D ora in poi ci occuperemo, per semplicità, soltanto della RNA polimerasi II.
|
|
- Leonzia Morandi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RNA Polimerasi di eucarioti (vedi Alberts III ed. pag.483) Il processo di sintesi di RNA su di uno stampo di DNA presenta, negli eucarioti, una complessità assai elevata. A tutt oggi mancano ancora alcune conoscenze. Il processo si sviluppa analogamente a quanto avviene nei procarioti. I principi di base sono gli stessi, ma negli eucarioti esistono numerosi componenti accessori in più. La differenza fondamentale tra processo di trascrizione in procarioti ed eucarioti è la seguente: la RNA polimerasi di procarioti può individuare da sola il sito di inizio di trascrizione in corrispondenza degli opportuni siti promotori. Negli eucarioti, invece, le RNA polimerasi necessitano di altre proteine accessorie per l individuazione dei siti d inizio trascrizione. Per la trascrizione è noto che esistono segnali opportuni (siti promotori) sul DNA, prima del sito d inizio della trascrizione. Esiste infatti una TATA box, che si trova, in genere, 25 nucleotidi prima. Esiste poi tutta una varietà di altri siti promotori, collocati anche basi prima, tra cui i siti enhancer (a volte definiti elements) in corrispondenza dei quali si legano i fattori di trascrizione. E noto il sito AP1, oppure il sito CRE (Cyclic AMP Response Element), e tanti altri dei quali parleremo in seguito. E noto che, negli eucarioti, esistono RNA polimerasi di tipo I, II e III. Ogni RNA polimerasi di eucarioti richiede delle particolari proteine ausiliarie, definite fattori primari della trascrizione, alcuni dei quali sono in comune tra le varie RNA polimerasi. Vediamo le principali proprietà delle 3 RNA polimerasi: RNA polimerasi I: non è sensibile all α-amanitina (un octapeptide ciclico contenente alcuni amminoacidi insoliti). Tale tossina è prodotta dal fungo velenoso mortale Amanita phalloides. Tale enzima catalizza la sintesi della maggior parte dell RNA ribosomiale. RNA polimerasi II: sintetizza l RNA messaggero, ovvero il trascritto primario. E noto, infatti, che l RNA subisce un processo di maturazione, tra cui l importante asportazione degli introni (splicing). Subisce una forte inibizione da parte dell α-amanitina. RNA polimerasi III: sintetizza gli RNA di trasferimento (trna) e l rrna 5S. E modestamente inibita dall α-amanitina. D ora in poi ci occuperemo, per semplicità, soltanto della RNA polimerasi II. L attività trascrizionale è fondamentale in qualsiasi cellula. La concentrazione cellulare di una proteina è generalmente controllata dalla velocità con la quale viene fabbricato l mrna che la codifica. E quindi un processo critico, risultando alla fine sottoposto ad un numero elevato di controlli. Lo stesso processo trascrizionale richiede un numero considerevole di fattori primari di trascrizione, che si complessano alla RNA polimerasi vera e propria. Tali fattori sono contraddistinti dalla sigla TFII (Transcription Factor della RNA polimerasi II), e da una lettera. Vediamo, a grandi linee, il processo d attivazione della trascrizione (assemblaggio del complesso di pre-iniziazione): Atto primo: il complesso di fattori TFIID si lega alla TATA box. Tale TFIID è un complesso di altri fattori primari della trascrizione, tra cui l importante TBP (TATA box Binding Protein). Tale TBP è stata studiata in dettaglio, e presenta al C-terminale un dominio di legame al DNA caratteristico. Esso infatti è formato dalla duplicazione di due sub-domini, formati ciascuno da due α-eliche e 5 foglietti β-antiparalleli. Tale dominio del TBP forma una struttura a sella, che si inserisce sul solco maggiore del DNA, in corrispondenza della TATA box. 19
2 Al nucleo iniziale di TFIID si addiziona il TFIIB, seguito dalla RNA polimerasi II (ovvero la proteina che effettivamente catalizza la sintesi di mrna sullo stampo di DNA), legata a sua volta al TFIIF. Si aggiunge ancora il TFIIE ed, infine, il TFIIH, che possiede l attività fosforilante sulla RNA polimerasi stessa. Questo è un processo imponente, in quanto sull RNA pol-ii esistono al C-terminale ben 52 ripetizioni della sequenza: -Tirosina-Serina-Prolina-Treonina-Serina-Prolina-Serina- Tali serine (sottolineate) sono seguite da prolina e quindi, come vedremo più avanti, sono teoricamente fosforilabili anche dalle importanti proteine cinasi che controllano lo sviluppo della cellula (MAPK) ed il ciclo cellulare (Cdc 2), oltre che dal TFIIH. Questo processo di fosforilazione della RNApol-II è della massima importanza. Infatti, una volta che è fosforilata al C-terminale, la RNApol-II si stacca da tutti i fattori primari di trascrizione e procede nel processo di trascrizione, scorrendo lungo il doppio filamento di DNA, sintetizzando l RNA messaggero trascritto primario. Acetilazione degli istoni [da TIBS 22 (256) p.128 -aprile 1997] E noto che il DNA è avvolto intorno ad ottameri di istoni. Ogni ottamero è formato da due molecole di ciascun istone H2A, H2B, H3, H4. Il Dna, più gli istoni, più le proteine cromosomiche non istoniche, formano la cromatina. Ogni ottamero istonico circondato dal DNA costituisce il nucleosoma. E noto che il filare di nucleosomi, uniti dal filamento di DNA, forma una struttura simile ad una collana di perle. Gli istoni sono proteine basiche formate da un numero contenuto di AA ( AA). Per le proprietà strutturali ed evoluzionistiche vedi pagg All N-terminale l istone H-4 presenta 4 lisine che sono acetilabili da proteine enzimatiche denominate istone-acetil-trasferasi. Esistono anche enzimi con attività deacetilante (tra essi sembra importante l HD1 deacetilasi). L acetilazione elimina le proprietà basiche dei residui di lisina, tanto che le code N- terminali dell istone sono esposte al solvente ed abbandonano il legame con lo scheletro acido fosfodiestere del DNA. Quindi l acetilazione labilizza il legame tra proteine istoniche e DNA. Ovvero possiamo schematizzare queste due strutture estreme: Il complesso di pre-iniziazione, per formarsi, richiede che siano allentate le interazioni tra DNA ed istoni. Infatti il TFIID contiene, oltre al TBP, anche una TAF II 250, che ha attività istone acetiltransferasi. Alcuni fattori di trascrizione, inoltre, possono legarsi ad enzimi istoni acetiltrasferasi. E il caso della proteina p300-cbp (CREB Bindig Protein), che si lega alla proteina CREB (Cyclic AMP Response Element Binding vedi pag.155). 20
3 Acetilazioni Circa l 80% delle proteine è acetilato all N-terminale. Diverse proteine cellulari possono essere acetilate. Spesso è acetilato l NH 2 -terminale: in tal caso si parla di N-terminale bloccato e ciò conferisce, generalmente, particolare stabilità intracellulare alla proteina stessa (vedi pag.38). Il donatore di unità acetile è l Acetil-Co A: Un esempio interessante di proteine acetilabili è costituito dagli istoni. Istoni- Sono proteine che compongono la cromatina e che rappresentano più della metà della sua massa. Gli istoni sono suddivisi in cinque classi principali (H1, H2A, H2B, H3, H4). Presentano un elevata percentuale di residui carichi positivamente (Lys e Arg K e R). Tali cariche positive neutralizzano cariche negative proprie del DNA, dovute ai fosfati. Dalla tabella si deduce che: il Peso Molecolare è generalmente basso (23-11 KD) e la somma Arg+Lys varia dal 22 al 30%. (Nelle altre proteine tale somma è circa 12%). Gli istoni sono molto conservati nell arco dell evoluzione. Possiamo, per esempio, confrontare la struttura primaria dell istone H4 di timo di vitello con l H4 di pisello. Sono tutti e due formati da 102 residui e sono osservabili soltanto due sostituzioni: Indicati con in figura Val (60) Ile Lys (77) Arg Tabella. Istoni presenti nel timo di vitello Istone Numero di residui Peso molecolare (KD) % Arg % Lys UEP (in milioni di anni, vedi pag. 30) H H2A H2B H H Figura. Struttura primaria dell istone H4 da timo di vitello Ac Ser Gly Arg Gly Lys Ac Gly Gly Lys Ac Gly Leu 10 Gly Lys Ac Gly Gly Ala Lys Ac Arg His Arg Lys Met 20 Val Leu Arg Asp Asn Ile Gln Gly Ile Tyr 30 Lys Pro Ala Ile Arg Arg Leu Ala Arg Arg 40 Gly Gly Val Lys Arg Ile Ser Gly Leu Ile 50 Tyr Glu Glu Thr Arg Gly Val Leu Lys Val 60 Phe Leu Glu Asn Val Ile Arg Asp Ala Val 70 Thr Tyr Thr Glu His Ala Lys Arg Lys Thr 80 Val Thr Ala Met Asp Val Val Tyr Ala Leu 90 Lys Arg Gln Gly Arg Thr Leu Tyr Gly Phe 100 Gly Gly 102 : AA sostituiti nell H4 di pisello : AA basici con carica positiva (Lys o Arg) = 25 su 102 Modifiche post-sintetiche : Ser-1 è acetilata (può anche essere fosforilata in O); Lys 5, 8, 12, 16 possono essere acetilate in N; Lys-20 può essere o meno dimetilata in N. 21
4 UEP: è l unità di periodo evoluzionistico. Corrisponde al tempo ritenuto necessario per il cambiamento di un AA su 100 di una specifica proteina, dopo che una specie ne ha generato un altra. Dalla tabella di pag.21 si può dedurre che gli istoni H2A, H2B, H3 e particolarmente H4, mostrano un notevole grado di stabilità dal punto di vista evoluzionistico. Poiché H4 di bue e di pisello differiscono per soli due amminoacidi, queste due proteine si sono differenziate 660 x 2 milioni di anni fa (1.3 miliardi di anni). L istone H4 è una delle proteine note maggiormente conservate (anche la calmodulina e le chaperonine). Una stabilità evoluzionistica così rigida implica che i 4 istoni abbiano una funzione critica per la quale le loro strutture sono così ben formulate da non tollerare alcun cambiamento. Modifiche post-sintetiche dell istone H4: si osserva l acetilazione della Ser 1 (NH 2 bloccato ). La Ser 1 può anche essere fosforilata nell -OH alcolico. Quattro residui di Lys (5, 8, 12, 16) possono essere acetitati nel gruppo amminico ε scomparsa della carica positiva. La Lys 20 può essere metilata, ma, in questo caso, la carica positiva non scompare. Ricordiamo che per l autoassemblaggio del nucleosoma interviene la nucleoplasmina (è una chaperonina, vedi pag.12). Ubiquitina e istoni L istone H2A è per circa il 10% legato mediante legame isopeptidico all ubiquitina. 22
5 Miristoilazioni e palmitoilazioni di proteine per ancoraggio in membrana L inserimento covalente di un acido grasso in una proteina determina l inserimento in membrana di una proteina altrimenti idrosolubile. (Miristico = C14; Palmitico = C16) Esempi: La proteina src (da sarcoma di Raus) è una tirosin cinasi. (vedi hsp-90 pag.12) La p21 ras è una proteina G (vedi più avanti) Diversamente dagli esempi A e B, in C la proteina viene meglio ancorata in membrana (tale proteina è gia integrale, cioè attraversa la membrana). (vedi rodopsina) 23
6 Esempio di proteina miristoilata: Rodopsina 24
7 Smistamento delle proteine Lo studente può trovare una trattazione esauriente dei seguenti argomenti su Alberts e coll. Biologia molecolare della cellula III edizione Paragrafo 534 pag.636 Le proteine si possono muovere tra i compartimenti in modi diversi Paragrafo 535 pag.637 Peptidi segnale e zone segnale dirigono le proteine ai corretti indirizzi cellulari con importante tabella 12.3 pag.639 e figura 12.8 Figura pag.649 (che ribadisce argomento trattato a pag.13 dei presenti appunti: hsp-90 e recettori per ormoni steroidei). Paragrafo 546 pag.651 con figura Paragrafo 548 pag.652 Importazione di proteine mitocondriali con figure e Paragrafo 562 pag.666 Paragrafo 563 pagg
8 Proteine glicosilate La glicosilazione di proteine è una delle più importanti modifiche post-sintetiche. A volte la parte glucidica di una proteina è estremamente complessa. Poiché la glicosilazione avviene senza l istruzione di uno stampo (la traduzione avviene su precise istruzioni dell mrna), questa può variare da molecola a molecola e, pertanto, è difficile avere in laboratorio una preparazione di una proteina omogenea nella sua parte glucidica. Si riscontra la cosiddetta microeterogeneità delle glicoproteine. Questa circostanza, ovviamente, pone seri problemi per i vari approcci analitici sperimentali. Per lo studio di tali glucidi si fa largo impiego di proteine, in genere, di origine vegetale: le lectine. È famosa la concanavalina A del fagiolo, che lega specificamente residui di α-d-glucosio ed α-dmannosio. È anche molto utilizzata la agglutinina del germe di grano, che lega specificamente l acido N-Acetil-Muramico (NAM) e l acido sialico (o acido N-Acetil neuraminico). È ben nota la Ribonucleasi studiata da Anfinsen che non contiene glucidi (RNasi-A). esiste poi una Ribonucleasi B che contiene circa 6 residui di mannosio (anche 5) + 2 residui di N-Acetilglucosammina (NAG). Curiosamente tale RNasi-B ha proprietà biochimiche del tutto simili alla RNasi-A. Si ipotizza che tali carboidrati possano agire da segnali di riconoscimento in vari processi biologici. 26
9 Tra le proteine ad alta glicosilazione possiamo ricordare le proteine anticongelamento. Esse sono prodotte da specie animali che vivono a basse temperature, per esempio i pesci artici. Esse sono composte quasi completamente dal tripeptide Ala-Ala-Thr ripetuto oltre 50 volte, ed ogni residuo Thr è glicosilato nel seguente modo: È un esempio di glucide legato con legame-o Β-galattosil-(1 3)-α-N-acetilgalattosammina Glicosilazioni nel citosol È una glicosilazione meno efficiente (le proteine sono glicosilate preferenzialmente nel reticolo endoplasmatico). I residui che si legano alla proteina sono, in genere, soltanto uno, e spesso tale zucchero è l N-acetilglucosammina. Invariabilmente si ha un legame-o-glucosidico con residui di Ser e Thr, del tipo: Oltre all esempio, molto specializzato, delle proteine anticongelamento, sono glicosilate con legame O-glucosidico alcune: proteine regolatrici di geni proteine dei pori nucleari 27
10 Ben più frequenti sono le: Glicosilazioni nel reticolo endoplasmatico (RE) Un esempio in tal senso è dato dalla glicosilazione del collageno. Molte proteine processate nel RE sono glicosilate, e in tal caso la glicosilazione è all N, essendo impegnato un residuo di Asparagina (Asn-N) che forma un legame glucosidico con l NH2 ammidico della catena laterale. La struttura dell oligosaccaride è generalmente complessa. Uno zucchero molto rappresentato è il Mannosio. Si tenga presente che sul RE vengono sintetizzate le proteine destinate ad essere secrete con i consueti meccanismi di vescicolazione. Occorre puntualizzare due aspetti strutturali: 1. L asparagina che è coinvolta nella glicosilazione è inserita in una precisa sequenza consenso, del tipo Asn X Ser o Thr, cioè è contraddistinta da Ser o Thr nella seconda posizione dopo Asn. Con questa premessa è facilmente identificabile un sito di glicosilazione in una struttura primaria di una proteina. 2. Invariabilmente l oligosaccaride inizia con due residui di N-acetilglucosammina (NAG), prosegue con un residuo di mannosio che lega altri due residui di mannosio. Sono presenti poi altri residui. Un esempio più semplice è dato dalla rodopsina bovina (vedi pag.24) che vicino all N-terminale ha due siti di glicosilazione all N. Vediamo la struttura di tale oligosaccaride: Si osservi che le glicosilazioni, nella rodopsina, sono all interno dei dischi, che possono essere paragonati ad altre vescicole. Poiché la parte glucidica viene aggiunta covalentemente alle proteine mentre queste sono sintetizzate nel lume del RE, si ha come conseguenza che le proteine transmembrana portano la parte glucidica (glicocalice) invariabilmente all esterno. 28
11 Dolicolo fosfato Il processo che porta alla glicosilazione all N comporta l intervento del dolicolo fosfato, che è un composto con una lunga catena isoprenoide (20 unità) con un fosfato ad un estremità. L oligosaccaride viene costruito sul dolicolo fosfato. Un particolare enzima transferasico (una glicolsil transferasi) sposta l oligosaccaride dal dolicolo all NH 2 ammidico dell Asn che deve riceverlo (vedi pag.30). L oligosaccaride trasferito dal dolicolo alla catena proteica non coincide generalmente con l oligosaccaride effettivamente ritrovato nelle proteine mature (vedi pag.33). Vediamo la struttura di un oligosaccaride portato dal dolicolo: su 14 residui 9 sono di mannosio Questo oligosaccaride è riportato anche a pag
12 30
13 Inibitori delle glicosilazioni La tunicamicina è un importante inibitore della glicosilazione. Tale composto è prodotto da Streptomyces. La molecola tunicamicina comprende una parte che è simile al dolicolo fosfato e un altra parte che comprende l UDP-N-Acetilglucosammina. Tale composto blocca la glicosilazione perché inibisce la tappa 2 (vedi pag.30), cioè l incorporazione dei primi due residui di N-Acetilglucosammina nell oligosaccaride legato all N. Tale reazione 2 catalizza la reazione di 2 componenti. Nella tunicamicina sono inclusi contemporaneamente i due componenti. Quindi mima lo stato di transizione. Abbiamo già visto (pag.14) che la tunicamicina fa aumentare la sintesi delle Bip. 31
14 Gruppi Sanguigni nell uomo Il sistema AB0 comporta l esistenza di tre gruppi di sostanze, gli antigeni A, B ed H, che sono componenti glucidici degli sfingolipidi della superficie degli eritrociti. Vediamo A e B: Individui tipo A con antigeni A e anticorpi anti B Individui tipo B con antigeni B e anticorpi anti A Individui tipo AB (ricevente universale) con antigeni A e B e no anticorpi anti A o B Individui tipo 0 (donatore universale) senza antigeni A o B ma con anticorpi sia anti A che anti B Questi componenti glucidici sono anche diffusi, sotto forma legata all -O, tra le glicoproteine plasmatiche e in glicoproteine di secrezione in fluidi tipo: saliva, latte, liquido seminale, succo gastrico e urine. Tipo Antigene Gli individui di tipo 0 presentano l antigene H, che manca sia di Gal-N-Ac che di Gal. E però precursore sia di A che di B. A presenta l N-Acetil Galattosammina, mentre B ha solo Galattosio. H (nel gruppo 0) A B 1,4 Gal β Glc NAc--- 1,2 (NAG) L-Fuc α 1,3 1,4 Gal Nac α Gal β Glc Nac--- 1,2 (NAG) L-Fuc α 1,3 1,4 Gal α Gal β Glc Nac--- 1,2 (NAG) L-Fuc α Il responsabile di questa diversità è un enzima di 303 AA, una glicosil transferasi, che aggiunge N- acetilgalattosammina all antigene H. Nei soggetti 0 tale enzima è assente, mentre nei soggetti B esiste un enzima modificato che addiziona ad H solo il galattosio. 32
15 Alcuni esempi di Oligosaccaridi legati all N IgM umana Rodopsina Bovina Ovoalbumina pollo Virus Sind bis Transferrina uomo e coniglio Membrane plasmatiche di fegato di ratto IgG bovine M=Mannosio G=Galattosio NAG=N-Acetil Glucosammina NAM=N-Acetil Murammico Come si può constatare, esistono sempre gli oligosaccaridi del nocciolo (5 residui su 14), che esistono anche nell oligosaccaride di 14 residui portato dal dolicolo. In effetti avviene una complessa rielaborazione con l eliminazione di vari residui e aggiunta di altri, ma i 5 residui del nocciolo però rimangono. 33
REPLICAZIONE DEL DNA
REPLICAZIONE DEL DNA La replicazione (o anche duplicazione) è il meccanismo molecolare attraverso cui il DNA produce una copia di sé stesso. Ogni volta che una cellula si divide, infatti, l'intero genoma
DettagliDal DNA all RNA. La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti
Dal DNA all RNA La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA MOLECOLARE Gene Regione di DNA che porta l informazione (= che CODIFICA) per una catena polipeptidica o per
DettagliTraduzione dell informazione genetica (1)
Traduzione dell informazione genetica (1) 1 Traduzione dell informazione genetica (2) Il processo negli eucarioti richiede: 70 diverse proteine ribosomiali >20 enzimi che attivano i precursori degli amminoacidi
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz TRASCRIZIONE
www.fisiokinesiterapia.biz TRASCRIZIONE TRASCRIZIONE Processo mediante il quale una sequenza di DNA (un gene) viene copiata in una sequenza di RNA Dalla trascrizione derivano gli mrna, che verranno tradotti
Dettaglieucarioti Cellula umana contiene circa 30000 geni
Eucarioti eucarioti Cellula umana contiene circa 30000 geni Geni per RNA Geni per proteine Ogni cellula in un determinato momento esprim e solo una piccola parte di questo potenziale ( 5000 geni) Geni
DettagliSINTESI DELL RNA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione
SINTESI DELL RNA Replicazione Trascrizione Traduzione L RNA ha origine da informazioni contenute nel DNA La TRASCRIZIONE permette la conversione di una porzione di DNA in una molecola di RNA con una sequenza
DettagliDNA - RNA. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi.
DNA - RNA Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Esistono 4 basi azotate per il DNA e 4 per RNA Differenze
DettagliDal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione
Dal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione DNA RNA Trascrizione RNA PROTEINE Traduzione Dove avvengono? GLI EUCARIOTI I PROCARIOTI Cambell, Reece Biologia ZANICHELLI Trascrizione Sintesi di
DettagliIl metabolismo dell RNA. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie
Il metabolismo dell RNA I vari tipi di RNA Il filamento di DNA che dirige la sintesi dello mrna è chiamato filamento stampo o filamento antisenso. L altro filamento che ha sequenza identica a quella dello
DettagliRegolazione dell espressione genica EUCARIOTI
Regolazione dell espressione genica EUCARIOTI Regolazione della espressione genica Molte proteine sono comuni a tutte le cellule RNA polimerasi, proteine ribosomali, enzimi che regolano il metabolismo,
DettagliRNA polimerasi operone. L operatore è il tratto
La regolazione genica nei procarioti Alcune proteine vengono prodotte dalla cellula ad un ritmo relativamente costante e l attività dei geni che codificano queste proteine non è regolata in modo sofisticato.
DettagliSUPERAVVOLGIMENTO DEL DNA (ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA)
SUPERAVVOLGIMENTO DEL DNA (ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA) ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA Il DNA cellulare contiene porzioni geniche e intergeniche, entrambe necessarie per le funzioni vitali della
DettagliMacromolecole Biologiche. I domini (III)
I domini (III) Domini α/β La cross over connection è l unità costitutiva su cui si basa la topologia di 3 tipi di domini α/β osservati nelle proteine: - α/β barrel - motivi ricchi di Leu (fold a ferro
DettagliLa trascrizione negli eucarioti. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie
La trascrizione negli eucarioti Il promotore eucariotico L inizio della trascrizione negli eucarioti necessita della RNA polimerasi e dei fattori di trascrizione. Qualsiasi proteina sia necessaria per
DettagliLa regolazione genica nei eucarioti
La regolazione genica nei eucarioti Lic. Scientifico A. Meucci Aprilia Prof. Rolando Neri Differenziamento negli eucarioti pluricellulari Negli eucarioti le cellule specializzate dei vari tessuti contengono
DettagliIl flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine
Il flusso dell informazione genetica DNA -->RNA-->Proteine Abbiamo visto i principali esperimenti che hanno dimostrato che il DNA è la molecola depositaria dell informazione genetica nella maggior parte
DettagliSINTESI PROTEICA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione
Replicazione SINTESI PROTEICA Trascrizione Traduzione 61 codoni codificanti 3 triplette non senso (STOP) AUG codone di inizio codone per Met Caratteristiche del codice genetico Specificità Il codice genetico
DettagliREGOLAZIONE DELL'ESPRESSIONE GENICA
REGOLAZIONE DELL'ESPRESSIONE GENICA Con ESPRESSIONE GENICA si intende quella serie di eventi che dall'attivazione della trascrizione di un gene, conducono alla produzione della proteina corrispondente.
Dettagliamminico è legato all atomo di carbonio immediatamente adiacente al gruppo carbonilico e hanno la seguente
Gli amminoacidi naturali sono α-amminoacidi : il gruppo amminico è legato all atomo di carbonio immediatamente adiacente al gruppo carbonilico e hanno la seguente formula generale: gruppo funzionale carbossilico
DettagliIl DNA e la duplicazione cellulare. Acidi nucleici: DNA, materiale ereditario
Il DN e la duplicazione cellulare Il DN, materiale ereditario Struttura del DN Replicazione del DN Dal DN alla proteina Il odice genetico iclo cellulare Mitosi Meiosi Da Figura 8-11 ampbell & Reece cidi
DettagliContinua. Peptidasi H 2 O
Continua Peptidasi H 2 O Classificazione delle peptidasi 1. Meccanismo catalitico 2. Tipo di reazione catalizzata 3. Struttura molecolare e omologia 1. Meccanismo catalitico (mostrato per la chimotripsina)
DettagliGENOMA. c varia da pochi kb nei virus a milioni di kb in piante e animali
GENOMA Insieme del materiale genetico presente in una cellula (DNA nucleare, plastidiale e mitocondriale) Contiene tutte le informazioni necessarie per consentire la vita alla cellula e all individuo Nei
Dettaglidieta vengono convertiti in composti dei corpi chetonici.
Metabolismo degli aminoacidi Metabolismo degli aminoacidi Gli aminoacidi introdotti in eccesso con la dieta vengono convertiti in composti precursori del glucosio, degli acidi grassi e dei corpi chetonici.
DettagliStruttura e funzione dei geni. Paolo Edomi - Genetica
Struttura e funzione dei geni 1 Il DNA è il materiale genetico La molecola di DNA conserva l informazione genetica: topi iniettati con solo DNA di batteri virulenti muoiono 2 Proprietà del DNA Il DNA presenta
DettagliLA GENETICA: DNA e RNA LA GENETICA. DNA e RNA. Prof. Daniele Verri
LA GENETICA DNA e RNA Prof. Daniele Verri L'acido desossiribonucleico o deossiribonucleico (DNA) è un acido nucleico che contiene le informazioni necessarie per la formazione di RNA e proteine. LA GENETICA:
DettagliLA TRADUZIONE E IL CODICE GENETICO
LA TRADUZIONE E IL CODICE GENETICO La traduzione La traduzione è il processo di sintesi di una catena polipeptidica, un polimero costituito da amminoacidi legati insieme da legami peptidici Le molecole
DettagliLa traduzione: dall mrna alle proteine
La traduzione: dall mrna alle proteine Le infezioni batteriche sono una grave causa di malattie e morte in Europa e negli USA. Le infezioni batteriche si curano con antibiotici che colpiscono l espressione
DettagliKIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA
KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA C.Vilches, P. Parham Natural Killer Cellule di origine linfoide la cui funzione è lisare le cellule infettate da virus
DettagliCELLULE EUCARIOTICHE
CELLULE EUCARIOTICHE Le cellule eucariotiche sono di maggiori dimensioni, rispetto a quelle procariotiche (almeno 10 volte più grandi) Oltre a: membrana plasmatica, citoplasma, DNA e ribosomi (comuni a
DettagliProf.ssa Gamba Sabrina. Lezione 7: IL DNA. Duplicazione e sintesi delle proteine
Prof.ssa Gamba Sabrina Lezione 7: IL DNA Duplicazione e sintesi delle proteine concetti chiave della lezione Costituzione fisico-chimica del DNA Basi azotate Duplicazione Concetto di geni Rna Trascrizione
DettagliLegami chimici. Covalente. Legami deboli
Legami chimici Covalente Legami deboli Legame fosfodiesterico Legami deboli Legami idrogeno Interazioni idrofobiche Attrazioni di Van der Waals Legami ionici Studio delle macromolecole Lipidi
DettagliProteine da stress e chaperon molecolari
Proteine da stress e chaperon molecolari Sono state recentemente descritte alcune proteine che sono coinvolte in generale nel ripiegamento di altre proteine. Furono, in origine, descritte come proteine
Dettagliscaricato da www.sunhope.it
Recettori a tirosina chinasi I recettori a tirosina chinasi presentano vari domini Una regione di legame (extracellulare) Una regione transmembrana Una coda intracellulare con numerose tirosine scaricato
Dettagli2011 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata
Ammino acidi Composto che contiene una funziome acida e amminica. Usualmente però con amminoacidi si intendono gli alfa- amminoacidi. Tra questi composti ve ne sono 20 che vengono definiti geneticamente
DettagliLE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI PROTEINE. sono ACIDI NUCLEICI. molecole complesse = POLIMERI. formate dall'unione di
LE BIOMOLECOLE LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI LE BIOMOLECOLE sono LIPIDI PROTEINE ACIDI NUCLEICI molecole complesse = POLIMERI formate dall'unione di molecole semplici = MONOMERI
DettagliI composti organici della vita: carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici
I composti organici della vita: carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici La seta della tela di ragno è un insieme di macromolecole, dette proteine. Sono le caratteristiche fisico-chimiche di queste
DettagliREGOLAZIONE DELL ESPRESSIONE GENICA
REGOLAZIONE DELL ESPRESSIONE GENICA Solo una piccola parte dei 4000 geni che costituiscono il genoma batterico o dei circa 30000 geni del genoma umano viene espressa in maniera costante (GENI COSTITUTIVI)
DettagliRegione cerniera monomero regione cerniera
Regione cerniera Tutte le Ig, sia quelle secrete che quelle presenti sulla membrana plasmatica dei linfociti B, sono costituite da quattro catene proteiche, due pesanti (H, da heavy, in rosso nel disegno)
DettagliElementi di Bioinformatica. Genomica. Introduzione
Corso di Elementi di Bioinformatica Ingegneria Biomedica AA 2013-14 Elementi di Bioinformatica Genomica Introduzione Genomica Genomica (genomics) Riguarda lo studio del genoma degli organismi viventi e,
DettagliL adattamento dei batteri. Strategie di adattamento
L adattamento dei batteri Strategie di adattamento mutazione trasferimento genico orizzontale regolazione dell espressione genica regolazione della trascrizione regolazione della traduzione regolazione
DettagliRegolazione della trascrizione. Operoni catabolici nei procarioti (controllo negativo)
Regolazione della trascrizione Operoni catabolici nei procarioti (controllo negativo) I geni possono essere accesi e spenti In un organismo pluricellulare adulto, vi sono molti tipi di cellule differenti,
DettagliPERCHE I BATTERI HANNO SUCCESSO
PERCHE I BATTERI HANNO SUCCESSO VERSATILITA METABOLICA VELOCITA DI ADATTAMENTO ALLE VARIAZIONI AMBIENTALI Livia Leoni Università Roma Tre Dipartimento Biologia Laboratorio di Biotecnologie Microbiche Stanza
DettagliProf. Maria Nicola GADALETA
Prof. Maria Nicola GADALETA Email: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Biotecnologie Biochimiche DISPENSA
DettagliSi dividono in: N-glicosilate (su Asparagina) O-glicosilate (su Serina o Treonina. Raramente su Tirosina, idrossiprolina, idrossilisina)
GLICOSILAZIONE La glicosilazione è la modificazione PTM più diffusa. Circa il 50% delle proteine umane sono glicosilate Caratteristica di molte proteine della superficie cellulare e delle d proteine di
DettagliMetabolismo degli aminoacidi
Metabolismo degli aminoacidi Quando gli aminoacidi provenienti dalla digestione gastrica e intestinale, non vengono utilizzati per la costruzione di nuove proteine vengono demoliti Transaminazione Per
DettagliLe cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare
Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare Interfase comprende le fasi G 1, S, and G 2 Sintesi di macromolecole durante la
DettagliBIOLOGIA GENERALE. Alessandro Massolo Dip. Biologia Animale e Genetica c/o Prof. F. Dessì-Fulgheri (Via Romana 17) massolo@unifi.
Biologia generale Massolo Alessandro massolo@unifi.it; Tel. 347-9403330 BIOLOGIA GENERALE Facoltà di Scienze della Formazione Scienze della Formazione Primaria Alessandro Massolo Dip. Biologia Animale
DettagliTEST BIOLOGIA 1 ANNO ABEI Da inviare a connesso@alice.it entro e non oltre il 6 novembre 2015
1) I batteri sono organismi: a- bicellulari b- monocellulari c- pluricellulari 2) I virus: a- possono riprodursi solo nell acqua b- possono riprodursi solo sulla superficie di una cellula c- possono riprodursi
DettagliCORSO DI AGGIORNAMENTO PER GLI INSEGNANTI DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI INGEGNERIA GENETICA E SUE APPLICAZIONI
CORSO DI AGGIORNAMENTO PER GLI INSEGNANTI DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI INGEGNERIA GENETICA E SUE APPLICAZIONI mercoledì 5 maggio 2004 La regolazione dell'espressione genica prof. Giovanna Viale - Università
Dettagli3.3. UMAMI NEGLI ALIMENTI
3.3. UMAMI NEGLI ALIMENTI In questo capitolo saranno esaminati i vari cibi, ad esclusione di quelli ittici che verranno presi in considerazione successivamente, allo scopo di scoprire se in essi è presente,
DettagliLezione 4 *membrana cellulare *trasporti *specializzazioni del plasmalemma
Lezione 4 *membrana cellulare *trasporti *specializzazioni del plasmalemma Lezione 3 membrana cellulare Le membrane, sia quelle che delimitano e costituiscono gli organuli cellulari che quelle che rivestono
DettagliUna proteina qualsiasi assume costantemente un unica conformazione ben definita, cui è legata la sua azione biologica.
Concanavalina A Emoglobina subunità Trioso fosfato isomerasi Una proteina qualsiasi assume costantemente un unica conformazione ben definita, cui è legata la sua azione biologica. 1 La conformazione è
DettagliLe Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti
Le Biomolecole I parte Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti LE BIOMOLECOLE Le biomolecole, presenti in tutti gli esseri viventi, sono molecole composte principalmente da carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno.
DettagliYou created this PDF from an application that is not licensed to print to novapdf printer (http://www.novapdf.com)
CROMATINA E CROMOSOMI UNA SCALA DI GRANDEZZE (E. coli) RNA + proteine Histon-like + DNA 4,64 Mb UNA SCALA DI GRANDEZZE (H. sapiens) TTCAGGAAATGACCCCTTTGCCCCGTCTGAAGGTAGTGCAGAGGCTGCACCTGAGCTGGACCTCTTTGCAATGAAGCCACCT
DettagliMacromolecole Biologiche. I domini (I)
I domini (I) I domini I motivi generalmente si combinano a formare strutture globulari compatte, chiamate domini. Una proteina può essere costituita da uno o più domini. I domini sono definiti come una
DettagliRNA non codificanti ed RNA regolatori
RNA non codificanti ed RNA regolatori RNA non codificanti ed RNA regolatori Piccoli RNA non codificanti RNA regolatore microrna RNAi e sirna Piccoli RNA non codificanti Gli RNA non codificanti (ncrna)
DettagliElettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.
Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,
DettagliSegnali post-inserzionali
Segnali post-inserzionali Ritenzione nel R.E. KDEL C-term RDEL KEEL Individuazione di recettori per KDEL tramite anticorpi di Seconda generazione Recupero di proteine localizzate nel reticolo endoplasmatico
DettagliBiosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi
Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi Principali bersagli degli antibiotici Gli antibiotici derivano per la maggior parte da composti naturali Strutture di alcuni peptidi bioattivi
DettagliRegolazione dell espressione genica imputabile esclusivamente a regolatori di natura proteica?
Regolazione dell espressione genica imputabile esclusivamente a regolatori di natura proteica? 18 1 Watson-Baker-Bell-Gann-Levine-Losick Biologia molecolare del gene Gli RNA regolatori Già gli studi di
DettagliLa cellula è l unità fondamentale di tutti gli organismi viventi ed è la più piccola struttura ad essere classificabile come vivente.
CHE COS E LA CELLULA? La cellula è l unità fondamentale di tutti gli organismi viventi ed è la più piccola struttura ad essere classificabile come vivente. DA COSA SONO COSTITUITE LE CELLULE? Tutte le
DettagliTratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas
1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità
DettagliLE MOLECOLE INFORMAZIONALI. Lezioni d'autore Treccani
LE MOLECOLE INFORMAZIONALI Lezioni d'autore Treccani Introduzione (I) I pionieri della biologia molecolare, scoperta la struttura degli acidi nucleici, pensarono di associare al DNA una sequenza di simboli,
DettagliIl genoma dinamico: gli elementi trasponibili
Il genoma dinamico: gli elementi trasponibili Anni trenta: studi sul mais ribaltano la visione classica secondo cui i geni si trovano solo in loci fissi sul cromosoma principale Esistono elementi genetici
DettagliLe Ig sono glicoproteine costituite da 4 catene polipeptidiche:
Struttura delle Ig Le Ig sono glicoproteine costituite da 4 catene polipeptidiche: 2 catene pesanti H (heavy( heavy) di P.M. 50.000 D, formate da c/a 450 amminoacidi 2 catene leggere L (light) Di P.M.
DettagliModello del collasso idrofobico. Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60
Modello gerarchico Modello del collasso idrofobico Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60 Le Hsp70 si legano ai segmenti idrofobici di
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliPROTEINE. sono COMPOSTI ORGANICI QUATERNARI
PROTEINE sono COMPOSTI ORGANICI QUATERNARI Unione di elementi chimici diversi Il composto chimico principale è il C (carbonio) Sono quattro gli elementi chimici principali che formano le proteine : C (carbonio),
DettagliPROGRAMMA DI BIOLOGIA. CLASSE 2^ F a. s. 2014 2015. Prof.ssa RUBINO ALESSANDRA
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO "ENRICO FERMI" Via Luosi n. 23-41124 Modena Tel. 059211092 059236398 - (Fax): 059226478 E-mail: info@fermi.mo.it Pagina web: www.fermi.mo.it PROGRAMMA DI BIOLOGIA
DettagliBiologia Molecolare. CDLM in CTF 2010-2011 La modificazione dell RNA e la traduzione
Biologia Molecolare CDLM in CTF 2010-2011 La modificazione dell RNA e la traduzione La maturazione del trascritto primario I microrna Le componenti del macchinario di traduzione Il meccanismo della traduzione
DettagliAcidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica)
Acidi e basi Per capire che cosa sono un acido e una base dal punto di vista chimico, bisogna riferirsi ad alcune proprietà chimiche dell'acqua. L'acqua, sia solida (ghiaccio), liquida o gassosa (vapore
DettagliMODIFICAZIONI POST-TRADUZIONALI DELLE PROTEINE
MODIFICAZIONI POST-TRADUZIONALI DELLE PROTEINE Nell ultima fase della sintesi proteica la catena polipeptidica neosintetizzata assume spontaneamente la sua conformazione nativa (massimo numero di legami
DettagliV. TRASCRIZIONE E TRADUZIONE DEL DNA
V. TRASCRIZIONE E TRADUZIONE DEL DNA 0) CONCETTI BASE La trasformazione delle informazioni genetiche in proteine richiede due passaggi: la trascrizione del DNA in mrna e la traduzione dell mrna in una
DettagliRappresentazione dei Dati Biologici
Rappresentazione dei Dati Biologici CORSO DI BIOINFORMATICA C.d.L. Ingegneria Informatica e Biomedica Outline Proteine ed Amminoacidi Rappresentazione di Amminoacidi Rappresentazione delle strutture Proteiche
DettagliLa trascrizione nei procarioti. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie
La trascrizione nei procarioti Concetti base Nucleoside base purinica o pirimidinica legata alla posizione 1 dell anello pentoso Nucleotide base azotata-pentoso-fosfato Concetti base La trascrizione comporta
DettagliLaura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B
Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B RELAZINI DI LABRATRI (Italiano) Titolo: : Cosa mangiamo veramente? Scopo: 1. Scoprire in quali alimenti ci sono o non ci sono
DettagliMacromolecole Biologiche. I domini (II)
I domini (II) Domini β Nonostante l elevato numero di possibili disposizioni di filamenti β (a costituire foglietti β antiparalleli) connessi da tratti di loop, i domini β più frequentemente osservati
DettagliE. Giordano 16/09/2010
GRUPPO NAZIONALE DI BIOINGEGNERIA XXIX Scuola Annuale BIOLOGIA SINTETICA Bressanone 13-17 settembre 2010 1/41 COSTITUENTI MOLECOLARI DELLO CHASSIS CELLULARE Emanuele GIORDANO II Facoltà di Ingegneria Dipartimento
DettagliGENETICA seconda parte
GENETICA seconda parte I cromosomi sono lunghe molecole di una sostanza l acido desossiribonucleico. DNA Il DNA è una lunga catena fatta da due lunghi fili avvolti su se stessi a doppia elica. Sembra una
Dettaglia cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE)
a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) I grassi nella piramide alimentare Forniscono molta ENERGIA!!! Danno gusto al cibo Trasportano alcune vitamine o LIPIDI Però se se ne mangiano
DettagliMFN0366-A1 (I. Perroteau) -traduzione e indirizzamento delle proteine. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita
MFN0366-A1 (I. Perroteau) -traduzione e indirizzamento delle proteine MFN0366-A1 (I. Perroteau) -traduzione delle proteine trna Traduzione: mrna -------> proteine mrna MFN0366-A1 (I. Perroteau) -traduzione
DettagliScuola Media Piancavallo 2
LA CELLULA Una caratteristica di quasi tutti gli esseri viventi è quella di possedere una struttura più o meno complessa in cui parti diverse, gli organi, sono adatte a svolgere funzioni specifiche. Il
DettagliATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136)
ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136) Il gene implicato nella SCA17 è il gene TATA box-binding protein (TBP) che fa parte del complesso della RNA polimerasi II ed è essenziale per dare inizio
DettagliProteine strutturali Sostegno meccanico Cheratina: costituisce i capelli Collagene: costituisce le cartilagini Proteine di immagazzinamento
Tipo Funzione Esempi Enzimi Accelerano le reazioni chimiche Saccarasi: posiziona il saccarosio in modo che possa essere scisso nelle due unità di glucosio e fruttosio che lo formano Ormoni Messaggeri chimici
DettagliMODIFICAZIONI POST-TRADUZIONALI DELLE PROTEINE
MODIFICAZIONI POST-TRADUZIONALI DELLE PROTEINE Nell ultima fase della sintesi proteica la catena polipeptidica neosintetizzata assume spontaneamente la sua conformazione nativa (massimo numero di legami
DettagliSi tratta di corpiccioli di natura ribonucleoproteica che nel citoplasma di tutte le cellule presiedono ai processi di sintesi proteica.
I R I BOSOM I I RIBOSOMI sono organuli citoplasmatici presenti in tutte le cellule, sia procariotiche che eucariotiche. Sono visibili al M.O. solo quando presenti in gran numero, (come capita nelle cellule
DettagliCorso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I A.A. 2015-16
Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I A.A. 2015-16 BIOFISICA DELLE MEMBRANE Negli organismi pluricellulari, a parte i tessuti tegumentari e gli epiteli assorbenti
DettagliCorso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I
Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I BIOFISICA DELLE MEMBRANE BIOFISICA DELLE MEMBRANE Le funzioni biologiche di tutti gli organismi viventi si svolgono mediante
DettagliINTERAZIONE DI PROTEINE CON SFINGOLIPIDI
Seminario Rafts INTERAZIONE DI PROTEINE CON SFINGOLIPIDI Motivi strutturali coinvolti nell interazione di proteine con sfingolipidi e colesterolo (1) Uno dei primi passi per l identificazione di tale motive
DettagliI meccanismi di catalisi della sintesi di DNA e RNA sono identici
I meccanismi di catalisi della sintesi di DNA e RNA sono identici U U OH Ribo-nucleotide trifosfato TRASCRIZIONE La RNA polimerasi è totalmente processiva Non ha bisogno di innesco Inizia a livello di
DettagliLe proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.
Le proteine Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Per avere un idea più precisa, basti pensare che tutti i muscoli del nostro corpo sono composti da filamenti di proteine
DettagliFigura 1. Rappresentazione della doppia elica di DNA e struttura delle differenti basi.
Sommario La molecola di DNA è deputata a conservare le informazioni genetiche necessarie per lo sviluppo ed il funzionamento degli organismi viventi. Poiché contiene le istruzioni per la costruzione delle
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliTRADUZIONE LA TRADUZIONE E QUEL PROCESSO ATTRAVERSO CUI SI PASSA DAL LINGUAGGIO RIBONUCLEOTIDICO DELL RNA A QUELLO AMINOACIDICO DELLE PROTEINE. IL CODICE GENETICO E L INSIEME DI CODONI (TRIPLETTE NUCLEOTIDICHE)
DettagliLaboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16
Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16 L'immunoistochimica e' una tecnica ampiamente utilizzata per l'identificazione e la localizzazione di costituenti cellulari
DettagliVettori di espressione
Vettori di espressione Vengono usati per: 1.Generare sonde di RNA 2.Produrre la proteina codificata Per fare questo viene utilizzato un promotore che risiede sul vettore, modificato per ottimizzare l interazione
Dettagli4) PROTEINE FERRO ZOLFO. Contengono Fe e S in quantità equimolecolari; fanno parte dei complessi respiratori. La NADH DH contiene diversi centri Fe-S.
4) PROTEINE FERRO ZOLFO Contengono Fe e S in quantità equimolecolari; fanno parte dei complessi respiratori. La NADH DH contiene diversi centri Fe-S. Trasportano elettroni attraverso le transizioni Fe
DettagliAMMINOACIDI E PROTEINE
AMMINOACIDI E PROTEINE Vengono chiamate amminoacidi quelle molecole organiche in cui sono contemporaneamente presenti sia un gruppo acido carbossilico -COO che un gruppo amminico -N2. Una molecola appartenente
DettagliTIPI DI CELLULE : PROCARIOTE ED EUCARIOTE
TIPI DI CELLULE : PROCARIOTE ED EUCARIOTE Tutti i tipi cellulari presenti sul nostro pianeta appartengono ad uno di due gruppi fondamentali: procarioti ed eucarioti. I termini procariota (dal greco pro
DettagliOrganizzazione del genoma umano III
Organizzazione del genoma umano III Lezione 9 Il DNA codificante Ricapitoliamo l'organizzazione e il funzionamento dei geni eucariotici Sito di inizio trascrizione +1 Codone di stop AATAAA segnale di poliadenilazione
Dettagli