato degli interventi, individuando la migliore soluzione possibile, anche in relazione alle risorse disponibili ed attivabili (quali professionisti, quali prestazioni, quali servizi, in che misura, con che modalità e per quanto tempo). Tale funzione è supportata da strumenti predisposti dalla Regione Veneto per garantire modalità uniformi di valutazione sul territorio regionale. Uno di questi strumenti è la SVAMA, Scheda per la Valutazione Multidimensionale dell Anziano. La segreteria dell Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale organizza le Unità Valutative Multidimensionali Distrettuali. La UVMD costituisce il punto di accesso a tutti i Servizi Socio Sanitari ed è lo strumento essenziale per garantire l integrazione dei servizi territoriali (Distretto, Comuni e altri soggetti della rete dei servizi) ed ha sede presso la Centrale Operativa Unica del distretto. Sono componenti necessari della UVMD: il Responsabile dell UVMD, il Medico di famiglia e/o il Pediatra, l Assistente Sociale del Comune di residenza. Partecipano inoltre, a bisogno e su richiesta del Responsabile UVMD, professionisti che, con le proprie conoscenze sul caso, possono contribuire alla migliore soluzione del problema. Ad esempio, possono intervenire operatori addetti all assistenza che seguono l interessato, amministratori comunali, ecc. Le aree di intervento che richiedono la valutazione in UVMD, conformemente alle indicazioni regionali sono: Adulti e Anziani accesso a Case di Riposo (Centri Servizi) e Centri Diurni per anziani non autosufficienti; accesso alle prestazioni di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), come definito nell accordo Regionale con i Medici di Famiglia; casi complessi, in integrazione con l Alcologia, il Ser.T., la Psichiatria; accesso alle prestazioni economiche per l assistenza alle persone non autosufficienti nei casi di demenze con gravi disturbi comportamentali. Dipendenze (Ser.T. e Alcologia) inserimento nei programmi terapeutico-riabilitativi, residenziali e semiresidenziali, per le persone affette da doppia diagnosi di tossicodipendenza e disturbo psichiatrico; inserimento nei programmi di reinserimento sociale e lavorativo di persone ex tossicodipendenti ed ex alcol dipendenti. Disabilità accesso a Comunità Alloggio e Centri Diurni, anche per la pronta accoglienza e l accoglienza programmata; accesso a interventi e prestazioni di autonomia personali, aiuto personale e vita indipendente, per la disabilità riconosciuta grave, ai sensi dell art. 3 comma 3 della L. 104/92; casi complessi.

103 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 79 Minori accesso alla Comunità educativa (anche diurna) o familiare; accoglienza presso famiglia affidataria; accesso a Comunità educativa-riabilitativa; accesso all integrazione scolastica; accesso a prestazioni di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), come definite con l accordo Regionale con i Medici di famiglia. Salute mentale accesso a programmi assistenziali finalizzati alla permanenza a domicilio della persona; accesso a Comunità Alloggio e Gruppi Appartamento Protetto; accesso a programmi di reinserimento dopo la permanenza in strutture residenziali; accesso a programmi di inserimento sociale in contesto lavorativo; valutazione e decisione per casi complessi, quali co morbilità gravi e Doppia Diagnosi. Cap.3 Come presentare la domanda di valutazione La domanda per l accesso alla rete dei servizi può essere effettuata: dalla persona in stato di bisogno socio-sanitario, dal tutore/amministratore di sostegno, da un familiare o da chi esercita la potestà genitoriale, da un operatore sociale, socio-sanitario e sanitario che ha in carico la situazione. Per l area adulti anziani la domanda di intervento può essere presentata in qualsiasi punto della rete dei servizi (Distretto o Comune). Nel territorio dell Ulss n.4 è stato istituito uno sportello unico virtuale: Sportello Unico Integrato. L obiettivo è quello di garantire la presa in carico sin dalla comunicazione del bisogno, indipendentemente dal luogo in cui venga raccolto. La moltiplicazione dei punti di accesso permette di aumentare la vicinanza dei Servizi ai cittadini e diminuire gli spostamenti tra uffici diversi: le attività dello Sportello integrato sono svolte nei Comuni e nelle sedi dei servizi distrettuali. Ciò consente al cittadino di recarsi nel posto a lui più vicino e di presentare in quella sede una domanda di accesso. L operatore che raccoglie la domanda fornirà all utente tutte le informazioni sul percorso da attivare. Ricevuta la richiesta di attivazione UVMD, il responsabile effettua una valutazione di appropriatezza della richiesta e della sua priorità, utilizzando tutte le informazioni a sua disposizione. Il tempo di attesa per la valutazione non può superare i trenta giorni. Nel caso in cui il progetto individuale debba subire modifiche sostanziali, potrà essere convocata una nuova UVMD. Lo Sportello consente di: fornire al cittadino informazioni, aggiornate e disponibili on line, relative alle diverse opportunità, risorse, prestazioni, agevolazioni, servizi a domicilio esistenti; proporre al cittadino prestazioni e servizi a lui accessibili, personalizzati in base al bisogno; inoltrare le domande di accesso a prestazioni e servizi ai servizi competenti, in caso di situazioni complesse e/o delicate, che richiedono una successiva valutazione e presa in carico integrata.

104 80 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Cap.3 Gli operatori utilizzano una modulistica specifica volta a uniformare in tutto il territorio le fasi del percorso, che viene informatizzato per renderlo più fruibile a tutti gli operatori coinvolti. Nel 2012 l UVMD ha preso in esame casi e 44 riguardanti residenti domiciliati extra Ulss n.4. Tabella 3.3 SVAMA in UVMD Ulss n.4, anno UVMD Distretti UVMD DSS Breganze UVMD DSS Piovene UVMD DSS Schio UVMD DSS Thiene

105 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili La Centrale Operativa Unica La Centrale operativa Unica di Distretto rappresenta un nuovo modello di presa in carico dei bisogni sanitari e socio assistenziali dell utenza con particolare attenzione alla cronicità complessa, alla adesione ai percorsi di cura e alla continuità di cura. Gli obiettivi fondamentali quindi della Centrale operativa sono: Decodifica della domanda compresa la deospedalizzazione precoce; Valutazione integrata del bisogno Proposta di progetto/i personalizzato/i di assistenza Orientamento ed accompagnamento Integrazione organizzativa e professionale Definizione di percorsi alternativi alla domiciliarità È composta da una equipe multiprofessionale che comprende sia personale medico, infermieristico, assistenti sociali e amministrativi. È attivo un call center, numero verde , attivo con risposta diretta del personale della Centrale Operativa dalle ore 07:30 alle ore 15:30 mentre dalle 15:30 alle ore 07:30 del giorno successivo è attivo un call center esterno con il quale sono stati definiti dei protocolli di intervento e di attivazione dell operatore competente alla presa in carico dell intervento richiesto. A livello organizzativo e funzionale la Centrale operativa è costituita da 4 gruppi di lavoro: Gruppo Unico Dimissioni: con la funzione della presa in carico del paziente fragile ricoverato in unità operative ospedaliere per la definizione del progetto assistenziale individualizzato (PAI) Residenzialità: con la funzione di presa in carico di tutta la domanda di residenzialità sia essa definitiva e/o temporanea e di semiresidenzialità Domiciliarità sociale: con la funzione di monitoraggio e di presa in carico delle situazioni domiciliari fragili dal punto di vista sociale, promuovendo la collaborazione e la sinergia fra Azienda Ulss e Comuni. Domiciliarità sanitaria (cure domiciliari/cure palliative) con la funzione di presa in carico e monitoraggio dell utente fragile complesso dal punto di vista clinico- assistenziale. Cap Assistenza domiciliare integrata (ADI) L Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è una delle modalità più importanti di assistenza sul territorio. Infatti, attraverso l intervento di più figure istituzionali, realizza direttamente al domicilio del paziente un progetto di assistenza unitario, limitato o continuativo nel tempo rivolto prevalentemente, ma non esclusivamente, agli utenti con più di 65 anni. Grafico 3.1 Assistiti ADI per fasce d età anno più di 74 73,4% fino a 64 12,1% da 65 a 74 14,5% In particolare la parte più rilevante riguarda anziani con più di 74 anni (73,4%), l età compresa tra i 65 e i 74 anni occupa il 14,5% mentre gli utenti con meno di 65 anni sono il 12,1% del totale.

106 82 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Gli elementi caratterizzanti questo modello sono la multidisciplinarietà (con l integrazione tra operatori del sociale e del sanitario) e la multi professionalità, grazie al coinvolgimento di diversi professionisti, tra cui medici, infermieri e assistenti sociali. Nell anno 2012 gli assistiti in carico seguiti a domicilio, raggruppati nei vari profili assistenziali, sono stati Tabella 3.4 Utenti in carico al Servizio ADI per profilo assistenziale (considerato un mese tipo: novembre per tutti e tre gli anni) - Cap.3 attività sanitaria dell Ulss n.4. Profilo Adi - A Adi - B Adi - C Adi - D Occasionali Legenda delle forme di Assistenza Domiciliare Integrata: ADI A: assistenza domiciliare riabilitativa integrata. Prevede almeno 4 accessi mensili del terapista della riabilitazione ed eventualmente 4 accessi dell assistente sociale e di un operatore sanitario. ADI B: assist. dom. infermieristica integrata. Prevede almeno 4 accessi mensili di un infermiere ed eventualmente 4 accessi dell assistente sociale e di un operatore sanitario. ADI C: assist. dom. programmata integrata. Prevede almeno 1 accesso mensile del MMG ed eventualmente 4 accessi dell assistente sociale e di un operatore sanitario. ADI D - ADIMED: assist. dom. integrata ADIMED. Prevede la valutazione iniziale (UVMD), almeno 4 accessi mensili del MMG, almeno 2 di un infermiere ed eventualmente 4 accessi dell assistente sociale e di un operatore sanitario. OCCASIONALI: Assist. occasionale (almeno 1 accesso di un operatore per la durata complessiva inferiore ad 1 mese). Gli accessi a domicilio per figura professionale e anno sono di seguito proposti in forma riepilogativa. Nel 2012 il maggior numero di accessi ha coinvolto gli infermieri, quindi i MMG e i professionisti per la riabilitazione. Il medico Specialista è stato richiesto in 964 accessi. Tabella 3.5 Accessi a domicilio per figura professionale ed anno Figura Prof.le FKT INF Medico Specialista MMG - PLS Alcune delle persone assistite da operatori dell Ulss n.4 sono seguite anche dai comuni. Tabella 3.6 Tabella di sintesi anni , profili ADI. Profili degli utenti in carico al servizio Assistenza Domiciliare Integrata e Servizio di Assistenza Domiciliare comunale, attività dei Comuni. Anno Adi-A Adi-B Adi-C Adi-D Acc. estemp

107 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 83 Tabella 3.7 Tabella di sintesi anni , utenti SAD. Anno Minori Adulti Anziani Tot I comuni erogano il servizio denominato SAD (Servizio di Assistenza Domiciliare comunale) con il quale si occupano sia di persone assistite dall Ulss, sia di altre persone che l Ulss non ha in carico Le strutture intermedie RSA di Riabilitazione estensiva L RSA di Cura e Riabilitazione Muzan di Malo mette a disposizione 50 posti, finalizzati alla gestione di pazienti con esiti da ictus o danno ortopedico in fase post-acuta e per pazienti con perdita di autonomia per patologie internistiche varie. Nel 2012 sono state accolte complessivamente 401 persone, con 45 gg di degenza media Ospedale di comunità Sono previsti 10 posti presso l OIC (Opera Immacolata Concezione) di Thiene; nel 2012 ha accolto 205 persone per 17 gg di degenza media. I posti letti disponibili presso la struttura sono finalizzati alla gestione di dimissioni protette, di moduli respiro per pazienti ADI, delle cure palliative e dei pazienti fragili gestiti dai MMG. RSA Muzan di Malo. OIC di Thiene. Cap L Azienda per i malati terminali La sofferenza fisica e mentale è frequente nei malati terminali. I cittadini comunemente temono che la loro sofferenza sarà prolungata e che nessuno la controllerà. Il sollievo dal disagio permette al paziente di vivere il più pienamente possibile e di mettere a fuoco gli aspetti unici presentati dall avvento della morte. Va garantita l assistenza di base ai bisogni della persona, l assistenza psicologica va ampliata anche alle persone considerate significative dal malato, devono inoltre essere garantiti i suoi diritti di persona in fase terminale. È una condizione di sofferenza totale: Fisica, spirituale, sociale, culturale, psicologica: la diagnosi di patologia cronica ad evoluzione incurabile e o se preferiamo infausta, che porterà inevitabilmente ad un solo exitus (decesso). Non c è persona più curabile della persona incurabile! Anonimo Nucleo Cure Palliative In attuazione della LR 7/2009, nel corso del 2010 è stato costituito un nucleo specificatamente dedicato alle cure palliative NCP ed una rete di cure palliative (servizi domiciliari, ambulatoriali, residenziali) in grado di far fronte alle fasi più delicate dell assistenza ai malati in stato di inguaribilità avanzata o a fine vita, nonché di assicurare

108 84 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 l accessibilità ai trattamenti antalgici efficaci per sostenere la lotta al dolore sull intera area del territorio Aziendale L Azienda per i minori e la famiglia Cap I Consultori Familiari Il Servizio eroga interventi di consulenza e di assistenza alla famiglia, alla maternità, ai minori attraverso prestazioni mediche, sociali e psicologiche. Svolge l attività in forma interdisciplinare, in équipe con l apporto di diverse professionalità e in collegamento con gli altri servizi sociosanitari. Vi si può accedere per assistenza psicologica, educativa, sociale e legale al singolo e ai familiari, in caso di problemi personali ed interpersonali legati a un rapporto di convivenza (separazioni) o a uno stato di gravidanza. Offre assistenza sanitaria per la tutela della salute della donna, in caso di gravidanze con problemi psicosociali, nel caso della prevenzione dei tumori dell apparato genitale femminile o di problematiche della menopausa. Il Servizio offre inoltre consulenza ed assistenza psicologica, sociale e sanitaria in caso di interruzione della gravidanza (IVG) nei modi previsti dalla L Fornisce altresì informazioni sulla sessualità, sulla maternità consapevole, organizza corsi di preparazione al parto e affronta le problematiche psicosociali della coppia, della famiglia, della gravidanza, della paternità e maternità responsabili e del singolo, dell infanzia, dei minori. Tabella 3.8 Dati di attività dei Consultori Ulss n.4, anno Consultorio familiare Anno 2012 Dss1 Dss2 Attività Ostetrico- Ginecologica a) n. accessi ostet. ginecologiche n. utenti n. nuovi utenti di cui n. donne in gravidanza n. accessi con l Ostetrica Attività Psico-Scociale a) n. casi seguiti di cui n. nuclei famil. seguiti di cui n. coppie seguite di cui nuovi casi di cui n. mediaz. familiare n. bambini in affido 8 10 n. bambini in casa fam./comun. 5 5 Spazio Adolescenti n. accessi per consul. sanitarie Corso Preparazione Nascita n. accessi per consul. psico sociali n. gestanti partecipanti di cui extracomunitarie IVG n. richieste totali di cui n. rich. di minorenni 4 5 Nel 2012 i nostri consultori hanno effettuato 183 colloqui per IVG, di cui 5 per minorenni. Il prospetto ripropone l andamento delle IVG negli ultimi anni ed evidenzia in particolare il diverso comportamento tra donne con cittadinanza italiana e donne straniere per le quali l incidenza è maggiore, anche se in costante calo. In Italia l Interruzione volontaria di gravidanza (IVG) è sancita dalla L. 194/1978 e può essere effettuata presso le strutture pubbliche del SSN o presso le strutture private convenzionate e autorizzate dalle Regioni entro i primi 90

109 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 85 giorni di gravidanza, oltre i quali è possibile abortire solo nei casi previsti dalla legge. Nel caso di minorenni è necessario l assenso da parte di chi esercita la loro potestà o tutela. La legge indica chiaramente che l IVG non rappresenta un metodo anticoncezionale (L. 194/1978 art. 1) ed esorta le istituzioni (Stato, Regioni, Enti locali), nell ambito delle proprie competenze, a promuovere iniziative per evitare che l aborto volontario sia usato ai fini della limitazione delle nascite. Nell intento di limitare il ricorso a questo tipo di intervento, la stessa legge incarica i Consultori familiari di assistere la donna in stato di gravidanza informandola circa i propri diritti e i servizi sociali, sanitari ed assistenziali offerti dalle strutture operanti sul territorio contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna a ricorrere all IVG. Foto: Ruota degli esposti, apparsa a Napoli per la prima volta nel 1300, Chiesa dell Annunziata. Cap.3 Tabella 3.9 Dati IVG Ulss n.4, anni 2009/2012. Presso ospedali dell Ulss n IVG da parte di assistite con citt. italiana IVG da parte di assistite con citt. non italiana Tot. IVG avvenute presso l Ulss n IVG da parte di assistite residenti con citt. italiana IVG da parte di assistite residenti non con citt. italiana Tot. IVG da parte di assistite residenti nell Ulss n Mobilità passiva Residenti Ulss n.4 con citt. italiana che hanno effettuato IVG fuori Ulss Residenti Ulss n.4 con citt. non italiana o non identificata che hanno effettuato IVG fuori Ulss Totale Residenti Ulss n.4 che hanno effettuato IVG fuori Ulss Tot. IVG riferite a donne residenti Ulss n.4 con citt. italiana N di donne fertili residenti Ulss n.4 con citt. italiana Rapporto % 0,29% 0,33% 0,27% 0,33% IVG riferite a donne residenti Ulss n.4 con citt. non italiana N di donne fertili residenti non italiane Rapporto % 1,58% 1,63% 1,33% 1,24%

110 86 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Cap Il Servizio Accoglienza Famigliare L Azienda si prende cura anche delle coppie/famiglie che scelgono di adottare o avere in affido un bambino: il Servizio Accoglienza Famigliare ne segue l iter ed offre supporto, fornisce consulenza e informazione, grazie ad un team di psicologi e assistenti sociali. Al fine di sensibilizzare e promuovere l affido familiare nel territorio il Servizio istituisce a tal proposito corsi di informazione/formazione per le adozioni e per l affido familiare. Esegue studi di coppie aspiranti all adozione, su mandato del Tribunale dei Minori ed esprime una valutazione delle disponibilità all affido familiare con colloqui psicosociali. Offre sostegno e vigilanza nella fase dell affido preadottivo e nel postadozione, gestendo anche un gruppo di auto mutuo aiuto per genitori adottivi e garantisce formazione continua per le famiglie affidatarie. È il Servizio preposto per coloro che intendono procedere con adozioni nazionali e internazionali. Lo sapevate? Il primo orfanotrofio d Europa fu istituito a Napoli nel 1343 per volere della Regina Sancia d Aragona e del vescovo G. Orsini. A seguire fu il Pio Ospedale della Pietà di Venezia sorto nel 1346 per desiderio di Fra Pietruccio. In Italia la legge 149 del 2001 ha decretato la chiusura degli orfanotrofi, trasferendo i minori in comunità di accoglienza, case-famiglia e dove possibile, presso famiglie affidatarie o adottive. Tabella 3.10 Dati Adozioni e affido Ulss n.4, anno S.A.F., anno 2012 DSS1 DSS2 Adozione N. domande adozione pervenute N. minori seguiti in post adozioni o affido Preadottivo Affido N. famiglie con affido in corso N. famiglie affidatarie disponibili L Unità Operativa Tutela Minori L Unità Operativa Tutela Minori è dedicata alla presa in carico del minore in situazione di rischio e pregiudizio nell ambito delle problematiche della trascuratezza, del maltrattamento, dell abuso sessuale e della sua famiglia. Si occupa pertanto di prevenzione, diagnosi e cura, della valutazione psicologica e sociale del minore, della sua famiglia e del contesto di appartenenza è finalizzata alla conoscenza approfondita della situazione finalizzata a interventi di sostegno alla genitorialità e nei casi più gravi di interventi di temporanea sostituzione di competenze genitoriali compromesse per proteggere lo sviluppo evolutivo del minore. Il Servizio si avvale di un modello di intervento multi professionale e di rete, integrato con le unità operative interaziendali, con enti e strutture del territorio e con le istituzioni della giustizia minorile. Assumono in questo contesto particolare rilevanza gli interventi di sostegno alla genitorialità, incontri di verifica con il minore e la famiglia degli interventi in atto ed interventi di sostegno e controllo delle situazioni in carico, anche su mandato dell Autorità Giudiziaria. Il 2012 vede 31 minori ospitati in strutture e 51 presso famiglie affidatarie Il servizio di Neuropsichiatria, Psicologia e Riabilitazione Età Evolutiva Il servizio di Neuropsichiatria, Psicologia e Riabilitazione Età Evolutiva è rivolto a bambini e adolescenti affetti da patologia a carico del Sistema Nervoso Centrale o Periferico, da patologia neuromotoria, da ritardi intellettivi o difficoltà di apprendimento, da deficit sensoriali, da disturbi del linguaggio e della comunicazione, da problematiche di tipo psichiatrico, psicologico e relazionale.

111 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 87 L intervento nelle problematiche infantili tende ad essere unitario e coordinato con una presa in carico globale del paziente e, molto spesso, della sua famiglia, attraverso la cooperazione di più professionalità, il coordinamento con altre équipe e figure professionali e in stretta integrazione con il Pediatra di libera scelta ed il medico di famiglia. Le attività del servizio, rivolte ai minori, sono di tipo medico, psicologico, riabilitativo. Gli interventi nei casi più complessi, sono integrati da attività di sostegno a livello familiare, scolastico, sociale e con la rete dei servizi socio assistenziali ed educativi, pubblici e privati convenzionati. Oltre alle attività diagnostiche e riabilitative di base, si sono creati degli ambulatori specifici per alcune aree, quali: Ambulatorio integrato per la promozione dello sviluppo del bambino in collaborazione con la pediatria ospedaliera e il servizio di Recupero e Riabilitazione Funzionale. Da gennaio 2011 l Azienda ha attivato questo ambulatorio con la presenza di un gruppo multidisciplinare, dedicato all individuazione precoce delle anomalie dello sviluppo, per il riconoscimento tempestivo delle sequele neurologiche, neurosensoriali e comportamentali dei bambini. È rivolto ai prematuri < 32 settimana di gestazione, ai prematuri con peso inferiore ai gr., ai neonati con sofferenza del sistema nervoso centrale e patologie genetiche, metaboliche e malformative, dimessi dalla Pediatria dell Ospedale o provenienti da altri nosocomi, ma residenti nella nostra Ulss. La metodologia utilizzata è l esame neuro evolutivo, frutto dell integrazione fra la semeiotica neuro evolutiva di Milani Comparetti, la valutazione comportamentale di Brazelton e la semeiotica del General movements (GMS) di Prechtl. L Azienda ha attivato l Ambulatorio Autismo e Disturbi Gravi dello Sviluppo, in collaborazione con il Servizio Disabilità, per piccoli pazienti da 0 a 5 anni. Nel 2005 si è costituito un gruppo multidisciplinare sovradistrettuale volto ad offrire un intervento psicoeducativo moderno, intensivo e precoce, con uno stretto intreccio sanitario e socioeducativo. Le linee di intervento proposte rispettano quanto diffusamente sostenuto nella letteratura internazionale per quanto riguarda la complessità e problematicità dell inquadramento diagnostico e della presa in carico terapeutica dei Disturbi Generalizzati dello sviluppo e di Patologie plurime in cui sia presente una complessità di situazioni da richiedere una presa in carico speciale. L attività dell ambulatorio è in linea con quanto indicato nelle Linee di indirizzo regionali per i Disturbi dello spettro autistico (DGR n del 28 dicembre 2012). L ambulatorio effettua la diagnosi precoce e provvede all adozione del modello cognitivo neocomportamentale. Lo scopo è di intervenire in modo rapido e mirato, definendo un programma educativo individualizzato e prevedendo l eventuale riabilitazione con il coinvolgimento attivo dei genitori. Si tratta di una problematica complessivamente delicata e difficile da gestire, per la quale è indispensabile la globalità della presa in carico, alla quale provvedono tutte le figure professionali che si adoperano per la cura dei Curiosità Prima del XX sec. non esisteva il concetto clinico di autismo. Nell antichità e nel folklore europeo si attribuiva l autismo e altri disturbi alle fate, che si credeva sostituissero di nascosto i propri neonati, denominati Changeling o Servan, con quelli umani. piccoli affetti da tale patologia anni * 2005/ Dist. generalizzati sviluppo F Cap.3 * i numeri non si mantengono costanti poiché ogni anno ci sono delle entrate nei primi anni e delle uscite dopo il 18 anno, che sono variabili. Ulss n.4 popolazione minori 0-17: circa Ambulatorio per la psicopatologia dell adolescente e del preadolescente. Da gennaio 2013 è partito un gruppo di lavoro dedicato composto da operatori del Servizio di NPI delle due sedi (Psicologi, Neuropsichiatri Infantili e Assistente sociale). L esigenza era di creare una procedura di consulenza in ambiente ospedaliero e di continuità assistenzia-

112 88 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 le Ospedale Territorio fra le unità operative di NPI e il reparto di pediatria e il pronto soccorso, per affrontare in modo integrato le emergenze legate alla psicopatologia grave dell età evolutiva e per favorire una adeguata e precoce presa in carico dei disturbi. È apparso perciò prioritario disciplinare questo tipo di interventi con l elaborazione di protocolli con le unità operative coinvolte. L ambulatorio è rivolto a bambini e ragazzi (8-18 anni) con sintomatologia psichiatrica in particolare in relazione a tentato suicidio, gravi agitazioni psicomotorie, disturbi della condotta con comportamenti etero ed auto lesivi. Cap.3 Modalità operative In caso di arrivo in pronto soccorso di un bambino/adolescente con un disturbo fra quelli sopra menzionati, il PS attiva la guardia medica psichiatrica che fornirà consulenza. Nei casi in cui si rilevi la necessità, verrà deciso per un ricovero nel reparto di pediatria. La pediatria ospedaliera attiva la consulenza del NPI del servizio territoriale che verrà svolta nel giro di 24 ore e che si manterrà costante per tutto il periodo di ricovero in ambito ospedaliero concordando la terapia in atto e iniziando la presa in carico del bambino e della sua famiglia. Al momento della dimissione dal Reparto la cura verrà continuata a livello ambulatoriale presso la unità operativa di Neuropsichiatria territoriale in cui funziona un ambulatorio integrato per la psicopatologia dell adolescente e del preadolescente. Altre aree specifiche di intervento riguardano inoltre gli adempimenti previsti per l accertamento, l integrazione e l inserimento scolastico degli alunni portatori di handicap (L. 104/92) L Azienda per le persone anziane Strutture residenziali e semiresidenziali Le strutture residenziali sul territorio sono ben distribuite come dimostra la cartina sotto riportata:

113 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 89 Nella tabella seguente, in dettaglio l elenco dei posti residenziali presso i Centri Servizi. Tabella 3.11 Centri Servizi nei comuni dell Ulss n.4 e posti letto. Centro di Servizi 1 Comune Tot. di cui religiosi I livello A. Rossi Arsiero A. Penasa Valli del Precalcino II livello II Stati livello Veget. Alzh. SAPA 2 Perm. Hosp. I liv. relig. Autosuff. Comunale di Caltrano Caltrano Autosuff. religiosi Casa Charitas Schio Casa Nostra Valdastico Casa Panciera Schio IPAB La Pieve Breganze La Casa Baratto Schio La Casa Valbella Schio Muzan Malo O.I.C. Thiene San Giuseppe Pedemonte Villa S. Angela Breganze Villa Miari Santorso I Centri Diurni per anziani non autosufficienti presenti nel territorio dell Ulss n.4 sono due: CD Comunale Brolatti a Marano Vicentino ed il CD La Compagnia a Breganze dell IPAB La Pieve. Cap Soggiorni climatici per anziani e Turismo sociale È un servizio che ogni anno, su delega dei 32 Comuni dell Ulss n.4 Alto Vicentino e in convenzione con il Comune di Dueville, organizza Soggiorni Climatici e Turismo Sociale. Il Servizio ha l obiettivo di promuovere e favorire la socializzazione, di fornire nuovi stimoli, di conoscere nuovi ambienti, favorendo il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute fisico e mentale. I soggiorni sono rivolti ai cittadini in età superiore ai 60 anni residenti nei comuni dell Azienda Ulss n.4 (può essere inferiore ai 60 anni nel caso di persone diversamente abili, coniuge di un sessantenne o la necessità di effettuare le cure termali). Vengono proposti soggiorni al Mare, Montagna, Lago e alle Terme in primavera e autunno. Per ogni turno e per tutta la durata del soggiorno (15 gg) è garantita la presenza un operatore sanitario e un animatore. Soggiorno marino per persone parzialmente o totalmente non autosufficienti presso strutture che possano offrire all ospite una sistemazione priva di barriere architettoniche. È garantita una adeguata assistenza che prevede un operatore ogni due ospiti. Percorsi benessere: da fine giugno e per tutto luglio per 12 giorni, si possono effettuare le cure termali in giornata a Abano-Montegrotto e a Recoaro Terme. I percorsi sono dedicati a tutte le persone che per vari motivi non hanno la possibilità di assentarsi da casa per 15 giorni consecutivi, ma hanno la necessità di fare le cure termali. 1 Nell Ulss n.4 è presente anche la struttura Casa Annunziata a Schio, con 42 posti per autosufficienti e 25 posti per non autosufficienti non accreditabili di impegnativa regionale di residenzialità. 2 Sono un di cui (compresi nei) dei posti complessivi come II livello.

114 90 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Itinerari Turistici Culturali. Hanno la durata di un giorno, prevedono un pranzo con menù tipici di stagione e la presenza per tutta la giornata di accompagnatrice e guida turistica. Vacanze Attive a Posina: da maggio ad ottobre si mettono a disposizione appartamenti accoglienti, in posizione centrale e panoramica per vacanze rigeneranti a contatto con la natura. Cap Dimissioni Protette La dimissione protetta è un progetto di tutela della persona fragile : con questo termine si individuano le persone a rischio sia per le condizioni cliniche precarie che per la mancanza di un adeguato supporto di reti famigliari, amicali o parentali e, a volte, per inadeguatezza socio-economica. Tale modalità di presa in carico si prefigge quale obiettivo primario la riduzione dei ricoveri inappropriati - cioè di persone che potrebbero trovare a domicilio le stesse garanzie di cura che in ospedale- e la riduzione dell ingresso in strutture residenziali (case protette ed RSA) e di migliorare la qualità della vita dei pazienti e di chi presta loro le cure (caregiver). La maggior parte dei pazienti presi in carico dalle dimissioni protette tornano al proprio domicilio, seguiti dal medico di famiglia e dall infermiere. Il percorso Dimissioni Protette dell Ulss n.4 si avvia con la segnalazione da parte delle unità operative ospedaliere per i pazienti non conosciuti dal Territorio ed autonomamente, invece, al momento del ricovero per tutti i pazienti fragili per i quali sono già attivi a domicilio accessi di operatori del territorio (MMG, Assistenza sociale, assistenza infermieristica). Il dato sotto riportato si riferisce quindi ai pazienti seguiti durante l iter ospedaliero e accompagnati nel progetto di dimissione. Grafico 3.2 Dimissioni protette Ulss n.4, anno 2012 per reparto di dimissione Neurologia 131 6% Geriatria % Chirurgia % Ortopedia 134 6% ORL 74 3% Urologia 54 2% Medicina % Il Dipartimento medico vede la maggioranza di dimissioni protette che rappresentano il 74% del totale con casi; il Dipartimento chirurgico ha un 26% con 565 casi.

115 MMG Infermiere MMG C.D. integrate multiprofessionali FKT infermiere MMG Assistente sociale e MMG RSA Osp. com. hospice C.R. Trasf. Rep. Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 91 Il grafico che segue riporta la distribuzione in percentuale delle dimissioni potette per Unità Operativa di dimissione. Grafico 3.3 Destinazione pazienti in dimissione protetta. 38% Destinazione di pazienti in dimissione protetta 24% 10% 12% 3% 1% 1% 3% 2% 2% 3% Cap.3 Dimessi a domicilio (1370) Dimessi in struttura (349) Deceduti Dato non codificato Nel 2012 sono stati seguiti 30 pazienti in più rispetto al Segnalazioni dalle Unità Operative dei pazienti non conosciuti: 326. UVMD per la definizione di un adeguato progetto socio-assistenziale o socio sanitario individuale: 401. Segnalazioni di interventi sociali direttamente dall Assistente sociale: 264. Pazienti con residenza fuori Ulss: Vaccinazioni per gli anziani Il Servizio Igiene e Sanità Pubblica ha svolto come ogni anno la compagna vaccinale anti-influenza sulla popolazione anziana ultra sessantacinquenne e la compagna di copertura tetano in adulti >65 anni (rivolta ai nati nel 1946). Tabella 3.12 Vaccini eseguiti sulla popolazione anziana nel Tipo vaccino Indicatore Copertura Ulss n.4 Campagna antinfluenzale anziani (adulti >65 anni) % anziani vaccinati 65% Stagione 2011/2012 Copertura tetano in adulti >65 anni (coorte 1946) % adulti>65 anni vaccinati per tetano 62.5% L Azienda per le persone con disabilità La disabilità, secondo la definizione dell Organizzazione Mondiale della Sanità, è il risultato dell interazione tra una condizione di salute ed un ambiente sfavorevole: significa considerare la disabilità un problema che non riguarda i singoli cittadini che ne sono colpiti e le loro famiglie ma l intera comunità e richiede uno sforzo ed una collaborazione di tutte le sue componenti.

116 92 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Il forte accento posto sull ambiente, in quanto fattore che influenza in maniera direttamente proporzionale il grado di disabilità, orienta i servizi e la ricerca verso nuove scelte operative: l ambiente è inteso come spazio fisico, spazio sociale e relazionale così da favorire gli elementi facilitanti e ad eliminare le barriere. L L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ribadisce che la persona, coadiuvata dalla sua famiglia, deve poter scegliere, tra tutti gli interventi e gli ausili possibili, quelli che rispondono meglio ai suoi bisogni. Il ruolo degli operatori è quindi di identificare assieme alla persona, sulla base di una attenta valutazione delle sue capacità e dell ambiente che la circonda, quali sono le opzioni migliori per una miglior qualità di vita, sostenerla e accompagnarla in questo percorso. Cap L Unità Operativa Disabilità L unità operativa Disabilità è presente in entrambi i Distretti con un équipe multidisciplinare (Assistenti sociali, Educatori, Psicologo, Operatori) ed agisce in raccordo con il medico di medicina generale, integrandosi con i servizi territoriali distrettuali. Diversi servizi aziendali si occupano dei vari aspetti legati alla disabilità, sia da un punto di vista clinico e riabilitativo (es. unità operativa Neuropsichiatria infantile, unità operativa Recupero e rieducazione funzionale), che sociale (unità operativa Disabilità e Servizio Integrazione Lavorativa Area Svantaggio). Il servizio promuove progetti personalizzati offrendo una serie di interventi sociali, socio-sanitari ed educativi: i progetti Caleidoscopio, Immagine: Progetto Arti e Mestieri, per Piccola Oasi, Arti e mestieri propongono interventi educativi ed assistenziali rivolti ai minori, in stretto raccordo con il Servizio NPI, pro- ragazzi con disabilità lieve. muovendo autonomie personali e sociali; i progetti di aiuto personale e di vita indipendente (ma anche accoglienze diurne e residenziali temporanee, ecc.) sono finalizzati al mantenimento della persona al proprio domicilio e nel proprio contesto di vita. In questo ambito assistenziale è possibile rilevare numerose tipologie di utenti. Dei minori si è già trattato sopra, ora è opportuno distinguere due macro categorie: i disabili fisici e quelli psichici; si assiste talvolta ad una commistione di entrambe in un unico paziente (ad es. l anziano con problemi motori e affetto da Alzheimer o un soggetto disabile psichico ed anche fisico, l adulto con disturbi mentali e problemi di dipendenza, ecc.) e ciò comporta un intervento coordinato per molteplici aspetti. L azienda si occupa della disabilità rivolgendosi all utenza da 0 a 65 anni, ovvero prende in carico la persona con disabilità nel percorso di vita: inizia alla nascita e prosegue fino al passaggio all età anziana, modulandosi in sintonia con i cambiamenti e le diverse esigenze espresse dalla persona e dalla famiglia, con aiuti a partire dall integrazione scolastica negli asili nido, all inserimento in centri diurni per ragazzi ed adulti, fino alla residenzialità. Tabella 3.13 Attività dei Servizi Disabilità, anno 2012, Ulss. Unità operativa Disabilità DSS 1 e 2 (utenza seguita 0-65 anni) Anno 2012 DSS 1 DSS 2 Tot. Utenti in carico Minori Adulti Segretariato sociale Utenti minori ed adulti

117 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 93 Unità operativa Disabilità DSS 1 e 2 (utenza seguita 0-65 anni) Anno 2012 DSS 1 DSS 2 Tot. Interventi per minori Utenti in Assistenza scolastica Interventi domiciliarità Progetti Promozione autonomia personale Progetti Aiuto personale Progetti Vita indipendente Altri progetti di supporto alla domiciliarità Assistenza semiresidenziale e residenziale Utenti in Centri diurni a gestione diretta Utenti in Centri diurni gestione convenzionata Utenti in struttura residenziale Sul sito aziendale è reperibile la mappa delle strutture per disabili nell Ulss n.4 e una guida sui Diritti dei cittadini con disabilità, all indirizzo: _disabili Cap Il Servizio di Integrazione Scolastica Il Servizio di Integrazione Scolastica si rivolge agli studenti con disabilità che frequentano la scuola dell obbligo (come da L. 104/92: tutti gli ordini di scuola, inclusi asili nido). Gli enti interessati, la scuola in primo luogo, ma anche le aziende Ulss, i Comuni, le Province, si coordinano per favorire l inserimento scolastico di ogni studente che presenta una forma di disabilità. L Azienda Ulss n.4 offre i seguenti servizi: individuazione degli alunni con disabilità e rilascio della relativa Certificazione clinica: atto formale indispensabile per l attivazione di tutte le forme di sostegno previste dalla L. 104/92 per gli alunni con disabilità, attività diagnostica e certificativa svolta da NPI e Psicologi del Servizio; accompagnamento nel percorso scolastico: il Servizio di Neuropsichiatria, Psicologia e Riabilitazione dell età evolutiva prende in carico lo studente e collabora con la scuola per azioni finalizzate all apprendimento e all integrazione e per l elaborazione del Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e del Piano Educativo Individualizzato (PEI); assistenza all integrazione scolastica per studenti con grave limitazione dell autonomia personale: questo tipo di assistenza specialistica è a carico delle Aziende Ulss, su delega dei Comuni, per gli alunni con disabilità psicofisica, e a carico

118 94 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 dell Amministrazione Provinciale per quelli con disabilità sensoriale. L Azienda Ulss in accordo con la famiglia e la scuola provvede ad assegnare degli operatori di assistenza ad alunni che frequentano asili nido e scuole di ogni ordine e grado. Gli operatori di assistenza richiesti vengono assegnati da parte del Servizio Disabilità che tramite i propri Educatori e in collaborazione stretta con la NPI, dà gli indirizzi operativi specifici per il caso e supervisiona gli interventi svolti, sempre in collaborazione con gli insegnanti della Scuola frequentata; orientamento al termine del percorso scolastico: i servizi dell Ulss, in collaborazione con la scuola, aiutano la persona con disabilità e la sua famiglia ad individuare delle soluzioni compatibili con il grado di competenza e di autonomia raggiunto. Cap Accoglienza semiresidenziale (Centri diurni) Tra gli interventi più significativi, riservato a persone con grave disabilità, vi è l inserimento in Centro Diurno (CD). Il CD, previsto dalla LR. 22/2002, è un servizio a carattere diurno rivolto a persone con disabilità con diversi profili di autosufficienza, che fornisce interventi a carattere educativo-riabilitativo-assistenziale. Alle persone accolte viene garantita, mediante la definizione di progetti personalizzati condivisi con la famiglia, una gamma di interventi finalizzati al benessere globale della persona. Le attività svolte sono destinate allo sviluppo/mantenimento di abilità e competenze nell autonomia personale, nella relazione e nella socializzazione. I destinatari sono persone adulte con disabilità in possesso di certificazione di handicap grave ai sensi della L. 104/92 residenti nel territorio dell Azienda Ulss n.4. Il servizio viene fornito settimanalmente, nella fascia oraria compresa tra le ore 08:00 e le ore 16:30 e prevede mensa e trasporto. I servizi sono gratuiti, tranne forme di compartecipazione alla spesa condivise tra soggetti gestori e famiglie. I Centri diurni presenti nel territorio dell Azienda Ulss n.4 sono gestiti direttamente dell Ulss n.4 o dati in convenzione da parte del terzo settore. CD a gestione diretta: Centro diurno di Lugo di Vicenza; Centro diurno di Malo; Centro diurno di Chiuppano. CD in convenzione con il terzo settore: 3 centri diurni ANFFAS: Valbella a Schio; CD di Torrebelvicino; CD Seghe di Velo a Velo d Astico; Centro diurno G. Tapparelli, Cooperativa Sociale Schio Solidale, Schio; Centro diurno Cooperativa Sociale Verlata, Villaverla; Centro diurno Vita Indipendente, Ipab La Pieve, Breganze; Centro diurno Casa Enrico, Associazione Il Filo di seta, Fara Vicentino Accoglienza residenziale I servizi residenziali si rivolgono a persone con disabilità che, per diverse ragioni, sono impossibilitate a rimanere nel nucleo familiare di origine o nel proprio domicilio, anche se supportati da altri tipi di intervento; si distinguono in: Residenze Sanitarie Assistite (RSA): destinate a disabili adulti con gravi limitazioni dell autonomia personale ed elevato bisogno socio-sanitario ed assistenziale. Hanno una capacità ricettiva minima di 20 ospiti e massima di 40.

119 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 95 Comunità Alloggio: accolgono utenza con minor bisogno di assistenza sanitaria, prive di nucleo familiare e forniscono accoglienza e gestione della vita quotidiana. Sono organizzate per nuclei di 8 posti ai quali si possono aggiungere 2 posti in pronta accoglienza o accoglienza programmata. Sia le Rsa che le Comunità Alloggio offrono accoglienza residenziale temporanea o permanente a seconda dei bisogni delle persone. L Accoglienza temporanea consente alle famiglie di essere in qualche momento sollevate dalla cura che il proprio congiunto disabile richiede, per potersi così rigenerare, o di offrire soluzioni al verificarsi di situazioni di emergenza dovute alla momentanea impossibilità di assistenza da parte dei familiari. Destinatari sono esclusivamente persone adulte con disabilità in possesso di certificazione di handicap grave ai sensi della L. 104/92 residenti nel territorio dell Azienda Ulss n.4. I servizi prevedono una compartecipazione alla spesa da parte dell utente, della famiglia o eventualmente, in caso di gravi problemi di natura economica, da parte del Comune di residenza. Sono presenti nel territorio: Rsa Il Cardo (38 posti) a Montecchio Precalcino, Rsa Villa Miari (11 posti) a Santorso, Comunità Alloggio Abilè (20 posti) a Schio, Comunità Alloggio Lisa (10 posti) a Villaverla. Sono possibili inserimenti anche in strutture fuori Ulss. Cap.3 Il Centro di Riabilitazione Neurocognitiva Il Centro di Riabilitazione Neurocognitiva è un servizio collocato presso la struttura Villa Miari di Santorso ed è dedicato al trattamento riabilitativo, con il metodo Perfetti, delle lesioni al sistema nervoso centrale. Sono previsti 10 posti letto residenziali e 5 semiresidenziali Gruppi appartamento protetto Negli ultimi anni sono stati attivati anche servizi residenziali a bassa soglia attraverso il progetto Le chiavi di casa, supportato dalla Fondazione di Comunità Vicentina per la Qualità di Vita, destinati a persone con disabilità con un discreto grado di autonomia. Nell ambito dei progetti di residenzialità per le persone disabili, i gruppi appartamento protetto (GAP) sono strutture a bassa soglia, soluzioni abitative rispondenti ai bisogni della popolazione con disabilità, compresi servizi domiciliari di supporto all autonomia abitativa. I GAP sono destinati a persone disabili, con buona autonomia residua, che restano privi di famiglia. Ogni struttura è organizzata a moduli di 4 appartamenti individuali. I gruppi appartamento (ciascuno con 4 appartamenti) presenti sono: Casa in Fiore a Santorso, Casa di Piero a Villaverla, Castelletto a Breganze; 2 appartamenti a Piovene L Azienda per la salute mentale Il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) Il Dipartimento di Salute Mentale si compone di due Centri di Salute Mentale (CSM): a Thiene e a Schio. Inoltre è presente il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) che consta di 16 posti. Accanto alla disabilità fisica sono razionalmente distribuiti sul territorio anche le strutture e i Servizi che si occupano di Salute Mentale. Il CSM è il luogo di coordinamento degli interventi di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e reinserimento sociale nel territorio di competenza. Definisce ed attua i programmi personalizzati di cura con interventi ambulatoriali, domiciliari, semiresidenziali (Centro Diurno) e residenziali (Comunità). Svolge funzioni

120 96 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 di ascolto, accoglienza, filtro e valutazione della domanda in situazioni di disagio psichico con definizione dei relativi interventi. Il Centro di Salute Mentale si occupa delle persone adulte (più di 18 anni) con disturbi psichici, i loro familiari oppure altre figure che si trovano a contatto con persone che presentano un disturbo psichico (medico di base, operatori sociali, parenti). Il CSM effettua tutte le visite necessarie (prime visite mediche ambulatoriali, visite mediche di controllo e visite urgenti) e svolge colloqui psicologici con valutazione. Interventi specifici sono attuati attraverso la psicoterapia individuale e di gruppo ma anche offrendo cure e sostegno alla persona ed ai familiari con interventi ambulatoriali e domiciliari. L attività è erogata presso la CTRP, presso le Comunità alloggio, appartamenti protetti, RSA, case famiglia e centri diurni, come è meglio rappresentato nel prospetto sottostante. Cap.3 Tabella 3.14 Utenti e giornate di assistenza per sede Ulss n.4, anno Utenti Giorni assistenza CTRP: Comunità terapeutica riabilitativa protetta CA: Comunità alloggio GAP: Gruppo appartamento protetto Struttura residenziale RSA: Residenza sanitaria assistenziale Struttura residenziale GAS: Gruppo appartamento sociale Struttura residenziale: Casa famiglia CD: Centro diurno Progetti Personalizzati 26 nota Il dettaglio sull attività del Dipartimento Salute Mentale anno 2012, e precedenti, è esposta nella tabella seguente. Tabella 3.15 Principali attività svolte dal Dipartimento di Salute mentale negli anni 2010, 2011 e Dipartimento di Salute Mentale Ricoveri ospedalieri di cui in TSO Ricoveri in Day-hospital psichiatrico Pazienti seguiti Prestazioni mediche ambulatoriali (nomenclatore) Prestazioni psicologiche (colloqui, esami testistici, psicoterapie individuali/di coppia/familiari /di gruppo) n.c Pazienti con programmi semiresidenziali nei Centri Diurni (TOTALI) di cui in Centro Diurno CSM Thiene (gestione diretta) di cui in Centro Diurno CSM Schio (gestione diretta) di cui in Centro Diurno Azimut Mano Amica (gestione privata) di cui Centro Diurno Occupazionale Dueville cooperativa Libra (gestione privata) Pazienti con programmi residenziali di cui CTRP Spaziolibero (gestione pubblico-privato) Progetti Personalizzati: sono progetti innovativi non codificabili in giornata ma in attività.

121 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 97 Di seguito le principali diagnosi dei dimessi nell anno 2012: DRG N. SDO Abuso o dipendenza da alcool/farmaci senza terapia riabilitativa senza CC 43 Avvelenamenti ed effetti tossici dei farmaci, età > 17 anni senza CC 5 Disturbi della personalità e del controllo degli impulsi 4 Disturbi mentali dell'infanzia 5 Disturbi organici e ritardo mentale 6 Nevrosi depressive 16 Nevrosi eccetto nevrosi depressive 65 Psicosi 157 Reazione acuta di adattamento e disfunzione psicosociale I dimessi sono affetti per la metà dei casi da psicosi. La distribuzione in percentuale delle diagnosi principali degli utenti del Dipartimento sono riportate nel grafico seguente. Cap.3 Grafico 3.4 Diagnosi principale dimessi Psichiatria, anno Psicosi; 50% Reazione acuta di adattamento e disfunzione psicosociale; 5% Abuso o dipendenza da alcool/farmaci senza terapia riabilitativa Avvelenamenti ed effetti senza CC; 14% tossici dei farmaci, età > 17 anni senza CC; 1% Nevrosi eccetto nevrosi depressive; 20% Particolare nota merita l impegno di reinserimento in collaborazione con il SILAS allo scopo di promuovere l interfaccia con il contesto socio-lavorativo del territorio. Anche per quanto concerne l attività riabilitativa promossa dai Centri Diurni si è registrato un consolidamento dell attività riabilitativa semi-residenziale. Disturbi della personalità e del controllo degli impulsi; 1% Disturbi mentali dell'infanzia; 2% Disturbi organici e ritardo mentale; 2% Nevrosi depressive; 5% Tabella 3.16 Servizi di Salute Mentale nell Ulss n.4 (completa dei servizi convenzionati e dei servizi ambulatoriali presenti nelle varie sedi distrettuali) Salute Mentale Strutture Convenzionate Utenti Giorni assistenza Comunità Alloggio Comunità alloggio estensiva Gruppi Appartamento Centri Diurni CTRP Modulo Respiro

122 98 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale L Azienda per le dipendenze Il Ser.T. è situato in Via San Rocco, 50 a Thiene e le modalità di accesso prevedono: Tossicodipendenze accesso libero o su invio del medico curante per prime visite o consulenza familiare; accesso programmato (anche su appuntamento telefonico) per prime visite, visite di controllo, consulenze utenti ed altri servizi. Cap.3 L accoglienza non prevede liste di attesa né ticket da pagare e le richieste per le visite mediche trovano risposta in giornata o al massimo il giorno successivo. Nel 2012 il Dipartimento delle Dipendenze ha seguito complessivamente utenti. Di questi, 738 sono tossicodipendenti, dei quali il 18% sono donne ed l 82% sono maschi. Nel 2012 si sono registrati 137 nuovi casi. Delle persone seguite, 45 rappresentano casi di doppia diagnosi, ovvero si tratta di soggetti che oltre alla dipendenza da sostanze hanno patologie psichiatriche. Nell ambito del progetto Gravidanze consapevoli sono state effettuate 88 consulenze, con l invio di 49 ragazze al Consultorio Familiare. Tra il 2010 ed il 2012 vi sono state 9 gravidanze e 4 I.V.G. Al 31/12/2012 sono in carico anche all unità operativa Malattie Infettive 70 utenti del Ser.T. Nel solo anno 2012 i pazienti in carico sono stati 21; di questi, 10 hanno iniziato il trattamento per l epatite cronica HCV trattata con Interferone. Gli utenti tossicodipendenti inseriti in comunità terapeutiche nel 2012 sono stati 72, di cui 57 maschi e 15 femmine per un totale complessivo di giornate di presenza pari a Le strutture del Privato sociale, componenti il Dipartimento, preposte all assistenza, cura e riabilitazione delle tossicodipendenze sono le seguenti: Nominativo Sede Legale Recapito telefonico Fondazione San Gaetano ONLUS Vicenza - Via Bgt. Monteberico, / Centro Vicentino di Solidarietà - Ce.I.S. ONLUS Schio - Via Lago di Vico, / Comunità Cà delle Ore - Coop. Sociale Breganze - Via Brogliati Contro, / Associazione Il Borgo ONLUS Schio - Via D. Manin, / Sono continuate anche per tutto l anno 2012 le attività svolte nell ambito del progetto Servizio Territoriale Occuparsi rivolto ad utenti in situazione di marginalità sociale, che ha coinvolto 35 pazienti in situazione di grave disagio di cui 6 alcolisti, 1 giocatore d azzardo patologico ed 28 persone con problemi di tossicodipendenza. L obiettivo del progetto è quello di migliorare la compliance terapeutica, prevenire ricadute, favorire una stabilità psicorelazionale nel tempo, nonché sostenere le autonomie personali e sociali in modo tale da limitare il ricorso a strutture terapeutiche e/o a ricoveri impropri. Le attività proposte si svolgono prevalentemente in un laboratorio occupazionale, che per l anno 2012 registra un numero di giornate di presenza, e prevedono inoltre gruppi di auto-aiuto e gestione di momenti ludico-ricreativi nel tempo libero. Si rileva, inoltre, per l anno 2012, la prosecuzione degli inserimenti presso il Centro di pronta accoglienza denominato Casa Bakhita ed in convenzione con il Comune di Schio, rivolti a persone con problemi abitativi ed in situazione di disagio sociale. Nel corso dell anno sono state accolte 19 persone (di cui 7 con problemi di alcoldipendenza e 12 con problemi di tossicodipendenza) per un totale di giornate di presenza.

123 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 99 Tabella 3.17 Dati tossicodipendenze, anno Gestione casi di dipendenza Numero utenti 738 di cui nuovi utenti 137 Casi doppia diagnosi con il CSM N casi doppia diagnosi 45 Il numero degli utenti arrivati per la prima volta al Ser.T. nel 2012 è pari a 137 casi. Tra gli utenti in cura si conferma l esistenza di due fasce d età piuttosto eterogenee, una numericamente inferiore ma fortemente problematica, costituita da utenti giovani, consumatori in maggioranza di cannabis ma anche di eroina e cocaina, spesso poli assuntori, ed una più numerosa e con problematiche diverse ma altrettanto pesanti, sia di tipo sanitario che sociale, costituita da utenti molto più vecchi con lunga storia tossicomanica. L assistenza fornita a questa tipologia di utenti comprende una serie di trattamenti di tipo sanitario, psicologico, educativo e sociale previsti dal progetto terapeutico individuale definito dal gruppo di lavoro dei Ser.T. e concordato con l interessato. Nel 2012 è proseguita l attività di accertamento di assenza di tossicodipendenza in lavoratori adibiti a particolari mansioni a rischio ai sensi dell Accordo Stato Regioni 178 del 18/09/08. Gli accertamenti di secondo livello presso il nostro servizio sono stati fino al dicembre 2012 di 40 lavoratori. Inoltre nell anno 2012 si sono effettuate 51 perizie relative a persone inviate dalla Commissione Medica Patenti di Vicenza a seguito di guida in stato di intossicazione alcolica. Il Servizio operativamente si integra e collabora nell ambito del Dipartimento delle dipendenze con i Servizi aziendali distrettuali (n.1 e n.2) ed i Reparti ospedalieri (medico/chirurgici). Strutture del territorio preposte all assistenza, cura e riabilitazione delle tossicodipendenze: Comunità Terapeutica San Gaetano Thiene Onlus di Schio; Comunità Ce.I.S Onlus - Schio; Comunità San Francesco Ca delle Ore di Breganze; Associazione Il Borgo Onlus Schio; Cooperativa Sociale Samarcanda - Centro di pronta accoglienza notturna di Schio ( Casa Bakhita ). Cap.3 Per quanto concerne l alcolismo si rimanda in parte a quanto già anticipato nello studio Passi Dipendenze relativo alle abitudini al bere degli assistiti dell Ulss n.4, alla tipologia di alcolici, all età ed al da alcol sesso dei soggetti a rischio. Il Servizio Alcologia con ambulatorio protetto è collocato presso l ex Padiglione ospedaliero De Lellis di Schio. L accoglienza non prevede liste di attesa né ticket da pagare e le richieste per le visite mediche trovano risposta in giornata o al massimo nel giorno successivo. La modalità di accesso prevede: accesso libero o su invio del medico curante: per prime visite o consulenza familiare; accesso programmato (anche su appuntamento telefonico) per prime visite, visite di controllo, consulenze utenti ed altri servizi. Nel 2012 sono stati seguiti 424 alcolisti, di cui il 30% sono femmine e il 70% sono maschi. La distribuzione territoriale degli alcolisti sul territorio dell Ulss n.4 è abbastanza diffusa e omogenea. La bevanda più assunta è il vino, seguita dalla birra, i superalcolici occupano il terzo posto e da ultimo compaiono gli aperitivi ed i digestivi. Frequente è la situazione di poli abuso, cioè il consumo di tipi diversi di bevande alcoliche ma soprattutto l associazione con sostanze psicoattive illegali o psicofarmaci.

124 100 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Cap.3 Il trattamento degli alcolisti prevede, dopo primo colloquio di accoglienza per la conoscenza della situazione, una fase intensiva con la presa in carico della persona e della sua famiglia, il trattamento medico/farmacologico della dipendenza e delle patologie alcol correlate e il sostegno della motivazione al cambiamento. In una seconda fase si effettua l accompagnamento dell alcolista e dei familiari nel percorso riabilitativo con programmi di prevenzione della ricaduta sia farmacologici che psicosociali. Questo ultimo aspetto del trattamento vede la collaborazione concreta con: Associazione Club Alcolisti in trattamento ACAT Pedemontana di Schio; Associazione Club Alcolisti in trattamento ACAT Valori Nuovi di Thiene; Alcolisti Anonimi - Centro di ascolto di Vicenza; Gruppo Familiari AL-ANON - per familiari e amici degli alcolisti. Gli utenti alcolisti inseriti in comunità terapeutiche nel 2012 sono stati 23, di cui 15 maschi e 8 femmine per un totale complessivo di giornate di presenza pari a Il prospetto seguente propone un riepilogo del numero utenti e casi di doppia diagnosi del Tabella 3.18 Dati alcolismo, anno Gestione ambulatorio protetto di alcologia Gestione casi di dipendenza Casi doppia diagnosi con il CSM Numero utenti 78 di cui nuovi utenti 40 Numero utenti 424 di cui nuovi utenti 82 N casi doppia diagnosi 51 Tabella 3.19 Bevande alcoliche di uso prevalente. Bevande Maschi Femmine Superalcolici Aperitivi, amari, digestivi 1 1 Vini Birra I soggetti non presi in carico sono 93. Tabella 3.20 Alcolisti sottoposti a trattamento, anno Tipo di trattamento Persone Trattamenti Medico farmacologico ambulatoriale Psicoterapeutico individuale Psicoterapeutico di gruppo o familiare 4 4 Counseling all utente o alla famiglia Inserimenti in gruppi di auto mutuo aiuto Trattamento socio riabilitativo Inserimento in comunità di carattere resid. o semiresidenz Ricoveri ospedalieri o day hospital Gli utenti che fanno uso anche di sostanze stupefacenti o psicotrope sono 26 e gli utenti che fanno abuso o uso improprio di farmaci sono 31. Il Dipartimento delle Dipendenze dell Ulss n.4 ha sempre dato molta importanza alla lotta Dipendenze contro la dipendenza da nicotina con varie attività indirizzate proprio ai tabagisti. da fumo Dal 2006 è attivo un ambulatorio per il trattamento della dipendenza da nicotina e per la prevenzione della ricaduta. I destinatari dell ambulatorio sono fumatori con richiesta autonoma oppure inviati dai Medici di Medicina generale, preoccupati di non riuscire a smettere da soli e spesso con una storia di più tentativi di smettere di fumare in passato, affetti da patologie causate o aggravate dal fumo. L ambulatorio inoltre fornisce consulenze sui fattori di rischio e consulenze a familiari di fumato-

125 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 101 ri. Vengono proposti trattamenti che coinvolgono diverse figure professionali (medico, psicologo) e che comprendono una valutazione iniziale, la definizione di interventi individuali personalizzati, una terapia farmacologica convenzionale, la terapia di gruppo. Nel 2012 gli utenti sono stati 109 di cui il 49% sono femmine ed il 51% sono maschi: di questi, 29 hanno frequentato il corso per smettere di fumare e 80 sono quelli che si sono rivolti all ambulatorio di secondo livello o hanno frequentato il gruppo settimanale tenuto presso la sede del Ser.T. Di fatto, è attivo dal 2009 un gruppo aperto motivazionale per tabagisti gestito da una psicologa a cadenza settimanale, mediamente frequentato da 7 pazienti. In collaborazione con l Associazione degli Ex Fumatori Alto Vicentino (E.F.A.V.) viene organizzato un Corso per smettere di Fumare arrivato alla sua 36 ma edizione. Dal 2006 al 2012 sono 571 le persone con problema di tabagismo che hanno frequentato il corso. I partecipanti al corso per smettere di fumare 2012 sono stati 29; i partecipanti al gruppo fumo + numero utenti ambulatorio di II livello sono in totale 80. Cap.3 All interno del Dipartimento per le Dipendenze viene svolta attività di ascolto e trattamento a Gioco d azzardo favore delle persone con problemi di gioco d azzardo patologico. patologico Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che varie persone che giocano d azzardo, sono particolarmente vulnerabili a sviluppare dipendenza patologica. Tutti i giochi con vincite in denaro possono essere molto attrattivi fino a far sviluppare una dipendenza patologica, che è una vera e propria malattia. Essa si manifesta principalmente con comportamenti di gioco ripetuti, non controllabili con la propria volontà. Questo comportamento può provocare rischi per la salute della persona, la sua socialità, la sua famiglia, e perdita di ingenti somme di denaro. Il giocatore problematico può facilmente evolvere in giocatore patologico se continua a giocare. I possibili rischi correlati al gioco d azzardo sono: sviluppo di dipendenza patologica stress psicofisico, depressione e altri disturbi psicologici e psichiatrici perdita della credibilità personale, conflitti famigliari insuccessi personali, sociali, lavorativi, indebitamento e problemi legali. Curiosità Per i bari erano previste pene severissime che andavano dalla semplice sanzione sino all impiccagione. Nel medioevo era necessario impedire che le guardie notturne giocassero, pena gravi rischi alla città. Nel 1469 un baro fu accecato a Norimberga, in altri casi si preferiva l annegamento in un sacco. Anche le donne giocavano e questo risvegliava forti opposizioni perché il gioco d azzardo era origine di liti, faide, zuffe, ferimenti, omicidi, anche perché i bari erano tutt altro che rari; c erano persone che facevano il baro come professione. Il baro è ancora oggi considerato illegale.

126 102 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Cap.3 È possibile effettuare anche un Autotest per verificare autonomamente il proprio livello di dipendenza dal gioco. Durante il 2012 per tale problematica sono state seguite 64 persone (di cui 17% femmine e l 83% maschi) che si sono rivolte al Servizio per problemi di gioco; sono 136 i giocatori problematici seguiti dal 2008, anno di inizio dell attività. Dal settembre 2012 è attivo inoltre, presso il servizio di alcologia di Schio, in collaborazione con la comunità terapeutica San Gaetano un gruppo terapeutico a frequenza settimanale per il gioco d azzardo patologico, frequentato in media da 8 pazienti. A fianco: Locandina Avvertenze gioco d azzardo pubblicata nel sito aziendale, completa di autotest. L autotest può essere scaricato dal sito aziendale ed effettuato in pochi minuti: Attività di Prevenzione organizzate dal Ser.T. Il Ser.T. è impegnato in numerose attività di prevenzione, alcune delle quali in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione (Progetto Guadagnare Salute e Non solo cura ma cultura ). Nel corso del 2012 sono state privilegiate le attività nell ambito della prevenzione primaria, indirizzando gli interventi soprattutto nei confronti dei giovani, sia in ambito scolastico che territoriale. Sono state interessate 12 scuole secondarie di primo grado del territorio della nostra Ulss n.4, con il coinvolgimento di studenti di età tra i 10 ed i 16 anni. Tabella 3.21 Attività di prevenzione svolte dal Dipartimento delle Dipendenze, anno % Scuole Aderenti Al Progetto Sc. M. 58%; Sc. S. 27% Progettualità Scolastiche % Adesione Popol. Target 36% Progettualità Territoriali Numero Incontri 110 Nel 2012 il Dipartimento delle Dipendenze ha seguito complessivamente utenti, di questi 738 sono pazienti tossicodipendenti (dei quali il 18% femmine e 82% maschi) 424 sono alcolisti (di cui 30% femmine e 70% maschi), 109 tabagisti (49% sono femmine ed il 51% sono maschi) e 64 giocatori d azzardo patologico (di cui 17% femmine e l 83% maschi).

127 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Servizio Integrazione Lavorativa Area Svantaggio (SILAS) Il Servizio promuove e sostiene l inserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate (con problemi di disabilità, di salute mentale, di tossicodipendenza, di alcoolismo, a rischio di emarginazione sociale). Un équipe di operatori specificamente formati agisce in raccordo con il medico curante e gli altri servizi territoriali distrettuali, con il Centro per l Impiego di Schio-Thiene e con le agenzie educative, formative, sociali e sanitarie del territorio. È in vigore uno specifico accordo con la Provincia di Vicenza, finalizzato sia all applicazione della L. 68/99 sul diritto al lavoro dei disabili sia alla gestione integrata di percorsi lavorativi per persone disabili e svantaggiate. Il processo d integrazione lavorativa in atto nel territorio è svolto in rete con i Comuni, le Cooperative sociali, i Centri di Formazione Professionale ed è sostenuto anche da Associazioni Imprenditoriali, Organizzazioni Sindacali, Associazioni di rappresentanza di persone disabili e loro famiglie, dal mondo del Volontariato. Il SILAS progetta ed attua percorsi personalizzati di inserimento lavorativo rispettando e mediando le esigenze della persona svantaggiata e del mondo del lavoro. Tra i servizi offerti alla persona svantaggiata vi è l espletamento delle pratiche amministrative per l iscrizione alle liste del collocamento mirato e per l inserimento nella graduatoria provinciale della L. 68/99, informazioni sul mondo del lavoro e sulle opportunità formative e occupazionali, approfondimento delle potenzialità e dei bisogni individuali, sostegno nella definizione del percorso individualizzato d inserimento lavorativo, ecc. Tra i servizi offerti alle aziende vi è la consulenza per la realizzazione di percorsi di inserimento lavorativo di persone svantaggiate e per la attuazione della L. 68/99, l espletamento di adempimenti amministrativi delle aziende soggette all obbligo con rilascio delle relative certificazioni, ecc. Nel rispetto delle caratteristiche di ogni situazione e in un ottica di collocamento mirato, vengono realizzati percorsi personalizzati d inserimento lavorativo. I progetti prevedono l abbinamento tra persona e azienda, la preparazione del sistema sociale dell impresa, l analisi e la scelta delle mansioni, l eventuale adeguamento del posto di lavoro, l individuazione delle modalità d ingresso dei lavoratori in azienda, il supporto al lavoratore, alla famiglia e all impresa. Cap.3 Tabella 3.22 Dati SILAS Ulss n.4, anno Utenti tipologia Handicap Utenti Giornate lavorative (circa 125) Costo fisici - intellettivi Sensoriali Psichiatrici Minori ex. Tossicodip Disagio Psicosociale

128 104 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale Il Centro Servizi di Montecchio Precalcino Cap.3 L area ad alta integrazione sociosanitaria del Centro Servizi di Montecchio Precalcino è stata riconosciuta dall Azienda Ulss n.4 Alto Vicentino con propria deliberazione a partire dal 2001, in applicazione del precedente Piano di Zona 2001/03. Il Centro riconosce come propria principale vocazione proiettata nel tempo quella assistenziale, caratterizzata dalla progressiva personalizzazione degli interventi e da un orientamento socioriabilitativo che si articola in modo differenziato su diverse strutture quali la RSA denominata S. Michele che accoglie ospiti psicogeriatrici, la RSA Il Cardo per disabili gravi e le Comunità Terapeutiche Residenziali Protette con ospiti ad evoluzione psicogeriatrica ed aperte a possibili ingressi mirati. Vi sono stati nell ultimo triennio recenti significativi mutamenti nell investimento progettuale e di grande apertura ed integrazione con il territorio di appartenenza, fortemente orientati alla cooperazione solidale ed all apporto del volontariato. Attualmente nel centro sono attive tre strutture: Ctrp - Comunità Terapeutiche Residenziali Protette A gestione diretta Ulss n.4 in grado di ospitare 38 persone. Sono state completamente ristrutturate negli ultimi anni e suddivise in quattro unità abitative denominate Ponente, Levante, Villino, Casa Serena, rispettivamente di 14, 12, 6 e 6 posti, ubicate al piano terra all interno del cortile di fronte al Castello di Villa Nievo Bonin Longare. Rsa - Residenziale Sanitaria Assistenziale S. Michele Dall agosto 2001 accoglie 96 persone ospitate in quattro nuclei (due maschili e due femminili), facilmente raggiungibile anche a piedi seguendo le indicazioni e gestita in convenzione con l ente La Casa di Schio. Rsa - Il Cardo Riconosciuta come grande struttura per disabili gravi, di recente e completa ristrutturazione in grado di accogliere 38 persone, è gestita in convenzione con l ente La Casa con standard definiti dalla DGR 2537 del sulle grandi strutture e con particolare attenzione a percorsi individuali di tipo riabilitativo; l assunto di base che muove le iniziative del centro è l effettivo superamento del concetto assistenziale e di vita rappresentato dall ospedale psichiatrico dapprima ed in seguito dal residuo psichiatrico esistenti in precedenza. Il passaggio da realtà chiusa ed assai poco temporalizzata, verso nuclei di comunità (più o meno allargati) a sempre maggiore integrazione nel territorio di riferimento, segna le intenzioni e la prassi quotidiana presente e futura. L anello di congiunzione per procedere in questa direzione è individuato in due importanti filoni quali la progressiva messa a disposizione delle caratteristiche architettoniche e di contesto del centro (Villa Nievo Bonin Longare, il parco e i grandi spazi) per consentire una sempre maggiore fruibilità attraverso il consolidamento della convegnistica e delle attività di formazione che ne costituiscono già realtà viva ed una forte propensione all accoglienza ed all integrazione solidali verso gruppi ed associazioni del territorio. L inserimento e la presenza di una scuola elementare espressione di un associazione pedagogica costituiscono un esempio concreto di ciò ed una chiara indicazione di prospettiva, così come lo specifico progetto per gli emigranti di ritorno connotano ulteriormente ed in modo diversificato una vera e ricercata permeabilità interna ed esterna del centro servizi. Una parte delle persone che ancora vivono nelle strutture del centro provengono dall esperienza dell ospedale psichiatrico ed hanno seguito successivamente percorsi differenziati sulla base delle caratteristiche individuali e del decorso ed esito del disturbo presentato. L assistenza alla persona è garantita da quattro Medici di Medicina Generale in apposita convenzione.

129 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 105 Il centro dispone, inoltre, di due chiese: una di dimensioni maggiori situata di fronte all ingresso ed una più ridotta, di pregevole fattura, raggiungibile dal corridoio sotto l arco visibile a sinistra dell ingresso. È realtà consolidata la presenza di un sacerdote e di una piccola comunità di religiose che prestano da molti anni ser vizio agli ospiti. All interno dell area spicca il complesso di Villa Nievo Bonin Longare facilmente raggiungibile a piedi dall ingresso attraversando l arco subito a sinistra. La villa, resa agibile di recente in tutto il piano terra, ospita uffici di direzione ed è sede di convegni ed attività di formazione aperti all esterno, in integrazione e sinergia con la sala polivalente della RSA S. Michele utilizzabile per incontri e manifestazioni. Attiguo alla villa si raggiunge, attraverso una piccola strada sterrata, lo splendido parco meritevole di una piacevole e serena passeggiata e che, se opportunamente percorso, risale per una bella scalinata alla parte retrostante della villa stessa. Il servizio bar, la portineria-informazioni ed il servizio ritenuto fondamentale dell animazione dell intera area e dell integrazione con il territorio, sono affidati in specifica convenzione alla cooperativa sociale Nuovi Orizzonti di Santorso, con il prezioso apporto del gruppo volontari pure riconosciuto con apposita convenzione. Sono presenti e ben rappresentate le associazioni dei familiari che con la loro opera contribuiscono al miglioramento della qualità di vita degli ospiti. Tutti i servizi e le convenzioni sono coordinate dall Ulss n.4 secondo criteri complessivi e coerenti alle finalità del centro, attraverso uno staff d area diretto da un medico psichiatrico dirigente. Ogni persona che si trovi a frequentare, a qualunque titolo, l area ad alta integrazione socio-sanitaria di Montecchio Precalcino - sia esso di servizio, per usufruirne o per semplice visita, costituisce attraverso il proprio patrimonio di esperienza, sensibilità ed educazione un occasione insostituibile di condivisione e di crescita, di stimolo e arricchimento umano per l area stessa, per tutti gli ospiti, gli operatori, i volontari che contribuiscono giorno dopo giorno a rinnovarla, ed è sempre la benvenuta. Dai primi mesi del 2004 il centro, all interno di Villa Bonin Longare, diviene sede della Fondazione di Comunità Vicentina per la qualità di vita Onlus. Cap Progetti Distrettuali di Prevenzione L Unità Operativa Progetti Distrettuali di Prevenzione, nel rispetto dei valori dell Azienda Ulss n.4, è una struttura organizzativa del coordinamento dei Distretti Socio-Sanitari. Ha il compito di progettare, sviluppare, monitorare, sostenere e verificare, di concerto con altre unità operative, alcuni percorsi di prevenzione per cittadini di ogni età. Dove siamo Via Boldrini 1 a Thiene presso l ex ospedale, ora sede di Distretto socio sanitario. L Unità è collocata nello stabile che un tempo ospitava la scuola infermieri, al 2 piano, sopra il servizio farmaceutico. Cosa facciamo L attività si sviluppa sulla base dei principi della Carta di Ottawa per la promozione della salute e del programma del Ministero della Salute Guadagnare Salute. In particolare, l obiettivo è quello di creare un ambiente favorevole, di mettere a disposizione le informazioni, di monitorare la salute tramite interventi strutturati e con il coinvolgimento di Medici di Medicina Generale e personale del territorio, di facilitare le abilità personali e le opportunità che consentono alle persone di fare scelte sane. Attualmente ci occupiamo principalmente di: Prosecuzione del Progetto di prevenzione Cardiovascolare Primaria nelle Utap di Zugliano e Arsiero e nella Medicina di Gruppo Integrata di Malo;

130 106 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Cap.3 Progetto Ca Dotta, con la creazione di laboratori di prevenzione relativi al fumo, alcol e scorretta alimentazione destinati in particolare alle scolaresche; Nell ambito del progetto Genitori +, sette azioni per la vita del tuo bambino referenza per l azione Lettura Precoce ad alta voce ; Progetto ministeriale Guadagnare Salute che, nato dall esigenza di rendere più facili le scelte salutari e di promuovere campagne informative che mirino a modificare comportamenti inadeguati, promuove i quattro stili di vita sani (alimentazione corretta, non fumare, non abusare di alcol, svolgere adeguata attività fisica) tramite la Progettazione Partecipata con le Comunità. Guadagnare Salute è attualmente attivo in 5 comuni dell Ulss n.4: Sarcedo, Malo, Velo d Astico, Torrebelvicino e Valli del Pasubio. Ca Dotta A partire da fine 2009 è stato attivato il Laboratorio didattico multimediale Le vie del fumo realizzato a Ca Dotta. I laboratori di Ca Dotta sono un esperienza di forte impatto emozionale, centrata sull immaginario individuale e collettivo legato al fumo di sigaretta e all alcol. Si è scelto di privilegiare i contributi di linguaggi diversi nell analisi di questi temi perché la pluralità degli stessi può consentire all attivazione di strategie di difesa e fattori protettivi (life skills) indispensabili per fronteggiare le diverse pressioni che possono portare a comportamenti a rischio. La libertà, la scelta, la dipendenza, l amicizia, la compagnia sono solo alcuni temi che i ragazzi stessi affrontano e rielaborano attraverso le attività Foto: Sede di Ca Dotta - Sarcedo. proposte In più Pet Therapy A Villa Bonin-Longare di Montecchio Precalcino è stato istituito il Centro di Pet Therapy. Oltre a diventare un punto di eccellenza per la sanità nazionale, il Centro svolge attività clinica, di ricerca e formazione. La Pet Therapy è una co-terapia che si affianca e/o integra le normali terapie e si avvale della presenza dell animale e delle sue caratteristiche. Tale termine fu coniato dallo psichiatra Boris Levinson nel 1953, quando durante una seduta con un bambino autistico ebbe modo di constatare come la presenza occasionale del suo cane aiutasse a rilassarsi ed assumere un atteggiamento più disponibile nei confronti del terapeuta. La coppia uomo/animale lavora a stretto contatto con l équipe socio-sanitaria della struttura in cui si attiva il progetto e assieme a loro viene formulato un progetto specifico. La Pet Therapy implica una serie complessa di utilizzi del rapporto uomo/animale in campo medico e psicologico. Al personale che segue l attività è richiesta una buona conoscenza a livello tecnico delle caratteristiche degli animali coinvolti e delle diverse problematiche seguite. La Regione del Veneto, con la L. 3 del 3 gennaio 2005 (BUR n. 2/2005) intende promuovere la conoscenza, lo studio e l utilizzo di nuovi trattamenti di supporto e integrazione delle cure clinico terapeutiche quali la terapia assistita dagli animali affiancata alle terapie di medicina tradizionale. In base alla letteratura esistente ed alle esperienze praticate, i principali obiettivi riguardano: Lo sapevate? Benefici effetti correlabili all uso del cavallo furono intuiti in epoche remote e la prescrizione dell equitazione a scopo terapeutico si riscontra già nell opera di Ippocrate di Coo ( a.c.).

131 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 107 l area cognitivo-comportamentale (raggiungimento di uno stato di benessere e di rilassatezza psico-fisica; controllo dell aggressività; miglioramento delle capacità di attenzione); l area emotiva (controllo dell emotività, instaurazione di un rapporto empatico con un altro essere vivente, accrescimento dell autostima, acquisizione di maggior sicurezza e fiducia, sperimentare la dimensione del prendersi cura di); l area socio-comunicativa (accrescimento della capacità di relazione con gli altri, capacità di partecipare ai giochi e di assumere dei ruoli social); l area motoria (miglioramento delle competenze motorie e percettive). I Progetti attivati dal Centro sono: Tutti per uno uno per tutti (2011). Per l integrazione e l inclusione scolastica; Educamp (2011). Progetto presso CONI (VI) rivolto a 1600 bambini; Suor Diodata (2011). Progetto pilota presso l Ipab Suor Diodata di Sandrigo a favore di ospiti non autosufficienti e non deambulanti; L Altra Metà (2011/2012). Progetto di TAA scientifico, multicentrico rivolto a 36 utenti inseriti presso Centri Diurni per disabili adulti; L Altra Età (2011/2012). Progetto di TAA scientifico, multicentrico rivolto a 42 utenti inseriti in Case di Riposo per adulti con aspetti di depressione e apatia; Torniamo a casa (2011/2012). Progetto di recupero educativo, al fine di rendere idonei all adozione 10 cani ospitati presso il rifugio del cane convenzionato con i Comuni appartenenti all Ulss n.4 Alto Vicentino ; Moowgli (2012/2013). Progetto pilota rivolto a 6 nati pretermine; Progetto per Centro Diurno di Malo (2010). Progetto pilota di TAA rivolto a 3 utenti con disabilità grave; Progetti individuali (2009/2012). Progetti di TAA per 31 utenti (affetti da ADHD, ADHD-leptoscrittura, ritardo lieve, disagio sociale, autismo, disagio adolescenziale, ritardo mentale medio - lieve, dist. psichiatrici, Corea di Huntington). Cap.3 Foto: Progetto Educamp (2011).

132 108 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Cap La Prevenzione Servizio Igiene e Sanità pubblica (SISP) Il Servizio Igiene e Sanità pubblica svolge compiti e funzioni specifiche di igiene e medicina preventiva con interventi rivolti sia agli individui che agli ambienti di vita con il fine della tutela e il controllo della salute pubblica: l attività vaccinale, effettuata nei distretti, nei confronti di quei soggetti per i quali è raccomandata (bambini o categorie a rischio) e per quei soggetti che lo richiedono (anziani, viaggiatori, ecc.); la prevenzione e la sorveglianza attiva per il controllo della malattie infettive e cronico-degenerative; gli interventi rapidi nelle emergenze infettive la valutazione degli strumenti urbanistici il rilascio di pareri su progetti di edilizia residenziale, direzionale, commerciale, artigianato di servizio, produttiva, sanitaria, zootecnica e alimentare la vigilanza di palestre, piscine, alberghi, cosmetici La comunicazione sui rischi sanitari legati alla qualità delle matrici ambientali: emissioni, polveri sottili, ozono, radon, caldo Nel corso dell anno 2012 sono state segnalate e/o notificate al Servizio Igiene e Sanità Pubblica 382 malattie infettive. Tra le denunce di malattie infettive più significative si segnalano 25 casi di salmonella, 8 di tubercolosi e 37 da Clostridium difficile, 88 casi di scarlattina, 78 di varicella. Rispetto agli anni precedenti si segnala: una riduzione dei casi di diarrea da Clostridium difficile, da 120 casi nel 2011 a 37 casi notificati nel 2012; un aumento dei casi di scabbia (quasi raddoppiati rispetto al 2011); 11 casi di pertosse notificati fra la popolazione infantile; 2 casi di Dengue e 3 di Chikungunya notificati in viaggiatori al rientro da zone endemiche; probabile (dinamica di sviluppo poco chiara) tossinfezione alimentare da Norovirus. L abolizione dell obbligo vaccinale nella Regione Veneto ha imposto un puntuale monitoraggio del livello di copertura vaccinale che risulta ancora soddisfacente, ma in progressiva diminuzione: questo ha reso necessario lo sviluppo di strategie ed azioni adeguate alla situazione epidemiologica. Ai soggetti non aderenti viene attivamente

133 revenzione malattie infettive Igiene urbana ed ambientale Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 109 proposta la vaccinazione tramite sollecito telefonico, invito a colloquio individuale e comunicazione col pediatra di libera scelta. La campagna di vaccinazione contro il Papillomavirus è proseguita nel 2012 con la vaccinazione delle ragazze delle coorti interessate raggiungendo una copertura vaccinale pari all 78,1%. È stata effettuata anche una campagna straordinaria per la somministrazione della 2 dose della vaccinazione di morbillo, parotite, rosolia per la coorte del Tabella 3.23 Principali attività del Servizio Igiene e Sanità pubblica Ambito Descrizione Attività rilevate Indicatore Rischi ambienti di vita (e di lavoro) Osservatorio incidenti domestici N accessi PS / Osservatorio incidenti stradali N accessi PS / Vigilanza Piscine N ispezioni per impianto / 38 Igiene edilizia Valutazione strumenti urbanisitci N Ambiente e Salute Vaccinazioni obbligatorie raccomandate Pareri ex art. 220 N LR 22 (Accreditamento strutture socio-sanitarie) N pareri Disagio fisico (inconvenienti igienici) N esposti istruiti/richieste Trattamenti di disinfezione/derattizzazione strutture ULSS 4 N interventi Interventi prevenzione insetti infestanti N interventi Controllo/prelievo stecchi ovitrappole zanzara tigre (Progetto Regionale) N ovitrappole Copertura vaccinale a 24 mesi Polio Copertura a 24 mesi 95,8 % 94,8 % Copertura vaccinale a 24 mesi Morbillo Copertura a 24 mesi 91,8 % 92,2 % Copertura vaccinale DT (difterite-tetano) al 15 anno % ragazzi vaccinati sul totale 79,6 % 83,4 % Campagna antinfluenzale anziani % anziani vaccinati 65% stagione 2011/2012 Copertura vaccinale HPV Copertura tetano in adulti > 65 anni % copertura coorte di riferimento % adulti > 65 anni vaccinati per tetano (1946) 77,5 % 78,1 % 61,2 % 62,5 % Malattie infettive Notifiche malattie infettive N casi Profilassi Internazionale Indagini epidemiologiche (m.i. soggette ad indagini) N indagini/notifiche Infezione da clostridium difficile Nuovi casi / 30 Vaccinazioni eseguite per viaggiatori N vaccinazioni Utenti viaggiatori N utenti Cap.3 Negli ultimi anni si è osservato un forte incremento di viaggi internazionali, specie in aree Ambulatorio tropicali, per scopi professionali, sociali, ricreativi e umanitari, con una varietà di rischi sanitari in ambienti non familiari. Profilassi Malattie per Viaggiatori Internazionali Troppo spesso un viaggio è affrontato senza la necessaria preparazione, senza conoscere i rischi legati a soggiorni, anche brevi, in Paesi con condizioni igienico-sanitarie e di vita profondamente diverse dalle nostre. È importante che i viaggiatori, prima di partire, ricevano informazioni corrette e il più possibile personalizzate sulla base delle caratteristiche del viaggio, del periodo di permanenza, della stagionalità e del proprio stato di salute.

134 110 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Cap.3 Una pianificazione anticipata del viaggio, l adozione di adeguate precauzioni e il sottoporsi alle opportune vaccinazioni possono sostanzialmente ridurre i rischi di conseguenze avverse per la salute. Presso l Ambulatorio, situato a Thiene nella sede del DSS 1 (ex P.O. Boldrini), gli utenti possono ricevere informazioni e dati aggiornati circa le malattie presenti nei Paesi visitati e le norme igieniche e le raccomandazioni da tenere presenti durante la permanenza in Paesi stranieri. Nel sito aziendale il Servizio riporta una serie di consigli utili ed un opuscolo redatto dalla Regione Veneto tradotto in lingua araba, francese, inglese e spagnolo. Nel 2012 sono stati accolti presso l Ambulatorio utenti ed in totale sono state eseguite 1809 vaccinazioni in ambulatorio. Le destinazioni principali sono state: Ghana, Marocco, Senegal, India, Bangladesh. Il Servizio fornisce tutte le informazioni utili per la Lotta ad insetti e roditori e grazie ad una Lotta ad insetti serie di schede specifiche illustra suggerimenti pratici su prodotti e metodi da utilizzare nella e roditori lotta a roditori e insetti e le cautele da seguire per la protezione dell operatore e dell ambiente. Nel dettaglio le Schede Operative Disinfestazione e Derattizzazione riguardano: blatte, calabroni e vespe, piccioni, pulci e zecche, roditori, zanzare. Le zanzare del genere Aedes (tra cui la zanzara tigre) possono trasmettere più malattie virali, tra cui la Dengue, la febbre gialla e diverse encefaliti, fino ad oggi manifestate prevalentemente in aree tropicali. Tuttavia anche in Italia la zanzara tigre ha manifestato la capacità di essere vettore di patologie. Si va delineando una situazione che da semplice problema di molestia e fastidio, può evolversi in un problema di sanità pubblica. Contro il molesto insetto l Azienda Ulss n.4 attraverso il Servizio Igiene e Sanità Pubblica, ha lanciato una campagna con misure integrate per sconfiggere il proliferare dell insetto, rispondendo anche ad un progetto Regionale che monitora costantemente l andamento dei dati nel contrastare la zanzara tigre. Tra le iniziative merita particolare attenzione l intensa attività di comunicazione alla popolazione svolta in collaborazione con le Amministrazioni comunali in occasione di alcuni mercati cittadini; l operazione riscuote costantemente il gradimento della popolazione e vede la distribuzione gratuita di prodotto antilarvale e telo per coprire i bidoni d acqua degli orti.

135 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) Il Servizio SPISAL contribuisce alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali ed al miglioramento del benessere dei lavoratori, operando in rete con le Istituzioni che si occupano, con diverse competenze, della vigilanza negli ambienti di lavoro, le Associazioni Sindacali, i Comuni, la Provincia, la Regione, le Scuole e le Aziende. Attività di controllo e prevenzione Le azioni sono principalmente attuate nei comparti lavorativi più a rischio (edilizia, metalmeccanica, agricoltura) assicurando gli standard di attività previsti dalla Regione Veneto (= copertura del 5% delle unità locali con dipendenti, circa 500 aziende da controllare ogni anno sulle circa esistenti). Particolare attenzione viene dedicata agli infortuni accaduti ai lavoratori stranieri ed ai titolari di impresa (più spesso lavoratori autonomi) che risulta significativo sia in termini di frequenza di accadimento che in termini di gravità e che riflette le modificazioni in atto nella composizione della forza lavoro: l inserimento nei cicli produttivi di manodopera straniera ed il ricorso sempre più frequente ai lavoratori autonomi piuttosto che ai lavoratori dipendenti. Gli ambiti di intervento prevedono specifiche attività riferite a: indagini per infortuni su lavoro e malattie professionali, interventi nelle aziende per rimuovere i rischi di infortunio e di malattia professionale, interventi nei comparti a maggior rischio e bonifiche amianto, valutazioni e pareri sulla costruzione/modifica degli insediamenti produttivi. Cap.3 Attività di formazione ed assistenza Gli operatori del Servizio sono impegnati, collaborando con le Parti Sociali, nelle attività di formazione rivolte a gruppi di lavoratori o alle figure aziendali della prevenzione, come i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), i Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione (RSPP) ed i Datori di lavoro (nel 2012 sono state formate 142 persone per un totale di 798 ore di formazione). Si interviene inoltre nell ambito del mondo della scuola partecipando alla Rete delle Scuole della Provincia di Vicenza con lo scopo di migliorare la sicurezza degli edifici, formare le figure della prevenzione (RLS e RSPP) e introdurre nei programmi didattici elementi di igiene e sicurezza sul lavoro. Attività di semplificazione e di promozione della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro Per aiutare i Datori di lavoro a realizzare gli interventi più efficaci per tutelare la salute dei propri dipendenti e migliorare la competitività dell Impresa, anche in periodo di crisi ed anche in aziende di piccole dimensioni. Semplificare le procedure amministrative. è particolarmente importante, per il cittadino e le aziende, nell attuale momento di grave crisi economica, l attività di semplificazione delle procedure amministrative che prevedono un parere da parte del Dipartimento di Prevenzione sugli insediamenti produttivi. Semplificare la Valutazione del rischio. Con il DM 30/11/2012 sono state emanate le Procedure Standardizzate per la valutazione dei rischi (V.R.) per le micro e piccole imprese ed il Comitato Regionale di Coordinamento ha approvato delle Indicazioni per la stesura del Documento standardizzato di V.R. per mettere in grado il Datore di Lavoro di elaborare questo importante strumento di pianificazione degli interventi aziendali di prevenzione. Lo SPISAL contribuisce attivamente a diffondere tali indicazioni e a facilitarne l adozione da parte dei datori di lavoro, in particolare delle imprese fino a 10 lavoratori, che dal 31/05/2013 non possono più avvalersi della facoltà di autocertificare la valutazione dei rischi.

136 112 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Semplificare e promuovere i modelli di gestione della sicurezza. Lo SPISAL è impegnato ad accrescere la cultura della sicurezza nelle aziende anche attraverso la promozione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) e proponendo modelli semplificati di gestione (nel 2012 si è intervenuto in 19 aziende ad alto rischio di infortuni). Cap.3 Tabella 3.24 Principali attività svolte dal Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro. Descrizione Lea Attività rilevate Indicatore 2012 Sorveglianza epidemiologica e costruzione del sistema informativo su rischi e danni da lavoro Osservatorio locale infortuni sul lavoro (comunicati dal Pronto Soccorso) Prognosi N infortuni con prognosi 0/3 gg 954 N infortuni con prognosi oltre 4 gg Categorie specifiche N infortuni a titolari d'azienda 185 N infortuni a lavoratori stranieri 612 Tipologia sul totale Totali infortuni sul lavoro Totali infortuni scolastici 207 Totali infortuni stradali 297 Controllo ambienti di lavoro Sopralluoghi nei Cantieri edili N cantieri visitati 257 Sopralluoghi nelle altre attività produttive N aziende visitate 105 Infortuni sul lavoro Totali indagini svolte per infortuni sul lavoro N indagini per Infortunio 135 Tutela della salute delle lavoratrici madri Pareri rilasciati N pareri 268 Visite di Medicina del Lavoro Visite effettuate N visite mediche 61 Valutazioni progetti di insediamenti produttivi e piani di bonifica manufatti contenenti Amianto Sorveglianza epidemiologica e costruzione del sistema informativo su rischi e danni da lavoro Insediamenti produttivi N pareri rilasciati 162 Bonifica manufatti con Amianto N disposizioni 156 Osservatorio accertamenti sanitari periodici (ASP) Aziende che inviano Relazioni di Sorveglianza Sanitaria N aziende 154 N dipendenti totali Sorveglianza sanitaria N dipendenti sottoposti a sorveglianza sanitaria 2.104; 72% Vidimazione registro infortuni N registri Servizio Medicina Legale Il Servizio di Medicina Legale assicura pubbliche funzioni di natura accertativa, legate ad esigenze di sicurezza sociale, assistenza e tutela del cittadino rispetto a specifiche situazioni di bisogno o di esercizio di diritti soggettivi in campo sociale, assistenziale e lavorativo. Svolge attività di medicina necroscopica e di polizia mortuaria e provvede agli Accertamenti collegiali per il riconoscimento dello stato di invalido civile, di sordo, di cieco civile, dello stato di handicap (L. 104/92) e dello stato di disabilità (L. 68/99). Sportello Unico per l Invalidità Civile L orientamento sia normativo, sia di cultura sociale, finalizzato ad un servizio pubblico sempre più efficiente ed efficace ed ad una maggiore chiarezza e praticità per l utente, soprattutto se già disagiato, ha portato alla realizzazione nel 2001 presso il Servizio di medicina legale di uno sportello unico per l invalidità civile articolato in tre uffici: ufficio invalidi civile, ufficio protesi e ausili, ufficio informa handicap situati in un unica struttura con il medesimo orario per il pubblico, sia di consulenza telefonica che di ricevimento: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13, lunedì e mercoledì dalle 14 alle 16.

137 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 113 Ufficio invalidi civili ha competenze specifiche nell organizzazione delle Commissioni sanitarie per il riconoscimento dell invalidità civile, delle Commissioni sociosanitarie integrate per il riconoscimento della condizione di handicap (legge 104/92) e della disabilità per l inserimento lavorativo (legge 68/99). Nel 2012 le domande presentate sono state così suddivise: invalidità civile, 45 cecità, 17 sordi, legge 104/92, 293 legge 68/99. Nel territorio dell Ulss 4 i cittadini riconosciuti invalidi civili sono Tabella 3.25 Riepilogo invalidità civile. Descrizioni Soggetti con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età Soggetti con indennità di accompagnamento Minorenni Soggetti con età compresa tra i 18 e i 65 anni 569 Soggetti con percentuale di invalidità compresa tra 34 e 74% Soggetti con Soggetti con percentuale di percentuale di invalidità compresa invalidità 100% tra 75 e 99% Soggetti ultra sessantacinquenni Lievi Medi Gravi Ciechi Sordi Cap.3 I cittadini riconosciuti in situazione di Handicap legge 104/92 sono Tabella 3.26 Cittadini riconosciuti in situazione di handicap, anno Descrizioni Minorenni Soggetti con età compresa tra i 18 e i 65 anni Soggetti ultra sessantacinquenni Situazione di handicap Situazione di handicap grave Valutati per la condizione di disabilità ai sensi della legge 68/99 sono 2.448: Descrizioni Soggetti con età compresa tra i18 e i 65 anni Non possesso di capacità lavorative 442 Possesso di capacità lavorative che possono essere potenziabili Possesso di capacità lavorative che possono essere utilizzabili Assistenza protesica L ufficio protesi e ausili ha competenze specifiche nella gestione dell assistenza protesica Gli ausili erogabili (compresi busti, corsetti, plantari, rialzi, calzature, protesi d arto, carrozzine ed altri ausili per la mobilità, presidi per la funzione visiva e per l udito, letti ortopedici, sollevatori, montascale, ausili per l incontinenza, cateteri, sacche, pannoloni, traverse letto, ecc.) sono specificatamente elencati nel D.M. 332/1999. L erogazione degli ausili è fatta su prescrizione del medico specialista competente per la tipologia di menomazione o disabilità. In caso di ricovero la prescrizione degli ausili viene fatta direttamente dai medici di reparto durante la degenza, mentre per i pazienti domiciliari, spetta al medico di medicina generale richiedere una visita specialistica nella quale saranno eventualmente prescritte le protesi e gli ausili necessari. Nel caso di ausili costruiti su misura (elenco 1 D.M. 332/99), l Ufficio Protesi e Ausili provvederà ad autorizzare la fornitura di quanto richiesto dagli specialisti alle sanitarie convenzionate, scelte dagli utenti, previa la presentazione di un preventivo di spesa.

138 114 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Nel caso di ausili di serie o da gara (elenco 2 o 3 D.M. 332/99) o presenti presso il magazzino, la consegna verrà effettuata direttamente dal personale dell Ufficio Protesi. Cap.3 Hanno diritto alle prestazioni di assistenza protesica (DM 332/1999): a. le persone con invalidità civile, di guerra e per servizio, le persone non vedenti e sordomute; b. i minori di anni 18 che necessitano di un intervento di prevenzione, cura e riabilitazione di un invalidità permanente; c. le persone di cui alla lettera a) affette da gravissime patologie evolutive o degenerative che hanno determinato menomazioni permanenti; d. le persone che hanno presentato istanza di riconoscimento dell invalidità cui siano state accertate menomazioni che comportano una riduzione della capacità lavorativa superiore ad un terzo; e. le persone ricoverate in una struttura sanitaria accreditata, pubblica o privata, per le quali il medico responsabile dell unità operativa certifichi la presenza di una menomazione grave e permanente e la necessità e l urgenza dell applicazione di una protesi, di un ortesi o di un ausilio prima della dimissione, per l attivazione tempestiva o la conduzione del progetto riabilitativo. Contestualmente alla fornitura della protesi o dell ortesi deve essere avviata la procedura per il riconoscimento dell invalidità; f. i soggetti laringectomizzati e tracheotomizzati, ileo-colostomizzati e urostomizzati, i portatori di catetere permanente, gli affetti da incontinenza stabilizzata, gli affetti da patologia grave che obbliga all allettamento; g. le persone amputate di arto, le donne con malformazione congenita che comporti l assenza di una o di entrambe le mammelle o della sola ghiandola mammaria ovvero che abbiano subito un intervento di mastectomia e le persone che abbiano subito un intervento demolitore dell occhio; h. le persone assistite in regime di ospedalizzazione domiciliare, di dimissione protetta o di assistenza domiciliare integrata per le quali il medico specialista certifichi la necessità di un dispositivo di serie, a fronte di una grave disabilità transitoria, per il periodo necessario al recupero delle funzioni; i. le persone affette da una malattia rara (allegato al DM 279/2001). Il progressivo aumento delle condizioni di non autosufficienza e disabilità richiedono consistenti interventi di assistenza protesica; negli ultimi quattro anni la spesa si è mantenuta pressoché costante, con variazioni abbastanza contenute. L ufficio ha provveduto al miglioramento del percorso di ritiro, manutenzione, sanificazione, immagazzinamento e riutilizzo dei presidi e dell organizzazione e collaborazione con i distretti, la rete di distribuzione di prodotti e ritiro dei beni non più utilizzati dai cittadini. I valori riportati di seguito sono comprensivi di tutto il materiale erogabile previsto dal DM 332/99 (ausili, protesi, materiale per stomia e incontinenza o ritenzione).

139 , , , , , , , , , , , ,47 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 115 Grafico 3.5 Spesa protesica anni (ausili ex DM 332/1999) L ufficio informa handicap ha competenze nell offrire al cittadino, sia esso disabile o familiare di disabile, o semplicemente interessato alle tematiche dell handicap, uno spazio all interno del quale trovare risposte alle proprie domande, su come ottenere un servizio, su quali sono i diritti riconosciuti dalle leggi nazionali e regionali, su iniziative di vario genere inerenti alle tematiche dell handicap. L obiettivo principale dell Informa handicap è quello di offrire alla persona con disabilità strumenti di conoscenza che favoriscano la cultura del diritto rispetto alla cultura dell assistenza. L informazione permette al cittadino non solo di orientarsi nel mondo della normativa e dei diritti, o dei percorsi amministrativi da seguire per ottenere il risultato desiderato, ma anche di aumentare la conoscenza sulle risorse presenti nel territorio. Le informazioni sono fornite anche attraverso opuscoli di semplice lettura, quali strumenti che cercano di rendere chiaro, e quindi agevole da seguire, per il cittadino e per gli operatori sanitari e sociali gli iter amministrativi e i benefici che possono essere visibili nel sito aziendale. Cap.3 Tra le attività svolte da questo ufficio si ricorda l intervento di sensibilizzazione nelle scuole sulla tematica della barriere architettoniche. Nel 2012 particolare attenzione è stata posta all allargamento della rete di scuole, vedendo coinvolti gli alunni e gli insegnanti degli istituti superiori per geometri di Schio e Thiene, nell ambito del progetto provinciale a cui abbiamo aderito del Centro Studi per l'abbattimento delle Barriere Architettoniche e Analisi Mobilità Urbana dell Associazione RibaltaMente di Conegliano Veneto. Il progetto prevedeva l avvio di un corso base gratuito di Progettazione per l accessibilità ad una utenza globale. Il progetto ha lo scopo di fornire, agli studenti partecipanti al corso, le informazioni necessarie per capire le esigenze delle persone con disabilità temporanee o permanenti per la fruibilità, con le proprie capacità specifiche, di spazi abitativi privati e pubblici e lo svolgimento di attività quotidiane, anche in relazione all utilizzo di ausili personali, attraverso vari percorsi formativi, sia di carattere emozionale che didattico, ponendo le basi di una cultura progettuale all altezza delle necessità, al fine di modificare l ambiente secondo i criteri del design for all e dell universal design, per eliminare situazioni di difficoltà e favorire l autonomia personale. Nel mese di marzo 2012 pertanto si sono avviati i primi contatti formali ravvisando la necessità di istituire un tavolo tecnico con i vari soggetti istituzionali al fine di definire le azioni da condividere e proporre nei rispettivi territori per l anno scolastico 2012/13 visto il coinvolgimento di tutti gli istituti per geometri della provincia di Vicenza, delle quattro Aziende Ulss, de Collegio dei Geometri della Provincia di Vicenza; dell Amministrazione Provinciale, del Prefetto di Vicenza, del Centro di Servizio per il Volontariato e delle locali associazioni di volontariato.

140 116 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Cap.3 Sorveglianza strutture sanitarie presenti nel territorio La Regione del Veneto nel proprio impegno in materia di promozione della qualità, ha approvato nel 2002 una legge sull autorizzazione e l accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali, pubbliche e private. La L.R. n. 22/02 Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie è uno degli strumenti attraverso cui la Regione del Veneto ha inteso promuovere lo sviluppo della qualità dell assistenza sanitaria e socio - sanitaria attraverso un approccio di sistema orientato al Miglioramento continuo della Qualità. Ne consegue che tutte le strutture sanitarie private presenti nel territorio per poter esercitare qualsiasi professione sanitaria che richieda un attività diagnostica terapeutica complessa anche solo con l uso di elettromedicale sono soggette al rilascio di un autorizzazione comunale alla realizzazione in fase progettuale e all esercizio in fase di avvio delle attività. Questa autorizzazione è subordinata al possesso di requisiti specifici indicati appunto dalla legge 22/02 che vengono verificati su richiesta del Comune da operatori del Servizio di medicina legale nell ambito dell attività di sorveglianza sanitaria. Le strutture sanitarie private che erogano prestazioni semplici come ad esempio il massaggio da parte di un fisioterapista o la sola visita medica devono comunque notificare al Servizio l inizio dell attività in quanto è possibile anche in questi casi la verifica dei requisiti necessari per la sicurezza del paziente. Tabella 3.27 Strutture sanitarie autorizzate ai sensi della LR 22/2002. Strutture sanitarie autorizzate ai sensi della LR 22/2002 esistenti nel territorio di competenza dell Azienda Ulss n.4 Ambulatori chirurgici 6 Ambulatori di medicina fisica, riabilitazione, recupero e rieducazione funzionale 17 Ambulatori odontoiatrici 146 Ambulatori polispecialistici 3 Ambulatori polispecialistici con ambulatori chirurgici 5 Ambulatori polispecialistici con diagnostica per immagini 1 Laboratori di analisi chimico cliniche e microbiologiche 1 Accertamenti collegiali per l idoneità alla mansione per i dipendenti di ditte private e per i dipendenti pubblici degli enti non economici (nazionale, regionali e locali); per il riconoscimento dell inabilità assoluta e permanente a qualsiasi proficuo lavoro per i dipendenti pubblici; per l idoneità psico-fisica al rilascio/rinnovo del porto d armi e per il conseguimento/rinnovo della patente di guida in caso di particolari patologie e per la revisione della patente (Commissione Medica Locale sezione di Thiene). Rilascio: certificati medico-legali di certificato per l esonero dall obbligo di indossare le cinture di sicurezza; del parere igienico-sanitario per l autorizzazione all esercizio di struttura sanitaria, dell attività di acconciatore ed estetista, dell attività di tatuaggio e piercing. Effettua inoltre visite mediche di controllo dei lavoratori assenti per malattia con la quale il medico formula una prognosi lavorativa ed accerta se il lavoratore ha diritto all assenza retribuita dal lavoro (visite fiscali).

141 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 117 Tabella 3.28 Attività più significative svolte dal Servizio Medicina Legale, anni 2011/2012. Descrizione delle aree di attività Attività rilevate Indicatore Assistenza protesica Autorizzazione forniture protesiche e presidi Gg dalla richiesta all'ordine 3,25 3 Altri accertamenti collegiali Tempo attesa Gg di attesa Vigilanza Professioni Sanitarie più L. 22 Certificazioni medicina legale semplici: patenti Tempo istruttoria Gg di istruttoria 4 2 Tempo attesa Gg attesa 1 0 Certificazioni rilasciate N certificazioni rilasciate Medicina Necroscopica % visite entro 30 ore 100% 100% Radioprotezione Verifica nuove segnalazioni % verifiche /segnalazioni uso sanitario Idoneità igienico sanitaria estetisti, ecc. Certificazioni Med. Legale Collegiale: Inv.Civile % 100% Rilascio parere Tempo attesa max per risposta (gg) 4 2 Tempo di attesa per eseguire accertamenti Gg di attesa 11,5 13 Cap Attività di Screening Lo screening oncologico è un complesso ed organico programma di sanità pubblica condotto con mezzi clinici, strumentali e di laboratorio finalizzato alla diagnosi precoce di una patologia neoplastica o all individuazione di alterazioni pre neoplastiche in sottogruppi selezionati di popolazione. L Azienda sanitaria, istituendo un programma di screening, si fa carico di offrire attivamente a tutta la popolazione bersaglio, nei tempi e nei modi previsti, un percorso che prevede un primo test di ingresso ed eventuali successivi accertamenti diagnostici di approfondimento ed i trattamenti più appropriati. Gli screening oncologici, rivolgendosi ad una popolazione asintomatica, necessitano della massima attenzione nel contenere il numero di falsi positivi, al fine di ottimizzare le risorse e di mantenere quindi nel tempo gli standard operativi: l efficacia di un programma di prevenzione oncologica infatti viene meno se si riduce ad un intervento episodico. Dal 2001 la prevenzione oncologica del carcinoma della mammella, della cervice uterina e del colon retto è stata inserita tra i Livelli Essenziali di Assistenza. La Regione Veneto nel 1996 ha emanato le Linee Guida Regionali sugli Screening Oncologici e ha deliberato l attivazione degli screening a livello delle Aziende Ulss. Lo Screening è un programma organizzato di prevenzione e di diagnosi precoce. Gli screening oncologici offerti dall Ulss n.4 alla popolazione sono i seguenti: screening citologico (utero), screening della mammella, screening del colon-retto. Mentre i primi due sono rivolti alla popolazione femminile, lo screening del colon-retto è dedicato a tutta la popolazione, maschi e femmine, dai 50 ai 70 anni. Il Centro Screening svolge un ruolo nodale nell organizzazione e nello sviluppo del progetto, avendo la funzione di programmare l attività e di coordinare i servizi e le diverse figure professionali coinvolte nel piano di intervento. L Ulss n.4 può vantare ottimi risultati nell attività di screening, tanto da porsi tra le migliori Aziende Ulss in ambito regionale e restando ben al di sopra dei valori soglia proposti dalla Regione Veneto con DGRV 2369/2011.

142 118 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Tabella 3.29 Adesione all attività di screening per tipologia. Dati Ulss n.4 78% Citologico 60% Citologico 83,5% Mammografico 80% Mammografico 75,5% Colorettale 65% Colorettale Valore Soglia per il 30/06/2012 indicato dalla Regione Integrazione DGR 2369/2011 Cap.3 Gli esami diagnostici di primo e di secondo livello vengono effettuati su invito del Centro Organizzativo Screening. In caso di esito negativo la risposta viene inviata in media entro 21 giorni dalla data di esecuzione del test. In caso di esito positivo (presenza di una lesione sospetta), la convocazione per un esame di secondo livello viene inviata entro massimo 10 giorni. Gli operatori del centro provvedono a richiamare i convocati che non si sono presentati, mantenendo un costante impegno nel reperire la percentuale più alta di popolazione target screenabile. Screening mammografico Il carcinoma alla mammella è il tumore più frequente tra le donne italiane per incidenza e mortalità. Mentre quest ultima è in lieve flessione, è invece in costante aumento l incidenza (numero nuovi casi all anno/popolazione a rischio) che, almeno in parte, si può giustificare con il diffondersi della cultura della prevenzione. La mammografia permette di individuare il tumore in una fase molto precoce, in modo tale che possa essere curato efficacemente. Lo screening, mediante mammografia eseguita ogni 2 anni, riduce del 35% la probabilità di morire per tumore della mammella. Inoltre l 80 90% delle donne con un tumore di piccole dimensioni e senza linfonodi colpiti può guarire definitivamente. Lo screening della mammella è mirato a ridurre la mortalità specifica per cancro della mammella nella popolazione invitata a effettuare controlli periodici. È rivolto a tutte le donne residenti nella nostra Ulss di età compresa tra i 50 e i 69 anni. Il test di 1 livello utilizzato è una mammografia bilaterale, proposta ogni 2 anni. Quando la mammografia riscontra una lesione sospetta si procede alla successiva fase di approfondimento diagnostico di 2 livello. Screening Citologico (Pap test) Lo screening del collo dell utero è finalizzato a individuare tra la popolazione femminile le donne a rischio di sviluppare un tumore del collo uterino. È proposto ogni 3 anni a tutte le donne residenti nella nostra Ulss di età compresa tra i 25 e i 64 anni. Il test utilizzato è il pap test. Insieme al tumore del colon-retto, il tumore del collo dell utero è al secondo posto tra i tumori femminili, dopo quello della mammella. Il pap-test permette di diagnosticarlo precocemente. Negli ultimi vent anni la mortalità per tumore dell utero è diminuita di oltre il 50% nei Paesi in cui sono stati attuati gli screening. Ogni anno in Italia si registrano in media casi di tumore al collo dell utero e circa decessi, anche se negli ultimi anni la mortalità si è ridotta in maniera significativa. Il programma è particolarmente efficace nel ridurre incidenza e mortalità di questo tipo di tumore. L avvio sistematico dei programmi di screening in ambito regionale ha consentito alle Ulss della provincia di Vicenza di raggiungere un buon livello organizzativo grazie ad una dotazione professionale e tecnologica di prim ordine. Nell ambito della diagnostica precoce del cer- Progetto di lettura test in area Vasta vico carcinoma e nell individuazione delle sue precancerosi alcune nostre realtà hanno be- Provinciale

143 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 119 neficiato dell introduzione di una metodica di allestimento citologico su strato sottile ormai largamente diffusa nei paesi maggiormente industrializzati. Sulla base di esperienze tecnologiche diversamente applicate, si propone di realizzare un comune programma che assicuri all intera popolazione provinciale, obiettivo dello screening, l esecuzione di un test efficace nel ridurre drasticamente la morbilità e la mortalità di questa patologia. L Ulss n.4 partecipa al progetto di lettura computer assistita dei pap test della provincia di Vicenza con l Ulss n.3, n.4, n.5 e n.6 ed è attivo dal Il progetto prevede la concentrazione in un unico laboratorio delle fasi tecniche, di allestimento e di analisicomputer assistita, mantenendo assolutamente inalterati gli attuali centri di prelievo e di provenienza dei campioni. Una fase tecnica unica ha il vantaggio di costruire un gruppo lavorativo omogeneo, di assicurare una completa uniformità di processazione dei materiali e di abbattere significativamente i costi generali di gestione. La fase computer assistita rappresenta il momento più innovativo del progetto fornendo una pre lettura dei preparati (22 campi proposti dalla macchina sui circa 120 visualizzabili dall occhio umano), la loro registrazione su dischetto e la restituzione ai centri afferenti che mantengono completa autonomia nella diagnostica e nella refertazione. L intento è quello di costituire un più ampio gruppo coordinato di esperti citologi e citopatologi con periodici programmi di confronto e di aggiornamento comuni in ambito regionale e nazionale e di controllo di qualità. Il progetto cui l Azienda ha aderito è il secondo realizzato in ambito nazionale. Cap.3 Screening del Colon-Retto Il cancro al colon retto si colloca ai vertici della categoria per incidenza e mortalità. Lo screening per i tumori del colon retto ha la finalità di individuare lesioni pre cancerose e casi di neoplasia negli stadi precoci, in modo da ridurre l incidenza e la mortalità. È rivolto a tutti i residenti della nostra Ulss, sia maschi che femmine di età compresa tra i 50 e i 70 anni. Il test di I livello utilizzato è un esame feci (FOBT) per la ricerca del sangue occulto (= sangue che non si vede ad occhio nudo) e viene proposto ogni 2 anni.

144 120 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 La tabella che segue propone il tasso di adesione della popolazione e la percentuale di inviti su popolazione eleggibile; quando la percentuale supera il 100% è indice che il servizio ha provveduto a ricontattare i soggetti che inizialmente non hanno aderito. Cap.3 Tabella 3.30 Percentuale inviti ed adesione corretta. Descrizione Indicatore Citologico % inviti su popolazione eleggibile (% cumulativa) 94% 110% Adesione corretta 72,7% 78,0% Mammografico % inviti su popolazione eleggibile (% cumulativa) 102% 116% Adesione corretta 83,9% 83,5% Colorettale % inviti su popolazione eleggibile (% cumulativa) 96% 103% Adesione corretta 81,1% 75,5% Servizio di Educazione e Promozione della Salute Il Servizio di Educazione e Promozione alla Salute (SEPS) attua interventi diretti e svolge funzioni di supporto metodologico e operativo ai Servizi Aziendali per lo sviluppo di programmi educativi rivolti alla popolazione del territorio, con particolare attenzione agli stili di vita. Esso progetta interventi di educazione e promozione della salute con particolare riferimento alla popolazione scolastica, provvede alla realizzazione di progetti e collabora a progetti di altri Servizi; effettua il monitoraggio dei progetti aziendali rivolti alla popolazione scolastica e realizza e diffonde materiale informativo e reports sull attività dei Servizi aziendali. Opera raccordandosi con i Centri di Riferimento Regionali e le altre agenzie impegnate in attività educative (Scuole, Enti Locali, Associazioni). Scuola e Salute: Il Servizio Educazione e Promozione della Salute mette a disposizione delle scuole: l offerta di iniziative e progetti; la consulenza metodologica a progetti di Istituto; la collaborazione nella costruzione di percorsi didattici e iniziative insieme alle singole scuole sulla base di esigenze specifiche; il supporto nella ricerca di esperienze e nella costruzione di materiale didattico. Dipartimento Funzionale di Sanità animale e Sicurezza Alimentare La missione del Dipartimento Funzionale di Sanità animale e Sicurezza Alimentare (DFSA) si esplica nel controllo integrato su tutta la catena alimentare dalla produzione primaria agricola al consumo del cibo da parte sei singoli individui, attraverso: la valutazione dei rischi igienico sanitari di ciascuna impresa alimentare assoggettata al controllo ufficiale; la definizione della frequenza dei controlli ai sensi dei regolamenti della Comunità Europea; la definizione di procedure di controllo tali da assicurare trasparenza, indipendenza, uniformità, efficacia ed efficienza. I Servizi del Dipartimento di Prevenzione le cui competenze sono coordinate all interno del DFSA sono di seguito presentati.

145 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione (SIAN) Il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) si pone l obiettivo di migliorare la salute individuale e collettiva garantendo alimenti sicuri e di qualità, attraverso misure di sorveglianza di tutela igienico-sanitaria e promuovendo la diffusione di un corretto stile alimentare. È struttura Semplice a valenza Dipartimentale suddivisa in due Unità Operative. Tutela delle acque destinate al consumo umano Igiene degli Alimenti e delle Acque svolge attività di sorveglianza e tutela igienico-sanitaria degli alimenti e delle acque nelle diverse fasi, dalla produzione alla somministrazione, compresi i funghi attraverso l Ispettorato micologico. Svolge inoltre la sorveglianza sulla vendita e utilizzo dei prodotti fitosanitari. Per quanto riguarda le Acque effettua prelievi e controlli dell acqua di acquedotto e della falda acquifera, emette giudizi di idoneità per acqua destinata al consumo umano, esegue ispezioni negli impianti acquedottistici, rilascia pareri sui progetti di acquedotti pubblici e privati e per la tutela delle fonti idropotabili. Inoltre rilascia pareri per la sostenibilità della risorsa idrica potabile sui Piani Assetto Territoriale, Interventi Urbanistici. Il Servizio rilascia l abilitazione alla vendita di prodotti Fitosanitari e l autorizzazione al relativo deposito/commercio, offre corsi di formazione per l abilitazione alla vendita e provvede alla vidimazione dei registri di carico e scarico di tali prodotti. L Area Sicurezza Alimenti provvede alla vigilanza e controllo igienico-sanitario nelle imprese alimentari e nei pubblici esercizi, rilascia Registrazioni Igienico Sanitarie Permanenti per l apertura o l ampliamento di laboratori o depositi di alimenti, di pubblici Esercizi di ristorazione (quali Bar, Ristoranti, Pizzerie, Tavole calde, agriturismi, ecc.) e trasporto degli alimenti. Provvede inoltre al rilascio di pareri per Registrazioni Igienico Sanitarie Temporanee in occasione di manifestazioni come sagre, eventi fieristici, ecc. Fornisce certificazione di non conformità (distruzione alimenti) e di idoneità sanitaria (locali, materiali a contatto con alimenti, esportazione di alimenti, ecc.); effettua ricerca di sostanze pericolose/tossiche negli alimenti e bevande tramite campionamenti e controlli ed esegue controlli sulla produzione e commercio dei prodotti dietetici e degli alimenti per la prima infanzia. Cap.3 Unità Operativa Nutrizione La nutrizione è un fattore in grado di modificare profondamente lo stato di salute dell individuo e della popolazione nel suo complesso attraverso anzitutto la verifica e il controllo sulle tabelle dietetiche ma anche con l indagine sulla qualità nutrizionale dei pasti forniti nella ristorazione. L unità operativa offre infatti consulenza nutrizionale per il personale delle strutture di ristorazione e consulenza dietetico-nutrizionale per fasce di popolazione a rischio e provvede alla diffusione di stili alimentari corretti e protettivi nella popolazione generale e per gruppi di popolazione. L Area Nutrizionale opera principalmente in quattro ambiti: a. Sorveglianza nutrizionale. Grazie alla raccolta di dati epidemiologici, quali consumi ed abitudini alimentari, rilevazioni dello stato nutrizionale per gruppi di popolazione, in particolare quella scola- della ristorazione Sicurezza e qualità stica, in collaborazione con programmi locali, regionali e nazionali. collettiva b. Educazione nutrizionale. Con interventi di prevenzione nutrizionale finalizzati alla diffusione delle

146 122 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 conoscenze di stili alimentari corretti e protettivi nella popolazione generale e per gruppi di popolazione -genitori, insegnanti, alimentaristi, infanzia ed età evolutiva, anziani ed altre specificità- con l utilizzo di tecniche e strumenti propri dell informazione, dell educazione sanitaria e della promozione alla salute. Attività informative, per la diffusione delle linee guida per la prevenzione nutrizionale. Interventi nei settori produttivi e commerciali di competenza per la promozione della qualità nutrizionale. c. Nutrizione collettiva. Oltre all attività di valutazione di menù di ristorazione collettiva e assistenza, vigilanza e formazione, si è consolidata l attività di consulenza dietetico nutrizionale nella ristorazione collettiva scolastica del territorio. Sono stati realizzati progetti formativi specifici, anche sulla base delle richieste di singole realtà territoriali e tenendo conto delle caratteristiche ed esigenze nutrizionali delle particolari fasce di età. Particolare attenzione è stata posta alla progettazione di interventi nella prevenzione dell obesità, finalizzati a favorire scelte corrette dal punto di vista nutrizionale ed interventi di Cap.3 prevenzione della sedentarietà presso le scuole. Anche nel 2012 è stata posta attenzione particolare nella valutazione delle diete speciali. d. Consulenza dietetico-nutrizionale per fasce di popolazione a rischio, con particolare attenzione ai gruppi di auto aiuto. Nel corso del 2012 il SIAN ha eseguito ispezioni di vigilanza nel 100% delle aziende classificate ad alto rischio e nel 75% delle aziende a medio rischio. Tabella 3.31 Attività correlate alla sicurezza alimentare, acque e ristorazione collettiva. Descrizione Attività rilevate Indicatore Sicurezza alimentare Ispezioni iniziativa N ispezioni iniziativa Prelievi alimenti N prelievi-pric Vigilanza specifica su imprese al dettaglio (100% alto rischio = 40 e 50% medio = 65) % ispezioni 66/74 A: 100%; M:75% Prelievi acque minerali sorgente N prelievi Acqua potabile Prelievi acque potabili rete e falda N campioni/verbali Fitofarmaci Ispezioni iniziativa rivendite N ispezioni 52 14/27 Progetti Educaz.Alimentare Progetti vari Adesioni / inviti 48% 49% Sorveglianza Alimentare Okkio alla salute % screenati Rilevazione biennale Consulenza dietetico nutrizionale 100% Ispezioni presso scuole N ispezioni/plesso Ispezioni presso case di riposo N ispezioni Stesura diete speciali N diete elaborate Valutaz./validaz./menù ristorazione collettiva N menù validati/richieste Sicurezza alimentare Ispezioni autorizzative /amministrative N ispezioni Interventi nella ristorazione collettiva Istruttoria progetti N istruttorie Pareri preventivi N pareri Consulenza tecnico-nutrizionale N consulenze 60 38

147 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 123 Ispettorato Micologico All interno del SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) è collocato anche l Ispettorato Micologico con funzioni di controllo e vigilanza in tutte le attività riguardanti i funghi eduli. L ispettorato Micologico provvede in particolare: all accertamento della commestibilità dei funghi per i privati cittadini (è un servizio gratuito che consente di poter consumare i funghi raccolti in tutta tranquillità e sicurezza); al controllo e alla certificazione dei funghi destinati alla commercializzazione; alla vigilanza ispettiva presso gli stabilimenti di produzione e gli esercizi commerciali; alla consulenza al Pronto Soccorso in caso di ricovero per avvelenamento da funghi; ad effettuare Interventi educativi e formativi diretti alla popolazione con finalità di prevenzione delle intossicazioni da funghi. L Ispettorato Micologico è situato presso la Sede centrale dell Ulss n.4, in via Rasa, 9 a Thiene. Cap.3 Modalità di accesso nei mesi di Settembre, Ottobre e Novembre: lunedì e giovedì dalle ore 08:30 alle ore 09:30. negli altri periodi dell anno su prenotazione telefonica Servizio Veterinario di Igiene degli alimenti di Origine animale La tutela della salute e del benessere animale, l igiene e la sicurezza degli alimenti di origine animale e la corretta informazione ai consumatori sono le finalità della sanità pubblica veterinaria. Il Servizio Veterinario di Igiene degli Alimenti di Origine Animale e loro derivati esercita il controllo ufficiale delle filiere di produzione e commercializzazione di alimenti di origine animale, ai sensi del Reg. (CE) 882/2004 e del Reg. (CE) 854/2004, attraverso gli strumenti del controllo ufficiale così come definiti dall art. 2 del Reg. 882/2004: monitoraggio, sorveglianza, ispezione, verifica, audit, campionamento per l analisi. Sono inoltre previsti interventi in caso di inconvenienti igienico-sanitari o di tossinfezioni alimentari. L attività di controllo ufficiale, modulata in base a classi di rischio definite, è rivolta principalmente ai seguenti settori: Filiera delle carni fresche congelate, preparate e dei prodotti a base di carne; Filiera del latte e dei prodotti a base di latte; Filiera dei prodotti ittici; Controllo sanitario sulla produzione del miele; Controllo sanitario sulla produzione delle uova. Il Servizio provvede inoltre alla Registrazione ai sensi del Reg. (CE) 852/2004 e/o al Riconoscimento ai sensi del Reg. (CE) 853/2004 di tutti gli stabilimenti del settore alimentare che svolgono una qualsiasi delle fasi di produzione, trasformazione, trasporto, magazzinaggio, somministrazione e vendita di alimenti di origine animale con le modalità previste dalla specifica normativa regionale, cura l istruttoria per gli stabilimenti che intendono essere autorizzati ad esportare verso i Paesi Terzi e provvede al rilascio dei certificati di prodotti destinati all'esportazione.

148 124 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 La formazione rivolta agli operatori del settore alimentare rappresenta un altro settore di intervento svolto in collaborazione con altre Unità Operative del Dipartimento Funzionale di Sanità animale e Sicurezza Alimentare, tramite l attivazione di incontri formativi con lo scopo di consolidare il livello di informazione e di conoscenza dei requisiti previsti dalla legislazione Comunitaria e, soprattutto, la capacità di predisporre adeguate procedure e strumenti operativi in grado di realizzare alimenti salubri. Cap.3 Tabella 3.32 Attività del Servizio veterinario - Igiene degli alimenti di origine animale. LEA di riferimento Sorveglianza epidemiologica e profilassi ai fini della eradicazione delle malattie infettive e diffusive degli animali Descrizione attività o tipologia prestazione Indicatore Piano di sorveglianza BSE TSE CWD N campioni eseguiti (al macello) Ispezione negli impianti di macellazione 1 Piano ispezioni ordinario N prestazioni eseguite Controllo igienico-sanitario nei settori della produzione, trasformazione, conservazione, commercializzazione, trasporto e deposito, distribuzione e somministrazione degli alimenti di origine animale Disposizioni di indagini microbiologiche in tutte le fasi della produzione e dei prodotti Certificazioni sanitarie sui prodotti destinati all esportazione o ad usi particolari Monitoraggio della presenza di residui di farmaci e contaminanti ambientali negli alimenti di origine animale 1 Ispezioni presso imprese di produzione alimenti di origine animale riconosciute 2 Ispezioni presso imprese alimentari di vendita alimenti di origine animale registrate 3 Audit presso imprese di produzione alimenti di origine animale riconosciute 4 Ri-categorizzazione del rischio imprese alimentari riconosciute 1 Programma regionale campionamento alimenti N prestazioni eseguite N prestazioni eseguite N prestazioni eseguite N prestazioni eseguite N campioni eseguiti Certificazioni N certificati emessi Piano Nazionale Residui -Farmaci e sostanze anabolizzanti -Farmaci veterinari e contaminanti ambientali -Settore volatili da cortile, conigli, selvaggina allevata N campioni eseguiti (al macello) Servizio Sanità Animale e Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche Il Servizio Sanità Animale e Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche attua la sorveglianza sui concentramenti e spostamenti animali, sulla riproduzione animale e provvede ad alimentare il sistema informativo per il controllo delle aziende zootecniche su anagrafe nazionale. Effettua vigilanza sul benessere degli animali da reddito e profilassi ai fini della eradicazione delle malattie infettive e diffusive degli animali. Predispone sistemi di risposta ad emergenze epidemiche delle popolazioni animali e prevenzione e controllo delle zoonosi; svolge attività di sorveglianza sull impiego del farmaco veterinario, sull alimentazione animale e sulla produzione e distribuzione dei mangimi. Provvede inoltre alla lotta al randagismo e al controllo del benessere degli animali d affezione.

149 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 125 Tabella 3.33 Attività del Servizio veterinario - Servizio Sanità animale. LEA di riferimento Descrizione attività o tipologia prestazione Indicatore Sorveglianza epidemiologica e profilassi ai fini della eradicazione delle malattie infettive e diffusive degli animali Vigilanza sui concentramenti e spostamenti animali, compresa l importazione e l esportazione e sulle strutture ed attrezzature a tal fine utilizzate Controllo e vigilanza sulla alimentazione animale e sulla produzione e distribuzione dei mangimi Controllo sul latte e sulle produzioni lattiero casearie 1 Programma regionale per la profilassi della Tubercolosi bovina, della brucellosi bovina, bufalina, ovina e caprina e della leucosi bovina enzootica % aziende controllate 100% 98% % animali controllati 100% 99% 2 Piano Blue Tongue N campioni eseguiti insetti (i) + sangue (s) 3 Piano nazionale di eradicazione e sorveglianza della malattia vescicolare e sorveglianza per la peste suina classica N campioni eseguiti Piano di sorveglianza BSE N campioni eseguiti (in allevamento) Controllo dell influenza aviare N campioni eseguiti Piano di sorveglianza dell Anemia infettiva degli equini 1 Sopralluogo per vigilanza stalla di sosta bovini e suini N campioni eseguiti N prestazioni eseguite Prelevamento animali ad uso zootecnico N campioni eseguiti Ispezioni nelle ditte registrate ai sensi del reg. CE 183/ Ispezioni presso aziende di produzione latte Alta Qualità N interventi eseguiti N controlli eseguiti Certificazioni sanitarie sui prodotti 1 Certificazioni N certificati destinati all esportazione o ad usi particolari Monitoraggio della presenza di residui di farmaci e contaminanti ambientali negli alimenti di origine animale Piano Nazionale Residui -Farmaci e sostanze anabolizzanti -Farmaci veterinari e contaminanti ambientali -Settore volatili da cortile, conigli, selvaggina allevata N campioni eseguiti (in allevamento) Cap.3 Il Sistema rapido di Allerta Comunitario Il meccanismo delle comunicazioni rapide, sempre più numerose negli ultimi anni, è uno strumento essenziale per la valutazione di eventuali rischi e per la tutela del consumatore. Per notificare in tempo reale i rischi diretti o indiretti per la salute pubblica connessi al consumo di alimenti o mangimi è stato istituito il sistema rapido di allerta comunitario (RASFF), sotto forma di rete, a cui partecipano la Commissione Europea, l EFSA (Autorità per la sicurezza alimentare) e gli Stati membri dell Unione. Il flusso delle allerte deve garantire sia la completezza delle informazioni che la tempestività della comunicazione. Le notifiche vengono comunicate e condivise tra gli Stati membri via rete, in tempo reale. L attività del sistema di allerta prevede il ritiro di prodotti pericolosi per la salute umana o animale. Nel caso di rischio grave ed immediato (esempio tossina botulinica), oltre a disporre immediatamente il sequestro dei prodotti tramite l intervento del Comando Carabinieri della Sanità e degli Assessorati Regionali, la procedura di emergenza può essere integrata con comunicati stampa. In questo caso vengono informati i cittadini sul rischio legato al consumo di un determinato prodotto e sulle modalità di riconsegna dell alimento alla ASL territorialmente competente.

150 126 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Cap L assistenza ospedaliera Per quanto attiene il Nuovo Ospedale sono già state spese alcune considerazioni e nel capitolo 4 verrà fatta un ulteriore specifica sul concetto di Project Financing cui si è ricorso per la realizzazione. Preme ora citare brevemente i Principi e Requisiti che ne hanno ispirato la realizzazione: Principi Requisiti 1. Umanizzazione Privacy - Comfort - Accoglienza - Orientamento 2. Urbanità 3. Socialità 4. Organizzazione ed interattività: 5. Appropriatezza Integrazione con il contesto localizzativi - Compatibilità ambientale - Sicurezza del sito - Fruibilità normale e di emergenza - Facile accessibilità Disponibilità di spazi commerciali - Disponibilità di spazi alberghieri e ristorativi - Disponibilità di spazi culturali ed associativi - Disponibilità di spazi di educazione terapeutica Aggregazione differenziata delle aree - Organizzazione correlata delle Aree - Ottimizzazione dei flussi - Razionalizzazione dei percorsi - Flessibilità degli spazi - Utilizzo delle tecnologie informatiche Riduzione delle superfici di Degenza - Potenziamento dei servizi diurni - Potenziamento dei servizi di diagnosi e terapia - Riduzioni dei servizi generali (esternalizzazione) 6. Affidabilità Facilità di accesso - Sicurezza d uso - Qualità edilizia 7. Innovazione - Ricerca - Formazione Sviluppo delle tecnologie - Disponibilità di spazi per la ricerca e la formazione

151 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 127 I cittadini residenti nel territorio aziendale hanno espresso nel 2012 una domanda di ricoveri ospedalieri presso strutture aziendali ed extra-aziendali (del Veneto e di altre Regioni), pari a ricoveri (inclusi neonati sani), ovvero circa l 1,7% in meno rispetto all anno precedente. Il tasso di ospedalizzazione standardizzato (numero di ricoveri per abitanti) ha mantenuto il trend in diminuzione degli anni precedenti attestandosi al 118,4 nel 2012, pertanto si mantiene più basso dello standard regionale del 140 previsto come obiettivo 2012 (DGRV 2369/2011, OB. A1: Ottimizzazione del numero di ricoveri). Il tasso è pari a 125 di cui il 35,4 è imputabile alle fughe. Grafico 3.6 Tasso di Ospedalizzazione Ulss n valore soglia Regione (DGR 2369/2012) Tasso residenti Tasso (fughe) Cap ,8 92,1 89,9 86,7 81, ,8 40,6 39,4 37,2 36, La riduzione dei ricoveri è ottenuta grazie alla riorganizzazione delle attività assistenziali, al potenziamento delle Cure Primarie ed anche in ottemperanza alle DGRV 2468/2006 e 3734/2007 in base alle quali alcune prestazioni erogate in regime di Day Surgery/Day hospital sono state ricondotte a regime ambulatoriale (quali Ernie, Tunnel carpale, Stripping vene, ecc.). Tabella 3.34 Attività di ricovero in regime di degenza ordinaria e Day Hospital/Day Surgery. Attività di ricovero - Degenza ordinaria Anno 2012 Numero dimessi / fatturato dimessi / Numero ricoveri urgenza 8089 Numero ricoveri extra azienda 1914 Numero ricoveri extra regione 269 Numero nati / fughe nati 1834 / 124 per un totale di 1958 Fatturato extra azienda per la degenza ordinaria ,20 Mobilità passiva intraregionale specialità presenti (numero dimessi / importo) 4274 / ,48 Mobilità passiva intraregionale specialità non presenti (numero dimessi / importo) 1286 / ,21 Foto, p.10 7

152 128 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Day surgery/day hospital indicatori N. cicli 2012 N cicli chiusi 3032 N cicli extra azienda 311 N cicli extra regione La domanda di ricoveri da parte dei residenti I residenti nel territorio dell Ulss n.4, nel 2012, sono stati ricoverati principalmente per malattie e disturbi dell apparato muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo (pari al 16% della domanda di ricoveri), seguito dalle malattie e disturbi del sistema cardiocircolatorio (11%), quindi dai ricoveri per gravidanza, parto e puerperio (10%). Cap.3 Seguono Malattie e disturbi del periodo neonatale (8%) e con il 7% Malattie e disturbi dell apparato riproduttivo femminile, Malattie e disturbi dell apparato digerente e Malattie e disturbi del sistema nervoso. Tabella 3.35 Ricoveri per residenti Ulss n.4 in strutture aziendali o esterne (fughe intraregione) per maggior categoria diagnostica (MDC). MDC 2012 Malattie e disturbi dell apparato muscolo scheletrico e del tessuto connettivo Malattie e disturbi dell apparato cardiocircolatorio Gravidanza, parto e puerperio Malattie e disturbi del periodo neonatale Malattie e disturbi dell apparato riproduttivo femminile Malattie e disturbi dell apparato digerente Malattie e disturbi del sistema nervoso Malattie e disturbi dell apparato respiratorio Malattie e disturbi del rene e delle vie urinarie 887 Malattie e disturbi della pelle, del tessuto sotto cutaneo e della mammella 785 Malattie e disturbi dell orecchio, del naso, della bocca e della gola 759 Malattie e disturbi epatobiliari e del pancreas 690 Malattie e disturbi mentali 497 Malattie e disturbi mieloproliferativi e neoplasie scarsamente differenziate 442 Malattie e disturbi dell apparato riproduttivo maschile 387 Malattie e disturbi dell occhio 389 Fattori che influenzano lo stato di salute e il ricorso ai servizi sanitari 339 Malattie e disturbi endocrini, nutrizionali e metabolici 279 Malattie enfettive e parassitarie (sistemiche o di sedi non specificate) 272 Malattie e disturbi del sangue, degli organi emopoietici e del sistema immunitario 179 MDC Drg sconosciuto 245 Traumatismi, avvelenamenti ed effetti tossici dei farmaci 102 Abuso di alcool / farmaci e disturbi mentali organici indotti 70 Traumatismi multipli rilevanti 21 Ustioni 12 Infezioni da H.I.V

153 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Attività sale operatorie L attività delle sale operatorie dell Azienda Ulss n.4 ha subito una nuova riorganizzazione con il trasferimento presso la nuova sede dell Ospedale unico. I dati di seguito proposti sono la sommatoria degli interventi effettuati nei primi mesi presso i precedenti nosocomi e quelli successivamente effettuati presso il nuovo ospedale. Va precisato che il numero operati ed il numero interventi, ovviamente, non coincide, poiché lo stesso paziente può aver subito, anche in un unica seduta, più interventi. Tabella 3.36 Interventi chirurgici per specialità Ulss n.4, anno Interventi chirurgici per specialità (compresi Polo endoscopico e interventi ambulatoriali) 2012 Cardiologia Chirurgia generale Oculistica Ortopedia e traumatologia Ostetricia e ginecologia Otorinolaringoiatria 916 Terapia intensiva 243 Urologia In ottemperanza alle DGRV 2468/2006 e 3734/2007 alcune prestazioni erogate in regime di Day Surgery/Day Hospital sono state ricondotte a regime ambulatoriale (quali Ernie, Tunnel carpale, Stripping vene, ecc.) Reti Cliniche Tabella 3.37 Confronto operati per specialità (escluso ostetricia ginecologia). Numero operati per specialità (compresi Polo endoscopico e interventi ambulatoriali) 2012 Cardiologia 727 Chirurgia generale Oculistica Ortopedia e traumatologia Ostetricia e ginecologia Otorinolaringoiatria 603 Terapia intensiva 243 Urologia Specialità Nr. operati Nr. operati 2012 Cardiologia Chirurgia generale Oculistica Ortopedia e traumatologia Otorinolaringoiatria Terapia intensiva Urologia Cap.3 Le reti cliniche sono modelli adattabili a diversi contesti, in grado di integrarsi con le reti Ospedale e aziendali già esistenti nelle diverse discipline presenti nelle Aziende Ulss, nelle Aziende Reti cliniche Ospedaliere, nelle Università di Padova e Verona, negli IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) pubblici e privati e nelle altre istituzioni, pubbliche e private, che operano nei rispettivi campi. In linea generale le reti fanno capo a strutture regionali collocate presso le Direzioni Regionali di riferimento, o da esse dipendenti, ancorché collocate presso Aziende Sanitarie periferiche. Reti istituite nel Veneto ad oggi: Rete della donazione - trapianto, 1999; Rete delle malattie rare, 2000; Rete riabilitativa, 2000; Rete dell emergenza urgenza, 2003; Rete trasfusionale, 2004; Rete oncologica, 2005; Rete dell infarto, 2007; Rete dell ICTUS, Reti attivate nel Veneto: rete trasfusionale, rete dell infarto, Suem 118, rete della donazione-trapianto.

154 130 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Vale la pena una digressione merito alle seguenti. Rete trasfusionale Cap.3 Dal 4 Piano sangue , dalla deliberazione n. 18/2004 discendono una serie di delibere regionali quali la DGRV n. 4303/04 in merito al regolamento di istituzione e funzionamento dei DIMT (Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale), la DGRV n. 1880/2006 sull attuazione della dipartimentalizzazione delle strutture trasfusionali e la DGRV n. 1423/2007 sull attivazione del FRAT (Fondo Regionale Attività Regionali) nonché la DGRV 2690/08 per l assegnazione delle risorse alle Aziende Ulss per l esercizio 2008 in cui si assegna il finanziamento specifico per le attività trasfusionali FRAT alle aziende sedi principali dei DIMT. Le finalità del DIMT sono mirate a condividere: attività di produzione, diagnostica e clinica-assistenziale per raccolta, lavorazione e qualificazione del sangue; collaborare, cooperare e controllare l appropriatezza; favorire la partecipazione e lo sviluppo del volontariato; omogeneizzare e standardizzare procedure; gestione ed amministrazione delle risorse. La somma delle risorse che afferiscono alle singole strutture trasfusionali sono: destinate alle singole strutture; in uso comune del dipartimento; per il funzionamento del dipartimento. Rete Infarto Miocardico Acuto I riferimenti normativi fondamentali sono la DGRV 4299/2004 Adozione del documento sulla rete integrata interospedaliera per il trattamento dell infarto miocardico acuto in emergenza nella Regione Veneto e realizzazione di obiettivi prioritari per lo sviluppo di tale progetto e la DGRV 4450/2007 Rete integrata interospedaliera per il trattamento in emergenza dell infarto miocardico acuto (IMA) nella Regione Veneto - disposizioni applicative. Tali documenti hanno reso possibile lo sviluppo di una rete per la gestione dell IMA (Infarto Acuto del Miocardio) malattia legata all occlusione improvvisa di un ramo di una arteria coronarica. In Veneto, in base a dati del Servizio Epidemiologico Regionale, vengono ricoverate ogni anno 163 persone ogni abitanti per IMA; il dato sottostima il problema, in quanto molti casi non vengono ricoverati e un alto numero muore prima di arrivare in ospedale. Nell Alto Vicentino è stato concordato come punto di riferimento preferenziale dal punto di vista della viabilità l Ospedale di Bassano ed in seconda istanza Vicenza. Le ambulanze del 118 sono state dotate di idonei trasmittenti, per cui è possibile registrare l elettrocardiogramma a domicilio del paziente e trasmette l ECG al Cardiologo dell UCI che, in accordo col collega del 118 decide il trasporto ed il trattamento nella sede più idonea, appunto Bassano o Vicenza, nei casi ad alto rischio. Analoga strategia viene attuata per i cittadini (la maggior parte) che vanno direttamente al pronto soccorso. La Cardiologia con l Unità di Terapia intensiva Coronarica e i due importanti servizi di Emodinamica ed Elettrofisiologia (che nel 2012 hanno prodotto un totale di interventi/procedure) è stata individuata come uno dei due centri hub della provincia di Verona nell ambito della rete integrata intraospedaliera per il trattamento dell emergenza dell Infarto miocardio acuto.

155 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili La nascita nell Ulss n.4 Nell anno 2012 sono nati bambini presso il reparto di Ostetricia dell Ulss n.4. Di questi è italiano il 75% il 25% è di cittadinanza straniera; di questi nell ordine provenienti dal Marocco, Bangladesh, quindi Romania, ex Jugoslavia e Ghana a pari quantità e il rimanente da altre nazioni. Nel 2012 l Ulss n.4 ha accolto partorienti; sul totale parti il 17% provengono da altre Ulss: il 52% dall Ulss6 Vicenza, il 28% dall Ulss n.3 Bassano e il 9% dall Ulss n.5 di Arzignano. Tabella 3.38 Numero di parti cesarei e naturali avvenuti nell Ulss n.4 da residenti e non residenti Parti cesarei Parti vaginali Cap.3 Partoanalgesia La moderna partoanalgesia consiste nell introduzione di un cateterino, in un punto preciso della colonna vertebrale, nello spazio peridurale. Attraverso tale catetere si somministrano farmaci anestetici locali e analgesici che riducono o aboliscono il dolore delle contrazioni e del parto, con trascurabili effetti sulla capacità di usare i muscoli e sulle altre forme di sensibilità. L Ulss n.4 garantisce il parto indolore 24 ore su 24 e 7 giorni su 7: situazione unica nel Veneto. La partoanalgesia viene presentata anche in occasione dei corsi di preparazione al parto, esplicitando: le modalità di esecuzione una peridurale antalgica; complicanze e benefici; controindicazioni assolute e relative; consenso informato. Sul totale dei parti del 2012, bambini, ci sono state 432 peridurali per partoanalgesia; il 23,55% delle future madri ha scelto la partoanalgesia e il trasferimento nel nuovo ospedale ha incrementato tale opzione. Il parto indolore è offerto gratuitamente; solo nel caso di richiesta di visita anestesiologica individuale, è previsto il pagamento di un ticket, relativo alla visita stessa. Un cenno particolare merita l attività svolta dal Centro di Procreazione assistita: se una coppia incontra difficoltà nel concepimento, è importante che sappia di non essere da sola ad affrontare il problema. Secondo l Organizzazione Mondiale della Sanità, l infertilità è oggi un problema sociale e sanitario che aumenta con il passare del tempo. Per aiutare le coppie che non riescono ad avere un figlio, già dal 2002 l Ulss n.4 Alto Vicentino ha aperto il Centro pubblico di Procreazione Assistita, dove un equipe altamente specializzata offre un servizio di grande importanza, con un appassionato lavoro che realizza il desiderio di molte coppie di essere genitori. Il servizio offre la sua competenza attraverso colloqui medici, visite, approfondimenti diagnostici, consulenze di esperti quali l urologo, l endocrinologo e lo psicologo.

156 132 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Cap.3 Si raccolgono informazioni, si individuano interventi per risolvere l infertilità e si programmano accertamenti diagnostici. In taluni casi la risoluzione dell infertilità può essere molto semplice, con un piccolo intervento chirurgico o una terapia farmacologia. Dopo i vari accertamenti il ginecologo e il biologo discutono con la coppia le terapie più idonee ai fini dell ottenimento di una gravidanza. Il Centro offre anche incontri formativi collettivi per spiegare il percorso della procreazione assistita, le tecniche di fecondazione in vitro, gli eventuali problemi che insorgono durante il percorso e i risultati ottenuti. L Ulss n.4 adotta le seguenti Tecniche di Procreazione medico assistita ed offre la possibilità di eseguire tecniche di fecondazione di primo livello (inseminazione intrauterina) e di secondo livello (fecondazione in vitro): inseminazione Intrauterina (IUI); fertilizzazione in vitro e trasferimento embrionale (FIVET); iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI); prelievo chirurgico degli spermatozoi (TESE); crioconservazione dei gameti femminili e embrioni. Si attua il criocongelamento degli ovociti e degli embrioni con la tecnica di vitrificazione ai sensi della L. 19/02/2004 n. 40 e sentenza della Corte Costituzionale 08/05/2009 n Ad oggi sono più di le coppie che si sono rivolte al Centro. Metà delle coppie provengono da altre Ulss della provincia e alcune giungono da fuori regione. I bambini nati dall attività del Centro sono stati 354 e tutti nati sani. La maggior parte delle donne che si rivolgono al Centro ha un età compresa tra i 35 e i 39 anni (43%). Quelle dopo i 40 anni sono pari al 17% e quelle di età inferiore ai 34 anni sono il 40%. L uomo ha un età media di 38 anni. Nel 2012 n. 801 nuove coppie si sono rivolte al Centro; sono state eseguite: 166 Fecondazioni in Vitro; 151 Inseminazioni Intrauterine; 512 esami del liquido seminale; Ecografie di controllo; 20 esami di pervietà tubarica. Sono nati 28 bambini per l anno di attività del 2012 e alcuni devono ancora nascere. A partire dal 2002 l attività è stata in costante aumento nel numero delle coppie che accedono alle procedure di Procreazione Assistita: si è passati da un numero di 20 a 317 coppie trattate per tutte le tecniche di Procreazione. Lo sapevate? Presso i Romani le culle erano simili a piccole barche, incavate o a forma di scudo, all interno era posto un materassino imbottito di lana o fieno; per contrastare odori sgradevoli venivano inserite nella culla foglie di alloro e mirto o petali profumati. Accanto alla culla ( cuna ) si pensava vegliasse la dea Cunina. La culla nasce con l intento di riprodurre la sensazione fetale del movimento vissuta dal bimbo nel grembo materno; il dondolamento provocato dalla culla serviva a ricreare quell effetto positivo che il piccolo avvertiva quando era sostenuto dalle braccia materne Attività pediatrica Preme riportare alcuni dati di attività rivolte ai più piccoli. Il reparto di PEDIATRIA dell Azienda ha visto ricoverati nel 2012 ben 535 piccoli pazienti di cui 20 ortopedici, pari al 6% del totale e 16 chirurgici, pari al 4,5%. La Pediatria nel 2012 ha effettuato ricoveri ordinari e 51 ricoveri in regime di Day Hospital. Le visite effettuate come Pronto Soccorso Pediatrico sono state e le OBI pediatriche (osservazioni breve intensive) 593. Merita una digressione l attività svolta dalla Terapia Intensiva Neonatale (TIN) per l anno Il Servizio si occupa dei piccolissimi e dei nati a pretermine che meritano un assistenza appropriata per la delicata età per evitare complicazioni o l insorgenza di alcune patologie.

157 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 133 Nel dettaglio è riportata l attività della Terapia Intensiva Neonatale (TIN). Tabella 3.39 Ricoveri TIN, anno Ricoveri TIN 167 Di cui pretermine < 35 s.g. 93 (con < 32 s.g. = 38) Neonati < gr 26 (di cui < gr = 5) Ventilati 61 (di cui ventilazione invasiva =11) Somministrazioni di Curosurf 15 Giorni totali di ventilazione 205 in ncpap/alti flussi Giorni di Ventilazione invasiva 31 Le attività ambulatoriali risultano ben diversificate per incontrare le richieste dei genitori e le esigenze dei piccoli. Di seguito si elencano gli ambulatori presenti e le specifiche cliniche. Attività ambulatoriali: 6 ambulatori di allergologia, 4 ambulatori di neurologia, 4 ambulatori di cardiologia, 2 ambulatori di infettivologia, 4 ambulatori di endocrinologia, 1 ambulatori di diabetologia, 2 ecografie anche, 1 ambulatorio di nefrourologia, 2 ambulatori di gastroenterologia, 2 ambulatori multidisciplinari (NPI, fisiatra, pediatra), 1 eco cerebrali follow up prematuro, 3 ambulatori neonato sano e allattamento Cap.3 Tabella 3.40 Ricoveri sezione Neonatale. Ricoveri sezione neonatale DH (pazienti oncologici, esami in sedazione, EGDS ) 51 Grafico 3.7 Ricoveri 2012, distribuzione mensile dei ricoveri in pediatria e TIN. Andamento mensile anno Pediatria Terapia intensiva neonatale gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Un cenno particolare meritano gli accessi al Pronto soccorso pediatrico. Nella dinamica dell accesso il piccolo viene inviato direttamente al Reparto di Pediatria, evitando così di dover- Pronto soccorso pediatrico si affiancare nell attesa o nell accoglienza agli adulti. L accesso diretto permette al piccolo di recarsi in un ambiente a lui più adatto con l offerta dell assistenza pediatrica praticamente immediata. Anche l ambiente, infatti, accogliente e a misura di bambino aiuta il piccolo (e i genitori) a tranquillizzarsi più facilmente. Sono proposti di seguito alcuni dati in merito ai codici di triage attribuiti ai piccoli pazienti e alle fasce orarie di maggiore accesso. La quantità di codici rossi è esigua, mentre nei codici gialli si rileva già un aumento.

158 134 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 La maggioranza degli accessi sono riconducibili a codici bianchi e, a contraddire l affermazione comune che si tratta perlopiù di genitori apprensivi di neonati, la numerosità più alta riguarda la fascia di età 6/14 anni. Il ricorso al P.S. pediatrico avviene nel 61% dei casi per piccoli di età inferiore ai 6 anni ed il restante 39% per un età compresa tra i 6 e i 14 anni. Nel dettaglio la ripartizione per classi di età: Grafico 3.8 Visite di PS pediatrico per fascia di età. Grafico 3.9 PS pediatrico esito ricovero. Cap aa % 0-2 aa % 6-14e aa % 0-2 aa % 2-5 aa % 2-5 aa % Il 63% degli accessi esitati in ricovero è riferito a bambini di età inferiore ai 6 anni. Grafico 3.10 Visite di PS pediatrico per fascia di età e codice colore aa 2-5 aa 6-14e aa Rosso Giallo Verde Bianco Come per gli adulti anche per i piccoli pazienti è previsto il ricorso all OBI Pediatrico. In particolare si evidenzia come: molte patologie in età pediatrica si prestano a una gestione in Osservazione Breve; l osservazione breve può determinare vantaggi per: migliore assistenza per il bambino in tempi più accettabili, soddisfazione del paziente e della famiglia, una diminuzione di errori diagnostici, una migliore valutazione degli effetti di terapie, una migliore valutazione dell evoluzione del quadro clinico, maggiore sicurezza nella dimissione dal P.S. o migliore accuratezza nel ricovero.

159 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 135 Grafico 3.11 OBI pediatrico percentuali per fascia di età ed OBI pediatrico percentuali per fascia oraria % % % 6-14 aa % 2-5 aa % 0-2 aa % Cap.3 Il 75% delle OBI è riferito a bambini di età inferiore ai 6 anni. La percentuale più alta riguarda bambini di età compresa tra 0 e 2 anni (=41%). Su un totale di 618 OBI, ben 395 sono diurne e 223 sono notturne Attività di Pronto Soccorso L accesso alle cure in Pronto Soccorso non avviene sulla base dell ordine di arrivo dei cittadini ma della gravità delle loro condizioni. Per stabilire un ordine tra i soggetti che vi giungono e quindi prestare le apposite cure, viene utilizzato uno specifico metodo di smistamento chiamato Metodo del Triage. Tale metodo ha introdotto l utilizzo di specifici codici colore ai quali corrisponde un differente livello di gravità.

160 136 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Tabella 3.41 Accessi al Pronto Soccorso anno 2011 e 2012 per codice triage d ingresso. Triage Non attivato* N accessi % di cui esitati in ricovero N OBI N accessi % di cui esitati in ricovero Scostamento % 2012/2011 Scostamento % 2012/2011 N OBI tot. accessi di cui esitati in ricovero ,08% ,29% ,51% 53,35% Rosso 274 0,40% ,63% ,86% 33,33% Giallo ,90% ,24% ,57% 29,34% Verde ,66% ,72% ,64% 15,60% Bianco ,96% ,13% ,78% 45,94% ,00% ,00% ,95% 3,99% Cap.3 *=accessi in transito per ambulatori di Pediatria e Ostetricia - Ginecologia Grafico 3.12 Accessi al Pronto Soccorso per codice triage d ingresso Non attivato Rosso Giallo Verde Bianco Grafico 3.13 Distribuzione degli accessi al PS per codice triage d ingresso e ora, anno Rosso Giallo Verde Bianco

161 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 137 Come illustrato dal grafico gli accessi si concentrano nella mattinata, in particolar modo per i codici bianchi e verdi, cioè quelli con urgenza bassa o nulla; questa rappresenta una forte criticità, soprattutto per i codici bianchi, che rappresentano quelle problematiche che dovrebbero essere gestite dal medico di medicina generale o dal medico di Continuità assistenziale (ex Guardia medica), ma che, pur essendo differibili, data la bassa gravità, vengono portate in Pronto Soccorso aggravando il carico di lavoro ed allungando le attese. Grafico 3.14 Numero accessi al Pronto Soccorso per fascia oraria e percentuale codici triage per fascia oraria (2012) Accessi anno 2012 per triage d'ingresso e giorno della settimana Cap lun mar mer gio ven sab dom Non attivato Rosso Giallo Verde Bianco Gli accessi avvenuti con ambulanza 118 sono stati nel 2012, mentre con il ricorso all eliambulanza ben 42. Dei pazienti arrivati con ambulanza solo 270 hanno codice rosso, codice giallo, codice verde e un numero di 346 codice bianco 1. Circa un quarto degli utenti che accede in Pronto Soccorso ha più di 65 anni e un settimo è di cittadinanza non italiana. L incasso ticket di Pronto Soccorso nel 2012 è stato pari a ,76. Il fatturato per gli anni 2011/2012 è il seguente: Tabella 3.42 Incasso ticket Pronto Soccorso anno 2011 e Fatturato ,59 Fatturato ,96 Incassato totale ,29 Incassato totale ,76 Incassato ,00 Incassato ,26 Incassato 2012 rif ,89 Incassato 2013 rif ,50 Incassato 2013 rif ,40 Al fine di migliorare l appropriatezza degli accessi al Pronto Soccorso, l Azienda persevera nelle raccomandazioni ai cittadini di rivolgersi al proprio medico di famiglia, negli orari di disponibilità, e di rivolgersi alla guardia medica per consigli e/o consulenze, riservando l accesso al Pronto Soccorso per i reali casi di emergenza e di urgenza. Si evidenzia che il 76% degli utenti si presenta nella fascia oraria 08:00/20:00, il 13% tra le 20:00/24:00 e solo l 11% h 24:00/08:00. 1 I restanti 106 pazienti risultano con codice non attivato.

162 138 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Grafico 3.15 Percentuale accessi complessivi per fascia oraria, anno % % % Cap.3 Da molti anni è aggregata al Pronto Soccorso l Osservazione Breve Intensiva (OBI), struttura in cui vengono fornite prestazioni diagnostiche e terapeutiche ai pazienti in un periodo di Osservazioni tempo molto circoscritto (24 ore, mentre fino a 4 ore si parla di Osservazione Breve ). Attraverso l OBI è quindi possibile avere l accesso immediato agli esami diagnostici necessari, Brevi Intensive senza tempi di attesa e con priorità su tutte le altre richieste. L Ospedale Nuovo offre questo servizio, con 10 posti letto. Grafico 3.16 OBI complessive per fascia oraria % % %

163 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Attività di Laboratorio Analisi L unità operativa di Medicina di Laboratorio esegue tutte le indagini emato chimiche, microbiologiche e molecolari fondamentali per diagnosticare malattie sistemiche e d organo, verificare l andamento della patologia, monitorare l efficacia di terapie con farmaci di uso critico, valutare lo stato immunitario, controllare il decorso della gravidanza, verificare l abuso di droghe, evitare il rischio di trasmissione di malattie infettive, prevenire incidenti conseguenti ad attività sportive o sanitarie o professionali. Il Servizio effettua le seguenti attività: prelievi di campioni biologici (sangue, muco, essudati, lesioni cutanee, ecc.), analisi di campioni biologici per utenti esterni, ricoverati e prelevati a domicilio, consulenza interpretativa del referto a favore dei clienti e colleghi, consulenza informativa e terapeutica per pazienti in terapia anticoagulante orale. Cap.3 Le prestazioni erogate per utenti esterni, svolte in regime ambulatoriale, sono accessibili a cittadini assistiti dal SSN e a pazienti paganti in proprio. Tutte le informazioni relative alle I punti modalità di pagamento sono fornite all assistito direttamente dal personale del laboratorio prelievo al momento dell accettazione o prenotazione. Le attività di accettazione e prelievo, ad accesso libero, vengono svolte direttamente presso i Centri Prelievo dislocati sul territorio dal Lunedì al Venerdì (Thiene, Schio, Arsiero, Breganze, Malo, Marano, Pedemonte, Piovene Rocchette, Valli del Pasubio, Zugliano). Nel corso del 2013 sono state attivate l apertura anche al Sabato presso l Ospedale Unico e la possibilità di integrare l accesso diretto ai prelievi con un servizio di prenotazione telefonica e/o On line. Gli orari, i giorni di apertura dei vari punti prelievo e altre informazioni possono essere consultati accedendo al sito web: I settori diagnostici attivi nella unità operativa di Medicina di Laboratorio sono i seguenti: Ematologia e Coagulazione: studio delle anemie e policitemie, emoglobinopatie, malattie oncoematologiche e alterazioni dell emostasi; Proteine specifiche: analisi delle proteine presenti nel plasma e nelle urine, indicatori di funzionalità di molti organi le cui alterazioni evidenziano e controllano l evoluzione di patologie importanti; Batteriologia, Micologia e Diagnostica tubercolare: studio della patogenicità microbica, dei miceti e dei micobatteri nelle malattie dell uomo unitamente alla determinazione della sensibilità ai chemioterapici e delle loro resistenze; monitoraggio epidemiologico territoriale ed ospedaliero delle infezioni; Biologia Molecolare, Sierologia e Virologia: studio dei processi molecolari di replicazione, trascrizione, splicing e traduzione di proteine e acidi nucleici (DNA e RNA) per l identificazione di patogeni o di anomalie genetiche; analisi dell assetto immunologico dei pazienti verso specifici agenti microbici; Citofluorimetria: studio delle diverse popolazioni di cellule linfocitarie del sangue per la diagnosi delle patologie oncoematologiche e/o da immunodeficienza; Chimica Clinica, Tossicologia, Immunometria ed Allergologia: dosaggio dei biomarcatori inerenti i diversi organi, apparati e sistemi endocrini dell organismo; delle sostanze d abuso e delle reagine (IgE specifiche) verso gli allergeni più frequenti nel nostro territorio; Urine, Parassitologia e Microscopia clinica: studio della funzionalità dell emuntorio renale e analisi dei principali liquidi e materiali biologici prodotti e/o escreti dal corpo umano.

164 140 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale Il Servizio immuno-trasfusionale Da molti anni il Servizio Immuno-trasfusionale garantisce il fabbisogno di sangue, plasma, e piastrine ai cittadini residenti nell Ulss n.4 e, oltre a soddisfare il fabbisogno interno, contribuisce a soddisfare la domanda di altre aziende Ulss o ospedaliere, tramite la cessione di significative quantità di sangue. Il Servizio, come già anticipato parlando di Reti, fa parte del Dipartimento interaziendale di Medicina Trasfusionale (DIMT), che coinvolge le quattro Ulss della provincia di Vicenza: Ulss n.4, Ulss n.5, Ulss n.3 e Ulss n.6. Cap.3 La donazione di sangue rappresenta un gesto spontaneo di solidarietà nei confronti di coloro che necessitano di una trasfusione. Le donazioni, sia di sangue che di plasma, sono costantemente incrementate, dimostrando quanto sia presente la cultura della donazione nel nostro territorio. Le donazioni Tale risultato è frutto, oltre che della generosità dei donatori, anche di un attenta politica di programmazione da parte del Servizio Trasfusionale che si è sviluppata creando una proficua collaborazione con le Associazioni dei Donatori (AVIS, FIDAS, ecc.) che svolgono la loro azione di Volontariato nel territorio dell Azienda. Il servizio si occupa di donazione di sangue intero, donazione di plasma, donazione di piastrine e plasma-piastrine, donazione di midollo osseo. Lo sapevate? La donazione di sangue in alcuni paesi può avere una controparte economica: nel 1997 solo in 49 stati su 124 risultava non retribuita. In paesi del 3 mondo come Haiti, la vendita periodica di sangue alle multinazionali risultava una forma di auto sussistenza. La maggior parte di noi può donare il sangue e molti, almeno una volta nella vita, potrebbero averne bisogno. La donazione da donatori volontari, periodici, responsabili, anonimi, e non retribuiti è la migliore garanzia per la qualità e la sicurezza delle terapie trasfusionali. Nel 2000 l Italia ha raggiunto l autosufficienza a livello nazionale. Grafico 3.17 Numero donazioni di sangue e plasma nell Ulss n.4. sangue plasma L attività è volta a soddisfare le esigenze dei pazienti ricoverati nei reparti di degenza con copertura di h24 per l urgenza ed emergenza. Inoltre l attività di raccolta di sangue ed emocomponenti è finalizzata ad ottenere gli emocomponenti necessari ai pazienti, contestualmente svolgendo attività di medicina preventiva e di controllo della salute del donatore stesso. Viene altresì gestito un ambulatorio per i pazienti candidati ad interventi chirurgici programmabili in cui sia prevedibile la necessità di supporto trasfusionale, per i quali vengono valutate le indicazioni a programmi auto trasfusionali. I principali ambiti di attività del Servizio Immunotrasfusionale sono pertanto: selezione e valutazione dell idoneità alla donazione di sangue ed emocomponenti; raccolta, lavorazione, validazione e distribuzione di sangue ed emocomponenti per i pazienti ricoverati e ambulatoriali;

165 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 141 valutazione delle richieste trasfusionali e di plasma derivati; indagini di sierologia virale per i donatori; indagini immunoematologiche per i donatori e per i pazienti ricoverati e ambulatoriali; indagini per la diagnosi ed il monitoraggio della malattia emolitica del neonato; ambulatorio ematologico per la gestione di pazienti policitemici/poliglobulici (salasso terapia); programmi auto trasfusionali in pazienti candidati ad interventi chirurgici programmabili Programma Nazionale Valutazione esiti In molti sistemi sanitari vengono condotti programmi di valutazione comparativa degli esiti di interventi o trattamenti sanitari effettuati in regime di ricovero presso diverse strutture eroganti. Viene di fatto misurata l efficacia sia teorica che operativa di determinati interventi o trattamenti ritenuti critici, o comunque meritevoli di essere osservati. In Italia un lavoro importante è stato svolto dall Agenas (l Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali), in collaborazione con il Ministero della Salute, che ha calcolato in maniera molto accurata gli esiti di una serie di interventi, rendendo quindi possibile un confronto con la quasi totalità delle strutture eroganti nel nostro Paese. Le misure di PNE sono strumenti di valutazione a supporto di programmi di auditing clinico ed organizzativo finalizzati al miglioramento dell efficacia e dell equità nel SSN. PNE non produce classifiche, graduatorie, giudizi ma valuta gli esiti dell assistenza ospedaliera, per tutte le strutture ospedaliere, sia dal punto di vista dei produttori di servizi, che da quello delle ASL, titolari delle funzioni di tutela della salute della popolazione. La nuova edizione 2012 rende disponibile l analisi delle SDO e fornisce elementi conoscitivi su: 58 Indicatori di esito; 24 Indicatori di volume; 9 indicatori di frequenza. Si propongono di seguito i risultati per quegli indicatori per i quali le strutture dell Ulss n.4 sono rientrate nel monitoraggio (per alcuni indicatori infatti non vi sono risultati per la nostra Ulss in quanto riferiti ad interventi non effettuati presso le nostre strutture). Si tratta di indicatori riguardanti il rischio di mortalità, di riammissione ospedaliera o di complicanze post intervento. Tale rischio è stato aggiustato escludendo fattori come la presenza di altre malattie specifiche (comorbidità). Per alcuni indicatori invece il risultato è espresso in giorni (ad es. tempo di attesa per intervento o degenza post operatoria). Cap.3

166 142 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 La nostra Ulss si è posizionata bene e quindi riporta dati al di sopra della media nazionale relativamente alla percentuale di colecistectomie laparoscopiche, alla quota di parti con cesareo primario e al tempo di attesa per intervento a seguito di frattura del collo del femore 1. Cap.3 Tabella 3.43 Indicatori di esito e Risultati del Piano Nazionale Valutazione Esiti per l Ulss n.4 (Fonte: PNE Agenas, elaborazione Servizio Epidemiologico Aziendale). Sintesi Programma Nazionale Valutazione Esiti (PNE) anno 2011 Residenti Ulss n.4 Indicatori di esito Struttura De Lellis Schio Struttura Boldini Thiene n complessivo di indicatori rilevati 58 * * n indicatori in cui compare Ulss n % indicatori con esiti più favorevoli rispetto alla media nazionale 4,8% 6,7% 4,5% % indicatori con esiti meno favorevoli rispetto alla media nazionale 9,5% 10,0% 13,6% % indicatori con esiti non diversi rispetto alla media nazionale 85,7% 83,3% 81,8% * Numero variabile in base alle specialità presenti. Tabella 3.44 Programma Nazionale Valutazione Esiti (PNE), anno Indicatori espressi per Struttura di ricovero De Lellis - Boldrini e per area di residenza Res. Ulss n.4. Indicatori con esiti PIÙ favorevoli rispetto alla media nazionale Struttura / Residenza N Rischio grezzo Rischio ADJ RR ADJ p ADJ RR Bench p Bench Colecistectomia in regime odinario/day surgery: proporzione di colecistectomie laparoscopiche Colecistectomia in regime ordinario: proporzione di colecistectomie laparoscopiche Proporzione di parti con taglio cesareo primario Proporzione di parti con taglio cesareo primario Frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 48 ore Frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 48 ore De Lellis ,77 93,89 1,02 0,005 0,97 0,000 De Lellis ,74 93,81 1,02 0,005 0,96 0,000 Res. Ulss n ,9 20,3 0,74 0,000 2,16 0,000 Boldrini ,47 20,94 0,76 0,000 5,28 0,000 Res. Ulss n ,45 54,36 1,64 0,000 0,66 0,000 De Lellis ,41 56,94 1,72 0,000 0,6 0,000 Indicatori espressi per Struttura di ricovero De Lellis - Boldrini e per area di residenza Res. Ulss n.4 Indicatori con esiti MENO favorevoli rispetto alla media nazionale Struttura / Residenza N Rischio grezzo Rischio ADJ RR ADJ p ADJ RR Bench p Bench Infarto Miocardico Acuto: proporzione di trattati con PTCA entro 48 ore Infarto Miocardico Acuto: proporzione di PTCA eseguite nel ricovero indice o in un ricovero successivo entro 7 giorni Infarto Miocardico Acuto: proporzione di PTCA eseguite nel ricovero indice o in un ricovero successivo entro 7 giorni Boldrini ,56 10,53 0,31 0,000 0,11 0,000 Res. Ulss n ,39 40,98 0,82 0, Boldrini ,51 25,55 0,51 0, Fonte: PNE - Programma Nazionale Esiti (AGENAS), Indicatori di qualità clinica dell assistenza sanitaria in Italia - Ed SDO

167 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 143 Indicatori con esiti MENO favorevoli rispetto alla media nazionale Infarto Miocardico Acuto: mortalità a 12 mesi dal ricovero Scompenso cardiaco congestizio: mortalità a 30 giorni dal ricovero Scompenso cardiaco congestizio: mortalità a 30 giorni dal ricovero Scompenso cardiaco congestizio: mortalità a 30 giorni dal ricovero Intervento isolato per tumore maligno del colon: proporzione di interventi in laparoscopia Intervento isolato per tumore maligno del colon: proporzione di interventi in laparoscopia Struttura / Residenza Res. Ulss n.4 Res. Ulss n.4 N Rischio grezzo Rischio ADJ RR ADJ p ADJ RR Bench p Bench ,98 18,84 1,75 0, ,79 18,41 1,77 0,000 2,95 0,000 De Lellis ,22 21,27 2,05 0,000 39,69 0,000 Boldrini ,87 16,99 1,64 0,001 31,7 0,000 Res. Ulss n ,48 2,94 0,13 0,000 0,05 0,000 De Lellis 125 2,4 1,36 0,06 0,000 0,01 0,000 Cap.3 Se vuoi saperne di più: itariaelea.jsp?menu=piano&id=2905&lingua=italiano Misurazione della performance e organizzazione dei servizi sanitari. Il Laboratorio Management e sanità (MES) della Scuola Superiore Sant Anna, specificatamente orientata alle tematiche di management, di misurazione delle performance ed organizzazione dei servizi sanitari, studia e verifica gli impatti in termini organizzativi e gestionali dei cambiamenti nelle molteplici dimensioni di attività nelle aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie utilizzando anche gli indicatori del PNE. Dal 2012 il Veneto fa parte del network di regioni a confronto per un analisi sistematica delle rispettive performance, sia a livello regionale che aziendale, con l obiettivo di fornire un sistema di confronto di valutazione della performance su 130 indicatori condivisi, di cui 80 di valutazione e 50 di osservazione. Per la valutazione della performance e per misurare la capacità del sistema sanitario regionale e delle aziende sanitarie, il MES ha brevettato un proprio sistema di elaborazione i cui risultati sono rappresentati tramite uno schema a bersaglio, che offre un immediato quadro di sintesi sulla performance ottenuta dalla regione/azienda sulle dimensioni del sistema ed in particolare sui punti di forza e di debolezza. Per ciascuna delle organizzazioni analizzate, in verde si esplicitano i punti di forza e in rosso i punti di debolezza. I grafici seguente illustrano i risultati raggiunti dal Veneto e dall Azienda Ulss n.4 Alto Vicentino nel 2012 per gli indicatori condivisi nel network.

168 144 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Grafico 3.18 Numero donazioni di sangue e plasma nell Ulss n.4. Indicatori network regioni Fonte: Scuola Superiore Sant Anna, MeF, Cap.3 Per l Azienda Ulss n.4 Alto Vicentino, i punti di debolezza riguardano la strategia per il controllo del dolore (indicatore B4) e la valutazione complessiva con il PNE (C19). I punti di forza insistono su: appropriatezza prescrittiva farmaceutica (C9), integrazione ospedale-territorio (C8-a) e l efficienza assistenziale (C11a).

169 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Comitato Etico per la Pratica Clinica L attuale stato delle conoscenze biomediche e la disponibilità di tecnologie sempre più avanzate possono indurre medici ed operatori sanitari a privilegiare l'aspetto tecnologico, del "fare", rispetto all'attenzione complessiva verso la persona, è necessario invece essere molto moderni nell approccio clinico terapeutico, ma nello stesso tempo assistere con grande umanità. La preparazione professionale, l educazione e il rispetto sono il fondamento di qualsiasi rapporto umano. Anche per questi motivi la Regione Veneto con la Deliberazione della Giunta Regionale n del 2004 ha voluto, all'interno di ogni azienda, un Comitato Etico per la Pratica Clinica. Il Comitato Etico per la Pratica Clinica è dunque un organismo indipendente costituito nell'ambito dell'azienda ULSS 4 Alto Vicentino di Thiene, nominato Dal Direttore Generale secondo criteri di interdisciplinarietà, composto da personale dipendente e da componenti esterni con particolare competenza e sensibilità ai temi dell etica: può essere quindi considerato espressione di tutta la Comunità non esclusivamente dell ambito sanitario. Cap.3 Si ispira al rispetto della vita umana secondo principi della Convenzione di Oviedo, dei Diritti della carta dell'uomo, delle Raccomandazioni degli Organismi Internazionali, del Codice di Deontologia Professionale ed in particolare della revisione corrente della Dichiarazione di Helsinki (1964 e successive revisioni Tokyo 1975, Venezia 1983, Hong Kong 1989, Somerset West 1996, JAMA 1996, Edimburgo 2000). Le funzioni del Comitato Etico per la pratica clinica sono: rilascio di pareri motivati agli organismi dell Azienda, anche su richiesta dei cittadini, su quesiti di etica attinenti alle attività sanitarie, formazione e sensibilizzazione del personale dipendente dell Azienda verso il dibattito etico, lo sviluppo di raccomandazioni. Potranno rivolgersi al Comitato Etico per la pratica clinica i soggetti che a qualsiasi titolo appartengano o collaborino con l Azienda, i pazienti ed i loro famigliari. mediante richiesta scritta presentata all Ufficio segreteria inserito nel Servizio di medicina legale. Il Comitato ha promosso aggiornamenti sulle principali tematiche bioetiche dibattute a livello culturale ed istituzionale; in particolare si è discusso in merito ai seguenti temi: dichiarazione anticipata di volontà; libera determinazione del cittadino paziente e responsabilità dei professionisti sanitari; informazione e consenso nell ambito della pratica ospedaliera; aspetti etici nella cura dei pazienti affetti da SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica); problematiche emergenti in ambito medico legale e giuridico. Si segnala in particolare nel 2012 il progetto di sensibilizzazione alle tematiche etiche Bioetica a scuola: testamento biologico e fine vita svolto in collaborazione degli insegnanti dei Licei Liceo F. Corradini Thiene e Liceo Zanella Schio. Il progetto, che prevedeva una serie di incontri comprensivi della proiezione del film Mare dentro simulata di una riunione del Comitato etico per la pratica clinica, è stato accolto con molto interesse sia dagli studenti che dagli insegnanti. Inoltre nel Dicembre 2012 è stata allestita presso i locali dell Ospedale unico dell Alto vicentino al mostra itinerante CURARE E GUARIRE, occhio clinico e occhio artistico, con esposizione di copie di quadri famosi in cui viene trattato il tema della salute.

170 Cittadella Padova Mestre Este Mirano Verona Treviso Feltre Adria Asolo Belluno Chioggia Bussolengo Pieve di Soligo San Dona' di Piave Legnago Rovigo Bassano Arzignano Vicenza 146 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale Mobilità sanitaria Il fenomeno migratorio dei cittadini verso strutture sanitarie diverse da quelle che si trovano nell ambito territoriale dell azienda socio sanitaria in cui risiedono, può essere considerato espressione della libertà di scelta degli assistiti, indice della percezione che essi hanno della qualità dell assistenza erogata, ma è sicuramente e in buona parte conseguenza di dinamiche legate alla logistica, ai confini degli ambiti territoriali delle aziende sanitarie e alla complessa relazione tra offerta e domanda di prestazioni in sanità. Attrazione/Mobilità attiva Cap.3 Rappresenta l attività di ricovero erogata dai reparti dell Ospedale dell Azienda Ulss n.4 agli utenti non residenti nell ambito territoriale aziendale distinti tra Regione Veneto (mobilità attiva intra-regionale) e altre Regioni (mobilità attiva extra-regionale). Nel 2012 l Ulss n.4 ha dimesso pazienti non residenti, provenienti prevalentemente dall Ulss n.6, dall Ulss n.5 e dall Ulss n.3. Grafico 3.19 Mobilità attiva Intra Regione (2012) Per le specialità di base presenti nella nostra azienda, nel 2012 si riscontra un calo generalizzato nelle attrazioni tranne che in Riabilitazione fisica e Pediatria. Si tenga presente che il livello di attività del primo semestre è stato inficiato dalle operazioni di avvio del nuovo polo ospedaliero di Santorso e dai trasferimenti degli ambulatori presso gli ex ospedali di Thiene e Schio. Fuga/Mobilità Passiva Concerne l attività di ricovero erogata da ospedali pubblici e privati pre accreditati, di altre Aziende Ulss della Regione Veneto o di altre Regioni, per utenti residenti nel territorio dell Ulss n.4. La fetta più consistente delle fughe (41%) si è rivolta a strutture nel territorio dell Ulss n.6.

171 Bassano Azienda ospedaliera Padova Arzignano A.O.U.I. VERONA Padova Bussolengo Cittadella Verona Mestre Istituto Oncologico Veneto Asolo Belluno Legnago Treviso Este Mirano Feltre San Dona' di Piave Adria Pieve di Soligo Rovigo Chioggia Vicenza Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 147 Grafico 3.20 Mobilità passiva Intra-Regione specialità presenti (2012) Cap.3 L andamento della mobilità passiva mostra una costante riduzione nel triennio e l ammontare del 2012 risulta inferiore di quasi l 8% al Nell analisi della Mobilità passiva occorre distinguere tra fughe per ricoveri che vengono effettuati in reparti riconducibili a specialità non presenti nella nostra Azienda oppure a specialità presenti ( Alte specialità ). Nel primo caso le fughe rappresentano un indicatore critico e diventano oggetto di politiche correttive e di contenimento mentre nel secondo rappresentano un dato fisiologico neutro in quanto è l Azienda stessa a non poter garantire al proprio residente quel tipo di offerta. Tabella 3.45 Fughe specialità presenti trend 2010/2012. Fonte dati SDO, fughe intraregione per Ulss di destinazione - confronto triennio Anno Dimissione Aziende Nr Fughe Intra Nr Fughe Intra Nr Fughe Intra Delta Nr Ulss ,53 % Ulss ,55 % Ulss ,25 % Azienda Ospedaliera Padova ,93 % Ulss ,88 % A.O.U.I. Verona ,39 % Ulss ,50 % Ulss ,87 % Ulss ,00 % Ulss ,16 % Ulss ,05 % Istituto Oncologico Veneto ,14 % Ulss ,09 % Ulss ,43 % Ulss ,81 % Ulss ,76 % Ulss ,00 % Ulss ,41 % Ulss ,77 % Ulss ,00 % Ulss ,86 % Ulss ,67 % Ulss ,67 % ,61 %

172 148 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Nell ultimo triennio, le specialità presenti anche nella nostra Azienda maggiormente interessate sono state Ortopedia e Traumatologia, Chirurgia Generale, Ostetricia e Ginecologia, Recupero e riabilitazione fisica che insieme coprono il 58% dei casi. I ricoveri in mobilità passiva effettuati nell ambito di reparti afferenti a specialità mediche e chirurgiche non presenti in Ulss n.4 riguardano Chirurgia plastica, Neurochirurgia, Chirurgia Pediatrica, Cardiochirurgia: si tratta di Unità operative collocate in centri di riferimento regionale. Cap.3 Tabella 3.46 Specialità non presenti. Anno Dimissione Ulss Nr Fughe Intra Nr Fughe Intra Nr Fughe Intra Delta Nr Ulss ,17 % Azienda Ospedaliera Padova ,49 % A.O.U.I. Verona ,41 % Ulss ,67 % Ulss ,90 % Ulss ,00 % Istituto Oncologico Veneto ,00 % Ulss ,11 % Ulss ,00 % Ulss ,67 % Ulss ,00 % Ulss ,00 % Ulss ,00 % Ulss Ulss ,00 % Ulss ,00 % Ulss ,00 % Ulss ,88 % Tabella 3.47 Mobilità attiva e passiva dei ricoveri per specialità anno 2012, Ulss n.4. Mobilità attiva intraregionale Anno Dimissione Importo mobilità attiva intraregionale , , ,47 Mobilità attiva intraregionale Valore medio mobilità attiva intraregionale 2.593, , ,77 Mobilità passiva - Specialità presenti Anno Dimissione importo mobilità passiva intraregionale , , ,48 mobilità passiva intraregionale n. dimessi Valore Medio mobilità passiva intraregionale ricoveri 3.394, , ,02 Mobilità passiva - Alte Specialità (Chirurgia plastica, Neurochirurgia, Chirurgia Pediatrica, Cardiochirurgia) Anno Dimissione importo mobilità passiva intraregionale , , ,21 mobilità passiva intraregionale n. dimessi Valore Medio mobilità passiva intraregionale ricoveri 4.825, , ,75

173 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 149 Tabella 3.48 Categorie di diagnosi relative alle fughe. MDC/Anno Delta % Malattie e disturbi dell apparato muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo ,67 % 5 Malattie e disturbi dell apparato cardiocircolatorio ,23 % 13 Malattie e disturbi dell apparato riproduttivo femminile ,75 % 6 Malattie e disturbi dell apparato digerente ,08 % 14 Gravidanza, parto e puerperio ,99 % 1 Malattie e disturbi del sistema nervoso ,11 % 19 Malattie e disturbi mentali ,60 % 3 Malattie e disturbi dell orecchio, del naso, della bocca e della gola ,18 % 2 Malattie e disturbi dell occhio ,86 % 9 Malattie e disturbi della pelle, del tessuto sotto-cutaneo e della mammella ,33 % 15 Malattie e disturbi del periodo neonatale ,44 % 11 Malattie e disturbi del rene e delle vie urinarie ,96 % 4 Malattie e disturbi dell apparato respiratorio ,03 % 7 Malattie e disturbi epatobiliari e del pancreas ,21 % 10 Malattie e disturbi endocrini, nutrizionali e metabolici ,10 % 17 Malattie e disturbi mieloproliferativi e neoplasie scarsamente differenziate ,64 % 12 Malattie e disturbi dell'apparato riproduttivo maschile ,35% 23 Fattori che influenzano lo stato di salute e il ricorso ai servizi sanitari ,33 % 21 Traumatismi, avvelenamenti ed effetti tossici dei farmaci ,67 % 0 Mdc drg sconosciuto ,86 % 18 Malattie infettive e parassitarie (sistemiche o di sedi non specificate) ,00 % 16 Malattie e disturbi del sangue, degli organi emopoietici e del sistema immunitario ,46 % 20 Abuso di alcool / farmaci e disturbi mentali organici indotti ,00 % 24 Traumatismi multipli rilevanti ,22 % 25 Infezioni da HIV ,00 % 22 Ustioni Cap.3 Tabella 3.49 Confronto tra fughe e attrazioni registrate nel triennio per le principali specialità Anno dimissione Specialità Ortopedia e traumatologia Fughe intra Nr attrazioni Fughe intra Nr attrazioni Fughe intra Nr attrazioni Delta fughe Differenza tra 2012 e 2011 Totale incrementale 2012 (fino a 80%) Delta attrazioni Fughe Attrazioni ,6 % 22,9 % 25,4% 15,1% Chirurgia generale ,0 % 31,7 % 41,0% 22,1% Ostetricia e ginecologia ,9 % 27,3 % 55,9% 48,5% Recupero e riabilitazione ,8 % 11,8 % 62,2% 49,4% Cardiologia ,9 % 19,3 % 67,4% 51,9% Urologia ,0 % 13,6 % 71,2% 59,7% Medicina generale ,1 % 16,5 % 75,1% 63,7% Oculistica ,2 % 38,4 % 79,4% 70,5% Otorinolaringoiatria ,5 % 31,6 % 82,5% 75,7% Pediatria ,3 % 7,1 % 85,9% 80,2% ,6 % 18,3 %

174 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale Assistenza specialistica ambulatoriale Le prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate dalle strutture dell Ulss n.4 (esclusa la specialistica erogata da privati accreditati) hanno subito una flessione nei volumi di attività erogata per gli esterni residenti nell anno 2012 rispetto all anno 2011 ( 2,3%). Il valore del tariffato è aumentato del +1,9%. Grafico 3.21 Prestazioni specialistiche erogate a residenti e NON residenti, azienda Ulss n.4, anni 2009/2012. N prest spec x NON residenti N prest spec x residenti Cap.3 La tabella seguente riporta alcuni dati sintetici i merito alle prestazioni ambulatoriali erogate per utenti esterni, cioè non ricoverati Tabella 3.50 Prestazioni erogate all Ulss n.4. Fonte: Dati aziendali, inclusi accreditati e laboratorio. Prestazioni per Residenti appartenenti all Ulss n.4 solo per esterni, comprese le fughe Scostamento 2012 Scostamento N Prestazioni ,2% ,4% Residenti Prestazioni/Residenti 14,43 13,90 3,7% 13,72 1,3% Spesa ,4% ,7% Spesa Per Prestazioni 15,56 15,85 1,9% 16,52 4,2% Attività Ulss4 (escluse le fughe compresa mobilità attiva) Prestazioni Per Esterni ,8% ,3% Tariffato , ,24 4,4% ,00 1,9% Tariffa Media 14,43 15,33 6,3% 15,99 4,3% Fonte: Dati aziendali; inclusi accreditati e laboratorio. Grafico 3.22 Numero prestazioni per residenti e numero prestazioni per esterni nell Ulss n.4 Numero prestazioni per residenti Numero prestazioni per esterni escluse fughe compresa mobilità attiva

175 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 151 Tabella 3.51 Dati sintetici relativi all attività di Specialistica ambulatoriale. Prestazioni richieste dai residenti dell Ulss n Totali Accreditati (Lab, Cardio, Rad e Odont.) Anatomia Patologica Pronto Soccorso (al 90% prest di Pronto Soccorso, Lab e Rad) Fughe (molte Specialità) Interventi ambulatoriali (cataratte, ernie, ecc.) Laboratorio Analisi Servizio ImmunoTrasfusionale Divisionali + Sai + Radiologia Nel dettaglio si evince che il 47% delle prestazioni riguardano il Laboratorio, il 18% l attività ambulatoriale di divisionali, Specialisti ambulatoriali e Radiologia, a seguire l attività di Pronto Soccorso con il 17%. Cap.3 Grafico 3.23 Prestazioni specialistiche per tipologia, azienda Ulss n.4. 0% 6% 47% Accreditati (Lab,Cardio,Rad e Odont.) Anatomia 17% Pronto Soccorso (al 90% prest di Pronto Soccorso,Lab e Rad) Fughe (più Specialità) Interventi ambulatoriali (cataratte, ernie, ecc.) Laboratorio Analisi Servizio ImmunoTrasfusionale 1% 18% 9% Divisionali + Sai + Radiologia 2% Tabella 3.52 Dati sintetici relativi all attività di Specialistica ambulatoriale anni 2010/ riepilogo. Visite per esterni escluse Fughe Scostamento 2012 / 2011 N Visite ,3% di cui per non Res ,6% Tariffato , , ,10 7,1% di cui per non Res , , ,90 10,4% Esami Radiologia per esterni escluse Fughe N prestazioni ,6% di cui per non Res ,2% Tariffato , , ,50 8,7% di cui per non Res , , ,65 4,4% Esami di Laboratorio per esterni escluse Fughe N prestazioni ,7% di cui per non Res ,9% Tariffato , , ,05 6,7% di cui per non Res , , ,70 13,2%

176 152 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Graico 3.24 Prestazioni specialistiche ambulatoriali - riepilogo, azienda Ulss n.4. Visite per esterni escluse fughe Esami radiologia per est. no fughe Esami laboratorio per est. no fughe Cap.3 Fermo restando che il trasferimento presso l Ospedale Unico è avvenuto nei primi mesi del 2012, i dati confermano che quest ultimo eroga il 67% delle prestazioni ambulatoriali; i poliambulatori Attività per struttura: degli ex presidi ospedalieri di Thiene e Schio, ora sedi distrettuali hanno erogato poliambulatori complessivamente il 29% delle prestazioni. dell ospedale e distrettuali Le restanti quantità sono distribuite sul territorio per i vari servizi in maniera abbastanza omogenea. Tabella 3.53 Prestazioni ambulatoriali per struttura erogante Ulss n.4, anno Struttura Q.ta Prestazione Spesa Accreditati Centro Salute Mentale Schio-Thiene Servizi Territor. DSB Servizi Territor. DSB S.O. SANTORSO S.O. Schio S.O. Thiene Centro Trasfusionale Malo Servizi Disturbi Comportamentali c/o La Decima Grafico 3.25 Distribuzione percentuale delle prestazioni per punto di erogazione, anno Servizi Territor. DSB1 0% Centro Salute Mentale Schio- Thiene 0% Accreditati 3% Servizi Disturbi Comportamentali c/o La Decima 0% Centro Trasfusionale Malo 0% Servizi Territor.DSB2 1% S.O. Thiene 15% S.O. SANTORSO 67% S.O. Schio 14%

177 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 153 Tabella 3.54 Prestazioni erogate complessivamente per il DSS1. Sedi distrettuali di Thiene, Breganze e Zugliano. Attività e prestazioni specialistiche Laboratorio - punto prelievi (prelievi venosi e arteriosi, microbiologici, emocoltura) Prestazioni Radiologia Ambulatorio psichiatrico Cardiologia Dermatologia Medicina Pubblica 347 Medicina dello sport Neurologia Neuropsicologia Oculistica ORL Ostetricia Servizio Immunotrasfusionale Vaccinazioni internazionali (ambulatorio unico dedicato) 1864 Cap.3 Tabella 3.55 Prestazioni erogate complessivamente per il DSS2. Sedi distrettuali di Schio, Malo, Piovene Rocchette, Arsiero e Valli del Pasubio. Attività e prestazioni specialistiche Laboratorio - punto prelievi (prelievi venosi e arteriosi, microbiologici, emocoltura) Prestazioni Radiologia Ambulatorio psichiatrico Cardiologia Dermatologia Medicina Pubblica Neurologia Oculistica ORL Ostetricia Servizio Immunotrasfusionale Ottimizzazione del numero di prestazioni specialistiche per abitante La DGRV 2369/2012 ha previsto, nell ambito dell assegnazione degli obiettivi alle Aziende sanitarie del Veneto e ai Direttori Generali, un indicatore riguardante l ottimizzazione del numero di prestazioni specialistiche per abitante. L obiettivo ha una doppia valenza: una di tipo economico e l altra legata al tema dell appropriatezza. Il valore soglia individuato dallo specifico obiettivo è di 4 prestazioni per abitante.

178 154 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Nell anno 2012 la nostra azienda ha sostanzialmente rispettato il tetto fissato, come evidenziato dal grafico seguente e proseguendo un trend già iniziato nel Grafico 3.26 Ottimizzazione del numero di prestazioni specialistiche per abitante (esclusa diagnostica di laboratorio). 4,25 4,20 4,19 4,15 4,10 4,12 Cap.3 4,05 4,00 3,95 4,04 Soglia Regione Veneto: n. 4 prestazioni per abitante (DGRV 2369/2011) 4,01 3, L ottimizzazione del numero di prestazioni erogate si lega al tema dei tempi di attesa per i quali vale la pena di spendere alcuni ragionamenti nel paragrafo successivo. La domanda, ovvero la richiesta di prestazioni, è suscettibile di un prevedibile aumento con l aumentare progressivo dell età della popolazione, ma anche per particolari situazioni epidemiologiche e fattori di varia natura (ambientali, climatici, ecc.) Tempi di attesa Per le visite specialistiche a carico del SSN è necessaria la prescrizione del medico, il quale provvede ad indicare sulla ricetta, oltre alla diagnosi e/o quesito diagnostico, la classe di priorità per la visita/prestazione, come stabilito dal DGR 3535/2004. Poiché il contenimento dei tempi di attesa rappresenta un importante obiettivo nell ambito della programmazione aziendale, si provvede a monitorarne mensilmente l andamento per le prestazioni traccianti con conseguente continua revisione della pianificazione dell offerta al fine di rispettare gli standard regionali. Le DGR n. 3140/2010 e 863/2011 della Regione Veneto hanno posto come obiettivo per i Direttori Generali una percentuale di prestazioni erogate entro tempi di attesa massimi pari al 90% per la fascia A (= priorità classe B), 90% per la fascia B (= priorità classe D) e 100% per la fascia C (= priorità classe P). Codice priorità U (urgente) Classe Regionale Tempo di attesa massimo Entro 24 ore, senza prenotazione, si esegue al pronto soccorso B (visita breve) A Entro 10 giorni dalla prenotazione D (prestazione differita/sollecita) B Entro 30 giorni per le visite Entro 60 giorni per gli accertamenti diagnostico strumentali P (prestazione programmata) C Entro 180 giorni per la prima visita

179 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 155 Il monitoraggio dei tempi di attesa non avviene su tutte le prestazioni erogate dalle Aziende sanitarie, bensì solo su un gruppo ristretto definito come prestazioni traccianti. Inoltre, il calcolo della percentuale delle prestazioni erogate entro i tempi di attesa massimi considera esclusivamente le prestazioni garantite, ovvero quelle prestazioni per le quali l utente, al momento della prenotazione, accetta la prima data e sede disponibili. Il grafico 3.27 illustra l andamento mensile delle quote di prestazioni erogate entro i tempi d attesa. Grafico 3.27 Percentuale di prestazioni erogate entro lo standard per le classe di priorità, andamento mensile anno 2012 per classi di priorità. 100% std regionale prescrizioni P 90% std regionale prescrizioni B e D Cap.3 80% 70% 60% 50% gen-12 feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 dic-12 Priorità A, 10 giorni Priorità B, giorni Priorità C, 180 giorni L Ulss n.4 ha individuato svariate azioni di programmazione per intervenire sul problema del contenimento delle Liste di Attesa, declinandole nel Piano Attuativo Aziendale, redatto in ottemperanza alla DGRV 863/2011, approvato con Deliberazione del Direttore Generale n. 746 del 13/09/2011 e strutturato in 4 sezioni. Il Piano ha avuto validità fino alla fine del 2012 e deve essere rinnovato nel Le indicazioni fornite dalle DGRV hanno implicazioni specifiche con una ricaduta operativa sia in termini prescrittivi che di gestione. Il Nuovo Tariffario regionale, la definizione dei criteri di accesso per determinate patologie o prestazioni, le specifiche in merito ai controlli, hanno indotto ad una revisione generale dei percorsi già strutturati. Accanto agli adempimenti indicati dalla check list ( elenco delle azioni da attuare, come da DGRV 863), l Azienda ha proseguito nella revisione e nell aggiornamento dei percorsi semplici elaborati dai gruppi integrati ospedaleterritorio e all approfondimento dei PDTA complessi, in particolare per patologie oncologiche (tumore mammella, colon, polmone, ecc.) e cardiovascolari. L analisi dell appropriatezza della domanda di prestazioni specialistiche e di ricovero, segmentata per classi di priorità, si è dimostrata indispensabile per mantenere il delicato equilibrio che si crea tra l erogazione e la richiesta di servizi e prestazioni. Accanto ai monitoraggi, previsti da normativa, delle prestazioni cosiddette traccianti, è proseguita la revisione dei percorsi condivisi ospedale-territorio per le prestazioni maggiormente ritenute critiche, per individuare modalità e soluzioni per arginare un eventuale sforamento dei tempi standard.

180 156 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Tabella 3.56 Tempi di attesa per classe di priorità, anno Anno Priorità Standard Prestazioni Garantite Prestazioni Garantite entro lo STD % Prestazioni Garantite entro lo STD Valori Soglia 2012 A ,9% 90% B ,2% 90% B ,2% 90% C ,9% 100% ,4% Cap In più Progetto Bollini Rosa: l Ospedale premiato con tre bollini rosa L Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da), impegnato sin dalla sua nascita nella promozione e nella tutela della salute femminile, ha avviato nel 2007 il Programma Bollini Rosa con l obiettivo di individuare e premiare gli Ospedali italiani vicini alle donne, che offrono percorsi diagnostico-terapeutici e servizi dedicati alle patologie femminili di maggior rilievo clinico ed epidemiologico, riservando particolare attenzione alle specifiche esigenze dell utenza rosa. Nell edizione 2012, sulla base del punteggio ottenuto a seguito della presentazione della candidatura, sono stati attribuiti 3 Bollini Rosa all Ospedale Boldrini di Thiene. La struttura dell Ulss n.4 è parte, come eccellenza, del Network di ospedali che offrono servizi a misura di donna. Sono 224 ormai gli ospedali rosa sull intero territorio nazionale. Sul totale, 48 quest anno hanno ricevuto l eccellenza, i tre bollini. Oltre a Thiene, il Veneto è rappresentato in pole position dagli ospedali di Oderzo, Padova e Treviso. Da un lato il Programma Bollini Rosa ha lo scopo di promuovere la medicina di genere all interno delle strutture ospedaliere, che rappresenta un fattore cruciale per migliorare la qualità e l accessibilità dei servizi; dall altro consente la creazione di una rete di ospedali a misura di donna, a cui le utenti possono rivolgersi scegliendo, sulla base dei servizi offerti resi visibili attraverso un canale di informazione privilegiato e trasparente, le strutture più attinenti alle proprie necessità. Come sottolinea anche la Presidente di O.N.Da, Francesca Merzagora, l esperienza maturata nel corso di questi cinque anni ha permesso di rinnovare integralmente il Programma, strutturando il Bando di concorso -rivolto a tutte le strutture ospedaliere del territorio nazionale e a quelle in lingua italiana all estero- su una nuova metodologia di valutazione degli Ospedali, basata su criteri obiettivi e specifici. Gli Ospedali aderenti all iniziativa sono stati valutati e premiati, con l attribuzione da 1 a 3 bollini rosa, esclusivamente per i servizi offerti dai reparti che curano le patologie di specifico interesse femminile. Si è infatti voluto dare una maggiore rilevanza ai servizi erogati nell ambito dei percorsi diagnostico terapeutici riguardanti le patologie che colpiscono prevalentemente l universo femminile. Lo scopo è quello di incentivare le strutture italiane a continuare a migliorare sviluppando modelli in ambito clinico, assistenziale e riabilitativo, al fine di offrire alle donne servizi innovativi e di qualità. Con il nuovo Programma Bollini Rosa O.N.Da conferma il proprio impegno nel promuovere, anche all interno delle strutture ospedaliere, un approccio di genere nella definizione e nella programmazione strategica dei servizi sociosanitari, imprescindibile per poter garantire, secondo i principi fondamentali di parità ed equità delle cure, il diritto alla salute non solo delle donne ma anche degli uomini.

181 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 157 Presenza di Unità Operative all avanguardia nella cura di una patologia femminile e nell assistenza alle donne UOS di Senologia (presa in carico totale della donna con tumore al seno:screening valutazione multidisciplinare con chirurgo, oncologo e fisiatra e follow up post operatorio; ambulatorio medico e infermieristico dedicato; stretta collaborazione con l associazione ANDOS) UOC di Oncologia Medica (percorso clinico-assistenziale pazienti con malattie oncologiche) UOC di Ostetricia e Ginecologia (Diagnosi prenatale, ambulatorio dedicato alle donne in gravidanza con problemi di diabete, percorso nascita -comprensivo dei corsi preparto-, donazione cordone ombelicale e raccolta autologa, rooming in, ambulatorio sostegno dell allattamento al seno, protocollo per la prevenzione e l eventuale presa in carico di donne con depressione postpartum) UOS Procreazione Medico Assistita (incontro annuale formativo multidisciplinare per le coppie che intraprendono la PMA) UOS Reumatologia (autorizzata all uso di farmaci biologici e del paratormone nell osteoporosi) Cap.3 Presenza in Azienda di un Comitato etico con almeno tre componenti femminili Presenza di donne in posizioni apicali Personale infermieristico prevalentemente femminile Caratteristiche strutturali architettoniche a misura di donna 12 donne in totale: 5 medici, 1 infermiera, 1 amministrativa, 1 esperto in filosofia, 1 esperta in discipline sociali, 1 assistente sociale, 1 neuropsicologa, 1 educatrice Donne in posizione apicale nel 2012: Direttore Amministrativo, 1 Direttore macro-struttura, 2 Direttori di Dipartimento e 3 Direttori di UOC (+2 che coincidono con 2 direttori dip.) 83% circa, infermieri donne sul totale Nell UOC di Ostetricia e Ginecologia stanze con spazio attrezzato per tenere il neonato in stanza con la madre e per accogliere i familiari Casa parto (nel 2013) Locale per possibile travaglio in vasca Televisori in stanza per l unità operativa di Pediatria Sala giochi nell unità operativa di Pediatria Parcheggi rosa nell area parcheggio dell ospedale, riservati alle gestanti e alle neomamme (dal 2013) Servizi a misura di donna Campagna GENITORI PIÙ Campagna di prevenzione contro il fumo in gravidanza e nel periodo di allattamento; Consultorio familiare e Spazio teen ager Screening senologico e citologico (Pap Test) Gruppi gestiti dagli operatori degli ambulatori del comportamento alimentare (DCA) rivolti ai genitori di bambini obesi ed anche ai famigliari delle persone con DCA protocollo clinico per le pazienti con le patologie tiroidee

182 158 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Caratteristiche multietniche documentazione informativa multi lingue mediatori culturali servizio di interpretariato telefonico in 90 lingue Help voice per i servizi ospedalieri e territoriali attivo h24 (nel 2013) Pubblicazioni scientifiche relative a patologie femminili Formazione dedicata a tematiche femminili 16 dal 2005 al 2010 (non tutte su patologie femminili) Convegno sulla medicina di genere nel 2009 Cap.3 Applicazione della normativa Programma organico di Terapia del Dolore sull ospedale senza dolore Attività di partoanalgesia gratuita h24 Altri progetti Progetto in pediatria Ascolta mamma e papà, progetto per il sostegno e l accompagnamento delle mamme dei neonati ricoverati in Terapia intensiva neonatale, con l intervento del Servizio di psicologia clinica ospedaliera (nel 2013) Servizio di Psicologia clinica ospedaliera Protocollo sulla violenza sessuale alle donne e alle minori condiviso con la Procura della Repubblica Cardioaction, programma riabilitativo e preventivo con lo scopo di accompagnare i soggetti colpiti da eventi coronarici e/o sottoposti a chirurgia cardiaca maggiore nel difficile processo di ritorno alle proprie attività abituali Protocollo Codice rosa per donne che hanno subito qualsiasi forma di violenza e che si rivolgono al Pronto soccorso (dal 2013) In più Centro Donna L azienda socio sanitaria dell Alto Vicentino fa parte degli Ospedali senza dolore, beneficia della presenza del Centro Donna che mira a far fronte alla crescente necessità di coordinamento nella lotta ai tumori femminili ed è una struttura poliambulatoriale dell Unità di Senologia. Il servizio nasce dalla necessità di armonizzare le forze nella lotta ai tumori femminili, in particolare al tumore al seno che rappresenta il 27% delle neoplasie che colpiscono le donne. Obiettivo primario è migliorare la qualità della cura attraverso la presa in carico globale della paziente e offrire sempre maggiore supporto clinico, chirurgico e anche assistenziale. Nel centro le donne vengono seguite fin dall inizio della malattia e accompagnate nel percorso terapeutico da un gruppo multidisciplinare di specialisti (chirurgo, senologo, radiologo, anatomopatologo, oncologo, personale infermieristico e da altri specialisti di volta in volta coinvolti in base alle necessità del singolo caso, quali radioterapista, chirurgo plastico, fisiatra e psicologo) che discutono i casi clinici e concordano l iter terapeutico più idoneo per ogni paziente. Le signore che necessitano di intervento chirurgico vengono prese in carico dal Centro Donna, dove eseguono gli accertamenti preoperatori, vengono accompagnate al ricovero per l intervento e poi riprese in

183 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 159 carico per le medicazioni postoperatorie e per tutto l iter che segue l intervento. L importanza del Centro consiste proprio nel fatto che la paziente è accompagnata in tutte le varie fasi: diagnostico, terapeutico e riabilitativa. Il Centro offre dunque: visite senologiche (prime visite, di controllo e follow-up senologico e visite urgenti); ago aspirato mammario; ago biopsia mammaria; Day Surgery; chirurgia oncoplastica della mammella; chirurgia mammaria ricostruttiva; Lipofilling. La sede del Centro Donna è ubicata presso l ex padiglione ospedaliero De Lellis di Schio, ove si trova anche la sede dell ANDOS Alto Vicentino -Associazione Nazionale Donne Operate al Seno- che offre supporto e aiuto: è preziosa la collaborazione con le Associazioni di Volontariato, i cui volontari possono dare consigli e supporto per affrontare nella giusta maniera il tumore al seno. Altra associazione attiva e operante in questo senso è la Raggio di Sole, di Marano Vicentino, il cui scopo primario è quello di aiutare le persone con patologia oncologica a rafforzare le proprie risorse interiori e sostenerle durante il periodo della malattia supportando psicologicamente e in maniera concreta malati e familiari. «L aspetto più conosciuto della sofferenza nella società moderna è quello medico che, alla luce della scienza, dà una più precisa ed esauriente descrizione del dolore e ne determina i diversi metodi del reagire (cioè della terapia). Tuttavia questo è solo un settore, il campo della sofferenza umana è molto più ampio. In questo senso l Azienda Ulss n.4 intende attuare la completa presa in carico dei problemi del paziente e della sua famiglia sviluppando un programma di gestione complessiva del malato oncologico attraverso il quale garantire il miglior percorso di diagnosi e cura, sviluppare un modello organizzativo completo, capace di dare risposte in termini di prestazioni sanitarie efficaci per gli utenti e sempre più attento agli aspetti relazionali ed alla comunicazione fra operatori e fra questi e gli utenti. Allo scopo di realizzare tali condizioni promuove una forte integrazione tra i servizi pubblici, le agenzie private e le organizzazione del volontariato.» Quanto riportato tra virgolette è tratto dal documento Diritti dei malati inguaribili e a fine vita a cura dell Alto Vicentino e che risponde alla delibera regionale n del 17 giugno del All Ulss n.4 è inoltre presente un Comitato Etico per la Pratica clinica, organismo indipendente costituito nell ambito dell Azienda e nominato dal Direttore Generale secondo criteri di interdisciplinarietà. Tra i compiti di tale organo vi è quello della creazione e validazione di protocolli terapeutici finalizzati proprio al sollievo. Cap In più Ospedale senza Dolore Tra le attività rivolte al sollievo, dal gennaio 2008 è stato avviato uno specifico progetto, Il Progetto denominato Giobbe, finalizzato ad un assistenza globale del malato oncologico, per dare ai Giobbe pazienti e alle loro famiglie un punto di riferimento in un momento così difficile come sempre è quello della malattia oncologica. Il progetto è nato dalla collaborazione tra Ulss n.4, Olosmed Onlus e il mondo del volontariato e si pone l obiettivo di garantire la continuità assistenziale ai pazienti oncologici e alle loro famiglie, divenendo un punto di riferimento costante dove sentirsi al sicuro nei diversi momenti del percorso di malattia. Il percorso del malato oncologico va continuamente potenziato integrando assistenza sanitaria, servizi sul territorio e volontariato. In questo contesto l assistenza domiciliare diventa fondamentale, per permettere alla persona colpita dalla malattia di trascorrere più tempo possibile nella propria casa, circondato dalle cure e dalle attenzioni

184 160 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Cap.3 dei suoi cari; allo stesso modo in ottica di far sentire il paziente seguito a 360 un obiettivo importante è l incremento delle cure palliative, quando la persona malata si trova nella condizione di non guaribilità. Con la collaborazione del CEREF (Centro Ricerca e Formazione) sono stati definiti i Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali che potremmo più semplicemente chiamare Piani Assistenziali. Il Piano assistenziale del malato con tumore non guaribile candidato alle Cure Palliative è il documento locale che, tenuto conto delle linee-guida e delle risorse disponibili, descrive il miglior percorso praticabile all interno dell organizzazione aziendale per i malati dell Ulss n.4 che si trovano in queste condizioni. Il percorso è il risultato della responsabilità condivisa tra Medici di Medicina Generale, i diversi professionisti e tra Unità Organizzative dell Ospedale e del Distretto e risponde all esigenza di integrazione tra professionalità diverse, per realizzare il soddisfacimento dei bisogni dei pazienti e per il miglior uso dell organizzazione della rete dei servizi. In quest ambito opera il Nucleo Cure Palliative, composto da Medici Palliativisti, Psicologi, Infermieri, con l apporto al bisogno dell Assistente Sociale. Il Progetto Giobbe è il ponte che unisce l Ulss n.4, i Volontari - Cittadini Attivi e le persone che vivono l esperienza di una malattia cronica e necessitano di aiuto ed assistenza specialistica. Il periodo della malattia è, se pur nella sua drammaticità, denso di umanità e spiritualità; per i volontari è un esperienza molto importante e un occasione di crescita profonda, nella condivisione di percorso fatto di cure, disagi e momenti preziosi. L impegno di Olosmed nel Progetto Giobbe è e sarà quello di mettere insieme saperi, professionalità e sensibilità, coordinando i volontari delle diverse associazioni presenti nel territorio e attive in ambito oncologico, mettendo a disposizione dell Ulss n.4 competenze e organizzazione. L Ulss n.4 ha vinto il Premio Nazionale Gerbera d Oro 2013, istituito dalla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti e dalla Conferenza delle Regioni. Il prestigioso riconoscimento, assegnato a una struttura sanitaria distintasi per il buon funzionamento dei servizi alla persona in tema di terapia del dolore, è stato attribuito all Ulss n.4 Alto Vicentino per l attuazione del Progetto Giobbe, avviato dall allora direttore Domenico Mantoan, oggi segretario regionale della Sanità del Veneto, per l attenzione posta alla persona malata e per la realizzazione di un organizzazione capace di rispondere non solo ai bisogni clinico assistenziali del malato, ma anche agli aspetti legati alla sofferenza fisica e psicologica connessi al dramma della malattia e della sua famiglia. Particolarmente apprezzato il settore del progetto che ha permesso di estendere il modello sperimentato nell ambito delle cure palliative oncologiche anche ad altri gruppi di malati. Il Premio è stato ritirato giovedì 23 maggio dal Direttore Generale dell Ulss n.4 Daniela Carraro nell Auditorium del Ministero della Salute a Roma, nel corso della presentazione della dodicesima Giornata Nazionale del Sollievo. Alla cerimonia, presentata dal giornalista Bruno Vespa, sono intervenuti il Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e l assessore regionale al bilancio, Roberto Ciambetti.

185 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 161 Nel progetto per combattere la sofferenza fisica rientrano non soltanto le cure di fine vita e il dolore cronico, ma anche il dolore acuto post-operatorio e il parto-analgesico. È stato infatti recentemente dimostrato che sei cittadini su dieci con età media di 58 anni soffrono di dolore fisico cronico (originato in più del 6% dei casi da tumore e nel restante 94% da artrosi, mal di schiena, cefalee, diabete e altre patologie), ma meno del 50% segue un trattamento specifico e solo il 5% si rivolge ad uno specialista. Servizio di Prevenzione e Riabilitazione Cardiovascolare CardioAction Alla luce dei dati sulle patologie cardiologiche appare quanto mai evidente l importanza di CardioAction un adeguato programma di riabilitazione. La riabilitazione e la prevenzione cardiologica favoriscono il recupero psicofisico ottimale e riducono il rischio di recidive di malattia. L unità operativa di Cardiologia offre ai pazienti ricoverati per malattia coronarica la possibilità di partecipare al programma CardioAction. Il trattamento riabilitativo consiste nell insieme delle attività clinico-strumentali e fisicopsicologiche volte a garantire la ripresa della normale vita attiva nelle migliori condizioni possibili, compatibilmente con la situazione clinica in atto. Il percorso prevede tre momenti riabilitativi, tre fasi che rispettano il principio della gradualità e delle condizioni fisiche del paziente, con una prima fase in ambiente ospedaliero (convalescenza e iniziale riabilitazione con ricovero ordinario), una seconda fase di riabilitazione ambulatoriale, ed una terza fase di prevenzione/mantenimento che si protrae a tempo inde-terminato in palestre ed impianti sportivi del territorio. Il progetto è supportato e condotto con il coinvolgimento dell Associazione Amici del Cuore Alto Vicentino Onlus e mira a dimostrare come sia di grande aiuto il supporto in ambito familiare e le testimonianze di coloro che hanno già affrontato un percorso simile, per incentivare il paziente nelle fasi di ripresa dopo le dimissioni dall ospedale (per ulteriori informazioni sull Associazione ed il suo operato vedasi cap. 5). Cap Alcune novità del 2012 Check Up a pagamento La Regione Veneto con DGRV n del 14/10/2010 ha stabilito che le Aziende Ulss del Veneto organizzino un sistema di check up a pagamento per cittadini e richiedenti. Si tratta di pacchetti di prestazioni diagnostiche a pagamento rivolte all utente sano, cioè senza patologie in corso riconosciute, che però vuole eseguire un controllo preventivo senza doversi rivolgere a strutture private. Questi pacchetti sono suddivisi in check-up di primo e secondo livello, in entrambi i casi per uomini e per donne, e possono essere prenotati al Centro Unico di Prenotazione (CUP) dell Ulss n.4. Il servizio fornisce al cittadino che lo desidera la possibilità di eseguire, a pagamento, una serie di esami che possano permettere una diagnosi precoce in soggetti a rischio. Ritiro Referti Online Dal 2012 i cittadini dei 32 comuni del territorio di riferimento dell Ulss n.4 possono estrarre i propri referti di laboratorio da internet, accedendo al portale Veneto ESCAPE tramite l apposito link sul sito aziendale. La procedura è stata studiata per agevolare anche chi non ha dimestichezza con le tecnologie. Ogni cittadino riceve, unitamente alla prenotazione della prestazione, un codice per accedere al servizio. Digitando nel portale le proprie credenziali, potrà quindi accedere al referto e scaricarlo.

186 162 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Questa è una iniziativa coordinata da Arsenàl.IT Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale- avviata nel 2009 con l obiettivo di estendere in tutte le Aziende venete e standardizzare, laddove già presente, la gestione digitale dell intero ciclo di firma, certificazione, archiviazione, distribuzione, estrazione e conservazione dei referti informatici, lasciando inalterata la loro validità legale. La possibilità di scaricare i referti On Line avviene secondo una semplice procedura di accesso tramite codice assegnato al paziente al momento della prestazione in abbinamento al codice fiscale; la privacy è garantita, il referto è firmato digitalmente ed il cittadino può verificare l esito direttamente da casa, evitando file agli sportelli. Cap.3

187 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Punti di forza dell Ulss n La nuova Struttura Ospedaliera La riunificazione delle attività ospedaliere in un unica sede ha reso evidenti alcuni vantaggi organizzativi. Il coordinamento delle attività clinico-assistenziali si esprime secondo modelli di efficienza, economicità ed appropriatezza erogati in tempo reale e non più come conseguenza della disponibilità dei vari professionisti. I punti di forza della nuova struttura ospedaliera e della nuova organizzazione possono essere così riassunti: Eccellenze organizzative e tecnologiche La cultura di integrazione ospedale-territorio La riunificazione ospedaliera ha di fatto reso più facile tale integrazione attraverso la piena realizzazione dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali e la disponibilità dei singoli professionisti ospedalieri a contatti telefonici (teleconsulto) per le problematiche territoriali. L organizzazione territoriale inclusiva e accogliente Sette giorni su sette e per 24 ore, contando sulla Centrale Operativa Unica del Territorio, il cittadino, dopo il breve ricovero in ospedale, trova nel computer del suo medico di fiducia i dati di quel ricovero con tutti i parametri necessari per la continuità delle cure. Il rapporto con la medicina generale Trova nel patto aziendale la sua espressione, i cui contenuti salienti sono: - la promozione di stili di vita sani e la gestione di azioni preventive tra cui la vaccinazione antinfluenzale, l adesione alle campagne di screening avviate tra le poche Ulss Venete già da dieci anni e che ha raggiunto la percentuale di adesione tra i più altri del Veneto e dal 2013 la rilevazione del rischio cardiovascolare, con counseling breve o infermieristico, a seconda della gravità del rischio rilevato; - la gestione delle principali patologie croniche tra cui le patologie oncologiche, il diabete, l ipertensione, lo scompenso cardiaco e dal 2013 della BPCO (si tratta di patologie che nel complesso riguardano oltre il 35% della popolazione). L Azienda Ulss n.4 ha condiviso con tutta la medicina generale la gestione uniforme su tutto il territorio di queste patologie, in stretta integrazione con i servizi specialistici; - l accessibilità sufficientemente ampia garantita già da quattro medicine di gruppo integrate per cui i cittadini dell alto vicentino trovano una risposta adeguata alle loro richiesta di contatto con il medici di famiglia senza dover ricorre inappropriatamente al PS e con una serie di percorsi di 72 ore per avere diagnosi tempestive. L organizzazione dipartimentale In Ospedale ha reso possibile la flessibilità e la mobilità interna del personale del comparto superando barriere culturali ataviche. I servizi più vicini ai cittadini La diagnostica per immagini nell Ospedale Unico è aperta al sabato e domenica e il lunedì fino alle ore 24:00. Il laboratorio analisi è aperto al sabato mattina in un punto centrale (Ospedale). La sostenibilità e lo sviluppo tecnologico Il tutto con una forte attenzione al governo della spesa. - La modalità di finanziamento utilizzata (project financing) permette di avere una dotazione di apparecchiature sempre moderne ed efficienti con un up to date costante - sono state settecentottanta le nuove apparecchiature inserite nell Ospedale Unico. - Il progetto di ospedale senza carta con la cartella clinica integrata consentirà di razionalizzare i percorsi. Cap.3

188 164 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Eccellenze cliniche Cap.3 la cardiologia con gli articolati programmi riabilitativi di Cardioaction e con l inserimento della Emodinamica ore 24 anche a servizio dell Ulss n.5 Ovest Vicentino; interventi meno invasivi in Ostetricia-Ginecologia con le tecniche laparoscopiche; la partoanalgesia h24 e una risposta alle esigenze neonatologiche anche per prematuri con la terapia intensiva neonatale; il centro di procreazione assistita, unico centro pubblico dell intera provincia di Vicenza, vanta oramai una casistica notevole e una percentuale di successo in linea con le migliori casistiche mondiali; la chirurgia generale ha una buona tradizione per la chirurgia laparoscopica; la chirurgia ortopedica soprattutto con riferimento alla frattura di femore che ha la percentuale di operati entro le 48 ore dal trauma tra i più alti d Italia (dati Agenas); la chirurgia vertebrale è riferimento regionale; la citologia in Area Vasta provinciale Le performances dell Azienda Si è già ampiamente fatto riferimento alle performances aziendali in relazione agli obiettivi fissati dalla Regione Veneto. È quindi giusto il caso di citarli quali pro memoria per i vari settori che hanno coinvolto e per le implicazioni di buona gestione ed organizzazione che ne derivano. tasso di ospedalizzazione: entro il valore soglia previsto dalla Regione ed il miglior valore tra le aziende sanitarie; specialistica ambulatoriale: dato entro il valore soglia previsto dalla Regione e tra le aziende più virtuose; spesa farmaceutica convenzionata: dato entro il valore soglia previsto dalla Regione e tra le aziende più virtuose; attività di screening: da alcuni anni primeggia per i tassi di adesione Nuove proposte di miglioramento Gli assistenti sociali e l integrazione sul territorio Gli assistenti sociali che sono stati protagonisti del progetto di formazione operano nel territorio dell Alto Vicentino in enti e servizi diversi: Azienda Ulss (n. 25 assistenti sociali); Comuni (n. 26 assistenti sociali); Strutture residenziali: Case di Riposo, Rsa (n. 16 assistenti sociali); Privato-sociale (n. 6 assistenti sociali). Si tratta di una proposta innovativa, ideata e realizzata dagli assistenti sociali, allargata a tutti i servizi del territorio, che ha riscontrato un elevato grado di partecipazione, costante, attiva e motivata. Le Assistenti sociali che operano sul territorio sono così distribuite: nei Comuni di grandi e medie dimensioni, tra i 20/ abitanti, opera un gruppo di assistenti sociali (da 3 a 5); nei Comuni di piccole e piccolissime dimensioni, fino a abitanti, opera un solo assistente sociale a tempo pieno (in 4 comuni dai 7 ai abitanti) o a tempo ridotto e spesso anche a scavalco nei rimanenti 17 comuni fino a abitanti; nella Comunità Montana (associazione di 9 comuni) operano 3 assistenti sociali.

189 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili 165 Le generazioni professionali rappresentative degli assistenti sociali presenti nel nostro territorio sono così distribuite: > 20 anni di servizio: 46% degli assistenti sociali (n. 25); < 10 anni di servizio: 40% degli assistenti sociali (n. 22); Il rimanente 14% (n. 8 a.s.) si colloca nell età intermedia compresa tra 10 e 20 anni di servizio. La prima proposta di formazione, sviluppata nel corso del 2011, si è replicata nel 2012; la formazione si sta consolidando nel medio-lungo periodo come momento stabile di confronto e verifica dello stato dell arte della professione nei servizi, nonché come occasione per costruire percorsi collaborativi tra servizi, sempre più rispondenti ai bisogni emergenti delle persone. Il percorso è stato pensato per ogni annualità suddiviso in due moduli: un modulo di tipo esperienziale riguardante la professione in generale, l altro a conduzione frontale riguardante la proposta di tematiche innovative con un incursione su temi attuali, sulla deontologia professionale e sulla responsabilità, sotto il profilo del mandato professionale, sociale ed istituzionale. La formazione si è incentrata sull analisi della dimensione metodologica di progettazione nel lavoro sociale all interno dei servizi a diversi livelli: dal caso, all organizzazione, alla valutazione del lavoro, alla costruzione di reti, all integrazione. L obiettivo primario è di costruire opportunità di confronto e condivisione sulle metodologie, le tecniche e gli strumenti professionali propri del Servizio Sociale per favorire la ricomposizione tecnica e professionale degli interventi tra diversi servizi dedicati agli utenti e che possono ritrovarsi a lavorare con mandati diversi su medesime situazioni. le parole-chiave che meglio esprimono il senso dell agire collaborativo tra servizi, nonché i principi fondanti l integrazione sono: riconoscimento, responsabilità e metodo. Il valore aggiunto che si coglie nel lavoro nei servizi quando si riesce a progettare i propri interventi nell ottica dell integrazione significa per gli assistenti sociali condividere le responsabilità (progettuale e formale) sulla base delle proprie competenze, aprire la possibilità del confronto sui diversi punti di vista della situazione. Una corretta visuale di sistema tiene insieme la complessità e non isola il professionista. Integrazione significa capacità di superamento della frammentazione degli interventi, ricomporre gli interventi per dare senso al progetto per la persona. Cap.3 L integrazione tra servizi e la Continuità Assistenziale La necessità di introdurre strumenti di governo anche per questa area di assistenza, si concretizza nella proposta di adottare in via sperimentale, nella sede di Schio, un sistema di self-audit ossia un sistema di autorilevazione delle attività gestito da ciascun medico, in grado di: elaborare indicatori di perfomance; facilitare l audit del singolo e del gruppo; far emergere criticità clinico-assistenziali che potrebbero mettere a rischio i pazienti per interventi carenti, inappropriati errati; ottimizzare le procedure e il follow-up di particolari categorie (p.e. assistiti in residenza, malati oncologici). Il progetto prevede 4 fasi Fase 1: Elaborazione di un report mensile da consegnare ad ogni singolo medico contenente: Numero di interventi effettuati per turno distinti per tipologia: consiglio telefonico, visita ambulatoriale, visita domiciliare, accesso in residenza protetta, accesso ADIMED; Motivo dell intervento; Esito dell intervento ;

190 166 Capitolo 3. Utenti: Servizi ai Cittadini assistibili Bilancio Sociale 2012 Cap.3 N. di pazienti visti con accesso in PS nelle successive 12 ore; N. di pazienti visti con ricovero nelle successive 12 ore; Fase 2: Sviluppo di indicatori di processo anche con la collaborazione del servizio di Cure Primarie e Dipartimento di Emergenza Urgenza (es. numero visite ambulatoriali effettuate dal singolo medico/tot. visite ambulatoriale effettuate per le tre sedi oppure numero di invii in PS per singolo medico/totale invii in PS per le tre sedi, ecc.). Integrazione del report self-audit mensile con gli indicatori. Fase 3: Meeting con richiesta di partecipazione obbligatoria e facilitatori con finalità di analisi del periodo trascorso. Illustrazione di eventuali casi critici raccolti da ospedale e territorio (p.e. richiesta di interventi di ambulanza medicalizzata non appropriati, ricoveri da residenze socio assistenziali). Eventuale integrazione di una scheda di incident report. Identificazione delle opportunità di miglioramento. Fase 4: Redazione di una proposta di linee guida ad uso interno e da avanzare in Regione. Grafico 3.28 Time Table per il 2013.

191 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 4. La dimensione economica 167 Cap.4 4. La dimensione economica

192 168 Capitolo 4. La dimensione economica Bilancio Sociale Il Finanziamento e la spesa pro capite Per finanziare le Aziende del Sistema Sanitario Regionale (SSR) la Regione Veneto ripartisce il Fondo Sanitario Regionale (FSR) tra le due Aziende Ospedaliere di Padova e Verona, l Istituto Oncologico Veneto e le ventuno Aziende Ulss. Le prime tre ricevono finanziamenti in base all effettiva attività erogata (numero ricoveri, numero prestazioni ambulatoriali, ecc.) mentre le Ulss in base alla popolazione residente pesata per fattori come la vecchiaia e la densità di popolazione (quota capitaria o pro capite). Grafico 4.1 Finanziamento dalla Regione Veneto: quota pro capite dell Ulss n.4 dal 2010 al Quota pro capite ULSS4 Media regionale pro capite % Scostamento rispetto alla media regionale -4,70% ,01% ,49% Cap ,80% Il finanziamento che le Aziende Ulss ricevono annualmente è destinato all erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA), ovvero quelle prestazioni o servizi che il servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di compartecipazione alla spesa (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale. Nel 2012 l Azienda Ulss n.4 ha ricevuto per residente pesato. La quota capitaria aumenta progressivamente di anno in anno, dato l invecchiamento demografico. Per l Ulss n.4 la quota pro-capite assegnata risulta essere notevolmente sotto la media regionale e, in particolare, negli ultimi due esercizi le risorse pro-capite assegnate risultano essere notevolmente ridotte rispetto alla media regionale. Analisi dei costi per Livello di Assistenza I Lea sono organizzati in tre grandi aree: assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e lavoro, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera. La ripartizione dei costi per livelli essenziali di assistenza è relativa ai tre macro aggregati assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoro, assistenza distrettuale, assistenza ospedaliera. Tabella 4.1 Spesa per livelli di assistenza (LA) anno 2011 e Macro livello Assist. sanit. collettiva in amb. di vita e di lavoro Importo anno 2011 % costi per macrolivello Importo anno 2012 % costi per Variazione assoluta Variazione % costi macrolivello costi ,70% ,72% ,01% Assistenza distrettuale ,50% ,08% ,87% Assistenza ospedaliera ,79% ,20% ,82% Tot. LA ,00% ,00% ,53%

193 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 4. La dimensione economica 169 Il macro livello che assorbe le maggiori risorse è quello dell assistenza distrettuale (il 53,08% dei costi totali), seguono l assistenza ospedaliera per il 43,20% e l assistenza sanitaria collettiva negli ambienti di vita e di lavoro per il 3,72%. La dinamica dei costi, a confronto con l esercizio 2011, risulta in crescita del +6.53% (pari a circa ). Grafico 4.2 Costi per macro livello di assistenza anni 2011/ Assist.sanit. collettiva in amb. di vita e di lavoro Assistenza distrettuale Assistenza ospedaliera Totale L.A. Da un confronto dei modelli LA 2011 e 2012 si evidenzia un forte aumento per l area dell assistenza ospedaliera. Tale fenomeno è dovuto principalmente alla riorganizzazione aziendale con l apertura del nuovo ospedale unico. La percentuale di aumento a livello aziendale è pari al 59,47% passando da a Cap.4 Tabella 4.2 Servizi non sanitari per livello di assistenza. Servizi non sanitari (in migliaia) Scostamento Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro ,56% Assistenza distrettuale ,48% Assistenza ospedaliera ,76% Attività di pronto soccorso ,55% Assistenza ospedaliera per acuti ,52% --in Day Hospital e Day Surgery ,13% --in degenza ordinaria ,60% Assistenza ospedaliera per lungodegenti ,21% Assistenza ospedaliera per riabilitazione ,23% Emocomponenti e servizi trasfusionali ,49% Trapianto organi e tessuti ,00% ,47% Tabella 4.3 Costo per residente. Popolazione residente non pesata Costi totali anno da modello LA Mobilità attiva 2012 Costo al netto della mobilità attiva Costo per residente non pesato al netto della mobilità attiva Costi totali di cui: ,43 Assistenza distrettuale ,56 Assistenza ospedaliera ,72 Assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoro ,15

194 170 Capitolo 4. La dimensione economica Bilancio Sociale 2012 Popolazione residente non pesata Costi totali anno da modello LA Mobilità attiva 2011 Costo al netto della mobilità attiva Costo per residente non pesato al netto della mobilità attiva Costi totali di cui: ,51 Assistenza distrettuale ,96 Assistenza ospedaliera ,75 Assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoro ,80 Nel grafico seguente è espresso il costo per residente anno 2012 di euro 1.693,43 per macro livelli di assistenza. Grafico 4.3 Costo per residente per livello di assistenza Costo per residente - Anno 2012 (al netto della mobilità attiva) Assistenza distrettuale 910,56 Assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoro 65,15 Assitenza ospedaliera 717,72 Cap.4 Tabella 4.4 Modello LA : Costi per livello di assistenza. Modello LA : Costi per livello di assistenza (valori in migliaia) Variazione % Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro % Igiene e sanità pubblica % Igiene degli alimenti e della nutrizione % Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro % Sanità pubblica veterinaria % Attività di prevenzione rivolte alle persone % Servizio medico legale % Assistenza distrettuale % Guardia medica % Medicina generale % Emergenza sanitaria territoriale % Assistenza farmaceutica % Assistenza integrativa % Assistenza specialistica % Assistenza protesica % Assistenza territoriale ambulatoriale e domiciliare % Assistenza territoriale semiresidenziale % Assistenza territoriale residenziale % Assistenza idrotermale % Assistenza ospedaliera % Attività di pronto soccorso % Assistenza Ospedaliera per acuti % Interventi ospedalieri a domicilio - - 0% Assistenza Ospedaliera per lungodegenti % Assistenza Ospedaliera per riabilitazione % Emocomponenti e servizi trasfusionali % Trapianto organi e tessuti % %

195 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 4. La dimensione economica 171 La Regione Veneto con la DGR 2864 del 28/12/2012 ha quantificato in misura definitiva i Obiettivi assegnati risultati attesi per il 2012 per le singole Aziende Ulss riferiti agli obiettivi economico finanziari (tetti di spesa) già assegnati con la DGR 715 del 02/05/2012. dalla Regione (DGR 3140/2010) L Azienda Ulss n.4 chiude il bilancio di esercizio 2012 con un risultato positivo di ,03 e realizza pertanto l obiettivo primario del pareggio di bilancio. L Azienda, inoltre, ha posto in essere tutte le iniziative previste dal DL 95/2012 per addivenire ad una sostanziale riduzione dei costi. Relativamente alle voci di costi soggette al tetto di spesa per il 2012 nella tabella 4.5 sono riportati a confronto i dati storici del consuntivo 2011, i limiti di costo previsti dalla DGR 2864/2012, i dati di preventivo aggiornati alla 4 a rendicontazione trimestrale 2012 e i dati a consuntivo 2012 con lo scostamento rispetto ai tetti di spesa. Dall analisi si evince che l Azienda ha ampiamente rispettato gli obiettivi economico finanziari assegnati, realizzando in alcuni casi risparmi significativamente superiori al risultato atteso dalla Regione Veneto. Tabella 4.5 Analisi obiettivi economico finanziari anno Obiettivi Economico-Finanziari 2012 (Dgr 2864 Del 28/12/2012 S.M.I.) B.1.A.1 Prodotti Farmaceutici ed Emoderivati B.1.A.3 Dispositivi Medici (Esclusi in Vitro) B.1.A.3.3 Dispositivi Diagnostici in Vitro B.2.A.1) Acquisti Servizi Sanitari per Medicina di Base B.2.A.1.1) - Da Convenzione B.2.A.2) Acquisti Servizi Sanitari per Farmaceutica B.2.A.2.1) - Da Convenzione Consuntivo 2011 Tetto 2012 (Dgr 2864 del 28/12/2012 S.M.I.) IV Rend. prev. trim. (migliaia di euro) Consuntivo 2012 Delta consuntivotetto Dgrv B.2.A.5 Assistenza Integrativa B.2.A.6 Assistenza Protesica Totale costo del personale Risultato d esercizio Cap.4

196 172 Capitolo 4. La dimensione economica Bilancio Sociale Dati economici di sintesi Il Conto Economico del 2012 presenta un risultato positivo vicino al pareggio di bilancio. Tuttavia occorre sottolineare che il 2012 ha visto l applicazione dei diversi criteri di valorizzazione stabiliti dal D.Lgs. 118/2011 nonché la verifica dei debiti verso dipendenti che hanno comportato la rilevazione di componenti straordinari di reddito che hanno inciso positivamente sul raggiungimento del pareggio di bilancio. Cap.4 Tabella 4.6 Conto economico 2012 sintetico (in migliaia). Conto economico 2012 sintetico 2012 Valore della produzione Costo della produzione Differenza 816 Proventi ed oneri finanziari +/ 153 Rettifiche di valore di attività finanziarie +/ - Proventi ed oneri straordinari +/ Risultato prima delle imposte +/ Imposte dell esercizio Utile (Perdita) dell esercizio +/ 398 Nella tabella seguente sono stati messi a confronto le principali voci di conto economico del bilancio 2012 con il bilancio 2011 e con i valori di preventivo del 2012 aggiornati alla 4 a rendicontazione trimestrale Dall analisi emerge un aumento dei costi della produzione rispetto al Nei primi mesi del 2012 infatti è entrato in funzione il Nuovo Polo Ospedaliero Unico Alto Vicentino costruito con la finanza di progetto che, rispetto al 2011, comporta l iscrizione a bilancio dei canoni di disponibilità e dei canoni di noleggio di attrezzatura elettromedicale, mobili e arredi e attrezzatura informatica. Rispetto al dato riportato nel bilancio 2011 la voce Proventi ed oneri finanziari presenta un incremento significativo, derivante dalla revisione richiesta dalla Regione Veneto in riferimento alle voci di debito v/dipendenti e all applicazione delle disposizioni previste dal D.Lgs. 118/2011 in materia di debiti per ferie maturate e non godute che hanno comportato la chiusura di debiti precedentemente accantonati rilevando la relativa sopravvenienza attiva. Tabella 4.7 Confronto conto economico 2012 con 2011 e previsioni BEP Confronto conto economico 2012 con 2011 e previsioni BEP 2012 Bilancio di esercizio 2011 BEP 2012: IV CEPA 2012 Bilancio di esercizio 2012 Delta Delta 2012-IV CEPA Valore della produzione Costo della produzione Differenza Proventi ed oneri finanziari +/ Rettifiche di valore di attività finanziarie +/ Proventi ed oneri straordinari +/ Risultato prima delle imposte +/ Imposte dell'esercizio Utile (Perdita) dell'esercizio +/

197 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 4. La dimensione economica Le Risorse a disposizione Le fonti di finanziamento per un azienda sono essenzialmente di due tipi: finanziamenti di esercizio e finanziamenti per investimenti. Inoltre in Regione Veneto il bilancio di esercizio viene distinto per area sanitaria e per area sociale. Nell analisi che segue si terrà conto di tale distinzione. Finanziamenti in conto esercizio Le risorse vengono destinate alla copertura dei costi della gestione ordinaria (acquisto di beni e servizi, di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie, costi del personale, ammortamenti, ecc.) e provengono innanzitutto dal Fondo Sanitario Regionale e dalla fiscalità regionale, poi dalle entrate proprie aziendali (ticket, ecc.), dai soggetti pubblici diversi dalla Regione (Comuni, ecc.) e dai privati ed infine dalle altre aziende sanitarie, qualora i loro assistiti vengano a curarsi nell Ulss n.4 (mobilità sanitaria attiva). Nella tabella seguente sono riportate le risorse disponibili correnti. Tabella 4.8 Analisi delle risorse disponibili. Analisi delle risorse disponibili Area Sanitaria Area Sociale Area Sanitaria Area Sociale Valore della produzione Contributi in conto esercizio da Regione (quota FSR) da enti pubblici (extra fondo) da privati Ricavi per prestazioni sanitarie e sociosanitarie a rilevanza sanitaria Concorsi recuperi e rimborsi Compartecipazione alla spesa per prestazioni sanitarie (ticket) Altri proventi Cap.4 Finanziamenti per investimenti i finanziamenti per investimenti sono finalizzati a sostenere i costi di acquisto dei beni che danno la loro utilità per più anni. Sono risorse provenienti dalla Regione e dallo Stato, da privati che effettuano donazioni vincolate ad investimenti specifici e dalla contrazione di mutui da parte dell Azienda sempre per finanziare l acquisto di attrezzature sanitarie o la realizzazione di opere pubbliche. Tabella 4.9 Risorse per investimenti. Risorse per investimenti 31/12/ /12/2012 Finanziamenti per investimenti Riserve da donazioni e lasciti vincolati ad investimenti Debiti per mutui passivi Nella voce Finanziamenti per investimenti sono compresi i contributi pari a ,00 che la Regione Veneto ha destinato alla realizzazione del Nuovo Polo Ospedaliero Unico.

198 174 Capitolo 4. La dimensione economica Bilancio Sociale Utilizzo delle risorse Le risorse a disposizione dell Azienda nel 2012 sono state impiegate per sostenere i seguenti costi. Tabella 4.10 Costi per natura. Costi per natura Beni sanitari Beni non sanitari Servizi sanitari Servizi non sanitari Personale Ammortamenti Manutenzioni Godimento beni di terzi Altri costi Totale costi della produzione Cap.4 Grafico 4.4 Ripartizione in percentuale, azienda Ulss n.4. Personale 27,19% Manutenzioni 1,63% Servizi non sanitari 8,58% Godimento beni di terzi 3,68% Ammortamenti 3,07% Beni sanitari 11,01% Altri costi 1,18% Servizi sanitari 42,97% Beni non sanitari 0,70% In questa analisi occorre precisare che si stanno confrontando due esercizi dove la struttura dell Azienda è completamente diversa: nel 2011 vi era ancora la struttura ospedaliera suddivisa nei due padiglioni di Thiene e di Schio mentre nel 2012 già a partire da febbraio entra in funzione il Nuovo Polo Ospedaliero Unico costruito con la finanza di progetto, ossia in quota parte con il contributo del privato (concessionario). Il costo stimato per la realizzazione del Nuovo Polo Ospedaliero Unico è stata di ,60 di cui ,00 finanziati dalla Regione Veneto, ,00 finanziati dall Ulss n.4 con risorse proprie e ,60 finanziati dal concessionario. La quota del privato è da considerare alla stessa stregua di un mutuo che va rimborsato mediante il pagamento del canone di disponibilità.

199 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 4. La dimensione economica 175 Inoltre, nel contratto di project financing è previsto che il privato fornisca la dotazione di attrezzature sanitarie, mobili e arredi e attrezzature informatiche necessarie all immediato funzionamento dell opera. Per l utilizzo di tale dotazione l Ulss paga al privato un canone così composto: per le attrezzature sanitarie il canone viene pagato per 8 anni ed è comprensivo della manutenzione Full Risk per tutta la durata; per i mobili e arredi il canone è spalmato su tutta la durata del contratto, ossia 24 anni, e comprende la manutenzione Full Risk; per le attrezzature informatiche il canone è spalmato sui 24 anni e comprende la manutenzione Full Risk per l hardware. Grazie alla manutenzione Full Risk l Ulss ha la garanzia di avere il parco macchine sempre funzionate, aggiornato ed efficiente, poiché per tutta la durata del contratto (e non solo per il periodo di garanzia di fornitura) vengono garantiti: interventi di manutenzione preventiva: visite e operazioni previste dai costruttori e dai manuali d uso; interventi di manutenzione straordinaria: numero illimitato di interventi tecnici su guasto. Nel paragonare il costo della produzione del 2012 con il 2011 occorre pertanto tener presente che i costi dei canoni appena citati non trovano corrispondenza nel 2011 e hanno natura di quote di finanziamento di investimenti. Il contratto di project financing è stato sottoscritto nel Per garantire l aggiornamento dei valori per 24 anni prevede un coefficiente di rivalutazione che per il 2012 è pari all 89,95% della variazione dell indice Istat annuo nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (indice NIC) intervenuta tra dicembre 2011 e dicembre dell anno precedente a quello di rivalutazione, ossia per rivalutare i valori iscritti nel contratto del 2005 occorre moltiplicarli per il coefficiente 1,1224. Il contratto di project financing va pertanto suddiviso fra le tre componenti principali: il canone di disponibilità: che può essere paragonato alla rata di un mutuo per il capitale investito dal concessionario; Cap.4 Tabella 4.11 Canone Integrativo di Disponibilità Costi 2005 al netto di IVA (anno di rif. del contratto) Costi 2012 al netto di IVA (coeff. riv. 1,1224) Canone Integrativo di Disponibilità i canoni di noleggio: che comprendono sia il costo delle forniture di attrezzature elettromedicali, dei mobili e arredi e delle attrezzature informatiche sia la manutenzione Full Risk che mantiene costantemente aggiornata ed efficiente la dotazione iniziale. Tabella 4.12 Canoni di noleggio. Canoni di noleggio Costi 2005 al netto di IVA (anno di rif. del contratto) Costi 2012 al netto di IVA (coeff. riv. 1,1224) attrezzature biomedicali e di laboratorio (solo per 8 anni) mobili e arredi hardware Totale Canone Complessivo Noleggio i canoni dei servizi in gestione: il contratto di project financing prevede che, a decorrere dall effettiva disponibilità dell opera e ultimate le operazioni di trasferimento, venga data attivazione ai servizi contemplati nel contratto. Pertanto l Ulss nei primi mesi del 2012 ha provveduto a chiudere i contratti sottoscritti in precedenza con altri partner per com-

200 176 Capitolo 4. La dimensione economica Bilancio Sociale 2012 plessivi ,31 (costo dei servizi 2011 rivalutati fino 2011 e sostituiti dal project, comprensivo di IVA) e ad attivare i servizi con il concessionario per complessivi ,71 (costi rivalutati al 2012 e comprensivi di IVA). Nella tabella sotto riportata sono esplicitati i servizi forniti dal concessionario con il valore riportato nel contratto del 2005 (al netto di IVA) e i dati a consuntivo 2012 (rivalutati e al netto di IVA) per consentire il confronto con i valori riportati nel contratto del Cap.4 Tabella 4.13 Canone complessivo servizi. Canone Complessivo Servizi Costi 2005 al netto di IVA (anno di rif. del contratto) Costi 2012 al netto di IVA (coeff. riv. 1,1224) servizio di pulizia servizio di lavanolo servizio energia termica energia elettrica acqua servizio di ristorazione degenti ristorazione sedi esterne servizio di pulizia sedi esterne servizio energia sedi esterne servizio di laboratorio ed analisi cliniche magazzino farmacia (supporto) magazzini economato (supporto) call center (supporto) manutenzione delle aree verdi gestione del centro unico prenotazioni CUP portineria facchinaggio e pulizie minori rifiuti (solo raccolta) manutenzione civile gestione parco automezzi * manutenzione impianti Totale Canone Servizi * La gestione parco automezzi non è ad oggi ancora stata attivata. Il canone di disponibilità e i canoni di noleggio sono contabilizzati nella voce Godimento beni di terzi ed, essendo sorti nel 2012, non consentono la comparazione con l esercizio I canoni dei servizi gestiti in project sono principalmente contabilizzati nella voce di bilancio Servizi non sanitari, ad eccezione del servizio di laboratorio ed analisi cliniche che è contabilizzato nella voce Beni sanitari - dispositivi diagnostici in vitro e i canoni relativi alla manutenzione civile e impianti che sono rilevate nella voce Manutenzioni.

201 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 4. La dimensione economica I servizi Gran parte delle risorse dell azienda, esattamente il 42,97%, è destinata all acquisto di servizi sanitari la cui composizione è evidenziata nella seguente tabella: Tabella 4.14 Dettaglio dei costi per acquisto di servizi sanitari. Costi per acquisto di Servizi Sanitari Variazione Variazione % Mobilità Sanitaria Passiva ,69% Medicina Convenzionata ,42% Assistenza Farmaceutica ,70% Assistenza Integrativa E Protesica ,90% Prestazioni Di Psichiatria ,46% Residenzialità Anziani ,05% Residenzialità Disabili E Centri Diurni ,94% Altre Prestazioni E Servizi Sanitari ,77% Totale Servizi Sanitari ,96% La componente principale di questo aggregato di costi è costituita dalla mobilità sanitaria passiva intra ed extra regione. Questa voce è quella che più di tutte le altre ha subito un incremento nell ultimo biennio, passando da poco più di 38,5 milioni di euro (con una incidenza del 27,30% sul totale servizi sanitari) ad oltre 41 milioni di euro (con una incidenza del 28,86% sul totale servizi sanitari), con una variazione di quasi il 7%. Una seconda voce importante è rappresentata dal costo per la medicina convenzionata (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali e altre forme di convenzioni) che si attesta, per l intero arco del biennio, sui 24,6/24,7 milioni di euro con un lievissimo incremento dello 0,42%. Per quanto riguarda l assistenza farmaceutica (rimborsi alle farmacie convenzionate dei farmaci dispensati a carico del Servizio Sanitario Nazionale) il 2012 ha visto una ulteriore contrazione dei costi di oltre 1,2 milioni di euro, quasi il 6% in termini relativi, confermando il migliore risultato in Veneto e il conseguente mantenimento della spesa pro-capite ben al di sotto della media regionale: 112,9 contro 128,7 (obiettivo A9, indicatore: costo dell assistenza farmaceutica convenzionata per residente). Un altra voce significativa dell aggregato è il costo per la residenzialità anziani, che non presenta variazioni di rilievo. Cap La spesa farmaceutica per i residenti L applicazione della normativa vigente da qualche anno ha scomposto la spesa farmaceutica extraospedaliera in tre componenti principali riconducibili a differenti modalità di erogazione dei farmaci: la componente principale di tale spesa è rappresentata dalla quota determinata dalle prescrizioni farmaceutiche in regime di SSN, un altra quota parte risulta dai costi sostenuti per la distribuzione diretta di farmaci in dimissione e dopo visita specialistica, per l erogazione di farmaci destinati alla cura delle malattie rare e malattie croniche, per la dispensazione di medicinali esteri e farmaci di pertinenza ospedaliera. Infine la terza componente è determinata dai costi per la cosiddetta Distribuzione per Conto (DPC) ossia per l erogazione attraverso le Farmacie Convenzionate dei farmaci ricompresi nel Prontuario ospedale territorio (PHT) e acquistati dalle Aziende ULSS in

202 178 Capitolo 4. La dimensione economica Bilancio Sociale 2012 base ad un accordo tra le Ulss della provincia e Federfarma Vicenza, stipulato per agevolare l assistito nell acquisizione di questa tipologia di medicamenti. La tabella seguente fornisce un dettaglio sulla spesa per ciascuna modalità di distribuzione sopra descritta. Cap.4 Tabella 4.15 Spesa farmaceutica territoriale per i residenti dell Ulss n.4, anni Spesa Farmaceutica territoriale per residenti Ulss n.4 Spesa Farmaceutica convenzionata (al netto degli sconti e delle quote di partecipazione del cittadino) Distribuzione diretta Distribuzione per conto (al netto del costo del servizio) Spesa per medicinali erogati da parte delle farmacie convenzionate sul territorio dietro presentazione di ricetta SSN Spesa per medicinali erogati da parte delle strutture dell Azienda (medicinali erogabili esclusivamente in DD, farmaci consegnati alla dimissione o dopo visita specialistica) Spesa per medicinali acquistati dall Azienda Ulss n.4 e consegnati ai pazienti da parte delle farmacie convenzionate sul territorio dietro corresponsione di un compenso Variazione 2012/ , , ,33 5,66% , , ,15 +8,93% , , ,60 10,49% , , ,08 3,24% Dai totali per anno sopra indicati si evince che la spesa farmaceutica nel 2012 è stata pari a , in netta e costante diminuzione rispetto agli anni precedenti e con un calo rispetto al 2011 di 3.24%. La Regione ha affidato alle singole aziende sanitarie una serie di obiettivi da raggiungere per una migliore gestione sia in termini qualitativi che di contenimento della spesa (obiettivi dei Direttori Generali, DGR 3140/2010 e DGRV 2369/2011). Tra i vari obiettivi ve n è uno in particolare (obiettivo A9) che prevede la razionalizzazione dell'assistenza farmaceutica convenzionata e cita quale indicatore un costo dell assistenza farmaceutica convenzionata per residente, ottenuto sulla base della popolazione assistita pesata, entro un valore soglia procapite di 140: il valore del 2012 per l Ulss n.4 è pari a 112,9 procapite.

203 4 Thiene 7 Pieve di Soligo 12 Veneziana 22 Bussolengo 20 Verona 9 Treviso 2 Feltre 3 Bassano del Grappa 19 Adria 6 Vicenza 14 Chioggia 21 Legnago 1 Belluno 16 Padova 13 Mirano 17 Este 5 Arzignano 10 S.Donà di Piave 15 Cittadella 18 Rovigo 8 Asolo Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 4. La dimensione economica 179 L Ulss n. ha conseguito il miglior valore tra tutte le aziende sanitarie regionali. Tabella 4.16 Spesa farmaceutica procapite (Obiettivo. A9, DGRV 3140/2010 e segg.). Azienda Ulss Spesa netta (al netto di sconto e ticket) Ricette 2012 Variaz. % vs comprensivo della mobilità Pro capite pesato 2012 comprensivo della mobilità 2012 Costo medio Variaz. % vs per ricetta Variaz. % vs 2011 Belluno ,9% , ,4% 17,36-10,3% Feltre ,9% , ,9% 15,85-9,8% Bassano ,7% , ,2% 15,87-9,7% Thiene ,5% , ,3% 14,63-7,7% Arzignano ,7% , ,1% 16,47-9,6% Vicenza ,2% , ,9% 15,41-8,9% Pieve Di Soligo ,7% , ,1% 15,92-9,7% Asolo ,8% , ,4% 17,97-6,1% Treviso ,9% , ,4% 16,83-10,1% S.Dona' Di Piave ,8% , ,1% 15,99-11,7% Veneziana ,4% , ,3% 16,11-12,1% Mirano ,0% , ,0% 16,23-8,9% Chioggia ,4% , ,3% 14,43-11,7% Cittadella ,3% , ,9% 16,04-9,1% Padova ,5% , ,7% 16,57-9,2% Este ,5% , ,5% 15,24-9,9% Rovigo ,7% , ,3% 14,90-10,0% Adria ,0% , ,2% 14,38-11,2% Verona ,1% , ,9% 15,31-8,9% Legnago ,2% , ,5% 14,69-10,4% Bussolengo ,9% , ,6% 14,93-8,4% Totali ,6% , ,2% 15,88-9,6% Cap.4 Fonte: Servizio Farmaceutico Regionale. Come si evince anche dal grafico, l Ulss n.4 riporta il miglior risultato del Veneto. Il grafico evidenzia la spesa pro capite per Azienda in ordine crescente di spesa. Grafico 4.5 Obiettivo A9 DGRV 2369/2011 Razionalizzazione dell assistenza farmaceutica, dato rispetto la media regionale (= 128,7); confronto Ulss Venete Obiettivo A9: 140 Media regionale: 128,7 I risultati ottenuti sugli altri obiettivi dell area farmaceutica sono più che soddisfacenti, in particolare l Ulss n.4 risulta tra le migliori Ulss del Veneto nell uso dei farmaci Epoietina e Filgastrim come biosimilari.

204 180 Capitolo 4. La dimensione economica Bilancio Sociale Riclassificazione del Conto economico e dello Stato patrimoniale 2012 Cap.4 La riclassificazione di bilancio è una tecnica volta ad esporre le voci di Conto Economico e di Stato Patrimoniale in modo tale da consentire una migliore analisi delle principali grandezze rappresentative delle dimensioni economico-finanziarie e patrimoniali della gestione aziendale nonché un accrescimento del potenziale informativo del bilancio. Tra i vari criteri di riclassificazione, si sono scelti di rappresentare in questa sede quello a valore aggiunto per il Conto Economico e quello finanziario per lo Stato Patrimoniale. Conto Economico riclassificato a valore aggiunto La riclassificazione del Conto Economico a valore aggiunto consente di evidenziare il valore prodotto nell esercizio e di spiegare come tale valore sia distribuito tra gli stakeholder dell Azienda. Il valore aggiunto (espresso come differenza tra valore e costi della produzione) identifica la quota di valore della produzione che residua dopo il sostenimento dei costi per l acquisizione dei fattori produttivi reperiti esternamente all azienda e che, conseguentemente, è destinata alla copertura dei costi per l impiego dei fattori produttivi interni. Tabella 4.17 Conto Economico riclassificato a valore aggiunto. Conto Economico a Valore Aggiunto A Valore della Produzione (di cui) A.1 Contributi in c/esercizio A.2 Fatturato Teorico solo per Attività di Ricovero, Specialistica e Diagnostica A.3 Rettifiche Contributi in c/esercizio A.4 Utilizzo Fondi per Quote Inutilizzate Contributi Vincolati di es. Precedenti A.5 Ricavi per Prestazioni Sanitarie e Sociosanitarie a Rilevanza Sanitaria A.6 Concorsi Recuperi e Rimborsi A.7 Compartecipazione alla Spesa per Prestazioni Sanitarie (Ticket) A.8 Quota Contributi c/capitale Imputata all esercizio A.9 Altri Ricavi e Proventi B Costi della Produzione (Escluso Personale, Ammortamenti e Accantonamenti) B.1 Acquisto di Beni B.2 Acquisti Servizi Sanitari B.3 Acquisti di Servizi Non Sanitari B.4 Manutenzione e Riparazione B.5 Godimento di Beni di Terzi B.6 Oneri Diversi di Gestione B.7 Variazione delle Rimanenze C Valore Aggiunto (A - B) D Costo del Personale D.1 Costo del Personale E EBITDA o Margine Operativo Lordo (C - D)

205 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 4. La dimensione economica 181 Conto Economico a Valore Aggiunto F Ammortamenti, Svalutazioni e Accantonamenti F.1 Ammortamenti delle Immobilizzazioni Immateriali F.2 Ammortamenti delle Immobilizzazioni Materiali F.3 Svalutazione dei Crediti - - F.4 Accantonamenti Tpici dell esercizio (Non Comprende Acc. F. Imposte) G EBIT o Reddito Operativo (E - F) H Risultato Della Gestione Finanziaria H.1 Totale Proventi e Oneri Finanziari I Risultato della Gestione Straordinaria e delle Rettifiche di Valore Delle Attività Finanziarie I.1 Totale Rettifiche di Valore di Attività Finanziarie - - I.2 Totale Proventi e Oneri Straordinari J Risultato Prima delle Imposte (G + H + I) K Irap, Ires e Accantonamenti al F. Imposte L Utile/Perdita di Esercizio (J - K) Stato patrimoniale riclassificato secondo il criterio finanziario Cap.4 La riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo il criterio finanziario ha lo scopo di rappresentare le poste attive, passive e di patrimonio netto per grado di liquidità (tempo necessario per la riconversione monetaria degli impieghi di capitale) ed esigibilità (tempo necessario per l estinzione dei debiti), partendo dalle scadenze a breve termine (convenzionalmente entro l anno) fino alle scadenze a medio e lungo termine (oltre i dodici mesi). Tabella 4.18 Stato Patrimoniale riclassificato secondo il criterio finanziario. Riclassificazione Stato Patrimoniale Attivo 1 Liquidità di cui Liquidità Immediate di cui Disponibilità Liquide Attività Finanziarie Non Immobilizzate Liquidità Differite di cui Crediti Entro 12 Mesi Crediti Finanziari Entro 12 Mesi Ratei e Risconti Attivi Annuali Disponibilità di cui Rimanenze Materiale Sanitario Rimanenze Materiale Non Sanitario Attivo Corrente (1+2) Attivo Circolante Immobilizzato di cui Immobilizzazioni Immateriali Nette Immobilizzazioni Materiali Nette Immobilizzazioni Finanziarie Crediti Oltre 12 Mesi Totale Impieghi o Capitale Investito (3+4)

206 182 Capitolo 4. La dimensione economica Bilancio Sociale 2012 Cap.4 Passivo 6 Passivo Corrente Debiti Entro 12 Mesi di cui Debiti per Mutui Passivi Debiti v/stato Debiti v/regione Debiti v/comuni Debiti v/aziende Sanitarie Pubbliche Debiti v/pubbliche Amministrazioni Debiti v/fornitori Debiti v/istituto Tesoriere Debiti Tributari Debiti v/istituto Previdenziali, Assistenziali Debiti v/altri Finanziatori Debiti v/società Partecipate e/o Enti dipendenti dalla Regione Debiti v/altri Ratei e Risconti Passivi Annuali Passivo Consolidato Non Corrente Debiti Oltre 12 Mesi di cui Debiti per Mutui Passivi Fondi per Rischi e Oneri Fondi per Trattamento Fine Rapporto Patrimonio Netto Fondo di Dotazione Altre Riserve Finanziamenti per Investimenti Riserve da Donazioni e Lasciti Vincolati a Investim Versamenti pe Ripiani Perdite Utili (Perdite) Portati a Nuovo Utile (Perdita) d esercizio Totale Fonti di Finanziamento (6+7+8)

207 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 4. La dimensione economica 183 Sostenibilità patrimoniale ed economico-finanziaria La riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo il criterio finanziario costituisce base di partenza per l analisi di bilancio attraverso indici di bilancio. Gli indici di bilancio sono rapporti (quozienti) o differenze algebriche (margini) tra voci significative ottenuti dalla riclassificazione e hanno lo scopo di rappresentare sinteticamente lo stato di salute dell Azienda. Una prima dimensione di analisi riguarda la solidità patrimoniale ed è volta a dare un giudizio sull adeguatezza della correlazione tra attivo immobilizzato e fonti di finanziamento concentrando l attenzione, in particolare, sulle componenti rigide dello Stato Patrimoniale. Indice di Rigidità Degli Impieghi = Attivo Immobilizzato / Capitale Investito Il capitale investito (impieghi o attivo) si compone di attivo corrente (a breve termine: liquidità e disponibilità) e di attivo immobilizzato (a medio/lungo termine: immobilizzazioni immateriali, materiali e finanziarie) ,96% 63,23% L indice di rigidità è pressoché identico in entrambi gli esercizi e testimonia una certa rigidità degli impieghi, con netta prevalenza di investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali rispetto a crediti e disponibilità liquide. Una seconda dimensione di analisi riguarda l aspetto prettamente finanziario della gestione e, in particolare, è Cap.4 volta a dare un giudizio sulla capacità dell azienda di fare fronte agli impegni finanziari di breve periodo. I due indicatori seguenti testimoniano un più che soddisfacente equilibrio finanziario che consente non solo il puntuale rispetto di tutti i termini di pagamento, ma addirittura la possibilità di ottenere sconti finanziari a fronte di pagamenti a scadenze più brevi rispetto a quelle definite per legge. Indice Di Liquidità Primaria = Liquidità / Passivo Corrente Questo indicatore misura l equilibrio finanziario dell azienda e, quindi, la sua capacità di soddisfare sistematicamente le obbligazioni derivanti dall indebitamento a breve termine ,23% 119,49% Valori superiori al 100% testimoniano, come è il caso dell Ulss n. 4, una situazione finanziaria più che soddisfacente con le liquidità che superano abbondantemente le passività correnti. Margine di Tesoreria = Liquidità - Passivo Corrente Questo secondo indice rappresenta la disponibilità potenziale di risorse monetarie nella gestione dell Azienda, traducendo in valore assoluto l indice di liquidità primaria Conformemente al precedente indicatore, il margine ampiamente positivo denota la presenza di una più che sufficiente liquidità.

208 184 Capitolo 4. La dimensione economica Bilancio Sociale 2012 Cap.4

209 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 5. Pubblica amministrazione e organizzazioni partner Pubblica amministrazione e organizzazioni partner Cap.5

210 186 Capitolo 5. Pubblica amministrazione e organizzazioni partner Bilancio Sociale La Regione Veneto Cap.5 Le Regioni, responsabili in via esclusiva dell organizzazione delle strutture e dei servizi sanitari, sono direttamente impegnate ad assicurare l effettiva erogazione delle prestazioni incluse nei LEA (Livelli essenziali di assistenza), sulla base delle esigenze specifiche del territorio nazionale. La Regione Veneto ha un ruolo centrale nel governo delle politiche sanitarie e sociosanitarie che esplica mediante la nomina del Direttore Generale. Inoltre, è l Ente con il quale l Azienda Ulss intrattiene il maggior numero di rapporti istituzionali, in particolare: approva i bilanci economici preventivi e consuntivi, attestandone la congruità; definisce tariffe e tetti di attività per determinare le tipologie di prestazioni; autorizza gli investimenti dell azienda; detta i vincoli per le assunzioni del personale dipendente; definisce la dotazione organica ospedaliera nell ottica della programmazione regionale; integra il finanziamento destinato all area sociale a parziale copertura da parte dei Comuni; definisce obiettivi specifici per la direzione strategica aziendale; determina i principi sull organizzazione dei servizi e i criteri di finanziamento dell Azienda Ulss; fornisce gli indirizzi per la definizione del Piano Attuativo Locale quale strumento di programmazione sanitaria e sociosanitaria nelle specifiche realtà territoriali e provvede alla sua approvazione; definisce l articolazione territoriale delle Aziende Socio-Sanitarie, i principi ed i criteri per l adozione dell Atto Aziendale volto a disciplinarne l organizzazione ed il funzionamento. L attività dell Azienda Ulss è costantemente rilevata dalla Regione alla quale vengono inviati, attraverso flussi informativi istituzionali, informazioni relative all attività erogata, al personale, ai dati economico-finanziari, ecc. Ai Direttori Generali, all atto della nomina, la Regione assegna obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi con riferimento alle relative risorse. Periodicamente con decreti della Giunta Regionale vengono individuati i tempi e le modalità di raggiungimento in termini concreti degli obiettivi suddetti L Università Dall Anno Accademico 2010/11 l Azienda Ulss n.4 ospita il Corso di Laurea in Infermieristica ed il Corso di Laurea in Fisioterapia, polo didattico dell Università degli Studi di Padova. Il percorso di studi è triennale e comprende lezioni didattiche, laboratori, esercitazioni, tirocini presso le Unità Operative dell Azienda Ulss n.4. Corso di laurea in Fisioterapia La Laurea triennale in Fisioterapia (Classe disciplinare: SNT/2) è afferente all Università degli Studi di Padova ed è stata attivata a Santorso (VI) a partire dall A.A. 2010/11 con una disponibilità di 20 posti anno. È abilitante alla professione sanitaria di Fisioterapista. La sede del corso è presso Villa Miari, via Lesina di Sopra 111, Santorso (VI). Requisiti di Ammissione: gli studenti che intendono iscriversi al Corso di Laurea in Fisioterapista devono essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore quinquennale o di altro titolo conseguito all estero, riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente. È prevista una verifica della conoscenza richieste per l accesso.

211 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 5. Pubblica amministrazione e organizzazioni partner 187 Obbligo di Frequenza: la frequenza alle attività didattiche e di tirocinio è obbligatoria e sarà verificata dai docenti che adotteranno le modalità d accertamento ritenute più consone alle singole attività didattiche. Per essere ammesso agli esami di corso integrato e di tirocinio, lo studente dovrà aver frequentato almeno il 75% delle lezioni e del tirocinio. In mancanza di tale requisito lo studente sarà iscritto come ripetente del medesimo anno di corso, con l obbligo di frequenza dei corsi per i quali non ha ottenuto l attestazione di frequenza. Per gli studenti contestualmente impegnati in attività lavorative, gli obblighi di frequenza sono i medesimi. Corso di laurea in Infermieristica La Laurea triennale in Infermieristica è afferente all Università degli Studi di Padova ed è stata attivata a Montecchio Precalcino (VI) a partire dall A.A. 2010/11 con una disponibilità di 160 posti per il primo anno. È abilitante alla professione sanitaria di Infermiere. La sede del corso è Villa Nievo Bonin Longare, Via Europa Unita 12, Montecchio Precalcino (VI). Requisiti di Ammissione: per l iscrizione è necessario essere in possesso del Diploma di scuola superiore di durata quinquennale o titolo riconosciuto come equipollente. Obbligo di Frequenza: la frequenza all attività didattica programmata e al tirocinio è obbligatoria, viene ammesso a sostenere gli esami programmati, per l acquisizione dei crediti relativi, chi ha frequentato per almeno il 75%. Per maggiori informazioni si rimanda al sito dell Ulss n.4 alla voce seguente: I Fornitori Cap.5 La qualità dei fornitori costituisce per l azienda uno dei fattori di successo per garantire ai propri utenti delle prestazioni sanitarie adeguate. L azienda opera con riferimento alle disposizioni del D.Lgs. 163/2006, garantendo imparzialità, trasparenza e concorrenzialità nella selezione dei contraenti, in un ottica di efficienza, efficacia ed economicità di gestione, sulla base della programmazione aziendale degli acquisti. L Azienda si impegna a realizzare con i propri fornitori strategie innovative di partnership, ispirando la disciplina comunitaria degli appalti pubblici alla ricerca di forme condivise sistematiche di collaborazione e di coinvolgimento, valutando la migliore soluzione tra percorsi tradizionali o di e-procurement, in grado di favorire, attraverso un corpus normativo dinamico, la massima qualificazione della programmazione della gestione dei processi di approvvigionamento. L Azienda stipula generalmente contratti di fornitura per l acquisizione di beni sanitari (attrezzature sanitarie, presidi, farmaci), di beni non sanitari (cancelleria, arredi) e di servizi (pulizie, lavanderia, ristorazione). Vi sono inoltre fornitori privati con i quali l azienda instaura un rapporto che esula dalla fornitura in senso stretto e sfocia piuttosto nella collaborazione con partner attenti ad integrare un numero crescente di aspetti sociali, etici ed ambientali nella propria politica aziendale: in questo caso si parla di acquisto di servizi sanitari nei confronti di cooperative sociali, associazioni Onlus, istituti di assistenza privati, Comuni, ecc. Sono infine da considerare anche i rapporti di fornitura per servizi sanitari con controparti quali Case di Riposo, medicina convenzionata (MMG, PLS, Specialisti ambulatoriali interni, Continuità assistenziale), farmaceutica convenzionata, ecc.

212 188 Capitolo 5. Pubblica amministrazione e organizzazioni partner Bilancio Sociale 2012 I tempi standard di pagamento verso i fornitori sono in media, per la generalità dei fornitori di beni e servizi, di 60 giorni. Si osserva come oltre la maggioranza degli acquisti vengano effettuati in Regione Veneto. In merito agli acquisti effettuati nel 2012 dalla nostra Ulss, la distribuzione territoriale dei fornitori dell Azienda secondo il fatturato dell acquisto vede una percentuale pari al 62% di fornitori della provincia di Vicenza. Questo perché si tratta di ditte che gestiscono contratti di importo cospicuo (si cita quale esempio la ditta incaricata per la ristorazione). Al secondo posto con una percentuale complessiva del 26% fornitori provenienti da fuori regione. Grafico 5.1 Provenienza dei fornitori (provincia e complessivo extra Regione) per fatturato dell acquisto, Ulss n.4, anno TV; 1.495,19 ; 0% BL; ,51 ; 0% VI ,51 62% RO; ,29 ; 0% VR; ,67 ; 3% Altre Regioni ,66 26% VE; ,47 ; 3% PD; ,74 ; 6% Cap Gli Istituti Creditizi La Fondazione Cariverona ha disposto in favore della nostra Azienda un impegno contributivo per la realizzazione di un progetto di fornitura di alcune importanti attrezzature. Nell ambito del costante impegno aziendale finalizzato al miglioramento continuo dell efficienza e dell efficacia dei servizi erogati, risulta particolarmente rilevante la possibilità di disporre di apparecchiature e attrezzature di elevata qualità. Per l anno 2012 è evidente nel prospetto dell acquisto attrezzature già proposto nella sezione dedicata alla dimensione economica la quantità e la tipologia delle attrezzature acquistate ed il relativo importo nonché i reparti cui sono destinate. Sono già stati acquistati: per il reparto di oculistica 1 microscopio oftalmico da soffitto ed 1 laser combinato glaucoma+retinico, per urologia 1 colonna per video-endoscopia urologica, per i distretti 1 apparecchio RX portatile. Per altre apparecchiature vi è il finanziamento ma si deve procedere con l acquisto.

213 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 5. Pubblica amministrazione e organizzazioni partner Le organizzazioni del Terzo settore Le Organizzazioni del Terzo Settore (Associazioni di volontariato, Comitati, Cooperative Sociali) svolgono una funzione di grande supporto al sistema socio-sanitario, spesso anche per supplire a carenze riscontrate nell offerta dei servizi istituzionali. L Azienda si è dimostrata puntualmente aperta alla collaborazione con tutte le associazioni che hanno voluto, negli anni, avviare iniziative in ambito sanitario. Si è così instaurata una complessa rete di scambio: l Azienda valorizza il volontariato e si avvale delle prestazioni di supporto operativo e finanziario delle associazioni, attuando in concreto la collaborazione fra pubblico e privato e favorendo uno scambio culturale e formativo che avvicina l Azienda ai cittadini. Tabella 5.1. Le cooperative consorziate Cooperativa Aree Di Intervento Tipo Centro Del Movimento Occupati (teste) Occupati Tempi (Fte) indeterminati Tempi determinati Anziani, Disabili, Minori A Comunità Servizi Disabili A 21 18, Entropia Salute Mentale A 21 17, L Aquilone Infanzia, Minori A La Locomotiva Anziani, Disabili, Minori, Sanità A Progetto Zattera Blu Minori A Radicà Minori A Samarcanda Adulti Senza Fissa Dimora, Disagio Estremo, Donne Vittima Di Violenza, Giovani A 18 14, Spazio Crescita Infanzia, Minori A Tana Dell Orsetto Infanzia, Minori A Verlata Disabili A Alea Disabili B Gaia Dipendenze B Ponte Disabili, Salute Mentale B Socche Alla Croce Dipendenze B Verlata Lavoro L Orsa Maggiore Primavera Nuova Disabili, Salute Mentale, Dipendenze, Carcere Disabili, Salute Mentale, Dipendenze, Carcere Minori, Dipendenze, Salute Mentale, Carcere B Plurima Plurima 37 31, Cap.5 Legenda. Tipo A servizi alla persona, Tipo B inserimenti lavorativi, Misti sia uno che l altro Il Volontariato Il valore sociale e la funzione dell attività di volontariato come espressione di partecipazione, solidarietà, pluralismo sono riconosciute dalla L. 266/1991 e dalla L. 328/2000. In particolare l art.1 della L. 328/2000 recita «Gli Enti Locali, le Regioni e lo Stato, nell ambito delle rispettive competenze riconoscono e agevolano il ruolo degli organismi non lucrativi di utilità sociale, degli organismi della cooperazione, delle associazioni e degli Enti di promozione sociale, delle fondazioni e degli enti di patronato, delle organizzazioni di volontariato [ ]».

214 190 Capitolo 5. Pubblica amministrazione e organizzazioni partner Bilancio Sociale 2012 E, ancora «alla gestione e all offerta dei servizi provvedono soggetti pubblici nonché in qualità di soggetti attivi nella progettazione e nella realizzazione concertata degli interventi, organismi non lucrativi di utilità sociale, organismi della cooperazione, organizzazione del volontariato [ ]». Uno dei determinanti della qualità in sanità è la partecipazione dei cittadini, partecipazione che può realizzarsi anche con il coinvolgimento attivo delle associazioni sia nella fase di programmazione dei servizi che di valutazione della qualità delle prestazioni. È dunque importante avviare una rete di scambio tra i vari soggetti coinvolti per promuovere momenti di confronto e formazione e per essere al tempo stesso punto di riferimento per richieste e/o consulenza, in considerazione anche del fatto che l Azienda Ulss n.4, nell ambito delle proprie competenze, riconosce e agevola il ruolo delle Associazioni di Volontariato con le quali, nel corso degli anni, ha stretto intese e stipulato accordi e protocolli operativi sia in ambito sanitario ed ospedaliero, sia in ambito sociale. Questa azienda ha istituito nel giugno 2009 (Delibera n. 557/2009 di reg. del 25/06/2009) l Ufficio per i rapporti con il volontariato, come peraltro suggerito dal PSSR L Ufficio per i Rapporti con il Volontariato dell Ulss n.4 ha lo scopo di promuovere, sviluppare e consolidare i rapporti con le Associazioni di Volontariato, in particolare in ambito socio sanitario per diffondere buone prassi maturate nel territorio; favorire, nel pieno rispetto dell autonomia delle singole realtà associative, la nascita di iniziative che moltiplichino la reciproca conoscenza, migliorando al tempo stesso i comuni rapporti sia sul piano della formazione che della operatività; favorire ogni iniziativa utile a creare una più profonda integrazione ed un più efficace collegamento fra istituzioni pubbliche e volontariato locale. Cap.5 Si riporta di seguito l elenco delle associazioni di Volontariato che si interfacciano con l Azienda Ulss n.4 ed operano nel territorio dei comuni dell Alto Vicentino. Le Associazioni di Volontariato sono regolarmente iscritte al Registro Regionale del Volontariato e sono suddivise per ambito di intervento (come definito dalla Regione Veneto); SOCIALE A.D.A.O. Associazione Disturbi Alimentari e Obesità A.I.T.SA.M. - Sezione di Schio Amici di Enrico Onlus ANEMOS Circolo Auser Arsiero Comitato per l'accoglienza Il Girasole Dei Due Terzi Donne per le Donne Giemme Gruppo Missionario San Vito - Solidarietà e Ambiente Gruppo Sociale e Missionario San Giorgio di Poleo Insieme per Comunicare Onlus Marano Solidarietà Onlus Parco Robinson Associazione di Volontariato Sociale Psiche 2000 Salzena Solidale Anteas Sintonia Solidarietà e Speranza Onlus VIP Viviamo in Positivo Vicenza A.Ge. Associazione Genitori Distrettuale di Thiene A.S.A. Associazione Solidarietà in Azione Onlus Amici Solidali Centro Missionario Fratel Faccin Circolo Auser Thiene Contromano Associazione Onlus Don Gianfranco Sacchiero Famiglie Insieme Gruppo Insieme I CAN Associazione Integrazione Onlus MIR Montecchio Precalcino Pensionati Cogollo del Cengio Anteas S.M.M. Kolbe Associazione Silicon Klaun Solidarietà e Carità V.A.D.A. Guido Negri Thiene c/o O.I.C. Volontariato in Rete Federazione Provinciale Vicenza

215 Azienda Ulss n. 4 Alto Vicentino Capitolo 5. Pubblica amministrazione e organizzazioni partner 191 SOCIO - SANITARIO A.C.A.T. Pedemontana A.C.A.T. Valori Nuovi A.Do.S.Al.Vi. Associazione Donatori Sangue Alto Vicentino A.I.D.O.- Sezione Provinciale di Vicenza A.V.I.S Comunale Schio Alto Vicentino A.V.I.S Provinciale di Vicenza A.V.I.S. Comunale Malo A.V.I.S. Comunale Piovene Rocchette A.V.I.S. Comunale Velo D'Astico A.V.O. Associazione Volontari Ospedalieri Alto Vicentino A.VI.L.L. - A.I.L. Associazione Vicentina Leucemie e Linfomi ADMO VICENZA ONLUS Associazione donatori di midollo Osseo provincia di Vicenza Amici del Cuore Alto Vicentino ANFFAS Onlus di Schio Breganze Solidale Cantare Suonando Centro Aiuto alla Vita Schio Centro Aiuto alla Vita Thiene Centro per i Diritti del Malato Comitato A.N.D.O.S. Alto Vicentino Onlus Contro l'esclusione Diabetici Alto Vicentino FIDAS Associazione donatori di sangue L.I.L.T. Lega Italiana Lotta contro i Tumori - Vicenza La Solidarietà Olosmed Oncologica di Volontariato Raggio di Sole Percorsi Solidali S.O.G.I.T Alto Vicentino SERV.VO.S ONLUS UILDM Sezione di Vicenza Volontariato Alzheimer Onlus VALORIZZAZIONE E ASSISTENZA Famiglie Adottive Altovicentino Gruppo Volontari Centro Servizi Montecchio Precalcino La Famiglia Oltre il Confine della Disabilità SOCCORSO E PROTEZIONE CIVILE A.N.C. Nucleo Volontariato e Protezione Civile 182 Schio A.N.C. Gruppo Alto Astico e Posina A.R.S. Amici della Radio Sarcedo Gruppo Alpini Marano Vicentino Gruppo Protezione Civile Clipeus Protezione Civile - Tonezza del Cimone Protezione Civile C. De Pretto Coordinamento Provinciale Protezione Civile El Castelo Protezione Civile Alto Astico Protezione Civile Ambientale Val Leogra/Timonchio Protezione Civile Arsiero Protezione Civile Breganze Protezione Civile Comune di Fara e Zugliano Protezione Civile di Caltrano Protezione Civile di Salcedo Protezione Civile e Ambientale "La Rocca" Calvene Protezione Civile e Antincendio Cogollo del Cengio Protezione Civile Malo Protezione Civile Sarcedo Cap.5

216 192 Capitolo 5. Pubblica amministrazione e organizzazioni partner Bilancio Sociale 2012 I Volontari e i programmi di prevenzione aziendali Fondamentale è il ruolo di alcune associazione di volontariato: Associazione Volontari Ospedalieri di Schio e Thiene, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, sottosezioni di Arsiero e Thiene, Associazione Raggio di Sole di Marano Vicentino. I Volontari effettuano la parte più consistente della distribuzione dei kit e contribuiscono alla sensibilizzazione e corretta informazione delle persone. Indispensabile è poi la partecipazione delle Farmacie territoriali (FederFarma Vicenza), presso le quali si effettua la raccolta dei campioni, oltre che un importante attività informativa e di sensibilizzazione. Un riconoscimento va anche ai Comuni ed alle varie Associazioni locali che contribuiscono mettendo a disposizione gli ambienti, ove effettuare la distribuzione dei kit, diffondendo manifesti e depliant ed attivando il potente mezzo del passaparola. Cap.5 L Associazione Amici del Cuore Alto Vicentino Onlus può contare ora circa Soci ed è presente nei 32 Comuni che costituiscono il territorio dell Ulss n.4. Come previsto dallo Statuto, l Associazione opera nei settori dell assistenza sanitaria, socio sanitaria e della ricerca scientifica, collegati con la cardiologia in generale. Tutto questo ai fini della prevenzione sia primaria che secondaria delle cardiopatie, per realizzare una maggior partecipazione ai problemi attinenti il recupero fisico e psicologico dei cardiopatici ed alla diffusione della riabilitazione cardiologica oltre che per sensibilizzare le istituzioni alle problematiche dei pazienti. L attività dell Associazione si occupa di: Prevenzione: sono operativi 11 Centri di Prevenzione dove, grazie alla disponibilità di Volontari, si possono eseguire il controllo dei valori pressori, del taso glicemico e della colesterolemia; vengono organizzate in media sei conferenze divulgative/formative all anno; delle mattinate di prevenzione e dei corsi di cucina, riservati ai Soci, con la collaborazione della dietista di Cardio Action e del cuoco dell Ulss n.4; Riabilitazione: l Associazione organizza e gestisce, in collaborazione con l Ulss n.4 e le rispettive Amministrazioni Comunali, le palestre di Zanè e Malo dove viene svolta attività fisica protetta riservata al Soci con l assistenza di due fisioterapiste e di due infermiere e la presenza in loco di un defibrillatore. Il personale appena citato dispone del brevetto per l utilizzo di questo prezioso strumento; Attività Associativa: viene editato il notiziario L informacuore per la comunicazione tra i Soci.

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