IL QUADRO STORICO-CULTURALE 4 APPROFONDIMENTI. Invectiva contra Antonium Luschum Vicentinum 36 Inno a Firenze 36

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1 Indice Umanesimo e Rinascimento IL QUADRO STORICO-CULTURALE 4 APPROFONDIMENTI IL CONTESTO STORICO 4 Italia ed Europa tra Quattro e Cinquecento 4 GLI INTELLETTUALI E LE IDEE 10 La civiltà umanistico-rinascimentale 10 L Umanesimo 12 Il Rinascimento 18 Verso la crisi del modello rinascimentale 19 LA MAPPA DEI CENTRI 22 LA MAPPA DEI GENERI LETTERARI 24 LA MAPPA DEI TEMI 28 COLLEGAMENTO CON LA STORIA L Italia dopo la pace di Lodi, 4 COLLEGAMENTO CON LA FILOSOFIA L incontro con il nuovo mondo, 5; Il neoplatonismo rinascimentale, 18 AUTORI E PUBBLICO La nuova editoria e gli scrittori, 8 COLLEGAMENTO CON L ARTE Il ritratto equestre dell imperatore, 9 COLLEGAMENTO CON LA MUSICA Musica sacra e profana tra Quattrocento e Cinquecento, 10 PAROLE CHIAVE Umanesimo e filologia, 12; Classicismo e anticlassicismo, 16 ANTICHI E MODERNI L arrivo dei maestri greci e l Umanesimo ellenico, 13 STORIA DEL TEATRO Le unità aristoteliche e la riscoperta del teatro classico, 14 STORIA DELLA CULTURA Le accademie, 17 STORIA DELLA LINGUA Una lingua scritta per gli italiani, 19 L ALTRA VOCE Donne e cultura tra Umanesimo e Rinascimento, 20 il centro L EUROPA DEGLI SCRITTORI TC TC FIRENZE e l Umanesimo latino 30 APPROFONDIMENTI Coluccio Salutati 34 Invectiva contra Antonium Luschum Vicentinum 36 Inno a Firenze 36 Leonardo Bruni 38 Laudatio Florentinae urbis 41 Il mito di Firenze 41 Dialogi at Petrum Paulum Histrum 45 Le tre corone 45 Poggio Bracciolini 48 Liber facetiarum 51 Di un curato che seppellì un cagnetto 51 COLLEGAMENTO CON LA STORIA L espansione regionale di Firenze tra guerra e mercato, 30 COLLEGAMENTO CON L ARTE La cupola di Santa Maria del Fiore, 31; La prospettiva, 33; Il monumento funebre a Leonardo Bruni, 39 I GENERI L epistola umanistica, 35; La traduzione, 40; La facezia, 50; L orazione, 61 ANTICHI E MODERNI Umanesimo e filologia, 39 I TEMI Il problema delle origini: dal mito alla storia, 42 LA FORTUNA Un modello per l Europa, 43 LIBRI E SCRITTURA Il rinnovamento della scrittura, 48 L OPERA Oratio de hominis dignitate, 60

2 INDICE V il centro TC TC TC Epistolario 52 Ho trovato Quintiliano! 52 Giannozzo Manetti 55 De dignitate et excellentia hominis 56 Dignità e bellezza del corpo umano 56 Giovanni Pico della Mirandola 59 Oratio de hominis dignitate 61 L uomo al centro dell universo e il libero arbitrio 61 I TEMI L ideale della vita activa 63 ROMA: una nuova centralità 64 APPROFONDIMENTI Lorenzo Valla 69 De falso credita et ementita Constantini donatione 72 La filologia come metodo rivoluzionario 72 Elegantiae 75 La lingua latina è la vera forza dell Impero romano 76 COLLEGAMENTO CON L ARTE Una prospettiva celebrativa, 64; La Cappella Niccolina, 66; I primi interventi per la «fabrica» di San Pietro, 68; Pienza, 80 INTELLETTUALIEPOTERE La renovatio urbis, 67 ILDIBATTITO INTELLETTUALE Una polemica tra umanisti, 70 TRADIZIONE E INNOVAZIONE La filologia dei testi sacri, 71 I MODELLI Eleganza e uso linguistico, 75 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education, Milano Enea Silvio Piccolomini 78 Commentarii rerum memorabilium 80 Ricordi di un conclave 81 il centro FIRENZE e l Umanesimo volgare 84 APPROFONDIMENTI TC Burchiello 88 Rime 90 Nominativi fritti e mappamondi 90 Leon Battista Alberti 92 Libri de familia 97 Se sia più utile vivere da privati cittadini o dedicarsi alla vita politica 98 Leonardo da Vinci 104 COLLEGAMENTO CON L ARTE Alberti e la facciata di Santa Maria Novella, 84; L arte a Firenze nel Rinascimento, 86; Poliziano e gli artisti del suo tempo, 145; COLLEGAMENTO CON LA FILOSOFIA Il Corpus Hermeticum, 85 I GENERI La sacra rappresentazione, 87; La tradizione epico-cavalleresca, 112 INTERPRETAZIONI Interpretazioni fantasiose, 89 ANTICHI E MODERNI Alberti architetto, ingegnere e archeologo, 93 STORIA DELLA LINGUA La questione della lingua, 94 Libro di pittura 106 Il primato della pittura 106 Scritti 109 «Omo sanza lettere» 109

3 VI INDICE TC Luigi Pulci 111 Morgante 113 Morgante incontra Margutte. Il credo di Margutte 116 La battaglia di Roncisvalle 120 TEMI E MOTIVI I giganti tra mito e letteratura 124 Lorenzo il Magnifico 127 Epistola a Federico d Aragona 129 L arte come memoria dei grandi uomini 130 LA FORTUNA Le Intercenales: da Alberti ad Ariosto e Leopardi, 95; La sfortuna critica di Alberti, 96; Il successo del Morgante, 113; I paladini, 115 L OPERA I Libri de familia, 97 I TEMI L uomo e la natura, 106 LA TRAMA Il Morgante, 114; Stanze per la giostra, 150; La Fabula di Orfeo, 157 PROTAGONISTI Il mecenatismo di Lorenzo, 128 ANTICHI E MODERNI L imitazione e l ape, 144; Il mito di Orfeo dall antichità alla modernità, 160 Nencia da Barberino 133 Le bellezze della Nencia 133 Canti carnascialeschi 135 Canzona di Bacco 136 Lettere 139 Consigli a un figlio cardinale 139 Angelo Poliziano 143 Rime volgari 146 I mi trovai, fanciulle, un bel mattino 146 Ben venga maggio 148 Stanze per la giostra 150 Proemio 151 L apparizione di Simonetta 153 Fabula di Orfeo 157 TC Trasgressione e punizione 158 Lettere 162 Lettera a Paolo Cortese 162 il centro NAPOLI, la capitale umanistica del sud 164 APPROFONDIMENTI Masuccio Salernitano 168 Novellino 169 Mariotto e Ganozza 170 Chariteo 176 Endymione 177 Voi, Donna et io per segni manifesti 177 PROTAGONISTI Napoli e Alfonso d Aragona, 164 COLLEGAMENTO CON L ARTE Il Rinascimento a Napoli, 166 LA FORTUNA Riprese del Novellino, 169; L Arcadia: un bestseller europeo, 180 I TOPOI Amore e morte da Masuccio a Shakespeare, 171 LA TRAMA Arcadia, 179

4 INDICE VII L EUROPA DEGLI SCRITTORI Iacopo Sannazaro 178 Arcadia 179 Amaranta 180 L età dell oro 183 Sonetti e canzoni 185 Il sogno 186 GLI AUTORI Il petrarchismo meridionale: Tansillo e Tarsia 187 il centro TC TC VENEZIA e il VENETO: editoria e pedagogia 188 APPROFONDIMENTI Il Veneto e le scholae 188 Venezia e l invenzione della stampa 189 Pietro Bembo 194 Asolani 196 «Secondo la qualità del fine»: l amor platonico 197 Prose della volgar lingua 199 Un modello forte per tempi difficili 201 La lingua fiorentina è più usata 204 Rime 206 Crin d oro crespo 206 Gaspara Stampa 208 Rime 209 Voi, ch ascoltate in queste meste rime 209 O notte, a me più chiara e più beata 211 Veronica Franco 212 Terze rime 214 Uno scontro ad armi pari 214 Teofilo Folengo 216 Baldus 219 Invocazione alle muse grasse 220 Cingar 223 Ruzante 226 Parlamento di Ruzante 229 La guerra di Ruzante 229 COLLEGAMENTO CON LA PEDAGOGIA Un modello educativo, 188 PROTAGONISTI Aldo Manuzio: uno dei più grandi editori di tutti i tempi, 190 I GENERI Il dialogo ciceroniano in volgare, 196 STORIA DELTEATROSpettacoli e tradizione comica in Veneto, 226 COLLEGAMENTO CON LA FILOSOFIA L amore platonico, 196 COLLEGAMENTO CON LA MUSICA L intreccio tra parole e musica: il madrigale, 207 AUTORI E PUBBLICO Sono solo gli uomini di cultura a decidere i canoni, 204 CULTURA E SOCIETÀ I processi alle streghe, 213 STORIA DELLA LINGUA Il macaronico, 218 LA TRAMAIl Baldus, 219; La Veniexiana, 237 PAROLE CHIAVE Phantasia, 220 I MODELLI I Dialoghi di Luciano, 244; Parodia di un classico, 249 COLLEGAMENTO CON L ARTE I ritratti dell Aretino, 245

5 VIII INDICE Moscheta 232 Un inganno malriuscito 232 La Veniexiana 237 TC Discorsi da donne 238 Pietro Aretino 242 Ragionamento della Nanna e dell Antonia 246 Una scelta difficile 247 Dialogo nel quale la Nanna insegna a la Pippa 249 Trattali come animali 250 il centro FERRARA: «le donne, i cavallier, l arme, gli amori» 252 APPROFONDIMENTI Matteo Maria Boiardo 256 Amorum libri 258 I tre stati dell amore 260 Orlando innamorato 263 Il proemio, l apparizione di Angelica e l innamoramento di Orlando 268 Colloquio notturno tra Orlando e Agricane 276 COLLEGAMENTO CON L ARTE Il ritratto di Leonello d Este, 252; La Bibbia di Borso d Este, 253; Tura e la scuola ferrarese, 255 INTELLETTUALI E POTERELa genealogia estense e la sua costruzione letteraria, 257 I GENERI I volgarizzamenti, 258 I LUOGHI L Addizione erculea, 254 I TEMI L amore nella poesia del Quattrocento, 259; Amore e narrazione nell Orlando innamorato, 266; L attualità e la guerra nell Orlando innamorato, 267 I MODELLI Il lessico latino negli Amorum libri, 261 LA FORTUNA La singolare fortuna dell Orlando innamorato tra continuazioni e rifacimenti, 263 LA TRAMA L Orlando innamorato, 264 TC L EUROPA DEGLI SCRITTORI TC LUDOVICO ARIOSTO il reale e l immaginario nello specchio dell ironia 282 Rime 288 Una notte d amore 289 Satire 292 L intellettuale e la vita di corte 293 Orlando furioso 302 ITEMI Il meraviglioso nel Furioso 309 Le donne, i cavallier, l arme, gli amori 310 APPROFONDIMENTI COLLEGAMENTO CON L ARTE I ritratti dell Ariosto, 283; Un amore celato, 290 STORIADELTEATROAriosto uomo di teatro, 286 LA METRICA Capitolo in terza rima, 288 I GENERI Il poema epico-cavalleresco, 302 L OPERA La questione dei Cinque canti, 304 LE COORDINATE Spazio e tempo del Furioso, 308 L EUROPA DEGLI SCRITTORISpencer, Cervantes, Calvino: l eredità di Ariosto, 306 LA TRAMA L Orlando furioso, 309 I TOPOI La selva, il labirinto e il movimento circolare, 314 ITEMI La quête, l inchiesta e la ricerca, 328; Il meraviglioso e l incantesimo nel Furioso, 382

6 INDICE IX TC La storia e gli antefatti 312 Astolfo e Alcina 331 TC Il palazzo incantato di Atlante 338 TC Cloridano e Medoro 343 TC Medoro e Angelica 351 TC La follia di Orlando 357 ITEMI La follia nel Cinquecento 368 Rodomonte e Isabella 369 Astolfo sulla luna 379 La critica 384 SINTESI 389 GUIDA ALLO STUDIO 390 IN PREPARAZIONE DELLA PRIMA PROVA PER L ESAME DI STATO 391 I TOPOI E I MITI Leggende lunari, 344 COLLEGAMENTO CON LA SCIENZA L erboristeria, 376 COLLEGAMENTO CON LA STORIA Erbe, maghe e streghe, 377 il centro L EUROPA DEGLI SCRITTORI TC MANTOVA e URBINO: lo splendore del modello cortigiano 392 APPROFONDIMENTI Baldessar Castiglione 396 Libro del Cortegiano 399 Celebrazione della corte di Urbino 402 Il perfetto cortegiano 404 Come si diventa un buon cortegiano: la sprezzatura 406 La consuetudine e il giudizio naturale 408 La donna è imperfetta? 410 COLLEGAMENTO CON L ARTE La Camera degli Sposi, 392; Il Palazzo Ducale di Urbino, 394 LA FORTUNA Un vero bestseller: diffusione europea e traduzioni, 398 I GENERI Il trattato di comportamento, 399 INTELLETTUALI E POTERE Machiavelli e Castiglione, 400 PAROLE CHIAVE «Sprezzatura», 407; «Consuetudine», 408 attraverso APPROFONDIMENTI Il Bibbiena 412 Calandria 413 Gli inganni del servitore Fessenio 415 STORIA DELTEATRO La scena teatrale del Cinquecento, 413; Le scenografie di Peruzzi, 414

7 X INDICE PARIGI E LA FRANCIA PARIGI e le università francesi 420 APPROFONDIMENTI François Villon 422 L epitaffio di Villon 423 La ballata degli impiccati 423 Margherita di Navarra 425 COLLEGAMENTO CON L ARTE Francesco I e l arte italiana in Francia, 420 COLLEGAMENTO CON LA MUSICA La Ballata degli impiccati di Fabrizio de André, 422 LETTERATURA E CINEMA Un poeta al cinema, 424 LA TRAMA Gargantua e Pantagruel, 428 Eptamerone 426 I perfetti amanti 426 L EUROPA DEGLI SCRITTORI L EUROPA DEGLI SCRITTORI François Rabelais 427 Gargantua e Pantagruel 429 I consigli di un padre umanista 429 Un abbazia modello 430 Michel de Montaigne 432 Saggi 433 L educazione dei fanciulli 433 attraverso APPROFONDIMENTI Matteo Maria Bandello 434 Novelle 436 Ugo e la Parisina 436 L EUROPA DEGLI SCRITTORI LONDRA L EUROPA DEGLI SCRITTORI LONDRA e la corte di Enrico VIII 444 APPROFONDIMENTI Erasmo da Rotterdam 446 Elogio della follia 448 Parla la Follia 448 Il filosofo inetto 450 Thomas More 452 PROTAGONISTIIl mecenatismo di Enrico VIII, 445 LA FORTUNA Fortuna dell Utopia in Italia, 453 Utopia 454 Proprietà privata e uguaglianza 454 Lo Stato dei ricchi 456

8 INDICE XI il centro FIRENZE dalla Repubblica al Principato 458 TC L EUROPA DEGLI SCRITTORI TC TC TC TC TC TC NICCOLÒ MACHIAVELLI «politico, historico e comico» 462 Epistolario 469 Rimpianto della vita politica 469 Dall esilio di San Casciano 471 Il peso dell inattività 477 Il Principe 479 LA FORTUNA Machiavellismo e antimachiavellismo 485 Dedicatoria 486 Natura degli Stati 488 I principati ereditari 489 Il principato nuovo 491 Il caso esemplare del Valentino 495 Il caso di un principe che nasca dalla città 503 Importanza della milizia cittadina 506 ITEMI Pace e guerra 509 La verità effettuale e non l ideale 510 L astuzia e la forza 513 Le gravi responsabilità dei principi italiani 517 L importanza della Fortuna 520 ITEMI La Fortuna 524 Liberare l Italia dai barbari 525 La Mandragola 529 Prologo 532 Inrighi d amore 535 La beffa 538 La pozione 539 APPROFONDIMENTI I PROTAGONISTI Girolamo Savonarola, 458 COLLEGAMENTO CON LA STORIA I piagnoni, 459; Machiavelli e la Repubblica fiorentina, 463 I LUOGHI Firenze nel Cinquecento, 460 COLLEGAMENTO CON L ARTE La Sagrestia nuova, 461 ANTICHI E MODERNI La religione e la politica, 466 DOCUMENTI E TESTIMONIANZE Machiavelli e i Medici, 467 I GENERI Il trattato politico, 479; L exemplum in Machiavelli, 498; Il commento, 542; La storiografia fiorentina, 557 I MODELLI La tradizione dello speculum principis, 481 I TEMI La politica, 482 PAROLE CHIAVE Imitazione, 493 LESSICO D AUTORE La metafora dell architettura, 496; «Periclitare», 505; «Ruinare», 511; «Felicitare», 521 PROTAGONISTI Cesare Borgia detto il Valentino, 497 I TOPOI La modestia dell autore, 510 L OPERA Dialogo intorno alla nostra lingua, 529 STORIA DEL TEATRO Il teatro nel Cinquecento e le regole aristoteliche, 530 TC Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio 542 Dedicatoria 544 Utilità della storia 545

9 XII INDICE TC TC Le origini di Roma 548 Il conflitto sociale come molla dello sviluppo 552 La difesa della libertà 554 Istorie fiorentine 556 Proemio 558 Il discorso dell oratore dei Ciompi 561 La critica 564 SINTESI 569 GUIDA ALLO STUDIO 570 IN PREPARAZIONE DELLA PRIMA PROVA PER L ESAME DI STATO 571 TC TC L EUROPA DEGLI SCRITTORI TC FRANCESCO GUICCIARDINI e il pessimismo della storia 572 Dialogo del reggimento di Firenze 577 Quale sia il buon governo 579 Ricordi 583 Politica e storia: esperienza e prevedibilità 585 Politica e violenza: uno sguardo spregiudicato 588 Fede e ostinazione disperata 588 Storia d Italia 592 Proposito e fine dell opera 595 Il fatale La critica 601 SINTESI 605 GUIDA ALLO STUDIO 606 IN PREPARAZIONE DELLA PRIMA PROVA PER L ESAME DI STATO 607 APPROFONDIMENTI INTELLETTUALI E POTERE Machiavelli e Guicciardini, 574 L OPERA Il discorso di Logrogno, 577 COLLEGAMENTO CON LA STORIA La aequalitas come caratteristica di Firenze, 578; La guerra moderna, 599 I TEMI Utopia platonica e politica, 581 I GENERII libri di ricordanze, cronache o diari di famiglia, 583 PAROLE CHIAVE Aforisma, 584 LESSICO D AUTORE «Discrezione» e «prudenza», 585; «Instabilità», 595; «Mutazione», 597 COLLEGAMENTO CON L ARTE Italia fui, 593 Agnolo Firenzuola 608 Ragionamenti d amore 610 Una burla a Fra Cherubino 611 APPROFONDIMENTI I GENERI Le favole nel Rinascimento, 609 PAROLE CHIAVE Pertrarchismo e antipetrarchismo, 618

10 INDICE XIII TC Francesco Berni 617 Rime burlesche 620 Ritratto di donna 620 Michelangelo Buonarroti 622 Rime 624 O notte, o dolce tempo 624 Non ha l ottimo artista 625 IGENERI Biografie e autobiografie di artisti a Firenze 626 il centro ROMA tra il sacco e il Concilio di Trento 630 APPROFONDIMENTI Vittoria Colonna 634 Rime 637 Scrivo sol per sfogar l interna doglia 638 Giovanni Della Casa 639 Rime 640 Al sonno 641 DOCUMENTI E TESTIMONIANZE La cronaca del sacco, 630; «È così brava da sembrare un uomo», 635 COLLEGAMENTO CON L ARTE I progetti di Sangallo e Michelangelo per San Pietro, 631; La sistemazione della piazza del Campidoglio, 632; Vittoria e Michelangelo, 636 SOCIETÀ E CULTURA Dal Cortegiano al Galateo, 646 ITEMI La notte, il sonno, il sogno, la morte 642 Alla selva 645 Galateo 646 La disciplina del corpo 647 IL CAMMINO DELL ARTE 649 IL PRIMO E IL SECONDO RINASCIMENTO 649

11 0050.occhiello_1400.qxd :32 Pagina 2 Germania Gutenberg stampa l edizione tedesca della Bibbia REGNO DI SCOZIA Edimburgo Paesi Bassi 1503 Esce l Enchiridion militis christiani di Erasmo da Rotterdam IRLANDA Mare del Nord Inghilterra Erasmo, ospite di More, scri- REGNO D INGHILTERRA ve l Elogio della follia I Amsterdam O Londra N T C L A Calais (G.B.) E PA AS SI Co A T Francia 1463 François Villon scrive La ballata B SI Re no 1517 Esce l Utopia di Thomas More Se nn a O degli impiccati O C E A N 1558 Viene pubblicato, postumo, l Eptamerone di Margherita di Navarra Escono i cinque libri che formano il Gargantua e Pantagruel di François Rabelais 1580 Esce la prima edizione dei Saggi di Michel de Montaigne M Parigi Loira REGNO FRANCA CONTEA DI FRANCIA S DUC. DI SAVOIA Roda no Spagna Esce, in tre edizioni successive, la Celestina 1554 Esce il Lazarillo de Tormes, opera che dà inizio al genere picaresco RTO G PO Madrid Tago Ge REGNO D ARAGONA Barcellona C RE GN OD EL Lisbona D I S PAG N A ro Eb ALL O REGNO Granada D Isole Baleari Urbino 1528 Libro del Cortegiano di Baldessar Castiglione Mar M edi Napoli A F R I C A Pubblicazione dell Arcadia di Iacopo Sannazaro te

12 0050.occhiello_1400.qxd :32 Pagina 3 Umanesimo e Rinascimento Vilna Lubecca Amburgo m E lb sua tipografia a SI Re no Venezia 1494 Aldo Manuzio comincia a stampare nella Vis t BRANDEBURGO 1525 Prose della volgar lingua di Pietro Bembo Baldus di Teofilo Folengo Pubblicazione delle commedie di Pie- o la Varsavia Colonia I M P E R O ROMANO SL ES GERMANICO Magonza tro Aretino REGNO DI POLONIA Ferrara Matteo Maria Boiardo lavora al poe- IA Praga ma cavalleresco Orlando innamorato Norimberga Ludovico Ariosto produce tre diverse BOEMIA versioni dell Orlando furioso D an ubio A A Vienna AUSTRIA SVIZZERA Firenze Pubblicazione della Laudatio florentinae ur- Buda REGNO D UNGHERIA A RE Venezia PU Ferrara BB Danubio LI Genova V I REGNO DI SARDEGNA D Corsica Urbino CA Firenze Belgrado STATO DELLA CHIESA Roma Napoli EN REGNO DI NAPOLI EZ IA bis (1401) e dei Dialogi ad Petrum Histrum (1401-6) di Leonardo Bruni Escono i Libri della famiglia di Leon Battista Alberti Escono le Stanze per la giostra di Angelo Poliziano VALACCHIA 1476 Lorenzo il Magnifico chiede a Poliziano di organizzare la Raccolta aragonese 1478 Pubblicazione del Morgante di Luigi Pulci 1490 Pubblicazione dei Canti Carnascialeschi di Lorenzo il Magnifico 1513 Machiavelli scrive Il principe Discorsi sulla prima deca di Tito Livio di Niccolò Machiavelli Costantinopoli I M 1518 P È resa pubblica la Mandragola di Machiavelli R O redazione dei Ricordi di Francesco Guic1530 EUltima O T ciardini T O M A la Storia d Italia Guicciardini scrive N O Benvenuto Cellini scrive la Vita Smirne i terraneo REGNO DI SICILIA Roma 1468 A Roma viene chiusa l Accademia Pomponiana 1538 Escono le Rime di Vittoria Colonna 1558 Pubblicazione del Galateo di Giovanni Della Casa

13 IL QUADRO L inizio dell età moderna Umanesimo e Rinascimento Il periodo che va dall inizio del Quattrocento fino alla metà del Cinquecento si caratterizza: nella penisola italiana per la costituzione dei principati e poi per la perdita dell indipendenza; in Europa per la formazione delle grandi monarchie nazionali; nel mondo per la nascita degli imperi coloniali. È il periodo nel quale la storiografia europea situa il passaggio all età moderna, trapasso cruciale a cui concorrono diversi fattori intrecciati fra loro. L Italia dalle Repubbliche ai principati IL QUADRO STORICO-CULTURALE IL CONTESTO STORICO Italia ed Europa tra Quattro e Cinquecento Nella prima metà del Quattrocento in quasi tutta la penisola si assiste, sotto la pressione delle grandi famiglie delle oligarchie cittadine, alla trasformazione delle signorie in principati. L investitura del principe non viene più dalla città ma da autorità esterne L Italia dopo la pace di Lodi La pace di Lodi segna, nel 1454, la conclusione del lungo conflitto tra Venezia e Milano cui avevano portato le mire espansionistiche della Serenissima sul continente. A Maclodio, nel 1427, si ha uno scontro in cui il conte di Carmagnola guida le armate veneziane e gli alleati fiorentini alla vittoria sui milanesi: tale episodio non segnò però la fine del conflitto, che proseguì appunto fino al 1454, data in cui fu firmata la pace tra i due principali contendenti. Venezia e Milano si accordarono per una sostanziale spartizione dell Italia settentrionale, che risparmiò soltanto i Savoia, gli Estensi, i Gonzaga e la Repubblica di Genova. COLLEGAMENTO CON LA STORIA SVIZZERA Corsica Sardegna Cagliari come l imperatore o il papa, che conferiscono, dietro pagamento, titoli nobiliari di carattere ereditario. I principati tendono a essere espressione delle oligarchie che, escludendo i ceti medi, ricercano un rapporto diretto con il popolo e le plebi rurali. Si consolida inoltre, con l accorpamento di diverse città, il processo di formazione degli Stati regionali iniziato nel Trecento che aveva accompagnato la trasformazione delle strutture repubblicane comunali in signorie. Gli Stati italiani si combattono tra loro in guerre di equilibrio e di conquista che culminano nella pace di Lodi(1454), dalla quale emerge una penisola divisa in sei stati regionali (il Regno di Napoli, lo Stato della Chiesa, la Repubblica di Firenze, la Repubblica di Venezia, il Ducato di Milano e il Ducato di Savoia) e in otto piccoli Stati (Siena, Lucca, Ferrara, Mantova, Saluzzo, Genova, Asti e Monferrato). IMPERO DUCATO DUCATO DI MILANO REPUBBLICA DI DI SAVOIA Milano Verona VENEZIA Trieste Torino Lodi Mantova Venezia Croazia MARCH. DI MANTOVA Ferrara Genova Modena DUC. DI REP. DI FERRARA Massa Rimini Lucca Firenze Zara GENOVA Urbino Nizza REP. DI FIRENZE Ancona STATO Piombino Siena Fermo REP. DELLA DI SIENA CHIESA Spalato M a r A d r i a t i c o Roma Pontecorvo Manfredonia (St. Chiesa) Bari Benevento Napoli (St. Chiesa) Salerno REGNO DI Mar Tirreno NAPOLI Cosenza REGNO D UNGHERIA Bosnia Mare Ionio Confini dell impero romano germanico Domini aragonesi Confini dell impero romano germanico Domini aragonesi Palermo Messina Reggio Sicilia Catania

14 L equilibrio e la stagnazione Il sistema di equilibrio che ne consegue garantisce alla penisola mezzo secolo di pace, a cui corrispon- dono un grande sviluppo economico e una magnifica fioritura culturale, artistica e letteraria: è l Italia del Rinascimento, del mecenatismo e delle scuole umanistiche. Le città si riempiono di chiese e palazzi, si sviluppa la produzione di testi scientifici e letterari e di capolavori della pittura e della scultura. È certamente il periodo dell età moderna in cui l Italia esercita sul resto d Europa la massima influenza culturale: sono lì la cultura, l arte, il pensiero, in una parola, la civiltà. Ma dal punto di vista politico e militare l epoca dell equilibrio produce anche un totale immobilismo: tra gli Stati italiani si creano alleanze ogni volta che si profila la possibilità che uno tra loro accresca il proprio potere a danno degli altri. La formazione degli Stati nazionali Il grande sviluppo economico, politico e culturale degli Stati italiani è guidato da una classe dirigente ric- ca e sofisticata, che tuttavia tende soprattutto a preservare i propri interessi. Ne consegue un immobilismo conservatore delle strutture politiche, proprio quando negli altri Stati europei accade esattamente l inverso. Nel corso del Quattrocento si completa infatti in Europa il processo di formazione delle moderne monarchie nazionali in Francia, Inghilterra, Spagna e Portogallo, e in forma diversa e spesso più contrastata anche in Boemia e Ungheria, Polonia e Russia. Le grandi monarchie europee occidentali si rafforzano puntando in primo luogo sulle nuove borghesie cittadine, contrastando il potere dell aristocrazia feudale, liberando nuove energie economiche e giungendo all unificazione territoriale. La perdita della centralità italiana Il contesto storico Intanto, già dalla fine del Trecento, la posizione strategica della penisola italiana al centro del Medi- terraneo, determinante per la sua potenza commerciale, comincia a essere indebolita dall avanzata turca, che sottrae alla flotta veneziana alcune importanti rotte verso l Oriente. Quando nel 1453, dopo decenni di pressione, i turchi ottomani riescono, con Maometto II, a conquistare Costantinopoli e a travolgere l Impero Bizantino, giungendo ben presto a minacciare direttamente anche la penisola italiana (nel 1480 sbarcano a Otranto), cambiano profondamente i rapporti di forza. Il blocco delle antiche vie commerciali con l Oriente da parte dei turchi dà l avvio alla ricerca di nuove rotte marittime per i traffici. Le scoperte geografiche, rese possibili dall evoluzione tecnologica dei metodi di navigazione, producono in breve cambiamenti rivoluzionari: dopo solo quarant anni dalla caduta di Costantinopoli, l impresa di Cristoforo Colombo, che nel 1492 riesce a toccare le Antille su navi della flotta reale spagnola, apre alla scoperta degli europei un immenso continente sconosciuto, spostando definitiva- 5 Le scoperte geografiche: l incontro con il Nuovo Mondo COLLEGAMENTO CON LA FILOSOFIA «L incontro con il Nuovo Mondo fu un evento dalle molteplici conseguenze non solo sul piano storico ed economico, ma anche per lo sviluppo del pensiero. La scoperta di una natura diversa da quella nota, la constatazione dell esistenza di frutti della terra, di animali e soprattutto di uomini diversi colpì l immaginario collettivo e, come ogni fenomeno nuovo e inatteso, suscitò meraviglia, mosse l interesse della conoscenza e provocò molte domande, spesso inquietanti, per rispondere alle quali il pensiero si affollò di miti. Uno di questi fu quello antico dell età dell oro. Nel Rinascimento prevaleva in Europa una concezione della verità come qualcosa di antico e perfetto, che si trattava solo di riscoprire: ciò che è buono e giusto sta nelle origini, puro e incorrotto. In questo contesto la scoperta di popoli primitivi funzionò magnificamente come nuovo mito nella cultura occidentale. La storia apparve come un progressivo decadere da uno stato iniziale di perfezione e bontà che il tempo non fa che corrompere: la scoperta di una natura lussureggiante e abbondante, di uomini dal corpo perfetto e privo di malattie, fece nascere immagini fortemente suggestive. Improvvisamente un mondo nuovo si contrappose a un mondo che si sentì vecchio, corrotto, malato, anche se per altri versi culturalmente raffinato e tecnicamente avanzato. A contatto con popoli selvaggi e sconosciuti, la civiltà occidentale si sentì messa in questione. Veniva messa in dubbio la sua universalità, l indiscutibilità dei suoi valori, la veridicità dei suoi libri, che non avevano mai parlato, se non nel mito, dell esistenza di altri mondi oltre a quello conosciuto.» (P. Giacomoni in A. La Vergata e F. Trabattoni (a cura di), Filosofia e cultura, La Nuova Italia, Firenze 2007, vol. 2, pp ). L incontro degli spagnoli con le popolazioni del Nuovo Mondo, in un incisione acquerellata del XVI secolo.

15 Umanesimo e Rinascimento 6 IL QUADRO mente l orientamento degli interessi dal Mediterraneo all Atlantico. La posizione della penisola italiana da centrale diventa periferica, mentre l intero equilibrio europeo ne viene ridisegnato: si apre una nuova storia dell Occidente. La perdita È precisamente nello stesso volgere di anni che la discesa dell eserci- dell indipendenza italiana to francese in Italia (1494) svela la grande fragilità politica e militare che si nasconde dietro la prospera attività economica e la magnifica vita culturale degli stati italiani: il re francese Carlo VIII ( ) non trova resistenza alcuna nella sua strada verso il Regno di Napoli, su cui accampa i diritti dinastici garantitigli dai suoi antenati angioini. Anche quando gli Aragonesi rientrano in città e l equilibrio viene ristabilito grazie a una coalizione europea, la penisola si è ormai rivelata terra di facile conquista. L Italia è preda ambita proprio per la sua posizione nel Mediterraneo, ma anche, e soprattutto, in ragione della sua grande ricchezza e della sua storia. Tra il 1494 e il 1530 si compie una trasformazione profonda che culmina con la perdita definitiva dell indipendenza: la pesante presenza degli stranieri caratterizzerà la storia italiana per più di tre secoli, fino al Risorgimento. Falsi movimenti La discesa dell esercito francese nel 1494, e poi ancora nel 1499 sotto la guida del nuovo re, Luigi XII ( ), scardina l equilibrio politico fissato dalla pace di Lodi e mette in moto diverse iniziative. A Milano, nel 1500, si stanziano i francesi (ma nel 1512 tornano gli Sforza); nel Regno di Napoli, invece, dopo una trattativa con i francesi, nel 1504 si stabiliscono gli spagnoli. Firenze approfitta del momento per cacciare i Medici e dal 1494 sperimenta l avventura della repubblica popolare, iniziata sotto la guida del predicatore Savonarola; i Medici riprendono però il potere, affossando la Repubblica nel La Repubblica di Venezia si espande ancora sulla terraferma e I FATTI 1492 Cristoforo Colombo sbarca in America eventi storici Pace di Lodi Conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi 1480 Sbarco dei Turchi a Otranto 1494 Il re francese Carlo VIII scende in Italia Firenze Repubblica popolare sotto la guida di Savonarola 1499 Nuova discesa dei francesi in Italia con Luigi XII fatti artistico-letterari Laudatio florentinae urbis e Dialogi ad Petrum Histrum di Leonardo Bruni 1427 Scoperta di dodici commedie di Plauto De avaritia di Poggio Bracciolini Libri della famiglia di Leon Battista Alberti Gutenberg 1490 stampa l edizione Canti tedesca della Bibbia Carnascialeschi Stanze per la giostra di Lorenzo di Poliziano il Magnifico Lorenzo il Magnifico compila Morte la Raccolta aragonese di Lorenzo il Magnifico Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo Ultima cena di Morgante di Pulci Leonardo da Vinci

16 diventa una potenza regionale così pericolosa da provocare una lega internazionale, la lega di Cambrai, che ne blocca l avanzata nella battaglia di Agnadello (1509): finisce così anche l ultima esile possibilità di costruire una potenza unitaria in grado di contrastare gli stranieri. I territori italiani sono pedine di un gioco sempre più ampio, le cui regole sono dettate da altri. Gli imperi coloniali Il contesto storico Nei primi decenni del Cinquecento si creano gli imperi coloniali di Portogallo e Spagna. Il primo si as- sicura il controllo del commercio con l Estremo Oriente attraverso la conquista militare delle coste africane, dell Asia meridionale e, nel nuovo continente, del Brasile. La Spagna invece si affida alle imprese meno pianificate dei conquistadores che, spinti dall avidità di ricchezza, assoggettano con metodi sanguinari un impero immenso, dal Messico all Argentina, distruggendo prima la grande civiltà azteca e poi quella degli Incas. Lo sfruttamento dei nuovi territori, ricchissimi di materie prime, produce un grande sviluppo dell economia europea che sarà ulteriormente accresciuto con la tratta dei neri africani verso il nuovo continente, cominciata intorno al 1510: il lavoro gratuito di milioni di schiavi arricchisce l Europa e le sue colonie per oltre tre secoli. La frattura del mondo cristiano In questo periodo comincia a prendere forma, e si delinea in seguito con chiarezza e definizione irrevo- cabile, una profonda frattura all interno di quel mondo cristiano che per secoli aveva costituito un formidabile fattore simbolico di unità culturale dell Europa. Il processo passa prima attraverso la perdita di prestigio morale e poi attraverso il declino del potere politico e culturale della Chiesa romana, per giungere infine, attraverso perturbazioni violente e scontri anche sanguinosi, alla definizione di diverse confessioni cristiane in aspra lotta tra loro. Ad aprire formal Battaglia di Agnadello: blocco dell espansionismo di Venezia sul continente 1512 Rientro dei Medici a Firenze 1529 I Turchi ottomani arrivano ad assediare Vienna Carlo d Asburgo imperatore con il nome di Carlo V 1559 Pace di Cateau- Cambrésis Pace di Augusta Arcadia di Iacopo Sannazaro 1513 Il principe di Machiavelli Discorsi sulla prima deca di Tito Livio di Machiavelli 1510 ca. Inizia la tratta dei neri africani verso il nuovo continente Carlo V è incoronato imperatore a Bologna dal papa Clemente VII (Medici) 1527 Sacco di Roma 1517 Pubblicazione delle 95 tesi di Martin Lutero da cui prende avvio la Riforma protestante Pubblicazione delle commedie di Pietro Aretino 1525 Prose della volgar lingua di Bembo Mandragola di Machiavelli Baldus di Teofilo Folengo Ariosto produce tre diverse versioni dell Orlando furioso 1555 Concilio di Trento Cortegiano di Baldessar Castiglione 1558 Galateo di Giovanni Della Casa Vita di Benvenuto Cellini 1538 Rime di Vittoria Colonna Guicciardini scrive la Storia d Italia 1530 Ultima redazione del testo dei Ricordi di Guicciardini RCS Libri S.p.A. - Divisione Education, Milano

17 Umanesimo e Rinascimento 8 IL QUADRO mente la crisi è il professore di teologia e monaco agostiniano Martin Lutero che nel 1517 affigge sulla porta della cattedrale di Wittenberg le sue 95 tesi relati ve alla Disputa per la chiarificazione del potere delle 1400 indulgenze, con le quali chiama a discutere della vendita delle indulgenze concessa dal papa Leone X. Da 1550 quel momento inizia per il mondo cristiano e per l Europa una nuova storia. La crisi è lunga e difficile e por ta alla Riforma protestante; il momento di definizione ultima del processo può essere situato nel Concilio di Trento ( ), da cui si data l inizio della Controriforma cattolica. L era Gutenberg: Verso la metà del secolo precedente era giunto a perfezionamento il la rivoluzione della stampa processo di stampa a caratteri mobili, la riproduzione cioè di copie dei testi originali non attraverso il lento lavoro dei copisti, ma tramite l impiego di mezzi meccanici e inchiostro: la nuova tecnica permette alla cultura europea di fare un salto epocale, rendendo praticabile la lettura diretta dei testi a un numero di persone incomparabilmente maggiore rispetto alle selezionatissime élites che avevano accesso precedentemente ai costosi e rari manoscritti. Si ritiene comunemente che il primo testo stampato dal tipografo tedesco Johann Gutenberg, tra il 1452 e il 1454 a Magonza, sia un edizione tedesca della Bibbia. È del resto molto profondo il legame che con la stampa intrattiene il Stampa e Riforma movimento protestante: Martin Lutero attribuisce infatti un valore fondante al rapporto diretto tra ogni singolo credente e il testo sacro, al di là della mediazione esercitata dal clero, e considera irrinunciabile che in ogni famiglia sia disponibile il Libro delle Sacre Scritture. Per questa ragione Lutero stesso lo traduce personalmente in volgare, inaugurando così una nuova lingua tedesca unitaria per la Germania. Da questo momento nei Paesi a cultura protestante sarà sempre altissima l attenzione all alfabetizzazione di massa, attraverso una capillare organizzazione di scuole legate alle chiese, dato che ha naturalmente un impatto profondo e duraturo sulla società. Per converso nei Paesi a cultura cattolica, dove la Chiesa romana si impone come mediatrice tra il credente e il testo sacro con la sua interpretazione ufficiale, si svilupperà una cultura del sospetto riguardo al possesso dei libri, potenzialmente veicolo di eresia. Una nuova Europa Le implicazioni politiche ed economiche della Riforma sono importanti anche per gli equilibri di forza in Europa e si intrecciano con i conflitti per la supremazia che si aprono soprattutto nel Cinquecento, a partire quasi sempre da motivi di ordine dinastico. In particolare, Carlo d Asburgo eredita dal padre a soli sei anni (1506) i Paesi Bassi, le Fiandre e la Franca Contea; da adolescente (1516) riceve dal nonno materno l Aragona, la Castiglia e l impero del Sud dell America, oltre al Regno di Napoli, alla Sicilia e alla Sardegna; infine alla morte del nonno paterno, l imperatore Massimiliano, è eletto e incoronato imperatore col nome di Carlo V nel Una concentrazione di potere che non verrà mai più eguagliata nel mondo moderno. Le guerre europee per la supremazia La Francia, in particolare, si trova minacciata e accerchiata. Per spezzare il dominio di Carlo V, il suo gio- vane re Francesco I ( ), allora impegnato soprattutto a estendere e consolidare il dominio italiano e a limitare il potere papale in Francia, entra in un conflitto che proseguirà per tutta la sua vita e oltre. AUTORI E PUBBLICO La nuova editoria e gli scrittori La nascita e la diffusione del libro stampato costituiscono un importante fattore di cambiamento del panorama letterario ed esercitano un influenza significativa anche sugli scrittori. Il nuovo pubblico dei lettori cambia soprattutto la prospettiva in cui si pongono gli autori, che non scrivono più per essere capiti e letti solo dai pochissimi addetti ai lavori e dai letterati, ma da un certo numero di colti non specialisti, tra i quali cominciano ad apparire anche le donne. Una stamperia cinquecentesca, miniatura del 1537 (Parigi, Bibliothèque Nationale).

18 Durante la guerra, che ha come campo di battaglia soprattutto la penisola italiana, Francesco I è gravemente sconfitto (Pavia 1525) e fatto prigioniero. Nell alleanza contro Carlo V, denominata Lega di Cognac, entrano anche gli Stati italiani (Venezia, Firenze, Milano e lo Stato della Chiesa), ma è ormai chiaro che non contano molto: a giocare la partita europea sono i tre giovani re delle nuove potenze, Carlo V,Francesco I ed Enrico VIII d Inghilterra ( ). L egemonia ispano-imperiale Carlo V scende in Italia contro la Lega di Cognac e insieme al suo esercito porta i lanzichenecchi, merce- nari luterani provenienti dal Tirolo: giunto con facilità fino a Roma, lascia loro il compito di eseguire il fatto simbolicamente più rilevante della guerra, il sacco di Roma (1527). Il papa è prigioniero, Roma è a ferro e fuoco, Francia e Inghilterra sono sconfitte, sull Italia e sull Europa si stabilisce l egemonia ispano-imperiale. Poiché d altra parte la minaccia turca è arrivata nel cuore dell Europa e nel 1529 è giunta fino ad assediare Vienna, si procede rapidamente a un accordo: nel 1530 Carlo V è incoronato imperatore a Bologna dallo stesso papa Clemente VII (Medici) che aveva fatto imprigionare. È la fine di un mondo, come nota amaramente lo storico fiorentino Francesco Guicciardini. Conflitti potitico-religiosi Il contesto storico Negli anni successivi all incoronazione i ripetuti conflitti rivelano gli intrecci complessi tra interessi religiosi e politici: ne sono un esempio le alleanze tra i francesi e i principi luterani contro l imperatore, o il matrimonio tra il figlio di quest ultimo, Filippo II, e la regina cattolica d Inghilterra Maria Tudor. Carlo V però imprime una svolta agli eventi quando, nel 1555, da una parte sottoscrive con i principi luterani la pace di Augusta, che riconosce loro libertà di religione, e dall altra abdica dividendo il suo troppo vasto dominio: al figlio Filippo II ( ) affida Spagna e America, i domini italiani, i Paesi bassi e le Fiandre, al fratello Ferdinando ( ) l Impero, con Austria, Boemia e Ungheria. La posizione dominante dal punto di vista strategico sulle rotte tra l Atlantico e l Europa consente alla Spagna di costruire una grande cultura egemone che si esprimerà nel Seicento, il Siglo de oro. L Italia spagnola della Controriforma La supremazia spagnola in Italia, già sancita di fatto con l incoronazione di Carlo V a Bologna, viene poi definitivamente consolidata nel 1559 con la pace di Cateau-Cambrésis, a cui Filippo II costringe la Francia dopo annose guerre di predominio. Negli stessi anni ( ) il Concilio di Trento sancisce l avvenuta divisione del mondo cristiano e lancia il movimento di riscossa della Chiesa romana che va sotto il nome di Controriforma cattolica: non è certo la fine degli scontri religiosi, ma piuttosto l apertura di una nuova fase dalle molte conseguenze politiche e culturali. 9 COLLEGAMENTO CON L ARTE Il ritratto equestre dell imperatore di Tiziano Tiziano e Carlo V s incontrarono per la prima volta a Bologna nel 1530, in occasione dell incoronazione dell imperatore; qui il pittore eseguì un primo ritratto del sovrano, in cui riuscì a conciliare realismo, introspezione psicologica, gusto estetico e celebrazione, trasformando i difetti fisici del ritrattato (il suo enorme mento e il labbro sporgente, tipico degli Asburgo), in un segno di grande dignità e maestosità. Soddisfatto del primo ritratto, Carlo V chiamò Tiziano ad Augusta nel 1548 e gliene commissionò altri due: Carlo V in poltrona, e il più celebre Carlo V a cavallo, conosciuto anche come Carlo V alla battaglia di Mühlberg. Quest ultima opera è considerata dalla critica il modello paradigmatico del genere di ritratto di Stato : l imperatore è raffigurato armato, come un antico condottiero romano, e un incarnazione del miles christianus(il soldato cristiano), che combatte per la fede. Carlo è raffigurato in una posa rigida, che esprime potenza e orgoglio; la sua mascella è serrata, come quella di un giovane e baldanzoso miltare, ma la luce del dipinto, quella dell imbrunire, lo colloca simbolicamente nella linea discendente della sua parabola terrena. da trovare???????. Tiziano Vecellio, Carlo V a cavallo, 1548 (Madrid, Prado).

19 IL QUADRO Un nuovo ceto dirigente Umanesimo e Rinascimento GLI INTELLETTUALI E LE IDEE La civiltà umanistico-rinascimentale L evoluzione delle società comunali italiane in Stati regionali, prima in signorie e poi in principati, cor- risponde a un processo di chiusura delle classi dirigenti in una sorta di nuova aristocrazia, formata dai mercanti e dai banchieri che avevano costruito il mondo comunale e che si volgono via via alla proprietà terriera, all investimento in palazzi e ville, ma anche in opere d arte di livello assai raffinato. Le nuove oligarchie consolidano il loro potere e accrescono la loro ricchezza, aspirando a un alta qualità di vita. Ai nuovi intellettuali, laici, è affidato il compito di creare una nuova sintesi politica, espressione di una cultura del vivere associato e degli ideali comuni, anche al fine di compensare le violente lotte interne che tendono a disgregare le società cittadine. La trasformazione della vecchia società comunale è ovunque profonda, anche se ciò non si manifesta sempre in modo del tutto esplicito e chiaro, come a Firenze e a Venezia, che conservano una struttura repubblicana. I termini Umanesimo e Rinascimento È in questo contesto che tra la fine del XIV secolo e la metà del XVI secolo giungono a maturazione quei modi di vivere, pensare, produrre arte e letteratura denominati Umanesimo e Rinascimento. La parola Umanesimo fa riferimento alle humanae litterae, gli studi che mettono al centro gli esseri umani, moralmente e intellettualmente: «Si chiamano studia humanitatis perché formano l uomo completo» scrive Leonardo Bruni ( ), uno dei protagonisti di quel movimento. Nell uso il termine indica sia il movimento intellettuale che ha origine in Italia, con Petrarca, nella seconda metà del XIV secolo, sia un metodo intellettuale, un atteggiamento politico-culturale, per- Musica sacra e profana tra Quattrocento e Cinquecento LA MUSICA SACRA: LA SCUOLA FIAMMIN- GA COLLEGAMENTO CON LA MUSICA La preparazione dei musicisti nel Quattrocento avviene nelle cappelle di basiliche, cattedrali e corti, dove si formano i cantori professionisti. I cantori sono guidati da un maestro di cappella, di solito anche compositore. Gradualmente in ambito sacro diviene predominante lo stile detto a cappella, cioè l esecuzione esclusivamente vocale, senza il supporto di strumenti. La musica del Quattrocento in Europa è dominata dalla scuola fiamminga, che si sviluppa a partire dalle Fiandre e dalla Borgogna. Diviene qui fondamentale la tecnica dell imitazione canonica, secondo cui una stessa melodia viene ripresa successivamente da tutte le voci. Comune è anche l uso di melodie note, popolari o sacre, riutilizzate ogni volta in modo diverso. Con l affermarsi del mecenatismo le corti italiane attraggono sempre più i musicisti fiamminghi. Guillaume Dufay ( ) è uno dei principali. Tra le sue composizioni più conosciute il mottetto Nuper rosarum, eseguito nel 1436 in occasione dell inaugurazione del Duomo di Firenze. LA SCUOLA ROMANA Verso la fine del Quattrocento Roma diviene il principale centro di produzione in Italia. Come gli altri principi italiani, il papa aveva una cappella musicale privata che lo accompagnava nei suoi viaggi e che prendeva il nome dal luogo in cui normalmente produceva le sue esecuzioni: la Cappella Sistina, la cappella personale del pontefice, fatta edificare da Sisto IV nel Dal 1513 assume importanza anche la cappella musicale di San Pietro, fondata nel 1513, che quotidianamente accompagnava le funzioni liturgiche nella basilica. Nella scrittura musicale romana le parti vocali conservano solitamente ognuna la sua autonomia melodica, senza raggrupparsi in funzione di accompagnamento. E QUELLAVENEZIANA Altra scuola di grande prestigio in Italia è Venezia. Il centro della vita musicale è Guillaume Dufay conversa con Gilles Binchois, miniatura tratta dal manoscritto Le champion des dames di Martin Le Franc, 1451 (Parigi, Bibliothèque Nationale). Guillame Dufay è raffigurato a sinistra davanti a un organo portatile, a simboleggiare la musica religiosa, mentre Gilles Binchois tiene in mano un arpa, simbolo della canzone profana. San Marco, allora basilica dei dogi. La presenza di due organi, e la conseguente possibilità di disporre di due cori spinse i musicisti a comporre brani che prevedevano l alternanza o la concomitanza di due gruppi di esecutori distinti. La scuola veneziana utilizzava anche gli strumenti, sia in funzione solistica, sia come accom-

20 La cultura e gli intellettuali sino un ambito del sapere ( le discipline umanistiche ), che pone al centro l uomo e i suoi interessi, al di là di una precisa cronologia. Useremo tuttavia la categoria Umanesimo nel modo più tradizionale, per indicare il movimento intellettuale inaugurato da Petrarca e portato avanti inizialmente dai suoi amici e allievi. Il termine Rinascimento allude invece a un periodo di grandi trasformazioni nel modo stesso di concepire la realtà, vuol descrivere, con una metafora, la percezione dei contemporanei di essere giunti, dopo un epoca di decadenza il Medioevo, a una nuova vita. Sottolinea il rinnovamento culturale che avviene attraverso il recupero dei valori della civiltà antica, nella quale gli uomini tra Quattrocento e Cinquecento vedevano la realizzazione migliore dell uomo in quanto tale. Così, se i due fenomeni restano in realtà inscindibili, il termine Rinascimento è venuto nel tempo ad associarsi soprattutto a un periodo storico di splendore culturale, dai confini piuttosto elastici, ma con un centro nella penisola italiana all incirca alla fine del Quattrocento. In questo senso l Umanesimo ne costituisce uno dei presupposti. Dall Italia il movimento umanistico si diffonde infatti in Europa, grazie soprattutto alla circolazione di libri consentita dalla stampa, e diventa uno dei fondamenti della cultura moderna. In questo periodo l italiano diventa la lingua della cultura, così come l arte, la letteratura e il gusto italiani conquistano pacificamente l Europa, dando vita anche in altri Stati a un analogo rinnovamento artistico, letterario e culturale. In Francia il Rinascimento abbraccia i primi ottant anni del Cinquecento: si sviluppa in seguito alla discesa degli eserciti francesi nella penisola e all importazione di artisti italiani alla corte di Francesco I. In Inghilterra abbraccia quasi 150 anni di storia, dal regno di Enrico VIII alla Restaurazione del Due categorie problematiche Umanesimo e Rinascimento sono termini ormai consolidati nella storiografia italiana ed europea, ma entrano effettivamente nell uso a metà dell Ottocento. La loro utilità e la loro pregnanza sono state frequentemente messe in discussione perché tali categorie rivelerebbero pregiudizi e parzialità rispetto ad altre epoche, soprattutto il Medioevo. I due termini conservano però ancora una loro forza simbolica, forse proprio perché contengono la carica di una passione polemica, il segno di un investimento ideale: proprio ciò che ne evidenzia il limite storico li rende anche interessanti e vivi. 11 pagnamento di parti vocali. Tra i maestri di cappella la figura più importante è quella di Adrian Willaert ( ), che rimase a San Marco per trentacinque anni. LA MUSICA PROFANA Nell Italia del Quattrocento, mentre la musica sacra si basa su testi in latino ed è dominata dalla scuola fiamminga, nelle corti si pratica la musica profana e d intrattenimento, caratterizzata da semplicità di scrittura e da testi in volgare e spesso destinata alla danza. Si tratta di un repertorio polifonico spesso improvvisato, di cui non è rimasto nulla di scritto. In Toscana il canto popolaresco di intrattenimento si inserisce nel complesso di feste e spettacoli promossi dalla corte medicea. All interno del genere, i canti carnascialeschi sono per lo più a quattro voci, semplici e schematici; i versi inneggiano ai piaceri della vita o ridicolizzano personaggi come mendicanti, artigiani, stranieri. Tra gli autori dei testi figurano anche personaggi di elevata condizione e cultura, come Lorenzo il Magnifico (v. p. 127). Nelle corti del Rinascimento si diffonde intanto il gusto per la musica strumentale e sempre più spesso si adattano per strumenti brani inizialmente scritti per voce sola. Si afferma inoltre la pratica di riprodurre con il liuto le parti che costituiscono un accompagnamento della melodia principale, in genere affidata alla voce superiore. Si comincia quindi a comporre e a raccogliere brani destinati esclusivamente all esecuzione strumentale. Grande importanza assume ora anche la danza, componente fondamentale dell educazione di nobili e cortigiani: i brani composti per accompagnarla sono caratterizzati da regolarità metrica e ritmica, da melodie facili da seguire, sul modello popolare. Spesso danze di andamento più lento, più solenne e grave, come la pavana, vengono affiancate a brani musicali più vivaci e mossi, come il saltarello, un ballo da eseguire a coppie. Dalla trascrizione per liuto di composizioni vocali nasce inoltre la canzone, caratterizzata da una grande vivacità ritmica ma anche da una ricca trama polifonica. Oltre che al liuto, la canzone può essere dedicata all organo, ad altri strumenti a tastiera e anche ad organici composti da gruppi di diversi strumenti, come la tiorba, la viola da gamba e da braccio, corni e flauti. Inizia ad affermarsi la tecnica compositiva della variazione, basata sulla ripetizione di uno stesso tema musicale sottoposto a modificazioni ritmiche, melodiche o armoniche. Altre forme musicali profane diffuse in Italia sono la villanella, la canzonetta e il balletto. La villanella ha andamento vivace e testi di argomento spesso scherzoso; nasce da brani popolareschi in dialetto, soprattutto dell Italia meridionale,ed è caratterizzata dall omofonia. La canzonetta è una forma vocale polifonica, a tre o quattro voci che, pur mantenendo la struttura musicale semplice della villanella, vi inserisce testi più raffinati. Il balletto è una composizione vocale polifonica che ammette anche l uso di strumenti: di ritmo sostenuto, è destinato principalmente alla danza.

L ultima cena fu dipinta da Leonardo da Vinci tra il 1494 e il 1498 nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano.

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